La valutazione del percorso formativo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La valutazione del percorso formativo"

Transcript

1 La valutazione del percorso formativo L esperienza del biennio di Padova Maria Carla Acler Premessa Il presente lavoro nasce dal desiderio di diffondere tra i colleghi l esperienza maturata all interno dello staff formatori del Biennio PD2 relativamente al tema della valutazione del percorso formativo. Esso non ha pretese scientifiche e intende limitarsi alla descrizione del processo di valutazione dell apprendimento e dei risultati ottenuti, a partire da alcune considerazioni generali, quasi una serie di appunti sul significato della valutazione Esso è pertanto strutturato in due paragrafi che affrontano rispettivamente i seguenti temi: 1) il significato dell atto del valutare un percorso formativo e le aree possibili da sottoporre ad esso; 2) l esperienza del Biennio e i risultati ottenuti. La valutazione e i suoi oggetti Il tema della valutazione è oggi un argomento di fondamentale importanza non solo per quanto riguarda la formazione intesa come esperienza d aula, ma anche per tutti i processi di apprendimento che si riferiscono in generale ai contesti organizzati. La letteratura in proposito è amplissima e si fonda sulla necessità, ormai comunemente condivisa, di verificare il reale raggiungimento in termini di efficacia ed efficienza degli obiettivi previsti. 1

2 L atto del valutare è quindi direttamente connesso all azione, al fare, alla definizione del percorso che si realizza a partire dagli obiettivi iniziali. Esso diventa un elemento essenziale del lavoro di progettazione. In particolare, nella progettazione di un percorso formativo è necessario prevedere quali aspetti si intendono sottoporre a valutazione; non basta infatti limitarsi ad individuare i contenuti e preoccuparsi della metodologia: si devono definire già a priori le aree che si intendono sottoporre a monitoraggio (gli oggetti della valutazione) in modo che alla fine dell esperienza sia possibile chiudere il cerchio secondo lo schema: Aspettative dei partecipanti CONTESTO: bisogni e domanda di formazione PROGETTAZIONE Obiettivi del percorso CRITERI DI VALUTAZIONE VERIFICA REALIZZAZIONE DEL CORSO All interno di questo schema generale è poi importante individuare gli oggetti della valutazione. In un contesto formativo in cui si comincia a porsi domande in termini di risultato e di follow-up essi possono essere i seguenti: OGGETTO DELLA VALUTAZIONE Legittimità Processi organizzativi PARADIGMA METODOLOGICO Fondativo valoriale Descrittivo ATTIVITÀ Da costruire rispetto ai paradigmi dell Approccio (ad es. alla definizione di comunità in apprendimento) Organizzazione del corso Lavoro dello staff Realizzazione del corso Efficienza Economico Da costruire in accordo con gli uffici amministrativi Efficacia Sperimentale Somministrazione di: questionari di valutazione dell apprendimento cognitivo; questionari di verifica intermedia e finale; autovalutazione LA QUALITA CLINICO Da costruire DELL INTERVENTO (rielaborazione da: G. Scaratti, 1995, p. 29.) 2

3 Starà poi al gruppo preposto alla fase di progettazione decidere le priorità e le scelte rispetto alle azioni da sottoporre a monitoraggio traducendo gli elementi più sopra elencati in indicatori sui quali calibrare le tecniche e gli strumenti da utilizzare. È possibile quindi concludere che se la parola valutazione ha oggi un alone semantico amplissimo, diventa importante tradurla nel contesto concreto dell esperienza formativa in azioni visibili e misurabili scelte in fase di progettazione a partire dalla costruzione all interno del gruppo (staff e partecipanti) di una cultura della valutazione oggi ancora poco diffusa. L esperienza del Biennio PD2 Prendendo come riferimento lo schema generale presentato nel paragrafo precedente, lo staff dei docenti ha pensato di sottoporre a valutazione, in questa prima esperienza, i processi di apprendimento dei corsisti suddivisi in: apprendimento di conoscenze apprendimento di abilità e competenze cambiamento e crescita personale. E su questi tre ambiti, che corrispondono alle tre aree del sapere, del saper fare e del saper essere, lo staff ha individuato gli strumenti che sono di seguito presentati. Le azioni (migliorate e rese più consapevoli anche dal lavoro di riflessione interna allo staff allargato dei bienni) che hanno permesso in fase di progettazione l utilizzo degli strumenti sono state: la definizione degli obiettivi del percorso formativo l individuazione del target (caratteristiche e selezione dei partecipanti) la definizione generale del percorso in termini di distribuzione dei contenuti (programma) e individuazione della metodologia la definizione di alcuni strumenti di valutazione. La definizione degli obiettivi del percorso Il biennio Relazione d aiuto e facilitazione di gruppo si pone come obiettivo generale il potenziamento nei partecipanti delle abilità e delle competenze relative alla gestione di una relazione d aiuto e alla conduzione dei gruppi in ambito sociale, educativo, sanitario e organizzativo secondo l Approccio Centrato sulla Persona. Abilità e competenze che si innestano anche sulla trasmissione di conoscenze teoriche relative al funzionamento della persona umana, ai fondamenti dell Approccio e alla sua applicazione nei diversi ambiti lavorativi. Questo obiettivo generale è stato poi declinato nei seguenti obiettivi formativi: Promuovere l apprendimento di conoscenze relative a: il funzionamento della persona umana l Approccio Centrato sulla Persona: storia, sviluppo, ambiti di applicazione; teoria della personalità 3

4 il gruppo e il suo funzionamento. Facilitare l acquisizione di abilità e competenze relative a: saper gestire una relazione d aiuto; saper gestire un gruppo. Promuovere la conoscenza di sé, l autostima, la crescita globale come persona. Gli obiettivi formativi sono stati poi oggetto di contrattazione con i partecipanti in base anche alle loro aspettative e ai loro bisogni: si è comunque sempre mantenuta la coerenza con la proposta formativa prevista dall Istituto. In altre parole, si è chiarito fin da subito che venivano esclusi obiettivi legati ad aspettative di terapia personale e obiettivi che abilitassero all esercizio di professioni che si avvicinano alla professione di psicologo e psicoterapeuta. L individuazione del target: la selezione dei partecipanti Strettamente collegato con quanto espresso nel punto precedente è stato il problema della selezione dei partecipanti, affidata ai membri dello staff. Sono state ammesse al corso solo persone che per professione (assistenti sociali, educatori professionali, coordinatori, insegnanti, responsabili di gruppi anche di volontariato) desideravano migliorare le loro competenze relazionali acquisendo capacità che le rendessero più efficaci nel gestire i rapporti interpersonali e di gruppo. Sono state escluse invece quelle persone che non avevano tali bisogni e che investivano nell esperienza formativa le aspettative di cui si diceva nel paragrafo precedente. Nonostante la chiarezza iniziale del contratto formativo, fu comunque necessario, in alcuni momenti del percorso, ridefinire gli obiettivi: da questa esperienza è nata l idea, poi approfondita e migliorata nel lavoro del gruppo staff dei bienni, di un contratto personale da firmare all inizio del corso. Infatti, in sede di valutazione finale e nonostante l attenzione posta dallo staff a questo aspetto, ancora qualche persona sottolineava la scarsa spendibilità del corso. Definizione del percorso generale, contenuti e metodologia Il lavoro di definizione dei contenuti ha visto la collaborazione di tutto il gruppo a partire da un modello generale rielaborato e riadattato dall esperienza della formazione quadriennale. I contenuti pertanto possono essere così elencati in sintesi: L Approccio Centrato sulla Persona La promozione della salute Comunicazione, interazione, relazione Psicologia dei gruppi La comunicazione interculturale La realtà dell operatore: stress, coping, burn-out Le applicazioni: l ACP in ambito sociale (il lavoro con le famiglie, la devianza, la tossicodipendenza, ecc.), la relazione d aiuto in medicina, 4

5 handicap e ritardo mentale, il lavoro con gli anziani, l insegnamento centrato sulla persona. L apprendimento dei contenuti è stato costantemente affiancato da esercitazioni pratiche che avevano come obiettivo specifico l acquisizione di competenze e abilità legate al saper fare (laboratori di empatia, esercitazioni, role-play, simulazioni, supervisione di situazioni lavorative portate dai partecipanti), mentre il gruppo d incontro diventava l occasione di fondo per la crescita personale. Dopo questo lavoro di base fatto dal gruppo staff sui contenuti, sarà comunque opportuno continuare con l approfondimento delle coerenze interne a partire da una riflessione approfondita della metodologia utilizzata. Gli strumenti di valutazione L idea di sottoporre a valutazione alcuni oggetti della formazione è nata in itinere. Questo spiega perché essa può essere suddivisa, riferendosi al corso svolto, in momenti formalizzati attraverso l utilizzo di strumenti specifici e in una serie di momenti più informali che potranno in seguito diventare più consapevoli e quindi essere utilizzati concretamente fin dalla fase di progettazione. I momenti formali comprendevano: il compito scritto sui principali contenuti trasmessi (obiettivo 1). I corsisti hanno risposto ad una serie di domande di contenuto che poi sono state corrette dallo staff e restituite in grande gruppo; l autovalutazione (obiettivo 3). Ogni corsista ha scritto e consegnato una valutazione del percorso fatto soprattutto in termini di crescita personale e di aspettative; il questionario finale di valutazione. I corsisti nelle giornate di chiusura hanno compilato un questionario di valutazione dell esperienza formativa i cui risultati saranno presentati nel prossimo paragrafo. I momenti non formalizzati fanno riferimento all esperienza del grande gruppo denominata comunity meeting, che chiude ogni modulo e nella quale i partecipanti esprimono verbalmente il loro livello di soddisfazione, il processo di apprendimento, i problemi emersi, ecc. La valutazione del raggiungimento dell obiettivo 2 si realizzava, in modo non strutturato, seduta stante in conclusione dei diversi momenti in cui i partecipanti erano chiamati a misurarsi con le esercitazioni. I risultati del questionario di valutazione del Biennio PD 2 Nella giornata di chiusura del Biennio ai corsisti è stato richiesto di compilare il questionario allegato. Si tratta di uno strumento che tenta di valutare, attraverso le risposte anonime dei partecipanti, il raggiungimento degli obiettivi formativi. I dati sono stati elaborati subito e restituiti ai corsisti perché diventassero oggetto di discussione e approfondimento nel grande gruppo. Di seguito si presenta una sintesi dei risultati. I questionari compilati sono stati 18. Alla domanda 1): Il corso mi è servito per: l ordine, per importanza data alle risposte è stato il seguente: 5

6 Crescere come persona; Sperimentarmi nelle relazioni con gli altri per migliorarle Acquisire conoscenze relative alla relazione d aiuto e la facilitazione dei gruppi Acquisire strumenti per gestire in modo efficace le relazioni con colleghi e utenti Aumentare le mie capacità di lavorare in gruppo Instaurare rapporti significativi con gli altri partecipanti Focalizzare meglio il mio ruolo lavorativo Diventare agente di cambiamento nella mia realtà lavorativa. Alla domanda 2): Globalmente il percorso formativo mi è sembrato: quasi tutte le risposte si sono focalizzate nell area della soddisfazione. I punteggi più alti sono stati: positivo (16 molto positivo 2 abbastanza positivo); utile (15 molto utile 3 abbastanza utile); stimolante (14 molto stimolante 4 abbastanza stimolante). I punteggi più bassi hanno riguardato: connesso (2 poco connesso 2 non so); soddisfacente (1 poco soddisfacente). Alla domanda 3) Rispetto a quanto ho acquisito durante il percorso relativamente al miglioramento e al potenziamento delle capacità relazionali io mi sento: le risposte si sono focalizzate nel seguente modo. Chiaro (5 molto 12 abbastanza); tranquillo (5 molto 12 abbastanza); sicuro (3 molto 12 abbastanza 1 non so 1 poco); caldo (7 molto 8 abbastanza 2 non so); flessibile (8 molto o abbastanza 1 non so); competente (4 molto 13 abbastanza). 1 partecipante non ha risposto questa domanda. Il punto con maggior dispersione delle risposte e quindi più fragile riguarda, per questa domanda, il sentirsi sicuri anche se il gruppo è comunque focalizzato sulla polarità positiva. Alla domanda 4) Cerca di valutare per ogni capacità sottoelencata il livello che ritenevi di possedere PRIMA dell esperienza formativa e quello ATTUALE gli scarti tra prima e dopo il corso sono nell ordine: esprimere sentimenti ed emozioni 3.5 (da 4.7 a 8.2) gestire i conflitti 3.5 (da 4 a 7.5) essere di supporto e facilitazione 3.4 (da 4.1 a 7.5) facilitare i processi dei gruppi in cui lavoro 3.3 (da 4 a 7.3) farmi ascoltare dagli altri 3.2 (da 4.4 a 7.6) assumermi responsabilità 3.1 (da 5.1 a 8.2) gestire in modo soddisfacente i rapporti di lavoro 3.1 (da 4.6 a 7.7) attuare processi di decisione democratica e partecipata 3.1 (da 4.9 a 8) ascoltare gli altri e recepire quanto dicono 3 (da 4.8 a 7.8) far crescere le persone con cui lavoro e delle quali sono responsabile 2.8 (da 4.7 a 7.5) La valutazione delle risposte è interessante sia dal punto di vista dello scarto, ma anche della media dei punteggi di partenza. Il livello più alto riguarda ad esempio l assunzione di responsabilità (5 punti di partenza), mentre il più basso riguarda la gestione dei gruppi e la soluzione dei conflitti (4 punti di partenza). Inoltre il gruppo, partendo comunque da punteggi 6

7 superiori a 4 rivela una certa autostima e competenza che è stata migliorata dall esperienza formativa. Alla domanda 5) Nell esperienza formativa sono presenti diversi aspetti. Ti invitiamo ad elencare per ogni aspetto sottoelencato il tuo livello di soddisfazione, secondo la numerazione da 1 (del tutto soddisfatto) a 5 (per niente soddisfatto). La soddisfazione più alta riguarda la possibilità di esprimersi liberamente (15 del tutto 3 abbastanza); la sistemazione logistica (12 del tutto 4 abbastanza. 2 in parte); il rapporto con i docenti (10 del tutto 6 abbastanza 2 in parte). Il livello più basso di soddisfazione riguarda i materiali, mentre sono discreti il rapporto con i colleghi, la partecipazione, la metodologia. Da queste risposte risultano da migliorare l organizzazione dei materiali e da rivedere gli aspetti metodologici e partecipativi al processo di apprendimento che tuttavia sono comunque non scadenti. Il questionario concludeva con una frase aperta: Infine vorrei dire. 6 questionari sono senza risposta. 5 questionari chiudono la frase con: Grazie! Le altre risposte sono le seguenti: Trattare meno argomenti in modo da approfondire maggiormente quelli trattati. Parlare di coppia e famiglia in così poche ore lascia il tempo che trova. Un grazie per l ascolto che mi è stato dato. Un rammarico è che questo corso è poco spendibile. Che al di là delle croci e dei numeri, fra i quali fatico a muovermi sono stata molto a mio agio, mi sono mossa, ho imparato. Grazie. Che è stata l esperienza più bella, piacevole e importante dei miei (pur numerosi) percorsi di ricerca e di studio. Soprattutto per la possibilità di riorganizzarsi, stabilizzarsi, ri-orientarsi e dare senso al da dove si viene, al dove si è e al proprio divenire. Apertura, fluidità e flessibilità sono i doni più grandi che può dare una comunità di apprendimento. Avete rimesso nelle mie mani la mia vita. Grazie. Che mi piacerebbe che il corso prevedesse uno o più momenti di incontro e verifica di come i contenuti appresi siano stati calati nelle rispettive realtà dei partecipanti. Mi piacerebbe che il corso prevedesse la possibilità di continuare con il gruppo d incontro. Grazie. Pensare a possibili recuperi per ore perse; approfondire alcune tematiche più interessanti. Grazie per tutto quello che mi avete dato in questi mesi. Conclusioni Molte sono le cose che, rispetto alla valutazione del corso, potrebbero essere potenziate per avere un riscontro puntuale sull impatto che la proposta formativa del Biennio ha sui gruppi degli allievi. Come si diceva in apertura però, per arrivare a monitorare in modo globale la formazione è 7

8 fondamentale chiedersi quanto una cultura della valutazione è diffusa nella cultura formativa complessiva dell organizzazione, in questo caso dell IACP, da cui viene la proposta. Mettersi sulla strada della valutazione è quindi un percorso che porta una sempre maggior consapevolezza: a mio avviso è una ricerca orientata all analisi dei livelli di incongruenza tra quanto si dichiara e quanto di fatto si riesce a fare in termini di risultati, con un miglior funzionamento di tutto l assetto, con risultati più soddisfacenti per tutti, allievi, docenti, organizzazione in modo da fondare anche le premesse, perché no, per la certificazione di qualità. 8

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA

Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA ZENALE e BUTIINONE EENNTTEE CCEERRTTIIFFII CCAATTOO SSIISS TTEEMMAA QQUUAALLII TTAA IISSOO 99000011: :22000088 ACCREDITATO REGIONE LOMBARDIA TEST CENTER AICA Ministero della Pubblica Istruzione Istituto

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Nuove metodologie di formazione

Nuove metodologie di formazione Nuove metodologie di formazione per la sicurezza nel settore delle costruzioni LA FORMAZIONE DEI COORDINATORI PER LA SICUREZZA Farina Geom. Stefano Consigliere Nazionale AiFOS AiFOS Associazione Italiana

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Sistema qualità IC 16 Verona

Sistema qualità IC 16 Verona Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

Studenti partecipanti per Rete

Studenti partecipanti per Rete Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

C omunicazione E fficace

C omunicazione E fficace C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Sistema di valutazione della performance

Sistema di valutazione della performance COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.

Dettagli

TECNICO INFORMATICO WEB MASTER

TECNICO INFORMATICO WEB MASTER TECNICO INFORMATICO WEB MASTER Corso di Formazione Professionale Por Puglia 2000-2006 Complemento Di Programmazione Asse III Mis. 3.4 - Az. a) Unione Europea Fondo Sociale Europeo REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PERIODO DI SVOLGIMENTO FINE MESE DI

PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PERIODO DI SVOLGIMENTO FINE MESE DI QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE MENSILE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PERIODO DI SVOLGIMENTO FINE MESE DI Il questionario è anonimo e ci aiuterà a capire se e in quale misura l attività ha risposto alle

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi

Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014 Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi QUESTIONARIO DI GRADIMENTO PER LE INSEGNANTI Al fine di ottenere una valutazione del livello di gradimento delle insegnanti

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO Bologna Aprile 2009 CONTESTO Il recupero degli insoluti è un nodo

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo. Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 OBIETTIVI GENERALI Educare al rispetto di sé e degli altri, delle cose, delle norme che regolano la comunità scolastica e la convivenza

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE COMUNITA DI PRATICA E COMUNICAZIONE ON LINE : IL CASO MASTER GESCOM RELATORE Prof.ssa Giuditta ALESSANDRINI Laureanda Chiara LOLLI Matr. n. 203597 CORRELATORE Prof.ssa Isabella

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni.

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni. COMPITO AUTENTICO : IO IMPARO...CHE ME LA CAVO Orientamento nel proprio quartiere in bicicletta o motorino CLASSE TERZA MEDIA tutte le sezioni INSEGNANTI :di SCIENZE MOTORIE, EDUCAZIONE CIVICA, TECNOLOGIA.

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE IN AMBITO SANITARIO

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE IN AMBITO SANITARIO DIPARTIMENTO FORMAZIONE LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE IN AMBITO SANITARIO RESPONSABILE DEL PROGETTO FORMATIVO Danilo Massai Maria Cristina Abba COORDINATORI DEL PROGETTO FORMATIVO Emanuele Ginori Patrizia

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante: Attività per il sistema di formazione della PC Il sistema lombardo della Protezione Civile potrà professionalizzarsi e rendersi sempre più efficace ed efficiente quanto più la formazione degli operatori

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

RELAZIONE CONCLUSIVA

RELAZIONE CONCLUSIVA Liceo Scientifico "G. Salvemini" - Sorrento A.S. 2011/12 2012/13 PROGETTI B-7-FSE-2011-300 ATTIVITA DI VALUTAZIONE RELAZIONE CONCLUSIVA Il sottoscritto INGENITO CATELLO, docente presso il Liceo Scientifico

Dettagli

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Anno 2004-2005 REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Dettagli

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto

Dettagli

ANALISI DELLE PRESENZE E REPORT QUESTIONARIO SODDISFAZIONE DEI CORSISTI

ANALISI DELLE PRESENZE E REPORT QUESTIONARIO SODDISFAZIONE DEI CORSISTI Centro Territoriale per l Integrazione (AREA INTERCULTURA) DIREZIONE DIDATTICA STATALE Pierina Boranga - 1 CIRCOLO di Belluno Via Mezzaterra,45 Tel. 0437 913406 Fax913408 CORSO DI FORMAZIONE L APPROCCIO

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

RELAZIONE FINALE DEL CORSO DI FORMAZIONE COMUNICARE IL VOLONARIATO Seconda edizione Foggia, gennaio - marzo 2009

RELAZIONE FINALE DEL CORSO DI FORMAZIONE COMUNICARE IL VOLONARIATO Seconda edizione Foggia, gennaio - marzo 2009 RELAZIONE FINALE DEL CORSO DI FORMAZIONE COMUNICARE IL VOLONARIATO Seconda edizione Foggia, gennaio - marzo 2009 1. Finalità Fornire ai partecipanti la conoscenza delle regole fondamentali della comunicazione.

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sull orario di lavoro e time-management

FORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sull orario di lavoro e time-management FORMAZIONE AVANZATA Laboratorio sull orario di lavoro e time-management 1.Scenario di riferimento Il ruolo manageriale nella Pubblica Amministrazione è notevolmente mutato negli ultimi anni, sia per l

Dettagli

RISULTATI QUESTIONARIO GRADIMENTO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

RISULTATI QUESTIONARIO GRADIMENTO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Università degli Studi di Messina RISULTATI QUESTIONARIO GRADIMENTO CORSO di FORMAZIONE RELAZIONI CON IL PUBBLICO Edizioni del 22-23 ottobre e del 24 25 ottobre 2012 Settore Sviluppo e Formazione Risorse

Dettagli

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)

Dettagli

LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 2009-2010 RELAZIONE DI FINE SERVIZIO

LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 2009-2010 RELAZIONE DI FINE SERVIZIO LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 9 - RELAZIONE DI FINE SERVIZIO MONITORAGGIO SERVIZIO CIVILE REGIONALE Al termine del secondo e quinto mese di servizio, come previsto

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

Dott.ssa Lorenza Fontana

Dott.ssa Lorenza Fontana Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono

Dettagli

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e SEMINARIO RESIDENZIALE Percorso di formazione per i rappresentanti in Consulta Provinciale degli Studenti Centro Don Chiavacci Crespano del Grappa 3-4 novembre 2015 A.S. 2015/2016 Premessa A conclusione

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Innovazione e Design educativo per la buona scuola

Innovazione e Design educativo per la buona scuola Innovazione e Design educativo per la buona scuola Convegno nazionale ANP e Fondazione Telecom Italia 6 maggio 2015, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma L innovazione come scelta strategica. Il monitoraggio

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Giorgio Gasparini Vignola (MODENA)

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Giorgio Gasparini Vignola (MODENA) Anno 2013-2014 Accreditamento delle strutture socio- sanitarie Obiettivo: strumenti per l ascolto, la partecipazione e la rilevazione del gradimento da parte di ospiti e familiari. Questionario di gradimento

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Safety experience. Strumenti, metodologie ed esperienze innovative per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Safety experience. Strumenti, metodologie ed esperienze innovative per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Formare per aprire le porte Safety experience. Strumenti, metodologie ed esperienze innovative per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Safety experience nasce dal lavoro di un team di professionisti

Dettagli

Questionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati

Questionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati Questionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati Principali Evidenze e Risultati Sommario Introduzione... 3 Le principali caratteristiche

Dettagli

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo

Dettagli

Scuola Secondaria di 1 grado Cena-Corradini Latina Questionario rivolto agli alunni delle classi Seconde

Scuola Secondaria di 1 grado Cena-Corradini Latina Questionario rivolto agli alunni delle classi Seconde Scuola Secondaria di 1 grado Cena-Corradini Latina Questionario rivolto agli alunni delle classi Seconde Segnare in ordine crescente il livello di gradimento: 1=poco; 2= abbastanza; 3=molto Per le risposte

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune

Dettagli

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal

Dettagli