Sistemi Elettorali. Giorgio Gallo

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1 Sistemi Elettorali Giorgio Gallo

2 Le fasi di un processo elettorale Definizione delle regole elettorali Il voto Determinazione dei seggi da attribuire a partire dai voti espressi Formazione del governo

3 Un buon sistema elettorale Un buon Sistema Elettorale dovrebbe: 1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell elettorato. 2. Garantire l accuratezza. L atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati. 3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti. 4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione.

4 Un buon sistema elettorale Un buon Sistema Elettorale dovrebbe: 1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell elettorato. 2. Garantire l accuratezza. L atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati. 3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti. 4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione.

5 Un buon sistema elettorale Un buon Sistema Elettorale dovrebbe: 1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell elettorato. 2. Garantire l accuratezza. L atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati. 3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti. 4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione.

6 Un buon sistema elettorale Un buon Sistema Elettorale dovrebbe: 1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell elettorato. 2. Garantire l accuratezza. L atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati. 3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti. 4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione.

7 Un buon sistema elettorale Un buon Sistema Elettorale dovrebbe: 1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell elettorato. 2. Garantire l accuratezza. L atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati. 3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti. 4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione.

8 Un buon sistema elettorale 1. Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato con le sue variegate esigenze, e allo stesso tempo in grado di governare (ad esempio, tramite l emergenza di una maggioranza) 2. Minimizzare gli incentivi a votare strategicamente (insinceramente). Il sistema deve incoraggiare gli elettori a esprimere sinceramente le loro vere preferenze. 3. Eliminare il controllo politico di parte affidando la responsabilità legale e gestionale delle elezioni a una commissione indipendente.

9 Un buon sistema elettorale 1. Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato con le sue variegate esigenze, e allo stesso tempo in grado di governare (ad esempio, tramite l emergenza di una maggioranza) 2. Minimizzare gli incentivi a votare strategicamente (insinceramente). Il sistema deve incoraggiare gli elettori a esprimere sinceramente le loro vere preferenze. 3. Eliminare il controllo politico di parte affidando la responsabilità legale e gestionale delle elezioni a una commissione indipendente.

10 Un buon sistema elettorale 1. Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato con le sue variegate esigenze, e allo stesso tempo in grado di governare (ad esempio, tramite l emergenza di una maggioranza) 2. Minimizzare gli incentivi a votare strategicamente (insinceramente). Il sistema deve incoraggiare gli elettori a esprimere sinceramente le loro vere preferenze. 3. Eliminare il controllo politico di parte affidando la responsabilità legale e gestionale delle elezioni a una commissione indipendente.

11 Un buon sistema elettorale Un sistema che usi distretti elettorali dovrebbe: 1. Incoraggiare la compattezza geografica dei distretti, evitando forme troppo irregolari pur nel rispetto di particolarità geografiche e di barriere. 2. Rispettare le suddivisioni politiche e amministrative esistenti, nonché le comunità interessate, e sforzarsi il più possibile di non generare confusione tra i distretti definiti in ambiti diversi (locale, regionale, e nazionale). 3. Garantire l aggiornamento dei distretti su base regolare, così da tener conto di variazioni demografiche; al tempo stesso, va riconosciuta la limitata accuratezza e la natura transitoria dei dati censuari. (Estratto da un documento firmato dai partecipanti all International Workshop on Mathematics and Democracy: Voting Systems and Collective Choice, Erice, Settembre, 2005)

12 Un buon sistema elettorale Un sistema che usi distretti elettorali dovrebbe: 1. Incoraggiare la compattezza geografica dei distretti, evitando forme troppo irregolari pur nel rispetto di particolarità geografiche e di barriere. 2. Rispettare le suddivisioni politiche e amministrative esistenti, nonché le comunità interessate, e sforzarsi il più possibile di non generare confusione tra i distretti definiti in ambiti diversi (locale, regionale, e nazionale). 3. Garantire l aggiornamento dei distretti su base regolare, così da tener conto di variazioni demografiche; al tempo stesso, va riconosciuta la limitata accuratezza e la natura transitoria dei dati censuari. (Estratto da un documento firmato dai partecipanti all International Workshop on Mathematics and Democracy: Voting Systems and Collective Choice, Erice, Settembre, 2005)

13 Un buon sistema elettorale Un sistema che usi distretti elettorali dovrebbe: 1. Incoraggiare la compattezza geografica dei distretti, evitando forme troppo irregolari pur nel rispetto di particolarità geografiche e di barriere. 2. Rispettare le suddivisioni politiche e amministrative esistenti, nonché le comunità interessate, e sforzarsi il più possibile di non generare confusione tra i distretti definiti in ambiti diversi (locale, regionale, e nazionale). 3. Garantire l aggiornamento dei distretti su base regolare, così da tener conto di variazioni demografiche; al tempo stesso, va riconosciuta la limitata accuratezza e la natura transitoria dei dati censuari. (Estratto da un documento firmato dai partecipanti all International Workshop on Mathematics and Democracy: Voting Systems and Collective Choice, Erice, Settembre, 2005)

14 Un buon sistema elettorale Un sistema che usi distretti elettorali dovrebbe: 1. Incoraggiare la compattezza geografica dei distretti, evitando forme troppo irregolari pur nel rispetto di particolarità geografiche e di barriere. 2. Rispettare le suddivisioni politiche e amministrative esistenti, nonché le comunità interessate, e sforzarsi il più possibile di non generare confusione tra i distretti definiti in ambiti diversi (locale, regionale, e nazionale). 3. Garantire l aggiornamento dei distretti su base regolare, così da tener conto di variazioni demografiche; al tempo stesso, va riconosciuta la limitata accuratezza e la natura transitoria dei dati censuari. (Estratto da un documento firmato dai partecipanti all International Workshop on Mathematics and Democracy: Voting Systems and Collective Choice, Erice, Settembre, 2005)

15 Un buon sistema elettorale Un sistema che usi distretti elettorali dovrebbe: 1. Incoraggiare la compattezza geografica dei distretti, evitando forme troppo irregolari pur nel rispetto di particolarità geografiche e di barriere. 2. Rispettare le suddivisioni politiche e amministrative esistenti, nonché le comunità interessate, e sforzarsi il più possibile di non generare confusione tra i distretti definiti in ambiti diversi (locale, regionale, e nazionale). 3. Garantire l aggiornamento dei distretti su base regolare, così da tener conto di variazioni demografiche; al tempo stesso, va riconosciuta la limitata accuratezza e la natura transitoria dei dati censuari. (Estratto da un documento firmato dai partecipanti all International Workshop on Mathematics and Democracy: Voting Systems and Collective Choice, Erice, Settembre, 2005)

16 Formazione dei distretti elettorali Una regione sia suddivisa in unità elementari con la stessa popolazione ed omogenee dal punto di vista del voto. Con S indichiamo le unità in cui la popolazione vota per il partito di sinistra e con D quelle in cui il voto va alla destra. Si voglia suddividere la regione in 9 distretti elettorali che abbiano contiguità territoriale e della stessa dimensione. La distribuzione del voto abbastanza bilanciata con una leggera prevalenza della destra: 24 a 21. D D S S D D S S D D S S D D S S S D D S D S D S D D D D S D S D D S S S S D D S D D D S S

17 Formazione dei distretti elettorali Una regione sia suddivisa in unità elementari con la stessa popolazione ed omogenee dal punto di vista del voto. Con S indichiamo le unità in cui la popolazione vota per il partito di sinistra e con D quelle in cui il voto va alla destra. Si voglia suddividere la regione in 9 distretti elettorali che abbiano contiguità territoriale e della stessa dimensione. Vince la destra con 8 seggi contro 1 solo guadagnato dalla sinistra. D D S S D D S S D D S S D D S S S D D S D S D S D D D D S D S D D S S S S D D S D D D S S

18 Formazione dei distretti elettorali Una regione sia suddivisa in unità elementari con la stessa popolazione ed omogenee dal punto di vista del voto. Con S indichiamo le unità in cui la popolazione vota per il partito di sinistra e con D quelle in cui il voto va alla destra. Si voglia suddividere la regione in 9 distretti elettorali che abbiano contiguità territoriale e della stessa dimensione. Vince la sinistra con 7 seggi contro 2 soli guadagnati dalla destra. D D S S D D S S D D S S D D S S S D D S D S D S D D D D S D S D D S S S S D D S D D D S S

19 Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato Elezioni presidenziali USA del 2000: George W. Bush: voti Al Gore: voti

20 Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato Elezioni presidenziali USA del 2000: George W. Bush: voti Al Gore: voti Bush ha ottenuto la maggioranza nel collegio elettorale (271 su 538 voti)

21 Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato Elezioni presidenziali USA del 2000: George W. Bush: voti Al Gore: voti

22 Rendere il Parlamento uno specchio fedele dell elettorato Non solo ci sono solo diversi candidati, ma c è anche una pluralità di posizioni e di argomenti su cui candidati e votanti si dividono. Provvedimenti Candidati Votanti C 1 C a F C F F C C C b F C F C F C C c F C C F F C C (F = a favore; C = contrario) I votanti 1, 2 e 3 presumibilmente voteranno per C 1, mentre 4 e 5 voteranno per C 2. Il risultato sarà che tutti e tre i provvedimenti a, b e c saranno realizzati. Ma nessuno di essi approvato dalla maggioranza dei votanti.

23 Distribuzione dei seggi: Metodo Hare-Niemayer Caso 1: 24 seggi Partiti Destra Sinistra Centro TOTALI Voti Percentuali Seggi: Quota Standard Assegnazione iniziale Assegnazione finale

24 Distribuzione dei seggi: Metodo Hare-Niemayer Caso 1: 24 seggi Partiti Destra Sinistra Centro TOTALI Voti Percentuali Seggi: Quota Standard Assegnazione iniziale Assegnazione finale Caso 2: 25 seggi Partiti Destra Sinistra Centro TOTALI Voti Percentuali Seggi: Quota Standard Assegnazione iniziale Assegnazione finale

25 Metodo Hare-Niemayer: un paradosso Un aumento dei seggi in palio può far sì che, a parità di voti ottenuti, un partito perda dei seggi. La stessa cosa si può verificare nella ripartizione dei seggi da assegnare fra le diverse circoscrizioni elettorali, se viene usato un metodo basato sulle quote.

26 Distribuzione dei seggi: Metodo D Hondt In questo metodo, i seggi vengono assegnati uno per uno, in un processo iterativo. N: numero di seggi da assegnare, V i : voti ottenuti dal partito i, S k,i : numero di seggi ottenuti fino all iterazione k (esclusa) dal partito i, k: indice dell iterazione.

27 Distribuzione dei seggi: Metodo D Hondt In questo metodo, i seggi vengono assegnati uno per uno, in un processo iterativo. N: numero di seggi da assegnare, V i : voti ottenuti dal partito i, S k,i : numero di seggi ottenuti fino all iterazione k (esclusa) dal partito i, k: indice dell iterazione. Nell iterazione k (k = 1, 2,..., N) si calcolano i valori Q i con Q i = V i S k,i + 1 e si attribuisce il seggio k al partito che ha il massimo di tali valori.

28 Metodo D Hondt: un esempio Partito A Partito B Partito C Partito D Partito E Votes Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggi Quota Standard

29 Metodo D Hondt: un esempio Partito A Partito B Partito C Partito D Partito E Votes Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggio Seggi Quota Standard Con il metodo Hare-Nyemaier i risultati sarebbero stati diversi: B avrebbe avuto 2 seggi invece di 3 e D un seggio e non 0. In generale il metodo D Hondt tende a favorire i partiti più grandi.

30 Assegnazione seggi in un sistema con più circoscrizioni Partito 1 Partito 2 Partito 3 Partito 4 Seggi Votes V 1 V 2 V 3 V 4 Circoscrizione 1 V 1,1 V 1,2 V 1,3 V 1,4 r 1 Circoscrizione 2 V 2,1 V 2,2 V 2,3 V 2,4 r 2 Circoscrizione 3 V 3,1 V 3,2 V 3,3 V 3,4 r 3 Circoscrizione 4 V 4,1 V 4,2 V 4,3 V 4,4 r 4 Circoscrizione 5 V 5,1 V 5,2 V 5,3 V 5,4 r 5 Seggi s 1 s 2 s 3 s 4 S Bisogna assegnare i seggi ai partiti, circoscrizione per circoscrizione, in modo che i seggi assegnati a ciascun partito, a livello di circoscrizione ed a livello nazionale, siano il più possibile proporzionali ai voti ottenuti, e che, nei limiti del possibile, i seggi assegnati ad ogni circoscrizione siano quelli previsti.

31 Assegnazione seggi in un sistema con più circoscrizioni Partito 1 Partito 2 Partito 3 Partito 4 Seggi Votes V 1 V 2 V 3 V 4 Circoscrizione 1 V 1,1 V 1,2 V 1,3 V 1,4 r 1 Circoscrizione 2 V 2,1 V 2,2 V 2,3 V 2,4 r 2 Circoscrizione 3 V 3,1 V 3,2 V 3,3 V 3,4 r 3 Circoscrizione 4 V 4,1 V 4,2 V 4,3 V 4,4 r 4 Circoscrizione 5 V 5,1 V 5,2 V 5,3 V 5,4 r 5 Seggi s 1 s 2 s 3 s 4 S Bisogna assegnare i seggi ai partiti, circoscrizione per circoscrizione, in modo che i seggi assegnati a ciascun partito, a livello di circoscrizione ed a livello nazionale, siano il più possibile proporzionali ai voti ottenuti, e che, nei limiti del possibile, i seggi assegnati ad ogni circoscrizione siano quelli previsti. Nelle elezioni politiche del 2006, Il Trentino Alto Adige ha avuto 11 seggi invece dei 10 previsti, mentre il Molise ne ha avuti 2 invece di 3. In Trentino ci sono stati voti per seggio, mentre in Molise !

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