Fondi immobiliari e housing sociale
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- Eleonora Gentile
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1 1 - Social Housing: una nuova frontiera delle politiche abitative Cosa intendiamo per Social Housing? Fondi immobiliari e housing sociale Una nuova frontiera delle politiche abitative 14 Febbraio Olbia Perché il Social Housing può essere una nuova frontiera delle politiche abitative in Italia? Il Comitato Europeo di coordinamento dell edilizia sociale lo definisce come: l insieme delle attività volte a fornire alloggi adeguati a coloro che hanno difficoltà a soddisfare, alle condizioni di mercato, il proprio fabbisogno abitativo, a causa delle difficoltà di accessoalcredito,incasodiacquisto,operaltri motivi. 2 L Housing Sociale: il caso Italia 3 L Housing Sociale: il caso Italia La materia è disciplinata dal seguente quadro normativo e regolamentare nazionale: D.L. n.122/2008 commutato in L.133/2009 D.M. 22 Aprile 2008 Documento del G.d.L. istituito dall art.11 del D.L. 122/2008 D.P.C.M. 11 Luglio 2009 Con il quale il Governo ha varato il Piano Nazionale per l edilizia abitativa (Piano Casa) Da tale quadro possono estrapolarsi le seguenti parole chiave: Edilizia Residenziale Concorso al pieno sviluppo della persona umana Insieme di servizi finalizzati al soddisfacimento delle esigenze primarie perseguendo l integrazione tra le diverse fasce sociali e miglioramento delle condizioni di vita Recupero e qualificazione urbana e sociale Con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati 1
2 4 L Housing Sociale: il caso Italia ed ancora: Rivolte a soggetti a basso reddito elencati dal D.M. 22/4/2008 Assistiti da sussidi Pubblici consentiti dalla disciplina di settore che consentono di meglio definire l housing sociale come: L intervento che realizza un mix funzionale ed un mix sociale(coesistenza di funzioni e coesistenza di residenze sociali, libere, pubbliche) con l apporto di capitali, remunerati, pubblici e privati e che consente di soddisfare l esigenza di alloggi adeguati di edilizia residenziale da parte di soggetti a basso reddito. INTERVENTI PREVALENTI INTERVENTI NON PREVALENTI 5 Interventi ALLOGGI SOCIALI ALLOGGI PRIVATI Altre Destinazion i d Uso LOCAZIONE IN VENDITA LOCAZIONE IN VENDITA LOCAZIONE IN VENDITA A FONDO PERDUTO ACCORDO LOCALE (L.431/98) O L. 350/2009 ART.3 COMMA 114 PREZZI INFERIORI A QUELLI DI MERCATO SECONDO CRITERI LOCALI Canoni e prezzi liberi in importi adeguati a garantire l equilibrio complessivo CANONI E PREZZI LIBERI (COMMERCIO, ARTIGIANATO, SERVIZI, ECC) O INFRASTRUTTURE PUBBLICHE 6 Il Piano Nazionale Il Piano Nazionale di edilizia abitativa prevede tra le sue linee d intervento la possibilità del ricorso ai fondi immobiliari. L operazione dovrebbe svilupparsi attraverso il ricorso al SIF - Sistema Integrato dei Fondi immobiliari - di cui all articolo 11 del DL 25 giugno 2008, n. 112 (convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133) e al successivo DPCM 16 luglio Il SIF promuove a livello locale progetti di social housing attuati attraverso un fondo immobiliare locale o target cui partecipa il FIA gestito da CDPI Sgr. 7 Il fabbisogno abitativo nazionale e l attuazione del Piano nazionale Il fabbisogno nazionale di alloggi sociali è stimato da Federcasa in circa alloggi (stima su 40 principali città) estrapolabili sino a alloggi su scala nazionale. Grazie al Piano nazionale, approvato con D.L. n.122/2008, si prevede la realizzazione di complessive abitazioni così ripartite: E.R.P. (sovvenzionata) F.I.A. (Fondo Investimenti per l'abitare) Accordi Stato-Regioni Abitaz Alloggi Alloggi 2
3 8 Il fabbisogno abitativo nazionale e l attuazione del Piano nazionale Appare pertanto di rilievo l intervento del F.I.A. gestito da Cassa DD.PP. SGR, che partecipa nella misura del 40% e oltre alla costituzione di singoli fondi locali. E arrivato al traguardo il Fondo Parma Social House (137 Milioni di Euro di intervento complessivo per 857 alloggi in classe B, con il contributo di 20,5 Milioni di Euro del F.I.A. che copre il 40% del fondo locale) gestito da Polaris SGR; tale intervento soddisfa il circa 50% del fabbisogno complessivo di alloggi sociali di Parma. Il F.I.A. ha una disponibilità per il proprio fondo di 2000 Milioni di Euro. 9 La politiche abitative della Regione nel settore dell Edilizia Residenziale Pubblica Contratti di quartiere II (2001) ,27 Programma innovativo in ambito urbano Programma alloggi in affitto ,13 Interventi di recupero e di nuova costruzione per la realizzazione di alloggi a canone concordato. Intervento Cagliari Riqualificazione S.Elia + Studio di fattibilità (2006) Intervento Sassari - Riqualificazione Quadrilatero ,00 Interventi a favore AREA per la riqualificazione di quartieri ERP di particolare interesse ,00 Programma Canone moderato I (2005) ,80 Programmi straordinari per l acquisto e recupero di 380 alloggi a canone moderato Programma Canone moderato II (2006) ,80 Programma Recupero ERP + barriere architettoniche (2007) Programma Canone sociale recupero (2008) Programma Canone sociale nuova costruzione (2008) ,99 Programma per la realizzazione di interventi di recupero e eliminazione delle barriere architettoniche del patrimonio ERP (4655 alloggi) ,79 Acquisto e recupero a favore dei comuni (611 alloggi) e interventi di nuova costruzione a favore di AREA (432 alloggi) ,00 Programma Canone sostenibile (2008) ,26 Programma innovativo (100 alloggi) a canone sostenibile e riqualificazione urbana. Programma Canone sostenibile (2012) ,00 Programma innovativo a canone sostenibile e riqualificazione urbana. 9 La politiche abitative della Regione nel settore dell Edilizia Residenziale Pubblica Piano nazionale edilizia abitativa (2009) Articolato in diverse linee di intervento: Linea d intervento a) (2010) ,00 Costituzione di un fondo immobiliare locale. Linea d intervento b) e) ( ) , ,75 Interventi ERP per l acquisto e recupero di 214 alloggi in una prima fase e 459 alloggi con la seconda fase. Linea d intervento f) ,44 Interventi immediatamente cantierabili a favore di area AREA per la realizzazione e recupero di 100 alloggi. Programma straordinario euro (contributo a fondo perduto): - Fondo nazionale per il sostegno alle locazioni: Il Fondo è regolato dalla L. n. 431/1998 Fondo per l edilizia abitativa (mutuo regionale): ,00 Erogazione di contributi in conto capitale di importo massimo di euro. Le famiglie finanziate sono ,00 Abbattimento degli oneri di affitto per la prima casa destinati alle famiglie disagiate (soddisfatte 7982 famiglie nel 2010, 8983 famiglie nel 2011 e 9150 famiglia nel 2012) ,00 Agevolazione per l accesso alla proprietà della prima casa. A oggi risultano agevolate oltre famiglie. 10 Il Fondo Regionale Finanziamento del Fondo e Manifestazione di interesse La Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici ha dato attuazione alle politiche nazionali previste dall art. 11 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, con lo stanziamento di 12 Milioni di Euro disposto dall art. 6, comma 4, della L.R. 5/2009 destinato alla costituzione del Fondo Regionale. La D.G.R. 06/07/2010 n. 26/38 ha dato avvio ad una Manifestazione di interesse i cui esiti sono stati poi approvati con Determinazione n del 18/08/2010. Con D.G.R. 19/05/2011 n. 25/58 è stato quindi approvato l elenco delle proposte ammissibili. 3
4 11 Il Fondo Regionale La Manifestazione di interesse Sono stati individuati, per consentire una selezione premiante, tra gli altri, i seguenti elementi: a. Elementi essenziali a. Elementi qualificanti Capacità di promozione mix sociale Sostenibilità economica medio-lungo periodo Modalità di gestione degli alloggi Dimensione degli interventi Grado di fattibilità amministrativa Apporto di risorse aggiuntive Integrazione con altre politiche Minimizzazione del consumo del territorio Massimizzazione del soddisfacimento della domanda 12 Il Fondo Regionale Gli Esiti delle Manifestazioni di interesse Sono pervenute 20 proposte ritenute ammissibili (di cui 4 con elementi di criticità) per un importo complessivo di investimenti pari a (numero 1820 alloggi). Richiesta al Fondo Risorse aggiuntive Totali Alloggi Sociali Alloggi Totali N.B.: la colonna di destra riporta i dati dei primi 5 interventi Il Fondo Regionale Le ulteriori attività svolte 14 Il Fondo Regionale Le ulteriori attività svolte a. Gruppo di lavoro Regione Sardegna e CDPI Sgr hanno formato un gruppo di lavoro con lo scopo di condividere le informazioni per supportare la Regione nel percorso di promozione di un fondo immobiliare dedicato a interventi di social housing. Al tavolo hanno partecipato l Università come consulente della Regione, Fondazione Housing Sociale come advisor tecnico di CDP SGR e Fondazione Banco di Sardegna come investitore interessato. b. Analisi approfondita dei progetti Il gruppo di lavoro ha proceduto ad un ulteriore fase di analisi delle proposte che hanno partecipato alla Manifestazione di interesse, attraverso appositi tavoli tecnici con i proponenti. In questa fase si è proceduto ad approfondire i seguenti aspetti: - economici e finanziari; - di cantierabilità delle iniziative - dell effettivo fabbisogno abitativo Il gruppo ha analizzato le proposte, approvato il capitolato tecnico per la selezione SGR e il concept delle proposte. 4
5 15 Il Fondo Regionale Le ulteriori attività svolte c. Predisposizione dei documenti di gara La RAS ha predisposto i documenti di gara necessari per poter selezionare la SGR che andrà a gestire il fondo. Oltre a prevedere i criteri di selezione della SGR, sono state inserite nei documenti di gara anche le specifiche fondamentali che andranno a costituire la base del regolamento del fondo immobiliare. 1 - Studio Studio sul funzionamento dei fondi e dei progetti di HS già avviati Organizzazione convegno con gli esperti 16 Il Fondo Regionale Sintesi attività svolte dalla Regione Autonoma della Sardegna 2 - Pubblicazione invito Pubblicazione di una manifestazione di interesse per selezionare progetti pilota Stanziamento risorse 3 - Promozione Incontri nel territorio (Cagliari, Dorgali, Sassari, Olbia) per spiegare i contenuti della manifestazione di interesse. 4 - Selezione progetti Prima valutazione delle proposte pervenute Pubblicazione graduatoria 5 - Presentazione CDPSGR Prima presentazione delle proposte a CDPI SGR, attraverso tavoli tecnici con i proponenti 6 - Bando SGR Bando scadenza N. 3 offerte pervenute. Analisi offerta anomala. 17 Il Fondo Regionale I passi futuri la Regione mediante il bando pubblico, seleziona la SGR che istituisce il Fondo; la Regione apporta capitale per circa 12 milioni di euro divenendo titolare di quote del Fondo; il FIA interviene, acquisendo ulteriori quote del Fondo, sulla base dell esame dei progetti immobiliari; eventuali ulteriori contributi di equity della Fondazione Banco di Sardegna e di altri investitori istituzionali; la Regione Sardegna, ha fissato nel capitolato di gara le direttrici su cui si dovrà sviluppare il regolamento che la Sgr dovrà seguire per la gestione del fondo avendo cura di seguire le priorità indicate per ottenere il finanziamento del FIA 18 Il Fondo Regionale I passi futuri il Fondo, per il tramite della gestione della Sgr, provvede alla selezione e alla realizzazione degli interventi; il Fondo/Sgr provvede alla vendita e alla locazione degli alloggi costruiti o recuperati, sulla base di criteri definiti nel regolamento; il Fondo/Sgr provvede altresì alla distribuzione dei proventi alle scadenze indicate nel Regolamento di gestione, sulla base delle regole in esso previste. 5
6 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Il fabbisogno abitativo Le proposte di housing sociale Progetti pilota di Housing Sociale I Progetti Pilota di housing sociale della Regione Sardegna Maggiore tensione abitativa: Aree metropolitane maggiori del cagliaritano e sassarese Aree delle città medie (Alghero, Gallura, Medio Campidano, Oristanese e Sulcis) Risultati manifestazione d interesse: 27 proposte di Comuni, anche associati, ed AREA (ex IACP) Proposti 1800 alloggi per un investimento totale di circa 300 MLN di euro Alghero Santa Maria La Palma Obiettivo del progetto è ristabilire la vitalità del borgo agricolo e promuovere lo sviluppo locale attraverso un sistema integrato di servizi e attività, relative all agricoltura, al turismo rurale(agriturismo), al settore enogastronomico. Il nuovo insediamento sarà costituito da un sistema aperto di case basse su due livelli e spazi aperti. L alloggio tipo disporrà di un unità modulo (free room) a integrazione degli spazi della casa che ospita un attività professionale o un attività di ricezione turistica. La riqualificazione riguarda l intera borgata e contribuirà significativamente a ridurre la necessità di costruire nell area della Nurra che avrebbe come conseguenza un consumo inadeguato del territorio agricolo. L area rappresenta una delle ultime possibilità per la riqualificazione dell intera borgata e per la rivitalizzazione della campagna produttiva poiché costituisce un opportunità di alloggio per le giovani generazioni, le quali hanno la potenzialità di innovare l imprenditoria agricola. L intervento proposto rispetta le linee di programmazione del PUC e i vincoli del PPR. Il progetto prevede l edificazione di edifici a basso consumo con il ricorso a soluzioni progettuali di tipo passivo e bioclimatico, in grado di limitare di circa il 30% il fabbisogno di energia primaria annuo per metro quadro di superficie utile. SANTA MARIA LA PALMA Comune di Alghero LAORE, Dipartimento di Architettura Università di Sassari Popolazione Alghero Santa Maria La Palma - 35 alloggi da vendere sul mercato ,5-40 alloggi sociali locazione calmierata ,5 -servizi (concessione e/o comodato commerciale locazione libero mercato ,5 1 Riscatto dopo 12 anni di cui area Tempo di realizzazione 24/30 mesi Totale Necessario perfezionamento variante urbanistica 6
7 26/03/2013 Alghero Santa Maria La Palma Alghero Via De Gasperi L intervento si pone come promotore della salvaguardia di uno dei pochi spazi aperti ancora presenti nella città, un oliveto ex area produttiva in stato di semi-abbandono. La tipologia a blocchi articolati di tre piani complessivi consente di concentrare l intervento su ridotte porzioni di lotto, lasciando la restante area libera all insediamento di pratiche e usi (orti e oliveto). Ogni blocco ha mediamente due appartamenti per piano, serviti da un corpo scala comune, che ospita spazi di relazioni spontanee. L intervento include un importante processo di interazione fra gli inquilini delle case popolari esistenti e i nuovi abitanti. Lo schema planimetrico, articolato su tre fronti, definisce un percorso tra gli edifici esistenti e i nuovi lungo il quale si accede ai nuovi appartamenti, con l obiettivo di rivitalizzare il piano parcheggi su pilotis, dai quali i vecchi residenti accedono ai propri alloggi. Il progetto tende a favorire un rapporto virtuoso tra nuovo ed esistente e tra vecchi e nuovi residenti che condividono i servizi, le attività e gli spazi di una naturalità urbana. Il progetto prevede l edificazione di edifici a basso consumo con il ricorso a soluzioni progettuali di tipo passivo e bioclimatico, in grado di limitare di circa il 30% il fabbisogno di energia primaria annuo per metro quadro di superficie utile. Alghero Via De Gasperi Alghero Via De Gasperi VIA DE GASPERI , , ,5-13 alloggi da vendere sul mercato - 15 alloggi sociali locazione calmierata1 - servizi (concessione e/o comodato - commerciale locazione libero mercato Totale Riscatto dopo 12 anni quanto riguarda i canoni degli alloggi sociali sembra si sia utilizzato un canone sociale in quanto l OMI registra un canone minimo di euro 8,7 con un abbattimento del 20% potrebbe aversi un canone calmierato di circa 7 2 Per Comune di Alghero Dipartimento di Architettura Università di Sassari di cui area Popolazione Tempo di realizzazione 24/30 mesi Immediata cantierabilità 7
8 Quartu S. Elena Quartu S. Elena Si tratta di un piano integrato che prevede l iniziativa congiunta dell amministrazione comunale, dell Azienda Regionale per l Edilizia Abitativa e dell impresa privata, e prevede la rifunzionalizzazione dei complessi delle ex Fornaci Mascia e Picci e del compendio di Su Idanu, con la realizzazione di un sistema di housing sociale e servizi alla scala urbana Il compendio Su Idanu/Fornaci Picci Maxia consente la possibilità di partecipazione al programma d intervento di housing sociale degli attori locali, che hanno messo a disposizione aree, know how e apporto finanziario. Il soggetto privato realizzerà in zona GA1 costruzioni nelle aree di proprietà sviluppando circa mc di volumi per servizi generali e mc di residenze. In cambio della modifica di destinazione d uso (come previsto dal PUC) svilupperà un intervento di recupero di volumi pubblici del comparto S - Fornici Picci, adiacente di proprietà comunale. Il Comune metterà invece a disposizione di AREA le aree di cessione per servizi ottenute dal privato allo scopo di realizzare circa 100 immobili a canone moderato. La mancata dotazione di servizi in ambito locale sarà compensata dalla presenza di servizi pubblici realizzati a cura del privato nell area S di proprietà pubblica. Il soggetto privato realizzerà altresì in zona S Fornaci Maxia, un altra quota di unità abitative a canone moderato di circa 60 alloggi. SU IDANU/FORNACI PICCI-MAXIA Comune di Quartu Sant Elena, AREA, OPE Soc. Coop., Maspa srl Soggetto attuatore OPE Soc. Coop., Maspa srl, Ditta individuale Cocco geom. Marco Ditta individuale Cocco geom. Marco Popolazione Alloggi sociali Alloggi a libero mercato In progress Totale Per quanto riguarda i canoni degli alloggi sociali sembra si sia utilizzato un canone un po alto in quanto l OMI registra un canone minimo di euro 5 con un abbattimento del 20% potrebbe aversi un canone calmierato di circa 4 Necessario Piano Attuativo di iniziativa comunale Quartu S. Elena Sassari - Baddimanna Realizzazione di un complesso residenziale nella località di Baddimanna alla periferia nord-est della città in prossimità del parco omonimo e di un intervento di edilizia residenziale pubblica esistente; Il progetto prevede la realizzazione di 5 edifici a torre dell altezza di 5-6 piani, per un numero complessivo di alloggi pari a 85, e di un edificio su due livelli che ospita uno spazio commerciale al piano terra, per circa 1000 mq, e uno spazi per uffici al piano superiore, per circa 600 mq. La struttura commerciale-servizi, ben visibile dalla strada ad alto traffico che limita l area di progetto nel versante nord, svolgerà anche una funzione di raccordo funzionale con gli interventi residenziali già realizzati, nonché fonte di servizi per i fruitori del parco. Le tipologie abitative previste sono quattro: un bivano da 42 mq netti, due trivani da 64 e 70 mq netti ed un quadrivano da 86 mq netti. Le soluzioni previste si prefiggono la minimizzazione dei consumi energetici ed il conseguimento di una classe energetica elevata (classe A), la produzione di acqua calda sanitaria da solare termico, mentre la produzione di energia elettrica da Fotovoltaico conseguirà da una puntuale valutazione della convenienza economica. 8
9 Sassari - Baddimanna Sassari - Baddimanna PROGETTO BADDIMANNA Comune di Sassari, OPE Soc. Coop. Soggetto attuatore OPE Soc. coop. Curia Arcivescovile di Sassari Popolazione ,00 di cui area , ,00 Tempo di realizzazione 24 mesi MIXSUPERFICI -PREZZI CANONI 1-38 alloggi da vendere sul mercato (45%) alloggi sociali (55%): vendita a prezzo agevolato locazione : -12 a canone concordato 841 4,57-17 locazione a riscatto servizi commerciale TOTALE Tale valore include: indicato quale costo per oneri finanziari e costi SGR.. (forse sono costo gestore?) ; ,65 anticipi su vendite immobili I valori OMI per le civili abitazioni (non popolare) sono: Canone (Min 5,8 Max 7,1); Prezzo Min 1400, Max 1.700) Per i calmierati si considera un -20% Immediata cantierabilità Oristano Parco Via Solferino L area complessiva interessata dall intervento è di mq 8.700, con volumi da realizzare fuori terra: mc e volumi interrati (parcheggi) : mc Attualmente suddivisa fra il Comune di Oristano e un privato. Il progetto prevede la costruzione di un edificio polifunzionale con la seguente distribuzione delle destinazioni d uso: residenze su quattro piani, uffici al piano primo, un asilo nido e un market al piano terra, parcheggi ad uso privato interrati e parcheggi ad uso pubblico su due piani. L investimento presunto per l intervento di Via Solferino e pari ad euro Si presume di vendere 12 trilocali, di locare i restanti appartamenti come housing sociale e i negozi e gli uffici sul libero mercato. La proposta progettuale prevede un ulteriore fonte di reddito per il Fondo Regionale che sarà data dalla possibilità di realizzare tre impianti di energia rinnovabile di cui due rimarranno di proprietà del Fondo ed il terzo contribuirà a rendere più interessante l affitto degli uffici e del market: VIA SOLFERINO RES Investments Comune di Oristano Popolazione Oristano Parco Via Solferino - 12 alloggi da vendere sul mercato alloggi sociali in locazione ,3-6 - Servizi Uffici commerciale TOTALE di cui aree: Tempo di realizzazione 2 anni Immediata cantierabilità 9
10 Oristano Via Umbria Via Cilento L area complessiva interessata dall intervento è di mq 2.700, con volumi da realizzare fuori terra : mc e volumi interrati (parcheggi) : mc E un ex deposito di medicinali, ora abbandonato di proprietà di un privato. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio polifunzionale con la seguente distribuzione delle destinazioni d uso: residenze (mq 1.000x4 = mq 4.000) disposte su quattro piani, uffici (mq disposti al piano primo e mq 370 disposti a piano terra), un market (mq disposti a piano terra) e parcheggi ad uso privato interrati e ad uso pubblico - n.32 posti auto, su via Cilento. L investimento presunto del secondo intervento (via Umbria e Cilento) e pari ad euro Nell'intervento si presume di vendere tre trilocali di mq 95 cadauno e dodici bilocali di mq 50 cadauno e di locare a canone di mercato i negozi e gli uffici. Tutti gli appartamenti non venduti saranno locati sul mercato dell'housing sociale. Il piano terra (negozi) e primo (uffici) saranno locati sul libero mercato. VIA UMBRIA-VIA CILENTO RES Investments srl Comune di Oristano Popolazione Oristano Via Umbria Via Cilento -15 alloggi da vendere sul mercato alloggi sociali Uffici commerciale Alle vendite a libero mercato si aggiungono quelle dei parcheggi di cui aree: Tempo di realizzazione N.D. TOTALE Cagliari Via Corsica L intervento occupa l area di Via Corsica angolo Via Curie per una superficie complessiva di mq., totalmente di proprietà comunale. Interessa un Piano Attuativo già assentito ed in parte realizzato dall Amministrazione Comunale. La previsione della localizzazione degli alloggi sociali, all interno della città in un area già destinata all edificazione comporterà una parziale riduzione della pressione verso nuove aree, ancora da urbanizzare e quindi un minimo consumo del territorio. Assume un importanza preminente nel progetto la sostenibilità energetica ed ambientale, con l utilizzo delle metodologie del Protocollo Itaca Sintetico e la classificazione energetica A degli edifici, oltre all ingegnerizzazione del processo produttivo a monte della costruzione, al fine di ottenere maggiore qualità, minori tempi di realizzazione, minori scarti dal cantiere in fase produttiva. L intervento è attuato nel contesto urbano di Cagliari, e mira ad attrarre in particolare giovani coppie ed anziani, in un mercato immobiliare ormai inaccessibile a queste categorie di utenti, desiderose di vivere nel centro cittadino, per fruire dei servizi di cui hanno bisogno oltre alle diffuse opportunità di intrattenimento culturale. VIA CORSICA Comune di Cagliari Popolazione Cagliari Via Corsica -alloggi da vendere sul mercato alloggi sociali locazione calmierata servizi (50% locazione, 50% vendita) commerciale (50% locazione, 50% vendita) Totale di cui area Tempo di realizzazione 3 anni 1 Inclusa la costruzione di un parcheggio Immediata cantierabilità 10
11 Cagliari Via Corsica Cagliari Viale Monastir Pzza S.Avendrace L intervento occupa l area dell ex mercato ortofrutticolo e del Consorzio Agrario di Sardegna per una superficie complessiva di mq derivante dalla somma di quelle comunali (mq ) e del Consorzio (mq ). Il Consorzio Agrario, proprietario di circa il 45% delle aree complessive del comparto, ha formalizzato con apposito Protocollo d Intesa il proprio impegno. Il progetto ha una dimensione significativa ed è composto da appartamenti di taglio medio piccolo. L iniziativa è inoltre correlata con i progetti in corso da parte dell amministrazione tendenti al potenziamento del polo terziario direzionale che si sviluppa lungo la direttrice viale Trieste viale S. Avendrace. Assume un importanza nel progetto la sostenibilità energetica ed ambientale, con l utilizzo delle metodologie del Protocollo Itaca Sintetico e la classificazione energetica A degli edifici, oltre all ingegnerizzazione del processo produttivo a monte della costruzione, al fine di ottenere maggiore qualità, minori tempi di realizzazione, minori scarti dal cantiere in fase produttiva. L intervento è attuato nel contesto urbano di Cagliari, e mira ad attrarre in particolare giovani coppie ed anziani, in un mercato immobiliare ormai inaccessibile a queste categorie di utenti. VIALE MONASTIR Cagliari Viale Monastir Pzza S. Avendrace -alloggi da vendere sul mercato alloggi sociali locazione calmierata servizi (50% locazione, 50% vendita) commerciale (50% locazione, 50% vendita) Totale Comune di Cagliari Consorzio Agrario Popolazione di cui area Tempo di realizzazione 4 anni 11
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