La borsa di Mary Poppins. Ovvero nuove risorse per affrontare quotidianità, scuola, regole, tempo libero
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- Lazzaro Corso
- 8 anni fa
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1 La borsa di Mary Poppins Ovvero nuove risorse per affrontare quotidianità, scuola, regole, tempo libero
2 La Casa dell Affidamento, raccogliendo alcuni stimoli dalle famiglie che hanno in affido bambini in età scolare, ha proposto un nuovo contributo formativo per aiutare a far vivere meglio il delicato rapporto con il mondo scolastico. Per far questo, ha coinvolto un team di pedagogisti con una lunga esperienza nel campo dell educazione e della formazione che fanno parte del Movimento di Cooperazione Educativa, una Associazione di insegnanti, educatori e dirigenti, nata in Italia 60 anni fa, e che fa riferimento al pedagogista francese C. Freinet. MCE fonda la propria proposta educativa sul principio della cooperazione, della ricerca su tematiche disciplinari e della ricerca-azione attraverso la pratica del laboratorio adulto.
3 Grazie a questa nuova collaborazione si è sperimentato un nuovo spazio di ascolto nel quale i genitori hanno potuto mettere in comune le problematiche più frequenti che incontrano nella quotidianità e riflettere per trovare strategie per produrre cambiamenti positivi All interno del gruppo di lavoro si sono esplorate alcune strade per affrontare al meglio i nodi problematici che sono stati evidenziati dai genitori. Non sono state date ricette preconfezionate per gestire le relazioni, ma illustrati strumenti per sollecitare il dialogo tra le parti e offerti stimoli operativi.
4 Ti auguro tempo per il tuo fare e per il tuo pensare Non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri Ti auguro tempo non per affrettarti e correre ma per essere contento Ti auguro tempo, tempo per la vita.
5 Stimoli per riflettere 1 GENITORI E REGOLE Brano tratto da Adolescenza, istruzioni per l uso di G. Pietropolli Charmet Gli adolescenti non si comportano in modo violento o aggressivo, ma sembrano ignorare la presenza nella società di chi ha un età diversa dalla loro. Le loro gite scolastiche fanno sciamare per i monumenti e i musei eserciti di vandali festosi e incuranti. Gli adulti osservano infastiditi e si chiedono cosa abbiano loro insegnato i genitori. A questa domanda è possibile dare una risposta che rende comprensibili le ragioni del comportamento informale dei ragazzi di oggi. Le regole che sono loro state proposte non sono collegate a principi morali di grande portata: riguardano gli orari, il riordino dei giochi, l esecuzione dei compiti scolastici, la cooperazione nella gestione della casa, il dovere di porre dei limiti ai propri desideri e bisogni.
6 Sono norme valevoli per la casa e i suoi dintorni, ma non hanno un valore assoluto, quindi non è detto che valgano per la società. Inoltre, si tratta di regole quasi sempre prive di castighi per i loro trasgressori: i genitori non si spingono mai troppo in là perché sono molto interessati a conservare una buona relazione con i figli e a preservare a tutti i costi la possibilità di dialogare e di non chiudere a tempo indeterminato i canali della comunicazione. E necessario che scuola e famiglia siano alleate per prevenire i rischi che il processo di crescita comporta, ma le due istituzioni assumono posizioni diverse nei confronti delle regole. La riduzione del tempo che i genitori trascorrono con i figli li ha indotti a concentrare i loro sforzi educativi più sul contenuto che sulle forme: né è derivata una generazione di bambini molto spontanei, propensi ad assumere, anche al di fuori della famiglia, un atteggiamento poco rispettoso delle buone maniere, alle quali, in realtà non sono stati addestrati. La scuola ha invece conservato la convinzione che il rispetto delle regole, anche di quelle formali, sia necessario al buon andamento della vita scolastica. La scuola deve gestire il processo di socializzazione fra bambini molto diversi tra loro. Deve risolvere conflitti e amministrare la giustizia: perciò ha bisogno di regole chiare e uguali per tutti, alle quali corrispondano sanzioni evidenti e comprensibili. Queste sono le premesse per lo sviluppo dei conflitti successivi.
7 I padri di un tempo erano solidali con il preside e i professori: se non erano convinti fingevano di esserlo agli occhi dei figli, poiché il loro ruolo implicava che non ci fossero fratture nell alleanza tra adulti. I figli sapevano di non avere scampo: dovevano parlare con rispetto dei professori dinnanzi al padre e assentire ascoltando l inno al padre che la scuola non si stancava di intonare. I tempi sono cambiati e l alleanza tra padri e professori si è incrinata. Il nuovo padre cerca di farsi obbedire per amore e non per paura e perciò ritiene che altrettanto dovrebbe fare la scuola, la scuola perciò dovrebbe, agli occhi dei nuovi padri, escogitare dei sistemi per farsi seguire per interesse e motivazioni e non per paura di sanzioni e bocciature. Tra i docenti si è diffusa la convinzione di essere rimasti soli a pretendere dai ragazzi il rispetto delle regole, solo perché esistono e non perché siano convincenti. I padri si sono schierati più dalla parte dei diritti dei figli che da quella del rispetto per le norme. Quale dovrebbe essere il loro livello di coinvolgimento affettivo, intellettuale e operativo nella gestione dei compiti scolastici dei figli? Dipende dall età, dal livello scolastico, dalle capacità e motivazioni dei figli e dalle competenze culturali dei genitori.
8 Ci sono però alcuni aspetti di strategia educativa che è importante considerare: non dovrebbe svilupparsi una dipendenza scolastica dei figli nei confronti dei genitori, le loro funzioni di controllo sull esecuzione dei compiti possono essere utili, ma dovrebbero avere la finalità di spingere i figli ad aumentare il sentimento di responsabilità nei confronti del successo scolastico e soprattutto il piacere di fare da soli. I figli devono sviluppare un sentimento di padronanza del proprio destino scolastico: questa è la garanzia migliore che possano avere successo e si godano il piacere di studiare da soli o con i coetanei.
9 Stimoli per riflettere 2 LEGGERE: CHE PASSIONE! Effetti benefici della lettura sullo sviluppo intellettivo e sull affettività (MCE) Esistono diverse tipologie di lettori e ognuno tiene in mano un suo tipo di libro. Lettori si nasce perché siamo comunicatori linguistici, siamo animali dotati di linguaggio e ci viene naturale far scorrere lo sguardo su righe di inchiostro, siano queste le righe della guida tv, o di articoli su mensili e settimanali, o le etichette informative sul retro dei prodotti. Accertato il fatto che nella vita tutti leggiamo, bisognerà ora chiedersi perché leggere.
10 Per rispondere a questa domanda prendiamo in prestito le parole dello scrittore Ferdinando Camon: Chi legge, vive anche le vite altrui, ma poiché una vita esiste in relazione con le altre vite, chi non legge non entra in questa relazione, e dunque non vive nemmeno la propria vita, la perde. La scrittura registra il lavoro del mondo. Chi legge libri e articoli, eredita questo lavoro, ne viene trasformato, alla fine di ogni libro o di ogni giornale è diverso da come era all inizio. Chi non legge ignora quel lavoro, è come se il mondo lavorasse per tutti ma non per lui, l umanità corre, ma lui è fermo. La lettura permette di conoscere le civiltà altrui, ma poiché la propria civiltà si conosce soltanto in relazione con le altre civiltà, chi non legge non conosce nemmeno la civiltà in cui è nato: è estraneo al suo tempo e alla sua gente. Leggere significa anche sviluppare la capacità di coccolarci, di ritagliare momenti buoni per rilassarci, per goderci una storia, per vivere una nuova breve vita in nuovi e sempre infiniti mondi.
11 Consentire ai ragazzi di avvicinarsi a un libro, attraverso la mediazione di un adulto, significa aiutarli a crescere. Le storie, aiutano il bambino a sentirsi meno solo. Alla fine della giornata, condividere la lettura di storie con i nostri figli è un momento prezioso, unico, che dobbiamo difendere dall ingerenza di mezzi a volte più persuasivi e potenti come videogiochi e tv. Con il passar del tempo quello spazio diventerà insostituibile: cosa c è di più bello dello stare vicini sul lettone o su un divano e lasciar correre la fantasia seguendo trame appassionanti, divertenti o commoventi? Inoltre la lettura prima dell addormentamento crea rituali più ricchi di separazione e di allontanamento e aiuta ad affrontare il buio notturno in modo più sereno. Da quando le mie figlie hanno compiuto un anno, prima sfogliando libri illustrati, poi leggendo le fiabe e più avanti conoscendo personaggi originali come Pippi Calzelunghe e il Piccolo Principe, abbiamo trascorso insieme molte serate visitando mondi lontani sulle ali della fantasia. Mi ero procurata quattro grandi volumi dell enciclopedia della fiaba, avevo la raccolta delle fiabe italiane di Calvino e tanti altri libri di narrativa per l infanzia. Sono sempre stata guidata da una grande passione personale per la letteratura per l infanzia e da un vero e proprio amore per le biblioteche, dove prestissimo ho portato e iscritto le mie figlie, anticipando il progetto: Nati per leggere. (Testimonianza di una mamma)
12 Da ricerche condotte in ambito medico e psicologico è emerso che la lettura precoce e condivisa rappresenta uno dei pochi interventi preventivi di provata efficacia: per affrontare i disturbi di apprendimento, per contrastare l iperattività e la carenza di attenzione che ne consegue, per migliorare i disturbi del linguaggio, per arricchire il repertorio lessicale. Inoltre, la promozione della lettura è un potente mezzo per contrastare la disparità di condizioni sociali e culturali che esistono all interno della comunità classe. Dare ai ragazzi le chiavi per entrare in modo consapevole nell universo dei libri è un privilegio che ogni genitore ed insegnante dovrebbe cogliere, senza preoccuparsi, almeno all inizio, di controllare la comprensione del testo. Gli adulti dovranno costruire il piacere dell ascolto, il gusto per la scoperta, il rapimento e l incanto che, una volta conquistati, non svaniscono più e rendono i ragazzi curiosi e sempre desiderosi di conoscere nuovi racconti o di trovare risposta alle loro domande. E questa stessa strada potranno percorrerla con successo anche i genitori affidatari che vorranno sperimentare l avventura del leggere come strumento per arricchire nuove relazioni umane.
13 Stimoli per riflettere 3 FILASTROCCA DEI BAMBINI IN SALITA Ci son bambini burattini stanchi Che vivono una faticosa vita Per strada, nelle camere, fra i banchi Sono sempre in salita Ogni frase da dire è una montagna Da scalare fra picchi e scogli sparsi Ogni passo con pena si guadagna Per loro camminare è arrampicarsi Fatica per vedere, fatica per sentire Pesa un quintale un foglio preso in mano
14 Durissimo studiare, difficile capire Il mondo è ripido, scosceso e strano Ma la salita fa gambe muscolose Loro non se ne sono mai accorti Ma i burattini dalle vite faticose Nascosti dentro hanno bambini forti E tutti noi che siamo un po' il contrario E il burattino è dentro, ben nascosto Con loro abbiamo un modo straordinario Per fargli prender aria, anche per poco Facciamo qualche gioco Che ci scambi di posto Bruno Tognolini novembre 2007
15 FILASTROCCA DEI FIGLI DEL MONDO Tu figlio di chi sei? Son figlio di due stelle Nel cielo ce n'è tante ma le mie son le più belle Tu figlio di chi sei? Del sole e della luna Non splendono mai insieme: cala l'altro e sorge una Tu figlio di chi sei? Son figlio del villaggio Dieci madri, venti padri, cento cuori di coraggio Tu figlio di chi sei? Di un grande albero solo Ma così alto e forte che da lui io spicco il volo Tu figlio di chi sei? Di un amore, di un viale Di un bue e di un asinello, di un dio, di un ospedale Il nostro nome è uomini, siamo figli e figliastri Di altri figli degli uomini, della terra e degli astri Tognolini novembre 2007
16 FILASTROCCA BUONA CONTRO TUTTE LE PAURE Drago vago, serpe di mago Figlio e nipote di pesce di lago Dura, scura, nera paura Brutto fantasma di brutta figura Cose che strisciano e strillano e stridono Cose che gracchiano e graffiano e gridano Cose che tagliano e toccano e tirano Cose che pungono e piangono e ridono Cose malvagie, cose selvagge Tornate indietro nelle vostre spiagge Cose malate, cose maligne Tornate indietro nelle vostre vigne Non me ne importa che paure siete
17 Di buio, di mostro, di morte, di male Non me ne importa che nomi avete Compagni, castighi, sgridate, ospedale Questo scongiuro che ora sentite Suona le rime che vi vincerà Non me ne importa da dove venite Tornate là! Tognolini novembre 2007
18 CASA DELL AFFIDAMENTO Via San Domenico 28 ORARI: Dal lunedì al venerdì ore Numero verde it/casaffido
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