La Community per la sicurezza nazionale. Rita Forsi MiSE - CERT

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1 La Community per la sicurezza nazionale Rita Forsi MiSE - CERT

2 Contesto Italiano della cyber security D. Lgs. 70/2012 Il decreto prevede l individuazione del CERT Nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di supportare i Cittadini nella prevenzione e risoluzione di incidenti informatici DPCM 24 Gennaio 2013 IL DPCM delinea l architettura nazionale della cyber security, con particolare riguardo alle situazioni di crisi cibernetica, affidando al CERT nazionale il compito di supportare il tavolo interministeriale di crisi cibernetica. Quadro Strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico IL DPCM prevede l adozione del Quadro Strategico nazionale, elaborato dal Tavolo Tecnico Cyber (TTC), che fissa gli obiettivi da conseguire per accrescere la capacità di risposta del Paese alle presenti e future sfide riguardanti il cyber-space, Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica IL DPCM prevede l adozione del del Piano nazionale, che fissa le azioni da attuare nel biennio per il conseguimento degli obiettivi del Quadro Strategico Nazionale, 28 Maggio Gennaio gennaio Gennaio 2014

3 DPCM 24 gennaio 2013: obiettivi Creare le condizioni per un'azione integrata che metta a fattor comune le diverse attribuzioni istituzionali delineate dal quadro normativo, ed inoltre assicuri, in una logica di partenariato, il pieno apporto anche delle competenze proprie degli operatori privati

4 Tavolo Tecnico Cyber (TTC): supporto al CISR Presieduto dal Direttore generale del DIS Svolge attività preparatoria delle riunioni del CISR dedicate alla materia della sicurezza cibernetica Predispone l'istruttoria per l'adozione del Quadro Strategico Nazionale e del Piano Nazionale Verifica l'attuazione degli interventi previsti dal Piano nazionale Coordina lo svolgimento delle attività di individuazione delle minacce e delle vulnerabilità, nonché per l'adozione di best practice e misure di sicurezza, compie approfondimenti ed acquisisce ogni utile contributo e valutazione ritenuti necessari

5 Nucleo Sicurezza Cibernetica (NSC) Istituito presso l'ufficio del Consigliere militare a supporto del Presidente del Consiglio per la sicurezza dello spazio cibernetico per gli aspetti relativi alla prevenzione e preparazione ad eventuali situazioni di crisi e per l'attivazione delle procedure di allertamento. Presieduto dal Consigliere militare del Premier

6 NSC : compiti Raccordo tra le diverse componenti dell'architettura istituzionale, in particolare per: la pianificazione operativa della risposta a situazioni di crisi cibernetica le procedure di coordinamento interministeriale, in raccordo con le pianificazioni di difesa civile e di protezione civile la definizione procedure di condivisione delle informazioni i rapporti con l'onu, la NATO, l'ue, altre organizzazioni internazionali ed altri Stati Valuta la necessità di decisioni coordinate in sede interministeriale, provvedendo, ove necessario, a dichiarare la situazione di crisi cibernetica e ad attivare il NISP Si avvale dell'unità per l'allertamento per la risposta a situazioni di crisi cibernetica

7 Quadro Strategico Nazionale Elaborato dal Tavolo Tecnico Cyber (TTC) istituito il 3 aprile 2013 in seno all organismo collegiale permanente (c.d. CISR tecnico ) dopo l entrata in vigore del DPCM 24 gennaio 2013 Finalizzato ad accrescere la capacità di risposta del Paese alle presenti e future sfide riguardanti il cyber-space, indirizzando gli sforzi nazionali verso obiettivi comuni e soluzioni condivise

8 Indirizzi strategici Strumenti e procedure per potenziare le capacità cibernetiche italiane

9 Piano Nazionale Il Piano Nazionale, elaborato dal Tavolo Tecnico Cyber (TTC), stabilisce la roadmap relativa al biennio per l adozione, da parte dei soggetti pubblici e privati, delle misure prioritarie per l implementazione del Quadro Strategico

10 Relazione QSN/PN

11 Indirizzi Operativi

12 CERT Nazionale e QSN (1) Operatività del CERT Nazionale Realizzazione della piena operatività del CERT nazionale per potenziare gli strumenti di rilevazione e contrasto delle minacce ed i meccanismi di risposta agli incidenti, tramite un sistema sicuro e riservato di condivisione delle informazioni. Modello di comunicazione condiviso con gli altri CERT Il CERT nazionale definisce un modello di comunicazione condiviso con gli altri CERT ed uno schema di accreditamento al fine di individuare ruoli, domini di competenza e punti di contatto supportando la costruzione di un adeguata community per la sicurezza nazionale. Modello cooperativo pubblico-privato Sviluppo del CERT nazionale sulla base di un modello cooperativo pubblico-privato finalizzato a supportare cittadini e imprese tramite azioni di sensibilizzazione, di prevenzione e di coordinamento della risposta ad eventi cibernetici su vasta scala.

13 CERT Nazionale e QSN (2) Cooperazione in ambito nazionale e internazionale Attivazione di meccanismi di cooperazione in ambito nazionale e internazionale, individuando nel CERT nazionale le funzioni di collegamento con altri CERT pubblici e privati operanti sul territorio e di interfaccia verso il CERT europeo e verso i CERT di altri Stati. Coordinamento tecnico e funzionale tra tutti i CERT Sviluppo di una piattaforma di coordinamento tecnico e funzionale tra tutti i CERT esistenti che permetta il flusso informativo necessario all attività di prevenzione e risposta.

14 CERT INTERNAZIONALI CERT DIFESA CERT PA CNAIPIC CERT NAZIONALE CITTADINI IMPRESE CERT DIFESA MINISTERO DIFESA CERT PA AGID CNAPIC (Polizia Postale) MINISTERO INTERNO RETI MILITARI RETI PA CYBER CRIME

15 Attività del CERT Nazionale Attività reattive Attività preventive Risposta agli incidenti Situational Awareness Linee guida Istruzione/Awareness Cooperazione internazionale Coordinamento di tutti gli attori coinvolti e supporto nella risposta agli incidenti informatici di impatto nazionale e transnazionale Notifica tempestiva di minacce e vulnerabilità, delle possibili misure di mitigazione, di avvisi relativi a probabili e/o imminenti attacchi informatici; divulgazione di informazioni e studi, linee guida e best practice Definizione e diffusione di linee guida e standard per una corretta gestione e prevenzione degli incidenti informatici Formazione specialistica in materia di sicurezza, campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte al cittadino al fine di accrescere la consapevolezza sui temi della sicurezza informatica Partecipazione a gruppi di lavoro internazionali in materia di prevenzione e risposta agli incidenti informatici

16 I principali obiettivi raggiunti Realizzazione di una rete di contatti affidabili, in un ambiente di reciproca fiducia, con Istituzioni e Settore Privato Interazione a livello europeo e internazionale con gli omologhi CERT Collaborazione sulla base di accordi con i principali attori dei settori più delicati in termini di sicurezza informatica (TLC, Energetico, Finanziario) Predisposizione di un canale di comunicazione con tutti i cittadini attraverso il sito web ( con la divulgazione di informazioni su potenziali minacce informatiche

17 Dati Operativi - 1

18 Dati Operativi - 2

19 Dati Operativi - 3

20 Le principali sfide del CERT Nazionale Incremento del numero delle Imprese con cui scambiare informazioni Maggiore coinvolgimento delle Imprese nella cooperazione Campagne di sensibilizzazione con diversi target Cittadini e PMI.

21 ENISA European Union Agency for Network and Information Security Nasce nel 2004 Piattaforma di scambio di informazioni e best practice tra le istituzioni UE, le autorità nazionali e le imprese Punto di riferimento per l analisi dei rischi attuali ed emergenti Sviluppo della cultura in materia di sicurezza delle reti e dell'informazione a vantaggio dei cittadini, dei consumatori, delle imprese e delle organizzazioni del settore pubblico nell'unione europea

22 Le esercitazioni cyber

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