TRIBUNALE DI MILANO RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE. PAGINE VERBALE: n. 146

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1 TRIBUNALE DI MILANO RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE DOTT.SSA ICHINO DOTT.SSA BERTOJA DOTT.SSA RIZZARDI Presidente Giudice a latere Giudice a latere VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 146 PROCEDIMENTO PENALE N /09 R.G. A CARICO DI: BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20 UDIENZA DEL 24/06/2010 MI0005 Aula 1^ Penale Esito: RINVIO AL Caratteri:

2 INDICE ANALITICO PROGRESSIVO Teste ARBIZU LOSTAO DON EDUARDO 8 Teste Assistito FIORANI GIAMPIERO 55 2

3 TRIBUNALE DI MILANO - RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE MI0005 Aula 1^ Penale Procedimento penale n /09 Udienza del 24/06/2010 DOTT.SSA ICHINO DOTT.SSA BERTOJA DOTT.SSA RIZZARDI DOTT. RUTA Presidente Giudice a latere Giudice a latere Pubblico Ministero SIG.RA TERRAVECCHIA CLAUDIA Sig.ra Quadraccia Ornella Ass. d'udienza Ausiliario tecnico PROCEDIMENTO A CARICO DI BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO Alle ore si apre il verbale. Si dà atto che sono altresì presenti in aula: - I Difensore dell'imputato BERNESCHI GIOVANNI (contumace), Avv. PALIERIO, in sostituzione di Avv. GARAVENTA e Avv. SOMMELLA. - Il Difensore dell'imputato BONSIGNORE VITO, Avv. SEVERINO, in sostituzione di Avv. GIORDANENGO e FENO. - Il Difensore dell'imputato CALTAGIRONE GIROLAMO, Avv. SEVERINO. - I Difensori dell'imputato CIMBRI PAOLO, Avv. COSTABILE e Avv. ZACCONE. - Il Difensore dell'imputato CONSORTE GIOVANNI, Avv. DEDOLA, anche in sostituzione di Avv. SGUBBI. - Il Difensore dell'imputato COPPOLA DANILO, Avv. DE MATTEIS in sostituzione di Avv. PECORELLA e Avv. SANTODONATO. - Il Difensore dell'imputato DE NICOLAIS FILIPPO, Avv. LUCARO in sostituzione dell'avv. IANNACCONE. - Il Difensore dell'imputato GIL-ALBERDI RAFAEL, Avv. ISOLABELLA. 3

4 - Il Difensore dell'imputato FAZIO ANTONIO, Avv. BORGOGNO, anche in sostituzione di Avv. COPPI. - Il Difensore dell'imputato FRASCA FRANCESCO (presente), Avv. BORGOGNO, anche in sostituzione di Avv. COPPI. - I Difensori dell'imputato GNUTTI EMILIO, Avv. BONVICINI e Avv. MIANI in sostituzione di Avv. DE LUCA. - Il Difensore dell'imputato GRAZIOLI GIULIO, Avv. PALIERO in sostituzione dell'avvocato GISMONDI. - I Difensori dell'imputato GRONCHI DIVO, AVV. AMBROSETTI e Avv. CALORI in sostituzione Avv. DIODÀ. - Il Difensore dell'imputato LEONI GUIDO, Avv. BIANCOLELLA. - Il Difensore dell'imputato LONATI ETTORE, Avv. RAVAGLIA. - Il Difensore dell'imputato LONATI TIBERIO, Avv. RAVAGLIA. - Il Difensore dell'imputato RICUCCI STEFANO, Avv. FURLAN in sostituzione di Avv. VOLO e Avv. OLIVO. - Il Difensore dell'imputato SACCHETTI IVANO, Avv. DEDOLA, anche in sostituzione di Avv. SGUBBI. - Il Difensore dell'imputato STATUTO GIUSEPPE, Avv. BIANCOLELLA, anche in sostituzione di Avv. TROFINO. - Il Difensore dell'imputato STEFANINI PIERLUIGI, Avv. BACCAREDDA BOY anche in sostituzione di Avv. PADOVANI. - Il Difensore dell'imputato ZONIN GIOVANNI, Avv. AMBROSETTI, anche in sostituzione di Avv. DIODÀ. - UNIPOL con l'avvocato SIROTTI. - Cooperativa Adriatica con l'avvocato SIROTTI, in sostituzione anche dell'avvocato MORARA. - CARIGE S.p.A. con l'avvocato PALIERO in sostituzione dell'avvocato GARAVENTA. - Banca Popolare di Vicenza con l'avvocato PALIERO. - Banca Popolare dell'emilia Romagna con l'avvocato (inc.) in sostituzione dell'avvocato ALLEVA. - HOPA S.p.A. con l'avvocato ZACCONE. - Deutsche Bank con l'avvocato SEVERINO, in sostituzione anche dell'avvocato ALLEVA. 4

5 - CONSOB con l'avvocato AMICO in sostituzione dell'avvocato SPEDICATI. - BBVA con l'avvocato ACCINNI. - Bava Geremia con l'avvocato DIARRA in sostituzione dell'avvocato DEL GIUDICE, anche per Zola. - Banca Popolare di Vicenza con l'avvocato PALIERO. PRESIDENTE - Dunque, oggi abbiamo il teste della Parte Civile, è presente l'interprete. C'è il teste? Sì. Volevamo sciogliere la riserva sul primo luglio e dirvi che il Collegio, ma anche i Pubblici Ministeri, aderiscono allo sciopero, ma in ragione della prescrizione non molto distante di questo processo svolgeranno l'udienza, è una modalità che è consentita, per cui noi aderiremo allo sciopero, con tutte le conseguenze che questo vuole dire, però celebreremo. Per altro per esigente di altro tipo l'udienza sarà solamente mattutina, quindi verificheremo all'esito dell'udienza di oggi a che punto siamo arrivati, è possibile che l'udienza venga utilizzata o per un eventuale controesame o prosieguo dell'esame di Fiorani o per il perito, qualora fossimo riusciti a concludere oggi. Per il resto rimangono... come? Fino all'una, una e un quarto, una e mezza, insomma in orario mattutino. Quindi per ora rimane allora confermato per l'avvocato Accinni mi sembra il suo consulente, per il consulente del Pubblico Ministero l'altra udienza e poi all'esito dell'udienza di oggi decidiamo. No, no, il consulente di Parte Civile era l'8 o il 15? L'8. Invece il consulente del Pubblico Ministero era? Il 15 o l'1? Avevamo dato una data sicura e l'1 discutibile. Era il contrario, il suo era il 15, ecco, infatti mi ricordavo. Allora il consulente di Parte Civile il 15, il consulente del Pubblico Ministero 5

6 l'8 e poi l'1 lo decidiamo alla fine di questa udienza. Penso che tutti abbiate, perché così mi è stato detto dal Pubblico Ministero, ricevuto le slide via , è vero? Ecco. Allora, chi non le ha ricevute per favore si rivolge al Pubblico Ministero, perché l'avvocato Dedola l'altro giorno mi aveva chiesto e questo era l'accordo, quindi il Pubblico Ministero si impegna a... P.M. - Può essere che qualche non sia giunta. PRESIDENTE - No, chi non l'avesse ricevuta per favore tempestivamente rivolgetevi al Pubblico Ministero, che ve ne darà copia. Un'altra questione di cui volevo parlarvi è quella delle copie con urgenza, mi è stato detto dal Cancelliere che da parte di qualche Avvocato era stata avanzata la richiesta di poter avere le copie senza l'urgenza in ragione del susseguirsi delle udienze, io ritengo che non sia consentito a noi di derogare, a noi Giudici, perché chiedeva che io provvedessi in qualche modo, ma c'è una regolamentazione di un certo tipo e non possiamo noi derogarvi. È vero che il processo ha cadenza settimanale, ma teoricamente potrebbe essere addirittura giornaliera e quindi il problema dell'urgenza è quello che è, del resto nei limiti del possibile stiamo cercando di supplire in altro modo, per esempio appunto inviando per direttamente dalle Parti, quindi vorrà dire che semmai vi potete accordare in modo che ci sia un Difensore che fa le copie e le distribuisce agli altri a turno, insomma. Io quello che non posso fare, come invece mi era stato richiesto, era di autorizzare a non pagare i diritti di urgenza, perché non mi compete una autorizzazione di questo tipo. AVV. BORGOGNO - Presidente, sciolgo anche io la mia riserva di deposito di verbali che avevo preannunciato, per la Difesa Fabio Frasca, la mia richiesta che rivolgo al Tribunale ai sensi dell'art. 495 comma II, cioè come 6

7 richiesta di acquisizione di verbali a controprova rispetto a quelli richiesti dal Pubblico Ministero e concernenti l'audizione di Fiorani, riguarda sempre verbali, anzi, trascrizioni delle udienze del procedimento Antonveneta relativa all'esame e al controesame del teste Gianfranco Boni, sentito naturalmente ai sensi dell'art. 197 bis e sono quindi le trascrizioni delle udienze del 15 maggio 2010 e 26 maggio 2010 e riguarda anche la trascrizione della deposizione testimoniale del professor Lamberto Cardia nell'udienza del 26 maggio 2010 e del dottor Claudio Clemente nell'udienza delle 22 maggio La rilevanza di questa richiesta ai fini difensivi è quella di dimostrare in relazione ad alcuni fatti su cui si è soffermato appunto il dottor Fiorani nel suo esame dibattimentale nel processo Antonveneta che in realtà la ricostruzione proveniente dal dottor Fiorani, in relazione soprattutto ad alcuni rapporti tra il dottor Fiorani e le autorità di vigilanza, quindi faccio riferimento sia agli incontri col governatore della Banca d'italia, sia agli incontri con il Presidente della CONSOB, è stata in realtà smentita da altre deposizioni testimoniali, tra cui quella appunto del dottor Boni, del dottor Clemente e del Presidente della CONSOB Cardia. Quindi questa è la nostra richiesta, ho preparato anche una nota, dove sostanzialmente sono esplicitate le ragioni per cui facciamo questa richiesta, quindi deposito il tutto. PRESIDENTE - Ma la nota è anche informatica? AVV. BORGOGNO - La farò anche informatica. PRESIDENTE - Grazie. Allora, possiamo sentire il teste della Parte Civile. Può chiedergli di dare le generalità e di pronunciare la formula, che lei può tradurgli. Signora, lei è sempre sotto giuramento, ha già prestato giuramento. 7

8 Viene chiamato a deporre TESTE ARBIZU LOSTAO DON EDUARDO Il quale dà lettura della dichiarazione impegnativa testimoniale. Il teste viene generalizzato in aula mediante documento di identità. Si dà atto che il Tribunale si avvale dell'ausilio di un'interprete. PARTE CIVILE, AVV. ACCINNI AVV. ACCINNI - Difesa di Parte Civile di BBVA, Avvocato Arbizu, buongiorno. Avvocato, in che anno ha iniziato a lavorare per BBVA? INTERPRETE - "Ho iniziato a lavorare nel febbraio del 2002". AVV. ACCINNI - Quale era il suo ruolo in BBVA nel 2005? INTERPRETE - "Nell'anno 2005 ero general counsel, membro del comitato esecutivo, responsabile della assessoria giuridica e fiscale". AVV. ACCINNI - Quale è il suo ruolo oggi in BBVA? INTERPRETE - "Oggi sono ancora responsabile della assessoria giuridica e fiscale, sono anche responsabile dell'auditoria interna e dell'area del compliance". AVV. ACCINNI - Per quale motivo BBVA si determinò a formalizzare l'o.p.s. nel marzo del 2005? TESTE ARBIZU - Per che motivo formulò la OPA BBVA? INTERPRETE - "Fondamentale perché la BBVA aveva una partecipazione dall'anno 1997 e si supponeva che la gestione della BNL sarebbe stata migliore se si integrava dentro la gestione abituale del gruppo della BBVA, per sviluppare quel sistema di gestione e approfittare di tutte le potenzialità si pensava che la gestione della maggioranza fosse in mano della BBVA, che era più solida come banca, che non la BNL e di fatto la BBVA ha il controllo effettivo di tutte le filiali che 8

9 ha in più di 34 paesi e pertanto in Italia volevamo applicare lo stesso sistema". AVV. ACCINNI - Senta, BBVA era socio di maggioranza relativa e faceva parte anche del cosiddetto patto, per quale ragione non era in grado di esercitare una influenza dominante sulla governance della banca? INTERPRETE - "La BBVA aveva un patto di azionisti con altri due soci e che aveva una percentuale sotto il 30 per cento, questo non permetteva alla BBVA di sviluppare quel sistema di funzione, perché prima doveva sottomettere queste decisioni al patto degli azionisti e dopo al Consiglio di Amministrazione e non possiamo neanche dimenticare che dentro la assessoria della BNL c'era un altro patto di azionisti che poteva fare diventare impossibile la gestione della BNL, del modello della BBVA". AVV. ACCINNI - E BBVA avrebbe potuto da sola approvare operazioni di amministrazione straordinaria? INTERPRETE - "BBVA non poteva sviluppare, doveva comunque sottoporlo al patto degli azionisti e non poteva farlo da solo". AVV. ACCINNI - Nel comitato esecutivo di BNL BBVA poteva designare la maggioranza degli amministratori, in base al patto? INTERPRETE - "No, non poteva farlo". AVV. ACCINNI - Come vende determinato il rapporto di concambio posto a fondamento dell'o.p.s. e per quale ragione BBVA lo riteneva attrattivo? INTERPRETE - "La BBVA aveva determinato la (inc.) di cambio e scambio per la direzione finanziaria con l'assessoramento del Banco degli Affari, lo scambio risultava attrattivo per gli azionisti della BNL se facevamo la comparazione del valore delle azioni del passato, c'era un valore sugli azionisti della BBVA e si pensava che comunque facendo la trattativa con la BNL 9

10 risultava anche per gli stessi azionisti che già c'erano una cosa interessante. Avevano fatto una valutazione sulle azioni sia per la BBVA che per la BNL ed è una cosa equa per tutti e due e consiglio gli azionisti del Consiglio, che Ai membri del consiglio c'erano informazioni del Banco d'affari che consigliava di fare quella trattativa". AVV. ACCINNI - Per quale motivo venne scelte la forma dell'offerta Pubblica di Scambio e non quella di una offerta cash? INTERPRETE - "Fondamentalmente per due ragioni, le due ragioni dimostrate nella verificazione e dichiarazione della assessoria di affari, questa è una operazione che si evidenziava che doveva durare molto tempo e la migliore maniera di dimostrare che l'operazione fosse buona utilizzata per"... PRESIDENTE - Fosse? INTERPRETE - "Fosse affettata". PRESIDENTE - Affettata, intaccata. INTERPRETE - "Compromessa". PRESIDENTE - Compromessa, affettata nel senso... INTERPRETE - No, che sparisce, una cosa che sparisce. PRESIDENTE - No, non ho capito. INTERPRETE - "Quello che voglio dire è se uno dà azioni in cambio di azioni quella azione per la volatilità del mercato se è una volatilità generale affetterà nello stesso senso alle due azioni, in questa maniera (inc.) se qualcuno offre cash il cash può rimanere alto o basso. Come avevo detto la prima ragione per affettare che (inc.) e la seconda ragione è che pagare mediante azioni il rateo di solvenza del gruppo bancario dopo l'integrazione di BNL continuava ad essere elevato". AVV. ACCINNI - Perché BBVA nel corso dello sviluppo dell'offerta Pubblica di Scambio e quindi almeno fino al 10

11 18 di luglio 2005 non ha effettuato dei rilanci al fine di garantirsi il buon esito delle offerte? INTERPRETE - "L'offerta, come avevo detto prima, era una offerta adeguata in termini economici e in nessun momento mediante lo sviluppo dell'offerta non c'è stato nessun altro offerente né competitore che abbia offerto un prezzo diverso o uguale, per tanto non c'è stato nessun motivo per considerare la modificazione dell'offerta". AVV. ACCINNI - E perché quando al 18 luglio 2005 UNIPOL ha annunciato la propria promessa di offerta BBVA non ha rilanciato? INTERPRETE - "Quando il 18 di giugno si fa presente che c'era un annuncio, ma non era una offerta che qualcuno aveva già acquisito il 50 per cento c'erano due ragioni per le quali la BBVA non poteva fare una migliore offerta, primo perché dal punto di vista giuridico non eravamo in condizioni di migliorare l'offerta, in accordo col Consiglio dei nostri Avvocati italiani il termine era già scaduto e non si poteva migliorare l'offerta. In secondo luogo anche perché se c'era già qualcuno con il 50 per cento del capitale non potevamo più migliorare l'offerta, perché già c'era qualcuno con il 50 per cento acquisito del capitale, non potevamo nei tempi e non aveva neanche senso farlo". AVV. ACCINNI - Senta, il periodo di adesione della OPS di BBVA sarebbe scaduto il 22 di luglio, vuole spiegare perché dal punto di vista giuridico, come lei ora ha detto, il 18 di luglio era già un termine tardivo per poter praticamente procedere a un rilancio? INTERPRETE - "Non potevamo migliorare l'offerta perché eravamo al 18 luglio, la pubblicità diceva il 22 luglio, ma noi dovevamo depositarlo tre giorni prima secondo la legislazione italiana, quindi almeno il venerdì 15". 11

12 AVV. ACCINNI - Credo che sia parzialmente diverso, magari noi ci arriviamo con le domande. Innanzitutto... TESTE ARBIZU - Sì, io credo che la traduzione... INTERPRETE - "Doveva essere disponibile tre giorni prima, pertanto dovevamo depositarlo il venerdì, venerdì o sabato, mi sembra, doveva esserci tre giorni prima di pubblicazione, ma noi dovevamo depositarlo il venerdì". AVV. ACCINNI - Cioè in caso di rilancio è necessaria una modifica del prospetto informativo, questa modifica deve essere approvava da CONSOB e pubblicata almeno tre giorni prima il termine di scadenza di offerta, il che significa che deve essere materialmente presentata prima a CONSOB perché la stessa possa fare le proprie valutazioni, il che significa che nella pratica il 18 luglio era l'ultimo giorno utile, tecnicamente. INTERPRETE - "Effettivamente è così, si doveva prima pubblicare tre giorni prima, si deve depositare almeno due giorni prima". AVV. ACCINNI - Lei sa se qualche rappresentante di BBVA si recò in CONSOB verso l'8 luglio ipotizzando la possibilità di un rilancio della OPS? INTERPRETE - "Che io sappia no". AVV. ACCINNI - E se questo fosse avvenuto lei nella sua qualità di general counsel avrebbe dovuto saperlo? INTERPRETE - "Certamente sì". AVV. ACCINNI - Ai fini di una proroga del periodo di adesione o di una eventualità di rilancio della OPS sarebbe stata necessaria una nuova delibera di assemblea da parte di BBVA? INTERPRETE - "No, l'offerta la formula il Consiglio di Amministrazione della BBVA e la modificazione dell'offerta e (inc.) decidere il Consiglio della BBVA, pertanto tecnicamente non era necessaria una decisione dell'assemblea, di fatto nell'assemblea che ha approvato (inc.) del capitale c'era contemplato in un punto del 12

13 giorno la capacità che il Consiglio di Amministrazione aveva per modificare l'offerta, in nessuna maniera il Consiglio non ha mai deliberato sopra la modificazione dell'offerta". AVV. ACCINNI - Lei ha avuto dei contatti diretti con esponenti di UNIPOL? INTERPRETE - "Sì, ho avuto riunioni col rappresentante della UNIPOL il 28 giugno del 2005 e posteriormente ho fatto un'altra riunione col rappresentante della UNIPOL in gennaio del 2006". AVV. ACCINNI - Concentriamoci ora sull'incontro del 28 di giugno, ci può dire chi era presente e di cosa si discusse? INTERPRETE - "Sì, il 28 di giugno c'è stata una riunione in Milano, nello Studio Ughi e Nunziante, che io ricordo per parte della UNIPOL c'era Ivano Sacchetti, c'era anche il suo assessore legale Roberto Ghiadi, mi sembra, e c'erano anche due Avvocati esterni di UNIPOL. Da parte della BBVA c'era Manolo Gonzales Cid, che era il direttore finanziario della BBVA, Gonzalo Torano, direttore di espansione corporativa, due Avvocati esterni, l'avvocato Pugliese e l'avvocato Di Falco e poi io stesso. La riunione del 28 giugno è la conseguenza di due riunioni anteriori alle quali io non ci sono stato, il 16 di giugno c'è stata una cena in Roma tra i rappresentanti della UNIPOL e della BBVA, questa riunione è stata divulgata tramite un fatto rilevante, è stata comunicata la riunione al mercato". PRESIDENTE - No, scusi, non ho capito, dopo la cena c'è stato un comunicato? TESTE ARBIZU - Sì, un comunicato, la cena si è comunicata tanto al mercato italiano come al mercato spagnolo che c'era stato un incontro tra i rappresentanti di UNIPOL e di BBVA (inc.) pubblica al mercato. 13

14 AVV. ACCINNI - È tra gli atti prodotti dalla Difesa di Parte Civile. INTERPRETE - "Dopo quella riunione c'è stato un primo incontro a Milano il 20 giugno tra i rappresentanti della UNIPOL e la BBVA, in questa prima riunione la UNIPOL ha facilitato una proposta di accordi, perché UNIPOL doveva accettare l'offerta della BBVA e per parte della BBVA si dovevano (inc.) certi compromessi che erano la vendita dell'1 per cento di BNL Vita a UNIPOL, c'era anche l'estensione di un accordo di distribuzione per Banca Assurance tra BNL e UNIPOL, ci doveva essere anche la presenza della UNIPOL in BNL e la compera anche di una piccola filiale della BNL che si chiamava Artigiancassa. Hanno consegnato quel documento alla riunione del 20 giugno, io lo conosco in quel momento, perché quelli che assistono in quella riunione mi danno quel documento, abbiamo lavorato su quella proposta dal 20 al 28 e alla riunione del 28 nella quale io ci sono stato siamo andati già con un documento nel quale c'erano incluse già le nostre proposte. Quello che si è discusso in quella riunione sono le posizioni di una parte e dell'altra, che erano già incluse in quel documento". AVV. ACCINNI - Quali erano queste differenze? INTERPRETE - "La differenza fondamentale era che la BBVA accettava la vendita dell'1 per cento di BNL Vita a UNIPOL, BBVA accettava un accordo di distribuzione commerciale entro BNL e UNIPOL per"... PRESIDENTE - Mi perdoni, io penso che forse se lei aspetta di tradurre una frase un po' più completa forse si capisce meglio, invece che tradurre parola per parola, perché si rischia di perdere.., qualche parola in più. Non si capisce niente, comunque. INTERPRETE - Perché non voglio fare un riassunto di quello che lui dice, voglio tradurre quello che lui dice. "Come è stato l'accordo, la BBVA accettava di vendere l'1 per 14

15 cento di BNL Vita a UNIPOL, questo era molto importante, perché entrava in vigore una nuova legge di sicurezza europea, per il rateo di solvenza della UNIPOL era molto importante consolidare BNL Vita. Secondo anche perché la BBVA accettava a fare una negoziazione di assicurazione tra BNL e UNIPOL". PRESIDENTE - Alla Cooperativa Athena chiediamo di trascrivere solo, come al solito, la parte italiana, nomineremo eventualmente poi un perito che trascriva solo la parte spagnola, perché non possiamo pretendere che il trascrittore ordinario sia in grado di trascrivere correttamente la lingua spagnola, che per quanto simile ha delle differenti cose. Va bene, prosegua, grazie. AVV. ACCINNI - Magari possiamo elencare una per una le difformità, i punti su cui c'era accordo e i punti su cui non c'era accordo, li facciamo uno per uno, forse così... INTERPRETE - "(Inc.) la vendita e la distribuzione punto di disaccordo o di differenza per spiegarlo devo spiegare che per noi, per la BBVA e molto particolarmente per gli Avvocati della BBVA una questione essenziale era la parità di trattamento, BBVA stava offrendo una offerta per quello della BNL, una offerta di scambio per tutti e non poteva dare trattamento di favoreggiamento, un vantaggio a un azionista di fronte all'altro, non poteva riconoscere di più a un azionista perché accettava l'offerta che all'altro, questo era proibito per l'ordinamento italiano e anche perché la conseguenza per la BBVA, che doveva fare una offerta in cash per tutti gli azionisti. Bisogna capire questa cosa per dimostrare che l'offerta della BBVA (inc.) la BNL non era una cosa vantaggiosa, non era la cosa migliore per UNIPOL che per gli altri azionisti, per questo noi in primo luogo abbiamo introdotto una clausola, che la UNIPOL ci ha accettato, che se l'accordo si riusciva a fare si doveva 15

16 sottomettere all'opinione della CONSOB per ridurre questo rischio. Tutte le due parti siamo state d'accordo che l'accordo doveva sottomettersi agli organi di decisione tanto della UNIPOL come della BBVA, dove non eravamo d'accordo era nella vendita della filiale"... AVV. ACCINNI - Chiedo scusa, prima di procedere... AVV. SIROTTI - Ma facciamo finire. AVV. ACCINNI - Ci arriviamo, non è che.., completiamo tutto, io mi pongo una esigenza semplicemente di maggiore chiarezza, se possiamo stare su questo punto alcune domande, lo possiamo fare finire e le posso fare dopo, non è un problema, è semplicemente un problema ai fini della traduzione, quindi mi rimetto in questo al Tribunale, essendo che è il Tribunale a regolare, insieme a me, essendo che il teste è mio, per cui... AVV. SIROTTI - Sì, però anche se il teste è suo... PRESIDENTE - Scusate, l'esame è della Parte Civile, che ha diritto di condurre in questo momento l'esame come ritiene meglio. AVV. SIROTTI - Chiedo scusa, anche se il teste è della Parte Civile la Parte Civile non può interrompere le risposte, perché a questo punto la Parte Civile conduce come crede, fa le domande, ma le risposte le ascoltiamo tutti, Presidente. PRESIDENTE - Sì, però può avere il suo filo conduttore nel porre le domande e poi... AVV. SIROTTI - Ma non può interrompere, Presidente, chiedo scusa, anche perché è stato interrotto il teste su un punto importante, perché sta dicendo che... AVV. ACCINNI - Per sincerare l'avvocato Sirotti, non ho nessuna intenzione di... PRESIDENTE - Sentite, non creiamo una polemica, per favore, non ne facciamo una polemica. AVV. ACCINNI - Prima di passare all'argomento successivo volevo completare questo. 16

17 PRESIDENTE - Allora, non creiamo una questione anche su questa cosa, Avvocato Accinni, cerchi di fare finire il teste, però lei ha il diritto di condurre l'esame come meglio ritiene, senza magari una interruzione diretta al teste. INTERPRETE - "Come vi è stato detto della proposta iniziale noi abbiamo spiegato che la vendita di Artigiancassa, che era una filiale del Gruppo, del Gruppo BNL molto piccola noi pensavamo che poteva essere contraria alla parità dei trattamenti, per che ragione dovevamo vendere un attimo della BNL a un azionista perché così doveva accettare l'offerta e questa trattativa era molto diversa dalla trattativa di Banca Assurance, la distribuzione (inc.) Assicurazione Assurance. Quello che volevo dirvi, UNIPOL aveva già un contratto con l'assicurazione, negoziare con l'assicurazione di Banca Assurance era già negoziare con (inc.) della UNIPOL; negoziare su un altro attivo che non aveva nessuna relazione con l'attività di Assicurazione a nostra opinione era dare un vantaggio a un azionista che non aveva. Anche dalla nostra parte non consideravamo la possibilità che la UNIPOL si aggiungesse al Consiglio della BNL, anche perché l'accordo era un accordo perché la UNIPOL accettasse l'offerta e venda il capitale e alla nostra maniera di vedere non era giusto che rimanesse nel Consiglio chi non era azionista, anche perché l'accordo di distribuzione dell'assicurazione, che era un accordo molto favorevole per la UNIPOL, tanto in termini di tempi, come in condizioni economiche, eravamo già disposti a darlo, pertanto non c'era bisogno che rimanesse nel Consiglio per una cosa che era già fatta. Questi punti sono stati trattati nella riunione, a me sembra che i rappresentanti della UNIPOL abbiano capito la nostra posizione e alla fine della riunione il direttore finanziario della BBVA, Manuel Gonzales (inc.), che aveva abbandonato la riunione durante un 17

18 tempo è tornato, gli abbiamo dimostrato, gli abbiamo parlato della conclusione alla quale siamo arrivati ed è nata una nuova questione, che era che l'accordo fosse condizionato a che non soltanto che la UNIPOL accettasse l'offerta, se non che fosse anche accettato per il 50 per cento del capitale della BNL, l'offerta entrava in vigore se c'era l'esito sopra il 50 per cento. In quel momento il massimo rappresentante della UNIPOL, che era Ivano Sacchetti, che a lui non sembrava accettabile quella condizione ci aveva detto che in tutte le forme BBVA si sommetta all'accordo che era disposto a sottoscrivere". BBVA che cosa? AVV. ACCINNI - Preparasse comunque l'offerta che loro potessero valutare come UNIPOL, che in ogni caso predisponessero l'offerta. PRESIDENTE - Può tradurre questa ultima parte? UNIPOL ha dichiarato che non era accettabile questa condizione e allora BBVA? INTERPRETE - "Sacchetti ha detto: non accetto questa condizione, però ha chiesto alla BBVA"... PRESIDENTE - Di mettere comunque per iscritto? INTERPRETE - "Di fare la migliore offerta che può". AVV. ACCINNI - Il disaccordo sulla clausola del 50 per cento + 1 non era comunque tale da determinare una interruzione della trattativa, nel senso che Sacchetti comunque dice: "in ogni caso voi fate la migliore offerta e poi noi in sede di Consiglio la valuteremo". PRESIDENTE - Va bene. INTERPRETE - "La riunione è finita lì, in quel momento, BBVA tramite i suoi Avvocati italiani ha trasmesso una offerta dove c'era questa clausola che non fosse accettata con il 50 per cento, la condizione non c'era, le altre condizioni c'erano e questa proposta d'accordo è stata firmata per un Avvocato (inc.) e un Avvocato dello Studio Pedersoli. Dopo quella proposta di accordo 18

19 UNIPOL non si è messa in contatto con la BBVA, quello stesso giorno o il giorno dopo, il primo luglio, UNIPOL ha annunciato che aveva sollecitato l'autorizzazione per acquisire il 15 per cento del capitale della BNL". AVV. ACCINNI - Rispetto al tema di BNL Vita chi pose il problema della necessità che CONSOB non manifestasse il proprio dissenso? INTERPRETE - "Particolarmente è stata una proposta della BBVA e specialmente della parte giuridica, io stesso ed è stata accettata per la UNIPOL e che si figura negli accordi firmati. Come avevo detto prima ha senso che la BBVA avesse tutta questa preoccupazione, perché era la BBVA che faceva l'offerta al mercato". AVV. ACCINNI - Ci fu qualcuno che propose di non inserire nessuna condizione nelle bozze contrattuali da scambiarsi e di chiudere tutto con una stretta di mano e una sorta di gentlemen's agreement? INTERPRETE - "No, non c'è stata questa proposta". AVV. ACCINNI - L'Avvocato Gioscia era presente all'incontro del 28 giugno? INTERPRETE - "No, l'avvocato Gioscia non partecipò in questa riunione, perché l'avvocato Gioscia era membro del Consiglio di Amministrazione della BNL e avevamo considerato che un membro del Consiglio non doveva partecipare come Avvocato. Manolo Gonzales Cid era rappresentante della BBVA, però faceva parte del Consiglio di Amministrazione". AVV. ACCINNI - Se ho capito bene rispetto ad Artigiancassa il solo problema era un problema legale di possibile disparità di trattamento. INTERPRETE - "Sì, l'ho già spiegato". AVV. ACCINNI - Gli Avvocati di UNIPOL e gli stessi esponenti di UNIPOL condivisero che vi era questo problema di ordine legale? Compresero e condivisero il problema di tipo legale? 19

20 INTERPRETE - "Io sono sicuro che hanno capito perfettamente e non hanno mosso nessuna obiezione". AVV. ACCINNI - Voi avete avuto modo di spiegare che il tema di Artigiancassa non si poteva affrontare in quel momento, ma si sarebbe potuto affrontare una volta perfezionata l'offerta pubblica di scambio? PRESIDENTE - Avvocato, questa domanda mi sembra un pochino suggestiva, forse, in questi termini. AVV. ACCINNI - La riformulo. PRESIDENTE - Riformuli. AVV. ACCINNI - La riformulo. In assenza del problema legale che era legato a quel momento, perché a quel momento era pendente l'offerta pubblica di scambio, vi era qualche altro tipo di problema di natura commerciale o di diversa natura ostativo alla cessione di Artigiancassa? INTERPRETE - "Come avevo già detto l'artigiancassa era una filiale molto piccola, molto poco significativa in una operazione di ottomila milioni di euro Artigiancassa era una cosa molto piccola, molto poco rappresentativa, il problema per il quale non abbiamo potuto avere in considerazione l'artigiancassa era una cosa semplicemente per la parità di trattamenti, pertanto avendo una offerta pubblica di scambio non si poteva negoziare su un attivo a favore di un azionista per convincerlo ad accettare l'offerta. Pertanto non è una ragione di negozio, è una ragione legale, in quel senso non c'era nessun inconveniente per negoziarlo dopo, ma non negoziare in quel momento, è chiaro". AVV. ACCINNI - Il fatto che a pagare Artigiancassa sarebbe stata UNIPOL non faceva venire meno il problema legale di una possibile disparità di trattamento? INTERPRETE - "Il tema non è vendere un attimo a un azionista per convincerlo a prendere l'offerta, non è una questione di prezzo, è una questione di dare una possibilità a un azionista che gli altri azionisti non 20

21 hanno. Pertanto non è una questione del prezzo che paga la UNIPOL, è perché UNIPOL ha diritto dopo in cambio ad accettare l'offerta di comprare un attivo, di comperare un attivo e questo è stato il ragionamento dell'area giuridica della BBVA". AVV. ACCINNI - BBVA riconosceva la possibilità di una presenza in Consiglio di Amministrazione a UNIPOL come UNIPOL richiedeva? INTERPRETE - "No, BBVA considerava che se UNIPOL accettava l'offerta e vendeva la sua partecipazione già non aveva presenza nel capitale e pertanto non aveva logica averla nel Consiglio della BNL, anche perché se già eravamo arrivati a un accordo di distribuzione di assicurazioni in termini di durata e termini economici per la UNIPOL favorevoli non aveva senso di averne la presenza nel Consiglio. Voglio ricordare che la UNIPOL aveva un accordo di distribuzione con la BNL prima dell'offerta della BBVA senza avere presenza nel Consiglio della BNL, anche perché nel Consiglio della BNL c'era presente un'altra compagnia di assicurazioni, che era la Generali, pertanto la UNIPOL era molto soddisfatta della distribuzione delle assicurazioni senza presenza nel Consiglio di Amministrazione". AVV. ACCINNI - Quindi da quello che lei ha detto era suo convincimento perciò che l'accordo fosse chiuso? E se era suo convincimento che l'accordo fosse chiuso perché invece la trattativa è di fatto fallita? Posso arrivarci anche attraverso delle domande più specifiche, ma le ho saltate, perché credo che il Tribunale abbia capito la... INTERPRETE - Scusi, Avvocato, può ripetere? PRESIDENTE - Può riformulare la domanda? AVV. ACCINNI - Allora, se io ho inteso bene su BNL Vita c'era un accordo e c'era anche il consenso a che CONSOB potesse esprimersi, sull'accordo di distribuzione di 21

22 Banca Assurance in esclusiva anche c'era un accordo, se il sì lo dice, oltre che fare segno con la testa rimane anche verbalizzato. INTERPRETE - L'ultima frase. AVV. ACCINNI - Niente, semplicemente quando fa sì con la testa se lo dice il sì rimane anche verbalizzato. Quindi la risposta alla mia domanda è sì, è corretto? INTERPRETE - "Sì, sì, c'è l'accordo nella vendita dell'1 per cento della BNL Vita e c'era un accordo anche sulla distribuzione delle assicurazioni. Come ho detto prima la riunione è finita quando arriva il direttore finanziario, introduce la condizione che perché l'accordo vada in vigore c'è la condizione che perché la condizione fosse accettata ci doveva essere più del 50 per cento"... AVV. ACCINNI - Allora, non voglio ripetere, perché queste cose le ha già dette. PRESIDENTE - Infatti. AVV. ACCINNI - Questa condizione del 50 per cento è stata rinunciata? INTERPRETE - "Sì, è sparita". AVV. ACCINNI - La presenza in Consiglio non era più nessuna in presenza dell'accordo di distribuzione di Banca Assurance, a questo punto perché la trattativa è saltata? INTERPRETE - "Io penso che la trattativa è finita perché la UNIPOL non risponde alla nostra proposta del 30 giugno e perché lo stesso primo luglio si annuncia che UNIPOL aveva sollecitato di fare l'acquisizione sul 15 per cento della BNL. Nella mia opinione UNIPOL quello che aveva conseguito con la negoziazione"... AVV. BORGOGNO - Opinione, ma scusi, Presidente, sull'opinione lo sentiamo? Non ho capito, perché ha detto: "secondo la mia opinione", risponde sulla sua opinione o risponde sulla base di dati di fatto? 22

23 INTERPRETE - "Evidentemente io non posso sapere"... AVV BORGOGNO - No, no, perché scusi, se non può sapere le ragioni ci fermiamo qua. PRESIDENTE - No. AVV. BORGOGNO - Però se non può sapere le ragioni del fallimento della trattativa ci fermiamo qua, non è che deve fornirci opinioni se... AVV. ACCINNI - Ci fermiamo qua lo dice lei. AVV. BORGOGNO - No, ci fermiamo qua... PRESIDENTE - Il Tribunale valuterà. AVV. BORGOGNO - Io dico dal mio punto di vista che ci fermiamo qua, perché se non sa fornirci le ragioni non ce le sa fornire. AVV. ACCINNI - Non è opinione quella del dottor Giai che afferma che era pretestuosa da parte di BBVA la trattativa per guadagnare tempo? AVV. BORGOGNO - Va beh, è stata ammessa una domanda che non doveva essere ammessa, non è che ne dobbiamo ammettere un'altra che... PRESIDENTE - Allora, è in grado di riferire sulla base di quali elementi lui ha formulato il suo convincimento sul perché UNIPOL non abbia poi accettato. DIFESA - Che è chiedere una opinione al teste, Presidente. PRESIDENTE - No, sulla base di fatti. Ha capito? DIFESA - Sì, ma allora prima chiediamo i fatti, Presidente. AVV. DEDOLA - Ha già detto che non c'era a quella riunione, mi pare. PRESIDENTE - I fatti lui ci ha descritto, lui ci ha descritto i fatti, ci ha descritto come si è svolta la riunione del 28, ci ha descritto cosa è successo il 30, la domanda è perché poi la trattativa è saltata? Ripetiamo la domanda, lei sa perché la trattativa poi sia saltata? INTERPRETE - "Perché la negoziazione è saltata, 15 giorni ha avuto la UNIPOL per la trattativa, ha guadagnato 15 giorni la UNIPOL, pertanto è un fatto che la UNIPOL ha 23

24 guadagnato 15 giorni di tempo e secondo fatto è che UNIPOL ha in quel momento un documento con la migliore offerta della BBVA, pertanto è un fatto che ha una rete di salvataggio. UNIPOL ha in quel momento la proposta della BBVA e in caso andassero male le altre comunque lui ha in mano questo documento". AVV. SIROTTI - Vede, Presidente, che avevamo ragione, perché proprio queste sono pure valutazioni del teste. AVV. ACCINNI - No, questi sono due fatti. AVV. SIROTTI - No, no, queste sono pure valutazioni. AVV. ACCINNI - Lo dice lei. AVV. SIROTTI - Sul fatto di che abbia perso tempo è una valutazione e sul fatto che si rimanga questa... è un'altra pura valutazione. AVV. DEDOLA - Sì, ma poi chiederemo, poi chiederemo se... AVVOCATO - Chi ha guadagnato, non chi ha perso, non si distragga sempre. INTERPRETE - "Io ho spiegato perché oggi ho questa valutazione, che si sono stati 15 giorni nessuno lo può negare, che c'è un documento con la migliore offerta della BBVA è una cosa che nessuno può dire di no, mi ha chiesto per i fatti e io gli ho contestato per i fatti". PRESIDENTE - Va bene. AVV. ACCINNI - Avvocato, lei ci ha detto di avere poi avuto dei contatti con esponenti di UNIPOL anche nel 2006, se ne può riferire con chi li ha avuti e quale è stato il contenuto. INTERPRETE - "Io ho fatto un'altra riunione in gennaio 2006, non posso precisare che giorno è stato, ma sicuramente intorno al 24 gennaio del 2006, 23, 25, non lo so. Mi sono riunito in Madrid con Roberto Giai e con Carlo Cimbri, per parte della BBVA anche della mia presenza c'è stato anche Gonzalo Torano e Maria (inc.), che è una rappresentante del dipartimento giuridico che lavora insieme a me. In quel momento era già annunciato che la 24

25 Banca d'italia non avrebbe autorizzato l'offerta di UNIPOL sopra BNL, questa riunione era conseguenza di un'altra riunione prima tra l'area finanziaria della BBVA e UNIPOL e la riunione era considerare la possibilità di acquisire la parte della BNL in UNIPOL". AVV. ACCINNI - In quella occasione fu di nuovo chiesto l'1 per cento di BNL Vita? Se voi avete ricevuto questa richiesta. INTERPRETE - "Sì c'era la richiesta della UNIPOL di prendere l'1 per cento della BNL Vita e mantenere l'accordo di distribuzione delle assicurazioni". AVV. ACCINNI - E vi fu chiesta Artigiancassa? INTERPRETE - "No, in quel momento l'artigiancassa non c'era nella negoziazione, UNIPOL non ha chiesto". AVV. ACCINNI - Perché BBVA ha aderito all'offerta di BNP Paribas? INTERPRETE - "La UNIPOL ha venduto la partecipazione alla BNP Paribas e giustamente avendo già in mano di un'altra banca importante non c'era bisogno di permanere e non si poteva sviluppare in quella banca il progetto che aveva la BBVA, pertanto l'unica via che aveva la banca era vendere la partecipazione nell'offerta". AVV. ACCINNI - BBVA ha dato un incarico a una società che si chiama Deminor? E se lo ha dato quale era il contenuto di questo incarico? INTERPRETE - "Sì, la Deminor è una entità di assessoramento". PRESIDENTE - Una? INTERPRETE - "Società di assessoramento". PRESIDENTE - Di risanamento? INTERPRETE - No, assessoria, consulenza. PRESIDENTE - Di consulenza. INTERPRETE - "E la BBVA l'ha incaricato che aiutasse a diffondere i termini dell'offerta tra gli azionisti di BNL". AVV. ACCINNI - Io al momento non ho altre domande, Presidente. 25

26 PRESIDENTE - Allora, chi è che vuole? Per Lonati e Coppola è esame. Nessuna domanda. Allora, in controesame comincia l'avvocato Dedola per Consorte. Vuole interrompere? TESTE ARBIZU - No, no, no, è l'avvocato? PRESIDENTE - Dedola per Consorte, UNIPOL. DIFESA, AVV. DEDOLA AVV. DEDOLA - Sono il Difensore di Consorte e Sacchetti, buongiorno, Avvocato. TESTE ARBIZU - Buongiorno. AVV. DEDOLA - Desideravo chiederle se ricorda chi chiamò per primo per vedere di intavolare trattative, più semplicemente fu Bilbao a chiamare UNIPOL o UNIPOL a chiamare Bilbao? INTERPRETE - "Lei parla dal 16 giugno"? AVV. DEDOLA - Esattamente. INTERPRETE - "Io penso che fu la BBVA". AVV. DEDOLA - Lei ricorda in persona di chi? TESTE ARBIZU - Credo che fu Gonzalo Torano. AVV. DEDOLA - Lei ricorda quando? INTERPRETE - "Questo non lo so, ma deve essere molto prima del 16 giugno, poco prima", scusate, "poco prima". AVV. DEDOLA - Ecco, quanto tempo passò tra la richiesta di incontrarsi per le trattative e il primo appuntamento? Non ricorda, quando. PRESIDENTE - Anche perché ha detto che è stato Torano, no? INTERPRETE - Torano, sì. PRESIDENTE - Ha detto poco prima. AVV. DEDOLA - Non ricorda che fosse il 30 di maggio? PRESIDENTE - Non l'ha fatto lui, come fa a chiedergli una cosa... AVV. DEDOLA - Chi se ne occupò, Torano? PRESIDENTE - Ha detto Torano. AVV. DEDOLA - Chi si occupò in... TESTE ARBIZU - Chi si occupò di chiamare? 26

27 AVV. DEDOLA - Sì. INTERPRETE - "Io non lo so, penso che sia Gonzalo Torano". AVV. DEDOLA - Grazie. Senta, lei ha ricordato pocanzi la riunione del 30 di giugno. TESTE ARBIZU - No, la riunione è del 28. AVV. DEDOLA - Del? INTERPRETE - "28". AVV. DEDOLA - Del 28 e ha ricordato, mi pare, la presenza di Ivano Sacchetti. INTERPRETE - Sì. AVV. DEDOLA - Lei ricorda come finì quella riunione? Più semplicemente Ivano Sacchetti si mostrò contrariato, arrabbiato, irato, inquieto, lasciò la riunione di malo modo? INTERPRETE - "L'ho già detto, alla fine della riunione Ivano Sacchetti si è arrabbiato per la richiesta che gli accordi che stavamo negoziando"... AVV. DEDOLA - Sì, grazie, non ero stato attento, ha ragione, l'aveva già detto, grazie. INTERPRETE - "Quello che ha detto Ivano Sacchetti: in qualsiasi caso"... PRESIDENTE - "Fate la proposta". INTERPRETE - "Fate la migliore proposta". AVV. DEDOLA - Senta, lei sa se dopo la rottura delle trattative e nei giorni immediatamente precedenti il 18 di luglio vi fu un tentativo, una richiesta da parte del dottor Torano di riprenderle queste trattative? INTERPRETE - "Che io sappia un intento no". AVV. DEDOLA - Il dottor Torano l'ha mai informata di conversazioni telefoniche, conversazioni con Consorte in quegli stessi giorni? Parlo del 15, 16 e 17 luglio. INTERPRETE - "Sì, penso che Gonzalo Torano stava cercando di prendere informazioni su quello che stava facendo la UNIPOL". 27

28 AVV. DEDOLA - Quindi Torano l'ha relazionata del merito, del contenuto di queste conversazioni che lei riferisce consistere in una richiesta di informazioni su quanto faceva UNIPOL e non l'ha informata su una proposta di Torano, testualmente: "riprendiamo dal punto in cui ci siamo lasciati"? PRESIDENTE - No, ma questo mi sembra... AVV. DEDOLA - C'è nelle telefonate, perché siccome l'ha relazionato su una parte, è strano che non l'abbia relazionato sull'altra. PRESIDENTE - Che cosa le ha detto Torano in merito a queste conversazioni telefoniche? INTERPRETE - "Dobbiamo tornare al contesto di cinque anni fa, BBVA in quel momento era logicamente preoccupato, perché c'erano attuazioni nel mercato che non erano pubbliche, quindi non sapevamo cosa stava succedendo e volevamo cercare di sapere cosa stava succedendo. Io so che Gonzalo Torano stava giustamente chiamando non solo UNIPOL, ma anche altri, per cercare di ottenere quelle informazioni". AVV. DEDOLA - Bene. Lei sa se vi sono stati contatti con esponenti di Bilbao, tra esponenti di Bilbao e gli immobiliaristi? Sa se vi sono stati contatti telefonici in quegli stessi giorni tra esponenti di Bilbao e segnatamente Torano, il dottor Torano e qualche immobiliarista? Quelli appartenenti al contropatto, qualche socio del contropatto? INTERPRETE - "Sì, penso di sì, Torano stava permanentemente cercando di sapere che cosa stava succedendo. Io non le posso dire con precisione che conversazioni né con chi, perché questo non lo so". AVV. DEDOLA - Il dottor Torano non le riferì di una proposta di Ricucci finalizzata ad ottenere un aumento del prezzo delle azioni e ad una adesione di Ricucci: "se me le pagate di più io le do a voi a"? 28

29 TESTE ARBIZU - No. AVV. DEDOLA - Non glielo ha riferito. INTERPRETE - "No, no". AVV. DEDOLA - Senta, lei conosce il Fondo Tisbury? INTERPRETE - "So chi (inc.) ma non li conosco. AVV. DEDOLA - Ha mai conosciuto Minotti, il gestore del Fondo Tisbury? INTERPRETE - "No, io l'ho visto, penso nell'assemblea del 21 maggio, mi sembra, ma non ho mai parlato con lui". AVV. DEDOLA - Lei è al corrente di una opinione espressa dal Fondo Tisbury circa la congruità della offerta Bilbao? PRESIDENTE - Che vuol dire "di una opinione"? AVV. DEDOLA - Prego? Sulla bontà. INTERPRETE - "No, no, non la conosco". AVV. DEDOLA - Non è al corrente. Lei può riferire al Tribunale quanto ha guadagnato Bilbao dalla vendita del pacchetto BNL a Paribas? INTERPRETE - "Con precisione non posso dire". AVV. DEDOLA - È verosimile parlare di seicento milioni di euro? INTERPRETE - "C'è un dato rilevante, quello che sta parlando lei è la plusvalia contabile". AVV. DEDOLA - Sì. PRESIDENTE - La? INTERPRETE - Plusvalenza, mi scusi, contabile. "Io penso che è una cosa più bassa di quella quantità, però"... AVV. DEDOLA - Siamo vicini. INTERPRETE - "Non ricordo con precisione, ma quella è la plusvalenza contabile". AVV. DEDOLA - L'ultima domanda, l'ultima domanda, chi era il vostro advisor per l'offerta, se l'avevate, OPS? INTERPRETE - "Avevamo vari, più di uno". AVV. DEDOLA - Goldman Sachs? TESTE ARBIZU - Goldman Sachs (inc.). 29

30 AVV. DEDOLA - Che sia a sua conoscenza Goldman Sachs in persona di quali suoi funzionari operava? INTERPRETE - "Non posso precisarlo". AVV. DEDOLA - Non se lo ricorda. INTERPRETE - "Ce ne erano tanti". AVV. DEDOLA - Grazie. INTERPRETE - "In Italia, in Spagna, ora a memoria non mi ricordo il nome". AVV. DEDOLA - Grazie. PRESIDENTE - Avvocato Sirotti. AVV. SIROTTI AVV. SIROTTI - Senta, lei ha riferito che dopo il 18 di luglio voi decidete di non rilanciare, anche perché vedete che UNIPOL ha il 50 per cento di BNL, questa informazione da dove la ricavò? Cioè perché valutaste che UNIPOL aveva il 50 per cento? Sì, dove ricavò l'informazione. INTERPRETE - "Io avevo detto che il 18 di luglio non avevamo nessuna possibilità di fare la modificazione dell'offerta, perché legalmente non era possibile". PRESIDENTE - Ma la domanda è un po' diversa. AVV. SIROTTI - Esatto, lei prima ha dato due spiegazioni, una di natura legale, questa diciamo che non è condivisa da tutti, ma comunque, diciamo, questa è la valutazione che voi faceste all'epoca, dopodiché ha detto anche "in più UNIPOL aveva superato, aveva il 50 per cento delle azioni", io le chiedo dove apprendeste questa informazione. INTERPRETE - "Tutto quello che noi avevamo a conoscenza era per una pubblicazione del mercato nella quale UNIPOL dichiarava che aveva"... mi perdo. "Aveva avanzato una serie di accordi che arrivavano al 50 per cento. Voglio precisare, a me mi sembra che la domanda è un po' maliziosa, perché mi chiede perché io non ho considerato e lei sa che io non potevo considerarlo". 30

31 PRESIDENTE - No, no, ma l'avvocato voleva solo chiedere da quale fonte aveva tratto la considerazione che UNIPOL avesse più del 50 per cento e lui ha risposto "dal mercato", quindi va bene. AVV. SIROTTI - Ecco, quindi dal mercato, penso che lei abbia letto, abbiate studiato, valutato in quel momento il comunicato del 18 di luglio. INTERPRETE - "Certamente l'abbiamo letto". AVV. SIROTTI - E quindi da lì ricavaste che UNIPOL aveva il 50 per cento? PRESIDENTE - L'ha già detto, mi sembra, no? INTERPRETE - Sì. PRESIDENTE - Ha già risposto. Ah, lei dice.., sì. Allora, può chiedergli se quanto ci ha riferito lo ha tratto dalla lettura del comunicato di UNIPOL o anche da altre fonti. INTERPRETE - "BBVA aveva informazioni solo da quello che si pubblicava al mercato". AVV. SIROTTI - Non ho altre domande, grazie, Presidente. PRESIDENTE - Allora, l'avvocato Borgogno vuol fare il controesame. DIFESA, AVV. BORGOGNO AVV. BORGOGNO - Sì, poche domande. Difesa Fazio e Frasca, buongiorno. Torno all'inizio della sua deposizione, lei ha detto che si è occupato di BNL a partire dal 2002? TESTE ARBIZU - (Inc.). AVV. BORGOGNO - Perfetto, allora da quando ha seguito più direttamente la gestione di BNL? INTERPRETE - "Dal 2005 con più intensità, ma prima conoscevo gli assunti giuridici, quello che voglio precisare è che non era una responsabilità gestionale della BNL, la mia è una responsabilità giuridica". AVV. BORGOGNO - Perfetto. No, perché volevo chiederle precisazioni sulla risposta che aveva dato all'inizio in merito a difficoltà di gestione di BNL, lei ha detto "da 31

32 quando ho cominciato a occuparmi di BNL ho notato che c'erano difficoltà di gestione di BNL che BBVA non riusciva a gestire bene", quindi volevo sapere questa sua affermazione nel tempo a quando risale, quando ha constatato queste difficoltà. PRESIDENTE - Lo traduca, ha capito la domanda? AVV. BORGOGNO - Se vuole la specifichiamo, ha detto che non erano in grado di esercitare... È l'avvocato Accinni che voleva una precisazione, io la domanda l'ho fatta. INTERPRETE - "No, io non ho detto questo, quello che ho detto è che la BBVA ha un modello di gestione molto exitoso". PRESIDENTE - Molto? Molto? INTERPRETE - "Efficace, di successo, efficace, di successo". AVV. BORGOGNO - Ah, perfetto. INTERPRETE - "In molti paesi e quel disegno che ha un grande impatto positivo nella assolvenza, nella rentabilità. Solvenza, reddittività, in tutti i paesi normalmente si sviluppa con il controllo effettivo per parte della BBVA. Pertanto in BNL, che era un banco che aveva già la sua privatizzazione o anche prima della sua privatizzazione, la convenienza di una gestione solida fosse stato un grande attivo se si sarebbe potuto gestire in accordo con i parametri di gestione della BBVA in tutte le sue filiali". PRESIDENTE - Nel periodo non si è posto questo stesso problema? Cioè come mai, mi sembra di avere capito, cioè lei ha detto che se ne è occupato nel 2005, ma prima non si è mai occupato di questo problema nei confronti BNL? INTERPRETE - "No, io mi sono sempre occupato dei problemi legali, quello che volevo dire prima quando mi hanno chiesto all'inizio, quello mi hanno chiesto è perché la BBVA ha fatto una offerta, io ho risposto che aveva fatto una offerta perché volevamo applicare nella BNL"... 32

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