CANTINI FABIO & C. S.n.c. Largo Mazzini, N Casciana Terme Pisa CAVE BORRA E POGGIO ALLA FARNIA. Casciana Terme Pisa

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1 GEOSER s.c.r.l. Indagini e studi geologico-tecnici Topografia Idrogeologia Geologia ambientale Cave e discariche CANTINI FABIO & C. S.n.c. Largo Mazzini, N Casciana Terme Pisa CAVE BORRA E POGGIO ALLA FARNIA Casciana Terme Pisa PIANO DI COLTIVAZIONE E DI RISISTEMAZIONE AMBIENTALE DELLE CAVE BORRA E POGGIO ALLA FARNIA Art. 12, L.R. 78/98- R.D.L. 3267/23 D.Legs 4/08 INTEGRAZIONI Chieste dall Unione dei Comuni della Valdera (Prot /2013) ALLEGATO 2 Relazione tecnica per la gestione dei rifiuti inerti non pericolosi e delle zone di scavo dell area della cava di Poggio alla Farnia Maggio 2013 Dott. Geol.L. Giuntini GEOSER s.c.r.l. Via Lenin San Martino Ulmiano (Pi) Tel. e Fax 050/ / geospisa@tin.it P.I CCIAA PI Reg. Soc. Trib. Pisa 7084

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3 PREMESSA 1. OGGETTO SOCIALE DELLA DITTA La ditta Cantini Fabio & C. s.n.c. svolge l attività di movimento terra, lavori di escavazione, costruzioni stradali, acquedotti, fognature e opere di ingegneria civile (ristrutturazioni edilizie, opere edili generiche, drenaggi, strutture in cemento armato per uso civile, artigianale ed industriale). Inoltre può svolgere lavorazioni meccanico/agricole in conto terzi, comprese gli interventi manutentivi di bonifica. La società puo inoltre occuparsi anche della gestione commerciale, con acquisto e vendita (o altri tipi di gestione) immobili, oltre alla valorizzazione e vendita di aree edificabili o terreni in genere sia per conto proprio, sia per terzi sia in compartecipazione. 2. AREA DI INSEDIAMENTO dell IMPIANTO L area di ubicazione dell impianto è situata sulla S.P. La Panoramica, in località Poggio alla Farnia (fig.1) all interno del perimetro della cava ivi ubicata. L ingresso di cava è costituito da un ampio strada sterrata di accesso, con piazzale dove si trovano alcune strutture, destinate allo svolgimento delle attività di supporto. Da qui, mediante viabilità di cantiere, si raggiungono i vari piazzali bassi di cava, dove saranno effettuate le operazioni di escavazione, stoccaggio momentaneo e carico del prodotto finito sui mezzi di trasporto gommati.. I piazzali bassi saranno collegati alle varie aree di coltivazione attiva, disposti alle varie quote di progetto, mediante le cosiddette strade di arroccamento.

4 Nell ambito del piano di coltivazione è prevista l utilizzazione di materiali di varia natura, destinati al rimodellamento morfologico-funzionale dell area esaurita ed al ripristino ambientale. I materiali che saranno utilizzati a tale scopo risultano essere i seguenti: - rifiuti inerti da costruzione, demolizione e scavo derivanti dal settore edilizio; - terre e rocce di scavo; - rifiuti inerti estrattivi. Le 3 categorie di materiali sopra individuati potranno essere destinate, quando previsto dalle rispettive normative di settore, previo eventuale trattamento di adeguamento agli standards tecnici e/o normativi, anche alla riutilizzazione diretta o alla loro commercializzazione. Figura 1: Individuazione dell'area

5 3. DEPOSITO, SELEZIONE E RECUPERO DEGLI INERTI DA COSTRUZIONE. DEMOLIZIONE E SCAVO IN EDILIZIA; TERRE E ROCCE DI SCAVO; RIFIUTI ESTRATTIVI La presente relazione descrive le modalità tecniche, operative e gestionali relative alle operazioni di deposito, trattamento, selezione e recupero dei materiali di provenienza esterna al sito in questione, in particolare individuabili con la dizione rifiuti inerti derivanti da costruzione, demolizione e scavo. Tale operazione verrà svolta mediante ausilio del gruppo semovente di frantumazione Ulisse TK 096 F,ditta OM, Officine Meccaniche, anno di costruzione 2002 denominato frantoio [all.a]. I materiali che entreranno a far parte del ciclo di lavorazione potranno derivare sia da cantieri edili o scavi di proprietà della ditta Cantini Fabio & C. che da siti di proprietà di terzi. Tali materiali potranno essere utilizzati, a loro volta, per le attività della ditta oggetto della presente relazione (vendita, utilizzo all interno della cava e/o in cantieri di proprietà) oppure destinati ad altre ditte, per l impiego nei loro cantieri o in altre attività. I rifiuti inerti derivanti dalla demolizione del settore edilizio (si veda a tal proposito la definizione delle tipologie indicate nella tabella che segue) saranno trasportati all interno del perimetro del sito con camion e successivo scarico in cumuli nell area di stoccaggio specificatamente individuata [indicata nella planimetria allegato B- con la lettera Z]. Lo scarico determina un accumulo di materiale non selezionato in cui, in modo indistinto, sono presenti elementi di varia natura (cemento, calcestruzzo, laterizio, ceramica, ferro, materiali metallici, legno, plastica, ecc ). I materiali in

6 arrivo vengono pesati su apposita pesa collocata nell area identificata nella planimetria allegata con la lettera X2. La prima fase di lavorazione risulta, di fatto, una pre-selezione grossolana, con cui viene effettuata una cernita a vista delle varie tipologie, in modo da avere una prima definizione, a monte del processo di frantumazione vero e proprio. Con questa operazione, quindi, si separano quelle parti costituite rispettivamente da legno, plastica, materiali metallici in genere, che non devono essere sottoposti al processo di frantumazione. Il separato viene accumulato in containers, distinti per tipologia [collocati nell area indicata nella planimetria in allegato con la lettera T3]. La parte residua dalla pre-selezione viene avviata al processo di frantumazione utilizzando una ruspa, che provvederà al carico dei lapidei verso il frantoio, dotato di tramoggia (60 x 90 cm); dopo il carico, il materiale lapideo, per semplice caduta, arriva al vano di frantumazione, in cui è sottoposto a macinazione tramite un frangitore a mascelle. Il materiale frantumato viene successivamente vagliato e convogliato sul nastro trasportatore principale. Gli eventuali materiali ferrosi sono trattenuti tramite un separatore magnetico con scarico laterale. Il prodotto finito verrà stoccato in cumuli nelle immediate vicinanze dell area di frantumazione [indicata nella planimetria in allegato con la lettera F]. Le polveri generate nel corso delle operazioni di movimentazione, sia in carico che in scarico, oltre alla quota derivante dalla frantumazione, saranno abbattute con un impianto idrico di nebulizzazione. La frazione fine ottenuta dal processo di selezione sarà stoccata in cumulo separato e distinto dalla frazione a granulometria maggiore. L area indicata nella planimetria allegata con la lettera X verrà dedicata allo stoccaggio di sabbia e ghiaie di varia granulometria. Tali prodotti non sono da individuare come materiali di recupero (né derivanti da scavo ai sensi del D.M.

7 161/12) ma da considerare a tutti gli effetti, come materia prima derivante da operazioni di estrazione da siti autorizzati. Tutti i materiali sopra individuati, stoccati in cumulo, saranno sottoposti a bagnatura periodica al fine di limitare la dispersione di polveri derivante dall impatto eolico sulle superfici. La stessa area verrà adibita a stoccaggio dei materiali che saranno utilizzati per le varie tipologie di lavorazioni svolte dalla ditta nei cantieri esterni (come, ad esempio, manufatti in cemento e tubazioni) nonché a zona di ricovero macchine ed attrezzi. TIPOLOGIA del RIFIUTO e MODALITA di RECUPERO In base all Allegato 1 dell ex DM i rifiuti che verranno utilizzati sono riferibili alla categoria 7 Rifiuti ceramici e inerti, tipologia 7.1. rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto. L attività di recupero che si intende svolgere all interno della ditta Cantini Fabio & C. s.n.c. è identificata con il codice R13 nell allegato del D.Lgs 5 febbraio 1998 allegato 7.1 rifiuti ceramici e inerti. In particolare, come descritto nell allegato del suddetto decreto, verrà svolta: a) Attività di messa in riserva di rifiuti inerti per la produzione di materie prime secondarie per l edilizia, mediante fasi meccaniche e tecnologicamente connesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l ottenimento di frazioni di inerti a granulometria idonea e selezionata, con eluato del test di cessione conforme a quanto previsto nell allegato 3 del sopracitato decreto;

8 b) Utilizzo per recuperi ambientali previo trattamento di cui al punto a) (il recupero è subordinato all esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo descritto nell allegato 3 di sopracitato decreto); c) Utilizzo per la realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, ferroviari e aeroportuali, piazzali industriali previo trattamento di cui al punto a) (il recupero è subordinato all esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo descritto nell allegato 3 di sopracitato decreto). L attività consentirà di ottenere materie prime secondarie per l edilizia conformi all allegato C della circolare del ministero dell Ambiente 15 luglio 2005 n. UL /2005/5205. Dal punto di vista autorizzativo, la specifica attività sarà subordinata al procedimento di assenso preventivo previsto dal d. lgs 152/2006 per le attività di recupero dei rifiuti. Per quanto riguarda il recupero di rifiuti estrattivi, come definiti nel D.Lgs. 117/08, tutto il materiale con caratteristiche non idonee estratto dalla cava verrà riutilizzato nella fase di recupero ambientale. Ai fini della presente relazione, per questo caso, quindi il termine rifiuto va inteso come materiale di scavo non commercializzato ma comunque utilizzato per la fase di ripristino ambientale. Nel caso dell eventuale recupero di terre e rocce di scavo provenienti dall esterno, verranno rispettati gli elementi sostanziali dettati dal DM 161/12, attenendosi a modalità, tempi di stoccaggio e termini temporali per recupero. Il materiale da scavo generato durante la realizzazione di un opera di cui non costituisce parte integrante e il cui scopo non è la produzione di tale materiale, può venire depositato all interno del sito di estrazione o destinazione secondo le modalità definite nel suddetto DM. Terre e rocce da scavo derivanti da cantieri esterni alla ditta verranno stoccati nell area identificata nella planimetria allegata con la lettera T1.

9 Nel caso in cui il recupero avvenga all interno della cava, lo stoccaggio delle terre e rocce di scavo verrà effettuato nell area dedicata [indicata nella planimetria in allegato con la lettera T2], in cumuli diversi e distinti dai cumuli degli altri materiali. Nel momento in cui si manifesterà la necessità di effettuare il recuperò dei materiali derivanti dalle operazioni di scavo, verrà presentato, da parte del proponente, all Autorità competente, il Piano di Utilizzo secondo le modalità e con gli obblighi richiesti dagli art. 4 e 5 del DM 161/12. L area che sarà destinata alle attività descritte nel presente paragrafo, avranno una specifica individuazione delle varie zone, secondo i seguenti criteri organizzativi: - area destinata allo stoccaggio degli inerti da costruzione (da trattare); - area destinata allo stoccaggio delle terre e rocce di scavo; - area destinata allo stoccaggio sabbie e ghiaie; - area destinata allo stoccaggio materie prime secondarie edilizie; - area destinata ai container per metalli, plastica, legno; - area destinata al posizionamento frantoio; - area destinata allo stoccaggio

10 Nella seguente tabella si riporta il quadro riepilogativo dei rifiuti che si intende introdurre all interno dell attività, identificati, inoltre, con il codice del Catalogo Europeo dei Rifiuti: Punto Allegato DM Codice CER Descrizione Provenienza CEMENTO Attività di demolizione, frantumazione e costruzione MATTONI Attività di demolizione, frantumazione e costruzione MATTONELLE e Attività di demolizione, CERAMICA frantumazione e costruzione MISCUGLI e SCORIE di CEMENTO, MATTONI e CERAMICHE, DIVERSE DI QUELLE DI CUI ALLA VOCE Attività di demolizione, frantumazione e costruzione MISCELE BITUMOSE Manutenzione reti,strade TERRA e ROCCE* Manutenzione reti,strade, cantieri edilizi FERRO,ACCIAIO E GHISA Attività di demolizione, frantumazione e costruzione QUANTITA ANNUA di RIFIUTI Si stima che la quantità annua di rifiuti lavorati sarà di circa 3000/5000 m 3 ( circa 7000 tonnellate) totali. CAPACITA MASSIMA di STOCCAGGIO La superficie destinata allo stoccaggio inclusa la lavorazione ha una capacità massima di circa m 2.

11 CARATTERISTICHE CHIMICO/FISICHE del RIFIUTO Tutti i rifiuti risultano essere di natura solida, non infiammabile e inodore, di materiale inerte. 4. CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE dei PRODOTTI Dalla frantumazione dei rifiuti ineri edilizi sopra descritti, la ditta Cantini Fabio & C. s.n.c., a seconda della lavorazione, otterrà detriti di dimensioni variabili da 0 a 10 cm di diametro, che utilizzerà per la predisposizione di fondi per la costruzione di opere edili, strade o per la realizzazione di aree inghiaiate con varie destinazioni d uso. Tali materiali verranno stoccati nell area indicata nella planimetria allegata con la lettera X. 5. POTENZIALITA dell IMPIANTO di RECUPERO Sulla base della scheda tecnica del frantoio utilizzato all interno della cava per la frantumazione dei materiali, si stimano le seguenti quantità di produzione, in relazione all apertura delle mascelle del frantoio stesso: MATERIALE PRODUZIONE (tonn/ora) APERTURA MASCELLE CALCESTRUZZO 41,6 57,6 75,2 132,8 DEMOLIZIONE

12 6. RISPETTO delle NORME per la TUTELA della SICUREZZA e della SALUTE dei LAVORATORI Le attività di recupero dei rifiuti vengono svolte, all interno dell impianto della ditta Cantini Fabio & C. s.n.c., nel rispetto delle norme per la tutela della Sicurezza e della Salute dei lavoratori, come riportato in apposita documentazione. Le misure di prevenzione adottate ai sensi del D.Lgs. 81/08 prevedono una costante informazione e formazione agli addetti sui rischi presenti in azienda. Secondo quanto previsto dall art. 29, comma 3, d. lgs 81/08, entro 30 giorni dalla modifica del ciclo produttivo, sarà adottato il nuovo documento di valutazione dei rischi, che contempererà le nuove modalità e le relative nuove condizioni tecniche, operative e gestionali del rischio lavorativo. 7. MODALITA di SMALTIMENTO ACQUE DI SCARICO Non sono previste per tale lavorazioni modalità specifiche di smaltimento di acque in quanto, quelle utilizzate nelle fasi di lavorazione sopradescritte, verranno nebulizzate e quindi non sono previsti scarichi idrici. 8. EMISSIONI in ATMOSFERA Le emissioni diffuse prodotte dalle operazioni unitarie delle fasi di lavorazioni, saranno idoneamente trattate, prevedendo la loro attenuazione e diffusione con sistemi di nebulizzazione irrigua. Nello specifico verrò effettuata la bagnatura a pioggia dei cumuli posti nell area di stoccaggio con cadenze temporali definite in modo da indurre formazione di una crosta superficiale che impedisca la produzione di polveri.

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14 ALLEGATO A: Scheda tecnica del frantoio (macchinario per frantumazione)

15 ALLEGATO B: PLANIMETRIA CON INDIVIDUAZIONE DELLE AREE

16 W N E X Z Area di collocazione deposito materiali:sabbie e ghiaie provenienti da cave autorizzate e materiali edili utilizzati dalla ditta per le proprie lavorazioni in cantieri esterni Area di stoccaggio macerie e materiali da demolizione S F Area collocazione impianti e cumuli materiali lavorati di provenienza cantieri della ditta esterni alla cava T1 Area di stoccaggio provvisorio terre e rocceda scavo da recuperare provenienti da cantieri esterni alla ditta T2 Area di stoccaggio provvisorio rifiuti e scarti di lavorazione provenienti dalla cava Area di collocazione rifiuti ferrosi e rifiuti (plastica,legno) derivanti dalle lavorazioni inutilizzabili... delle macerie T3 X2 Area di ubicazione collocazione pesa per materiali in arrivo

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