Alcol e lavoro : obblighi datori di lavoro e lavoratori. Sorveglianza sanitaria. Rischio Fumo, Dipendenza E Tossico Dipendenza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Alcol e lavoro : obblighi datori di lavoro e lavoratori. Sorveglianza sanitaria. Rischio Fumo, Dipendenza E Tossico Dipendenza"

Transcript

1 Alcol e lavoro : obblighi datori di lavoro e lavoratori. Sorveglianza sanitaria. Rischio Fumo, Dipendenza E Tossico Dipendenza Il D. Lgs.vo 81/08, prevede espressamente. all art. 41, comma 4, l obbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria finalizzata alla verifica della assenza di condizioni di alcol-dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. L obbligo non vige indistintamente per tutti i lavoratori ma solo, come recita la norma, nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento, cioè dalle norme specifiche in vigore o che saranno successivamente emanate. Voglio sottolineare un aspetto che spesso sfugge: l obbligo riguarda, per l alcol, l accertamento dello stato di alcol-dipendenza, mentre per le droghe l assunzione anche solo sporadica. Si tratta pertanto di due regimi attualmente molto diversi, e diverse sono conseguentemente le modalità con le quali il Medico Competente deve approcciare approccia i due problemi. Per l alcol abbiamo, ad oggi, due norme contemporaneamente vigenti: 1. La legge 125 del 2001 ( Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati ); 2. Il Decreto Legislativo 81/08 (art. 41 comma 4. Le due norme, pur trattando dello stesso tema (problemi legati all alcol) disciplinano, con riferimento ai lavoratori, due aspetti differenti: 1. Assunzione anche sporadica di alcol (legge 125/01); 2. Alcoldipendenza (D.Lgs.vo 81/08). La legge 125/01 (Art. 15) La legge 125/01, all Art. 15, affronta il tema della sicurezza sul lavoro e dispone che nelle attività lavorative ad alto rischio di infortunio, ovvero in cui diventa rilevante il problema di garantire la sicurezza di terzi, è fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. L elenco delle attività è stato specificato dall Intesa Stato Regioni del 16 Marzo 2006, e comprende numerose categorie professionali. Tra queste: Personale sanitario in strutture pubbliche e private Insegnanti e vigilatrici d infanzia Mansioni che prevedono il porto d armi Addetti alla guida di veicoli con patente B e superiori Carrellisti ed operatori di macchine per movimento terra Addetti all edilizia, Controllori di volo e del traffico ferroviario Operatori che lavorano a contatto con esplosivi E molti altri

2 Per questi lavoratori la legge non prevede un generale divieto di bere alcolici, ma di bere durante il lavoro, e vieta ai datori di lavoro di somministrare bevande alcoliche, ad esempio nei bar aziendali, mense ecc. La legge 125/01 prevede anche che il medico competente (ed i medici dell ASL) possano effettuare senza preavviso a questi lavoratori test alcolimetrici, del tutto analoghi a quelli effettuati dalla Polizia Stradale; solo che per questi lavoratori non c è un limite: non ci deve essere nemmeno una goccia di alcol nel sangue (e quindi nell aria espirata) perché non è vietato bere troppo, è vietato bere in senso assoluto durante il lavoro. E del resto, le recenti modifiche al Codice della Strada hanno introdotto il limite zero, oltreché per i neopatentati, anche per i conducenti professionali. Se un lavoratore viene riscontrato positivo all alcol test, non significa necessariamente che sia alcodipendente (condizione per la verità abbastanza rara) ma, avendo infranto il divieto e potendo costituire un rischio per se stesso e per gli altri, deve essere allontanato immediatamente dalla mansione a rischio, per il tempo necessario a metabolizzare completamente l alcol rendendo negativo un successivo test. Attenzione: stiamo parlando di assunzione anche di modiche quantità di alcol, comunque vietate dalla legge per questi lavoratori. Non parliamo necessariamente di un lavoratore che si presenti in evidente stato di ebbrezza sul lavoro: in questi casi non è indispensabile che il medico competente (che non sempre è presente in azienda o attivabile in breve tempo) effettui il test, perché il datore di lavoro stesso (ma anche il dirigente o il caporeparto), a suo insindacabile giudizio, ha la possibilità e il dovere di allontanare il lavoratore dalla mansione a rischio per sé o per gli altri, ne più ne meno come farebbe (e deve fare) in qualsiasi caso un lavoratore, anche per un normale malessere indipendente dall uso di alcol o di altre sostanze, non appaia in grado di assolvere in sicurezza ai suoi compiti. Ciò è espressamente previsto dall art. 18 comma 1 lettera c del Testo Unico. Sanzioni aggiuntive Oltre alle sanzioni previste dalla legge 125/01 (multa da 516 a Euro), per i trasgressori sono applicabili anche le sanzioni previste dal D.Lgs.vo 81/08 per chi non rispetta le disposizioni aziendali (arresto fio ad un mese o ammenda da 200 a 600 euro) e sanzioni disciplinari. Per il Datore di lavoro che non rispetti il divieto di somministrazione di alcol la sanzione prevista dalla legge 125/01 è la stessa. Ma per il Datore di Lavoro che non rispetti il divieto, o non vigili sul rispetto del divieto da parte dei lavoratori, il rischio più serio è costituito dalla responsabilità penale e civile in caso di infortunio subito dal lavoratore, o di danni verso terzi eventualmente causati dal lavoratore stesso. Un problema molto complesso Il problema dell alcoldipendenza è molto più complesso. Intanto, come ho già ricordato, non è detto che chi risulti positivo all etilometro sia un alcodipendente: anzi, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone che semplicemente hanno bevuto anche modiche quantità di vino, birra o superalcolici (basta anche un caffè corretto) contravvenendo tuttavia al divieto. Al contrario, non è detto che una persona negativa al test non sia alcoldipendente: i lavoratori alcoldipendenti infatti, quando sanno che c è la visita del medico competente, si presentano normalmente sobri.

3 Difficilmente tuttavia potranno nascondere al Medico Competente esperto, se presenti, i segni fisici e comportamentali caratteristici della condizioni, quali ad esempio: viso arrossato, sovrappeso o magrezza esagerata, torpore della reazione pupillare alla luce, sudorazione profusa, tremori muscolari marcati dei piccoli muscoli delle dita, del volto, delle palpebre e della lingua, stanchezza e dolori muscolari, diarrea, insonnia, vertigini, orinazione frequente, lingua secca, tremante, con bordi irregolari, fratture costali, malattie polmonari, pressione arteriosa labile con innalzamento, sensibilità cutanea aumento della temperatura corporea. Tali segni e sintomi andranno poi supportati da ulteriori informazioni desumibili da esami ematici, internistici e neurologici. Peraltro, mentre esiste un test che ci dice se una persona ha bevuto alcol di recente (appunto l etilometria) non esiste un unico test rivelatore con certezza di alcoldipendenza. La diagnosi di alcoldipendenza, come abbiamo visto, si fonda su un ampio complesso di elementi anamnestici, clinici e chimico-clinici. Inoltre ancora la Commissione tecnica deputata non ha ancora emanato le direttive per l accertamento in sede di sorveglianza sanitaria, dello stato di alcoldipendenza. Il ruolo delle Regioni Alcune regioni, tra cui l Emilia Romagna, hanno emanato indicazioni e suggerimenti in tal senso, ma la realtà è che allo stato attuale (2011) il cosiddetto ordinamento è tutt altro univoco, ed in realtà non è ancora del tutto chiaro per quali lavoratori sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria: l elenco delle mansioni di cui alla Intesa Stato Regioni del 16 marzo 2006, infatti, non è l elenco delle mansioni per cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria, ma l elenco delle mansioni in cui è vietata assunzione e la somministrazione di alcol. La situazione, come vedremo, è invece completamente diversa per le sostanze stupefacenti e psicotrope. La pubblicazione, nel 2006, dell elenco delle mansioni per cui vige il divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche ha consentito di attivare i controlli e ha favorito un minor consumo di alcol nelle mansioni a rischio per sé e per gli altri, anche grazie alla esclusione della distribuzione e vendita delle bevande alcoliche nei bar e nelle mense aziendali anche se su questo punto registriamo ancora ritardi e tentennamenti, non tanto nelle aziende private ma anche, purtroppo in alcune aziende pubbliche comprese quelle sanitarie: ancora si trovano bar all interno degli ospedali in cui si rendono liberamente alcolici e superalcolici! Come ho detto, stiamo tutti aspettando l emanazione da parte della Commissione Nazionale preposta di indicazioni, valide ed univoche su tutto il territorio nazionale, per l accertamento della alcoldipendenza nel corso della normale sorveglianza sanitaria effettuata dai Medici Competenti Aziendali. Aggiornamento Gennaio 2014: al momento attuale le regioni Puglia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana hanno adottato delibere di giunta regionale che attivano la sorveglianza sanitaria ex art. 41 comma 4 del D.Lgs. 81/08 per le stesse mansioni comprese nella lista emanata nel 2006 relativa alla legge 125/01. Nelle suddette regioni, pertanto, la sorveglianza sanitaria è obbligatoria.

4 Linee di indirizzo della regione toscana [11/01/2014] Le linee di indirizzo della Regione Toscana per l accertamento dell alcoldipendenza nei lavoratori addetti alle mansioni a rischio. Con delibera n del 9 dicembre 2013 (pubblicata sul BUR n. 52 del 24/12/2013) anche la Regione Toscana, dopo il Piemonte, ha emanato linee di indirizzo per l applicazione dell art. 41 comma 4 del D.lgs. 81/08 sull accertamento dello stato di alcoldipendenza nelle lavorazioni a rischio. Pertanto oggi anche in Toscana, così come in Piemonte, Puglia e Friuli Venezia Giulia, che hanno a suo tempo adottato specifici atti deliberativi, vi sono i presupposti legislativi prescritti dall art.41 comma 4 ( nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento ) per effettuare la sorveglianza sanitaria per l alcoldipendenza. Le linee di indirizzo della Regione Toscana considerano operativamente come un unicum sia la legislazione relativa al divieto di consumo e somministrazione di alcol per le mansioni individuate a rischio di terzi (Legge 125/01) che la sorveglianza sanitaria di cui all art. 41 comma 4 del D.Lgs. 81/08, relativa all accertamento dello stato di alcoldipendenza. In particolare, le mansioni a rischio sulle quali effettuare la sorveglianza sanitaria per l accertamento della assenza di alcoldipendenza sono tutte quelle comprese nell allegato I della Intesa Stato Regioni del 16 Marzo 2006, senza alcuna distinzione. Ciò si deduce dal testo della delibera in cui si afferma: Ritenuto pertanto opportuno approvare il documento allegato, allegato A) al presente atto parte integrante e sostanziale, al fine di: proteggere dai rischi non solo i lavoratori, ma anche i colleghi di lavoro ed in generale i soggetti terzi che potrebbero essere danneggiati dal comportamento non corretto dei lavoratori che si trovano sotto l effetto di alcol; consentire ai competenti servizi delle Aziende USL del territorio toscano ed ai Medici competenti l applicazione uniforme e condivisa delle procedure diagnostiche e medico legali per l accertamento di assenza di dipendenza da alcol per i lavoratori adibiti alle mansioni a rischio di cui all allegato 1 dell Atto di Intesa tra la Conferenza Stato-Regioni approvato il 16 marzo 2006; Il che comporta, nella Regione Toscana, l obbligo di attivare la sorveglianza sanitaria anche per categorie finora generalmente esenti, come ad esempio gli insegnanti. Obblighi del Datore di Lavoro La delibera, con il documento procedurale allegato, prevede innanzitutto che il Datore di Lavoro, in collaborazione con il Medico Competente, effettui la valutazione del rischio legato all assunzione di alcol, ed elabori proposte di programmi ed azioni di promozione della salute nell ambito delle attività di informazione e formazione.

5 In particolare la valutazione dei rischi deve: a) individuare l esistenza nell azienda di mansioni ad elevato rischio di infortunio per il lavoratore e per i terzi, ricomprese tra quelle presenti nell elenco delle lavorazioni per le quali sarà previsto il divieto di assunzione di alcol, le misure preventive, promozionali ed educative previste per attenuare il rischio. Il divieto dell assunzione di alcolici deve essere considerato anche per i lavoratori reperibili che potrebbero quindi essere chiamati in servizio attivo; b) individuare un pool di mansioni alternative per i lavoratori positivi al test o in osservazione per valutare la condizione di alcol dipendenza; c) definire le procedure aziendali che proibiscano la somministrazione di alcolici ai lavoratori per i quali vige il divieto di assunzione sia all interno dell azienda che al di fuori, esplicitando chiaramente tale vincolo nei rapporti con gli esercizi convenzionati per la somministrazione di pasti, con altri esercizi/punti vendita aperti anche al pubblico all interno dell area dell azienda, compresi i distributori automatici; d) definire le procedure aziendali in caso di lavoratore positivo al test con etilometro ed in caso di rifiuto da parte del lavoratore di sottoporsi al test con etilometro; e) provvedere all informazione di tutti i lavoratori f) provvedere alla formazione dei lavoratori ricompresi nell elenco sui rischi da alcol per la salute e la performance. I contenuti minimi della formazione dovranno essere: 1) effetti acuti dell alcol sulla performance ad alcolemie crescenti; 2) effetti cronici dell alcol sulla performance e sulla salute; 3) interazioni dell alcol con sostanze eventualmente presenti nel ciclo produttivo; 4) interazioni dell alcol con farmaci; 5) normativa specifica alcol-lavoro e riflessi sulla sorveglianza sanitaria; 6) chiarimenti sulla estensione del divieto di assunzione di alcolici anche ai periodi antecedenti l ingresso al lavoro; 7) modalità di esecuzione di test con etilometro; 8) esplicitazione del protocollo sanitario; 9) esplicitazione dei provvedimenti aziendali in caso di positività dei lavoratori a test con etilometro ed in caso di periodo di osservazione/valutazione presso il CCA (Centri di Consulenza Akcologica). Obblighi del Medico Competente Da parte sua il Medico Competente dovrà istituire un protocollo sanitario da adottare per la valutazione alcolemica tramite etilometro e per la sorveglianza sanitaria delle attività lavorative ad elevato rischio infortuni. Tale protocollo deve prevedere: a)la valutazione delle alcolemia mediante etilometro; b) la valutazione sanitaria di primo livello. a) Valutazione delle alcolemia mediante etilometro. Deve essere effettuata tenendo conto delle esigenze aziendali e dei criteri specificati nel protocollo sanitario e resi noti ai lavoratori. Il valore del test

6 alcolemico risultante a cui fare riferimento dovrà essere pari a zero grammi di alcol per litro di sangue. Il divieto assoluto di assunzione di sostanze alcoliche, sia durante il lavoro, che nelle ore precedenti, dovrà tenere conto dei possibili limiti di tolleranza delle metodiche analitiche utilizzate e della produzione endogena di alcol. Gli etilometri utilizzati potranno essere sia di tipo omologato a raggi infrarossi, sia si tipo non omologato con sensore elettrochimico. In ogni caso gli etilometri utilizzati devono riportare il CE Medicale in base alla Direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici (DDM 93/42). In caso di positività, o di rifiuto del lavoratore a sottoporsi al test con etilometro, il medico competente avvisa il datore di lavoro o suo delegato in modo che siano attuati i provvedimenti del caso. b) Sorveglianza Sanitaria Dovrà comprendere in ogni caso: anamnesi specifica, visita medica, colloquio clinico orientato ad identificare problemi e patologie alcol correlate acute e croniche; prelievo ematico almeno per: MCV, AST, ALT, GT, Trigliceridi. Dovrà infine essere effettuato l AUDIT-C ovvero l AUDIT test. Si noti che fra i parametri ematici di base non è prevista la determinazione della CDT. Qualora sulla base dei risultati della sorveglianza sanitaria di primo livello il medico competente individui lavoratori con consumo di alcol a rischio o dannoso secondo la classificazione ICD-10 dovrà svolgere azioni di counselling e brief intervention, ed eventuale ravvicinamento della periodicità delle visite mediche; inoltre: controlli con etilometro a sorpresa, eventuale collaborazione con il Medico di Medicina Generale (MMG) ed altre figure specialistiche previa acquisizione di consenso informato. In caso di sospetta alcol dipendenza il medico competente invia il lavoratore al CCA (Centro di Consulenza Alcologica) per la valutazione di 2 livello, e può formulare giudizio di temporanea di inidoneità lavorativa alla mansione specifica. Il CCA adotterà un percorso diagnostico e terapeutico specifico finalizzato alla remissione dalla dipendenza, specificato nel documento allegato alla deliberazione. Solo in presenza di dipendenza in remissione certificata dal CCA, da almeno tre mesi (anche con l utilizzo di disulfiram e/o la frequenza di gruppi di Auto Aiuto comporta, il medico competente, potrà emettere un giudizio di idoneità alla mansione specifica per non oltre tre mesi con successiva rivalutazione da parte del medico competente stesso in base alla relazione dell équipe alcologica curante. Il monitoraggio da parte dell équipe alcologica continuerà fino al raggiungimento della remissione completa protratta di 12 mesi. Se in tale periodo vi è ricaduta nell utilizzo di alcolici, ovvero non aderenza al programma, il medico dell équipe alcologica lo comunica in forma scritta al medico competente. I costi degli accertamenti effettuati dal CCA sono a totale carico del Datore di Lavoro.

7 Si veda anche, su questo blog: Alcol e lavoro: obblighi di datori di lavoro, lavoratori, sorveglianza sanitaria, test alcolimetrici, limiti di dose. autore: Graziano Frigeri I controlli alcolimetrici, finalizzati all accertamento del divieto di bere alcolici (legge 125/01) possono essere effettuati dal Medico Competente o dai Medici delle ASL. In nessun caso un Dirigente Scolastico (Datore di Lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08) può disporre controlli alcolimetrici o controlli sanitari in genere. I controlli riguardano non tutto il personale del comparto scuola ma solo il personale insegnante, per il quale vige il divieto di bere alcolici. Gli altri (amministrativi, collaboratori) non sono soggetti al divieto, e quindi nemmeno ai controlli. I lavoratori di imprese appaltatrici o i lavoratori in somministrazione sono compresi nella normativa? Sì, se sono addetti a mansioni rientranti nell allegato. In particolare, i lavoratori in somministrazione dovranno ricevere la formazione specifica ed essere sottoposti ad accertamenti a cura del Medico Competente della ditta utilizzatrice, mentre i lavoratori di imprese appaltatrici da parte del Medico Competente della cooperativa stessa. Comunque, è opportuno che il datore di lavoro della ditta appaltatrice si assicuri che la ditta che ha accettato l appalto abbia adempiuto agli obblighi di sorveglianza sanitaria e di informazione sulla normativa specifica.

Alcol e lavoro: la nuova delibera regionale

Alcol e lavoro: la nuova delibera regionale Alcol e lavoro: la nuova delibera regionale S E M I N A R I O : L A S A L U T E E S I C U R E Z Z A S U L L A V O R O N E L L A G R A N D E D I S T R I B U Z I O N E E N E L L E R S A C A P A N N O R I

Dettagli

Gestione dei casi acuti di abuso di alcol - idoneità del lavoratore con pregressa diagnosi di alcoldipendenza Graziano Frigeri Presidente Assoprev

Gestione dei casi acuti di abuso di alcol - idoneità del lavoratore con pregressa diagnosi di alcoldipendenza Graziano Frigeri Presidente Assoprev Gestione dei casi acuti di abuso di alcol - idoneità del lavoratore con pregressa diagnosi di alcoldipendenza Graziano Frigeri Presidente Assoprev La salute e l incolumità di terzi Art. 20 D. Lgs.vo 81/08

Dettagli

DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE

DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento

Dettagli

Informativa assunzione di alcol nei luoghi di lavoro

Informativa assunzione di alcol nei luoghi di lavoro ISTITUTO COMPRENSIVO N 17 Informativa assunzione di alcol nei luoghi di lavoro [L. 125/01 e D.Lgs 81/08] Il lavoratore, oltre a proteggere la propria salute e sicurezza, deve tutelare quella altrui come

Dettagli

Allegato al Documento di Valutazione dei rischi

Allegato al Documento di Valutazione dei rischi Valutazione del rischio Alcol dipendenza Allegato al Documento di Valutazione dei rischi Euservice s.r.l. - Largo Principessa Brancaccio, 2-00027 Roviano (RM)- info@euservice.it 81@euservice.it www.euservice.it

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012

Dettagli

Contributo del gruppo tecnico di lavoro del coordinamento delle Regioni di prossima pubblicazione

Contributo del gruppo tecnico di lavoro del coordinamento delle Regioni di prossima pubblicazione Azienda Sanitaria Firenze Alcol e lavoro: stato dell arte, indicazioni operative e prospettive Dr. Giuseppe Petrioli, Direttore Dipartimento di Prevenzione ARGOMENTI AFFRONTATI Considerazioni generali

Dettagli

Alcol e lavoro: «i casi e le condizioni previste dall ordinamento» Anna Guardavilla Giurista

Alcol e lavoro: «i casi e le condizioni previste dall ordinamento» Anna Guardavilla Giurista Alcol e lavoro: «i casi e le condizioni previste dall ordinamento» Anna Guardavilla Giurista D.Lgs. 81/08 art. 41 c.4 Nei casi ed alle condizioni previste dall'ordinamento, le visite sono altresì finalizzate

Dettagli

COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:

COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze Titolo: Aggiornamenti in tema di alcol e lavoro

Azienda Sanitaria Firenze Titolo: Aggiornamenti in tema di alcol e lavoro Azienda Sanitaria Firenze Titolo: Aggiornamenti in tema di alcol e lavoro Dr. Giuseppe Petrioli, Dr.ssa Elena Carucci Dipartimento di Prevenzione Perugia, 28 Gennaio 2011 Rapporto Nazionale Annuale 2009

Dettagli

determinazione del Direttore Generale n. 81/14 del 18.04.2014

determinazione del Direttore Generale n. 81/14 del 18.04.2014 Misure relative alla prevenzione dei rischi derivanti in ambito lavorativo dall assunzione di bevande alcoliche e sostanze psicotrope e stupefacenti (Art. 41 c. 4 bis D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.)

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE. VISTO il Codice della Strada; VISTO il D.Lgs. 267/00;

LA GIUNTA COMUNALE. VISTO il Codice della Strada; VISTO il D.Lgs. 267/00; 021-13 dell 08.04.2013 OGGETTO: Approvazione Regolamento sul divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche durante attività lavorative riguardante tutte le categorie di lavoratori.- LA

Dettagli

Sorveglianza sanitaria: alcol e tossicodipendenza. Dott. Andrea Verga Servizio Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati

Sorveglianza sanitaria: alcol e tossicodipendenza. Dott. Andrea Verga Servizio Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati Sorveglianza sanitaria: alcol e tossicodipendenza Dott. Andrea Verga Servizio Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati Bevande alcoliche: a) lecite b) vietate solo in alcuni casi in determinate situazioni

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA IN MATERIA DI ALCOL E TOSSICODIPENDENZA: GLI OBBLIGHI IN VIGORE 1 Di Anna Guardavilla

SORVEGLIANZA SANITARIA IN MATERIA DI ALCOL E TOSSICODIPENDENZA: GLI OBBLIGHI IN VIGORE 1 Di Anna Guardavilla SORVEGLIANZA SANITARIA IN MATERIA DI ALCOL E TOSSICODIPENDENZA: GLI OBBLIGHI IN VIGORE 1 Di Anna Guardavilla Premessa: la vigenza e l ampiezza dell obbligo Ai sensi dell art. 41 comma 4 del D.Lgs. 81/08,

Dettagli

La gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda

La gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda La gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda Dott.ssa Francesca Basta Medico Competente ULSS n.6 Vicenza Il medico competente, nell espletamento della sorveglianza

Dettagli

Il presente regolamento costituisce atto di politica aziendale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e stili di vita.

Il presente regolamento costituisce atto di politica aziendale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e stili di vita. REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DI TERZI IN AOUC RISPETTO AL CONSUMO DI ALCOL AI SENSI DELL ART. 15 - LEGGE 125/2001. Adottato il 14/05/14 con provv. DG 285/2014

Dettagli

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI Premessa La presente informarla che, sulla base delle recenti normative (Schema di intesa 1 in materia di accertamenti

Dettagli

Le difficoltà applicative e le ambiguità interpretative delle normative su stupefacenti ed alcool.

Le difficoltà applicative e le ambiguità interpretative delle normative su stupefacenti ed alcool. Le difficoltà applicative e le ambiguità interpretative delle normative su stupefacenti ed alcool. Linee di indirizzo regionali e legittimità procedurali STUPEFACENTI, ALCOOL E STRESS: A CHE PUNTO SIAMO

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro

Dettagli

Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST

Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il

Dettagli

La formale istituzione dei CCA compete alle Direzioni delle Aziende USL regionali.

La formale istituzione dei CCA compete alle Direzioni delle Aziende USL regionali. INDICE 1. SCOPO 2. DEFINIZIONI 3. ABBREVIAZIONI 4. PROCEDURA 4.a PRENOTAZIONE ED ESAMI PRE- VISITA 4.b PRIMO ACCESSO 4.c ATTIVAZIONE DEL CENTRO DI CONSULENZA ALCOLOGICA 4.d PRIMO ACCERTAMENTO 4.e SECONDO

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE IN TEMA DI ALCOL

REGOLAMENTO AZIENDALE IN TEMA DI ALCOL COORDINAMENTO MEDICI COMPETENTI GRUPPO HERA REGOLAMENTO AZIENDALE IN TEMA DI ALCOL DOTT. SANTE TABANELLI MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN MEDICINA DEL LAVORO COORDINATORE MEDICI COMPETENTI GRUPPO HERA BREVE

Dettagli

Orientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza

Orientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza Orientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza Elementi ricorrenti negli indirizzi per la prevenzione delle problematiche legate a alcol e

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

ALCOL NORMATIVE DI RIFERIMENTO

ALCOL NORMATIVE DI RIFERIMENTO ALCOL NORMATIVE DI RIFERIMENTO Dott.ssa Loredana Guidi 1 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E DI PROBLEMI ALCOLCORRELATI N. 125 / 30 MARZO 2001 CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

RIFLESSI SULLA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

RIFLESSI SULLA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO RIFLESSI SULLA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Fonti normative Accertamento assenza tossicodipendenza in lavoratori addetti a mansioni comportanti rischi per la sicurezza, la incolumità e la salute dei

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente

25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013 Dall obbligo normativo alla promozione della salute negli ambienti di lavoro Relatore: dr.ssa Roberta

Dettagli

INCONTRO SPISAL MEDICI COMPETENTI Vicenza 20 dicembre 2011. dott. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS n. 6 VICENZA

INCONTRO SPISAL MEDICI COMPETENTI Vicenza 20 dicembre 2011. dott. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS n. 6 VICENZA Consumo di alcool e attività lavorativa: azioni del MC per le categorie individuate dal Provvedimento 16 marzo 2006 e giudizio di idoneità per i lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria. INCONTRO

Dettagli

D. Lgs. n 81 del 9 aprile 2008

D. Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 D. Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 nei casi previsti dalla normativa la sorveglianza sanitaria è altresì finalizzata alla verifica di assenza di assunzione di sostanze stupefacenti e di condizioni di alcol

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

Alcol e droghe INDICE. Anno 2010 Alcol e droga, cosa sono e come prevenire il rischio v.01 POLISTUDIO

Alcol e droghe INDICE. Anno 2010 Alcol e droga, cosa sono e come prevenire il rischio v.01 POLISTUDIO Alcol e droghe INDICE Definizioni Normativa Effetti Patologie, rischi e danni Alcol e luoghi di lavoro Sostanze psicotrope Obblighi del datore di lavoro Obblighi del lavoratore Obblighi del medico competente

Dettagli

Alcol e lavoro. Dott. Luca Vannuccini U.O.S. Medico Competente USL 8 Arezzo 17/10/2012

Alcol e lavoro. Dott. Luca Vannuccini U.O.S. Medico Competente USL 8 Arezzo 17/10/2012 Alcol e lavoro Dott. Luca Vannuccini U.O.S. Medico Competente USL 8 Arezzo 17/10/2012 Metabolismo alcol Assorbimento gastrico Massima concentrazione dopo 20 minuti-6 ore (cibo, altre bevande, velocità

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

Dipendenza da Sostanze d abuso e Mondo del lavoro. Dott. Emilio De Pasquale Direttore Struttura Complessa Interdistrettuale Ser.T A.S. P.

Dipendenza da Sostanze d abuso e Mondo del lavoro. Dott. Emilio De Pasquale Direttore Struttura Complessa Interdistrettuale Ser.T A.S. P. Dipendenza da Sostanze d abuso e Mondo del lavoro Dott. Emilio De Pasquale Direttore Struttura Complessa Interdistrettuale Ser.T A.S. P. VV La promozione della salute nei luoghi di lavoro si attua attraverso

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA

SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere. Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni

Dettagli

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli

Specialista in Medicina del Lavoro

Specialista in Medicina del Lavoro LA SORVEGLIANZA SANITARIA ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prof. Vincenzo Terracino consulente Specialista in Medicina del

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

La giusta protezione per la sicurezza della tua azienda.

La giusta protezione per la sicurezza della tua azienda. La giusta protezione per la sicurezza della tua azienda. Catalogo Corsi Sicurezza Rischio Medio (d.lgs 81/08 e suc. mod.) Per la gamma completa di prodotti visita www.aforabruzzo.it corsi base 2 Corso

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

Norme recenti sul rischio alcol correlato per i luoghi di lavoro

Norme recenti sul rischio alcol correlato per i luoghi di lavoro Norme recenti sul rischio alcol correlato per i luoghi di lavoro Corso Formazione sull identificazione precoce e l intervento breve per la prevenzione dei problemi e dei danni alcol correlati nei contesti

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. la Legge 125/03/2001 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati.

LA GIUNTA REGIONALE. la Legge 125/03/2001 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati. OG GETT O : Sicurezza stradale: modalità operative e direttive vincolanti ai Direttori Generali delle AA.SS.LL. per l'accertamento della presenza di sostanze stupefacenti e/o psicotrope su campioni biologici.

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa

Dettagli

Alcool e lavoro. Dott. Giorgio SERAFINI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. TO3

Alcool e lavoro. Dott. Giorgio SERAFINI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. TO3 Dott. Giorgio SERAFINI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. TO3 Art. 41 del D. Lgs. 09/04/2008, n 81 - Art. 15 della legge 125/2001 1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni

Dettagli

Dott. G.Miscetti Dott.ssa P.Bodo Dott. E.P.Abbritti

Dott. G.Miscetti Dott.ssa P.Bodo Dott. E.P.Abbritti ALCOOL E SOSTANZE PSICOTROPE E STUPEFACENTI Dott. G.Miscetti Dott.ssa P.Bodo Dott. E.P.Abbritti U.O.C. PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ASL2 - PERUGIA ALCOOL, SOSTANZE PS e Servizi di Prevenzione

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione

Dettagli

RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE. 16 giugno 2015 Ing. Stefano Morachiello R.S.P.P.

RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE. 16 giugno 2015 Ing. Stefano Morachiello R.S.P.P. RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE MORTALITÀ ALCOL CORRELATA IN ITALIA più di 25.000 all anno (17.000 maschi, 8000 femmine) 10% di tutti i decessi Cause: cirrosi epatica incidenti stradali

Dettagli

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto

Dettagli

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO 2 1. Finalita Il presente Codice di Comportamento viene emanato, ai sensi dell art. 114 comma 7 - del Testo Unico Finanziario e degli articoli 152-sexies,

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Gli attori della sicurezza

Gli attori della sicurezza Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare

Dettagli

LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Università degli Studi-Azienda Ospedaliera di Verona Servizio di Prevenzione e Protezione Dott Claudio Soave RSPP Dr Claudio Soave 1 APPROCCIO METODOLOGICO Individuare

Dettagli

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Problematiche e criticità del medico competente Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Il Medico Competente ed il Codice Etico ICOH (Commissione

Dettagli

Analizziamo di seguito il capo III del D.lgs 81/2008, che riguarda la Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro

Analizziamo di seguito il capo III del D.lgs 81/2008, che riguarda la Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Lezione 4 Obblighi del datore di Lavoro Vediamo in questa parte quali sono gli obblighi in capo al Datore di Lavoro nei confronti del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Vedremo cioè più in

Dettagli

Azienda Unità Locale Socio Sanitaria

Azienda Unità Locale Socio Sanitaria Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro S.P.I.S.A.L. Consumo di bevande alcoliche

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 27-10-2008 (punto N. 29 ) Delibera N.868 del 27-10-2008

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 27-10-2008 (punto N. 29 ) Delibera N.868 del 27-10-2008 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 27-10-2008 (punto N. 29 ) Delibera N.868 del 27-10-2008 Proponente GIANNI SALVADORI ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

SICUREZZA SUL LAVORO

SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE SECONDO IL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 E S.M.I. (D.Lgs. 3 Agosto 2009, n 106) Il Decreto Legislativo n. 81/2008, sostituendo ed abrogando il Decreto

Dettagli

Progetto E.W.A. ULSS n. 10 «Veneto Orientale»

Progetto E.W.A. ULSS n. 10 «Veneto Orientale» ALCOL E LAVORO Progetto E.W.A. ULSS n. 10 «Veneto Orientale» SPSAL dott. Giorgio Cipolla dott. Andrea Bitozzi Dipartimento per le Dipendenze: dott. Roberto Giusto dott.ssa Donatella Bozzato dott.ssa Sonia

Dettagli

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci CONVEGNO NAZIONALE DIRETTORI SCUOLA 2013 Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci Relatore: Dott. Ing. Piero Mattioli Le condizioni minime

Dettagli

NORMATIVA E MODALITA RELATIVE AL CONTROLLO DI ASSUNZIONE DI ALCOL E DI SITUAZIONI DI ALCOL DIPENDENZA DA PARTE DEI LAVORATORI

NORMATIVA E MODALITA RELATIVE AL CONTROLLO DI ASSUNZIONE DI ALCOL E DI SITUAZIONI DI ALCOL DIPENDENZA DA PARTE DEI LAVORATORI NORMATIVA E MODALITA RELATIVE AL CONTROLLO DI ASSUNZIONE DI ALCOL E DI SITUAZIONI DI ALCOL DIPENDENZA DA PARTE DEI LAVORATORI A seguire e in allegato una mia relazione sulla normativa di riferimento e

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

INFORMATIVA PER I LAVORATORI

INFORMATIVA PER I LAVORATORI Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana Decreto Direttoriale nr. 1722 del 25/3/2003 ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI - FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA Tel. 0572

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

Campagna Condominio Sicuro

Campagna Condominio Sicuro Campagna Condominio Sicuro Il Decreto Legislativo 81/2008 applicato ai condomini Il D. Lgs. n. 81/2008 applicato ai condomini Cari Amministratori, forse non lo sapevate, ma il testo unico sulla sicurezza

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

ASSUNZIONE DI ALCOOLICI E ALCOLDIPENDENZA

ASSUNZIONE DI ALCOOLICI E ALCOLDIPENDENZA ASSUNZIONE DI ALCOOLICI E ALCOLDIPENDENZA ASSUNZIONE DI ALCOOLICI E ALCOLDIPENDENZA LEGGE 125/2001 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E DI PROBLEMI ALCOL CORRELATI. PROVVEDIMENTO 16 MARZO 2006 Conferenza

Dettagli

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto

Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge

Dettagli

POLITICA AZIENDALE SULLE SOSTANZE ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERESARA-MEDOLE-SOLFERINO

POLITICA AZIENDALE SULLE SOSTANZE ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERESARA-MEDOLE-SOLFERINO POLITICA AZIENDALE SULLE SOSTANZE ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERESARA-MEDOLE-SOLFERINO SCOPO E OBIETTIVI L obiettivo aziendale di realizzare e mantenere per i dipendenti un ambiente di lavoro sicuro, sano

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Alcol nei luoghi di lavoro: il ruolo degli attori della prevenzione aziendale e delle istituzioni

Alcol nei luoghi di lavoro: il ruolo degli attori della prevenzione aziendale e delle istituzioni Alcol nei luoghi di lavoro: il ruolo degli attori della prevenzione aziendale e delle istituzioni Seminario Rischio Alcol correlato nei contesti lavorativi: misure di prevenzione e strategie per la sua

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

ALCOL E PATENTI. Dr. Sergio Dini Resp. Unità Funzionale Attività Certificative Medico Legali Az. Usl 8 Arezzo

ALCOL E PATENTI. Dr. Sergio Dini Resp. Unità Funzionale Attività Certificative Medico Legali Az. Usl 8 Arezzo ALCOL E PATENTI Dr. Sergio Dini Resp. Unità Funzionale Attività Certificative Medico Legali Az. Usl 8 Arezzo Cosa dice la legge? Art. 119 CdS: Requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli