LA RETE EUROPEA DI PISTE CICLABILI EUROVELO

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1 DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNE DIPARTIMENTO TEMATICO B: POLITICHE STRUTTURALI E DI COESIONE TRASPORTI E TURISMO LA RETE EUROPEA DI PISTE CICLABILI EUROVELO RELAZIONE Sintesi Oggetto del presente aggiornamento della relazione del 2009 è un'analisi delle sfide e delle opportunità legate allo sviluppo di una rete di cicloturismo in Europa. Lo studio è incentrato su EuroVelo, una rete costituita da 14 piste ciclabili di lunga distanza gestita dalla Federazione europea dei ciclisti e sviluppata da numerosi partner in diversi paesi. Lo studio analizza il mercato del cicloturismo e presenta un modello della domanda di EuroVelo. Inoltre offre una valutazione dei recenti sviluppi dell'itinerario dell'ex Cortina di ferro. IP/B/TRAN/FWC/ /Lot5/C1/SC PE IT

2 Il presente documento è stato richiesto dalla commissione per i trasporti e il turismo. AUTORI Istituto per il trasporto e il turismo, Università di Central Lancashire, (Regno Unito) - Richard Weston, Nick Davies, Les Lumsdon*, Peter McGrath* Centro per il trasporto e il turismo sostenibile, Università NHTV Breda di scienze applicate, (Paesi Bassi) - Paul Peeters, Eke Eijgelaar, Peter Piket* AMMINISTRATORE RESPONSABILE Marc Thomas Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione B-1047 Bruxelles poldep-cohesion@europarl.europa.eu ASSISTENZA REDAZIONALE Nóra Révész VERSIONI LINGUISTICHE Originale: EN. Relazione: BG, CS, DA, DE, EL, EN, ES, ET, FI, FR, HU, IT, LT, LV, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, SV. INFORMAZIONI SULL'EDITORE Per contattare il Dipartimento tematico B o abbonarsi alla sua newsletter mensile, scrivere a: poldep-cohesion@europarl.europa.eu Manoscritto ultimato nell'agosto Bruxelles, Unione europea, Il documento è disponibile su Internet al sito: LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ Le opinioni espresse nel presente documento sono di responsabilità esclusiva dell'autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Riproduzione e traduzione autorizzate, salvo a fini commerciali, con menzione della fonte, previa informazione dell'editore e con invio di una copia a quest'ultimo. * Solo per la relazione del 2009.

3 La rete europea di piste ciclabili EuroVelo RELAZIONE Contesto Il presente studio, incentrato in maniera specifica sugli spostamenti in bicicletta a scopo ricreativo, presenta una panoramica del mercato del cicloturismo in Europa, cercando altresì di valutarne il potenziale di sviluppo. La relazione concerne in particolare EuroVelo, una rete europea di piste ciclabili che si propone di offrire una rete transeuropea sostenibile. EuroVelo è gestita dalla Federazione europea dei ciclisti, che si adopera affinché tutte le piste offrano un elevato standard di progettazione, segnaletica e pubblicità in tutta l'europa. La presente relazione valuta la possibilità per la rete di migliorare complessivamente l'offerta di trasporti e turismo in Europa. Lo studio analizza anche l'idea di sviluppare un nuovo itinerario di lunga distanza che consenta di riunire in un nuovo mercato tre temi centrali, quali la cultura, il patrimonio e la natura. L'itinerario dell'ex Cortina di ferro intende dare la possibilità di scoprire più di 20 paesi, compresi 14 Stati membri dell'ue, lungo una pista di km che si snoda dal Mare di Barents al Mar Nero. Si tratta di un ottimo esempio del potenziale del turismo transfrontaliero, poiché molti turisti sceglieranno di spostarsi in bicicletta da una città a un'altra (attraversando anche la frontiera) nel corso delle loro vacanze. Mercato del cicloturismo La Francia rappresenta di gran lunga la meta più importante per gli operatori turistici, seguita dall'austria; i principali mercati di provenienza dei turisti sono invece la Germania e il Regno Unito. Tutti desiderano un itinerario continuo, sicuro e piacevole, con una buona segnaletica. Le pubblicazioni in materia non riportano alcuna tendenza stabile. Il cicloturismo non figura nelle statistiche sul turismo di Eurostat né in altre analisi generali del turismo nazionale o internazionale. È importante evidenziare che la crescita del cicloturismo, in termini sia di offerta che di domanda, non è uniforme in Europa. In Paesi come l'austria, il Belgio, la Danimarca, la Francia, la Germania, la Svizzera e i Paesi Bassi, il cicloturismo svolge un ruolo importante. La ripetizione dell'indagine condotta nel 2009 ha evidenziato che la maggior parte degli esperti ritiene attualmente che il mercato del cicloturismo nei rispettivi paesi sia in crescita (mentre precedentemente riteneva che fosse "stagnante"), nonostante la situazione economica. Per quanto concerne la domanda sul valore del cicloturismo in Europa, non esiste una risposta definitiva. È stato sviluppato un modello che utilizza frazioni dei flussi turistici esistenti in Europa per stimare il valore e il volume del cicloturismo. Si calcola che in Europa vengano effettuate milioni di vacanze in bicicletta, per un valore di oltre 44 miliardi di euro all'anno. Questa stima rappresenta il totale delle ciclovacanze nazionali e internazionali. Il numero di pernottamenti effettuati da questa categoria di turisti ammonta a 20,4 milioni, con una spesa annua di circa 9 miliardi di euro. 3

4 Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione Impatto economico di EuroVelo È stata condotta inoltre una valutazione della rete EuroVelo. Lo studio conclude che, se sviluppata, il suo potenziale è notevole, benché allo stato attuale non costituisca una rete turistica e di trasporto importante. È stato creato un modello per valutare l'impatto economico di EuroVelo nel caso in cui venisse sviluppato come rete turistica e di trasporto europea. Si stima che 60 milioni di escursioni genererebbero in totale 7 miliardi di euro di entrate dirette, attribuibili a EuroVelo quale prodotto per il cicloturismo. Impatti ambientali Andare in bicicletta genera un livello di emissioni quasi nullo. La maggior parte dei ciclisti, infatti, inizia il viaggio in bicicletta direttamente da casa, ma alcuni si servono anche di mezzi di trasporto motorizzati per giungere a destinazione. Tali mezzi di trasporto incidono sulla qualità dell'aria lungo il percorso e contribuiscono all'inquinamento e al traffico nel luogo di destinazione. Il presente studio evidenzia che, considerato che i ciclisti tendono a utilizzare mezzi di trasporto più ecologici e a spostarsi verso mete più vicine, in media le emissioni generate dalle ciclovacanze sono nettamente inferiori rispetto a quelle generate da altri tipi di vacanza. Integrazione dei trasporti pubblici Come in tutti i viaggi di vacanza, è necessario assicurare un'integrazione tra le modalità di trasporto utilizzate durante il percorso per raggiungere la destinazione. Sotto il profilo cicloturistico, il trasporto delle bicilette è problematico, dato che gli operatori ferroviari lo gestiscono in modo diverso a seconda dei paesi. Si registra un lento miglioramento soprattutto sui TGV francesi, sui treni ICE tedeschi e sui treni ad alta velocità Railjet austriaci, che stanno creando spazi per il trasporto di biciclette o che si sono impegnati a farlo nei prossimi anni. Si spera che l'apporto graduale di piccoli miglioramenti aumenti in modo progressivo la richiesta del turismo in treno e bicicletta, il che incoraggerebbe l'introduzione di ulteriori spazi per il trasporto di biciclette. Solo un numero ridotto di ciclisti viaggia in pullman e in autobus in Europa. Esistono limiti per il trasporto di biciclette, dato che devono essere imballate e, analogamente al trasporto aereo, devono essere riposte negli scompartimenti destinati ai bagagli. Inoltre, l'attuale offerta di trasporto combinato pullman/bicicletta è molto limitata. La possibilità di trasportare biciclette sui traghetti rappresenta un elemento importante per creare un'ampia rete europea per il cicloturismo. Il gruppo di ricerca ha condotto un'indagine per via elettronica su piccola scala. I risultati indicano che i traghetti sono in grado di trasportare un grande numero di cicloturisti e sono predisposti per tale scopo, ma la maggior parte delle compagnie non sponsorizza tale possibilità in nessun modo. L'itinerario dell'ex cortina di ferro (Iron Curtain Trail (ICT) Nello scorso secolo la cortina di ferro ha diviso l'europa dell'est da quella dell'ovest per quasi 50 anni e lungo l'intero percorso sono ancora presenti resti della sua esistenza in termini di monumenti e di simboli locali. Quando l'ict sarà completato, offrirà un percorso ininterrotto che andrà dal Mare di Barents al Mar Nero, attraversando 20 paesi europei. 4

5 La rete europea di piste ciclabili EuroVelo Per quanto riguarda la domanda e i ricavi potenziali per l'itinerario dell'ex cortina di ferro, si stima che si registreranno 1 milione di vacanze in bicicletta e 5,3 milioni di gite giornaliere, per un totale di 521 milioni di euro di ricavi diretti all'anno. Un fattore chiave è che molte economie regionali potrebbero veder aumentare il numero di turisti in aree dove lo sviluppo economico è stato ostacolato per decenni a causa della cortina di ferro. Tale fenomeno è noto in Germania con il nome di "Zonenrandgebiete". Conclusioni I cicloturisti sono motivati da una serie di elementi, soprattutto dal desiderio di essere a contatto con la natura e dalla possibilità di rilassarsi dallo stress della vita quotidiana. Seppure le caratteristiche del cicloturismo siano conformi alle politiche dell'ue in materia di turismo sostenibile, diversi ostacoli ne impediscono lo sviluppo, come ad esempio la mancanza di interfaccia tra le modalità di trasporto e la mancanza di offerta sul mercato. Il pacchetto treno/bici è il più importante in termini di sviluppo sostenibile. Il trasporto di biciclette sui treni è piuttosto economico, ma non è sempre possibile e in molti casi non è facile da eseguire. Un altro ostacolo è rappresentato dalla mancanza di reti e piste ciclabili di lunga distanza e di buona qualità in molti paesi che occupano una posizione di rilievo nel mercato del turismo. Si riscontra anche uno scarso coinvolgimento degli operatori turistici e dei prestatori di servizi turistici nello sviluppo del cicloturismo. I dati emersi dal presente studio indicano che i cicloturisti portano grandi vantaggi a località che attualmente non traggono alcun beneficio dallo sviluppo del turismo classico. Il livello di spesa dei cicloturisti è comparabile a quello di altri turisti. Attualmente, l'eurovelo non costituisce uno dei punti di forza del turismo in molti paesi, dato che non è stato sviluppato in modo sufficiente per offrire una scelta più ampia di mete o una forte identità di marca. Lo sviluppo di una rete ha grandi potenziali, ma sarà necessario che il gruppo che la gestisce si impegni ed elabori una programmazione. Come prima cosa, avrà bisogno di una base di partenza solida sulla quale aggiornare e sviluppare l'intera rete entro i prossimi dieci anni. Raccomandazioni In sintesi, formuliamo le 6 seguenti raccomandazioni chiave: 1. L'EuroVelo deve essere integrata nel programma TEN-T. 2. Devono essere messi a disposizione fondi per il coordinamento e la sponsorizzazione della rete EuroVelo. 3. Il cicloturismo, in generale, e l'eurovelo, più nello specifico, devono essere monitorati ogni due anni. 4. L'UE deve nominare un responsabile per la direzione delle operazioni nel settore del ciclismo. 5. È opportuno che sia eseguita una valutazione più dettagliata del trasporto di biciclette sui mezzi pubblici, in particolare per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza. 6. Esistono valide ragioni per continuare a sviluppare l'itinerario dell'ex cortina di ferro. 5