Gaetano Fasano ENEA UTEE-ERT, responsabile Ezilda Costanzo ENEA UTEE-ERT Linda Cifolelli ENEA UTEE-SAP Rosilio Pallottelli ENEA UTEE-GRT

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2 Tavoli di lavoro Comitato di gestione Gaetano Fasano ENEA UTEE-ERT, responsabile Ezilda Costanzo ENEA UTEE-ERT Linda Cifolelli ENEA UTEE-SAP Rosilio Pallottelli ENEA UTEE-GRT

3 PREMESSA La Direttiva 2010/31/UE (comunemente nota come EPBD Recast) intende conferire al Certificato energetico degli edifici esistenti un ruolo attivo nella promozione degli interventi di recupero affinchè esso non resti, com è opinione diffusa ad oggi, una mera fotografia dello stato dell immobile. Oltre a indicare la classe e la prestazione energetica dell edificio, il Certificato (alias attestato di prestazione energetica ) dovrà fornire raccomandazioni sulle misure di miglioramento, indicando i livelli di prestazione raggiungibili in relazione ai costi, distinguendo i benefici di interventi parziali e quelli di una ristrutturazione importante, consentendo al proprietario approfondimenti su opportunità e procedure di attuazione ai fini dell economia e della riuscita dei lavori. Le autorità responsabili sono chiamate a estendere i controlli di qualità dei certificati alle raccomandazioni in essi contenute e a monitorare, attraverso le stesse, gli effetti di misure e programmi di promozione (anche finanziaria) della prestazione energetica degli edifici. Inoltre, in virtù della Direttiva, maggiore sarà il numero degli edifici pubblici certificati grazie all abbassamento della soglia di superficie per cui è previsto il rilascio dell Attestato. I partecipanti ai Tavoli di Lavoro 4E Efficienza Energetica Edifici Esistenti: Sono concordi nel ritenere che rafforzare il sistema di certificazione energetica degli edifici, apportando opportune integrazioni e modifiche all attuale Attestato di Prestazione Energetica e al relativo quadro di disposizioni legislative o regolamentari, sia essenziale per la promozione di interventi di recupero efficaci e lo sviluppo del mercato edilizio. Ritengono quindi che il recepimento italiano della Direttiva 2010/31/UE possa costituire occasione utile per ottimizzare e ridefinire il sistema di certificazione. Nell ambito dell edilizia residenziale esistente, dove maggiore è il potenziale di applicazione e replicabilità, l attestato di prestazione energetica potrebbe essere un valido strumento per: - incoraggiare la realizzazione degli interventi migliorativi raccomandati stimolando ristrutturazioni importanti e catturando anche il mercato delle riqualificazioni parziali; - guidare il consumatore a intraprendere le scelte ottimali in termini energetici ed economici attraverso approfondimenti su opportunità e procedure di attuazione; - stimolare più elevati standard di qualità per la filiera esecutiva; - fornire dati utili al monitoraggio delle azioni di recupero effettivamente intraprese; - consentire il riscontro dei benefici da parte del cittadino e delle autorità. Il presente documento esprime la visione condivisa dagli Stakeholder partecipanti ai Tavoli di Lavoro 4E sulla certificazione energetica degli edifici esistenti in recepimento della EPBD RECAST. I Tavoli di Lavoro 4E Efficienza Energetica Edifici Esistenti Dallo scorso maggio 2011 ENEA-UTEE ERT, la Sezione Edilizia Residenziale e Terziario dell Unità Tecnica Efficienza Energetica, coordina e gestisce il meccanismo di consultazione Tavoli di Lavoro 4E Efficienza Energetica Edifici Esistenti, cui partecipano i maggiori Stakeholder nazionali del settore: attori economici, sociali e istituzionali, impegnati su tematiche fondamentali per l'efficacia e la promozione del recupero energetico. In particolare all interno del gruppo di lavoro CERTIFICAZIONE D IMPRESA E PRODOTTO è in atto un ampio dibattito e confronto sullo stato di attuazione e sulle prospettive della certificazione energetica degli edifici e sul rapporto costi-benefici delle misure migliorative. La discussione è condotta e moderata da ENEA UTEE ERT in base all analisi degli schemi di certificazione in corso e degli orientamenti regionali, nazionali ed europei. E da sottolineare come il processo di coinvolgimento degli Stakeholder, già intrapreso in Italia da ENEA con i Tavoli 4E - sia evidenziato come pratica governativa efficace e innovativa dall Agenzia Internazionale per l Energia (documenti tematici AIE: Policy Pathway sulla certificazione energetica degli edifici, strumento politico annoverato tra le 25 Raccomandazioni per l Efficienza Energetica e Energy Efficiency Governance). 1

4 LA VISIONE IN SINTESI I Tavoli di Lavoro 4E chiedono: Un AGGIORNAMENTO DELL ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA al fine di garantire informazioni più chiare, significative e utili per l utente e, in particolare di: 1. Rivedere l attuale impostazione grafica e il contenuto delle prime due pagine 2. Includere o associare al Certificato informazioni sui consumi 3. Fornire maggiori dettagli nelle raccomandazioni 4. Integrare il contenuto informativo attraverso il riferimento a un sistema remoto L INTEGRAZIONE DI STRUMENTI REGOLAMENTARI E LEGISLATIVI per far sì che il certificato: 5. Sia obbligatorio ex-ante e ex-post intervento per l accesso a incentivi pubblici 6. Presupponga una diagnosi energetica leggera 1 preliminare obbligatoria (almeno nel caso di accesso ad incentivi pubblici di cui al punto precedente) 7. Preveda sistemi di monitoraggio degli interventi effettuati e dei risparmi conseguiti 8. Contenga una più ampia gamma di dati utili al decisore per la definizione e la valutazione delle politiche relative alla prestazione energetica degli edifici 9. Nel caso di edifici multifamiliari, sia attribuito preferibilmente all intero edificio piuttosto che alle singole unità immobiliari Sia oggetto di una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione 1 In questa specifica applicazione, per diagnosi energetica leggera si intende una procedura semplificata finalizzata ad una conoscenza del sistema edificio-impianto e all individuazione delle sue criticità che, pur tenendo conto del quadro normativo vigente, può avere modalità esecutive diverse in relazione allo scopo (es. definizione della prestazione energetica di una unità immobiliare, di una casa mono o bi-familiare, di un intero edificio condominale). 2

5 LA VISIONE IN DETTAGLIO I partecipanti ai Tavoli di Lavoro 4E - Efficienza Energetica Edifici Esistenti sono concordi nel ritenere che rafforzare il sistema di certificazione energetica degli edifici, apportando opportune integrazioni e modifiche all'attuale attestato di prestazione energetica e al relativo quadro degli strumenti regolamentari e legislativi, sia essenziale per la promozione di interventi di recupero efficaci e lo sviluppo del mercato edilizio. Aggiornamento dell ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA Per fornire informazioni più chiare, significative e utili a stimolare e orientare le scelte dell utente si ritiene necessario provvedere a: 1. Rivedere l attuale impostazione grafica e il contenuto delle prime due pagine Si propone la revisione del formato e delle informazioni contenute nelle prime due pagine del certificato, affinché questo garantisca una più utile e agevole lettura da parte del cittadino rispetto al modello delle linee guida nazionali. - Contenuti e indicatori proposti per una prima pagina di immediata lettura e aspetto simile a una targa energetica o a una etichettatura con: Dati generali di base (riferimenti catastali, proprietario, ubicazione, zona climatica) e motivo del rilascio (passaggio di proprietà, riqualificazione energetica, locazione) Fotografia dell'immobile Classe energetica in maggiore evidenza Scala di prestazione energetica globale discontinua piuttosto che continua (l attuale "cruscotto") con indicazione del minimo di legge e indicazione dell EP gl raggiungibile a valle degli interventi raccomandati (in seconda pagina) Emissioni annuali di CO 2 attuali e potenziale di riduzione Fabbisogni specifici di energia (Qualità dell involucro edilizio in regime invernale ed estivo e produzione ACS) (rappresentati da eloquenti simboli grafici, es. ACE Valle d Aosta) Contributo energetico specifico da fonti rinnovabili (rappresentato da un simbolo grafico, es. ACE Valle d Aosta) - Tra i contenuti in seconda pagina: schema riepilogativo degli indici di prestazione energetica parziali, specifiche sugli impianti termici e l involucro, indicatori sui consumi stimati distinti per vettore, raccomandazioni ed eventuale riferimento a un sistema informativo remoto (vedi punti successivi) 2. Includere o associare al Certificato informazioni sui consumi 2 in particolare: quantificazione dei consumi annuali stimati in condizioni convenzionali d uso per vettore energetico (es. m 3 di gas, kwh di energia elettrica, etc.) costi annuali calcolati per vettore energetico dato disponibile e/o aggiornabile via internet 2 Il Tavolo tematico 4E concorda all unanimità sull opportunità di affiancare al Certificato strumenti di autodiagnosi basati sui consumi. La maggior parte dei partecipanti auspica inoltre lo sviluppo di algoritmi di calcolo che possano correlare gli stessi alla prestazione energetica. 3

6 3. Fornire maggiori dettagli nelle raccomandazioni 3 Per meglio comunicare i potenziali vantaggi energetici ed economici e promuovere l'intervento presso i proprietari/detentori, le raccomandazioni dovrebbero essere comunicate attraverso i seguenti indicatori: Riduzione EP globale (in termini percentuali) per ogni raccomandazione EP globale e classe energetica raggiungibili per ogni raccomandazione Priorità delle raccomandazioni Tempo di ritorno o altro indicatore di efficacia costi-benefici (cost optimality, cost effectiveness), da sviluppare ed eventualmente accessibile o attualizzabile in via "remota" riduzione % CO2 Prestazione energetica EP raggiungibile con l'insieme delle misure raccomandate Eventuale indicazione del complesso di misure ai fini di una ristrutturazione importante dell edificio e relativa prestazione energetica EP raggiungibile Altre informazioni più particolareggiate: 4 Costo dell investimento per le diverse misure Risparmi annuali a seconda del vettore energetico Valori minimi di legge aggiornati per trasmittanza U, rendimento, EP (per ogni raccomandazione) Valori di benchmark e relativi alle BAT (trasmittanza U, rendimento, EP) Altri dettagli (incentivi, procedure, indicatori di efficacia costi-benefici di cui sopra, costi, limiti di legge correnti, casi esemplari, etc.) ottenibili attraverso un sistema remoto ENEA propone che le informazioni relative alle raccomandazioni siano integrate (rispetto a quelle del modello di attestato nazionale) da indicatori aggiornati accessibili attraverso un sistema informativo e di assistenza remoto (regionale/nazionale) che permetta: - al proprietario/detentore di avere accesso a indicatori aggiornati/attualizzabili - al professionista, di avvalersi di un ausilio alla progettazione nella scelta delle categorie di intervento - al decisore di richiedere, in relazione alle raccomandazioni, segnalazioni su avvenuti interventi e prestazioni reali. 4. Integrare il contenuto informativo attraverso il riferimento a un sistema remoto A integrazione dei dati e delle informazioni contenute nell Attestato di prestazione energetica, si ritiene utile l impiego di un sistema remoto di informazione/assistenza (gestito a livello centrale) a cui lo stesso possa far riferimento. I vantaggi di un tale sistema rispetto a una eventuale relazione esplicativa allegata al certificato sarebbero i seguenti: Riduzione dei costi per il cittadino Semplificazione amministrativa Possibilità di accedere a informazioni più dettagliate e aggiornate Attualizzazione automatica di indicatori variabili contenuti nel certificato Centralizzazione del sistema di monitoraggio e programmazione Eventuale valutazione sovra-regionale nel caso di programmi nazionali ed europei ENEA propone lo sviluppo e la gestione di un sistema informativo/di assistenza gestito a livello centrale composto da: - un portale web dedicato alla riqualificazione energetica (sul sito OEE) contenente informazioni quali: tecniche, incentivi in vigore, riferimenti a liste di installatori qualificati e esperti sul territorio, casi esemplari, strumenti interattivi semplificati per il cittadino. - risorse ad accesso controllato quali: banche dati e algoritmi di calcolo in grado di fornire un integrazione o un aggiornamento di indicatori variabili nel tempo (prezzi dell energia, rapporti costi/benefici, ecc.) 3 Secondo la Dir. 2010/31/UE, art Rispetto a tale requisito, gli orientamenti internazionali sono due: la creazione di un sistema remoto, previsto in Olanda per il 2013; un rapporto dettagliato allegato al certificato ad opera dell esperto (in atto in Portogallo, Danimarca e Germania). 4

7 Integrazione di STRUMENTI REGOLAMENTARI E LEGISLATIVI 5. Obbligo del certificato ex-ante e ex-post intervento per l accesso a incentivi pubblici Il certificato deve essere obbligatorio nel caso di accesso a/erogazione di incentivi pubblici per qualsiasi tipologia di intervento. Tale misura dovrebbe essere applicata a livello regionale e nazionale e resa obbligatoria per i finanziamenti pubblici e per quelli provenienti da fondi europei 5 oltre che per edifici di proprietà pubblica. Esso deve essere prodotto prima e dopo l esecuzione dei lavori, di qualsiasi tipo essi siano ed è da includersi tra i costi ammissibili ai fini della fruizione dell incentivo. ENEA propone una banca dati centralizzata dei certificati emessi ai fini della richiesta di incentivi pubblici (statali,) da sviluppare previo accordo con le Regioni per favorire la valutazione dei programmi e delle misure di incentivazione della prestazione energetica degli edifici. 6. Diagnosi energetica leggera preliminare alla certificazione di unità ed edifici esistenti, da rendere obbligatoria per l accesso ad incentivi pubblici (vedi punto precedente) Un adeguata diagnosi energetica costituisce requisito essenziale per garantire qualità del certificato e pertinenza delle misure migliorative raccomandate: una pratica da promuovere e diffondere, rendendola imprescindibile/obbligatoria almeno in occasione dell erogazione di incentivi statali o pubblici. Per diagnosi energetica leggera si intende l applicazione di una procedura semplificata che, facendo riferimento alle norme vigenti e alla metodologia per la Certificazione energetica, fornisca gli elementi tecnici per definire le raccomandazioni e poterne specificare la congruità, in rapporto al parametro costo/benefici e alle priorità di applicazione. L integrazione di questa procedura nei software di certificazione energetica contribuirebbe, oltre che all ottimizzazione delle operazioni tecniche da svolgere, anche a una riduzione dei costi. Si potrebbero sviluppare e/o raccomandare modelli e protocolli di diagnosi standardizzati e adeguati allo scopo in relazione a tipologie e dimensioni dell immobile (appartamento, villetta, piccolo o grande condominio, edifici pubblici e nonresidenziali), cui potrebbero corrispondere altrettanti schemi di qualificazione e accreditamento degli auditor Monitoraggio degli interventi effettuati e dei risparmi conseguiti I dati derivanti dalla certificazione costituiscono un potenziale conoscitivo non sfruttato per le Regioni italiane e lo Stato ai fini della programmazione energetica e, in particolare, per la valutazione dei recuperi effettuati in base alle raccomandazioni. Al fine di verificare la conformità e misurare l efficacia delle misure intraprese sarebbe necessario sviluppare un sistema di monitoraggio degli interventi effettuati, obbligatorio (a) o volontario (b). 5 Riferimento alla lista di provvedimenti al punto (18) della premessa nella Direttiva. 6 Così come recentemente discusso nel Tavolo 4E tematico FORMAZIONE E QUALIFICAZIONE. 5

8 a L obbligo è da prevedersi nel caso di edifici pubblici e nei casi di fruizione di incentivi/contributi pubblici (compreso eventuale fondo rotativo) per l esecuzione dei lavori e potrebbe essere assolto tramite: b una dichiarazione degli interventi eseguiti asseverata dall esperto responsabile del certificato ex-post l autocertificazione sui consumi annuali da parte del proprietario per i primi 5 anni successivi all intervento o per la durata della misura incentivante. I controlli post-intervento potrebbero essere eseguiti a campione (es. 1%), con revoca totale o parziale dell eventuale incentivo/contributo in caso di inadempienza. La dichiarazione degli interventi eseguiti e dei consumi potrebbe essere volontaria e attuata dallo stesso proprietario negli altri casi. 8. Contenga una più ampia gamma di dati utili al decisore per la definizione e la valutazione dei programmi e delle politiche relative alla prestazione energetica degli edifici Dalle esperienze regionali e internazionali si è evidenziato il potenziale non pienamente sfruttato dell insieme dei dati derivanti dalla certificazione, specie se integrati da altre banche dati, ai fini della programmazione, valutazione e definizione di politiche energetiche. E quindi opportuno definire uno standard minimo ai fini di ottimizzare e omogeneizzare l interrogazione/analisi dei catasti dei certificati. A tal fine ENEA ritiene necessaria la classificazione a livello nazionale, previo accordo con le Regioni, di categorie standard di raccomandazioni. Insieme alla definizione di una metodologia di riferimento per la valutazione dell impatto della certificazione sull effettivo recupero, tale classificazione sarebbe condizione indispensabile per il monitoraggio e la comparazione, tra schemi regionali differenti, delle raccomandazioni fornite e delle misure realmente attuate. 9. Nel caso di edifici multifamiliari, sia attribuito preferibilmente all intero edificio piuttosto che alle singole unità immobiliari Per stimolare la certificazione volontaria dell'intero edificio piuttosto che la certificazione delle singole unità immobiliari, si potrebbe, ad esempio, imporre agli amministratori di condominio l obbligo, almeno una volta l anno in sede di assemblea, di comunicare costi e vantaggi di una certificazione comune dell intero edificio. A tal fine si potrebbero predisporre strumenti e materiali educativi e informativi ad hoc (vedasi box). Si promuoverebbero, in tal modo, ristrutturazioni importanti e azioni di riqualificazione combinate a pieno edificio a vantaggio di interventi più efficaci. ENEA opererà in tal senso tramite il sito Obiettivo Efficienza Energetica, pubblicazioni e formazione ad hoc anche attraverso le associazioni di categoria degli amministratori di condominio. 10. Sia oggetto di una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione La Direttiva ribadisce l imprescindibilità di azioni d informazione e sensibilizzazione dei consumatori per lo sviluppo del mercato della riqualificazione energetica. Ai fini di un maggiore impatto della certificazione energetica, nel recepimento della stessa, è opportuno prevedere una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione per incoraggiare ulteriormente i proprietari e i locatari a migliorare la prestazione energetica dell edificio o della loro unità immobiliare e sostenere una cultura energetica e ambientale. Appositi strumenti informativi e di assistenza, rivolti a diversi utenti (cittadini ma anche professionisti, proprietari e gestori pubblici, decisori, ecc) sono ritenuti necessari dai Tavoli 4E, sia per promuovere l attuazione degli interventi di recupero che per consentire la valutazione e il monitoraggio dei benefici conseguenti. 6

9 Al Tavolo tematico PROMOZIONE/INFORMAZIONE, nella riunione dello scorso marzo 2012, ENEA ha presentato l idea e i possibili contenuti di un portale per la riqualificazione energetica assistita con il coinvolgimento dei diversi attori del mercato. Si ritiene che il portale, rivolto in prima battuta a proprietari e inquilini, possa poi costituire un centro informativo unico (one stop-shop) anche per operatori, finanziatori e decisori. La proposta di una comune attività informativa ai fini della riqualificazione energetica assistita è stata condivisa dal Tavolo 4E suscitando una discussione sulle relative implicazioni operative ed economiche. Alcuni partecipanti hanno inoltre espresso il proprio impegno a partecipare alla definizione di contenuti condivisi per tale sistema. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Nella Direttiva 2010/31/UE l Attestato di Prestazione Energetica (APE) è oggetto degli articoli 11 (Attestato di Prestazione Energetica), 12 (Rilascio dell Attestato di Prestazione Energetica), e 13 (Affissione dell attestato di Prestazione Energetica). Secondo l art.11: 1. comprende la prestazione energetica di un edificio e valori di riferimento quali i requisiti minimi di prestazione energetica al fine di consentire (omissis)... di valutare e raffrontare la prestazione energetica. 2. Comprende raccomandazioni per il miglioramento efficace e ottimale della prestazione energetica dell unità immobiliare o dell edificio in funzione dei costi 3. Le raccomandazioni (in esso) riportate devono essere tecnicamente fattibili e possono fornire una stima dei tempi di ritorno o del rapporto costi-benefici rispetto al ciclo di vita economico 4. - precisa se il proprietario o locatario può ottenere informazioni più particolareggiate, anche per quanto riguarda l efficacia in termini di costi delle raccomandazioni. - contiene, inoltre, informazioni sui provvedimenti da adottare per attuare le raccomandazioni. - al proprietario o locatario possono essere fornite anche altre informazioni su aspetti correlati, quali diagnosi energetiche o incentivi di carattere finanziario o di altro tipo e possibilità di finanziamento. Secondo l Allegato 2 1. Le autorità competenti o gli organismi da esse delegati per l attuazione del sistema di controllo indipendente (sono chiamate).al controllo dei dati e alla verifica dei risultati riportati nell attestato di prestazione energetica, comprese le raccomandazioni formulate In premessa (18) Sono in corso di istituzione o di adeguamento strumenti finanziari dell Unione e altri provvedimenti con l obiettivo di incentivare misure legate all efficienza energetica.. (19) Gli strumenti finanziari dell Unione dovrebbero essere utilizzati per concretizzare gli obiettivi della presente direttiva (20) Gli Stati membri dovrebbero redigere un elenco delle misure esistenti e proposte, anche diverse da quelle richieste dalla presente direttiva ma che promuovono gli obiettivi della stessa ( misure finalizzate a ridurre le attuali barriere giuridiche e di mercato e ad incoraggiare investimenti e/o altre attività. Dette misure potrebbero includere. l assistenza e consulenza tecnica gratuita o sovvenzionata, sovvenzioni dirette, programmi di prestiti sovvenzionati o prestiti a tasso agevolato, programmi di aiuti e programmi di garanzia dei prestiti. Gli enti pubblici e le altre istituzioni preposti alla concessione di tali misure di carattere finanziario potrebbero collegare l applicazione delle stesse alla prestazione energetica indicata e alle raccomandazioni contenute negli attestati di prestazione energetica. (22) Può essere utile condurre campagne d informazione per incoraggiare ulteriormente i proprietari e i locatari a migliorare la prestazione energetica del loro edificio o della loro unità immobiliare L attestato di prestazione energetica dovrebbe recare anche informazioni riguardanti l incidenza effettiva del riscaldamento e del rinfrescamento sul fabbisogno energetico dell edificio, sul consumo di energia primaria e sulle emissioni di biossido di carbonio. Documento redatto da: Ezilda Costanzo, Gaetano Fasano ENEA UTEE-ERT Sezione Edilizia Residenziale e Terziario utee.edilizia@enea.it 7

10 TAVOLI DI LAVORO 4E Efficienza Energetica degli Edifici Esistenti Ottobre 2012 Cosa sono I Tavoli di Lavoro 4E sono sede di discussione e confronto tra i maggiori attori sociali, economici ed istituzionali su tematiche fondamentali per il miglioramento dell efficienza energetica in edilizia: certificazione di impresa e prodotto, formazione e qualificazione di operatori e figure professionali, contrattualistica, promozione/informazione. Con il supporto tecnico e il coordinamento di ENEA (Sezione Edilizia Residenziale e Terziario dell Unità Tecnica Efficienza Energetica), che ha attivato il meccanismo di consultazione nell aprile 2011, il network Tavoli di Lavoro 4E elabora proposte condivise per dare impulso allo sviluppo del mercato della riqualificazione e dell efficienza energetica in edilizia. Obiettivi e strategie di intervento Migliorare l offerta definizione di strumenti e standard per la qualità della filiera del recupero energetico degli edifici acquisizione e trasferimento di pratiche esemplari e innovative Stimolare la domanda sviluppo di strumenti e meccanismi di promozione/informazione verso gli utenti finali Accelerare l attuazione delle politiche in atto e delineare nuovi scenari elaborazione di indicazioni e proposte condivise da sottoporre ai decisori pubblici I risultati della consultazione POSITION PAPER giugno 2012 LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI nel recepimento italiano della Direttiva 2010/31/UE PROPOSTA settembre 2011 STRUMENTI DI INCENTIVAZIONE PER L EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI ESISTENTI - 55% Plus I temi in discussione Il coinvolgimento delle parti interessate (stakeholder) avviene principalmente attraverso riunioni periodiche dei gruppi di lavoro tematici CERTIFICAZIONE DI IMPRESA E PRODOTTO l attestato di certificazione energetica come strumento di promozione e monitoraggio degli interventi di riqualificazione sviluppo di una base conoscitiva sull efficacia delle misure di miglioramento (livelli cost-optimal/effective) la certificazione energetico - ambientale FORMAZIONE E QUALIFICAZIONE DI OPERATORI E FIGURE PROFESSIONALI schemi di qualificazione e accreditamento di operatori e figure professionali coordinamento delle diverse figure professionali che operano nella filiera del recupero energetico CONTRATTUALISTICA linee guida per Contratti con garanzia di risultato (EPC) qualificazione/certificazione delle ESCO PROMOZIONE/INFORMAZIONE sviluppo di un sistema informativo/di assistenza: il portale web della riqualificazione energetica Un anno di attività in cifre 32 Organismi, tra cui 3 Federazioni nazionali aderenti 16 riunioni presso l ENEA e un costante scambio di informazioni in rete 3 conferenze nazionali Presentazione di attività e risultati in 20 eventi esterni nazionali ed europei Oltre 50 articoli su web e stampa /tavoli-di-lavoro-4e/

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