A cura di Roberto Scano. Accessibilità informatica: raccomandazioni, standard e normativa italiana

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1 A cura di Roberto Scano Accessibilità informatica: raccomandazioni, standard e normativa italiana

2 Panoramica Generale L accessibilità nel campo dell informatica non nasce oggi, ma ha origini nel secolo scorso: grazie all avvento delle nuove tecnologie è stato possibile realizzare delle soluzioni hardware e software che garantiscono anche agli utenti soggetti alle diverse disabilità di poter comunicare. Con le vecchie interfacce testuali, basate su semplici caratteri, era facile implementare soluzioni che leggessero i contenuti ma la diffusione delle interfacce grafiche, e soprattutto con la diffusione di contenuti nel web era quantomeno necessario porre delle regole di base al fine di garantire una chiara accessibilità dei controlli di tali interfacce. Si sono quindi poste le problematiche di garantire l accessibilità di: hardware software web Per hardware e software attualmente ci si basa sulle linee guida fornite dai produttori di tali tecnologie, in quanto mentre per l hardware sono già disponibili da anni una serie di norme ISO in materia, solo ora stanno nascendo delle nuove norme ISO che forniscono una serie di principi per lo sviluppo delle interfacce software. La ISO (Ergonomics of human-system interaction Part 171: Guidance on software accessibility) è un importante contributo alla fruibilità dei sistemi informatici da parte di qualsiasi utente, anche per coloro che soffrono di una disabilità temporanea o permanente. Il documento fa parte di una serie di norme volte a semplificare l'utilizzo dei sistemi informatici, per dare la possibilità a persone con disabilità di lavorare e usufruire di tali sistemi allo stesso modo degli altri utilizzatori fornendo delle linee guida per programmare software che tengano conto delle varie capacità fisiche e sensoriali dell'utilizzatore finale. Questo dovrebbe portare alla progettazione di interfacce più accessibili, aiutando così a rimuovere quelle barriere - spesso invisibili - che limitano o rendono più difficile l'operatività di quel mezzo miliardo di persone al mondo che soffre di un qualche tipo di disabilità. Secondo una statistica delle Nazioni Unite, più di mezzo miliardo di persone nel mondo si trova in una condizione di invalidità causata da disabilità mentali, psichiche o sensoriali, e la loro libertà d'azione si trova spesso limitata da barriere fisiche e sociali. La ISO , elaborata in seno al Comitato tecnico ISO 159 "Ergonomics", si impegna nell'abbattimento di tali ostacoli. Per fare un semplice esempio: un aumento delle dimensioni dello schermo, del contrasto o della visibilità globale, caratteristiche quali video "fuori misura" o caratteri di dimensioni più grandi in una nuova concezione del prodotto, possono enormemente aiutare tutte le persone che presentano handicap visivi. Compito di questa norma ISO è quindi quello di definire dei principi a cui i produttori di sistemi operativi e di applicazioni dovranno adeguarsi per garantire una completa accessibilità. Un capitolo a parte riguarda il web, per cui il consorzio mondiale del web (World Wide Web Consortium, meglio conosciuto come W3C 2 ) definisce ed armonizza una serie di specifiche tecniche al fine di poter consentire a chiunque di fruire dei contenuti. Anche per il campo web è necessario identificare diverse problematiche di accessibilità, e per ogni problematica sono disponibili delle specifiche pubbliche

3 Accessibilità dei programmi di navigazione. I programmi di navigazione (browser) devono essere anch essi accessibili per garantire all utente con disabilità di poter interagirvi per fruire dei contenuti. Il W3C a tal proposito ha definito una raccomandazione: UAAG (User Agent Accessibility Guidelines). Accessibilità dei contenuti web. Ciò che si pubblica nel web, al fine di essere considerato accessibile (e quindi fruibile dagli utenti dotati di tecnologie assistive o di configurazioni particolari) deve seguire una serie di linee guida, attualmente definite come WCAG (Web Content Accessibility Guidelines). Queste linee guida, risalenti al 1999, sono la base del progetto di diffusione dell accessibilità promosso dall Unione Europea (eeurope) ed è alla base di molte normative, tra cui la legge 4/2004 (Legge Stanca). Sono in fase di definizione le linee guida WCAG che, alla data del convegno, sono in Last Call (penultimo stadio per giungere a raccomandazione). Quest ultima versione estende la sua applicabilità ai contenuti per il web diversi dal normale HTML, limite questo delle vecchie WCAG 1.0 che attualmente creano problemi con le applicazioni web-based. Accessibilità dei programmi di sviluppo dei contenuti per il web. Per produrre contenuti accessibili è necessario anche che vi siano degli strumenti che consentano di garantire l accessibilità del contenuto generato. Per tale motivo il W3C ha prodotto le ATAG (Authoring Tools Accessibility Guidelines) che non si limitano a fornire indicazioni per la generazione di contenuto accessibile ma anche a garantire che l interfaccia dello strumento di authoring sia anch essa accessibile. È in fase di definizione la nuova versione di tali linee guida (ATAG ) che è particolarmente utile per tutte le applicazioni web che si occupano di generare contenuti, come i Web CMS. Oltre a tali raccomandazioni, a breve sarà disponibile una norma ISO in materia di interfacce web. La ISO (Ergonomics of human system interaction Part 151: Software ergonomics for World Wide Web user interfaces) fornisce delle raccomandazioni e delle linee guida per lo sviluppo centrato sull'utente delle interfacce per il World Wide Web (abbreviabile in "interfacce utente per il web") per incrementarne l'usabilità. Le interfacce utente per il web riguardano sia tutti gli utenti internet che gruppi riservati di utenti come ad esempio i dipendenti di un'organizzazione (intranet), clienti e/o fornitori di un'azienda (extranet) e altre specifiche comunità di utenti. Le interfacce utente per il web vengono presentate tramite uno specifico programma utente (come ad esempio un browser web) su un personal computer, su piattaforme di tipo mobile o tramite qualsiasi altra periferica collegata in rete. Alcune raccomandazioni presenti in questo standard possono essere applicate ad una serie di tecnologie front-end differenti tra loro mentre lo sviluppo di interfacce web per periferiche di tipo mobile o PDA non è uno degli obiettivi specifici di questo standard internazionale. Le raccomandazioni contenute all'interno di questo standard internazionale focalizzano sui seguenti aspetti: scopi e strategie di un'applicazione web; contenuti e funzionalità; navigazione ed interazione; sviluppo e presentazione di media

4 Fornire indicazioni dettagliate sull'estetica e sull'arte del design per un particolare media non rientra nelle finalità di questo standard internazionale. Questo standard si occupa anche di aspetti specifici delle interfacce utente per il Web come la veridicità, la sicurezza e la credibilità che non sono considerate dagli standard ISO per le applicazioni e le interfacce i quali però dovranno essere un punto di riferimento per lo sviluppo di interfacce Web essendo degli standard internazionali di ergonomia. La partecipazione di esperti internazionali in materia di accessibilità che già partecipano alle attività del World Wide Web Consortium (W3C) quali Gregg Vanderheiden, il sottoscritto e Luca Mascaro è stata una garanzia nell armonizzazione tra le future WCAG 2.0 e la norma ISO. Va segnalato inoltre che il gruppo di lavoro ha considerato di inserire in bibliografia l opera da me redatta Accessibilità: dalla teoria alla realtà (ISBN: ) a cui hanno partecipato altri esperti italiani ed internazionali in materia di accessibilità. Ultimo punto che sarà trattato è la legge 4/2004, ovvero la legge Stanca e sarà illustrata la correlazione tra la stessa e le norme sopra citate. 9

5 Appunti di riferimento Di seguito riporto alcuni appunti di riferimento alle norme sopra citate che possono essere utili per comprendere come sono organizzate le raccomandazioni, gli standard e le norme di riferimento per l accessibilità. Per quanto riguarda le norme ISO e ISO essendo specifiche tecniche in fase di definizione e non essendo documenti pubblici non mi è possibile riportarne i contenuti. WCAG 1.0 Nate il 5 maggio 1999 Formate da 14 linee guida Formate da 65 punti di controllo 3 livelli di priorità Riferimento per progetto eeurope Riferimento per la legge 4/2004 Limitazioni tecnologiche: nel secolo scorso non c era ancora molta diffusione di tecnologie web based come Macromedia Flash, Applicazioni web, AJAX, etc. Le 14 linee guida delle WCAG 1.0 sono le seguenti: 1. Fornire alternative equivalenti per il contenuto visivo e audio. Fornire un contenuto che, una volta presentato all' utente, svolga essenzialmente la stessa funzione o raggiunga lo stesso scopo del contenuto visivo o acustico. 2. Non fare affidamento unicamente sul colore. Assicurarsi che il testo e la parte grafica siano comprensibili se consultati senza il colore 3. Usare marcatori e fogli di stile e farlo in maniera appropriata. Marcare i documenti con gli appositi elementi strutturali. Controllare la presentazione con i fogli di stile piuttosto che con gli elementi e gli attributi di presentazione. 4. Rendere chiaro mediante il markup l'uso del linguaggio naturale. Utilizzare marcatori che agevolino la pronuncia o l' interpretazione di testi in lingua straniera o con abbreviazioni e acronimi. 5. Creare tabelle che si trasformino in maniera elegante. Assicurarsi che le tabelle abbiano la marcatura necessaria per essere trasformate dai browser e da altri user agent. 6. Garantire che le pagine che utilizzano le tecnologie più recenti si trasformino in maniera elegante. Assicurarsi che le pagine rimangano accessibili anche quando le tecnologie più recenti non sono supportate o sono disattivate. 7. Garantire all'utente il controllo dei mutamenti di contenuto dipendenti dal tempo. Assicurarsi che il movimento, il lampeggiare, lo scorrere e l' autoaggiornamento degli oggetti possa essere messo in pausa o arrestato. 8. Garantire l'accessibilità diretta delle Interfacce Utente Incorporate.

6 Assicurarsi che l' interfaccia utente sia conforme ai principi di progettazione accessibile: accesso alle funzionalità indipendente dal dispositivo, possibilità di operare da tastiera, comandi vocali, etc. 9. Progettare per garantire l'indipendenza dal dispositivo. Usare funzioni che permettano di attivare gli elementi della pagina mediante una varietà di dispositivi. 10. Usare soluzioni temporanee. Usare soluzioni provvisorie per l' accessibilità, affinché le tecnologie assistive e i browser più vecchi possano operare correttamente. 11. Usare le tecnologie e le linee guida del W3C. Usare le tecnologie W3C (in conformità con le specifiche) e seguire le linee guida per l' accessibilità. Nei casi in cui non sia possibile usare una tecnologia W3C, oppure nell' utilizzarla si ottenesse materiale che non si trasforma in maniera elegante, fornire una versione alternativa, che sia accessibile, del contenuto. 12. Fornire informazioni di contesto e orientamento. Fornire informazioni di contesto e orientamento per aiutare gli utenti a comprendere pagine o elementi complessi. 13. Fornire meccanismi di navigazione chiari. Fornire meccanismi di navigazione chiari e consistenti - informazioni di orientamento, barre di navigazione, una mappa del sito, etc. - per aumentare la probabilità che una persona possa trovare sul sito ciò che sta cercando. 14. Garantire che i documenti siano chiari e semplici. Garantire che i documenti siano chiari e semplici, affinché possano essere più facilmente comprensibili. Sotto ogni punto di controllo si ritrovano i collegamenti alle Tecniche che rimandano al capitolo del documento Ingresso alle Tecniche per le WCAG 1.0 il quale a sua volta è collegato alle tecniche in: Tecniche di base per le WCAG 1.0 Tecniche HTML per le WCAG 1.0 Tecniche CSS per le WCAG 1.0 Le Tecniche di base, le Tecniche CSS e le Tecniche HTML forniscono una guida all'implementazione, mediante spiegazioni, strategie, ed esempi di codice. I documenti delle tecniche sono organizzati per argomento; per esempio, le Tecniche HTML si riferiscono ai moduli (form), alle immagini, agli elenchi, ai collegamenti, alle tabelle, ecc. Le Linee Guida dell'accessibilità del contenuto del Web 1.0 sono state approvate nel maggio del 1999 e rappresentano una versione stabile e a cui fare riferimento. Le WCAG 2.0 sono in fase di sviluppo per poter essere applicate a differenti tecnologie Web, per essere più facili da usare e da capire, e per essere testate in modo più preciso, così come documentato nei Requisiti per le WCAG 2.0. Il WAI prevede che le WCAG 2.0 possano essere completate nel A causa della natura del processo di sviluppo delle specifiche del W3C, il WAI non può affermare con certezza quando sarà disponibile la versione finale delle WCAG 2.0. Le WCAG 1.0 rimarranno l'ultima versione approvata fin quando non saranno completate le WCAG 2.0.

7 ATAG 1.0 Nate il 3 febbraio 2000 Formate da 7 linee guida Formate da 19 punti di controllo 3 livelli di priorità Limitazioni tecnologiche: nel 2000 non vi era grande diffusione di strumenti di sviluppo webbased (applicazioni web, CMS) e pertanto i requisiti sono limitati alle applicazioni software. Le 7 linee guida delle ATAG 1.0 sono le seguenti: 1. sostenere le pratiche per lo sviluppo accessibile 2. generare marcature standard 3. sostenere la creazione di contenuti accessibili 4. fornire modalità per il controllo e la correzione di contenuti non accessibili 5. integrare soluzioni per l'accessibilità nell'aspetto generale degli strumenti di sviluppo 6. promuovere l'accessibilità nei sistemi di supporto e nella documentazione 7. garantire l'accessibilità dei sistemi di sviluppo agli utenti con disabilità UAAG 1.0 Nate il 17 dicembre 2002 Formate da 12 linee guida Formate da 83 punti di controllo 3 livelli di priorità Attualmente il riferimento per tutti i programmi di navigazione dei contenuti per il web Le 12 linee guida delle UAAG 1.0 sono le seguenti: 1. garantire l'indipendenza dal dispositivo di input o output 2. garantire all'utente l'accesso a tutti i contenuti 3. consentire alla configurazione di non rappresentare dei contenuti che possano ridurre l'accessibilità 4. garantire all'utente il controllo della rappresentazione 5. garantire all'utente il controllo dell'interfaccia utente 6. sviluppare interfacce di programmazione che siano interoperabili 7. rispettare le convenzioni degli ambienti operativi 8. utilizzare delle specifiche a beneficio dell'accessibilità 9. Fornire chiari meccanismi di navigazione 10. aiutare l'utente nell'orientamento 11. consentire la configurazione e la personalizzazione 12. fornire documentazione e aiuto per il programma utente in formato accessibile

8 WCAG 2.0 Last call dal 27 aprile principi generali e 13 linee guida (obiettivi) 1. I contenuti devono essere percepibili (4 linee guida) 1.1. Fornire alternative testuali per tutti i contenuti non testuali Fornire alternative sincronizzate per i contenuti multimediali Garantire che le informazioni e la struttura possano essere separate dalla presentazione Rendere facilmente distinguibili le informazioni principali rispetto allo sfondo. 2. I componenti dell interfaccia devono essere operabili (5 linee guida) 2.1. Rendere tutte le funzionalità operabili tramite comandi da tastiera Consentire agli utenti di controllare i limiti di tempo per la lettura e l interazione Consentire agli utenti di evitare i contenuti che possono causare attacchi di epilessia fotosensibile Fornire funzionalità che aiutino l utente a trovare i contenuti, ad orientarsi all interno dei contenuti e a navigarli Aiutare gli utenti nell evitare errori consentendone facilmente la correzione. 3. I controlli e i contenuti devono essere comprensibili (2 linee guida) 3.1. Rendere leggibile e comprensibile il contenuto testuale Rendere determinabile la posizione e la funzionalità del contenuto. 4. I contenuti devono essere robusti per l uso attuale e futuro (2 linee guida) 4.1. Supportare la compatibilità con i programmi utente odierni e futuri (incluse le tecnologie assistive) Garantire che il contenuto sia accessibile oppure fornire delle alternative accessibili. Per ogni linea guida sono previsti o meno dei success criteria (verificabili sia con strumenti di valutazione che con la verifica di esperti di accessibilità). 3 livelli di conformità: Livello 1 (se si raggiungono tutti i success criteria a livello 1), Livello 2 e Livello 3. Linee guida e priorità sono descritte in modo indipendente dalla tipologia di contenuto. Si introduce il concetto di baseline. Quando uno sviluppatore seleziona delle tecnologie web (HTML, scripting, ecc.) per creare dei contenuti deve essere certo che le tecnologie utilizzate siano supportate ed utilizzabili sia dai programmi utente che dalle tecnologie assistive utilizzate dagli utenti con disabilità. Utilizzando quindi tecnologie non supportate, i contenuti non saranno accessibili. Questo gruppo di tecnologie che l autore presume siano supportate ed attivate in un programma utente accessibile è chiamato baseline. Gli sviluppatori dovranno quindi garantire che tutti i contenuti web siano conformi alle WCAG 2.0 tenendo conto nella verifica che tutte le tecnologie web indicate nella baseline siano attive e funzionanti.

9 Tecnologie non presenti nella baseline possono comunque essere utilizzate ma tutte le informazioni e funzionalità dei contenuti web dovranno essere utilizzabili sia che tali tecnologie siano attive o meno in quanto non è detto che tutti i browser supportino tali tecnologie. Questa modalità di raggruppamento dei success criteria differisce in modo evidente dall approccio utilizzato nelle WCAG 1.0. Per ogni punto di controllo delle WCAG 1.0 veniva assegnata una priorità rispetto l impatto che il requisito aveva per l accessibilità. Pertanto i punti di controllo a livello 3 apparivano essere meno importanti dei punti di controllo al livello di priorità 1. Il gruppo di lavoro delle WCAG ha deciso che tutti i success criteria delle WCAG 2.0 sono essenziali per l accessibilità. Così il sistema basato su punti di controllo e priorità utilizzato nelle WCAG 1.0 è stato sostituito dai success criteria con livello 1, 2 e 3. Va fatto comunque presente che la conformità a tutti e tre i livelli non rende comunque i contenuti web accessibili a tutti. Tutti i success criteria delle WCAG 2.0 sono testabili. Mentre alcuni possono essere testati tramite applicazioni software, altri necessitano la verifica di esperti qualificati. In alcuni casi è possibile combinare la verifica umana con la verifica automatica. Per ogni success criteria c è una serie di tecniche sufficienti per soddisfare il requisito. Per ogni tecnica c è un test per determinare se la tecnica è stata implementata in modo sufficiente. Se il test o i test vengono superati, il gruppo di lavoro delle WCAG considera rispettato il requisito. In ogni caso non è necessario superare tutte le tecniche. ATAG 2.0 Last internal draft 22 marzo principi generali, 7 linee guida (obiettivi), 35 punti di controllo A. Creare interfacce accessibili per i programmi di creazione contenuti (4 linee guida e 18 punti di controllo) A.1. A.2. A.3. A.4. L interfaccia del software deve essere percepibile L interfaccia del software deve essere operabile L interfaccia del software deve essere comprensibile L interfaccia del software deve essere accessibile con le specifiche del sistema B. Supportare la creazione di contenuti accessibili (3 linee guida e 17 punti di controllo) B.1. B.2. B.3. Abilitare la produzione di contenuti accessibili Aiutare l autore nella creazione di contenuti accessibili Promuovere ed integrare soluzioni accessibili Come per le WCAG 2.0 anche le ATAG 2.0 contengono dei success criteria. La differenza sostanziale tra le ATAG 1.0 e le ATAG 2.0 sta nel fatto che oltre ai normali livelli di priorità, nelle ATAG 2.0 vi sono anche le priorità relative al livello di accessibilità delle interfacce web-based secondo le WCAG 1.0 o WCAG 2.0. Il seguente grafico illustra i livelli di conformità come spiegati nella sezione dedicata alla dichiarazione di conformità contenuta nelle ATAG 2.0. Il grafico è formato da una tabella con quattro righe e tre colonne. Le etichette della riga di intestazione indicano: "Ladder of ATAG 2.0 Conformance Levels" (Scala dei livelli di conformità delle ATAG 2.0), "Regular Priority Checkpoints (Punti di controllo per le priorità normali)

10 e "Relative Priority Checkpoints" (Punti di controllo per le priorità relative). Le righe della tabella riportano le etichette di Livello 'Triple-A' (il più alto), Livello 'Double-A' (intermedio), e Livello 'A' (il più basso). Le barre colorate posizionate tra le righe dimostrano che per ottenere un livello superiore di conformità devono essere soddisfatti un numero superiore di punti di controllo (ovvero soddisfare un numero di success criteria per ogni punto di controllo). Legge 4/2004 (Legge Stanca ) I contenuti di seguito riportati sono tratti dal mio libro Legge 04/2004 dalla teoria alla realtà, il manuale per applicare e verificare i requisiti della legge 04/2004. (ISBN: ). La legge 4/ nasce della fusione, in un testo normativo organico, di una serie di disegni di legge in materia di accessibilità, tra cui bisogna ricordare il pdl 3486 (Campa-Palmieri) e il disegno di legge predisposto dal Governo e fortemente voluto dal Ministro per l Innovazione e le Tecnologie, On. Lucio Stanca (pdl 3978). Il disegno di legge governativo è legato ad una serie di vicende che hanno origine con l istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie nel maggio 2002 della "Commissione interministeriale sullo sviluppo e l'impiego delle tecnologie dell'informazione per le categorie deboli" 12 che vede la partecipazione di rappresentanti del Ministro per l'innovazione e le Tecnologie, del Ministro della Salute e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il lavoro finale della commissione, "Libro Bianco sull'accessibilità" 13 viene presentato ai ministri Stanca, Sirchia e Maroni il 5 marzo 2003 a Roma nel corso della Conferenza "Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi" 14. Sulla base delle indicazioni e proposte di intervento emersi dal lavoro della predetta Commissione ed indicati nel "Libro Bianco", il Ministro Stanca ha istituito presso il Dipartimento per l'innovazione e le Tecnologie (Decreto interministeriale del 25 luglio 2003) 15 una nuova "Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per le categorie deboli o svantaggiate", affidando alla medesima compiti di approfondimento delle medesime tematiche e di monitoraggio della realizzazione delle azioni intraprese nonché di studio e proposta di eventuali ulteriori azioni utili ad adeguare la fase di realizzazione alle nuove o diverse esigenze emergenti

11 Le attività delle Commissioni e le precedenti iniziative, quali ad esempio la direttiva sull utilizzo del dominio internet.gov.it, le circolari AIPA sono state ampiamente trattate nel cap. 11 del libro Accessibilità: dalla teoria alla realtà. Il 15 maggio 2003 il Governo ha quindi presentato il disegno di legge n. 3978, Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici sottoscritto da nove ministri del Governo Berlusconi II. In tale disegno di legge non veniva fatto alcun riferimento alle direttive internazionali e al progetto WAI, delegando al Ministro per l Innovazione e le Tecnologie la definizione delle linee guida per l accessibilità, i criteri di valutazione nonché la possibilità del rilascio di un bollino blu ai siti privati che si fossero distinti per l accessibilità. Il 19 giugno 2003 i progetti di legge C. 232, C. 494, C. 2950, C. 3486, C. 3713, C. 3845, C. 3846, C. 3862, C sono stati uniti nella discussione della commissione IX (Trasporti e Comunicazioni) della Camera dei Deputati con relatore l onorevole Paolo Ricciotti. Il 1 luglio 2003 l onorevole Paolo Ricciotti comunicò l elaborazione di un nuovo testo ispirato ai punti definiti dai disegni di legge concorrenti, testo analizzato e discusso in commissione ed emendato grazie agli On. Campa e Palmieri, recependo le indicazioni degli sviluppatori partecipanti alla lista pdl3486. Grazie all attività della lista di discussione pdl3486 e all On. Antonio Calmieri, per la prima volta il 14 ottobre 2003 è stato convocato il rappresentante italiano del W3C, Oreste Signore, per illustrare ai parlamentari la necessità di riferirsi alle direttive internazionali definite dal consorzio. Il 15 ottobre 2003 il testo fu discusso alla Camera dei Deputati e il 16 ottobre venne approvato all unanimità (306 voti favorevoli su 306 parlamentari presenti), passando quindi al Senato per l approvazione in VIII commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) dove venne approvato sempre all unanimità il 17 dicembre La legge è stata poi firmata il 9 gennaio 2004 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 13 del 17 gennaio 2004 entrando effettivamente in vigore dal 1 febbraio I punti qualificanti della legge 04/2004, formata da 12 articoli, sono i seguenti: tutti i siti internet che saranno realizzati, o rinnovati, in futuro dalle pubbliche amministrazioni dovranno rispettare i requisiti di accessibilità; negli acquisti di i prodotti informatici (hardware e software) da parte delle pubbliche amministrazioni l accessibilità diventa titolo preferenziale; per i privati il provvedimento non genera un obbligo di accessibilità per i siti internet, ma è fattore di stimolo a promuovere l accessibilità dei loro siti; tutti i libri di testo delle scuole, ove possibile, saranno resi disponibili in formati leggibili al computer da non vedenti o ipovedenti o con altre disabilità. Articoli di legge art. 1. (Obiettivi e finalità) art. 2. (Definizioni) art. 3. (Soggetti erogatori) art. 4. (Obblighi per l accessibilità) art. 5. (Accessibilità degli strumenti didattici e formativi) art. 6. (Verifica dell accessibilità su richiesta) art. 7. (Compiti amministrativi) art. 8. (Formazione) art. 9. (Responsabilità)

12 art. 10. (Regolamento di attuazione) art. 11. (Requisiti tecnici) art. 12. (Normative internazionali) D.P.R. 75/2005 Il Regolamento di attuazione della Legge n. 4 del è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2005 con Decreto del Presidente della Repubblica 1 marzo 2005, n. 75 con effettiva entrata in vigore il giorno 18 maggio Di seguito riporto l elenco degli articoli del DPR. Art. 1 (Definizioni) Art. 2 (Criteri e principi generali per l accessibilità) Art. 3 (Valutazione dell accessibilità) Art. 4 (Modalità di richiesta della valutazione) Art. 5 (Logo attestante il possesso del requisito di accessibilità) Art. 6 (Casi di aggiornamento della valutazione di accessibilità) Art. 7 (Poteri ispettivi di controllo sui soggetti privati) Art. 8 (Modalità di utilizzo del logo da parte dei soggetti di cui al comma 1, dell articolo 3 della legge n. 4 del 2004) Art. 9 (Controlli esercitabili sui soggetti di cui al comma 1dell articolo 3 della legge n. 4 del 2004) D.M. 8 luglio 2005 Il Regolamento di attuazione della Legge n. 4 del 2004 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2005 con Decreto del Presidente della Repubblica 1 marzo 2005, n. 75 con effettiva entrata A seguito dell'approvazione del decreto del Presidente della Repubblica 1 marzo 2005, n. 75 recante il regolamento d'attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4 e secondo quanto previsto dalla legge 04/2004 specificatamente nell'art. 11 la procedura normativa relativa alla legge dell'accessibilità richiedeva l'emanazione del presente decreto. La prima versione del decreto è stata pubblicata nel sito pubbliaccesso.it in data 28/04/2005. La bozza del Decreto sulle Regole tecniche prevista dalla Legge Stanca è stata inviata all'esame della Comunità Europea il 29 aprile 2005 e la Commissione ha assegnato alla relativa procedura il numero 2005/0138/I - SERV. 60 fissando la scadenza del termine di sospensione, per permettere eventuali osservazioni da parte dei Paesi Membri o della Commissione stessa, al 30 giugno Il 6 luglio la Commissione Europea, ai sensi della direttiva 98/34/CE, ha dato il via libera all'adozione del provvedimento ed il testo firmato dal Ministro Stanca il giorno 11 luglio 2005 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell'8 agosto , in vigore dal 23 agosto Il documento è composto da una parte generale formata da otto articoli in cui sono contenuti riferimenti a termini tecnici e ambito di applicazione, uso del logo, modalità di verifica e da allegati tecnici prodotti in parte dai gruppi di lavoro organizzati dal CNIPA ai quali hanno partecipato alcuni soci IWA/HWG. Di seguito riporto l elenco degli articoli del decreto

13 Art. 1 (Definizioni e ambito d'applicazione) Art. 2 (Requisiti tecnici e livelli di accessibilità) Art. 3 (Accessibilità per i personal computer, l'ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale) Art. 4 (Specifiche tecniche per la sussistenza dei requisiti dei soggetti valutatori) Art. 5 (Svolgimento delle verifiche e determinazione degli importi massimi dovuti dai soggetti privati) Art. 6 (Logo attestante il possesso del requisito di accessibilità) Art. 7 (Utilizzo del logo) Art. 8 (Rimborso delle spese amministrative sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le attività inerenti l'utilizzo del logo e le funzioni ispettive) Allegati Allegato A. Verifica tecnica e requisiti tecnici di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet Premessa Metodologia per la verifica tecnica Programmi di valutazione assistita Requisiti di accessibilità per i siti internet Allegato B. Metodologia e criteri di valutazione per la verifica soggettiva dell'accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet Analisi da parte di uno o più esperti di fattori umani Costituzione del gruppo di valutazione Esecuzione dei task da parte del gruppo di valutazione Valutazione dei risultati ed elaborazione del rapporto conclusivo Criteri di valutazione Allegato C. Requisiti tecnici di accessibilità per i personal computer di tipo desktop e portatili Allegato D. Requisiti tecnici di accessibilità per l'ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale

14 Biografia di Roberto Scano Roberto Scano nasce a Venezia nel 1975 e da sempre denota particolare interesse per l'informatica sviluppando all età di 5 anni la sua prima applicazione in basic per l oramai storico Commodore 64. È tra i primi sviluppatori in ambiente Microsoft Windows a livello italiano a pubblicare applicazioni ed articoli sulle più rinomate riviste del settore. Nel 1999 avvia la prima sezione di IWA in Italia, creando l'associazione IWA ITALY della quale diviene presidente nel giugno del Dal 2001, con l'acquisizione da parte dell'international Webmasters Association (IWA) dell'html Writers Guild (HWG) si interessa delle problematiche dell'accessibilità nel world wide web. L'undici settembre 2001 viene nominato rappresentante di IWA/HWG all'interno del World Wide Web Consortium (W3C) e da allora coordina l'attività dell'associazione nel campo dell'accessibilità, entrando come primo italiano nel WCAG Working Group. Nel 2002 ha sviluppato il disegno di legge Campa-Palmieri in materia di accessibilità poi confluito nella legge 04/2004. Nel 2003 ha partecipato alla stesura delle linee guida ABI (Associazione Banche Italiane) per l'accessibilità dei servizi di home banking (curando l'appendice con le regole tecniche), ha avviato la partecipazione al W3C ATAG Working Group (primo italiano) ed ha partecipato al gruppo di lavoro O.S.I. (Osservatorio Siti Internet) dell'unione Italiana Ciechi. Sempre nel 2003 fa il suo ingresso nel gruppo The European Design for All e-accessibility Network (EDeAN), il progetto dell'unione Europea legato all'iniziativa eeurope 2002 per la promozione dello sviluppo universale ed organizza il primo incontro in Italia del WCAG Working Group tenutosi nella città di Venezia, da sempre considerata da Scano l'idonea candidata a capitale mondiale del web. Coordina l'associazione IWA/HWG come Project Manager ed EMEA Coordinator (Europe Middle East Africa) e fa parte del gruppo di lavoro CNIPA che si occupa di sviluppare le regole tecniche di applicazione della legge 04/2004, avviando collaborazione con ISO per la creazione di normative in materia di accessibilità. Nel 2004 entra a far parte del gruppo di lavoro numero 2 Videoterminali della Commissione Ergonomia dell'uni. Ricopre il ruolo di componente della Segreteria tecnico-scientifica della Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione a favore delle categorie deboli o svantaggiate. All'interno della Segreteria partecipa ai gruppi di lavoro: Regole tecniche per HW e SW di base, Regole tecniche per applicazioni e multimedia, Coordinamento, nuova normativa e Formazione. Editor per il gruppo di lavoro ATAG del W3C (di cui è primo italiano Member in Good Standing) delle Checklist of Checkpoints for ATAG 2.0, Expert del gruppo ISO/TC 159/SC 4/WG 5 'Software ergonomics and human-computer dialogues', attualmente svolge l'attività di consulente (anche come C.T.U. per cause civili) e sviluppatore di siti web, con particolare interesse per la creazione di applicazioni web con interfacce accessibili. Autore dell'edizione 2002 del sito della Regione Veneto, premiato al COMPA 2002 con l'oscar della Comunicazione, il sistema di gestione contenuti per webaccessibile.org e il CMS Fruibile.it. Autore del libro Accessibilità dalla teoria alla realtà (ISBN: ) definita come segue dal prof. Pierluigi Ridolfi (Componente del CNIPA e Presidente della Commissione Interministeriale Permanente per l impiego dell ICT a favore delle categorie deboli e

15 svantaggiate) quest opera di Roberto Scano, che per la sua completezza e chiarezza ha più le caratteristiche di un trattato che quello di un semplice libro, costituirà un eccellente strumento e un punto di riferimento. Il libro è inoltre citato come riferimento tecnico all interno dell ISO Ergonomics of human system interaction Part 151: Software ergonomics for World Wide Web user interfaces come unico testo non anglofono citato. Sempre nel 2004 cura la realizzazione di una videointervista al Ministro per l Innovazione e le Tecnologie (On. Lucio Stanca) con predisposizione di sottotitolazione per non udenti al fine di proiettarlo durante l evento Accessibilità: una legge da applicare : tale opera è in assoluto il primo video sottotitolato per un Ministro nella storia della Repubblica Italiana. Nel 2005 sviluppa il primo sito internet conforme alla legge 04/2004 (Legge Stanca) per il Comune di Sala Consilina e pubblica il libro Legge 04/2004 dalla teoria alla realtà (ISBN: ISBN: ) un manuale di supporto all applicazione della legge 04/2004 con la prefazione del Ministro per l Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca e citato come riferimento tecnico per la suddetta legge nel rapporto annuale dell EDEAN (European Design-for-All Network). Sempre nel 2005 ha prodotto e testato la metodologia di verifica dei requisiti per i siti INTERNET successivamente inserita nel DM 8 luglio In fase di test ha valutato 12 grandi portali ministeriali, dimostrando quindi la validità della metodologia ivi sviluppata. Sempre nel 2005 pone sul mercato il proprio CMS Fruibile, il primo CMS che può dichiararsi totalmente a norma dei requisiti tecnici previsti dal DM 8 luglio Nel 2006 organizza a Venezia il primo evento in Italia del gruppo ISO/TC 159/SC 4/WG 5 'Software ergonomics and human-computer dialogues' partecipando alla stesura delle norme ISO in materia di accessibilità ed ergonomia delle interfacce per le applicazioni software e web. Ha partecipato allo sviluppo di iniziative volte a valorizzare la città di Venezia organizzando nella stessa eventi di interesse internazionale nonché sviluppando portali informativi sulla città lagunare, sulla storia e cultura nonché su eventi caratteristici quali il Carnevale di Venezia (autore del sito ufficiale del Carnevale di Venezia 2001) di cui cura personalmente, in un sito amatoriale, la pubblicazione on-line dei video e delle fotografie degli eventi principali (utilizzati dagli stessi organizzatori degli eventi per la propria promozione). Tra i suoi obiettivi vi è la valorizzazione della città di Venezia e della sua idonea identificazione come capitale del settore ICT: dopo il grande passato di città innovativa ed epicentro della comunicazione, Venezia dovrà tornare ad essere il centro delle nuove forme di comunicazione e delle nuove tecnologie. Per informazioni e contatti:

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