Hora e Arbëreshëvet: denominazioni storiche e letterarie

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1 DEMETRA G. SCHIRÒ Hora e Arbëreshëvet: denominazioni storiche e letterarie Piana degli Albanesi è stata nella storia variamente denominata: Casale Planicili Archiepiscopatus Montisregalis, Casale di lu Mercu territorii Montisregalis, Piana dell Arcivescovo, Plana Graecorum, La Chiana, Piana delli Greci, Sheshi, Fusha e Arbreshëvet, Kazallot, Badia, Piana dei Greci, Piana degli Albanesi, Hora e Arbëreshëvet e così via. Nella licentia populandi concessa nel 13 gennaio 1487, unitamente ai feudi Merco e Aynidingli, ai profughi albanesi da Giovanni Borgia, arcivescovo di Monreale, sotto la cui giurisdizione ricadevano quei territori tam in spiritualibus quam in temporalibus, Piana è Casale Planicili Archiepiscopatus Montisregalis o Piana dell Arcivescovo 1. Lo storico siciliano C. A. Garufi 2 nel suo saggio intorno alla fondazione dei comuni feudali nei secoli XVI e XVII accenna alla superficie del Merco di 877 salme di terre lavorative ad seminandum, e 273 occupate da monti e pascoli che circondavano una estensione di terra seminativa di 15 salme, donde il nome di, Piana [ ] 3. Vito Amico nel Dizionario topografico della Sicilia 4, alla voce Piana registra: Latino: Plana Graecorum, Siciliano: La Chiana, Piana dell Arcivescovo giusta Fazello cioè secondo Tommaso Fazello La conferma dei capitoli, nel 1606, da parte dell Arcivescovo Ludovico II de Torres, oggi custodita nella biblioteca G. Schirò, riporta la università et Jurati di questa terra della Piana 5. 1 F. GIUNTA, Albanesi in Sicilia, in AA. VV., Albanesi in Sicilia, a cura di Matteo Mandalà, A. C. Mirror, Palermo, 2003, p Cfr. C. A. GARUFI, Patti agrari e comuni feudali di nuova fondazione in Sicilia in Archivio storico siciliano, s. III, II, M. MANDALÀ, L università di Piana degli Albanesi. La giurisdizione dei feudi, in AA. VV. Atti del II Congresso Internazionale sulle minoranze etniche e linguistiche, a cura di P. Manali, Comune di Piana degli Albanesi, Palermo 1989, p VITO AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino di Marzo (chierico distinto della Real Cappella Palatina), Volume II, Tipografia Pietro Morvillo, Palermo, 1856, p Cfr. LA MANTIA G., I Capitoli delle Colonie Greco-Albanesi di Sicilia dei secoli XV e XVI, Palermo, I capitoli di fondazione di Piana, rogati il 30 agosto 1488, contenevano le condizioni che avrebbero regolato per oltre tre secoli i rapporti fra gli esuli e l Arcivescovado di Monreale. Sotto la dominazione spagnola della Sicilia Università si

2 Un breve, quanto interessante, documento di M. Del Giudice, storico dell Arcivescovado di Monreale e autore di un volume dedicato alla diocesi, ha per titolo Della terra della Piana delli Greci 6. Nella Monografia di Piana de Greci di papàs Giuseppe Musacchia 7 si legge: Al primo giungere ristettero alle falde del monte Pizzuta, ( ). Ma il clima del luogo era molto freddo; e consigliaronsi di scendere mezzo chilometro verso la piaggia ed edificarono il paese; il quale per la campagna aperta che gli sta sottoposta si appella Piana de Greci. In un documento del 22 aprile 1870, scritto in latino e rinvenuto nell Archivio storico dell Eparchia di Piana degli Albanesi ma proveniente dall archivio del Seminario greco-albanese di Palermo, si riferisce della nomina di N. Barbato 8 a un posto gratuito nel Seminario fondato da P. G. Guzzetta, ed ivi Piana è detta oppidi Planae Graecorum 9. Scaglione 10, traducendo letteralmente Piana degli Albanesi, scrive Fusha e Arbreshëvet e sottolinea che erroneamente è chiamata Piana dei Greci in quanto gli abitanti vi professano il rito bizantino-greco. definivano quelli che oggi sono i municipi e giurati erano gli ufficiali di governo, in materia civile, nel caso di Piana Albanesi di rito greco-bizantino. I giurati esercitavano il loro ruolo di concerto con le autorità ecclesiastiche di Monreale e quelle civili del regno di Sicilia. Le loro deliberazioni, adottate sempre collegialmente, erano rese pubbliche attraverso appositi bandi. 6 Cfr M. DEL GIUDICE, Notizie dello stato antico e presente delle possessioni Diocesi dell Arcivescovado di Monreale, Palermo Cfr. GIUSEPPE PAPÀS MUSACCHIA, Monografia di Piana de Greci in FIAMURI ARBË- RIT, A. I, n. 12 (30 ottobre 1884) e A. II, n. 2 (20 maggio 1885); MONDO ALBANESE, n. 32 (1984) e BIBLOS (dicembre 1993). 8 Nicola Barbato è il noto dirigente dei Fasci siciliani. 9 ASEPA (Archivio storico Eparchia Piana degli Albanesi), Fondo II, Seminario italo-albanese, Serie IV: documenti relativi agli alunni n. 178, n. 1, Registri. 10 PIETRO SCAGLIONE (P. Saravuli ), Historia e Shqipetarevet t Italise, New York 1921, pp «Colonia Shqipëtare e Siçilsë Fusha e Arbreshëvet, pa drejtesi e thirrë edhè e përnjohur nën emërin i pa drejtë Piana dei Greci. Gjografikët e shkrimtarët të shekulit XVIII, thirrën e shkruan, fjalën Greçi, prej shkakut e Fesë Ortodoxe, e përdorër prej Shqipëtarëvet. [ ]. In nota a fondo pagina Kur në të parat kohë Shqipëtarët emigruan n Itali ishën të njohur vet prej populli Fea Greko-Latine, Me besuar Shqipëtarët në Ritin të Fesë Ortodoxe qenë prej popullit Siçilian shkëmbjer për Grekë, gabimi i emërit vjen nga ana e Fese, e jo nga kombesia ( La colonia albanese di Piana degli Albanesi erroneamente è denominata Piana dei Greci. I geografi e gli scrittori del XVIII secolo utilizzano Greci a causa della Fede Ortodossa praticata presso gli Alban e- si. IN NOTA A FONDO PAGINA Quando nei primi tempi gli Albanesi emigrarono in Italia, erano conosciute solamente dal popolo la fede Greco -Latina. In verità gli Alba-

3 La denominazione Sheshi, attualmente toponimo, è dovuta non già all omonima altura che sovrasta l abitato del paese a settentrione, ma al fatto che con questo termine si indicava quel tratto del territorio da cui è sorta e si è sviluppata la colonia albanese. G. Schirò sosteneva 11 che con sheshi nell arbëresh di Piana si era soliti indicare il piano situato sopra un altura mentre nella stessa parlata per rendere un territorio, o una parte di esso, genericamente pianeggiante, viene utilizzata la parola fusha e, invero, piana è la sommità della collina dello Sheshi, alle cui falde e sulle cui pendici vennero man mano costruite le prime case. Gli abitanti in modo figurato, si dicevano Bar i Sheshit ovvero Erba dello Sheshi cioè nati nello Sheshi. Sempre secondo lo Schirò 12 Piana è anche chiamata Kazallot per una specie di sineddoche: Kazallot equivale a Hora come per esempio Brinja a Mezzojuso. Papas Stefano Plescia riferisce che per lunghi secoli Piana era conosciuta e chiamata Badia dalle popolazioni del circondario perché la chiesa era stata sempre il punto di riferimento degli arbëreshë. Ne sarebbero testimonianza i numerosi monumenti religiosi e il grande o- spedale costruito già nel 600 e dedicato alla Madre di Dio 13. Con delibera n. 87 dell 11 giugno 1939 avente come oggetto: Il cambiamento di denominazione del comune da Piana dei Greci in Piana degli Albanesi 14 il cav. Nicolò Li Donni, commissario prefettizio di Piana nesi secondo il rito di Fede Ortodossa, sono dal popolo siciliano scambiati per Greci, l errore del nome viene da parte della fede e non dalla nazionalità». 11 G. SCHIRÒ, Canti Tradizionali ed altri saggi delle colonie albanesi di Sicilia, r. a., Comune di Piana degli Albanesi, Palermo, 1986, p. LXVIII ora anche in IDEM, Opere, III, a cura di Matteo Mandalà, Rubbettino editore, Soveria Mannelli, 1997, pp IBIDEM 13 P. S. PLESCIA, Hora jonë, s. e., Piana degli Albanesi 1987, pp ASCPA (Archivio Storico Comune di Piana degli Albanesi), Delibera N. 87, [pubblicata] l 11 giugno 1939, anno XVII, [Oggetto:] Cambiamento denominazione del Comune di Piana dei Greci in Piana degli Albanesi. «Tenuto presente Che, come rilevasi da alcuni documenti antichi conservati presso gli archivi del Comune e della Cattedrale chiesa di S. Demetrio, questo Comune, sin dalla sua fondazione si denominava Piana dei Greci Albanesi e che con l andare del tempo la originaria denominazione si è trasfo r- mata nella attuale Piana dei Greci ; Che nella denominazione attuale non si rileva la origine albanese del comune fondato, ne feudi Mercu e Aidingli, dai profughi albanesi, guidati da alcuni nobili patrioti imparentati al grande condottiero Giorgio Kastriotta [Kastriota] Skanderberg [Skanderbeg], per sfuggire alla dominazione turca del secolo XV; Che il popolo di Piana, fiero della sua italianità, di cui ha dato segni tangibili nel movimento politico per l indipendenza e l unità d Italia, in modo particolare nella rivoluzione del 1860, nella guerra d Africa, in quella di Tripoli, nella grande guerra, nella rivoluzione fascista con l olocausto del giovane eroe Mino Schirò, medaglia d oro, e nella

4 dei Greci, chiedeva al governo di S. M. Vittorio Emmanuele III re d Italia e d Albania ed imperatore d Etiopia l autorizzazione di cambiare la denominazione per il fatto che con Piana dei Greci non si evidenziava l origine albanese di cui andava fiero il popolo il cui contributo era stato significativo negli eventi della storia italiana. Nei registri dello stato civile la denominazione Piana degli Albanesi compare a partire dal 30 agosto Nella seduta del il consiglio comunale 15, facendosi portavoce del malcontento generale della popolazione, ad unanimità conquista dell Impero, conserva con amore la lingua, i costumi e le tradizioni albanesi, pegno della fraterna amicizia che ha sempre unito nei secoli l Italia e l Albania, oggi auspice Benito Mussolini duce del fascismo unite indissolubilmente sotto il regno di S. M. Vittorio Emanuele III re d Italia e d Albania ed imperatore dell Etiopia, desidera ardentemente che venga tramandato nei secoli la sua origine albanese; Che l unione dei due eroici popoli italiano ed albanese sotto l egida di casa Savoia è la realizzazione di una aspirazione costante dei più grandi italo albanesi: da Francesco Crispi al Servo di Dio Padre Giorgio Guzzetta, da Demetrio Camarda a Giuseppe Schirò e di molti altri; Che nello stemma, adottato da questo comune a ricordo della sua fondazione si legge la scritta Nobilis Planae Albanensium Civitas e Che si ritiene più appropriata la denominazione Piana degli Albanesi ; Che con l attuale denominazione molti incorrono nell errore di ritenere che l origine del popolo di Piana dei Greci sia greca e non albanese, mentre l appellativo di Greci è dovuto alla professione di quasi tutta la cittadinanza della religione di rito greco orientale; INTERPRETANDO l unanime co nsenso della popolazione; VISTO l art. 266 della vigente legge comunale e provinciale; DELIBERA Chiedere al governo di S. M. il re d Italia e d Albania ed Imperatore d Etiopia l autorizzazione di sostituire alla attuale denominazione del comune quella più appropriata Piana degli Albanesi. Il presente processo verbale dietro lettura e conferma viene firmato a termini di legge». Con l occasione può essere anche di qualche utilità illustrare l attuale stemma comunale consistente nella rappresentazione di un aquila bicipite ad ali spiegate con le teste coronate e stella a sei punte posta fra le medesime, con inoltre tre spighe di grano in entrambi gli artigli e l iscrizione ricamata Nobilis Planae Albanensium Civitas. Negli stemmi in pietra, come quello posto sulla porta laterale della Chiesa di San Giorgio Megalomartire oppure quello della fontana Fusha e Pontit [1765], è posta un altra raffigurazione dello stemma riportante due spighe legate all altezza dello stelo per mezzo di un nastro annodato, una stella a otto punte posta fra le due spighe medesime nella parte superiore e l incisione dell acronimo SPQA (Senatus Populusque Albanensis). Si ringraziano per la cortese disponibilità Francesco Petrotta e Giovanna Virga per avere rispettivamente messo a disposizione copia dei documenti riportati, provenienti da quello che è rimasto dell archivio storico comunale, e per le ricerche effettuate nei registri storici dello stato civile del comune di Piana degli Albanesi. 15 ASCPA, Delibera N. 32, [pubblicata] il 16 settembre 1947, [Oggetto:] Ripristino denominazione del comune in Piana dei Greci abbolendo quello di Piana degli Albanesi. «Il Consiglio, TENUTO PRESENTE Che la denominazione del paese durante il regime fascista è stata cambiata in Piana degli Albanesi la qual cosa determinò un malcontento generale tra questi naturali i quali, ligi e più che tali gelosi delle loro tradizioni, lingua costumi

5 di voti delibera il ripristino della denominazione del paese in Piana dei Greci, previa superiore approvazione. Ma la prefettura non dette corso alla delibera in quanto la denominazione Piana degli Albanesi era esatta storicamente ed etnograficamente. Gli abitanti chiamano il paese Hora (gr.???a) vocabolo che nell arbëresh ha assunto il significato di città (Urbs,?st? ), e ciò quasi per indicare che essa è la principale fra le colonie siculo-albanesi. Lo storico Francesco Giunta scrive: Piana diviene il centro egemone, o meglio il centro pilota per attività e per cultura, delle colonie grecoalbanesi di Sicilia. Essa viene riconosciuta come la Hora, la città per eccellenza [ ] 16. ecc. che tramandano da ben cinque secoli, da generazione in generazione, desiderano il ripristino della vecchia denominazione di Piana dei Greci; Che il provvedimento d imperio dell ormai tramontato governo fascista non è, né fu mai condiviso da questa popolazione la quale malcelatamente ha conservato le proprie usanze anche nella denominazione del paese. Per quanto sopra premesso e ad unanimità di voti; DELIBERA: Ripristinare, per come ripristina, previa superiore approvazione la denominazione del paese in Piana dei Greci; sopprimendo per i motivi di cui in premessa narrativa quella di Piana degli Albanesi. [Annotazione a margine] La delibera all oggetto indicata, ha e- spresso il parere che l attuale denominazione di codesto comune venga conservata essendo esatta storicamente e etnograficamente. Per quanto sopra questa prefettura non può dare ulteriore corso alla delibera di cui trattasi. P. il Prefetto Pampillonio». Si ringraziano per la cortese disponibilità Francesco Petrotta e Giovanna Virga rispettivamente per avere messo a disposizione copia del documento, proveniente da quello che è rimasto dell archivio storico comunale, e per la consultazione dei registri storici dello stato civile del comune di Piana degli Albanesi. 16 F. GIUNTA, op. cit., p. 28.

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