ALCOL E LAVORO. Scuola Regionale di formazione specifica in Medicina Generale. 01 e 22 febbraio 2013 Reggio Emilia
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1 ALCOL E LAVORO Scuola Regionale di formazione specifica in Medicina Generale 01 e 22 febbraio 2013 Reggio Emilia Dott. Gianni Gilioli Medico di Medicina Generale Medico Competente in Medicina del Lavoro
2 Normativa alcol e lavoro La Legge n 125 n del 30 Marzo 2001, Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcol-correlati correlati ed il collegato Provvedimento 16 marzo 2006 prevedono: il divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche in attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei Lavoratori o di terzi. Alcolemia = zero g/l
3 Normativa alcol e lavoro Il problema alcol nel mondo del lavoro era, comunque, già stato preso in considerazione nell art. 42 del DPR 303/1956: E' vietata la somministrazione di vino, di birra e di altre bevande alcooliche nell'interno dell'azienda. E' tuttavia consentita la somministrazione di modiche quantità di vino e di birra nei locali di refettorio durante l'orario dei pasti.
4 Normativa alcol e lavoro La Legge 125/2001 ha considerato le problematiche correlate all alcol alcol in un contesto più ampio: - modifiche ordinamenti didattici universitari - modifiche al codice della strada (da 0,8 a 0,5 g/l) - aspetti sanitari di ricovero, accoglienza e di recupero dei soggetti alcol-dipendenti - aspetti sociali e culturali legati alla pubblicità - vendita delle bevande alcoliche in autostrada - sicurezza sul lavoro (art.15).
5 Legge 125/2001: art. 15 Comma 1: Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio d infortuni d sul lavoro, ovvero per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi [ ][ è fatto divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche Comma 2: [ ] i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono essere effettuati esclusivamente dal Medico Competente [ ], ovvero dai Medici del lavoro dei Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli ambienti di Lavoro Comma 3: Ai lavoratori affetti da patologie alcolcorrelate che intendano accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione [ ][ si applica l art. l 124 DPR 309/90
6 DPR 309/90 Art.124 I Lavoratori, di cui viene accertato lo stato di tossicodipendenza za, che intendono accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione, se assunti a tempo indeterminato hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per il tempo del trattamento riabilitativo e, comunque, per un periodo non superiore a tre anni. l'assenza di lungo periodo per il trattamento terapeutico-riabilitativo riabilitativo é considerata, ai fini normativi, economici e previdenziali, come l'aspettativa senza assegni degli impiegati civili dello Stato e situazioni equiparate. I lavoratori, familiari di un tossicodipendente,, possono a loro volta essere posti, a domanda, in aspettativa senza assegni per concorrere al programma terapeutico e socio-riabilitativo del tossicodipendente qualora il servizio per le tossicodipendenze ne n attesti la necessità. Per la sostituzione dei lavoratori di cui al comma 1 é consentito il ricorso all'assunzione a tempo determinato
7 Normativa alcol e lavoro Anche il Piano d Azione d dell Unione Europea in tema di prevenzione dei problemi alcol correlati ha suggerito agli Stati membri di attuare politiche di prevenzione negli ambienti di lavoro affinché tali contesti di vita siano liberi da conseguenze negative legate al consumo di alcolici. Il controllo dei consumi di alcolici nelle attività lavorative si inserisce in un più ampio programma di promozione della salute del Piano Sanitario Nazionale in cui sono stati presi in considerazione anche altre problematiche quali il fumo e le droghe.
8 Obiettivi del Piano Nazionale Alcol e Salute Febbraio Aumentare la consapevolezza del rischio - Ridurre i consumi a rischio - Ridurre la percentuale dei giovani minori di 18 anni che assumono bevande alcoliche e innalzare l etl età del primo contatto - Ridurre la diffusione e la gravità di danni alcolcorrelati quali gli incidenti e gli episodi di violenza - Mettere a disposizione accessibili ed efficaci trattamenti - Provvedere ad assicurare una migliore protezione dalle pressioni al bere per i bambini,i giovani e coloro che scelgono di astenersi dall alcol alcol - Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati in famiglia, luoghi di lavoro, comunità o locali dove si beve,sulle strade
9 Alcol e lavoro Il progetto regionale alcol e lavoro in Emilia- Romagna è stato attuato per favorire interventi di prevenzione e di promozione della salute nelle attività produttive. Con programmi di informazione sugli stili di vita favorenti la salute ed il benessere del singolo Lavoratore e con informazione sui comportamenti sicuri in ambito lavorativo, si è cercato di dare assistenza alle Aziende nei confronti delle problematiche alcol-correlate. correlate.
10 UNIONE EUROPEA: La strategia comunitaria lavoro Migliorare la qualità e la produttività sul luogo di lavoro Gli infortuni, le malattie professionali e le invalidità determinano un elevato costo dal punto di vista umano I costi della mancata sicurezza hanno: - notevole impatto sull economia - rallentano la crescita economica - incidono sulla competitività delle imprese dell UE.
11 Normativa alcol e lavoro Nel Provvedimento 16 marzo 2006 della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (Gazzetta Ufficiale N. 75 del 30 Marzo 2006) è stata data applicazione alla Legge 125/2001, indicando le: attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche,, ai sensi dell'articolo 15 della legge 30 marzo 2001, n. 125.
12 Allegato I: ATTIVITA' LAVORATIVE A RISCHIO - impiego di gas tossici - conduzione di generatori di vapore - attività di fochino (uso di esplosivi) - Capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione - fabbricazione e uso di fuochi artificiali - vendita di fitosanitari - direzione, conduzione e manutenzione di impianti nucleari - manutenzione degli ascensori - sorveglianza negli impianti a rischio di incidenti rilevanti - sovrintendenza ai lavori previsti dagli artt. 236 e 237 del DPR 547/55 - produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita di esplosivi - addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili, settore idrocarburi - tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere - mansioni comportanti l'obbligo della dotazione del porto d'armi,, ivi comprese le attività di guardia particolare e giurata
13 Allegato I: ATTIVITA' LAVORATIVE A RISCHIO - attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado - lavoratori dei comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attività in quota, oltre i due metri di altezza
14 Allegato I: ATTIVITA' LAVORATIVE a RISCHIO mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali e e richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D, E, E per la guida di taxi o di veicoli in servizio di noleggio con conducente, per guida di veicoli che trasportano merci pericolose su strada b) personale addetto direttamente alla circolazione dei treni e alla sicurezza dell'esercizio ferroviario c) personale ferroviario navigante sulle navi con esclusione del personale di carriera e di mensa d) personale navigante delle acque interne e) personale addetto alla circolazione e alla sicurezza delle ferrovie, metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie, autolinee e impianti funicolari aerei e terrestri f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di sollevamento,, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie
15 Allegato I: ATTIVITA' LAVORATIVE A RISCHIO mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: g) personale marittimo delle sezioni di coperta e macchina, nonché il personale marittimo e tecnico delle piattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibito ad attività off-shore e delle navi posatubi h) responsabili dei fari i) piloti d'aeromobile l) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo m) personale certificato dal registro aeronautico italiano n) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, terrestre ed aerea o) addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti p) addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci
16 Allegato I: ATTIVITA' LAVORATIVE A RISCHIO - vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi - mansioni sociali e socio-sanitarie sanitarie svolte in strutture pubbliche e private - mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private medico specialista in anestesia e rianimazione medico specialista in chirurgia medico ed infermiere di bordo medico comunque preposto ad attività diagnostiche e terapeutiche infermiere,, ostetrica, caposala e ferrista operatore socio-sanitario sanitario
17 Benessere, salute e sicurezza Fattori legati al luogo di lavoro: - tipo di lavoro e qualità dell ambiente - organizzazione del lavoro - rispetto delle norme di sicurezza - rapporti con colleghi e superiori - livelli di gratificazione Fattori individuali: - condizioni familiari e sociali - stato di salute personale - i comportamenti e lo stile di vita del Lavoratore
18 Rischio alcol Per gli effetti che può provocare nell'uomo, l OMS include l'alcol nella tabella delle droghe,, cioè di quelle sostanze che: hanno potere psicoattivo,, possedendo effetti di alterazione sul funzionamento del sistema nervoso centrale; possono dare dipendenza fisica e psichica, caratterizzata dall'incapacità di controllare l'assunzione di alcol nonostante il verificarsi di conseguenze negative; possono dare assuefazione: : per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentarne costantemente la dose; possono avere conseguenze sul piano individuale, sociale, e familiare.
19 Rischio alcol L alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute, dipendente dal comportamento dell individuo individuo,, unitamente al fumo di tabacco, alle droghe,, alla sedentarietà ed agli errori dietetici. L OMS nel 2002 ha posto l alcol al 3 3 posto, dopo tabacco ed ipertensione, tra i 26 principali fattori di rischio di malattia o di morte prematura in Europa.
20 Rischio alcol Fattore % anni di vita persi sul totale % anni vissuti da disabili sul totale % disabilità aggiustata per anni di vita persi sul totale Tabacco Droghe illegali 16 1,4 7,4 3,3 11,7 2,3 Alcol 5,1 15,6 10,3
21 Alcol e lavoro L International Labour Organization (ILO) indica che: sono oltre 50 milioni le persone dipendenti da alcol e droghe nel mondo del lavoro. risulta che dal 12-15% 15% degli adulti bevono a livelli pericolosi per sé stessi e per gli altri. circa il 10% degli incidenti sul lavoro sono imputabili a lavoratori che hanno abusato di bevande alcoliche (intossicazione etilica). i lavoratori con problemi di droghe e alcol richiedono assistenza medica triplicata e quintuplicati rimborsi alle assicurazioni. Le assenze dal lavoro dell'alcolista sono di volte superiori rispetto agli altri Lavoratori. L Associazione Dirigenti Risorse Umane (GIDP-HRD) stima che il 45% dei manager presenta un abuso occasionale o continuativo di alcol.
22 Alcol e lavoro La qualità del lavoro e le prestazioni offerte dal Lavoratore ne risentono: stanchezza, difficoltà di concentrazione, piccoli incidenti, distrazioni, assenze dal lavoro rischiano di compromettere il rapporto con i colleghi e lo stesso ruolo professionale. Di conseguenza risultano a rischio anche la stabilità economica e sociale dell'intera famiglia. Con il protratto abuso di bevande alcoliche, il Lavoratore, nel volgere di pochi anni, perde progressivamente alcune delle sue capacità ed inizia ad avere difficoltà lavorative, le prime sanzioni punitive per assenteismo o negligenza.
23 Alcol e lavoro Situazioni o condizioni lavorative favorenti il consumo di alcolici: - attività lavorative che comportano prolungati sforzi fisici. - esposizione a polveri e fumi od alte temperature che aumentano la sete. - mansioni che prevedono frequenti situazioni di intrattenimento (rappresentanti, venditori) e disponibilità di bevande alcoliche sul luogo di lavoro (baristi, ristoratori). - attività monotone, ripetitive,, eccessivamente automatizzate. - livelli di responsabilizzazione troppo alti o anche troppo bassi rispetto alle capacità personali. - pressioni dirette o indirette da parte dei compagni di lavoro nell uso di alcolici.
24 Infortuni sul lavoro in Italia infortuni in Italia (durata superiore a 3 giorni). Sono più frequenti nelle prime ore del mattino e dopo la pausa pranzo.. Più frequenti ad inizio ed a fine settimana. In ambito aziendale nell orario di lavoro,, ma anche nel percorso casa-lavoro (infortunio in itinere ).
25 Infortuni sul lavoro in Italia Alcuni studi valutano che gli infortuni dovuti all abuso abuso di alcol in Italia siano il 10% - 20% di tutti gli infortuni. Questi non accadono esclusivamente a causa del consumo di bevande alcoliche, ma l assunzione l di alcol può influire pesantemente sul loro verificarsi. Altri studi, misurando l alcolemia subito dopo l infortunio,, evidenziano che circa il 4% dei Lavoratori infortunati presenta livelli elevati di alcol. In conclusione si può ritenere che il 4-20% degli infortuni lavorativi è alcol correlato. Quindi (di infortuni) hanno come causa, o almeno concausa, il consumo di alcolici.
26 Infortuni sul lavoro L alcol produce effetti che possono aumentare i rischi di infortunio: stanchezza, disattenzione, ridotta concentrazione, scarsa capacità di reazione, sottostima del pericolo. La probabilità di subire un infortunio aumenta con l incremento l dei livelli di alcolemia.
27 Alcolemia e rischio Alcolemia g. / L. Unità Uomo 70 Kg alcoliche Donna 60 Kg Probabilità di incidente o di infortunio 0, volte maggiore 0,8 0, volte maggiore 1, volte maggiore
28 Unità alcolica
29 Tempi di eliminazione alcol: 1 unità / ora
30 Malattie professionali L alcol potenzia l effetto l tossico di alcune sostanze presenti negli ambienti di lavoro con conseguenti danni, in particolare al a fegato, al sistema nervoso centrale e all apparato apparato cardiovascolare, favorendo la comparsa od aggravando alcune malattie professionali. - Solventi: cloruro di vinile, eptano, benzolo, tricloroetilene (danni epatici ed al sistema nervoso ) - Pesticidi: DDT, Dieltrin, Organofosforici (danni epatici e neurologici ) - Metalli: piombo, mercurio, cromo, cobalto (danni epatici e neurologici ) - Nitroglicerina (danni al sistema cardio-circolatorio circolatorio ) - Rumore (aggravamento dei danni uditivi, stress ) - Basse temperature (patologie da raffreddamento ) - Fatica: turni notturni, lavori intensi (infortuni, stress )
31 Alcol e farmaci Il Lavoratore che segue una qualsiasi terapia deve consigliarsi con il proprio Medico Curante sulla opportunità di bere alcolici e segnalarlo al Medico Competente in Azienda. L alcol è in grado di modificare la cinetica di numerosi farmaci con vari meccanismi: - azione sull assorbimento - azione sul legame proteico - modificazione del flusso epatico - azione sul metabolismo cellulare
32 Alcol e farmaci L alcol non deve essere assunto con: - Ansiolitici, ipnoinducenti, antidepressivi ed antipsicotici (l alcol ne potenzia gli effetti). - Antistaminici (sonnolenza). - Antiepilettici (l alcol ne riduce gli effetti). - Antiparkinsoniani - FANS: indometacina, ibuprofene, naproxene (sonnolenza). -..
33 Alcol e farmaci In ogni caso è sconsigliato il consumo non moderato di alcol con qualsiasi farmaco ed in particolare in corso di terapie: - per malattie cardiocircolatorie - per ipertensione arteriosa - per malattie dismetaboliche, diabete... Al Medico Competente deve essere sempre segnalato l uso di farmaci! Collaborazione attiva tra MMG e MC!
34 Collaborazione MMG e MC Maggior richiesta di comunicazione diretta. Scomparsa o riduzione di molte classiche malattie professionali: Saturnismo, Silicosi, Asbestosi, Gravi ipoacusie Incremento di malattie più complicate e multifattoriali: Dermatiti da contatto Patologie da sovraccarico muscolo-tendineo Cancerogenesi chimica multipla Mobbing Stress occupazionale
35 Il MMG e l Assistito l / Lavoratore I certificato di malattia (infortunio) professionale Certificati continuazione infortunio (malattia) professionale Reinserimento lavorativo dopo malattia / infortunio Certificati richiesti dal Lavoratore per: - limitazioni attività - cambio mansione - esonero da dispositivi di protezione individuali (DPI)
36 Il MMG e l Assistito l / Lavoratore Opportunità di comunicazione tra MMG e MC: tutte le situazioni che intervengono nell Assistito e che potrebbero determinare inidoneità lavorativa o creare ripercussioni negative dai rischi professionali al Lavoratore. Eventi acuti e/o degenze di rilievo Incidenti extralavorativi Patologie croniche riacutizzate Patologie invalidanti
37 Il MC ed il Lavoratore / Assistito Opportunità di comunicazione tra MC e MMG: Tipologia della mansione e dei rischi professionali Malattie professionali Infortuni lavorativi Riscontri occasionali di alterazione / patologia Visite alla dimissione dopo rischio cancerogeno e chimico rilevante per la salute del Lavoratore
38 Affrontare il problema alcol in azienda Progetto alcol e lavoro Emilia Romagna OBBLIGO DEL LAVORATORE Non deve assumere alcolici durante il lavoro. OBBLIGO DEL DATORE DI LAVORO Non concedere l assunzione l di alcolici durante il lavoro anzi sorvegliare per evitare anche la minima assunzione. Motivare il divieto informando i Lavoratori.
39 Affrontare il problema alcol in azienda Progetto alcol e lavoro Emilia Romagna Il DATORE DI LAVORO deve elaborare una politica aziendale di prevenzione e di gestione dei problemi correlati al consumo di alcol (e di altre sostanze psicotrope): Documento scritto, contenente la normativa e le regole di comportamento Informazione a tutti gli interessati Consenso informato per gli accertamenti e l uso l dei dati Garanzia del rispetto della privacy Assistenza ai Dipendenti con problemi Dichiarazione delle sanzioni previste (dalla legge e dai regolamenti aziendali) Stabilisce metodi di controllo sul divieto di assunzione di alcol e sul rispetto delle regole aziendali
40 Il Medico Competente - Collabora con il Datore di lavoro: - nella valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e salute dei Lavoratori - nell'adibire i Lavoratori ad una determinata mansione tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza. - Informazione / formazione ai Lavoratori. - Deve rilasciare il giudizio di idoneità alla mansione specifica per il Lavoratore.
41 Valutazione clinica Anamnesi attenta sull uso uso di alcolici (valutando il grado di conoscenza del problema ed i comportamenti in merito). AUDIT C e CAGE test. AUDIT completo Visita medica più mirata al rischio. Intervento educativo più incisivo nei Soggetti a maggior rischio.
42 Valutazione clinica Durante la raccolta anamnestica,, il Medico: - ricorda le regole a cui attenersi (sia le norme di legge, con i relativi divieti per le mansioni a rischio comprese nell allegato al Provvedimento 16 marzo 2006, che quelle inserite nella politica aziendale) - descrive il modello preventivo e di supporto interno all azienda azienda ed esterno a cui il Lavoratore può fare riferimento - verifica il grado di conoscenza del problema e inserisce elementi informativi / educativi sui concetti generali riguardo ai rischi legati al consumo di alcolici (sul lavoro e nella vita di tutti i giorni)
43 Valutazione clinica L intervento del Medico sul singolo Lavoratore va graduato secondo le modalità di consumo di alcol: Consumo responsabile o moderato: informazione/educazione alla salute e rinforzo dei comportamenti corretti. Consumo problematico (a rischio o dannoso): intervento breve (counselling e follow up). Consumo elevato (abuso e/o dipendenza): richiesta di supporto specialistico + follow up.
44 Valutazione clinica Identificare correttamente i problemi e le patologie alcol-correlate correlate e/o la dipendenza può essere difficoltoso perché i portatori di tali problemi: non sono facili al dialogo generalmente non ammettono di avere un problema con l alcoll tendono a non riferire in modo corretto i dati anamnestici o non ne attribuiscono una relazione con l alcoll I problemi alcol-correlati correlati sono spesso minimizzati dai colleghi di lavoro, dagli amici e dai familiari.
45 Valutazione clinica Sono soggetti che spesso negano o minimizzano. con negazione si intende un atteggiamento di non riconoscimento di quanto è evidenziato dal dato di realtà ( non è vero che ) con minimizzazione si intende un atteggiamento simile ma più blando e che tende a giustificare ( è vero, ma posso fare da solo non è così grave da domani cambio senza problemi )
46 Valutazione clinica Per questo motivo è importante raccogliere quanti più elementi diretti e indiretti da tutte le fonti a disposizione, oltre al soggetto: familiari altri referenti significativi: amici, compagni di lavoro medico di medicina generale assistente sociale pediatra figure significative della comunità locale cartelle cliniche agenzie sanitarie, territoriali, del privato sociale.
47 Valutazione clinica Sono elementi indiretti di valutazione anche: incidenti stradali e traumatismi in genere incidenti domestici licenziamenti e frequenti cambi di lavoro ripetuto utilizzo del pronto soccorso (stati ansiosi, stati confusionali) lesioni/percosse ai familiari ritiro patente problemi legali (arresti per oltraggio, risse, abusi sessuali... ) comportamenti aggressivi violenza su minori.
48 Alcol: esami di laboratorio Dosaggio alcolimetrico (?) Esami: emocromo completo transaminasi e gamma-gt trigliceridi CDT
49 Inidoneità alla mansione - Il Lavoratore non può continuare nelle mansioni a rischio. - Spostamento di mansione,, se possibile, in Azienda: - in attività non a rischio - anche temporaneamente (follow-up) - Se presente alcol-dipendenza dipendenza,, si attiva il percorso riabilitativo (art. 124 DPR 309/90). - Eventuale risoluzione del rapporto di lavoro.
50 Alcol e lavoro L alcol rappresenta un vero e proprio fattore di rischio, sia generico che specifico, nel mondo del lavoro. L assunzione di bevande alcoliche rappresenta sempre un rischio aggiuntivo, rispetto ad un rischio lavorativo preesistente, che deve essere sempre ridotto al minimo.
51 Consigli al Lavoratore di non bere alcolici prima o durante l attivitl attività lavorativa in particolare se usa mezzi di trasporto o macchinari pericolosi (se nelle mansioni a rischio è vietato) in gravidanza o in allattamento se assume farmaci comunque a digiuno in età inferiore a 16 anni con malattie acute o croniche in caso di depressione o ansia
52 Se non si svolge attività lavorativa: E da considerare a minor rischio una quantità assunta durante i pasti di: 2-3 unità alcoliche per gli uomini e di 1-2 unità alcoliche per le donne Nei luoghi di lavoro: Quantità di alcol sicura : ZERO
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