ACCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA E LA PROVINCIA DI PIACENZA PER L ELABORAZIONE DELLA VARIANTE GENERALE

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1 ACCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA E LA PROVINCIA DI PIACENZA PER L ELABORAZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (art.14 comma 7 della L.R. 24 marzo 2000 n. 20) In Bologna, il giorno tre del mese dicembre dell anno duemilaotto (2008) presso la sede dell Amministrazione regionale TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, rappresentata da Vasco Errani, nato a Massa Lombarda (RA) il 17 maggio 1955 e residente a Ravenna, Presidente della Giunta Regionale, il quale interviene nel presente atto in tale Sua veste nel solo interesse ed in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna in esecuzione della deliberazione della Giunta Regionale n in data 17 novembre 2008, o suo delegato E LA PROVINCIA DI PIACENZA, rappresentata da Gian Luigi Boiardi, nato a Monticelli d Ongina (PC)il 9 1

2 gennaio 1951 e residente in Monticelli d Ongina (PC), Presidente della Provincia di Piacenza, il quale interviene nel presente atto in tale Sua veste nel solo interesse ed in rappresentanza della Provincia, in esecuzione della deliberazione di Consiglio Provinciale n. 112 in data 24 novembre 2008, o suo delegato. Visti: la L.R. 24 marzo 2000 n. 20 recante Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio e smi ed in particolare gli artt. 14, 26 e 27; il Documento Preliminare al PTCP approvato dalla Giunta Provinciale con Atto G.P. n. 505 del 21 novembre 2007; la deliberazione G.R. n. 898 del 16 giugno 2008, recante Valutazione della Regione Emilia-Romagna degli elaborati preliminari presentati dalla Provincia di Piacenza nella Conferenza di pianificazione sul PTCP approvati con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 505 del 21 novembre 2007"; 2

3 il verbale della seduta conclusiva della Conferenza di pianificazione, sottoscritto dai partecipanti alla sessione del 24 giugno 2008; la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 112 del 24 novembre 2008 di approvazione dello schema di Accordo di pianificazione per la formazione della Variante al PTCP; la deliberazione della Giunta Regionale n del 17 novembre 2008, di approvazione dello schema di Accordo di pianificazione per la formazione della Variante al PTCP; Premesso che: tenendo conto degli obiettivi indicati nella L.R. n. 20/2000 e nei Piani sovraordinati, la Provincia di Piacenza, con delibera di Consiglio n. 58 del 5 giugno 2006 ha approvato gli indirizzi per l aggiornamento del PTCP e il suo adeguamento alla LR 20/2000; con deliberazione di Giunta n. 505 del 21 novembre 2007 la Provincia ha assunto il Documento di pianificazione preliminare all elaborazione della Variante al PTCP e, successivamente, ha avviato il 3

4 procedimento per la sua approvazione, convocando per il giorno 19 dicembre 2007 la prima seduta della Conferenza di pianificazione di cui all'art. 14 della L.R. n. 20/2000; lo scopo di detta Conferenza è quello di costruire un quadro conoscitivo condiviso del territorio e dei conseguenti limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile nonché di esprimere valutazioni in merito agli obiettivi e alle scelte di pianificazione prospettate nel Documento preliminare; i lavori della Conferenza di pianificazione si sono svolti attraverso la convocazione di sei sedute plenarie, nel periodo da gennaio a giugno 2008, ed hanno consentito un confronto ampio ed articolato con i Comuni, la Regione, le istituzioni, le associazioni economiche e sociali coinvolte dalle scelte programmatiche proposte nei documenti di Piano e le associazioni portatrici di interessi diffusi, sulle linee evolutive che caratterizzano gli aspetti socio-economici e territoriali della provincia, nonché sulle politiche e gli obiettivi delineati dal Documento preliminare; 4

5 a seguito dell'esito positivo della seduta conclusiva della Conferenza di pianificazione con nota Prot. n del 27 agosto 2008, la Provincia di Piacenza ha espresso alla Regione Emilia Romagna la volontà di addivenire alla stipula dell Accordo di pianificazione di cui al comma 7 dell art. 14 della L.R. 20/2000 e conseguentemente la Regione Emilia Romagna, con nota prot. n. PG/2008/ del 8/9/2008, ha comunicato alla Provincia di Piacenza di condividere la proposta e di rendere disponibili le proprie strutture, al fine di giungere alla definizione dei contenuti dell Accordo di pianificazione e alla conclusione del suo procedimento; Preso atto che: ai sensi del comma 7 dell art. 14 della L.R. 20/2000 a conclusione della Conferenza di pianificazione, la Regione e la Provincia possono stipulare un Accordo di pianificazione e che la stipula dell Accordo comporta sia la riduzione della metà dei termini di cui ai commi 7 e 10 dell art. 27, sia la semplificazione procedurale 5

6 di cui al comma 11 del medesimo articolo, nel caso in cui vi sia la sussistenza delle ulteriori due condizioni ivi stabilite; la stipulazione dell'accordo determina l'obbligo per la Provincia di conformarsi alle determinazioni ivi concordate, ai sensi dell'art. 14, comma 8, della L.R. n. 20/2000; ai sensi del comma 7, dell'art. 27 predetto, le determinazioni assunte in sede di Accordo costituiscono ulteriore riferimento per la formulazione di eventuali riserve alla Variante al PTCP adottata; si stipula e si sottoscrive il seguente Accordo di Pianificazione, ai sensi degli artt. 14 e 27 della Legge Regionale 20/2000 e smi. Art. 1 Definizione e obiettivi dell Accordo di Pianificazione Ai sensi della L.R. n. 20/2000 l Accordo di pianificazione definisce l insieme degli elementi 6

7 che costituiscono parametro per le scelte pianificatorie (art.14, comma 7) e attiene in particolare ai dati conoscitivi e valutativi dei sistemi territoriali e ambientali, ai limiti e condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio provinciale, nonché alle indicazioni in merito alle scelte strategiche di assetto dello stesso (art. 27, comma 3). La Provincia di Piacenza, nella predisposizione e nell approvazione della Variante al PTCP si attiene ai contenuti conoscitivi e alle valutazioni espressi nei lavori dalla Conferenza di Pianificazione e si conforma alle determinazioni contenute nel presente Accordo di pianificazione. Il presente Accordo costituisce pertanto ulteriore riferimento per le eventuali riserve che la Giunta Regionale può sollevare in merito alla Variante al PTCP, ai sensi dell art. 27, comma 7. La Provincia, ai sensi dell art. 10 della L.R. n. 20/2000, redige la Variante al PTCP coordinando e portando a sistema l'insieme delle previsioni dei piani sovraordinati vigenti e definendo prescrizioni, direttive ed indirizzi che dovranno essere osservati dalla pianificazione sottordinata. Inoltre, con riferimento alla pianificazione 7

8 settoriale del medesimo livello di pianificazione, il PTCP fissa il quadro di riferimento, in termini conoscitivi e normativi, e stabilisce gli obiettivi prestazionali che dovranno essere perseguiti dagli strumenti settoriali. La stipula del presente Accordo di pianificazione comporta sia la riduzione della metà dei termini di cui ai commi 7 e 10 del citato art. 27, sia la semplificazione procedurale di cui al comma 11 dell art. 27, nel caso in cui vi sia la sussistenza delle ulteriori due condizioni ivi stabilite. Art. 2 Documentazione, Piani e Norme di riferimento Costituiscono documentazione di riferimento per il presente Accordo di Pianificazione i seguenti documenti: il Documento Preliminare approvato con delibera di Giunta G.P. n. 505 del 21 novembre 2007, comprensivo del Quadro conoscitivo e della Valutazione preventiva di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (VALSAT); 8

9 il Verbale conclusivo della Conferenza di Pianificazione sottoscritto dai partecipanti nella sessione plenaria conclusiva del 24 giugno Ai sensi dell art. 27 comma 7 della L.R. n. 20/2000 la Regione può inoltre sollevare riserve sulla conformità della Variante al PTCP adottata rispetto ai contenuti del presente Accordo e agli strumenti della pianificazione regionale e di bacino idrografico, limitatamente agli ambiti della materia di pertinenza dei Piani stessi e delle loro successive modificazioni e integrazioni. Eventuali ulteriori riserve sono riferibili anche alla conformità della Variante adottata alle normative comunitarie, statali o regionali, nonché alle determinazioni del successivo art. 3. Art. 3 Recepimento delle determinazioni concordate La Provincia di Piacenza si impegna a procedere alla redazione della Variante al PTCP secondo i documenti di riferimento di cui all art. 2 effettuando i perfezionamenti e gli approfondimenti che sono stati richiesti dai soggetti partecipanti alla Conferenza 9

10 di pianificazione conformemente alle risultanze finali della stessa, riportate nel verbale conclusivo. La Provincia di Piacenza assume l impegno di perseguire, attraverso la redazione della Variante al PTCP, quanto è stato definito tra Provincia e Regione per condividere gli aspetti conoscitivi e valutativi. Vengono quindi confermati tutti gli elementi analitici e di progetto contenuti nel Documento preliminare discusso in sede di Conferenza di pianificazione. In particolare per quanto riguarda i sistemi economico e sociale, naturale e ambientale, territoriale e della pianificazione. La Regione condivide, in particolare, la metodologia e gli obiettivi strategici, in quanto sviluppano gli indirizzi e i contenuti del nuovo PTR e della L.R. n. 20/2000, nonché la ricerca di uno sviluppo qualitativo caratterizzato da innovazione, efficienza, sostenibilità e valorizzazione delle risorse umane e territoriali e da sistemi di mobilità integrati. La Provincia si impegna, prendendo atto delle valutazioni espresse con Deliberazione della Giunta Regionale n. 898 del 16 giugno 2008, a conformare 10

11 gli elaborati della Variante sulla base dei criteri e delle finalità che seguono e a risolvere le situazioni di dettaglio, di aggiornamento o di integrazioni testuali o descrittive segnalate con il predetto atto regionale: 1. SISTEMA AMBIENTALE. Il futuro PTCP definirà politiche di uso e trasformazione del territorio integrate, sinergiche e sostenibili in funzione degli obiettivi prioritari di miglioramento della qualità ambientale con riferimento particolare alle regioni fluviali ed alla rete ecologica Difesa del suolo e sicurezza territoriale. Obiettivo da perseguire da parte del PTCP è quello di pervenire, sulla base dell Accordo preliminare siglato il 9 marzo 2004 con l Autorità di bacino del fiume Po, la Regione e le cinque Province emiliane, tra cui Piacenza, all intesa di cui all art. 21, comma 2, della L.R. n. 20/2000 al fine di far assumere al PTCP il valore e gli effetti del Piano di assetto idrogeologico (PAI) in 11

12 tema di rischio idraulico e dissesto. A tal fine, i contenuti della Variante dovranno essere conformi ai criteri e alle disposizioni del PAI avendo come riferimento la documentazione tecnica discussa in sede di Tavolo e, in particolare, il confronto svolto il primo agosto e l otto ottobre 2008 tra Provincia, Regione e Autorità di Bacino del fiume Po, di cui ai verbali (depositati agli atti dei soggetti firmatari del presente Accordo). Allo scopo di perfezionare l intesa ex art. 21, comma 2, della L.R. n. 20/200, i contenuti tecnici e normativi del PTCP dovranno essere concertati e condivisi con l Autorità di bacino del fiume Po. Il Quadro conoscitivo e la cartografia del PTCP verranno adeguati per conseguire un livello confrontabile con quello dei documenti del PAI. Inoltre, in sede di stesura del PTCP, verranno verificati e aggiornati gli elaborati indicati nell atto della Giunta regionale n. 898/

13 1.2. Rischio di incidente rilevante. Per gli stabilimenti METECNO, KEROPETROL ed ENI verranno svolti gli approfondimenti e le verifiche richiesti dalla Regione Inquinamento luminoso. Anche per evidenziare l assoggettamento delle Aree naturali protette e dei Siti delle Rete Natura 2000 alla tutela dall inquinamento luminoso, verranno specificate le informazioni richieste dalla Regione Gestione dei rifiuti. Con riferimento alla gestione dei rifiuti, verranno evidenziate eventuali nuove limitazioni di uso del territorio per la localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti, registrandole nella cartografia relativa alle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi. 13

14 Si dovrà inoltre valutare l'andamento tendenziale della produzione dei rifiuti urbani ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di autosufficienza provinciale per lo smaltimento degli stessi Gestione delle risorse idriche. Per quanto attiene le risorse idriche, la Variante Generale al PTCP dovrà costituire, come indicato dalla DGR n. 898/2008, adeguamento al PTA regionale e pertanto dovrà recepire puntualmente quanto previsto dalle Norme relativamente alle competenze delle Province. In particolare, dovranno essere esplicitate le politiche di riuso delle acque reflue urbane del depuratore di Borgoforte, in funzione delle quali dovrà essere predisposta una analisi costiefficacia, da cui risulti o meno la sostenibilità economico-ambientale di tale utilizzo. Per quanto riguarda le misure per la tutela quantitativa della risorsa idrica, in particolare per il bacino del F.Trebbia, 14

15 dovranno essere meglio esplicitate le proposte relative all individuazione dei bacini di accumulo di pianura, che sono emerse dallo Studio del Bacino Idrografico del Fiume Trebbia per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Si dovrà, inoltre, tener conto delle proposte contenute nel Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 151 del 30/06/2008 Ulteriori integrazioni alla rimodulazione del Primo e Secondo Piano degli interventi per fronteggiare la crisi idrica di cui al DPGR n. 245/2007 OPCM n. 3598/2007 per giungere ad un sistema di soluzioni il più completo e integrato possibile. 2. SISTEMA DELLE PRODUZIONI AGRICOLE. Le previsioni del PTCP dovranno coordinarsi con quelle del PRIP, anche ai fini dell applicazione delle Misure 211 e 212 e dei criteri prioritari ivi contenuti. Inoltre, per quanto riguarda l applicazione del D.Lgs. n. 228/2001, in termini di definizione dei criteri per l individuazione delle aree non 15

16 idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti e la loro identificazione all interno del PTCP, le tavole vr1 Aree non idonee per ogni tipo di impianto di gestione rifiuti e vr2 Aree non idonee per tipologia di impianto di gestione rifiuti in scala 1:50.000, approvate nel 2004 in sede di variante al PTCP funzionale al PPGR, verranno aggiornate sulla base del Quadro conoscitivo e la specifica disciplina sarà coordinata con quella relativa al territorio rurale. 3. SISTEMA DELLE TUTELE E DELLA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO. Considerato che uno degli obiettivi che il PTCP si pone, al fine di perseguire la qualità del paesaggio, è quello di individuare le linee di sviluppo sostenibile del territorio compatibili con i valori e i significati riconosciuti del paesaggio, con riferimento alle unità di paesaggio si condivide la proposta di far evolvere le unità di paesaggio negli ambiti paesaggistici di cui all art.135 del D.Lgs.42/2004 e smi, pertanto, in fase di 16

17 predisposizione del PTCP la Provincia ne verificherà la fattibilità. 4. SISTEMA INSEDIATIVO E DEL TERRITORIO RURALE Riqualificazione urbana. Nell ambito degli indirizzi per il sistema insediativo saranno considerati ruolo e potenzialità dei processi di riqualificazione urbana nelle sue diverse forme. In questa chiave saranno approfonditi gli scenari di riferimento e le relative implicazioni di rilievo sovracomunale per il tema del riutilizzo delle aree militari del capoluogo 4.2. Poli funzionali Il PTCP indicherà i criteri generali di assetto dei Poli funzionali previsti e, per ciascuno, ne specificherà le politiche da perseguire (consolidamento/riqualificazione/espansione), nonché i limiti e le condizioni per la 17

18 loro trasformazione, anche con riferimento alla deliberazione dell Assemblea legislativa n. 128/2007 relativa al programma per l'insediamento di attività cinematografiche Politiche per la casa. Le Norme del PTCP disciplineranno le modalità di traduzione operativa nei PSC dell obiettivo, dichiarato in Conferenza di Pianificazione, di destinare ad edilizia sociale una quota delle nuove aree di trasformazione non inferiore al 25%, motivandolo sulla base della valutazione delle ricadute sul territorio e delle diverse esigenze e caratteristiche del sistema insediativo provinciale Dotazioni di attrezzature collettive. Saranno esplicitati gli obiettivi, definite le tipologie e la localizzazione di massima delle dotazioni territoriali di rango sovracomunale, in coerenza con l assetto dell armatura urbana di progetto e con le polarità di rilievo territoriale e sulla 18

19 base dei bacini di utenza, del rango attribuito ai centri e della popolazione effettiva e potenziale Distribuzione commerciale di interesse sovracomunale. Gli obiettivi proposti relativamente alla pianificazione e programmazione della rete distributiva commerciale saranno completati includendo la qualificazione del commercio tradizionale, ai fini del mantenimento di una rete distributiva articolata in tutte le sue tipologie dimensionali. Inoltre, il PTCP espliciterà le specifiche indicazioni relative al dimensionamento delle strutture commerciali di rilevanza sovracomunale (già definito nell ambito della variante di adeguamento del PTCP alla normativa sul commercio al dettaglio in sede fissa) ed all individuazione delle aree idonee all insediamento di medie strutture di vendita con superficie territoriale maggiore di ha. 1,5 e superficie di vendita maggiore di mq

20 4.6. Territorio rurale. In riferimento al territorio rurale si provvederà a completare le politiche definite nel Documento Preliminare, effettuando l individuazione, sulla cartografia di progetto del Piano che verrà adottato, degli specifici ambiti ai sensi del Capo A-IV della L.R.20/2000, di cui si è fornita una prima rappresentazione nella Relazione di DP con la Carta di sintesi Prima definizione degli ambiti del territorio rurale ai sensi della L.R.20/2000. Sulla base delle caratterizzazioni dominanti evidenziate nel QC, saranno quindi disciplinati nelle NTA di Piano ed individuati cartograficamente ai sensi della L.R.20/2000: gli ambiti del territorio rurale di livello provinciale (ambiti agricoli di rilievo paesaggistico -art.a-18 comma 1, ambiti ad alta vocazione produttiva agricola - art.a-19 comma 1, ambiti agricoli periurbani - art.a-20 comma 2); 20

21 le aree di valore naturale e ambientale (art.a-17 comma 1) Coordinamento e indirizzo della pianificazione comunale. Saranno definiti orientamenti e indirizzi per le aree programma individuate e saranno definite le modalità di concertazione sovracomunale anche in relazione alla perequazione territoriale e urbanistica. 5. SISTEMA DEI TRASPORTI. Il PTCP sarà teso a qualificare gli obiettivi strategici integrando con un maggior grado di definizione azioni mirate a rendere il trasporto pubblico, sia su ferro che su gomma, più competitivo, privilegiando l intermodalità come strumento prioritario per favorire la mobilità ciclopedonale e il sistema del trasporto pubblico nel suo complesso Mobilità e trasporti. Si condivide l obiettivo di realizzare la massima integrazione possibile del trasporto 21

22 pubblico su ferro e fluviale, in particolare, l interscambio bici/treno risulta, insieme al TPL, strategico per il potenziamento sostenibile del trasporto di livello locale Logistica. Le proposte di piano terranno conto dei dati e delle elaborazioni più recenti, ma anche delle ipotesi di rifunzionalizzazione e di nuove previsioni funzionali di rilievo nazionale Infrastrutture stradali. Saranno ulteriormente approfondite le analisi relative all Asse Pedemontano già previsto dal PRIT, anche con riferimento al complesso di funzioni attualmente assegnate alla vigente previsione. In ogni caso sarà mantenuta la caratterizzazione dell itinerario a una sola corsia per senso di marcia. In merito alla SS n. 9 via Emilia, verrà svolto uno Studio per definire le scelte 22

23 specifiche e le azioni di accessibilità, TPL e riqualificazione urbana che ne conseguono Trasporto ferroviario. La realizzazione degli interventi delineati, con particolare riferimento al progetto di Servizio ferroviario metropolitano sarà ricondotta agli esiti di adeguate verifiche di fattibilità e di compatibilità con l esercizio dei servizi ferroviari regionali, tenendo conto degli esiti degli studi commissionati dal Comitato Regionale di Garanzia. Sarà altresì chiarito che il progetto, a prescindere dalla denominazione, così definita nell ambito del Piano Strategico Piacenza 2020, è riferito all attivazione di servizi regionali, di bacino e suburbani. 6. VALSAT. La VALSAT verrà sviluppata con l obiettivo di disporre di un sistema di valutazione utile alla definizione dei limiti e delle condizioni alla 23

24 trasformazione del territorio, con riferimento alle ricadute delle politiche/azioni di Piano,in particolare relativamente ai sistemi dell accessibilità, degli ambiti produttivi di sviluppo, degli insediamenti commerciali, dei poli funzionali e delle trasformazioni insediative residenziali potenziali, sulla base del ruolo e del rango dei centri auspicato. Per la scelta degli indicatori significativi e dei risultati si terrà conto dei parametri e delle modalità suggeriti o selezionati nell ambito dei Piani generali o di settore quantomeno di livello regionale e di specifici Accordi di programma. Sotto il profilo procedurale, verranno integrati quegli adempimenti e fasi procedimentali previsti dal D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. n. 4/2008, non contemplati dalla L.R. n. 20/ Siti della rete Natura Sulla base della L.R. n. 7/2004, la VALSAT integrerà la valutazione di incidenza secondo le direttive regionali approvate con 24

25 deliberazione della Giunta Regionale n. 1191/2007. Art. 4 Trasmissioni degli elaborati di Piano Ai sensi dell art. 17, comma 1 e dell art. 51, comma 3, della L.R. n. 20/2000, contestualmente alla trasmissione di copia integrale della Variante al PTCP adottata in fase di adozione, la Provincia di Piacenza fornirà alla Regione anche gli elaborati di piano in formato digitale,in conformità all atto di indirizzo e coordinamento tecnico approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 484 del 2003, impegnandosi altresì a sostituirli aggiornati a seguito della avvenuta approvazione dello strumento di pianificazione. Art. 5 Procedure di condivisione La Provincia si impegna a condividere con la Regione la successiva fase di elaborazione della 25

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