Art. 4. Organi e strutture del Corso di studi Art.5. Conoscenze richieste per l accesso e offerta didattica integrativa

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1 1 Art.1. Definizioni Regolamento didattico del Corso di Laurea a.a in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'università degli Studi di Napoli Federico II Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, Classe N. L-9 Ai sensi del presente Regolamento si intende: per Università, l'università degli Studi di Napoli Federico II; per Dipartimento, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'università degli Studi di Napoli Federico II; per Scuola, la Scuola Politecnica e delle Materie di Base dell'università degli Studi di Napoli Federico II; per Statuto, il vigente Statuto dell'università degli Studi di Napoli Federico II; per Regolamento sull'autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 22 ottobre 2004, n. 270; per Corso di Studio, di seguito denominato CdS, il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione come individuato dal successivo art. 2; per Commissione, la Commissione di Studio del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione; per settori scientifico-disciplinari, di seguito denominati SSD, i raggruppamenti di discipline definiti dal D.M. del 23 dicembre 1999 e successive modificazioni e/o integrazioni; per obiettivi formativi, l'insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale, al conseguimento dei quali il Corso di studio è finalizzato; per attività formativa, ogni attività organizzata o prevista al fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento, tra l'altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all'orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio individuale e di autoapprendimento; per Crediti Formativi Universitari, di seguito denominati, le unità di misura dell impegno dello studente relativo alle attività formative, come stabilito all art. 5 del RAD per curriculum, l'insieme delle attività formative, previste dal presente Regolamento, che configura il percorso formativo finalizzato al conseguimento del titolo di studio; per Manifesto degli Studi, il documento in cui si specificano modalità e condizioni per l'acquisizione dei necessari al conseguimento del titolo di studio; per piano di studio l'insieme delle attività formative scelte dallo studente al fine del conseguimento del titolo di studio, previste dal presente Regolamento. Art. 2. Titolo e Corso di Laurea Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione, appartenente alla Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (Classe n. L-9), incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale. I requisiti di ammissione al Corso di Laurea sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e culturali possono essere ulteriormente specificati nel presente Regolamento, in ossequio a quanto previsto dall'art.11 del RAD. Art. 3. Obiettivi formativi La laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione ha come obiettivo la preparazione di laureati con una formazione prevalentemente orientata alla organizzazione e gestione dei sistemi di produzione di beni e servizi, di ottimizzazione, automazione e controllo dei processi, con attenzione e sensibilità agli aspetti legati alla qualità, alla sicurezza ed alla sostenibilità economica e ambientale. Il percorso formativo intende rispondere alla domanda di professionalità caratterizzate da cultura e competenze interdisciplinari, capaci di analizzare e considerare i diversi aspetti che concorrono al funzionamento di sistemi complessi (organizzativi, economici, gestionali, tecnologici). Per queste ragioni, il percorso formativo privilegia, nel suo complesso, l acquisizione di una cultura generale di tipo interdisciplinare ad ampio spettro che favorisca un inserimento professionale che privilegi una forte flessibilità sia in termini di ruoli e funzioni sia dal punto di vista dei comparti applicativi. Obiettivi principali del Corso di Studi sono pertanto: la conoscenza delle problematiche fondamentali di tipo organizzativo, gestionale e tecnico che si presentano in diversi contesti applicativi;

2 l'acquisizione di capacità di analisi e risoluzione dei principali problemi decisionali che ricorrono nella pratica della gestione aziendale; la capacità di analisi di un bilancio aziendale, attraverso la valutazione delle voci di costo dei prodotti, dei servizi e dei processi di trasformazione; la comprensione degli effetti provocati dall introduzione di soluzioni tecniche ed organizzative; la capacità di utilizzazione dei fondamentali strumenti informatici e di comunicazione; l'acquisizione di capacità di lavoro di gruppo e di comunicazione di argomenti tecnici e gestionali anche almeno in un'altra lingua ufficiale dell Unione Europea; avere consapevolezza delle responsabilità e dei doveri etici e professionali. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso una solida preparazione nelle matematiche, nelle scienze di base e nelle scienze dell ingegneria industriale, acquisendo un metodo di studio che favoriscano un aggiornamento continuo delle conoscenze e lo sviluppo di capacità relazionali e decisionali. Art. 4. Organi e strutture del Corso di studi Gli organi e le strutture del Corso di Studi sono definite e regolate dall art.46 dello Statuto secondo il quale: I Dipartimenti nominano un Coordinatore ed istituiscono una Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e di laurea magistrale con lo scopo di assicurare unitarietà all'organizzazione dei corsi. In alternativa, il Dipartimento può esercitare direttamente tale funzione secondo quanto disciplinato dagli art.29, comma 12 dello Statuto. Il Coordinatore è eletto dal Consiglio del Dipartimento, a maggioranza degli aventi diritto al voto, tra i professori a tempo pieno responsabili di un insegnamento nel relativo corso di studio. Dura in carica tre anni ed il mandato è rinnovabile una sola volta. In caso di impedimento o di assenza, ne assume le funzioni il Decano dei professori della Commissione di coordinamento. Il Coordinatore: a) convoca e presiede la Commissione; b) promuove e coordina l'attività didattica del corso di studio e riferisce al Consiglio di Dipartimento e di Scuola; c) sottopone al Consiglio di Dipartimento e di Scuola le proposte della Commissione e cura l'esecuzione delle delibere dei Consigli in materia didattica; d) collabora con il Direttore del Dipartimento o il Presidente della Scuola per i rapporti con il Nucleo di Valutazione e per la valutazione dei requisiti dell'offerta formativa. La Commissione per il coordinamento didattico dei corsi di laurea e di laurea magistrale è istituita dal Dipartimento in cui il corso è incardinato. Ne fanno parte tutti i professori, inclusi i professori a contratto, e i ricercatori responsabili di un insegnamento nel corso di studio, anche se non afferenti al Dipartimento. Fanno parte della Commissione i rappresentanti degli studenti del corso di laurea eletti nel Consiglio di Dipartimento, iscritti al corso stesso. La Commissione: a) coordina l'attività didattica; b) esamina e approva i piani di studio presentati dagli studenti e tutte le altre pratiche didattiche; c) sperimenta nuove modalità didattiche; d) espleta tutte le funzioni istruttorie. Formula proposte e pareri in merito all'ordinamento didattico, al Regolamento didattico e al Manifesto degli Studi dei corsi di studio, che il coordinatore trasmette per l'approvazione al Consiglio di Dipartimento; e) elabora il documento annuale di autovalutazione del corso di studio che il Consiglio di Dipartimento trasmette alla Commissione paritetica docenti/studenti; f) svolge tutte le altre funzioni a essa delegate dal Consiglio di Dipartimento. 2 Art.5. Conoscenze richieste per l accesso e offerta didattica integrativa All inizio di ogni anno accademico e prima dell'inizio delle attività formative si svolge una prova di autovalutazione obbligatoria rivolta agli immatricolandi, che ha lo scopo di fornire indicazioni generali sulle attitudini a intraprendere gli studi prescelti e sulla conoscenza delle nozioni possedute in specifici ambiti disciplinari. I risultati della prova potranno evidenziare l'esistenza di debiti formativi da recuperare, entro il I anno di corso, attraverso lo svolgimento di attività didattiche integrative (OFA - Obblighi Formativi Aggiuntivi). La Scuola stabilisce, per ogni anno accademico e prima dello svolgimento della prova di valutazione: i criteri per l attribuzione di OFA sulla base degli esiti della prova di valutazione; la natura e le modalità di svolgimento delle attività formative integrative per il recupero dei debiti formativi da parte degli studenti cui siano stati attibuiti OFA; le modalità di svolgimento delle prove di verifica dell estinzione dei debiti formativi; le attività formative per le quali gli OFA rivestono carattere di propedeuticità.

3 3 Sono da considerarsi prerequisiti di accesso, le seguenti capacità di Comunicazione: Proprietà d'uso della lingua italiana orale e scritta. Capacità di sintesi. Capacità di comunicazione in modo chiaro dei contenuti oggetto di studio. Per la proficua frequenza del CdS è richiesta la conoscenza delle seguenti nozioni: Aritmetica e algebra. Proprietà e operazioni sui numeri (interi, razionali, reali). Valore assoluto. Potenze e radici. Logaritmi ed esponenziali. Calcolo letterale. Polinomi (operazioni, decomposizione in fattori). Equazioni e disequazioni algebriche di primo e secondo grado. Semplici sistemi di equazioni. Geometria. Segmenti e angoli; loro misura e proprietà. Rette e piani. Luoghi geometrici notevoli. Proprietà delle principali figure geometriche piane (triangoli, circonferenze, cerchi, poligoni regolari, ecc.) e relative lunghezze e aree. Proprietà delle principali figure geometriche solide (sfere, coni, cilindri, prismi, parallelepipedi, piramidi, ecc.) e relativi volumi e aree della superficie. Geometria analitica. Coordinate cartesiane. Equazioni di retta, circonferenza, ellisse, parabola, iperbole. Funzioni. Funzioni elementari e loro proprietà. Trigonometria. Proprietà delle funzioni trigonometriche. Le principali formule trigonometriche. Relazioni fra elementi di un triangolo. Art.6. Articolazione degli studi Curriculum Il CdS si articola secondo il curriculum riportato nell'allegato B.1 al presente Regolamento che contiene l'elenco degli insegnamenti, con l'eventuale articolazione in moduli, l'indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento, l'elenco delle altre attività formative e i crediti assegnati a ciascuna attività formativa. La laurea si consegue mediante l'acquisizione di 180 con il superamento degli esami, in numero non superiore a 20, e lo svolgimento delle altre attività formative, secondo quanto previsto dal presente regolamento. Si precisa che, nel calcolo del numero di esami, i a libera scelta dello studente sono considerati un unico esame. Modalità e vincoli per i a libera scelta sono regolate dal Manifesto degli Studi. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità relativamente alle attività di cui all art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD Attività formative e relative tipologie L'impegno orario riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore al 50% dell'impegno orario complessivo. L'allegato B.2 al presente regolamento specifica, per ciascun insegnamento: a) l'eventuale suddivisione in moduli; b) il settore scientifico - disciplinare di riferimento, c) i Crediti Formativi Universitari (), d) le tipologie didattiche previste (Lezioni, Esercitazioni, ecc.), e) gli obiettivi formativi specifici, f) i contenuti Obsolescenza dei Crediti formativi universitari I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di decadenza dagli studi. L obsolescenza di relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal Consiglio di Dipartimento, su proposta motivata della Commissione. La delibera di obsolescenza riporterà l indicazione delle modalità per la convalida dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente dovrà sostenere. Art.7. Organizzazione didattica 7.1. Tipo di organizzazione Sono previsti due periodi didattici o semestri. Le attività formative si svolgono in tempi differenti da quelli dedicati agli esami. Per ogni anno accademico si specificano i periodi (finestre temporali) durante i quali è possibile sostenere gli esami. Solo agli studenti fuori corso è possibile sostenere esami durante le attività formative Manifesto degli studi Il Manifesto degli studi indica con riferimento al curriculum: a) l'elenco dei moduli e degli insegnamenti attivati e la loro collocazione nei periodi didattici; b) le norme che regolano la sostituzione di insegnamenti impartiti negli anni precedenti e che siano stati soppressi; c) le regole per la compilazione dei Piani di studio. Il calendario delle attività didattiche e delle sedute di esame è disponibile all'inizio di ogni semestre consultando il sito del CdS o della Scuola.

4 Piani di studio Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha luogo nei modi e nei tempi che saranno indicati nei siti istituzionali del CdS e/o della Scuola. Il Piano di studio può essere presentato anche prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del bollettino di iscrizione. L'approvazione sarà comunque subordinata all avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio. I Piani di studio sono esaminati dalla Commissione entro 30 giorni dalla data di scadenza per la presentazione. In mancanza di delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati, purché osservino la normativa del DCL relativo alla Classe n. L-9 (Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale) e le modalità previste dal presente regolamento. Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno accademico cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia. In caso di mancata presentazione del Piano di studio entro i termini di scadenza, lo studente potrà sostenere soltanto gli esami insegnamenti obbligatori previsti dal manifesto dell anno accademico di iscrizione al primo anno. Agli studenti che presentano domanda di passaggio da altri corsi di studio è consentito presentare contestualmente il Piano di studio in deroga alle scadenze previste Frequenza In considerazione del tipo di organizzazione didattica, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative. In particolare, per gli insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio o che prevedono la verifica del profitto attraverso accertamenti durante lo svolgimento delle attività didattiche, il titolare del corso può stabilire, con riferimento alla frequenza delle attività didattiche, condizioni necessarie per l'accesso alle prove di accertamento del profitto. L'accertamento dei requisiti di frequenza è a cura del docente titolare del corso. Si sottolinea che l'acquisizione dei, oltre ala partecipazione alle lezioni frontali, alle esercitazioni, ad eventuali attività di laboratorio e lavori di gruppo è subordinata ad un costante e significativo impegno di studio individuale Insegnamento a distanza (teledidattica) Per talune attività formative, la Commissione potrà stabilire l attivazione di modalità di insegnamento a distanza (teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà valutata dalla Commissione. Lo studente la cui istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta favorevolmente è esonerato dagli obblighi di frequenza di cui al comma precedente. Art.8. Tutorato Nell'ambito della programmazione didattica, la Commissione potrà organizzare attività di orientamento e tutorato secondo quanto indicato previsto dall'art.12 comma 1 del RAD. Art.9. Ulteriori iniziative didattiche In conformità all Art.2 comma 8 del RAD, la Commissione può proporre al Dipartimento e/o all'ateneo l istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento e di formazione permanente, corsi di preparazione agli Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e ai concorsi pubblici, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni dell Ateneo con Enti pubblici o privati. Art.10. Passaggi e trasferimenti Per il passaggio al CdS di Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione da altri corsi di studio, la Commissione delibera il riconoscimento di eventuali crediti già acquisiti. A questo fine, essa può istituire un'apposita commissione istruttoria, che, consultati eventualmente i docenti del CdS in merito a questioni relative a specifiche attività didattiche, formuli proposte per la Commissione. Art.11. Esami e altre verifiche di profitto L'acquisizione dei relativi ad ogni insegnamento avviene attraverso il superamento di esami di profitto. La valutazione può tener conto di risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere). Le prove in itinere sono inserite nell orario delle attività formative. L'esame e/o le prove in itinere possono consistere in verifiche scritte mediante questionari, risposte a quesiti teorici, svolgimento di esercizi numerici, verifiche attraverso strumenti informatici, redazione di relazioni scritte, colloquio orale. Le modalità di svolgimento di esami e prove in itinere sono comunicate all'inizio del corso e indicate chiaramente nel sito web del docente titolare del corso. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nei successivi periodi previsti. Ogni docente indicherà, all'inizio di ogni semestre, il calendario delle prove di esame, assicurando, possibilmente, una

5 seduta di esame al mese, con esclusione dei mesi di aprile ed agosto. Il calendario delle sedute di esame è pubblicato nel sito web del CdS e/o della Scuola ed è indicato nel sito web del docente titolare del corso. Il docente può regolamentare modalità o vincoli di accesso alle prove, garantendo l'accesso ad almeno una prova per sessione di esame. Modalità e vincoli di accesso devono essere comunicate ad inizio del corso e chiaramente indicate nel sito web del docente. Art.12. Tempi Percorso normale La durata normale del CdS è di 3 anni Studenti a contratto Ai sensi dell'art.25 del RAD, lo studente può chiedere prima dell'inizio di ogni anno accademico di compiere il corso di studio in tempi più lunghi di quello normale. A questo scopo, fra lo studente e l Ateneo viene stipulato un contratto, nel quale sono definiti i tempi entro i quali lo studente intende compiere i suoi studi, la ripartizione delle attività formative fra i periodi didattici previsti dal Manifesto degli studi, le modalità di frequenza, l'importo delle tasse e dei contributi per ciascun anno. Prima dell'inizio di ciascun anno accademico, lo studente può rinunciare al contratto da lui stipulato sottoscrivendo un contratto diverso oppure chiedendo per iscritto di seguire il percorso normale Iscrizione all anno successivo Lo studente decide autonomamente se iscriversi all anno di corso successivo oppure se iscriversi, su richiesta scritta da presentare alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l iscrizione, come ripetente allo stesso anno di corso cui era iscritto nel precedente anno accademico o chiedere di passare a una forma di contratto secondo quanto previsto dal precedente art Resta ferma la necessità che lo studente sia iscritto almeno una volta a ciascun anno di corso. Lo studente che si iscrive come ripetente ha accesso alle stesse sessioni di esame previste per gli studenti fuori corso. Art.13. Esame di laurea L'esame di laurea si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico. Per essere ammesso all'esame di laurea, oltre ad aver adempiuto agli obblighi amministrativi, lo studente deve avere acquisito tutti i previsti dal suo piano di studio, tranne quelli relativi alla prova finale. La laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente in una prova scritta su argomenti relativi ad uno degli insegnamenti curriculari. Una commissione di laurea perverrà alla formulazione del voto di laurea tenendo conto: a) della media dei voti ottenuti negli insegnamenti inclusi nel piano di studio dello studente, pesati per il numero di attribuiti a ciascun insegnamento; b) della qualità della prova finale; c) di altre considerazioni relative al curriculum dello studente (es: durata del periodo di studio dello studente). Art. 14. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all Ordinamento ex D.M. 270/04 Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione degli ordinamenti preesistenti possono optare per l'iscrizione al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione dell ordinamento ex D.M. 270/04 secondo quanto disposto dall'art. 35 comma 2 del RAD. Il riconoscimento dei già acquisiti viene deliberato dalla Commissione, sulla base del confronto dei acquisiti con quelli previsti dal manifesto in vigore. L Allegato C al presente regolamento riporta le modalità di opzione. Le richieste di trasferimento da corsi di studio diversi dal CdS in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione sono considerate come richieste di passaggio, secondo quanto disposto dall'art.35 comma 3 del RAD. 5

6 6 Allegato B.1 Curriculum del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione Insegnamento o attività formativa Modulo (ove presente) SSD Tipologi a (*) Ambito Disciplinare Propedeuticità I Anno Analisi matematica I 9 MAT/05 1 Mat.Inf. Stat. Analisi matematica II 9 MAT/05 1 Mat.Inf. Stat. Analisi matematica I Chimica 9 CHIM/07 Fis. Chim. Disegno tecnico industriale 6 ING-IND/15 2 Ing. Meccanica Fisica generale Fisica generale I 6 FIS/01 1 Fis. Chim. Fisica generale Fisica generale II 6 FIS/01 1 Fis. Chim. Geometria e algebra 6 MAT/03 1 Mat.Inf. Stat. II Anno Economia ed organizzazione aziendale 1 9 ING-IND/35 2 Ing. Gestionale Elementi di informatica 6 ING-INF/05 1 Mat.Inf. Stat. Complementi di informatica 3 6 Elettrotecnica 6 ING-IND/31 2 Ing. Elettrica Fisica matematica 9 MAT/07 1 Mat.Inf. Stat. Fisica tecnica 9 ING-IND/10 4 Attività Affini Meccanica applicata alle macchine 9 ING-IND/13 4 Attività Affini Ricerca operativa 9 MAT/09 1 Mat.Inf. Stat. III Anno Analisi dei sistemi 9 ING-INF/04 2 Ing. Gestionale Economia ed organizzazione aziendale II 9 ING-IND/35 2 Ing. Gestionale Logistica industriale 9 ING-IND/17 2 Ing. Gestionale Analisi matematica II, Fisica generale Analisi matematica I, Geometria e algebra Analisi matematica I, Fisica generale Analisi matematica II, Fisica generale Analisi matematica II, Geometria e algebra Analisi matematica II, Fisica matematica Economia ed organizzazione aziendale I Misure per la diagnostica 6 ING-INF/07 2 Ing. Elettrica Probabilità e statistica 9 SECS-S/02 1 Mat.Inf. Stat. Analisi matematica II Tecnologia meccanica 9 ING-IND/16 2 Ing. Gestionale Analisi matematica I, Fisica generale A scelta autonoma dello studente 12 3 Lingua inglese 3 5 Prova finale 3 5 (*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04 1: Attività di base 2: Attività caratterizzanti 3: Attività a scelta autonoma dello studente 4: Attività affini 5: Altre attività per la prova finale e la lingua straniera 6: Ulteriori attività formative 7: Tirocini La Tabella A elenca un insieme di insegnamenti suggeriti per la le attività autonome a scelta dello studente.

7 7 Tabella A - Insegnamenti suggeriti per la scelta autonoma Insegnamento o attività formativa SSD Tipologia Propedeuticità Elementi di termodinamica 3 FIS/01 3 Fisica generale Complementi di elettrotecnica 3 ING-IND/31 3 Elettrotecnica Inglese II livello 3 3 Basi di dati 9 ING-INF/05 3 Energetica 9 ING-IND/10 3 Estimo aziendale 9 ICAR/22 3 Fondamenti chimici delle tecnologie 9 CHIM/07 3 Fondamenti di diritto per l ingegnere 9 IUS/01 3 Gestione della produzione industriale 9 ING-IND/17 3 Modellazione geometrica e prototipazione virtuale 9 ING-IND/15 3 Reti di calcolatori I 9 ING-INF/05 3 Tecnica e gestione dei trasporti 9 ICAR/05 3

8 8 Allegato C Corrispondenza fra degli insegnamenti del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione degli Ordinamenti preesistenti e dei moduli del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione dell'ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti. Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea regolato dall ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea regolato dall ordinamento ex DM270/04 Ai dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai moduli del Corso di laurea del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3. I residui, differenza fra i in colonna 2 e i in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientificodisciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate. Il riconoscimento di acquisiti nell ambito dei Corsi regolati dall ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso in cui i in colonna 2 siano in numero inferiore ai in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco in colonna 6) il riconoscimento avverrà previo colloquio integrativo con il docente titolare dell insegnamento ex DM 270/04. L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso Insegnamento dell ordinamento preesistente Insegnamento corrispondente del Corso di laurea attuale Settore scientifico - disciplinare dei residui Analisi dei sistemi 9 Analisi dei sistemi 9 Analisi matematica I 9 Analisi matematica I 9 Analisi matematica II 6 Analisi matematica II 9 * Chimica 6 Chimica 9 * Disegno tecnico industriale 6 Disegno tecnico industriale 6 Economia e organizzazione aziendale 6 Gestione aziendale 6 Economia ed organizzazione aziendale II 9 ING-IND/35 Elementi di informatica 6 Elementi di informatica 9 ING-INF/05 Tecnologie dei sistemi informatici: basi di dati e reti 6 Complementi di informatica Elettrotecnica 6 Elettrotecnica 6 Fisica generale I 6 Fisica generale II 6 Fisica generale 12 Fisica matematica 6 Fisica matematica 9 * Fisica tecnica 6 Fisica tecnica 9 * Geometria e algebra 6 Geometria e algebra 6 Impianti industriali 6 Logistica industriale 6 Logistica industriale 9 ING-IND/17 Meccanica applicata alle macchine 6 Meccanica applicata alle macchine 9 * Probabilità e statistica 6 Probabilità e statistica 9 * Ricerca operativa 6 Ricerca operativa 9 * Tecnologia meccanica 6 Tecnologia meccanica 9 *

9 9 Tabella 2: Opzioni dal Corso di Laurea regolato dall ordinamento ex legge 341/90 al Corso di Laurea regolato dall ordinamento ex DM270/04 A ciascun insegnamento dell Ordinamento ex legge 341/90 indicato in tabella nella colonna 1 sono assegnati i indicati in colonna 2. Ai dell'insegnamento dell Ordinamento ex legge 341/90 corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai moduli del Corso di laurea dell ordinamento riportati nella colonna 3. I residui, differenza fra i in colonna 2 e i in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientificodisciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate. L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'ordinamento ex legge 341/90 che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso Insegnamento dell ordinamento preesistente Insegnamento corrispondente del Corso di laurea attuale Settore scientifico - disciplinare dei residui Analisi dei sistemi 10 Analisi dei sistemi 9 ING-INF/04 Analisi matematica I 10 Analisi matematica I 9 MAT/05 Analisi matematica II 10 Analisi matematica II 9 MAT/05 Chimica 10 Chimica 9 CHIM/07 Disegno assistito dal calcolatore 10 Disegno tecnico industriale 6 ING-IND/15 Istituzioni di economia 10 Economia ed organizzazione aziendale I 9 ING-IND/35 Fondamenti di informatica 10 Elementi di informatica 9 ING-INF/05 Elettrotecnica 10 Elettrotecnica 6 ING-IND/31 Fisica generale I 10 Fisica generale I Fisica generale II 10 Fisica generale II 12 FIS/01 Fisica matematica 10 Fisica matematica 9 MAT/07 Fisica tecnica 10 Fisica tecnica 9 ING-IND/10 Geometria 10 Geometria e algebra 6 MAT/03 Gestione aziendale 10 Economia ed organizzazione aziendale II 9 ING-IND/35 Logistica industriale 10 Logistica industriale 9 ING-IND/17 Meccanica applicata alle macchine 10 Meccanica applicata alle macchine 9 ING-IND/13 Ricerca operativa 10 Ricerca operativa 9 MAT/09 Statistica e calcolo delle probabilità 10 Probabilità e statistica 9 SECS-S/02 Tecnologia meccanica 10 Tecnologia meccanica 9 ING-IND/16

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