La Legge n. 54/2006 ha disposto che, in caso di separazione o divorzio, il giudice disponga, come regola generale, l AFFIDAMENTO CONDIVISO

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2 La Legge n. 54/2006 ha disposto che, in caso di separazione o divorzio, il giudice disponga, come regola generale, l AFFIDAMENTO CONDIVISO in base al quale i figli restano affidati ad entrambi i genitori che continuano ad esercitare la potestà su di essi.

3 L AFFIDAMENTO ESCLUSIVO, cioè ad un solo genitore, è riservato alle ipotesi in cui l altro genitore manifesti gravi carenze che possano arrecare pregiudizio ai figli (es. episodi di tossicodipendenze, alcolismo, violenza, abuso ecc.).

4 Prima del 2006: Dal 2006 in poi: REGOLA GENERALE REGOLA GENERALE Affidamento esclusivo Affidamento condiviso ECCEZIONE ECCEZIONE Affidamento congiunto Affidamento esclusivo

5 La FINALITÀ del nuovo istituto è espressa dal primo comma dell art. 155 c.c., così come sostituito dalla L. n. 54/2006, che prevede che anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto: di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi; di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi; di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale (es. nonni, zii).

6 Affidamento. Prima del 2006: esclusivo come regola. Dopo il 2006: condiviso come regola. Rapporti dei figli con la parentela. Prima del 2006: nessuna tutela dei rapporti con il ramo di parentela del genitore non affidatario. Dopo il 2006: riconoscimento del diritto dei figli a mantenere rapporti significativi con i nonni e i parenti di ciascun ramo genitoriale.

7 Esercizio della potestà. Prima del 2006: spettava solo al genitore affidatario (solo la titolarità rimaneva ad entrambi). Dopo il 2006: spetta ad entrambi e, su disposizione del giudice, può essere esercitata separatamente per l ordinaria amministrazione da ciascuno di essi, senza obbligo di consultare l altro. Residenza. Prima del 2006: i figli risiedevano stabilmente presso il genitore affidatario. Dopo il 2006: il giudice, se richiesto, stabilisce i tempi di permanenza dei figli presso l uno o l altro genitore. Viene eventualmente individuato un genitore «collocatario», presso il quale risiedono abitualmente, ma le modalità stabilite possono essere mutate in base alle esigenze della prole.

8 Assegnazione casa familiare. Prima del 2006: al genitore affidatario era, di norma, assegnata la casa familiare (anche se di proprietà dell altro coniuge). Dopo il 2006: il godimento della casa familiare è attribuito tenendo conto prioritariamente dell interesse dei figli. Mantenimento dei figli. Prima del 2006: il genitore affidatario provvedeva a tutte le necessità dei figli, compiendo le scelte attinenti l ordinaria amministrazione e gestendo l assegno ricevuto dall altro genitore. Dopo il 2006: entrambi i genitori provvedono alle necessità dei figli, proporzionalmente al reddito. Viene eventualmente stabilito un assegno a carico di uno dei due, quando vi è sproporzione tra oneri e risorse.

9 Figli maggiorenni. Prima del 2006: l assegno di mantenimento doveva essere corrisposto al genitore convivente. Dopo il 2006: il giudice può disporre in favore dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente il pagamento di un assegno periodico, versato a loro direttamente (salvo diversa disposizione).

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