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1 16 set 2012 MESSINA, L OPERAZIONE ANTIMAFIA GOTHA 3: L ACCUSA NEI CONFRONTI DELL EX SINDACO DI MAZZARA SANT ANDREA CARMELO NAVARRAPostato da Enrico Di GiacomoCommentaCronaca da Messina e dintorni, Inchieste NAVARRA Carmelo: 14) art. 416 ter c.p. perché, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2007 per il comune di Mazzarà Sant Andrea, prometteva ed almeno in parte consegnava somme di denaro all associazione mafiosa denominata famiglia barcellonese, riconducibile a Cosa Nostra siciliana, ed in particolare a quella sua articolazione denominata dei Mazzaroti, avente specifica competenza sul territorio di Mazzarà Sant Andrea, affinchè tale organizzazione fornisse ed assicurasse l appoggio elettorale per la sua elezione a sindaco di quel comune. In Mazzarà Sant Andrea, nel Le dichiarazioni di BISOGNANO CARMELO. BISOGNANO Carmelo ha affermato di conoscere da tempo NAVARRA Carmelo, attuale sindaco del comune di Mazzarà S.Andrea, eletto nel 2007, il quale aveva ricoperto tale incarico anche nel precedente quinquennio, a seguito delle precedente elezioni amministrative del BISOGNANO ha sostenuto che egli, nel 2002, quando era ancora libero, si era adoperato per fare eleggere Navarra Carmelo come Sindaco di Mazzarrà, cosa che in effetti era avvenuta. Egli aveva cercato i voti per il Navarra, dando specifiche disposizioni in tal senso ai componenti della sua organizzazione, i quali, a loro volta, si erano adoperati per procacciare i voti sul territorio. Il collaboratore ha precisato di aver esercitato questa attività di ricerca di voti non come un qualsiasi cittadino interessato alla vita politica del proprio paese, ma avvalendosi della sua qualità di capo dell organizzazione di Mazzarrà e dando disposizioni ai suoi accoliti affinchè si votasse per il Navarra. BISOGNANO ha precisato di non aver ricevuto denaro per tale suo intervento e di essersi adoperato per quelle elezioni non solo perché lo riteneva un soggetto valido, ma anche perché contava sul suo aiuto per i successivi appalti e progetti che di lì a poco si sarebbero messi in cantiere nel comune di Mazzarà. Il collaboratore ha usato un espressione moto efficace laddove ha riferito che il Navarra, come sindaco, era un soggetto che remava nella mia stessa direzione ed anche in quella del precedente sindaco di Mazzarà, Giambò Nello. Il collaboratore ha anche precisato quali avrebbero dovuto essere i principali lavori pubblici che di lì a poco si sarebbero dovuti eseguire nell ambito del Comune di Mazzarrà Sant Andrea: in primo luogo la nuova discarica di rifiuti solidi urbani in contrada Zuppà di Mazzarrà Sant Andrea, poi un altra discarica di inerti, le piazzole di compostaggio, il consolidamento del cimitero di Mazzarrà, la realizzazione della Casa per Anziani a Mazzarrà, la realizzazione del parco fotovoltaico ed infine il consolidamento di una scuola elementare sempre a Mazzarrà. Si trattava di progetti già in essere ma che si dovevano sviluppare e portare ad esecuzione e per il quale il BISOGNANO stesso avevo un forte interesse economico. Costui ha sottolineato il fortissimo legame, personale e politico, esistente fra GIAMBO Sebastiano, detto Nello, precedente sindaco di Mazzarà Sant Andrea prima che venisse eletto il NAVARRA, successivamente divenuto presidente della società mista TIRRENOAMBIENTE, deputata alla gestione delle discariche che sono state realizzate in tale

2 comune, e lo stesso NAVARRA Carmelo ( io e i componenti della mia organizzazione abbiamo deciso di appoggiare l elezione di Carmelo NAVARRA, dunque di farlo eleggere, perché costui operava ed era nello stesso contesto di GIAMBO Sebastiano, era la continuità rispetto a costui. ). Il collaboratore ha riferito che egli, nella imminenza delle elezioni del 2002, si incontrò con il GIAMBO numerosissime volte a Mazzarrà Sant Andrea e, proprio durante uno di questi incontri, ebbe a chiedergli quale atteggiamento avrebbero dovuto assumere lui stesso e la sua organizzazione rispetto a quelle elezioni ( Ricordo che rivolsi a Nello la seguente frase, ovviamente sempre riferendomi alle imminenti elezioni comunali: Nello, comu semu cumminati?! ). BISOGNANO ha aggiunto che GIAMBO gli rispose in modo molto sintetico, ma estremamente significativo: amu a puttari a Melo!!! : GIAMBO, in quella occasione, si riferiva al fatto che il BISOGNANO stesso e la sua organizzazione dovevano sostenere proprio la candidatura di Carmelo NAVARRA: bastarono quelle poche parole perché i due si capissero e non c era alcuna esigenza di parlare in modo più esplicito. Il collaboratore ha precisato che non ci fu neanche bisogno di accordarsi espressamente sul fatto che il sostegno elettorale garantito dalla sua organizzazione avrebbe dovuto essere successivamente ricambiato con un aiuto da parte dell amministrazione di Carmelo NAVARRA, il quale avrebbe dovuto garantire per i lavori pubblici che di lì a poco si sarebbero dovuti realizzare in quel comune. BISOGNANO ha precisato che egli parlò di tali circostanze, sempre prima delle elezioni del 2002, anche direttamente con Carmelo NAVARRA, durante un incontro a Mazzarrà: in quella occasione egli gli disse: non ti preoccupare, a posto, è tutto sistemato, andrà tutto bene! : in quel modo il capomafia mazzaroto fece chiaramente capire al suo interlocutore che egli e la sua organizzazione avrebbero garantito il loro appoggio elettorale. Secondo il racconto di BISOGNANO, Carmelo NAVARRA sapeva benissimo che l appoggio elettorale che egli stesso gli avrebbe garantito proveniva dal rappresentante su Mazzarrà dell organizzazione barcellonese. Il collaboratore ha poi specificato di non aver parlato esplicitamente con NAVARRA dei benefici in campo economico che egli pretendeva in cambio del suo appoggio elettorale, visto che ciò era comunque scontato; di tale circostanza, però, ne aveva comunque parlato, seppure in modo implicito, con lo stesso Nello GIAMBO : anche il NAVARRA, perciò, era consapevole dell accordo stretto fra lo stesso BISOGNANO e GIAMBO. BISOGNANO ha poi raccontato che egli, in ossequio al patto concluso, comunicò a tutti i suoi accoliti che essi stessi e le loro famiglie avrebbero dovuto votare per Carmelo NAVARRA. In particolare egli lo comunicò a ROTTINO Antonino ed a CALABRESE Tindaro, i quali, a loro volta, lo fecero sapere a tutti i ragazzi di Mazzarrà. In ogni caso, durante la competizione elettorale, non vi fu bisogno di nessuna pressione da parte sua e del suo gruppo perché era sufficiente che si sapesse che i Mazzaroti appoggiavano Carmelo NAVARRA. BISOGNANO ha aggiunto che l accordo concluso con NAVARRA e GIAMBO comprendeva anche un ulteriore impegno da parte sua: egli, infatti, sarebbe dovuto intervire, avvalendosi del suo carisma criminale, per risolvere tutti i problemi, le contestazioni, che sarebbero potute sorgere con i privati, con l opposizione politica, nonché con le altre pubbliche amministrazioni quando si sarebbero dovute realizzare le opere pubbliche in programmazione. BISOGNANO, in effetti, ha elencato quelli che furono i suoi interventi, come per esempio quello riguardante la sistemazione di una strada ricadente nel comune di Terme Vigliatore: era infatti sorto un problema, consistente nel fatto che per accedere alla vecchia discarica di Mazzarrà Sant Andrea bisognava necessariamente transitare su una strada intercomunale in pessime condizioni, che ricadeva per metà nella competenza del comune di Terme Vigliatore, e che era necessario ripristinare. Gli amministratori del comune di Mazzarrà Sant Andrea avevano contattato gli amministratori del comune di Terme Vigliatore, ma non avevano

3 ottenuto il benestare per provvedere alla manutenzione ed al ripristino di tale strada. Per tale motivo GIAMBO contattò il BISOGNANO e gli chiese di sistemare quella situazione. BISOGNANO, puntualmente, si procurò un incontro con Carmelino GIUNTA, il quale aveva un qualche ruolo all interno dell amministrazione di Terme Vigliatore, e gli espose il prolema. Il collaboratore ha precisato che quella rivolta al GIUNTA fu una proposta unilaterale, nel senso che rifiutarla sarebbe stata una libera scelta del GIUNTA, ma comunque a suo rischio e pericolo; di lì a poco, in effetti, il problema venne superato. Un altro intervento ricordato dal BISOGNANO è stato quello su un tale Ciccio CANNONE. Anche questa vicenda si verificò dopo le elezioni del 2002, quasi contestualmente ai fatti relativi a Carmelino GIUNTA. CANNONE Francesco era un soggetto che stava creando dei problemi all amministrazione NAVARRA per quanto riguarda la realizzazione della nuova discarica di contrada Zuppà, alla cui progettazione si stava provvedendo in quel periodo. GIAMBO, di conseguenza, contattò BISOGNANO e si raccomandò a lui ( vedi quello che puoi fare Melo! ): ciò bastò perché quest ultimo capisse il da farsi: egli, infatti, commissionò un attentato ai danni della farmacia del CANNONE ai suoi accoliti, ROTTINO Antonino, TRIFIRO Carmelo e TRIFIRO Maurizio, i quali esplosero alcuni colpi di calibro 38 alla vetrata di quell esercizio commerciale. Poco dopo egli fece affondare anche una pilotina del CANNONE, a Portorosa. Il collaboratore ha precisato che il CANNONE, pur non facendo parte dei consiglieri comunali di opposizione, controllava alcuni di questi consiglieri, aveva un certo seguito fra la popolazione di Mazzarrà e si opponeva alla realizzazione della discarica per motivi ambientali. Dopo quegli attentati dimostrativi, però, non venne più fatto alcuna concreta opposizione in seno al consiglio comunale ed il progetto sulla nuova discarica venne di lì a poco approvato ed eseguito. Un altro episodio che secondo BISOGNANO è da ricollegarsi all accordo con GIAMBO e NAVARRA è quello relativo a CRUPI Domenico. Successivamente agli attentati a CANNONE e dopo che costui era stato riportato a più miti consigli, un soggetto che ancora protestava in piazza contro la realizzazione della discarica era il consigliere di minoranza CRUPI Domenico. Anche in questo caso BISOGNANO organizzò un attentato per convincerlo a non fare ostruzionismo. Il collaboratore ha specificato che i benefici derivanti dall accordo concluso con GIAMBO e NAVARRA, e consistenti nella possibilità di partecipare alle commesse pubbliche, sarebbero andati non solo a BISOGNANO Carmelo, ma anche a tutta l organizzazione mafiosa barcellonese. Egli, infatti, avrebbe fatto lavorare in quelle commesse non soltanto le imprese a lui riconducibili, ma anche tutti gli altri appartenenti all organizzazione che avevano disponibilità di imprese. Anche questi ultimi soggetti, dunque, avrebbero lavorato e ottenuto profitti, oltretutto leciti: egli, in pratica, avrebbe fatto diventare l intera organizzazione barcellonese socia della discarica. BISOGNANO ha precisato che di questi aspetti specifici non parlò direttamente con GIAMBO e NAVARRA, come del resto era ovvio che fosse, visto che a questi interessava soltanto che, una volta ottenuta la vittoria elettorale, non vi fossero problemi nella realizzazione di quelle opere pubbliche. Egli, invece, ne parlò direttamente con RAO Giovanni e Sam DI SALVO. BISOGNANO ha ricordato che, proprio nell ottica di quell accordo intervenuto a monte con GIAMBO e NAVARRA, egli potè visionare il progetto della nuova discarica di Mazzarrà, prima ancora che il Consiglio Comunale approvasse la relativa delibera di incarico. Sempre in quest ottica devono essere lette alcune ulteriori vicende narrate dal collaboratore: quella inerente un accordo concluso con GIAMBO per la fornitura di inerti per la nuova discarica ( con GIAMBO Sebastiano mi accordai, in quel periodo, di provvedere alla fornitura di terra per la copertura della nuova discarica di Mazzarrà Sant Andrea, così come

4 avevo già fatto in precedenza con riferimento alla vecchia discarica tramite l impresa della mia compagna TRUSCELLO Teresa. ). La vicenda riguardante una fattura con ammontare concordato per i lavori inerenti la vecchia discarica di Mazzarà S. Andrea ( Successivamente, poiché ero spazientito per la situazione che si era venuta a creare, vi fu un altro incontro tra me, Giambò e Innocenti nell ufficio del Sindaco, che non era più Giambò, ma Navarra Carmelo, nel corso del quale ci accordammo per dimezzare la fattura a circa ,00 euro, con l accordo che la rimanente somma sarebbe stata recuperata attraverso i lavori successivi alla chiusura della discarica ). La vicenda riguardante un altra discarica di inerti ( dopo le elezioni del 2002 ho discusso direttamente con NAVARRA Carmelo della questione inerente la discarica di inerti. Preciso che la discarica di inerti è cosa diversa dalla discarica di Mazzarrà Sant Andrea in contrada Zuppà, la quale ha ad oggetto rifiuti solidi urbani; la discarica di inerti, invece, riguarda solo materiale di risulta. Parlai di questo progetto direttamente con Carmelo NAVARRA, anche perché in quel periodo avevo avuto notizia di un finanziamento regionale che era stato stanziato proprio per la realizzazione di quella discarica. Gli comunicai che avrei provveduto io direttamente, ed in prima persona, ad individuare l area dove sarebbe dovuto sorgere quella discarica di inerti e NAVARRA si mostrò del tutto d accordo. In altre parole io avrei acquistato la disponibilità dell area tramite TRUSCELLO Teresa e poi l avrei ceduta al Comune, o vendendogliela o affittandogliela. anche in questo caso i benefici economici derivanti dalla gestione di quell area non sarebbero andati soltanto a me ma anche, almeno in parte, all organizzazione barcellonese; ciò anche perché non si trattava di un semplice appalto di lavori ma della gestione di un servizio che si protraeva nel tempo. Quel progetto non andò in porto poiché venni successivamente arrestato per l operazione icaro nel novembre del ). La vicenda riguardante la realizzazione del parco fotovoltaico ( un altro lavoro che rientrava nell accordo concluso con GIAMBO e NAVARRA Carmelo era quello riguardante la realizzazione del parco fotovoltaico a Mazzarrà Sant Andrea. L accordo con GIAMBO era che io avrei acquistato un terreno adiacente ad un altro, già di proprietà della mia famiglia, e lì sarebbe stato realizzato un parco fotovoltaico. Melo NAVARRA era anche lui d accordo; era costui che avrebbe dovuto mettere la firma su quel progetto nella sua qualità di sindaco del Comune di Mazzarrà, nonché di proprietario delle quote di maggioranza di TIRRENO AMBIENTE Invece, dopo il mio arresto del novembre 2003, tali accordi non furono più rispettati ) BISOGNANO, infine, ha ricordato che a causa del suo arresto per l operazione Icaro gli accordi con GIAMBO e NAVARRA non furono più portati avanti : egli, infatti, aveva ormai perduto il controllo del territorio. Il collaboratore ha reso dichiarazioni anche sulle successive elezioni amministrative svoltesi nel 2007, a seguito delle quali NAVARRA fu nuovamente eletto; in quel periodo BISOGNANO era ancora detenuto. Quest ultimo ha riferito che FUMIA Enrico, mentre erano entrambi detenuti presso la casa circondariale di Messina, gli confidò che Giambo Sebastiano, all epoca presidente della Società Tirreno Ambiente di Mazzarrà, aveva messo a disposizione dei Mazzaroti una somma considerevole, circa ottocentomila euro, per far eleggere come sindaco NAVARRA Carmelo ( Navarra Carmelo è stato riletto nel Ho avuto conferma di tale notizia da Fumia Enrico, mentre eravamo codetenuti, nel febbraio del 2009, presso la casa Circondariale di Messina Gazzi. Lo stesso Fumia mi disse che Giambo Sebastiano, detto Nello, all epoca presidente della Società Tirreno Ambiente di Mazzarrà, aveva messo a disposizione la somma di ottocentomila euro da utilizzare per fare eleggere come primo cittadino il NAVARRA Carmelo. Fumia Enrico mi disse che questa somma era destinata ai ragazzi di Mazzarrà S. Andrea, ossia ai c.d. mazzarroti, facenti parte di tale organizzazione che in quel periodo erano liberi sul territorio, ossia Trifirò Carmelo, Fumia Enrico, ARTINO Ignazio e Munafò Aldo

5 Nicola ed altri; costoro sono intervenuti sul territorio per fare eleggere il Navarra. In effetti, FUMIA Enrico, nel febbraio del 2009, mentre eravamo detenuti insieme a Messina, mi rivelò che Nello GIAMBO aveva preso accordi direttamente con CALABRESE Tindaro e gli aveva promesso la somma di 800 mila euro da destinare per la rielezione di Carmelo NAVARRA. FUMIA mi disse anche che CALABRESE si riunì con gli altri mazzaroti, fra cui lo stesso FUMIA e ARTINO Ignazio, comunicando i termini dell accordo intervenuto con il GIAMBO. CALABRESE dispose che l organizzazione mazzarota si impegnasse per la rielezione del sindaco NAVARRA, cosa che in effetti fu fatta. ). BISOGNANO ha comunque precisato che FUMIA gli rivelò che quella somma promessa non fu mai consegnata, anche perché di lì a poco intervennero gli arresti per l operazione Vivaio ( Il FUMIA mi disse, altresì, che una volta che NAVARRA era stato eletto, quei soldi promessi non furono consegnati perché di lì a poco intervennero gli arresti per l operazione Vivaio, verificatisi nell aprile FUMIA collegava la mancata percezione dei quella somma agli arresti del 2008, anche perché si trattava di una somma rilevante e non poteva essere erogata tutta in una volta. Ovviamente si trattava di un vantaggio economico molto minore rispetto a quello che avrei tratto io se fossi riuscito ad inserirmi nell indotto relativo alle opere pubbliche che ho prima menzionato. In questo caso il vantaggio che avrebbe ricevuto l organizzazione era semplicemente quella somma di 800 mila euro e non la gestione economica di tutti gli affari relativi a quelle opere pubbliche, cosa a mio parere ben più rilevante. ). BISOGNANO, da ultimo, ha aggiunto che FUMIA gli specificò anche che CALABRESE e gli altri Mazzarroti erano intervenuti non solo per raccogliere voti, ma si erano anche attivati per impedire che si presentassero liste contrapposte a quelle di NAVARRA, formate da persone valide, idonee a raccogliere molti voti. FUMIA, sempre in quella circostanza, gli rivelò che si era presentato inizialmente Pietro TORRE con una sua lista e che poi questa lista era stata fatta ritirare, proprio su interessamento e pressioni di CALABRESE Tindaro. Si riportano le dichiarazioni di BISOGNANO Carmelo. Navarra Carmelo A.D.R.: Conosco Navarra Carmelo, attuale sindaco del Comune di Mazzarrà S.Andrea, il quale, in passato, svolgeva l incarico di tesoriere presso il Comune di Rodì Milici. Mi risulta anche che egli avesse svolto incarichi precedenti nella medesima amministrazione di Mazzarrà S.Andrea. (verbale del ) Nello Giambo, gestore del comune. ADR: Navarra Carmelo è stato il sindaco di Mazzarrà nel 2002, ma in pratica chi gestiva il Comune sin da quella data, era Nello Giambo, ex sindaco del comune, successivamente divenuto presidente della Tirreno Ambiente; faceva ciò con la cooperazione di Renzo Mirabito già nominato esperto ambientale e Ravidà Roberto, tecnico comunale. (verbale del ) ADR: La società Tirreno Ambiente che gestiva la discarica di Mazzarrà S.Andrea era amministrata da tale Innocenti Pino, mentre il presidente della medesima società era Giambò Sebastiano. All interno della medesima società vi era anche tale Mirabito Renzo, il quale ricopriva l incarico di consulente ambientale della Tirreno Ambiente. Per quanto riguarda il comune di Mazzarrà, oltre al sindaco Navarra, vi era anche RAVIDA Roberto, responsabile dell ufficio tecnico, il quale si occupava delle progettazioni. (verbale del ) ADR: Il prof. Giambò Sebastiano pur non essendo organico dell organizzazione ha usufruito di tutta una serie di favori dal gruppo, per come sopra detto.(verbale DEL )

6 Le elezioni del 2002: l appoggio elettorale dell organizzazione. ADR: Anche io in precedenza, nel 2002 circa, all epoca libero, mi sono adoperato per fare eleggere Navarra Carmelo come Sindaco di Mazzarrà, cosa che in effetti è avvenuta. Ho cercato i voti per il Navarra ed ho dato le disposizioni in questo senso ai componenti della mia organizzazione, i quali, a loro volta, si sono adoperati per procacciare i voti sul territorio. Anche in questo caso ho esercitato questa attività di ricerca dei voti avvalendomi della mia qualità di capo dell organizzazione di Mazzarrà ed ho dato disposizioni affinchè si votasse per il Navarra. Bastava che io dessi queste disposizioni, senza neanche essere troppo esplicito e le persone di Mazzarrà votavano di conseguenza. ADR: Nel 2002 non ho ricevuto denaro dal Giambò e mi sono adoperato per le elezione del Navarra sia perché lo ritenevo un soggetto valido, sia perché contavo nel suo aiuto per i successivi appalti e progetti che di lì a poco si sarebbero messi in cantiere nel medesimo comune. Il Navarra, come sindaco, era un soggetto che remava nella mia stessa direzione ed anche in quella del precedente sindaco di Mazzarà, Giambò Nello. (verbale del ) A.D.R.: confermo le dichiarazioni del , di cui mi date lettura (ndr: verbale del , di cui sopra). Quando ho detto in questo verbale che contavo nell aiuto di Melo Navarra, una volta che costui fosse stato eletto, per i successivi appalti e progetti che di li a poco si sarebbero messi in cantiere nel medesimo Comune, mi riferivo a principali lavori pubblici che di li a poco sarebbero stati eseguiti nell ambito del Comune di Mazzarrà Sant Andrea, tra cui in primo luogo la nuova discarica di rifiuti solidi urbani da realizzare in contrada Zuppà di Mazzarrà Sant Andrea, un altra discarica di inerti, le piazzole di compostaggio, il consolidamento del cimitero di Mazzarrà, la realizzazione della Casa per Anziani a Mazzarrà e la realizzazione del parco fotovoltaico, il consolidamento di una scuola elementare sempre a Mazzarrà. Si trattava di progetti già in essere ma che si dovevano sviluppare e portare ad esecuzione e per i quali io avevo un forte interesse economico, non certo politico. (verbale del ) Le elezioni del 2002: l accordo con Nello Giambò. A.D.R.: io e componenti della mia organizzazione abbiamo deciso di appoggiare l elezione di Carmelo NAVARRA, dunque di farlo eleggere, perché costui operava ed era nello stesso contesto di GIAMBO Sebastiano, era la continuità rispetto a costui. Prima delle elezioni, io e GIAMBO Sebastiano, detto Nello, ci siamo incontrati numerosissime volte a Mazzarrà Sant Andrea; ricordo che lui scendeva molto spesso a Mazzarrà il sabato e la domenica. Durante uno di questi numerosi incontri che abbiamo avuto, io ho chiesto a Nello, riferendomi alle imminenti elezioni del 2002, come io e la mia organizzazione avremmo dovuto comportarci. Ricordo che rivolsi a Nello la seguente frase, ovviamente sempre riferendomi alle imminenti elezioni comunali: Nello, comu semu cumminati? Il GIAMBO mi rispose, in modo molto sintetico ma significativo: amu a puttari a Melo!!, GIAMBO ovviamente si riferiva al fatto che io e la mia organizzazione dovevamo sostenere la candidatura di Carmelo NAVARRA; ciò perché, come ho già detto, Melo NAVARRA era la continuità di Nello GIAMBO. A.D.R.: bastarono quelle poche parole per capirci perfettamente e non c era alcuna esigenza di parlare in modo più diffuso ed esplicito. In particolare non ci fu bisogno di accordarci esplicitamente sul fatto che il sostegno elettorale garantito da me e la mia organizzazione sarebbe dovuto essere stato successivamente ricambiato con un aiuto che l amministrazione di Carmelo NAVARRA ci avrebbe dovuto garantire nei lavori pubblici che di li a poco si sarebbero dovuti realizzare. Ribadisco che ciò era assolutamente scontato ed implicito. Ci siamo incontrati numerosissime volte, a decine, in quel periodo con Nello GIAMBO, ma in ogni caso bastò quell unico incontro che ho prima menzionato per sancire questo accordo.

7 A.D.R.: tale incontro con GIAMBO ricordo che avvenne immediatamente fuori dalla Casa Comunale di Mazzarrà Sant Andrea, prima che entrambi entrassimo in tale luogo. Ricordo che in quella medesima occasione GIAMBO mi comunicò che lui stava sostenendo Carmelo NAVARRA e disse anche: puttamu a Melu, stiamo facendo la lista! io risposi: vabbene, fate la lista!, così assicurando il mio benestare e la mia collaborazione. Non ci fu bisogno di aggiungere altro. (verbale del ) Le elezioni del 2002: l accordo con Melo Navarra. A.D.R.: parlai di tali circostanze, sempre prima delle elezioni del 2002, anche direttamente con Melo, ossia Carmelo NAVARRA, ricordo che lo incontrai a Mazzarrà e gli dissi: non ti preoccupare, a posto, è tutto sistemato, andrà tutto bene!. Usai questa espressione perché so che lui è un tipo ansioso ed era in ansia per le imminenti competizioni elettorali. A.D.R.: in quel modo io gli ho comunicato che avrei garantito il mio appoggio elettorale e che tale appoggio proveniva sia da BISOGNANO Carmelo come persona, sia da BISOGNANO Carmelo come rappresentante del gruppo dei barcellonesi sul territorio di Mazzarrà Sant Andrea. Carmelo NAVARRA sapeva benissimo che l appoggio elettorale che io gli avrei garantito proveniva dal rappresentante su Mazzarrà dell organizzazione barcellonese. Lo sapeva benissimo Melo. Anche l aria che si respira a Mazzarrà, del resto, sa che io ero il rappresentante dell organizzazione barcellonese. (verbale del ) A.D.R.: non ho parlato esplicitamente con Melo NAVARRA dei benefici in campo economico che avrei tratto in cambio del mio appoggio elettorale, cui prima ho fatto cenno, ma ne ho parlato esplicitamente con Nello GIAMBO. Ribadisco che Melo NAVARRA è una persona molto riservata, piuttosto ansiosa. Ricordo, addirittura, che in una occasione gli feci uno scherzo, e cioè mi divertii a collocare due cartucce vuote dietro la maniglia della sua autovettura 147. Sottolineo che si trattava esclusivamente di uno scherzo. In ogni caso Melo sapeva benissimo che fra me e GIAMBO esisteva questo accordo, nel senso che io avrei garantito loro l appoggio elettorale e in cambio ne avrei ricevuto vantaggi economici in vista delle opere pubbliche che si era in procinto di realizzare nel Comune di Mazzarrà. A.D.R.: i rapporti tra Melo NAVARRA e GIAMBO Sebastiano sono strettissimi; NAVARRA è succube di GIAMBO tanto che se lui aveva un problema in Comune, la prima persona che chiamava era GIAMBO. GIAMBO aveva le chiavi del Comune di Mazzarrà Sant Andrea, anzi non le aveva mai lasciate, e ciò non solo in senso figurato ma anche in senso materiale. GIAMBO, infatti, anche quando non era più sindaco, dopo le elezioni di Melo NAVARRA, aveva sempre libero accesso nella casa comunale di Mazzarrà. Ho constatato personalmente più volte che lui entrava nella stanza del sindaco e disponeva liberamente di questa stanza, tanto che si sedeva dietro la sua scrivania. Ho fatto diverse riunioni in quella stanza insieme a GIAMBO, ovviamente parlo del periodo in cui era sindaco Carmelo NAVARRA. Durante qualcuna di queste riunioni mi è capitato di sedere anch io dietro quella scrivania e di avere telefonato con il telefono del sindaco. A.D.R.: tra queste riunioni che si sono svolte all interno della stanza del sindaco NAVARRA, vi è stata quella con Carmelino GIUNTA per il problema della strada di accesso alla vecchia discarica, di cui andrò a parlare successivamente, nonché quella relativa all ammontare della fattura rilasciata dall impresa TRUSCELLO per la fornitura della terra alla vecchia discarica di Mazzarrà Sant Andrea, di cui ho parlato ampiamente nei verbali nei verbali del e In altre occasioni capitava che io entrassi mentre Carmelo NAVARRA o GIAMBO Nello o altri soggetti del Comune stavano parlando. Io entravo liberamente anche se prima bussavo. Certamente non potevo firmare in prima persona le delibere del Comune di Mazzarrà Sant Andrea.

8 A.D.R.: ho già detto in precedenza che vi erano accordi preesistenti tra GIAMBO e NAVARRA in base ai quali GIAMBO doveva ricoprire l incarico di presidente della TIRRENO AMBIENTE; egli, non potendo contestualmente ricoprire anche la carica di sindaco, scelse la prima, ossia quella di presidente di TIRRENO AMBIENTE. A.D.R.: come ho già detto, l accordo fra me, GIAMBO e Melo NAVARRA, in base al quale io ho garantito il mio appoggio elettorale e quello dell organizzazione in cambio di aiuto per i lavori pubblici che si sarebbe andati a realizzare, prevedeva annessi e connessi. Voglio a questo punto specificare che la parola aiuti è un po riduttiva, nel senso che costoro non erano liberi di scegliere se farmi lavorare o meno in quei lavori pubblici, ma dovevano assecondare le mie richieste in quei campi; ciò proprio in base a quell accordo che vi era stato in precedenza. Quindi, loro potevano concedere lavori o commesse ad altre imprese solo nel caso in cui ciò non fosse stato di mio interesse. Volendo fare un esempio, i lavori per la piccola manutenzione per il comune di Mazzarrà Sant Andrea non era cosa che mi interessasse particolarmente ed infatti ho lasciato che fossero affidati ad altri soggetti quali le imprese SOTTILE, GIARDINA, GENOVESE ed altre ancora. (verbale del ) Le elezioni del 2002: gli annessi e connessi dell accordo con Melo Navarra e Nello Giambò A.D.R.: ritornando agli annessi e connessi dell accordo con NAVARRA e GIAMBO, cui ho prima fatto cenno, vi era anche il fatto che io avrei risolto tutti i problemi, le contestazioni, che sarebbero potute sorgere con i privati, con l opposizione politica, nonché con le altre pubbliche amministrazioni quando si sarebbero dovute realizzare le opere pubbliche in programmazione e che ho prima indicato. A.D.R.: era implicito e scontato, con GIAMBO e NAVARRA, che io mi sarei occupato anche di tali problemi. (verbale del ) Le elezioni del 2002: la scesa in campo della famiglia. A.D.R.: successivamente, sempre durante la competizione elettorale, io comunicai a tutti i miei accoliti che tutti loro e le loro famiglie avrebbero dovuto votare per Carmelo NAVARRA. In quella occasione, durante la competizione elettorale non vi fu bisogno di nessuna pressione da parte mia e del mio gruppo perché era sufficiente che si sapesse che io e il mio gruppo appoggiavamo Carmelo NAVARRA. Non ci fu bisogno di troppa pubblicità anche perché questo, ossia l eccessiva pubblicità, non è mai stato il mio modo di operare. Io, per esempio, andavo al bar e dicevo ai miei paesani: dobbiamo votare per Melo NAVARRA ; non c era bisogno che io imponessi niente a nessuno, bastava quel mio indirizzo che esprimevo. Certamente non potevo fare discorsi malavitosi ed esprimevo quello che era il mio indirizzo politico. A.D.R.: comunicai che dovevamo sostenere Carmelo NAVARRA in particolar modo a ROTTINO Antonino ed a CALABRESE Tindaro, i quali, a loro volta, lo fecero sapere a tutti i ragazzi di Mazzarrà. Ricordo che non comunicai esplicitamente tali direttive a mio cognato FUMIA Enrico poiché in quel periodo non eravamo più in buoni rapporti in quanto io avevo iniziato la mia relazione con TRUSCELLO Teresa, come più volte dichiarato. In ogni caso, CALABRESE avrebbe comunque comunicato ciò a FUMIA e ad ARTINO i quali, in ogni caso, erano già dalla parte di Carmelo NAVARRA tanto che la moglie di ITALIANO Salvatore, socio di fatto di ARTINO e FUMIA, era già schierata e presente nella lista di Carmelo NAVARRA. (verbale del ) Pietro Torre A.D.R.: conosco Pietro TORRE, lontano parente di mia zia, di professione vivaista, persona che rispetto. Costui, in occasione della competizione elettorale del 2002, sosteneva la lista di SIMONE Orazio, anche se non era inserito direttamente in quella lista. Nego nel modo più

9 assoluto di avere sostenuto in occasione delle elezioni del 2002 la lista di SIMONE Orazio dal momento che io avevo preso accordi con NAVARRA e GIAMBO e non certo con SIMONE. In vista dell ottenimento dei vantaggi che ho prima indicato, avrei anche potuto stringere un accordo di quel tipo con SIMONE Orazio, ma ciò era certamente più facile con NAVARRA e GIAMBO, i quali era già inquadrati ed al corrente di tutto. Con SIMONE, invece, sarebbe stato più faticoso in quanto avrei dovuto spiegargli tutti i termini di quell accordo ed avrei anche potuto sbatterci contro. Aggiungo che Pietro TORRE si candidò direttamente in un epoca precedente, ossia nel 1992, ma costui in quella occasione rifiutò il mio appoggio elettorale. Ricordo che gli proposi di interessarmi ma lui mi rispose di farmi gli affari miei e che preferiva affrontare la competizione elettorale senza il mio appoggio. In effetti costui perse le elezioni. (verbale del ) La sistemazione di una strada ricadente nel comune di Terme Vigliatore, dopo le elezioni del A.D.R.: nell ambito di questo accordo con GIAMBO e Melo NAVARRA sono da inquadrarsi alcuni episodi che ho già narrato in precedenza in altri verbali, come il mio intervento con Ciccio CANNONE e con la pubblica amministrazione di Terme Vigliatore. Con riferimento a tale ultimo episodio era sorto il problema consistente nel fatto che per accedere alla vecchia discarica di Mazzarrà Sant Andrea bisognava necessariamente transitare su una strada intercomunale in pessime condizioni, che ricadeva per metà nella competenza del comune di Terme Vigliatore e che era necessario ripristinare. Gli amministratori del comune di Mazzarrà Sant Andrea avevano contattato gli amministratori del comune di Terme Vigliatore, ma non avevano ottenuto il benestare per provvedere alla manutenzione ed al ripristino di tale strada. Non credo che vi fossero stati atti amministrativi ufficiali, ma in ogni caso la sostanza era questa. Per tale motivo il Prof. GIAMBO mi contattò e mi chiese di sistemare questa situazione. Io chiamai CAMPISI Agostino e gli chiesi di contattare e di procurarmi un incontro con Carmelino GIUNTA, il quale aveva un ruolo all interno dell amministrazione di Terme Vigliatore, anche se non so dire se costui ricoprisse incarichi ufficiali. In ogni caso era un personaggio che aveva appoggiato quella amministrazione comunale ed aveva influenza sulla stessa. Mi recai presso il suo studio di ingegnere situato in Terme Vigliatore, salita ex Ciappazzi, di fronte la farmacia LA MAESTRA, e gli esposi il problema. Costui mi chiese un po di tempo. Preciso che la mia era una proposta unilaterale, nel senso che io gli chiesi se mi poteva fare questo favore, ma in realtà egli doveva farmelo, rifiutarlo sarebbe stata una sua libera scelta, ma a suo rischio e pericolo; io in ogni caso non lo minacciai in alcun modo. GIUNTA, successivamente, ricontattò CAMPISI Agostino e costui me lo fece sapere. Di li a poco, in effetti, io, GIAMBO e lo stesso Carmelino GIUNTA tenemmo una riunione a tre, di quello che ho già prima menzionato, nella stanza del sindaco Carmelo NAVARRA. Ovviamente questo fatto si verificò dopo le elezioni del 2002, il sindaco era già Carmelo NAVARRA, ma per i motivi che ho già detto, la sua presenza a quella riunione era superflua. In ogni caso, Carmelo NAVARRA era al corrente di tutta la vicenda dal momento che il Comune di Terme Vigliatore aveva, almeno di fatto, negato l autorizzazione proprio a lui. Ricordo che quella riunione si svolse nel pomeriggio quando il Comune era chiuso e non c era nessuno. Preciso che quella riunione fu solo una formalità dal momento che ero stato già io a decidere tutto; in ogni caso volevo fare vedere a Nello quale fosse la persona che si era interessata dell intera vicenda. A.D.R.: GIAMBO si rivolse a me in tale circostanza sia perché ci conoscevamo, sia perché ero un personaggio autorevole sul territorio; è ovvio che se si fosse interessato di questa vicenda un comune cittadino diverso da me non avrebbe avuto lo stesso risultato. Certamente il mio intervento fu determinate per risolvere quella vicenda in tempi rapidi senza dovere

10 affrontare complicati iter burocratici. Il lavoro sulla strada venne effettivamente realizzato senza che il comune di Terme Vigliatore frapponesse ulteriori ostacoli; quel lavoro fu realizzato dal comune di Mazzarrà e l incarico venne affidato alla ditta ROTELLA. (verbale del ) ADR: Sempre per quanto riguarda la vecchia discarica di Mazzarrà, poiché per accedervi bisognava transitare attraverso una strada in condizioni pessime e ricadente nel Comune di Terme Vigliatore, era necessario ripristinarla. Il Comune di Terme Vigliatore non intese risistemare questa strada, al punto da negare l autorizzazione ai camion di transitarla. Il prof. Giambò a quel punto mi chiamò dicendomi di sistemare questa situazione. Incaricai Agostino Campisi, chiedendogli di informarsi su chi fossero gli amministratori di quel Comune. Il Campisi poco dopo mi fissò un appuntamento con tale Giunta Carmelino, il quale aveva un ruolo che (non: n.d.r.) so quale fosse all interno dell amministrazione comunale di Terme Vigliatore. Andai presso il suo studio, mi presentai, gli esposi il problema ed egli si manifestò disponibile dicendomi che dovevamo parlare anche con Giambò. Mi incontrai con Giunta e Giambò nell ufficio del sindaco Navarra e si raggiunse l accordo che quella strada andava risistemata; cosa che poi avvenne. (VERBALE DEL ) Il convincimento nei confronti di Ciccio Cannone per la realizzazione della nuova discarica, dopo le elezioni del A.D.R.: l altro episodio che ho prima accennato è quello relativo a Ciccio CANNONE. Anche questa vicenda si verificò dopo le elezioni del 2002, quasi contestualmente ai fatti relativi a Carmelino GIUNTA. In questo caso, come ho già detto in altri verbali, CANNONE Francesco stava creando dei problemi all amministrazione NAVARRA per quanto riguarda la realizzazione della nuova discarica di contrada Zuppà, alla cui progettazione si stava provvedendo in quel periodo. Nello GIAMBO, in una occasione, riferendosi all operato del CANNONE mi disse: vedi quello che puoi fare Melo!. Specifico che GIAMBO non mi disse esplicitamente di intervenire sul CANNONE, ma era sufficiente che mi dicesse questa frase, oppure quella dal seguente tenore: ci sono problemi con Ciccio in Consiglio Comunale, perché io capissi il da farsi. Confermo le dichiarazioni del relative ai fatti che riguardano CANNONE Francesco di cui mi date sommaria lettura. Come ho già detto in quel verbale, commissionai l attentato ai danni della sua farmacia a ROTTINO Antonino, TRIFIRO Carmelo e TRIFIRO Maurizio, i quali esplosero alcuni colpi di cal. 38 alla vetrata di quell esercizio commerciale. Successivamente ROTTINO mi disse che il vetro della farmacia si era forato ma non era andato in frantumi. Non so se ci sia una denuncia contro ignoti per quei fatti, anche perché il vetro fu sostituito con facilità. Poco dopo feci affondare una pilotina del CANNONE a Portorosa accanto al cavalcavia che attraversa il centro commerciale. A quest ultima spedizione partecipai anche io. Specifico che la pilotina fu solamente fatta affondare e fu successivamente recuperata agevolmente. Specifico che Ciccio CANNONE in quel periodo si opponeva alla realizzazione della nuova discarica in contrada Zuppà, sostenendo, tra le altre motivazioni, che quelle discarica avrebbe comportato esalazioni nocive, puzza e che Mazzarrà, invece che la città dei vivai sarebbe diventata la città della spazzatura. Il CANNONE non faceva parte formalmente dei consiglieri comunali di opposizione, ma controllava alcuni di questi consiglieri e portava avanti questo tipo di rivendicazioni. Egli aveva un certo seguito fra la popolazione di Mazzarrà. Dopo quegli attentati dimostrativi non venne più fatto alcuna serie e concreta opposizione in seno al consiglio comunale; l opposizione si limitò a parlare, ma in ogni caso il progetto sulla nuova discarica venne di li a poco approvato ed eseguito. CANNONE capì quale era la motivazione di questi attentati e nei successivi consigli comunali non si registrarono opposizioni significativi, anche perché dopo quegli attentati io assistetti personalmente alle sedute del

11 consiglio comunale. Non so se vi sia qualche relazione di servizio dei Carabinieri di Furnari o di qualche altra stazione che attestano la mia presenza alle sedute del consiglio comunale. Anche questo, come ho già detto era un annesso e connesso di quell accordo intervenuto con GIAMBO e Melo NAVARRA. (verbale del ) ADR: Un altro episodio che ricordo si è verificato sempre con la prima amministrazione Navarra, dunque nel 2002, allorquando era in corso la decisione sulla realizzazione ed ubicazione della nuova discarica. In quel periodo alcuni esponenti dell opposizione, tra cui Cannone Francesco, stavano creando in consiglio comunale alcuni problemi all Amministrazione retta dal Navarra, sempre per quanto riguarda la realizzazione di quella discarica. In una circostanza, Nello Giambò, ovviamente interessato a quella realizzazione, si lamento con me personalmente dei problemi che gli stava creando l opposizione di minoranza, tra cui Ciccio Cannone. In quella specifica occasione, lo stesso Giambò mi disse: vedi quello che puoi fare, Melo!. Il Giambò non mi disse esplicitamente di compiere azioni eclatanti o attentati, ma io compresi che dovevo porre in essere una opera di convincimento nei confronti di costoro. Io infatti commissionai un attentato alla farmacia del Cannone a Rottino Antonino, Trifirò Carmelo e Trifirò Maurizio, i quali esplosero alcuni colpi di cal. 38 alla vetrata di quella farmacia. Poco dopo feci affondare anche una pilotina del Cannone ormeggiata a Portorosa. A ques ultima spedizione partecipai anche io, oltre alle predette persone. I fatti narrati si riferiscono all anno 2002, in pendenza dell approvazione del progetto relativo alla nuova discarica di Mazzarrà S.A., in contrada Zuppà. ADR: Cannone si opponeva alla realizzazione della nuova discarica per motivi ambientali, sostenendo che la zona di Mazzarrà era un territorio di vivai. ADR: Dopo gli attentati che abbiamo commesso ai danni di Cannone, la minoranza non ha più fatto alcuna opposizione in seno al consiglio comunale, tanto che la discarica venne successivamente approvata e realizzata. Addirittura Cannone Francesco è oggi l attuale Presidente della Tirreno Ambiente. ADR: Giambò non mi disse nulla dopo quegli attentati, ma era sottinteso che si trattava di una condotta che a lui era favorevole per i suoi interessi imprenditoriali, in qualità di presidente della Tirreno Ambiente. (verbale del ) ADR: Non ho mai parlato esplicitamente di questi attentati con Giambò Sebastiano e Navarra Carmelo, dopo che essi furono commessi. ADR: Ora che mi ricordo, in quel periodo, ossia quando Giambo mi disse che vi erano dei problemi per l approvazione della nuova discarica di contrada Zuppà a causa dell opposizione della minoranza ed io realizzai gli attentati, chiesi al Giambo medesimo se quelle condotte non avessero potuto suscitare troppo clamore, destando l attenzione anche su di me e la mia organizzazione. Il Giambo mi tranquillizzò e mi disse che era coperto con gli organi deputati al controllo, ossia con la Prefettura e con la Regione. Mi disse: non ti preoccupare, alla Prefettura c è la COCODE, me la vedo io. Per quanto riguarda la Regione, se la vede RENZO MIRABITO con CICCIO CIMINO. ADR: Ciccio CIMINO era un onorevole della zona di Patti, che io comunque non conosco. (verbale del ) L attentato ai danni di Crupi Domenico per la realizzazione della nuova discarica, dopo il A.D.R.: un altro episodio che si ricollega sempre a questo accordo con GIAMBO e NAVARRA è quello relativo a CRUPI Domenico. Successivamente agli attentati a CANNONE e dopo che costui era stato riportato a più miti consigli, un soggetto che ancora protestava in piazza contro la realizzazione della discarica era il consigliere di minoranza CRUPI Domenico. Costui faceva opposizione, secondo me, solamente perché voleva

12 mangiare da quell affare. Anche in questo caso, quando ero ancora libera e non ero stato arrestato per l operazione Icaro, programmai un attentato per convincerlo a non fare problemi e a non creare ostruzionismo. Lo avevo anche più volte avvisato, avevo parlato con lui, ovviamente senza minacciarlo, ma costui dopo qualche giorno ricominciava come prima. Per questi motivi diedi disposizioni a ROTTINO Antonino, TRIFIRO Carmelo, TRIFIRO Maurizio e CALABRESE Tindaro di bruciargli l autovettura, credo in uso alla moglie. Successivamente fui arrestato per Icaro, la cosa non andò in porto. In effetti quell attentato venne portato a termine da queste persone sulla base di quell incarico che avevo precedentemente dato. In effetti, questo attentato venne commesso proprio dai soggetti che ho prima menzionato, così come ho già detto nel verbale del , del quale mi state dando sommaria lettura. (verbale del ) ADR: Altro attentato è stato commesso nel 2001/2002, per la medesima motivazione, ai danni di un consigliere di minoranza, tale CRUPI Domenico. Anche in questa occasione diedi incarico a Rottino Antonino, Trifirò Carmelo e Trifirò Maurizio di incendiare la vettura in uso alla moglie del Crupi, una Fiat Uno. ADR: Alla sollecitazione che mi fate, e cioè che l incendio dell autovettura di Crupi potrebbe essere avvenuto in un periodo successivo al mio arresto, avvenuto nel novembre del 2003, non escludo che effettivamente tale ultimo attentato possa essere avvenuto successivamente al mio arresto. Ribadisco che la motivazione di quell attentato era sempre la stessa, nel senso che si voleva condizionare un altro consigliere di minoranza contrario alla realizzazione della discarica. Dunque non sono stato io a commissionare quell attentato, ma si trattò di una iniziativa di qualcuno dei ragazzi di Mazzarrà, probabilmente Rottino Antonino, a me vicino. Non escludo che Rottino si sia consultato in quel periodo con Calabrese Tindaro per porre in essere tale attentato. (verbale del ) L assunzione di gente di Mazzarà. A.D.R.: un altro degli accordi presi a monte con NAVARRA e GIAMBO, prima delle elezioni, in cambio del nostro appoggio elettorale era quello che in occasione dell esecuzione e della gestione di quelle opere pubbliche che ho prima menzionato dovevano essere assunti soggetti di Mazzarrà. Infatti, io non volevo che a Mazzarrà vi fossero troppe persone a spasso le quali non solo facevano danno ma richiamavano anche l attenzione delle forze dell ordine. In ogni caso ci tenevo a che persone di Mazzarrà lavorassero e quando io ho parlato con la gente di Mazzarrà per farla votare a favore di Carmelo NAVARRA, ho fatto leva sul fatto che ci sarebbe stato lavoro per loro. (verbale del ). ADR:Effettivamente con il prof. Giambò si raggiunse l accordo che per la realizzazione della discarica dovevano lavorare soltanto operai del posto, cosa che consentiva al Giambò di ottenere anche un considerevole ritorno elettorale. (VERBALE DEL ) Le elezioni del 2002 e i benefici per l intera organizzazione barcellonese. A.D.R.: come ho già detto, il mio interesse per l accordo preso con GIAMBO e Carmelo NAVARRA consisteva nel fatto che io avrei ottenuto l affidamento di lavori per le imprese a me riconducibili in occasione delle opere pubbliche che si sarebbero realizzate. A.D.R.: i benefici che sarebbero derivati dall esecuzione di tali lavori, o dalla gestione dei relativi servizi, come ad esempio la gestione della nuova discarica, dovevano andare non solo a BISOGNANO Carmelo, ma anche a tutta l organizzazione mafiosa barcellonese. Infatti, avrei lavorato in queste commesse pubbliche non soltanto io, o meglio le imprese a me riconducibili, ma anche tutti gli altri appartenenti all organizzazione che avevano disponibilità di imprese. Anche questi soggetti avrebbero lavorato e ottenuto profitti, oltretutto leciti. Infatti, in pratica, io avrei fatto diventare l intera organizzazione barcellonese socia della discarica nel

13 senso che l avrei fatta partecipe di tutti i lavori che sarebbero derivati dalla realizzazione e dalla gestione della discarica. Specifico che i lavori sarebbero consistiti non soltanto nella costruzione della discarica, ma anche nella gestione di tutti i servizi che ruotavano intorno alla discarica stessa e che si riferivano all ATO ME2. Anzi, preciso che i profitti che derivavano dalla gestione dei servizi sarebbero stati di gran lunga superiori a quelli derivanti dalla gestione della discarica. In quel modo ci sarebbero stati mezzi da prendere a noleggio ed io avrei assicurato lavoro anche a tanti soggetti vicini all organizzazione, che in quel momento erano a spasso e creavano problemi dedicandosi a rapine o altri atti illeciti che richiamavano l attenzione delle forze dell ordine. Volendo fare un esempio, avevo promesso al defunto DE PASQUALE Carmelo, ucciso nel gennaio 2009, che gli avrei fatto ottenere lavori di questo tipo proprio al fine di non continuare a svolgere tali attività. A.D.R.: per noi dell organizzazione è importante ottenere introiti legali derivanti dal lavoro e non dalle estorsioni, sia perché questa è la vera fonte economica, sia perché in tal modo non si allarmavano le forze dell ordine e l opinione pubblica. Il nostro obiettivo ultimo, infatti, è quello di acquisire lavori leciti mentre l estorsione è solo una forma di controllo sul territorio. A.D.R.: di questi aspetti specifici non parlai direttamente con GIAMBO e Carmelo NAVARRA; a loro interessava soltanto che, una volta ottenuta la vittoria elettorale, non vi fossero problemi nella realizzazione di quelle opere pubbliche. A.D.R.: io parlai invece di questi aspetti e della possibilità concreta di ottenere lavori leciti, in relazione alla nuova discarica di Mazzarrà Sant Andrea contrada Zuppà, per tutta l organizzazione direttamente con RAO Giovanni e Sam DI SALVO, e ciò anche prima delle elezioni del Anche con costoro non furono necessari lunghi discorsi, bastando poche concise battute. Ricordo che DI SALVO, in una occasione, mi disse: come sia comminati con la discarica?! e io gli risposi: tutto a posto!. Bastarono quelle poche parole per intenderci, perché lui capisse che io mi stavo occupando concretamente della nuova discarica e che non vi sarebbero stati problemi. Se, invece, vi fossero stati problemi certamente mi sarei rivolto a lui per farmi coadiuvare nella loro risoluzione o per ricevere qualche consiglio. Non parlai esplicitamente delle votazioni che si sarebbero svolte, dal momento che costui non era di Mazzarrà e non conosceva nessuno, bastando io ad assicurare l elezione del NAVARRA. A.D.R.: informai dei miei progetti relativi alla nuova discarica di Mazzarrà Sant Andrea, sempre prima delle elezioni del 2002, anche RAO Giovanni. Anche in questo caso bastarono poche scarne frasi. In una circostanza, infatti, egli mi chiese come stesse andando la discarica e io gli risposi dumannaci a tò frati!, ovviamente riferendomi a Sam DI SALVO e volendogli significare che non c era alcun problema. In ogni caso, ribadisco, che sia Sem DI SALVO, sia RAO Giovanni erano perfettamente a conoscenza dei miei progetti sulla nuova discarica e anche se avevano avuto notizia di qualche problema, come per esempio quello che si era verificato nella nuova discarica di Tripi con la ditta PETTINA, ove io aveva commissionato degli attentati nei confronti dei mezzi di questa ditta vicende di cui ho parlato in altri verbali -, costoro sapevano che di tutte quelle vicende mi stavo occupando personalmente io. A.D.R.: io dovevo necessariamente informare costoro su tali aspetti in quanto vertici dell organizzazione; dovevo rendicontarli altrimenti mi avrebbero messo in un sacco e buttato a mare. Del resto ho mantenuto lo stesso atteggiamento anche con riferimento alla gestione delle estorsioni. Dunque, RAO Giovanni e Sam DI SALVO erano perfettamente al corrente che, se tutto fosse andato in porto, anche loro stessi avrebbero potuto lavorare con l indotto della discarica, eventualmente utilizzando imprese non direttamente riconducibili a loro, e dunque trarne notevoli profitti. Ho già detto che ciò che avrebbe prodotto grossi guadagni era non tanto la costruzione della discarica o la sua gestione quanto tutti i servizi connessi. (verbale del )

14 Calabrese e Rottino. A.D.R.: non ho informato in modo specifico CALABRESE e ROTTINO dei miei progetti sulle opere pubbliche che si sarebbero dovute realizzare nell ambito del Comune di Mazzarrà e degli accordi presi in tal senso con GIAMBO e NAVARRA, dal momento che gli stessi CALABRESE e ROTTINO, nell ambito dell organizzazione, erano miei sottoposti ai quali non ero tenuto a relazionare; ciò a differenza di quanto ho fatto con RAO e DI SALVO, soggetti miei pari, se non al di sopra nell ambito dell organizzazione criminale. Mi limitai a impartire a CALABRESE e ROTTINO le direttive per cercare voti in favore di Carmelo NAVARRA, e prospettai loro che ciò avrebbe comunque prospettato dei vantaggi lavorativi e dunque economici per tutti noi. Non ritenni di informare costoro di tutti i particolari di quell accordo dal momento che erano soggetti propensi a fare passi più lunghi delle loro gambe. Per esempio, erano soliti acquistare mezzi prima ancora di ottenere commesse, indebitandosi sino al collo, e firmando cambiali. (verbale del ) Il progetto del prof. Baiano sulla nuova discarica. A.D.R.: anche l episodio che ho già riferito in altri verbali, ossia il fatto che RAVIDA Roberto mi fece visionare il progetto della nuova discarica di Mazzarrà redatto dal Prof. Baiano, prima ancora che il Consiglio Comunale approvasse la delibera di incarico di quella progettazione nei confronti del medesimo professionista, si inquadra in questi accordi che io avevo preso con Carmelo NAVARRA e GIAMBO Sebastiano. Questo progetto mi fu mostrato da RAVIDA Roberto all interno del suo ufficio, nel Comune di Mazzarrà; si trattava di una serie di lucidi che io avevo chiesto espressamente a GIAMBO di farmi vedere. Incontrai GIAMBO Nello e sapendo che era stato approntato quel progetto, e che erano state individuate le aree su cui doveva sorgere la discarica, gli dissi: me lo fate vedere questo progetto!. In effetti RAVIDA, col consenso di GIAMBO, me lo mostrò. Quel progetto mi fu mostrato proprio perché anche io ero un attuatore della nuova discarica, insieme a loro, ossia gli stessi GIAMBO e NAVARRA. A.D.R.: RAVIDA sapeva che io ero interessato al progetto della nuova discarica ed in ogni caso era una persona alla quale in precedenza avevo fatto parecchi favori, di cui ho già parlato. In ogni caso il RAVIDA non conosceva in dettaglio gli accordi che erano stati presi tra me, GIAMBO e NAVARRA, al quale il GIAMBO relazionava. (verbale del ) A dimostrazione del controllo di quel comune da parte del Giambò, ricordo una circostanza specifica: in occasione della esecuzione della nuova discarica di Mazzarrà S. A., ubicata nella Contrada Zuppà, il progetto esecutivo fu redatto da tale professore Baiano prima ancora che il consiglio comunale approvasse la delibera di incarico per quella progettazione. Dico questo perché mi sono recato presso l ufficio tecnico del comune di Mazzarrà ed in quella occasione Ravidà Roberto mi fece visionare il progetto già pronto, prima ancora che venisse deliberato l incarico stesso. Non solo, ma addirittura erano già state individuate, in quel progetto, le aree dove doveva sorgere la discarica; ciò prima ancora che il consiglio comunale avesse affrontato tale argomento e senza che fossero interpellati i relativi proprietari dei terreni, dove avrebbe dovuto sorgere la discarica. (verbale del ) ADR: Mentre si continuava a conferire a Tripi, divenuta nel frattempo discarica comprensoriale, prima che si saturasse, posto che era già stata chiusa quella di Mazzarrà, venne realizzato un progetto, prima ancora che fosse dato incarico formale dall amministrazione comunale, per la costruzione di altra discarica, sempre a Mazzarrà. Questo progetto venne effettuato dall ing. Baiano per conto della Tirreno Ambiente, che già era subentrata alla Messina Ambiente nella gestione della discarica di Tripi. In questo progetto erano già state individuate le aree dove doveva sorgere la discarica prima ancora che, come detto, l amministrazione deliberasse. Io stesso vidi il progetto negli uffici del

15 Comune. Tutto ciò venne concepito da Giambò, Rotella, Innocenti e Ravidà. Nell area interessata alla nuova discarica ricadevano dei fondi di Rotella Michele il quale, in previsione, ne acquistò degli altri destinati ad uliveto che sarebbero stati oggetto di espropri. ADR:Un fondo coltivato a roseto era già di proprietà del Rotella. (VERBALE DEL ) Gli accordi con Giambò sulla fornitura di inerti per la nuova discarica. A.D.R.: con GIAMBO Sebastiano mi accordai, in quel periodo, di provvedere alla fornitura di terra per la copertura della nuova discarica di Mazzarrà Sant Andrea, così come avevo già fatto in precedenza con riferimento alla vecchia discarica tramite l impresa della mia compagna TRUSCELLO Teresa. (verbale del ) Le vicenda della fattura concordata per i lavori inerenti la vecchia discarica di Mazzarà S. Andrea: ADR: A questo punto specifico che la vecchia discarica di Mazarrà, realizzata dall impresa CA.TI.FRA. di cui ho finora parlato, era gestita dall impresa SANGERMANO. In quel periodo l impresa TRUSCELLO aveva eseguito dei lavori all interno della vecchia discarica per la fornitura di terreno vegetale, ai fini della copertura degli inerti. Aggiudicatasi le commesse, l impresa Truscello procedette quindi alla fornitura del terreno. Nonostante i lavori fossero in fase di ultimazione e benché l impresa Truscello avesse sempre lavorato regolarmente, la SANGERMANO non procedeva ad onorare i suoi debiti. Ricordo che vi era una nostra fattura del luglio del 2002 ammontante ad oltre 200 mila euro. Mi ero già rivolto a RAVIDA Roberto e Renzo MIRABITO per ottenere il saldo di quanto dovuto alla Truscello, ma questi avevano preso tempo. Successivamente venni invitato a recarmi a Messina, presso l Ufficio di RENZO MIRABITO. Lì trovai, oltre al MIRABITO stesso, anche Nello GIAMBO, mentre in una stanza attigua si trovata Pino INNOCENTI. GIAMBO e MIRABITO, in quella occasione, mi invitarono espressamente a ridurre l importo della fattura. Io non acconsentiti e me ne andai, invitando a seguirmi RAVIDA Roberto, che mi aveva accompagnato. Benchè furibondo, al fine di ottenere in qualche modo il pagamento di quei lavori, mi incontrai successivamente all interno dell ufficio del sindaco NAVARRA, con GIAMBO ed INNOCENTI. Specifico che il sindaco Navarra non era presente a quell incontro, ma egli ci mise a disposizione la sua stanza per quell incontro. Aggiungo che GIAMBO aveva le chiavi del comune di Mazzarà e quindi non c era bisogno che interpellasse il Navarra per quella riunione. GIAMBO ed INNOCENTI mi convinsero ad emettere una fattura di importo inferiore, riferendomi che mi avrebbero compensato con altri lavori che avrei dovuto eseguire successivamente, sempre nell ambito di quella discarica, consistenti nel completamento della copertura della discarica; in quell occasione avrei dovuto presentare un altra fattura, maggiorata anche del vecchio importo non liquidatomi. Io, alla fine acconsentii, strappai la vecchia fattura e ne emisi una nuova, con l importo che essi stessei mi avevano richiesto. Specifico che la fattura originale dovrebbe ancora trovarsi nella contabilità della SANGERMANO. (verbale del ) ADR:Tornando al conferimento del materiale vegetale per la copertura dei rifiuti, dopo le prime forniture intendevo cominciare ad emettere le fatture, ma il prof. Giambò mi disse di provvedere successivamente con un unica fattura. Successivamente l impresa Truscello cominciò ad avere problemi economici per i troppi cantieri aperti sicché, nonostante le indicazioni del prof. Giambò, nel mese di agosto 2002 la stessa emise una fattura per l importo di circa 250 mila euro comprensiva di IVA, fattura che venne inviata direttamente alla sede centrale della Sangermano. Nonostante ciò, trascorsi alcuni mesi non ci venne pagato quanto fatturato. Insistetti ripetutamente con Giambò ottenendo assicurazioni che sarei stato pagato, cosa che non avvenne. Vi fu un incontro a Messina negli uffici di Renzo Mirabito tra Giambò, il geom. Ravidà e naturalmente io stesso nel corso del quale vennero fatti strani discorsi tra

16 cui il prezzo troppo alto e venni invitato a dimezzare la fattura già emessa. A quel punto vista la situazione dissi a Ravidà di andar via. Dopo l infruttuoso incontro la Truscello fece dei solleciti alla Sangermano per il pagamento di quanto dovuto. ADR: Successivamente, poiché ero spazientito per la situazione che si era venuta a creare, vi fu un altro incontro tra me, Giambò e Innocenti nell ufficio del Sindaco, che non era più Giambò, ma Navarra Carmelo, nel corso del quale ci accordammo per dimezzare la fattura a circa ,00 euro, con l accordo che la rimanente somma sarebbe stata recuperata attraverso i lavori successivi alla chiusura della discarica. La fattura originaria venne sostituita nella contabilità dell impresa Truscello con un altra emessa nei confronti di altro committente per importo diverso ma recante lo stesso numero di quella iniziale emessa alla Sangermano. Successivamente, a seguito del predetto accordo, la Truscello emise altra fattura, di data posteriore, alla Sangermano per l importo di 110 mila euro. Dalla lettura dell ordinanza Vivaio ho preso atto che invece la Sangermano ha portato in contabilità entrambe le fatture beneficiando così di un fittizio credito di IVA e reddito ai fini dell imposta. A seguito di questi fatti Innocenti e Giambò mi invitarono ad interloquire esclusivamente con loro per qualunque problema e non più con il Mirabito. (VERBALE DEL ) La nuova discarica di Mazzarà ADR:I lavori per la realizzazione della nuova discarica cominceranno nel novembre 2003, quando io fui arrestato. (VERBALE DEL ) La discarica di inerti. A.D.R.: dopo le elezioni del 2002 ho discusso direttamente con NAVARRA Carmelo della questione inerente la discarica di inerti. Preciso che la discarica di inerti è cosa diversa dalla discarica di Mazzarrà Sant Andrea in contrada Zuppà, la quale ha ad oggetto rifiuti solidi urbani; la discarica di inerti, invece, riguarda solo materiale di risulta, non comporta problemi di scoli o percolato e dunque produce minori danni ambientali; inoltre la discarica di R.S.U. comporta un volume di affari notevolmente più grande. Parlai di questo progetto direttamente con Carmelo NAVARRA, anche perché in quel periodo avevo avuto notizia di un finanziamento regionale che era stato stanziato proprio per la realizzazione di quella discarica. Gli comunicai che avrei provveduto io direttamente, ed in prima persona, ad individuare l area dove sarebbe dovuto sorgere quella discarica di inerti e NAVARRA si mostrò del tutto d accordo. In altre parole io avrei acquistato la disponibilità dell area tramite TRUSCELLO Teresa e poi l avrei ceduta al Comune, o vendendogliela o affittandogliela. Sempre secondo quell accordo, io avrei dovuto occuparmi, sempre tramite la TRUSCELLO, anche della gestione diretta di quella discarica. In tal modo avrei realizzato un doppio utile. Il NAVARRA fu completamente d accordo, cosicché il Comune si sarebbe limitato ad individuare solo formalmente quell area che invece nei fatti avevo scelto io. L iniziativa partì da me e lui si mostrò d accordo. A.D.R.: anche in questo caso i benefici economici derivanti dalla gestione di quell area non sarebbero andati soltanto a me ma anche, almeno in parte, all organizzazione barcellonese; ciò anche perché non si trattava di un semplice appalto di lavori ma della gestione di un servizio che si protraeva nel tempo. Quel progetto non andò in porto poiché venni successivamente arrestato per l operazione icaro nel novembre del Successivamente ho appreso da notizie giornalistiche che invece l area è stato individuata dalla società TIRRENO AMBIENTE in contrada Merlo di Mazzarrà Sant Andrea su un terreno di proprietà di Saro CATTAFI. (verbale del )

17 ADR: Mi riservo di riferire altre vicende relative al vecchio ed al nuovo sito della discarica di Mazzarrà S. Andrea, in sede di ulteriori dichiarazioni che dovrò rendere con riferimento ai fatti di cui al processo Vivaio. Segnatamente: finanziamento concesso dalla Regione al Comune di Mazzarrà relativo alla costruzione di una discarica di inerti da realizzare su un terreno che io avrei dovuto acquistare mediante l appoggio di Carmelo Navarra; successivo interessamento di Saro Cattafi nella vicenda, in seguito al mio arresto; (verbale del ) Il parco fotovoltaico. A.D.R.: un altro lavoro che rientrava nell accordo concluso con GIAMBO e NAVARRA Carmelo era quello riguardante la realizzazione del parco fotovoltaico a Mazzarrà Sant Andrea. L accordo con GIAMBO era che io avrei acquistato un terreno adiacente ad un altro, già di proprietà della mia famiglia, e lì sarebbe stato realizzato un parco fotovoltaico. Melo NAVARRA era anche lui d accordo; era costui che avrebbe dovuto mettere la firma su quel progetto nella sua qualità di sindaco del Comune di Mazzarrà, nonché di proprietario delle quote di maggioranza di TIRRENO AMBIENTE; ovviamente il progetto, come di consueto, sarebbe dovuto passare prima attraverso la giunta comunale con la formulazione della relativa proposta, poi attraverso il consiglio comunale per l approvazione di tale proposta ed infine per la firma del sindaco su quella delibera. Invece, dopo il mio arresto del novembre 2003, tali accordi non furono più rispettati; il parco fotovoltaico fu realizzato nel terreno originariamente individuato ma senza che venisse data alla mia famiglia la possibilità di acquistarlo. Infatti la mia famiglia, essendo proprietaria del terreno contiguo, avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione ed acquistarlo agevolmente. Invece il Comune non rispettò il patto e fece acquistare il terreno a ROTELLA Michele. Mio padre, dal momento che io ero in carcere, non fu in grado di far valere il suo diritto di prelazione e non si attivò di conseguenza. (verbale del ) L arresto nel A.D.R.: quando sono stato arrestato nel novembre 2003, come ho già accennato, gli accordi con GIAMBO e NAVARRA non sono stati più portati avanti. Collego ciò sicuramente al mio arresto e al fatto che io ho perduto il controllo del territorio. Come ho già detto, la discarica di inerti è stata posizionata su un terreno riconducibile a Saro CATTAFI; il centro per anziani è stato realizzato in contrada Castello, in un terreno di MESSINA Domenico; il parco fotovoltaico è stato realizzato su un terreno poi acquistato da ROTELLA al posto di mio padre; con riferimento alla nuova discarica di Mazzarrà Sant Andrea, non ho ricevuto più commesse significative; con riferimento a tale ultima opera, l impresa TRUSCELLO si è limitata a fornire argilla a ROTELLA per l impermeabilizzazione della nuova discarica, ma si è trattato di un rapporto intercorrente esclusivamente con ROTELLA. In questo modo tutti gli accordi che erano stati fatti saltarono. (verbale del ) Navarra e Giambò testimoni nel processo Mare Nostrum, nel A.D.R.: effettivamente ho citato NAVARRA Carmelo e GIAMBO Sebastiano come testi a difesa nel processo Mare Nostrum. Costoro sono stati escussi dinnanzi la Corte d Assise di Messina, presidente Dott. MASTROENI, nel 2005 circa. Io li ho citati regolarmente e loro sono venuti. Certamente non ho avuto alcun timore che loro, in quella sede, potessero rivelare notizie per me compromettenti. (verbale del ) Elezioni del 2007 ADR: Navarra Carmelo è stato riletto nel Ho avuto conferma di tale notizia da Fumia Enrico, mentre eravamo codetenuti, nel febbraio del 2009, presso la casa Circondariale di Messina Gazzi. Lo stesso Fumia mi disse che Giambo Sebastiano, detto Nello, all epoca

18 presidente della Società Tirreno Ambiente di Mazzarrà, aveva messo a disposizione la somma di ottocentomila euro da utilizzare per fare eleggere come primo cittadino il NAVARRA Carmelo. Fumia Enrico mi disse che questa somma era destinata ai ragazzi di Mazzarrà S.Andrea ossia ai c.d. mazzarroti, facenti parte di tale organizzazione che in quel periodo erano liberi sul territorio, ossia Trifirò Carmelo, Fumia Enrico, ARTINO Ignazio e Munafò Aldo Nicola ed altri; costoro sono intervenuti sul territorio per fare eleggere il Navarra. ADR Specifico meglio che da noi l attività di propaganda elettorale non avviene in modo esplicito ed è sufficiente dire: bisogna portare come sindaco Navarra Carmelo!. (verbale del ) A.D.R.: come ho già detto, Carmelo NAVARRA è stato rieletto sindaco nel 2007, mentre io ero ormai in carcere da parecchio tempo. Confermo le dichiarazioni del di cui mi date lettura (ndr: vedi sopra). In effetti, FUMIA Enrico, nel febbraio del 2009, mentre eravamo detenuti insieme a Messina, mi rivelò che Nello GIAMBO aveva preso accordi direttamente con CALABRESE Tindaro e gli aveva promesso la somma di 800 mila euro da destinare per la rielezione di Carmelo NAVARRA. In altre parole GIAMBO, sempre secondo quanto riferitomi da FUMIA, aveva promesso che CALABRESE Tindaro e gli altri componenti dell organizzazione di Mazzarrà avrebbero percepito una somma pari a 800 mila euro se avessero procurato la rielezione di Carmelo NAVARRA. FUMIA mi disse anche che CALABRESE si riunì con gli altri mazzaroti, fra cui lo stesso FUMIA e ARTINO Ignazio, comunicando i termini dell accordo intervenuto con il GIAMBO. CALABRESE dispose che l organizzazione mazzarota si impegnasse per la rielezione del sindaco NAVARRA, cosa che in effetti fu fatta. Il FUMIA mi disse, altresì, che una volta che NAVARRA era stato eletto, quei soldi promessi non furono consegnati perché di lì a poco intervennero gli arresti per l operazione Vivaio, verificatisi nell aprile FUMIA collegava la mancata percezione dei quella somma agli arresti del 2008, anche perché si trattava di una somma rilevante e non poteva essere erogata tutta in una volta. Ovviamente si trattava di un vantaggio economico molto minore rispetto a quello che avrei tratto io se fossi riuscito ad inserirmi nell indotto relativo alle opere pubbliche che ho prima menzionato. In questo caso il vantaggio che avrebbe ricevuto l organizzazione era semplicemente quella somma di 800 mila euro e non la gestione economica di tutti gli affari relativi a quelle opere pubbliche, cosa a mio parere ben più rilevante. A.D.R.: ribadisco che, secondo quello che mi disse FUMIA Enrico, i soldi erano stati promessi da GIAMBO a ragazzi di Mazzarrà Sant Andrea, intendendo con questi i ragazzi appartenenti all organizzazione dei mazzarroti. A.D.R.: in precedenza, quando ero tornato libero sul territorio nel settembre 2008, avevo incontrato ARTINO Ignazio, ma costui non mi disse nulla su questa vicenda. Tali circostanze mi furono riferite soltanto da FUMIA Enrico quando ci ritrovammo in carcere nel febbraio Gli incontri con ARTINO Ignazio furono sporadici ed ebbero per oggetto argomenti che in quel periodo erano per me molto più urgenti: l assegnazione e la spartizione dei lavori nell ambito di opere quali il metanodotto e l eolico, dove avrei potuto inserirmi immediatamente. A.D.R.: FUMIA, sempre quando eravamo in carcere insieme a Messina, mi specificò che CALABRESE e gli altri mazzarroti che in quel periodo erano liberi sul territorio, erano intervenuti non solo per raccogliere voti, ma si erano anche attivati per impedire che si presentassero liste contrapposte a quelle di NAVARRA, formate da persone valide, idonee a raccogliere molti voti. FUMIA, infatti, sempre in quella circostanza, mi disse che si era presentato inizialmente Pietro TORRE con una sua lista e che poi questa lista era stata fatta ritirare, proprio su interessamento e pressioni di CALABRESE Tindaro. A.D.R.: FUMIA, invece, non mi fece esplicitamente il nome di NAVARRA Carmelo, ma è ovvio che il contesto era sempre quello.

19 A.D.R.: sono sicuro che FUMIA, quando mi raccontò queste cose, non le aveva appreso né da fonti giornalistiche, né tantomeno dalla lettura dell ordinanza Vivaio, ove si parla di pressioni elettorali, ma senza alcun riferimento allo stanziamento di somme di denaro. FUMIA non ha letto queste cose dai giornali anche perché non è tipo che legge i quotidiani e ha da poco imparato a leggere e scrivere. Almeno in quel periodo non era in grado di leggere e scrivere con velocità. (verbale del ) Le ultime vicende del parco fotovoltaico, nel A.D.R.: conosco un tale PANTANO Giovanni di Mazzarrà Sant Andrea. Non mi risulta di avere avuto contatti con costui, quando sono tornato libero nel settembre A questo punto l Ufficio da lettura di un passo dell intercettazione ambientale svoltasi in data , tra BISOGNANO Carmelo e PANTANO Giovanni, a bordo della Porshe Cayenne in uso a BISOGNANO Carmelo (allegato n. 163 all informativa dell operazione Torrente ), laddove si dice: GIOVANNI = questo del fotovoltaico glielo votiamo ora giovedì però con il vincolo che debbono lavorare gente di Mazzarrà BISOGNANO = stanno lavorando troppe persone da fuori Giovanni, sia alla discarica. (cade il collegamento). A.D.R.: ora che mi leggete questo passo, confermo di essere io a parlare con PANTANO Giovanni e che quello sono espressioni mie, che io uso abitualmente. Quando tornai a Mazzarrà, mi interessai nuovamente alle opere pubbliche che si stavano svolgendo anche perché ero interessato economicamente ad esse. Quella conversazione si inquadra, dunque, in un mio tentativo di riprendere il controllo dei lavori pubblici su Mazzarrà. In quella conversazione il PANTANO, che in questo momento ricordo fare parte del consiglio comunale di Mazzarrà, mi informava che in seno a detto consiglio comunale si stava trattando l approvazione del progetto del parco fotovoltaico. Devo dire che sono a conoscenza del fatto che il consiglio aveva in corso l approvazione del progetto, quando invece il parco fotovoltaico era già stato completamente realizzato. Io stesso ho visto con i miei occhi, in quello stesso periodo, il parco fotovoltaico già realizzato e completo, mancava solo l allaccio alla rete elettrica. In quella conversazione io mi stavo assicurando che venisse assunta gente di Mazzarrà Sant Andrea. (verbale del ) Le dichiarazioni di GULLO Santo. Anche GULLO Santo ha rilasciato precise e dettagliate dichiarazioni sulle ultime elezioni amministrative di Mazzarà S. Andrea, svoltesi, come è noto, nel Egli ha riferito, innanzitutto, che nel 2007 la sua organizzazione criminale aveva svolto campagna elettorale per un veterinario della provincia di Messina, di cui però non ricordava il nome. Il collaboratore ha precisato che era il 2007, dal momento che FUMIA Enrico, CALABRESE Tindaro e TRIFIRO Carmelo erano ancora liberi, non essendosi ancora verificata l operazione VIVAIO. In quella specifica occasione, CALCO LABRUZZO Salvatore si presentò presso la sua officina e gli consegnò i bigliettini elettorali del veterinario, dicendogli che dovevano dargli una mano per farlo eleggere. Secondo il racconto di GULLO, CALCO LABRUZZO precisò che non erano previsti soldi a titolo di corrispettivo. Il collaboratore ha riferito che egli, successivamente, si incontrò anche con FUMIA Enrico, il quale gli confermò l impegno dell organizzazione in favore di quel veterinario ed il fatto che da costui essi, comunque, non stavano prendendo soldi : il veterinario doveva fare delle cortesie a CALABRESE Tindaro o a CALCO LABRUZZO Salvatore per quanto riguarda il risanamento degli animali, in materia veterinaria.

20 GULLO ha poi riferito che nella stessa occasione in cui parlò con il FUMIA del sostegno elettorale in favore del veterinario, costui gli confidò che mentre non prendevano niente per quel loro interessamento, lui stesso, ossia il FUMIA, ed ARTINO Ignazio stavano ricevendo la somma di diecimila euro da un soggetto, il cui nome non ricordava, ma che era in corsa per le elezioni di sindaco del comune di Mazzarrà Sant Andrea, nel Il collaboratore subito dopo ha precisato: FUMIA Enrico, in quella occasione, mi disse esplicitamente che a lui ed ad ARTINO Ignazio era stata promessa la somma complessiva di diecimila euro in cambio del loro interessamento per tali elezioni. FUMIA Enrico mi specificò anche che, così come concordato con il candidato a sindaco, cinquemila euro sarebbero stati versati in anticipo e cinquemila euro successivamente alle elezioni. In effetti quella persona venne eletta a sindaco in quel comune. L accordo, sempre in base a quello che mi è stato riferito dal FUMIA Enrico, era stato concluso direttamente tra ARTINO Ignazio, FUMIA Enrico e la persona candidata a sindaco. FUMIA Enrico mi disse anche che la somma di diecimila euro era prevista a favore del FUMIA Enrico e dell ARTINO Ignazio, ma qualcosa sarebbe andato anche a MUNAFO Aldo Nicola.. GULLO Santo ha aggiunto che almeno una parte di quei soldi fu effettivamente versata, così come gli fu riferito da un altro sodale ed appartenete al gruppo dei Mazzaroti, ossia ARTINO Ignazio: Sono a conoscenza che quei soldi vennero effettivamente corrisposti. Infatti, dopo le elezioni si presentò da me in officina ARTINO Ignazio e parlai anche con lui di questa vicenda. ARTINO Ignazio mi confermò che lui e FUMIA Enrico avevano ricevuto i soldi e che la cosa era andata bene. ARTINO Ignazio mi confermò che lui e FUMIA Enrico avevano ricevuto la somma complessiva di diecimila euro e che qualcosa era stata data anche a MUNAFO Aldo Nicola.. Il collaboratore ha poi precisato in cosa fosse consistito l impegno elettorale dei suoi sodali: Costoro avevano procacciato voti per quello che sarebbe poi divenuto effettivamente il sindaco di Mazzarrà, girando per quel paese e dicendo alle persone che dovevano votare per lui. Tutte le persone di Mazzarrà conoscevano ARTINO Ignazio, FUMIA Enrico e MUNAFO Aldo Nicola come soggetti dell organizzazione, e quindi tutti acconsentivano a votare nel modo da loro richiesto. Qualcuno gli poteva anche fare la negativa, ma i più non rischiavano. In quell occasione, costoro non consegnavano buoni di benzina a differenza di quanto ho fatto io, e convincevano le persone facendo loro capire che un domani avrebbero potuto ricevere favori oppure minacciandole.. GULLO Santo ha specificato di non ricordare il nome del sindaco, ma di essere comunque sicuro che si trattava delle elezioni del maggio 2007 e che non poteva essere il 2008 perché quei soggetti che aveva prima menzionato, ossia FUMIA Enrico, MUNAFO Aldo Nicola e CALABRESE Tindaro, vennero arrestati nel 2008 a seguito dell operazione VIVAIO. Il collaboratore ha precisato di aver parlato delle vicende inerenti le elezioni amministrative del comune di Mazzarà S. Andrea anche con un terzo soggetto organico alla famiglia barcellonese, ossia lo stesso CALCO LABBRUZZO Salvatore: Successivamente all elezione del sindaco del comune di Mazzarrà Sant Andrea, ho avuto un colloquio anche con CALCO LABRUZZO Salvatore su queste vicende. In officina parlammo dei pochi voti che aveva ottenuto il veterinario e commentammo il successo della persona che era stata eletta sindaco a Mazzarrà. CALCO LABRUZZO Salvatore osservò che FUMIA Enrico ed ARTINO Ignazio si erano impegnati nelle elezioni del candidato poi eletto dal momento che avevano avuto lo stimolo dei soldi, a differenza di quanto era successo con il veterinario. Con CALCO LABRUZZO Salvatore non parlammo esplicitamente di cifre.. Il collaboratore ha specificato che sebbene i tre soggetti con cui aveva parlato di questa vicenda, ossia FUMIA Enrico, ARTINO Ignazio e CALCO LABRUZZO Salvatore, non gli fecero espressamente il nome di CALABRESE Tindaro, era scontato che costoro avessero agito con la sua autorizzazione ed il suo benestare: FUMIA Enrico, ARTINO Ignazio e CALCO LABRUZZO Salvatore non mi fecero espressamente il nome di CALABRESE Tindaro, ma era ovvio che questi soggetti agivano con l autorizzazione ed il benestare di CALABRESE Tindaro, che del resto in quel periodo era il soggetto che

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