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1 N Titolo Testata-Edizione Data 1 Osservatorio contro il Cpt: Amministratori e politici hanno fatto ben poco per la chiusura del centro Il Piccolo Gorizia I genitori degli alunni a Staranzano: Il cantier ci ha rubato i parcheggi Il Piccolo Gorizia Auto intrappolata sui binari, coda alla rotonda Il Piccolo Monfalcone La fine dell'agevolata vale 101,4 milioni Il Piccolo Nazionale La Finanziaria cancella i parlamentini Messaggero Veneto Gorizia Bulli si nasce, mercoledi' il primo ciak a Gorizia Messaggero Veneto Gorizia Edilizia scolastica: numerosi progetti Messaggero Veneto Gorizia

2 6 OTT 2007 Il Piccolo Gorizia Provincia pagina 25 Osservatorio contro il Cpt: «Amministratori e politici hanno fatto ben poco per la chiusura del centro» GRADISCA Sulla Spianata si terrà oggi una manifestazione organizzata dai movimenti e associazioni contrari al Cpt. L appuntamento è per le 15 e si proseguirà fino alle 20. Sarà un momento di festa a base di musica e che vedrà la partecipazione anche di alcuni ospiti del Centro di prima accoglienza, che racconteranno la loro esperienza. Intanto l Osservatorio permanente contro il Cpt conferma il «massimo impegno di tutti per chiudere per sempre la e pagina vergognosa del Cpt di Gradisca». L occasione viene dalla replica alle recenti dichiarazioni dell'assessore provinciale Marko Marincic, del sindaco Franco Tommasini e dell assessore regionale Roberto Antonaz. Scorie della manifestazionepresidio di sabato scorso, in cui le istituzioni locali erano ancora una volta finite sotto accusa e rimproverate per essere state passive, «se non complici» dell attivazione del Cpt gradiscano. «Posizioni non nuove, le loro premette il documento -: il parere unanime è sempre stato no al Cpt, no al Centro di identificazione. Ognuno di questi soggetti istituzionali ha sempre detto di non esprimersi solo a livello personale, ma di rappresentare tutte le istituzioni di cui fanno parte. Vorremmo ulteriormente chiarire che ai poteri locali non contestiamo tanto la posizione formale, quanto la pratica sostanziale, gli atti concreti». Secondo l Osservatorio anti- Cpt i recenti episodi hanno evidenziato «la drammatica situazione attuale, che non concede altro spazio ai distinguo e al chiamarsi fuori dalle responsabilità». Quindi una precisazione su alcune dichiarazioni rilasciate dagli attivisti: «Nessuno di noi ha le prove che ci sia stata una diretta contropartita agli enti locali dopo l'apertura "manu militari" del centro immigrati. Quanto affermato non è altro che la testimonianza di un'impressione, di un sentire comune: sia dei movimenti che si oppongono da anni a questi lager, sia della popolazione. I poteri locali, oltre a non aver fatto tutto il possibile, in questi anni hanno espresso ambiguità, connivenze e scarsissima conoscenza del problema in questione, anche in questi drammatici giorni. Quello che ci lascia perplessi è che ancora oggi, esattamente come ai tempi del governo Berlusconi, le istituzioni e i partiti di tutto il Centrosinistra regionale trovano più importante "difendersi" dalle rivendicazioni delle associazioni, piuttosto che indignarsi contro le imposizioni e le indifferenzettuate proprio dal loro "governo amico». l.m. Manifestazione dinanzi al Cpt Taglio medio

3 6 OTT 2007 Il Piccolo Gorizia Provincia pagina 26 L area di via Fratelli Fontanot è occupata dall impresa che sta realizzando la rotatoria I genitori degli alunni a Staranzano: «Il cantiere ci ha rubato i parcheggi» STARANZANO Protestano i genitori degli alunni dell istituto comprensivo di Staranzano. La ditta che sta costruendo la rotatoria in piazza della Repubblica ha occupato con le proprie attrezzature, un container e materiali di risulta, i parcheggi in via Fratelli Fontanot, utilizzati principalmente dai familiari dei ragazzi, che provvedono ad accompagnarli e a ritirarli dalla scuola. E a prendere posizione è anche il consigliere di An, Pasquale Pusateri: «Ho una lettera firmata da un gruppo di genitori, i quali evidenziano come, da quando è inziato l anno scolastico, si trovano in difficoltà per accompagnare i propri figli alla scuola elementare. Tutta l area dei parcheggi è stata data dal Comune all impresa. Di fronte anche alla protesta dei genitori aggiunge Pusateri, chiediamo, con una lettera aperta, all assessore ai Lavori pubblici Michele Rossi di intervenire per liberare almeno I lavori sulla rotatoria una parte dell area, rendendola libera negli orari in cui le mamme vanno a prendere i propri figli a scuola». Si levano le proteste anche dei residenti e dei negozianti: si lamentano della polvere, dei rumori, dei rallentamenti e dei disagi alla circolazione veicolare. La situazione sta diventando molto pesante. Da qualche giorno, infatti, i lavori si sono spostati davanti ai negozi e agli esercizi pubblici: i commercianti, il mese scorso, avevano già espresso contrarietà per la realizzazione della rotatoria che, a loro dire, non porterebbe alcun beneficio alla circolazione. Anzi, togliendo l impianto semaforico, l incrocio diventerà più pericoloso per pedoni e studenti. Intanto, s è abbattuta un altra tegola. Sembra ormai confermato che l ultimazione dei lavori dovrebbe slittare di un paio di mesi. «Le opere non sono in ritardo afferma l assessore Rossi. Siamo a buon punto, in linea con i tempi previsti dal capitolato, di 120 giorni lavorativi. C è purtroppo un imprevisto. La stessa ditta che sta realizzando la rotatoria è stata Commercianti e residenti lamentano disagi, polvere e rumori. Il completamento dell opera destinato a slittare di 2 mesi per problemi sulla rete idrica impegnata da Irisacqua anche per effettuare un altro lavoro nella piazza». Si tratta di sostituire una condotta dell acqua potabile di grosse dimensioni, lunga una cinquantina di metri e di «cemento-amianto» con una in fibra. È una dorsale importante, che parte da via Redipuglia, attraversa piazza della Repubblica e si dirama verso Monfalcone e Staranzano servendo centinaia di famiglie. Poiché l impresa «Portostrade» di Portogruaro si trova già sul posto per la costruzione della rotatoria, Iris ha pensato di far eseguire questa sostituzione prima della conclusione dei lavori. Sembra perciò, che i ritardi siano inevitabili e che il Comune sia intenzionato a concedere una proroga di un paio di mesi alla ditta per la sostituzione della condotta. Attualmente i lavori sono in una fase delicata, in quanto le ruspe stanno lavorando all angolo tra via Trieste e via Battisti. Ciro Vitiello Taglio medio

4 6 OTT 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 Proteste per gli effetti negativi sul traffico del nuovo svincolo sulla statale 305 all altezza della confluenza con via Pocar Auto intrappolata sui binari, coda alla rotonda L episodio a San Polo: il conducente ha evitato per un soffio il passaggio del treno Si forma una colonna sulla statale 305 all altezza della nuova rotatoria con la via Pocar: un auto diretta verso Monfalcone è costretta a fermarsi sui binari del passaggio a livello di San Polo. Prima che il conducente possa rendersene conto, suona l avviso acustico che preannuncia - nel giro di alcuni secondi - l arrivo del treno. L automobilista rischia di restare intrappolato. Compie una manovra ardita, facendo un inversione sulla corsia di marcia opposta e si toglie dai binari pochi attimi prima che le sbarre si abbassino e il treno piombi sul passaggio a livello. L episodio è accaduto l altra mattina, poco prima di mezzogiorno. Ma il rischio è costante, visto che la nuova rotatoria di San Polo - prima opera realizzata in attesa della realizzazione del futuro sottopasso che eliminerà il passaggio a livello di San Polo - sta provocando frequenti rallentamenti del traffico sulla statale 305, la Monfalcone-Gorizia, soprattutto nelle ore di punta. La statale, con una media di passaggi di migliaia di auto all ora, è una delle strade più trafficate della città. E la rotatoria è stata realizzata in quel punto per agevolare le immissioni e le uscite delle auto in via Pocar dove è sorto il grande centro commerciale Emisfero İl problema delle code riguarda in particolare il traffico proveniente da Ronchi dei Legionari, costretti a un brusco rallentamento per la deviazione prevista dalla posizione e le dimensioni della rotatoria stessa. Code, quindi, si formano quasi costantemente nel corso della giornata, provocando le proteste di numerosi automobilisti, soprattutto pendolari, che vedono allungarsi i tempi di percor- Le sbarre a San Polo renza sulla statale anche per brevi tragitti. Con l inconveniente ulteriore di un passaggio a livello a poche decine di metri, fonte di altri rallentamenti (risulta chiuso per circa 7 ore al giorno) e anche di pericoli, come nel caso dell automobilista rimasto intrappolato sui binari. E la protesta si sposta anche sul piano politico. A fare da portavoce è il segretario di Forza Italia Giuseppe Nicoli che contesta la creazione della rotatoria definendola «inutile e dannosa, con l unica funzione di agevolare l accesso a un centro commerciale ma con una serie infinita di controindicazioni». Per Nicoli è assurdo imporre ulteriori rallentamenti a una strada di alta percorrenza sulla quale insistono ben tre passaggi a livello nello spazio di trecento metri. «Assurdo - afferma Nicoli - anche la scelta di realizzare un sottopasso, imponendo l imminente chiusura della statale 305 per quasi un anno, con i disagi che già si annunciano, quando poi resteranno al loro posto gli altri due passaggi a livello a brevissima distanza». Nicoli mette in guardia Comune e Provincia per il rischio che a incappare nelle code possano essere anche delle ambulanze, vista la vicinanza con l ospedale di San Polo, e rilancia il progetto alternativo di una strada di collegamento tra il quartiere dello Zochet e lo stesso ospedale «che potrebbe rappresentare un alternativa alle due linee di collegamento costituite dalle statali 14 e 305». Nicoli propone comunque almeno di rettificare la rotatoria per snellire la viabilità sulla direttrice Ronchi- Monfalcone per eliminare le file sulla statale 305 ḟ. m.

5 6 OTT 2007 Il Piccolo Nazionale Economia pagina 7 TRIESTE, PROTESTA BENZINAI: PER 3 GIORNI NIENTE AGEVOLATA NÉ REGIONALE Alle pagine 7 e 24

6 6 OTT 2007 Il Piccolo Nazionale Economia pagina 7 La manovra nazionale riserva undici commi alle benzine del Friuli Venezia Giulia. Il sottosegretario: «Il governo ha fatto ampiamente la sua parte» La fine dell agevolata vale 101,4 milioni Ma la Finanziaria li restituisce alla Regione. Rosato: «Ora vadano a beneficio di Trieste e Gorizia» TRIESTE Bruxelles ha imposto, e non da ieri, la fine dell agevolata. Ma Romano Prodi e il suo governo, con la nuova Finanziaria, «risarciscono» abbondantemente il Friuli Venezia Giulia: mettono al riparo dagli strali comunitari la benzina regionale e, al contempo, girano un robusto e stabile pacchetto di milioni di euro alla Regione. Ettore Rosato non ha dubbi: il centrodestra, quello che attacca e grida al «compromesso al ribasso», sbaglia. Di grosso: «Il governo ha fatto sino in fondo la sua parte. Chi sostiene il contrario, evidentemente, non ha letto la Finaziaria». Semmai, ma il sottosegretario triestino non nutre dubbi, adesso tocca alla Regione: «Le risorse che sinora arrivavano ai cittadini e alle imprese delle province di Trieste e Gorizia, sotto forma di pieno agevolato, d ora in poi affluiranno nelle casse regionali. Ma il presidente Riccardo Illy e l assessore alle Risorse finanziarie Michela Del Piero, con cui ho già parlato, mi hanno assicurato che, oltre a garantire alle Camere di commercio i fondi benzina, metteranno in moto tutti i meccanismi necessari affinché quelle risorse vadano a beneficio dei territori interessati». Non è una partita da poco, al contrario. La fine del pieno «agevolato» vale 101,4 milioni di euro all anno: 47,8 arrivano dalla Il sottosegretario Ettore Rosato provincia di Gorizia e 53,6 da quella di Trieste e da 25 Comuni friulani. A scriverlo, nero su bianco, è proprio la Finanziaria statale: quella che dedica ben undici commi dell articolo 5 al Friuli Venezia Giulia e ai suoi carburanti. Ebbene, sin dalla relazione accompagnatoria, il Professore e il suo governo mettono in chiaro un punto chiave: non intendono perderci dallo stop all agevolata e dalle pressanti richieste della Regione, ma nemmeno guadagnarci. L operazione, insomma, dev essere a saldo zero: ed ecco, allora, i conti. I 101,4 milioni di euro rappresentano il gettito annuo che lo Stato incasserà con l abrogazione del regime di zona franca. E che i cittadini di Trieste e Gorizia perderanno almeno in parte, giacché dal 2008 il pieno non sarà più agevolato, ma nemmeno a prezzo pieno, in quanto lo sconto regionale sopravviverà. Il calcolo del risparmio per le casse erariali, però, è solo il primo passo: la Finanziaria, come sottolinea lo stesso Rosato, restituisce infatti il «maltolto». Sotto altra forma, però: gira i 101,4 milioni di euro alla Regione trasformandoli in compartecipazione erariale. Prodi e il suo governo, modificando con il comma 17 lo statuto speciale, cedono infatti stabilmente il 29,75% del gettito delle accise sulle benzine consumate in Friuli Venezia Giulia e il 30,34% di quello sul gasolio. Non è una concessione da poco: vale, secondo le prime stime della Regione, all incirca 140 milioni di euro all anno. Più di quanto «perso» con la benzina agevolata. Il motivo? Presto detto: la nuova compartecipazione erariale, oltre a compensare l addio al pieno di zona franca, deve coprire anche i costi della benzina regionale. La Finanziaria cambia infatti il meccanismo su cui fondava, sin dal 95, lo sconto più apprezzato dagli automobilisti: un meccanismo che assegnava alla Regione una quota fissa sulle accise per ogni litro di benzina o gasolio ma che non piaceva affatto all Unione europea. Adesso, proprio per evitare contestazioni comunitarie, la Finanziaria trasforma anche quella quota fissa in compartecipazione stabile. E ancora, a evitare sgradite sorprese, prevede meccanismi di controllo e verifica: dal 2011, con cadenza annuale, Stato e Regione potranno «rideterminare l entità delle compartecipazioni sulle accise», «al fine di garantire un effetto neutrale sui saldi di finanza pubblica e l equilibrio finanziario nei rapporti Stato-Regione». Eppure, nonostante la Finanziaria garantisca un operazione a saldo zero, le polemiche non si placano. Forza Italia, ad esempio, ritiene che sia Roma ad aver fatto un affare e denuncia il «compromesso al ribasso»: «Perderemo milioni all anno» affermano, da giorni, Roberto Asquini e Isidoro Gottardo. Ma Rosato respinge, deciso, le accuse: «Non serve essere un economista per capire che il trend del gettito sulle accise dei carburanti è in costante ascesa. E il governo Prodi, recependo in toto le richieste della Regione, conferma la sua grande attenzione al Friuli Venezia Giulia. È la seconda volta, in due anni, che aumenta le compartecipazioni». r.g.

7 6 OTT 2007 Il Piccolo Nazionale Economia pagina 7

8 6 OTT 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 Gorizia. Deciderà però la Regione Cura dimagrante per Provincia e Comune La Finanziaria cancella i parlamentini Romoli: ipotesi da scongiurare chiederò ai parlamentari di presentare un emendamento GORIZIA. La riduzione di assessori, consiglieri comunali e provinciali e l eliminazione dei consigli circoscrizionali. Sono questi i tagli che la Finanziaria potrebbe portare a Gorizia, sempre che la Regione recepisca le norme in questione. Nel caso in cui ciò avvenisse, il sindaco, Ettore Romoli, intende chiedere l intervento dei parlamentari regionali per evitare la soppressionedituttiiparlamentini.«solleciteròunemendamento dice specialmente ora che la legge 38 ha previsto il bilinguismo visibile in 3 quartieri, senza dimenticare che a Lucinicodovrebbeesserciuntrattamento particolare per il friulano». IL SERVIZIO IN CRONACA

9 6 OTT 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 Costi della politica. Prevista anche una cura dimagrante per i consigli comunale e provinciale che perderanno rispettivamente otto e quattro componenti La Finanziaria cancella i parlamentini I consigli di quartiere dovrebbero sparire nelle città con meno di 250 mila abitanti. Ma l ultima parola spetterà alla Regione Romoli: solleciterò ai parlamentari un emendamento, specie alla luce delle norme sul bilinguismo Lariduzione diassessori, consiglieri comunali eprovinciali el eliminazione deiconsigli circoscrizionali. Sono questi i tagli che la Finanziaria potrebbe portare a Gorizia, sempre che la Regione recepisca le norme in questione. Nel caso in cui ciò avvenisse, il sindaco, Ettore Romoli, intende chiedere l intervento dei parlamentari regionali per evitare la soppressione di tutti i parlamentini. PerchélenovitàprevistedallaFinanziaria nazionale 2008 per il risparmio istituzionale diventino realtà, l ultima parola spetta alla Regione, che essendo a statuto speciale ha competenza primaria in materia. La prima conseguenza dell adozione deldisegnodileggesarebbelacancellazione deiconsigli circoscrizionali nei comuni con meno di abitanti. Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia è previstaanchelariduzionedeiconsigliericomunalida40 a 32, mentre gli assessoridovrebberoesserepari almassimo al20 percento dell assemblea.unadiminuzionedeicomponentiènell ariaanchepericonsigliprovinciali: per le città chehanno una popolazioneinferiorealle unitàèpreventivata una riduzione da 24 a 20. «Non credo sarebbe un problema ridurrei consiglierie gli assessori.l aspettopiù grave è secondo me la soppressione dei consiglicircoscrizionali,cheagoriziahanno un significato particolare», commenta il sindaco Romoli che, pure, tempo addietro aveva ventilato l ipotesi di abolirne alcuni in caso di malfunzionamento. Se la RegionerecepiràquantostabilitodallaFinanziaria, il primo cittadino si rivolgerà ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia: «Chiederòdiintervenireconemendamenti, specialmente ora che la legge 38 ha previsto il bilinguismo visibile in tre quartieri cittadini, cioè a Sant Andrea, a PiedimonteeaPiuma,senzadimenticarecheaLucinicodovrebbeesserciuntrattamentoparticolareperilfriulano.Noncredocheiquartiericostituiscanounosprecotaledagiustificarnel eliminazione,anziandrebberovalorizzati». Dati alla mano, anche per Fabio Gentile,vicesindacocondelegaalDecentramento, l azzeramento totale dei parlamentini non è una soluzione: «All anno le dieci circoscrizioni costano poco meno di 177 mila euro, traspese generali, fondodi funzionamento, onorario dei presidenti, gettoni di presenzadeiconsiglierielavorodeifunzionari del Comune. Per l esattezza l ammontare di onorari e gettoni è di 52 mila euro. Non è una cifra scandalosa, diversamente da altre zone d Italia. A mio modo di vedere dieci quartieri a Gorizia sono troppi, ma penso anche che la loro eliminazione non sarebbeunarisolutiva.conipresidenticircoscrizionaliabbiamoparlatochiaro,spiegandochestiamoragionandosullarivisitazione delle loro funzioni, oltre che sulla riduzione o un accorpamento». Il risparmio istituzionale si ottiene per altre vie secondo il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta: «Quello che si deve fare si fa, nel senso che se la Regione recepiràlenormedellafinanziariaciadegueremo. Non bisogna però perdere di vista il fatto che non si può andare sotto un certolimite, perché c èunprogettochedeve essere portato avanti e una rappresentanza da garantire. Vorrei rimarcare comunquechelaprovinciadi Goriziacosta a ognicittadino 27 centesimiil giorno, se fosse così per tutti non discuteremmo della questione. Se si vuole dare un segnale si trovailmodoperfarlo:appenaelettiabbiamo per esempio venduto una delle auto blu della Provincia». Francesca Santoro

10 6 OTT 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 Stabon: grave danno per la gente «È preziosa la funzione di raccordo con le istituzioni. E costiamo proprio poco» Duecentottanta euro il mese lordi per ciascun presidente, 16 a seduta per ogni consigliere. A differenza di quanto avviene nel caso di altre città italiane, i componenti dei dieci consigli circoscrizionali cittadini non possono certo aspirare a diventare ricchi impegnandosi per i rispettivi quartieri. Le somme percepite non sono comparabili a un secondo lavoro, ma tra telefonate e benzina a malapena rappresentano un rimborso spese. Per giustificare l azzeramento dei parlamentini non si può quindi fare riferimento alla questione economica secondo Giorgio Stabon, alla guida del consiglio circoscrizionale di Lucinico per il quarto mandato consecutivo. Il decano dei presidenti di quartiere ritiene che non bisognerebbe guardare solo alle spese, ma considerare anche i benefici. È innegabile infatti che i consigli abbiano una funzione preziosa di raccordo tra i cittadini e le istituzioni, e permettano di far fronte con maggior puntualità ai vari problemi. Per diversi motivi l eliminazione delle circoscrizioni sarebbe un grave danno per la collettività, rimarca Stabon: «I consigli di quartiere sono sempre stati un punto di incontro tra la comunità e il palazzo. I cittadini si fermano più volentieri a parlare con noi presidenti o consiglieri piuttosto che con gli uffici, con cui spesso è difficile comunicare o comunque bisogna rassegnarsi ad aspettare. Inoltre i parlamentini collaborano regolarmente con le associazioni locali, per promuovere iniziative e rispondere alle esigenze. Sono convinto che sarebbe una grave perdita eliminare del tutto i consigli». A fronte dei molteplici impegni portati avanti, non si può dire che le circoscrizioni impongano costi sproporzionati: «Nell ultima riunione con il vicesindaco, Fabio Gentile, è stata ventilata l ipotesi di una riduzione numerica dei quartieri, perché si dice che dieci sono troppi per una città di dimensioni tanto ridotte. Si dice anche che le circoscrizioni sono costose, ma non penso che il nostro peso sia eccessivo. Magari questo avviene in altre città, ma non certo a Gorizia. Se piuttosto si facesse una valutazione dei costi che devono essere affrontati e dei benefici che si ottengono, secondo me si vedrebbe che i primi sono nettamente inferiori ai secondi». (f.s.)

11 6 OTT 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Bulli si nasce, mercoledì il primo ciak a Gorizia «Mase davverolascuola è palestra di vita, quanto può esseredura per Ale, un bambinoquattr occhiconleorecchie di Dumbo? E perché non reagisce agli attacchi di teppistelli da 2 soldi? E Maria,cosalaspingeadintervenire per difenderlo dai bulli che lo assediano?». Bullisinasce,unapiccola storia di piccoli uomini che imparano a crescere in unmondofattodigenitoriorgogliosi,maestrecomprensive, playstation, merendine rubateebacisoffiativia,èun cortometraggio diretto dal regista ascolano Massimo Cappellichebatteràilprimo ciak mercoledì 10 ottobre a Gorizia. Il corto rientranel progetto Tre metri sopra... percorsi di pace attraverso il cinema, avviato dalla Provincia nel settembre 2006 e affidato all AssociazioneItinerariarti visive.si propone distimolarei giovani a riflettere, utilizzando le proprie risorse e partendo dalla propria personalevisionedel mondo, su quantosiacomplessoemultiforme il tema della violenza all interno della scuola e dei rapporti interpersonali. Lo fa attraverso un mezzo altamente flessibile, ma al contempo complesso, come il linguaggio cinematografico, grazie al quale i giovani, oltre che target di riferimento, sono anche protagonisti. L avventura, infatti, coinvolgeràgli studentidelle scuole superiori della provincia, che affiancheranno le varie figure professionali nelle riprese che proseguiranno fino al 13 ottobre. In particolare Chiara Francini (nel ruolodella mammadiale), sugli schermi televisivi nella fiction Gente di mare2 e al cinema a dicembre nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni, e Fabio Troiano (nel ruolodelpapàdiale),protagonista ne I giorni e le nuvole di Silvio Soldini e interprete della nuova serie Ris: delitti imperfetti. La sceneggiatura è firmata da Federica Pontremoli (Il Caimano). Box

12 6 OTT 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 11 Edilizia scolastica: numerosi progetti MONFALCONE. Devono essere completati i lavoridell edificioche, agrado, ospiterà l Istituto scolastico alberghiero, ma devono essere anche realizzati i lavori del liceo Buonarroti di Monfalcone (nella foto) così da poter consentire lo sviluppo del polo liceale, che da quest anno conta anche sulla sezione classica e per dare concretezza ad un pianodi logistica scolastica già previsto primadel 2000 dall alloraassessoreallacultura delcomune dimonfalcone,fabiodelbello,ilsindacomarin digradoel amministrazione provinciale. È stato proprio Del Bello, ora consigliereprovinciale,aricordare gli accordi intervenendo nel corso dell ultimo consiglio provinciale. Del Bello ha evidenziato la necessità di arrivare alla modifica della destinazione d uso di una porzione dei dueblocchidell istitutoscolastico di viale Cosulich, che ospita nel bloccosud la scuola media Giacich ed è del Comune e nel blocco Nordl Istitutosuperiore alberghieroedèdellaprovincia.hasollecitatoilcompletamento dei lavori nell edificio di Grado (da realizzarsi da parte di quel Comune su delega della Provincia) alloscopodiricondurrenell isola la sezione alberghiera del Polo professionale monfalconese/gradese rispettando così i patti stipulati verbalmente, prima del 2000, tra i due Comuni e la Provincia stessa. «I termini di tali patti ha ricordato erano un reciproco sostegnotra Monfalcone egrado per ottenere l alberghiero per quest ultimo e il classico per Monfalcone, superando così le prevedibili obiezionigoriziane.obiettivi pienamente raggiunti, ma poi c è stato l inghippo dell agibilitàdellasedegra- MONFALCONE dese onde per cui l alberghiero da alcuni anni sta a Monfalcone in viale Cosulich Nord togliendo così spazivitaliperilliceocittadino in fase espansiva sia come affluenza sia come indirizzi». L assessore provinciale Maurizio Salomoni ha comunicato che il trasferimento dell alberghiero a Gradosi effettuerà alla fine dell anno scolastico in corsoeche in in autunnopartiranno, cura della Provincia,i lavori diadeguamento dell edificio liceale di via Matteotti(per una spesa di euro),cheverosimilmente,nelprossimosettembre, si trasferirà per buona parte anche se provvisoriamente in viale Cosulich Nord. Terminati i lavori al liceo si dovrà fare una valutazione complessiva sull utilizzo della struttura di viale Cosulich Nord. «Fin d ora ha affermato perentoriamentedelbello lasede di viale Cosulich Nord deve essere impegnata per l espansione liceale in sensoclassico/umanisticoelinguistico/contemporaneo. Se resteranno spazi significativi,questipotrebberoessereimpiegatiperlosviluppo della formazione postdiploma di alto profilo tecnologico che dovrebbe essere contestualizzataallosviluppodel Distretto tecnologico navale e nautico (Ditenave) e promossa da una pluralitàdisoggettiparticolarmente qualificati coordinati da Econmar,ilnuovoqualificatissimo Polo formativo promossodallaregionepersostenere l espansione dell Economiadelmare».L assessoresalomonihaassicurato la massima attenzione da parte della Giunta provinciale per le problematiche scolastico-formative del Monfalconese sia sul versante tecnico-scientifico sia su quello umanistico. Spalla sinistra