Liceo Artistico PIETRO SELVATICO Padova DSA IN PILLOLE RISPOSTE A DOMANDE SUI DSA (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO)

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1 Liceo Artistico PIETRO SELVATICO Padova a. s. 2012/13 DSA IN PILLOLE RISPOSTE A DOMANDE SUI DSA (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO) DOMANDE: PAG. COSA SONO I DISTURBI DI APPRENDIMENTO? 1 QUALI SONO I DSA? 2-3 COSA DEVE FARE LA SCUOLA? 3 COSA DEVONO FARE GLI INSEGNANTI? 3 COSA SONO GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI? 4 COME ORGANIZZARE LE ATTIVITÀ E LE VERIFICHE SCRITTE E ORALI PER GLI ALUNNI CON D.S.A.? 5-6 COME È OPPORTUNO AGIRE CON GLI OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI? 7 QUALI SONO LE COSE DA NON FARE? 7 QUALI SONO I PROBLEMI SOCIALI ED EMOTIVI COLLEGATI AD ALUNNI CON D.S.A.? QUAL È LA NORMATIVA VIGENTE IN MERITO AI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO? 7 7 BIBLIOGRAFIA E SITI 8

2 Questa breve sintesi sui DSA, estratto di numerosi documenti e manuali, ha lo scopo di fornire ai docenti della nostra scuola un prospetto di facile ed immediata lettura, una raccolta di risposte alle domande più frequenti sui disturbi specifici di apprendimento. Alla fine della raccolta sono inseriti i riferimenti bibliografici e i siti, da dove sono state tratte le informazioni contenute nella presente guida, e dove poter trovare ulteriore documentazione per approfondimenti. COSA SONO I DISTURBI DI APPRENDIMENTO? I disturbi di apprendimento scolastico si dividono in due tipologie: a) I Disturbi GENERICI O ASPECIFICI; b) I DISTURBI SPECIFICI dell APPRENDIMENTO DSA ; -a) Il Disturbi di Apprendimento ASPECIFICI riguardano difficoltà di apprendimento in relazione a capacità cognitive al di sotto della media e/o a patologie di vario tipo: sensoriali, come per esempio la sordità o forti difficoltà visive; neurologiche, come per esempio l epilessia, genetiche, come alcune sindromi genetiche, organiche in genere, come per esempio l ipotiroidismo, psicologiche (disturbi psicopatologici primari.) In queste situazioni le difficoltà sono spesso generalizzate, quindi non solo nelle competenze "di base", cioè nella lettura, scrittura, matematica, ma anche nei processi logici. -b) I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) riguardano, DIFFICOLTÀ CIRCOSCRITTE solo ad alcuni processi indispensabili all apprendimento (lettura, scrittura e calcolo), e si manifestano in bambini/ragazzi in età evolutiva che NON HANNO DEFICIT neurologici, cognitivi, sensoriali e relazionali e che HANNO usufruito di NORMALI OPPORTUNITÀ educative e scolastiche. Per ricordare meglio.. COSA NON SONO I DSA: NON SONO DEFICIT DI INTELLIGENZA Il ragazzo è intelligente. Se il ragazzo presenta dei deficit visivi, uditivi, ecc. non NON SONO DEFICIT SENSORIALI devono essere tali da compromettere gli apprendimenti. NON SONO DEFICIT NEUROLOGICI NON SONO UN BLOCCO PSICOLOGICO NON SONO UN BLOCCO EDUCATIVO NON SONO UN BLOCCO RELAZIONALE Il ragazzo non deve aver subito traumi di vario genere che gli hanno provocato lesioni nel sistema neurologico legato ai processi di lettura, scrittura e calcolo. Il ragazzo con un DSA deve aver avuto adeguate opportunità sociali e relazionali. 1

3 QUALI SONO I DSA? DISLESSIA: Disturbo settoriale/specifico della lettura, d origine neurobiologica, caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Cosa succede alle persone con dislessia: Legge lentamente, con fatica e quasi con sofferenza soprattutto se ad alta voce; Difficoltà generali con tutto ciò che è scritto (siano numeri siano lettere), confonde nella lettura grafemi di forma simile o diversamente orientati (p;b;q;d m;n a;e), suoni omologhi e simili (F-V;T- D;P-B;C-G;L-R;M-N;S-Z),riconosce con difficoltà gruppi sillabici complessi (gn ch gl),perde la riga e salta le parole; Sostituisce le parole brevi tra loro confondendole (soprattutto le congiunzioni e le preposizioni); Difficoltà nella ricopiatura dalla lavagna; Commette errori di decodifica delle parole soprattutto scambiando l ordine delle lettere o delle sillabe (da/ad per/pre da/pa capra/carpa)o modificando l ordine di lettura (anziché procedere da sinistra verso destra e dall alto verso il basso, legge random ); Dimostra una grande differenza nel livello di comprensione di uno stesso testo a seconda che lo legga lui o che gli venga letto, spesso, non comprende quello che ha appena letto; Legge (scrive) spezzando le parole (ba nana anziché banana) smarrendone il senso; Difficoltà a ricordare parole anche ben conosciute; Leggendo omette parti di parole, a volte anche interi gruppi di sillabe; Può leggere/scrivere la stessa lettera o la stessa sillaba o anche la frase (cavovolo anziché cavolo); Per aiutarsi tende a indovinare le parole dopo averne letto soltanto l inizio; E DIMOSTRATO CHE TALI DIFFICOLTÀ, RENDONO LA LETTURA PER UN DSA SEI VOLTE PIÙ IMPEGNATIVA DI UN QUALSIASI ALUNNO, E PERTANTO ANCHE LA COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO RISULTA SIGNIFICATIVAMENTE PIÙ LENTA. DISCALCULIA: Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. Cosa succede nel bambino/ragazzo con discalculia: Può avere difficoltà nell associare il numero alla quantità, o a capire che 2, II in numero romano e la parola DUE abbiano lo stesso valore; Leggendo i numeri, commette errori equivalenti a quelli indicati alla voce dislessia a proposito delle parole; Ha difficoltà a porre nella giusta sequenza le informazioni o gli eventi, i numeri, legge/scrive i numeri in ordine diverso da come sono scritti, ecc.; Tende a confondere numeri con forme simili (3 e 8, 6 e 9, 7 e 4, 2 e 5, ecc.) per questo può avere problemi con l uso della calcolatrice oltre che nella scrittura manuale e anche ovviamente nella lettura dei numeri stessi; Può avere difficoltà a comprendere il valore di posizione delle cifre sia come scrittura posizionale sia come cambio ed equivalenza, e di conseguenza ha difficoltà ad eseguire correttamente le sequenze operative connesse con il calcolo, sia nelle operazioni sia nelle misure e nelle monete; Può avere difficoltà a descrivere oralmente le fasi operatorie che esegue nei processi matematici (calcolo, risoluzione di problemi, ecc.); Può avere difficoltà a comprendere l organizzazione del tempo e la lettura dell orologio; e nell organizzazione dello spazio fisico (il suo spazio di vita, il banco, ecc.) sia dello spazio del foglio; Può avere difficoltà a memorizzare la tavola pitagorica, le formule ed i fatti aritmetici in genere, a fare i calcoli a mente, ecc.; 2

4 DISORTOGRAFIA: Difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto. Vengono cioè commessi molti errori e di varia tipologia. (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). Cosa succede: Commette errori grammaticali e di spelling, errori fonologici (volpe/folpe; pesce;pese),errori non fonologici (scuola/squola; lascia/l ascia), errori di omissione o aggiunte di accenti e doppie; Difficoltà nella produzione di parole omofone (a/ha hanno/anno è/e) e non omofone; Difficoltà nella coordinazione oculo/spaziale visuo/spaziale (come il non riuscire a lanciare una palla nel posto che si è deciso); DISGRAFIA: Difficoltà nella grafia. Cosa succede: La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione ed è difficilmente decifrabile; Vi è scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari; È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. COSA DEVE FARE LA SCUOLA? A partire dall anno scolastico 2010/2011 gli Istituti devono predisporre la stesura di un PDP (Piano Didattico Personalizzato): un documento che partendo dalla singola diagnosi, definisce gli strumenti compensativi e dispensativi da adottare nelle diverse discipline, le strategie didattiche e metodologiche più opportune, le modalità di verifica e di valutazione che si intendono applicare. Si tratta, pertanto, di specificare quali misure ogni docente intende adottare per quello specifico caso, sulla base delle indicazioni contenute nella diagnosi specialistica e sulla base delle difficoltà riscontrate in classe. L utilizzo di tali misure viene suggerita nella diagnosi dello specialista ed è fondamentale e conforme alla personalizzazione della didattica, al fine di promuovere il successo formativo dello studente con DSA. La scuola, con questo documento, mette in atto tutte le misure necessarie previste dalle normative vigenti in materia di disturbi specifici di apprendimento. Il singolo docente, dopo aver valutato le effettive necessità dello studente e le difficoltà manifestate nella propria materia, dovrà definire quali misure mettere in atto per favorirne il successo scolastico. COSA DEVONO FARE GLI INSEGNANTI? Gli insegnanti hanno il compito stabilito dalla normativa, di mettere in atto ciò che serve a ogni studente per favorire il profitto in base alle sue caratteristiche. Nel caso dello studente con DSA, i docenti devono attivare un Percorso Didattico Personalizzato comprensivo delle misure compensative e dispensative e dei criteri di verifica e valutazione personalizzati. Alla stesura del documento contribuiranno - se lo desiderano - anche la famiglia e l alunno, che forniranno le informazioni necessarie a creare un percorso formativo personalizzato. Alla famiglia, inoltre, verrà proposta la firma dello stesso; in tal modo la famiglia prende consapevolezza e autorizza la scuola ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell alunno e si impegna a collaborare. Rifiutando l adozione delle misure indicate per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un eventuale insuccesso. La diagnosi di DSA rientra nei dati sensibili secondo la normativa sulla privacy, pertanto, senza l autorizzazione della famiglia, la scuola non può rendere noto ad altri (compresi i compagni) questa condizione, a meno che non sia lo stesso alunno a farlo. E necessario altresì informare tutti i docenti del Consiglio di Classe della situazione, affinché agiscano adeguatamente, vincolati anch essi all obbligo della riservatezza secondo la normativa sulla privacy. 3

5 COSA SONO GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI? LE MISURE COMPENSATIVE SONO STRATEGIE O STRUMENTI, INFORMATICI E NON, che hanno lo scopo di COMPENSARE IL DISTURBO supportando i ragazzi in quelli che sono i loro punti di debolezza dovuti ai dsa. L OBIETTIVO DI TALI MISURE e strumenti non deve essere quello di guarire il ragazzo dal disturbo (perché non è ammalato e non si guarisce!), ma di aiutarlo a RIDURNE GLI EFFETTI, predisponendo una MODALITÀ DI APPRENDIMENTO PIÙ ADATTA ALLE SUE CARATTERISTICHE, proprio come un paio di occhiali permette al miope di leggere ciò che è scritto sulla lavagna. L'UTILIZZO di tali strumenti in classe e a casa NON ELIMINA IL DISTURBO, MA AGEVOLA L'APPRENDIMENTO. SONO STRUMENTI COMPENSATIVI ad esempio il pc, la sintesi vocale, la calcolatrice, la tabella delle formule, tabelle delle regole grammaticali di qualsiasi lingua, la tavola pitagorica, l'utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine durante le interrogazioni o le verifiche scritte, il dizionario digitale, una diversa presentazione delle modalità di verifica ( che può essere personalizzato), l'uso di supporti alle verifiche (prove formative con domande guida per la preparazione alle verifiche), ecc. Gli strumenti compensativi sono comunque PERSONALIZZATI E SCELTI DALL'ALUNNO in base alle sue esigenze e peculiarità. SONO invece MISURE DISPENSATIVE (dispensa da alcune prestazioni): gli esercizi più corti, evitare la lettura a voce alta, ridurre i compiti a casa, evitare l'apprendimento mnemonico, evitare lo studio di molte pagine, evitare la sovrapposizione di più prove ( ad esempio nello stesso giorno compiti scritti di diverse materie...)ecc. LA LORO APPLICAZIONE È PREVISTA DALLA LEGGE.170 E VARIE in tema di dsa. Gli ausili utilizzati a scuola e casa devono essere il più possibile adattati alle caratteristiche specifiche di ciascun alunno. Gli interventi migliori sono quelli altamente personalizzati. 4

6 COME ORGANIZZARE LE ATTIVITÀ E LE VERIFICHE SCRITTE E ORALI PER GLI ALUNNI CON D.S.A.? Per tutte le discipline: All inizio di ogni lezione fare una sintesi di quella precedente; Fornire spiegazioni chiare e precise, preferibilmente supportando l esposizione orale con mappe concettuali, schemi o altro (eventualmente da consegnare all'alunno a supporto della spiegazione orale); Permettere all'alunno di registrare le lezioni ed evitare di dettare o far prendere appunti. Tuttavia, nel caso gli appunti siano necessari, è opportuno accertarsi che l'alunno sia riuscito a prenderli correttamente o, in caso negativo, invitarlo a fotocopiare quelli dei compagni; Preparare le verifiche tenendo presente il problema dell'alunno e, se è necessario, preparare verifiche personalizzate. In tal caso, è opportuno spiegare che si tratta solo di diverse modalità per verificare gli stessi obbiettivi dei compagni (il rischio è che uno studente con un immagine di sé compromessa, trovi conferma della sua temuta inferiorità e riduca l impegno e la motivazione); Ricordare che in genere gli alunni con DSA incontrano difficoltà nell acquisire i termini specifici di una disciplina (cadono spesso negli esercizi con definizioni e nei testi a completamento), nell orientarsi sulla linea dei numeri e sulla linea del tempo (collocare i fatti storici, le date), pertanto è opportuno o predisporre esercizi alternativi a questi; Separare la comprensione dalla produzione scritta. Non tenere conto degli errori d ortografia, privilegiare i contenuti alla forma; Privilegiare per quanto possibile l orale allo scritto; Prevedere un interrogazione orale di recupero se la verifica scritta non è stata positiva; Gli argomenti oggetto di studio possono essere articolati in modo diverso rispetto al gruppo classe (diversa distribuzione delle scadenze, minori testi da leggere, alleggerimento dagli approfondimenti); Preparare dei supporti alle verifiche (scrivere, o appurarsi che l'alunno abbia scritto, gli argomenti precisi da studiare per le verifiche, consegnare prove formative con cui l'alunno può esercitarsi); Nelle verifiche orali concordare con l'alunno gli argomenti (se l alunno presenta problemi di memoria, è preferibile un maggior numero di verifiche con minor argomenti) ed il momento della verifica; Nelle verifiche scritte stabilire gli esercizi per verificare la soglia minima e dare più tempo nello svolgimento delle prove; Dare più tempo nelle verifiche scritte, oppure diminuire il numero degli esercizi o delle domande (meglio un maggior numero di verifiche con un minor numero di argomenti); Se richiesto dall alunno, permettere l uso del computer nelle verifiche scritte; Nelle verifiche scritte e orali permettere all'alunno di consultare alcuni semplici strumenti compensativi come, ad esempio nelle lingue straniere, tabelle con la grammatica o con la lista di parole e, nelle altre discipline, le mappe concettuali o semplici schemi riassuntivi per evitare di perdere il filo del discorso ; Scrivere al computer il testo del compito in modo chiaro e leggibile. Meglio usare il carattere verdana o arial ( corpo 10 o 12, interlinea 1,5) Le consegne degli esercizi devono essere evidenziate e il testo deve essere ordinato, con gli esercizi scritti in orizzontale e non su due colonne; Valorizzare gli aspetti positivi, gratificare lo studente per gli obiettivi raggiunti, sostenere la sua autostima perché, essendo dotato di un QI nella norma, l alunno con DSA sperimenta in continuazione la frustrazione e si rende conto quotidianamente dei suoi limiti ; Queste sono solo delle indicazioni, ma ogni docente dovrà stabilire in concerto con la famiglia e l'alunno le modalità migliori al fine di fare raggiungere al medesimo gli apprendimenti necessari al suo percorso formativo. 5

7 Prove scritte: MATEMATICA: far usare la calcolatrice; fornire formulari con figure geometriche, formule e procedure o algoritmi, la tavola pitagorica, le tabelle con le formule; favorire l uso di schemi facilitanti la spiegazione dei procedimenti matematici (prodotti notevoli, divisioni di polinomi, ecc.). Per i disgrafici il DISEGNO geometrico può risultare particolarmente difficile; in DISEGNO TECNICO l esecuzione, la copia dal vero o riproduzione possono essere difficoltose o impossibili per i problemi spaziali e di motricità fine. In particolare, l uso di strumenti tecnici (compasso, riga, goniometro, ) è arduo per chi presenti disprassia. Inoltre la terminologia tecnica non è facilmente memorizzabile. INGLESE: per le verifiche scritte somministrare esercizi di completamento o a risposte multiple. La lingua straniera va studiata preferibilmente in modo orale. Abbandonare l impostazione grammaticale. Non far usare il vocabolario cartaceo. Non richiedere regole, traduzioni o applicazioni meccaniche di strutture grammaticali, ma utilizzare esercizi a scelta multipla, vero-falso, fornendo l esempio della struttura richiesta e non il termine grammaticale. Le difficoltà presenti in Italiano si mostrano anche nella lingua straniera (lettura ore, destra sinistra, numeri, confusioni terminologiche, utilizzo erroneo di preposizioni e dei tempi dei verbi ), quindi non vanno valutati tali errori. Le verifiche possono essere svolte su I-Pod o strumenti informatici. Separare la comprensione dalla produzione. Non richiedere i verbi irregolari: è impossibile in caso di DSA memorizzarli. Evitare in generale lo studio mnemonico, favorire l apprendimento graduale del lessico e ridurre il numero di vocaboli richiesto. L insegnamento deve essere sistematico, con molte ripetizioni dello stesso contenuto o della stessa struttura con modalità diverse per mantenere viva l attenzione del discente. ITALIANO: per il compito di italiano far utilizzare, ove è possibile, il computer con il correttore automatico. Nell'analisi grammaticale, logica e del periodo permettere all'allievo di consultare schemi con le possibili voci (Es. A. aggettivo 1) qualificativo 2) indefinito 3) numerale B. nome 1) proprio 2) comune Nei testi non correggere e non valutare gli errori ortografici. Prove orali: In GEOGRAFIA può essere difficoltoso compilare una cartina muta e orientarsi spazialmente o disegnare una carta. Così la memorizzazione può non essere agevole. In STORIA la sequenza temporale e la memorizzazione di date e di nomi può essere difficoltosa. Programmare le interrogazioni specificando gli argomenti che saranno chiesti e ridurre il numero delle pagine. Avvisare 10 minuti prima di interrogare, per dare il tempo di prepararsi psicologicamente e di ripassare. Durante l'interrogazione fare utilizzare sussidi cartacei quali: - Tabelle (date, eventi, nomi, categorie grammaticali, ecc); - Linea del tempo, cartine geografiche fisiche, politiche, grafici; - Mappe concettuali. In EDUCAZIONE FISICA non pretendere il riconoscimento di destra e sinistra, l orientamento spaziale, la memorizzazione di sequenze, la velocità negli spogliatoi. Ricordare che la mancanza di coordinazione e di precisione nell esecuzione degli esercizi può essere ascrivibile al disturbo. MODALITÀ DI VALUTAZIONE: la valutazione delle prove scritte e orali sarà effettuata con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma; non si valutano gli errori di spelling, ortografia ecc.; Le prove orali hanno maggior peso delle corrispondenti prove scritte. Nella valutazione l insegnante terrà conto delle specifiche difficoltà dell alunno: le misure compensative e dispensative adottate non devono abbassare il voto. 6

8 COME È OPPORTUNO AGIRE CON GLI OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI? Gli obiettivi educativi devono essere comuni a tutta la classe, poiché l inclusione delle competenze, non può che passare attraverso una condivisione di azioni e di finalità educative. Possono cambiare i mezzi o gli strumenti attraverso cui operare, ma la comunità educante deve essere solidale e univoca nel proprio percorso e nei propri obiettivi educativi. QUALI SONO LE COSE DA NON FARE? Far leggere l'alunno a voce alta se non vuole; Correggere tutti gli errori nei testi scritti; Dare liste di parole da imparare; Fare copiare dalla lavagna; Fare ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato; Fare paragoni con i compagni; QUALI SONO I PROBLEMI SOCIALI ED EMOTIVI COLLEGATI AD ALUNNI CON D.S.A.? FRUSTRAZIONE: è determinata dall incapacità di tali alunni (che sottolineiamo ancora, hanno un intelligenza nella norma) a soddisfare le aspettative. I loro genitori e gli insegnanti vedono un bambino intelligente ed entusiasta che non riesce a imparare a leggere e a scrivere. Sempre più spesso i dislessici e i loro genitori si sentono ripetere: Eppure è così intelligente, se solo si impegnasse di più. Ironicamente nessuno sa quanto duramente i bambini dislessici ci provino. ANSIA: spesso la costante frustrazione e confusione a scuola rende questi bambini ansiosi. L ansia è esacerbata dalla disomogeneità che caratterizza il quadro della dislessia. L ansia fa sì che i bambini evitino tutto ciò che li spaventa e spesso insegnanti e genitori interpretano questo comportamento come pigrizia. RABBIA: la frustrazione può provocare rabbia. Il bersaglio della rabbia può essere costituito dalla scuola, dagli insegnanti,ma anche dai genitori e dalla madre in particolare. Mentre per un genitore può essere difficile gestire queste situazioni, spesso, il tutoraggio da parte di coetanei o di ragazzi poco più grandi può rivelarsi uno strumento efficace di intervento e di aiuto. IMMAGINE DI SÉ: durante i primi anni di scuola ogni bambino deve risolvere i conflitti tra un immagine di sé positiva e i sentimenti di inferiorità, provocati dalle difficoltà nell apprendimento. I bambini dislessici, infatti, andando incontro ad insuccessi e frustrazioni, si fanno l idea di essere inferiori agli altri bambini e che i loro sforzi facciano poca differenza; spesso si sentono inadeguati ed incompetenti. DEPRESSIONE: i bambini dislessici sono ad alto rischio di provare intensi sentimenti di dolore e sofferenza. Forse a causa della loro bassa autostima, i dislessici temono di sfogare la loro rabbia verso l esterno e quindi la rivolgono verso se stessi. Il bambino depresso può diventare più attivo e comportarsi male per mascherare i sentimenti di dolore. QUAL È LA NORMATIVA VIGENTE IN MERITO AI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO? L 170 del 8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Gazz. Uff. 18 ottobre 2010 n.244 Linee guida MIUR 12 luglio 2011 in allegato al Decreto Ministeriale 5669 del 21luglio Accordo Stato-Regioni indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dsa del 24/07/2012 7

9 ELENCO dei siti dove trovare i documenti, i manuali e vademecum dai quali sono state estratte le risposte per il fascicolo DSA IN PILLOLE della nostra scuola, e quanto serve per ulteriori approfondimenti in materia di DSA Alla preparazione del presente fascicolo hanno collaborato i professori: Elisabetta Gonzato e Patrizio Tranchina. Il referente per la dislessia Prof. Patrizio Tranchina 8

D.S.A. DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

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