Sergio Miotto Consorzio Concessioni Reti Gas

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1 WORKSHOP Le gare d ambito per la concessione delle reti gas Count-down per la pubblicazione dei bandi RELAZIONE Sergio Miotto Consorzio Concessioni Reti Gas Roma, 30 GIUGNO 2015 ANCI Via dei Prefetti, 46 - Sala Conferenze IFEL

2 Compiti dei Comuni concedenti 1. affidare il ruolo di stazione appaltante (S.A.) e delega; 2. individuare la proprietà delle reti di distribuzione del gas nel proprio territorio di riferimento; 3. stima del valore di rimborso (VR) al gestore uscente degli impianti di distribuzione di proprietà dello stesso a servizio del territorio comunale; 4. definizione dell accordo con il gestore uscente in merito al valore di rimborso; 5. pianificazione (in collaborazione con la S.A.) degli interventi di ammodernamento ed ampliamento della propria rete da inserire nel bando di gara; 6. raccolta e consegna alla stazione appaltante di tutta la documentazione necessaria alla predisposizione degli atti di gara (concessione, stima reti, piano di sviluppo). 2

3 Attività urgenti dei Comuni concedenti 1. Individuare le quote delle reti di distribuzione del gas di proprietà comunale e del gestore nel proprio territorio di riferimento, con particolare attenzione alle lottizzazioni; 2. Reperire gli atti relativi alle lottizzazioni (concessione, progetti, collaudi, ecc.); 3. Predisporre una attenta ricognizione dei cespiti costituiti dai tratti di rete del gas eventualmente costruiti con finanziamenti comunali e/o pubblici; 4. Individuare il Valore di Rimborso al gestore uscente per le reti di sua proprietà; 5. Segnalare eventuali situazioni di insufficienza delle reti ed impianti ubicati nel territorio comunale. (le spese sostenute per queste attività vanno rendicontate alla S.A. e chieste a rimborso entro determinati limiti DM 226/2011) 3

4 Valore di Rimborso al Gestore uscente (1/4) (il disposto normativo) 1. Il concetto di Rimborso ai Gestori uscenti deriva dalle concessioni sottoscritte fra Enti locali concedenti e Gestori ed è previsto anche dagli atti normativi alla base delle gare per la distribuzione del gas (Art. 15 del D.Lgs. 164/00 Letta ed art. 5 D.M. 226/2011 Decreto Criteri e dalla recente L. 9/2014 art.1 comma 16 conversione del Decreto 145/13 Destinazione Italia ); 2. Il Valore di Rimborso (VR) al Gestore uscente si calcola secondo quanto previsto dal contratto o dalla concessione in essere alla data di cessazione del servizio prevista dalla gara; 3. In assenza di precise indicazioni nei contratti si determina in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all articolo 4 comma 6 del decreto legge 21 giugno 2013 n 69.. ( art.1 comma 16 L.9/2014). 4

5 Valore di Rimborso al Gestore uscente (2/4) (la definizione del VR) 1. Il Valore di Rimborso (VR) rappresenta il valore economico che il Gestore subentrante deve riconoscere ai Gestori uscenti per acquisire gli impianti di loro proprietà. 2. Gestore subentrante chi vince la gara (uno per ogni Atem) ; 3. Gestori uscenti chi perde la gara (diversi per ogni Atem) ; 4. VR = VIR contributi + premi; 5. VIR = Valore Industriale Residuo; 6. VIR = VRN degrado + LIC; 7. VRN = Valore di Ricostruzione a Nuovo; 8. LIC = Lavori In Corso; 9. RAB = Regulatory Asset Base (valore del capitale investito netto del distributore riconosciuto dall Aeegsi per fini tariffari ) 5

6 Valore di Rimborso al Gestore uscente (3/4) (come si determina il VR) 1. Individuare il Valore di Rimborso (VR) è compito del Comune concedente ; 2. L oggetto della valutazione riguarda la rete e gli impianti di distribuzione di proprietà del Gestore per i quali non è prevista in concessione la cessione gratuita all Ente Locale; 3. Vanno esclusi dalla valorizzazione i contributi pubblici e privati ed i tratti di rete e gli impianti di proprietà dei Comuni concedenti o di altri soggetti diversi dal Gestore (Consorzi industriali, lottizzanti, utenti ecc.) ; 4. Il Gestore uscente deve fornire le informazioni relative alla consistenza fisica delle reti; 5. Per la valutazione del degrado è fondamentale individuare tipologia, età e stato di conservazione della rete. 6

7 Valore di Rimborso al Gestore uscente (4/4) (il VR e la gara di distribuzione) 1. Se il valore di rimborso VR supera del 10% la RAB (al netto contributi pubb. e priv.) il Comune deve trasmettere (per il tramite della S.A.) all Aeegsi le valutazioni di dettaglio per la verifica prima della pubblicazione del bando; 2. La Stazione appaltante tiene conto delle osservazioni dell Aeegsi nella stesura del bando di gara; 3. Il Valore di Rimborso (VR) viene riportato nel bando di gara affinchè i concorrenti possano tenerne conto all atto dell offerta; 4. L Aeegi riconoscerà in tariffa la differenza VIR-RAB nel caso di cambio del gestore (esborso effettivo da parte del gestore subentrante). 7

8 Le attività di programmazione nella gara per la distribuzione del gas 1. Linee guida programmatiche d Ambito (art. 9 comma 3 DM 226/2011): (redatte dalla Stazione Appaltante) 2. Documento guida per gli interventi di estensione manutenzione e potenziamento nei singoli Comuni (art. 9 comma 4 DM 226/2011): (redatte dalla Stazione Appaltante in collaborazione con i Comuni) 3. Piano di sviluppo dell impianto: (redatto dai concorrenti in fase di gara) 8

9 Linee Guida Programmatiche d Ambito (1/3) (lo sviluppo della rete di distribuzione del gas ) 1. La Stazione appaltante stila le linee guida programmatiche d ambito per gli interventi di estensione della rete del gas; 2. I Comuni concedenti in collaborazione con la Stazione appaltante definiscono, in conformità con le linee guida, il documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento. (strumento base per individuare gli investimenti nell Atem) ; 3. Il Piano di Sviluppo degli Impianti è fondamentale per la gara per la distribuzione del gas dell Atem, infatti definisce come il futuro Gestore intende mantenere e sviluppare la rete di distribuzione nei 12 anni di affidamento del servizio. 9

10 Linee Guida Programmatiche d Ambito (2/3) (contenuti del documento guida ) 1. I Comuni concedenti trasmettono alla Stazione appaltante gli elementi programmatici di sviluppo del proprio territorio; 2. I Comuni concedenti trasmettono alla Stazione appaltante le indicazioni sulle eventuali carenze strutturali della rete di distribuzione del gas. 3. Le Linee Guida Programmatiche d Ambito (redatte dalla Stazione appaltante) devono contenere le condizioni minime di sviluppo della rete; 4. Il Piano di Sviluppo degli Impianti (proposto dal concorrente che parteciperà alla gara per la gestione della distribuzione del gas nell Atem Novara 2 ) deve essere finanziariamente sostenibile. 10

11 Linee Guida Programmatiche d Ambito (3/3) (condizioni minime di sviluppo della rete ) Le condizioni minime di sviluppo obbligatorio della rete da parte del gestore possono comprendere: 1. La densità degli utenti per estensione (pdr/m) (il numero minimo di urtenti per chilometro che rende obbligatoria l estensione di rete); 2. Il volume di gas distribuito per estensione (mc/m) (il volume per chilometro che rende obbligatoria l estensione di rete); 3. Gli interventi per la sicurezza quali la sostituzione delle condotte in ghisa o in acciaio sulle quali non si possono installare idonei impianti di protezione catodica; 4. La vita residua delle reti e degli impianti sotto la quale è obbligatoria la sostituzione (massima età delle condotte tollerata) ; 5. Il numero massimo di dispersioni localizzate (numero massimo di dispersioni per chilometro e per anno oltre il quale la tratta deve essere sostituita). 11

12 Sintesi del percorso per la definizione del piano di sviluppo 12

13 Un breve cenno sul costo del gas 1. Servizi di vendita (costo del solo gas praticato dalla Società di Vendita); 2. Servizi di Rete (costo del trasporto e distribuzione praticato dalle Società di Distribuzione e Trasporto); 3. Imposte (composte dalle Accise sui combustibili, dall IVA e dall Addizionale Regionale); Tratto dal sito AEEGSI IV trim

14 Un breve cenno sulla tariffa del gas (1/4) (tariffa obbligatoria quanto pagano gli utenti) Tratto dal sito AEEGSI 1. La Tariffa obbligatoria trasferisce agli utenti il costo medio delle imprese dell Ambito Tariffario. 2. L Atem di Novara 2 appartiene all Ambito Tariffario nord occidentale (Valle d Aosta, Piemonte e Liguria). 3. Tutte le utenze dell Ambito pagano la stessa Tariffa obbligatoria ( da Aosta a Genova). 14

15 Un breve cenno sulla tariffa del gas (2/4) (tariffa obbligatoria - quanto pagano gli utenti) 1. La Tariffa obbligatoria è composta da parte fissa /pdr e parte variabile /mc; 2. La parte variabile è degressiva a partire da mc/anno (oltre i mc più si consuma e meno si paga il servizio di distribuzione). Tratto dal sito AEEGI 15

16 Un breve cenno sulla tariffa del gas (3/4) (tariffa di riferimento quanto ricevono i distributori) La Tariffa di riferimento TVD remunera il gestore del servizio di distribuzione riconoscendo i seguenti costi del servizio gas: 1. Capitale investito (RAB Regulatory Asset Base) (6,9% distribuzione e 7,2% misura) ; 2. Ammortamenti; Tratto dal sito AEEGSI 3. Costi Operativi. 16

17 Un breve cenno sulla tariffa del gas (4/4) (il legame fra tariffe e RAB) Pagate dagli utenti Tar.obb. (utenti) = i Tar. di rif. (Gestore) n +/- Perequazione (Gestore) n Ricevute dal Gestore Sono proporzionali ai capitali investiti (RAB) agli ammortamenti ed ai costi operativi sostenuti nella località i Incassata dal Gestore se le tariffe di riferimento della località i sono superiori alle medie per l ambito tariffario, pagata se inferiori Oggi gli utenti di un Ambito Tariffario pagano una tariffa proporzionale alla media dei capitali investiti (RAB) e dei costi sostenuti dagli n Gestori nella totalità delle i località facenti parte dell Ambito Tariffario 17

18 Opportunità per i Comuni (1/5) proprietari di reti o parti di reti gas Nell ambito della gara per il servizio di distribuzione del gas si aprono due scenari per gli Enti proprietari delle reti di distribuzione del gas naturale: 1. Cedere la proprietà delle reti al Gestore subentrante inserendo l obbligo di acquisto nel bando di gara; 2. Optare per la rendita annuale che il sistema tariffario riconosce quale remunerazione del capitale investito a favore delle Società di distribuzione o degli Enti proprietari della rete di distribuzione del gas. 18

19 Opportunità per i Comuni (2/5) proprietari di reti o parti di reti gas 3. Per cedere la proprietà delle reti è necessario individuare i beni e valorizzarli rispettando le tempistiche della gara (pubblicazione del bando entro il 11/11/2015); 4. Per ottenere la rendita annuale si devono invece rispettare le specifiche disposizioni emanate dall Aeegsi inerenti il sistema tariffario della distribuzione del gas e riferite alla remunerazione del capitale investito. 19

20 Opportunità per i Comuni (3/5) proprietari di reti o parti di reti gas Art.8 comma 3 DM 226/ Il gestore corrisponde annualmente agli Enti locali e alle società partimoniali delle reti che risultano proprietarie di una parte degli impianti dell ambito la remunerazione del relativo capitale investito netto che l Autorità riconosce ai fini tariffari sulla base dei dati relativi alla parte di impianto di loro proprietà, che i proprietari stessi devono fornire al gestore, da inserire nella proposta tariffaria all Autorità e a condizione che tale parte concorra quindi effettivamente all ammontare del capitale investito netto di località riconosciuto dall Autorità. 20

21 Opportunità per i Comuni (4/5) proprietari di reti o parti di reti gas 6. Il capitale investito netto rappresenta la parte della RAB (Regulatory Asset Base) valore del capitale investito netto di località riconosciuto dall Aeegsi per fini tariffari di proprietà degli Enti locali o delle Società Patrimoniali. 7. Con l aggettivo netto si intende la parte del capitale investito detratti eventuali finanziamenti pubblici o privati e la parte già ammortizzata del cespite. 8. Oggi la remunerazione ammonta al 6,9% del capitale investito netto. 21

22 Opportunità per i Comuni (5 di 5) proprietari di reti o parti di reti gas 9. L Aeegsi precisa che le stratificazioni dei costi storici di cespiti di proprietà comunali relativi ad immobilizzazioni materiali di località relative al servizio di distribuzione e misura di gas naturale devono trovare, supporto in un ordinata tenuta di inventari a valore, oltreché descrittivi, nonché nell assolvimento degli obblighi di conservazione e inventariazione dei titoli e atti riferentisi al patrimonio dell ente e alla sua gestione e amministrazione 10. Per ottenere le remunerazioni si devono tenere ed aggiornare apposite scritture inventariali al pari delle Società di distribuzione (libro cespiti). 22

23 CRITICITA EMERSE NEL CORSO DELLE PROCEDURE DI GARA (1/3) Ridotto utilizzo degli importi previsti per il rimborso dei corrispettivi di gara ai Comuni. Dal momento che la congruità dei costi era stata definita da AEEGSI dopo ampia consultazione delle parti, ci si chiede se il lavoro di valutazione delle reti, di sviluppo delle nuove e quant altro previsto dalla normativa venga effettivamente svolto, vi è un forte rischio di trasferimenti impropri in tariffa nel macro ambito; Potrebbe essere utile una comunicazione di AEEGSI alle stazioni appaltanti per puntualizzare le attività richieste e le responsabilità connesse. Brescia-4 Biella Fermo Milano-4 Asti Bergamo1 Treviso-2 Ancona Genova-1 Belluno Sconto 54,53% Sconto 56,18% Offerta Sconto 66% Sconto > 70% Offerta Sconto 71% Sconto 48,81% Offerta Sconto 45%

24 CRITICITA EMERSE NEL CORSO DELLE PROCEDURE DI GARA (2/3) Diffusione delle cosiddette RAB depresse, prevalentemente nei comuni gestiti dalle ex municipalizzate; Inserimento dei dati nella piattaforma AEEGSI, necessità di immissione con schermata di prova; Modifiche al Bando tipo: Attribuzione punteggi, riduzione del punteggio qualità e sicurezza (ampiamente garantito da norme AEEGSI) a favore dei progetti con emissione di TEE; Questione obbligo di sopralluogo, fornisce al gestore uscente informazioni sulla presenza o meno di concorrenti per la gara;

25 CRITICITA EMERSE NEL CORSO DELLE PROCEDURE DI GARA (3/3) Comuni non metanizzati, rischio di essere esclusi per dodici anni dalla rete di distribuzione senza poter ricorrere a soluzioni alternative con distribuzione di metano, quali GNL o carri bombolai, necessità di deroga nei casi in cui non ci sia l impegno a realizzare la rete di distribuzione da parte del nuovo gestore. Riconoscimento ai comuni della quota di ammortamento presente in tariffa nei casi di contributi pubblici (v. L.784/1990), come avviene per i gestori, attualmente non previsto.

26 GLI INVESTIMENTI NEL SETTORE A SEGUITO DELLE GARE PER LA CONCESSIONE DELLE RETI GAS E POSSIBILE QUANTIFICARE IN TERMINI SOMMARI L IMPATTO ECONOMICO DELLO SBLOCCO DELLE CONCESSIONI DELLE RETI GAS IN ITALIA, DOPO IL SOSTANZIALE FERMO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ULTIMI 15 ANNI. VA INFATTI CONSIDERATO CHE I DATI NAZIONALI SONO I SEGUENTI: Utenti 22 milioni Comuni serviti Km di rete 240mila VRD totale 3,2 mld /anno E RAGIONEVOLE VALUTARE IN ALMENO 2,5 MILIARDI DI EURO L INVESTIMENTO CHE SARA EFFETTUATO PER LO SVILUPPO DELLE RETI NEI PRIMI 3-5 ANNI DOPO LE GARE E IN CIRCA 7.2 MILIARDI DI EURO L INVESTIMENTO NEI DODICI ANNI DI DURATA DELLE CONCESSIONI PER LE ATTIVITA OBBLIGATORIE DI MANUTENZIONE DELLE RETI. SI TRATTA QUINDI DI UN CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO ALL AUMENTO DEL PIL NAZIONALE.

27 Per concludere, ecco una cabina di riduzione. Grazie per l attenzione. miotto@consorzioretigas.it 27

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