Over the top MOTOPERPETUOPRESS. Fotocamera reflex Sony

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1 Eccola finalmente tra le nostre mani: stiamo parlando della più potente reflex digitale di casa Sony, che supera la risoluzione teorica della pellicola grazie ad un sensore full-frame da ben 24 megapixel. Un valore attualmente da record per una reflex, che viene perfettamente controllato da un doppio processore Bionz capace di gestire raffiche di scatti che arrivano a 5 foto al secondo. Fotocamera reflex Fotocamera reflex Sony Sony Alpha 700 Alpha , ,00 (corpo) TEST TECNICO Over the top è finita: Sony è finalmente entrata nel campo della fotografia L attesa professionale, presentando una reflex full-frame di fascia alta siglata Alpha 900. Una macchina dotata di un sensore da ben 24 megapixel, che consente alla casa giapponese, al momento, di superare la risoluzione di tutte le concorrenti con sensori di pari dimensioni, tra cui le Canon 1Ds Mark III e 5D Mark II, che montano entrambe un dispositivo da 21 megapixel, e le Nikon D3 e D700, che arrivano "solamente" a 12 megapixel per macchina. Un record arrivato da una azienda più elettronica che fotografica, che non deve stupire più di tanto: basta ricordare che l azienda giapponese è stata una pioniera dell immagine elettronica, con le prime fotocamere digitali (le proto Mavica) risalenti agli anni 80, per spiegare con chi abbiamo a che fare... ALTISSIMA RISOLUZIONE, VALE LA PENA? Si sente spesso la frase: "Più megapixel ha la fotocamera, più le foto vengono bene!". Questo certamente è vero per alcuni aspetti, ma il numero di pixel non è sufficiente a determinare la qualità finale di un prodotto: molto importanti, ad esempio, sono anche l ottica e il processore... In quanto al sensore vero e proprio, aumentare la densità dei pixel a parità di superficie certamente aumenta la risoluzione dell immagine (utile soprattutto in caso di ingrandimenti) ma la dimensione necessariamente più ridotta di ogni pixel causa altri limiti, ad esempio sotto il profilo del rumore. Dunque, la miglior soluzione nell aumentare i pixel è quella di aumentare anche le dimensioni del sensore; nel caso delle reflex non a caso stanno iniziando a crescere i modelli con sensore in formato cosiddetto full frame - ovvero 24 x 36 mm, il formato del fotogramma della pellicola 35 mm - accanto a quelli classici da 15,7 x 23,5 mm, detti APS-C. Naturalmente, sensori di dimensioni maggiori si traducono in costi (e ingombri) diretti e indiretti maggiori, e questo spiega perché il fotogramma pieno sia approdato sinora solo su macchine di classe professionale, nelle quali l ingombro e il prezzo finale sono meno importanti rispetto ad altre caratteristiche. Da segnalare anche - e non è cosa da poco - che con il full frame si ha la perfetta corrispondenza focale delle ottiche: un 50 mm è un 50 mm (mentre un 50 mm su un APS-C equivale a un 75 mm e su un APS-H a un 65 mm, e addirittura a un 80 mm con le Canon con sensore 14,8 x 22,2 mm e a un 100 mm con il formato 4/3). 85

2 Sony Alpha 900 COSTRUTTORE: Sony Co., Giappone DISTRIBUTORE: Sony Italia, Via G. Galilei 40, Cinisello Balsamo (Mi), tel FOTOCAMERA REFLEX DIGITALE SONY ALPHA 900 CARATTERISTICHE DICHIARATE Sensore: CMOS da 35,9 x 24 mm Pixel effettivi: 24,6 Milioni Memoria: Compact Flash tipo I / II / Micro Drive, Memory Stick Duo/MS Pro Duo e MS-PRO HG Duo Formato immagine: 6048 x 4032 (RAW), 6048 x 4032 (JPEG 24 MP), 4400 x 2936 (JPEG 13 MP), 3024 x 2016 (JPEG 6,1 MP) Formato file: JPEG, RAW, RAW+JPEG, 16:9 Autofocus: 9 punti + 10, continua, scatto singolo, auto, messa a fuoco manuale, manuale diretta Otturatore: 1/ s, posa B, Synchro-X 1/250 Sensibilità ISO: , (ISO estesa) Bilanciamento del bianco: Auto; 6 modi preimpostabili, temperatura colore Mirino: Pentaprisma copertura 100% ca, ingrandimento 0,74 x. Display: LCD pixel Flash: no Connessioni: USB 2.0, Video PAL/ NTSC, HDMI Alimentazione: Batteria NP-FM500H Dimensioni: 156,3 x 116,9 x 81,9 mm Peso: 850 g ca. LA PAGELLA ESTETICA Look tradizionale, improntato più alla sostanza che alla forma. COSTRUZIONE Una macchina davvero ben costruita, a un pelo dall eccellenza. VERSATILITÀ Possibilità di regolazione e gestione di tutti i parametri, per la piena soddisfazione anche del fotografo esigente e del professionista. Mancano flash e live View. PRESTAZIONI Immagini davvero impressionanti sotto ogni punto di vista. Qualche (piccolo) neo solo a valori ISO a partire dai 3200 RAPPORTO Q/P Il prezzo è inevitabilmente alto, ma nemmeno troppo considerando quello che si ottiene in cambio... PRO Solidità complessiva Mirino ampio e luminoso, 100% Stabilizzatore efficace Sensore di prestazioni spettacolari Raffica di 5 f/s a 24 MP CONTRO Messa a fuoco a volte imprecisa Rumore un po alto oltre i 3200 Manca il flash, come su tutte le pro Manca il Live View Abbiamo lasciato divertire il nostro Mario Rama per una mezza giornata con la A900. Il risultato dei suoi giochi è visibile su Ultima considerazione, sulla tipologia del sensore: anche in questo caso, come sempre più spesso accade, si tratta di un CMOS, a significare il progresso di questi dispositivi rispetto ai classici CCD universalmente adottati sinora. In sostanza, non bisogna assolutamente pensare che avere più megapixel corrisponda ad avere automaticamente foto migliori; è vero invece che avere file immagine molto grandi dà la possibilità al fotografo di poter stampare in un formato maggiore senza dove ingrandire l'immagine e di conseguenza perdere dettaglio, e inoltre permette di avere un buon margine di errore in fase di ripresa, avendo la possibilità, in post-produzione, di eseguire tagli più invasivi sulle foto scattate, mantenendo però una risoluzione di tutto rispetto. Sensore a parte, la macchina vanta molte altre interessanti caratteristiche, che vedremo più avanti; per il momento ci limitiamo ad osservarla ed impugnarla. Rispetto ad altri modelli della concorrenza di pari livello, la A900 sembra avere un aspetto più massiccio, per alcuni versi forse leggermente démodé. La struttura in magnesio con telaio in alluminio e comandi con guarnizioni per proteggere dalla polvere e dall'umidità assicura una buona affidabilità; la A900 dispone anche di doppio sistema anti-polvere per proteggere il sensore durante i cambi di obiettivo. L idea complessiva è quella di una macchina realizzata con cura. In ogni caso la A900 si impugna bene, offre la confortevole sensazione di solidità e risulta abbastanza intuitiva da utilizzare, anche da parte di fotografi abituati ad altre marche e senza leggere il manuale d istruzioni. La disposizione dei comandi è praticamente identica a quella, apprezzata, della A700. In quanto alla dotazione, diciamo subito che, come per tutte le macchine di alto livello descrivere ogni funzione e le diverse possibilità richiederebbe molte pagine, anzi forse addirittura un libro, ci limitiamo qui a segnalare le eventuali mancanze gravi e soprattutto i punti di forza, ad iniziare dal Dynamic Range. DYNAMIC RANGE E STEADY SHOT Come spesso accade nelle foto in controluce o quando si ha a che fare con scene particolarmente contrastate, può accadere che l'estensione tonale di ripresa della fotocamera non riesca a catturare in fase di scatto le zone di forte luce o di pesanti ombre visualizzate agli estremi dell'istogramma, che diventano bianche bruciate oppure nere bucate. Queste zone, a meno che non vengano scritte nel file in fase di scatto, sono impossibili da recuperare in post-produzione; producono un risultato sgradevole, quasi fossero delle vere e proprie macchie con assenza di dettagli. È proprio in queste situazioni particolari che ci viene in grande aiuto la funzione Dynamic Range, permette di estendere la gamma tonale aumentando la quantità di informazioni che si trovano nelle zone 86

3 Test (5 MP) ( 8 MP) (24 MP) Sopra, la stessa immagine al 100% scattata con una compatta da 5 MP, una reflex da 8 MP e l A900 a 24 MP. La resa tipografica - grandezza a parte - non consente di valutare bene le differenze, ma vi assicuriamo che con la 900 i dettagli, anche in ombra, sono impressionanti ISO 3200 ISO 6400 ISO Sopra, la stessa inquadratura, al 100%, scattata a 1600, 3200, 6400 ISO. Nel primo caso la resa è davvero molto buona, mentre a valori superiori, specialmente a 6400 ISO, il rumore è molto evidente. Provate però a vedere cosa succede con una pellicola nelle stesse condizioni... delicate dalle foto. È inoltre possibile scegliere anche l'intensità dell intervento, ovvero quanto rendere scure le zone molto chiare, e più chiare quelle scure, con un risultato spesso molto gradevole alla vista, e che permette di arrivare, in post-produzione, a risultati eccellenti. Un ulteriore plus della full-frame Sony è lo stabilizzatore; a differenza di molte concorrenti, invece di essere all'interno degli obiettivi, questo è integrato direttamente nella macchina. Quindi, anche se in questo modo salgono evidentemente costo e peso dei corpi (ma diminuiscono quelli degli obiettivi), con una A900 è come avere tutto il parco ottiche stabilizzato, senza spendere cifre astronomiche; c è peraltro chi sostiene che lo stabilizzatore all'interno degli obiettivi sia più efficace. Sony dichiara l efficacia del sistema antivibrazioni tra i 2,5-4 stop con gli obiettivi Sony o Konica Minolta con innesto Alfa; durante il test, utilizzando ottiche diverse, siamo riusciti a guadagnare mediamente 3, anche 3,5 stop, senza avere la percezione di mosso neanche visualizzando l'immagine in dimensioni 1:1. In altre parole, si può mettere da parte la regola che dice di dover scattare con tempi inferiori a 1 / lunghezza focale (quindi almeno 1/50 di secondo con un 50 mm), e si può iniziare a fotografare con tempi ben più lenti; questo vuol dire che nella maggior parte dei casi non sarà necessario dover portare con sé scomodi e pesanti cavalletti. Una bella comodità. PULSANTI, IMPOSTAZIONI, MIRINO La grande esperienza di Sony si fa sentire nella posizione di tasti e comandi di questa reflex. Infatti sono tutti a portata di pollice e indice per quanto riguarda i comandi situati sulla parte posteriore e superiore della macchina, e tutti facilmente raggiungibili. Il menu è strutturato in modo semplice e lineare e la presenza di due ghiere di scorrimento e di un tasto direzionale cliccabile semplifica e velocizza ulteriormente la modifica dei parametri o delle impostazioni di scatto. Passiamo ad un altra caratteristica fondamentale, il mirino ottico, altro punto di forza della macchina. Infatti è grande e luminoso, ed arriva addirittura al 100% di copertura totale, ovvero quello che si vede al momento dello scatto sarà esattamente 87

4 Destro, sinistro, alto e basso: queste immagini consentono di apprezzare la forma e alcuni dettagli costruttivi della Sony A900, che ha un impostazione molto massiccia, con poche concessioni all estetica ma molta sostanza; fra l altro, la struttura in magnesio con telaio in alluminio e guarnizioni per proteggere dalla polvere e dall'umidità assicura una buona affidabilità; la A900 dispone anche di doppio sistema anti-polvere per proteggere il sensore durante i cambi di obiettivo. quello che verrà nella foto, senza bisogno di fare noiosi piccoli tagli in postproduzione (necessari quando si usano reflex che arrivano al 98% o addirittura al 95% di copertura, cosa che può determinare nella composizione la presenza di oggetti indesiderati che si era certi aver lasciato fuori dall'inquadratura). Il fotografo può sostituire lo schermo di messa a fuoco, scegliendo fra L (schema a griglia) e di M (super spherical acute matte). Qualche parola da spendere anche sul monitor, in questo perfettamente allineato a quello delle migliori reflex in assoluto (3 pollici, quasi 8 centimetri, di diagonale, e pixel): davvero splendido! ISO E GESTIONE DELLA LUCE Avere la possibilità di poter scegliere velocemente e di cambiare in qualsiasi momento la sensibilità con cui scattare, è sicuramente uno dei grandi vantaggi del passaggio al digitale. Ancor più adesso, che le reflex digitali sono arrivate ad avere un ampissimo range di sensibilità, e soprattutto una qualità ineccepibile ad ISO medio alti, necessari quando si scatta in situazioni di scarsa luminosità o con zoom poco luminosi. La nuova Alpha 900 offre un range di sensibilità ( ISO), e può essere impostata dai canonici 100 ISO fino ad arrivare a 6400 ISO in modalità estesa; valori quindi adatti alla gran parte delle situazioni di ripresa, anche se qualche macchina si spinge oltre. VARIE ED EVENTUALI Prima di passare alla prova sul campo, qualche nota finale. La macchina offre la possibilità di effettuare raffiche a 5 fps, alla risoluzione massima, valore interessante considerando i 24 MP; in JPEG le raffiche superano 100 scatti, in RAW siamo sui 14. Come è inevitabile per un modello di questa risoluzione, la A900 - oltre alle consuete uscite - dispone di HDMI per la visualizzazione su display HD Ready; non manca la modalità Photo TV HD per immagini Full HD ottimizzate sui Flat TV BRAVIA compatibili. L alimentazione è fornita da una batteria InfoLITHIUM ad elevata capacità, identica a quella dalla A700 (Sony parla di ben 880 foto con una sola carica usando il mirino) che permette di visualizzare la percentuale di autonomia rimanente. Non c è tutto, insomma, ma di tutto. Per il massimo dei voti alla voce versatilità, però, mancano almeno il flash integrato, di utilizzazione certamente limitata ma utile per emergenze, fill-in, e pilotaggio senza fili per unità remote e il - sempre più di moda, anche se effettivamente davvero utile solo con pose statiche, foto d architettura et simila - Live View. Questa mancanza, forse dovuta alle difficoltà odierne nel realizzare un sistema di AF efficace in LV, è parzialmente compensata dalla nuova funzione di controllo della profondità di campo sul monitor che può essere completata da una sorta di pre test di alcuni parametri. 88 GRANDE SENSORE, GRANDI IMMAGINI Ed eccocci al tanto atteso momento della prova sul campo. Abbiamo avuto la possibilità di poter utilizzare ben tre ottiche di diverso genere, ovvero il luminoso fisheye SAL16F28 (F2.8 16mm), lo zoom SAL-70300G (F G mm) e un classico normale (F mm), il SAL50F14. Diciamo subito che è necessario impiegare una scheda (in formato Compact Flash I/II/ Micro Drive oppure Memory Stick Duo/MS Pro Duo e MS-PRO HG Duo, ma non contemporaneamente o in sequenza automatica) di tipo high speed, vista la mole di dati da trasferire. Accensione e scatto sono abbastanza veloci. L autofocus (a 9 punti con sensore a croce doppia centrale + 10 punti di fuoco assistiti, mutuato dalle altre Sony) sembra piuttosto veloce in tutte le situazioni. E le immagini? Basta una parola: sbalorditive! Una prima occhiata di controllo sul nostro notebook già ci ha fatto pregustare la qualità decisamente superiore al consueto e si capisce che ingrandimento diventa una strada facilmente percorribile. La definizione è davvero super, la resa cromatica assai piacevole in automatico, molto precisa in manuale, al punto di sembrare quasi fredda. La resa delle luci è corretta, ma - per risultati ottimali - in caso di illuminazione critica si impone il RAW per i massimi risultati. In quanto al rumore, con valori ISO

5 Test dimensioni della stampa, la grana elettronica della A900 risulta ben minore! A 3200 e soprattutto 6400 ISO il rumore sembra superiore al desiderato, e ci sembra che altre macchine pro facciano di meglio da questo punto di vista. PROVARE PER CREDERE Come sia, questa macchina si impone come un must per fotografi esigenti e professionisti: un outsider del mercato top, finora quasi monopolizzato da due soli nomi, che potrebbe far nascere qualche dubbio a chi era già convinto... provare per credere! In una parola, una scelta DOC. Salvatore Coppola e Mario Rama normali (fino a 400 ISO) le immagini sembrano davvero perfette, per valori elevati, e si mantengono praticamente senza grana sino ai 1600; i risultati sono paragonabili a quelle di una collaudata macchina da 6/8 megapixel... ma stiamo parlando di una risoluzione 3/4 volte superiore, il che significa che, a parità di Nell immagine grande, il risultato di un accoppiata fra 24 (megapixel) e 16 (mm). Nelle due immagini piccole, la stessa inquadratura in tele ripresa con la A900 (in alto) e con una compatta ultrazoom da 8 MP (in basso); definizione a parte, da notare la diversa lettura delle zone in ombra in fondo e sulla palizzata in primo piano, la differenza cromatica delle foglie dell albero in primo piano e di quelli sullo sfondo, e in genere la maggior dinamica tonale della reflex. 89