Taranto chiama l'italia perché l'italia ha bisogno di

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1 39/12 new ANNO XVII novembre 2012 Sistemi economici e sociali della Puglia e 1,00 - Settimanale di informazione economica Spedizione in abb. postale 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari PER IL CARDONCELLO PUNTATE VERSO CASSANO MURGE - STAGNANI A PAG. 18 IL PUNTO SU UNA SITUAZIONE DELICATA Da Taranto a Rotterdam un disastro che va oltre l'ilva nfederico PIRRO Taranto chiama l'italia perché l'italia ha bisogno di Taranto: può essere così sintetizzata la delicata fase socioeconomica vissuta dal capoluogo ionico all'indomani del sequestro 'senza facoltà d'uso' dell'area a caldo dell'ilva. Ma la nuova Aia - sia pure limitata per il momento alle emissioni in atmosfera - colloca la difficile situazione della città e del Siderurgico su binari equilibrati, in grado di garantire, da un lato, la prioritaria salvaguardia della salute dei cittadini e dei lavoratori e, dall'altro, le prospettive di un'attività produttiva così rilevante per il territorio e per l'italia. Aia, peraltro, i cui nuovi limiti l'azienda è disposta a rispettare, impostando un piano industriale con l'obiettivo di verificare la sostenibilità finanziaria degli investimenti, non sottraendosi così alle responsabilità di fare impresa e tutelando le decine di migliaia di occupati e l'economia del Paese. E l'incontro al Ministero dell'ambiente fra Corrado Clini e vertici aziendali del 9 novembre scorso ha visto la società presentare il Piano degli interventi necessari per rispettare le prescrizioni dell'aia. Condizione imprescindibile, però, per la società è la piena disponibilità degli impianti oggi sotto sequestro. Un'esigenza pienamente comprensibile, anche alla luce della recente notizia della rinuncia dell'autorità portuale di Rotterdam a costituire una joint-venture con quella ionica, dopo il memorandum of understanding dei mesi scorsi per avviare un rapporto che si sperava invece ricco di grandi prospettive per lo scalo cittadino. Hanno pesato in questa decisione del più grande Porto europeo per traffico merci proprio le incertezze della vicenda Ilva e quelle legate al futuro industriale del porto ionico, come ha dichiarato il presidente della sua Authority Sergio Prete. Ci si dovrà allora interrogare se i provvedimenti di sequestro che si sono assunti il 26 luglio nei confronti dell'area a caldo dell'ilva 'senza facoltà d'uso' non debbano a questo punto essere revocati, su istanza della società, tornando ad alimentare non solo la speranza di difendere l'occupazione diretta e indiretta del Siderurgico, ma anche quella di nuovi sviluppi nei traffici marittimi del capoluogo. E' appena il caso di ricordare, peraltro, che anche un certo numero di dipendenti della Tct-Evergreen Hutchison che gestisce il locale terminal container è in cig a rotazione e che i cantieri (ancora da aprirsi) per la piastra logistica non impiegheranno più di 200 o, al massimo, 300 unità. Inoltre, è opportuno auspicare la revoca del sequestro, in quanto anche la notizia dei 621 esuberi al call center di Teleperformance - la seconda azienda locale per numero di addetti - evidenzia il rischio che l'occupazione cittadina abbia un tracollo drammatico se (malauguratamente) l'area a caldo dell'ilva fosse messa in condizione di rinunciare totalmente alla produzione. UN'INDAGINE EURISPES CONFERMA CHE LE DONNE HANNO ANCORA POCO SPAZIO Schirone alle pagg. 2 e 3 Top manager? Only men CRESCE L'OCCUPAZIONE MA L'ITALIA RESTA SEMPRE CENERENTOLA IN EUROPA Si a c ce n d e il lavoro sul Web ATLANTE CENSIS Gli italiani sempre a caccia di una casa CONTROCORRENTE IL PRESIDENTE PEPE "La Foggia-Bat? Certo si può fare" Traversa alle pagg. 12 e 13 APPELLO AL GOVERNO Banca Etica: sostenere la microfinanza segue a pag. 7 a pag. 7 Levantaci alle pagg. 4 e 5 a pag. 9

2 R APPOR TI 2 La ricerca di "OPI" e "Who's Who in Italy" ha analizzato i dati di individui L Osservatorio Permanente sul Potere in Italia (OPI), attivo presso l Eurispes e preposto allo studio e al monitoraggio della classe dirigente italiana, ha condotto una ricerca in collaborazione con Who s Who in Italy attraverso l elaborazione e l analisi dei dati riguardanti individui potenti e celebri all interno della società italiana, la cosiddetta gente che conta. Oltre ad analizzare la classe dirigente di oggi, la presente ricerca ha potuto studiare anche l evoluzione in chiave diacronica delle caratteristiche dei detentori del potere. (a.s.) INDAGINE EURISPES nle DONNE AVANZANO, MA SONO SOLO IL 15% I posti di potere in Italia sempre "roba da uomini" 17 novembre 2012 POTERE&ISTRUZIONE La laurea è la chiave del successo (tranne che in politica) L'83% DEI PERSONAGGI DELLA "POWER ÉLITE" HA ALMENO UN TITOLO nalessandro SCHIRONE Il potere in Italia è roba per soli uomini. Lo si evince dalla ricerca condotta dall OPI di Eurispes, secondo cui la componente maschile rappresenta ben l 85% della classe dirigente nazionale, a fronte di un contenuto 15% di donne. Un dato che testimonia in modo immediato e incontrovertibile il permanere di una netta asimmetria nella distribuzione del potere fra i sessi. Le donne celebri e in posizione di potere costituiscono ancora una minoranza in un panorama prevalentemente maschile. Sebbene il numero delle donne potenti sia raddoppiato in vent anni (erano il 7,8% del totale nel 1992 a fronte del 92,2% degli uomini), la presenza femminile nelle posizioni di potere continua a rappresentare un eccezione. Allo stesso tempo, le élite al potere hanno le caratteristiche di una vera e propria gerontocrazia, che offre pochi margini al ricambio generazionale, nella quale a contare sono in 8 casi su 10 (79,5%) gli over50. Infatti il potere si concentra soprattutto nelle mani di quanti hanno un età compresa tra i 51 e i 65 anni (40,2%) e tra quanti hanno più di 65 anni (39,3%). Solo il 17,5% dei personaggi potenti e celebri ha tra i 36 ed i 50 anni, mentre i giovani (fino a 35 anni) costituiscono uno sparuto 3%. L età avanzata dei personaggi di potere italiani riguarda in misura maggiore gli uomini: gli over65 sono il 41,6%, a fronte del 25,8% delle donne; nella fascia d età compresa tra i 51 e i 65 anni lo scarto invece è del 3,1% (40,7% vs 37,6%), mentre in quella dai 36 ai 50 anni le donne rappresentano il 29,1% contro il 15,4% degli uomini. Infine, il 7,5% del campione femminile ha meno di 36 anni, a fronte del 2,3% degli uomini. Eppure anche nel caso della power élite femminile, più della metà ha superato i cinquant anni (63,4%). Le posizioni di comando non sono soltanto precluse ai giovani, ma chi arriva al potere tende a conservarlo a lungo, se non per tutta la vita. Insomma, potere e potenti sono i n- vecchiati assieme negli ultimi venti anni. Matrimoni e figli non vanno sempre in sintonia col prestigio.quanto vanno d accordo vita familiare e potere? Conciliare successo professionale e famiglia è realmente possibile? Le risposte a queste domande sono abbastanza prevedibili. Non sempre il potere si associa alla vita familiare o, quantomeno, ad una vita di coppia stabile: ad essere sposati sono il 46,1% dei personaggi potenti (contro il 53,9% dei non sposati). Un fenomeno ancora più marcato tra le donne: solo un terzo di queste (33,2%) risultano essere coniugate rispetto al dato che indica sposati quasi la metà degli uomini di potere (48,4%), a fronte di un terzo delle donne. Anche la situazione relativa ai figli sembra suggerire una certa difficoltà: più della metà del campione d indagine, infatti, ha dichiarato di non avere figli o non ha reso noto il dato (55,3%). Tra coloro che hanno invece dichiarato di essere genitori (44,7%), prevale chi ha due figli (un quinto dell intero campione: 20,1%); segue il 12,2% di chi ha solo un figlio, il 9,1% tre figli, il 3,3% quattro o più. Se si abbinano i dati sul numero di figli a quelli relativi allo stato coniugale, spicca la correlazione positiva (in parte intuitiva) tra chi non è sposato e chi non ha figli (l 88,1% dei non coniugati), con un residuo 11,9% di genitori non coniugati (tra i quali anche quelli divorziati). Tra i coniugati, invece, la maggioranza (39,4%) ha due figli, il 20,1% un solo figlio, il 17,1% tre, il 17% nessuno (o non ha fornito l informazione), il 6,4% quattro o più figli. La percentuale di quanti hanno figli risulta più elevata tra gli uomini (46,2%) che tra le donne (36,8%). nnelle foto la presentazione dell'indagine e il presidente dell'eurispes, Gian maria Fara L'IDENTIKIT 1 /IL 95,4% DEL TOTALE È NATO NEL NOSTRO PAESE Il potente? E' un italiano "puro" Il 95,4% dei personaggi celebri e potenti nel nostro Paese è nato in Italia. I l 4,6% è invece nato all estero, ma è comunque riuscito ad affermarsi e raggiungere il successo in Italia. Tra quanti sono nati in Italia, vi è una prevalenza del Nord-Ovest come area geografica di provenienza (quasi un terzo del campione: 31,9%). Seguono i personaggi originari del Centro (25,3%), quelli del Nord-Est (19,1%), quelli del Sud (16,7%) e, ultimi, quelli delle Isole (7%). Il Mezzogiorno sembra patire ancora oggi uno svantaggio rispetto al Centro-Nord del Paese. (a.s.)

3 17 novembre 2012 Potere ed istruzione formano un binomio inscindibile: l 83,3% dei personaggi dalla power élite nostrana ha una laurea, a fronte di un 16,7% di diplomati. L elevato livello di istruzione del campione è in parte riconducibile alla forte presenza di esponenti politici, manager e leader d azienda, professori e studiosi, professioni che si associano ad un elevata scolarità. I personaggi potenti e celebri non laureati appartengono soprattutto al settore dello spettacolo e dell arte (34%). Va però segnalato un significativo 27,1% di non laureati attivi in politica. La quota più elevata dei laureati è costituita invece da esponenti del mondo della cultura (30,6%); secondariamente, della politica (26,6%) e dell economia (21,9%). Fra gli uomini è più elevata che fra le donne la quota dei laureati: l 84,5% del totale, a fronte del 75,7% delle donne. In modo corrispondente, nella classe dirigente si ferma al diploma quasi una donna su quattro (24,3%), contro il 15,5% degli uomini. Tale differenza è forse spiegabile considerando la maggiore difficoltà delle donne ad affermarsi in posizioni di potere tradizionali e una loro relativa presenza in ruoli meno esigenti sul piano dei titoli di studio, come quelli del campo sportivo o dello spettacolo. La percentuale dei laureati diminuisce nelle classi d età più giovani: il numero dei laureati si ferma al 76,5% tra i 36-50enni con un ulteriore, forte, decremento tra i soggetti fino a 35 anni (50%). La young power élite è composta soprattutto da sportivi e protagonisti dello spettacolo. Tra i personaggi potenti laureati, 1 su 4 ha frequentato la facoltà di giurisprudenza (25,6%), il 17,3% è laureato in lettere e altre discipline umanistiche, il 15,3% in economia, il 10,9% in ingegneria o architettura, il 9,9% in medicina, il 7,8% in scienze politiche. Fra le donne è decisamente più alta che fra gli uomini la quota di laureate in lettere e altre discipline umanistiche (32,3% contro 15,1%); gli uomini più spesso risultano essere laureati in ingegneria e architettura (11,8% contro 4,5%), medicina (10,6% contro 5,3%), giurisprudenza (26,2% contro 21,8%), economia (15,8% contro 11,5%). Il principale campo di attività della classe dirigente è la politica: in questo settore è attivo un quarto del campione (24,6%). Ben rappresentato è anche l ambito della cultura (22,4%), a cui fa seguito, al terzo posto, quello economico (19,2%). Il settore dell arte e dello spettacolo interessa l 11,5% del campione, il 9,6% lavora nelle libere professioni, il 5,3% nello sport. a.s. Le signore spesso lontane dall'ambito economico hanno più successo nella politica e nello spettacolo Le donne trovano come canali principali per il conseguimento di potere e successo la politica (29,5% contro il 23,8% del dato maschile), da un lato, ed il mondo artistico e dello spettacolo (20,8% contro 9,8%), dall altro, vedendo invece ancora relativamente precluso l ambito prettamente economico (20,7% contro 10,7%) e della cultura (23,3%, contro il 17% delle donne). Per gli uomini, invece, politica, cultura ed economia sono i tre grandi settori di appartenenza e so no in proporzione meno rappresentati rispetto alle donne tra coloro che contano nel mondo sportivo (4,7% vs 8,5%). (a.s.) L'ANALISI nstrette TRA FAMIGLIA E LAVORO, È DIFFICILE FAR CARRIERA Il gentil sesso si riscatta solo dopo i cinquant'anni metà del potere è costituita appunto dalle L altra donne. Le donne da poter annoverare nel gotha dei potenti e celebri in Italia sono solo il 15%, contro l'85% degli uomini. Se il potere è fondamentalmente maschile, l elemento che accomuna i due generi è il raggiungimento di posizioni alte nei diversi settori correlata alla fase di maturità inoltrata del ciclo vitale. Infatti il potere femminile si concentra, per oltre il 60%, nelle mani delle over50: sono il 37,6% tra i 51 e i 65 anni e il 25,8% delle ultra sessantacinquenni. Tutto questo mentre le giovani fino a 35 anni costituiscono solo uno sparuto 7,5%. Si tratta di un dato che deve far riflettere. Da un lato, le statistiche ci dicono che nel nostro Paese le donne sono più numerose, hanno più spesso degli uomini un istruzione elevata che riescono a conseguire in tempi inferiori e con migliori risultati, dall altro, l accessibilità al mondo del lavoro appare ancorata a posizioni e ruoli medio-bassi. Sicuramente gli ostacoli alla cosiddetta carriera non sono dovuti tanto alla permanenza di stereotipi che comunque, e purtroppo, non si sono del tutto esauriti nel nostro background culturale quanto piuttosto al fenomeno delle acrobate, più volte descritto dall Eurispes, che vede le donne impegnate nel districarsi tra troppi oneri e responsabilità, in bilico nel tentativo di bilanciare la propria vita tra la cura della famiglia e il lavoro. Mogli e madri di successo? Soltanto il 33,2% delle donne potenti e celebri sono sposate (a fronte del 66,8% di non coniugate o che non hanno fornito risposta) e lo sono più spesso le over 65 (41,6%), seguite dalle 36-60enni (30,6%) e dalle donne dai 51 ai 65 anni (33,1%), mentre la percentuale minore è rilevata per le giovani con meno di 36 anni (14%). Le giovani sposate, in particolare, passano dal 40% del 1992 al 14% nel 2012 (-26%), mentre quelle più mature dal 27,6% del 1992 al 41,6% del 2012 (+14%). Il 63,2% delle rappresentanti del potere al femminile ha reso noto di non avere figli o non ha indicato una risposta. Tra coloro che hanno invece dichiarato di essere madri (36,8%), prevale chi ha un solo figlio (16,1%), mentre il 15,1% del campione ha due figli, il 5% tre figli e solo lo 0,6% quattro o più figli. Di particolare interesse è il confronto con la rilevazione del Le differenze più significative, anche in questo caso, si segnalano nelle classi di età estreme. Le giovani donne con nessun figlio passano dal 75,6% nel 1992 al 94,7% nel 2012, con un incremento del 19,1%, che segnala da una parte la crescente difficoltà, anche per chi occupa L'IDENTIKIT 2 /IN QUESTO GRUPPO, GLI ULTRA 65ENNI SONO IL 43.1 % La carica dei 232 manager stranieri I rappresentanti della classe dirigente italiana nati all estero sono complessivamente 232, il 4,6% del campione preso in considerazione dall analisi realizzata dall Eurispes. Le donne rappresentano il 15,9% del totale della classe dirigente straniera. L età del campione straniero rispecchia, inoltre, quella del campione complessivo: i giovani al di sotto dei 35 anni sono solo il 3,4%, contro quasi l 80% degli ultracinquantenni. Tra gli stranieri, però, la quota degli anziani con più di 65 anni è addirittura superiore e raggiunge il 43,1%. (a.s.) 3 R APPOR TI posizioni di prestigio, di avere un figlio prima dei 35 anni, e dall altra lo spostamento della maternità in età avanzata, dovuto a numerosi fattori, non ultimo l allungamento della classe di età considerata socialmente giovane. La classe di età oltre i 65 anni segna l altro polo di riferimento, con il passaggio dall 85,3% di donne che non avevano figli nel 1992 al 53,8% del 2012, con un decremento del 31,7%. Questo dato rappresenta lo scarto più significativo del campione, che conferma il fatto che le donne potenti e celebri, prese a riferimento nel 1992, sono cresciute e hanno generato figli. a.s.

4 4 17 novembre 2012 TERRITORIO Ma per la Provincia Dauna l ipotesi delle macroregioni fu lanciata da Pellegrino Dopo aver posto mano alle Province - commenta Geppe Inserra, notista politico e memoria storica di palazzo Dogana - il Governo intenderebbe adesso rivedere i confini regionali ed anche in questo caso accorpando, unendo, più che moltiplicando, com'è invece successo in passato. Si avvicina, insomma, l'ora della macroregioni, ipotesi non nuova in Capitanata: qualche anno fa produsse l'indagine commissionata al Censis dalla Provincia di Foggia alloraguidata da Antonio Pellegrino, da cui scaturì successivamente il "patto" tra le quattro province di Foggia, Benevento, Avellino e Campobasso. A C C O R PA M E N T O nreazioni POSITIVE AL CONTRARIO DEI... CUGINI Foggia-Bat? Si può fare In Capitanata pronti alla Grande Provincia nal contrario degli amministratori di Barletta-Andria-Trani il presidente Pepe si dice contento dell unificazione perché la ricchezza del territorio non mette in discussione le radici, ma al contrario le valorizza nmassimo LEVANTACI Porte aperte alla Bat, l integrazione con la provincia di Foggia viene vista dal di qua dell Ofanto soprattutto come un opportunità imprenditoriale e commerciale da cogliere al volo. Non mancano i distinguo, naturalmente, il più risentito è quello del consigliere regionale Lucio Tarquinio che ha replicato a muso duro a tutti coloro (e sono tanti) che dalla (fu) sesta provincia pugliese guardano con assoluta riluttanza a un travaso nella grande Daunia : Ma chi vi credete di essere?, sottolinea il consigliere regionale. Ebbene, polemiche a parte, in Capitanata si dà già il benvenuto ai cugini del territorio confinante che nel frattempo, se potessero scegliere (e non è detto che il governo non li accontenti) preferirebbero andare con Bari cioè il male minore dal quale si staccarono nel Ma niente paura, la Capitanata è già pronta ad accogliere i comuni della Bat a braccia aperte e il presidente della Provincia di Foggia, chiarisce già i termini della questione oggi essenzialmente amministrativa: Con la ridefinizione dei confini della Provincia di Foggia - sottolinea l on. Antonio Pepe - si darà vita ad una provincia estesa e ampia, che conterà una popolazione pari quasi a quella di una regione. Questo deve rappresentare uno stimolo per mettere a sistema le peculiarità di ciascun territorio, valorizzando le sue caratteristiche dentro un quadro d insieme che pochissime province italiane possono vantare per complessità morfologica ed orografica, attitudini economiche e commerciali. Una ricchezza che non depaupera né mette in discussione le nostre radici, ma che al contrario le valorizza. Tutti insieme appassionatamente, insomma, così la pensa anche il presidente di Confindustria Foggia, Giuseppe Di Carlo, che ha provato a gettare un sasso nello stagno della rivendicazione fine a se stessa, lanciando una provocazione ai colleghi industriali della provincia dirimpettaia (finora senza suscitare reazioni): Siamo due grandi potenze del nostro territorio, sia pure ancora inespresse. Abbiamo turismo, cultura, industria manifatturiera e grande industria, il più importante bacino del marmo dopo Carrara con il distretto Apricena-Trani. La Bat - ha aggiunto Sasso - oggi è una provincia economicamente dinamica, parliamo di un sistema produttivo che ha saputo farsi largo su scala regionale. Ho letto alcune dichiarazioni secondo cui a Trani, Andria, Barletta non sentono alcuna affinità con la provincia di Foggia e vorrebbero non starci. A mio modesto avviso - ha concluso il presidente di Confindustria - si sbagliano di grosso e lo capiranno subito quando si saranno messi l animo in pace e cominceremo insieme a collaborare per lo sviluppo dei nostri popoli. (Nella foto grande le saline di Margherita di Savoia simbolo produttivo comune delle due province. Foto piccole: a sinistra Antonio Pepe, a destra Giuseppe Di Carlo). DATI CONFARTIGIANATO Per i Cofidi i foggiani tra i pugliesi più attivi Capitanata seconda piazza più attiva in Puglia dopo Bari, grazie al consorzio fidi della Confcommercio: la richiesta di prestiti per il tramite dei consorzi fidi si è rivelata nei primi nove mesi del 2012 sostenuta, rileva il presidente del Confidi Puglia Luca Celi per un totale di erogazioni pari a circa 10 mln. E questo il risultato raggiungo con i confidi vigilati, strumenti considerati di assoluta garanzia da parte di Bankitalia. Questa tipologia di confidi - aggiunge Celi - avendo superato quota 75 mln di garanzie prestate è assoggettata, come gli istituti di credito, a periodiche ispezioni dell organo di vigilanza.(m.lev) CREDITO nla BCC DI S. G. ROTONDO Dalle banche lo stimolo a nuove idee Le banche in Capitanata, nonostante siano ancora poche quelle di stampo locale, lanciano segnali di vitalità al territorio nel tentativo di stimolare la domanda di credito delle imprese. E il sistema del credito cooperativo ad aprire nuovi orizzoni, come testimonia la procedura di costituzione già autorizzata dalla Banca d Italia per l apertura di due nuove Bcc, spinta dal basso che ha incentivato il riposizionamento strategico sul mercato locale della Banca di credito cooperativo di S. Giovanni Rotondo che ha ampliato a Foggia la filiale e apre una linea di credito alle imprese. Siamo aperti alle idee sane e innovative. Il sistema del credito cooperativo - commenta il presidente della Bcc, Giuseppe Palladino - è l unico che in questo momento di crisi per l economia del paese riesce a far credito alle imprese e a investire sul capitale umano. La sua capacità di fornire credito si basa sulla conoscenza del territorio e dei sistemi economici locali, sulla valutazione diretta della qualità delle iniziative dei piccoli imprenditori, su una struttura organizzativa in grado di rispondere in tempi rapidi e in forme non burocratiche alle esigenze della comunità. La Bcc di San Giovanni Rotondo si dice pronta a gettare e basi - dice Palladino - per una nuova politica economica territoriale e avviare insieme un progetto di sviluppo locale. Solo buoni propositi? Le banche di credito cooperativo - chiarisce Augusto De Benedictis, vicepresidente della Federazione italiana delle banche di credito cooperativo - hanno la testa sul territorio e aiutano a sviluppare quella coesione sociale di cui oggi si sente un gran bisogno per riavviare percorsi virtuosi della nostra economia.(m. lev.) (Nella foto da sopra: l assemblea BCC di S. G. Rotondo; Giuaseppe Palladino Augusto De Benedictis; Corradino Niro; sportelli bancari)

5 17 novembre 2012 Il boom dell export del marmo di Apricena boccata d ossigeno, ma nasconde insidie A gonfie vele l export del marmo estratto nel distretto di Apricena: il comparto pugliese c resce, infatti, nei primi sei mesi del 2012 del 41,8% e tra le province con un trend positivo c è ancora la Capitanata che registra le migliori performance come conferma l osservatorio Marmomacc (collegato alla fiera specializzata di Verona) relativi alle esportazioni del marmo. Numeri che risentono soprattutto dell export sul mercato cinese che acquista il marmo grezzo e lo lavora in loco. Così ad Apricena il valore aggiunto finisce a Oriente e nel distretto locale resta ben poco. La Fillea-Cgil teme ripercussioni sull occupazione dei addetti. 5 TERRITORIO IL FALLIMENTO 1 nl AMARO BILANCIO DELL EX PRESIDENTE LEPRI Contratto d area: noi vittime dei ladroni Tante le occasioni perdute dalla Capitanata, negli ultimi dieci anni è un rosario infinito di inciampi e valutazioni errate. La classe imprenditoriale e politica di rado in questi anni ha fatto ammenda, l unico che responsabilmente ha dichiarato il fallimento suo e quello dei suoi compagni di avventura è l ex presidente della Camera di commercio di Foggia, Luigi Lepri, che almeno merita l onore delle armi se non altro per il coraggio mostrato così inusuale di questi tempi. La grande delusione è sul contratto d area - ammette - ci eravamo illusi che la grande operazione industriale in sostituzione dell Enichem portasse posti di lavoro e benessere a tutta la provincia. E invece non ci siamo accorti che i finanzamenti a fondo perduto fino al 75% dell investimento (primo e secondo protocollo: ndr) avrebbero attirato molti avventurieri senza scrupoli, che sono arrivati a frotte fingendo di investire e poi scappando con la cassa. Lepri non suggerisce una via d uscita, ma invita gli enti locali e la Camera di commercio di cui oggi è componente di giunta a aprire gli occhi per il bene dei nostri figli. Noi abbiamo creduto in buona fede a un mondo che poteva cambiare in meglio, dilapidando così migliaia di miliardi di vecchie lire. Si deve però alla sua intuizione l aver deciso d puntare su turismo e agroalimentare, i due asset dello sviluppo foggiano: E quella la strada su cui insistere - concorda - lo dicono tutti gli indicatori economici. E allora avanti chi si ferma è perduto.( m. l e v. ) nl ex presidente della CdC di Foggia, Luigi Lepri. Sopra il contratto d area I conti che non tornano Il contratto d area di Manfredonia-Monte Sant Angelo insieme ai sei patti territoriali attivati in Capitanata hanno beneficiato di risorse pubbliche per oltre 500 milioni di euro. Ad oggi però si contano appena mille posti di lavoro nel contratto (il 60% in cassa integrazione) e poco meno di un centinaio di posti nei vari Patti. Ricadute economiche impercettibili se non nulle sul territorio. IL FALLIMENTO 2 / IL MINISTRO DELL ECONOMIA BLOCCÒ I FINANZIAMENTI DEGLI ENTI LOCALI Il Patto verde beffato da Tremonti Uno degli ultimi atti della Programmazione negoziata (primi anni Duemila, governo Prodi) si chiude nel modo più beffardo. Il Patto verde (nella foto una riunione) ha ancora in pancia 3,5 milioni da erogare alle imprese, ma non può più farlo perchè la società di fatto sta andando in dissolvimento. Da un anno è stata dichiarata in regime di liquidazione, ridotta in questo stato dal ministero dell Economia che ha imposto (ministro Tremonti) agli enti locali che ne detenevano la gestione ordinaria (Provincia e Camera di commercio con il 40% di quote a testa) di non partecipare più finanziariamente al mantenimento di società superate. Così i due enti hanno dovuto ritirare il finanziamento (40mila euro all anno, cadauno) e dichiarare chiusa la gestione amministrativa: ma ora il Patto non può nemmeno istruire le pratiche di chiusura collaudi delle imprese,che senza certificato non possono intascare il finanziamento di fine investimento.

6 6 17 novembre 2012 [ ] SE DITe stampa dite SEDIT ph: angelo.gi Se dite stampa dite Sedit. Punto di riferimento per la stampa anche di quotidiani nel Sud Italia, partner privilegiato di case editrici e aziende. Tecnologie, conoscenza e organizzazione: la risposta alle nuove sfide della comunicazione e della stampa Modugno (Bari)

7 17 novembre 2012 Un istituto di ricerca punto di riferimento dal 1964 Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, è un istituto di ricerca socioeconomica fondato nel Nell'anno 1973, grazie alla partecipazione di alcuni enti pubblici e privati, è diventato una Fondazione riconosciuta con DPR n. 712/1973. Da oltre quarant'anni svolge attività di studio e consulenza nei settori della società italiana, ovvero nella formazione, nel lavoro, nel welfare, nell'ambiente, nell economia e la cultura. 7 IMMOBILIARE CENSIS npresentato A ROMA IL NUOVO ATLANTE DELLA DOMANDA IMMOBILIARE Gli italiani a caccia di casa ma solo 1 su 2 la troverà nnella foto in alto il presidente del Censis Giuseppe De Rita e qui sopra, il presidente dell Ance, Paolo Buzzetti Gli italiani sono un popolo di "cercacasa". Secondo il nuovo Atlante Censis della domanda immobiliare, presentato a Roma, con tutta la crisi e la difficoltà a ottenere un mutuo, quasi un milione di famiglie (907 mila) continua a guardarsi intorno per l'abitazione dei sogni. Meno della metà (il 46%) raggiungerà l'obiettivo. Infatti, come ha attestato l'ultimo sondaggio della Banca d'italia, sono proseguite nel terzo trimestre "le difficoltà del mercato immobiliare" con minori quotazioni e meno incarichi a vendere per le agenzie. Appena il 55,7% degli immobiliaristi ha concluso almeno un contratto in tre mesi (10 punti in meno sul 2011) e il tempo per arrivare alla vendita si è allungato fino a 8,2 mesi. Anche la fame di casa è in flessione, da 1,4 milioni di famiglie nel 2001 a un milione circa del 2007 e 925 mila del 2011, ma non è crollata e si scontra con serie difficoltà nell'essere soddisfatta tra blocchi burocratici, fiscali e finanziari. Proviene soprattutto dalla classe media, già proprietaria in otto casi su dieci, che cerca per sé o per i figli. Tra le grandi città metropolitane la maggiore domanda si registra a Roma, seguita da Milano e Napoli e si concentra su immobili, nuovi o ristrutturati, in edifici a più piani. Il "mercato dell'eccellenza" è l'unico, secondo il presidente del Censis Giuseppe De Rita, che si sottrae allo stallo delle vendite. Ed è su questo segmento che si concerta la nuova iniziativa dell'agenzia del Demanio, Dimore d'italia. "Va a prendere le chicche italiane che sono tante e sono diffuse sul territorio e sviluppa progetti come quello da 200 milioni firmato il 7 novembre a Bologna, che vanno ad aumentare i flussi turistici, i flussi culturali e i flussi economici nelle città", ha spiegato il direttore del Demanio, Stefano Scalera. "Con quasi un milione di famiglie che cercano una sistemazione abitativa è veramente assurdo che il mercato debba rimanere stagnante", ha detto De Rita. Mentre il presidente dell'ance, Paolo Buzzetti, ha parlato delle possibili vie d'uscita con la proposta di un fondo di garanzia dello Stato o un ritorno delle cartelle fondiarie. "Cassa depositi e prestiti e altri investitori istituzionali potrebbero mettere a disposizione 7-10 miliardi da utilizzare per acquistare obbligazioni emesse dalle banche e finalizzate all'erogazione di mutui", ha detto. Anche il direttore generale dell'abi, Giovanni Sabatini, ha affermato di "stare ragionando all'ipotesi di un coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti", "in questo momento bisogna individuare tutte le strade percorribili", ha concluso. segue dalla prima Da Taranto a Rotterdam un disastro che... Non meno di addetti diretti perderebbero il lavoro subito, mentre in prospettiva l'intera fabbrica rischierebbe la dismissione, con conseguenze difficilmente prevedibili in tutta la loro portata, se è vero che anche a Rotterdam se ne sono preoccupati. Certo, accanto poi alle difficoltà produttive che scaturiscono dal sequestro dell'area a caldo, si segnalano anche forti rallentamenti nelle dinamiche dei vari mercati dell'acciaio che hanno costretto l'ilva a richiedere cassa integrazione ordinaria per 13 settimane per addetti, a partire dal 19 novembre. In ogni caso, se al di là delle difficoltà congiunturali dell'azienda, venissero meno tutte le incertezze sul futuro del più grande impianto siderurgico europeo a ciclo integrale - e sulle sue movimentazioni di materie prime e semilavorati che hanno concorso a riportare nel 2011 il porto di Taranto con 40,7 milioni di tonnellate, e un +17,1% sul 2010, al 2 posto in Italia alle spalle di Genova e prima di Trieste per traffico merci - la decisione dell'autorità portuale di Rotterdam potrebbe (forse) essere rivista, riaprendo per lo scalo ionico una prospettiva utile al Mezzogiorno e all'intero Pa e s e. La nuova Aia, dunque, con le prescrizioni e i tempi cui l'azienda dovrà attenersi - se avrà naturalmente la certezza di uso degli impianti e i mezzi finanziari necessari per gli interventi - e i 336 milioni approvati dal Parlamento per le prime bonifiche nell'area industriale sono gli strumenti con i quali Taranto, la sua industria e il suo porto possono tornare ad essere un pilastro del sistema Paese. Senza Aia e rigenerazione ambientale, invece, si aprirebbero scenari drammatici per la città, cui, forse, a Rotterdam dedicherebbero solo compassione. Ma anche il sistema Italia perderebbe una grande chance per saldarsi sempre di più al Nord Europa. Prof. Federico Pirro docente di Storia dell'industria nell'università di Bari Centro Studi Confindustria Puglia

8 8 17 novembre 2012 Quorum Italia - Photo: James Steidl - NaDi Più forti della Paura Più forti della Paura SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCareseCCarese a colloquio con Più forti della Paura crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. Più forti della Paura la paura ci sta accanto da sempre. mo vagito sancisce l impatto con il nuovo mondo, sconosciuto e misterioso negli odori, nei colori, nei suoni. Comincia così la nostra convivenza con la paura. molo subito: non c è nulla di patologico in questo. Semplicemente, è la vita. tavia lo sviluppo dell essere umano, il suo accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con Più forti della Paura Più forti della Paura Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con a colloquio con Più forti della Paura accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. la paura ci sta accanto da sempre. mo vagito sancisce l impatto con il nuovo mondo, sconosciuto e misterioso negli odori, nei colori, nei suoni. Comincia così la nostra convivenza con la paura. molo subito: non c è nulla di patologico in questo. Semplicemente, è la vita. tavia lo sviluppo dell essere umano, il suo accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con PIÙ FORTI DELLA PAURA VITO COVELLI a colloquio con DIONISIO CICCARESE

9 17 novembre 2012 L'evento giunto alla decima edizione studia il "Pil" del grande schermo Il Levante Film Festival propone la sua ricetta per uscire dalla crisi: la nuova edizione della manifestazione che si svolge a Bari fino al 29 novembre, è dedicata al commercio ed al "sistema impresa" applicato all'industria cinematografica. Oltre alle opere dei grandi registi e le proiezioni delle giovani promesse, ci sarà spazio per il dibattito economico: gli addetti ai lavori chiedono una tax credit per le imprese culturali. (g.p.) 9 L'EVENTO DECIMA EDIZIONE nla CRISI E LE VIE D'USCITA FINISCONO AL CENTRO DI FILM E DIBATTITI Con Levante Film Fest in Puglia economia e cinema si sposano Tra le location, la Camera di Commercio di Bari ngiorgio PUZZOVIO La decima edizione è celebrata da partnership d'eccellenza. Il Levante Film Festival, evento dedicato al mondo del Cinema che si svolge a Bari dal 29 ottobre al 29 novembre, si proietta verso la new economy grazie alla partecipazione della Camera di Commercio di Bari. Il luogo simbolo dell'economia locale ospiterà film e dibattiti: la sala conferenze dell'ente camerale sarà il teatro, dal 19 al 21 novembre, di proiezioni dedicate alle pellicole che hanno saputo raccontare il lato esistenziale e filosofico del commercio. I film della rassegna offrono la lettura del mondo economico attraverso gli occhi e la cinepresa dei grandi registi che hanno fatto la storia del Grande Schermo. Le proiezioni saranno affiancate da tavole rotonde dedicate al commercio, rappresentato come base d'incontro fra popoli e diffusione delle idee d'impresa. Oggetto del dibattito sarà anche la tax credit per le imprese culturali: il credito d'imposta per la compensazione di debiti fiscali potrebbe, secondo alcuni esperti, rilanciare l'economia del settore. La comunione d'intenti fra il Levante Film Festival e la Camera di Commercio barese è il segno dei tempi dettati dalla crisi: per risorgere dalle ceneri della recessione è necessario trovare nuove soluzioni, l'industria della Cultura si candida come traino economico pugliese. L'impresa è ardua, il Levante Festival prova a dare l'esempio attraverso un esperimento di sinergia industriale: il cinema multisala Showville di Mungivacca, infatti, ospita la maggior parte della pellicole che partecipano alla rassegna. La collaborazione garantisce ampio spazio agli appassionati del Cinema ed amplia la portata dell'evento, estendendola al grande pubblico. Il programma del festival offre spazio alle grandi stelle del passato, ma guarda anche al futuro: l'apertura dedicata allo scrittore Bram Stoker, permette la rivisitazione cinematografica del Conte Dracula, celebre personaggio creato dalla penna dell'autore irlandese. L'occasione è ghiotta per riproporre il film dedicato al "vampiro della Transilvania" realizzato dal regista Francis Ford Coppola. L'evento sarà anche cassa si risonanza per le giovani leve del cinema indipendente: balzato agli onori della cronaca per l'inaspettato aumento di popolarità, il cinema di nicchia ha conosciuto, negli ultimi 10 anni, incassi da record. L'industria cinematografica cavalca così l'onda della nouvelle vague per uscire dal periodo buio. Il Levante Film Festival dedica un'ampia sezione al nuovo corso: la chiusura della manifestazione sarà celebrata con la proiezione delle opere realizzate dai registi di maggior spicco del cinema indipendente. La comunicazione visiva d'autore guarda anche al "sistema impresa" per risollevare le sorti di un settore penalizzato dalla crisi. nla Camera di Commercio di Bari

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11 17 novembre 2012 Wo r k inprogress 11 a cura di Marcella Loporchio L'ESPERIENZA INGLESE /LA RETE DI VENDITA DEI PRODOTTI DESTINATI ALLO SCARTO PUÒ ESSERE VINCENTE Perché non fare il "people's supermarket"? Tempo di sagre, di castagne e di vino novello, tutte di produzione locale che attirano tantissime persone da ogni parte. Funghi, cardoncelli e non, degustazioni di ogni tipo e riscoperta dei veri sapori, del genuino e della produzione propria, fatta dalle piccole imprese, da cooperative sociali da chi, con un pizzico di ingegno, si è messo a produrre ciò che magari faceva solo per sé. E allora perché non far sì che tutto questo diventi un vero business, perché non riuscire anche a riutilizzare, in maniera creativa e anche con finalità benefiche, il cibo che magari butteremmo come scarti? L idea è da copiare dai londinesi che stanno facendo, in tempo di ristrettezze e riscoperta della cucina fatta in casa, di necessità virtù ed hanno realizzato il people s supermarket. Il concetto è semplice, parte dal commercio sostenibile e dalla creazione di una impresa sociale che mette al centro la comunità, con il suo benessere, attraverso la realizzazione di una rete alternativa dove acquistare cibo che altrimenti andrebbe perso. La scelta si basa sulla riduzione degli sprechi attraverso la realizzazione di piatti preparati con il cibo ammaccato, che riacquista vita e diventa un piatto pronto da poter acquistare direttamente o ricevere comodamente a casa propria. Tutti i rivenditori, piccoli o grandi, di prodotti ortofrutticoli che sanno bene cosa vuol dire non riuscire a vendere tutto, troverebbero in questa iniziativa la possibilità di non perdere cibo prezioso, contemporaneamente la cooperativa creerebbe i piatti che il consumatore finale, cioè noi, dovrebbe solo riscaldare per mangiare. E il cibo che avanza anche qui a fine giornata? Si fa beneficenza in modo da aiutare chi non è tanto fortunato. Ma non si rivitalizza solo il cibo, si creano composizioni con i fiori non più freschissimi, si divide il materiale per il compostaggio e quindi per la creazione di nuova energia pura. Il tutto abbattendo costi e sprechi. Ma per realizzare un progetto simile qui da noi come si può fare se non si dispongono di fondi? La Regione Puglia ha in attivo il bando sullo Start Up di impresa dove vengono analizzate le idee vincenti (e questa sicuramente lo è!? ndr) e offre un finanziamento che arriva fino al 50% a fondo perduto e con cifre che possono sfiorare i euro per l investimento. Requisiti? L impresa può anche non essere costituita, tra le forme giuridiche è prevista anche la cooperativa con meno di 9 soci e la maggioranza degli stessi deve appartenere alla categoria di svantaggiati cioè giovani, donne, persone fino a 55 anni che sono prive di un posto di lavoro o dipendenti di imprese in liquidazione, persone senza lavoro da più di 12 mesi. Tutti i chiarimenti sono presenti sul sito alla sezione Bandi in corso, Start Up. Inoltre i percettori di ammortizzatori sociali possono far richiesta del pagamento della loro intera indennità a titolo di acconto per iniziare una nuova attività. In questo modo, potrebbero beneficiare di quel patrimonio, richiesto in ogni iniziativa, utile per intraprendere l apertura di una nuova impresa. Ma se questo non basta? Come ho già detto in passato, si può pensare di rivolgersi alla Banca Etica oltre che a due Banche che stanno, si spera, diventando più sensibili verso chi vuole diventare imprenditore: San Paolo IMI ed Unicredit. Oppure si può usare il credito sociale, per avere un idea basta andare sul sito dove in 30 secondi si vede come accedere al Social Lending e, magari, fare a meno delle banche. Infine per chi non se la sente di intraprendere questo percorso ma vuole vendere i suoi prodotti, le sue creazioni, a un maggior numero di acquirenti, allora c è il nuovo social market network the fancy, Qui potete, sulla scia di Pinterest inserire e postare tutte le foto dei vostri prodotti da vendere e, a differenza degli altri social network che rappresentano solo una vetrina espositiva, qui si vendono. L acquirente con un clic acquista il vostro prodotto. Geniale, gratuito e soprattutto nuovo. Come dico sempre, perché non provarci?

12 L AVORO 12 Quest anno nel nostro Paese disoccupazione giovanile record Nel 2012 la disoccupazione giovanile ha toccato in Italia i massimi storici con un tasso allarmante di 35,9% a marzo. Questo dato si somma a un altro ritardo storico, relativo alla modestia del tasso di occupazione giovanile, rispetto al quale il Paese non sconta ritardi solo nei confronti delle economie aperte e dinamiche del nord Europa, come l'olanda o la Svezia, ma anche nei confronti degli altri grandi Paesi europei. 17 novembre 2012 O C C U PA Z I O N E nnel 2010 CONTRIBUTO AL PIL PER IL 2%: 30 MLD Più We b l a v o r a t o r i ma meno che altrove L Italia è indietro nel panorama europeo Lavorare sul web? La domanda, seppur lentamente, sta costantemente crescendo: Internet, decisamente in controtendenza rispetto agli altri settori, ha già creato nel nostro Paese oltre nuovi posti di lavoro negli ultimi 15 anni. Si stima che nel 2010 la Rete abbia contribuito al 2% del Pil italiano, circa 30 miliardi di euro. Da una ricerca condotta dal McKinsey Global Institute nel maggio 2011 emerge tuttavia che, se confrontata con altri Paesi europei come la Svezia e il Regno Unito, dove il contributo di Internet al Pil supera il 5%, o anche con la Francia dove è pari al 3%, l economia digitale italiana presenta ancora ampi margini di crescita. E non potrebbe essere diversamente visto che, complice l'uso massivo dei social media e la diffusione sempre maggiore dei dispositivi mobili, tutte le forme di business si stanno trasferendo verso il digitale. Il pieno sfruttamento del potenziale di Internet potrebbe alimentare anche in Italia la crescita economica, offrendo un apporto apprezzabile al Pil nazionale anche nell immediato futuro, permettendogli di raggiungere e superare il 3% già nel Interessante, a questo proposito, il rapporto Crescita Digitale svolto da Italia Futura in collaborazione con Google Italia e rintracciabile su che riesce a rispondere a una domanda specifica: quanti posti di lavoro, in particolare giovanile, si potrebbero creare con una maggiore e migliore diffusione di Internet? La risposta è centinaia di migliaia: i risultati ottenuti mostrano che in un ipotetico Paese medio l'aumento della diffusione del 10% di Internet comporta un aumento dell'occupazione complessiva di 0,44 punti percentuali e un aumento dell'occupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) di 1,47 punti percentuali. Se l'italia nel 2010 fosse stata in grado di arrivare alla stessa diffusione Internet della Francia godremmo ora di circa 200mila occupati in più nella fascia d'età tra i 15 e i 64 anni, di cui 100mila nella fascia di età ( f. t. ) IL LIBRO /USCITO IL 16 LUGLIO PER LA CASA EDITRICE HOEPLI Le nuove professioni del web Per lavorare sul web contano di più le competenze o le attitudini? : questa la provocazione lanciata da Giulio Xhaet, autore del libro Le nuove professioni del web, uscito lo scorso 16 luglio per la casa editrice Hoepli. Quali sono gli strumenti e le strategie per districarsi tra fonti e notizie nell overload di informazioni del web 2.0? Risponde a queste domande il ruolo del Content Curator. In che modo promuovere il proprio prodotto dentro e fuori la rete? È il compito dell All-Line Advertiser. Come interpretare i comportamenti e le parole degli utenti sul web? Lo specialista in questo è l e- Reputation Manager. Chi è il creatore di contenuti di nuova generazione? Si chiama Transmedia Web Editor. Sono i protagonisti della rete di relazione, dai curriculum vitae e bagagli culturali eclettici e diversificati. Non solo smanettoni dunque: dal codice informatico il web è, infatti, passato al codice umanistico. ( f. t. ) RICERCA TWAGO.IT /BENE I PROGRAMMATORI IN LINGUAGGIO PHP I profili più richiesti sul mercato ni dati elaborati dal sito Twago.it sulla richiesta di professionisti online nel primo semestre del 2012 Continuano a crescere le figure professionali legate al web content editing, al web marketing, alla search engine optimization, ai social network. Secondo gli ultimi dati elaborati da Twago.it (una piattaforma online nata per facilitare l incontro tra aziende e freelance per progetti in outsourcing) sulla richiesta di professionisti online nel primo semestre del 2012 i più ricercati dalle aziende sono stati i programmatori in linguaggio php, seguiti dagli esperti dell html. Seguono poi, in terza e quarta posizione, Javascript e MySQL. Alla quinta posizione delle competenze IT più richieste compare già la programmazione Html 5, a dimostrazione che le innovazioni HTML creano subito un mercato. Anche le competenze di programmazione ad oggetti sono sempre più apprezzate e rispetto al 2011 scalano due posizioni nella classifica, piazzandosi al settimo posto. In fondo alla top ten, in discesa, la richiesta di professionisti di Joomla, content management system che sembra in qualche modo già superato. Soprattutto da quando piattaforme come WordPress sono diventate ancora più accessibili alla user experience e lasciano una certa libertà ai programmatori che vogliono intervenire sulle strutture. Molti esperti lavorano come freelance o scelgono di riunirsi in piccole agenzie specializzate. E' questo il futuro. Anzi il presente. ( f. t. )

13 17 novembre 2012 In Lombardia connesso il 54% dei cittadini In Lombardia il 54% delle persone si connette a Internet almeno una volta alla settimana. In Sicilia questo numero scende al 40% a ricordare le persistenti differenze territoriali del Paese, ma anche a segnalare come il web riesca a penetrare, superando difficoltà che in altri ambiti sono ben più marcate. Internet è un'esperienza di massa che unisce in maniera crescente diverse classi di età e diverse fasce di reddito. 13 L AVORO I N T E R V I S TA nl OPINIONE DELL ESPERTO GIULIO XHAET Internet in crescita nonostante la crisi nfabio TRAVERSA Giulio Xhaet è direttore del progetto Web Media Academy, consulente new media in Cesop Communication - Job Meeting e in University.it. È docente alla Business School del Sole 24 Ore e speaker per scuole di alta formazione e manifestazioni in tutta la penisola. È coideatore del progetto Learning by playing Social Surfer e head of digital per La Settimana della Comunicazione, a partire dall'edizione Com'è nata l'idea del libro e a quale pubblico si rivolge? "L'idea nasce dall'attività di formazione che svolgo sia per aziende che per ragazzi a cui porto le informazioni più fresche provenienti dagli Stati Uniti. E' importante oggi individuare le nuove professioni del web ma anche le loro responsabilità: ho, allora, raccolto un ampio materiale per un progetto editoriale, ho avuto la fortuna di conoscere Luca Conti, curatore della collana Web&Marketing 2.0, gli ho mostrato una scaletta di quello che avevo assemblato e da lì è partita la realizzazione del libro". In un'epoca di crisi occupazionale quanto il web costituisce uno strumento anticiclico? "Molto. E' una delle poche aree occupazionali che cresce costantemente nell'ambito del codice informatico (c'è tanta necessità di sviluppatori di applicazioni mobile e grafici) e umanistico (comunicatori, promotori, marketing manager)". Quali competenze sono necessarie? "Occorrono quattro attitudini di nuova generazione: tempo reale (real time), all-line (integrazione di online e offline, estensione del mondo reale), transmedialità (evoluzione della crossmedialità, utilizzo di più media e co-creazione di contenuti), cacciatori di innovazione (saper gestire e curare le news più interessanti che possono essere di utilità). E' necessaria una preparazione di base a 360 ". Quanto il digital divide penalizza le nuove figure professionali? "Tanto. Se non posso connettermi alla Rete sono estremamente penalizzato. Anche la velocità è fondamentale per poter acquisire notizie in tempo reale e lavorare in modo ottimizzato". Un giudizio sull'agenda digitale del Governo Monti. "Non sono un esperto, mi fa piacere che si parli di start up visto che sono un start upper. Dal punto di vista legislativo e burocratico sono contento che il problema si sia posto ma ciò che ho letto sulla definizione delle start up digitali è troppo restrittivo. Si parla di un 30% delle start up dedicato alla ricerca: una formula vicina all'università ma lontana dal mondo operativo dell'impresa". OCCHIELLO /LE OTTO PROFESSIONI INDIVIDUATE DA XHAET Tra content curator e web analyst Ecco le otto professioni del web individuate da Xhaet: content curator (scandaglia il web in cerca di fonti e notizie, le filtra e seleziona a seconda dei propri scopi), web analyst (scopre, misura e crea report strategici su chi, quando, dove, come accede al sito e vi naviga), transmedia web editor (implementa i contenuti delle singole pagine web), SEO (porta a un progetto online la massima visibilità in rete, soprattutto in riferimento al traffico portato dai motori di ricerca), e-reputation manager (monitora la publicy per le aziende, è responsabile dell analisi e della gestione strategica delle conversazioni dentro e fuori la casa di vetro), digital pr (surfista della rete che atterra, agli eventi di networking per nutrire e dare spessore alla rete di relazione), community manager (deve attrarre gli utenti, coinvolgerli e renderli partecipi, gestire le critiche trasformandole in opportunità per il brand), all-line advertiser (riesce ad intuire come evolverà nel tempo la situazione complessiva, incidendo sui singoli elementi). (f.t.)

14 17 novembre SI RINGRAZIA L EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO Oltre 50 mila cani si preparano a essere abbandonati. Abbandonare qualsiasi animale è un reato (articolo 727 del codice penale).

15 17 novembre Sempre più immigrati nelle banche italiane Sempre più immigrati si rivolgono alle banche italiane e i conti intestati a stranieri nelle filiali degli istituti di credito e di BancoPosta sfiorano 1,8 milioni, sec ondo l'osservatorio sull'inclusione finanziaria dei migranti a cura dell'abi, del ministero dell'interno e del centro studi CeSpi. Ha un conto almeno il 75% delle famiglie e il 61,2% dei residenti stranieri. Questo dato tende a essere sottostimato perché non include le carte ricaricabili con Iban, che spesso sono il primo strumento finanziario a cui si affidano i nuovi italiani. BANCHE SALVA ITALIA nappello: NO ALL IMPOSTA DI BOLLO SU INVESTIMENTI SOTTO I MILLE EURO Banca Etica al Governo: microfinanza da sostenere nuno sportello della Banca Etica. A destra il ministro dell Economia, Vittorio Grilli Centinaia di soci di Banca popolare Etica si sono mobilitati nei giorni scorsi per chiedere al Parlamento di re-introdurre nella legge di stabilità l'esenzione dall'imposta di bollo per i microinvestimenti al di sotto dei euro. L'esenzione dall'imposta è necessaria per salvaguardare le buone pratiche di democrazia economica e di azionariato diffuso di cui Banca Etica è un esempio concreto. Ottenuta l'attenzione su questo tema da parte dei parlamentari, la mobilitazione si sposta ora direttamente verso il Governo e verso il ministro dell'economia, Vittorio Grilli. I soci di Banca Etica hanno promosso una petizione, attraverso la piattaforma Change.org, per fare sentire al Governo la voce dei tantissimi piccoli azionisti penalizzati dalla cancellazione dell'esenzione dal bollo. In pochissimi giorni sono state raccolte settemila firme è inviate al ministro dell Economia e delle Finanze Vittorio Grilli. Ora - si legge in un a nota pubblicata sul sito di Banca Etica - confidiamo che il Governo ascolti la voce di questi 7mila piccoli risparmiatori che hanno firmato la petizione. Siamo certi che le fonti di copertura economica per mantenere l esenzione dal bollo per i piccoli investimenti si potranno trovare con lievi ritocchi alle aliquote sugli investimenti di grande entità. Il ruolo importante della finanza cooperativa non potrà essere disconosciuto!. Il presidente, Ugo Biggeri, ha spiegato: L'azionariato popolare diffuso è un potente strumento di democrazia economica e Banca Etica ne è un esempio: una banca che opera su tutto il territorio nazionale, sostenuta da decine di migliaia di piccoli soci, che partecipano attivamente alla vita e alle scelte della Banca. Questo sistema, così come altre esperienze di azionariato diffuso nel campo del credito e non solo, è in grave difficoltà a causa della norma, introdotta con la manovra Salva Italia del dicembre 2011, che applica l'imposta di bollo su tutti i depositi titoli, penalizzando i piccoli risparmiatori attraverso una soglia minima di 34 euro di imposta, senza la precedente esenzione al di sotto dei mille euro di investimento. Noi di Banca Etica - ha concluso - non protestiamo contro ogni nuova tassa, da sempre ci battiamo contro l'evasione fiscale (ad esempio la Banca non ha accettato i capitali rientrati con lo scudo fiscale) e da anni chiediamo una tassa sulle transazioni finanziarie, la così detta Tobin Tax che finalmente sta per entrare in vigore in Europa, il tuo settimanale economico di fiducia su carta e i ad scarica l applicazione gratuita da itunes Quorum Italia tutti i sabato in edicola

16 16 di Vito RAIMONDO diciamolatutta 17 novembre 2012 FATTI & PAROLE nal COMUNE DI BARI POLEMICA SUI CONSIGLI Se Casini fa il furbo Fornero fa... casini L ondivago Casini punta dritto al Quirinale! I partiti non vogliono la riforma elettorale. Non lo dicono apertamente, ma compiono atti che riportano tutto allo stallo (leggi Porcellum). Vedi la votazione al Senato sulla proposta di Pdl, Lega e Udc di portare il premio di maggioranza al 42,5%. Comprensibile la rabbia di Bersani e C. che sentono odore di vittoria, ma non a quel livello di consensi. Sotto il bersaglio delle critiche è Casini che continua a fare il pendolo tra Centrodestra e Centrosinistra, dando ragione a Vendola che rifiuta la coabitazione con un Udc ondivago. Insomma, Pd e Sel andranno da soli. Gli unionisti di centro potrebbero venire a miti consigli dopo il risultato elettorale. E il bel Pierferdi andrebbe al Quirinale. Mica è fesso! Auto, l Europa fa squadra e punta sulla ricerca Auto. Quando vuole, la Ue sa fare squadra, invece di rubarsi i clienti o, addirittura, gli stabilimenti a causa della sovracapacità (20%). In questo senso va il piano d'azione della Commissione per rilanciare il settore in dèbacle ovunque. Si tratta di stanziare 2 mld dei Lavori e lavoretti con bassa qualifica rispetto alla laurea in Italia il 25% fondi per la ricerca nel bilancio Il piano prevede: promozione di investimenti in tecnologica, rafforzamento del mercato interno, anche attraverso una semplificazione degli incentivi finanziari per i veicoli ecologici, nuovi accordi commerciali internazionali, sostegno nil ministro Elsa Fornero Sarà rimasta certamente con tanto di naso il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel leggere un puntuale studio di Bankitalia sui giovani laureati e il mondo del lavoro. Risulta che il 25% di essi ha un'occupazione con bassa o nessuna qualifica (18% in Germania) mentre il 32,2% svolge mansioni diverse dall'ambito tematico della laurea. Il tasso di overeducation è frequente tra i laureati (occupati) in discipline umanistiche e scienze sociali. Hanno maggiore possibilità di trovare un'occupazione in linea con le proprie aspirazioni medici, ingegneri e architetti (anche se al Politecnico di Bari i corsi di laurea in Ingegneria edile e civile sono carenti di iscrizioni e il Preside ha dovuto ricorrere a ulteriori prove di ammissione). Quindi, calma signora Fornero nel dare del choosy ai ragazzi che vogliono intraprendere una vita professionale in linea con i loro studi con annesse aspirazioni! Choosy sarà, semmai, lei che caccia i giornalisti perché pubblicano le sue gaffe (parecchie, lacrime comprese ) rispetto ai concetti reali (pochi). alla formazione della forza-lavoro grazie all'uso del Fondo sociale europeo e del Fondo di adeguamento alla globalizzazione (nel caso di chiusura degli impianti). Il progetto verrebbe gestito dalla Bei e prevede accordi tra Sindacati, produttori e Governi. Bari, le assurde monotematiche del Comune nil sindaco di Bari, Michele Emiliano E' allucinante per i non addetti ai lavori (politici). Il sindaco di Bari, Emiliano, aveva denunciato l'alto costo di ogni seduta monotematica (una stravaganza!) del Consiglio: 20 mila euro! Il coordinatore, delle opposizioni, Ninni Cea, ha corretto (?) il primo cittadino: gli euro sono settemila Sia Emiliano che Cea non dicono l'unica cosa giusta (onesta) che andrebbe detta: le sedute del Consiglio comunale dovrebbero costare ZERO e parteciparvi un motivo di orgoglio! Con 20 (o anche 7mila euro) valutino, i due tapini, quanti benefici si potrebbero elargire ai poveri, ai disoccupati e ai bambini senza asilo della città. Non vi offendo, perché non vi ho insultato, ma vi ho descritto Indro Montanelli

17 17 novembre News da Territorio e Imprese PUGLIA B A S I L I C ATA Premio Anassilaos conferito a un ricercatore del Politecnico Si è svolta lo scorso 10 novembre la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Anassilaos, dal nome del condottiero greco a capo della città della Magna Grecia, giunta alla ventiquattresima edizione. Fra i premiati un giovane ricercatore del Politecnico di Bari. Mario Carpenteri, scelto dalla giuria scientifica per le sue attività di ricerca nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. Gli ambiti di ricerca riguardano, in particolare, il micromagnetismo e la spintronica, le cui applicazioni trovano spazio nel campo delle nanotecnologie e la realizzazione di memorie magnetiche. Medimex: Fiera delle Musiche dal 29 novembre al 2 dicembre Smart cities: Matera aderisce a 2 progetti candidati al Miur Il Comune di Matera ha deciso di aderire a due progetti candidati al bando Avviso per la presentazione di idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation pubblicato dal ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca (MIUR). Il primo progetto vede coinvolto un partenariato misto pubblico-privato composto da centri di ricerca operanti sul territorio nazionale, università e PMI, e dai Comuni di Matera e Ferrara, che ha ideato la proposta progettuale Smart Underground Cities finalizzata allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi di Diagnostica per immagini del sottosuolo e delle strutture. La seconda proposta è Smart maintenance, conservation and restauration of cultural heritage, orientata a tre obiettivi: ottenere nuovi prodotti e sistemi innovativi per il restauro delle opere d'arte in generale; implementare e adottare tecniche di recupero del biodegradamento; implementazione e adozione di protocolli per la manutenzione di edifici storici tramite software che consentano azioni a basso impatto per l'ambiente con bassi costi di realizzazione. Stati generali Pediatria a Bari: Nutrizione e Salute per tutti Oggi, 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell Adolescente, Bari diventa la capitale italiana della pediatria: si svolgeranno infatti, nello Sheraton Hotel, gli Stati Generali della Pediatria Italiana, che mettono insieme il mondo della Pediatria, della Famiglia e di chi produce prodotti alimentari di largo consumo per costruire alleanze strategiche a favore della salute (fisica, mentale, sociale) e del benessere dei bambini e degli adolescenti di oggi, adulti di domani. Nutrizione e salute dal bambino all adulto : questo il tema al centro dell iniziativa che vedrà a confronto pediatri, studenti, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della scuola, delle associazioni di genitori, dell industria alimentare e dei media nelle tavole rotonde che si terranno in contemporanea nelle diverse regioni italiane. Tra i numerosi relatori anche l amministratore delegato di Pastificio Granoro, azienda coratina impegnata in prima linea nella ricerca delle proprietà nutraceutiche della pasta e dei suoi effetti positivi su metabolismo e apparato cardiovascolare. Seminari di strategie e strumenti per comunicare i risultati della ricerca Si svolgerà martedì 20 novembre a Foggia, mercoledì 21 a Bari e giovedì 22 a Lecce, il seminario dal titolo "Strategie e strumenti per comunicare i risultati della ricerca", organizzato dall'arti, l'agenzia Regionale per la Tecnologia e l'innovazione, nell'ambito del progetto "Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Programma Operativo per la fase 2 del Progetto ILO2". La partecipazione al seminario è gratuita ed è preferibile l'iscrizione online attraverso il sito il portale interamente dedicato al progetto ILO. E stata presentata a Roma la seconda edizione del Medimex - Fiera delle Musiche del Mediterraneo promossa da Puglia Sounds, che si svolgerà dal 29 novembre al 2 dicembre a Bari, fiera musicale internazionale in Italia dedicata ai nuovi scenari del mercato musicale, a scambi artistici e commerciali, alle nuove tendenze musicali, ad occasioni di confronto tra mercato musicale regionale, italiano ed internazionale. Questa edizione si aprirà giovedì 29 novembre con uno spettacolo al Teatro Petruzzelli, mentre dal 30 novembre nella Fiera del Levante oltre 1000 professionisti della musica provenienti da 20 paesi saranno impegnati in un articolato programma di attività: 23 showcase pomeridiani e serali, oltre 50 appuntamenti tra convegni, face to face(s), workshop, incontri d'autore, keynotes e bottega dell'autore con grandi nomi della musica italiana. Nel corso della fiera inoltre si svolgeranno le cerimonie di consegna dei premi Medimex Miglior Artista italiano 2012 e Miglior Artista internazionale Il programma si chiuderà con la xl Special Night, organizzata dal mensile musicale di Repubblica. Politecnico e Marina Militare: intesa su formazione e tirocini E stato sottoscritto nella sede del rettorato del Politecnico a Bari, dal Rettore e dal Direttore dell Arsenale Militare, una apposita convenzione che regolerà i rapporti tra il Politecnico di Bari e la Marina Militare, in particolare con l Arsenale Militare Marittimo di Taranto, nell ambito di un reciproco scambio di collaborazione. L attività contemplata nel documento riguarderà soprattutto quella di tirocinio, di formazione e orientamento degli studenti e dei neo-laureati dei corsi di laurea del Politecnico nelle strutture e laboratori dell Arsenale. Il Politecnico ha inteso promuovere tirocini di formazione attinenti alle attività tecniche/ingegneristiche/organizzative in relazione al processo di ammodernamento tecnologico e organizzativo in atto proprio nell Arsenale di Taranto. Dal canto suo, l Arsenale, che ha infrastrutture tecnologiche, come officine e laboratori, d interesse nell ambito degli indirizzi di formazione del Politecnico di Bari, accoglierà nelle sue strutture i tirocinanti, studenti o neo-laureati da non più di dodici mesi, su proposta del Politecnico. Camera Commercio Potenza: Scuola elevata al lavoro Una delegazione di docenti e studenti del potentino, guidato dal direttore della Forim, azienda speciale della Cciaa potentina, ha partecipato lo scorso 13 novembre, alla giornata conclusiva del progetto Scuola elevata al lavoro, promosso da Unioncamere e realizzato insieme con 50 Camere di commercio, tra cui quella di Potenza. Il progetto di Unioncamere ha riscosso ampio successo: nel 2011 le imprese dell industria e dei servizi hanno ospitato stage e tirocini, di cui il 40% della durata di un mese, e il 60% di una durata maggiore, manifestando la disponibilità ad assumere l 11% di tutti gli stagisti che hanno avuto modo di conoscere e testare nel corso dell iniziativa. A livello nazionale, è stato inoltre messo on line il Portale FILO ( che, per la prima volta, rende disponibili in maniera aggregata su tutto il territorio nazionale l'offerta, sia nazionale che locale, del sistema camerale in materia di formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento.

18 ITINER ARI 18 Il Centro storico si riempie di odori e di sapori Quarta edizione del fungo cardoncello oggi e domani a Cassano delle Murge in provincia di Bari, organizzata dalla Pro loco. Si tratta di un'iniziativa gastronomica per dare risalto a uno dei prodotti più pregiati e noti della Murgia e dunque è occasione per esaltare l'appartenenza di tutti al patrimonio culturale e gastronomico di queste contrade. La manifestazione si svolgerà nel centro storico di Cassano. 17 novembre 2012 MURGIA nuna PERLA DEL TERRITORIO PUGLIESE Il Cardoncello abita a Cassano SAPORI /L'ANTICA DISPUTA TRA DUE GIOIELLI La sfida con il "porcino" nvittorio STAGNANI Cassano delle Murge, a soli 29 chilometri da Bari, ha origini assai antiche. In alcune grotte della Murgia sono stati rinvenuti resti umani e oggetti relativi a gruppi di pastori semi nomadi. Risalirebbe a epoca romana il nome Cassano: da Casa Jani, tempio dedicato a Giano o perché appartenuta alla gens Cassia che l'avrebbe avuta in dono dopo le vittoriose campagne contro Taranto per la conquista della Grecia. Gli abitanti sono circa undici mila, ma d'estate i residenti, o meglio i buongustai della fresca e salubre aria di Cassano, arrivano a 40mila distribuiti nelle aziende agri turistiche, negli alberghi e nelle ville. E' la posizione geografica della cittadina a farne la "Perla della Murgia". E' a 350/475 metri sul livello del mare dal quale dista una manciata di chilometri. Per di più nel suo territorio Cassano ha 1300 ettari coperti da conifere e da latifoglie della foresta di Mercadante. In autunno trionfo di funghi di bosco o di cardoncelli delle pietraie della Murgia, ormai rari in quanto ambito bottino di veri e propri predatori che se ne infischiano (ma c'è chi li controlla?) delle regole della raccolta. Dove poi non c'è bosco, alligna la macchia mediterranea oppure vi sono oliveti, mandorleti, vigne e orti. Anche un'inesauribile sorgente in località "Pozzo di Conetto" a tre chilometri dell'abitato. Chiusi gli occhi davanti ad alcuni scempi edilizi IL CONSIGLIO Tr i f o l a t i vera delizia rappresentati da villaggi turistici che di certo non sono stati costruiti con buon gusto, mancando il segno degli opportuni consigli di bravi architetti o di esperti in problemi di impatto ambientale, la visita al Centro Storico di Cassano, è gratificante di dolci sorprese: stradine, viottoli, piccoli veroni, finestrelle, scalinatelle, ringhiere in pietra e in ferro battuto, vasi di basilico e di gerani, un vecchio carro agricolo che ormai inutilizzato se ne sta con le stanghe rivolte al cielo come in preghiera, il selciato lucido, le pareti bianche e ocra delle case torri, i profumi di una cucina a base di legumi, pomodori e verdure, qualche zaffata vinosa. E la sera di carni di agnello arrostite sulla brace. Cassano ha una forte vocazione agro - turistica. Tonino Giorgio, storico della città, ha pubblicato come supplemento al "Pellicano", periodico del Comune, un opuscolo che, oltre ad essere una guida al bello e all'antico di Casa Jani, dà tutte le indicazioni sulle aziende dove è possibile vivere tra campi, boschi e feste popolari, giorni sereni. La pace dello spirito si trova nell' "Oasi di Santa Maria del Circito", e soprattutto il santuario -convento di "Santa Maria degli Angeli ". Fu costruito nel 1469 intorno ad una grotta nella quale era affrescata un'immagine della Madonna del Bambino e scoperta nel 1250 da un pio sacerdote. E' meta continua di pellegrinaggi. Cassano Murge, sempre pronta in ogni stagione a regalare sensazioni di montagna. Trifolati, fritti, al forno con le patate, con il riso, con la pasta, con le uova, con le salsicce, con l'agnello e i lampascioni, sott'olio, gratinati, i cardoncelli sono sempre una ghiottoneria. La ricetta più comune è trifolarli. Si tagliano i funghi a pezzi e si fanno cuocere in padella con olio (anche con un po' di burro) e aglio (in camicia). A metà cottura si sala e si aggiunge un mezzo bicchiere di vino bianco e si lascia sfumare. Servire con prezzemolo fresco tagliuzzato. E' un contorno dagli straordinari sapori. Un piatto da accompagnare con crostini di pane e da innaffiare con vini bianchi o rosati. E' più buono il porcino (boletus edulis) o il cardoncello (pleurotus eryngei e ferulae)? Sono due funghi reali e come tali non meritano confronti. I primi crescono nei boschi di faggio, di cerro, di castagno. I secondi, più discretamente tra le pietraie e la gariga della Murgia, all'ombra di ferule o cardi selvatici. Così. mentre il porcino ha profumi e sapori intensi, il cardoncello è più discreto per cui si può cucinare con carni, pesce, verdure e legumi senza condizionare i vari sapori ed è per questo assai apprezzato da chef di vaglio. Alla cottura resiste benissimo rimanendo carnoso e corposo. Il cardoncello contiene mediamente dall'85% al 95% di acqua, il 4-5% di zuccheri, il 3,8-4% di proteine, lo 0,4-0,7% di grassi; sono presenti in esso tutti gli amminoacidi principali e le vitamine con un buon livello, insolito in vegetali, di biotina. Il fungo per il basso contenuto di grassi, per la presenza d'importanti vitamine, per il valore energetico ridotto (28 calorie ogni 100 grammi) è impiegato in diete ipocaloriche. I terreni poveri perché appunto sassosi dove ha casa il cardoncello, sono molto spesso sottoposti a spietramento per far posto a campi per la coltivazione di grano, il che comporta la distruzione dell'habitat del nostro prelibato e umile cardoncello. Altro vantaggio del cardoncello (tanto per non fare confronti con il porcino) è la facilità di coltivazione, persino in casa!

19 17 novembre 2012 Da Merck Serono 1 milione di euro per ricerca innovativa su Sclerosi Multipla Merck Serono lancia Grant for Multiple Sclerosis Innovation. In palio 1 mln di euro per la ricerca innovativa nella Sclerosi Multipla, volta al massimo beneficio per i pazienti, condotta da ricercatori universitari. Progetti a sito web Proclamazione a congresso Ectrims di Copenhagen. Possibili temi delle ricerche: patogenesi di SM, markers predittivi di risposta al trattamento e nuovi potenziali trattamenti. 19 SANITÀ TECNOLOGIA nmiopia, ASTIGMATISMO E IPERMETROPIA: COME LIBERARSI DAI COSTI Occhiali e lenti a contatto addio Dalla chirurgia con il laser interventi risolutivi nnicola SIMONETTI Libertà dalla dipendenza da occhiali e lenti a contatto. Potremmo farne a meno grazie a nuove tecnologie che riparano alla base i difetti (miopia da lieve a grave, astigmatismo di ogni tipo, ipermetropia; esse non sono malattie ma semplici difetti di refrazione) che rendono indispensabili quelle protesi. La chirurgia rifrattiva (fotocheratotomia che tratta gli strati superficiali della cornea; Lasik con laser ad eccimeri che agisce sugli strati più profondi della cornea, ilasik con laser ad eccimeri a femtosecondi che incide la cornea in assenza di lama) rimodella il profilo della cornea e, quindi, corregge i difetti, rendendo pleonastico l uso di protesi (oc- chiali e lenti a contatto). Il costo di queste protesi non è indifferente: un venticinquenne che ne abbia bisogno, nei prossimi 25 anni, spenderà dollari per l acquisto di lenti a contatto o circa per occhiali. Un intervento eseguito con ilasik Abbott costa, in media, per occhio. L'apparecchiatura costa mila. (aberrometro, due laser e strumentazione connessa). La novità è rappresentata da un innovativa tecnologia di correzione della vista: ilasik Abbott che si basa sul solo uso (innocuo) di laser dopo mappatura 3-D che registra le caratteristiche della visione di ciascun occhio del singolo soggetto (come un impronta digitale) e, quindi, crea, senza usare lama, un aper - tura della cornea, la rimodella e richiude il tutto. Una correzione personalizzata che fa raggiungere la migliore acuità visiva possibile a qualunque età, fino a supertare i dieci decimi. Il 100% degli operati supera le prove cliniche per il conseguimento della patente e può praticare sport di precisione. Nasa ed esercito Usa consentono l uso di ilasik Abbott per la correzione della vista di tiratori scelti, piloti di caccia, astronauti e militari. La piattaforma Laser di ultima generazione ilasik, personalizzata, combinata con Laser ad eccimeri ed a femtosecondi è considerata all avanguardia con oltre 20 anni di esperienza e 15 milioni di interventi eseguiti in tutto il mondo. La versione innovativa perfeziona l apparecchio. La tecnica non è per tutti né utilizzabile da chiunque. Essa va usata in pazienti per i quali non vi siano controindicazioni e sottoposti dice il prof. Galan (presidente società oftalmologia triveneta) - ad attenta visita preoperatoria per la valutazione globale del difetto. Le tecnologie attuali permettono di determinare tutte le caratteristiche individuali della visione per un trattamento personalizzato sulle necessità del singolo occhio (prof. Scipione Rossi, v.presidente assoc.it. chirurgia cataratta e rifrattiva). Per quanto riguarda la cataratta, utilizzato (ne abbiamo già parlato) Il Laser a femtosecondi (il primo esemplare in Europa dal settembre 2011 a Milano dal prof. Lucio Buratto che lo usa e perfeziona) che utilizza nanotecnologie esegue tagli al millesimo di millimetro e consente quasi immediato recupero. A Bari, chirurgia refrattiva e della cataratta trova massimi successi presso la clinica oculistica dell uni - versità diretta dal prof. Carlo Sborgia. UN FARMACO DALLA RICERCA ITALIANA Tumore pancreas qualche speranza nsteve Jobs Per la malattia di Steve Jobs, il tumore neuroendocrino (NET) del pancreas, Importante novità degli ultimi giorni (prof.sa Tomasetti): individuato (ricerca italiana al primo posto) farmaco a bersaglio molecolare, agente sui meccanismi di crescita delle cellule tumorali, il cui prototipo everolimus ha raddoppiato - dice il prof. Stefano Cascinu, presidente oncologi medici italiani - il tempo di sopravvivenza libero da progressione di malattia in linea con la tendenza di portare il tumore alla cronicizzazione. I NET sono neoplasie complesse che si manifestano negli apparati digerente e polmonare dove le cellule endocrine presenti iniziano a proliferare lentamente in modo abnorme e formano masse tumorali dando segno di sé ad invasione e mestasi (60%) costituite nel 75% dei casi. Riconoscibili in fase utile solo i tumori funzionanti che producono ormoni. I trattamenti vanno dalla chirurgia (laparoscopica o aperta per riduzione od asportazione della massa), analoghi di Somatostatina. L'immissione di Everolimus (la forma farmaceutica di 30 compresse - 1 al dì - 5 mg costa euro ; 10 mg- euro ; per il SSN tariffa concordata) dà speranze e certezze. VILDAGLIPTIN Diabete nuova arma Diabete, colpiti nel 2002; nel 2010: crescita di costi SSN 300 mln /anno (9,2 mld totale). L'abnorme passaggio ipo-iper-glicemia genera sostanze infiammatorie, stress ossidativi, più complicanze (vasi retinici, renali, sistema nervoso, grossi vasi, infarto, ictus, arteriopatia periferica). Difficile raggiungere il compenso glicemico. Su Diabetes Care studio clinico dimostra che vildagliptin riduce fluttuazioni glicemiche acute, stress ossidativo e stato infiammatorio (prof. Paolisso, Università Napoli).

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21 17 novembre LE SCADENZE FISCALI Lunedì 26 novembre. Termine per la presentazione in via telematica, da parte degli operatori intracomunitari mensili, degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti di beni e delle prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di ottobre. Venerdì 30 novembre. Versa - mento del secondo acconto dell IRPEF, dell IRES e dell IRAP dovute per l anno 2012; Termine per procedere alla regolarizzazione dei versamenti delle imposte e ritenute non effettuate o effettuati in misura insufficiente entro il 16 novembre mediante il ravvedimento operoso, usufruendo della riduzione delle sanzioni; Versamento dell imposta di registro sui contratti di locazione stipulati in data 1 novembre 2012 o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 novembre 2012; Termine per la comunicazione degli elenchi degli acquisti e cessioni di beni e delle prestazioni di servizio effettuate e ricevute nel mese di novembre di importo superiore a 500 nei confronti di soggetti residenti nei Paesi black-list. FISCALMENTE IL CASO noperazione DI LEASING PER UN IMPIANTO DI PRODUZIONE ENERGETICA Contratti di cessione crediti: nuovo chiarimento del Fisco nemilia CIMINIELLO E CHIARA DAMMACCO Il Fisco interviene ancora sul trattamento fiscale dei contratti di cessione di crediti, nell ambito di un operazione di leasing, relative ad un impianto per la produzione energetica (c.d. crediti GSE). Viene così individuata la corretta disciplina applicabile, ai fini delle imposte indirette, al contratto di cessione di crediti stipulato a garanzia dell esatto adempimento degli obblighi di pagamento gravanti sull utilizzatore a seguito della stipula del contratto di leasing. Cessione dei crediti e leasing. Già con ris. n. 278/E/2008 l Agenzia delle Entrate aveva chiarito che la cessione di crediti è un negozio dotato di una propria causa giuridica in quanto svolge un autonoma funzione economico-sociale che non viene compressa anche in presenza di un collegamento con lo schema unitario del contratto di leasing. In sostanza, le cause giuridiche che caratterizzano, rispettivamente, il contratto di cessione di crediti ed il contratto di leasing non sono riconducibili ad un unica ragione economico-sociale e, pertanto, la tassazione applicabile a tali operazioni deve essere definita autonomamente. Nella risoluzione il Fisco chiariva che, ai fini dell imposta sul valore aggiunto, detto contratto può dar luogo a: - operazioni di natura finanziaria, rientranti nel campo applicativo dell IVA tra le operazioni esenti, ex articolo 10, primo comma, n.1), del Dpr. n. 633/1972; - operazioni di natura non finanziaria, escluse dal campo applicativo dell IVA. In particolare, rientrano nel campo di applicazione dell IVA, ai sensi dell articolo 3, secondo comma, n. 3), del DPR n. 633 del 1972, se effettuate dietro corrispettivo, le operazioni finanziarie mediante la negoziazione, anche a titolo di cessione pro soluto, di crediti,. La circostanza che il contratto di cessione di crediti venga stipulato per garantire l adem - pimento delle obbligazioni derivanti dalla stipula di un contratto di locazione finanziaria esclude che lo stesso possa essere ricondotto tra le operazioni di natura finanziaria. Tale contratto risulta, pertanto, escluso dall applicazione dell IVA ai sensi dell arti - colo 2, terzo comma, lettera a), del DPR n. 633/1972, secondo cui non sono considerate cessioni di beni: a) le cessioni che hanno per oggetto denaro o crediti in denaro. In considerazione del principio di alternatività Iva-Registro di cui all articolo 40 del TUR, trova, quindi, applicazione l imposta di registro. In particolare, l articolo 6 della Tariffa, parte prima, allegata al TUR, stabilisce la tassazione con l aliquota dello 0,50 % per le cessioni di crediti, compensazioni e remissioni di debiti, quietanze. Sempre con la risoluzione n. 278/2008, il Fisco aveva chiarito che l imposta di registro proporzionale con aliquota dello 0,50% si applica ai contratti di cessione di crediti, ancorché stipulati a garanzia dell esatto adempimento delle obbligazioni derivanti da un precedente o contestuale rapporto di debito. Quando l importo dei crediti ceduti non è determinato al momento della registrazione dell atto di cessione, per la determinazione dell imposta dovuta si ritengono applicabili le modalità di tassazione previste dall articolo 35, comma 1, del TUR, per i contratti a prezzo indeterminato. Tale articolo dispone che Se il corrispettivo deve essere determinato posteriormente alla stipulazione di un contratto, l imposta è applicata in base al valore dichiarato dalla parte che richiede la registrazione, salvo conguaglio o rimborso dopo la determinazione definitiva del corrispettivo, da denunciare a norma dell articolo 19. Analogamente, la base imponibile dell atto di cessione dei crediti deve essere determinata sulla base del valore dei crediti dichiarato in via presuntiva dalla parte, salvo conguaglio o rimborso dopo la determinazione definitiva dell ammontare degli stessi. In buona sostanza, il contribuente che richiede la registrazione dell atto di cessione dei crediti deve dichiarare il valore presunto dei crediti per l intera durata del contratto, che deve essere determinato sulla base di criteri attendibili (ad es. la produttività dell im - pianto). Fi s c o i n Au l a L utilizzo del cosiddetto metodo di accertamento sintetico del reddito non può accrescere in modo abnorme l imponibile presunto sulla base del possesso di un immobile gravato da mutuo, rispetto al caso in cui il medesimo immobile sia acquisito senza ricorrere ad un finanziamento ipotecario. È questo, in estrema sintesi, il pensiero espresso dalla Commissione Tributaria Provinciale di Terni (Pres. Zingarelli, Rel. Riccardi) con recentissima sentenza, nella quale è stata fornita una lettura costituzionalmente orientata delle modalità di calcolo afferenti il reddito - metro. Il fatto. Una contribuente proponeva ricorso avverso alcuni Avvisi di Accertamento emessi dall Agenzia delle Entrate con cui veniva accertato un maggior reddito imponibile a seguito dell applicazione del c.d. redditometro (art. 38, c. 4 e 5, La rata del mutuo non può "gonfiare" il Redditometro D.P.R. n.600/73). Il maggior reddito era individuato prendendo a riferimento anche la disponibilità di due immobili gravati da mutuo ipotecario e di una collaboratrice familiare. In particolare, si contestava la metodologia adottata dall Ufficio per addivenire alla costruzione del reddito sintetico, il conteggio in relazione alle abitazioni gravate da mutuo, la influenza della entità delle rate di questo ai fini dell entità dell accertamento. La decisione. Il Collegio di merito ha inteso dapprima riepilogare la funzione e natura del c.d. reddi - tometro e come giochino gli elementi indice individuati dal legislatore. In particolare (questo è l ele - mento su cui si era maggiormente incentrato il contrasto tra le parti) è stata analizzata l incidenza della sottoscrizione di un mutuo e della relativa assunzione dell obbligo di rimborso delle rate. Come noto la funzione del c.d. redditometro è quella di individuare fatti sin - tomo di capacità reddituale. In concreto, tra i vari elementi indicativi di capacità reddituale l Ufficio aveva considerato la superficie dell immobile di proprietà della signora, lo aveva moltiplicato per il valore unitario base e addizionato all importo delle rate di mutuo gravanti sull immobile. Il numero a cura di Giuseppe Ciminiello così ottenuto era stato poi molti - plicato per il coefficiente 4 (normativamente previsto). Secondo l as - sunto della ricorrente, però, fermi i mq ed il valore/mq base della sua proprietà, la somma rappresentativa delle rate di mutuo pagate doveva essere addizionata alla somma ottenuta moltiplicando il coefficiente correttivo 4 al valore complessivo della sua proprietà (mq x valore base = x 4 + rate mutuo pagate). Mentre secondo il Fisco la addizione del valore dell immobile doveva essere prima addizionato all importo delle rate di mutuo, e solo poi, la somma così ottenuta, moltiplicata per il coefficiente correttivo. Il risultato dell uno o dell altro percorso, ha spiegato il Collegio, è macroscopicamente diverso, portando ad individuare una capacità (imponibile) di reddito l una quasi doppia dell altra. Il Collegio, in tema, ha ritenuto di poter condividere la tesi interpretativa proposta dalla ricorrente. Innanzi tutto è stato evidenziato come il tenore letterale della norma fosse di per sé ambiguo, limitandosi ad affermare la necessità di un aumento, ma senza minimamente specificare in quale fase del processo di calcolo tale aumento debba essere applicato. Pertanto, hanno soggiunto i giudici, ciò implica che quella previsione sia assoggettata alle ordinarie regole ermeneutiche, tra cui, primariamente, quella teleologica, finalizzata alla ricerca della ratio legis.

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23 17 novembre 2012 COLLEGAMENTI AEREI - ORARI IN VIGORE DAL 27/10/2012 AL 30/03/ Partenze da BARI Compagnia Part. Arr. Frequenza Note BERLINO Airberlin 18:00 20:10 MaV da 09/11/12 a 19/03/13 BOLOGNA Ryanair 07:50 09:10 V da 16/11/12 a 14/12/12 Ryanair 08:00 09:20 V da 21/12/12 a 29/03/13 Ryanair 08:05 09:25 L da 12/11/12 a 24/12/12 Ryanair 08:15 09:35 MeGS da 27/12/12 a 05/01/13 Ryanair 08:15 09:35 MaMeGS da 08/11/12 a 22/12/12 Ryanair 11:35 12:55 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 16:35 17:55 D da 23/12/12 a 23/12/12 Ryanair 17:35 18:55 L da 31/12/12 a 31/12/12 Ryanair 22:15 23:35 LD da 11/11/12 a 23/12/12 Ryanair 22:15 23:35 D da 30/12/12 a 06/01/13 Ryanair 22:25 23:45 S da 22/12/12 a 22/12/12 Ryanair 22:30 23:50 V da 09/11/12 a 29/03/13 BRUSSELS CHARLEROI Ryanair 11:30 13:55 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 14:25 16:50 Ma da 14/11/12 a 19/12/12 Ryanair 14:35 17:00 Ma da 26/12/12 a 26/12/12 Ryanair 19:50 22:15 V da 21/12/12 a 21/12/12 BUCAREST W!ZZ 08:40 10:20 Me da 05/12/12 a 05/12/12 W!ZZ 12:55 14:35 MaGS da 08/12/12 a 22/12/12 W!ZZ 12:55 14:35 MaGS da 27/12/12 a 22/01/13 W!ZZ 12:55 14:35 MaS da 30/10/12 a 01/12/12 BUDAPEST W!ZZ 13:40 15:10 MeD da 31/10/12 a 27/03/13 CAGLIARI Ryanair 12:05 13:35 L da 24/12/12 a 24/12/12 Ryanair 16:25 17:55 Me da 07/11/12 a 27/03/13 Ryanair 16:35 18:05 L da 31/12/12 a 25/03/12 Ryanair 16:35 18:05 L da 12/11/12 a 17/12/12 Ryanair 18:00 19:30 V da 09/11/12 a 29/03/13 Ryanair 20:10 21:40 S da 10/11/12 a 30/03/13 CATANIA - SIGONELLA Blu-Express 11:35 12:45 MaVD da 09/11/12 a 05/12/12 COLONIA Germanwings 09:45 11:55 V da 02/11/12 a 29/03/13 Germanwings 13:25 15:35 D da 28/10/12 a 24/03/13 DUSSELDORF WEEZE Ryanair 17:55 20:25 Ma da 20/11/12 a 18/12/12 Ryanair 18:05 20:35 V da 21/12/12 a 04/01/13 Ryanair 19:15 21:45 S da 17/11/12 a 30/03/13 FRANCOFORTE HAHN Ryanair 13:05 15:15 S da 10/11/12 a 15/12/12 Ryanair 14:40 16:50 Me da 19/12/12 a 02/01/13 Ryanair 18:30 20:40 MaG da 08/11/12 a 18/12/12 Ryanair 18:30 20:40 GS da 22/12/12 a 29/12/12 GENOVA Ryanair 12:55 14:20 L da 24/12/12 a 24/12/12 Ryanair 16:20 17:45 LMeV da 07/11/12 a 21/12/12 Ryanair 16:20 17:45 MeV da 26/12/12 a 04/01/13 Ryanair 17:05 18:30 D da 11/11/12 a 24/03/13 KARLSRUHE - BADEN Ryanair 09:45 11:45 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 10:15 12:15 G da 08/11/12 a 28/03/13 LONDRA GATWICK Easyjet 12:20 15:20 S da 17/11/12 a 09/02/13 Easyjet 12:25 15:25 Me da 07/11/12 a 27/03/13 LONDRA STANSTED Ryanair 06:25 08:30 D da 11/11/12 a 24/03/12 Ryanair 10:20 12:25 L da 24/12/12 a 24/12/12 Ryanair 10:40 12:45 L da 31/12/12 a 31/12/12 Ryanair 10:45 12:50 V da 30/11/12 a 29/03/13 Ryanair 11:05 13:10 V da 23/11/12 a 23/11/12 Ryanair 14:00 16:05 Me da 26/12/12 a 26/12/12 Ryanair 14:20 16:25 LMe da 12/11/12 a 19/12/12 Ryanair 21:40 23:45 S da 22/12/12 a 05/01/13 MALTA Ryanair 20:15 21:40 S da 10/11/12 a 30/03/13 Ryanair 22:00 23:25 Ma da 13/11/12 a 18/12/12 MILANO LINATE Alitalia 06:25 07:55 LMaMeG da 03/12/12 a 13/12/12 Alitalia 06:25 07:55 LMaMeGV da 07/11/12 a 30/11/12 Alitalia 09:10 10:40 LMaMeGV da 09/11/12 a 25/12/12 Alitalia 09:10 10:40 LMeGV da 27/12/12 a 02/01/13 Alitalia 09:25 10:55 SD da 09/12/12 a 30/03/13 Alitalia 12:30 14:00 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 23/12/12 Alitalia 12:30 14:00 LMaMeGVSD da 27/12/12 a 13/01/13 Alitalia 15:10 16:40 LMaMeGV da 06/11/12 a 06/12/12 Alitalia 15:10 16:40 LMaMeGV da 10/12/12 a 21/12/12 Alitalia 15:10 16:40 MeSD da 22/12/12 a 26/12/12 Alitalia 17:05 18:35 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 30/03/13 Alitalia 21:00 22:30 LMaMeGVD da 08/11/12 a 06/12/12 Alitalia 21:00 22:30 LMaMeGVD da 09/12/12 a 24/12/12 Alitalia 21:00 22:30 MaMeV da 26/12/12 a 02/01/13 MILANO MALPENSA Easyjet 09:30 11:05 D da 28/10/12 a 24/03/13 Easyjet 09:35 11:10 LGVS da 08/11/12 a 17/12/12 Easyjet 09:35 11:10 LMaMeGVS da 18/12/12 a 24/12/12 Easyjet 09:35 11:10 LMaMeGVS da 26/12/12 a 07/01/13 Easyjet 19:55 21:30 L da 24/12/12 a 31/12/12 Easyjet 20:50 22:25 MaMeGVD da 26/12/12 a 06/01/13 Easyjet 20:50 22:25 LMaMeGVD da 28/10/12 a 23/12/12 MILANO - BERGAMO Ryanair 06:25 08:00 LMaMeGVSD da 08/11/12 a 23/12/12 Ryanair 06:25 08:00 MeGVSD da 27/12/12 a 06/01/13 Ryanair 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28/03/13 PARIGI BEAUVAIS Ryanair 07:00 09:45 L da 24/12/12 a 24/12/12 Ryanair 07:15 10:00 L da 31/12/12 a 31/12/12 Ryanair 09:35 12:20 Me da 07/11/12 a 19/12/12 Ryanair 09:40 12:25 L da 12/11/12 a 17/12/12 Ryanair 10:00 12:45 Me da 26/12/12 a 26/12/12 Ryanair 10:20 13:05 D da 28/10/12 a 24/03/13 Ryanair 14:20 17:05 S da 10/11/12 a 30/03/13 Ryanair 14:40 17:25 V da 09/11/12 a 29/03/13 PISA Ryanair 12:30 13:55 L da 12/11/12 a 25/03/13 Ryanair 12:40 14:05 V da 09/11/12 a 29/03/13 Ryanair 17:00 18:25 LMeV da 07/11/12 a 21/12/12 Ryanair 17:00 18:25 LMeV da 26/12/12 a 29/03/13 Ryanair 17:15 18:40 MaG da 27/12/12 a 28/03/13 Ryanair 17:15 18:40 MaG da 08/11/12 a 20/12/12 Ryanair 17:25 18:50 S da 10/11/12 a 30/03/13 Ryanair 18:30 19:55 D da 11/11/12 a 24/03/13 PRAGA W!ZZ 08:20 10:10 MaS da 30/10/12 a 11/12/12 W!ZZ 08:20 10:10 MaGS da 13/12/12 a 22/12/12 W!ZZ 08:20 10:10 GS da 27/12/12 a 05/01/13 ROMA CIAMPINO Ryanair 06:40 07:40 LMaMeGVS da 07/11/12 a 22/12/12 Ryanair 06:40 07:40 MeGVS da 27/12/12 a 05/01/13 Ryanair 08:35 09:35 D da 11/11/12 a 24/03/13 ROMA FIUMICINO Alitalia 07:00 08:05 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 30/03/13 Alitalia 07:50 08:55 MeVS da 07/12/12 a 14/12/12 Alitalia 07:50 08:55 LMaMeGVS da 08/11/12 a 05/12/12 Alitalia 07:50 08:55 LMeS da 29/12/12 a 07/01/13 Alitalia 07:50 08:55 MeVS da 19/12/12 a 22/12/12 Alitalia 11:15 12:20 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 17/11/12 Alitalia 11:15 12:20 LMaMeGVS da 19/11/12 a 07/12/12 Alitalia 11:15 12:20 LMaMeGV da 10/12/12 a 21/12/12 Alitalia 11:15 12:20 LMaMeGVD da 29/12/12 a 04/01/13 Alitalia 15:05 16:15 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 24/12/12 Alitalia 15:05 16:15 LMaMeGVSD da 26/12/12 a 30/03/13 Alitalia 19:25 20:30 LMaMeGVSD da 28/10/12 a 23/12/12 Alitalia 19:25 20:30 LMaMeGVSD da 26/12/12 a 30/03/13 STOCCARDA Germanwings 13:10 15:00 VD da 09/11/12 a 29/03/13 TIMISOARA Carpatair 09:45 12:15 LMeV da 29/10/12 a 29/03/13 TIRANA Bellair 08:30 09:20 L da 05/11/12 a 28/03/13 Bellair 12:50 13:40 Ma da 06/11/12 a 28/03/13 Bellair 17:00 17:50 VS da 02/11/12 a 28/03/13 Bellair 17:30 18:20 Me da 08/11/12 a 28/03/13 Bellair 20:00 20:30 GD da 04/11/12 a 28/03/13 TORINO Alitalia 09:20 11:00 Me da 31/10/12 a 27/03/13 Ryanair 09:40 11:25 S da 10/11/12 a 30/03/13 Ryanair 10:20 12:05 MaG da 08/11/12 a 20/12/12 Ryanair 10:20 12:05 MaG da 27/12/12 a 28/03/13 Ryanair 13:10 14:55 L da 31/12/12 a 31/12/12 Alitalia 14:20 16:00 LV da 16/11/12 a 30/11/12 Alitalia 14:45 16:25 L da 31/12/12 a 31/12/12 Alitalia 14:55 16:3 LMeV da 03/12/12 a 28/12/12 Ryanair 20:05 21:45 LMeVD da 07/11/12 a 23/12/12 Ryanair 20:05 21:45 MeVD da 26/12/12 a 06/01/13 TRIESTE Ryanair 15:05 16:25 MaGS da 08/11/12 a 22/12/12 Ryanair 15:05 16:25 MaGS da 27/12/12 a 30/03/13 VENEZIA Alitalia 08:40 09:55 LMaMeGVS da 05/11/12 a 07/12/12 Alitalia 08:40 09:55 LMaMeGVS da 10/12/12 a 17/12/12 Alitalia 08:40 09:55 GVS da 20/12/12 a 28/12/12 Alitalia 08:40 09:55 LGV da 31/12/12 a 07/01/13 Volotea 08:55 10:15 L da 29/10/12 a 17/12/12 Volotea 08:55 10:15 L da 31/12/12 a 31/12/12 Volotea 12:30 13:50 S da 22/12/12 a 22/12/12 Volotea 19:05 20:25 D da 28/10/12 a 16/12/12 Volotea 19:25 20:45 G da 08/11/12 a 13/12/12 Alitalia 20:00 21:15 LMaMeGVSD da 05/11/12 a 30/03/13 Volotea 20:15 21:35 V da 09/11/12 a 14/12/12 Volotea 20:15 21:35 G da 20/12/12 a 20/12/12 Volotea 20:50 22:10 V da 28/12/12 a 28/12/12 Volotea 21:05 22:25 D da 23/12/12 a 23/12/12 Volotea 21:25 22:45 V da 21/12/12 a 21/12/12 Volotea 21:25 22:45 D da 30/12/12 a 30/12/12 Volotea 21:50 23:10 G da 27/12/12 a 03/01/13 VENEZIA-TREVISO Ryanair 06:45 08:10 L da 24/12/12 a 24/12/12 Ryanair 09:40 11:05 V da 09/11/12 a 29/03/12 Ryanair 10:00 11:25 Me da 26/12/12 a 26/12/12 Ryanair 10:20 11:45 LMeS da 10/11/12 a 22/12/12 Ryanair 10:20 11:45 MeS da 29/12/12 a 05/01/13 Ryanair 13:05 14:30 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 13:40 15:05 G da 08/11/12 a 28/03/13 Ryanair 14:20 15:45 Ma da 13/11/12 a 18/12/12 Ryanair 20:45 22:05 V da 09/11/12 a 29/03/13 Ryanair 20:50 22:10 D da 11/11/12 a 24/03/13 VERONA Volotea 08:55 10:20 S da 22/12/12 a 22/12/12 Volotea 16:40 18:05 G da 20/12/12 a 20/12/12 Volotea 17:15 18:40 V da 28/12/12 a 28/12/12 Volotea 17:30 18:55 D da 23/12/12 a 23/12/12 Volotea 17:50 19:15 D da 30/12/12 a 30/12/12 Volotea 18:15 19:40 G da 27/12/12 a 03/01/13 ZURIGO Helvetic 14:15 16:05 D da 28/10/12 a 24/03/13 Helvetic 14:50 16:40 LMeGV da 29/10/12 a 29/03/13 Arrivi a BARI Compagnia Part. Arr. Frequenza Note BERLINO Airberlin 13:00 15:10 MaV da 09/11/12 a 19/03/13 BOLOGNA Ryanair 06:05 07:25 V da 16/11/12 a 14/12/12 Ryanair 06:15 07:30 V da 21/12/12 a 29/03/13 Ryanair 06:20 07:40 L da 12/11/12 a 24/12/12 Ryanair 06:30 07:50 MeGS da 27/12/12 a 05/01/13 Ryanair 06:30 07:50 MaMeGS da 08/11/12 a 22/12/12 Ryanair 09:50 11:10 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 15:50 17:10 L da 31/12/12 a 31/12/12 Ryanair 18:20 19:40 D da 23/12/12 a 23/12/12 Ryanair 20:30 21:50 LD da 11/11/12 a 23/12/12 Ryanair 20:30 21:50 D da 30/12/12 a 06/01/13 Ryanair 20:40 22:00 S da 22/12/12 a 22/12/12 Ryanair 20:45 22:05 V da 09/11/12 a 29/03/13 BRUSSELS CHARLEROI Ryanair 08:50 11:05 D da 11/11/12 a 24/03/13 Ryanair 11:45 14:00 Me da 14/11/12 a 19/12/12 Ryanair 11:55 14:10 Me da 26/12/12 a 26/12/12 Ryanair 17:10 19:25 V da 21/12/12 a 21/12/12 BUCAREST W!ZZ 06:25 08:10 Me da 05/12/12 a 05/12/12 W!ZZ 10:40 12:25 MaGS da 08/12/12 a 22/12/12 W!ZZ 10:40 12:25 MaGS da 27/12/12 a 22/01/13 W!ZZ 10:40 12:25 MaS da 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