Interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni

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1 Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Business Unit Impresa Interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni Accordo di Programma 19 marzo 2010 Fabriano, 8 novembre 2010

2 Soggetti firmatari e finalità dell Accordo di Programma L ADP per la reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni è stato sottoscritto il 19 marzo 2010 da: Ministero dello Sviluppo Economico Regioni Marche, Umbria ed Emilia Romagna Invitalia Prevede e regola interventi volti a: tutelare l apparato produttivo esistente assicurare il rilancio delle attività produttive salvaguardare l occupazione.

3 Le linee di intervento L ADP si articola in due linee di intervento: la prima, di competenza statale, prevede l accompagnamento delle fasi conclusive dell Amministrazione straordinaria l attivazione di misure volte a ridurre gli impatti occupazionali della crisi e ad agevolare nuovi insediamenti produttivi la seconda, di competenza regionale, introduce le misure agevolative a favore dell indotto.

4 Chi è Invitalia Invitalia, l Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA, agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l attrazione di investimenti esteri sostenere la crescita del sistema produttivo valorizzare le potenzialità dei territori.

5 Le agevolazioni alle imprese gestite da Invitalia previste dall ADP Per la reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni, l Accordo di Programma prevede l utilizzo dei seguenti strumenti normativi gestiti da Invitalia: Legge n. 181/1989 (Rilancio aree di crisi) D. Lgs. n. 185/ Titolo I (Autoimprenditorialità)

6 Rilancio aree di crisi industriale (L. 181/89)

7 Beneficiari e iniziative agevolabili Possono accedere alle agevolazioni le società di capitali (piccole, medie e grandi imprese) economicamente e finanziariamente sane. Sono agevolabili gli investimenti relativi a progetti industriali che prevedono la realizzazione di: nuove unità produttive ampliamenti, ammodernamenti, delocalizzazioni, ristrutturazioni o riattivazioni di unità produttive esistenti che, in ogni caso, producano occupazione aggiuntiva a quella preesistente.

8 Territori agevolabili Per valutare gli ambiti d intervento della legge n. 181/89 si deve fare riferimento alle aree di crisi su cui la legge è stata chiamata a intervenire con dotazioni finanziarie ad hoc. I territori agevolabili interessano oltre Comuni italiani. Nelle Marche, i Comuni agevolabili a seguito dell Accordo di Programma sono 56, di cui: 21 in provincia di Ancona 26 in provincia di Macerata 9 in provincia di Pesaro e Urbino. I Comuni della Regione interessati dall intervento sono tutti esterni alla Carta degli Aiuti a finalità regionale : rientrano nelle c.d. zone PMI e le GI sono pertanto escluse dalle agevolazioni.

9 Territori agevolabili: dettaglio dei Comuni della Regione Marche Ancona Arcevia Belvedere Ostrense Castelbellino Castelleone di Suasa Castelplanio Cerreto d Esi Cupramontana Fabriano Genga Jesi Maiolati Spontini Mergo Monsano Monte Roberto Morro d Alba Poggio San Marcello Rosora San Marcello San Paolo di Jesi Sassoferrato Serra San Quirico Macerata Acquacanina Belforte del Chienti Bolognola Caldarola Camerino Camporotondo di Fiastrone Castelraimondo Castelsantangelo sul Nera Cessapalombo Esanatoglia Fiastra Fiordimonte Fiuminata Gagliole Matelica Monte Cavallo Muccia Pieve Torina Pievebovigliana Pioraco Poggio San Vicino Sefro Serrapetrona Serravalle di Chienti Ussita Visso Pesaro e Urbino Barchi Fratte Rosa Frontone Mondavio Orciano di Pesaro Pergola San Costanzo San Lorenzo in Campo Serra Sant Abbondio

10 Struttura dell intervento Invitalia interviene con le seguenti modalità: acquisizione di partecipazione al capitale sociale erogazione di contributi a fondo perduto erogazione di finanziamento agevolato. I soci dell'impresa beneficiaria devono apportare mezzi propri (capitale sociale) pari ad almeno il 30% dell'investimento.

11 Struttura dell intervento - Partecipazione Acquisizione Invitalia acquisisce la partecipazione attraverso la sottoscrizione al nominale di una quota dell aumento di capitale sociale previsto per la realizzazione dell iniziativa: in forma minoritaria per un periodo di tempo definito (min pari al tempo di realizzazione del programma di investimenti, max 5 anni). Way out La cessione della partecipazione è obbligatoria. Invitalia, entro i primi tre anni può cedere la propria quota, normalmente ai soci di riferimento dell iniziativa, a un prezzo pari al valore nominale sottoscritto, maggiorato di interessi pari attualmente al 6% circa. Nei due anni successivi, entro il quinto dall ingresso di Invitalia, il prezzo di compravendita della partecipazione sarà il maggiore tra quello ottenuto applicando il criterio nominale + interesse e quello determinato dalla valutazione dell azienda, in base ad un metodo misto patrimoniale - reddituale, alla data di compravendita della partecipazione.

12 Struttura dell intervento - Agevolazioni L intervento prevede l erogazione, nei territori agevolabili della Regione Marche, di un contributo a fondo perduto fino a circa il 15-16% degli investimenti ammissibili. Le iniziative possono inoltre usufruire di finanziamenti agevolati, fino al 30% degli investimenti ammissibili: di durata massima di 10 anni, di cui 3 anni di pre-ammortamento a un tasso pari al 36% del tasso di riferimento. Complessivamente le agevolazioni non possono eccedere i massimali comunitari vigenti, definiti in relazione all ubicazione e alla dimensione dell iniziativa: nei territori agevolabili delle Marche, 10% ESL per le medie imprese e 20% ESL per le piccole. Le agevolazioni devono essere assistite da idonee garanzie (ipoteche e/o fideiussioni).

13 Settori agevolabili (1/2) Sono agevolabili i programmi di investimento promossi nei settori produttivi (ATECO 2007) di cui alle sezioni: B - estrazioni di minerali da cave e miniere C - attività manifatturiere, fatti salvi i divieti e le limitazioni derivanti dalle vigenti specifiche normative dell Unione Europea D - produzione di energia elettrica di cui alla classe limitatamente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili o assimilate con potenza non superiore a 50 MW elettrici. Settori esclusi Pesca e acquacoltura Produzione primaria di prodotti agricoli Industria carboniera Industria siderurgica Costruzione navale Fibre sintetiche Trasporti.

14 Settori agevolabili (2/2) Sono inoltre agevolabili i programmi di investimento promossi da imprese fornitrici di servizi che riguardino determinate attività (riportate, con gli specifici riferimenti alla classificazione ATECO 2007, nel Decreto Ministero Sviluppo Economico n. 312 dell 8 gennaio 2009) nell ambito dei comparti: raccolta e depurazione delle acque raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti industriali e commerciali, riciclaggio magazzinaggio; gestione movimentazione merci mense e catering produzione software; edizione giochi per computer e altri software produzione video telecomunicazioni informatica controllo di qualità, collaudi, analisi tecniche, certificazioni imballaggio e confezionamento lavanderie industriali. Non sono agevolabili iniziative nel settore commercio e turismo.

15 Spese ammissibili Sono ammissibili le spese per: progettazione e studi (progettazioni ingegneristiche; direzione lavori; studi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria e valutazione di impatto ambientale; collaudi di legge; ecc.) suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche opere murarie e assimilate; infrastrutture specifiche aziendali macchinari, impianti e attrezzature varie mezzi mobili non targati strettamente necessari al ciclo di produzione programmi informatici brevetti. Attenzione: ognuna delle predette voci di spesa è soggetta a limiti, divieti e condizioni.

16 Valutazione dell iniziativa L attività di valutazione dei progetti si divide in due fasi: 1 a FASE Ammissibilità basata sull esame della domanda, redatta dall imprenditore su apposito format (distribuito da Invitalia) e diretta ad accertare l esistenza dei requisiti di legge (soggettivi e oggettivi) per l accesso alle agevolazioni e la fattibilità del progetto imprenditoriale proposto. 2 a FASE Istruttoria finalizzata a verificare la validità economica, finanziaria e tecnica dell iniziativa proposta; l istruttoria si basa sull esame di un business plan il cui format è distribuito da Invitalia successivamente all esito positivo della fase di ammissibilità. Complessivamente l attività di valutazione impiega mediamente 7-8 mesi, al netto dei tempi di attesa della documentazione da parte dei beneficiari.

17 Modalità di accesso alle agevolazioni Manifestazione d interesse Prima della presentazione della domanda nell ambito dell Accordo di Programma, i potenziali beneficiari delle agevolazioni che abbiano già approfondito la normativa di riferimento (requisiti, attività, spese ammissibili, ecc.) possono verificare la compatibilità del proprio progetto imprenditoriale con lo strumento agevolativo Legge 181/89 compilando l apposita scheda di manifestazione d interesse. I campi della scheda sintetizzano il progetto imprenditoriale nelle sue componenti fondamentali e contengono i riferimenti utili ad una prima pre-valutazione del progetto. Invitalia, ricevuta la scheda, provvede contattare il referente per esaminare con lui i diversi aspetti dell idea progettuale e avviare direttamente, qualora ne ricorrano i presupposti, l iter valutativo.

18 Punti di forza Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento dei fondi disponibili: non ci sono bandi e/o graduatorie da osservare. L iter valutativo si attiva ogni volta che viene presentata una domanda (procedura a sportello ). La procedura è certificata UNI EN ISO 9001:2000 (Certificazione di Qualità) e garantisce regole certe e uguali per tutti. Invitalia è l unico interlocutore dell intero processo, comprendendo sia l attività di valutazione che di attuazione delle iniziative imprenditoriali.

19 Sintesi risultati A partire dal 2000 sono state deliberate 55 iniziative imprenditoriali, che hanno generato: un impatto occupazionale di nuovi posti di lavoro investimenti per circa 700 milioni di euro, con un impegno di risorse pubbliche pari a 478 milioni di euro.

20 Normativa di riferimento Per ogni più specifico riferimento agli interventi di cui alla legge n. 181/89 è possibile consultare la normativa di riferimento pubblicata sul sito Sezione Competitività delle Imprese Rilancio aree industriali

21 Giovani Imprese - Autoimprenditorialità (D. Lgs. 185/2000 Titolo I)

22 Finalità e ambito di intervento Il D. Lgs. 185/2000 Titolo I è uno strumento agevolativo che ha lo scopo di finanziare programmi d investimento, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, proposti da società o cooperative costituite in maggioranza da giovani per: avviare nuove imprese ampliare imprese esistenti in quasi tutti i settori (agricoltura, industria e servizi) in gran parte del territorio nazionale (sono agevolabili i territori compresi nella Carta degli Aiuti a finalità regionale per il periodo e le aree a squilibrio occupazionale di cui al Decreto del Ministero del Lavoro 14 marzo 1995 e successive integrazioni). Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento: non ci sono bandi e/o graduatorie da osservare.

23 Beneficiari Nuove società (start-up) aventi i seguenti requisiti: maggioranza, numerica e di capitale, di giovani tra i 18 e i 35 anni residenza dei giovani nei territori agevolati alla data del 1 gennaio 2000, o da almeno 6 mesi al momento della presentazione della domanda sede legale, amministrativa e operativa ubicate nei territori agevolati. Ampliamenti di società già esistenti e operative, che: abbiano avviato l attività di impresa da almeno tre anni soddisfino i requisiti richiesti (maggioranza di giovani, loro residenza e sedi societarie nei territori agevolati) da almeno due anni siano economicamente e finanziariamente sane.

24 Territori agevolabili I territori di applicazione del D. Lgs. 185/2000 Titolo I sono: le aree ricomprese nella Carta degli Aiuti a finalità regionale per il periodo i comuni a squilibrio occupazionale di cui al Decreto del Ministero del Lavoro 14 marzo1995 e successive modificazioni e integrazioni. Nelle Marche sono pertanto agevolabili i seguenti Comuni: Provincia di Ancona: Ancona, Chiaravalle, Jesi, Osimo, Senigallia Provincia di Macerata: Macerata Provincia di Ascoli Piceno: Acquasanta Terme, Amandola, Ascoli Piceno, Belmonte Piceno, Castignano, Cupramarittima, Fermo, Grottazzolina, Montalto Marche, Montelparo, Rotella, S. Benedetto del Tronto, S. Vittoria in Matenano, Servigliano Provincia di Pesaro e Urbino: Apecchio, Cagli, Fano, Fermignano, Fossombrone, Mondavio, Mondolfo, Novafeltria, Pergola, Pesaro, Urbania, Urbino.

25 Le agevolazioni concedibili Nel rispetto dei limiti Comunitari, le agevolazioni possono coprire nella Regione Marche fino al 70% dell investimento. Le agevolazioni consistono in: contributi a fondo perduto sulle spese di investimento e, nei limiti di ( de minimis ), anche su quelle per l avvio dell attività (gestione, formazione, assistenza tecnica, premio di primo insediamento agricolo) mutuo a tasso agevolato (36% del tasso di riferimento UE) sugli investimenti ammissibili di durata massima decennale (per i progetti nel settore della produzione agricola la durata massima è estesa a 15 anni). Il rimborso del mutuo deve essere garantito da ipoteca di primo grado sui beni immobili finanziati e/o su beni immobili di terzi oppure da fideiussione bancaria. L importo da garantire deve essere pari al valore del mutuo maggiorato del 20%. I beneficiari devono apportare mezzi finanziari pari almeno al 25% dell investimento presentato.

26 Le misure agevolative Le misure agevolative previste dal D. Lgs. 185/ Titolo I riguardano: Produzione di beni (industria, agricoltura) e fornitura di servizi alle imprese (Capo I; limite investimento ) Fornitura di servizi nei settori del turismo, innovazione tecnologica, fruizione di beni culturali, tutela ambientale, manutenzione di opere civili e industriali, agricoltura, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari (Capo II; limite investimento ) Produzione di beni e fornitura di servizi da parte di cooperative sociali (Capo IV; limite investimento per le nuove cooperative, per quelle già esistenti). Per i progetti nel settore della produzione agricola, nella Regione Marche le agevolazioni sugli investimenti non possono superare l importo di /

27 Capo I - Produzione di beni e servizi alle imprese: settori e investimenti Settori agevolati Settori esclusi Produzione di beni in: Commercio - industria Servizi alle persone - agricoltura Servizi alle PP.AA. - artigianato Attività socio-sanitarie Servizi alle imprese Settori esclusi o sospesi dal CIPE o da disposizioni comunitarie Sono ammissibili investimenti fino a euro

28 Capo I - Produzione di beni industriali e servizi alle imprese Spese ammissibili Spese ammissibili Studio di fattibilità Terreno Opere edilizie (incluse spese di progettazione e oneri di concessione) Allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature Altri beni a utilità pluriennale Produzione industriale (nel limite del 40%) Servizi alle imprese (nel limite del 40% solo ristrutturazione)

29 Capo I - Produzione e trasformazione di beni in agricoltura Spese ammissibili Spese ammissibili Studio di fattibilità Terreno Opere agronomiche e di miglioramento fondiario Opere edilizie (incluse spese di progettazione e oneri di concessione) Allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature Altri beni a utilità pluriennale Acquisto di animali e piante Produzione agricola (nel limite del 10%) (nel limite del 40%) No Trasformazione di beni in agricoltura No (nel limite del 40% solo ristrutturazione) -

30 Capo II - Fornitura di servizi: settori e investimenti Settori agevolati Fornitura di servizi per: fruizione dei beni culturali turismo manutenzione opere civili e industriali tutela ambientale innovazione tecnologica servizi in agricoltura trasformazione e commercializzazione di prodotti agroindustriali Settori esclusi Commercio Produzione di beni Fruizione dei beni culturali statali Settori esclusi o sospesi dal CIPE o da disposizioni comunitarie Sono ammissibili investimenti fino a euro

31 Capo II Fornitura di servizi - Spese ammissibili Spese ammissibili Studio di fattibilità Terreno Opere edilizie (incluse spese di progettazione e oneri di concessione) Allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature Altri beni a utilità pluriennale Fornitura di servizi No (nel limite del 10% solo ristrutturazione)

32 Capo IV - Cooperative sociali: beneficiari Cooperative di tipo B, ovvero cooperative di inserimento lavorativo, caratterizzate dalla presenza al proprio interno di una quota pari ad almeno il 30% di soggetti svantaggiati. Le cooperative, nuove o esistenti, devono avere i seguenti requisiti: componente non svantaggiata composta in maggioranza da giovani tra i 18 e i 35 anni (solo per le nuove cooperative) residenza dei giovani (se nuova cooperativa) o di tutti i soci lavoratori (se già esistente) nei territori agevolati alla data del 1 gennaio 2000, o da almeno 6 mesi al momento della presentazione della domanda sede legale, amministrativa e operativa ubicate nei territori agevolati

33 Capo IV - Cooperative sociali: settori e investimenti Settori agevolati Produzione di beni in: - agricoltura - industria - artigianato Servizi alle imprese Settori esclusi Commercio Servizi alle persone Servizi alle PP.AA. Attività socio sanitarie Settori esclusi o sospesi dal CIPE o da disposizioni comunitarie Sono ammissibili investimenti fino a: euro per le nuove cooperative euro per le cooperative già esistenti

34 Caratteristiche delle misure agevolative Sostegno per la creazione e lo sviluppo di imprese a prevalente partecipazione giovanile Attrattività del mix di agevolazioni concedibili contributi a fondo perduto sugli investimenti, mutuo agevolato, contributi a fondo perduto sulle spese per l avvio dell attività e su quelle per la formazione, premio di primo insediamento Trasparenza ed efficienza del processo di istruttoria ed erogazione procedura certificata per la qualità UNI EN ISO

35 L iter agevolativo (Processo certificato UNI EN ISO ) Istruttoria Attuazione FASE Accesso Valutazione Gestione Monitoraggio OBIETTIVI 1. Presentazione domanda 2. Avvio iter di valutazione 1. Legittimità 2. Validità tecnica; eco-fin 3. Fabbisogni e agevolazioni 1. Accertamento realizzazione investimenti 2. Erogazione agevolazioni 3. Verifica permanenza requisiti 1. Verifica permanenza requisiti 2. Controllo andamento aziendale 3. Analisi performance ATTIVITA 1. Assegnazione protocollo 2. Comunicazioni 3. Informazioni 4. Archiviazione 1. Analisi eco-fin 2. Verifica tecnica 3. Incontro soci 4. Delibera di ammissione o rigetto Stipula del contratto di finanziamento 1. Verifica SAL 2. Erogazione 3. Verifiche aziendali 4. Analisi bilancio 1. Verifiche aziendali 2. Analisi bilancio 3. Report gestionali

36 Sintesi risultati A partire dal 2000 sono state deliberate 711 iniziative imprenditoriali, che hanno generato: un impatto occupazionale di nuovi posti di lavoro investimenti per circa 763 milioni di euro, con un impegno di risorse pubbliche pari a 813 milioni di euro.

37 Normativa di riferimento Per ogni più specifico riferimento agli interventi di cui al D. Lgs. 185/00 Titolo I (Autoimprenditorialità) è possibile consultare la normativa di riferimento pubblicata sul sito Sezione Competitività delle Imprese Autoimprenditorialità

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