ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA

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1 Ministero dell Economia e delle Finanze Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l Innovazione e le tecnologie Dipartimento per l Innovazione e le tecnologie e Centro nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione Regione Puglia INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE PUGLIA ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA II ATTO INTEGRATIVO Roma, 30 maggio 2006

2 INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA STATO E REGIONE PUGLIA ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA II ATTO INTEGRATIVO VISTA l Intesa istituzionale di programma sottoscritta tra il Governo della Repubblica e la Regione Puglia, approvata dal CIPE il 15 febbraio 2000 e sottoscritta in data 15 febbraio 2000; VISTO l Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Puglia, stipulato il 4 agosto 2004 dalla Regione Puglia, dal Ministero dell economia e delle finanze, Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, e dalle due strutture di cui si avvale il Ministro per l innovazione e le tecnologie, il Dipartimento per l innovazione e le tecnologie (DIT) e il Centro Nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA); VISTO il I Atto Integrativo dell Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Puglia, stipulato il 28 luglio 2005 dalla Regione Puglia, dal Ministero dell economia e delle finanze, Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, e dalle due strutture di cui si avvale il Ministro per l innovazione e le tecnologie, il Dipartimento per l innovazione e le tecnologie (DIT) e il Centro Nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA); VISTA la vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di aiuti di Stato; VISTA la legge n. 4 del 9 gennaio 2004 "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici il cui scopo, in applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, è quello di abbattere le "barriere virtuali" che limitano l'accesso dei disabili alla Società della Informazione e li escludono dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica e da una migliore qualità della vita; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante: Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e successive modifiche e integrazioni; VISTA la delibera CIPE n. 20 del 29 settembre 2004 Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate -, rifinanziamento della legge 208/1998 per il periodo 2004/2007 (legge finanziaria 2004), che assegna al Ministro per l innovazione e le tecnologie 35 milioni di Euro per Programmi per il Mezzogiorno in ricerca e società dell informazione: 2

3 Assegnazione condizionata per progetti nel campo della società dell informazione (quota D.1.2.2); VISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 822, Codice dell Amministrazione Digitale ; VISTO il Decreto del Ministro per l innovazione e le tecnologie dell 11 luglio 2005 recante le Regole tecniche di cui all art. 11 della Legge 9 gennaio 2004, n. 4; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 1 marzo 2005, n. 75, "Regolamento di attuazione della Legge 9 gennaio 2004, n. 4 per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" che stabilisce i criteri e i principi operativi e organizzativi generali per l'accessibilità, le modalità di attribuzione della certificazione di accessibilità, le modalità di valutazione e controllo; VISTA la delibera CIPE n. 35 del 27 maggio 2005 Ripartizione delle risorse per intervenmti nelle aree sottoutilizzate - rifinanziamento della legge 208/1998. Periodo (legge finanziaria 2005) che ha definito il riparto delle risorse tra Amministrazioni centrali e regionali e ha assegnato alla Regione Puglia una quota pari a 393,747 M ; VISTA la circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n del 9 ottobre 2003; VISTO il verbale del Tavolo di concertazione MIT Regioni del Mezzogiorno sui programmi finanziati con fondi FAS delibere Cipe 17/03 e 20/04 del 23 marzo 2005; VISTA l approvazione del Ministro dell economia e delle finanze, con proprio D.M. 19 gennaio 2006, delle modifiche all organizzazione del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione; VISTA la delibera della Giunta Regionale del 22 novembre 2005 n di ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate periodo attribuite dalla delibera CIPE n. 35/2005 alla Regione Puglia che assegna euro 5 milioni al settore società dell informazione; VISTA l ottemperanza, da parte della Regione Puglia, agli adempimenti previsti dai punti 7.1.1, e della CIPE 35/05; VISTA la nota prot. 3780/PRG del 29 dicembre 2005 della Regione Puglia con la quale è stata comunicata la data di stipula del II Atto integrativo dell Accordo di Programma Quadro SI; VISTA la delibera della Giunta regionale del 4 aprile 2006, n. 451, con la quale viene approvata la destinazione delle risorse assegnate alla società dell informazione nell ambito della delibera Cipe 35/2005, pari a euro 4,5 milioni; 3

4 VISTA la conclusione della procedura di validazione dati inseriti nella banca dati dell Applicativo intese ai sensi della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro trasmessa alla Amministrazioni regionali in data 9 ottobre 2003 con nota protocollo n dal Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese del III Dipartimento del Ministero dell economia e delle finanze; VISTA la nota prot.3368 del 19/05/2006 inviata dalla Regione Puglia con la quale si precisa che il Progetto CRC con codice AI SK004 sarà finanziato con i fondi della Delibera Cipe 35/2005-quota D.5 destinata alle Azioni di Sistema di cui al punto 4.5 della citata Delibera ; IL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE, LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - MINISTRO PER L INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE - DIPARTIMENTO PER L INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE, IL CENTRO NAZIONALE PER L INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, e LA REGIONE PUGLIA STIPULANO IL SEGUENTE II ATTO INTEGRATIVO dell Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Puglia Articolo 1 Recepimento delle premesse e degli allegati 1. La premessa, le allegate tabelle A - elenco degli interventi, B - quadro finanziario, C - profilo di spesa, l allegato 1, Relazione tecnica, e l allegato 2, Schede intervento, costituiscono parte integrante del presente Atto integrativo (Accordo o Atto). Articolo 2 Finalità ed obiettivi Il presente Accordo, che viene sottoscritto ad integrazione dell APQ stipulato in data 4 agosto 2004 e dell Atto integrativo sottoscritto in data 28 luglio 2005, si inserisce nella visione strategico-programmatica della Regione Puglia e ha come oggetto quattro interventi finalizzati alla modernizzazione della P.A. e allo sviluppo della società civile nell ambito della SI. L Accordo è articolato in tre assi programmatici: infrastrutture di comunicazione a larga banda, sistema federato di e-government e innovazione digitale del sistema economico e produttivo. All interno dei primi due assi sono inseriti n. 4 interventi, dettagliatamente 4

5 illustrati nella Relazione Tecnica (Allegato 1) che è parte integrante del presente Accordo; Gli interventi individuati agiscono su due versanti, da una parte sulle infrastrutture abilitanti e dall altra sui servizi a favore della pubblica amministrazione e dei cittadini. La loro individuazione parte dall analisi di quanto esistente a livello progettuale e realizzativo sul territorio regionale. Gli obiettivi individuati per ciascun asse programmatico interessato sono: 1. Infrastrutture di comunicazione a Larga Banda creare una efficiente rete di comunicazione in alcune zone periferiche della Regione Puglia dove il rischio del digital divide è maggiore. 2. Sistema federato di e-government assicurare i servizi di connettività e di accesso alle infrastrutture con lo scopo di raggiungere una migliore efficienza della Pubblica Amministrazione e migliorare la qualità dei servizi da erogare. 3. Innovazione digitale del sistema economico e produttivo incrementare la competitività del sistema economico e produttivo attraverso l ampliamento e il potenziamento delle capacità tecnologiche digitali. Gli interventi sono coerenti con i piani nazionali per l e-government e la società dell informazione e con quanto espresso nelle Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell informazione nella legislatura, nonché con gli indirizzi strategici del Piano d Azione Territoriale di e-government approvato con delibera della Giunta Regionale n. 519 del 14 maggio 2002, condiviso con le amministrazioni locali regionali in sede di Conferenza Regione Autonomie Locali. Articolo 3 Quadro attuativo ed elenco interventi L attuazione del presente Atto è prevista attraverso l esecuzione degli interventi di cui all allegata tabella A. I singoli interventi sono illustrati in dettaglio nella Relazione tecnica (Allegato 1) e nelle schede intervento (Allegato 2), inserite nell Applicativo intese del Ministero dell economia e delle finanze e redatte, ai sensi della delibera CIPE 2 agosto 2002, n. 76 e s.m.i., con le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio del Servizio politiche di sviluppo territoriale e le intese del Ministero dell economia e delle finanze citata in premessa. In ogni singola scheda intervento è riportata: l'indicazione relativa ai soggetti sottoscrittori, ai soggetti attuatori, al soggetto responsabile dell'intervento, ai contenuti progettuali, al costo complessivo, al fabbisogno finanziario e alla sua articolazione nel tempo, con individuazione delle relative fonti di copertura, all'impegno finanziario di ciascun soggetto, ai tempi di attuazione, ed alle procedure tecnico/amministrative necessarie per l'attuazione degli interventi, con l'eventuale individuazione di termini ridotti. L intervento Giustizia digitale è di competenza del CNIPA per un valore complessivo di Euro; Le parti danno atto che gli interventi individuati nel presente Accordo sono coerenti con gli atti di pianificazione e programmazione generale e settoriale di rispettiva competenza 5

6 Articolo 4 Copertura finanziaria e costo degli interventi Il quadro complessivo delle risorse finanziarie del presente Accordo ammonta ad euro Euro, riepilogato nella successiva tabella 1: Tabella 1 Fonti di copertura finanziaria FONTI FINANZIARIE Importi Risorse Statali a carico del FAS Delibera Cipe 20/2004 Programmi per il Mezzogiorno in ricerca e società dell informazione: Quota D Assegnazione condizionata per progetti nel campo della società dell informazione Delibera CIPE n. 35/2005 Quota D.5 Regioni Mezzogiorno Delibera CIPE n. 35/2005 Quota D.5 Regioni Mezzogiorno- Azioni di Sistema di cui al punto TOTALE GENERALE Articolo 5 Impegni dei soggetti sottoscrittori Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Atto, ad integrazione e specificazione degli impegni assunti in base all Accordo di programma quadro stipulato in data 4 agosto 2004 e successivo atto integrativo, si impegna, nello svolgimento dell attività di propria competenza ed in particolare: a) a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento allegate al presente Atto; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, ed in particolare, con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241; c) a procedere semestralmente al monitoraggio ed alla verifica dell Accordo, e, se necessario, a proporre, per il tramite del soggetto responsabile dell attuazione di cui al successivo art. 6, gli eventuali aggiornamenti da sottoporre al Comitato paritetico di attuazione di cui all articolo 10 dell Intesa istituzionale di programma; d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; e) a porre in essere ogni misura necessaria per le programmazione, la progettazione e l attuazione delle azioni concordate, secondo le modalità previste nell Accordo; f) a rimuovere, in ognuna delle fasi del procedimento di realizzazione degli interventi, ogni 6

7 eventuale elemento ostativo alla realizzazione degli interventi; g) a condividere il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite del CIPE ed in relazione alla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro trasmessa alle Regioni dal Servizio per le Politiche di sviluppo territoriale e le Intese con nota protocollo del 9 ottobre Articolo 6 Soggetto responsabile dell attuazione dell Accordo Al fine di garantire la continuità funzionale con l Accordo di programma quadro in materia stipulato in data 4 agosto 2004 e del successivo atto integrativo, è individuato, quale Soggetto responsabile dell attuazione del presente Atto integrativo, l ing. Gioacchino Maselli, Dirigente del Settore Programmazione e Politiche Comunitarie della Regione Puglia. Al Soggetto responsabile vengono conferiti i compiti di cui all articolo 7 del predetto Accordo di programma quadro ed in particolare: a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori; b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione; c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 7, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori; d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell Atto, secondo le modalità indicate dal Ministero dell'economia e delle finanze; e) coordinare i Responsabili di intervento di cui al successivo articolo 7, nelle attività dell Atto ed in particolare in relazione alla immissione dati per l istruttoria ed il monitoraggio dei singoli interventi nella banca dati Applicativo intese; f) assicurare e garantire il completo inserimento, rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno, dei dati relativi al semestre precedente nell Applicativo intese e successivamente di chiederne la convalida degli stessi; g) inviare al Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese e a tutti i sottoscrittori del presente atto, entro e non oltre il 30 settembre ed il 28 febbraio di ogni anno a partire dal primo semestre successivo alla data di stipula - il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell Atto. Il Rapporto, redatto ai sensi del combinato disposto delle delibere CIPE n 36/02 e n 17/03, deve essere distinto in tre sezioni rispettivamente per la descrizione sintetica sull andamento generale, per il contesto programmatico e per l analisi sintetica dell andamento dei singoli interventi con le relative osservazioni e criticità, secondo le modalità e le specifiche previste nella citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro trasmessa alle Regioni dal servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese con nota protocollo del 9 ottobre 2003; h) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l inadempienza al Comitato paritetico di attuazione; i) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 7. 7

8 Articolo 7 Soggetto responsabile dell attuazione dei singoli interventi Nelle apposite schede dell allegato 2 viene indicato, per ogni intervento, il Responsabile di intervento che, nel caso di lavori pubblici, corrisponde al soggetto già individuato come Responsabile unico del procedimento" ai sensi del DPR 554/1999 e s.m.i.. Il Responsabile di Intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento ex art. 8 del DPR 554/1999 e s.m.i., svolge nel corso dei monitoraggi semestrali i seguenti compiti: a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti - cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management; b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento; c) monitorare costantemente l attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al Responsabile dell APQ gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l attuazione; d) compilare con cadenza semestrale le schede di monitoraggio degli interventi inserendo i dati richiesti nell Applicativo intese e di cui ne risponde della veridicità nel rispetto di quanto indicato dalla citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro trasmessa alle Regioni dal Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese con nota protocollo del 9 ottobre 2003; e) trasmettere al Responsabile dell Accordo una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell intervento e la proposta delle relative azioni correttive. Articolo 8 Monitoraggio Il monitoraggio verrà effettuato, in accordo con quanto previsto dalla Intesa istituzionale di programma e da quanto riportato nel presente atto, in base alle procedure stabilite dalla Delibere CIPE in materia ed con particolare riferimento all allegato n. 4 della Delibera CIPE 9 maggio 2003 n 17 ed alla Circolare attuativa trasmessa alle Amministrazioni regionali dal Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese del III Dipartimento del Ministero dell economia e delle finanze citata in premessa. Articolo 9 Trasferimento risorse finanziarie In attuazione delle Delibere del CIPE n. 44/2000, n. 76/2002, n. 17/ con particolare riferimento all allegato 4 - e della citata Circolare sulle procedure di 8

9 monitoraggio degli Accordi di programma quadro trasmessa alle Regioni dal Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese con nota protocollo del 9 ottobre 2003, i trasferimenti delle risorse relative al Fondo aree sottoutilizzate sono condizionati al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio. La procedura di trasferimento è avviata alla chiusura del monitoraggio ovvero alla redazione finale del rapporto di monitoraggio semestrale. In particolare, l avvio della procedura di trasferimento è subordinata alla chiusura dei due monitoraggi semestrali dell anno precedente.la procedura di trasferimento delle risorse a carico del Fondo aree sottoutilizzate sarà avviata dal competente Servizio del Dipartimento politiche di sviluppo e coesione del Ministero dell economia e delle finanze, nei limiti delle assegnazioni di competenza e subordinatamente alle disponibilità di cassa, con le seguenti modalità: 20% del finanziamento entro 60 giorni dalla stipula dell APQ a titolo di anticipazione; 80% in proporzione allo stato di avanzamento degli interventi e sulla base del valore delle opere realizzate, come risultanti dai dati di monitoraggio semestrale dell Applicativo intese del Ministero dell economia e delle finanze. Articolo 10 Ulteriori interventi Con riferimento all art. 9 impegni programmatici dell APQ-SI Puglia, stipulato in data 4 agosto 2004, con successivi atti integrativi, tenuto anche conto degli esiti del monitoraggio, si procederà a definire eventuali ulteriori iniziative coerenti con le finalità dell Accordo finalizzando a tal fine gli ulteriori fondi statali, regionali comunitari e privati che si rendessero disponibili. Articolo 11 Norma finale e di rinvio Il presente II Accordo integrativo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori e forma parte integrante e sostanziale dell Accordo di programma quadro in materia di e-government e società dell Informazione sottoscritto in data 4 agosto Per quanto non espressamente previsto dal presente Accordo, si rinvia all osservanza di tutte le clausole e prescrizioni riportate nel citato Accordo di programma quadro. Roma, lì 30 maggio

10 Ministero dell Economia e delle Finanze Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese Ing. Aldo Mancarti Direttore Generale.. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro per l innovazione e le Tecnologie Dipartimento per l innovazione e le tecnologie - DIT Ing. Mario Pelosi - Capo Dipartimento.. Centro nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione CNIPA Cons. Carlo D Orta - Direttore Generale Regione Pugia Ing. Gioacchino Maselli Dirigente Settore Programmazione e Politiche Comunitarie. 10

11 TABELLA A - Elenco interventi Regione PUGLIA Accordo SK - Società dell'informazione - II Atto integrativo-922 N interventi Costo totale ,00 Codice Intervento Titolo Intervento Costo Totale SK001 Realizzazione di una rete a Larga Banda nell'area Pit2 Puglia ,00 SK002 IRESUD - Giustizia Digitale in Puglia ,00 SK003 Sistema d'accesso unificato dei servizi sanitari per il cittadino ,00 SK004 Rafforzamento del progetto CRC nella regione Puglia ,00

12 TABELLA B - Quadro finanziario Regione PUGLIA Accordo di Programma Quadro SK - Società dell'informazione - II Atto integrativo-922 Fonti ed anni di competenza dell'accordo Totali Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 20 del Quota D.1.2 AACC Società dell'informazione , , , ,00 Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 35 del Quota D.5 - Regioni Mezzogiorno , , , ,00 Totale , , , ,00 Cod. Int. Fonti ed anni di competenza per intervento Copertura Intervento SK001 Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 35 del Quota D.5 - Regioni Mezzogiorno , , , ,00 Importo totale ,00 SK002 Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 20 del Quota D.1.2 AACC Società dell'informazione , , , ,00 Importo totale ,00 SK003 Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 35 del Quota D.5 - Regioni Mezzogiorno , , , ,00 Importo totale ,00 SK004 Legge 208/1998 Delibera CIPE N. 35 del Quota D.5 - Regioni Mezzogiorno , , , ,00 Importo totale ,00. Totali , , , ,00

13 TABELLA C - Profilo di spesa Regione PUGLIA Anni Totali , , , ,00 Accordo di Programma Quadro SK - Società dell'informazione - II Atto integrativo-922 Cod. Intervento Totale SK , , , ,00 SK , , , ,00 SK , , , ,00 SK , , , ,00 Totale , , , ,00

14 Ministero dell Economia e delle Finanze Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l Innovazione e le tecnologie Dipartimento per l Innovazione e le tecnologie e Centro nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione Regione Puglia INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE PUGLIA ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE PUGLIA II ATTO INTEGRATIVO RELAZIONE TECNICA ALLEGATO 1 Roma, 30 maggio 2006

15 INDICE 1. Introduzione Descrizione degli interventi Piano finanziario degli interventi SK001: Realizzazione di una rete a larga banda nell area del PIT 2 Puglia SK002: IRESUD - Giustizia Digitale in Puglia SK003: Sistema d accesso unificato dei servizi sanitari per il cittadino SK004: Rafforzamento del progetto CRC nella regione Puglia

16 1. INTRODUZIONE Il presente atto integrativo segue: - l Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Società dell Informazione nella regione Puglia stipulato in data 4 agosto 2004; - il I Atto Integrativo dell Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Società dell Informazione nella regione Puglia stipulato in data 28 luglio 2005; siglati tra il Ministero dell Economia e Finanze, il CNIPA (Centro Nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione), il DIT (Dipartimento per l innovazione e le tecnologie) e la Regione Puglia. Gli interventi descritti di seguito s inseriscono, dunque, nello stesso contesto di riferimento e contribuiscono alla realizzazione della stessa strategia descritta nell Allegato Tecnico dell Accordo intervenendo, in particolare, sugli assi programmatici: - Sistema federato di e-government - Innovazione digitale del sistema economico e produttivo. Si evidenzia che l asse denominato Innovazione digitale del sistema economico e produttivo sostituisce l asse denominato nell Accordo Innovazione digitale nelle imprese in quanto si ritiene che tale dicitura possa meglio rappresentare gli interventi che ad esso fanno riferimento, vale a dire gli interventi per il sistema economico e produttivo nel suo complesso, costituito da attori e componenti, di cui le imprese costituiscono solo un elemento. In particolare, quindi, l asse così rinominato avrà l obiettivo principale di: incrementare la competitività del sistema economico e produttivo attraverso l ampliamento e potenziamento delle capacità tecnologiche digitali. Inoltre, per quanto attiene gli interventi: SJ008 (ICT per rinnovare il vantaggio competitivo della componentistica auto barese) e SJ009 (Innovazione di prodotto e di processo del distretto calzaturiero attraverso l ICT), visto che sulla prevista azione 2 Incentivare l innovazione di processo e di prodotto attraverso l introduzione delle nuove tecnologie ICT, a seguito della pubblicazione delle determine dirigenziali di approvazione delle graduatorie (BURP n. 49 del 20/04/2006) relative alle domande pervenute da parte delle imprese di ciascun territorio di riferimento, si sono determinate rispettivamente economie pari a: euro (SJ008) e euro (SJ009), si propone di destinare le stesse al finanziamento di progetti strategici presentati dal sistema universitario e della ricerca pugliese in compartecipazione con le imprese delle aree oggetto dei due interventi. In particolar modo i progetti strategici hanno come obiettivo quello di sviluppare modelli innovativi applicativi nell ambito dell Ict nei settori individuati anche al fine della diversificazione produttiva. I modelli così sviluppati saranno poi resi pubblici e fruibili al sistema imprenditoriale locale attraverso l azione 1 degli interventi in questione Erogare alle imprese servizi applicativi avanzati di rete a larga banda. Tale rimodulazione degli interventi risulta in linea con quanto stabilito in sede di Comitato Cipe del 10 dicembre 2004 e con le schede intervento inserite nel I atto integrativo dell Accordo. 3

17 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Di seguito vengono brevemente indicati gli obiettivi dei singoli interventi. SK001 Realizzazione di una rete a Larga Banda nell area del Pit 2 Puglia: l intervento prevede il collegamento delle principali città dell area permettendo di raggiungere i confini di alcune ASI ricadenti nell area del PIT2; inoltre per le tre città della sesta provincia saranno collegate le sedi della P.A. locale realizzando una rete analoga alle reti MAN previste nelle attuali 5 sedi capoluogo di provincia. SK002 IRESUD - Giustizia Digitale in Puglia: l intervento ha come finalità principale l integrazione tra la PAL e la PAC territoriale per ciò che attiene l integrazione dei servizi di e_gov e l interconnessione delle base dati al fine di creare i presupposti di cooperazione tra sistemi diversi. SK003 Sistema d accesso unificato dei servizi sanitari per il cittadino: l intervento intende organizzare in favore del cittadino un unico punto di accesso ai servizi predisposti nel contesto di varie iniziative progettuali avviate ottenendo una convergenza dei risultati prodotti dalle varie iniziative e promuovendo la sinergia tra i progetti. SK004 Rafforzamento del progetto Crc nella regione Puglia: l intervento intende rafforzare ed ampliare le attività di supporto programmatico e progettuale svolte dal Crc Puglia, sia a supporto dell Ente Regionale che degli E.E.L.L., con riferimento alle macroaree: Assistenza a politiche e progetti di innovazione; Assistenza alla cooperazione interregionale; Osservatorio; Comunicazione. 4

18 3. PIANO FINANZIARIO DEGLI INTERVENTI Tabella 1 - Ripartizione dei fondi per l APQ S.I. in Puglia, II Atto Integrativo (in migliaia di Euro) Cod. SK001 Denominazione intervento Realizzazione di una Rete a Larga Banda nell area del PIT 2 Puglia SK002 IRESUD - Giustizia Digitale in Puglia SK003 Sistema d accesso unificato dei servizi sanitari per il cittadino SK004 Rafforzamento del progetto CRC nella Regione Puglia - Costo Copertura finanziaria Delibera CIPE n. 20/2004 Delibera CIPE n. 35/2005 Quota Programmi Nazionali punto D Assegnazione condizionata per progetti nel campo della società dell informazione Infrastrutture di comunicazione a Larga Banda Sistema Federato di e-government Innovazione digitale del sistema economico e produttivo Quota Regioni Mezzogiorno punto D Per quanto riguarda le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell intervento che ammontano a complessivi Euro - a valere sulla delibera Cipe n. 35/2005, quota Regioni Mezzogiorno, punto D.5 tabella - queste sono da ricomprendersi nella quota massima dello 0,65% delle risorse complessive per le aree sottoutilizzate destinate alla Regione Puglia dalla stessa delibera (punto 4.5), per le azioni di sistema finalizzate all efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo. 5

19 4. SK001: REALIZZAZIONE DI UNA RETE A LARGA BANDA NELL AREA DEL PIT 2 PUGLIA Il presente documento descrive il piano di intervento che Infratel Italia S.p.A., e la Regione Puglia intendono attuare al fine realizzare una rete in fibra ottica nell area del PIT2. Il piano di intervento nell area del PIT si integra con il Progetto Larga banda già avviato da Infratel Italia S.p.A., e Regione Puglia ampliandone la diffusione nell area del PIT2. Il presente progetto è complementare ad un analogo intervento di Infratel Italia sull area del PIT2. per un importo di da Infratel Italia a valere su fondi della delibera Cipe n. 35 par In coerenza con il progetto Larga Banda, il piano prevede il collegamento delle principali città dell area permettendo l avvicinamento ad alcune ASI ricadenti nell area del PIT2; inoltre le tre città della sesta provincia saranno collegate le sedi della P.A. locale realizzando una rete analoga alle reti MAN previste nelle attuali 5 sedi capoluogo di provincia. Dal punto di vista del modello di gestione, l intera infrastruttura Larga banda sarà gestita da una Società di Gestione in cui saranno presenti:, come già determinato nella Convenzione tra Regione Puglia e Sviluppo Italia approvata dalla Giunta Regionale: la Regione Puglia Infratel S.p.A. Tecnopolis s.c.r.l. La Società di Gestione avrà come finalità la vendita di servizi di comunicazione a Larga Banda ad Operatori di Telecomunicazione operanti sul territorio, facilitando quindi la diffusione dei servizi a Larga Banda anche nelle aree del territorio regionale finora ritenute poco appetibili dagli Operatori stessi e, per questo motivo, attualmente non servite. Tra i criteri di realizzazione del progetto vi è quello di predisporre infrastrutture a Larga Banda che permettano l evoluzione dei servizi della RUPAR Puglia verso velocità più elevate. Si è quindi proceduto a selezionare percorsi delle fibre ottiche che permettessero di servire le utenze qualificate della Pubblica Amministrazione, oltre a tener conto delle esigenze del territorio per quanto concerne lo sviluppo industriale. Quest ultima esigenza è generalmente soddisfatta mediante il coordinamento con i Piani Integrati Territorriali (PIT) che, nell ambito della Misura 6.2 del POR Puglia relativamente alla Società dell Informazione, hanno la missione di provvedere allo sviluppo dell area territoriale di competenza. Per quanto concerne la RUPAR Puglia, poiché essa vede già i servizi di trasporto erogati da una molteplicità di ISP qualificati, secondo il modello SPC, la disponibilità di un infrastruttura a larga banda che serve le Amministrazioni collegate alla RUPAR, consentirà agli ISP qualificati di attivare servizi di trasporto ed interoperabilità a larga banda per le Amministrazioni loro utenti, garantendo la loro interoperabilità sempre a larga banda mediante la struttura di interscambio della RUPAR. A questo fine nelle reti MAN dei capoluoghi di provincia sarà individuato un locale tecnico in cui sarà allocato il nodo provinciale di interscambio della RUPAR Puglia, rendendo così effettivo il paradigma della MAN full-bandwith anche in un contesto multifornitore. Si coglierà questa occasione per creare anche il nodo provinciale della sesta provincia la cui estensione territoriale coincide in gran parte con quella del PIT 2. I servizi che sarà possibile abilitare sulla nuova infrastruttura sono estremamente qualificanti. Si menzionano al riguardo: 6

20 servizi di Telemedicina: concernono la gestione in rete di dati clinici che richiedono, come nel caso della diagnostica per immagini, una larghezza di banda adeguata per la trasmissione e fruizione in tempo reale. servizi legati al territorio: concernono la condivisione in rete di informazioni georiferite intese come diversi layer informativi riferiti allo stesso Sistema Informativo Territoriale (SIT)), la cui elevata definizione e mole di dati spaziali richiede necessariamente una rete a larga banda per rendere effettiva la fruibilità delle applicazioni In entrambi i casi si tratta di applicazioni già in corso di realizzazione in altre azioni progettuali dell Accordo di Programma Quadro per la Società dell Informazione. DEFINIZIONE DEL PIANO TECNICO DEL PIT 2 Il territorio del PIT2 include i seguenti 14 comuni con la popolazione riportata in Tabella: Comuni Popolazione Andria Barletta Bisceglie Bitonto Canosa di Puglia Corato Giovinazzo Margherita di Savoia Molfetta Ruvo di Puglia San Ferdinando di Puglia Terlizzi Trani Trinitapoli Molti dei comuni ricadenti nell area del PIT hanno popolazione superiore ai abitanti per cui il Progetto Larga Banda ne prevede già il passaggio della fibra. Tutti i comuni sono provvisti di servizio ADSL fornito da Telecom Italia, quasi tutte le centrali Telecom Italia sono aperte all accesso degli altri operatori.. La figura seguente mostra l area di interesse con i singoli comuni indicati da un pallino blu. 7

21 Area di interesse del PIT2 8

22 Situazione prevista nel Progetto Larga Banda L infrastruttura trasmissiva del Progetto Larga Banda prevede il passaggio per 8 dei 14 comuni dell Area PIT. In alcuni di tali comuni si potrà pertanto sviluppare una rete locale adatta al collegamento delle sedi di interesse della P.A. che saranno i punti di raccolta del traffico generato nelle ASI vicine. Il percorso attualmente previsto per la fibra del Progetto Larga Banda è rappresentato nella figura seguente dove è rappresentata in rosso la fibra ad oggi già disponibile. Le sedi per cui già ad oggi è previsto il passaggio della fibra ottica sono: Comuni Popolazione Andria Barletta Bisceglie Bitonto Canosa di Puglia Giovinazzo Molfetta Trani Oltre alle città con popolazione superiore ai abitanti raggiunte dalla rete del Progetto Larga Banda sarebbe quindi possibile collegare Canosa e Giovinazzo. 9

23 Attuale dorsale in fibra ottica 10

24 Rete dorsale in fibra ottica per il PIT 2 Rete fisica Al fine di predisporre una dorsale che permetta il passaggio per un numero maggiore di città del PIT si ipotizza di acquisire nell ambito del progetto Larga Banda una coppia lungo il percorso evidenziato in azzurro che complementa il percorso della prima coppia. Creando così sia dei percorsi ridondanti per una maggiore affidabilità dei servizi, sia la possibilità di raggiungere altri importanti centri non previsti nel progetto originario come di seguito illustrato. Ciò comporta a carico del presente progetto la realizzazione, non prevista nel Progetto Larga Banda, degli sbracci per collegare tale dorsale nelle città di Bitonto, Corato, Ruvo Di Puglia, e Terlizzi. Tale dorsale permette inoltre di avvicinarsi alle seguenti ulteriori città del PIT2 Margherita di savoia Trinitapoli San Ferdinando di puglia La nuova dorsale (colore azzurro) è rappresentata nella fig. a pag. seguente. Il suo costo, ad eccezione degli sbracci precedentemente menzionati, non è posto a carico del PIT 2 ma bensì del progetto regionale. 11

25 Dorsali in fibra ottica 12

26 Rete Ottica Al fine di collegare tra loro le città della BAT sono percorribili diverse soluzioni che permettono di realizzare un anello dedicato in fibra ottica e/o WDM. L anello logico si inserisce all anello principale che collega Foggia a Bari. Nelle città della BAT sarà poi realizzate una MAN in fibra ottica per il collegamento delle sedi della P.A.. Nella figura sottostante è rappresentata l Architettura di rete dell area PIT 2 inserita nell ambito della rete regionale. In ciascuna città si prevede l implementazione di una rete urbana in GigabitEthernet (GBE) che raccoglie il traffico delle sedi P.A., le città dell area PIT sono collegate tra loro tramite un anello CWDM che distribuisce il traffico tra le città dell area PIT e si collega all anello di livello superiore (anello regionale) per raggiungere le altre province ed il Centro Servizi della RUPAR di Tecnopolis. FOGGIA BARI BAT Rete Regionale Anello PIT2 GbE GbE GbE Apparato C/DWDM CPE L2/L3 Switch/Router Backbone L2/L3 Switch/Router Rete ottica 13

27 Reti MAN Lo sviluppo della infrastruttura a larga banda nell area del PIT si completa con le M.A.N. (Metropolitan Area Network) che sono caratterizzate da anelli di raccolta cittadino o metropolitano con l obiettivo di collegare i principali enti regionali. Le MAN collegano alcune sedi della P.A. ed inoltre i nodi principali degli operatori. Tale struttura renderà omogenea l area del Pit 2 a quanto pianificato nell ambito del progetto a larga banda nelle altre province pugliesi. Sulla base di quanto già pianificato per il Progetto Larga Banda è possibile estendere la copertura locale nell area del PIT realizzando una MAN a che permetta il collegamento tra le tre città ed il collegamento di alcune sedi della P.A. all interno di ognuna delle città. Complessivamente si prevede di realizzare nell area del PIT 2 una rete in fibra ottica di lunghezza pari a 17 km inclusi i 7 km necessari per il collegamento della nuova dorsale. In tabella la ripartizione tra le città. Comuni sbraccio km MAN km BAT 0 10 Bitonto 1,5 0 Corato 1,5 0 Ruvo di Puglia 1,5 0 Terlizzi 2,5 0 Il lavoro consiste nella posa in trincea di un cavo di circa n. 24/48 fibre ottiche. La fibra ottica viene stesa tra pozzetti distanti tipicamente 200mt. In sede di progetto esecutivo dell intervento SITIN del PIT 2 le antenne principali dell infrastruttura wireless prevista dovranno essere allocate in prossimità dei percorsi della fibra ottica e raccordate al pozzetto più vicino. Analogamente gli altri interventi del PIT 2 (Laboratorio e Servizi multimediali) si potranno avvantaggiare di questa infrastruttura. Nella pagina seguente è riportato un tipico esempio di posa in trincea. Si considera opportuno che in sede di esecuzione dei lavori i Comuni interessati agevolino l iter di autorizzazione dei lavori. 14

28 15

29 Nella seguente figura è rappresentato come esempio la MAN della città di Barletta nel caso di sviluppare i 10 km interamente in questa città. Esempio di rete MAN (Barletta) 16

30 Investimenti previsti Nella tabella seguente sono riassunti i valori del progetto ripartiti per competenza e per tipologia di investimento. Impianti PM TOT Il dettaglio dei costi è il seguente: Lavoro Q.tà U.M. Costo Unitario (.) Totale Fibra ottica MAN 10 Km Fibra ottica sbracci 7 Km Apparati ottici 5 Pz (*) Totale (*) costo medio, il costo varia a seconda dei modelli I costi di progettazione sono stati stimati nella quota del 15%. Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia per una quota pari a a valere su fondi ex legge 208/1998 per il periodo , delibera Cipe n. 35/2005, quota Regioni Mezzogiorno, punto D.5 tabella. Il criterio generale per lo sviluppo della rete ottica è di raggiungere le sedi degli Enti pubblici più importanti delle località in cui si realizza una MAN. Si comprende in questo elenco le sedi degli Enti Comune, Provincia, altre Amministrazioni locali e centrali (uffici periferici) e, cosa molto importante, tutte le principali sedi della Sanità. Nei Comuni più piccoli in cui non si realizza una MAN, ma solo lo sbraccio di collegamento alla dorsale, si prevede di collegare il Comune e l eventuale Ospedale. Inoltre, come criterio generale, si prevede in entrambi i casi il passaggio dalla Centrale Telefonica di Telecom Italia se predisposta al servizio di Unbundling del Local Loop (ULL) al fine di facilitare l apertura al mercato dei servizi a larga banda sfruttando al meglio quanto disponibile ed inoltre anche il passaggio dalle Centrali/POP di altri Operatori se presenti nella Città. Nel caso del progetto in questione si prevede di collegare 20 sedi di Pubbliche Amministrazioni nella città di Barletta (le principali sono contrassegnate da un triangolo giallo nella figura precedente) e 6 sedi negli altri 4 comuni per un totale di 26 sedi di Enti Pubblici con un costo di investimento medio per sede di circa

31 Piano di Realizzazione Il cronogramma delle attività è indicato nello schema seguente: Progetto Larga Banda Progetto Preliminare Progetto Definitivo Opere civili Appara ti Attivi Progettazione Esecutiva Realizzazione impianti in fibra Svolgimento gara ed assegnazione incarico Progettazione Esecutiva Installazione apparati I trim 2006 II trim III IV II I trim trim trim trim III trim 2007 IV trim Gli interventi previsti per la realizzazione del presente piano saranno coerenti e sinergici con quanto già avviato nell ambito del Progetto Larga Banda già avviato, pertanto si prevede di attuare mediante contratti di IRU già stipulati e mediante l appalto per la costruzione di impianti in fibra ottica già assegnato. Per la parte relativa agli apparati si prevede di avviare una gara unica con quanto definito già nel citato progetto. Lo sviluppo del progetto in accordo con il piano di realizzazione del Progetto Larga Banda prevede i seguenti investimenti negli anni: 2006: 2007: 2008: 0,2 MEur 1,0 MEur 1,3 MEur ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI L Ente attuatore è stato individuato dalla Regione Puglia in Infratel SpA. Il responsabile di procedimento è Luciano Frascà, Direttore Generale Infratel S.p.A.. Questa scelta garantisce la massima coerenza del presente progetto con l attuazione del Piano nazionale di sviluppo della Larga Banda, gestito dalla medesima Infratel S.p.A., nel rispetto della complementarietà tra le due Azioni precedentemente illustrata. 18

32 La coerenza tra le due azioni sarà quindi sia di tipo tecnico, utilizzo delle medesime componenti e tecnologie, che di tipo gestionale. Infatti il modello proposto, pur articolandosi eventualmente in modo diverso per le diverse realtà territoriali in dipendenza del diverso interesse e coinvolgimento degli operatori e/o di altri soggetti locali, troverà un attuazione sostanzialmente uniforme in termini di criteri di costo, modelli di pricing e modalità gestionali. Per le attività di gestione progetto, progettazione e coordinamento Infratel si avvale del supporto di Tecnopolis CSATA, analogamente a quanto definito per il progetto Larga Banda. 19

33 5. SK002: IRESUD - GIUSTIZIA DIGITALE IN PUGLIA 1. Premessa 1.1 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto La Società dell Informazione Negli anni recenti le novità tecnologiche sembrano aver cambiato passo e scorrere più veloci. Le novità si alimentano l un l altra, s influenzano e si rimescolano, creando nuovi prodotti, aprendo nuovi mercati, generando nuove domande e nuove offerte. I telefonini a banda larga, i videotelefoni, le tecnologie multimediali, le comunicazioni satellitari e soprattutto Internet hanno rapidamente rivoluzionato l economia, i metodi di negoziazione, le tecniche di apprendimento e gli stili di vita. In breve, le tecnologie delle Comunicazioni e dell Informatica hanno innescato cambiamenti radicali nella società e nel costume. A fare da catalizzatore nei rapidissimi processi di trasformazione è soprattutto Internet (la Rete), la grande ragnatela, a disposizione del comune cittadino e della piccola impresa per collegarsi con il mondo. La Rete offre quindi nuove opportunità per comunicare, per scambiare esperienze, per imparare e per fare affari, anche se, contemporaneamente, aumenta l esposizione ai rischi di una concorrenza planetaria. Per questo motivo, la Puglia non può restare estranea allo sforzo del nostro Paese e dell intera Europa, ma deve partecipare alla competizione, proponendosi come soggetto attivo nella Società dell Informazione. Proprio perché riguarda tecnologie concepite per integrarsi e completarsi, per collegare e comunicare, il Piano della Società dell Informazione della Regione Puglia è fondato su una metodologia sistemica che è costantemente richiamata e sottolineata. Esso rifiuta provvedimenti parziali e settoriali che si rivelerebbero certamente inefficaci per intervenire su uno scenario complesso con molteplici fattori interagenti. Il Piano propone, invece, azioni organiche: le uniche che possono generare i mutamenti sostanziali e permanenti negli atteggiamenti e nelle convenienze, necessari a sviluppare la Società dell Informazione in Puglia. In tale contesto la Regione Puglia è impegnata a: garantire l'accesso alle nuove tecnologie a tutti i gruppi sociali, anche svantaggiati e marginali, sia agli uomini sia alle donne. A questo scopo, la Regione si impegna ad attivare opportune iniziative di alfabetizzazione che minimizzino i rischi di emarginazione di fasce di popolazione e che favoriscano l'accesso ai servizi telematici; creare nuova forza-lavoro con la flessibilità necessaria ad adeguarsi alle esigenze mutevoli e riqualificare quella esistente evitandone l'espulsione dal mercato del lavoro; diffondere le ICT nella Pubblica Amministrazione (PA, per brevità) in modo che essa offra, anche in collaborazione con altri soggetti (privati), servizi di qualità, fruibili da amministrazioni, aziende e cittadini; sostenere il tessuto delle piccole e medie imprese (PMI, per brevità) regionali, per evitare che le attività economiche pugliesi siano soffocate dal processo di globalizzazione; accelerare, con una politica promozionale, lo sviluppo nel territorio di infrastrutture a rete e di servizi di telecomunicazione, con particolare riguardo ad Internet. 20

34 Il Piano di e_government Il Piano di Azione nasce nel quadro delle politiche di sviluppo della società dell'informazione promosse dall'unione Europea con il programma "e-europe" e delle attività svolte in Italia dal Forum per la Società dell'informazione, caratterizzandosi per l'indicazione di obiettivi precisi sui quali concentrare un volume significativo di risorse finanziarie. Il Piano considera l'intera pubblica amministrazione centrale e locale; prevede esplicitamente progetti coordinati, o almeno coerenti, rispetto ad un'architettura informativa complessiva di carattere nazionale; indica l'obiettivo primario di facilitare la vita ai cittadini nei loro rapporti con la pubblica amministrazione. Nella prospettiva del Piano d'azione di e-government vi è una sequenzialità logico-temporale e anche funzionale che prevede: l'interconnessione delle Amministrazioni tra loro e con l SPC (Servizio Pubblica di connettività; la realizzazione dei servizi infrastrutturali che qualificano in vario modo tale rete; lo sviluppo delle applicazioni telematiche (servizi applicativi) per la cooperazione tra i sistemi informativi degli Enti e l'accesso telematico dei cittadini e delle imprese alla nuova generazione di servizi e informazioni pubblici, secondo la visione propria dell'egovernment. Le azioni per produrre i suddetti risultati sono quelle descritte a livello generale nel Piano di e- government a carico delle Regioni e dagli Enti Locali. Con il DPCM del 14 febbraio 2002 il Governo ha disciplinato la ripartizione dei finanziamenti e raggruppa le azioni del programma nazionale di e-government in tre categorie di progetti: Progetti di competenza delle regioni e degli enti locali Progetti di competenza di amministrazioni centrali Progetti di competenza del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio Il decret o stabilisce inoltre che i progetti di competenza delle regioni e degli enti locali debbano attenersi ai seguenti criteri generali: Promuovere servizi ai cittadini e alle imprese, realizzabili anche attraverso l'integrazione tra diverse amministrazioni; Promuovere il riuso delle soluzioni in ambienti con caratteristiche simili; Prevedere un piano di sviluppo e di avviamento all'esercizio, comprendente un piano economico complessivo che evidenzi tutte le varie voci di costo previste dal progetto stesso; Favorire progetti in compartecipazione di più amministrazioni; Favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato. L Accordo di Programma Quadro L Accordo di Programma Quadro in materia di e-gov e società dell informazione della Regione Puglia con il MIT ed il MEF, si inserisce all interno della visione strategico-programmatica che la Regione Puglia si è data rispetto: 21

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