Trasporto merci. Luglio 2014
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- Ignazio Colucci
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1 INDAGINE CONGIUNTURALE SUL SETTORE DEI TRASPORTI n. 38 SINTESI Luglio 2014 Trasporto merci Dopo aver chiuso il 2012 con una dinamica settoriale complessivamente negativa, il 2013 mette in evidenza per alcuni comparti un attenuazione del trend negativo e per altri addirittura una inversione di tendenza. Tutto ciò permette di immaginare per i comparti del trasporto merci un generale progresso e le informazioni disponibili per il 2014 confermano le tendenze del Ciò è evidente per il traffico aereo che ha di nuovo una dinamica positiva nel Rispetto al 2012, la crescita si attesta all 1,5%, andamento determinato dal trasporto delle merci, 2%, ma frenato ancora una volta da quello della posta (-3%) seppur ad un tasso decrescente nel tempo. I dati disponibili per il 2014 confermano l inversione di tendenza rilevata nel Nei primi cinque mesi dell anno in corso, le tonnellate movimentate sono state 384 mila, ossia quasi il 5% in più in termini tendenziali. Leggermente superiore è la crescita registrata per la quantità di merci movimentata, mentre la posta è ancora in diminuzione, -4% (94% e 6% del totale di periodo). Come nel 2013, a Milano Malpensa (quota sul totale di periodo del 51%) l incremento più significativo, 12%, ossia +21,1 mila tonnellate rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ed a seguire spicca il dato registrato a Brescia (incidenza del 5%) dove, dopo la variazione negativa nel 2013, il traffico in questo periodo cresce del 12%, pari a +2 mila tonnellate. Sempre al nord si sono verificate le flessioni più sostenute. Così come nel 2013, le tonnellate movimentate continuano a diminuire a Bergamo, -9%, ossia -4,3 mila tonnellate, a Torino (la domanda soddisfatta è stata di 2,9 mila tonnellate mentre nello stesso periodo del 2013 aveva raggiunto 4,3 mila tonnellate, ed a Milano Linate, (-1,2 mila -14%, anche in questo caso confermando il trend dell anno precedente (quota sul totale di periodo di questi tre aeroporti rispettivamente dell 11%, 1% e 2%). Relativamente al trasporto terrestre, anche l analisi dell andamento del traffico autostradale di veicoli pesanti descrive un comparto in ripresa. Il numero di veicoli-km pesanti, costante nel 2011 ed in calo del 7,5% nel 2012, è risultato ancora in diminuzione nel primo semestre del 2013 del 4% ma chiude l anno con una flessione complessiva di solo 2%. Inoltre, i dati disponibili ad oggi sono ancora più indicativi. Infatti, considerando il periodo gennaio-marzo 2014, la variazione del traffico autostradale di veicoli pesanti cambia di segno, risultando in crescita dell 1% in termini tendenziali. Anche per l autotrasporto, le indicazioni raccolte mostrano segnali incoraggianti in quanto le pesanti dinamiche negative degli ultimi anni dovrebbero rallentare e, forse (in termini previsionali per la prima parte dell anno in corso), per alcuni indicatori arrestarsi. Nel secondo semestre del 2013, le risposte delle aziende indicano che la differenza fra andamenti di crescita e di diminuzione della domanda nazionale soddisfatta, pur rimanendo negativa, è inferiore a quanto rilevato nello stesso periodo del 2012: scende da -31 a -11 in termini di tonnellate e da -33 a -17 considerando le tkm. A livello internazionale, la situazione è mi-
2 gliore: il saldo fra le dinamiche opposte ha di nuovo segno positivo, risultando pari, per entrambe le unità di misura, a 7 punti percentuali (negativi ed elevati nello stesso semestre dell anno precedente). Indicatori di trasporto merci nel 2013 e 2014 Modalità 2013 Gen.- giu. 14 Trasporto ferroviario (tonnellate-km; var.% tend.) (1) 2,4 --- Trasp. aereo (tonnellate; var.% tend.) (2) 1,5 4,6 Merci 1,8 5,2 Posta -3,2-3,8 Trasporto marittimo Flotta bandiera italiana (tsl; var.%) (3) -2,8 --- Container (teu; var.% tend.) (4) 4,7 --- Trasporto autostradale (veicoli pesanti-km; var.% tend.) (5) -2,3 0,9 Prime iscrizioni (var.% tend.) (6) -13,9 13,3 Radiazioni (var.% tend.) (6) 2,6-16,5 Trasporto su gomma (7) Domanda nazionale -11,4-2,9 Domanda internazionale 7,1 7,1 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su fonti varie (1) Traffico merci effettuato dalle società del Gruppo FS Italiane. (2) 2 colonna: variazioni relative a gennaio-maggio 14. (3) Navi sopra le 100 tsl; var.% al rispetto al (4) Dati provvisori. (5) 2 colonna: variazione relativa a gennaio-marzo 14. (6) Autoveicoli per il trasporto merci (dati provvisori); 2 colonna: variazione relativa a gennaio-maggio 14. (7) I valori indicati sono i saldi fra le risposte di aumento e di diminuzione sull andamento tendenziale della domanda (tonnellate) nella prima colonna nel 2 sem. 13, a seguire nel 1 sem. 14 (previsioni). Le previsioni sulle dinamiche nel primo semestre dell anno in corso confermano inoltre la tendenza alla ripresa. Per la domanda nazionale, il saldo fra dinamiche di crescita e di diminuzione dovrebbe nettamente migliorare, passando da - 36 a -3 punti percentuali in termini di tonnellate e addirittura cambiare di segno considerando le tkm, da -48 a +6 punti percentuali. Per la domanda internazionale, tale indicatore dovrebbe risultare pari a 7 punti percentuali in termini di tonnellate e nullo per le tkm mentre era risultato rispettivamente pari a 0 e -5 nello stesso periodo del In questo comparto, un certo segnale positivo si rileva anche nei dati sulle prime iscrizioni di autoveicoli per il trasporto merci. Scese di un terzo nel 2012, il primo semestre 2013 chiude con una variazione inferiore, -20%, che continua a ridursi per attestarsi a -14% considerando tutto il La situazione migliora ulteriormente in questi primi mesi dell anno in corso: le prime iscrizioni di autoveicoli per il trasporto merci nei primi cinque mesi del 2014 sono quasi 55 mila, ossia il 13% in più rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Considerando le radiazioni di tali autoveicoli, nel 2013 complessivamente in crescita seppur in misura contenuta (in quanto le ultime variazioni mensili sono negative), la differenza fra prime iscrizioni e radiazioni è globalmente negativa ed elevata ma i saldi mensili degli ultimi mesi risultano gradualmente inferiori a quelli rilevati all inizio dell anno. Considerando poi i dati disponibili per il 2014, tale differenza continua ad assottigliarsi diventando positiva nel mese di maggio. Per quanto riguarda il settore marittimo, al 31 dicembre 2013, la flotta mercantile italiana per il trasporto merci si compone di navi, registrando per il terzo anno consecutivo una variazione negativa che però è sempre più contenuta (-27 navi alla fine del 2011 rispetto alla fine del 2010, anno caratterizzato da un incremento di 69 unità, - 19 unità alla fine del 2012 e -17 navi al 31 dicembre 2013). Le tsl, pari a 14,2 milioni, sono invece, per la prima volta dopo diversi anni di crescita, in diminuzione (-3%). Ad aumentare sono unicamente le navi per i servizi ausiliari 1, in calo invece negli ultimi due anni: sono 601 unità al , ossia 4 in più rispetto al , registrando anche in termini di tsl una variazione positiva del 2%. Fra le altre tipologie, le portarinfuse polivalenti, come sempre, non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2012 (1 unità per 33 mila tsl) mentre risultano in calo le navi da carico sia secco sia liquido 2. Nel primo caso, le navi passano da 240 a 232, generando una leggera flessione delle tsl pari ad un punto percentuale e mezzo; nel secondo caso sono in totale 286, 13 in meno rispetto alla fine dell anno precedente in termini di unità, ed il 5% in meno in termini di tsl. Fra le navi da carico secco 3, dopo gli aumenti registrati negli ultimi anni, rispetto alla fine del 1 54% della flotta in termini di unità e 5% considerando le tsl. 2 Le prime rappresentano il 21% delle unità totali ed il 57% delle tsl complessive e le seconde rispettivamente il 26% e 38%. 3 Le singole tipologie di navi - carico generale, portacontenitori e frigorifere, portarinfuse, traghetti - hanno un incidenza sul totale della flotta modesta e più o meno simile in termini di navi (4%, 2%, 9% e 6%) ma più diversificata considerando le tsl (2%, 5%, 32% e 19%). 2 Sintesi Indagine n. 38
3 2012 diminuiscono le portarinfuse: -6 in termini di navi e 4% in meno considerando le tsl. I traghetti, come negli ultimi due anni, hanno una dinamica decrescente: in termini di navi di un unità, variazione che come sempre in termini di tsl si traduce però in un aumento (2%). Anche le navi da carico generale sono una in meno rispetto alla fine del 2012 ma con una flessione in termini di tsl dell 1%. Le navi portacontenitori e frigorifere, in calo nel 2012, non subiscono invece modifiche. Fra le navi da carico liquido 4, continuano a diminuire le chimichiere: cinque in meno rispetto al , in termini di tsl -5%. Diminuiscono anche le petroliere - sono 5 in meno rispetto alla fine del 2012 per una contrazione complessiva delle tsl del 6% -, le gasiere di un unità generando una flessione delle tsl del 2% e le altre cisterne che, in aumento, in diminuzione e stabili nel triennio precedente, registrano un calo di due unità generando una riduzione dell 8% per le tsl. Dal lato della domanda, il trasporto di container nei principali porti italiani chiude il 2013 in positivo. Dopo la crescita, seppur modesta, registrata l anno precedente, il traffico di container nel 2013 segna un incremento di ben cinque punti percentuali, risultando pari a circa 10 milioni di teu, ossia 451 mila teu in più rispetto all anno precedente. Fondamentale in tal senso è stato il porto di Gioia Tauro, primo porto italiano di transhipment dove si è svolto il 31% del traffico containerizzato (quota in aumento): nel 2013 la movimentazione di container è risultata in crescita del 14%, ossia di 379 mila teu. Positivo anche l andamento nel secondo porto di transhipment più importante: a Cagliari (incidenza sul totale del 7%), si registra una variazione del 10%, corrispondente a +63 mila teu. A seguire, gli incrementi più rilevanti sono stati rilevati al sud a Salerno (quota del 3%), 26% (+55 mila teu), al nord ovest a La Spezia (incidenza del 13%), 4% (+53 mila teu), e al nord est 5 a: - Trieste, pari nell anno al 12% (+47 mila teu); - Ravenna, 9% (+19 mila teu); - infine a Venezia, 4% (+17 mila teu). 4 Appartengono a questa categoria le petroliere, le gasiere, le chimichiere e le altre cisterne che rappresentano il 10%, 2%, 10% e 3% della flotta in termini di navi e, in termini di tsl, rispettivamente il 23%, 3%, 12% e 0,2% del totale. 5 In questi tre porti si è svolto rispettivamente quasi il 5%, 2% e 4% del traffico 2013 (la quota di Trieste risulta in graduale aumento negli ultimi anni). Il traffico è calato a Genova (quota del 20%), - 4% ossia -77 mila teu, e a seguire, a Napoli (incidenza del 5%), -13%, corrispondente a -70 mila teu rispetto all anno precedente. Infine, ancora al sud si riduce il traffico a Taranto (quota del 2% ma era pari al 3% nel 2012 ed al 6% l anno precedente): nel 2013 diminuisce di circa il 25% rispetto all anno prima. In base alle informazioni disponibili sul 2014, i segnali sono contrastanti. Se da un lato, Genova, dopo la flessione dell anno precedente, chiude il primo quadrimestre con una crescita del 3%, ed a Trieste il traffico continua ad aumentare (nei primi tre mesi di quasi il 3%), dall altro lato, i teu movimentati sono risultati in calo sul Tirreno a Livorno 6 e Napoli con una flessione rispettivamente del 3% ed 11% nel primo trimestre, e sull Adriatico a Venezia con una contrazione dell 1% nel primo quadrimestre, Ancona 7, -8%, e Ravenna, -9%. Infine, continua a scendere il traffico containerizzato a Taranto che, seppur con una variazione più contenuta, chiude il primo trimestre del 2014 con un calo del 3%. Infine, per quanto riguarda la domanda di trasporto ferroviario di merci soddisfatta dalle società del Gruppo FS Italiane, prosegue la dinamica positiva già rilevata nell ultimo biennio. Il traffico realizzato nel 2013 è stato di circa 23 miliardi di tonnellate-km, generando un incremento del 2,4% rispetto all anno precedente. L offerta di treni-km è stata di 46,1 milioni, registrando un aumento di quasi l 1% rispetto al Continua a crescere anche il carico medio (tonnellate per treno) che, fra i due anni a confronto, passa da 491 a 500. Positivo il bilancio dell attività dichiarato da Fer- Cargo per le altre imprese ferroviarie cargo italiane che nel 2013 hanno garantito complessivamente 13,5 milioni di treni/km, con un incremento rispetto al 2012 di 5 punti percentuali. Trasporto di passeggeri di breve e lunga percorrenza Le informazioni raccolte per il 2013 mostrano un discreto rallentamento delle dinamiche negative rilevate negli ultimi anni per alcuni comparti 6 A Livorno si è svolto il 6% del traffico Ad Ancona si è svolto il 2% del traffico Sintesi Indagine n. 38
4 della mobilità dei passeggeri - per esempio il trasporto aereo o quello autostradale - e per altri l anno chiude in crescita, come si rileva ad esempio per il trasporto ferroviario. I dati disponibili relativi al 2014 confermano, per quasi tutte le tipologie del trasporto, di essere definitivamente vicini alla fine del periodo di crisi che ha invece caratterizzato il settore negli ultimi anni. Il traffico aereo chiude il 2013 ancora in rosso, -2%. Tale diminuzione è la combinazione di un calo della componente nazionale, -6% (era però il 9% nel primo semestre) e di un espansione più o meno costante del trasporto internazionale, 1%, corrispondenti a -3,8 milioni di passeggeri nel primo caso ed a +1,1 milioni nel secondo (il 39% e 60% del traffico, quote rispettivamente in diminuzione ed in aumento). Considerando il traffico che si è svolto nell ambito dell Unione Europea (i due terzi di quello internazionale), la variazione che nel primo semestre era risultata negativa, pari a circa due punti percentuali alla fine del 2013 cambia di segno, risultando pari a +0,5%. Considerando i primi mesi del 2014, il trend decrescente rilevato nell ultimo biennio si arresta definitivamente e, nel periodo gennaio-maggio dell anno in corso, il numero di passeggeri aumenta del 3%. S interrompe finalmente la dinamica decrescente degli spostamenti nazionali, in aumento dell 1% (+269 mila rispetto allo stesso periodo del 2013) mentre continuano a crescere quelli internazionali, 5% (+1,5 milioni di passeggeri). Prosegue la ripresa del traffico in ambito dell Unione Europea (due terzi dei movimenti internazionali): 7%, +1,3 milioni di persone. A Milano Malpensa (quota sul totale del 14%), caratterizzato da un trend decrescente negli ultimi due anni, si è verificato l incremento più sostenuto in valore assoluto: +681 mila passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2013, in termini percentuali corrispondente ad una crescita del 10%. Seppur di pochi decimali, ricomincia a crescere anche la domanda nazionale mentre si conferma significativa l espansione di quella internazionale (84% del traffico aeroportuale), in aumento del 12% (11% la crescita del traffico in ambito UE), ossia +675 mila. A seguire la domanda soddisfatta è aumentata in particolare a: - Fiumicino (quota sul totale del 26%) dove, dopo le flessioni nell ultimo biennio, si registra un incremento del 3%, ossia +373 mila passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2013, determinato dalla componente internazionale, 5%, +432 mila passegger, mentre continua a diminuire, seppur in misura sempre più contenuta, quella nazionale 8, -1% (-39 mila); - Catania (5% del totale) dove, come nel 2013, il traffico è in aumento: 13%, ossia +305 mila viaggiatori, grazie allo sviluppo della domanda nazionale, 11% ossia +190 mila passeggeri, ma anche di quella internazionale, 26% ossia +122 mila (77% e 23% del traffico aeroportuale); - Roma Ciampino (quota del 4%) dove, dopo l ottimo risultato del 2013, la domanda è aumentata del 16%, +267 mila passeggeri; contribuiscono a tale risultato il mercato sia nazionale (14% ossia +51 mila viaggiatori) sia internazionale (16% ossia +216 mila). La flessione più rilevante è registrata a Bergamo (quota del 5%). Dopo un lungo periodo di crescita, i passeggeri in questi primi 5 mesi sono diminuiti del 13%, ossia -414 mila persone rispetto allo stesso periodo del Gli spostamenti internazionali (67% del totale aeroportuale) chiudono con una contrazione del 14% (ossia -322 mila, di cui -239 mila in ambito UE) e quelli nazionali con una diminuzione del 9% ossia -88 passeggeri. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario sulla media e lunga percorrenza, i volumi di traffico effettuati dalle aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (compresi i volumi realizzati su territorio nazionale ed estero delle altre imprese ferroviarie del Gruppo), contrariamente a quanto accaduto negli ultimi tre anni, hanno di nuovo una dinamica positiva. I viaggiatori-km nel 2013 sono stati circa 19 miliardi, il 3% in più rispetto all anno precedente. A sostenere questa dinamica, l espansione della domanda dei servizi a mercato. Infatti, dopo la lieve flessione del 2012, i viaggiatori-km relativi a questo settore nel 2013 sono risultati pari a 15 miliardi, registrando così un incremento tendenziale del 5%. All interno del segmento a mercato, spicca il successo dei prodotti Frecce (Frecciarossa e Frecciargento che operano sull Alta Velocità, e Frecciabianca) la cui variazione positiva raggiunge, tra i due anni a confronto, il 6%. 8 Nell aereoporto di Roma Fiumicino, il traffico nazionale e quello internazionale rappresentano il 30% ed il 69% del totale di periodo. 4 Sintesi Indagine n. 38
5 Il 2013 interrompe la dinamica decrescente degli ultimi anni anche dell offerta complessiva in termini di treni-km: pari a 79 milioni segnano un incremento del 10% rispetto al Ancora più elevata è la variazione rilevata per i servizi a mercato. Dopo la lieve contrazione del 2012, l offerta dei relativi treni-km è aumentata del 14%. La quota dei servizi a mercato sul totale, in forte crescita negli ultimi anni, continua ad aumentare ma in misura più contenuta: in termini di viaggiatori-km, si passa dal 76% al 78% fra il 2012 ed il 2013 e dal 68% al 70% in termini di treni-km. Di recente, poi, l azienda ha fornito indicazioni positive anche in merito al Nel periodo gennaio-maggio, la domanda soddisfatta con le Frecce AV (Frecciarossa e Frecciargento) è stata di circa 12 milioni di passeggeri, ossia il 12% in più in termini tendenziali. Inoltre è previsto che, tra giugno e settembre, i viaggiatori che si sposteranno in treno siano 23 milioni, ossia il 10% in più rispetto allo stesso periodo del In questo settore, è positivo anche il bilancio dell attività realizzata da Italo. Nel 2013 sono stati quasi 6,2 milioni i viaggiatori che hanno viaggiato con questo operatore, oltre tre volte il risultato raggiunto nel 2012, il primo anno di esercizio cominciato a fine aprile. Considerando il trasporto autostradale, dopo aver chiuso il 2011 in calo dell 1% ed il 2012 con una flessione più sostenuta, 7%, il 2013 chiude ancora in rosso ma con una notevole attenuazione della variazione. In questo anno infatti il numero di veicoli-km leggeri sulla rete autostradale italiana è stato di 58,2 miliardi, registrando una variazione negativa rispetto all anno precedente di solo un punto percentuale e mezzo. In base ai dati ad oggi disponibili per il 2014 (periodo gennaio-marzo) si arresta finalmente tale dinamica negativa: il traffico registra una variazione positiva dell 1% su base tendenziale. Passando ora al trasporto marittimo, dal lato dell offerta la flotta di bandiera italiana per il trasporto di passeggeri si compone di 444 navi al 31 dicembre 2013, risultando così numericamente uguale a quanto rilevato alla stessa data del 2012 mentre in termini di tsl si rileva una leggera flessione, circa 1%. In merito alla tipologia della nave per il trasporto di passeggeri, si rileva 9 : - la riduzione in termini di unità (-5) dei traghetti misti che però non implica variazioni in termini di tsl (sono 207 per un totale di 2,5 milioni di tsl); - la stabilità numerica delle altre navi di trasporto passeggeri che comporta comunque in termini di tsl un aumento di poco inferiore ad un terzo (138 unità per 61 mila tsl); - un incremento degli aliscafi, i catamarani e le unità veloci (73 per un totale di 23 mila tsl) di due unità rispetto alla fine del 2012, con una variazione positiva in termini di tsl del 3% ed un aumento delle navi da crociera di tre unità, seppur con una contrazione delle tsl del 4% (26 per un totale di 1,9 milioni di tsl). Indicatori di trasporto passeggeri nel 2013 e 2014 Modalità 2013 Gen. - giu. 14 Tr. ferroviario (viag.-km; var.% tend.) (1) Regionale 2,9 --- Media e lunga percorrenza 2, di cui Servizi a mercato (2) 4,8 --- Trasp. aereo (viaggiatori; var.% tend.) (3) -1,9 3,3 Nazionale -6,3 1,3 Internazionale 1,3 4,9 Trasporto marittimo Flotta di bandiera italiana (tsl; var.%) (4) -1,3 --- Crocieristi (var.% tend.) (5) 4,2-9,9 Trasporto autostradale (veicoli leggeri-km; var.% tend.) (6) -1,5 0,9 Tpl grandi aziende (7) 15,0 5,0 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su fonti varie (1) Traffico effettuato dalle società del Gruppo FS Italiane. (2) Comprende i servizi a mercato profittevole e i servizi a mercato a margini negativi. (3) 2 colonna: variazione del periodo gennaio-maggio 14. (4) Navi sopra le 100 tsl; var. al rispetto al (5) 2 colonna: variazione annua (proiezioni Cemar). (6) 2 colonna: variazione del periodo gennaio-marzo 14. (7) I valori indicati sono i saldi fra le risposte di aumento e di diminuzione sull andamento tendenziale della domanda (viaggiatori) nella prima colonna nel 2 sem. 13, a seguire nel 1 sem. 14 (previsioni). Dal lato della domanda, il 2013 è stato un anno di ripresa per il settore delle crociere. Dopo un 2012 che aveva interrotto la lunga serie di variazioni positive, il numero dei crocieristi nei porti italiani, pari a 11 milioni, è risultato in crescita del 4%. Hanno frenato tale ripresa in particolare Livorno (7% del totale) dove la domanda soddisfat- 9 Rispetto alla flotta totale in termini di navi e di tsl, i traghetti misti sono il 47% e 56% del totale, le altri navi di trasporto passeggeri rispettivamente il 31% e 1%, gli aliscafi, i catamarani e le unità veloci il 16% ed 1% e le navi da crociera il 6% e 43%. 5 Sintesi Indagine n. 38
6 ta, in crescita negli ultimi tre anni, subisce una flessione del 29% (-301 mila rispetto all anno precedente) e Napoli (quota dell 11%) dove il traffico crocieristico diminuisce per il secondo anno consecutivo, -4% (-54 mila persone). Nei porti liguri 10 gli incrementi più significativi: - a Genova, dopo un biennio di flessioni, il traffico ricomincia a crescere: i crocieristi, poco più di un milione, sono stati quasi un terzo in più rispetto al 2012, ossia +253 mila persone in più rispetto all anno precedente; - a La Spezia, dopo essersi quasi dimezzata nel 2012, la domanda soddisfatta è addirittura quadruplicata nel 2013: i crocieristi sono passati fra i due anni da 50 mila a 214 mila; - a Savona, i passeggeri in crociera sono stati circa 939 mila, ossia il 16% in più rispetto al 2012, in valore assoluto pari a +129 mila (recuperando così la flessione del 2012). A seguire, si distinguono gli incrementi rilevati nel nord est a Venezia e Trieste. Nel primo caso (quota del 17%), il traffico, in leggero calo nel 2012, registra una variazione positiva di sei punti percentuali (+102 mila crocieristi); a Trieste (incidenza dell 1%) la domanda soddisfatta continua ad avere una dinamica positiva molto sostenuta: i crocieristi erano 28 mila nel 2011, sono diventati 70 mila l anno successivo ed hanno raggiunto i 140 mila nel Decisamente meno buone sono le aspettative sul trasporto crocieristico per il In base alle previsioni della Cemar, infatti, i crocieristi nei porti italiani dovrebbero diminuire di quasi dieci punti percentuali. Passando ora al trasporto pubblico locale, ed in particolare al trasporto regionale effettuato dal Gruppo FS Italiane (compresi i volumi realizzati su territorio nazionale ed estero delle altre imprese ferroviarie del Gruppo), il 2013 interrompe la serie di variazioni negative registrate nell ultimo biennio. Infatti, la domanda soddisfatta è stata di 22,4 miliardi di viaggiatori-km, risultando così in aumento del 3% rispetto all anno precedente. Anche l offerta in termini di treni-km, caratterizzata da una dinamica negativa negli ultimi due anni, mette in evidenza segnali di ripresa, essendo risultata pari complessivamente a 192 milioni, os- sia quasi il 2% in più rispetto al Considerando le grandi aziende erogatrici di trasporto pubblico locale, è possibile intravedere nelle informazioni raccolte qualche segnale positivo, seppur sia prematuro parlare di una vera e propria ripresa. Analizzando le risposte delle a- ziende sull andamento della domanda nel secondo semestre del 2013, in termini sia di viaggiatori sia di viaggiatori-km, il saldo fra gli andamenti di crescita e di diminuzione della domanda soddisfatta è positivo, pari rispettivamente ad 15 e 16 punti percentuali, valori in entrambi i casi superiori a quelli rilevati nello stesso periodo del Anche in base alle previsioni delle aziende per la prima parte del 2014, è possibile evincere qualche elemento di speranza in più rispetto al passato. Considerando la domanda in termini di viaggiatori, la differenza fra casi di crescita e di diminuzione, negativo nello stesso periodo del 2013, dovrebbe risultare positivo (pari a cinque punti percentuali); in termini di viaggiatori-km, tale indicatore dovrebbe risultare negativo ma in valore assoluto modesto e comunque inferiore rispetto a quello rilevato nello stesso periodo del 2013 (-5 rispetto a -18 punti percentuali). Dal lato dell offerta, contrariamente al passato, sono meno frequenti i processi di riorganizzazione in termini di posti, sia in termini di consuntivo sia di previsione (rispettivamente casi di stabilità nel 80% e 70% dei casi) mentre fra le altre risposte continuano ad essere nettamente prevalenti i casi di diminuzione. Le aziende sono invece più dinamiche considerando i posti-km (i casi di stabilità scendono rispettivamente al 40% e 50%). Anche in questo caso, il saldo fra gli andamenti opposti è negativo ma in marcata flessione rispetto al passato. In termini di consuntivo, tale indicatore passa da -50 a -20 punti percentuali fra il secondo semestre 2012 e quello del 2013; in termini previsionali per il primo semestre dell anno in corso da -36 a -20 punti percentuali. *** 10 Genova, La Spezia e Savona rappresentano rispettivamente il 10%, 2% e 9% del traffico crocieristico 2013 totale, quote in aumento rispetto all anno precedente. 6 Sintesi Indagine n. 38
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