EORTC EUROPEAN ORGANISATION FOR RESEARCH AND TREATMENT OF CANCER GRUPPO DI STUDIO TECNICI RADIOTERAPISTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "EORTC EUROPEAN ORGANISATION FOR RESEARCH AND TREATMENT OF CANCER GRUPPO DI STUDIO TECNICI RADIOTERAPISTI"

Transcript

1 EORTC EUROPEAN ORGANISATION FOR RESEARCH AND TREATMENT OF CANCER GRUPPO DI STUDIO TECNICI RADIOTERAPISTI LINEE GUIDA PER TECNICI RADIOTERAPISTI SULLA GESTIONE DI STUDI CLINICI CONTROLLATI CON RADIOTERAPIA Comitato Estensore J. Berridge M. Coffey Componenti del Comitato: G. Brusadin, M. Ramalho, W. Sapru, V. Vlaun G. Vandevelde EORTC Centro dati: M. Pierart, Direttore INTRODUZIONE Protocolli standard per la conduzione di studi clinici controllati (trial), esistono già per il personale Medico ed Infermieristico. Molti trial in oncologia prevedono l erogazione di un trattamento radiante, ma la gestione dei dati viene spesso eseguita sia da personale senza specifica esperienza di Radioterapia sia da personale con una comprensione o conoscenza limitata delle corrette procedure della sperimentazione clinica. Il protocollo di sperimentazione è un accordo scritto fra il soggetto, la comunità scientifica, ed il ricercatore. Spiega il contesto, il razionale e gli obiettivi del trial e ne descrive la struttura, l organizzazione e le condizioni alle quali deve essere eseguito. Queste Linee Guida, dirette ai Tecnici Radioterapisti (RTs) coinvolti nei trial clinici comprensivi di Radioterapia, sono state create per garantire il rigoroso rispetto del protocollo di sperimentazione e, quindi, il raggiungimento della standardizzazione. Le Linee Guida definiscono ed illustrano, in un ordine logico, le differenti attività che devono essere svolte da un Tecnico Radioterapista per il coordinamento e la gestione dei pazienti in uno studio randomizzato. Queste Linee Guida sono state scritte nella stessa sequenza del protocollo principale per gli studi di fase III, per permettere una approfondita comprensione di ogni parte del protocollo di sperimentazione ed il ruolo del Tecnico Radioterapista. Studi condotti osservando strettamente lo specifico protocollo generano una più accurata ed affidabile raccolta dei dati. I beneficiari finali sono i pazienti arruolati nei trial clinici in Europa. La ricerca ha dimostrato che i pazienti sottoposti a terapia nell ambito di una sperimentazione clinica, generalmente, hanno una prognosi migliore dei pazienti non arruolati, indipendentemente dal braccio del trial in cui si trovino, ciò è probabilmente correlato all aumento del livello d attenzione prestato. Vi è la consapevolezza che questo lavoro non è completamente esauriente, ma si auspica che i contenuti possano aiutare i Tecnici Radioterapisti che partecipano o coordinano studi clinici controllati. CONTESTO I Tecnici Radioterapisti possono essere coinvolti nei seguenti trial: 1. Studi multicentrici Europei coordinati dai principali Centri di Ricerca 2. Studi promossi dalle Case Farmaceutiche 3. Studi locali a livello dipartimentale volti all analisi di attrezzature o tecniche radioterapiche 4. Progetti di ricerca svolti dal personale ospedaliero

2 I trial in Radioterapia sono concepiti per studiare le seguenti aree: 1. Schema e frazionamento dei trattamenti 2. Dose totale richiesta per terapia o palliazione 3. Dose tollerata ed effetti biologici 4. Irradiazione di profilassi 5. Uniformità nella prescrizione di dose 6. Confronto di metodiche di trattamento 7. Implementazione di nuove tecnologie implicazioni ed impatto Comunemente i trial radioterapici includono: 1. Schemi di frazionamento non convenzionali 2. Trattamenti neo-adiuvanti 3. Trattamenti concomitanti 4. Radiosensibilizzanti 5. Radioprotettori 6. Gestione della tossicità acuta 7. Prevenzione e riduzione degli effetti tardivi Il tasso di riuscita di ogni studio dipende da: 1. Buona comunicazione 2. Stretta interconnessione fra il Tecnico Radioterapista ricercatore con: paziente e familiari Case Farmaceutiche Centri trial Équipe oncologica e personale di altri dipartimenti ed ospedali 3. Buona collaborazione del paziente 4. Qualità del protocollo 5. Qualità dei dati-paziente 6. Motivazione e competenza del personale coinvolto ed infrastruttura di supporto disponibile. Il lavoro di squadra multidisciplinare è essenziale per il successo. Il ruolo del Tecnico Radioterapista Ricercatore Questo ruolo è stato determinato in diversi Centri Europei. Nonostante non sia una posizione formalmente riconosciuta si raccomanda che un componente dello staff sia nominato responsabile dei pazienti in trial nella unità. Tutti i Tecnici coinvolti nella ricerca devono essere membri di un organizzazione professionale in grado di fornire supporto, formazione e l opportunità di collegamento con altri ricercatori del settore. Una funzione specificatamente identificata per il Tecnico Radioterapista Ricercatore è di referente per lo studio globalmente considerato. Ciò permette di aumentare la comunicazione e la comprensione e migliora i rapporti fra i vari Dipartimenti partecipanti alla sperimentazione stessa. Agevola l interpretazione delle condizioni del protocollo di sperimentazione. Promuove inoltre un approccio maggiormente focalizzato sul paziente e stimola la cooperazione fra tutto il personale in termini di supporto, gestione degli effetti collaterali e comunicazione prima, durante e dopo il trattamento. Tale ruolo è essenziale nello sviluppo di un team efficiente e nella formazione degli studenti. Il Tecnico Responsabile deve proporre delle presentazioni per garantire che lo staff sia consapevole di tutti gli aspetti di un nuovo trial comprese la prevenzione e la gestione di tutti i possibili effetti collaterali. Delle riunioni sono organizzate per ogni nuovo trial per evidenziare tutti gli aspetti pratici nella gestione dei dati. Tutto il personale partecipante deve essere incoraggiato a confrontarsi con altri ricercatori di diversi Ospedali o Dipartimenti affiliati per lo scambio di idee ed esperienze. Norme di Corretta Pratica Clinica (Good Clinical Practice GCP) Un trial clinico è un onere rilevante per un Dipartimento e richiede fondi, personale, servizi, tempo e fatica. Prima dell attivazione di qualsiasi sperimentazione deve essere garantito che le necessarie risorse ed un adeguato supporto siano disponibili.

3 Le Norme per una Corretta Pratica Clinica sono essenziali per la riuscita del trial. Ciò comporta: 1. Garantire un adeguato supporto al trial in modo che l arruolamento dei pazienti allo studio non sia un problema 2. Risorse quali spazio-ufficio, archivio, computer, telefono e servizio di ricezione chiamate siano disponibili 3. Assicurare che i Medici non partecipino a studi concorrenti in quanto i pazienti potrebbero risultare eleggibili in più di un trial generando confusione ed una diminuzione dei pazienti registrati 4. Garantire la riservatezza 5. Mantenere una documentazione completa ed accurata per un periodo di almeno quindici anni 6. Ottenere l approvazione sia dal Comitato Etico per le ricerche sia dal Comitato Etico Locale STUDIO DI FATTIBILITA Valutazione preliminare e formulazione del Protocollo Un Tecnico Radioterapista deve essere identificato e coinvolto nella progettazione e stesura dei protocolli per garantire la riproducibilità delle tecniche descritte e che il trial sia logisticamente possibile. L impatto per il dipartimento ed il personale deve essere considerato e le stime di fattibilità preliminari devono includere: 1. La durata della sperimentazione 2. Una stima dei pazienti eleggibili per la registrazione 3. Una stima del tempo totale richiesto per coordinare il trial 4. Valutare se il trattamento richiede l ospedalizzazione (frequente in trial con chemioterapia associata) 5. Valutare se il fattore tempo è rilevante per la terapia (ad es. x ore dopo la somministrazione della chemioterapia o di un radiosensibilizzante o di un radioprotettore) 6. Valutare se vi sono necessità addizionali in termini di planning o di tecniche di trattamento 7. Valutare se il trattamento deve essere eseguito durante i fine settimana, in giorni festivi infrasettimanali, in giornate di manutenzione delle apparecchiature ecc. e se il dipartimento può soddisfare queste esigenze 8. Valutare se vi sono apparecchiature e studi, per richiesta o a disposizione, nella eventualità di un avaria della unità di trattamento 9. Valutare se una riprogrammazione delle date di manutenzione è necessaria 10. Valutare se sono necessarie ore di lavoro fuori del normale orario di servizio. Ciò può riguardare altro personale oltre che i Tecnici Radioterapisti. 11. Valutare se esami o follow up ulteriori sono necessari e, in caso affermativo, valutarne i costi ed il reperimento delle risorse 12. Valutare se nuove competenze sono necessarie ad esempio: spirometria, campioni salivari, controllo parametri vitali, analisi delle urine ecc., e, in caso affermativo, come risolverle 13. Valutare la disponibilità e l adeguatezza dei fondi Una piena collaborazione fra tutti i membri dello staff è fondamentale per risolvere le problematiche che possono nascere. Realizzazione del trial Concluso lo studio di fattibilità il trial può essere avviato e finanziato. 1. I costi devono essere sottoposti al personale competente, ad es. ricercatori, Case Farmaceutiche, Direttori Clinici ecc., per la sottoscrizione dell approvazione. 2. La presentazione per il Comitato Etico deve essere preparata e l indennità per la Compagnie Farmaceutiche ottenuta. 3. Ogni domanda eventualmente emersa deve essere risolta, per garantire l ottenimento della approvazione per l inizio dell arruolamento dei pazienti. Preparazione della Documentazione del trial

4 I dettagli relativi al trial ed alla randomizzazione devono essere inclusi negli appunti, nei moduli di richiesta e nei fogli di trattamento. Spesso è utile che il protocollo del trial sia realizzato come una guida abbreviata, con evidenziati gli aspetti principali, facilmente e velocemente leggibile. Ciò deve essere realizzato anche con il cartellino di trattamento, la scheda chemioterapica e con le note di reparto in modo da garantire che tutto il personale coinvolto abbia dimestichezza col protocollo. Requisiti per il trattamento radiante Il Tecnico Radioterapista deve produrre una guida che evidenzi qualsiasi esigenza specifica del trial difforme dalla routine del proprio Dipartimento. Ciò sarà basato sul protocollo del trial e dovrà includere informazioni su: 1. Posizione del paziente 2. Acquisizione dati paziente 3. Volumi di interesse 4. Organi a rischio 5. Procedure di simulazione 6. Tecniche di trattamento 7. Risparmio dei tessuti sani 8. Calcolo di dose 9. Apparecchiatura 10. Specifiche di dose 11. Verifica del trattamento 12. Brachiterapia (se prevista) 13. Assicurazione di Qualità Requisiti per il trattamento farmacologico Il Tecnico Radioterapista deve generare, basate sul protocollo, delle Linee Guida su: 1. Dettagli per la fornitura dei farmaci richiesti dal trial 2. Descrizione dei requisiti di imballaggio e stoccaggio dei farmaci 3. Definizione della dose e massime dosi raccomandate 4. Metodiche di gestione Annotazioni specifiche devono riguardare la relazione con la terapia radiante: 1. Sequenza 2. Alternanza 3. Bolus 4. Infusione continua 5. Ore prima/dopo la seduta radiante E essenziale che la profilassi farmacologica necessaria sia prescritta ed aggiunta al trattamento per limitarne gli effetti collaterali. Questa deve essere modificata, secondo le esigenze, per ogni paziente nel procedere del trattamento stesso. Un agenda del trial con specificate le date di esami e di terapia deve essere preparata. Una cartella con tutti i protocolli attivi e le relative Linee Guida deve essere disponibile nel Dipartimento di Radioterapia. Una lista di tutti i pazienti arruolati in ogni trial deve essere costantemente aggiornata. Deve contenere le seguenti informazioni: 1. Nome del Paziente 2. Numero registrazione 3. Data di nascita 4. Numero di trial 5. Data di randomizzazione 6. Esiti della randomizzazione Ulteriori statistiche devono riguardare i dati annuali di arruolamento per trial e per clinico. Vi deve essere, inoltre, una lista dei pazienti che sono stati invitati a

5 partecipare alla sperimentazione ma che hanno rifiutato con indicata la motivazione. Etichette adesive devono essere collocate sulla modulistica radioterapica del paziente in trial per una veloce identificazione. Per gli studi locali la modulistica per la raccolta dei dati deve essere approntata. Un foglio dati ed una banca dati devono essere realizzati per, rispettivamente, l immissione e l analisi dei dati. CONDUZIONE DEL TRIAL La documentazione iniziale con il protocollo unitamente ai moduli richiesti ed all indicazione di tutti gli esami ed indagini necessari devono essere disponibili in tutti i Dipartimenti clinici coinvolti. Il foglio informativo per il paziente deve essere preparato e reso disponibile in tutti i dipartimenti. Il Medico provvederà a consegnarlo durante il consulto iniziale. Consenso Informato Ottenere il consenso scritto dai pazienti è una procedura che richiede l allocazione di una quantità adeguata di tempo. La partecipazione dei pazienti alle sperimentazioni è volontaria e deve essere particolarmente spiegato che un eventuale rifiuto non pregiudicherà i trattamenti e l assistenza successiva. Tutti i pazienti devono essere pienamente informati su: 1. Gli obiettivi dello studio 2. Possibili aspetti negativi 3. Procedure e rischi eventuali 4. Il meccanismo della assegnazione al trattamento 5. L assoluta confidenzialità dei dati personali 6. La possibilità che i dati clinici possano essere rivisti, per gli scopi del trial, da personale autorizzato diverso dal medico curante. L appuntamento riguardante la richiesta di partecipazione alla sperimentazione dovrebbe coincidere con una visita già programmata e sia il Medico sia il Tecnico Radioterapista devono essere presenti. Il paziente ha così l opportunità di porre ulteriori domande prima di compiere la scelta definitiva. Valutazione del paziente Il Tecnico Radioterapista può dare un prezioso contributo ai Ricercatori Clinici svolgendo alcune delle indagini iniziali ed alcune valutazioni sia durante il trattamento sia durante il follow up. Ciò permette di risparmiare del tempo prezioso per il Clinico e di avvantaggiare il paziente fornendo un assistenza standardizzata ma personale, una valutazione metodica, risparmiare tempo e garantire un adeguata privacy nonché un rapporto immediato al Medico, se necessario, ed un riferimento veloce ai servizi di supporto. Un piano di assistenza per paziente deve essere compilato. Deve contenere informazioni su: 1. Storia clinica 2. Trattamenti pregressi chirurgici, radioterapici, chemioterapici, ormonoterapici, immunoterapici eccetera. 3. Farmaci in corso di assunzione 4. Sintomi 5. Risultati delle analisi 6. Informazioni e supporti forniti. Tale piano di assistenza può essere anche usato dalle Case Farmaceutiche per la verifica delle fonti di tutti i dati registrati nei moduli dello studio.

6 Criteri di eleggibilità Le verifiche e gli esami pre-trattamento, comprese la visite mediche, le indagini radiologiche e di laboratorio, sono necessari per determinare l eleggibilità. Ogni protocollo ha differenti criteri di eleggibilità determinati anche per escludere pazienti che possano presentare una maggiore situazione di rischio dal trattamento o dagli effetti collaterali associati. Randomizzazione Successivamente alla attenta verifica dei criteri di eleggibilità ed esclusione, ed all ottenimento del consenso informato scritto, il paziente è randomizzato. I pazienti arruolati nelle sperimentazioni dell EORTC sono registrati nel Centro Dati dell EORTC comunicando telefonicamente il numero assegnato e fornendo, per richiesta, le seguenti informazioni: 1. Numero di protocollo 2. Numero dell istituto 3. Nome della persona che telefona 4. Nome del Radioterapista responsabile 5. Codice Identificativo del paziente 6. Criteri di eleggibilità 7. Criteri di Stratificazione Criteri di Valutazione del Trial L importanza di criteri valutativi standard è riconosciuta per tutte le sperimentazioni cliniche per permettere la comparazione dei risultati ottenuti. Questi criteri sono chiaramente definiti in ogni protocollo e comprendono: 1. Stima delle condizioni generali del paziente impiegando un sistema di punteggio standard per il livello di prestazione, ad esempio il sistema WHO (Organizzazione Mondiale Sanità n.d.t.) o Karnofsky. Ciò per accertare l eleggibilità al trial, stratificare i pazienti nel gruppo di trattamento e determinare l efficacia del trattamento stesso. 2. Misura della estensione della malattia usando, ad esempio, il sistema di classificazione TNM, fornendo una precisa descrizione clinica ed istologica. 3. Stima della risposta al trattamento basata su un gruppo di lesioni bersaglio, selezionate prima di iniziare la terapia. a. Risposta Completa (RC) scomparsa di tutta la malattia nota b. Risposta parziale (RP) Una diminuzione del 50% o più c. Progressione di malattia (PD) Un aumento del 25% o più della malattia o comparsa di nuove lesioni. d. Nessuna Variazione (NC) nessuna modifica visibile 4. Le informazioni di laboratorio e radiologiche, il trattamento eseguito, la tossicità, gli eventi avversi e la risposta al trattamento devono essere registrate e riportate. Punteggio per tossicità E indispensabile che tutto il personale sia a conoscenza dei possibili effetti collaterali e del tempo approssimativo di insorgenza degli stessi. Questi sono evidenziati nel protocollo del trial, tuttavia è importante che le Linee Guida del trial e la formazione dello staff siano ridiscussi per rinforzare l informazione. Gli effetti collaterali sono misurati usando il sistema di punteggio definito nel protocollo. Tale sistema di gradazione deve essere disponibile ad ogni visita del paziente. Gli effetti collaterali sono quotidianamente considerati dal Tecnico Radioterapista alla unità di terapia e, ad intervalli regolari, dal Medico e, laddove la prassi è acquisita, dal Tecnico Radioterapista Responsabile. Gli effetti collaterali, fino a tre mesi post radioterapia, sono misurati usando la scala per la tossicità acuta. Gli effetti collaterali tardivi sono misurati mediante la relativa scala. Alcune sperimentazioni impiegano anche la Scala SOMA o questionari sulla Qualità di Vita per stimare la tossicità tardiva. La registrazione metodica degli effetti collaterali aiuta ad identificare eventuali tendenze nella tossicità ad un livello precoce. Perciò i provvedimenti correttivi possono

7 essere attuati prima nel processo di trattamento. Il Tecnico Radioterapista deve assicurarsi che ogni terapia farmacologica profilattica richiesta dal protocollo di sperimentazione per contenere gli effetti collaterali sia aggiunta al regime di trattamento. Una modifica nella dose può essere resa necessaria dalla presenza o dalla particolare severità della tossicità associata al trattamento. Il trattamento può perciò continuare, prevedere un aumento della dose, essere sospeso, interrotto, ridotto eccetera. In alcuni Dipartimenti di Radioterapia i Tecnici Radioterapisti possono somministrare una limitata gamma di farmaci per determinati effetti collaterali quali: nausea, vomito, diarrea, mucositi, disfagia ed eritema. Rapporto di eventi avversi L efficacia e la sicurezza di ogni nuovo farmaco deve essere provata prima di autorizzarne la vendita. Per stabilire il profilo di sicurezza di un farmaco vi deve essere una documentazione obiettiva, sistematica ed attendibile di tutti gli eventi avversi occorsi ai pazienti. Un evento avverso è qualsiasi esperienza indesiderata avvenuta durante una sperimentazione clinica correlata o meno al prodotto sperimentale. Il processo di verifica degli eventi avversi inizia con i trial di fase uno, è esteso e consolidato durante la fase due ed, infine, viene monitorato durante la fase tre. E un requisito delle Norme di Corretta Pratica Clinica che i Medici di Base siano informati per iscritto dell arruolamento di propri pazienti in trial clinici. I pazienti ed i Medici di Base devono quindi informare il Coordinatore del trial di qualsiasi problema, anche di modesta entità, affinché tutta la tossicità e gli eventi avversi occorsi possano essere registrati. Un evento avverso è grave se risulta: 1. fatale 2. minaccia la vita del paziente 3. disabilita e/o comporta o prolunga l ospedalizzazione Le Case Farmaceutiche coinvolte devono essere avvisate entro 24 ore di un evento grave. Anche ogni Comitato Etico degli Ospedali deve essere avvisato di tutti gli eventi avversi gravi. Compilazione della documentazione Il Tecnico Radioterapista deve assicurarsi che tutti i pazienti siano trattati secondo il Protocollo e che tutta la documentazione richiesta sia compilata. Le Case Farmaceutiche hanno delle cartelle individuali per i pazienti in trial chiamate Case Report Forms (CRFs), contenenti tutti i moduli richiesti. L EORTC richiede la compilazione dei seguenti moduli: 1. Modulo sullo studio 2. Moduli di terapia (radioterapia, chemioterapia, eccetera.) 3. Modulo per il riassunto 4. Modulo sullo stato di avanzamento 5. Modulo di Follow up 6. Modulo di fine studio Il Centro Dati dell EORTC ha sviluppato una procedura operativa standard relativa al ricevimento di dati in ritardo o persi. Questa è detta dei quattro livelli di all erta vale a dire primo, finale, allarme e perso al follow-up, che indicano in quale categoria ogni file paziente si trova. Se i moduli in sofferenza nella categoria allarme non pervengono entro tre settimane il Centro in questione viene escluso da ulteriori registrazioni e randomizzazioni.

8 Il progetto MACRO Alcune Organizzazioni Nazionali di sperimentazione scientifica, compreso l EORTC, hanno partecipato a questo progetto che permette l immissione di dati a distanza. I collaboratori possono fornire elettronicamente i propri dati, ciò potrà condurre, infine, ad un alternativa alla attuale raccolta dati su base cartacea. Qualità di vita Il beneficio globale di un trattamento rispetto alla tossicità associata può essere acquisito solo dalla attenta documentazione sulla qualità di vita. Ciò è importante in tutti i casi ma particolarmente se il trattamento ha un intento palliativo. La raccolta dei dati sulla qualità di vita deve essere concomitante alla raccolta dei dati clinici. Si raccomanda che i pazienti completino questi questionari mentre attendono la visita per la valutazione clinica. Ciò può aiutare tale verifica in quanto permette ai pazienti di identificare tutti i problemi occorsi oltre a ridurre il tempo di permanenza nell ospedale. Delle schede giornaliere possono essere usate per registrare il livello di severità dei sintomi. Il dolore può essere accertato misurandone l intensità, usando dei descrittori o dei punteggi per gli analgesici impiegati. Per garantire collaborazione e controlli di qualità nella raccolta dei dati sulla qualità di vita una persona, appositamente formata, deve essere individuata ed esserne responsabile. Un agenda deve essere approntata per ogni paziente affinché tutto il personale sappia quando i moduli devono essere compilati. La privacy deve essere permessa ai pazienti durante la compilazione dei questionari E rilevante considerare le seguenti problematiche nella organizzazione della raccolta dati sulla qualità di vita: 1. Assistenza nella compilazione dei questionari può rendersi necessaria se il paziente: a) Ha appena ricevuto notizie negative b) E estremamente indisposto c) E incapace di leggere o capire la domanda In queste circostanze il personale ricercatore può leggere ogni domanda al paziente ma deve porre molta attenzione nel non influenzare la risposta. Ciò può richiedere molto tempo 2. Se i questionari sono troppo lunghi, ripetitivi o richiesti troppo frequentemente i pazienti possono rifiutare di compilarli 3. Le idee dei familiari possono differire da quelle dei pazienti 4. Alcuni pazienti possono trovarsi in difficoltà nel rispondere a domande personali o delicate 5. Le capacità e le attività si modificano con gli anni, perciò qualche domanda può essere inadeguata per i pazienti anziani 6. Le domande possono avere accezioni diverse da un punto di vista linguistico e culturale 7. Alcuni sintomi possono essere dovuti a patologie concomitanti e non alla problematica oncologica E essenziale verificare la completezza dei dati. Se i questionari non sono completi la motivazione deve essere indicata. Se nessuna nota viene segnalata si assume che siano stati persi e pertanto non potranno essere conteggiati. Se, per una ragione qualsiasi, la persona incaricata è assente, i moduli devono essere lasciati ad un altro componente dello staff clinico che diviene responsabile per assicurare la completa compilazione. La valutazione della Qualità di vita può e deve: 1. Aiutare il Clinico ed il paziente nelle decisioni relative al trattamento 2. Quantificare l estensione della gamma dei differenti livelli di morbidità psicosociale associata ai diversi regimi di terapia e, quindi, ricercare percorsi affinché tale morbidità possa essere ridotta. 3. Congiuntamente ai dati sui costi, aiutare nella determinazione del rapporto costo-

9 efficacia di diverse opzioni di trattamento Assicurazione di qualità I controlli per l assicurazione di qualità sono sempre maggiormente richiesti sia per i dati sia per le apparecchiature e l istopatologia, e benché richiedano molto tempo sono importanti controlli indipendenti. I programmi di assicurazione di qualità mirano a rilevare l incidenza e la gamma delle deviazioni. Se delle anomalie sono individuate, dei correttivi possono essere attuati per i pazienti successivi. Il Tecnico Radioterapista deve 1. Organizzare e collaborare durante le visite sul posto, quando il Comitato per l assicurazione di qualità visita ogni centro per valutarne il contesto medico e radioterapico e controlla le prestazioni del simulatore, delle apparecchiature di megavoltaggio e di planning system 2. Organizzare le procedure su fantoccio, nelle quali un caso fantoccio viene programmato seguendo sia le procedure locali sia le raccomandazioni del protocollo. Questo piano viene analizzato ed un rapporto viene inviato ad ogni ricercatore locale 3. Assicurare che la dosimetria in vivo sia attuata. I dosimetri a termoluminescenza (TLD) sono inviati ad ogni centro con la richiesta di impiegarli per uno o più pazienti durante le sedute secondo il protocollo ed i risultati ottenuti sono confrontati con quelli attesi. Ogni possibile deviazione viene discussa con il Dipartimento di fisica locale. 4. Collaborare nella revisione dei casi individuali da parte dell EORTC. Questo determina la qualità della partecipazione degli Istituti Membri relativamente all arruolamento di pazienti ineleggibili, al rispetto dei tempi, alla qualità della documentazione presentata ed alla osservanza del protocollo di trattamento. Ogni possibile discrepanza viene immediatamente discussa con i rappresentanti dell istituzione. Le Case Farmaceutiche prevedono un Consulente supervisore della sperimentazione (CRO Case record officer) che visita i Centri ogni 4-6 settimane per verificare ogni cartella di registrazione dei pazienti e garantire che ogni dato sia verificato. Visite addizionali possono, inoltre, essere compiute da Controllori Indipendenti della Federal Drug Association (FDA) BACK

10

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT)

REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT) DOC AIFA CTQT APRILE 2008 (ALL. 2) REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT) Introduzione La finalità del presente

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

L Investigator s Brochure. Marisa Dell Aera Comitato Etico Azienda Ospedaliera Policlinico Bari. Maglie 25 novembre 2004

L Investigator s Brochure. Marisa Dell Aera Comitato Etico Azienda Ospedaliera Policlinico Bari. Maglie 25 novembre 2004 L Investigator s Brochure Marisa Dell Aera Comitato Etico Azienda Ospedaliera Policlinico Bari Maglie 25 novembre 2004 Investigator s Brochure Good Clinical Practice DM 15/07/97 Cosa è? L IB è una raccolta

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

IL RUOLO DEL DATA MANAGER

IL RUOLO DEL DATA MANAGER Bergamo, 10 giugno 2014 La proposta di regolamento europeo sulle sperimentazioni cliniche. Nuove opportunità per i pazienti e per la ricerca IL RUOLO DEL DATA MANAGER Dr Maria Luisa Ferrari Ematologia

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono? STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE Le presenti linee di indirizzo regionali per la gestione del rischio clinico nelle Aziende Ospedaliere e nelle Aziende Unità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Ministero della Salute Agenzia Italiana del Farmaco

Ministero della Salute Agenzia Italiana del Farmaco Ministero della Salute Agenzia Italiana del Farmaco Linee guida per la classificazione e conduzione degli studi osservazionali sui farmaci IL DIRETTORE GENERALE VISTO il Decreto del Ministero della Salute

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

CARTA INTESTATA DEL CENTRO CLINICO

CARTA INTESTATA DEL CENTRO CLINICO CARTA INTESTATA DEL CENTRO CLINICO CERLiguria_Mod.10_Uso_Compassionevole RICHIESTA DI PARERE AL COMITATO ETICO PER USO TERAPEUTICO DI MEDICINALE SOTTOPOSTO A SPERIMENTAZIONE CLINICA Si applica solo se

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Presentazione del servizio Fabry@Home. Aprile 2011

Presentazione del servizio Fabry@Home. Aprile 2011 Presentazione del servizio Fabry@Home Aprile 2011 Agenda incontro Servizio Fabry@Home: caratteristiche e vantaggi Presentazione del provider: Caregiving Italia Modalità di attivazione del Servizio Fabry@Home

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Regolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014

Regolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014 Regolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014 Sezione 1: Informazioni generali Art. 1 Principi Il presente

Dettagli

Presidio Qualità di Ateneo

Presidio Qualità di Ateneo Premessa Le Commissioni Paritetiche di Scuola (CP) previste dal D.Lgs. 19/2012 e dal DM 47/2013 devono redigere annualmente una Relazione che, attingendo dalle SUA-CdS, dai risultati delle rilevazioni

Dettagli

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

STUDIO NO PROFIT FINANZIATO DOMANDA DI PARERE AI COMITATI ETICI PER LA SPERIMENTAZIONE CLINICA

STUDIO NO PROFIT FINANZIATO DOMANDA DI PARERE AI COMITATI ETICI PER LA SPERIMENTAZIONE CLINICA SPERIMENTAZIONI OSSERVAZIONALI STUDIO NO PROFIT FINANZIATO DOMANDA DI PARERE AI COMITATI ETICI PER LA SPERIMENTAZIONE CLINICA A CURA DELLO SPERIMENTATORE RESPONSABILE E DEL DIRETTORE DELL UNITÀ OPERATIVA

Dettagli

Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito.

Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito. Progetto ET Formazione in educazione per infermieri in oncologia I livello Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito. Progetto educativo presentato da Graziella

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI)

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27.. del 4 maggio 2015 INDICE

Dettagli

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI 1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Farmacosorveglianza. Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it

Farmacosorveglianza. Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it Farmacosorveglianza Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it Good Clinical Practice La Buona Pratica Clinica è uno standard internazionale di etica

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Guida al controllo contabile di Fabrizio Bava e Alain Devalle * Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Il principio di revisione n.230 stabilisce le regole

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere

Dettagli

BANDO AIFA 2012 PER LA RICERCA INDIPENDENTE SUI FARMACI

BANDO AIFA 2012 PER LA RICERCA INDIPENDENTE SUI FARMACI BANDO AIFA 2012 PER LA RICERCA INDIPENDENTE SUI FARMACI SCHEMA DI PRESENTAZIONE DELLA LETTERA DI INTENTI La presentazione della lettera di intenti dovrà avvenire entro le ore 12.00 del 23 aprile 2012,

Dettagli

organizzativa di appartenenza.

organizzativa di appartenenza. ALL. A SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI, DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA, DEI DIRIGENTI E DEGLI ESPERTI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE PROVINCIALI. Art.

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi Genova 28/11/2012 Avv. Tiziana Rumi 1 Decreto Balduzzi: D.L. 13/09/12 n. 158 (C.5440 del 13.09.12) ART. 3-bis (Unità di risk management, osservatori per il monitoraggio dei contenziosi e istituzione dell'osservatorio

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 >

Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > I I S Ettore Majorana Via A. De Gasperi, 6-20811 Cesano Maderno (MB) PQ03 Rev 2 del 23/03/04 Pag 1/5 Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

4.06 Stato al 1 gennaio 2013

4.06 Stato al 1 gennaio 2013 4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

CUSTOMER SATISFACTION

CUSTOMER SATISFACTION PAGINA 1 DI 5 1 SCOPO 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 RESPONSABILITA... 3 5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI.. 3 6 MODALITÀ DI GESTIONE.. 3 6.1 STRUMENTO PER LA RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE.

Dettagli

INDICARE VOLUME ANNUO DELLA STRUTTURA Tra parentesi è riportato il volume annuo minimo *

INDICARE VOLUME ANNUO DELLA STRUTTURA Tra parentesi è riportato il volume annuo minimo * ALLEGATO A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DEI REQUISITI ASSISTENZIALI DELLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN FARMACIA OSPEDALIERA Ente: ASL Como Struttura

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE

SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE 1 Prima Stesura Data:15-02-2014 Redattori: Gasbarri - Rizzo SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA

AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA AVVERTENZA AI FINI DELLA COMPILAZIONE: La presente

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER AUDITOR / RESPONSABILE GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE FORESTALE

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER AUDITOR / RESPONSABILE GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE FORESTALE Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH131 Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER AUDITOR

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori BANDO Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori Regolamento Per il biennio 2014/2016 la SIOMMMS (Società Italiana dell Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie Metaboliche dello Scheletro)

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.

Dettagli

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C.

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C. ISIS C. FACCHINETTI : GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PROCEDURA GESTIONE QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ RGQ DS DATE 25/05/11 25/05/11 25/05/11 NOMINATIVO ANNA MARIA BRESSAN CARLO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli