ELEMENTI DI DINAMICA DEI FLUIDI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ELEMENTI DI DINAMICA DEI FLUIDI"

Transcript

1 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti ELEMENTI DI DINAMICA DEI FLUIDI 6.1 GENERALITÀ Il moto più semplice cui si f riferimento è in genere il moto stzionrio, che è crtterizzto dll costnz nel tempo delle proprietà del moto: tutte gli elementi di fluido che trnsitno per un punto P hnno in P l stess velocità; in ltri punti l velocità può essere divers. Le triettorie descritte dgli elementi di fluido sono definite linee di corrente. 6. VISCOSALITÀ Nello studio dei fluidi in movimento si prendono in considerzione, oltre lle già note forze normli superfici liquide, tipiche dell sttic dei fluidi, nche forze tngenzili (forze di ttrito) tr elementi o strti di fluido in moto reltivo tr loro. Questi fenomeni di ttrito interno o viscosità, sono dovuti lle forze di coesione intermolecolri l confine di strti fluidi in moto con differenti velocità o nche tr un prete solid lmbit d un fluido in moto. Si consideri un fluido rcchiuso tr due superfici pine molto estese, distnti h l'un dll'ltr, come rppresentto in figur. Si suppong, d esempio, che l superficie inferiore si ferm mentre l superficie superiore si trscint verso destr velocità costnte w o. L'esperienz dimostr che il fluido derisce lle due superfici in modo tle che l velocità di un sottile lmin di fluido, immeditmente dicente lle superfici suddette, può considerrsi null per y = 0 e pri w o per y = h. Si osserv, inoltre, che l velocità w(y) con cui si muovono gli strti intermedi di fluido tr le due superfici è proporzionle ll distnz y dll superficie inferiore, secondo l relzione: w(y) = w o y / h

2 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Per mntenere l lstr superiore in moto con w o = cost. e quindi per poter fr scorrere l'un reltivmente ll'ltr due lmine liquide, d esempio quell dicente ll lstr stess, l cui velocità coincide con w o, e quell contigu con velocità (w o - dw), è necessrio pplicre un forz estern F oppost ll forz d'ttrito F tr le due suddette lmine fluide. L' esperienz mostr che l forz d'ttrito F dipende dll superficie dell lstr A, dll'entità del rpporto dw/dy (grdiente di velocità), e d un grndezz crtteristic del fluido dett viscosità dinmic. Risult: - F = F = A dw / dy d cui le dimensioni dell viscosità, nel sistem S.I. sono [N s/m ] ovvero [P s]. 6.3 MOTO DEI FLUIDI NEI CONDOTTI Lo studio del moto dei fluidi ll'interno di condotti può prendere vvio d un'esperienz come quell qui sotto illustrt. Si consideri un tubo trsprente percorso, d esempio, d cqu con velocità medi w. Se per mezzo di un siring introducimo un piccol quntità di inchiostro nell corrente si osserv che, per velocità w bbstnz piccole, dll'go dell siring si diprte un line colort che mntiene l propri individulità nell corrente fluid. In tli condizioni il moto dell corrente fluid si svolge ordintmente o, come si dice comunemente, con filetti fluidi ordinti e non si verific, lmeno su scl mcroscopic, lcun mescolmento di elementi di fluido. Si può dire quindi che, in questi csi, sono trscurbili le componenti dell velocità ortogonli ll direzione del moto; le forze di ttrito viscose sono prevlenti sulle forze di ntur inerzile (legte più o meno brusche vrizioni del vettore velocità di singoli elementi di fluido). Tle condizione di moto è dett regime lminre. All'umentre dell velocità w dell'cqu notimo che l line colort tende d espndersi, mescolndosi più o meno rpidmente con l restnte prte del fluido: si verific cioè un più o meno netto mescolmento vorticoso e disordinto di elementi di fluido. Le componenti dell velocità ortogonli ll direzione dell corrente fluid non risultno quindi più trscurbili; le forze

3 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti di ntur inerzile prevlgono sulle forze viscose. Quest condizione di moto è dett regime turbolento. L'esperienz insegn che il pssggio dl primo tipo di moto l secondo non dipende solo dll velocità medi w del fluido e dl dimetro del condotto, m nche dll densità del liquido e dll su viscosità. Sperimentlmente si constt (e ciò puo essere giustificto nche medinte considerzioni teoriche) che i comportmenti descritti possono essere clssificti sull bse di un numero dimensionle detto numero di Reynolds (Re). Re w D w D ove = viscosità cinemtic = [m /s]. In prticolre si h: regime di moto lminre per Re < 00; regime di trnsizione per 00 < Re < 3000; regime di moto turbolento per Re > Nel regime lminre il moto del fluido è controllto dlle forze viscose che, in un condotto circolre d esempio, forzno lmine fluide concentriche muoversi l'un reltivmente ll'ltr, ncor in modo ordinto e regolre. L distribuzione di velocità delle prticelle di fluido lungo un sezione del condotto risult di tipo prbolico, come rppresentto in figur.

4 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Nel regime turbolento, ove elementi di fluido si mescolno disordintmente in modo più o meno netto, l distribuzione di velocità non risult più di form prbolic, m fortemente ppittit, come rppresentto in figur. Si può osservre che l condizione di moto in regime turbolento si ritrov poi nell mggiornz dei csi di interesse tecnico. Se il condotto è di form divers d quell circolre (e forme qudrt o rettngolre trovno, d esempio, vst ppliczione), qunto descritto conserv vlidità purchè per un pri velocità medi del fluido w, si definisc il numero di Reynolds medinte un opportuno dimetro equivlente D eq. 6.4 EQUAZIONE DI CONTINUITÀ Si consideri un condotto sezione costnte ove scorr un fluido; possimo idelizzre tle situzione si nel cso di regime lminre che turbolento nel modo rppresentto in figur, e cioè supporre, per semplicità, che l velocità delle prticelle di fluido w si costnte in ogni punto dell sezione stess. Ciò non present lcun difficoltà in qunto potrà sempre considerrsi un velocità medi opportun rppresenttiv del moto. Anzi d'or in vnti si intenderà sempre, per velocità di un fluido in un condotto, un opportun velocità medi. Considerndo l situzione semplifict in figur, il fronte fluido, che ll'istnte = 0 si trov nell posizione 1, dopo un intervllo di tempo d si srà spostto verso destr di un distnz pri ds = w d. Il volume del fluido che h ttrversto l sezione 1 del condotto srà, dunque: dv = A ds = A w d

5 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Si definisce portt volumetric ttrverso l sezione 1 il volume di fluido trnsitto nell'unità di tempo: q v dv d A w A w [m 3 /s] d d L portt in mss q m srà dt evidentemente d: q m = q v [kg/s] ove è l densità del fluido nell sezione 1. In un condotto, se non vi sono perdite o infiltrzioni di fluido e se in ogni punto l velocità del fluido è indipendente dl tempo, l mss di fluido che in ogni istnte ttrvers due sezioni è costnte. Qundo si verific quest condizione e cioè l portt in mss di fluido è costnte nel tempo, si dice che il regime è permnente; quest condizione è molto comune nei csi impintistici; in riferimento llor due generiche sezioni 1 e di un condotto, potrà scriversi: q m1 = q m [kg/s] e nche: A 1 w 1 1 = A w Se 1 = (cso di un fluido incomprimibile, d esempio cqu), risult nche: A 1 w 1 = A w Ossi, nche le portte volumetriche sono costnti. Nel cso in cui il condotto si sezione costnte, è evidentemente nche: w 1 w 6.5 EQUAZIONE DI BERNOULLI Un second equzione di grnde importnz per lo studio del moto dei fluidi in condotti, che esprime l conservzione dell'energi durnte il moto di un fluido, può ottenersi sull bse delle seguenti osservzioni. Si consideri un fluido in moto regime permnente lungo un condotto; si suppong che poss verificrsi, tr due sezioni di controllo 1 e, uno scmbio di lvoro con l'esterno trmite l'zione di un opportuno dispositivo meccnico, come rppresentto schemticmente in figur.

6 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Si osserv, per inciso, che se questo dispositivo oper in fse reiforme, esso è comunemente detto ventiltore o compressore, mentre, se oper su un fse liquid, è detto pomp o propulsore. In quest'ultimo cso non si utilizz più il termine condotto m tubzione. Si fissi l'ttenzione sull porzione di volume individut dlle preti del condotto e dlle sezioni 1 e, rispettivmente di entrt e di uscit. In bse questo modello, il fluido entr nel condotto con un velocità medi w 1 ttrverso l sezione 1 di re A 1, con bricentro ll quot z 1 ove è opernte l pressione locle P 1. Il fluido fuoriesce, con velocità w, vlle del propulsore, ttrverso l sezione, di re A, quot z con pressione locle P. Si suppong inoltre che il fluido (liquido o reiforme) poss considerrsi incomprimibile, e cioè che = 1 =. In condizioni ideli, ovvero in ssenz di dissipzioni di energi per ttrito "il lvoro compiuto dlle forze esterne genti sul sistem deve corrispondere ll vrizione di energi cinetic e potenzile del sistem" (principio di conservzione dell'energi meccnic). In prticolre si possono individure i seguenti termini, riferiti ll'unità di mss di fluido: lvoro di pulsione compiuto dlle forze esterne di pressione 1 per spingere ttrverso l sezione 1 un mss unitri di fluido: L p1 = P 1 A 1 x 1 / m = P 1 / 1 lvoro di pulsione compiuto dlle forze esterne nell sezione : L p = - P A x = - P / lvoro esterno L e per unità di mss scmbito medinte orgni meccnici di trsmissione [J/kg] e lvoro L sempre per unità di mss dissipto in ttito; Si può scrivere, in bse qunto detto: 1 L e - P / + P 1 / 1 - L = g (z - z 1 ) + w w [J/kg] 1 Nelle condizioni ipotizzte di regime permnente, e con = 1 =, si h: P P1 1 Nell'espressione così scritt, il termine L può essere espresso nell form: L = 1 L e = L + g (z - z 1 ) + w w [J/kg] [J/kg] ove h rppresent un'opportun ltezz [m] dett crico d'ttrito. Anche il termine energetico L e può esprimersi nell form: L e = p [J/kg] ove h p rppresent un'opportun ltezz [m], dett crico motore.

7 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Si noti che tli espressioni sono dimensionlmente corrette in qunto il termine () risult crtterizzto dlle dimensioni fisiche di un'energi per unità di mss, che può essere considert come un'energi potenzile specific: m /m = [J/kg]. Sostituendo nell'equzione che esprime l conservzione dell'energi meccnic, si ottiene l seguente relzione (equzione di Bernoulli): p P P w w 1 1 gz z1 [J/kg] Ess risult vlid, con le ssunzioni ftte, per liquidi e reiformi, per i quli si possibile considerre = 1 =. In quest espressione dunque, il termine energetico p [J/kg] rppresent il lvoro meccnico compiuto dl propulsore sull'unità di mss di fluido che lo ttrvers. Se l portt di fluido che ttrvers tle orgno è pri q m [kg/s], l potenz W ssorbit d un propulsore idele risult evidentemente: W = q m g h p [W] E' opportuno questo punto, prim di discutere qulche ppliczione di quest importnte relzione, prendere brevemente in esme il termine di ttrito, in qunto, per pplicre l'equzione di Bernoulli csi prtici, d esempio per progettre impinti ove fluidi si muovono ll'interno di condotti, è necessrio poter vlutre il termine h che rppresent l'entità delle resistenze di ttrito che si oppongono l moto, dette comunemente perdite di crico. L'esperienz mostr che il termine reltivo lle perdite di crico h può essere distinto in un termine h' di perdite di crico distribuite in modo uniforme lungo un condotto ed in h", reltivo perdite di crico concentrte in punti prticolri. Queste ultime sono loclizzte nell'intorno di quei punti dei condotti ove si verific un brusc vrizione di velocità o di direzione dell corrente fluid. Complessivmente può porsi: h = h' + h"

8 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti 6.6. PERDITE DI CARICO DISTRIBUITE Si consideri un condotto orizzontle rettilineo sezione circolre, percorso d cqu velocità costnte e si suppong di misurre le pressioni P e P 1 in corrispondenz lle sezioni 1 e, come schemtizzto in figur. Sperimentlmente si osserv che P 1 > P. Applicndo l'equzione di Bernoulli questo cso, con w 1 = w, z 1 = z, e p = 0, si ottiene subito: P P 1 e cioè essendo h = h' > 0 è nche P 1 > P. Si h cioè un correlzione tr l cdut di pressione P 1 - P ed il termine di perdit di crico distribuit h'. Sull bse di un grn numero di esperienze è stto possibile vlutre l dipendenz di h' dlle grndezze influenznti il fenomeno. In prticolre può scriversi l seguente espressione: ' w L h g D Il fttore è detto fttore d'ttrito e risult dipendere dl numero di Reynolds e dll più o meno ccentut ruvidità delle preti interne del condotto, che viene usulmente crtterizzt medinte un termine definito scbrezz reltiv. Ess è definit come il rpporto tr l'ltezz medi delle irregolrità e dell superficie intern del condotto e il dimetro D dello stesso. Se il numero di Reynolds crtterizznte il moto del fluido è Re < 00 e cioè nel cso di moto lminre il fttore non dipende dll scbrezz e vle, come si può dimostrre: ' = 64 / Re. Per Re > 3000, il moto è turbolento e, non essendo possibile un'nlisi teoric semplice, è necessrio ricorrere d informzioni di origine sperimentle. Il vlore di può ricvrsi dl digrmm di Moody in funzione del numero Re e del rpporto = e / D dl digrmm di Moody.

9 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti In molti csi prtici si h che fre sempre con lo stesso fluido (d esempio cqu cld nel cso di impinti di riscldmento o ri per gli impinti di condizionmento) per il qule si individuno crtteristiche fisiche medie signifctive quli densità e viscosità, si possono utilizzre, per l vlutzione delle perdite di crico, digrmmi che riportno direttmente l cdut di pressione per unità di lunezz in funzione dell portt e dell velocità del fluido o del dimetro del condotto.

10 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti 6.7 PERDITE DI CARICO CONCENTRATE Il termine h", reltivo d un trtto di tubzione ove si presente un resistenz loclizzt, può essere vlutto sull bse dell seguente espressione: " w h i g ove i ssume un vlore diverso in relzione l tipo di resistenz (curv, restringimento di sezione, presenz di vlvole, srcinesche etc). Ovvimente se lungo un trtto di un circuito, sono presenti, come indicto in figur, diverse perdite loclizzte h", il termine h rppresenttivo delle totli perdite di crico distribuite e loclizzte presenti tr le sezione 1 e risulterà pri : ' " w L h h h i g [m] D i 6.8 ESEMPI DI APPLICAZIONE DELL'EQUAZIONE DI BERNOULLI In bse qunto detto sull'equzione di Bernoulli, è possibile esminre il semplice cso del moto di un fluido in un condotto che present un restringimento di sezione. E' interessnte esminre il comportmento dell pressione e dell velocità in corrispondenz delle sezioni 1 e indicte in figur. Innnzitutto pplicndo l'equzione di continuità dell portt (fluido incomprimibile) si h che: A 1 w 1 = A w

11 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti E, quindi: w / w 1 = A 1 / A ossi, risult che le velocità sono inversmente proporzionli lle sezioni del condotto. Applicndo l'equzione di Bernoulli, ( p = 0 in qunto non vi è lcun propulsore; z = z 1, condotto orizzontle), si h che: P P w 1 dll qule si può dedurre che, essendo l velocità mggiore nell sezione ristrett, i due termini secondo membro dell'equzione sono entrmbi positivi: l conclusione è che l pressione nell sezione risult inferiore quell nell sezione 1. Anche se il condotto fosse sezione costnte (e cioè A 1 = A e w 1 = w ) si vrebbe sempre un diminuzione di pressione tr le due sezioni del condotto dovut lle perdite di crico. w PREVALENZA DI UN PROPULSORE Si consideri or un propulsore (e cioè un pomp) inserit in un tubzione come rppresentto in figur. Si considerino due sezioni di controllo, un monte (spirzione, sez.1), l'ltr vlle (mndt, sez.) dell pomp, ttrverste d fluido con velocità w 1 = w (quest condizione è evidentemente sempre rispettt se le sezioni 1 e dell tubzione sono identiche). Si può scrivere, essendo in questo cso z 1 = z P P1 p 1, Se non vi fossero fenomeni di ttrito srebbe evidentemente 1, = 0. Ovvimente ciò srebbe possibile solo nel cso di un propulsore idele che richiderebbe un lvoro teorico pt pri : P P pt 1 Nel cso di un propulsore rele, invece, 1, 0, per cui si dovrà scrivere: p pt 1,

12 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti per cui risult sempre: p > pt In genere si introduce un rendimento del propulsore pri : pt 1 p P P1 per cui si può scrivere: pt p L differenz di pressione P - P 1 = H è dett prevlenz dell pomp: ess rppresent l differenz di pressione tr l mndt e l'spirzione del propulsore (ovvimente durnte il suo funzionmento). Moltiplicndo l diseguglinz p > pt per l portt di fluido q m che ttrvers l pomp, si verific immeditmente che l potenz effettivmente consumt W è mggiore dell potenz teoric W t : W > W t Il rendimento del propulsore rppresent pertnto nche il rpporto tr l potenz teoric e l potenz effettivmente necessri per il funzionmento dell pomp: Wt W Le ziende produttrici forniscono usulmente l'ndmento dell prevlenz H e del rendimento in funzione dell portt q m. Per semplicità si può ssumere pprossimtivmente = cost. pt p Esempio Un pomp prelev un portt d'cqu q m = 1.4 [kg/s] d un pozzo l fine di limentre un serbtoio. L tubzione h dimetro D = 3.5 [cm] ed è lung complessivmente L = 15 [m]. Determinre l potenz dell pomp (rendimento dell pomp = 0.75, viscosità cinemtic dell'cqu (T = 35[ C]) = [m /s], rugosità intern del tubo e = 0.1 [mm]. In questo sistem scorre un fluido incomprimibile, per cui si può pplicre l legge di Bernoulli, nell form prim descritt, l fine di vlutre l potenz del propulsore:

13 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti W = W t / = q m g h pt / Innnzitutto occorre scegliere le sezioni di ingresso e di uscit 1,, che possono essere rbitrrie: in genere si preferisce scegliere due sezioni per le quli lcuni dei termini dell relzione sono noti, possono essere eliminti oppure fcilmente determinti. In figur sono indicte le sezioni considerte in questo esempio: esse presentno le seguenti prticolrità. Innnzitutto si osservi che nell sezione 1, in prossimità del pelo libero dell'cqu, l velocità w 1 può essere pprossimtivmente considert null o comunque trscurbile, se confrontt con l velocità w ll'uscit del tubo, in qunto, prità di portt, l're dell sezione 1 risult molto mggiore dell. Inoltre nell sezione 1 l pressione p 1 può essere considert pri ll pressione tmosferic e ltrettnto per l pressione p nell sezione. Scrivendo l equzione di Bernoulli: w w1 p p1 p g( z z1) si osserv che il termine è rppresenttivo di tutte le perdite di crico distribuite e concentrte comprese tr le sezioni 1 e, comprese, quindi, nche quelle del propulsore. Usulmente si preferisce ipotizzre in un prim fse l presenz di un propulsore privo di ttriti interni e, quindi, idele e si preferisce scrivere l'equzione di Bernoulli nell form: w w1 p p1 pt g( z z1) dove il termine rppresent le perdite di crico del circuito, propulsore escluso; con il termine pt si indic il crico motore clcolto in tle situzione. Si può vlutre quindi l potenz corrispondente W t. In un second fse si può vlutre l potenz effettiv W del propulsore, tenendo conto, medinte il rendimento, delle perdite di crico reltive d esso. Dlle considerzioni ftte, inoltre, si può scrivere: w 1 0; p 1 p si ottiene, quindi: w pt g( z z1) L velocità w nell sezione è pri ll velocità del fluido w lungo tutt l tubzione e può essere determint dll conoscenz dell portt del fluido (A = re dell sezione del condotto): q m q m wa w w 1.45 ( m / s) A L differenz di quot è, come riportto in figur, pri (z - z 1 ) =10 [m]. Le perdite di crico totli sono: ' " w L i D

14 Corso di Fisic tecnic e mbientle.. 011/01 - Docente: Prof. Crlo Isetti Per clcolre occorre determinre prim il numero di Reynolds: wd Re Essendo l scbrezz reltiv del tubo = e / D = 0.1 / 35 = 0.009, dl digrmm di Moody, come schemtizzto nell seguente figur si ottiene = Si suppong di ver determinto i = 34.3, per cui il termine è: ' " w L w (Re) i D J / kg w 1.45 pt g( z z1) J / kg L potenz dell pomp è: P q m pt / ( W).75

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione Stbilità dei sistemi di controllo in retrozione Criterio di Nyquist Il criterio di Nyquist Estensione G (s) con gudgno vribile Appliczione sistemi con retrozione positiv 2 Criterio di Nyquist Stbilità

Dettagli

Problemi di collegamento delle strutture in acciaio

Problemi di collegamento delle strutture in acciaio 1 Problemi di collegmento delle strutture in cciio Unioni con bulloni soggette tglio Le unioni tglio vengono generlmente utilizzte negli elementi compressi, quli esempio le unioni colonn-colonn soggette

Dettagli

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n.

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n. AUTOVALORI ED AUTOVETTORI Si V uno spzio vettorile di dimensione finit n. Dicesi endomorfismo di V ogni ppliczione linere f : V V dello spzio vettorile in sé. Se f è un endomorfismo di V in V, considert

Dettagli

si definisce Funzione Integrale; si chiama funzione integrale in quanto il suo * x

si definisce Funzione Integrale; si chiama funzione integrale in quanto il suo * x Appunti elorti dll prof.ss Biondin Gldi Funzione integrle Si y = f() un funzione continu in un intervllo [; ] e si 0 [; ]; l integrle 0 f()d si definisce Funzione Integrle; si chim funzione integrle in

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI

ESPONENZIALI E LOGARITMI ESPONENZIALI E LOGARITMI 1 se 0, per ogni R ; Teori in sintesi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se >0: Sono definite: se >0: Non sono definite: Csi prticolri: Le proprietà delle

Dettagli

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x).

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x). OMINI NORMALI. efinizione Sino α(), β() due funzioni continue in un intervllo [, b] IR tli che L insieme del pino (figur 5. pg. ) α() β(). = {(, ) [, b] IR : α() β()} si chim dominio normle rispetto ll

Dettagli

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici.

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici. Il Primo Principio dell Termodinmic non fornisce lcun indiczione rigurdo d lcuni spetti prtici. l evoluzione spontne delle trsformzioni; non individu cioè il verso in cui esse possono vvenire. Pistr cld

Dettagli

8 Controllo di un antenna

8 Controllo di un antenna 8 Controllo di un ntenn L ntenn prbolic di un rdr mobile è montt in modo d consentire un elevzione compres tr e =2. Il momento d inerzi dell ntenn, Je, ed il coefficiente di ttrito viscoso, f e, che crtterizzno

Dettagli

Teoria in sintesi ESPONENZIALI. Potenze con esponente reale. La potenza. Sono definite: Non sono definite: Casi particolari :

Teoria in sintesi ESPONENZIALI. Potenze con esponente reale. La potenza. Sono definite: Non sono definite: Casi particolari : Teori in sintesi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se >, per ogni R se, per tutti e soli gli R se

Dettagli

Esercizi sulle serie di Fourier

Esercizi sulle serie di Fourier Esercizi sulle serie di Fourier Corso di Fisic Mtemtic,.. 3- Diprtimento di Mtemtic, Università di Milno Novembre 3 Sviluppo in serie di Fourier (esponenzile) In questi esercizi, si richiede di sviluppre

Dettagli

Principio conservazione energia meccanica. Problemi di Fisica

Principio conservazione energia meccanica. Problemi di Fisica Problemi di isic Principio conservzione energi meccnic Su un corpo di mss M0kg giscono un serie di forze 0N 5N 37N N (forz di ttrito), secondo le direzioni indicte in figur, che lo spostno di 0m. Supponendo

Dettagli

Titolazione Acido Debole Base Forte. La reazione che avviene nella titolazione di un acido debole HA con una base forte NaOH è:

Titolazione Acido Debole Base Forte. La reazione che avviene nella titolazione di un acido debole HA con una base forte NaOH è: Titolzione Acido Debole Bse Forte L rezione che vviene nell titolzione di un cido debole HA con un bse forte NOH è: HA(q) NOH(q) N (q) A (q) HO Per quest rezione l costnte di equilibrio è: 1 = = >>1 w

Dettagli

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) =

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) = Note ed esercizi di Anlisi Mtemtic - (Fosci) Ingegneri dell Informzione - 28-29. Lezione del 7 novembre 28. Questi esercizi sono reperibili dll pgin web del corso ttp://utenti.unife.it/dmino.fosci/didttic/mii89.tml

Dettagli

3. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive (Ref p.14)

3. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive (Ref p.14) . Funzioni iniettive, suriettive e iiettive (Ref p.4) Dll definizione di funzione si ricv che, not un funzione y f( ), comunque preso un vlore di pprtenente l dominio di f( ) esiste un solo vlore di y

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma INTEGRALI IMPROPRI. Integrli impropri su intervlli itti Dt un funzione f() continu in [, b), ponimo ε f() = f() ε + qundo il ite esiste. Se tle ite esiste finito, l integrle improprio si dice convergente

Dettagli

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u.

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuol di Architettur Corso di Lure Mgistrle quinquennle c.u. Sommrio È stt descritt un teori pprossimt, dovut Jourwsk, che permette di clcolre le tensioni tngenzili medie presenti in un generic cord (punti

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti Anno 5 Appliczione del clcolo degli integrli definiti 1 Introduzione In quest lezione vedremo come pplicre il clcolo dell integrle definito per determinre le ree di prticolri figure pine, i volumi dei

Dettagli

lim lim lim + Nome.Cognome Classe 4D 7 Aprile 2011 Verifica di matematica Problema (punti 3) Sono date le funzioni: f ( x)

lim lim lim + Nome.Cognome Classe 4D 7 Aprile 2011 Verifica di matematica Problema (punti 3) Sono date le funzioni: f ( x) Nome.Cognome Clsse D 7 Aprile 0 Verific di mtemtic Problem (punti ) Sono dte le funzioni: f ( ) =, g ( ) = ( ) ) determinre il dominio di f() e di g() b) determinre, senz l uso dell clcoltrice f ( ) c)

Dettagli

METODO VOLTAMPEROMETRICO

METODO VOLTAMPEROMETRICO METODO OLTAMPEOMETCO Tle etodo consente di isrre indirettente n resistenz elettric ed ipieg l definizione stess di resistenz : doe rppresent l tensione i cpi dell resistenz e l corrente che l ttrers coe

Dettagli

CONDIZIONAMENTO DELL ARIA

CONDIZIONAMENTO DELL ARIA Corso di Impinti Tecnici.. 009/00 Docente: Prof. C. Isetti CAPITOLO 7 7. Generlità Come si ricorderà, per condizionmento dell ri si intende un intervento volto relizzre il controllo dell tempertur e del

Dettagli

Danilo Saccoccioni - LAVORO - - ENERGIA MECCANICA - - POTENZA -

Danilo Saccoccioni - LAVORO - - ENERGIA MECCANICA - - POTENZA - Danilo Saccoccioni - LVORO - - ENERGI MECCNIC - - POTENZ - LVORO COMPIUTO D UN ORZ RELTIVMENTE UNO SPOSTMENTO Diamo la definizione di lavoro compiuto da una forza relativamente a uno spostamento, distinguendo

Dettagli

LEGGI DELLA DINAMICA

LEGGI DELLA DINAMICA 1) Nel SI l unità di misur dell forz è il Newton (N); 1 N è quell forz che: [A] pplict su un oggetto dell mss di 1 kg lo spost di 1m; [B] pplict su un oggetto che h l mss di 1g lo cceler di 1m/s 2 nell

Dettagli

Meccanica dei Solidi. Vettori

Meccanica dei Solidi. Vettori Meccnic dei Solidi Prof. Ing. Stefno Avers Università di Npoli Prthenope.. 2005-06 Lezione 2 Vettori Definizione: Un grndezz vettorile (o un vettore) è un grndezz fisic crtterizzt oltre che d un numero

Dettagli

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito.

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito. Integrli de niti. Il problem di clcolre l re di un regione pin delimitt d gr ci di funzioni si può risolvere usndo l integrle de nito. L integrle de nito st l problem del clcolo di ree come l equzione

Dettagli

Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici a.a. 2008/2009

Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici a.a. 2008/2009 Corso di Fisic tecnic mbientle e Impinti tecnici.. 008/009 CAPITOLO. Generlità Come si ricorderà, per condizionmento dell ri si intende un intervento volto relizzre il controllo dell tempertur e del contenuto

Dettagli

UNITÀ DI GUIDA E SLITTE

UNITÀ DI GUIDA E SLITTE UNITÀ DI GUIDA E SLITTE TIPOLOGIE L gmm di unità di guid e di slitte proposte è molto mpi. Rggruppimo le guide in fmiglie: Unità di guid d ccoppire cilindri stndrd Si trtt di unità indipendenti, cui viene

Dettagli

Il lemma di ricoprimento di Vitali

Il lemma di ricoprimento di Vitali Il lemm di ricoprimento di Vitli Si I = {I} un fmigli di intervlli ciusi contenuti in R. Diremo ce l fmigli I ricopre l insieme E nel senso di Vitli (oppure ce I è un ricoprimento di Vitli di E) se per

Dettagli

m kg M. 2.5 kg

m kg M. 2.5 kg 4.1 Due blocchi di mss m = 720 g e M = 2.5 kg sono posti uno sull'ltro e sono in moto sopr un pino orizzontle, scbro. L mssim forz che può essere pplict sul blocco superiore ffinchè i blocchi si muovno

Dettagli

Equivalenza tra equazioni di Lagrange e problemi variazionali

Equivalenza tra equazioni di Lagrange e problemi variazionali Equivlenz tr equzioni di Lgrnge e problemi AM Cherubini 20 Aprile 2007 1 / 21 Problemi Mostrimo or come si possono ricvre sistemi di equzioni con struttur lgrngin in un mbito diverso: prim si er crtterizzt

Dettagli

Nome.Cognome classe 5D 18 Marzo 2014. Verifica di matematica

Nome.Cognome classe 5D 18 Marzo 2014. Verifica di matematica Nome Cognome cls 5D 18 Mrzo 01 Problem Verific di mtemtic In un sistem di riferimento crtesino Oy, si consideri l funzione: ln f ( > 0 0 e si determini il vlore del prmetro rele in modo tle che l funzione

Dettagli

CAPITOLO 5 IDRAULICA

CAPITOLO 5 IDRAULICA CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'

Dettagli

16 Stadio amplificatore a transistore

16 Stadio amplificatore a transistore 16 Stdio mplifictore trnsistore Si consideri lo schem di Figur 16.1 che riport ( meno dei circuiti di polrizzzione) uno stdio mplifictore relizzto medinte un trnsistore bipolre nell configurzione d emettitore

Dettagli

Accoppiamento pompa e sistema

Accoppiamento pompa e sistema Accoppimento pomp e sistem 1/9 Considerimo il sistem idrulico dell Fig. 1 costituito d due bcini, mbedue soggetti ll pressione tmosferic e collegti tr loro d un tubzione: si vuole portre l cqu dl bcino

Dettagli

Lezione 31 - Il problema ai limiti assiale

Lezione 31 - Il problema ai limiti assiale ezione 31 - Il problem i limiti ssile [Ultim revisione: febbrio 009] In quest lezione si pplicno i risultti dell lezione precedente, clcolndo spostmenti e crtteristiche di lcune trvi d un sol cmpt soggette

Dettagli

Regime di sconto commerciale. S = sconto ; K = somma da scontare ; s = tasso di sconto unitario V a = valore attuale ; I = interesse ; C = capitale

Regime di sconto commerciale. S = sconto ; K = somma da scontare ; s = tasso di sconto unitario V a = valore attuale ; I = interesse ; C = capitale Regime di sconto commercile Formule d usre : S = sconto ; K = somm d scontre ; s = tsso di sconto unitrio V = vlore ttule ; I = interesse ; C = cpitle s t = st i t st = st S t Kst V K st () () ; () ( )

Dettagli

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo Lure triennle in Scienze dell Ntur.. 2009/200 Regole di Clcolo In queste note esminimo lcune conseguenze degli ssiomi reltivi lle operzioni e ll ordinmento nell insieme R dei numeri reli. L obiettivo principle

Dettagli

OPTOELETTRONICA E FOTONICA Prova scritta del 7 luglio 2009

OPTOELETTRONICA E FOTONICA Prova scritta del 7 luglio 2009 OPTOLTTRONC FOTONC Prov scritt del 7 luglio 9 COGNOM Nome Mtricol Posto n dell fil n s Un sistem untistico (che rppresent un sort di ttrzione centrle su un prticell d prte di, dove è un costnte rele con

Dettagli

Compito di matematica Classe III ASA 26 marzo 2015

Compito di matematica Classe III ASA 26 marzo 2015 Compito di mtemtic Clsse III ASA 6 mrzo 05 Quesiti. Per quli vlori di l espressione può rppresentre l eccentricità di un ellisse? Dovrà risultre 0 < e

Dettagli

Compitino di Fisica II del 14/6/2006

Compitino di Fisica II del 14/6/2006 Compitino di Fisic II del 14/6/2006 Ingegneri Elettronic Un solenoide ssimilbile d un solenoide infinito è percorso d un corrente I(t) = I 0 +kt con k > 0. Se il solenoide h un lunghezz H, rggio, numero

Dettagli

4 π. dm 28 s. m s M T. dm dt. Esercizio B2.1 Analisi del processo di fonderia SOLUZIONE

4 π. dm 28 s. m s M T. dm dt. Esercizio B2.1 Analisi del processo di fonderia SOLUZIONE Esercizio B. Anlisi del processo di fonderi Si deve fricre un getto in ghis del peso di 50 kg e densità pri 7, kg/dm. Dimensionre il dimetro del cnle di colt spendo che il dislivello fr il cino e gli ttcchi

Dettagli

Attuatori pneumatici fino 700 cm 2 Tipo 3271 e Tipo 3277 per montaggio integrato del posizionatore

Attuatori pneumatici fino 700 cm 2 Tipo 3271 e Tipo 3277 per montaggio integrato del posizionatore Attutori pneumtici fino cm Tipo e Tipo per montggio integrto del posiziontore Appliczione Attutore linere per il montggio su vlvole di regolzione, soprttutto per l Serie,, e vlvol microflusso Tipo dimensione

Dettagli

IRRAGGIAMENTO: APPLICAZIONI ED ESERCIZI

IRRAGGIAMENTO: APPLICAZIONI ED ESERCIZI Elis Gonizzi N mtricol: 3886 Lezione del -- :3-:3 IRRAGGIAMENO: APPLICAZIONI ED EERCIZI E utile l fine di comprendere meglio le ppliczioni e gli esercizi ricordre cos si intend con i termini CORPI NERI

Dettagli

" Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6

 Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6 CAPITOLO 6 Clcolo integrle 6. Integrle indefinito L nozione fondmentle del clcolo integrle è quell di funzione primitiv di un funzione f (). Tle nozione è in qulche modo speculre ll nozione di funzione

Dettagli

Corso di Idraulica per allievi Ingegneri Civili

Corso di Idraulica per allievi Ingegneri Civili Corso di Idrulic per llievi Ingegneri Civili Esercitzione n 1 I due sertoi e B in Figur 1, venti lrghezz comune pri, sono in comuniczione ttrverso l luce di fondo pert nel setto divisorio. Il primo,, contiene

Dettagli

Calcolo integrale in due e più variabili

Calcolo integrale in due e più variabili Clcolo integrle in due e più vribili 9 dicembre 2010 1 Definizione di integrle Il primo psso st nell definizione e determinzione dell integrle per funzioni due vribili prticolrmente semplici: le funzioni

Dettagli

Esercizi sulle curve in forma parametrica

Esercizi sulle curve in forma parametrica Esercizi sulle curve in form prmetric Esercizio. L Elic Cilindric. Dt l curv di equzioni prmetriche: xt cos t yt sin t t 0 T ] > 0 b IR zt bt trovre: versore tngente normle binormle vettore curvtur rggio

Dettagli

B8. Equazioni di secondo grado

B8. Equazioni di secondo grado B8. Equzioni di secondo grdo B8.1 Legge di nnullmento del prodotto Spendo che b0 si può dedurre che 0 oppure b0. Quest è l legge di nnullmento del prodotto. Pertnto spendo che (-1) (+)0 llor dovrà vlere

Dettagli

Equazioni. Definizioni e concetti generali. Incognita: Lettera (di solito X) alla quale e possibile sostituire dei valori numerici

Equazioni. Definizioni e concetti generali. Incognita: Lettera (di solito X) alla quale e possibile sostituire dei valori numerici Equzioni Prerequisiti Scomposizioni polinomili Clcolo del M.C.D. e del m.c.m. tr polinomi P(X) = 0, con P(X) polinomio di grdo qulsisi Definizioni e concetti generli Incognit: Letter (di solito X) ll qule

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale I Appello di Fisica Sperimentale A+B 17 Luglio 2006

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale I Appello di Fisica Sperimentale A+B 17 Luglio 2006 POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneri Aerospzile I Appello di Fisic Sperimentle A+B 7 Luglio 6 Giustificre le risposte e scrivere in modo chiro e leggibile. Sostituire i vlori numerici solo ll fine,

Dettagli

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Università degli studi di Rom Tor Vergt Corso di Idrulic. Prof. P. Smmrco COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Appunti integrtivi l testo E. Mrchi, A. Rubtt - Meccnic dei Fluidi dlle lezioni del prof. P.

Dettagli

Attuatori pneumatici 1400, 2800 e 2 x 2800 cm² Tipo 3271 Comando manuale Tipo 3273

Attuatori pneumatici 1400, 2800 e 2 x 2800 cm² Tipo 3271 Comando manuale Tipo 3273 Attutori pneumtici 00, 00 e x 00 cm² Tipo Comndo mnule Tipo Appliczione Attutore linere per il montggio su vlvole di regolzione Serie 0, 0 e 0 Dimensione: 00 e 00 cm² Cors: fino 0 mm Gli ttutori pneumtici

Dettagli

TECNOLOGIE PER L ACQUACOLTURA

TECNOLOGIE PER L ACQUACOLTURA Scuol di specilizzzione in: Allevmento, igiene, ptologi delle specie cqutiche e controllo dei prodotti derivti TECNOLOGIE PER L ACUACOLTURA PROF. MASSIMO LAZZARI Anno ccdemico 007-008 L movimentzione meccnic

Dettagli

Principi di Ingegneria Chimica Anno Accademico Cognome Nome Matricola Firma

Principi di Ingegneria Chimica Anno Accademico Cognome Nome Matricola Firma Principi di Ingegneri Chimic Anno Accdemico - Cognome Nome Mtricol Firm Problem. Un fluido di densità e viscosità viene invito con portt volumetric l rettore con ricircolo schemtizzto in figur. Le pressioni

Dettagli

Gioco Interno Tipologie e Norme

Gioco Interno Tipologie e Norme Gioco Interno Tipologie e Norme Per gioco interno si intende l misur complessiv di cui un nello si può spostre rispetto ll ltro in direzione oppost. E necessrio distinguere fr gioco rdile e gioco ssile.

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Determinare la posizione del centro di taglio della seguente sezione aperta di spessore sottile b << a

Determinare la posizione del centro di taglio della seguente sezione aperta di spessore sottile b << a Determinre l posizione del centro di tglio dell seguente sezione pert di spessore sottile

Dettagli

Daniela Tondini

Daniela Tondini Dniel Tondini dtondini@unite.it Fcoltà di Medicin veterinri CdS in Tutel e benessere nimle Università degli Studi di Termo 1 IDICI DI FORMA Dopo ver nlizzto gli indici di posizione e di vribilità di un

Dettagli

30 quesiti. 1 Febbraio 2011. Scuola... Classe... Alunno... Copyright 2011 Zanichelli Editore SpA, Bologna

30 quesiti. 1 Febbraio 2011. Scuola... Classe... Alunno... Copyright 2011 Zanichelli Editore SpA, Bologna verso LA RILEVAZIONE INVALSI SCUOLA SECONDARIA DI secondo GRADO PROVA DI Mtemtic 30 quesiti Febbrio 0 Scuol... Clsse... Alunno... e b sono numeri reli che verificno quest uguglinz: Qunto vle il loro prodotto?

Dettagli

Area di una superficie piana o gobba 1. Area di una superficie piana. f x dx 0 e quindi :

Area di una superficie piana o gobba 1. Area di una superficie piana. f x dx 0 e quindi : Are di un superficie pin o go Are di un superficie pin L're dell superficie del trpezoide si B ottiene pplicndo l seguente formul: f d [] A T e risult 0 [, ] è f f d 0 e quindi : [] f d f d f d f d c Nel

Dettagli

FUNZIONI MATEMATICHE. Una funzione lineare è del tipo:

FUNZIONI MATEMATICHE. Una funzione lineare è del tipo: FUNZIONI MATEMATICHE Le relzioni mtemtihe utilizzte per desrivere fenomeni nturli, in iologi ome in ltre sienze, possono ovvimente essere le più svrite. Per lo più si trtt di equzioni lineri, qudrtihe,

Dettagli

Regime di interesse semplice

Regime di interesse semplice Formule d usre : I = interesse ; C = cpitle; S = sconto ; K = somm d scontre V = vlore ttule ; i = tsso di interesse unitrio it i() t = it () 1 ; s () t = ( 2) 1 + it I() t = Cit ( 3 ) ; M = C( 1 + it)

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione straordinaria

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione straordinaria ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS DI RDINAMENT 00 Sessione strordinri Il cndidto risolv uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si rticol il questionrio. PRBLEMA Con riferimento un sistem monometrico

Dettagli

FLESSIONE E TAGLIO (prof. Elio Sacco)

FLESSIONE E TAGLIO (prof. Elio Sacco) Cpitolo FLESSIONE E TALIO (prof. Elio Scco). Sollecitzione di flessione e tglio Si esmin il cso in cui l risultnte delle tensioni genti sull bse dell trve x = L consist in un forz tglinte V, tlechev e

Dettagli

Strumenti Matematici per la Fisica

Strumenti Matematici per la Fisica Strumenti Mtemtici per l Fisic Strumenti Mtemtici per l Fisic Approssimzioni Notzione scientific (o esponenzile) Ordine di Grndezz Sistem Metrico Decimle Equivlenze Proporzioni e Percentuli Relzioni fr

Dettagli

FISICA GENERALE I - A A.A Settembre 2012 Cognome Nome n. matricola

FISICA GENERALE I - A A.A Settembre 2012 Cognome Nome n. matricola FISI GENERLE I -.. 0-0 9 Settembre 0 ognome Nome n. mtricol orso di Studi Docente Voto: 9 crediti 0 crediti crediti Esercizio n. Un utomobile di mss M fren, prtire dll velocità inizile v 0, fino d rrestrsi.

Dettagli

COMUNICAZIONE PER VARIAZIONE BIVACCHI FISSI (Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 8)

COMUNICAZIONE PER VARIAZIONE BIVACCHI FISSI (Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 8) COMUNICAZIONE PER VARIAZIONE BIVACCHI FISSI (Legge regionle 18 febbrio 2010, n. 8) N Prot. VARIAZIONE...del (d compilrsi cur dell ufficio competente) Al Comune di.. Il/L sottoscritto/: Cognome Nome Dt

Dettagli

11 Altoparlante magnetico

11 Altoparlante magnetico Altoprlnte mgnetico Un ltoprlnte mgnetico h un cono di mss m mntenuto in posizione d un sospensione elstic di costnte k. Il cono, nel suo spostmento, è soggetto d un ttrito viscoso, dovuto ll ccoppimento

Dettagli

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino

Dettagli

2. PROPRIETÀ E TRASFORMAZIONI DELL ARIA

2. PROPRIETÀ E TRASFORMAZIONI DELL ARIA 2. PROPRIETÀ E TRASFORMAZIONI DELL ARIA UMIDA 2.1. Ari Atmosferic L'ri tmosferic é costituit d un insieme di componenti gssosi (N 2, O 2, Ar, CO 2, Ne, He, ) e d ltre sostnze che possono presentrsi in

Dettagli

BOZZA. 1 2a S/2 S/2. Lezione n. 27. Le strutture in acciaio Le unioni bullonate Le unioni saldate

BOZZA. 1 2a S/2 S/2. Lezione n. 27. Le strutture in acciaio Le unioni bullonate Le unioni saldate Lezione n. 7 Le strutture in cciio Le unioni bullonte Le unioni sldte Unioni Le unioni nelle strutture in cciio devono grntire un buon funzionmento dell struttur e l derenz dell stess llo schem sttico

Dettagli

Elementi di calcolo degli impianti oleodinamici

Elementi di calcolo degli impianti oleodinamici Frnco Qurnt, Crmine Sbtino Elementi di clcolo degli iminti oleodinmici F. Qurnt, C. Sbtino Elementi di clcolo degli iminti oleodinmici 1 di 15 Not introduttiv Lo scoo di qunto esosto nelle gine seguenti

Dettagli

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico 2004-2005. Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez.

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico 2004-2005. Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez. Fcoltà di Economi - Università di Sssri Anno Accdemico 2004-2005 Dispense Corso di Econometri Docente: Lucino Gutierrez Algebr Linere Progrmm: 1.1 Definizione di mtrice e vettore 1.2 Addizione e sottrzione

Dettagli

VOLUMI, MASSE, DENSITÀ

VOLUMI, MASSE, DENSITÀ VOLUMI, MASSE, DENSITÀ In clsse è già stt ftt un'esperienz di misur dell densità prtire d misure di mss e di volume. In quel cso è stt misurt l mss in mnier dirett con un bilnci, e il volume in mnier indirett.

Dettagli

Acidi Deboli. Si definisce acido debole un acido con K a < 1 che risulta perciò solo parzialmente dissociato in soluzione. Esempi di acidi deboli:

Acidi Deboli. Si definisce acido debole un acido con K a < 1 che risulta perciò solo parzialmente dissociato in soluzione. Esempi di acidi deboli: Acidi Deboli Si definisce cido debole un cido con < 1 che risult perciò solo przilmente dissocito in soluzione. Esempi di cidi deboli: Acido cetico (H OOH) 1.75 1-5 Acido scorbico (vitmin ) 1 6.76 1-5.5

Dettagli

Fisica Tecnica Ambientale

Fisica Tecnica Ambientale Università degli Studi di Perugi Sezione di Fisic Tecnic Fisic Tecnic Ambientle Lezione del 11 mrzo 2015 Ing. Frncesco D Alessndro dlessndro.unipg@cirif.it Corso di Lure in Ingegneri Edile e Architettur

Dettagli

Pressioni nelle condotte

Pressioni nelle condotte 10 Pressioni nelle condotte 10.1 Sovrppressioni ccidentli L e sovrppressioni ccidentli si possono verificre cus delle vrizioni del moto dell cqu nell tubzione. In questo cso si dirà che il moto non viene

Dettagli

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti Unità 3 Metodi prticolri per il clcolo di reti 1 Cos c è nell unità Metodi prticolri per il clcolo di reti con un solo genertore Prtitore di tensione Prtitore di corrente Metodi di clcolo di reti con più

Dettagli

Funzioni razionali fratte

Funzioni razionali fratte Funzioni rzionli frtte Per illustrre l medizione che AlNuSet fornisce per lo studio delle funzioni rzionli frtte, inizimo con il considerre l funzione f ( ) l vrire del prmetro. L su rppresentzione nell

Dettagli

ELETTRONICA E STRUMENTAZIONE PER INDAGINI BIOMEDICHE M ELETTRONICA 2 M BIOFISICA APPLICATA M INFORMATICA 2

ELETTRONICA E STRUMENTAZIONE PER INDAGINI BIOMEDICHE M ELETTRONICA 2 M BIOFISICA APPLICATA M INFORMATICA 2 858874 - ELETTRONICA E STRUMENTAZIONE PER INDAGINI BIOMEDICHE M-2527 - ELETTRONICA 2 M-2529 - BIOFISICA APPLICATA M-2528 - INFORMATICA 2 Lezione n. 2i Derivt Integrle Numeri complessi Fsore Rppresentzione

Dettagli

Il problema delle aree. Metodo di esaustione.

Il problema delle aree. Metodo di esaustione. INTEGRALE DEFINITO. DEFINIZIONE E SIGNIFICATO GEOMETRICO. PROPRIETA DELL INTEGRALE DEFINITO. FUNZIONE INTEGRALE. TEOREMA DELLA MEDIA. TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE. FORMULA DI LEIBNITZ NEWTON.

Dettagli

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata Cpitolo 5 Integrli 5.1 Integrli di funzioni grdint Un concetto molto semplice m di fondmentle importnz per l trttzione dell integrle di Riemnn è quello di divisione di un intervllo [, b]. In sostnz si

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN TUTELA E BENESSERE ANIMALE Corso di : FISICA MEDICA A.A. 015 /016 Docente: Dott. Chiucchi Riccrdo il:rchiucchi@unite.it Medicin Veterinri: CFU 5 (corso

Dettagli

Il volume del cilindro è dato dal prodotto della superficie di base per l altezza, quindi

Il volume del cilindro è dato dal prodotto della superficie di base per l altezza, quindi Mtemtic per l nuov mturità scientific A. Bernrdo M. Pedone 3 Questionrio Quesito 1 Provre che un sfer è equivlente i /3 del cilindro circoscritto. r 4 3 Il volume dell sfer è 3 r Il volume del cilindro

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Risolvere gli esercizi proposti e rispondere a 4 quesiti scelti all interno del questionario. sin = x

Risolvere gli esercizi proposti e rispondere a 4 quesiti scelti all interno del questionario. sin = x Risolvere gli esercizi proposti e rispondere quesiti scelti ll interno del questionrio Clcolre l derivt delle seguenti unzioni cos cos sin sin ( cos ) cos ( cos )( sin ) sin sin cos sin cos ( cos ) ( cos

Dettagli

a t Esercizio (tratto dal problema 5.10 del Mazzoldi)

a t Esercizio (tratto dal problema 5.10 del Mazzoldi) 1 Esercizio (tratto dal problema 5.10 del Mazzoldi) Una guida semicircolare liscia verticale di raggio = 40 cm è vincolata ad una piattaforma orizzontale che si muove con accelerazione costante a t = 2

Dettagli

UTILIZZO DEL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALE PER ANALISI DI STRUTTURE IPERSTATICHE CALCOLO DI SPOSTAMENTI ESERCIZIO 1

UTILIZZO DEL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALE PER ANALISI DI STRUTTURE IPERSTATICHE CALCOLO DI SPOSTAMENTI ESERCIZIO 1 UTILIZZO DEL RINIIO DEI LVORI VIRTULE ER NLISI DI STRUTTURE IERSTTIHE LOLO DI SOSTMENTI ESERIZIO L struttur indict in fig., compost d un unic st sezione circolre pien di dimetro d, simmetric rispetto ll

Dettagli

Macchine elettriche in corrente continua

Macchine elettriche in corrente continua cchine elettriche in corrente continu Generlità Può essere definit mcchin un dispositivo che convert energi d un form un ltr. Le mcchine elettriche in prticolre convertono energi elettric in energi meccnic

Dettagli

Esercitazione 2-15 Ottobre Equilibrio idrostatico

Esercitazione 2-15 Ottobre Equilibrio idrostatico Esercitione di Meccnic dei fluidi con Fondmenti di Ingegneri Chimic Esercitione 2-15 Ottobre 2015 Equilibrio idrosttico È stt ricvt leione l equione fondmentle dell sttic dei fluidi pesnti e incomprimibili,

Dettagli

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano Statica e dinamica dei fluidi A. Palano Fluidi perfetti Un fluido perfetto e incomprimibile e indilatabile e non possiede attrito interno. Forza di pressione come la somma di tutte le forze di interazione

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Esponenzili e ritmi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se > 0, per ogni R se 0, per tutti e soli gli R se < 0, per tutti e soli gli Z Sono definite: ( ) ( ) ( ) 7 7 Non sono definite:

Dettagli

Integrali. all integrale definito all integrale indefinito. Integrali: riepilogo

Integrali. all integrale definito all integrale indefinito. Integrali: riepilogo Integrli ll integrle deinito ll integrle indeinito Indice dell lezione Integrle Deinito Rettngoloide Integrle deinito come re del rettngoloide Esempi e propriet Primitiv Teorem ondmentle del clcolo integrle

Dettagli

GESTIONE DELL ENERGIA A.A II PROVA INTERMEDIA, 11 Luglio 2007

GESTIONE DELL ENERGIA A.A II PROVA INTERMEDIA, 11 Luglio 2007 II PROVA INTERMEDIA, 11 Luglio 2007 1- Economi bst su risorse non rinnovbili. Illustrre l influenz sul prezzo del petrolio dei costi di estrzione in generle e nel cso di costi di estrzione costnti ricvre

Dettagli

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione Stbilità dei sistemi di controllo in retrozione Il criterio di Nyquist Estensione G (s) con gudgno vribile Appliczione sistemi con retrozione positiv 2 27 Politecnico di Torino Stbilità dell cten chius

Dettagli

(somma inferiore n esima), (somma superiore n esima).

(somma inferiore n esima), (somma superiore n esima). Clcolo integrle Appunti integrtivi lle dispense di Mtemtic ssistit rgomento 9 (Integrli definiti) e rgomento (Integrli impropri) cur di C.Znco (Il contenuto di questi ppunti f prte del progrmm d esme)

Dettagli

Manuale Generale Sintel Guida alle formule di aggiudicazione

Manuale Generale Sintel Guida alle formule di aggiudicazione MANUALE DI SUPPOTO ALL UTILIZZO DELLA PIATTAFOMA SINTEL GUIDA ALLE FOMULE DI AGGIUDICAZIONE Pgin 1 di 21 AGENZIA EGIONALE CENTALE ACQUISTI Indice 1 INTODUZIONE... 3 1.1 Cso di studio... 4 2 FOMULE DI CUI

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE Nel pino di lvoro sono indicte con i numeri d 1 5 le competenze di bse che ciscun unit' didttic concorre sviluppre, secondo l legend riportt di seguito.

Dettagli

Elettronica dei Sistemi Digitali Il test nei sistemi elettronici: guasti catastrofici e modelli di guasto (parte I)

Elettronica dei Sistemi Digitali Il test nei sistemi elettronici: guasti catastrofici e modelli di guasto (parte I) Elettronic dei Sistemi Digitli Il test nei sistemi elettronici: gusti ctstrofici e modelli di gusto (prte I) Vlentino Lierli Diprtimento di Tecnologie dell Informzione Università di Milno, 26013 Crem e-mil:

Dettagli

Appunti di calcolo integrale

Appunti di calcolo integrale prte II Integrle definito Liceo Scientifico A. Volt - Milno 23 mrzo 2017 Integrle definito Si y = f (x) un funzione continu in I = [, b]. Si chim trpezoide l figur curviline pin delimitt: dl grfico dell

Dettagli