Relazione di presentazione del Piano ISS al Collegio Docenti e al Consiglio d Istituto

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1 PIANO ISS Presidio MILANO Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, Milano - tel.: (02) / fax: (02) / presidenza@itis-molinari.mi.it Relazione di presentazione del Piano ISS al Collegio Docenti e al Consiglio d Istituto Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali Ricerca- azione per la realizzazione di laboratori e la formazione continua degli insegnanti Premesse generali Il piano ISS è stato avviato dalle tre Direzioni MPI d intesa con le USR e con le Associazioni di Docenti di discipline scientifiche sperimentali (AIF, ANISN, SCI-DDC) a seguito delle problematiche relative all insegnamento della Fisica, delle Scienze e della Chimica (scarsi risultati degli studenti italiani nell indagine PISA, crisi delle vocazioni universitarie in ambito scientifico) in prospettiva dell attuazione delle direttive europee sull educazione (vedi gli obiettivi di Lisbona, poi divenuti di Copenaghen) Il Piano è finanziato dal MPI e dalle USR (fondi per l aggiornamento) e fa riferimento a tre documenti ufficiali : 1. Protocollo d intesa ( Roma, 7 novembre 2005) tra il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca, rappresentato dal Capo Dipartimento per l Istruzione e l Associazione per l Insegnamento della Fisica, AIF, l Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, ANISN, la Società Chimica Italiana Divisione di Didattica Chimica, SCI-DDC, la Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Città della Scienza, 2. DOCUMENTO DI BASE MIUR 20 febbraio Bando USR per la selezione dei Presidi e dei Tutor Il Piano prevede la costituzione di un sistema di presidi territoriali, uno o due per provincia, cui fanno riferimento tre docenti-tutor (al Molinari 4), appartenenti rispettivamente alla scuola primaria, alla scuola secondaria di I grado e alla scuola secondaria di II grado. Il sistema dei presidi territoriali dovrebbe realizzare un piano di formazione in servizio per docenti delle discipline scientifiche a partire dalla scuola primaria sino alla scuola secondaria di secondo grado (primo biennio) progettando attività didattiche laboratoriali su temi scientifici, nell ottica di seguire un curricolo verticale.

2 L ITIS-LST E. Molinari è stato scelto come uno dei due presidi della provincia di Milano (l altro è l ITC Erasmo di Bollate) a seguito della selezione organizzata dalla USR I docenti tutor presso la nostra scuola, anch essi selezionati a seguito del bando regionale, sono 4 (1 Docente della secondaria di II grado, 1 della secondaria di I grado, 2 della primaria) Caratteristiche dei Presidi territoriali Nell articolazione del Piano ISS il presîdio territoriale è una struttura flessibile aderente ai bisogni delle scuole e delle reti di scuole è un luogo dove sia gli insegnanti, sia gruppi di classi possono sperimentare concretamente (e non solo ascoltare ) alcuni percorsi formativi è un centro risorse per l innovazione didattica, è una Comunità di pratiche didattiche esemplari è un centro di ricerca-azione per docenti è il riferimento per gli organismi di governo della scuola, per gli enti di ricerca e per centri e musei della scienza. Compiti dei Docenti-Tutor Il presidio è incentrato sul lavoro del tutor, figura di riferimento per l attività didattica e riconosciuta tale dai colleghi delle altre scuole, con cui dovrà relazionarsi. Avrà i seguenti compiti: cooperare nella progettazione, conduzione, diffusione dei percorsi formativi condensare attorno a sé i contributi fattivi dei molti docenti di discipline scientifiche valorizzare le capacità, le competenze e l entusiasmo di molti colleghi Tipologia degli Utenti Gli utenti che entreranno in relazione con i presîdi territoriali saranno i docenti di scienze, gli alunni appartenenti alla rete di scuole, le famiglie degli alunni e in generale gli adulti interessati. Caratteristiche dei Percorsi formativi I percorsi formativi devono avere queste caratteristiche: essere tappe del curriculum verticale e della sequenza formativa (con un prima e un dopo ) delle discipline interessate essere esemplari sia sui contenuti disciplinari sia sulla metodologia essere capaci di saldare la simulazione didattica con l approfondimento dei relativi contenuti e concetti essere il più possibile riproducibili nelle scuole di provenienza degli insegnanti e delle classi.

3 essere capaci di integrare le esperienze che si sviluppano nei contesti informali (musei, parchi, centri della scienza) valorizzandone la valenza didattica (e quindi imparando a valutarne le caratteristiche e l efficacia e interpretandoli come opportunità per coinvolgere ricercatori, scienziati, educatori dei musei e famiglie per condividere una comune visione del fare scienza.

4 Dialettica locale/nazionale:si prefigurano le seguenti interazioni: 1. Il Comitato Scientifico Nazionale dovrà collaborare con il Gruppo di pilotaggio regionale per curare la formazione dei docenti tutor e verificare che la stessa avvenga secondo le linee presenti nel Piano ISS 2. I tutor potranno riferirsi al Comitato Scientifico Nazionale per avere un sostegno qualificato a livello didattico-disciplinare 3. Lo sviluppo della ricerca sulla definizione degli standard per l insegnamento scientifico dovrà svilupparsi in stretto contatto con i presidi. Questi saranno i naturali laboratori di sperimentazione della praticabilità degli standard proposti, delle loro implicazioni per lo sviluppo di percorsi coerenti e delle relative verifiche sia per la formazione dei docenti sia per il lavoro con gli studenti 4. Soprattutto nella fase iniziale, è importante che si attivi una rete che connetta Comitato Scientifico Nazionale, Gruppo di pilotaggio regionale e Presidi, non solo per monitorare l attività di quest ultimi, ma anche per affrontare tempestivamente le inevitabili problematiche che si presenteranno. Risorse presso i presidi 1. Risorse umane I tutor selezionati a seguito del Bando regionale sono i seguenti Caratto Alessandra Smeralda Giusi Morgillo Maddalena Fiameni Matilde Itis E.Molinari MI ICS De Gasperi Caponago (IC De Gasperi, Caponago) (DD I Circolo Turati, Trezzano s/n) 1 Circolo Didattico Trezzano s.naviglio (SMS Puecher Colombo, Milano) Docenti ricercatori : dovrebbero essere docenti all interno della nostra scuola e/o della cintura culturale del presidio (da contattare a Settembre del prossimo anno, quando ogni scuola avvierà il piano per la formazione) Personale degli istituti presso cui vengono realizzati i presidi: docenti e personale ATA coinvolti nelle attività (attività di promozione, di progettazione e di realizzazione delle attività didattiche e di formazione) presso il Molinari 2. Strumentazioni e strutture Il piano prevede che siano messe a disposizione del Presidio

5 un ambiente di lavoro per il team dei tutor che abbia linee telefoniche e connessioni veloci a internet (presso il Molinari) stampante di rete, fotocopiatrice e altro hardware e sw utile per l acquisizione di immagini, video, suoni etc. un ambiente per le attività sperimentali da svolgere in gruppo Un ambiente per seminari e conferenze (presso il Molinari) 3. Disponibilità di budget E necessario prevedere modalità di ricompensa dell impegno richiesto al tutor e ad eventuali docenti ricercatori presso la nostra scuola e un budget per l acquisto e il consumo di materiali. I presidi (le istituzioni presso cui sono collocati, ma secondo una pianificazione di spesa decisa dai tutor) dovranno poter disporre di un budget. Parte di questo budget potrà venir ricavato ( utilizzando i fondi che le USR lasciano alle scuole per la formazione) sfruttando accordi di rete con le scuole dei docenti tutor e delle scuole che parteciperanno alle iniziative di formazione offerte dai presidi. 4. Materiali didattici I materiali didattici che saranno resi disponibili in rete nella piattaforma INDIRE e sui siti della scuola Puecher- Colombo e del Molinari saranno articolati in: Schede di lavoro per gli studenti per attività di laboratorio Sceneggiature per gli insegnanti con esempi di percorsi didattici, indicazioni e suggerimenti maturati nell ambito di sperimentazioni svolte in contesti di ricerca-azione o di ricerca universitaria, elenchi delle risorse didattiche disponibili maturate anche all interno di riflessioni di gruppi delle Associazioni disciplinari Indicazioni metodologiche sull implementazione di attività didattiche nei diversi livelli scolari Materiali per la valutazione Indicazioni sulla scelta dei materiali di base per i laboratori di scienze nei diversi livelli scolastici

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