Fase indicativa. Istituto Statale Comprensivo ALBERTO BURRI Anno scolastico 2015/2016 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. SCHEDA di PROGETTO

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1 Istituto Statale Comprensivo ALBERTO BURRI Anno scolastico 2015/2016 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SCHEDA di PROGETTO Fase indicativa TITOLO PLESSO, CLASSE/I E/O GRUPPI SCUO LE DELL INFANZIA: BADIA PETRO IA, SAN LEO BASTIA SCUO LE PRIMARIE: BADIA PETRO IA MO RRA, SAN LEO BASTIA, TRESTINA SCUO LA SECO NDARIA DI I GRADO TRESTINA DESTINATARI ALUNNI ISTITUTO CO MPRENSIVO ALBERTO BURRI TRESTINA AZIONE PRO MUO VERE LA CO NO SCENZA DEL METO DO SCIENTIFICO Q UALE METO DO FO NDAMENTALE PER LA CO MPRENSIO NE DEL RAPPO RTO UO MO AMBIENTE. CO NTRIBUIRE A SENSIBILIZZARE GLI ALUNNI SULL IMPO RTANZA DI REALIZZARE UN BUO N EQ UILIBRIO NELLE RELAZIO NI INTERPERSO NALI E CO N L AMBIENTE INCO RAGGIARE GLI STUDENTI AD ADO TTARE STILI DI CO NSUMO PIU SO STENIBILI REFERENTE DEL PRO GETTO AUTORE MARIA PIA MARCELLI

2 SOGGETTI COINVOLTI ALUNNI Infanzia Primaria Secondaria PLESSI : BADIA PETROIA - SAN LEO BASTIA, TRESTINA (Infanzia Primaria Secondaria di I grado) Tutti Sezioni: San Leo Bastia Badia Petroia Tutti Plessi: Badia Petroia Morra San Leo Bastia - Trestina Tutti Tutte le classi Secondaria di I grado Trestina INSEGNANTI Tutti i docenti con particolare riferimento a quelli dell area dei linguaggi e scientifica - tecnologica REFERENTE: MARIA PIA MARCELLI PIANO FINANZIARIO di insegnamento funzionali all insegnamento Esperti (se previsti indicare tipologia, modalità d intervento e costi ) Ore aggiuntive I docenti utilizzeranno il proprio tempo curricolare e quello previsto per i laboratori multidisciplinari Docente referente del Progetto Operatori Legambiente Orti in Festa Operazione nontiscordardimè (Scuola dell Infanzia Badia Petroia Scuola Primaria Trestina) Juliane Brunner - Referente Umbria ONLUS HUMANA People to People Italia Il Filo di Cotone Progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle Scuole (Scuole dell Infanzia, Primarie, e Secondaria di I grado) Alessandra Panzera - Referente Link to School progetto scolastico AMREF di gemellaggio tra le scuole italiane e scuole del Kenya per l'a.s. 2015/2016 (Scuola dell Infanzia Badia Petroia Scuola Primaria Trestina) Docenti di Educazione fisica CONI UMBRIA Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri Progetto Regionale per le classi prime delle Scuole Primarie Istruttore Volley Mauro Polenzani Il mio tempo in movimento Percorso Mini volley (Scuola Primaria Trestina e Secondaria di I grado) Prof. Stefano Rufini (medicina dello sport) Progetto CONI Lotta al Doping e all uso ed abuso di alcol e sostanze stupefacenti (classi terze Scuola secondaria di I grado Trestina ) Igienista Dentale Alice Iacomelli L importanza della salute orale incontri di formazione sull igiene orale ( Scuole dell Infanzia e classi prime Scuola Primaria Trestina - classi quarte e quinte Scuole Primarie) Materiali (indicare tipologia, quantità e costi ) Volontari Croce Bianca Tifernate Nozioni di Primo Soccorso incontri di formazione per docenti, genitori, alunni Materiale cartaceo e multimediale (Cd Rom) per la realizzazione dei laboratori 300 COSTO TOTALE (a cura dell ufficio)

3 GRIGLIA PREDISPOSTA PER LA COSTRUZIONE DEI PROGETTI Fase descrittiva 1. MOTIVAZIONE E FINALITA GENERALI L accelerazione intensa e non sempre prevedibile dei mutamenti ideologici, economici, culturali e ambientali della nostra epoca, i limiti dello sviluppo sono il quadro di riferimento entro cui si muove l Educazione ambientale. La consapev olezza che l ambiente non può essere considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite fa nascere una serie di rispo ste tra cui anche quelle di tipo educativo. L investimento di energie sull Educazione ambientale è allora una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo Natura, passando da una visione del mondo che vede l uomo dominante sulla Natura a una visione che vede il futuro dell uomo come parte inseparabile del futuro della Natura. Sono riflessioni che delineano nuove finalità formative, che favoriscano la percezione, l analisi e la comprensione dei cambi amenti, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza, ma anche come pianeta. L itinerario educativo didattico muove, così, dalla naturale curiosità del bambino riguardo all ambiente che lo circonda. Attraverso l esplorazione guidata e la continua scoperta, egli potrà così acquisire conoscenze sempre più ampie in relazione alla realtà ambientale e alle sue componenti. L interazione e i rapporti quotidiani con i compagni e gli adulti gli permetterann o di intuire la necessità di seguire norme di comportamento per stare meglio nell ambiente in cui si vive. Nell organizzazione ed attuazione del progetto si terranno in considerazione, pertanto, gli interessi dei bambini, sfruttando opportunamente certi tratti del loro comportamento quali: la curiosità, il gusto dell esplorazione e della scoperta e cercando di stimolare la loro naturale creatività. L Educazione ambientale congloba, quindi, tematiche quali l educazione al patrimonio, l educazione allo sviluppo, l educazione ai diritti umani, l educazione alla pace e l educazione al futuro, toccando così quei temi economici, culturali, sociali che si integrano a vicenda nell Educazione per lo Sviluppo Sostenibile. Tale progetto, pertanto, crede in una scuola che: sta crescendo nel riconoscimento dell importanza di esplorare il rapporto fra le tematiche educative della crescita e dello sviluppo dell autonomia dei soggetti, dentro una visione ecosistemica che sottolinea l interazione fra processi/percor si soggettivi e sollecitazioni che provengono dall ambiente naturale, sociale, culturale attraverso procedure motivanti, attive, concrete; intende l ambiente come habitat di vita, dato da una pluralità di elementi in interazione e dall intrecciarsi di ele menti naturalistici, culturali, antropologici esplorabili dai ragazzi; crede che si possano realizzare e facilitare esperienze che aiutino i ragazzi a conoscere il territorio come spazio di vita naturale e sociale; pensa l Educazione ambientale e lo Sviluppo Sostenibile come organizzatori del lavoro intorno a problemi che suscitano la motivazione dei ragazzi, invitano al pensiero complesso offrendo concetti e strumenti di lavoro; sceglie una didattica attiva, che vede nell ambiente una fonte di informazione e uno stimolo a superare la passività; appronta interventi didattici che cerchino di coniugare opportunità di conoscenza, di sapere, di apprendimento/insegnamento c on quelli della soddisfazione motivazionale; educa alla solidarietà e trasforma la cultura dello scarto in quella della convivialità; agisce per attuare una rivoluzione che conduce dal profitto al dono, dall accumulazione alla condivisione, dalla competizione alla cooperazione, dall esclusione all ospitalità reciproca. Il progetto fa, così, riferimento ai contenuti etici dell Educazione ambientale, non ridotta a semplice studio dell ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. FINALITA Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente. Acquisire la capacità di pensare per relazioni. Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturali,.). Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile. Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l autonomia, il senso di responsabilità e spirito di iniziativa (capacità di porsi e risolvere problemi, di proporre e coordinare iniziative), la collaborazione e la solidarietà (capacità di saper ascoltare, di rispettare i diversi punti di vista, la valorizzazione delle differenze, la capacità di lavorare in gruppo)

4 FASE PREPARATORIA 2. ANALISI DEL CONTESTO E BISOGNI FORMATIVI PER CHI? Il Progetto è rivolto a tutti gli alunni del nostro Istituto, secondo le modalità che verranno esplicate successivamente. La scuola costituisce il luogo nel quale, intenzionalmente si cerca di rispondere in modo appropriato ai bisogni degli alunn i: - bisogno di rispetto per i propri sentimenti - bisogno di sicurezza per promuovere una positiva immagine di sé - bisogno di esprimersi - bisogno di autonomia - bisogno di socializzazione - bisogno di fare e scoprire Il contatto corporeo con l ambiente permette il cont inuo alimento di emozioni, di rappresentazioni che si tradurrà successivamente in un contesto di significati da attribuire alla realtà e in un insieme di azioni da esprimere in essa. L ambiente diventa uno spazio vissuto, un laboratorio di sperimentazione permanente dove il bambino/ragazzo potrà sviluppare processi mentali e strategie conoscitive orientate alla crescita di abilità importanti quali: capacità di processi di rappresentazione, di immaginazione, di concettualizzazione, di simbolizzazione, di intuizione e di cognizione. L educazione ambientale è, quindi, uno strumento prezioso, non solo al fine di diffondere semplici nozioni naturalistiche o scientifiche, ma per suscitare una maggiore consapevolezza sul valore intrinseco della Natura ed una ca pacità e volontà di reimparare a viverci dentro, con curiosità e rispetto. PERCHE? Obiettivi educativi - Educare al conoscere in modo sistemico e per relazione tra parti, vedendo il territorio come un sistema in cui ogni parte ha una funzione vitale e irrinunciabile, secondo la classica visione ecologica - Educare al pensiero, comprendere sempre più profondamente i modi attraverso i quali salvaguardare e sviluppare le risorse di vario tipo presenti in Natura, per progettare interventi finalizzati alla soluzione di problemi ambientali e per individuare i canali e le modalità con cui proseguirli. - Educare al sentire, se vogliamo cambiare il modo di rapportarci con l ambiente che ci circonda naturale o urbano che sia, dobbiamo aprirci a esso e conoscerlo con le nostre parti più profonde e sensibili: solo così potremo porci davanti al creato riscoprendo l incanto di un tramonto sul mare, la poesia e la bellezza di un fiore che sboccia, la gioia nel profumo di un prato fiorito, l amore nel donare a chi è meno fortunato di noi - Educare all agire, proprio perché educazione per definizione implica una ricaduta concreta e diretta in termini di azione e di comportamento. E importante, infatti, che i ragazzi delle Scuole coinvolte possano mettere in pratica un comportamento da futuri cittadini del mondo ed allo stesso tempo acquisire la consapevolezza del modo in cui azioni smart in ambito ecologico, fatte in Italia, abbiano un impatto economico, sociale, climatico e culturale in Paesi dell Africa apparentemente molto lontani. COME? Il progetto si articola nelle seguenti fasi: - Settembre Ottobre 2015: individuazione delle tematiche da realizzare e progettazione del percorso didattico - Ottobre 2015 Maggio 2016: realizzazione progetto (laboratori didattici e/o uscite didattiche) - Giugno 2016: verifica e valutazione delle esperienze vissute - produzione della documentazione finale QUANDO? Individuazione dei tempi Le attività previste si realizzeranno nell intero anno scolastico da Ottobre a Giugno CHE COSA? Il progetto intende promuovere lo sviluppo di un approccio critico e costruttivo alla realtà che ci circonda e l elaborazione di proposte concrete per la valorizzazione e la tutela della risorsa AMBIENTE. Si cercherà, inoltre, di favorire nell alunno il suo inserimento consapevole ed autonomo nell ambiente aiutandolo a sviluppare: - capacità di osservazione - attenzione e concentrazione - capacità di scelta e di prendere delle decisioni - atteggiamento di maggior ascolto e rispetto A partire dalle piccole cose fino a quelle più grandi, dobbiamo diventare consapevoli del grande potere che abbiamo, del potenziale creativo insito nella stessa natura umana, nella stessa natura della vita, riconoscendoci creature e creatori di questo mondo che reclama il nostro impegno in prima persona. Occuparsi dunque di relazioni uomo ambiente significa occuparsi di oggetti complessi, ognuno dei quali è parte di sistemi, di reti di relazioni che non sono facilmente comprensibili e descrivibili se considerati come singoli elementi, ne interpretabili attrav erso punti di vista univoci, ma piuttosto attraverso la comunicazione fra saperi diversi.

5 Tutto ciò comporta la costruzione di una cultura ecosistemica dove scienza e tecnologia da sole non sono sufficienti, serve una didattica multidisciplinare che faccia interagire la dimensione socioaffettiva con la dimensione cognitiva. Così l Educazione ambientale può stimolare le discipline a confrontarsi e a interagire aiutando i ragazzi a ricomporre i saperi e a vivere l apprendimento scolastico come strumento per capire la realtà locale e globale. FASE ESECUTIVA 3. SCANSIONE DELLE TEMATICHE IN UNITA La relazione educativa prevede la partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti (alunni, docenti, operatori esterni) in una dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca insieme. Si cercherà di valorizzare un approccio di tipo globale all ambiente, che ponga attenzione anche alla dimensione percettivo sensoriale, nell ambito generale delle diverse qualità cognitive della persona, si cercherà di favorire l utilizzo del territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione dei problemi, si cercherà di prediligere attività che tengano conto dell importanza di interagire con lo studente per sollecitarlo concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizione e agire per l ambiente e per la solidarietà concreta. Il Progetto si articolerà nei seguenti moduli: - Scuola dell Infanzia Badia Petroia O rti in Festa O perazione nontiscordardimè iniziative in collaborazione con Legambiente Link to School progetto di gemellaggio tra scuole italiane e scuole del Kenya ( Diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano intero anno scolastico) Il Filo di Cotone progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle scuole (Ottobre 2015 Maggio 2016) (Maggio 2016) - Scuole dell Infanzia e Primaria San Leo Bastia Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri progetto Regionale di prevenzione (classi prime e seconde Scuola Primaria intero anno scolastico) (Ottobre 2015 Maggio 2016 per la Scuola dell Infanzia) Il Filo di Cotone progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle scuole (Ottobre 2015 Maggio 2016) - Scuola Primaria Badia Petroia Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri progetto Regionale di prevenzione (classe prima intero anno scolastico) - Scuola Primaria Morra (classi quarte e quinte Ottobre 2015) Il Filo di Cotone progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle scuole (classi quarte e quinte Ottobre 2015 Maggio 2016) - Scuola Primaria Trestina O rti in Festa O perazione nontiscordardimè iniziative in collaborazione con Legambiente Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri progetto Regionale di prevenzione (classi prime intero anno scolastico) Il mio tempo in movimento percorso Mini Volley (classi seconde, terze, quarte e quinte Ottobre Dicembre 2015) Link to School progetto di gemellaggio tra scuole italiane e scuole del Kenya ( Diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano intero anno scolastico) (classi quarte e quinte Ottobre Novembre 2015; classi prime Maggio 2016) Il Filo di Cotone progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle scuole (classi quarte e quinte Ottobre 2015 Maggio 2016) Nozioni di Primo Soccorso incontri di formazione per docenti, genitori, alunni - Scuola secondaria di I grado Trestina Il mio tempo in movimento percorso Mini Volley ( Ottobre Dicembre 2015) Lotta al Doping e all uso ed abuso di alcol e sostanze stupefacenti (incontri con gli studenti per diffondere informazioni sui corretti stili di vita - classi terze Scuola sec. di I grado) Il Filo di Cotone progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Ambientale nelle scuole (Ottobre 2015 Maggio 2016) Nozioni di Primo Soccorso incontri di formazione per docenti, genitori, alunni

6 Metodologia Tenuto conto del ruolo imprescindibile del coinvolgimento personale dei ragazzi di ogni età nel cammino della conoscenza di sé e dell ambiente con cui relazioniamo, la RICERCA AZIONE e L APPROCCIO TRASVERSALE delle discipline saranno gli strumenti utilizzati nel nostro percorso. E fondamentale prevedere un approccio basato su diverse metodologie didattiche, tra cui principalmente: - muovere dall ambiente di vita quotidiano dei bambini, dalle loro esperienze e ampliare il loro orizzonte di conoscenze anche verso una prospettiva globale - promuovere il punto di vista, le preconoscenze, le esperienze degli alunni, partire dal loro reale modo di porsi - favorire l esplorazione e la scoperta diretta dell ambiente, problematizzandolo, per spingere i ragazzi a cercare soluzioni a nche innovative ai problemi - sviluppare competenze nel pianificare, investigare, raccogliere, documentare, analizzare e presentare dati per aiutare gli alunni a capire che la realtà nella quale vivono non è qualcosa di scontato e immodificabile, ma è frutto di decisioni e comportamenti a volte sbagliati e che anche loro possono e hanno il diritto di diventare soggetti attivi nella trasformazione del territorio - apprendere con le tecniche del lavoro per gruppi, limitando, se possibile, gli interventi frontali per rendere i ragazzi ar tefici e costruttori delle proprie conoscenze Stili di apprendimento (specificare abilità, capacità, relazioni) Il Progetto intende promuovere l acquisizione di abilità e competenze relative a: - leggere ed interpretare la Natura - utilizzare linguaggi, codici espressivi diversi - esprimersi in modo personale e creativo - sviluppare senso critico e capacità di ragionamento - confrontarsi con punti di vista diversi - cooperare per un progetto condiviso Una esperienza didattica formativa se comprende: pensiero, emozioni, azioni può produrre realmente modifiche di atteggiamenti e comportamenti. Relazioni scuola-territorio ( indicare eventuali agganci con istituzioni, associazioni, ecc ) Progettazione del percorso con i seguenti esperti e/o operatori: - Stefano Rufini (Medicina dello sport) - O peratori di Legambiente per adesioni a loro manifestazioni e/o progetti - Alice Iacomelli (Igienista Dentale ) - Juliane Brunner (Referente Umbria O NLUS HUMANA People to People Italia ) - Alessandra Panzera (Referente AMREF) - Caterina Piernera (Referente USR Umbria Educazione Fisica) - Mauro Polenzani (Istruttore Volley Trestina) - Marcello Fortuna (Volontario Croce Bianca Tifernate) Nuove relazioni interne alla scuola, connesse a nuove forme di comunicazione ( rapporti tra plessi, ordini di scuola, collegamenti e raccordi ) Alcune delle attività saranno realizzate in continuità orizzontale tra le classi quarte e quinte delle Scuole Primarie dell Istituto e in continuità verticale fra le classi ponte. Le esperienze condotte dagli alunni saranno divulgate e messe a disposizione di tutto l Istituto tramite la documentazione e la raccolta dei prodotti (cartelloni, dvd ). Sarà, inoltre, favorita la partecipazione a mostre, concorsi con tematiche scientifiche ambientali e culturali

7 I saperi impliciti nella realizzazione del progetto Il progetto ha una connotazione multidisciplinare, parte da esperienze di tipo scientifico ed attraversa tutti gli ambiti, dall area della corporeità all area linguistica, da quella logica a quella grafico pittorica. Il percorso didattico non è finalizzato solo all apprendimento di nuovi contenuti ma a favorire nei ragazzi la formazione di atteggiamenti di tipo scientifico e a stimolare l attenzione verso tutti gli aspetti della realtà. I percorsi di Educazione ambientale, infatti, permettono: - la trasversalità (approccio multidisciplinare) - la ricerca/insieme (nuovo rapporto docente /allievo) - il cambiamento(modifica degli stili comportamentali) - l innovazione educativa - una nuova alleanza tra agenzie educative presenti nel territorio Beni e servizi Risorse umane Responsabile del progetto: Maria Pia Marcelli Docenti dell Istituto impegnati nella realizzazione del progetto Spazi Aule scolastiche, laboratori d informatica e aula polivalente dei singoli Plessi. FASE VALIDATIVA 4. I criteri e le procedure per la verifica Gli esiti del Progetto saranno verificati sulla base dei seguenti indicatori di efficacia relativamente alla acquisizione dei comportamenti responsabili e consapevoli: - acquisizione di una metodologia scientifica ed un atteggiamento critico verso la realtà - apprezzare l ambiente circostante considerandosi parte integrante - trasmettere una cultura ambientale che, attraverso lo studio e la rappresentazione grafica, educhi al rispetto ed alla conservazione dei beni ambientali - valorizzare l individuo come essere indipendente ed autonomo attraverso l assunzione di compiti e responsabilità Rispetto ai processi di apprendimento, i docenti verificheranno e valuteranno abilità e competenze in relazione a: - ascoltare e comunicare - utilizzare i vari codici espressivi - pianificare un lavoro I criteri e le procedure con cui si intende valutare i risultati Monitoraggi per verificare e valutare la ricaduta delle attività svolte e la loro incisività sulla didattica e sui processi di apprendimento anche in ambito disciplinare. Descrizione del prodotto finale Realizzazione video conclusivo progetto Modalità di socializzazione dell esperienza all interno e all esterno Raccolta e documentazione delle esperienze (realizzazione video da presentare ai colleghi e/o famiglie) Partecipazione a concorsi nel territorio locale Messa in rete delle esperienze con pubblicazione sul sito della Scuola Trestina, 15 Ottobre 2015 Il docente referente Maria Pia Marcelli

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