Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Terni P.O.F

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1 Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Terni P.O.F P.O.F. 2014_2015 Pagina 1

2 INDICE Lettera del Dirigente scolastico 4 Premessa 5 Mission 6 Il contesto ambientale 9 Organigramma 12 L Istituto e le scuole 20 Tempo scuola 25 Organizzazione didattica 27 Le risorse umane 32 Le risorse strumentali 41 Le risorse economiche 42 Contratto formativo 43 Criteri di precedenza per le iscrizioni 46 Scelte didattiche ed educative 49 L offerta formativa 51 Progettazione di Istituto 57 Valutazione 94 Piano di formazione e aggiornamento 107 Informazione e contatti 108 P.O.F. 2014_2015 Pagina 2

3 Selezione di disegni dal concorso Pace Amore e comprensione organizzato dal LIONS TERNI HOST P.O.F. 2014_2015 Pagina 3

4 LETTERA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Gentili Signore e Signori, rivolgo un cordiale saluto e un ringraziamento per l attenzione che dedicherete nel leggere il Piano dell Offerta Formativa (POF) del nostro Istituto. Questo documento, proprio perché si occupa di persone e di relazione tra le persone, non è statico ma ha la pretesa di essere in continua trasformazione anno per anno per ribadire i valori di fondo della nostra Scuola che sono in coerenza con i principi dettati dalla Costituzione. La nostra mission è quella di contribuire a formare futuri cittadini europei, ben integrati nella comunità locale, in grado di realizzarsi come persone, con una mentalità flessibile e aperta alle altre culture. L art. 3 del Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche definisce il POF come il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Esso esplicita, inoltre, la progettazione educativa, didattica ed organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Quindi il POF rappresenta la carta di identità di ogni scuola impegnando la stessa nei confronti dell intera comunità scolastica. E il documento che rappresenta il riferimento fondamentale sul piano educativo - didattico e su quello finanziario gestionale per tutti coloro che operano con la scuola e per la scuola. Quello che noi qui presentiamo, descrive l intera realtà delle nostre scuole (infanzia, primaria e secondaria di 1 grado), esplicita la proposta formativa, mette in evidenza le scelte culturali, didattiche e organizzative che ne stanno alla base. Prevede le attività e i progetti da realizzare a medio e lungo termine per rispondere efficacemente ai bisogni educativi del territorio. Accoglie ed elabora gli indirizzi generali del Consiglio d Istituto e le proposte culturali e formative di Enti, Associazioni e Genitori. Comprende i curricoli di base che indicano i traguardi di competenza irrinunciabili per tutti, i curricoli integrativi e trasversali e le attività di arricchimento. Guida le scelte didattiche e l utilizzo delle risorse finanziarie della scuola. In tale contesto il POF intende offrire a tutti gli alunni adeguati stimoli per lo sviluppo della persona umana in tutte le sue dimensioni, affinché nessuno resti indietro, coinvolgendo nelle scelte operate gli alunni, la scuola tutta, le famiglie, attraverso una collaborazione proficua e di reciproco aiuto tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali P.O.F. 2014_2015 Pagina 4

5 PREMESSA Il POF (Piano dell Offerta Formativa) è la carta d identità della scuola, in quanto consente a quest ultima di: 1. evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine e grado presenti sul territorio; 2. rendere trasparenti le finalità educative; 3. autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di migliorarlo; 4. fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei; 5. assumere impegni nei confronti dell utenza. Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti attivati, gli obiettivi, le finalità da perseguire e le modalità di verifica dell apprendimento. Il POF viene progettato dopo un analisi dei bisogni formativi e del contesto socio-culturale in cui la scuola opera; viene redatto seguendo le indicazioni del Collegio dei docenti e diventa operativo dopo l approvazione da parte del Consiglio dell Istituzione. A questo punto viene presentato alle famiglie per illustrare le attività della scuola. P.O.F. 2014_2015 Pagina 5

6 LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO L Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana (promozione dell uguaglianza sia formale che sostanziale dei cittadini e caratteristiche specifiche della scuola) sia delle Indicazioni Nazionali del 1 ciclo della Scuola dell Infanzia, della Scuola primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, pone come obiettivo finale della propria azione la realizzazione di se stesso come: Scuola della formazione dell uomo e del cittadino: è attenta alla dimensione formativa sia nella sfera socio affettiva che in quella cognitiva degli apprendimenti. Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come risorsa e stimolo per la crescita. Scuola orientativa: quindi scuola che costruisce percorsi di apprendimento rispettosi di tempi, ritmi e stili cognitivi, anche attraverso l individualizzazione dell insegnamento, sviluppando in ciascuno la consapevolezza di sé e delle proprie capacità e potenzialità. Le riforme introdotte e le profonde trasformazioni costituzionali, istituzionali, culturali ed organizzative del Paese e del mondo, impongono una nuova cultura e centralità dell istruzione e della formazione, ove l orientamento rappresenta il diritto dello studente al successo scolastico e formativo ovvero la capacità di assumere decisioni, rispetto alla propria vita e al proprio futuro, coerenti con i propri bisogni e aspettative. L orientamento costituisce, quindi, il collante pedagogico della nuova scuola e lo strumento chiave per affrontare e arginare il problema della dispersione scolastica e per trovare risposte efficaci per quei giovani che spesso interrompono gli studi senza aver conseguito alcuna qualifica o diploma. (CIRC N. 29). P.O.F. 2014_2015 Pagina 6

7 L attività di orientamento non deve sottovalutare l importanza di tutte le dimensioni che concorrono a incrementare non solo il successo scolastico, ma anche la capacità di adattamento personale e sociale o, in un unica ed esaustiva espressione, la qualità di vita delle persone. In breve, è importante conoscere e analizzare le variabili che incidono sullo sviluppo della capacità di: autovalutare le proprie conoscenze, i propri punti di forza e di debolezza, i propri stili attribuzionali, la fiducia che si nutre verso di sé (Autoefficacia); affrontare in modo efficace situazioni di problem-solving cognitivo e relazionale, situazioni nuove, difficili, frustranti o gratificanti (Coping); avviare e gestire interazioni efficaci, conoscere gli stili comportamentali, ma anche i pregiudizi e gli stereotipi presenti nell interazione scolastica o sociale (Abilità sociali); prendere decisioni efficaci (Decision Making). Scuola secondaria nell ambito dell istruzione dell obbligo: Nell ottica della continuità educativa, a partire dalla valorizzazione delle esperienze precedenti, propone esperienze e contenuti nuovi, adeguati all età degli alunni. Conseguentemente l Istituto intende proporre alle comunità di pertinenza un offerta formativa ricca ed articolata, le cui linee di indirizzo sono costituite insieme da un curricolo impostato nei suoi aspetti disciplinari, opzionali e facoltativi e da un sistema di valori da trasmettere ai ragazzi in maniera condivisa. Più in concreto l Istituto si propone come finalità prioritarie per contribuire efficacemente alla formazione di futuri cittadini europei: fornire agli alunni una buona formazione curriculare; offrire stimoli culturali più vasti ed insieme rispondenti alle esigenze individuali. In questo quadro la scuola promuove un educazione improntata ai seguenti valori: la democrazia e l uguaglianza fra i cittadini; l Unione Europea e l uguaglianza fra popoli e paesi; la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole; la consapevolezza dei diritti individuali e sociali; l accettazione degli altri e dei diversi; P.O.F. 2014_2015 Pagina 7

8 la capacità di scegliere, valutare ed autovalutare; la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso, all etnia, alla religione, alla classe sociale ecc.; la compiuta formazione culturale della persona; la conoscenza e l approfondimento delle proprie radici culturali dalla matrice storica romana al Risorgimento ed alla Repubblica Democratica fondata sulla Costituzione del Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell Istituto sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell Offerta Formativa, che definisce l identità della scuola. Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di reciproco aiuto tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali. P.O.F. 2014_2015 Pagina 8

9 IL CONTESTO AMBIENTALE ANALISI DEL TERRITORIO L Istituto Comprensivo Giovanni XXIII è composto da 7 plessi di cui 4 della scuola dell Infanzia, 2 della scuola Primaria ed 1 della scuola Secondaria di primo grado. Il territorio dell Istituto si estende su un area territoriale compresa tra via del Rivo, Campitello e confina con il quartiere di Campomaggiore via delle terre Arnolfe per 7,87 Km quadrati. Nel territorio risiedono circa abitanti a Borgo rivo e a Campitello, i due quartieri appartengono alla seconda più popolosa zona di Terni. Il territorio presenta un alta densità abitativa ed è, rispetto alle esigenze della sua popolazione, sufficientemente organizzato sia per quanto riguarda i trasporti che i servizi: SETTORE SANITARIO Sono presenti nel territorio: ASL (il servizio di medicina di base presso il centro commerciale Le Fontane ), 2 farmacie, 1 parafarmacia, ambulatorio di riabilitazione motoria, un centro diagnostico, centro multi specialistico Santa Anna. SETTORE SPORTIVO Sono fruibili 2 campi da calcio, il pala tennis tavolo, alcune palestre private, 2 palestre (presso scuola media e scuola primaria di G Carducci). Sono presenti 1 piscina comunale e 1 privata, 1 impianto sportivo e 1 scuola di danza. Inoltre, sono presenti aree verdi attrezzate con giochi in Via del Capriolo, in Via del Centenario, in via del Salice e delle Terre Arnolfe che hanno consentito di valorizzare i due quartieri e di fornire ai cittadini un posto sicuro, curato e ben attrezzato per trascorrere il tempo libero. SETTORE CULTURALE Risultano presenti molteplici associazioni di tipo volontaristico che operano in vari campi della cultura: Aladino, il comitato della Madonna degli Ulivi, un centro sociale per anziani, un centro per disabili, il centro musica insieme, 2 librerie, una biblioteca P.O.F. 2014_2015 Pagina 9

10 pubblica Biblioluna. Infine, sono presenti sul territorio 2 Chiese e alcune ville signorili di interesse architettonico e artistico come Villa Palma, La Palmetta, il Monastero delle Clarisse, la chiesa della Madonna degli Ulivi. Sono presenti 2 asili nido: uno comunale via delle palme Il Cucciolo e uno privato, una scuola dell infanzia comunale Scuola materna di Campitello, una scuola dell infanzia privata diretta dalle suore Madre Eugenia Ravasco, una giocheria in via del Mandorlo. ALTRI SERVIZI Sono presenti 2 uffici postali, 2 delegazioni sindacali, un distaccamento della polizia municipale, 6 banche, l'ufficio anagrafico di Via del Mandorlo 15. I quartieri sono anche ricchi di spazi commerciali (notevole presenza di negozi e centri commerciali). Il quartiere in cui sono inserite le scuole, evidenzia una eterogeneità di realtà socioculturali ed economiche tipiche del contesto urbano. Alla presenza di famiglie italiane di piccola e media borghesia, si affianca quella crescente di famiglie straniere. Negli ultimi anni, infatti, il territorio ha subito una crescita urbanistica veloce. La popolazione risulta alquanto eterogenea, ciò è dovuto, oltre alle differenze socio-economiche, alla diversa provenienza regionale di molte famiglie; a queste, negli ultimi anni si sono aggiunti nuclei familiari provenienti da altre nazioni. Il passaggio dal luogo di origine alla nuova realtà non sempre è stato facilitato dalle opportunità offerte dal territorio, pertanto, soprattutto per motivi di lavoro, esiste il fenomeno del pendolarismo. La struttura del nucleo familiare è generalmente composta da uno o due figli, più raramente tre. Un numero esiguo di nuclei familiari è costituito da cittadini extracomunitari che si sono insediati nel territorio provenienti prevalentemente dai paesi dell Europa dell Est, dal Marocco, dalle Filippine. Gli studenti del nostro istituto sono 733 così suddivisi: Scuola dell Infanzia S. Clemente 23, Scuola dell Infanzia Maratta 22, Scuola dell Infanzia San Michele 27, Scuola dell Infanzia Brecciaiolo 105, Scuola Primaria Carducci 202, Scuola Primaria Campitello 119, Media Borgo Rivo 235. I docenti sono 66 e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario è formato da 19 impiegati. Gli alunni stranieri rappresentano circa il 10% della popolazione scolastica dell Istituto Comprensivo, motivo per il quale la scuola, dietro presentazione di progetti, ha ricevuto finanziamenti per l insegnamento dell Italiano come seconda lingua e per il progetto di Integrazione, da parte Ministero della Pubblica Istruzione. Il fenomeno dell immigrazione non ha finora creato all interno della scuola particolari situazioni di P.O.F. 2014_2015 Pagina 10

11 problematicità, in quanto la maggior parte dei ragazzi stranieri che frequenta il nostro Istituto si è dimostrata disponibile e collaborativa, ha tratto vantaggio dagli interventi di alfabetizzazione messi in atto dalla scuola e ha socializzato con i coetanei. Le ragazze ed i ragazzi frequentanti l Istituto, solitamente praticano attività extra-scolastiche, di tipo sportivo, culturale o sociale, organizzate dalle associazioni presenti sul territorio o dalle parrocchie. Non si registrano fenomeni di abbandono scolastico. In un contesto sociale così variegato, la scuola, in particolare la progettazione dell Istituto, con la sua apertura ai bisogni formativi e di socializzazione dell utenza, vuole rappresentare ed essere un punto di riferimento e di orientamento culturale per i bambini e le loro famiglie. Le idee-guida che caratterizzano l offerta culturale del nostro Istituto hanno consentito l elaborazione di un progetto formativo fortemente integrato nell impegno a rispondere ai bisogni dell utenza, pur nella sua varietà di dimensioni educative e didattiche. IL TERRITORIO LO STATO l alunno L EUROPA IL MOND0 P.O.F. 2014_2015 Pagina 11

12 Organigramma Qualifica Nominativo Dirigente Scolastico Prof.ssa Roberta Bambini Collaboratore vicario Prof.ssa Roberta Ceccarelli Collaboratore Funzione strumentale Ins. Gioia Perziano Area 1: Gestione del Piano dell offerta formativa Pof-autovalutazione. Prof.ssa Franca Manciucca Funzione strumentale Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti Tecnologia e sito Web RES Prof. Marco Giani Area 3 Interventi e servizi per studenti BES orientamento e continuità Scuola primaria e infanzia Funzione strumentale Ins. Rita Leonardi Area 3 Interventi e servizi per studenti BES orientamento e continuità Scuola secondaria Prof.ssa Gianna Falcioni Funzione strumentale Area 4. Rapporti con gli Enti esterni Ins. Maria Rosaria Notarfonso P.O.F. 2014_2015 Pagina 12

13 CONSIGLIO D'ISTITUTO COMPONENTE NOMINATIVO INCARICO Dirigente Scolastico Roberta Bambini Presidente Giunta Esecutivo Genitori 1. Braghiroli Patrizia 2. Tattoli Alberto Giuseppe 3. Maurini Alessandra 4. Serrani Lucio 5. Colasanti Michela 6. Carlini Simone 7. Manto Eva Maria 8. Sfrezzichini Elena Presidente Consiglio di Istituto Braghiroli Patrizia Membro Giunta Esecutiva Sfrezzichini Elena Colasanti Michela Docenti 1. Nullo Laura 2. Ceccarelli Roberta 3. Silvestri Daniela 4. Trivelli Barbara 5. Cresta Stefania 6. Rogato Giovanni 7. Trombettoni Danila 8. Mazza Orella Membro Giunta Esecutiva Silvestri Daniela Personale ATA 1. Gherardi Giuliana 2. Pesciaioli Sandra Membro Giunta Esecutiva De Paola Filomena P.O.F. 2014_2015 Pagina 13

14 PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI SCOLASTICI QUALIFICA NOMINATIVO Direttore dei Servizi gen. ed Amm. De Paola Filomena Assistenti Amministrativi Sforna Marisa, Passalacqua Loriana, Ivana Serani, Giovanna Medori Bordacchini Luigi Momesso Donatella Pesciaioli Sandra D Argenio Luisa Ippoliti Nadia Mariani Clarita Collaboratori Scolastici Barbarossa Luciana Federici Luciano Pietro Angelini Roberto Orlando Patrizia Cotugno Antonietta Gherardi Giuliana Volpini Sandra Moretti Morena P.O.F. 2014_2015 Pagina 14

15 RESPONSABILI DI PLESSO PLESSO NOMINATIVO SCUOLA INFANZIA S. MICHELE Sbarretti Rosati Angela SCUOLA INFANZIA MARATTA Argentati Angelica SCUOLA INFANZIA BRECCIAIOLO Pelliccia Maria Rosaria SCUOLA INFANZIA S. CLEMENTE Fainella Carla SCUOLA PRIMARIA CARDUCCI SCUOLA PRIMARIA CAMPITELLO Notarfonso Maria Rosaria Stefoni Serenella DOCENTI SCUOLA INFANZIA BRECCIAIOLO COGNOME E NOME SEZIONE COORDINATORE DI SEZIONE PELLICCIA M. ROSARIA SILVESTRI DANIELA PANTALEONI SANDRA SATOLLI LAURA ARMADORI M. RITA TRIVELLI BARBARA I I II II III III SILVESTRI DANIELA PANTALEONI SANDRA ARMADORI M. RITA FALCOCCHIO GIOVANNA PAOLA IV P.O.F. 2014_2015 Pagina 15

16 DOMINICI LUISA IV FALCOCCHIO PAOLA GIOVANNA RELIGIONE RELIGIONE TADDEI FEDERICO DOCENTI SCUOLA INFANZIA SAN MICHELE COGNOME E NOME SEZIONE COORDINATORE DI SEZIONE BOCCIO ERSILIA SBARRETTI ANGELA ROSATI I SBARRETTI ROSATI ANGELA RELIGIONE DOCENTI SCUOLA INFANZIA SAN CLEMENTE COGNOME E NOME SEZIONE COORDINATORE DI SEZIONE FAINELLA CARLA CIACCI RITA RELIGIONE I FAINELLA CARLA DOCENTI SCUOLA INFANZIA MARATTA COGNOME E NOME SEZIONE COORDINATORE DI SEZIONE ARGENTATI ANGELICA DIMONDO LIDIA RELIGIONE I ARGENTATI ANGELICA P.O.F. 2014_2015 Pagina 16

17 COORDINATORI PRIMARIA PLESSO CARDUCCI COGNOME E NOME IA IB IIA IIB IIIA IIIB IVA IVB VA VB COORDINATORE DI CLASSE NOTARFONSO M. ROSARIA NULLO LAURA GRESPI ELISABRTTA FEDERICI CARMEN BONIFAZI SAMUELA GIULIVI M. LUISA CESARI ANNUNZIATA AUSTRO DANIELA CASANI FRANCESCA SENSINI SILVIA COORDINATORI PRIMARIA PLESSO CAMPITELLO COGNOME E NOME IC ID IIC IIIC IVC VC COORDINATORE DI CLASSE LEPORANICO GIUSEPPINA PERZIANO GIOIA MACCARI PATRIZIA CRESTA STEFANIA STEFONI SERENELLA BESSARABIA ANNA CAROLA P.O.F. 2014_2015 Pagina 17

18 COORDINATORI E SEGRETARI SCUOLA SECONDARIA CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO 1 A OLIVA M.RITA TROMBETTONI D. 1B VIGNOLI L. COZZETO A. 1C MAZZA O. MICHELETTI A. 2A FIORUCCI A. MATTEI G.M. 2B CECCARELLI R. COZZETTO A. 2C MICHELETTI A. CALDO M. 2D MANCIUCCA F. DE SIO E. 3A BANNO S. PESCE I. 3B FALCIONI G. DE CAROLIS D. 3C ANTONINI E. CHIODI G. 3D VENEZIANO V. SORRENTINO G. P.O.F. 2014_2015 Pagina 18

19 Rappresentanze sindacali unitarie Rogato Giovanni GLI ELETTI Sandra Pesciaioli Silvia Sensini Comitato di valutazione del servizio MEMBRI EFFETTIVI Notarfonso M. Rosaria Perziano Gioia Petrangeli Silvia MEMBRI SUPPLENTI Cresta Stefania De Sio Elvira Fainella Carla P.O.F. 2014_2015 Pagina 19

20 I PLESSI DEL NOSTRO ISTITUTO BRECCIAIOLO Via della Pernice,6 tel: n 4 (tempo normale) / Scuola dell infanzia MARATTA Via Vanzetti, 32 tel: sezione unica / SAN CLEMENTE Voc. Piedimonte tel:0744/ sezione unica / S. MICHELE" Voc. Piedimonte tel. 0744/ sezione unica / Scuola Primaria G. CARDUCCI Via del Pellicano, 14 tel: n 2 (A-B) (29ore sett.) n 10 n 2 ( C-D) CAMPITELLO Voc. Rivo, 241 tel. 0744/ IC-ID-IIC-IIIC-IVC-VC (29ore sett.) n 6 Scuola Secondaria di 1 grado BORGO RIVO Via della Pernice, 8 Tel: Fax: n 4 (A-B-C-D) IA-IIIA IB-IIB-IIIB IC-IIC-IIIC IID IIID30 ore 36 ore IIA n 11 P.O.F. 2014_2015 Pagina 20

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22 La scuola nasce senza sede nel 1979, con ubicazione provvisoria presso la scuola materna di Brecciaiolo; dal 1980 ha la propria sede a Maratta. E situata in zona periferica ad insediamento abitativo e industriale. Scuola dell infanzia "Maratta" Voc. Maratta Bassa Tel Scuola dell infanzia San Michele Via Pozzo Saraceno, Piedimonte Tel L edificio è situato in via del Pozzo Saraceno 106, in una zona collinare e completamente immerso fra gli ulivi. La costruzione è datata 1959, nata per ospitare una pluriclasse Elementare, è divenuta Scuola dell Infanzia agli inizi degli anni 70. L edificio, che ha subito diverse ristrutturazioni negli anni, si sviluppa su di un unico piano rialzato ed ospita una sola sezione. La scuola dispone di un grande giardino attrezzato con panche, giochi e alberi di alto fusto. P.O.F. 2014_2015 Pagina 22

23 Scuola dell infanzia San Clemente L edificio è situato in Strada di Piedimonte 111, in una zona residenziale immersa nel verde. La costruzione è della fine degli anni 50 ed ha subito diverse ristrutturazioni nell arco degli anni. L edificio, strutturato su di un unico piano rialzato, ospita una monosezione. La scuola dispone di un bel giardino con alberi di alto fusto, attrezzato con panche e giochi vari. Strada di Piedimonte - Tel La scuola è funzionante dal 1978 con due sezioni, dal 1980 con quattro sezioni. La scuola è formata da sezioni miste, ciascuna delle quali è composta da bambini di tre, quattro, cinque anni. Scuola dell infanzia Brecciaiolo Via della Pernice, 6 Tel Situata nel quartiere di Borgo Rivo, in prossimità della scuola secondaria di 1 grado "Giovanni XXIII", presenta una pianta esagonale, è circondata da ampio giardino attrezzato delimitato da una staccionata alla romana. P.O.F. 2014_2015 Pagina 23

24 L edificio scolastico si trova in via del Rivo 241, costruzione risalente agli anni 20, completamente ristrutturata nell anno 2007, si sviluppa su due livelli. E presente un ampio cortile con alberi ad alto fusto e ornamentali, attrezzato per attività ludico motorie. Scuola primaria Campitello Via del Rivo,n-241 Tel La scuola è stata inaugurata il 15 Novembre Scuola primaria Carducci Nel corso degli anni l utilizzo dell'edificio è cambiato a seconda delle necessità: negli anni settanta era utilizzato sia dalla scuola elementare che dalla media; dagli anni ottanta in poi dalla sola scuola elementare, essendosi la scuola media trasferita in altra sede. Nel 2002 l edificio è stato sottoposto a ristrutturazione. Via del Pellicano, 24 Tel Scuola secondaria di La Scuola secondaria di 1 grado di Borgo Rivo, progettata dall arch. G. Luppi della Sezione Urbanistica del Comune di Terni, inizia a funzionare nell anno scolastico Nell anno 79/80 la costruzione assume l attuale fisionomia: vengono aggiunte 6 aule più un locale palestra e un aula magna Scuola secondaria 1 grado Giovanni XXIII Via della Pernice, 8 Tel P.O.F. 2014_2015 Pagina 24

25 Tempo scuola I MODELLI ORARI PER LE SCUOLE PRIMARIE Tutte le classi della scuola primaria hanno un curricolo obbligatorio calcolato in 27 ore settimanali (elevabili fino a 30 su richiesta ed in base alla dotazione organica). Quest'anno l'offerta è di 29 ore settimanali per tutte le classi a tempo normale. La quota facoltativa ( due ore) prevede solitamente ore di approfondimento di italiano, matematica ed educazione motoria o strutturazione di attività laboratoriali sempre coerenti con il curricolo disciplinare. L'Istituto ha elaborato un Curricolo Verticale dalla scuola dell Infanzia alla scuola Secondaria grazie anche all'occasione fornita dalla pubblicazione delle Indicazioni Nazionali definitive. Sono stati attivati dipartimenti disciplinari per il confronto e la definizione di traguardi di competenze, obiettivi di apprendimento e standard di apprendimento. E' competenza del Collegio dei docenti: definire la quantità oraria obbligatoria per ciascuna disciplina; lo svolgimento dei compiti per casa è per consuetudine oggetto di accordo tra insegnanti e genitori (Contratto formativo) sulla base del tempo scuola settimanale di ciascun plesso. P.O.F. 2014_2015 Pagina 25

26 I MODELLI ORARI PER LE CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Il Regolamento del primo ciclo definisce i tempi scuola: Tempo normale - 30 ore - obbligatorio con il seguente quadro orario settimanale: Italiano storia e geografia 9 ore più 1 di approfondimento; matematica e scienze 6 ore: tecnologia 2 ore; inglese 3 ore; seconda lingua 2 ore; arte 2 ore; scienze motorie e sportive 2 ore; musica 2 ore; Religione Cattolica 1 ora. Tempo Prolungato - 36 ore strutturate con mensa e due pomeriggi: 30 ore con in aggiunta 2 ore di mensa, 2 di italiano e 2 di matematica. Le cattedre di seconda lingua straniera si riferiscono al francese. P.O.F. 2014_2015 Pagina 26

27 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCUOLA ORARIO Scuola dell Infanzia Brecciaiolo dal lunedì al venerdì Scuola dell Infanzia Maratta dal lunedì al venerdì Scuola dell Infanzia San Michele 8,00-16,00 dal lunedì al venerdì Scuola dell Infanzia San Clemente 8,00-16,00 dal lunedì al venerdì Scuola Primaria G. Carducci Scuola Primaria Campitello dal lunedì al venerdì * sabato ,00 alle ore 13,00. dal lunedì al venerdì sabato 8,00 alle ore 12,00 Scuola Secondaria di 1 grado Borgo Rivo Tempo scuola ordinario lunedì/sabato Tempo scuola prolungato classe II A (per 4 giorni/sett) (per 2 giorni/sett con mensa) P.O.F. 2014_2015 Pagina 27

28 1. Scuola Primaria Campitello Ore di lezione settimanali: 29 ore Curricolo obbligatorio: 27 ore settimanali DISCIPLINE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE QUARTE QUINTE Italiano 7 ore 7 ore 7 ore Matematica 6 ore 6 ore 6 ore Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora Storia e geografia 4 ore 4 ore 3 ore Scienze 2 ore 2 ore 2 ore Arte 2 ore 1 ora 1 ora Musica 1 ora 1 ora 1 ora Educazione fisica 1 ora 1 ora 1 ora Inglese 1 ora 2 ore 3 ore Religione/Attività alternativa 2 ore 2 ore 2 ore Laboratorio 2 ore 2 ore 2 ore P.O.F. 2014_2015 Pagina 28

29 3. Scuola Primaria G. Carducci ore di lezione settimanali: 29 ore curricolo obbligatorio: 27 ore settimanali Plesso Carducci DISCIPLINE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE QUARTE QUINTE Relig. / Att. Altern. 2 ore 2 ore 2 ore Italiano 7ore 7 ore 7 ore Storia 2 ore 2 ore 2 ore Scienze 2 ore 2 ore 2 ore Geografia 1+1 ore 1+1 ore 1+1 ore Matematica 6+1 ore 6+1 ore 5+1 ore Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora Inglese 1 ora 2ore 3 ore Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora Musica 2 ore 1 ora 1 ora Ed. fisica 2 ore 2 ore 2 ore P.O.F. 2014_2015 Pagina 29

30 2. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: TEMPO SCUOLA ORDINARIO D.M. n. 37 del 26/03/2009) Il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio è così determinato Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe Italiano, Storia, Geografia 9 ore 9 ore 9 ore Matematica e Scienze 6 ore 6 ore 6 ore Tecnologia 2 ore 2 ore 2 ore Inglese 3 ore 3 ore 3 ore Seconda lingua comunitaria 2 ore 2 ore 2 ore Arte e immagine 2 ore 2 ore 2 ore Educazione fisica 2 ore 2 ore 2 ore Musica 2 ore 2 ore 2 ore Religione / Attività alternativa 1 ora 1 ora 1 ora Attività di approfondimento in materie letterarie 1 ora 1 ora 1 ora Totale orario settimanale 30 ore 30 ore 30 ore P.O.F. 2014_2015 Pagina 30

31 TEMPO PROLUNGATO Il quadro orario settimanale delle attività e delle discipline delle classi a tempo prolungato della scuola secondaria di I grado, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio è così determinato: Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe Italiano, Storia, Geografia 12 ore 12 ore 12 ore Matematica e Scienze 9 ore 9 ore 9 ore Tecnologia 2 ore 2 ore 2 ore Inglese 3 ore 3 ore 3 ore Seconda lingua comunitaria 2 ore 2 ore 2 ore Arte e immagine 2 ore 2 ore 2 ore Scienze motorie e sportive 2 ore 2 ore 2 ore Musica 2 ore 2 ore 2 ore Religione cattolica 1 ora 1 ora 1 ora Approfondimento di discipline a scelta delle scuole 1 ora 1 ora 1 ora Totale orario settimanale 36 ore 36 ore 36 ore P.O.F. 2014_2015 Pagina 31

32 LE RISORSE UMANE I Docenti della scuola sono 66 tra sede centrale secondaria, scuola primaria e scuola dell infanzia. Nella maggioranza sono insegnanti con contratto a tempo indeterminato, pertanto stabili, con discreta anzianità di servizio e tutti con seria preparazione culturale e professionale. La motivazione degli insegnanti all impegno ed alla partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti speciali viene incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di ciascuno. I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell Istituto. Essi svolgono inoltre funzioni particolari, quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzione Strumentale, di Fiduciario di plesso presso le sedi delle due scuole primarie e quattro dell infanzia (Brecciaiolo, S. Clemente, S. Michele, Maratta), di referenti delle attività di sostegno per l handicap, di coordinatore e segretario del Consiglio di Classe, e, nell ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore e/o responsabile per la classe. I Collaboratori del Dirigente Scolastico, in numero di due, svolgono le funzioni sotto indicate. P.O.F. 2014_2015 Pagina 32

33 PROF.SSA ROBERTA CECCARELLI In caso di assenza del Capo di istituto, lo sostituisce in tutte le sue funzioni; Predispone, d accordo con il Capo di istituto e con l altro docente collaboratore, il calendario delle attività collegiali e ne cura l aggiornamento e l informazione al personale docente e ATA; Predispone le sostituzioni dei colleghi assenti per motivi personali e/o di salute, prioritariamente con docenti aventi ore a disposizione, secondariamente con docenti che abbiano dichiarato la propria disponibilità ad effettuare supplenze retribuite. In questa attività si avvale della collaborazione dell altro collaboratore del Capo di Istituto; Concorda col Capo di istituto la concessione di giorni di ferie e/o di esonero dal servizio per aggiornamento al personale docente, nel rispetto della normativa vigente; Trasmette, su delega del Capo di istituto, al personale docente e ATA, istruzioni per il miglioramento dell organizzazione didattica o scolastica in genere; Assume in carico eventuali problemi emersi nell attività didattica e/o nell organizzazione scolastica e ne informa il Capo di Istituto; Cura, insieme al Capo di Istituto, le relazioni con l utenza (genitori ed alunni), il personale della scuola ed i soggetti esterni. In questa attività si avvale della collaborazione dell altro docente collaboratore; Visiona la posta e cura la duplicazione, per le diverse sedi, delle comunicazioni di interesse del personale, con particolare riguardo per le comunicazioni di interesse sindacale. partecipa alle riunioni di staff con le funzioni strumentali e/o coordinatori di classe e/o responsabili di progetto. P.O.F. 2014_2015 Pagina 33

34 INS. GIOIA PERZIANO Svolge la funzione di segretario al Collegio dei docenti e redige verbale della riunione; Predispone, d accordo con il Capo di istituto e col docente collaboratore vicario, il calendario delle attività collegiali e ne cura l aggiornamento e l informazione al personale docente e ATA; Predispone le sostituzioni dei colleghi assenti per motivi personali e/o di salute, prioritariamente con docenti aventi ore a disposizione, secondariamente con docenti che abbiano dichiarato la propria disponibilità ad effettuare supplenze retribuite. In questa attività si avvale della collaborazione del docente collaboratore vicario; In caso di assenza del Capo di istituto e del collaboratore vicario lo sostituisce in tutte le sue funzioni; partecipa alle riunioni di Staff con le Funzioni strumentali e/o coordinatori di classe, intersezione e sezione. Le Funzioni Strumentali in numero di 5, svolgono i compiti sotto indicati: AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA POF AUTOVALUTAZIONE PROF.SSA FRANCA MANCIUCCA Compiti: - Studia l organizzazione del Piano dell Offerta Formativa e raccoglie tutte le informazioni e i dati utili alla sua stesura; - Attua, in collaborazione con il Dirigente scolastico e con il Vicario, la stesura della bozza del Piano dell Offerta Formativa di Istituto, la sottopone al Collegio e quindi ne attua la stesura definitiva; -Revisiona, in collaborazione con il Dirigente scolastico, con il proprio gruppo di lavoro e con il Vicario, i Regolamenti, l organigramma e tutti gli altri documenti P.O.F. 2014_2015 Pagina 34

35 funzionali al miglioramento dell organizzazione scolastica, provvedendo ad inserire eventuali modifiche proposte e ad aggiornarli alle nuove norme e a nuovi dati; -Monitora periodicamente il gradimento del Piano dell Offerta Formativa predisponendo questionari da sottoporre ad un numero significativo di alunni, genitori, docenti, personale dei Servizi Generali e Amministrativi; -Analizza i risultati e li sottopone al Collegio; - Prende parte alla commissione POF -Cura in collaborazione con il responsabile FS area 2 la pubblicazione sul sito della scuola; -Redige, al termine dell anno scolastico, una relazione indicante il lavoro svolto, il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di pianificazione del lavoro e gli eventuali miglioramenti da apportare nel successivo a.s. AREA2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI NUOVE TECNOLOGIE E MULTIMEDIALITA SITO WEB PROF. MARCO GIANI Compiti - Gestisce, mette a punto e aggiorna il sito web della scuola in tutte le sue sezioni, sia per la parte tecnica che per la parte grafica con relativa pubblicazione dei contenuti; - Supporta i docenti nell utilizzo del RES; - Garantisce il supporto all acquisto delle tecnologie informatiche, dei relativi materiali di consumo e dei contratti di manutenzione; - Fornisce supporto allo staff di dirigenza, ai docenti responsabili dei plessi e al DSGA per la parte di competenza; - Redige, al termine dell anno scolastico, una relazione indicante il lavoro svolto, il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di pianificazione del lavoro e gli eventuali miglioramenti da apportare nel successivo a.s. P.O.F. 2014_2015 Pagina 35

36 AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI B.E.S. ORIENTAMENTO E CONTINUITA SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA INS RITA LEONARDI Compiti - Coordina la commissione per l integrazione degli alunni H; - Mantiene i rapporti con i soggetti esterni rispetto all integrazione degli alunni diversamente abili; - Orienta ai percorsi degli studi successivi; - Sovrintende alle procedure per l integrazione degli alunni disabili e altresì quelle per gli alunni con DSA in collaborazione con gli insegnanti di sostegno; - Partecipa alle iniziative di orientamento; è componente della commissione POF; - Contribuisce alla pubblicizzazione, sotto svariate forme delle attività della scuola; - Redige, al termine dell anno scolastico, una relazione indicante il lavoro svolto, il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di pianificazione del lavoro e gli eventuali miglioramenti da apportare nel successivo a.s. AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI B.E.S. ORIENTAMENTO E CONTINUITA SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO INS GIANNA FALCIONI Compiti - Coordina la commissione per l integrazione degli alunni H; - Mantiene i rapporti con i soggetti esterni rispetto all integrazione degli alunni diversamente abili; - Orienta ai percorsi degli studi secondari; P.O.F. 2014_2015 Pagina 36

37 - Sovrintende alle procedure per l integrazione degli alunni disabili e altresì quelle per gli alunni con DSA in collaborazione con gli insegnanti di sostegno; - Partecipa alle iniziative di orientamento; è componente della commissione POF - Contribuisce alla pubblicizzazione, sotto svariate forme delle attività della scuola; - Predispone schemi riepilogativi delle offerte formative esistenti sul territorio e di un calendario di sintesi sugli incontri di scuola aperta dei vari istituti; - Redige, al termine dell anno scolastico, una relazione indicante il lavoro svolto, il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di pianificazione del lavoro e gli eventuali miglioramenti da apportare nel successivo a.s. AREA 4 RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI INS. MARIA ROSARIA NOTARFONSO Compiti - Raccoglie proposte derivanti dalla progettazione dei cdc che necessitano del supporto/collaborazione di soggetti esterni alla scuola; - Coordina la realizzazione di iniziative, eventi presso il territorio; - Promuove manifestazioni della scuola all esterno; - Organizza visite guidate presso le aziende del territorio mirate all ampliamento delle conoscenze professionali e all orientamento nelle future scelte; partecipa alla commissione POF; - Redige, al termine dell anno scolastico, una relazione indicante il lavoro svolto, il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di pianificazione del lavoro e gli eventuali miglioramenti da apportare nel successivo a.s. P.O.F. 2014_2015 Pagina 37

38 I FIDUCIARI (per la scuola primaria Carducci Ins. Maria Rosaria Notarfonso; per la scuola primaria Campitello Ins. Serenella Stefoni, per la scuola dell infanzia Brecciaiolo Ins. Pelliccia M. Rosaria, per la scuola infanzia Maratta Ins. Angelica Argentati, per la scuola S. Michele Ins. Angela Sbarretti Rosati e per la scuola S. Clemente Ins. Carla Fainella) su delega del Dirigente Scolastico curano presso le sedi di appartenenza l organizzazione quotidiana dell attività e le emergenze, tenendo i contatti con la dirigenza. I DOCENTI DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO ALLA DISABILITA : I Docenti Leonardi e Falcioni curano le attività relative sotto il profilo organizzativo (G.L.H. di Istituto, G.L.H. operativi, rapporti con le Asl). Il COORDINATORE del Consiglio di Classe è responsabile del coordinamento delle attività didattiche ed organizzative stabilite dal Consiglio e presiede, se delegato, le riunioni dei docenti della classe. Il SEGRETARIO del Consiglio di classe scrive i verbali e cura la tenuta dell apposito registro. IL COORDINATORE DI PROGETTO O LABORATORIO ne stila la programmazione e ne cura l attuazione operativa, organizzando anche l intervento di esperti esterni, se previsto. IL PERSONALE DI SEGRETERIA, che opera nella sede centrale, è composto dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e da 4 assistenti amministrativi; con discreta anzianità di servizio e con buona formazione professionale. La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla disponibilità nel rapporto con l utenza ed alla funzionalità dell ufficio. In questo ambito sono rilevanti l efficacia del servizio ed i tempi di rilascio delle certificazioni. Questi ultimi sono previsti come segue: P.O.F. 2014_2015 Pagina 38

39 il rilascio dei certificati, relativi agli alunni, è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli di votazione e/o giudizi; di fatto i certificati di frequenza, promozione e licenza vengono rilasciati a vista ; il rilascio dei certificati di servizio è effettuato entro cinque giorni dalla richiesta e comunque entro 24 ore dalla data di scadenza delle ordinanze e concorsi. P.O.F. 2014_2015 Pagina 39

40 LA SEGRETERIA RICEVE NEI GIORNI: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle ore alle ed il Martedì e Giovedì in orario pomeridiano dalle alle ore L orario di ricevimento non viene comunque applicato in forma rigida ed è data possibilità di accesso oltre l orario fissato. Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il direttore S.G.A., in relazione all attuazione delle attività del P.O.F., danno un supporto tecnico-amministrativo nelle fasi di programmazione, realizzazione, verifica e pagamento degli impegni assunti. L orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il direttore S.G.A., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella singola giornata e nella settimana è determinata dall accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio d Istituto. IL PERSONALE A.T.A. CON QUALIFICA DI COLLABORATORE SCOLASTICO è prevalentemente stabile e con discreta anzianità di servizio. Oltre alle funzioni specifiche, i collaboratori scolastici, in relazione all attuazione del P.O.F., svolgono i compiti di seguito indicati: intensificazione del lavoro in termini di assistenza e sorveglianza durante lo svolgimento delle attività di laboratorio e di quanto altro programmato; maggior carico di lavoro per uso continuativo di spazi altrimenti non usati; maggiore impegno in attività svolte nella scuola a seguito di accordi con Enti Locali ed altre organizzazioni. L orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella giornata e nella settimana è determinata dall accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio d Istituto. P.O.F. 2014_2015 Pagina 40

41 RISORSE STRUMENTALI L Istituzione scolastica al fine di garantire una maggiore incisività all azione didattica, si è dotata negli ultimi anni di mezzi e strumenti sempre più adeguati alle necessità di apprendimento degli alunni. Oltre ai sussidi didattici e ai materiali strutturati, specifici per i diversi ambiti disciplinari l Istituto è provvisto di : apparecchiature informatiche e multimediali: (1 laboratorio e 10 aule provviste di lavagne interattive multimediali alla scuola secondaria di primo grado, un laboratorio multimediale alla scuola primaria G. Carducci e tre aule provviste di lavagna interattiva multimediale, un laboratorio multimediale alla scuola primaria di Campitello e tre aule dotate di lavagna interattiva multimediale) attrezzature per video conferenze (p.c. server, web cam, monitor, antenna satellitare,linea ADSL ); sufficiente numero di sussidi audiovisivi (televisori, macchine fotografiche, DVD, video registratori, radioregistratori, lavagne luminose, videoproiettori) nella scuola primaria e nelle scuole secondarie; attrezzature per il laboratorio scientifico nella scuola secondaria; laboratorio linguistico nella scuola secondaria; aula adibita a sala lettura nella scuola primaria G.Carducci ed una struttura in legno nel giardino della scuola primaria di Campitello forno per la cottura di manufatti in ceramica nella scuola primaria Carducci aula video nella scuola secondaria ed una nella scuola primaria Carducci la casetta SOFFIA SOGNI di Campitello attrezzature ginnico sportive in tutti gli ordini di scuola P.O.F. 2014_2015 Pagina 41

42 RISORSE ECONOMICHE L'istituto Comprensivo, per svolgere la sua attività si serve di varie fonti di finanziamento che di anno in anno possono variare: 1. Fondi concessi dal MPI destinati al normale funzionamento dell'istituto; 2. Avanzo di amministrazione presunto; 3. Fondi concessi dalla Regione ; 4. Fondi concessi dagli Enti locali 5. Fondi concessi dai privati; 6. Fondi erogati dalla Fondazione CARIT Il fondo di Istituto è utilizzato, coerentemente con la normativa vigente incentivare il processo di Autonomia e l'arricchimento dell'offerta formativa. per P.O.F. 2014_2015 Pagina 42

43 CONTRATTO FORMATIVO All offerta formativa di un Istituto scolastico alla propria utenza contribuiscono tutte le figure professionali e l utenza medesima dell istituto: Dirigente scolastico, docenti, alunni, personale di segreteria, collaboratori scolastici, genitori e comunità locale. Ciò, per quanto riguarda il personale della scuola e secondo lo spirito e la lettera del relativo Contratto Nazionale, fa riferimento alla qualità dei servizi scolastici ed ai diritti e doveri del personale medesimo. Pertanto l Istituto Comprensivo prevede un impegno specifico tra le componenti sopra indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla condivisione degli obiettivi generali della scuola di base e delle linee progettuali e dei valori espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a rispettare. Tale impegno, o Contratto Formativo, è a disposizione di tutti i membri della comunità scolastica e locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale. Nel rapporto tra personale della scuola, alunni e genitori l Istituto prevede un impegno reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori espressi nel P.O.F., in un confronto di diritti-doveri che ciascun componente è tenuto a rispettare. In particolare: P.O.F. 2014_2015 Pagina 43

44 I DOCENTI, oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro, hanno diritto: alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; alla libertà di insegnamento ed ad un aggiornamento periodico ed efficace; alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo educativo e didattico. AI DOCENTI SI CHIEDE: di trattare con cortesia e disponibilità l utenza, il personale dell Istituto e la comunità locale; di rispettare le funzioni e le competenze dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; di esprimere l offerta formativa, integrata dal proprio curricolo disciplinare; di motivare il proprio intervento didattico; di esplicitare le strategie, gli indicatori e gli strumenti della verifica dell apprendimento, i criteri di valutazione. GLI ALUNNI HANNO DIRITTO: al rispetto della propria funzione da parte del personale dell Istituto, delle famiglie e della comunità locale; ad una scuola organizzata e gestita conformemente alle esigenze formative proprie dell età; alla tutela della propria identità personale, culturale, etnica e religiosa; ad un educazione fondata sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone per una convivenza civile, solidale e rispettosa della diversità; alla qualità del servizio di istruzione in vista dell autonomia personale e della cittadinanza; ad essere informati in situazioni di trasparenza non solo delle proposte, ma dei criteri e delle forme della verifica e della valutazione. AGLI ALUNNI SI CHIEDE: di rispettare le funzioni e le competenze del personale dell Istituto, delle famiglie e della comunità locale; P.O.F. 2014_2015 Pagina 44

45 di trattare con cura e rispetto le aule, le palestre, i bagni, gli ambienti tutti dell Istituto come se fossero propri, impegnandosi alla riparazione degli eventuali danni arrecati; di rispettare e valorizzare la propria ed altrui personalità; di rendersi disponibili e collaborare all azione formativa loro rivolta mediante l assidua frequenza e l impegno alle attività di studio; di sottoporsi alle verifiche ed alle valutazioni del processo formativo; di partecipare alla vita della scuola nelle sue manifestazioni, evitando ogni forma di pregiudizio o emarginazione, rispettando il Regolamento interno, approvato dagli organi competenti. IL PERSONALE DI SEGRETERIA ED IL DIRETTORE S.G.A., oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro, hanno diritto: alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo AL PERSONALE DI SEGRETERIA ED AL DIRETTORE S.G.A., SI CHIEDE: di trattare con cortesia e disponibilità l utenza, il personale dell Istituto e la comunità locale; di rispettare le funzioni e le competenze dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; di garantire la funzionalità, cioè l efficienza e l efficacia del proprio servizio; l esplicitazione e la trasparenza delle attività relative alle proprie funzioni. IL PERSONALE A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico, oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha diritto: alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell utenza, del personale dell Istituto e della comunità locale; alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo. P.O.F. 2014_2015 Pagina 45

46 CRITERI DI PRECEDENZA PER LE ISCRIZIONI SCUOLA INFANZIA: Tutte le sezioni sono miste, costituite con alunni di 3/5 anni in maniera proporzionale sia per l età che per il sesso. Saranno accolti prioritariamente gli alunni residenti nel territorio di competenza della scuola, tenendo conto dei seguenti criteri e del relativo punteggio. Le sezioni sono formate secondo i criteri di seguito indicati, in ordine di priorità: a) alunni con nucleo familiare composto da un solo adulto punti 7 b)residenza del nucleo familiare che ricade nell ambito del territorio del plesso presso il quale si intende far frequentare la scuola punti 6 c) alunni con disagi familiari (es. frequenza raccomandata dal SIM infanzia) e con genitori e/o fratelli portatori di handicap punti 5 d) alunni i cui fratelli frequentano la scuola dell infanzia o primaria punti 4 e) alunni con nucleo familiare numeroso (almeno 3 figli) punti 3 f) alunni con entrambi genitori che lavorano punti 2 P.O.F. 2014_2015 Pagina 46

47 g) alunni iscritti nei termini previsti dalla normativa e che compiono gli anni entro il 31/12/2015 punti 1 In caso di parità di punteggio prevale l età anagrafica Le richieste di anticipo sono accolte compatibilmente con la recettività delle sedi CRITERI DI PRECEDENZA PER L AMMISSIONE ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA IN CASO DI ESUBERO: alunni già iscritti presso l Istituto comprensivo e provenienti dalla scuola dell infanzia continuità verticale punti 8 residenza del nucleo familiare che ricade nell ambito del territorio del plesso presso il quale si intende far frequentare la scuola punti 7 alunni diversamente abili (segnalati dall ASL ai quali è riconosciuta la L.104 completa di diagnosi funzionale) punti 6 sorella o fratello di alunni già frequentanti il plesso/ic; punti 5 alunni con nucleo familiare composto da un solo adulto; punti 4 genitori entrambi lavoratori; punti 3 alunni residenti nel Comune di Terni; punti 2 iscrizione nei termini previsti dalla CM sulle iscrizioni; punti 1 A parità di punteggio saranno ammessi gli alunni con la residenza e/o il domicilio più vicini alla scuola. CRITERI DI PRECEDENZA PER L AMMISSIONE ALLA CLASSE PRIMA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO IN CASO DI ESUBERO a) alunni già iscritti presso l Istituto comprensivo e provenienti dalla scuola primaria continuità verticale punti 8 b) residenza del nucleo familiare che ricade nell ambito del territorio del plesso presso il quale si intende far frequentare la scuola punti 7 c) alunni diversamente abili (segnalati dall ASL ai quali è riconosciuta la L. 104 completa di diagnosi funzionale) punti 6 d) sorella o fratello di alunni già frequentanti il plesso; punti 5 e) alunni con nucleo familiare composto da un solo adulto punti 4 f) genitori entrambi lavoratori; punti 3 P.O.F. 2014_2015 Pagina 47

48 g) alunni residenti nel Comune di Terni; punti 2 h) iscrizione nei termini previsti dalla normativa vigente ; punti 1 A parità di punteggio saranno ammessi gli alunni con la residenza e/o il domicilio più vicini alla scuola. Per quanto riguarda l'accoglienza dei bambini anticipatari, valgono i seguenti criteri: VALUTAZIONE PEDAGOGICA E DIDATTICA DEI TEMPI E DELLE MODALITÀ DELL'ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI ANTICIPATARI NELLA SCUOLA DELLA INFANZIA, EX ART. 2, COMMA 2, LETT. D DEL DPR 89/2009, -Docenti e genitori concorderanno l autonomia indispensabile per accogliere i bambini a seguito di un incontro informativo allo scopo di descrivere accuratamente ai genitori la situazione in cui i bambini si troveranno ed illustrare la complessità del contesto della scuola dell Infanzia per verificare se la scelta dell anticipo scolastico possa essere rispettosa dei tempi di sviluppo e di maturazione del bambino; -accordo tra gli insegnanti e le famiglie sui tempi e sulle modalità di inserimento, in considerazione del fatto che esistono notevoli differenze nello sviluppo psico-fisico e nei bisogni tra un bambino e l altro; -i bambini anticipatari potranno essere accolti se hanno raggiunto un'adeguata autonomia personale, che verrà accertata dagli insegnanti dopo un periodo di prova. Per autonomia personale si intende soprattutto che il bambino non utilizzi pannolini e che abbia raggiunto un sufficiente controllo degli sfinteri, in modo che non si renda necessario provvedere a cambi frequenti e sistematici, in quanto la scuola è priva di attrezzature e personale deputato a svolgere tale funzione. -gli anticipatari saranno accolti nel periodo previsto per inserimenti presso ogni scuola dell infanzia (I bambini anticipatari vengono ammessi alla frequenza a partire dal mese di gennaio). -numero massimo di anticipatari per sezione: 3 -per favorire l'inserimento, i bambini per le prime due settimane frequenteranno solo il turno antimeridiano senza mensa P.O.F. 2014_2015 Pagina 48

49 LE SCELTE DIDATTICHE ED EDUCATIVE sono finalizzate a: produrre conoscenze: a) di fatti- procedure - concetti b) di principi generali sviluppare abilità: a) manuali ed operative b) basate su algoritmi c) basate su processi euristici promuovere comportamenti : a) prescrivibili b) euristici sottintendono: a) l apprendere dall esperienza b) il concettualizzare c) il razionalizzare d) l acquisire nuove metodologie e) l ottimizzare i risultati f) l osservare/l'analizzare/il comprendere un problema g) la capacità di ricercare l aiuto adeguato e/o la metodologia giusta per risolvere problemi h) l integrarsi, il collaborare, il comunicare, l aggiornare le proprie opinioni METODI lezione frontale lezione partecipata discussione di gruppo lavoro di gruppo didattica laboratoriale esercitazioni di problem solving P.O.F. 2014_2015 Pagina 49

50 STRATEGIE espositive esperienziali TECNICHE: individualizzazione dell insegnamento tecniche audiovisive e multimediali di verifica / autovalutazione / valutazione OFFRIRE occasioni di conoscenza e contatto con la realtà territoriale ORGANIZZARE attività integrative anche in collegamento con iniziative presenti nel territorio. OFFRIRE percorsi didattici per fasce di età, di livello e per classi parallele e metodologie differenziate in relazione alle attitudini, alle potenzialità degli alunni e agli stili cognitivi. FORNIRE strumenti di verifica in itinere e finali atti a rendere ogni alunno consapevole della propria posizione rispetto al percorso ipotizzato REALIZZARE azioni mirate a fornire le competenze e le conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi. ASSICURARE l uso delle TIC (tecnologie della comunicazione e dell informazione) GARANTIRE momenti di formazione inter-multidisciplinare. OFFRIRE opportunità culturali extra-curricolari per aiutare gli alunni ad avere maggiore consapevolezza delle problematiche attuali P.O.F. 2014_2015 Pagina 50

51 L OFFERTA FORMATIVA E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza. Albert Einstein P.O.F. 2014_2015 Pagina 51

52 L OFFERTA FORMATIVA Le finalità del Piano dell Offerta Formativa e del curricolo sono state predisposte nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni per il curricolo. Mediante il curricolo si pensa ad una educazione come un processo complesso di trasmissione culturale e di orientamento personale focalizzandone le diverse componenti. Il curricolo, parte integrante del POF, è un documento complesso che descrive l intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado e nel quale si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali rispettando i diversi momenti evolutivi con il progressivo passaggio dall imparare in modo concreto ed esperienziale fino alla capacità di riflettere e formalizzare l esperienza. PROGETTUALITA INTEGRATIVA La progettualità integrativa come supporto per la realizzazione degli obiettivi educativi e didattici. I progetti approvati dal Collegio dei docenti ed elaborati dagli insegnanti dell Istituto costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in coerenza con le finalità del P.O.F., di cui costituiscono parte integrante. Essi consentono di mettere in gioco abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o difficili da far emergere; stimolano quindi la maturazione di capacità ed abilità, sviluppano le attitudini e, sul piano psicologico e comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio ed all impegno operativo, in tal senso rivestono tutti un carattere fortemente orientativo. I progetti approvati appartengono a tipologie diverse: alcuni sono più mirati al raggiungimento degli obiettivi cognitivi, altri, invece, sono tesi prevalentemente alla risoluzione di problematiche o forme di disagio individuali e sociali, sviluppando abilità cognitive in seconda istanza. Tutti, comunque, ottengono risultati teorici e pratici, cognitivi e relazionali pertanto l esperienza educativa dei docenti conferma la loro utilità ed efficacia. Obiettivi concreti dei progetti, elaborati ed approvati per il corrente anno scolastico, sono le tre finalità principali dell Istituto: scuola per la formazione dell uomo e del cittadino italiano ed europeo; P.O.F. 2014_2015 Pagina 52

53 scuola creatrice di cultura e valori nell attuazione dell obbligo scolastico; scuola orientativa. I vari progetti sono caratterizzati da unità di metodo, strategie ed obiettivi, e ciò li rende reciprocamente infusivi: prevedono compiti disciplinari e trasversali; promuovono apprendimenti verificabili, saperi consolidati e interpretazioni di nuovi bisogni formativi; sono prevalentemente finalizzati all operatività, all impegno sul territorio ed all acquisizione di valori. I progetti, così come le attività integrative, vista la ridotta disponibilità di fondi ministeriali, sono stati articolati in diverse categorie: A. Progetti ed attività finanziati con il Fondo di Istituto, per i quali non è prevista la partecipazione economica delle famiglie; B. Progetti ed attività per i quali è previsto un contributo economico delle famiglie, con eventuale carico parziale del Fondo di Istituto; C. Progetti ed attività finanziati direttamente da istituzioni nazionali o locali. P.O.F. 2014_2015 Pagina 53

54 PIANIFICAZIONE DIDATTICA DEI PERCORSI I FASE: rilevazione dei bisogni formativi proposta di situazioni formative e attività per assi disciplinari a seguito di osservazioni secondo descrittori e confronto di dati raccolti POF: Obiettivi della scuola Mission II FASE: storicizzazione del bisogno formativo adattamento dell obiettivo formativo al bisogno di ciascuna classe III FASE: progettazione UA disciplinari o UA multidisciplinari definite dall equipe pedagogica o dal Cdc Progetti d Istituto Progetti Recupero e/o Potenziamento IV FASE: monitoraggio e valutazione degli apprendimenti attraverso osservazioni di comportamenti e verifica degli apprendimenti P.O.F. 2014_2015 Pagina 54

55 CURRICOLO COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZE CHIAVE Parlamento europeo e consiglio europeo2006 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LE COMPETENZE CHIAVE sono il risultato del processo d integrazione ed interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Gli obiettivi di apprendimento individuano campi di sapere ed abilità ritenuti indispensabili al fine del raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. P.O.F. 2014_2015 Pagina 55

56 1. IMPARARE AD IMPARARE COSTRUZIONE DEL SE 2. SPIRITO D INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITA 3. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE RELAZIONE CON GLI ALTRI 4. COMUNICARE IN LINGUA MADRE 5. COMUNICARE IN LINGUA STRANIERA 6. COMPETENZE MATEMATICHE-SCIENTIFICHE-TECNOLOGICHE RAPPORTO CON LA REALTA 7. COMPETENZE DIGITALI 8. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE P.O.F. 2014_2015 Pagina 56

57 PROGETTI RETE INTERPROGETTUALE D ISTITUTO AMBIENTE, BENESSERE E CITTADINANZE MACROTEMATICHE STRUTTURA INCLUSIONE: accoglienza e continuità; abilità sociali e orientamento; recupero disciplinare, integrazione alunni non italiani, BES, DSA, H. BENI AMBIENTALI e CULTURALI EUROPA: linguaggi, cittadinanza, prospettive SALUTE, SICUREZZA, SPORT FINALITA OBIETTIVI METODOLOGIE VALUTAZIONE P.O.F. 2014_2015 Pagina 57

58 AMBIENTE, BENESSERE E... CITTADINANZE RETE INTERPROGETTUALE MACROTEMATICHE INCLUSIONE: accoglienza e continuità; abilità sociali, orientamento; recupero disciplinare; integrazione alunni non italiani, BES, DSA, H. BENI AMBIENTALI e CULTURALI EUROPA: linguaggi, cittadinanza, prospettive SALUTE, SICUREZZA, SPORT La rete interessa i tre ordini di scuola dell Istituto Comprensivo e consente ampi margini progettuali per le attività che i singoli Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione intendano attuare in base ai bisogni formativi degli alunni e alle opportunità offerte dal territorio. Le tematiche scelte rispondono alle esigenze formative dell utenza e alle richieste istituzionali. P.O.F. 2014_2015 Pagina 58

59 INCLUSIONE La scuola si adopera nella costruzione del progetto di vita di ogni alunno promuovendo l integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. I temi dei diritti e del rispetto di sé stessi, degli altri e della comunità di appartenenza divengono sempre più importanti in un mondo come il nostro, dove i percorsi di maturazione interiore si devono accompagnare alla conoscenza di culture differenti. La consapevolezza di essere soggetto di diritti e il sapere riconoscere agli altri pari condizione, possono incentivare l autostima, sostenendo lo sviluppo di valori condivisibili e migliorando le relazioni interpersonali a scuola, extrascuola e nel tempo libero. La scuola è l ambito privilegiato, anche se non l unico, per la formazione della cittadinanza attiva, in quanto contribuisce alla comprensione della realtà vicina e lontana. La tematica si pone l obiettivo di sviluppare nell alunno cittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole proprie della democrazia. P.O.F. 2014_2015 Pagina 59

60 La scuola: Cura l organizzazione mirata dei processi di accoglienza Identifica i bisogni formativi dell alunno Pianifica, coordina e verifica in collaborazione con la famiglia e con i servizi territoriali l andamento del processo formativo e di integrazione Progetta per fasi successive e per unità operative l intenzionalità educativa dell istituto Promuove l autostima e lo sviluppo delle abilità sociali Orienta gli alunni ad operare scelte consapevoli P.O.F. 2014_2015 Pagina 60

61 BENI AMBIENTALI E CULTURALI La tematica intende avvicinare gli studenti ai Beni Ambientali e Culturali del territorio con l intento di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni a scoprire, amare e preservare il patrimonio storico ed ambientale a partire da quello locale; intende inoltre stimolare la consapevolezza del valore del bene come parte dell identità individuale e come risorsa economica. La scuola: Promuove il senso di appartenenza dell'alunno; Promuove il rispetto e la tutela dei beni culturali ed ambientali; Attua iniziative volte ad incrementare la partecipazione attiva per la conservazione, il recupero e la valorizzazione dei beni P.O.F. 2014_2015 Pagina 61

62 EUROPA: LINGUAGGI, CITTADINANZA, PROSPETTIVE Tale tematica mira allo sviluppo di tutte le competenze espressive e comunicative che concorrono alla formazione integrale dell alunno. La scuola in modo particolare si propone di: Creare un ambiente di comunicazione Sviluppare i linguaggi di comunicazione non verbale: artistica e corporea Sviluppare le abilità di comprensione e di produzione della lingua avviando gli allievi all acquisizione di abilità espositive scritte e orali. Raggiungere attraverso l uso di una lingua diversa dalla propria, in una situazione di realtà, la consapevolezza dell importanza del comunicare. Provare interesse e piacere verso l apprendimento di una lingua straniera. Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli Conoscere le ragioni che hanno portato alla nascita dell Unione europea, ai suoi compiti, alle finalità e prospettive. Riconoscere il ruolo di cittadini nella soddisfazione dei propri diritti e nel pieno e consapevole rispetto dei doveri Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi. P.O.F. 2014_2015 Pagina 62

63 SALUTE, SICUREZZA, SPORT SALUTE E SICUREZZA Per il raggiungimento degli obiettivi relativi alla tutela della salute e della sicurezza verranno promosse alcune iniziative specifiche: Diffondere la cultura della prevenzione in campo sanitario, civile e sociale Conoscere la vulnerabilità del territorio nel quale è ubicata la scuola e, in generale, i ruoli delle Istituzioni che operano nel campo della Protezione Civile Conoscere le norme, le procedure e i comportamenti da adottare in caso di emergenza attraverso: 1. prove di evacuazione autogestite o in collaborazione con la Protezione Civile territoriale e/o con la Regione Umbria 2. attuazione di percorsi formativi strutturati sul tema dell educazione al benessere, anche in collaborazione con enti esterni. SPORT Con questa tematica, attraverso un percorso che va dai tre ai tredici anni, tramite esperienze formative di vita di gruppo, si vuol rispondere al grande bisogno di movimento dei ragazzi favorendo un azione educativa e culturale della pratica motoria perché diventi abitudine di vita riscoprendo il valore educativo del gioco a tutti i livelli P.O.F. 2014_2015 Pagina 63

64 nei suoi aspetti, motorio, socializzante e comportamentale. Da qui la necessità di costruire una proposta per un curricolo verticale sull educazione del corpo e del movimento al pari degli altri linguaggi, sfruttando tutte le competenze e le esperienze che ogni ordine di scuola ha sperimentato singolarmente in questi anni. L attività sportiva scolastica concorre alla crescita globale della persona, valorizzando gli aspetti educativi e formativi propri delle discipline sportive. La scuola In particolare con l attività sportiva intende promuovere: il consolidamento degli schemi motori, la conoscenza del proprio corpo, la formazione del carattere e della personalità, l accettazione degli altri e l integrazione dello svantaggio. P.O.F. 2014_2015 Pagina 64

65 Sport di Classe è il progetto nato dall impegno congiunto del Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere l educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Finalità Il modello di intervento delineato ha l obiettivo di: Motivare le giovani generazioni all attività fisica Coinvolgere tutte le scuole primarie d Italia Garantire 2 ore settimanali di educazione fisica Coprire l intero anno scolastico Rivedere il modello di governance dell educazione fisica a scuola per garantire maggiori sinergie e coordinamento tra i Promotori del progetto Destinatari Tutte le classi della scuola primaria Giosue Carducci. Sport di Classe rappresenta un evoluzione dell esperienza realizzata, negli ultimi anni, con il progetto sperimentale di Alfabetizzazione motoria e prevede un nuovo modello operativo che consente la partecipazione di tutte le scuole primarie d Italia che desiderino aderire all iniziativa. P.O.F. 2014_2015 Pagina 65

66 FINALITA La rete interprogettuale concorre con le discipline alla formazione integrale dell alunno come uomo e cittadino, mediante acquisizione di autonomia psico-fisica sviluppo di abilità sociali consapevolezza di sé, dell altro e del contesto in cui si opera sviluppo della capacità di operare scelte consapevoli METODOLOGIE Le metodologie saranno quelle proprie delle discipline coinvolte, supportate da: tutoring cooperative learning problem solving didattica laboratoriale didattica inclusiva VALUTAZIONE I singoli progetti della rete interprogettuale saranno valutati nella loro efficacia in itinere e al termine dell anno scolastico mediante la compilazione, da parte dei docenti, di schede strutturate predisposte; il livello di gradimento degli alunni e dei rispettivi genitori sarà invece saggiato con schede di customer satisfaction di fine anno. I dati ottenuti, dopo opportuna tabulazione, saranno oggetto di discussione e riflessione del Collegio dei Docenti. P.O.F. 2014_2015 Pagina 66

67 Scuola Primaria Carducci Scuola Primaria Campitello SCUOLA PROGETTI CLASSI/SEZIONI "Ambiente, benessere e cittadinanze" tutte Hamartia "Giocando il teatro" tutte Libriamoci cl IC-ID-3C Tennis-Tavolo II-III-IV-V Cinema-scuola II-III-IV-V Educazione alla sicurezza stradale (UFF.Scol. Prov.di Terni) III-IV-V Continuità (Lingua Francese) V Ortofacendo V "Ambiente, benessere e cittadinanze" tutte Laboratorio "Ambiente, benessere e.cittadinanze" rugby III-V P.O.F. 2014_2015 Pagina 67

68 Laboratorio "Ambiente, benessere e.cittadinanze" I-II-II Laboratorio "Salute, benessere e.cittadinanze" I-V Laboratorio Ceramica Integrazione- laboratorio Gioca Yoga I-V tutte le classi in cui sono presenti alunni BES A passo sicuro (Ed. stradale) I-II Due ruote sicure (Ed. stradale) Imparo una nuova lingua: la musica I II-III-IV-V Sorella Acqua III-IV-V Giocando il teatro Ass. Cult. Hamarthia II-V Continuità "Sicuramente cresco" V Continuità (Lingua Francese) V P.O.F. 2014_2015 Pagina 68

69 Scuola Secondaria di I grado Progetto Nazionale Sport di Classe III,IV e V Alternativa all I.R.C. IIIB, IVA,VA Lettura tutte Beni culturali tutte Noi e l'ambiente III Ambiente IIA Alimenti IIB-IIC-IID Acqua I Orientamento tutte Ora parliamoci Il corpo in ascolto III A III D Obiettivi del Millennio Progetto Sirio: Lanificio Gruber da fonte di lavoro a mezzo di diffusione scientifica IID IIIB IIIC IIID Alternativa all' I.R.C IIA e IID Certificazione Trinity III Potenziamento Lingua Inglese (lettrice) tutte P.O.F. 2014_2015 Pagina 69

70 infanzia Maratta Certificazione DELF II-III Potenziamento Lingua Francese (lettrice) tutte Stage in Inghilterra tutte Crescere sani, forti e leali tutte Quale sport tutte Centro sportivo scolastico tutte Istruzione domiciliare 1 alunno cl IIIB Melodiando sotto l'albero cl. IIB-IIC Viva la scuola tutte Accoglienza Corpo, igiene, salute Ecologia, ambiente/scuola pulita tutte tutte tutte Educazione Religiosa Educazione Alternativa all' I.R.C tutte 4 bambini Teatro Feste tutte Ed. stradale/sicurezza tutte P.O.F. 2014_2015 Pagina 70

71 infanzia San Clemente infanzia Brecciaiolo Continuità solo 5 anni Cittadinanza e Costituzione tutte L2 4/5 anni Accoglienza tutte Corpo, igiene, salute tutte Ecologia, ambiente tutte Educazione Religiosa tutte Educazione Alternativa all' I.R.C 11 bambini Teatro Feste tutte Continuità Ed. stradale L2 tutte tutte 4/5 anni L2 4/5 anni Corpo, igiene, salute tutte Ecologia, ambiente/scuola pulita tutte P.O.F. 2014_2015 Pagina 71

72 infanzia San Michele Educazione Religiosa tutte Io e la solidarietà tutte Teatro Feste tutte Ed. stradale/cittadinanza e costituzione Continuità Accoglienza tutte Corpo, igiene, salute tutte Ecologia, ambiente/scuola pulita tutte Educazione Religiosa tutte Teatro Feste tutte Ed. stradale/sicurezza/cittadinanza e Costituzione tutte Continuità solo 5 anni L2 4/5 anni Le schede dei singoli progetti sono visionabili in allegato P.O.F. 2014_2015 Pagina 72

73 INTEGRAZIONE SCOLASTICA La scuola si adopera nella costruzione del progetto di vita di ogni alunno disabile, promuovendo l integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. AZIONI Cura l organizzazione mirata dei processi di accoglienza Identifica i bisogni formativi dell alunno Pianifica, coordina e verifica in collaborazione con la famiglia e con i servizi territoriali l andamento del processo formativo e di integrazione Progetta per fasi successive e per unità operative l intenzionalità educativa dell istituto Elaborazione e aggiornamento del Profilo dinamico funzionale (P. D. F) redatto dagli insegnanti di classe, dall insegnante di sostegno,dalla famiglia e dagli operatori dei servizi territoriali (asl o altre istituzioni accreditate) Elaborazione e aggiornamento del Piano Educativo individualizzato (P. E. I) redatto dagli insegnanti di classe, dall insegnante di sostegno,dalla famiglia e dagli operatori dei servizi territoriali (asl o altre istituzioni accreditate) Costituzione di un gruppo di lavoro d Istituto (Commissione Alunni Diversamente Abili) di cui fanno parte il Dirigente Scolastico,insegnanti di classe e di sostegno per monitorare e migliorare la qualità dell integrazione P.O.F. 2014_2015 Pagina 73

74 Promozione dell uso delle tecnologie didattiche multimediali Nuove disposizioni per l inclusione Decreto Ministeriale n.254 del 16 novembre 2012, contenente le nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia e del I Ciclo di Istruzione, Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 dedicata agli Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica e le relative Indicazioni operative, dettate dalla Circolare n.8 del 6marzo I tre documenti normativi ufficializzano anche nel nostro Paese il termine alunni con Bisogni Educativi Speciali, prima utilizzato solo dall INVALSI per ammettere criteri di valutazione diversi nella correzione della Prova Nazionale in sede di Esame di Stato di fine I Ciclo. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Accanto agli alunni disabili, vi sono nelle classi, sempre più spesso, alunni che presentano difficoltà di vario tipo: Disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia) Difficoltà comportamentali Difficoltà relazionali Difficoltà emozionali Difficoltà legate a svantaggio culturale Difficoltà legate a svantaggio socio-familiare La scuola in ottemperanza alla DIRETTIVA MIUR del 27 dicembre 2012 e della C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 s impegna ad individuare e a progettare risorse per rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze di questi alunni. In particolare: Cerca di prevenire le difficoltà che ogni alunno può incontrare nel proprio percorso scolastico, raccogliendo tutte le informazioni dall ordine scolastico precedente e instaurando rapporti di collaborazione con le famiglie Favorisce un clima di classe motivante e coinvolgente Elabora strategie didattiche Monitora costantemente il percorso di ciascuno Utilizza quote orarie residue degli insegnanti per attività di recupero Utilizza le ore di contemporaneità per individualizzare e/o consentire l organizzazione per piccoli gruppi Promuove attività di formazione del personale docente Promuove progetti in collaborazione con gli enti locali P.O.F. 2014_2015 Pagina 74

75 INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Strumenti per il piano didattico personalizzato Il Piano Didattico Personalizzato è un contratto fra docenti, Istituzioni scolastiche, istituzioni sociosanitarie e famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi necessari alla realizzazione del successo scolastico degli alunni con DSA e/o ADH. Gli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento e/o Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività, sono gli studenti che pur in situazione di integrità cognitiva, trovano difficoltà a seguire il normale piano di studi e richiedono una personalizzazione dello stesso come previsto già dalla normativa precedente alla legge 170 (Legge 53 del 2003/Indicazione per il Curricolo 2007). Per questi alunni è prevista la stesura un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Si precisa che il PDP è uno strumento diverso dal PEI: PEI: previsto dalla L. 104/92 per gli alunni con disabilità consente di predisporre una programmazione individualizzata e/o differenziata. PDP: C.M. n del 5/10/2004, C.M. 28/05/2009, C.M. n del 15/06/2010, L. 170 del 8/10/2010, DM n 5669 del 12/07/11 consente di diversificare le metodologie, i tempi e gli ausili didattici per l'attuazione della P.O.F. 2014_2015 Pagina 75

76 programmazione curricolare prevista per la classe di appartenenza, modalità didattiche personalizzate con attività di recupero individualizzate Piano Didattico Personalizzato (Scheda tecnica) Modello PDP (formato Word) Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA Tecnologie compensative ADHD (Disturbo da deficit attentivo con iperattività) B.E.S. ovvero Bisogni educativi Speciali a) problematiche relative all apprendimento Disturbi Specifici di Apprendimento, ovvero evidenti difficoltà strettamente legate a deficit di natura percettiva e non riconducibili a problematiche di ritardo mentale o di natura sensoriale o altra patologia certificabile. Le lacune che stanno alla base di queste difficoltà riguardano le abilità percettivo-motorie e metafonologiche; solo un recupero specifico, da effettuarsi in stretta collaborazione con la scuola e con la famiglia, può favorire il raggiungimento di risultati soddisfacenti. Tali disturbi sono: Dislessia (disturbo specifico dell apprendimento della lettura) Disgrafia (difficoltà nella riproduzione dei segni alfabetici e numerici) Disortografia (difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici) Disclaculia (difficoltà nell apprendimento delle abilità relative al calcolo) Difficoltà Generiche di Apprendimento, ovvero tutte quelle difficoltà non riconducibili ad un Disturbo Specifico o ad una patologia certificabile. Sono solitamente dovute a un ritardo maturazionale, a uno scarso bagaglio di esperienze, a scarso investimento motivazionale e, non di rado, a una serie di errori di tipo pedagogico. P.O.F. 2014_2015 Pagina 76

77 b) vissuti di disagio Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e caratteriali da una parte e il contesto familiare/culturale e dall altra. Assume varie forme, dalle difficoltà di apprendimento, basso rendimento rispetto alle reali capacità del soggetto, assenteismo, disaffezione, abbandono scolastico fino a problematiche comportamentali, difficoltà di attenzione e concentrazione, iperattività motoria, scarsa tolleranza delle frustrazioni, fenomeni di prepotenza e bullismo. c) patologie, tra deficit e handicap In base alla Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L. 104/92) si definisce persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Parlare di bisogni educativi speciali in riferimento alle situazioni di alunni portatori di particolari patologie impone una riflessione di partenza fondamentale per le implicazioni che ha sul modo di concepire, relazionarsi e lavorare con ciascuno di questi bambini. Bisogna distinguere tra deficit (il danno, la patologia) e gli svantaggi o handicap intesi come possibili barriere - ostacoli fatti di stereotipi, cultura escludente, che l'individuo incontra e che possono essere ridotti ma anche aumentati. Partire da questa riflessione ci permette innanzi tutto di pensare l individuo in termini di possibilità e non di dato di fatto, il che equivale a non assumere atteggiamenti rinunciatari in termini educativi ed evolutivi e a non ripiegarsi su interventi di tipo prettamente assistenzialistico. Il passo successivo è conoscere la patologia, conoscere il deficit per progettare percorsi e interventi terapeutici/educativi volti a ridurre l handicap. Non si tratta tanto di categorizzare in modo sterile, quanto di analizzare i bisogni e cercare di rispondere a ciascuno di questi nel modo più adeguato e personalizzato e integrando la risposta alle attività educative di tutti. P.O.F. 2014_2015 Pagina 77

78 LEGGE 517/1977; LEGGE 104/1992; LEGGE 9/99 ART.2 IN REGIME DI AUTONOMIA SCOLASTICA Finalità: la Repubblica garantisce il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia delle persone handicappate e ne promuove la piena integrazione nelle famiglie, nelle scuole, nel lavoro e nella società. E consentito, a norma dell articolo 110 comma 2 del D.L. n 297/94, il completamento dell obbligo d istruzione anche fino al diciottesimo anno di età. Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l attività di sostegno realizzata nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità sociorelazionali, finalizzate al raggiungimento di un adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per impostare una corretta attività educativodidattica nel contesto classe. Al tempo stesso si propone di recuperare le abilità di base di ogni singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva che emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli alunni saranno individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I. Tali interventi, riferiti sia al recupero delle abilità di base, che allo sviluppo di competenze socio-relazionali, saranno costantemente verificate con prove mirate rispettando i tempi di apprendimento di ciascun alunno. L attività di rinforzo sarà la costante dell intervento dell insegnante specializzato che utilizzerà le strategie più idonee per mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati. Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più efficace possibile l intervento didattico-educativo. Si attiveranno laboratori pratico-operativi, intesi a stimolare la capacità di operare nel concreto e di acquisire una migliore conoscenza di sé attraverso l esperienza personale, raggiungendo così una maggiore sicurezza ed autostima nelle proprie capacità e possibilità di riuscita scolastica. Gli alunni diversamente abili, al fine di raggiungere una più ampia integrazione, frequenteranno diversi laboratori proposti dal consiglio di classe. Nel territorio opera la ASL, Distretto Sanitario di Neuropsichiatria infantile che interagisce con gli insegnanti della scuola all interno dei GLH. O e GLH.I fornendo indicazioni e supporto collaborativi a vari livelli. In questo contesto la scuola si propone di attivare tutte le risorse, sia di tipo strumentale che didattiche, con attività aggiuntive e specialistiche di supporto alla didattica, finalizzate a potenziare le capacità comunicative e relazionali degli alunni con diverse difficoltà. Come da prassi P.O.F. 2014_2015 Pagina 78

79 sperimentata, per quanto concerne la Scuola Secondaria di Primo Grado si proseguirà con le diverse attività di laboratorio, per contribuire a sviluppare dinamiche relazionali adeguate tra i coetanei, basi indispensabili per promuovere il pieno sviluppo della persona ed attuare una effettiva integrazione all interno del contesto classe. Ci si propone in tal modo di sviluppare le abilità e le competenze di base, requisiti indispensabili per promuovere il pieno sviluppo della persona ed attuare una effettiva integrazione all interno del contesto classe. Considerando che nell Istituto Comprensivo sono inseriti alunni diversamente abili nella scuola dell Infanzia, nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado, si ritiene opportuno progettare una didattica personalizzata per ogni ordine di scuola ed attività aggiuntive, programmate in parte all interno della didattica curriculare, in parte nel piano educativo individualizzato, finalizzate al recupero delle abilità di base e allo sviluppo delle abilità presenti. La Scuola Primaria G.Carducci ha presentato un progetto di integrazione che prevede Il laboratorio gioca-yoga attraverso il quale gli alunni faranno un percorso di esperienze ludiche mirate al benessere psico-fisico individuale ed alla sintonia di gruppo. Lo Yoga aiuta a far emergere le potenzialità del bambino e la loro espressione, in questo senso lo Yoga educa (e-duca, conduce fuori). Il silenzio e la concentrazione ottenuti tramite rituali, canti, posizioni, (asana) atteggiamenti e soprattutto l attenzione e la consapevolezza al respiro, innescano un ascolto interiore originale, a cui il bambino si appassiona e da cui apprende a tutti i livelli. Il progetto, pertanto, nasce come proposta di integrazione per gli alunni con disabilità e/o con bisogni educativi speciali, ma nel tempo si conferma occasione per tutti coloro che vi partecipano di fare esperienze ed attività piacevoli ed utili a rafforzare in modo positivo la propria identità e autostima, a scoprire le risorse e le capacità di ognuno, a ricevere un aiuto nel proprio percorso di crescita e di apprendimento. Il progetto prevede: 1. LABORATORIO DI LETTURA ANIMATA : percorso incentrato sul tema della diversità e/o ricchezza delle culture: dall'individuazione degli stereotipi e dei pregiudizi sottesi alla parola "diverso" allo sviluppo di relazioni positive 2. LABORATORIO DI GIOCA-YOGA : Gioca-yoga è una pratica che, partendo da un idea di educazione globale, in cui accanto all intelletto e alle emozioni, entrano, a P.O.F. 2014_2015 Pagina 79

80 pieno diritto il corpo e l anima, porta a scoprire, tramite il gioco, il linguaggio più ancestrale e antico, la via della consapevolezza interiore 3. LABORATORIO DI CREATIVITA Diamo forma alle emozioni. Il laboratorio si inserisce all interno della pratica GIOCA YOGA come momento finale di espressione creativa e integrazione delle esperienze corporee. Sono previste: Realizzazioni di MANDALA utilizzando materiale eterogeneo Attività di manipolazione di argilla e realizzazione di talismani. P.O.F. 2014_2015 Pagina 80

81 PROGETTO DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALIANI. Nel nostro Paese gli alunni stranieri rappresentano ben 187 nazionalità sul totale mondiale di 194. La caratteristica del modello italiano è che, a differenza degli altri paesi europei di più lunga tradizione multiculturale, il cambiamento è stato rapidissimo e che la presenza di alunni stranieri è molto disomogenea e differenziata sul territorio nazionale Al di là delle singole iniziative di accoglienza occorre un impegno organico capace di sostenere il sistema formativo. La scuola è un luogo centrale per la condivisione di regole comuni, dove si trasmettono conoscenze storico-sociali e giuridico-economiche che sono fondamentali per la formazione di una cittadinanza societaria. Lo strumento principale per affrontare l integrazione degli alunni stranieri è imperniato sull autonomia delle istituzioni scolastiche ( D.P.R.n 275/99). La legge n 53/2003 contiene elementi idonei allo sviluppo delle P.O.F. 2014_2015 Pagina 81

82 potenzialità degli allievi attraverso la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi didattici appropriati per ciascun studente. RISULTATI ATTESI: il nostro Istituto si pone le seguenti finalità: Favorire gradualmente l accoglienza, l inserimento e l integrazione/inclusione degli alunni stranieri nel contesto scolastico. Migliorare le competenze linguistiche degli studenti stranieri. Migliorare il successo di tutti gli alunni nei percorsi formativi. Limitare i casi di dispersione scolastica Aree tematiche : Il progetto si articola in due fasi : 1. ACCOGLIENZA Favorire azioni volte ad accogliere gli alunni e le famiglie nel servizio scolastico. Avviare una prima conoscenza dei neo iscritti mediante un colloquio e la stesura di una scheda di rilevazione dati. PER GLI ALUNNI NON ITALIANI: accoglienza ed integrazione nella classe; acquisizione del codice linguistico italiano; conoscenza di alcuni elementi della cultura italiana; PER TUTTI GLI ALUNNI E I DOCENTI: accoglienza del bambino straniero; conoscenza delle altre culture, con particolare riferimento a quelle dei nuovi alunni iscritti. 2. ALFABETIZZAZIONE L attivazione di corsi in lingua si reputa necessaria in quanto la totale incompetenza nell utilizzo del codice linguistico italiano rende particolarmente difficoltosi per gli alunni non italiani sia l inserimento nel nuovo contesto sociale che l apprendimento di ciascuna disciplina. P.O.F. 2014_2015 Pagina 82

83 Realizzare percorsi di prima alfabetizzazione per l apprendimento della lingua italiana (lingua per comunicare). Organizzare interventi di supporto linguistico. Attuare laboratori disciplinari. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE : PER GLI ALUNNI NON ITALIANI: livello comportamentale Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe Miglioramento della comunicazione interpersonale Acquisizione della lingua italiana nei suoi diversi aspetti: livello tecnico/ funzionale, livello semantico testuale Conoscenza di alcuni aspetti della cultura italiana PER TUTTI GLI ALUNNI: Superamento di una visione stereotipata dello straniero Apertura ad esperienze diverse che tendano a prevenire fenomeni di intolleranza Conoscenza di usi e costumi, credenze e modi di vita dei paesi di provenienza dei compagni non italiani. PER I DOCENTI: Raccordo tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola: gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, in particolare quelli di lingua straniera, che hanno a disposizione ore di completamento orario, le insegnanti della scuola primaria che hanno partecipato ad attività di formazione ed aggiornamento specifici, saranno le figure professionali individuate per l attuazione dei corsi scolastici in lingua a favore P.O.F. 2014_2015 Pagina 83

84 degli alunni non italiani, per realizzare un percorso didattico interculturale e la messa a punto di piani di lavoro individualizzati e/o di piccolo gruppo, di classi aperte per gli alunni coinvolti. IMPLICAZIONI DIDATTICHE Acquisizione di una progressiva competenza linguistica in italiano realizzata tramite la programmazione e l attuazione di un percorso basato su: attività ludico- espressive, grafiche, linguistiche, svolte dal bambino straniero nel laboratorio di lingua italiana, individualmente, in piccolo gruppo e/o con l intero gruppo classe e/o a classi aperte (apprendere la lingua italiana passando da un linguaggio analitico ad una fase di apprendimento strutturato e contestualizzato; sviluppare funzioni linguistiche relative al presentarsi, salutare, ringraziare, scusarsi, chiedere e dare informazioni: sulla salute, sul tempo, sul luogo di nascita o di abitazione, sui gusti o disgusti personali, descrivere, esprimere desideri, piacere o rifiuto, possesso). Progettazione di un percorso interculturale stabilito di volta in volta nel contesto delle discipline antropologiche. LE METODOLOGIE USATE sono: organizzazione delle attività del laboratorio di lingua italiana, con la stesura di piani di lavoro individualizzati, per piccoli gruppi, per la classe. messa a punto di percorsi interculturali che prevedono l inserimento di contenuti interculturali nel contesto di tutte le discipline. Le fasi delle attività programmate: Le due fasi si svolgono nel corso di tutto l anno e sono contemporanee e non successive. P.O.F. 2014_2015 Pagina 84

85 Collaborazioni interne ed esterne I soggetti coinvolti sono, a vario titolo: tutti gli alunni gli insegnanti di classe le figure professionali individuate per l attuazione dei corsi scolastici in lingua gli enti territoriali P.O.F. 2014_2015 Pagina 85

86 RECUPERO SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA DI RECUPERO: ITALIANO PROBLEMA/I CHE IL PROGETTO INTENDE RISOLVERE Recupero di alunni in difficoltà per il conseguimento di un accettabile livello di conoscenze e competenze. Raggiungimento di obiettivi cognitivi specifici. Attività: Svolgimento in classe di compiti con la guida dell insegnante. Comprensione da letture e da ascolto. Studio guidato per acquisire un valido metodo di studio Metodologia: Cercare di sviluppare un metodo di studio più efficace. Verifica Valutazione attraverso l utilizzo di prove strutturate. Verifiche sia orali che scritte ATTIVITA DI RECUPERO: MATEMATICA PROBLEMA/I CHE IL PROGETTO INTENDE RISOLVERE Il progetto si propone di offrire proposte didattiche per il consolidamento e il recupero delle abilità di base e per conseguire l innalzamento del successo scolastico. Obiettivi specifici : recuperare le abilità logico matematiche P.O.F. 2014_2015 Pagina 86

87 recuperare la capacità di elaborare informazioni da testi e schemi comunicare le conoscenze acquisite in modo chiaro e corretto. Metodologia: Articolazione dell attività in piccoli gruppi in orario extracurricolare. Insegnamento individualizzato. Strumenti : materiale strutturato e non ATTIVITA DI RECUPERO: ITALIANO SCUOLA SECONDARAIA DI 1 GRADO PROBLEMA/I CHE IL PROGETTO INTENDE RISOLVERE Recupero di alunni in difficoltà per il conseguimento di un accettabile livello di conoscenze e competenze. Raggiungimento di obiettivi cognitivi specifici. Attività:Svolgimento in classe di compiti con la guida dell insegnante. Comprensione da letture e da ascolto. Studio guidato per acquisire un valido metodo di studio Metodologia:cercare di sviluppare un metodo di studio più efficace. Tempi: ore insegnante di materie letterarie Verifica Valutazione attraverso l utilizzo di prove strutturate. Verifiche sia orali che scritte ATTIVITA DI RECUPERO: MATEMATICA PROBLEMA/I CHE IL PROGETTO INTENDE RISOLVERE Il progetto si propone di offrire proposte didattiche per il consolidamento e il recupero delle abilità di base e per conseguire l innalzamento del successo scolastico. OBIETTIVI SPECIFICI : recuperare le abilità logico matematiche P.O.F. 2014_2015 Pagina 87

88 recuperare la capacità di elaborare informazioni da testi e schemi comunicare le conoscenze acquisite in modo chiaro e corretto. METODOLOGIA: Articolazione dell attività in piccoli gruppi in orario extracurricolare. Insegnamento individualizzato. STRUMENTI : materiale strutturato e non PROGETTO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Il servizio di istruzione domiciliare rappresenta un ampliamento dell'offerta formativa, che riconosce ai minori malati il diritto-dovere all'istruzione, anche a domicilio, al fine di facilitare il loro reinserimento nelle scuole di provenienza e prevenire dispersione e abbandono scolastico. Tale servizio è parte integrante del protocollo terapeutico del minore malato e costituisce una grande opportunità sia sul piano personale, in quanto permette la prosecuzione delle attività di insegnamento-apprendimento, sia sul piano psicologico in quanto contribuisce ad alleviare lo stato di sofferenza e di insicurezza derivante dalla malattia, sostenendo autostima e motivazione. Il servizio di Istruzione Domiciliare deve essere progettato e attivato dalla scuola, su richiesta dei genitori del minore, per alunni in situazione di malattia che, a seguito di degenza ospedaliera per grave patologia, non sono ancora in grado di riprendere l ordinaria e regolare frequenza scolastica, per almeno trenta giorni anche non continuativi. Al progetto è necessario allegare certificazione rilasciata dal medico curante ospedaliero, da cui risulti la patologia e la prevedibile assenza superiore a 30 giorni. L Istituzione Scolastica attiva in questi casi un servizio di Istruzione Domiciliare presso il domicilio dell alunno o in struttura riabilitativa o protetta o ospedaliera in modo da facilitare il percorso di apprendimento e il successivo reinserimento in classe. Il progetto deve avere delle precise indicazioni di durata, del numero di docenti coinvolti e deve essere P.O.F. 2014_2015 Pagina 88

89 approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto, e inserito nel POF. La richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato vengono poi inoltrati al competente Ufficio Scolastico Regionale, che procede alla valutazione della documentazione presentata ai fini dell'approvazione e della successiva assegnazione delle risorse finanziarie. MOTIVAZIONI E FINALITÀ DEL PROGETTO Rimuovere ostacoli che impediscano la fruizione di attività di competenza specifica della scuola Garantire contestualmente il diritto allo studio e il diritto alla salute OBIETTIVI SFERA PSICO RELAZIONALE AFFETTIVA Limitare il disagio e l isolamento sociale dovuto allo stato di salute con proposte educative mirate Curare l aspetto socializzante della scuola SFERA PEDAGOGICO DIDATTICA Soddisfare il bisogno di apprendere, conoscere e comunicare Agevolare la prospettiva del reinserimento nel percorso scolastico SFERA DISCIPLINARE Interventi didattico educativi mirati ai saperi essenziali Strategie metodologiche tese a sviluppare abilità cognitive e conoscenze disciplinari compatibili con lo stato di salute dell alunno Monitoraggio del percorso e attività di verifica in itinere e finali SUSSIDI DIDATTICI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Infrastruttura telematica per l interconnessione Pc dotato di web cam e collegamento internet ADSL Videocamera digitale Apparecchiature per videoconferenza STRUMENTAZIONE DEL PROGETTO NAZIONALE HSH@NETWORK CHE LA SCUOLA POLO REGIONALE METTE A DISPOSIZIONE P.O.F. 2014_2015 Pagina 89

90 PROGETTI IN RETE E INTERISTITUZIONALI Oltre ai progetti d Istituto l offerta formativa prevede ed attua progetti in rete con altre scuole anche in collaborazione con gli Enti Istituzionali come Comune e Regione, MIUR, cooperazioni internazionali: NAVIGARE COMPETENZE: misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012 AIMC: didattica 2.0 Progetto Nazionale SPORT di CLASSE per la scuola primaria classi 3e, 4e, 5e; a partire da dicembre 2014 due ore settimanali di insegnamento dell educazione fisica impartite dall insegnante di classe con inserimento della figura del Tutor Sportivo Scolastico e realizzazione di attività di integrazione di alunni con bisogni educativi speciali B.E.S. Giochi invernali e di fine anno scolastico. Coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali. P.O.F. 2014_2015 Pagina 90

91 OBIETTIVI DEL MILLENNIO Comune di Terni per la Cooperazione Internazionale Gli Obiettivi di sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals o MDG, o più semplicemente "Obiettivi del Millennio") delle Nazioni Unite sono otto obiettivi che tutti i 191 stati membri dell'onu si sono impegnati a raggiungere per l'anno La Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, firmata nel settembre del 2000, impegna gli stati a: 1. sradicare la povertà estrema e la fame 2. rendere universale l'istruzione primaria 3. promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne 4. ridurre la mortalità infantile 5. migliorare la salute materna 6. combattere l'hiv/aids, la malaria e altre malattie 7. garantire la sostenibilità ambientale 8. sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA PROGETTO SIRIO: IL Lanificio Gruber da fonte di lavoro a mezzo di diffusione scientifica. La finalità prioritaria è quella della divulgazione scientifica inerente i siti industriali dismessi e il loro recupero ambientale ed architettonico. L obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado alle problematiche ambientali, alle tecniche di indagine per la verifica dell inquinamento ambientale, grazie alla partecipazione dell ARPA dell Umbria, alla P.O.F. 2014_2015 Pagina 91

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