Nuovi uffici nel quartiere dei Revocati a Cosenza

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1 Progetti Alain P. Lusardi In questi ultimi anni, in Italia, l architettura sembra tornare ad essere, per le amministrazioni pubbliche, uno degli strumenti più riconoscibili ed efficienti per costruire consenso attorno ad un progetto politico di riforma sociale, economica e culturale e per giungere al miglioramento della qualità della vita degli abitanti. Molte città (Firenze, Milano, Napoli, Roma, Salerno) stanno dimostrando, infatti, una vitalità inconsueta e una capacità di iniziativa per sbloccare uno stallo e una stagnazione che pesava da decenni su di esse. In questo fecondo laboratorio, anche la città di Cosenza corvino + multari architetti associati Nuovi uffici nel quartiere dei Revocati a Cosenza Inquadramento urbanistico dell intervento. Nella pagina a fianco: fronte su via S. Martino. FOTOGRAFIE Paolo Cappelli e Stefano Greco (Idra Photoproduzioni) si è risvegliata e ha voluto cambiare volto, chiedendo a due giovani napoletani, Corvino e Multari, di interpretare la sua visione politica, culturale e sociale, propulsa allo sviluppo e alla trasformazione urbana, in un area degradata ed abbandonata del centro. Nella città calabra, l approvazione della variante generale al piano regolatore negli anni 90 aveva, infatti, posto le basi per l attuazione di nuovi programmi di riqualificazione urbana, progetti di grande innovazione per la costruzione della città del terzo millennio. Il viale Parco, simile a quello del Paseo de Gracia di Barcellona, la città dei ragazzi di Andrea Gambardella, i progetti per il recupero del centro, il rinnovato centro civico Piazza dei Bruzi con l ermo di Mimmo Paladino (Corvino e Multari), il ponte sul fiume Crati di Santiago Calatrava, il progetto per l area della vecchia stazione di piazza Matteotti, il recupero dell intero complesso dell ex G.I.L. (cinema Italia e Sala della Musica), Piazza Fera di Pietro Caruso sono segni tangibili dell impegno consapevole e coraggioso di una committenza pubblica in grado di attivare un processo di modernizzazione della spazio urbano e di rilancio della sua immagine. Il recupero dell area dell ex-mercato ortofrutticolo, nel quartiere dei Revocati, è un esempio paradigmatico di questo nuovo investimento sul valore del progetto. Sotto il profilo funzionale, questo recupero aveva come finalità quella di conseguire una completa e compiuta integrazione delle principali componenti previste, tecnico-funzionale, economico-finanziaria ed organizzativo-gestionale, per realizzare un insediamento centrale dinamico con forte diversificazione di funzioni, capace di concretizzare la innovativa sinergia tra le capacità tecniche, operative e finanziarie di diversi soggetti pubblici e privati. I termini del sodalizio pubblico-privato prevedono, infatti, che il comune conceda un diritto di superficie per 90 anni su un area di circa 400 m 2, mentre la ditta aggiudicataria offra in contropartita il Centro multimediale e telematico, comprensivo di due salette proiezioni, una videoteca, una serie di postazioni di lavoro informatiche, attrezzature ed arredi. Compito arduo, dunque, che i due progettisti sono riusciti a sintetizzare, quasi alchemicamente, in un linguaggio architettonico chiaro e misurato, proponendo non solo una rinovata qualità architettonico-edilizia (attraverso un mero recupero ), ma anche una più complessa riorganizzazione del tessuto urbano, con un equilibrato mix di funzioni (residenziali e non residenziali) e forti contenuti sociali. Questo intervento ha saputo, infatti, risolvere un concreto problema urbanistico, ricostruendo un identità per un intera parte urbana della città, innescando nuovi processi di dialogo sociale, a partire da un linguaggio fondato su elementi compositivi semplici ma fortemente evocativi ed una efficace capacità di lettura ed interpretazione dei 4 CIL 103

2 Piano terra. Piano tipo. 5 PROGETTI

3 Edificio su via Pasubio. caratteri del contesto, delle problematiche e dei fattori di criticità. Nel 1997, l amministrazione comunale bandisce un confronto pubblico concorrenziale per la realizzazione di un programma integrato di intervento nell area dell ex-mercato ortofrutticolo e zone limitrofe. Il progetto degli architetti Corvino e Multari, presentato dal Consorzio Ciro Menotti di Ravenna, viene scelto dalla commissione giudicatrice e presentato ai cittadini. I lavori iniziano nell autunno del 98 con la dismissione della struttura del mercato e delle officine meccaniche dell ITIS, che danno il via alle prime due fasi del programma di realizzazione. Oltre ai nuovi uffici direzionali ed amministrativi dell azienda ospedaliera di Cosenza, il Programma Integrato di Intervento prevedeva la realizzazione di un terzo lotto di edifici, destinati a residenze, ad uffici privati, a locali commerciali e parcheggi privati, a completamento dell intera area di concorso (per una volumetria complessiva di m 3 ). Il grande isolato a forma trapezoidale, ultimato nella primavera del 2001, non si pone più come il diaframma che divideva la parte vecchia di Cosenza dalla nuova, ma come punto di cerniera, non solo fisico, ma anche funzionale tra questi due mondi, nel pieno rispetto del progetto pensato dalla giunta comunale. Al posto del vecchio mercato, la cui collocazione ha per decenni costituito un grave controsenso urbanistico, oltre che fonte di degrado fisico e sociale, sorge ora una costruzione compatta, la cui immagine di tipologia specialistica è stata sapientemente misurata e ben integrata con la linearità e le necessità del tessuto urbano circostante. All interno, la via S. Martino e la traccia 6 CIL 103

4 Dettaglio costruttivo di facciata. dell ex-mercato ortofrutticolo, perpendicolari tra loro, determinano due spazi urbani con grandi valenze. Il primo si configura come una lunga piazza, aperta sulla via S. Martino, che prevede la fondazione di un piccolo centro espositivo della scienza e della tecnica dell I.T.I.S. A. Monaco, a memoria delle preesistenti officine industriali. Il secondo, sull area di sedime del vecchio mercato, accoglie il grande Centro telematico e multimediale dell amministrazione comunale. Al di sotto dell intero lotto, si colloca un parcheggio interrato, la cui rampa di accesso è collegata con la via S. Martino, asse strutturante dell intero intervento. Il progetto si collega funzionalmente con quanto è stato predisposto nella zona, in particolare per quanto riguarda la struttura preesistente dell ex cinema Italia di piazza Amendola e il collegamento tra via Oberdan e San Francesco d Assisi, mediante la realizzazione di una scalinata. I lunghi prospetti, poggiati su pareti di pietra bianca di Apricena, che inquadrano la trasparenza dell intero basamento e staccano le cortine di laterizio rosso sabbiato, segnate dai profondi tagli delle aperture in vetro e alluminio, mettono in evidenza i piani orizzontali, i luoghi pubblici, che accolgono la città, la storia, la gente del quartiere Revocati. In questo gioco sapiente di pareti in mattoni, che si incastrano nei volumi bianchi dell impianto basilare, si intravede la lezione di Goncalo Byrne. Un orientamento progettuale minimalista scaturito senz altro dalla miscela, distillata e fusa nella propria soggettività, dell insegnamento di Alberto Izzo presso l ateneo federiciano, dell essenziale semplicità di Tadao Ando, dell astrattismo organico di Álvaro Siza, del- 7 PROGETTI

5 l incontro con i protagonisti della nuova architettura europea, David Chipperfield e Gonçalo Byrne, Edouardo Souto de Moura, Herzog & De Meuron. All interno, le singole destinazioni d uso sono organizzate nella linearità dei semplici volumi edilizi, nelle trasparenze delle grandi vetrate e delle scale, nella divisione dei brise-soleil di pietra bianca, nella regola degli spazi. In questo esempio di architettura contemporanea emergono, oltre alla feconda dialettica fra progetto e contesto preesistente, un senso della misura, una cura del dettaglio, una capacità di valorizzare il ruolo comunicativo dei materiali e, soprattutto, una chiarezza linguistica testimoniata dal trasparente rapporto tra forma e funzione, tra spazio e struttura, e una sapiente capacità di relazionare in maniera coerente ciascun elemento con l idea generale complessiva. Un architettura giocata sulla leggerezza, sull essenzialità linguistica, sulle nitide geometrie e pervasa da una linfa innovativa e qualitativa, che va bene al di là dei canoni dell estetica crociana, prodotta peraltro dall insospettabile maturità di giovani architetti al di fuori dell elenco rassicurante dei soliti noti, che fa ben sperare per il prossimo futuro dell architettura contemporanea italiana. Scheda tecnica Progetto: Corvino + Multari architetti associati, Napoli Luogo: Cosenza Committente: Amministrazione comunale di Cosenza Cronologia: 1997 concorso 1998 progetto esecutivo realizzazione Soggetto attuatore: Consorzio Ciro Menotti, Ravenna Impresa: Costruire coop.va a.r.l., Matera Costo: (1ª e 2ª fase) Dimensioni: lotto 4175 m 2 Superficie: 4750 m 2 Volume: m Dettaglio costruttivo di facciata (misure in cm). Legenda 1. tubolare in ferro verniciato (ø 4 cm) 2. profilato piatto in ferro verniciato (2x1 cm) 3. Bauletto in pietra di Trani levigata (tipo biancone 4 cm) 4. mattone semipieno faccia a vista 5. intonaco rustico fratazzato (1 cm) 6. pannello isolante (3 cm) 7. barriera al vapore 8. trave in latero-cemento 9. laterizio forato (8 cm) 10. intonaco premiscelato a base gesso (1,5 cm) 11. profilato in ferro ad L zincato (mm 150x20x5) 12. lamiera di rivestimento in alluminio 13. infissi in alluminio a taglio termico Dettaglio costruttivo di facciata (misure in cm). Legenda 1. infissi in alluminio a taglio termico 2. soglia in pietra di Trani (5,5 cm) 3. mattone semipieno faccia a vista 4. intonaco rustico fratazzato (1 cm) 5. pannello isolante (3 cm) 6. barriera al vapore 7. laterizio forato (12 cm) 8. intonaco premiscelato a base gesso (1,5 cm) 9. pavimento in pietra di Trani lucidato (tipo biancone 30x50x3 cm) 10. massetto di allettamento 11. isolamento acustico 12. solaio in latero-cemento 13. intonaco preiscelato a base gesso 14. profilato a C zincato (mm 200x75x8,5) 15. profilato scatolare zincato (mm 160x80x5) 16. intonaco premiscelato a base gesso 17. laterizio forato (10 cm) 18. intonaco rustico fratazzato 19. barriera al vapore 20. laterizio forato alveolare (12 cm) 21. collante (1 cm) 22. rivestimento in pietra di Trani levigato (tipo biancone 30x60x2 cm) 8 CIL 103

6 Dettaglio di facciata: rivestimento in laterizio, brise solei in pietra di Apricena, finestre a nastro in alluminio. Vista nottura della hall dell ingresso. La scala pubblica. Vista interna. 9 PROGETTI