GUIDA ALLA REDAZIONE DELL ESERCITAZIONE INQUADRAMENTO GENERALE
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- Veronica Battaglia
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1 Università degli Studi di Palermo Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura a.a. 2014/15 LABURBA + : LABORATORI COORDINATI DI URBANISTICA [Prof. Maurizio Carta + Prof. Alessandra Badami] COLLABORATORI Annalisa Contato Carmelo Galati Tardanico Filippo Greco Jessica Smeralda Oliva MODULO INTEGRATIVO Barbara Lino GUIDA ALLA REDAZIONE DELL ESERCITAZIONE INQUADRAMENTO GENERALE #WORKSHOP: New Urban Metabolism Nell ambito del WORKSHOP gli studenti applicheranno il paradigma Re-think, Re-load, Re-cycle attraverso sperimentazioni progettuali di rigenerazione urbana nella città di Palermo, contribuendo alla rielaborazione del Piano Regolatore Generale della città, proponendo progetti e scenari di mutamento compatibili con le nuove esigenze e sensibilità, dove la riqualificazione urbana è capace di integrare la dimensione della sostenibilità economica e del partenariato pubblico/privato con le sfide di una città più creativa, ecologica e intelligente. La sperimentazione progettuale condurrà all individuazione di luoghi, risorse e attività al fine di progettare alcune aree propulsive della città, intervenendo nei luoghi da riciclare, ri-attivando cicli di vita attraverso la ricombinazione di funzioni, risorse, tessuti e architetture ancora efficienti. L esercitazione prevede la redazione di un progetto complesso di rigenerazione urbana attraverso: individuazione delle strategie e degli obiettivi generali, definizione delle politiche e degli attori, pianificazione degli usi e redazione delle norme, progettazione dei luoghi e degli edifici. Il progetto dovrà proporre strategie anche nell ottica della Creativity, Smartness & Greenness, principi in grado di restituire una visione generale di sviluppo e di futuro per la città di Palermo, tenendo conto dell integrazione, della messa a sistema dei luoghi dell offerta culturale, della rigenerazione del contesto economico e sociale, della qualità della vita, della sostenibilità delle scelte progettuali e di tutti quei fattori necessari affinché la città possa svilupparsi come una creative, smart and green city. Il WORKSHOP è articolato in tre fasi: analisi e diagnosi, caso orientato e progetto.
2 RISORSE E VALORI (FASE W1: ANALISI DELLE RISORSE E DEI VALORI) GUIDA ALLA REDAZIONE DELLA TAVOLA 3 1. ANALISI DELLE RISORSE E DEI VALORI La fase di analisi e interpretazione delle risorse e dei valori dell'area di progetto assegnata ai singoli gruppi di lavoro è costituita dalla definizione delle risorse per il progetto che saranno selezionate e messe in valore attraverso gli obiettivi e le strategie che la tavola 3 produce come esito finale. Le analisi e le valutazioni attengono alle aree di selezionate dalla docenza e attribuite agli studenti, e di seguito definite: AREA 1 Parco agricolo di Ciaculli - Maredolce AREA 2 Bandita - Acqua dei Corsari - AREA 3 Romagnolo - Sperone - ASI Brancaccio AREA 4 Foce Oreto - Ex Gasometro Ex Macello - Ferrovia AREA 5 Vucciria - Molo trapezoidale AREA 6 Borgo vecchio - Arsenale AREA 7 Acquasanta - Arenella - Vergine Maria AREA 8 Ex Fiera - Caserma Cascino AREA 9 Lolli - Notarbartolo - Parchi centrali AREA 10 Palazzo reale - Monte di pietà - Itinerario WHL AREA 11. Parco fluviale dell Oreto - Campus universitario - Ospedali AREA 12 Parco fluviale dell Oreto - Borgo Ulivia - Bonagia AREA 13 Monte Pellegrino - Favorita AREA 14 Vergine Maria - Addaura - Roosevelt AREA 15 Mondello - Riserva di Capo Gallo AREA 16 Sferracavallo - Riserva di Capo Gallo AREA 17 Uditore - Cruillas AREA 18 Borgo Nuovo - CEP AREA 19 Boccadifalco - Zootecnico - Mezzomonreale AREA 20 Fondo Uditore - Ex industria tessile Gulì AREA 21 Calatafimi - Ex Ospedale psichiatrico - Ex Caserma Michele Ferrara
3 LABURBA prof. m. carta - prof. a. badami
4 1.1. USI DEL SUOLO (scala 1: Potrà essere utilizzata, in funzione della dimensione dell area di progetto, una diversa scala di rappresentazione inserendo la scala metrica e utilizzando come base la cartografia al fornita dal corso). Nella parte in alto della tavola ciascun gruppo analizzerà il proprio ambito di definendo gli usi e le funzioni in esso evidenziabili e identificandone le risorse. Le analisi e la relativa legenda saranno redatte a partire dalla seguente articolazione: SERVIZI E ATTREZZATURE Direzionalità pubbliche Uffici direzionali (S statali o sovralocali, R regionali, P provinciali, C comunali) Autorità militari e caserme Amministrazione giudiziaria Amministrazioni di pubblica sicurezza Servizi di pubblica utilità Poste Luoghi di culto e aggregazioni religiose Servizi sociali Servizi e attrezzature sanitarie Clinica ospedaliera (S specialistica) Complesso ospedaliero Centri di medicina di base - Centri di medicina d urgenza Cimiteri Servizi scolastici Scuole superiori Scuole dell obbligo Scuole materne ed asili nido Formazione universitaria Alta formazione e centri di ricerca Sede di Università (P pubblica, Pr privata) Servizi e attività culturali e turistici Musei Biblioteche Servizi e attività ricreativi e sportivi Ville e giardini storici Ville, parchi attrezzati e aree da gioco Piccole attrezzature sportive presenti nelle ville, giardini o parchi PATRIMONIO CULTURALE Siti archeologici Palazzi storici Edifici ecclesiastici Edifici per la produzione proto-industriale Monumenti Fortificazioni INFRASTRUTTURE Infrastrutture di viabilità Parcheggi pubblici a raso Parcheggi pubblici sotterranei Aree adibite a parcheggio Parcheggi di pertinenza Infrastrutture di trasporto ferroviario Stazione della metropolitana Stazione ferroviaria di testa Capannoni, depositi e strutture di servizio Aree di sedime ferroviario Infrastrutture di trasporto navale Porto turistico o peschereccio ATTIVITÀ PRODUTTIVE Attività commerciali e professionali Attività commerciali di base Altre attività commerciali Mercati rionali Attività commerciali o espositive temporanee Grande distribuzione (supermercati, ipermercati) Attività ricettive, ricreative e di servizio al turismo Servizi alberghieri Servizi extra-alberghieri Agenzie di viaggio e tour operator Ristoranti Locali notturni (M musicali, R ristorativi) Attività finanziarie e direzionali Istituti bancari e finanziari Assicurazioni Uffici direzionali Attività produttive industriali Altre attività produttive Aree dismesse Aree industriali Aree dei servizi generali Ex tracciati ferroviari, stazioni e depositi Paesaggi vegetali in attesa e paesaggi costieri abbandonati Patrimonio culturale (ville storiche, teatri, ecc.) RESIDENZA Nuclei ed elementi di rilievo storico testimoniale Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica (precedenti al 1965) - Quartieri PEEP
5 1.2. SCHEMI DEGLI USI E DIMENSIONAMENTO A) SCHEMI DEGLI USI Questa analisi consente di completare le analisi dell uso dei suoli schematizzando i sistemi funzionali prevalenti. Si richiede di elaborare degli ideogrammi (orientativamente riconducibili ognuno ad un formato A5) secondo i contenuti descritti di seguito. 1. Tessuti urbani (Tessuti urbani storici, Tessuti urbani consolidati, Tessuti urbani da consolidare); 2. Reti per la mobilità (Rete viaria, Rete del trasporto pubblico, Piste ciclo-pedonali, Nodi di interscambio); 3. Ecologia urbana (Parchi e giardini pubblici, Parchi attrezzati, Parchi territoriali, Corridoi ecologici); 4. Attrezzature e servizi (Scuole, Servizi per la fruizione, Attrezzature sportive, Centri civici, Spazi espositivi, etc.); 5. Geografia degli usi (Luoghi di aggregazione e luoghi centrali, Luoghi del degrado e della marginalità); 6. Trasformazioni dell area di progetto: schematizzare le trasformazioni che ricadono sull area di sulla base della mappa delle trasformazioni redatta nella tavola 1. Si richiede di aggiungere, inoltre, i servizi previsti nell area dal PRG vigente. B) DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI In questa parte della tavola saranno inseriti i dati di sintesi relativi al dimensionamento dei servizi presenti nell ambito di progetto assegnato. Si ricorda che i rapporti minimi sono fissati dal D.M. 1444/68 in misura tale da assicurare per ogni abitante - insediato o da insediare - la dotazione minima, inderogabile, di mq 18 per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico, istruzione o parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie. Il dimensionamento dei servizi presenti nell area oggetto di (sia previsti da D.M. 1444/68 che di livello urbano) sarà redatto compilando le tabelle esposte di seguito. Le tabelle devono essere redatte in un documento formato A4, mentre nella tavola saranno inseriti i valori riportati nelle parti segnalate in grigio e che si riferiscono ai soli dati totali. SERVIZI da D.M. 1444/68 TABELLA DI RIEPILOGO TOTALE SUP. Numero di abitanti Dotazione minima di servizi SERVIZI secondo D.M. 1444/68 (18 mqxab) Dotazione di servizi esistenti ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE ATTREZZATUR Dotazione minima di servizi secondo D.M. 1444/68 (2 mqxab) Dotazione di servizi E DI INTERESSE COMUNE* *Per attrezzature di interesse comune si intende: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi (uffici poste e telegrafi, protezione civile, ecc.) ed altre. ATTREZZATURE PER L ISTRUZIONE AREE PER Dotazione minima di servizi secondo D.M. 1444/68 (4,5 mqxab) Dotazione di servizi L ISTRUZIONE* *Per aree per l'istruzione si intende: asili nido, scuole materne e scuole dell'obbligo sia pubbliche che private.
6 AREE PER PARCHEGGI AREE PER Dotazione minima di servizi secondo D.M. 1444/68 (2,5 mqxab) Dotazione di servizi PARCHEGGI* *Nelle aree a parcheggio vanno inclusi i parcheggi privati ad uso collettivo mentre sono escluse le aree a parcheggio di pertinenza delle residenze da calcolarsi secondo la Legge 122/89 in 1 mq/10 mc di costruzione per gli edifici di nuova realizzazione. SPAZI PUBBLICI ATTREZZATI SPAZI Dotazione minima di servizi secondo D.M. 1444/68 (9 mqxab) Dotazione di servizi PUBBLICI ATTREZZATI* *Per spazi pubblici attrezzati si intende: aree a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade. ALTRI SERVIZI SERVIZI DI INTERESSE URBANO (ZONE F DA PRG) SERVIZI DI Totale (mq) INTERESSE URBANO Descrizione servizio Superficie (mq) 1.3. SCHEDATURA DELLE AREE RISORSA (Nella tavola dovranno essere inserite solo tre schede, mentre tutte le altre dovranno essere consegnate in formate A4). Questa parte della tavola riporta una selezione della più ampia schedatura delle aree in cui i cicli di vita della città sono interrotti. La schedatura, di cui verrà fornito il format in xls, riguarda, quindi, tutte le aree ricadenti entro l'area oggetto di che sono state selezionate e rappresentate nella tav. 1 nella sezione Cicli interrotti della tavola strutturale. 1.2 VALUTAZIONI E OBIETTIVI DEL PROGETTO MATRICE SWOT DEI FATTORI COMPETITIVI Attraverso l esplicitazione di punti di forza (Strengths), punti di debolezza (Weaknesses), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats), la Matrice SWOT prevede l esplicazione dei fattori competitivi dell area utili a definire gli obiettivi e le strategie del progetto. Da un lato si analizzano le componenti endogene dell area: i punti di forza e i punti di debolezza; queste componenti costituiscono sia le invarianti territoriali (risorse consolidate e costituenti solidi valori territoriali), sia le debolezze da potenziare e sulle quali innescare processi di trasformazione per intervenire nell ambito di progetto. L analisi delle componenti endogene è l esito della lettura dell analisi delle risorse e dell estrazione degli elementi strutturali invarianti analizzati nella prima tavola (FASE I). Dall altro lato, in riferimento all agenda delle trasformazioni in atto (FASE II), devono essere estratte le componenti esogene: le opportunità da cogliere e le minacce da sventare nei nuovi processi di trasformazione.
7 Questa fase è di rilevante importanza perché, oltre ad individuare le opportunità già decise che possono costituire un solido supporto per il processo di trasformazione, permetterà di definire le incongruenze di alcune decisioni (in fase o in procinto di attuazione) che non rispettano i valori identitari dell area in questione riconosciuti come cardini strutturanti. Le risorse endogene ed esogene individuate permetteranno, infine, la definizione delle strategie di intervento ed i relativi soggetti da attivare nel progetto di rigenerazione che, nell ipotesi dell esercitazione, si configura come un processo di pianificazione strategica che, per sua stessa definizione, non può che confrontarsi con la dimensione degli attori in gioco nei processi di trasformazione. La Matrice SWOT attingendo alla sostantività e alla precisione delle informazioni prodotte, non si limita ad elencare le speranze e le paure del compilatore, ma produce una chiara definizione degli obiettivi strategici indispensabili per il posizionamento competitivo dell area nel contesto urbano, consentendo di estrarre sinteticamente gli elementi per gli indirizzi di progetto OBIETTIVI STRATEGICI Nella parte in basso della tavola dovrà essere inserito uno schema ideogrammatico che contiene gli indirizzi strategici per l ambito di. Questi indirizzi metteranno in relazione l ambito di progetto con il contesto in trasformazione dell ATI di riferimento. Gli obiettivi strategici così definiti saranno esplicitati in funzione di come contribuiscano, rispettivamente, a sfruttare i punti di forza, eliminare o trasformare le debolezze, sventare le minacce o cogliere le opportunità che quel contesto offre ARTICOLAZIONE DEGLI OBIETTIVI In questa parte della tavola dovranno essere esplicitate le articolazioni degli obiettivi strategici in funzione di quattro schemi relativi ai seguenti cicli di vita urbana: RED; GREY; BROWN; BLU E GREEN.
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