Direzione Generale Servizio di Pianificazione e Valutazione
|
|
- Dino Bini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Direzione Generale Servizio di Pianificazione e Valutazione Relazione del Responsabile dell anticorruzione ai sensi dell art.1 c.14 della l. n.190 del 2012 e Relazione sull attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità Dicembre
2 2
3 Sommario Relazione del Responsabile dell anticorruzione ai sensi dell art.1 c.14 della L. n.190 del Premessa Prevenzione dei fenomeni corruttivi Azioni intraprese per ridurre i rischi di corruzione Fase del Controllo... 8 Stato di attuazione del Programma triennale per la trasparenza e integrità Conclusioni Allegati
4 4
5 Relazione del Responsabile dell anticorruzione ai sensi dell art.1 c.14 della L. n.190 del 2012 Entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo pubblica nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette all'organo di indirizzo politico dell'amministrazione. Nei casi in cui l'organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente responsabile lo ritenga opportuno, quest'ultimo riferisce sull'attività (Articolo 1, comma 14, Legge 6 novembre 2012 n. 190). Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 1 febbraio 2013, ha nominato, quale Responsabile dell anticorruzione, l Ing. Alberto Scuttari, Direttore Generale di Ca Foscari,. 1.Premessa Il Piano triennale di prevenzione della corruzione di Ca Foscari è stato adottato, per la prima volta, dal Consiglio di Amministrazione dell Ateneo nella seduta del 22 marzo 2013, secondo le previsioni della L. n. 190 del La legge stessa, Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, rappresenta l attuazione dell art.6 della Convenzione dell Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dall Assemblea generale dell ONU il 31 ottobre La Legge individua come soggetti attivi la CIVIT, ora ANAC, in veste di Autorità Nazionale Anticorruzione, il Dipartimento della Funzione Pubblica, coordinatore vero e proprio delle attività anticorruttive, e la figura del Responsabile interno dell anticorruzione. Questi elabora un Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e si fa garante della sua applicazione all interno dell Amministrazione di appartenenza, con l obbligo di rendicontare, tramite una relazione annuale, sulle attività anticorruttive poste in essere. Punti qualificanti dell attività di contrasto alla corruzione, previsti dalla norma, sono l introduzione all interno del Piano triennale di Prevenzione della corruzione (PTPC) di due novità: la previsione di criteri di rotazione del personale e la programmazione di corsi di formazione, oltre che di eventuali altre misure attagliate sulla amministrazione di riferimento. Il PTPC redatto da Ca Foscari nel marzo 2013, contiene, così, una serie di informazioni miranti a rendere strutturale l attività anticorruttiva: si riporta l atto di nomina del Responsabile anticorruzione; vengono individuati i processi a rischio corruzione; si ricordano le azioni poste in essere dall Ateneo per ridurre i rischi; si dà una prima indicazione circa la programmazione di corsi di formazione per il personale, ricordando la modalità di controllo da parte del Responsabile Anticorruzione del personale coinvolto in processi a rischio. Ancora, si garantiscono modalità di rendicontazione delle attività a rischio, e quindi gli obblighi di trasparenza legati alla pubblicità degli atti sul sito dell Ateneo. Infine, è sviluppato un Piano 5
6 Triennale di prevenzione del rischio di corruzione. In esso si indicano gli attori coinvolti nel monitoraggio anticorruzione, inquadrandolo in due ambiti: le azioni volte alla prevenzione e quelle volte al controllo. Inoltre, è stabilito il raccordo delle attività di prevenzione della corruzione con la normativa sulla trasparenza, riorganizzata nel D.lgs. n. 33 del 2013, alla quale viene dedicato un paragrafo. Brevemente, basterà qui ricordare che la trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale ai fini della prevenzione della corruzione e per l efficienza e l efficacia dell azione amministrativa, attraverso: La conoscenza del responsabile per ciascun procedimento garantendo la responsabilizzazione dei funzionari; La conoscenza dei presupposti per l avvio e lo svolgimento del procedimento utili alla valutazione di anomalie del procedimento stesso; La conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate La conoscenza della situazione patrimoniale di chi ha cariche dirigenziali o politiche, favorendo il controllo circa arricchimenti anomali verificatisi durante il mandato. La applicazione di questa normativa si concretizza nella sezione del portale di Ateneo denominata Amministrazione Trasparente. 2.Prevenzione dei fenomeni corruttivi Per quanto riguarda la prevenzione dei fenomeni corruttivi, si è proceduto da parte della Direzione Generale e dell Ufficio di Pianificazione e Valutazione, alla analisi dei processi e delle procedure a rischio di corruzione, mentre da parte dei Dirigenti si è proceduto alla analisi delle procedure e segnalazioni di elementi di rischio, mappati conseguentemente come processi soggetti a rischio di lieve entità (23 processi) e come processi soggetti a rischio medio (11 processi), individuati all interno dei processi d Ateneo mappati ai fini dell analisi delle Attività, competenze ed esperienze (analisi ACE). Tale analisi è finalizzata, oltre alla mappatura dei processi di Ateneo, alla ricognizione delle competenze possedute e richieste al personale incaricato del presidio degli stessi. L analisi si articola in due differenti fasi, ognuna delle quali prevede due o più sottofasi: la mappatura dei processi e l analisi delle competenze. Fondamentale ai fini della predisposizione del PTPC è stata, quindi, proprio la mappatura dei processi rilevanti, dove per processo si intende un insieme di attività, non necessariamente sequenziali, accomunate dal perseguimento dello stesso obiettivo e con rilevanti si indicano i processi specificamente riferibili ad un settore determinato. I Processi che interessano l Amministrazione centrale, i Dipartimenti, le Scuole d Ateneo e il Sistema bibliotecario d Ateneo mappati risultano pari a 266. Un gruppo di lavoro composto dai Dirigenti di Area e dai Direttori degli uffici, nel corso del febbraio 2013, hanno preso in considerazione la totalità di tali processi per individuare quelli a rischio corruzione. Da 6
7 questa analisi è emerso che i processi coinvolti a qualsiasi livello di rischio interessano soprattutto gli Uffici che si occupano dell acquisto di beni e servizi, di materiale librario, e quelli legati allo svolgimento di gare e alla gestione del fondo economale. Da segnalare che in tali ambiti non sono stati rilevati alti livelli di rischio, prendendo in considerazione anche le misure già in atto finalizzate alla eliminazione, o alla riduzione, del rischio di corruzione. 3.Azioni intraprese per ridurre i rischi di corruzione Tra i principali interventi già introdotti ai fini della riduzione di eventi corruttivi, si ricordano: - L obbligo di approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di tutte le procedure di acquisto che eccedono la soglia comunitaria, in linea con la normativa generale sugli appalti; - La previsione di procedure per l effettuazione di acquisti sotto la soglia comunitaria, individuate dal Regolamento per gli acquisti di beni, servizi e lavori in economia; - L obbligo di aderire alle convenzioni Consip e, dal 1 gennaio 2013, al Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) per qualsiasi tipologia di acquisto; - L introduzione di specifiche procedure per acquisti effettuati per beni e servizi non presenti nel MEPA, in particolare: o per affidamenti diretti con importo superiore a euro è necessario un Decreto del Dirigente della struttura interessata, o per acquisti superiori a euro deve essere istituita una apposita commissione di valutazione delle offerte; - La previsione che tutti gli acquisti compiuti dall Amministrazione centrale di importo superiore a euro devono essere effettuati con Decreto del Direttore Generale; - L introduzione (DDG 15/2012 e DDG 95/2013) della delega ai Dirigenti per acquisti in economia fino ad un massimo di euro ( euro per i lavori) con l obbligo di rendicontazione periodica e la comunicazione, al Direttore Generale, delle spese e degli acquisti effettuati; - L utilizzo di un software di gestione degli acquisti librari nelle biblioteche, che consente la tracciabilità dei flussi. Inoltre, altre misure, di carattere più generale, consentono il costante controllo delle procedure e la sostanziale eliminazione del rischio di corruzione. L introduzione, dal 2012, del Bilancio unico consente un accentramento dei riscontri contabili e la gestione centralizzata dell emissione dei mandati e dell effettuazione dei pagamenti, con il controllo della cassa. Infine, l adozione di un sistema di verifica di compliance (audit interno), consente una valutazione periodica delle procedure poste in essere dalle Strutture dotate di autonomia gestionale e amministrativa. 7
8 Si è poi proceduto, in sede di Consiglio di Amministrazione, alla programmazione della elaborazione, nel corso del 2014, di un Piano di formazione per il Personale addetto alle attività a rischio. 4.Fase del Controllo La fase del controllo prevede che da parte della Direzione Generale e dell Ufficio Pianificazione e Valutazione si eseguissero controlli a campione sulla compliance delle procedure. Questa fase ha visto il suo concretizzarsi nel sistema di compliance sopradescritto, applicato, per il primo anno, ai Dipartimenti, ma in prospettiva esteso a tutte le strutture dell Amministrazione Centrale. Il Compliance System di Ateneo è uno strumento di innovazione all interno dei sistemi di controllo nelle pubbliche amministrazioni. Ha, come riferimento normativo, il DLgs.286 del 1999 recante il riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, emanato in attuazione della L.59/1997. Il Dlgs.150/2009 ha poi previsto il raccordo tra i sistemi di controllo esistenti all interno di una amministrazione con il sistema di misurazione e valutazione della performance e la programmazione finanziaria e di bilancio. Delineati poco sopra i tratti fondamentali di tale sistema, è necessario specificare ora gli attori. I soggetti che devono dar conto della rispondenza della compliance in sede di verifica, sono i Direttori e i Segretari della strutture decentrate di Ateneo (Dipartimenti, Scuole, Centri). Ad essi spetta il compito di promuovere la cultura del controllo nelle aree di propria responsabilità. La verifica della compliance è demandata al Servizio di Pianificazione e Valutazione, che programma visite periodiche nelle strutture, redigendo con cadenza annuale (31 dicembre) una Relazione sullo stato dell attuazione del Compliance System d Ateneo. Le aree coinvolte da questa verifica, sono le seguenti: Acquisti Bilancio/Amministrazione Personale Didattica Ricerca All interno di queste aree sono individuati i processi presidiati dalle diverse Strutture decentrate. Le fonti di riferimento per l attività di compliance sono: 8
9 Norme legislative Regolamenti interni Circolari Delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione (ultimi due anni) Queste informazioni sono finalizzate alla costruzione di una check list, dalla quale attingere per effettuare i controlli di compliance. Ogni procedura esprime una valutazione qualitativa del grado di aderenza della stessa con le previsioni normative o regolamentari. Il verbale di sintesi viene poi trasmesso alla Direzione Generale. Infine, il Rettore, il Consiglio di Amministrazione e il Direttore Generale, possono richiedere all ufficio Pianificazione e Valutazione l effettuazione di visite di verifica extra anche in merito a tematiche più specifiche. Il primo anno di applicazione ha interessato i Dipartimenti. Successivamente, il sistema sarà esteso all Amministrazione centrale e alle altre strutture dell Ateneo. Il primo Rapporto sull attuazione del compliance system è allegato alla presente relazione. 9
10 Stato di attuazione del Programma triennale per la trasparenza e integrità Nel corso dell ultimo anno la disciplina della trasparenza è stata oggetto di importanti interventi normativi, rappresentando uno dei fattori determinanti per favorire il controllo e la legalità dell azione amministrativa. In seguito all entrata in vigore del D.lgs. n. 33 del 2013, l Ateneo ha provveduto ad aggiornare tempestivamente il Programma Triennale per la trasparenza, secondo quanto definito nelle Delibere CiVIT n. 105/2010, n. 2/2012 e nel testo in consultazione della bozza di delibera delle linee guida , al fine di renderlo allineato al contesto organizzativo interno e alla normativa vigente. Il Programma è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell 8 luglio 2013, previo parere positivo espresso dal Nucleo di Valutazione, e pubblicato sul sito web istituzionale. Nel contempo, la sezione del sito istituzionale denominata Amministrazione trasparente è stata organizzata, come prescritto dalla norma, in sotto-sezioni all interno delle quali sono stati inseriti i documenti, le informazioni e i dati immediatamente disponibili. Gran parte delle informazioni richieste erano già disponibili nel sito, perciò si è trattato di riorganizzarle secondo quanto richiesto dalla norma. Per il 2013 si può dichiarare sostanzialmente completata la realizzazione delle azioni previste dal Programma. Le azioni completate sono di seguito descritte: La sotto-sezione Atti generali è stata implementata con una pagina dedicata a tutti i riferimenti normativi di interesse per il settore Università pubblicati nella banca dati Normattiva. Si tratta di una pagina in costante aggiornamento; Il Consiglio di Amministrazione con delibera n. 147 assunta nella seduta dell'11 ottobre 2013 ha deciso di rinviare l individuazione degli Organi di Ateneo a cui applicare eventualmente gli obblighi di comunicazione di cui all art. 14 D.lgs. 33/2013, alla definizione delle conclusioni da parte del tavolo tecnico di lavoro C.R.U.I./Ci.V.I.T. attualmente in corso, poiché la norma appare non applicabile agli Atenei; È stata organizzata una pagina con l elenco delle caselle di posta elettronica certificata e con il link diretto alla sezione Ricerca Persone ; È completo l elenco degli enti controllati con tutte le informazioni richieste e le relative rappresentazioni grafiche che evidenziano le quote di partecipazione dell Ateneo a società ed enti di diritto privato; 10
11 Sono state individuate tutte le informazioni identificative degli immobili posseduti, nonché dei canoni di locazione o di affitto versati o percepiti; Importante spessore è stato dedicato alla sezione Altri contenuti che, nella logica di piena apertura verso l esterno, ha previsto la pubblicazione di dati peculiari del contesto universitario e rappresenta l impegno dell amministrazione nei confronti dei propri specifici utenti. In particolare, è stata data ulteriore evidenza dei documenti, già pubblicati in altre pagine del sito web, relativi alla pianificazione strategica, alla prevenzione della corruzione, all internazionalizzazione dell Ateneo, alla qualità e alla sostenibilità, ai modelli per l attribuzione di risorse e ai documenti ad uso interno. Sono stati, inoltre, pubblicati i risultati i delle valutazioni sulla qualità della didattica, rilevata attraverso l opinione degli studenti frequentanti, esposte a livello di Singolo insegnamento e per Corso di Studio. Verranno pubblicate a breve anche le valutazioni sulla didattica e sui servizi, rilevate attraverso i questionari annuali somministrati a tutti gli studenti iscritti agli anni successivi al primo e i dati derivati dai questionari somministrati agli immatricolati. Il 16 settembre 2013 il Nucleo di Valutazione ha effettuato una verifica sull assolvimento di specifici obblighi di pubblicazione di cui alla delibera CiVIT n. 71/2013, sottolineando che alcuni adempimenti risultano non ancora pienamente assolti, a causa di tempi tecnici necessari alla pubblicazione nel sito dell Amministrazione. Tali lacune, precisa il Nucleo, non inficiano il quadro complessivamente soddisfacente della trasparenza amministrativa e che in buona parte l Ateneo pensa di colmare nell arco dei prossimi mesi. Alla data del 30 settembre u.s., quanto richiesto per le società partecipate è stato completato. L attestazione del Nucleo è stata pubblicata in apposita sezione del sito, come specificato dalla Civit. Si registrano ancora alcuni scostamenti rispetto alle previsioni per quanto riguarda la pubblicazione delle seguenti informazioni: Dotazione organica; Personale non a tempo indeterminato; Ammontare complessivo dei premi; Dati relativi ai premi. Ca Foscari sta già lavorando su alcune azioni previste per il 2014 e Nello specifico, è stata avviata la procedura di verifica e raccolta dati per l'aggiornamento dei procedimenti di Ateneo e si è riunito un apposito gruppo di lavoro per l elaborazione della Carta dei servizi d Ateneo. È in corso di realizzazione una procedura informatica in grado di alimentare in modo automatico e 11
12 immediato quanto pubblicato nelle sotto-sezioni Provvedimenti e Bandi di gara e contratti: si tratta di una scheda elettronica predisposta dall Area Sistemi Informatici e Telecomunicazioni che, una volta compilata da parte degli utenti autorizzati, consentirà di adempiere sia agli obblighi di pubblicazione dei contratti pubblici previsti dalla L. 190 del 2012, sia a quelli di trasparenza relativamente alla pubblicazione dei provvedimenti dirigenziali finali di scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi e forniture nonché le delibere a contrarre nei casi di procedure per l affidamento e l esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture tramite procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando di gara. Il sistema entrerà a regime entro fine anno. In attesa dell'avvio del sistema di contabilità analitica previsto per il 1 gennaio 2014, che permetterà, a partire dal 2015 di evidenziare i costi effettivi per ogni servizio erogato, nella sezione Costi contabilizzati, è stata pubblicata una tabella che rappresenta il costo totale delle risorse del personale per ciascun servizio erogato, con riferimento a tutte le strutture amministrative presenti in Ateneo, utilizzando una logica Activity Based. Per essere ancora più trasparente nei confronti degli stakeholders, nella pagina Amministrazione trasparente è stata attivata la funzionalità che consente di far comparire il logo della Bussola della Trasparenza sul sito istituzionale di Ateneo. In questo modo è possibile semplificare l accesso alla funzionalità da parte del cittadino e quindi favorire la partecipazione sociale al processo di miglioramento della trasparenza dei siti. Conclusioni Con comunicazione dell 11 settembre 2013 l Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC ex CIVIT) ha reso noto l approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) risultato dal lavoro del Dipartimento della Funzione Pubblica. Esso fornisce un set di linee guida per costruire il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che ogni Amministrazione Pubblica deve adottare entro il 31 gennaio L Ateneo è in fase di redazione del nuovo Piano Triennale in coerenza con tali linee guida. Sulla base del nuovo Piano, la prossima Relazione sarà presentata nei medesimi termini della presente, ma risponderà agli schemi e conterrà le informazioni predeterminate dal PNA. 12
13 Allegati Allegato 1: Rapporto 2013 sulla Compliance. 13
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliUNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016
Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016
AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA Allegato C) alla delibera dell 1/02/2016 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE
DettagliRegolamento comunale per la disciplina dei controlli interni
Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli
DettagliSTATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 01-014 (Aggiornamento Tecnico 014 del 30 SETTEMBRE 013) Premessa La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il
DettagliModelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015
Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Triennio (2015-2017)
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Triennio (2015-2017) Allegato 1 al Piano triennale di Premessa In attuazione della delega contenuta nella Legge 6 novembre 2012, n. 190 ( Disposizioni
DettagliComune di Pratola Serra Provincia di Avellino Il Segretario Comunale
RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE- APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 34 del 03.03.2014 La L. 190/2012, recante Disposizioni per la
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di
DettagliCOMUNE DI GANDOSSO PROGRAMMA TRIENNALE TRASPARENZA E INTEGRITA'
COMUNE DI GANDOSSO PROGRAMMA TRIENNALE TRASPARENZA E INTEGRITA' 2014 2016 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA Con il presente documento ci si propone di fornire una visione organica dei compiti istituzionali e
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto
DettagliDECRETO DEL SEGRETARIO GENERALE N. 17 DI DATA 27 MARZO 2015
DECRETO DEL SEGRETARIO GENERALE N. 17 DI DATA 27 MARZO 2015 OGGETTO: Approvazione del Piano per la prevenzione della corruzione e del Programma per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017 dell Autorità
DettagliRELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017
RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 PERIODO: GENNAIO - GIUGNO 2015 PREMESSA Il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità (PTTI)
DettagliOBBLIGHI DI TRASPARENZA 2015-2017
OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2015-2017 Allegato A Al Programma Triennale per la 2015-2017 Di seguito i dati oggetto di pubblicazione, ai sensi di quanto previsto dalla normativa sulla di cui al 33 del 2013.
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)
Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2014 2016 Predisposto dal Responsabile per la trasparenza e l integrità Adottato in data 28 gennaio 2014 con deliberazione n. 4 del Consiglio
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA 2015-2017
(allegato Delibera Giunta n. 4 del 02.02.2015) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA 2015-2017 (in attuazione del D. Leg.vo 33/2013) PREMESSA Con la redazione del Programma Triennale per la
DettagliPolitecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.
2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta
DettagliRegolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia
Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia LA BANCA D ITALIA Visto l art. 1, comma 15, della legge 6
DettagliR E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I
COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I
DettagliSettembre 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Giunta Provincia Autonoma di Trento
Settembre 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Giunta Provincia Autonoma di Trento 1 Introduzione Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti
DettagliMarzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Milano
Marzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Milano 1 Introduzione Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche
DettagliAllegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Firenze
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Firenze 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliID n. 608295. Premessa
ID n. 608295 Premessa MONITORAGGIO E VIGILANZA SULL ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA RELATIVI AL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014/2016 REPORT - I semestre 2014 Il P.T.T.I.
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
Dettagli***** COPIA***** UNIONE COMUNI MARMILLA Via Rinascita, 19 09020 Villamar (VS)
N 133 15/05/2015 REGISTRO GENERALE DETERMINAZIONI 2015 ***** COPIA***** UNIONE COMUNI MARMILLA Via Rinascita, 19 09020 Villamar (VS) SERVIZIO GESTIONE BIBLIOTECHE E SISTEMA BIBLIOTECARIO DETERMINAZIONE
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliSegreteria e Direzione Generale Servizio Sistemi Informativi. Determinazione n. 936 del 06/07/2015
Segreteria e Direzione Generale Servizio Sistemi Informativi PROP. NUM. 625/2015 Determinazione n. 936 del 06/07/2015 Oggetto: ACQUISTO SUL MEPA DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE E ASSISTENZA SOFTWARE DI BASE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con Decreto dell Amministratore Unico n. 7 del 26/01/2015 INDICE INTRODUZIONE: 1. LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI RECATE DAL D.LGS.
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 Via Mario Angeloni, 80/A 06124 Perugia Posta certificata aur@postacert.it Sito web: www.aur-umbria.it INDICE n. pagina Premessa 3 Parte I
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
DELIBERA N. 39 DEL 30.1.2014-OGGETTO: UOC GESTIONE DEL PERSONALE APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELL AZIENDA OSPEDALIERA
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Comune di Neive Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Premessa La trasparenza è intesa come accessibilità totale, delle informazioni concernenti ogni aspetto
DettagliREGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. eseguibile.
REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del eseguibile. 06 marzo 2013, resa immediatamente ENTRATO IN VIGORE IL 06 MARZO 2013 1 REGOLAMENTO DEI CONTROLLI
DettagliMarzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Messina
Marzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Messina 1 Introduzione Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche
DettagliCOMUNE DI PRATO SESIA Provincia di Novara
COMUNE DI PRATO SESIA Provincia di Novara ORIGINALE COPIA DELIBERAZIONE N. 9 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: Approvazione Programma Triennale per la Trasparenza ed integrità anni
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliVERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE
COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 2 DEL 19.02.2015 (Protocollo Generale n. 160 del 19.02.2015) OGGETTO: Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione
DettagliCOMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia
COMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia Programma triennale per la trasparenza e l integrità (Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013) Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. del PREMESSA
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Fondazione Provinciale Bresciana per L Assistenza Minorile onlus PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Triennio 2014 2016 Indice Articolo 1. Articolo 2. Articolo 3. Articolo 4. Articolo 5. Articolo
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliDETERMINAZIONE N. 141 DEL 21 OTTOBRE 2015. IL DIRETTORE dott.ssa Elisabetta Cecchini
DETERMINAZIONE N. 141 DEL 21 OTTOBRE 2015 OGGETTO: Acquisizione servizi di rinnovo hosting, supporto, manutenzione, messa in sicurezza del dominio e della web-mail dell Ente. Affidamento diretto alla ditta
DettagliCOMUNE DI BUDRIO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA (in attuazione del D. Leg.vo 33/2013)
All.B) COMUNE DI BUDRIO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA (in attuazione del D. Leg.vo 33/2013) PREMESSA Con la redazione dell aggiornamento del Programma Triennale per la trasparenza
DettagliComune di Nogarole Vicentino (Provincia di Vicenza) SETTORE 1 Amministrativo Economico-finanziario
Comune di Nogarole Vicentino (Provincia di Vicenza) SETTORE 1 Amministrativo Economico-finanziario Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2015 2017 1 1 Approvato con deliberazione della Giunta
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1. PREMESSA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ANNI 2013-2015 1. PREMESSA Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale a tutti gli aspetti dell organizzazione, è un elemento essenziale
DettagliPiano. Anticorruzione. Pianoro Centro SpA
Piano Anticorruzione Pianoro Centro SpA 2015-2017 Indice Premessa..... 2 Attività ed Organizzazione Aziendale 4 Referenti.. 5 Compiti operativi del Responsabile 5 Aree di rischio. 5 I Controlli 6 La Trasparenza...
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 dicembre 2014 INDICE PREMESSA Oggetto del piano Il Responsabile della prevenzione
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila
Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Percorso elaborazione ed approvazione PTTI 2014-2016
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017
Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza Adottato in data 26 gennaio 2015 con deliberazione n. 03 della Giunta comunale
DettagliTitolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi
Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi ASSEMBLEA LEGISLATIVA Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 280 del 14/05/2015 Proposta: DAL/2015/291 del 13/05/2015 Struttura proponente: Oggetto:
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI Sede: 26900 Lodi Via Fissiraga, 15 C.F. - P.I. n. 03426440966 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE Servizio/U.O. proponente A.O. Dipartimento Tecnico Amministrativo Numero
DettagliIntroduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione
DettagliCOMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria
Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche
DettagliPIANO DELLA PERFORMANCE
PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance
DettagliIl Ministro della Difesa
Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che
DettagliSETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017. Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015
SETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017 Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015 1 Sommario Fonti di riferimento pag. 3 I contenuti del Programma pag. 3
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017 (approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.4 del 30/1/2015) Premessa Il decreto legislativo n. 150/2009 introduce
DettagliTPER SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014-2016
TPER SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014-2016 Direzione Generale Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12.12.2014 1 Sommario Fonti di riferimento pag. 3 I contenuti del
DettagliORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA
ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015 2017 Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione è il documento previsto dall'art. 1 della
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)
COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
IL DIRETTORE GENERALE RICHIAMATO il Regolamento sui controlli interni, approvato con Delibera di Consiglio della Federazione dei Comuni del Camposampierese n.1 del 12.03.2013, adottato ai sensi del D.L.174/2012,
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliCOMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO
SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno
DettagliProgramma per la Trasparenza e l Integrità 2014-2016
Programma per la Trasparenza e l Integrità 2014-2016 Documento Trasparenza: Codice di raggruppamento: Oggetto della modifica: TR.PRO.TRA TR.PRO.TRA Approvazione: Delegato Piero Buoncristiano Emissione:
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliCOMUNE DI TICINETO. (Provincia di Alessandria) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ. PERIODO 2014-2016
COMUNE DI TICINETO (Provincia di Alessandria) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ. PERIODO 2014-2016 Approvato con D.G.C. n. 10 del 31/01/2014 1. PREMESSA Il Decreto legislativo 14 marzo
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50
REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Roma 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliOrdine degli Avvocati di Bergamo. SEZIONE II Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017
Ordine degli Avvocati di Bergamo SEZIONE II Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017 1 1. Introduzione Con il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017 (PTTI)
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014
COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO P R O V I N C I A D I R O V I G O C.F. 82000570299 P.I. 00194640298 - Via Roma, 75 - CAP 45020 - Tel. 0425 669030 / 669337 / 648085 Fax 0425650315 info-comunevillanova@legalmail.it
DettagliPiano Triennale di Prevenzione della Corruzione Afol Est Milano
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Afol Est Milano PIANO DELLE AZIONI 2015 Gennaio 2015 Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2016 ( di seguito anche PTPC o Piano) dell'agenzia
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
DettagliDECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO (Ex art. 24 Regolamento di Organizzazione e Funzionamento)
1 di 6 31/01/2014 10.45 AGENZIA FORESTALE REGIONALE DELL UMBRIA (Ex legge regionale 23/12/2011 n. 18) ENTE Agenzia Forestale Regionale dell Umbria ORGANO Amministratore Unico NUMERO 28 DATA 28-01-2014
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014/2016
Comune di Ronchis Provincia di Udine PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014/2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Il Decreto Legislativo n. 33/2013 ha confermato
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014
COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale
DettagliRelazione sullo stato, sul funzionamento e sugli esiti del processo di valutazione e misurazione delle performance nell anno 2014.
PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA (denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della legge regionale n. 8/2014) CENTRO DIREZIONALE NUOVALUCE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE (Istituito con delibera
DettagliCOMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del
DettagliCOMUNE DI MASAINAS PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS
COMUNE DI MASAINAS PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS C O P I A DETERMINAZIONE N. 188 Area Finanziaria Registro Settore: 212 Data: 16/04/2015 Servizio: Ufficio Ragioneria DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL
DettagliPROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012
PROVINCIA DI LECCE SERVIZIO INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012 INDICE 1. PREMESSA 2. STRUMENTI 3. INDIVIDUAZIONE DATI DA PUBBLICARE 4. INDIVIDUAZIONE
DettagliCOMUNE DI PAITONE PROVINCIA DI BRESCIA
Dott. Salvatore Tarantino COMUNE DI PAITONE PROVINCIA DI BRESCIA ORIGINALE COPIA VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL'AREA LAVORI PUBBLICI N. 119 del 20/10/2015 OGGETTO:OPERE DI COMPLETAMENTO
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
Dettagli