DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE. Corso OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI CLASSE 5A ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE. Corso OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI CLASSE 5A ANNO SCOLASTICO 2014/2015"

Transcript

1 I.P.S.S. ELSA MORANTE VIA CHIANTIGIANA, 26/A - FI - TEL /1 Succursale: Operatore del Benessere VIA NICOLODI, 2 - FI - TEL FAX ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE MORANTE - GINORI CONTI VIA CHIANTIGIANA, 26/A - FIRENZE - TEL /1 - FAX fiis004008@istruzione.it - fiis004008@pec.istruzione.it - I.T.A.S. GINORI CONTI VIA DEL GHIRLANDAIO, 52 - FI TEL itas.ginoriconti@firenze.191.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Corso OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI CLASSE 5A ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Agenzia Formativa Accreditata Dalla Regione Toscana Con Sistema Di Qualità Certificato ISO

2 PROFILO PROFESSIONALE: OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI Al termine del quinto anno lo studente deve aver acquisito le competenze necessarie per: Organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità Promuovere la salute ed il benessere bio-psico-sociale di persone e comunità L indirizzo è caratterizzato da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari per attività che riguardano l inclusione sociale ed il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto: la mediazione familiare l immigrazione le fasce sociali più deboli le attività di animazione socio-educative e culturali tutto il settore legato al benessere Le competenze acquisite permetteranno allo studente di: dialogare e migliorare il sistema delle relazioni con i diversi utenti interagire con la comunità sociale, con i servizi socio sanitari del territorio, compreso il privato-sociale assumere ruoli adeguati nell evoluzione dei bisogni socio-sanitari Le innovazioni in atto nel settore socio sanitario richiederanno sempre più conoscenze scientifiche e tecniche, competenze correlate con le scienze umane e sociali, con la cultura medico-sanitaria questo per comprendere i mutamenti sociali, il nuovo concetto di salute e benessere, le dinamiche di una società multiculturale, per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al fine di contribuire a promuovere azioni a sostegno di persone e comunità con particolare attenzione alle fasce deboli. ATTIVITA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Le attività di alternanza scuola-lavoro sono state orientate a far acquisire competenze professionali inerenti l indirizzo di studi, a promuovere la conoscenza di tipologie di utenza diverse con cui rapportarsi, a rapportarsi con il mondo del lavoro. L attività si è concentrata nelle classi terze e quarte. Al terzo anno gli studenti hanno iniziato l attività con l effettuazione di uno stage della durata di due settimane nel settore della prima infanzia. Al quarto anno hanno partecipato al Progetto d Istituto di Alternanza Scuola-Lavoro SportAnimazione. Il progetto in particolare ha curato il raggiungimento di competenze professionali nel settore dei servizi socio sanitari mirando alla figura di Animatore Socio-Educativo. La curvatura del percorso ha portato alcune discipline, quali psicologia, scienze motorie, cultura medico sanitaria, a lavorare in sinergia ed in modo trasversale tra loro. Sono stati attuati due moduli, con personale esperto : - UF 1 Progettazione di interventi di animazione - UF 2 Kinesiologia Il primo ha portato gli studenti a lavorare per la realizzazione di un Progetto con studenti delle scuole elementari e medie della realtà fiorentina, che si è concretizzato con uno spettacolo teatrale presso il Teatro Comunale di Firenze. Gli studenti hanno avuto modo di vedere le varie fasi dalla progettazione, alla realizzazione.

3 Altro aspetto importante è stato l approccio con la kinesiologia che monitora la risposta ad un particolare stimolo pressorio effettuato in corrispondenza a muscoli specifici. Le competenze acquisite nelle UF e nel corso dell anno nelle discipline curriculari sono state poi messe in pratica durante le attività di stage. Lo stage è avvenuto in due momenti diversi: -Attività di sport integrato: attività sportiva riadattata per soggetti diversamente abili, (a cui hanno partecipato tutti gli studenti) - attività in centri per anziani, o in centri per soggetti diversamente abili, o in centri estivi, o in centri sportivi. Alcuni studenti hanno partecipato al Progetto Leonardo di Mobilità Transnazionale MOSES, che ha permesso loro di effettuare tre settimane di stage in centri di prima infanzia o anziani in Spagna, a Siviglia, e in Estonia a Kuressaare. Il Progetto ha permesso agli studenti partecipanti di rapportarsi con realtà diverse da quella italiana, ampliando in tal modo le loro conoscenze e competenze, non ultimo, doversi rapportare in una lingua diversa dalla propria. Al termine gli studenti hanno conseguito crediti Ecvet ed hanno avuto l EUROPASS, il portfolio europeo delle competenze. ELENCO ALUNNI PROFILO DELLA CLASSE N COGNOME e NOME 1 Batistini Saverio 2 Bernocchi Alessia 3 Binazzi Zinash 4 Bonciani Giuditta 5 Borraccini Giulia Asia 6 Cammarano Veronica 7 Cape Alessia 8 Catalano Rebecca 9 Ceccarelli Andrea 10 Consolati Marta 11 Cuni Malvina 12 Diaw Addia Mariema 13 Eulogio Robles Lisseth N. 14 Feroci Ilaria 15 Frulli Irene 16 Gestri Giulia 17 Giordano Denise 18 Giovani Sara 19 Grassi Elisa 20 Lupi Chiara 21 Malvezzi Nicholas 22 Menichetti Mirko 23 Meucci Leonardo 24 Nencioni Noemi 25 Ortega Flordelyn 26 Pieraccioli Lisa 27 Postiglione Chiara 28 Scalini Carlotta 29 Varriale Marta 30 Vignoli Elisa

4 ELENCO DOCENTI PER MATERIA 1. Cultura Medico Sanitaria Prof. ssa Ermini Marialuisa 2. Diritto ed Legislazione Sanitaria Prof. Di Serio Vincenzo 3. Italiano e Storia Prof. ssa Di Giorgio Caterina 4. Lingua Inglese Prof. ssa Gualtierotti Elena 5. Lingua Spagnola Prof.ssa Polverini Sara 6. Matematica Prof.ssa Carboni Manuela 7. Psicologia generale e applicata Prof. Sambo Gianluca 8. Scienze Motorie Prof. Curci Luciano Ernesto 9. Tecnica Ammin. Ed Ec. Sociale Prof. Gatani Tindaro 10. Religione Prof. Ferrisi pietro Antonio 11.Sostegno Prof. ssa Bondì Annamaria 12. Sostegno Prof.ssa Cantini Raffaella 13.Sostegno Prof.ssa D Aniello Sofia 14.Sostegno Prof. Fardella Michele Coordinatore Prof.ssa Manuela Carboni Membri Interni Prof.ssa Di Giorgio Caterina Prof.ssa Carboni Manuela Prof. Di Serio Vincenzo Materia Italiano e Storia Matematica Diritto e Legislazione Socio Sanitaria QUADRO ORARIO SETTIMANALE PER SINGOLA DISCIPLINA (classe quinta) MATERIA ORE SETTIMANALI Cultura Medico Sanitaria 4 Diritto e Legislazione Socio Sanitaria 3 Italiano e Storia 6 Lingua Inglese 3 Lingua Spagnola 3 Matematica 3 Psicologia generale ed applicata 5 Scienze Motorie 2 Tecnica Ammin. Ed Ec. Sociale 2 Religione 1 totale 32

5 DESCRIZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da un gruppo di 30 alunni tutti provenienti dalla classe 4 del precedente anno scolastico, tutti frequentanti. La classe fin dallo scorso anno risultava disomogenea come attenzione e rendimento. Anche nell anno in corso ha conservato questa fisionomia: un gruppo di allievi partecipa in modo adeguato all attività didattica ed evidenzia capacità di attenzione e di rielaborazione; un altro gruppo è dotato di discrete capacità ma non sempre si impegna con adeguata continuità e approfondimento; un terzo gruppo, invece, ha tempi di attenzione brevi, metodo di studio mnemonico e ottiene risultati ai limiti della sufficienza. Il profitto complessivo è quindi differenziato: discreto o buono per parte della classe, sufficiente con qualche fragilità emersa in singole discipline (in particolare la lingua inglese e la matematica) per un'altra parte. Il comportamento, pur globalmente corretto,risulta a volte, non adeguato, in relazione alla mancanza di autoregolazione di parte degli studenti. Il dialogo educativo, di conseguenza, talvolta ne risente. Singoli allievi hanno anche effettuato numerose assenze e ritardi. I programmi sono stati svolti regolarmente ma in modo contenuto per estensione e approfondimento per i motivi sopra descritti. Per il recupero sono state effettuate varie attività diversificate per materie: attività di approfondimento in orario pomeridiano, sportelli didattici in matematica, sospensione dell attività didattica alla fine del primo quadrimestre, interventi in itinere spesso utilizzando le tecniche della peer education. Sono state programmate due simulazioni delle tre prove d esame in particolare per la terza prova una di tipo B e una di tipo B e C.. Sono allegati i testi delle prove e le griglie di valutazione utilizzate. In particolare per la simulazione di terza prova è stata utilizzata dal Consiglio di Classe una griglia condivisa da tutti i docenti delle discipline coinvolte. Nell attività di scuola lavoro gli allievi hanno mostrato interesse e disponibilità per l attività sociale e una partecipazione attiva nello svolgimento degli stage effettuati nelle strutture sociali e sportive. Sia per i moduli teorici che per le attività pratiche svolte nei settori sportivo e dell animazione, l attività è stata effettuata con impegno e disponibilità. Nel viaggio d istruzione che ha avuto come meta Praga, l atteggiamento della classe è risultato positivo e interessato per la conoscenza di una diversa cultura e degli ambiti storici e artistici della città. Alcuni studenti della classe hanno partecipato nel corso dell ultimo anno scolastico ad un viaggio culturale in Spagna, a Zaragoza, nel periodo dal 22 al 27 marzo, dove è stato possibile avere un incontro con studenti loro coetanei del Collegio Sagrada Familia, visitare una struttura per anziani soli e quindi poter confrontare la realtà italiana in rapporto a quella spagnola. Partecipazione ad iniziative: nel corso del quarto anno: Partecipazione di alcuni allievi al Progetto Leonardo Moses di mobilità internazionale con la Spagna e l Estonia, Visita del Dynamo camp Partecipazione alle attività della Scuola Cani guida per ciechi Partecipazione come operatori al Festival dei bambini promosso dal Comune di Firenze

6 Nel corso del quinto anno: Partecipazione al corso di primo soccorso BLS Partecipazione alla visione del film Il cielo cade diretto dai Fratelli Frazzi, con la partecipazione di Lorenza Mazzetti Partecipazione al Festival Generazioni OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI Sviluppare le potenzialità peculiari degli allievi ai fini di una formazione personale il più possibile completa; conoscere se stessi e sviluppare le proprie capacità nel rispetto delle diversità altrui; rendere omogenei i livelli differenziati presenti nella classe; partecipare attivamente, in modo propositivo e cooperativo alla vita della scuola; applicare le conoscenze didattiche al contesto sociale e professionale in cui si trova ad operare; sapersi confrontare tra e nei vari gruppi e dare risposte idonee ai problemi concreti, nel rispetto delle diverse opinioni e nella ricerca di valori comuni; assumere un atteggiamento ed un comportamento corretto nella vita sociale e professionale. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Sviluppare negli allievi le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione autonoma; promuovere le capacità di esporre le conoscenze acquisite in modo chiaro, corretto e coerente; sviluppare le capacità critiche; promuovere le capacità di cogliere i nessi pluridisciplinari; favorire l uso di un linguaggio specifico. METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali teoriche; lezioni dibattito di tipo formativo; discussioni guidate per verificare gli apprendimenti; interventi mirati sulla terminologia; interventi di recupero (interventi didattici integrativi quali: sportello, recupero in itinere); esercitazioni pratiche; incontri con esperti ed esponenti del mondo del lavoro; simulazioni della terza prova scritta dell esame di Stato: quesiti a risposta singola; quesiti di tipo b e c; simulazioni di prima e seconda prova. STRUMENTI Libri di testo; laboratorio d informatica; aula video; riviste specializzate; visite guidate siti specialistici

7 STRUMENTI DI VERIFICA Verifiche scritte; verifiche orali; prove strutturate e semistrutturate; prove pratiche discussioni; prove pluridisciplinari; quesiti a risposta singola; trattazione sintetica. Simulazioni CRITERI DI VALUTAZIONE POF livello-voto impegno conoscenza comprensione applicazione analisi sintesi valutazione competenze motorie competenze di laboratorio Prova quasi nulla 3 Non partecipa, non rispetta gli impegni Non ha conoscenze Commette spesso gravi errori Commette spesso gravi errori di applicazione Non è in grado di compiere analisi Non è in grado di eseguire Non ha capacità coordinative e condizionali Non si orienta minimamente nelle pratiche di laboratorio Gravemente Insufficiente 4 Non partecipa, non rispetta gli impegni Ha conoscenze frammentarie e superficiali Commette gravi errori Commette gravi errori di applicazione Non è in grado di compiere analisi Non è in grado di eseguire Insufficienti capacità coordinative e condizionali Non si orienta nelle pratiche di laboratorio Insufficiente 5 E discontinuo nel rispetto degli impegni Ha conoscenze lacunose e generiche Commette errori anche in compiti semplici Commette errori in compiti semplici Ha incertezze esegue in modo parziale Ha incertezze esegue in modo parziale Insufficienti capacità coordinative e condizionali Presenta incertezze operative Sufficiente 6 Rispetta gli impegni Ha conoscenze di base Evidenzia una comprensione elementare Applica le conoscenze elementari Esegue se aiutato Esegue se aiutato Acquisizione di una sufficiente padronanza motoria Si orienta ma non è del tutto autonomo Buono 7 Regolare nel rispetto degli impegni Corretta e completa Evidenzia qualche imprecisione Applica con qualche incertezza Esegue autonomamente in modo parziale Esegue autonomamente in modo parziale Consolidamento della padronanza delle capacità motorie Esegue correttamente se guidato Distinto 8 Partecipa attivamente Corretta e completa E autonomo e esauriente E corretta e completa Completa e corretta Completa e corretta Capacità motorie potenziate per padronanza e conoscenza Ha correttezza e autonomia Ottimo 9-10 Partecipa ed è propositivo Corretta, completa e approfondita Ha padronanza Ha padronanza Corretta e completa con apporti personali Corretta e completa con apporti personali Padroneggia le capacità motorie in termini di saper far fare Ha padronanza delle procedure

8 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO A.S A) La valutazione del comportamento si esprime in decimi ed è espressa dal Consiglio di classe collegialmente. Tale valutazione concorre alla determinazione del credito scolastico (incide nella determinazione della media dei voti); B) Sono ammessi alla classe successiva gli alunni con voto di comportamento non inferiore a sei decimi (6/10) (così come in ciascuna disciplina); C) Per l ammissione all esame di Stato il voto di comportamento non deve risultare inferiore a 6/10; D) Il Collegio dei docenti ha approvato i criteri di cui alla tabella allegata per l assegnazione del voto di condotta; E) L assegnazione collegiale del voto di condotta è effettuata nel contesto personale di ciascuno studente di cui il Consiglio di classe analizza la specificità; F) Il Consiglio di classe valuta il LIVELLO di espressione dei comportamenti dello studente con riferimento agli INDICATORI della tabella e alla presenza di sanzioni disciplinari; G) In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione (Art. 7 c. 4 DPR 122/2009); H) La valutazione insufficiente del comportamento (voto di condotta inferiore a 6/10) deve essere MOTIVATA e DEBITAMENTE VERBALIZZATA in sede di scrutinio GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO A.S mancanze disciplinari, documentate e rilevanti, che abbiano previsto l irrogazione di una delle sanzioni disciplinari previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e dal Regolamento di Istituto che comportano l allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni ( art. 4 Cir. Min. 5/2009 ) per atti di particolare e oggettiva gravità, lesivi della dignità e del rispetto della persona umana, della propria e dell altrui incolumità. non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento successivamente alla irrogazione di sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal Regolamento d Istituto Non ammissione alla classe successiva o all Esame di Stato. mancanze disciplinari documentate che abbiano previsto l irrogazioni di sanzioni disciplinari ( sospensioni da 6 a 15 giorni e/o più di tre note personali e rilevanti, diversi ritardi e/o uscite anticipate rispetto al numero consentiti, non sempre giustificati ) frequenza discontinua diverse inosservanze del Regolamento d Istituto fatica a rispettare le regole condivise disturba spesso le lezioni non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento 5 6 alcune inosservanze del Regolamento d Istituto ( sospensioni fino a 5 giorni, assenze

9 collettive, alcuni ritardi e/o uscite anticipate rispetto al numero consentiti ) frequenza abbastanza regolare richiami disciplinari documentati vivace ma cerca di migliorare il suo autocontrollo e il rispetto delle regole diligente rispetto del Regolamento d Istituto frequenza regolare ( ritardi e assenze nella norma ) ha migliorato l autocontrollo tiene quasi sempre un corretto comportamento con gli altri in genere rispetta le regole scrupoloso rispetto del Regolamento d Istituto frequenza assidua ha un buon rapporto con gli altri ha comportamenti corretti, rispetta le regole, ruolo positivo nel gruppo classe costante ed esemplare rispetto del Regolamento d Istituto frequenza molto assidua educato, controllato, responsabile rispetta regole, persone, ambiente costante disponibilità a collaborare costruttivamente con gli altri Il voto viene deliberato all unanimità dai docenti del consiglio di classe Legge 30 ottobre 2008, n. 169: art. 2, comma 3 La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all esame conclusivo del ciclo. ll voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall Istituto, purché i fatti siano connessi alla vita scolastica. CRITERI SEGUITI NELL ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Il punto di oscillazione viene o meno attribuito, su delibera del Consiglio di classe, in relazione a : 1) L assiduità della frequenza; 2) l'interesse e l'impegno dello studente; 3) la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (stages, teatro, corsi di lingua straniera, attività di peer education ecc...) ; 4) la partecipazione positiva ad attività scuola - lavoro; 5) l'eventuale credito formativo, ottenuto con esperienze realizzate all'esterno della scuola, nell'anno scolastico in corso in attività culturali, di volontariato, sportive. Il credito formativo deve essere documentato con una attestazione rilasciata dall'ente, Associazione, Istituzione presso cui si è svolta l'attività e deve contenere una sintetica descrizione delle esperienze realizzate e della loro durata. Tale attestato deve essere consegnato alla segreteria dell'istituto entro il 15 Maggio dell'anno scolastico in corso.

10 Competenze disciplinari Nel caso di difformità rispetto a quanto pubblicato, verrà consegnato alla commissione esaminatrice l aggiornamento controfirmato dai rappresentanti degli studenti della classe. COMPETENZE (Capacità di utilizzare conoscenze e abilità in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale) CONOSCENZE (Risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento) ABILITA (Capacità di applicare conoscenze e di utilizzarle per portare a termine compiti e risolvere problemi) OBIETTIVI ( Abilità minime per ottenere le competenze richieste) MATERIA: Cultura medica (132 ore ) MODULO N 1 I principali bisogni dell utenza e della comunità. Utilizzare le informazioni per pianificare gli interventi rivolti al soddisfacimento di un bisogno I bisogni primari e secondari Analisi dei bisogni Classificazione dei bisogni I percorsi assistenziali Il Punto Insieme Procedura e percorso di non autosufficienza Qualifiche e competenze delle figure professionali Riconoscere i bisogni socio-sanitari degli utenti Identificare le caratteristiche di un bisogno MODULO N 2 La rilevazione dei bisogni e delle patologie degli anziani. COMPETENZE Pianificare interventi assistenziali per anziani fragili e non autosufficienti CONOSCENZE Invecchiamento demografico Anziano fragile UVG-Assesstment geriatrico PAI Scale di valutazione Le demenze ABILITA Saper riconoscere i bisogni socio-sanitari di un anziano OBIETTIVI Identificare le caratteristiche di un anziano in stato di biisogno La riabilitazione nelle malattia di Parkinson La riabilitazione nella malattia di Alzheimer La riabilitazione dell osteoporosi

11 MODULO N 3 Rilevazione dei bisogni e delle patologie dei disabili COMPETENZE Pianificare interventi assistenziali in una situazione di disabilità CONOSCENZE Definizione, cause e prevenzione della disabilità I progetti assistenziali e riabilitativi Classificazione delle prestazioni residenziali psichiatriche ABILITA Saper riconoscere i bisogni socio-sanitari di un disabile OBIETTIVI Identificare le caratteristiche di una disabilità I disturbi dello spettro autistico MODULO N 4 Principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari COMPETENZE Promuovere uni stile di vita sano CONOSCENZE Le dipendenze: caratteristiche e prevenzione L alcolismo Il tabagismo Le tossico-dipendenze ABILITA Individuare le modalità per prevenire e intervenire in una situazione di dipendenza OBIETTIVI Identificare le caratteristiche di una dipendenza Servizi e strutture MODULO N 5 I malati terminali COMPETENZE Pianificare interventi assistenziali per un malato terminale CONOSCENZE Prestazione a domicilio e nei centri residenziali per cure palliative/hospice ABILITA Saper riconoscere i bisogni di un malato terminale OBIETTIVI Identificare le caratteristiche delle cure palliative MODULO N 6 Saper progettare COMPETENZE Saper elaborare un progetto di intervento CONOSCENZE Obiettivi di un progetto assistenziale Indicatori di un progetto Il nostro progetto ABILITA Utilizzare informazioni progettare le per OBIETTIVI Identificare le caratteristiche di un progetto METODI E SPAZI UTILIZZATI Testo in adozione: TORTORA: Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria Riviste e testi di medicina CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI Verifiche scritte con tre quesiti a risposta aperta con la griglia di valutazione usata per la simulazione della terza prova di esame Verifiche orali Lavori di gruppo Complessivamente cinque verifiche a quadrimestre

12 MATERIA DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO_SANITARIA (99 ore annuali) CONTENUTI M.1 L'impresa e Le società Nozione d'imprenditore e d'impresa. Classificazioni delle imprese. L'impresa artigiana. L'impresa familiare. L'impresa commerciale:lo statuto dell'imprenditore commerciale. L'impresa agricola:l'imprenditore agricolo. L'azienda nozione, elementi e segni distintivi:laditta,l'insegna,il marchio. Il trasferimento dell'azienda. La tutela della concorrenza. Le società: Il contratto di società Società di persone e società di capitali Capitale sociale, patrimonio sociale e autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta La società semplice: costituzione-obblighi,diritti e responsabilità dei soci-creditore particolare del socio-cause di scioglimento limitatamente ad un socio-cause di scioglimento della società-procedura di liquidazione. La società in nome collettivo: costituzione-conferimenti e quote-obblighi, diritti e responsabilità dei sociscioglimento della società. La società in accomandita semplice: atto costitutivo-quote-soci accomandanti e accomandatari-obblighi,diritti e responsabilità-cause di scioglimento. Le società per azioni : Atto costitutivo-statuto-soci-organi della s.p.a.-azioni-obbligazioni-procedura di scioglimento. Le società in accomandita per azioni (sapa): soci accomandanti e accomandatari-denominazione socialedisciplina dell'amministrazione e modifiche dell'atto costitutivo. La società a responsabilità limitata (s.r.l ): atto costitutivo-quote dei soci trasferimento delle quote -capitale sociale minimo per la costituzione delle s.r.l. La società unipersonale a responsabilità limitata: il socio unico. Le società cooperative-coop.mutualistiche-coop sociali e terzo settore cooperative a mutualità prevalente e le altre cooperative -principi di funzionamento delle società cooperativecostituzione-capitale sociale-diritti dei soci-organi sociali -utili. M.2 I CONTRATTI L AUTONOMIA CONTRATTUALE CLASSIFICAZIONE DEI CONTRATTI GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO ELEMENTI ESSENZIALI ED ACCIDENTALI INVALIDITA DEL CONTRATTO: - NULLITA - ANNULLAMENTO- RESCISSIONE LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO I CONTRATTI TIPICI ED ATIPICI M.3 RAPPORTI TRA AUTONOMIE TERRITORIALI E ORGANIZZAZIONI NO PROFIT IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA'E LA LEGGE COST. N 3/2001 LE AUTONOMIE TERRITORIALI NELLA RIFORMA COST. LE FUNZIONI DEL BENESSERE E LO SVILUPPO DEL SETTORE NO PROFIT L'IMPRESA SOCIALE E LE TIPOLOGIE DI FORME ASSOCIATIVE M.4 IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE RETI SOCIO-SANITARIE LA PROGAMMAZIONETERRITORIALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIO SANITARIO LA PROGAMMAZIONE SOCIALE E SUO FINANZIAMENTO

13 COME SI FINANZIA IL TERZO SETTORE LA QUALITA' DELL'ASSISTENZA E LE MODALITA' DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI AUTORIZZAZIONE ACCREDITAMENTO E MERCATO SOCIALE DAI SERVIZI SOCIALI AL TERZO SETTORE: MODALITA' E PROCEDURA DI VALUTAZIONE M.5 LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE e LA TUTELA DELLA PRIVACY ILRUOLO E I PRINCIPI ETICI DELLE FIGURE PROFESSIONALI SOCIALI E SOCIO SANITARI L'ETICA -LA DEONTOLOGIA-LE PROFESSIONI-LA FORMAZIONE LA FORMAZIONE REGIONALE E UNIVESITARIA LE PROFESSIONI E L'INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA LE LEGGI SULLA PRIVACY E IL TRATTAMENTO DEI DATI LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI:MODALITA' E ADEMPIMENTI IL TRATTAMENTO DEI DATI SANITARI IL GARANTE E LA RESPONSABILITA'PER L'ILLECITO TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ACCESSO- RISERVATEZZA-PROTEZIONEDEI DATI OBIETTIVI PER COMPETENZE: COMPRENDERE LO STATUTO DELL'IMPREDITORE COMMERCIALE COMPRENDERE LA FUNZIONE DELL'AZIENDA E I SUOI SEGNI DISTINTIVI COMPRENDERE IL FENOMENO SOCIETARIO:LA DISTINZIONE FRA SOCIETA' DI PERSONEE DI CAPITALI E I DIVERSI OBBLIGHI E RESPONSABILITA' DEI SOCI. IL RUOLO DELLE COOPERATIVE NEL TESSUTO SOCIALE E IL LORO FUNZIONAMENTO. COMPRENDERE IL VALORE DELL'AUTONOMIA CONTRATTUALE DISTINGUERE I CONTRATTI TIPICI DA QUELLI ATIPICI COMPRENDERE LA RIFORMA COST. DEL 2001 RICONOSCERE IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA' LA CRISI DELLO STATO SOCIALE E IL NUOVO WELFARE RICONOSCERE L'IMPORTANZA DELLE RETI SOCIALI COMPRENDERE LE RAGIONI PER CUI E STATO COSTITUITO IL TERZO SETTORE PRGAMMAZIONE SOCIALE E GESTIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI I REQUISITI DELL' ACCREDITAMENTO LA FUNZIONE DEL TERZO SETTORE NEL MERCATO SOCIALE L'IMPORTANZA DEI SERVIZI SOCIALI IL RUOLO DELL' OPRATORE SOCIALE COMPRENDERE L'IMPORTANZA DEL CODICE DELLA PRIVACY LE FINALITA' DELLA NORMATIVA A PROTEZIONE DEI DATI NEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO-SANITARI. MODULO1 l'imprenditore e l' impresa- le società e le cooperative CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE Conoscere gli aspetti dell'organizzazione e dell'esercizio dell'attività d'impresa Conoscere le diverse categorie di imprenditori Conoscere la particolare disciplina riservata all'imprenditore commerciale Saper individuare i requisiti necessari per l attività di imprenditore Saper distinguere il piccolo imprenditore dall'imprenditore non piccolo Comprendere l'importanza della distinzione tra piccolo imprenditore e imprenditore non piccolo Comprendere le ragioni e la funzione dello "Statuto dell'imprenditore commerciale"

14 Conoscere le caratteristiche dell'azienda e la disciplina del suo trasferimento Conoscere i segni distintivi e le loro caratteristiche Saper individuare le diverse categorie di imprenditori Saper distinguere tra azienda e impresa Comprendere la funzione assolta dall'azienda Comprendere la funzione dei segni distintivi dell' azienda Conoscere le opere dell'ingegno e le invenzioni industriali Conoscere la libertà di concorrenza e le limitazioni per essa previste Acquisire la nozione di società Conoscere il principio di tipicità delle società Conoscere gli elementi Saper individuare le possibili distinzioni delle essenziali del contratto di società in base al ruolo, allo scopo e all' oggetto società Conoscere i possibili scopi perseguibili dalla società Saper individuare i diversi requisiti dei segni distintivi dell'azienda Saper riconoscere gli atti di concorrenza sleale Saper distinguere tra capitale sociale e patrimonio sociale Saper distinguere una società da un' associazione Saper individuare le differenze tra società di persone e società di capitali Essere consapevoli della complessità del fenomeno societario Comprendere la funzione dei conferimenti Comprendere l'importanza di distinguere tra società di persone e società di capitali Essere consapevoli del valore che il socio riveste all'interno delle società di persone Conoscere le caratteristiche delle società di persone Conoscere le caratteristiche delle società di capitali Conoscere il funzionamento delle diverse tipologie di società saper distinguere le cooperative a mutualità prevalente e coop. Sociali dalle altre cooperative dopo la riforma del 2003 Comprendere le conseguenze del diverso regime di responsabilità per le obbligazioni sociali, all'interno delle società di persone e nell'ambito delle società di capitali CONOSCERE LE DIVERSE TIPOLOGIE COOPERATIVE comprendere

15 E LA LORO FUNZIONE SOCIALE. l'importanza del ruolo svolto dal sistema cooperativo nel tessuto sociale. MODULO 2: I contratti CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE Conoscere il Saper individuare i limiti imposti dalla legge significato di autonomia all'autonomia contrattuale contrattuale Conoscere la figura del contratto e le sue principali classificazioni Conoscere la struttura del contratto e le modalità di formazione dell'accordo Conoscere le ipotesi d'invalidità del contratto Conoscere le caratteristiche dei contratti tipici Conoscere le caratteristiche dei contratti atipici Conoscere gli elementi caratterizzanti i contratti tipici trattati. Conoscere gli elementi caratterizzanti i contratti atipici trattati Saper distinguere gli elementi essenziali da quelli accidentali Saper indicare le diverse cause d'invalidità del contratto Saper individuare la differenza tra contratti tipici e atipici Saper individuare la disciplina giuridica applicabile ai contratti tipici Saper individuare la disciplina giuridica applicabile ai contratti atipici Comprendere il valore dell'autonomia contrattuale e le sue implicazioni Essere in grado di capire quando il contratto si considera concluso Comprendere le esigenze della prassi commerciale cui rispondono i contratti atipici Riconoscere un contratto tipico da un contratto atipico

16 MODULO 3 I rapporti i tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE Conoscere la normativa che disciplina il principio di sussidiarietà Conoscere la riforma costituzionale e la sua attuazione Conoscere le autonomie degli enti territoriali Conoscere le funzioni del Comune, della Provincia e della Regione Conoscere i :r:apporti tra Stato, Regioni ed enti locali Conoscere lo Stato sociale e le funzioni del benessere Conoscere le cause (generali e specifiche) della crisi dello Stato sociale Conoscere l'identità e il ruolo del terzo settore Conoscere il nuovo "Welfare" e le diverse reti sociali Saper comprendere la portata innovativa della riforma costituzionale n. 3 del 2001 Saper distinguere tra sussidiarietà verticale e orizzontale Saper individuare i nuovi sistemi regionali di Essere in grado di Welfare mix individuare la concreta applicazione della sussidiarietà orizzontale Saper individuare le funzioni degli enti territoriali Saper distinguere tra autonomia finanziaria e federalismo fiscale Saper individuare le forme associative del Testo Unico del 2000 Saper riconoscere le principali funzioni del benessere Saper identificare le organizzazioni non profit Saper distinguere le diverse tipologie di forme associative Saper individuare le reti sociali (formali e informali) Comprendere il ruolo che gli enti territoriali hanno assunto dopo la riforma del 2001 Riconoscere le principali modifiche introdotte dalla legge costituzionale n. 3/2001 Riconoscere le conseguenze determinate dalla riforma costituzionale del 2001 Comprendere il significato di "Spending review" e la sua applicazione Riconoscere gli organismi promotori della cooperazione tra gli enti territoriali Comprendere il ruolo del nuovo Welfare e il sistema di produzione dei servizi sociali Riconoscere l'importanza delle reti sociali Essere in grado di individuare le cause della crisi dello Stato sociale italiano

17 MODULO 4 Il modello organizzativo delle reti socio-sanitarie CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE Conoscere il nuovo modello organizzativo del WelfareState, introdotto dalla L. n328/2000 Conoscere gli strumenti della Saper individuare le programmazione sociale funzioni degli enti territoriali Conoscere le autonomie degli enti territoriali Conoscere i :r:apporti Saper riconoscere le tra Stato, Regioni ed enti principali funzioni del locali benessere Conoscere lo Stato sociale e le funzioni del benessere Conoscere le cause (generali e specifiche) della crisi dello Stato sociale Saper individuare i soggetti che partecipano alle reti dei servizi sociali Saper distinguere gli strumenti della programmazione sociale Saper distinguere tra autonomia finanziaria e federalismo fiscale Conoscere le funzioni Saper individuare le del Comune, della forme associative del Provincia e della Regione Testo Unico del 2000 Saper identificare le organizzazioni non profit Saper distinguere le diverse tipologie di forme associative Comprendere il ruolo degli enti territoriali e del terzo settore nella creazione di reti sociali Riconoscere le conseguenze determinate dalla riforma costituzionale del 2001 Comprendere il significato di "Spending review" e la sua applicazione Riconoscere gli organismi promotori della cooperazione tra gli enti territoriali Comprendere il ruolo del nuovo Welfare e il sistema di produzione dei servizi sociali Riconoscere l'importanza delle reti sociali Conoscere l'identità e il ruolo del terzo settore Conoscere il nuovo "Welfare" e le diverse reti sociali Saper individuare le reti sociali Essere in grado di individuare le cause della crisi dello Stato sociale italiano

18 MODULO 5 La deontologia professionale e la tutela della privacy CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE Conoscere il lavoro sociale Conoscere i principi fondamentali dell etica e della deontologia professionale del lavoro sociale Conoscere la normativa fondamentale in materia di tutela della privacy Saper individuare le funzioni dell operatore sociale Saper identificare i principi eticiprofessionali e deontologici del lavoro sociale Saper individuare le misure di sicurezza previste a protezione dei dati personali Comprendere l importanza dei servizi sociali Riconoscere il ruolo dell operatore sociale Comprendere l importanza del Codice della privacy e la sua applicazione METODI DI LAVORO (Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro) La metodologia privilegerà un approccio didattico interdisciplinare e di continuo coinvolgimento nell individuazione delle regole generali del nostro ordinamento, a partire dall analisi dei contesti e casi vissuti direttamente e non. Compatibilmente con i tempi a disposizione sono state effettuate lezioni frontali alternate a lavori di gruppo, esercitazioni in gruppi di lavoro. Sono state messe in opera: Lezioni frontali teoriche; lezioni dibattito di tipo formativo; discussioni guidate per verificare gli apprendimenti; interventi mirati sulla terminologia; interventi di recupero con colloqui individuali con gruppo d ascolto esercitazioni pratiche individuali o in gruppo; STRUMENTI DI LAVORO (libri di testo, dispense)oltre al libro di testo il docente ha utilizzato altri materiali, documenti estratti da giornali e riviste specializzate on line Libro di testo: "Percorsi di Diritto e Legislazione Socio-sanitaria", M. Messori - M. Razzoli, distribuito dalla Zanichelli VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti di verifica sommativi 1. esercitazioni scritte in test strutturati o semistrutturati (del tipo vero/falso, risposta multipla,brevi risposte scritte, completamento frasi con corrispondenza di termini, ricerca dell errore, ecc.) Strumenti di verifica formativa 1.interrogazioni orali individuali; compiti in classe 2. relazioni redatte autonomamente sulla base di ricerche individuali 3. lezioni dibattito, confronto libero sui temi analizzati; 4. discussioni guidate per verificare gli apprendimenti;

19 Criteri e griglie di valutazione Le Griglie predisposte hanno l obiettivo di rendere misurabili, in modo oggettivo, il raggiungimento in modo completo, parziale o il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati a monte di ogni performance richiesta. Le griglie sono diverse perché diversi possono essere gli obiettivi fissati per ogni tipo di verifica; se ne presentano alcune tipologie tra quelle utilizzabili nel corso dell anno, eventuali variazioni saranno integrate e presentate alla fine dell anno scolastico nell attività riguardante la rendicontazione didattica finale. Griglia Misurazione Orale Voto = 3 3,5<Voto<4 4,5<Voto<5,5 6<Voto 6,5 7<Voto<8 8,5<Voto<9,5 Voto = 10 Conoscenza Assente Scarsa Frammentaria e generale Generale Adeguata e consapevole Approfondita anche se non sempre adeguatamente pertinente Molto Approfondi to e sempre pertinente Esposizione Assente Elementare e non sempre corretta Elementare Semplice e corretta Corretta con una terminologia tecnica anche se non sempre appropriata Corretta e con termologia tecnica spesso appropriata Corretto e con terminologi a tecnica sempre appropriat a Collegamenti interdisciplinari assenti assenti assenti Non sempre consapevoli Consapevoli Costanti e spesso Ricercati Costanti, ricercati, logici e complessi Griglia Misurazione Scritti di tipo Argomentativo Voto =3 4< Voto< 4,5 5<Voto<5,5 6< Voto <6,5 7<Voto<7,5 8<Voto<9 9,5<Voto<1 0 conoscenza Inesistente Frammentaria Generica Generale con qualche imprecisione Adeguata e consapevole Approfondita e pertinente Molto approfondit a e sempre pertinente Abilità inesistente inesistente Riesce a dare una definizione se guidato Riesce, a volte, ad identificare semplici contesti Riesce ad identificare i contesti di riferimento Riesce ad identificare i contesti di riferimento a volte anche complessi operando, anche se non sempre, collegamenti. Riesce ad identificare costanteme nte i contesti di riferimento, anche diversi, operando tra gli stessi collegament i logici

20 MATERIA ITALIANO (132 ore annuali) MODULO N 1: Il primo Novecento - Comprendere la complessità del contesto storico-culturale del Riconoscere gli obiettivi culturali che caratterizzano il periodo storico - Riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee - Riconoscere aspetti di attualità nelle tematiche culturali del passato - Elaborare un tema di attualità Le idee: Il ruolo dell intellettuale; Einstein e la teoria della relatività. Freud e la scoperta dell inconscio. Nuovi volti dell io, nuove forme della scrittura: né eroi né antieroi: gli inetti. Le forme della scrittura (il passaggio dalla scrittura oggettiva dell Ottocento a quella soggettiva del Novecento). V. Van Gogh, Autoritratto(visione e commento dell opera). I. Svevo, Fine di un inetto (da Una vita) L. Pirandello, Una nuova identità (da Il fu Mattia Pascal). Indicazioni sulla Prima Prova: Il tema di attualità - Collocare le opere nel loro contesto storicoculturale e letterario - Confrontare periodi diversi tra loro - Riconoscere i caratteri di un epoca - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi. - Leggere, comprendere e analizzare un testo(informativo, argomentativo, letterario) - collegare testi letterari col periodo storico in cui sono stati prodotti - redigere in modo completo un testo (informativo o argomentativo) chiaro, coerente e logico - sviluppare capacità critiche, di effettuare un lavoro autonomo e di elaborare un tema di attualità MODULO N 2: La Rivoluzione delle Avanguardie - Comprendere la complessità del contesto storico-culturale del Riconoscere gli obiettivi culturali che caratterizzano il periodo storico - Riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee - Riconoscere aspetti di attualità nelle tematiche culturali del passato - Elaborare un saggio breve Definizione di avanguardia F. T. Marinetti, Fondazione e Manifesto del Futurismo; F. T. Marinetti, Sintesi futurista della guerra (volantino). E. Munch, L urlo(visione dell opera e commento) Il saggio breve Collocare le opere nel loro contesto storicoculturale e letterario - Confrontare periodi diversi tra loro - Riconoscere i caratteri di un epoca - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi - Leggere, comprendere e analizzare un testo (informativo, argomentativo, letterario); - collegare testi letterari col periodo storico in cui sono stati prodotti; - redigere in modo completo un testo (informativo o argomentativo) chiaro, coerente e logico; - sviluppare capacità critiche, di effettuare un

21 lavoro autonomo e di elaborare un semplice saggio breve. MODULO N 3: Le opere, gli autori: Alcyone (D annunzio) - Myricae, Canti di Castelvecchio (Pascoli) - Comprendere la complessità del contesto storico-culturale del Riconoscere gli obiettivi culturali che caratterizzano il periodo storico - Riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee - Riconoscere aspetti di attualità nelle tematiche culturali del passato - Elaborare un articolo di giornale G. D Annunzio, da Alcyone: a) La pioggia nel pineto; b) La sera fiesolana. G. Pascoli, Il fanciullino(concetti fondamentali) da Myricae: a) Lavandare; b) X Agosto; c) Temporale; d) Il lampo. da Canti di Castelvecchio: a) Il gelsomino notturno b) La mia sera. L articolo di giornale - Orientarsi nel rapporto tra influenze e originalità - Distinguere ritratto storico da autoritratto ideale - Stabilire un rapporto tra opera e poetica individuale - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi Leggere, comprendere e analizzare un testo (informativo, argomentativo, letterario); collegare testi letterari col periodo storico in cui sono stati prodotti; redigere in modo completo un testo (informativo o argomentativo) chiaro, coerente e logico; sviluppare capacità critiche, di effettuare un lavoro autonomo e di elaborare un semplice articolo di giornale. MODULO N 4: Le opere, gli autori: L Allegria (Ungaretti) - Comprendere l intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia - Riconoscere le fasi evolutive nella produzione dell autore - Inquadrare la figura di Ungaretti nel suo contesto - Analizzare un testo poetico - Elaborare un tema storico G. Ungaretti:la vita e le opere. Da L Allegria: a) Veglia; b) Sono una Creatura; c) San Martino del Carso; d) Mattina; e) Soldati; Il testo poetico Il tema storico - Orientarsi nel rapporto tra influenze e originalità - Distinguere ritratto storico da autoritratto ideale - Stabilire un rapporto tra opera e poetica individuale - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi - Leggere, comprendere e analizzare un testo (informativo, argomentativo, letterario); - collegare testi letterari col periodo storico in cui sono stati prodotti; - redigere in modo completo un testo (informativo o argomentativo)

22 chiaro, coerente e logico; - sviluppare capacità critiche, di effettuare un lavoro autonomo, di analizzare un testo poetico e di elaborare un tema storico. MODULO N 5: Le opere, gli autori: Cosi è (se vi pare) (Pirandello); La coscienza di Zeno (Svevo) - Acquisire il piacere della lettura - Collocare l opera nel suo contesto storico-culturale e letterario - Comprendere i caratteri della poetica dell autore - Analizzare un testo narrativo L. Pirandello: L umorismo (concetti fondamentali) Il relativismo psicologico e conoscitivo, persone e personaggi, maschere e maschere nude ; da Così è (se vi pare): a) Chi è il vero pazzo?; b) L incontro tra il signor Ponza e la signora Frola; c) L apparizione della signora Ponza. I. Svevo, da La coscienza di Zeno: (trama dell opera) a) Il medico e il paziente; b) Zeno e il fumo; c) La morte del padre Il testo narrativo - Distinguere tra comprensione e interpretazione - Formulare un giudizio motivato in base al gusto personale o in base a una interpretazione storicocritica - Rendersi conto del testo nella sua struttura complessiva - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi Leggere, comprendere e analizzare un testo (informativo, argomentativo, letterario); collegare testi letterari col periodo storico in cui sono stati prodotti; redigere in modo completo un testo (informativo o argomentativo) chiaro, coerente e logico; sviluppare capacità critiche, di effettuare un lavoro autonomo e di analizzare un testo narrativo. METODI E SPAZI UTILIZZATI (testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici) Il metodo utilizzato, di tipo operativo e personalizzato, ha teso a promuovere interessi, motivare all apprendimento, sviluppare le capacità critiche degli allievi, nonché ad individuare interventi relativi alle esigenze degli alunni. Le lezioni frontali aperte, poi, hanno costituito le strategie privilegiate, al fine di coinvolgere continuamente la classe, attraverso il dialogo e le discussioni guidate. Come strumenti di lavoro, oltre ai libri di testo, sono stati utilizzati dizionari, appunti, dispense, schede, mappe concettuali, e sussidi visivi. CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI (tipologia e numero delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti) L acquisizione degli obiettivi è stata accertata mediante verifiche a carattere formativo e sommativo. Quali strumenti di verifica sono state utilizzate prove soggettive (dialoghi, discussioni guidate,

23 interrogazioni e prove scritte nelle tipologie A-B-C-D, come previsto per l esame di Stato) e prove oggettive (questionari, prove strutturate e test opportunamente predisposti). La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza, dei progressi ottenuti rispetto a tale livello, dell impegno, degli interessi mostrati, della partecipazione al dialogo scolastico, degli obiettivi prefissati, delle verifiche in itinere. Il voto finale è, dunque, il risultato complessivo del livello di maturazione disciplinare raggiunto. Griglia per la valutazione della prova scritta: Valutazione della prova scritta Descrittore Punteggio Punteggio ottenuto Correttezza formale ed uso della lingua (competenza ortografica, morfosintattica, e lessicale, rispetto del registro linguistico Strutturazione del testo (rispetto della tipologia testuale e aderenza alle consegne, pertinenza e coerenza testuale, articolazione logica del discorso) Elaborazione e sviluppo critico (ricchezza di contenuti, capacità di rielaborazione, apporto originale e creativo) Max 3 Max 5 Max 2 Punteggio Totale /10 Griglia per la valutazione orale Valutazione della prova orale INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE VOTO SOMMATIVO CONOSCENZA DELL ARGOMENTO COMPRENSIONE DEL QUESITO ESPOSIZIONE E SVILUPPO DELL ARGOMENTO LESSICO SPECIFICO e PROPRIETA LINGUISTICA 0-2 ATTITUDINI ALLO SVILUPPO CRITICO(capacità di analisi, capacità di sintesi, capacità di interrelazioni, originalità di idee) 0-2 PUNTEGGIO COMPLESSIVO

24 MATERIA STORIA (66 ore annuali) MODULO N 1: L Europa e il mondo nel primo Novecento - Utilizzare atlanti storici, leggere schemi, tabelle e mappe - Ricostruire in modo organico e coerente la consequenzialità dei fatti storici - Utilizzare la terminologia storiografica - Riconoscere e leggere fonti e documenti storici - Utilizzare schemi causali per spiegare i fatti storici - Produrre brevi saggi storici - L Europa tra Ottocento e Novecento - La Bèlle epoque e il nazionalismo in Europa - Il difficile equilibrio tra le potenze continentali: le alleanze - Oltre l Europa, gli Stati Uniti d America: taylorismo e fordismo - Selezionare e utilizzare le fonti - Produrre brevi testi, schemi grafici e mappe concettuali - Avere capacità di analisi, sintesi e valutazione - Collocare gli avvenimenti in un contesto storico più ampio - Confrontare periodi storici diversi tra loro - Riconoscere i caratteri di un epoca - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi. - Comprendere e usare il linguaggio specifico e i concetti della Storia; - confrontare eventi storici; - cogliere i nessi causaeffetto; - costruire semplici testi espositivi e argomentativi relativi ai fatti storici; - sviluppare una capacità critica rispetto agli eventi storici. MODULO N 2: L Italia di Giolitti - Utilizzare atlanti storici, leggere schemi, tabelle e mappe - Ricostruire in modo organico e coerente la consequenzialità dei fatti storici - Utilizzare la terminologia storiografica - Economia e società italiana tra XIX e XX secolo: lo sviluppo demografico, la potenza industriale, la questione sociale, la questione meridionale, la questione cattolica ; - Giovanni Giolitti alla guida dell Italia, ombre e luci; - Selezionare e utilizzare le fonti - Produrre brevi testi, schemi grafici e mappe concettuali - Avere capacità di analisi, sintesi e valutazione - Collocare gli avvenimenti in un contesto storico più - Comprendere e usare il linguaggio specifico e i concetti della Storia; - confrontare eventi storici; - cogliere i nessi causa-

25 - Riconoscere e leggere fonti e documenti storici - Utilizzare schemi causali per spiegare i fatti storici - Produrre brevi saggi storici - La guerra di Libia(cenni) e la fine dell età giolittiana ampio - Confrontare periodi storici diversi tra loro - Riconoscere i caratteri di un epoca - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi. effetto; - costruire semplici testi espositivi e argomentativi relativi ai fatti storici; - sviluppare una capacità critica rispetto agli eventi storici. MODULO N 3: La Prima guerra mondiale - Utilizzare atlanti storici, leggere schemi, tabelle e mappe - Ricostruire in modo organico e coerente la consequenzialità dei fatti storici - Utilizzare la terminologia storiografica - Riconoscere e leggere fonti e documenti storici - Utilizzare schemi causali per spiegare i fatti storici - Produrre brevi saggi storici - Lo scoppio - L entrata in guerra dell Italia: neutralisti e interventisti - Quattro anni di feroci combattimenti: la trincea, da Caporetto a Vittorio Veneto - La Conferenza di Parigi - L Italia e la vittoria mutilata - Selezionare e utilizzare le fonti - Produrre brevi testi, schemi grafici e mappe concettuali - Avere capacità di analisi, sintesi e valutazione - Collocare gli avvenimenti in un contesto storico più ampio - Confrontare periodi storici diversi tra loro - Riconoscere i caratteri di un epoca - Esprimere in una forma orale o scritta corretta i contenuti appresi. - Comprendere e usare il linguaggio specifico e i concetti della Storia; - confrontare eventi storici; - cogliere i nessi causaeffetto; costruire semplici testi espositivi e argomentativi relativi ai fatti storici; - sviluppare una capacità critica rispetto agli eventi storici.

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 OBIETTIVI GENERALI Educare al rispetto di sé e degli altri, delle cose, delle norme che regolano la comunità scolastica e la convivenza

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING -SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Nodi concettuali essenziali

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. SIMONETTA

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) MATERIA: TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Relazione Internazionale per il Marketing Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 OBIETTIVI E CONTENUTI Disciplina:STORIA Nucleo fondante:uso DELLE FONTI Obiettivi di apprendimento

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INDIRIZZO AMM.NE, FINANZA E MARKETING MATERIA: CLASSE: DOCENTE: ECONOMIA AZIENDALE 3^ C VALENTINA CASTELLI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ED ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Conosco

Dettagli

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE I.I.S. Federico II di Svevia PROGRAMMAZIONE DI CLASSE a. s. 2013-2014 classe VB docente coordinatore Prof.ssa Teresa CARUSO La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione LA VALUTAZIONE Criteri di valutazione Per assicurare una omogeneità, equità e trasparenza della valutazione da parte dei Consigli di Classe, in sede di scrutinio, nel rispetto del principio della libertà

Dettagli

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde ALLEGATO2 VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde Impegno a) Negativo Non rispetta le scadenze Non esegue

Dettagli

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal Consiglio di classe con la sola presenza

Dettagli

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI QUADRIMESTRALI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA: ANNO SCOLASTICO 2012/2013. L introduzione della scala numerica ha fatto sì che

Dettagli

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Normativa e indicazioni Linguistico Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SECONDO BIENNIO TECNICO CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SECONDO BIENNIO TECNICO CLASSE TERZA 1 di 5 04/12/2013 100 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SECONDO BIENNIO TECNICO PER IL TURISMO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SECONDO BIENNIO DISCIPLINA DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA MODINA DOCENTI

Dettagli

MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE QUARTE SECONDE QUINTE

MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE QUARTE SECONDE QUINTE Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Amministrazione, Finanza e marketing Scienze bancarie, finanziarie e assicurative Nodi concettuali

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Anno Scolastico: 2014 2015 Dipartimento (1) : DIRITTO ED ECONOMIA Coordinatore (1) : Prof.ssa ALESSANDRA CALDARA Classe: 2 Indirizzo: SERVIZI SOCIO- SANITARI Ore di insegnamento

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof.ssa

Dettagli

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " - Teano. Disciplina : Economia Aziendale

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore.  U. Foscolo  - Teano. Disciplina : Economia Aziendale Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore " U. Foscolo " - Teano Disciplina : Economia Aziendale ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Classe seconda/sez. AT Prof. Basilone Alfonso COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

Dettagli

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA PRIMA PROVA SCRITTA CANDIDATO CLASSE DATA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Livello espressivo trascurato, con errori e improprietà lessicali Correttezza generale, sia pure con qualche lieve errore 2 CORRETTEZZA

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA CLASSE 3 AS ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez.

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez. PROGETTAZIONE ANNUALE CORSO: A. S. 200_/0_ Classe sez. Disciplina: ANALISI DELLA CLASSE: Situazione di partenza Descrivere tipologia, (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE GRAFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

ISTITUTO PROFESSIONALE GRAFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 Docente: Elvio SILVESTRIN Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 3A CAT Indirizzo: Geometri Testi in adozione: Gestione del cantiere e sicurezza,

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO la classe 3 A indirizzo

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI"

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI" Indirizzi: Scienze applicate- Scienze umane- Economico-sociale - Linguistico- Classico-Musicale Via Roma, 66-81059 VAIRANO PATENORA-SCALO (CE) Tel.-fax- 0823/988081

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello Pagina 1 di 6 Materia Lingua e cultura greca Anno Scolastico 2015-2016 secondo biennio Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof.ssa Lucia Piga (Coordinatore di Materia) Prof.ssa Enrica Piano Prof.ssa

Dettagli

Descrizione del profilo professionale del Tecnico dei Servizi Sociali

Descrizione del profilo professionale del Tecnico dei Servizi Sociali Descrizione del profilo professionale del Tecnico dei Servizi Sociali Il Tecnico dei Servizi Sociali possiede competenze e capacità per adeguarsi alle necessità e ai bisogni delle persone con le quali

Dettagli

Anno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali

Anno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Istituto Istruzione Superiore 'Mattei Fortunato' Eboli (SA) Anno scolastico 2013/2014 Curricolo verticale Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA Al termine del percorso

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE

MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE INDIRIZZO GRAFICO PUBBLICITARIO Anno scolastico 2012/2013 Consiglio Classe 4 sezione S Data di approvazione 26/10/2012 Doc.: Mod.PQ12-002 Rev.: 3 Data:

Dettagli

QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING

QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: DIRITTO CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Dettagli

5.9. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO

5.9. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO 5.9. SCIENZE MOTORIE Coordinatore del Dipartimento di scienze : prof.ssa Margherita Pizzo Docenti componenti il Dipartimento di scienze : proff. Lucio Bergomas, Carlo Giorgiutti, Antonella Jogna, Aniello

Dettagli

TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI

TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2014/2015 MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE INSEGNANTE: VASSALLO ENRICA CLASSE: III C settore: servizi - opzione: promozione

Dettagli

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta

Dettagli

LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.

LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s. LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.2014/2015 OBIETTIVI DIDATTICI SAPER STUDIARE: saper riassumere, sintetizzare,

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Gestione Progetto Organizzazione d'impresa Classi QUINTE A.S. 2014-2015

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Gestione Progetto Organizzazione d'impresa Classi QUINTE A.S. 2014-2015 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ETTORE MAJORANA 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 -Tel. 035-297612 - Fax 035-301672 e-mail: majorana@ettoremajorana.gov.it - sito internet: www.ettoremajorana.gov.it

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO ANNO SCOLASTICO INDIRIZZO CLASSE PRIMA SEZIONE DISCIPLINA DOCENTE QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 1. FINALITA DELLA DISCIPLINA L asse

Dettagli

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte

PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte Obiettivi educativi e didattici PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte Obiettivi formativi generali: Formazione di un metodo di studio flessibile. Inquadramento e schematizzazione degli argomenti.

Dettagli

Programmazione Attività del Consiglio di Classe (2 Biennio e 5 anno) Anno Scolastico 2015/2016. Docenti: Disciplina: Firma: 1. Analisi della Classe:

Programmazione Attività del Consiglio di Classe (2 Biennio e 5 anno) Anno Scolastico 2015/2016. Docenti: Disciplina: Firma: 1. Analisi della Classe: Programmazione Attività del Consiglio di Classe (2 Biennio e 5 anno) Anno Scolastico 2015/2016 Consiglio della Classe Sez. Indirizzo Scenografia Coordinatore: Data di approvazione: Docenti: Disciplina:

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Opzione economico-sociale

Liceo delle Scienze Umane Opzione economico-sociale ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE G. V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Programmazione Dipartimento Discipline Giuridiche ed Economiche Asse Storico - Sociale Liceo delle

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

ASSE STORICO SOCIALE

ASSE STORICO SOCIALE ASSE STORICO SOCIALE 1 ASSE STORICO SOCIALE competenze attese d asse indicatori descrittori Competenze di asse Indicatori Descrittori 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele

Dettagli

DISCIPLINA ECONOMIA E MATEMATICA FINANZIARA A.S. 2012/2013

DISCIPLINA ECONOMIA E MATEMATICA FINANZIARA A.S. 2012/2013 DISCIPLINA ECONOMIA E MATEMATICA FINANZIARA A.S. 2012/2013 individuale del docente Delia Garegnani per la classe quarta geometri 1) PREREQUISITI Contenuti del diritto del terzo anno. 2) SITUAZIONE DI PARTENZA

Dettagli

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I.I.S. FEDERICO II DI SVEVIA LICEO SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE - MELFI - PIANO DI LAVORO ANNUALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE V AA A.S. 2015/2016 PROF.SSA VIOLANTE RIZZO FINALITÀ SPECIFICHE

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Sistemi Informativi aziendali e Scienze bancarie Finanziarie e Assicurative Nodi concettuali

Dettagli

Codice e titolo del progetto

Codice e titolo del progetto Codice e titolo del progetto (codice attribuito nel Programma Annuale) Anno Scolastico 2011/2012 (Riservato all amministrazione) Area funzionale di riferimento Area 4 - Rapporti con enti e istituzioni

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 5^ AS CLASSE Indirizzo di studio Liceo Scientifico Docente Disciplina Prof.ssa Giuliana

Dettagli

Programmazione Annuale Docente Classi 4^

Programmazione Annuale Docente Classi 4^ Fa 02/967.01.431 e-mail: itczappa@itczappa.it sito internet: www.itczappa.it Programmazione Annuale Docente Classi 4^ Docenti : Balletta Giuseppe - Caruso Francesco - Dassisti Giovanni - Muratore Carmela

Dettagli

Documento del Consiglio di classe

Documento del Consiglio di classe Istituto Tecnico Statale Commerciale e per il Turismo C. Piaggia Viareggio Documento del Consiglio di classe Anno scolastico 2014-2015 Classe 5 serale Indirizzo: Amministrazione finanza e marketing Approvato

Dettagli

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta:

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta: Il voto di condotta, espresso in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce all insieme dei comportamenti tenuti dall allievo nel periodo di permanenza nella sede scolastica e durante le attività

Dettagli

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso: LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza

Dettagli

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA A.S. 2015/2016 TITOLO Prove meccaniche distruttive e non distruttive

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli apprendimenti

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli apprendimenti LA VALUTAZIONE Valutazione degli apprendimenti Le verifiche hanno da sempre la duplice funzione di controllare il grado di apprendimento degli allievi e la validità dell azione educativa e didattica. Infatti,mentre

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 1.1.1

Dettagli

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE I. P. S. S. S. E. DE AMICIS ROMA METODOLOGIE OPERATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME INDIRIZZO : SERVIZI SOCIO SANITARI 1 Premessa Le vigenti disposizioni di riforma della scuola secondaria superiore

Dettagli

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado Il percorso si articola su moduli che intendono rafforzare le competenze di base ed investire sulle competenze

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO Via dei Carpani 19/B 31033 Castelfranco V. ( TV ) Pag. 1 di 10 Anno Scolastico 2015-2016 PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO Disciplina ITALIANO Classe PRIMA DATI IN EVIDENZA IN PREMESSA (richiami al

Dettagli

METODI E STRUMENTI. METODI e STRUMENTI

METODI E STRUMENTI. METODI e STRUMENTI E LETTERE BIENNIO ITALIANO e 3. lavoro individuale 4. lavoro di gruppo 5. laboratorio di lettura e scrittura 6. correzione sistematica collettiva e individualizzata degli esercizi eseguiti a casa e delle

Dettagli

CREDITO SCOLASTICO credito scolastico punteggio attribuzione punteggio massimo crediti candidati interni candidati esterni

CREDITO SCOLASTICO credito scolastico punteggio attribuzione punteggio massimo crediti candidati interni candidati esterni SISTEMA DEI CREDITI CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al

Dettagli

VALUTAZIONE scuola primaria valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

VALUTAZIONE scuola primaria valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni VALUTAZIONE In base all art. 3 del decreto legge del 30 ottobre 2008, n.169, dall'anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale D. Alighieri Scuola dell'infanzia/primaria/secondaria di primo grado Via per Duno, 10-21030 CUVEGLIO (VA) tel. 0332.650200/650152

Dettagli

Anno scolastico 2014-2015. Programmazione Classe Quarta Indirizzo Finanza e Marketing

Anno scolastico 2014-2015. Programmazione Classe Quarta Indirizzo Finanza e Marketing Anno scolastico 2014-2015 Programmazione Classe Quarta Indirizzo Finanza e Marketing Profilo Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli. MATERIA: Geografia CLASSE I E

PROF. Silvia Tiribelli. MATERIA: Geografia CLASSE I E PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: Geografia CLASSE I E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Anno Scolastico 2013/2014. Mercato del Lavoro : Aspetti Contrattuali, Contributivi e Fiscali.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Anno Scolastico 2013/2014. Mercato del Lavoro : Aspetti Contrattuali, Contributivi e Fiscali. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Anno Scolastico 2013/2014 Mercato del Lavoro : Aspetti Contrattuali, Contributivi e Fiscali Classe 5^ E / TO3 Il Progetto Alternanza Scuola-Lavoro costituisce un attività di interazione

Dettagli

conoscere lo svolgimento della storia letteraria italiana dei secoli XIX e XX.

conoscere lo svolgimento della storia letteraria italiana dei secoli XIX e XX. ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 SEZ.F INDIRIZZO scientifico PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE DOCENTE MATERIA TESTI Prof. Marina Lugetti Italiano Langella, Frare, Gresti, Motta, Letteratura. it, ed. Bruno

Dettagli

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base 1.1. COMPETENZE GENERALI in ITALIANO ( BIENNIO) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (provenienti dalle indicazioni europee) COMPETENZE GENERALI APPLICATE ALLE CONOSCENZE DISCIPLINARI ASSI CULTURALI: (testo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE IIS F E R M I GALILEI Via S. G. Bosco, 17-10073 C I R I E (TO) - tel. 011.9214575 011.9210546 fax 011.9214267- e-mail: fermi@icip.com - sito internet: www.istitutofermicirie.it Codice Fiscale 83003590011

Dettagli

LICEO CLASSICO ORDINAMENTALE

LICEO CLASSICO ORDINAMENTALE LICEO CLASSICO ORDINAMENTALE LETTERE AL GINNASIO Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver raggiunto una conoscenza adeguata

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

Programmazione annuale docente classi 4^

Programmazione annuale docente classi 4^ Fa 02/967.01.431 e-mail: itczappa@itczappa.it sito internet: www.itczappa.it Programmazione annuale docente classi 4^ Docente: Maria Anelli Classi: 4^ sez. A, C Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing

Dettagli

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO Karol Wojtyla Classe: Disciplina: TECNOLOGIA Prof.ssa Mariani Paola PROGRAMMAZIONE

Dettagli