Giuseppe Sbarbaro Amministratore Unico utiliteam Il Valore di Rimborso
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- Fortunato Luigi Carraro
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2 calcolo Sommario eventuale manutenzione del contratto differenza tra VIR e RAB disaccordo tra Ente locale e gestore uscente sulla determinazione del valore di rimborso 2
3 Cos è? Valore di Rimborso (VR) Nel contesto gare d ambito per servizio distribuzione gas naturale: è l importo che il gestore entrante deve corrispondere ai gestori uscenti per acquisire gli impianti. Quali sono le principali norme applicabili per il calcolo del VR? D.Lgs. 23 maggio 2000, n.164 e sue modificazioni (Decreto Letta) Regio Decreto 15 ottobre 1925 n [art. 24, comma 4, lettere a) e b)] DPR 4 ottobre 1986, n.902 [art. 13] DM 12 novembre 2011, n. 226 [Regolamento Criteri] Come si calcola? Nel «primo periodo», cioè in corrispondenza della scadenza anticipata ope legis della concessione, sulla base di quanto previsto nelle concessioni oppure, in subordine, in base al Regio Decreto 2578/1925. A «regime», cioè alla scadenza delle prime concessioni affidate ai sensi del Decreto Letta, il VR sarà pari alla RAB. 3
4 Cosa è oggetto del rimborso? Oggetto del rimborso E esplicitamente oggetto del rimborso la parte di impianto di proprietà del gestore uscente, per la quale non sia prevista la devoluzione gratuita a fine concessione. L ente locale può ottenere un rimborso per la sua parte di impianto? La normativa non prende in considerazione l ipotesi che l ente locale possa porre a gara la parte di impianto di sua proprietà e percepire un rimborso direttamente dal gestore entrante. Se l ente locale volesse far sì che la propria parte di impianto sia riscattata dal gestore entrante dovrebbe cederla preventivamente al gestore uscente (ove consentito dalla legge). E previsto un rimborso per la rete di proprietà di soggetti diversi? Il caso non è preso in esplicita considerazione dalla normativa. Si ritiene che sul punto possa decidere l ente locale, titolare del servizio che gode della disponibilità dell impianto al termine di ciascun periodo di affidamento. Nota: i soggetti proprietari di impianti percepiranno dal gestore entrante la remunerazione del relativo capitale investito netto che l'autorità riconosce ai fini tariffari. 4
5 VR nel primo periodo Data di cessazione del servizio prevista nel bando di gara del nuovo affidamento Scadenza concessione non posteriore il VR viene calcolato in base a quanto stabilito dalle convenzioni o dai contratti alla scadenza naturale dell'affidamento. Regolamento Criteri, art. 5, comma 1 Scadenza concessione posteriore o non prevista il VR viene calcolato in base a quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, conformemente a quanto previsto nell'articolo 15.5, del decreto Letta, in particolare per i casi di cessazione anticipata del contratto rispetto alla scadenza naturale. Regolamento Criteri, art. 5, comma 2. La differenza sta nel fatto che soltanto per il secondo caso è prescritta esplicitamente l applicazione, in subordine, del Regio Decreto 2578/1925. Laddove trovasse applicazione il Regio Decreto 2578/1925, valgono sempre le prescrizioni di cui all art. 5, commi da 5 a 13, del Regolamento Criteri. 5
6 La prevalenza degli accordi contrattuali Ai fini del calcolo del VR prevale sempre quanto previsto dagli accordi tra ente concedente e concessionario: a livello di metodo (se è previsto un metodo diverso da quello di cui al regio decreto 2578/1925, si applica il metodo concordato tra le parti) a livello di parametri (se trovasse applicazione il metodo di cui al regio decreto 2578/1925, si applicano i parametri di cui al Regolamento Criteri soltanto se non sono previsti parametri diversi nell ambito degli accordi tra le parti) Gli accordi tra le parti potrebbero sostanziarsi in forma di contratto di servizio, contratto di concessione, convenzione o altra forma idonea a rappresentare la volontà delle parti 6
7 Il calcolo del VR VR = VIR contributi + premi VALORE INDUSTRIALE RESIDUO VIR = VRN degrado + LIC VALORE DI RICOSTRUZIONE A NUOVO LAVORI IN CORSO VRN = SCF prezzi STATO DI CONSISTENZA FISICA 7
8 VRN = SCF x prezzi Il VRN (Valore di Ricostruzione a Nuovo) è pari al costo che dovrebbe essere sostenuto per la ricostruzione dell impianto. Tale costo va valutato come se l impianto dovesse essere ricostruito al tempo presente, tenendo cioè conto delle attuali norme, dell attuale urbanizzazione, degli attuali regolamenti, ecc. Il VRN si calcola applicando allo Stato di Consistenza Fisica (SCF) i prezzi individuati secondo le modalità di cui all art. 5, commi dal 6 a 9 del Regolamento Criteri. 8
9 VRN = SCF x prezzi Regolamento Criteri, art. 1, comma 1, lettera h) «Stato di consistenza» è l'insieme di documenti comprendente la cartografia, come definita nell'allegato alla deliberazione ARG/gas 120/08 dell'autorità, e la descrizione delle reti e degli impianti afferenti il servizio di distribuzione di gas naturale, con evidenza dell'anno di realizzazione e delle loro caratteristiche costruttive, funzionali e conservative; in particolare per ogni tratto di rete dovrà essere registrato almeno l'anno di posa, il materiale e il diametro. Regolamento Criteri, art. 5, comma 8 Nell'applicazione del prezzario di cui ai commi 6 e 7, in particolare per la rete, si considerano: a. eventuali pezzi speciali o opere particolari, quali sovra e sottopassi in corrispondenza delle interferenze con altri sottoservizi; b. le modalità di posa che tengano conto della tipologia delle condizioni morfologiche del suolo e sottosuolo, della loro accessibilità e di eventuali particolari prescrizioni realizzative; c. la tipologia dei ripristini delle superfici interessate dalla posa, sempre considerando l'accessibilità dei luoghi di posa. La qualità e la completezza dello SCF incide in modo determinante sul VRN. 9
10 VRN = SCF x prezzi I prezzi di ricostruzione a nuovo sono individuati a partire dalle seguenti fonti in ordine di priorità: prezzario contenuto nei documenti contrattuali, opportunamente indicizzato, prezzari per lavori edili e per installazione di impianti tecnologici della CCIAA provinciale, analoghi prezzari regionali, prezzario (che sarà) emanato dall Autorità, valori di mercato come risultano dalle offerte più recenti. Il prezzo è invece assunto pari ai costi effettivamente sostenuti aggiornati con il deflatore degli investimenti fissi lordi se si verificano le seguenti condizioni: gli impianti sono stati oggetto di finanziamenti pubblici, gli impianti sono stati realizzati dopo l'anno 2000, le loro condizioni di posa e di accessibilità non si sono modificate. I suddetti prezzi vanno maggiorati del 13% per tenere conto di oneri amministrativi (autorizzazioni, progettazione, direzione lavori, collaudi e spese generali) se non già compresi nel prezzario utilizzato. 10
11 VIR = VRN degrado + LIC Il VIR (Valore Industriale Residuo) è il costo che dovrebbe essere sostenuto per la ricostruzione dell impianto, diminuito del valore degrado fisico dovuto al tempo. I principi generali di calcolo sono contenuti: nel Regio Decreto 2578/1925, art. 24, lettere a) e b) nel DPR 902/1986, art. 13 «tuttavia, tale previsione necessita di una metodologia applicativa dettagliata, nei casi in cui non sia già prevista nelle convenzioni o nei contratti, per evitare contenziosi sulla sua applicazione.» Tale metodologia si sostanzia nell art. 5 del Regolamento Criteri. 11
12 VIR = VRN degrado + LIC VRN VIR Entrata in esercizio del cespite Termine affidamento Termine durata utile tempo 12
13 Durata utile La durata utile è assunta: pari a quanto indicato nei documenti contrattuali in difetto, pari a: per cespiti formatisi prima del 30/09/2004: durata utile indicata nel Regolamento Criteri per cespiti formatisi successivamente: durata utile prevista dalla normativa tariffaria emanata dall AEEG (Del. ARG/gas 159/08) 13
14 Entrata in esercizio La data di entrata in esercizio e determinata (in ordine di priorità): in base a quanto indicato nello stato di consistenza fisica, in base a documenti amministrativi, in coerenza con i dati presentati all AEEG per fini tariffari, calcolata in base al rapporto tra fondo di ammortamento e valore del cespite riportato in bilancio opportunamente rettificato da eventuali operazioni straordinarie, moltiplicato per la durata utile del cespite. 14
15 Curva di degrado VRN VIR Entrata in esercizio del cespite Termine affidamento Termine durata utile tempo 15
16 VIR = VRN degrado + LIC I LIC (Lavori in corso) corrispondono a investimenti per la realizzazione di parti di impianto non ancora entrati in esercizio e quindi non ancora inseriti tra i cespiti. Sono parte del valore industriale dell impianto, ma non rilevano da quanto fin qui esaminato. Decreto Criteri, art. 5, comma 5: Il valore industriale della parte di impianto di proprietà del gestore uscente di cui alla lettera a) dell'articolo 24, comma 4, del regio decreto 15 ottobre 1925, n è pari al costo che dovrebbe essere sostenuto per la sua ricostruzione a nuovo, decurtato del valore del degrado fisico di cui al comma 10, includendo anche le immobilizzazioni in corso come risultano dai libri contabili. 16
17 VR = VIR contributi + premi I contributi sono le anticipazioni ed i sussidi concessi dai comuni e da altri finanziatori pubblici, valutati al netto delle relative imposte pagate, rivalutati e degradati in base alla normativa tariffaria. I premi sono le quote residue degli importi versati dal gestore all ente concedente prima dell'entrata in vigore del Decreto Letta per l'affidamento, la prosecuzione o il rinnovo della gestione con una scadenza naturale che supera la data di effettiva cessazione del servizio. Tali quote sono: rivalutate in base alla normativa tariffaria, degradate considerando una durata utile pari alla differenza fra la data di scadenza naturale della concessione e l'anno di versamento del premio 17
18 VR in caso di devoluzione gratuita E il caso in cui la concessione: prevede, alla sua scadenza naturale, la devoluzione gratuita all'ente locale concedente di una porzione di impianto, e la data di scadenza naturale superi la data di effettiva cessazione del servizio. Il VR di quella parte di impianto è calcolato: secondo i medesimi principi generali (prevalenza previsioni contrattuali, in subordine Regio Decreto 2578/1925 secondo Regolamento Criteri) con l eccezione che la durata utile convenzionale è pari al minore tra: quella normalmente prevista dalla metodologia generale, differenza fra la data di scadenza naturale della concessione e la data di realizzazione dell'investimento. 18
19 Disaccordo sul valore di rimborso Le «Parti» del contratto dal quale dipende il calcolo del valore di rimborso sono l ente concedente e il gestore concessionario. In caso di disaccordo, nel bando di gara saranno indicati: la stima dell'ente locale concedente, la stima del gestore uscente, un valore di riferimento da utilizzare ai fini della gara (verifica requisiti, valutazione offerte, materiale pagamento per il passaggio di proprietà) Il valore di riferimento sarà pari al maggiore tra: la stima dell'ente locale concedente; il valore riconosciuto dal sistema tariffario ( RAB) Se il valore accertato in esito al contenzioso fosse diverso dal valore di riferimento, la differenza viene regolata tra i gestori entrante ed uscente. 19
20 RAB La RAB (Regulatory Asset Base) è il valore del capitale investito netto riconosciuto dall AEEG per fini tariffari. Nel settore della distribuzione del gas naturale è stato rideterminato all inizio del terzo periodo di regolazione della tariffa (anno 2009) e successivamente aggiornato ogni anno. E determinato in base al metodo del costo storico rivalutato: il valore attuale netto dei cespiti è calcolato a partire dal costo storico originario, prima rivalutato e poi degradato tenendo conto dell età del cespite in relazione alla sua durata convenzionale. 20
21 Alcune differenze tra VIR e RAB Fattore VIR RAB Perimetro Parte di impianto soggetta a rimborso L intero impianto Attualizzazione Data di cessazione dell affidamento 31/12 dell anno t-2 Cespiti inclusi Tutti quelli presenti nello stato di consistenza fisica Soltanto quelli per i quali esiste la fonte contabile obbligatoria recante il costo storico originario Esclusioni Impianti divenuti obsoleti Cespiti completamente ammortizzati Valore al lordo del degrado VRN = Valore di ricostruzione a nuovo, cioè consistenze per prezzario Costo storico originario rivalutato, cioè valori di bilancio per deflatore Contributi Soltanto pubblici Sia pubblici che privati Degrado In base a durate diverse da quelle tariffarie, salvo periodo post 30/9/04 In base a durate tariffarie Curva di degrado Non sempre lineare Sempre lineare 21
22 Recupero differenza tra VIR e RAB Il gestore entrante: a inizio concessione rileva l impianto corrispondendo VR VIR a fine concessione cede l impianto percependo VR RAB Si presume VIR > RAB: «Il valore di rimborso nel primo periodo è in genere maggiore del valore della rete riconosciuto dalla regolazione tariffaria, in quanto il primo è il valore industriale dell impianto mentre il secondo è un valore basato solo sui costi storici degli investimenti effettivi.» Circa la differenza tra VIR e RAB: la normativa tariffaria dovrà permettere al gestore entrante di recuperarla nel corso del periodo di concessione, il gestore entrante potrà rinunciare al recupero di tale differenza offrendola in gara, non è comunque previsto che tale maggiore investimento sia remunerato. 22
23 Differenze elevate tra VIR e RAB Regolamento Criteri, art. 5, comma 14: Qualora il valore di rimborso al gestore uscente supera di oltre il 25% il valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, riconosciuto dalla regolazione tariffaria, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio all'autorità. Eventuali osservazioni dell'autorità sull'applicazione delle previsioni contenute nel presente regolamento al valore di rimborso sono rese pubbliche. Punti di attenzione: In che modo l AEEG svolgerà le proprie valutazioni? Quali potrebbero essere gli effetti concreti di osservazioni critiche? 23
24 Grazie per l attenzione Giuseppe Sbarbaro g.sbarbaro@utiliteam.it
25 Valore di rimborso a regime Regolamento Criteri, art. 1, comma 1, lettera i) «Regime» è la situazione, caratterizzata dalla scadenza dell'affidamento come prevista negli atti concessori, comunque non superiore a 12 anni dall'affidamento, al termine della durata delle concessioni affidate per la prima volta ai sensi dell' articolo 14 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n Decreto Letta, art. 14, comma 8 Nella situazione a regime, al termine della durata delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale affidate ai sensi del comma 1, il valore di rimborso al gestore uscente è pari al valore delle immobilizzazioni nette di località del servizio di distribuzione e misura, relativo agli impianti la cui proprietà viene trasferita dal distributore uscente al nuovo gestore, incluse le immobilizzazioni in corso di realizzazione, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente e sulla base della consistenza degli impianti al momento del trasferimento della proprietà. 25
26 Valore di rimborso nel primo periodo Regolamento Criteri, art. 1, comma 1, lettera h) "Primo periodo" è la situazione transitoria, caratterizzata dalla scadenza anticipata ope legis della concessione, a cui si applica l'articolo 15 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, fino al subentro del gestore aggiudicatario della prima gara d'ambito effettuata ai sensi dell'articolo 14 del medesimo decreto legislativo. Decreto Letta, art. 15, comma 5 Gli affidamenti e le concessioni in essere per i quali non è previsto un termine di scadenza o è previsto un termine che supera il periodo transitorio, proseguono fino al completamento del periodo transitorio stesso. In quest'ultimo caso, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere è riconosciuto un rimborso, a carico del nuovo gestore ai sensi del comma 8 dell'articolo 14, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti, con i criteri di cui alle lettere a) e b) dell'articolo 24 del regio decreto 15 ottobre 1925, n
27 Il caso della devoluzione gratuita Regolamento Criteri, art Nel caso in cui la concessione preveda a fine affidamento la devoluzione gratuita di una porzione di impianto, l'ente locale concedente acquisisce la proprietà di tale porzione di impianto se: a. alla data di cessazione effettiva dell'affidamento si è raggiunta la scadenza naturale del contratto [in tal caso non è dovuto alcun corrispettivo al gestore uscente]; b. o si è nelle condizioni previste nell'articolo 5, comma 14, lettera b), previo pagamento, da parte dell'ente locale, del valore di rimborso al gestore uscente ivi determinato. 2. Nei casi differenti: da quelli del comma 1 [l ente locale acquisisce le reti a devoluzione gratuita] e di quelli in cui la proprietà dell'impianto era già dell'ente locale concedente o di una società patrimoniale delle reti, il gestore uscente cede la proprietà della propria porzione di impianto al gestore subentrante, previo pagamento da parte di questo ultimo del valore di rimborso di cui: all'articolo 5 [applicabile per il primo periodo, rif Decreto Letta] o 6 [applicabile a regime, rif Decreto Letta]. 27
28 Art. 24 Regio Decreto 2578/1925 Quando i comuni procedono al riscatto debbono pagare ai concessionari un equa indennità, nella quale si tenga conto dei seguenti termini: a) valore industriale dell impianto e del relativo materiale mobile e immobile, tenuto conto dell effettivo cominciamento dell esercizio e degli eventuali ripristini avvenuti nell impianto o nel materiale ed inoltre considerate le clausole che nel contratto di concessione siano contenute circa la proprietà di detto materiale, allo spirare della concessione medesima; b) anticipazioni o sussidi dati dai Comuni, nonché importo delle tasse proporzionali di registro anticipate dai concessionari e premi eventualmente pagati ai Comuni concedenti, sempre tenuto conto degli elementi indicati nella lettera precedente; 28
29 Art. 13 D.P.R. 902/1986 Il valore degli impianti di cui alla lettera a) del 4 comma dell art 24 del testo unico 15 ottobre 1925, n. 2578, è determinato sulla base dello stato di consistenza, di cui al precedente art. 11, e del costo che dovrebbe essere sostenuto alla data di scadenza del preavviso, di cui al 2 comma del precedente art. 10, per la ricostituzione dell impianto stesso, deducendo dall importo risultante: a) il valore del degrado fisico degli impianti, avuto riguardo al tempo trascorso dall inizio della concessione ed alla prevista durata utile degli impianti stessi. Il degrado si presume direttamente proporzionale al decorso del tempo, salvo prova contraria fornita da una delle parti mediante perizia tecnica; b) il valore degli impianti divenuti obsoleti, al netto dell eventuale valore di recupero, nonché i costi per la trasformazione degli impianti onde adeguarli alle esigenze del processo produttivo. 29
30 D.Lgs. 93/2011, art. 24, comma 3 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas, limitatamente al primo periodo di esercizio delle concessioni assegnate per ambiti territoriali minimi di cui all'articolo 46-bis, comma 2, del decretolegge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, riconosce in tariffa al gestore entrante l'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso, come determinato ai sensi del decreto di cui all'articolo 46-bis, comma 1, del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, e il valore delle immobilizzazioni nette, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località. 30
31 Regolamento Criteri, art Le condizioni economiche oggetto di gara sono: a. Entità dello sconto tariffario rispetto alle tariffe previste dall'autorità, espressa come percentuale del valore massimo dello sconto. Il valore massimo dello sconto è pari in ciascun anno alla somma di: i. la quota annua di ammortamento, nella misura riconosciuta in tariffa, della differenza fra il valore complessivo di rimborso ai gestori uscenti e la somma delle immobilizzazioni nette di località appartenenti all'ambito, al netto dei contributi pubblici capitalizzati e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, da ammortizzare nei 12 anni di durata dell'affidamento ed includendo in entrambi i parametri gli impianti con scadenza ope legis successiva alla gara; 31
32 Durata utile 1 Da utilizzare per determinare la percentuale di degrado fino al 30 settembre Le condotte stradali in ghisa e giunti in piombo e canapa non risanati hanno sempre un valore residuo nullo. 2 Una condotta in acciaio si considera protetta catodicamente se allo stato attuale risulta essere in stato di regolare e conforme esercizio rispetto alle norme; gli impianti di regolazione catodica sono compresi nelle condotte in acciaio. 32
33 Riferimenti normativi 33
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