Fondazione Cariplo. Bando Scuola 21
|
|
- Mauro Mariani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondazione Cariplo Bando Scuola 21 Titolo del Progetto: In punta di piedi Sottotitolo: come modificare la propria impronta ecologica Descrizione dettagliata del progetto Contesto progettuale L Istituto d Istruzione Superiore B. Pascal ha solo recentemente preso coscienza dei problemi posti dallo sfruttamento sconsiderato del territorio osservando quello che sta succedendo a Sud e Sud-Est di Brescia proprio nella zona dove si trova il comune di Manerbio. Grazie alla sensibilità dei docenti, si stanno inducendo comportamenti atti ad affrontare il problema del rispetto e della conservazione dell ambiente; custodire tale bene comune implica un percorso di conoscenze ed analisi; la nostra scuola sta esplorando timidamente questo cammino e il progetto Scuola 21 potrebbe essere gradito compagno di percorso. Gli stage che da anni il B. Pascal organizza, molto apprezzati, ultimamente sono sempre più richiesti dalle aziende che nel tempo ci hanno conosciuto. Utili per i ragazzi, si sono in realtà rivelati vantaggiosi anche per i docenti, che in queste esperienze extra scolastiche trovano l occasione complementare alla didattica impartita nella sede scolastica. Flessibilità e innovazione hanno caratterizzato particolarmente gli ultimi anni scolastici che, oltre ai citati stage, hanno visto un numero sempre maggiore di progetti avere natura trasversale tra i diversi indirizzi e anche tra Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Tecnologico. Il bando potrebbe essere di grande stimolo per migliorare ulteriormente il nostro stile di insegnamento e rappresentare un ottima occasione allo scambio tra alunni di diversi indirizzi di studio; tale impulso andrebbe sicuramente ad ampliare il nostro impegno nel cammino intrapreso di sensibilizzazione per valorizzare il territorio, già condiviso da tutto il collegio dei docenti quando aggiunto alle conoscenze provenienti dalle esperienze esterne. Il percorso proposto si prefigge di incoraggiare e di riconoscere l'impegno della scuola a favore dell'ambiente trovando strumenti utili per accrescere la coscienza degli studenti nei confronti delle problematiche ambientali; favorire relazioni di appartenenza degli alunni nei confronti del territorio in cui vivono; rinforzare la capacità di prendere decisioni e assumere consapevolezza; promuovere collegamenti per un confronto su tematiche comuni di solito affrontate in contesti molto diversi tra loro. Partendo dall analisi dello stato attuale del conferimento dei rifiuti prodotti, attraverso uno studio minuzioso dei dati raccolti e la loro scomposizione e ri-composizione scientifica, si cercheranno soluzioni oggettive, per offrirle poi ad una platea che apprezzi, condivida e valorizzi le potenzialità residuali dei prodotti di una razionale raccolta differenziata. La connessione tra lo stato attuale e ciò che razionalmente e potenzialmente sarà l obiettivo, scaturirà dal preliminare processo collettivo che i partecipanti al progetto saranno in grado di generare e dal grado di coinvolgimento sinergico tra le diverse discipline. Dal lavoro multidisciplinare e interdisciplinare, di tipo storico, sociale, civico-politico, ma soprattutto tecnicoscientifico, i ragazzi comprenderanno sia le dinamiche interne all edificio scolastico, sia i diversi stili territoriali, dal particolare al generale, approfondendo le problematiche legate all'ambiente e alla sua sostenibilità in ambito nazionale ed europeo. Particolare valore acquisirà la collaborazione con l amministrazione del Comune di Manerbio, che intende iniziare un cammino virtuoso che proprio la nostra scuola è chiamata ad esportare. Per rafforzare il significato di condivisione trasversale, saranno coinvolte due classi 3 e dell anno scolastico : una del Liceo delle Scienze Applicate e una dell Istituto Tecnico Tecnologico. Gli alunni saranno invitati a sentirsi primi protagonisti del progetto indicato. Il progetto, infatti, partirà dalle loro conoscenze, e li guiderà tramite una metodologia didattica interdisciplinare, che insegni loro a cogliere il contributo
2 delle diverse discipline nel promuovere l educazione allo sviluppo sostenibile, per favorire l implementazione di progetti ambientali con soluzioni che richiamino a tale sforzo tutta la collettività civile, compresa quindi l ambiente a cui i nostri allievi attualmente appartengono. L intervento tenderà a sensibilizzare i ragazzi ad un approccio più attento al rapporto fra la consuetudine del distratto gesto quotidiano ed il suo potenziale impatto, sia esso direttamente sul paesaggio che indirettamente sulla popolazione, anche sotto il profilo ambientale oltre a quello della salute. Come richiede il bando, il progetto sarà suddiviso in 4 fasi da sviluppare nell arco degli anni scolastici , Conoscere per comprendere ( ) 2. Effettuare scelte ( ) 3. Attuare azioni ( ) 4. Operare il miglioramento ( ) Gli studenti, partiranno dall osservazione della situazione iniziale, ossia il conferimento totalmente indifferenziato, identificheranno i bisogni in un ottica sostenibile e svilupperanno poi un vero e proprio progetto, che dia una risposta positiva e concreta al problema del rispetto e della conservazione dell ambiente. I successivi livelli di attuazione potranno di volta in volta essere fatti propri da amministrazioni, associazioni o cittadini che desiderino mettere in atto le strategie individuate dal progetto, il quale è appunto mirato a coniugare l ecosostenibilità con la valorizzazione del patrimonio culturale ed intellettuale. Si arriverà quindi, anche attraverso una didattica multi-disciplinare e con gli strumenti tecnologici in essere e in divenire, ad una conoscenza in progresso che, esportabile e spendibile già in itinere, diventerà sicuramente prezioso bagaglio di conoscenza personale e collettiva. Obiettivi del progetto L'educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile sarà garantita da un accostamento multi-disciplinare, attraverso programmi personalizzati in itinere, differenziati in base alla fase evolutiva dello studente e da una didattica attiva e di ricerca, capace di sfruttare le risorse del territorio e di quanti partecipano al programma, interni ed esterni, sia in termini di competenze e professionalità, sia in termini di supporti strumentali. A tale scopo il presente progetto sarà inserito nel POF del prossimo anno scolastico e l esperienza fatta sarà debitamente documentata dalle risorse prodotte da docenti e alunni, in modo da fornire una guida per altri percorsi. Verrà infatti dedicata un apposita sezione del sito della scuola alla raccolta di tutta la documentazione generata dai feedback che alunni e docenti man mano restituiranno. Il primo obiettivo sarà di promuovere la ricerca e l innovazione didattica nell ambito dell educazione ambientale, imparare a conoscere tali settori individuandone criticità, potenzialità e possibilità di sviluppi sostenibili; per fare ciò sarà necessario dotare agli allievi di una maggiore consapevolezza; nuovi percorsi di coinvolgimento (inclusione di persone svantaggiate, riscatto sociale, ecc.); nuove forme di partecipazione attiva. Gli alunni potranno così acquisire maggiore attenzione all ambiente come nuovo ambito di valori fondamentali per la formazione e l educazione dell individuo. Oltre al raggiungimento della consapevolezza che anche i comportamenti quotidiani hanno riscontri oggettivi sulla qualità dell ambiente, la scuola si prefigge di identificare l insieme delle azioni che ognuno può fare per contribuire alla realizzazione dello sviluppo sostenibile. Attraverso una metodologia di ricerca e di apprendimento ci si prefigge di rafforzare preparazione, intelletto e condotta a favore dello sviluppo sostenibile, perché vi sia una concreta ricaduta nelle azioni quotidiane e quindi di cambiamento dei pensieri e dei comportamenti di tutti i giorni; rafforzare il concetto che l ambiente è da tutelare e che, essendo un contenitore non infinito, è condizionato al nostro agire. Tale scelta è destinata alla formazione dell identità personale dell'alunno e all'acquisizione di competenze di cittadinanza attiva e responsabile. Gli obiettivi specifici da perseguire sono elencati di seguito: Approfondire la conoscenza del luogo in esame (edificio, area privata, spazio pubblico, territorio comunale, zona geografica, zona climatica, ecc.) nell ambito di tutte le discipline coinvolte nel progetto, con particolare attenzione gli aspetti legislativi; Produzione di materiale didattico in grado di essere utilizzato da docenti ed alunni per la fruizione del lavoro realizzato anche in futuro;
3 Realizzazione di racconti (in forma di breve testo, in versi o a fumetti) che guidino verso una valida presa di coscienza delle problematiche toccate e nell acquisizione di un lessico specifico; Realizzazione di un dossier scolastico da divulgare nella altre scuole, con articoli, dati, saggi, ecc. raccolti e/o elaborati dagli alunni; Produzione di video e/o jingle musicali da proporre in particolari luoghi di interesse al pubblico (tipo scuole materne, elementari, isola ecologica, parchi pubblici, centri commerciali), che suggeriscano lo sviluppo di un corretto pensiero ecosostenibile; Progettazione ed esecuzione in scala di prototipi di elementi decorativi e dal design piacevole, destinati alla raccolta delle differenti tipologie di materiali sia per impiego interno alle abitazioni e alla scuola, sia sul territorio, possibilmente con materiale provenienti dai processi di riciclaggio; Progettazione ed esecuzione in scala di prototipi di strumenti e macchinari atti ai processi di recupero/riciclaggio; Organizzazione e gestione delle dismissioni di materiali elettronici interni alla scuola, ottimizzando il recupero delle parti riutilizzabili (dal pezzo costoso, se ancora funzionante, alla comune vite di serraggio). Strategia d'intervento Per salvaguardare l efficacia ed il valore etico-sociale dell azione proposta, è necessario assicurare il coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni. Per tale motivo verrà creata una commissione di coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività (denominata 3R formata da un referente delle relazioni con l esterno e due referenti interni, uno per ciascuna classe) in stretta collaborazione con le due cooperative sociali ONLUS coinvolte e l Amministrazione comunale. Il progetto verrà articolato in moduli e per ciascuno di essi è predisposto un piano di monitoraggio e valutazione in grado di orientare le azioni della scuola e, se occorre, adeguarle alle mutate condizioni di scenario. Per tale motivo si prevedono incontri tra la commissione 3R e i docenti del consiglio di classe, e la periodica presenza/consulenza di professionisti esperti nelle fasi di progettazione, formazione e supporto. Queste azioni, da considerarsi un unicum, si svilupperanno in tutte le quattro fasi previste, fungendo da supporto e verifica per studenti e insegnanti. La commissione 3R sarà supportata dalle due cooperative sociali ONLUS coinvolte nella verifica delle modalità di lavoro in squadra e nell utilizzo di sussidi e strumenti sia tecnici che didattici. Nelle fasi 1 (Conoscere per comprendere) e 2 (Effettuare scelte) si comprenderà insieme agli alunni quanto poco si sappia dell ambiente e dei problemi legati ad esso. Le modalità saranno quindi non solo lezioni frontali e discussioni in classe, visione di filmati, accesso da internet a quanto messo a disposizione in ambito nazionale e internazionale, con riferimento particolare alla documentazione prodotta dall Agenzia europea sull ambiente 1. Verranno fatte uscite didattiche, anche in collaborazione con esperti professionisti del settore ambientale e con una cooperativa sociale ONLUS, per la raccolta di dati, successivamente rielaborati in classe. La strutturazione degli interventi sarà progettata secondo modalità di apprendimento semplici ed efficaci, volte a colpire l interesse della classe e dei singoli, con particolare attenzione a chi, attraverso l esperienza, può recuperare profitto e autostima. In particolare la modalità pedagogica intende essere focalizzata sui ragazzi, affinché siano protagonisti del proprio apprendimento; dinamica, perché vengano toccati tutti i canali comunicativi della persona (sensoriali, emotivi, razionali), per stimolare la fantasia e la creatività nella soluzione ai problemi che pone la situazione inizialmente rilevata; costruttiva, per conoscere e imparare anche attraverso il gioco di ruolo e le sue regole, l immedesimazione e la sperimentazione laboratoriale; di approfondimento conoscitivo, dato che saranno toccati argomenti facilmente collegabili a quelli didattici e del lavoro interdisciplinare; flessibile alle esigenze che emergono, pur mantenendo coerenza e attenzione agli obiettivi pianificati. Nella fase 3 (Attuare azioni) si progetteranno interventi sia di tipo didattico che tecnico-pratico. L attenta indagine ambientale condotta nelle fasi 1 e 2 consentirà agli alunni di individuare possibili soluzioni ai problemi riscontrati. Si privilegerà l attività di gruppo, la collaborazione tra gli alunni delle due classi, tecnici e liceali, di cui andrà stimolata la capacità di immaginare e giungere a soluzioni comuni. Verrà pure organizzata una tavola rotonda su un rilevante tema ambientale, individuato insieme agli esperti esterni e all Amministrazione del Comune di Manerbio. Si promuoverà la possibilità di incontri tra i ragazzi per riflessioni sui risultati raggiunti di recupero/risparmio da una sempre più precisa raccolta differenziata e sul livello di realizzazione degli obiettivi prefissati a inizio progetto. Verrà effettuata una visita 1 Cfr. ec.europa.eu/environment/index_it.htm, ec.europa.eu/environment/newprg/.
4 didattica in una località da definire attinente all obiettivo posto (località/città riconosciuta come modello di un sistema particolarmente significativo ed efficiente di sostenibilità). La politica locale mira infatti a coordinare e integrare interventi nei settori più diversi, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e allo stesso tempo proteggere la natura e l ambiente. L obiettivo di questa visita didattica è stimolare e ispirare gli studenti ad avere nozioni ed impressioni positive, e soprattutto acquisire la coscienza che le loro abitudini e il loro comportamento hanno un grande peso e potrebbero, per mezzo di piccoli miglioramenti, avere un impatto positivo sull ambiente in cui vivono. Siamo convinti che la conferenza/tavola rotonda e la visita didattica aiuteranno studenti e docenti ad affrontare con maggiore consapevolezza ma anche con maggiori competenze la fase successiva. La fase 4 (Operare il miglioramento) sarà quella più concreta, con la definizione dettagliata degli interventi; il lavoro anche in questa fase sarà di gruppo. L esatta definizione di cosa si farà in questa fase sarà possibile solo dopo la fase 3, quando si potrà verificare il livello di competenze maturate dagli alunni e gli obiettivi intermedi raggiunti. Affinché il progetto si sviluppi è opportuno per ragioni di efficacia ma anche di trasparenza, sottoporre a una sistematica azione non solo di monitoraggio ma anche di valutazione in itinere le fasi attuative del percorso. Il lavoro della commissione 3R prevede il controllo delle strategie di attuazione e delle azioni sviluppate nelle diverse fasi: ciò al fine di fornire il supporto decisionale e aiutare i diversi fruitori coinvolti a controllare costantemente il processo formativo, per apportare necessarie modifiche e interventi correttivi. L opportunità di verificare regolarmente la realizzazione progressiva ed effettiva sul piano operativo e finanziario degli interventi e naturalmente il loro impatto in relazione agli obiettivi prefissati, risponde ad esigenze organizzativo-gestionali che fanno riferimento alla commissione 3R. Dovranno essere definiti una serie di indicatori rappresentativi delle attività e dei prodotti delle singole fasi di progetto. L azione di valutazione sarà effettuata tramite le seguenti tappe: messa a punto degli strumenti e delle procedure necessarie per la rilevazione dei dati e delle informazioni relative al progetto (griglie di osservazione, schede di raccolta dati, questionari, tracce per la conduzione di interviste, ecc.); acquisizione dei dati e delle informazioni stesse; organizzazione dei dati e delle informazioni raccolte; confronto tra quanto rilevato e il riferimento progettuale tramite l ausilio di specifiche schede di confronto. La valutazione conclusiva rileva i risultati del progetto in termini formativi (trasferimento di conoscenze di base, aggiornamento delle conoscenze/competenze, riqualificazione/sviluppo di nuove competenze, ecc.), di impatto organizzativo e di costi/benefici, attuando un confronto analitico e critico con quanto previsto in fase di progettazione o ri-progettazione. Soggetti coinvolti IIS B.Pascal di Manerbio -Bs- (capofila del progetto): gli alunni delle classi 3ªC Liceo e 3ªC ITT ( ) e i loro insegnanti; Coop. Cauto di Brescia (da anni ha esperienza in azioni educative finalizzate a sviluppare capacità operative e di azione responsabile volte alla conservazione e al miglioramento dell ambiente); Amministrazione comunale di Manerbio -Bs-; Professionisti esterni. Risorse necessarie: Spesa prevista totale ,95 euro (15.150,00 euro a carico della Fondazione Cariplo e ,95 euro a carico dell IIS B.Pascal ). Soggetti beneficiari: alunni, docenti e tutto il personale dell IIS B.Pascal di Manerbio -Bs-. Tempi di realizzazione: Risultati attesi: Attraverso questo progetto ci aspettiamo di attivare maggiormente il coinvolgimento dei ragazzi, anche in situazioni di disagio (BES), in un'esperienza di gruppo che li rafforzi nella loro capacità di cooperare per la realizzazione di un progetto comune; che riesca a trasmettere, anche ai docenti, la gratificazione di raggiungere obiettivi interdisciplinari, con la consapevolezza che il livello raggiunto non lo si deve alla capacità del singolo, ma per il valore che la squadra ha espresso. Si punterà alla promozione e realizzazione, da parte dei diversi soggetti coinvolti, di azioni concrete per il miglioramento delle condizioni dell'ambiente locale, acquisendo così una conoscenza approfondita del valore del proprio agire quotidiano in relazione all ambiente e alla società.
5 Nel breve-medio periodo (a.s ): sperimentazione di percorsi didattici interdisciplinari, comprensivi di modalità per la realizzazione di progetti ambientali scolastici; revisione dei materiali elaborati durante la Fase 1-2-3; raccolta dei materiali elaborati e utilizzati. Nel lungo periodo: (anni scolastici: e ) miglioramento della formazione degli insegnanti; miglioramento della formazione degli studenti; miglioramento dell offerta formativa (attraverso inserimento nel POF dei percorsi interdisciplinari e ideazione di una apposita sezione del sito della scuola per la raccolta di tutta la documentazione, prodotti degli alunni e dei docenti); creazione di reti territoriali tra scuola e amministrazione, tra scuola e territorio, tra scuola e associazioni ambientaliste; individuazione di una strategia applicativa che potrà essere attuata da numerosi soggetti interessati (amministrazioni comunali e soggetti operanti nei settori in ambito ambientale). Organizzazione richiedente (estratto dall attuale POF)
RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliScheda descrittiva del Laboratorio Didattico
Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"
PROPOSTA ATTIVITA A.S. 2008-09 M1/PA08 CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ALTRO Titolo del Progetto Accoglienza- Alfabetizzazione,- Educazione interculturale Responsabile del Progetto Prof. ssa Colombo Lidia
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliPATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le
DettagliFunzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità
Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliConvegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO
Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di
DettagliI.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013
I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire
DettagliPROGETTO ATTIVITÀ EDUCATIVE ISTITUTI SCOLASTICI ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DI FONNI OLIENA - ORGOSOLO
PROGETTO ATTIVITÀ EDUCATIVE ISTITUTI SCOLASTICI ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DI FONNI OLIENA - ORGOSOLO È ormai noto che la base per orientare le future generazioni verso lo sviluppo sostenibile è l educazione
DettagliLa scuola italiana è inclusiva?
Napoli 7 aprile 2014 La scuola italiana è inclusiva? Relatore: BES DSA - DVA ICF PEI PDP PAI : INCLUSIONE SUCCESSO FORMATIVO : Il termine "integrazione" scolastica è stato racchiuso e sostituito dal termine
DettagliCARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE
CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliSCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Progetto Nazionale I CARE GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliPROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Risultati e proposte per l a.s. 2014-2015
PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Risultati e proposte per l a.s. 2014-2015 1. Il gruppo Contarina Spa 2. L educazione ambientale 3. Obiettivi dei progetti 4. Risultati raggiunti 5. Proposte per anno scolastico
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE
DettagliProgramma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione
Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliCodice e titolo del progetto
Codice e titolo del progetto (codice attribuito nel Programma Annuale) Anno Scolastico 2011/2012 (Riservato all amministrazione) Area funzionale di riferimento Area 4 - Rapporti con enti e istituzioni
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
DettagliBILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni
INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliProgetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail
DettagliChe cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione
AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliI diritti dei bambini negli ambienti scolastici
I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliProgetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi
Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014 Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi QUESTIONARIO DI GRADIMENTO PER LE INSEGNANTI Al fine di ottenere una valutazione del livello di gradimento delle insegnanti
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliProgetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale
Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria AMICI della STRADA in collaborazione con scuola famiglia polizia municipale 1.quadro normativo 2.strategie d intervento 3.modalità operative : il
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliRelazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
Dettagliinfluenzano la funzione della scuola
PROGETTO - OBIETTIVO METODO DI STUDIO e CAPACITA CRITICA PREMESSA Scenario sociale: stimoli variegati, molteplici e ambivalenti fonti di apprendimento non formale ed informale influenzano la funzione della
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliAlternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro
Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l Astigiano Osservatorio del Paesaggio Alessandrino Osservatorio del Paesaggio
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliSOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3
1 SOMMARIO Destinatario pag. 3 Normativa di riferimento pag. 3 Finalità del progetto pag. 3 Obiettivi generali pag. 3 Obiettivi educative e didattici pag. 3 Obiettivi specifici di apprendimento pag. 4
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
Dettagli- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea
Percorsi di educazione non formale all Europa: - Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea - Progettazione e realizzazione di uno
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016
! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE
Dettagli2012 Le Nuove Indicazioni
REPORT CONCLUSIVO DELL ATTIVITA DI RICERCA-AZIONE: 2012-Le Nuove Indicazioni ISTITUTO COMPRENSIVO DI VERNOLE (LE) 2012 Le Nuove Indicazioni RESTITUZIONE FINALE CONDIVISIONE DEI PERCORSI DIDATTICI EFFETTUATI
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
Dettagli(Impresa Formativa Simulata)
Progetto I.F.S. (Impresa Formativa Simulata) Anno Scolastico 2010/2011 Referenti Sellitto Gianpaolo De Crescenzo Nicola Informazioni sull Impresa Formativa Simulata L'impresa formativa simulata è un modello
DettagliIN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA
PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile
DettagliPROGRAMMA ANNUALE - Esercizio Finanziario 2015
PROGRAMMA ANNUALE - Esercizio Finanziario 2015 La definizione del Programma Il Programma annuale è elaborato ai sensi del Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo -
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliPROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA
PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti
DettagliPRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE Via Prolungamento Piazza Gramsci Tel. e Fax: 0836/575455 e-mail: itcmartano@lycosmail.com Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Salvatore Trinchese" http://utenti.tripod.it/martanoscuole
DettagliSCHEDA DEL PROGETTO N 07
Allegato 2 PROGETTI MIGLIORATIVI DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013/2014 CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE: MADRID Scuola/iniziative scolastiche: SCUOLA STATALE ITALIANA DI MADRID SCHEDA DEL PROGETTO N
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliSINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015
UFFICIO SERVIZIO CIVILE SINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015 Titolo progetto Trieste La terra ci insegna Ambito/settore di intervento Tipologia destinatari Singoli cittadini e famiglie residenti nei
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliScuola: IIS Majorana di Moncalieri (Liceo e sezione associata Tecnico Economica ex Marro) a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusività.
Sezione Liceale E.Majorana Scientifico Linguistico - Classico Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI tel. 011/6471271-2 fa 011/6471273 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI
DettagliBES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica
Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it
DettagliALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO
ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività
DettagliDoveri della famiglia
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.
DettagliProgetto Future School
Progetto Future School Agosto 2015 Prof. Luigi Lattanzi Responsabile Ufficio Tecnico IIS A. Di Savoia L Aquila Via Acquasanta 67100 - L'Aquila 1 L area di progetto Il progetto propone una opportunità di
DettagliSede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria
Sede: Misano di Gera d Adda Ordine di scuola: Scuola Primaria Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria Docente responsabile: Simona Pontoglio Destinatari: tutti gli alunni della scuola Docenti
Dettagli