Facoltà di Ingegneria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Facoltà di Ingegneria"

Transcript

1 Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e dei Materiali L 9 INGEGNERIA INDUSTRIALE (ex DM 270/04) (Ciclo di studio che inizia nell a.a ) (Approvato dal Consiglio della nella seduta del 13 luglio 2011) 1

2 Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, secondo il corrispondente ordinamento nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti doveri dei docenti e degli allievi e determina: a) gli obiettivi formativi specifici del Corso di Studio, il quadro delle conoscenze, delle competenze e abilità da acquisire e profili professionali di riferimento; b) i curricula offerti agli studenti e le regole di presentazione dei piani di studio individuali; c) i requisiti per l ammissione al Corso di Studio e le modalità di verifica; d) l elenco degli insegnamenti con l indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento e l articolazione in moduli ed i crediti assegnati; e) le propedeuticità e le precedenze d esame; f) la tipologia delle forme didattiche adottate e le modalità della verifica della preparazione; g) le attività a scelta dello studente ed i relativi crediti; h) le altre attività formative previste ed i relativi crediti; i) le modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere ed i relativi crediti; j) le modalità di verifica di altre competenze richieste ed i relativi crediti; k) le modalità di verifica dei risultati degli stage, dei tirocini e dei periodi di studio all estero ed i relativi crediti; l) i crediti assegnati per la preparazione della prova finale, le caratteristiche della prova medesima e della relativa attività formativa personale; m) le altre disposizioni sugli obblighi degli studenti; n) le modalità per il trasferimento da altri corsi di studio; o) le forme di verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali. 2

3 a) gli obiettivi formativi specifici, conoscenze e competenze e abilità da acquisire, profili professionali di riferimento Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il laureato in Ingegneria meccanica e dei materiali possiede una solida preparazione di base e una formazione ingegneristica propedeutica all'ampliamento della propria competenza mediante frequenza di un corso laurea magistrale e/o l'aggiornamento durante la vita professionale. Ai fini del conseguimento del titolo di laureato in Ingegneria meccanica e dei materiali, l'allievo deve dimostrare: conoscenza delle discipline scientifiche di base (matematica, fisica, chimica); adeguata conoscenza teorica e operativa dell'informatica e capacità di realizzare programmi di moderata complessità in un linguaggio avanzato (ad es. C, Java,...); capacità di utilizzare le conoscenze di base per l'approfondimento delle discipline tipiche dell'ingegneria industriale; conoscenza generale dell'ingegneria industriale con particolare attenzione alle tecniche e alle normative di rappresentazione, al comportamento in esercizio e alle tecnologie dei materiali metallici e polimerici, alle tecnologie di lavorazione, alla progettazione e alla produzione di componenti e sistemi meccanici, alla termodinamica applicata e alla trasmissione del calore; a seconda dell'orientamento scelto: conoscenza dei sistemi CAD e delle tecniche e sistemi di misura; capacità di saper utilizzare nel modo più appropriato i diversi materiali, tradizionali ed innovativi, di comprenderne potenzialità e limiti, di svilupparne le applicazioni, di gestire i processi di trasformazione e di analizzare tutte le fasi di vita del prodotto; comprensione delle problematiche tecniche caratteristiche dell'ingegneria e di saper comunicare informazioni, dati e soluzioni ad interlocutori specialisti e non; capacità di individuare, acquisire ed interpretare (relativamente alle discipline caratterizzanti) i dati ritenuti utili alla definizione dei problemi ed alla loro soluzione. Per agevolare la transizione dalla scuola secondaria superiore allo studio universitario e favorire l'assimilazione e l'approfondimento della preparazione di base il carico didattico del primo anno è alleggerito rispetto al biennio successivo. Viene dedicato ampio spazio alla formazione di base, tuttavia sono già inserite tematiche industriali relative alle tecniche di rappresentazione e di produzione. Sempre nel corso del primo anno l'allievo è invitato a conseguire la certificazione linguistica in vista dell'uso di parti di testi in lingua straniera nel resto del corso di studio. Nel secondo anno, in cui si completa la preparazione nelle discipline di base, e nella prima parte del terzo si procede con la formazione nelle discipline di area propriamente ingegneristica con insegnamenti nei settori cardine degli ambiti dell'ingegneria meccanica, dell'ingegneria dei materiali dell'ingegneria energetica ed in settori affini. Nel terzo anno l'allievo effettua la scelta del curriculum meccanico, materiali,... che può esser orientato sia al proseguimento degli studi (laurea magistrale), sia ad un percorso professionalizzante che consenta un più agevole inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso un tirocinio o stage. Sempre al terzo anno vengono collocate le attività scelte liberamente dall'allievo che ha ormai raggiunto una maturità che favorisce scelte consapevoli e congruenti sia con il piano degli studi che con le decisioni sul periodo successivo al conseguimento del titolo. Infine, la prova finale, basata sulla redazione e presentazione di un lavoro di approfondimento a valle di un insegnamento o di un tirocinio, permette di esercitare e sviluppare le capacità di esprimere in forma sintetica, rigorosa ed efficace materiale tecnico scientifico appreso e rielaborato in autonomia dall'allievo. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING) L impostazione generale del corso di studio, fondata sul rigore metodologico proprio delle materie scientifiche, fa sì che lo studente maturi, anche grazie ad un congruo tempo dedicato allo studio personale, competenze e capacità di comprensione tali da permettergli di includere nel proprio bagaglio di conoscenze anche alcuni dei temi di più recente sviluppo. Il test di ingresso alla costituisce il primo metro su cui lo studente misura le proprie competenze e conoscenze. Le lezioni di teoria ed il necessario personale approfondimento di studio, e gli eventuali elaborati personali richiesti nell ambito di alcuni insegnamenti forniscono allo studente ulteriori mezzi per ampliare le proprie conoscenze ed affinare la propria capacità di comprensione. L analisi bibliografica su argomenti ed i contatti con il mondo del lavoro specifici nell ambito della preparazione della prova finale, costituiscono un ulteriore banco di prova per il conseguimento delle capacità sopraindicate. 3

4 CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING) L impostazione didattica comune a tutti i percorsi didattici prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto. La parte di approfondimento ed elaborazione delle conoscenze demandate allo studio personale dello studente assume a questo proposito una rilevanza notevole, è infatti tramite una congrua rielaborazione personale delle informazioni introdotte durante le ore di lezione che lo studente misura concretamente quale sia il livello di padronanza delle conoscenze. Accanto allo studio personale assumono notevole importanza anche le attività di laboratorio eseguite in gruppo e le esercitazioni svolte in aula. A completamento degli strumenti offerti allo studente per lo sviluppo di questa capacità nel percorso formativo lo studente può usufruire di tirocini, stage e attività similari. AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS) Una buona capacità di selezionare, elaborare e interpretare dati viene acquisita in relazione sia al trattamento delle misure, sia più in generale alla gestione dei dati di interesse per il proprio campo di studio; ci si riferisce alla adeguata presenza di insegnamenti orientati all analisi e alla presenza di insegnamenti in cui l interpretazione dei risultati è elemento essenziale. L autonomia di giudizio viene perseguita stimolando il lavoro di gruppo in attività di laboratorio ove si possono confrontare le posizioni su aspetti concreti e sulle diverse opzioni che le problematiche offrono. Le implicazioni di più ampio respiro dei significati sociali, scientifici od etici possono trovare stimolo nella presenza di opportunità di interazione con il modo dell impresa e delle professioni. ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS) Le abilità comunicative trovano nel momento delle verifiche del profitto un importante momento di esercizio. Altrettanto importanti al riguardo sono le numerose occasioni di svolgere lavoro di gruppo. La prova finale offre allo studente un momento di sintesi e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di un elaborato, non necessariamente originale, prodotto dallo studente su un area tematica attraversata nel suo percorso di studi. La possibile partecipazione a stage e tirocini e programmi di mobilità internazionale risulta essere ulteriore strumento utile per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS) Ad ogni studente vengono offerti diversi strumenti per sviluppare una capacità di apprendimento sufficiente ad intraprendere studi di livello superiore (laurea magistrale ed eventualmente dottorato di ricerca). Ogni studente può verificare la propria capacità di apprendere ancor prima di iniziare il percorso universitario tramite il test di ingresso alla. La suddivisione delle ore di lavoro complessive previste per lo studente dà un forte rilievo alle ore di lavoro personale per offrire allo studente la possibilità di verificare e migliorare la propria capacità di apprendimento. Analogo obiettivo persegue l impostazione di rigore metodologico degli insegnamenti che dovrebbe portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che, a seguito di precise ipotesi, porti alla conseguente dimostrazione di una tesi. Altri strumenti utili al conseguimento di questa abilità sono le attività di preparazione della prova finale che prevedono che lo studente si misuri e comprenda informazioni nuove non necessariamente fornite dal docente di riferimento, e i tirocini e/o stage svolti sia in Italia che all estero. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati Il laureato in Ingegneria meccanica e dei materiali acquisisce una buona preparazione interdisciplinare che lo rende idoneo ad operare a livello di quadro intermedio, anche in gruppo con tecnici di diversa estrazione. La figura professionale può svolgere una molteplicità di attività all'interno di aziende di vario genere nel settore manifatturiero e di processo: può partecipare alla progettazione di prodotto e di processo, seguire lo sviluppo di prodotti e di nuove tecnologie e la messa a punto dei cicli tecnologici di fabbricazione dei manufatti industriali; può coordinare e seguire le attività di conduzione degli impianti nei reparti di produzione, installare e collaudare macchine e sistemi, curare la manutenzione e la gestione di reparti produttivi, nonché svolgere attività di controllo, verifica ed assistenza tecnica; in laboratori di ricerca e sviluppo può condurre prove, eseguire misure, partecipare all'interpretazione ed analisi dei risultati. Oltre che nell'attività produttiva e di servizio, il laureato può trovare collocazione presso studi di ingegneria, negli uffici tecnici di aziende pubbliche e private, nelle pubbliche amministrazioni ed enti territoriali, negli enti di ricerca. Il corso prepara alle professioni di Ingegneri meccanici Ingegneri dei materiali 4

5 Ingegneri metallurgici Ingegneri industriali e gestionali b) i curricula offerti agli studenti e le regole di presentazione dei piani di studio individuali Il Corso di Studio offre i seguenti due curricula: Curriculum Meccanico Curriculum Materiali La scelta del curriculum viene esercitata all atto dell immatricolazione al corso di studio e può essere cambiata in occasione dell iscrizione al secondo o al terzo anno senza perdita di crediti o frequenze già acquisite. Tabella dello scioglimento degli intervalli di crediti del RAD per il curriculum Meccanico Sono di seguito riportati i crediti attribuiti alle diverse attività ed ambiti disciplinari a seguito dello scioglimento degli intervalli di crediti del RAD, nonché i crediti attribuiti a specifici SSD, che sono stati inseriti nella sezione Off.F della banca dati del Ministero in sede di attivazione del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. La presenza dell abbreviazione obb a fianco dei crediti attribuiti ad un SSD ne denota l obbligatorietà. 5

6 Tabella dello scioglimento degli intervalli di crediti del RAD per il curriculum Materiali Sono di seguito riportati i crediti attribuiti alle diverse attività ed ambiti disciplinari a seguito dello scioglimento degli intervalli di crediti del RAD, nonché i crediti attribuiti a specifici SSD, che sono stati inseriti nella sezione Off.F della banca dati del Ministero in sede di attivazione del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. La presenza dell abbreviazione obb a fianco dei crediti attribuiti ad un SSD ne denota l obbligatorietà. 6

7 Docenti di riferimento del Corso di Studio Prof.ssa Elisabetta CERETTI Prof. Rodolfo FAGLIA Prof.ssa Theonis RICCO I piani di studio individuali Lo studente, nel rispetto dei vincoli dell ordinamento del Corso di Studio (RAD) e dei crediti considerati obbligatori in sede di attivazione del Corso di Studio, può presentare domanda al CCD per l approvazione di un piano di studio individuale (PSI) diverso da quello previsto nel curriculum attivato (vedi punto d) successivo). I PSI possono essere presentati per le seguenti motivazioni: partecipazione a programmi di mobilità studentesca (vedi anche punto k); 7

8 adesione a percorsi didattici appositamente predisposti dalla Facoltà con finalità di eccellenza e/o di conseguimento di doppio titolo o titolo congiunto con altre sedi; passaggio o trasferimento da altri Corsi di Studio e/o da altri Atenei; altre motivazioni adeguatamente documentate dallo studente tramite richiesta scritta contestualmente alla presentazione della proposta piano di studi individuale. Il PSI deve contenere tutte le attività necessarie al conseguimento del titolo, ed è soggetto all approvazione del relativo CCD. Il PSI può prevedere dei vincoli sui crediti a scelta libera dello studente c) i requisiti per l ammissione al Corso di Studio e le modalità di verifica c.1) Requisiti legali per l ammissione al Corso di Studio c.1.1) Studenti con cittadinanza italiana. Per l'iscrizione al Corso di Studio di studenti con cittadinanza italiana è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. Se lo studente è in possesso di altro titolo di studio conseguito all'estero esso deve essere riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti ( Norme per l accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Prot. n. 602 del 18 maggio 2011, Parte I, Cap. II, punto 5). c.1.2) Studenti con cittadinanza non italiana. L ammissione al Corso di Studio di studenti stranieri è regolamentata dalle Norme per l accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (Protocollo n. 602 del 18 maggio 2011). Tali norme stabiliscono anche modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana ove detta verifica sia richiesta e le condizioni di esonero. c.2) Requisito di adeguatezza della preparazione iniziale, modalità di verifica e obblighi formativi aggiuntivi (Regolamento approvato con delibera n. 4 del Consiglio di Facoltà del ). La dell Università degli Studi di Brescia provvede alla verifica del possesso di un adeguata preparazione iniziale degli studenti che intendono iscriversi ad un Corso di Laurea in Ingegneria (art. 6 del D.M. 270/04 e art. 19 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo RAD) tramite una Prova Attitudinale obbligatoria che gli studenti devono sostenere prima dell immatricolazione (art. 4.1 del Regolamento Didattico di Facoltà). La Prova Attitudinale è organizzata in collaborazione con il CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l Accesso) che predispone annualmente una Prova di Ingresso, erogata di norma nei primi giorni di settembre in tutte le aderenti. Lo scopo della Prova è di consentire una valutazione sia della attitudine degli studenti a intraprendere con successo gli studi di Ingegneria sia della adeguatezza della loro preparazione iniziale. La Facoltà provvede a stabilire le modalità con le quali, sulla base delle votazioni ottenute dagli studenti nella Prova Attitudinale e tenendo in considerazione gli aspetti organizzativi, vengono individuati gli studenti che presentino carenze nella preparazione iniziale così rilevanti da rendere necessaria l attribuzione di Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso (art. 6 comma 1 del D.M. 270/04). Gli OFA attribuiti agli studenti sono destinati al recupero delle carenze nelle competenze richieste in ingresso per quanto riguarda le discipline matematiche. Definizione degli obblighi formativi aggiuntivi Gli studenti ai quali siano stati attribuiti OFA sono tenuti a frequentare, con frequenza obbligatoria di almeno il 70% delle lezioni ed esercitazioni, l insegnamento Introduzione alle discipline di base modulo di Matematica che viene erogato nel primo semestre per un totale di 6 ore settimanali di lezioni ed esercitazioni. I contenuti dell insegnamento sono quelli previsti dalla Prova di Ingresso del CISIA per la parte riguardante la Matematica che sono riportati in appendice. Gli studenti con OFA frequentano regolarmente le lezioni degli insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio; gli orari delle lezioni dell insegnamento Introduzione alle discipline di base modulo di Matematica sono inserite nell orario delle lezioni del primo semestre dei singoli Corsi di Studio. Essi non sono tuttavia ammessi a frequentare i Gruppi di esercitazione di Inglese durante il primo semestre. Gli studenti con OFA che hanno soddisfatto il requisito di frequenza sono ammessi a partecipare al primo appello d esame dell insegnamento Introduzione alle discipline di base modulo di Matematica che si terrà al termine del primo semestre e prima dell inizio della corrispondente sessione d esami. Gli studenti con OFA che hanno sostenuto l esame con esito positivo, hanno con questo adempiuto agli OFA e possono cominciare a sostenere regolarmente gli esami degli insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio nella sessione d esami del primo semestre. Tutti gli altri studenti non saranno invece ammessi a sostenere gli esami degli 8

9 insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio fino a quando non avranno adempiuto agli OFA. A detti studenti è consentito il riconoscimento dei crediti relativi al conseguimento della certificazione di conoscenza di una lingua comunitaria diversa dall Italiano (art. 7 D.M. 270/04) e l eventuale partecipazione alle attività di preparazione al conseguimento della certificazione PET, tranne nel primo semestre, ed alle sessioni d esame PET organizzate dalla Facoltà. Successive scadenze per la verifica dell adempimento degli obblighi formativi aggiuntivi Durante la sessione d esami del primo semestre viene offerta la possibilità agli studenti che non abbiano ancora adempiuto agli OFA di seguire un ciclo di esercitazioni di preparazione al superamento dell esame dell insegnamento Introduzione alle discipline di base modulo di Matematica. Un secondo appello d esame dell insegnamento si tiene alla fine della sessione d esami del primo semestre. Gli studenti che hanno sostenuto l esame con esito positivo possono cominciare a sostenere regolarmente gli esami degli insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio a partire dalla prima sessione utile successiva. Un terzo appello d esame dell insegnamento si tiene alla fine del periodo didattico del secondo semestre e prima della corrispondente sessione d esami. Gli studenti che hanno sostenuto l esame con esito positivo possono cominciare a sostenere regolarmente gli esami degli insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio a partire dalla sessione d esami del secondo semestre. Dopo il terzo appello d esame, gli studenti che risultassero ancora gravati di OFA hanno un ulteriore possibilità di adempiere agli OFA presentandosi alla Prova Attitudinale di settembre per l anno accademico successivo e rientrando, a seguito dei risultati ottenuti nella Prova, fra gli studenti ai quali non sono attribuiti OFA in base alle modalità stabilite dalla Facoltà per l anno accademico successivo. In questo caso gli studenti potranno cominciare a sostenere regolarmente gli esami degli insegnamenti curriculari del loro Corso di Studio a partire dalla prima sessione utile successiva a quella di recupero. Il Percorso Propedeutico agli Studi di Ingegneria. d) l elenco degli insegnamenti con l indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento e l eventuale articolazione in moduli ed i crediti assegnati Piano degli Studi (ai sensi del DM 270/04) Curriculum Meccanico (ciclo di studio che inizia nell a.a ) Primo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 1 ALGEBRA E GEOMETRIA 9 B S1 MAT/02 2 ANALISI MATEMATICA I 9 B S1 MAT/05 3 CHIMICA 9 B S2 CHIM/07 4 FISICA SPERIMENTALE (Mecc., Elettrom.) 9 B S2 FIS/01 5 DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE 6 C S2 ING IND/15 6 INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE (Corso Integrato) 9 Elementi di informatica e programmazione (6) B Complementi di programmazione (3) M 7 LINGUA STRANIERA 3 L S1 S1 ING INF/05 ING INF/05 Secondo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 8 ANALISI MATEMATICA II 9 B S1 MAT/05 9 FISICA SPERIMENTALE (Ottica Onde) 6 B S1 FIS/01 10 MECCANICA RAZIONALE 6 B S2 MAT/07 11 TECNOLOGIE MECCANICHE 12 C A ING IND/16 12 FISICA TECNICA 9 C S2 ING IND/10 13 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI E DEI COMPOSITI 9 C S2 ING IND/22 14 METALLURGIA 9 C S1 ING IND/21 Terzo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 15 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE 9 C S1 ING IND/13 16 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 9 I S1 ICAR/08 17 ELETTROTECNICA 6 I S1 ING IND/31 9

10 18 MISURE MECCANICHE E TERMICHE 9 C S1 ING IND/12 19 STRUMENTAZIONE ELETTRONICA 6 I S2 ING INF/07 20 LABORATORIO DI DISEGNO E CAD 9 C A ING IND/15 21 A SCELTA LIBERA 15 V PROVA FINALE 3 L Tipo di attività formativa: B = base; C = caratterizzante; I = affine o integrativa; M = ulteriore attività formativa; V = a scelta dello studente; L = prova finale e lingua Lo studente dovrà acquisire nel suo percorso di studi 15 crediti riservati ad attività formative autonomamente scelte (vedi punto g) successivo). Ai sensi dell'art. 10 comma 5 del D.M. 270, le attività formative autonomamente scelte sono soggette a verifica di coerenza con il progetto formativo da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. Curriculum Materiali (ciclo di studio che inizia nell a.a ) Primo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 1 ALGEBRA E GEOMETRIA 9 B S1 MAT/02 2 ANALISI MATEMATICA I 9 B S1 MAT/05 3 CHIMICA 9 B S2 CHIM/07 4 FISICA SPERIMENTALE (Mecc., Elettrom.) 6 B S2 FIS/01 5 DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE 9 I S2 ING IND/15 6 INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE (Corso Integrato) 9 Elementi di informatica e programmazione (6) B Complementi di programmazione (3) M 7 LINGUA STRANIERA 3 L S1 S1 ING INF/05 ING INF/05 Secondo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 8 ANALISI MATEMATICA II 9 B S1 MAT/05 9 FISICA SPERIMENTALE (Ottica Onde) 6 B S1 FIS/01 10 MECCANICA RAZIONALE 6 B S2 MAT/07 11 TECNOLOGIE MECCANICHE 12 C A ING IND/16 12 FISICA TECNICA 9 C S2 ING IND/10 13 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI E DEI COMPOSITI 9 C S2 ING IND/22 14 METALLURGIA 9 C S1 ING IND/21 Terzo anno (attivo nel a.a ) CFU Attività Per. SSD 15 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE 9 C S1 ING IND/13 16 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 9 I S1 ICAR/08 17 ELETTROTECNICA 6 I S1 ING IND/31 18 TECNOLOGIE METALLURGICHE CON LABORATORIO (Corso Integrato) 12 Tecnologie metallurgiche (9) C S1 ING IND/21 Laboratorio di materiali metallici (3) M S2 ING IND/21 19 POLIMERI INDUSTRIALI 6 C S2 ING IND/22 18 LABORATORIO DI MATERIALI POLIMERICI (Corso Integrato) 6 Caratterizzazione di materiali polimerici (3) M S2 ING IND/22 Analisi strumentale (3) M S2 ING IND/22 21 A SCELTA LIBERA 15 V PROVA FINALE 3 L Tipo di attività formativa: B = base; C = caratterizzante; I = affine o integrativa; M = ulteriore attività formativa; V = a scelta dello studente; L = prova finale e lingua 10

11 Lo studente dovrà acquisire nel suo percorso di studi 15 crediti riservati ad attività formative autonomamente scelte (vedi punto g) successivo). Ai sensi dell'art. 10 comma 5 del D.M. 270, le attività formative autonomamente scelte sono soggette a verifica di coerenza con il progetto formativo da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. In particolare, per la laurea in Ingegneria Meccanica e dei Materiali curriculum Materiali, il Consiglio di Coordinamento Didattico consiglia vivamente la scelta del seguente insegnamento: CFU Per. SSD LABORATORIO DI SPETTROSCOPIA PER L'ANALISI DEI MATERIALI 6 S2 CHIM/07 e) le propedeuticità e le precedenze d esame Precedenze d esame Insegnamento Precedenza * Analisi matematica II Analisi matematica I Fisica sperimentale (Ottica Onde) Fisica sperimentale (Mecc., Elettrom.) Elettrotecnica Analisi matematica I Fisica sperimentale (Mecc., Elettrom.) Meccanica razionale Algebra e geometria Analisi matematica I Tecnologie meccaniche Disegno tecnico industriale Fisica tecnica Chimica Fisica sperimentale (Mecc., Elettrom.) Scienza e tecnologia dei polimeri e dei compositi Chimica Metallurgia Chimica Meccanica applicata alle macchine Analisi matematica I Fisica sperimentale (Mecc., Elettrom.) Scienza delle costruzioni Analisi matematica II Meccanica razionale Misure meccaniche e termiche Analisi matematica I Fisica tecnica Laboratorio di disegno e CAD Disegno tecnico industriale Tecnologie metallurgiche con laboratorio Metallurgia Polimeri industriali Scienza e tecnologia dei polimeri e dei compositi Laboratorio di materiali polimerici Scienza e tecnologia dei polimeri e dei compositi * Nell All. 1 vengono specificati gli insegnamenti considerati precedenze d esame equivalenti a quelle qui esplicitamente indicate. f) Informazioni sugli insegnamenti, la tipologia delle forme didattiche adottate, anche a distanza, e le modalità della verifica della preparazione Informazioni sugli insegnamenti Nel Portale Didattica in rete sono specificati il docente coordinatore dell'insegnamento, gli eventuali moduli didattici che compongono l'insegnamento, scopi e programma del modulo, testi consigliati, orari di ricevimento, pagine del docente, avvisi e materiale. Tipologia delle forme didattiche Le forme didattiche potranno essere del tipo: Lezioni ex cathedra: l allievo partecipa ad una lezione ed elabora autonomamente i contenuti teorici ed i risvolti pratici degli argomenti. Esercitazioni: si sviluppano esempi che consentono di chiarire dal punto di vista analitico, numerico e grafico i contenuti delle lezioni. 11

12 Attività di Laboratorio/Progetto: sono previste attività guidate per l interazione dell allievo con strumenti, apparecchiature o altri supporti di vario genere, e/o lo sviluppo di una soluzione progettuale a diversi livelli di astrazione partendo da specifiche assegnate dal docente. Seminari: l allievo partecipa ad incontri in cui sono presentate tematiche d interesse per il proprio corso di studi, senza che sia prevista una fase di verifica dell apprendimento. Visite guidate: l allievo partecipa a visite tecniche presso aziende o centri di ricerca operanti in settori d interesse del Corso di studio. Tirocinio/stage: l attività può essere svolta all interno o all esterno dell Università, anche in relazione alla preparazione dell elaborato finale, presso qualificate strutture pubbliche e private con le quali siano state stipulate apposite convenzioni a livello di Ateneo, Facoltà o Dipartimenti delle Facoltà. Elaborato finale: attività di sviluppo di progetto, di analisi o di approfondimento attribuita da un docente e svolta autonomamente dall allievo. Esami e verifiche del profitto Gli esami e le prove di verifica sono attività volte ad accertare il grado di preparazione degli Allievi. Possono essere orali e/o scritti e/o grafici, o consistere in prove pratiche o nella stesura di elaborati. La votazione degli esami viene espressa in trentesimi. Possono essere presenti insegnamenti integrati costituiti da più moduli distinti per i quali è prevista un unica prova finale di profitto. Gli insegnamenti possono essere erogati con collocazione semestrale oppure annuale. Le modalità d esame, ivi comprese eventuali forme di verifiche in itinere, sono rese note all inizio delle lezioni dell insegnamento. Il calendario didattico è articolato secondo due periodi didattici (semestri). Per ogni insegnamento semestrale sono previsti cinque appelli la cui collocazione all'interno del calendario didattico per ciascun anno accademico viene definita a livello coordinato da parte del Consiglio di Facoltà, garantendo un'equilibrata distribuzione temporale degli appelli stessi. g) le attività a scelta dello studente e i relativi crediti Le scelte relative alle attività a scelta libera verranno effettuate di norma all atto dell iscrizione al III anno, nell ambito dei CFU ad esse dedicati ed indicati nei piani di studio. Le attività a scelta libera devono essere coerenti con il progetto formativo e possono riguardare: insegnamenti attivi nell Ateneo attività di tirocinio o stage (3, 6 o 9 CFU; per le attività svolte all esterno dell Università il minimo numero di CFU è 6, vedi punto k) successivo) altre attività deliberate allo scopo dalla Facoltà, secondo quanto riportato nei piani di studio Lo studente potrà considerare per le sue scelte autonome prioritariamente tutti gli insegnamenti attivi presso la Facoltà nei Corsi di Studio di primo livello. La verifica della coerenza delle attività con il progetto formativo è effettuata dal Consiglio di Coordinamento Didattico (CCD). La scelta di insegnamenti facenti parte delle attività formative di Corsi di Studio di secondo livello non è di norma considerata coerente con il percorso formativo di primo livello e potrà essere accettata solo se adeguatamente motivata o se esplicitamente prevista nel Manifesto degli Studi. Ogni anno nel Manifesto degli Studi sarà riportato un elenco di insegnamenti suggeriti dal CCD agli allievi come possibili scelte per completare il proprio piano degli studi. h) le altre attività formative previste e i relativi crediti Altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario alla cui progettazione e realizzazione la Facoltà abbia concorso potranno essere riconosciute nel limite massimo di 20 CFU. Sulla materia delibera il CCD sulla base delle convenzioni nell ambito delle quali le attività si sono svolte. i) le modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere e i relativi crediti Prova di conoscenza di una lingua straniera 12

13 Alla Prova di Conoscenza di una Lingua Comunitaria diversa dalla Lingua Italiana sono destinati 3 CFU. La conoscenza della Lingua viene riconosciuta mediante presentazione, da parte dell'allievo, di una Certificazione internazionale di conoscenza della Lingua riconosciuta dalla Facoltà. L elenco delle Certificazioni internazionali riconosciute, con l indicazione del livello di competenze linguistiche richiesto in relazione al quadro di riferimento della Comunità Europea, è consultabile sul sito della Facoltà. Il conseguimento della Certificazione può anche essere antecedente all'immatricolazione, ma deve comunque essere ottenuto entro il secondo anno accademico di iscrizione (entro il 31 ottobre). L elenco delle Certificazioni internazionali riconosciute è riportato nell allegato in calce. Limitatamente alla Lingua Inglese, sono organizzate Esercitazioni di preparazione alla Certificazione P.E.T. (Preliminary English Test) University of Cambridge da parte di Collaboratori ed Esperti Linguistici madrelingua afferenti al Centro Linguistico Interfacoltà. Il Centro Linguistico Interfacoltà organizza inoltre sessioni di esame per gli allievi della Facoltà per il conseguimento della Certificazione P.E.T. j) le modalità di verifica di altre competenze richieste e i relativi crediti All allievo non sono attualmente richieste altre competenze. k) le modalità di verifica dei risultati degli stage, dei tirocini e dei periodi di studio all estero e i relativi crediti Periodi di studio all estero Le attività degli allievi nei programmi di mobilità sono disciplinate dall allegato Regolamento didattico della (compatibile DM 270/04) per la partecipazione e l accreditamento di attività formative svolte da studenti coinvolti in programmi di mobilità (Approvato dal Consiglio di Facoltà del ). Stage e tirocini Le attività di stage esterno e progetto formativo interno sono disciplinate dall allegato: Regolamento di Facoltà per lo svolgimento di attività di stage esterno e progetto formativo interno nell ambito dei piano di studio dei Corsi di Laurea di primo livello (Approvato dal Consiglio di Facoltà del ) In particolare, per quanto riguarda il presente Corso di Studio, le attività di stage esterno possono consistere in moduli da 6 CFU oppure 9 CFU, le attività relative a progetti formativi interni possono consistere in moduli da 3 CFU, 6 CFU oppure 9 CFU, da collocare fra le attività formative autonomamente scelte. l) i crediti assegnati per la preparazione della prova finale, le caratteristiche della prova medesima e della relativa attività formativa personale Alla preparazione della prova finale sono assegnati 3 CFU. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste nella preparazione, presentazione e discussione di fronte ad apposita Commissione, di un lavoro svolto in modo autonomo nell'ambito di un insegnamento oppure di un tirocinio o stage. Nel primo caso si richiede l'approfondimento di aspetti teorici o applicativi oppure un'attività di sviluppo progettuale, nel secondo caso una relazione tecnica sulle attività svolte e i risultati ottenuti presso la struttura (impresa, ente o ordine) che ha ospitato l'allievo. La Prova finale è disciplinata dall allegato: Regolamento organizzativo della prova finale di laurea (Ordinamento ex D.M. 270/04) (Approvato dal Consiglio di Facoltà del ). 13

14 m) le altre disposizioni su eventuali obblighi degli studenti Gli Allievi sono tenuti a controllare la corrispondenza ricevuta all indirizzo di posta elettronica a loro assegnato dall Ateneo, all atto dell immatricolazione, in quanto canale ufficiale di comunicazione con la Facoltà L Allievo è tenuto a rispettare gli obblighi di frequenza stabiliti dalla Facoltà. Nel caso di frequenza obbligatoria l accertamento della presenza è demandata ai docenti responsabili di ciascun insegnamento nel rispetto del Regolamento di Facoltà. n) le modalità per l eventuale trasferimento da altri corsi di studio Le modalità per il trasferimento e passaggio da altri Corsi di Studio sono disciplinate dagli allegati: Regolamento dei crediti formativi nell adeguamento dei piani di studio e nei passaggi interni (Approvato nel Consiglio di Facoltà del ) Linee Guida per gli adempimenti per la prosecuzione delle carriere, formazione dei piani di studio, l iscrizione ai corsi di studio, l iscrizione ai crediti, passaggi, trasferimenti, riconoscimento di titolo accademico per l a.a (Approvato nel Consiglio di Facoltà del ) o) le forme di verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali Qualora risulti che un allievo, iscritto al Corso di Studio, non abbia acquisito crediti formativi per più di 8 anni consecutivi, i crediti precedentemente acquisiti saranno soggetti a verifica di obsolescenza da parte del CCD che potrà proporre alla Facoltà il loro riconoscimento in tutto o in parte. Le attività formative i cui crediti risultino obsoleti, potranno essere valutate esclusivamente in relazione alla determinazione di specifici programmi di studio, ferma restando l obbligatorietà delle verifiche di profitto ai fini dell acquisizione dei crediti. 14

15 ALLEGATO 1 Insegnamenti considerati equivalenti ai fini delle precedenze d esame. Insegnamento Insegnamenti equivalenti Algebra e geometria Algebra e geometria (6 CFU) Analisi matematica I Analisi matematica A (5 CFU) e Analisi matematica B (5 CFU) Chimica Elementi di chimica (6 CFU) Fisica sperimentale (Mecc., Elettrom.) Fisica sperimentale A+C (9 CFU) Fisica sperimentale A (5 CFU) e Fisica sperimentale C (5 CFU) Disegno tecnico industriale Elementi di rappresentazione e fabbricazione (9 CFU) Disegno tecnico industriale (5 CFU) Analisi matematica II Analisi matematica A (5 CFU) e Analisi matematica B (5 CFU) e Complementi di analisi matematica (5 CFU) Almeno 15 CFU nel SSD MAT/05 Meccanica razionale Meccanica razionale M (5 CFU) Meccanica razionale (5 CFU) Fisica tecnica Fisica tecnica (5 CFU) e Termofluidodinamica (5 CFU) Fisica tecnica (5 CFU) e Complementi di trasmissione del calore (5 CFU) Metallurgia Metallurgia (5 CFU) e Materiali metallici (5 CFU) Metallurgia (6 CFU) La Tabella non è da considerarsi esaustiva: su casi non esplicitamente contemplati delibererà il CCD. 15

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica L 9 INGEGNERIA INDUSTRIALE (ex DM 270/04) (Approvato dal Consiglio di del 7 7 2010) 1 Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti organizzativi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria dell Automazione Industriale L 9 INGEGNERIA INDUSTRIALE (ex DM 270/04) & L 8 INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE (ex DM 270/04) (Approvato dal Consiglio

Dettagli

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA GESTIONALE L 9 Ingegneria industriale (ex DM 270/04) (Ciclo di studio che inizia nell'a.a. 2011 12) (Approvato dal Consiglio di del 13 luglio 2011)

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-28 Ingegneria Elettrica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA INFORMATICA L8 Ingegneria dell informazione (ex DM 270/04) (Approvato dal Consiglio di del 7 luglio 2010) 1 Il Regolamento Didattico specifica gli

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

INGEGNERIA CHIMICA 1 Sede di Milano - Leonardo

INGEGNERIA CHIMICA 1 Sede di Milano - Leonardo POLITECNICO DI MILANO 2002/2003 III Facoltà di Ingegneria di Milano - Leonardo ANNO ACCADEMICO 2002/2003 Regolamenti Didattici dei Corsi di Studio in INGEGNERIA CHIMICA 1 Sede di Milano - Leonardo Corso

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Scuola di Ingegneria e Architettura Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Art. 1 Requisiti per l'accesso al Corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è necessario il possesso di

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA Manifesto degli Studi Il Corso di Studi per il conseguimento della Laurea triennale in Fisica richiede l acquisizione di 180 crediti formativi

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Sicurezza dei sistemi

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica Articolo 1 - Denominazione del Corso e Classe di appartenenza È istituito presso l Università degli Studi della Basilicata il Corso di Laurea in Chimica,

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

Corso di Laurea in Disegno Industriale

Corso di Laurea in Disegno Industriale Corso di Laurea in Disegno Industriale Classe 4 Classe delle Lauree in Disegno Industriale Obiettivi del Corso di Laurea e Figura Professionale Il Corso di Laurea ha come obiettivo la formazione di tecnici

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE Art. 1 - Denominazione e classe di appartenenza E` istituito presso l'università degli Studi di Torino il Corso di Laurea

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe L-9 in Ingegneria Industriale conforme al D.M. 270

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe L-9 in Ingegneria Industriale conforme al D.M. 270 Denominazione del corso di studio: Ingegneria Industriale Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea classe L-9 in Ingegneria Industriale conforme al D.M. 270 Classe di appartenenza: Ingegneria industriale

Dettagli

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: L-7 Ingegneria civile e ambientale NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Corso di nuova istituzione secondo DM 270 DIPARTIMENTO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01 GIURISPRUDENZA) Art. 1 Premesse

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica

Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Parma Dipartimento di Matematica e Informatica Corso di Laurea in Informatica Laurea di primo livello Classe L-31 Scienze e Tecnologie Informatiche (studenti immatricolati negli

Dettagli

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione

Dettagli

3. Sbocchi professionali

3. Sbocchi professionali corso di laurea INGEGNERIA GESTIONALE classe denominazione del corso 09 INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE allegato n. denominazione della classe sedi didattiche Il Corso di Laurea è attivato sia in sede che

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MARKETING E ORGANIZZAZIONE D IMPRESA (CLASSE L-18 Scienze dell economia e della gestione aziendale) Art. 1 Premesse e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Ingegneria

Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Ingegneria UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Ingegneria Obiettivi didattici INGEGNERIA MECCANICA La conoscenza della matematica, dell'informatica e delle scienze

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Informatica

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Informatica Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Informatica Titolo I - Istituzione ed attivazione Art. 1 - Informazioni generali 1. Il presente Regolamento didattico si riferisce al Corso di Laurea in Informatica,

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Come cambia il Manifesto del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale

Come cambia il Manifesto del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale 1 Come cambia il Manifesto del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Le novità del DM270 2 Accento sugli aspetti metodologici piuttosto che su quelli professionalizzanti Separazione netta livelli

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA (CLASSE LM-40 Matematica) Art. 1 Premesse

Dettagli

OTTICA E OPTOMETRIA. Corso di Laurea in. (classe L-30)

OTTICA E OPTOMETRIA. Corso di Laurea in. (classe L-30) Corso di Laurea in OTTICA E OPTOMETRIA (classe L-30) Corso di Laurea in Ottica e Optometria (LB24, Classe L-30) Informazioni generali Il Corso di laurea in Ottica e Optometria è attivato ai sensi del DM

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA INFORMATICA

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA INFORMATICA Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA INFORMATICA L8-Ingegneria dell informazione (ex DM 270/04) (Ciclo di studio che inizia nell a.a. 2014-15) (Approvato dal CCSA di Ingegneria Informatica

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Articolo 1 - Denominazione del Corso e Classe di appartenenza È istituito presso l Università degli Studi della Basilicata il Corso

Dettagli

Corso di Laurea in Fisica

Corso di Laurea in Fisica OBIETTIVI FORMATIVI Università degli Studi di Parma Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra M. Melloni Corso di Laurea in Fisica Laurea di I livello nella Classe L-30 Scienze e Tecnologie Fisiche

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Classe L9 Ingegneria Industriale Ordine degli Studi 2014/2015 Anni attivati I, II e III Obiettivi formativi specifici Nell ambito degli

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina le finalità, l organizzazione e il funzionamento del Corso di studio in Giurisprudenza

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I B R E S C I A DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, ARCHITETTURA, TERRITORIO, AMBIENTE E DI MATEMATICA DIC ATAM V I A B R A N Z E, 4 3-2 5 1 2 3 B R E S C I A Regolamento

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria. Corsi di Studio in Ingegneria Informatica Laurea - Laurea Magistrale

Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria. Corsi di Studio in Ingegneria Informatica Laurea - Laurea Magistrale Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Corsi di Studio in Ingegneria Informatica Laurea - Laurea Magistrale a.a. 2010/2011 Presidente: Prof. Stefano Russo [titolo presentazione]

Dettagli

FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Classe 11 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN LINGUE E LETTERATURE EUROMEDITERRANEE La laurea triennale in LINGUE E LETTERATURE EUROMEDITERRANEE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

Le lingue straniere e i Lettorati nei corsi di Laurea e Laurea Magistrale: lineeguida

Le lingue straniere e i Lettorati nei corsi di Laurea e Laurea Magistrale: lineeguida Dipartimento di Scienze Umane e Sociali a.a. 2015-2016 Le lingue straniere e i Lettorati nei corsi di Laurea e Laurea Magistrale: lineeguida 1. Gli insegnamenti di lingua straniera presenti nei piani di

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41)

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41) Page 1 of 5 Facoltà: MEDICINA E CHIRURGIA Corso: 8415 - MEDICINA E CHIRURGIA (LM) Ordinamento: DM270 Titolo: MEDICINA E CHIRURGIA Testo: Scuola di Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI

Dettagli

Regolamento Didattico. Corso di Laurea Magistrale Interateneo (Università del Sannio e Università Federico II di Napoli) in Ingegneria Energetica

Regolamento Didattico. Corso di Laurea Magistrale Interateneo (Università del Sannio e Università Federico II di Napoli) in Ingegneria Energetica Regolamento Didattico Corso di Laurea Magistrale Interateneo (Università del Sannio e Università Federico II di Napoli) in Ingegneria Energetica Sede amministrativa: Università degli Studi del Sannio ART.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA (CLASSE LM-6 BIOLOGIA) Art. 1 Premesse e finalità

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA 1. Domanda: I c.d. requisiti Sapienza sono di applicazione obbligatoria o sono solo raccomandazioni? Risposta: Il possesso dei requisiti Sapienza è obbligatorio per tutti i corsi che vengono istituiti

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Regolamento didattico del corso di studio per il conseguimento della laurea in Scienza dei Materiali. Art.1 - Norme generali...1 Art.2 - Obiettivi formativi...2 1. Obiettivi specifici del corso...2 2.

Dettagli

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA DIPARTIMENTO di MATEMATICA REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA Emanato con D.R. n. 413 del 2 luglio 2015 INDICE Art. 1 Definizioni... 3 Art. 2 Obiettivi della

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Stralcio di Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA INFORMATICA LM 32 Ingegneria informatica (ex DM 270/04) (Ciclo di studio che inizia nell a.a. 2011 12) (Approvato dal Consiglio

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica. Manifesto degli Studi A.A. 2012-2013 (Regolamento didattico 2011)

Corso di Laurea in Informatica. Manifesto degli Studi A.A. 2012-2013 (Regolamento didattico 2011) Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Informatica CLASSE L-31 (Lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche) Manifesto degli Studi A.A. 2012-2013

Dettagli

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali Agraria Laurea in Scienze agrarie 9 Corso di laurea in Scienze agrarie DURATA NORMALE 3 anni CREDITI 180 SEDE Udine ACCESSO Libero (D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) SEDE DI FORLI - Corso: Ordinamento: SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) DM270 MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE Scuola di Lingue

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016

Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016 Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016 Indice: Premessa, Borse di studio, Internazionalizzazione 1) Titoli accademici 2) Requisiti di ammissione 3) Periodo

Dettagli

INGEGNERIA INFORMATICA

INGEGNERIA INFORMATICA corso di laurea INGEGNERIA INFORMATICA classe denominazione del corso 09 INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE allegato n. denominazione della classe Obiettivi formativi specifici Il Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO AVVISO di BANDO FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO Corso di laurea magistrale ad accesso libero in: MATEMATICA (LM39, CLASSE LM-40) PROVE DI AMMISSIONE A.A. 2014/2015

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16

Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16 Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16 Marketing (Anno II, semestre I, n 9

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Aldo Moro

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Aldo Moro UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Aldo Moro FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INFORMATCA E COMUNICAZIONE DIGITALE Art. 1 Finalità (art.2 c.6 art.15

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/2015

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/2015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA DIPARTIMENTO DIIES Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/ 1 Premessa L offerta formativa del DIIES dell Università degli Studi

Dettagli

I4M LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA

I4M LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA Ordine degli Studi a.a. 2015/201 I4M LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-33 Ingegneria meccanica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO

Dettagli

Criteri di accesso alla Laurea Magistrale

Criteri di accesso alla Laurea Magistrale Criteri di accesso alla Laurea Magistrale 1. Ammissione ad un corso di Laurea Magistrale 1.1 Per essere ammessi ad un corso di Laurea Magistrale (LM) attivato presso il Dipartimento di Ingegneria ai sensi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI INGEGNERIA sede di REGGIO EMILIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI INGEGNERIA sede di REGGIO EMILIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA sede di REGGIO EMILIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE (CLASSE LM-31 INGEGNERIA GESTIONALE)

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI di MESSINA Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Chimica e Ingegneria Industriale Contrada Di Dio, 98166 - Messina (ITALIA)

UNIVERSITA' DEGLI STUDI di MESSINA Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Chimica e Ingegneria Industriale Contrada Di Dio, 98166 - Messina (ITALIA) UNIVERSITA' DEGLI STUDI di MESSINA Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Chimica e Ingegneria Industriale Contrada Di Dio, 98166 - Messina (ITALIA) DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRONICA, CHIMICA E INGEGNERIA

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in INFORMATICA

Corso di Laurea Specialistica in INFORMATICA Corso di Laurea Specialistica in INFORMATICA Finalità Formare laureati specialistici in grado di effettuare la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione dei lavori, la stima, il collaudo

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

DIZIONARIO UNIVERSITARIO

DIZIONARIO UNIVERSITARIO DIZIONARIO UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO L anno accademico può essere suddiviso in due periodi dell anno in cui frequentare le lezioni e dare gli esami. In genere il primo periodo dura da ottobre a gennaio,

Dettagli

Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologia Quantitative (SEAM) Università degli Studi di Messina

Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologia Quantitative (SEAM) Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologia Quantitative (SEAM) Università degli Studi di Messina REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE E FINANZIARIE

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ANALISI, CONSULENZA E GESTIONE FINANZIARIA (INTERCLASSE LM-16 FINANZA

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Facoltà di INGEGNERIA

Università degli Studi di Bergamo. Facoltà di INGEGNERIA Università degli Studi di Bergamo Facoltà di INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Classe di appartenenza: L-9 Ingegneria Industriale Mechanical Engineering REGOLAMENTO DIDATTICO (modificato

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI DIPLOMA TRIENNALE DI PRIMO LIVELLO IN DESIGN DELLA MODA

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI DIPLOMA TRIENNALE DI PRIMO LIVELLO IN DESIGN DELLA MODA REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI DIPLOMA TRIENNALE DI PRIMO LIVELLO IN DESIGN DELLA MODA ACCADEMIA DELLA MODA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI DIPLOMA TRIENNALE DI PRIMO LIVELLO IN DESIGN DELLA MODA INDICE

Dettagli