L AMBULATORIO VULNOLOGICO E LA CONSULENZA INFERMIERISTICA VULNOLOGICA, INSERIMENTO SUL TERRITORIO La vulnologia: la vulnologia è una disciplina della
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- Gianleone Magni
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1 L AMBULATORIO VULNOLOGICO E LA CONSULENZA INFERMIERISTICA VULNOLOGICA, INSERIMENTO SUL TERRITORIO La vulnologia: la vulnologia è una disciplina della medicina sorta circa una decina di anni orsono, l etimologia del termine ci riporta a vulnus termine latino che significa ferita. La vulnologia studia con un approccio olistico le lesioni cutanee croniche o le cosidette ulcere della pelle, la loro prevenzione, cura e guarigione. Le più note sono quelle da decubito, le più frequenti quelle venose, le più preoccupanti quelle del piede diabetico che portano all amputazione nel 15% dei soggetti colpiti, le più dolorose le vascolari arteriose in grado di portare se non curate in modo appropriato alla perdita degli arti. In complesso, oltre 2 milioni di persone ne soffrono, in particolare gli anziani, ma anche 30 mila bambini. Si tratta di malattie povere e dimenticate che costringono i pazienti a veri e propri pellegrinaggi fra le varie strutture, nella speranza d incappare in quella in grado di risolvere il problema. Da circa un decennio AIUC si è impegnata nel campo della formazione dei professionisti della salute che ruotano attorno alla persona con ulcera, ha organizzato numerosi corsi monotematici in tutta Italia, congressi interregionali e nazionali, ha istituito gli ulcerdays, pubblica il bimestrale Acta vulnologica, dal 2007 sono stati istituiti i master in vulnologia che contribuiranno alla formazione dei vulnologi. Chi è il vulnologo- è lo specialista di queste malattie, anche se la sua figura operativa non è stata ancora del tutto codificata dalla medicina generale e specialistica. Il processo di cura dell utente vulnologico prende in considerazione in maniera olistica tutto il percorso dell utente sofferente di questa patologia sino all avvenuta guarigione e prosegue nel follow up successivo. Una presa in carico globale ove i vari step sono: la diagnosi, il trattamento causale (se possibile), il trattamento locale (cura della cute e del letto della ferita), l educazione all autocura all utente ed ai caregivers, le eventuali terapie sistemiche ed esami strumentali per il trattamento generale dell utente, la collaborazione sinergica con MMG e medici specialisti. L ottica di base della vulnologia prevede un gioco di squadra ed una valutazione interdisciplinare tra i vari professionisti della salute che ruotano attorno all utente. L obiettivo è il far correre le informazioni e le conoscenze al fine di raggiungere il WOUND HEALING con efficacia ed efficienza. Tra le risorse primarie inseriamo l utente ed i suoi caregivers i quali vengono coinvolti completamente nel piano di cure e vengono chiamati ad essere parte attiva del processo di guarigione della ferita attraverso un processo educativo continuo ed individualizzato finalizzato al raggiungimento della propria responsabilità individuale nella gestione della propria SALUTE. Le persone devono attivare il loro potenziale di auto guarigione e credere fermamente che ciò possa avvenire, il vulnologo diviene il loro punto di riferimento non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto psicologico.
2 PERCHE UN AMBULATORIO INFERMIERISTICO VULNOLOGICO IN VALLE D AOSTA? I dati sull andamento demografico nella nostra regione così come nella nostra nazione denunciano un progressivo aumento della vita media, indici di vecchia problematici, con conseguente aumento delle patologie cronico-degenerative e delle lesioni cutanee croniche. Le lesioni cutanee croniche (decubiti, venose, arteriose, miste, diabetiche e di altra eziopatologia) non guariscono entro le 6 settimane ed hanno la peculiarietà di essere una malattia con una bassa percentuale di guarigioni ed un alta percentuale di recidive. Nella nostra esperienza infermieristica abbiamo ravvisato il bisogno di un servizio vulnologico di cui l ambulatorio ne costituisse la base, poiché in questi anni numerosi sono gli utenti trattati e per tutti è emerso che queste persone sono costrette a pellegrinaggi da un ambulatorio ad un altro in cerca della soluzione con sperpero di risorse economiche, tempo, sofferenze, dispersione di dati e tanta frustrazione. Qual è l esigenza di un utente vulnologico? Essere preso in carico, avere un punto di riferimento e personale qualificato, motivato che operi con passione e zelo sequendo passo passo l utente sino all avvenuta guarigione e nel follow up successivo se richiesto. Poter accedere ad un ambulatorio di riferimento unico per i problemi diagnostici e terapeutici legati alle ulcere, che risponda ai bisogni tecnici degli operatori ma soprattutto ai bisogni della persona. L AMBULATORIO VULNOLOGICO L ambulatorio vulnologico deve poter garantire: tutela dell utente e verifica della qualità assistenziale durante tutto il percorso diagnostico assistenziale, Presenza di personale infermieristico altamente specializzato e motivato nel campo vulnologico predisposto alla formazione continua, prestazioni multispecialistiche con gestione e verifica delle attività svolte, conoscenza ed applicazione di linee guida recenti e validate scientificamente, elaborazione di protocolli al fine di poter garantire sempre con qualsiasi professionista la qualità e la continuità delle prestazioni, la gestione delle ulcere secondo la pratica d eccellenza e la filosofia del wound healing, la disponibilità di medicazioni avanzate e/o interattive e tecnologiche scelte secondo i criteri di qualità/appropriatezza/farmacoeconomia, la disponibilità di una vasta gamma di bendaggi, la competenza nella gestione di presidi di alta tecnologia (NPWT, innesti ecc.) disponibilità di apparecchiature di screening (minidoppler per indice ABI e POLE test),
3 elaborazione di programmi educativo-assistenziali personalizzati di nursing vulnologico, relazioni e sinergie con infermieri territoriali, MMG, medici specialisti e centri vulnologici di riferimento. Accesso dell utente Modalità: prescrizione MMG dimissione da Unità Ospedaliera Percorso di cura: individualizzato alle esigenze e risorse della singola persona e dei caregivers, in rapporto all eziologia dell ulcera, gestito per processi in una logica di ottimizzazione e miglioramento continui sino alla guarigione e se necessario nel follow up successivo. Ruolo dell infermiere vulnologo L infermiere vulnologo è l infermiere con titolo di master di 1 livello in vulnologia con una pratica di eccellenza pluriennale comprovata, preferibilmente dovrebbe collaborare con una o più associazione scientifiche del settore e sottoporsi ad un aggiornamento continuo. L infermiere vulnologo ha un ruolo fondamentale di carattere assistenzialeorganizzativo-tecnico-relazionale: garantisce.. tutela.. assicura valuta.. gestisce. Pianifica ogni esigenza, ogni problematica dell utente ma soprattutto lo educa nel prendersi CURA di SE RUOLO NEI CONFRONTI DELL EQUIPE INTERDISCIPLINARE L infermiere vulnologo riveste il ruolo di collante nei confronti dell équipe interdisciplinare di specialisti (chirurgo vascolare, diabetologo, infettivologo, dermatologo, infermieri ADI) che ruotano attorno al centro vulnologico. L equilibrio e l armonia dovranno contraddistinguere le relazioni che saranno improntate seguendo un ottica interdisciplinare e di squadra. Gli specialisti e gli infermieri ADI avranno libero accesso in ogni momento al centro e potranno visitare i pazienti a loro discrezione.
4 Il Medico di Assistenza Primaria, potrà richiedere informazioni a sua discrezione e se richiesto riceverà dei Report periodici via mail con referto fotografico annesso. Gli infermieri delle ADI verranno informati alle dimissioni dei pazienti, l ambulatorio sarà altresì disponibile per consulenze in loco o a domicilio LA CONSULENZA INFERMIERISTICA SPECIALISTICA IN VULNOLOGIA La consulenza infermieristica Negli stati uniti, la figura di nurse consultant (infermiere consulente), nasce tra la fine degli anni 70 ed i primi anni 80. In Inghilterra, la consulenza infermieristica viene introdotta negli anni 90 (consultant nurse, clinical nurse specialist, nurse specialist, advance practicioner nurse, ). In Italia non esiste una figura professionale assimilabile riconosciuta dal nostro ordinamento..è necessario far riferimento alla legge 43/2006 (professionista specialista). Riferimenti normativi: profilo: decreto n 739/94 art.4 l infermiere..concorre direttamente all aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. Codice deontologico 1999: 3.1 l infermiere aggiorna le proprie conoscenze.al fine di migliorare la sua competenza. 3.2 l infermiere assume responsabilità in base al livello di competenza raggiunto e ricorre, se necessario, all intervento o alla consulenza di esperti.riconosce altresì l importanza di prestare consulenza.. Legge n 43/2006: il professionista specialista è il possessore del master di I livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall Università ai sensi del Decreto MIUR n 509/99 (art.1). svolge attività che richiedono un elevato grado di esperienza e specializzazione, quali attività didattiche, di staff, di studio, di ricerca. (art.2) In Italia recentemente la consulenza infermieristica specialistica si stà sviluppando in varie realtà territoriali ed ospedaliere. Gli infermieri consulenti principalmente rivestono ruoli e funzioni di: Aiuto Insegnamento-coaching Diagnostica screening e di monitoraggio del paziente (indice ABI, pole test) Gestione efficace di situazioni soggette a rapidi cambiamenti La consulenza rappresenta il nuovo sentire comune che è la capacità di condividere il proprio sapere con gli altri.
5 E l unione dello sforzo per descrivere l esistente trainandoci dietro i più restii fare squadra ma sempre con uno squardo rivolto al futuro e a quello che si attende e si vuole costruire. La consulenza rappresenta il nuovo ruolo..di professionisti in grado di fornire un concreto supporto alla prassi infermieristica quotidiana. Occorre creare quella conoscenza sistematica che è uno degli elementi indispensabili per il riconoscimento di una professione, e perché questa si affermi nel sistema sociale e culturale. La funzione di consulenza infermieristica permette agli infermieri di affrontare adeguatamente anche le situazioni di incertezza senza per questo sentirsi soli nel risolvere alcuni problemi contingenti. Mettendo in questo modo a disposizione del maggior numero possibile di pazienti le più aggiornate conoscenze scientifiche, le linee guida, la pratica di eccellenza al fine di portarli a guarigione con l appropriato utilizzo di risorse, senza sprechi, nel rispetto della farmaco-economia. LA CONSULENZA VULNOLOGICA IN VALLE D AOSTA L infermiere consulente vulnologo è l infermiere con titolo di master di 1 livello in vulnologia con una pratica di eccellenza pluriennale comprovata, preferibilmente dovrebbe collaborare con una o più associazione scientifiche del settore e sottoporsi ad un aggiornamento continuo. Il consulente vulnologo si occupa principalmente di: Rimozione e correzione dei fattori di rischio presenti nell ambiente di vita dell utente, Diagnostica screening e monitoraggio del paziente vulnologico, Pianificazione di progetti educativi/assistenziali finalizzati all autocura indirizzati all utente e ai caregivers. I progetti sono strettamente individualizzati, prevedono puntuali verifiche e si chiudono con il raggiungimento dell obiettivo prefisso, Pianificazione e supervisione di piani di cura locali (cura della cute, cura della ferita, cicli di terapia elastocompressiva), Collaborazione con MMG e medici specialisti per la cura generale dell utente portatore di lesioni cutanee, Valutazione e scelta personalizzata di ausili per lo sgravio pressorio. La scelta viene effettuata valutando il cut-off ottimale tra sensibilità e
6 specificità, in modo tale da contenere la spesa ottenendo comunque un risultato apprezzabile, Follow up in pazienti a rischio di recidive, Collaborazione con aziende di wound care nel testaggio di presidi per medicazione e presidi tecnologici, Collaborazione con associazioni scientifiche e ricerche scientifiche internet, Implementazione e aggiornamento linee guida, Produzione protocolli e procedure terapeutiche, Insegnamento-coaching Ricerca Autovalutazione del proprio operato. Il consulente infermiere vulnologo collabora e agisce in sinergia con il medico vulnologo, il chirurgo vascolare, il diabetologo, l infettivologo, il MMG, l infermiere, l assistente personale, l adest, l assistente sociale, il fisioterapista, il logopedista e qualsiasi altra figura professionale ruoti attorno all utente. La consulenza infermieristica è attivabile attraverso la richiesta del MMG, successivamente il vulnologo valuterà con quale modalità prendere in carico l utente (singola consulenza, supervisione periodica, supervisione occasionale). Il vulnologo ritiene raggiunto l obiettivo nel momento dell avvenuta guarigione della ferita e della rimozione dei fattori di rischio che potrebbero creare recidive. In allegato il curriculum vitae di IVO GERBELLE. normativi 3.1 L infermiere aggiorna le proprie conoscenze.al fine di migliorare la sua competenza
7 3.2 L infermiere assume responsabilità in base al livello di competenza raggiunto e ricorre, se necessario, all intervento o alla consulenza di esperti riconosce altresì l importanza di prestare consulenza.
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