LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA
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- Gustavo Bono
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI CONVEGNO PER UN WELFARE SOSTENIBILE LEA E LIVEAS: MODELLI REGIONALI A CONFRONTO TAVOLA ROTONDA LEA E LIVEAS NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 1
2 L Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) nel 1948 definisce la salute «uno stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale» con un esplicito riferimento alle molteplici dimensioni che concorrono a determinare lo stato di salute (psicologica, sociale, culturale, relazionale, ambientale, economica) Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 2
3 Nel Patto per la salute si afferma che: nel rispetto della centralità della persona nella sua interezza fisica, psicologica e sociale, le Regioni e le Province Autonome si impegnano ad attuare interventi di umanizzazione in ambito sanitario che coinvolgano aspetti strutturali, organizzativi e relazionali dell assistenza (art. 4, comma 1) si predispone un programma annuale di umanizzazione delle cure che comprenda la definizione di un attività progettuale in tema di formazione del personale e un attività progettuale in tema di cambiamento organizzativo indirizzato soprattutto all Area critica, Pediatria, Comunicazione, Oncologia, Assistenza domiciliare (art. 4, comma 3) Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 3
4 Il processo di Umanizzazione pone l assistito al centro della cura riconduce al centro l'uomo con la sua esperienza di malattia e i suoi vissuti da una concezione dell assistito come mero portatore di una patologia, ad una come persona con i suoi sentimenti, le sue conoscenze, le sue credenze rispetto al proprio stato di salute Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 4
5 L aspetto relazionale dell assistenza si fonda sulla Comunicazione Fiducia Comprensione Cooperazione Compartecipazione con i mondi vitali dell assistito, primo fra tutti quello familiare Beatrice Fiore, Università "Federico II" Napoli
6 La relazione è tra due prospettive e due interessi diversi Esperto La patologia è rappresentabile in modo oggettivo e impersonale; il paziente è il caso clinico; è un occasione per il perfezionamento professionale; di verifica delle proprie capacità. Paziente La patologia è l intero vissuto; è un nuovo modo di esistere e di percepirsi. In essa si fa strada l esperienza della sofferenza come domanda di senso della vita. Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II"
7 La relazione d aiuto, alla base del processo di umanizzazione si fonda sulla fiducia tra due soggetti di cui uno si trova in uno stato di bisogno Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II"
8 La relazione terapeutica si fonda sull informazione È un incontro diagnostico che ha come scopo la soluzione di un problema Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 8
9 LA PRIMA È ATTESA DAL PAZIENTE LA SECONDA È PROPOSTA DALL ESPERTO Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 9
10 L aspetto strutturale e organizzativo dell assistenza L attenzione è posta sull acquisizione di conoscenze, abilità relazionali e comunicative, relative ai processi decisionali in situazioni di incertezza e di asimmetria informativa Dal modello classico che considera l organizzazione come un sistema meccanico che pone l accento sulle competenze tecniche, la gestione delle «cose» al modello manageriale che considera l organizzazione come un sistema di relazioni interpersonali. Qui i temi centrali sono la leadership, la comunicazione, il lavoro in gruppo: la gestione delle persone Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 10
11 Considerare i bisogni formativi come un processo in continua elaborazione ed evoluzione (Pfeffer, Sutton, 1999; Schein, Davenport, Prusak, 2000) Da ciò l importanza del contesto organizzativo (cultura organizzativa) inteso come condizione per lo sviluppo di processi di apprendimento e di crescita della conoscenza che può favorire o inibire l attuazione di determinate pratiche di gestione Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 11
12 Ciò che diventa rilevante è non solo l acquisizione di nuove competenze lavorative ma soprattutto in che modo queste competenze possono essere (ri)apprese e diventare attive nell ambito di un determinato processo organizzativo: trasformare la conoscenza in azione La presenza (o prevalenza) di alcuni orientamenti culturali influenza i comportamenti delle persone e la loro disponibilità a sviluppare processi di apprendimento dalle proprietà culturali dipende la capacità di favorire la socializzazione delle informazioni, di integrare le azioni e di affrontare i problemi con soluzioni appropriate Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 12
13 Le principali proprietà culturali delle organizzazioni Proprietà Procedure Sorveglianza Controllo Empowerment Identità Lealtà Fiducia Criteri di misura Svolgere le attività seguendo precise procedure La percezione che le proprie attività siano sottoposte a sorveglianza La percezione che i dirigenti siano attenti al funzionamento dell azienda e ai risultati Le persone si sentono valorizzate e ben gestite: i sistemi di ricompensa L organizzazione è in grado di conferire alle persone senso di appartenenza La percezione che i dirigenti siano leali verso i dipendenti Il grado di fiducia che le persone manifestano verso chi governa l azienda 13
14 L effetto leva delle proprietà culturali sull impegno collettivo Le proprietà culturali r* Empowerment 0,74 Fiducia 0,72 Identità 0,71 Lealtà 0,72 Controllo 0,56 Sorveglianza 0,15 Procedure 0,05 *coefficiente di correlazione di Pearson Fonte: Bolognini, 2003 Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 14
15 Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 15
16 per il raggiungimento degli obiettivi strategici delle organizzazioni sanitarie, sta assumendo sempre maggiore importanza la valorizzazione delle risorse intangibili i talenti, il know-how e le conoscenze dei professionisti, la qualità delle relazioni con i clienti interni ed esterni, il tipo di cultura aziendale e manageriale, la capacità di innovazione, la capacità di valorizzare le risorse umane e la capacità di capitalizzare la risorsa più importante: la conoscenza L'operatore sanitario può efficacemente intraprendere una relazione d aiuto con il paziente se, a sua volta, può contare su capacità professionali, condizioni di lavoro e risorse organizzative adeguate a rispondere anche alle sue esigenze Beatrice Fiore, Università degli Studi di Napoli "Federico II" 16
17 Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali A.A. 2015/2016 Master di primo livello in Management e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari Master di secondo livello in Direzione, Management e Coordinamento delle Strutture Sanitarie, Sociali e Socio-Assistenziali Territoriali 17
18 Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali A.A. 2015/2016 Master di primo livello 1. Politiche sociali e sanitarie e riforma del welfare in un quadro comparato 2. I fondamenti del sistema salute, dell organizzazione, della gestione e della valutazione dei servizi 3. Pluralità dei sistemi medici e eterogeneità dei modelli di salute e malattia 4. Analisi e progettazione organizzativa 5. Gli assetti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale, legislazione e organizzazione 6. Integrazione socio-sanitaria, analisi dei bisogni territoriali e programmazione dei servizi: il Piano Sociale di zona, e i Programmi delle attività territoriali 7. Diseguaglianze di salute e immigrazione 8. Cultura, clima e comportamenti organizzativi 9. La gestione delle risorse umane 10. Il finanziamento e la spesa del Servizio Sanitario Nazionale: assetti, flussi, incidenze e impatto 11. Programmazione e controllo di gestione 12. Il sistema informativo integrato 13. Comunicazione organizzativa e istituzionale 14. La qualità dei servizi: teorie, evidenze e strumenti 18
19 Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali A.A. 2015/2016 Master di secondo livello 1. Legislazione, assetti istituzionali e modelli strutturali 2. Aspetti multidisciplinari dell assistenza 3. Case management, principi, tecniche e modelli operativi 4. La progettazione organizzativa nei servizi sociali, sanitari e socio-assistenziali 5. Il sistema a rete dei servizi sociali, sanitari e socio-assistenziali in Italia 6. Programmazione, organizzazione e gestione dei bisogni assistenziali nelle strutture territoriali 7. Le principali problematiche clinico- assistenziali dell evoluzione delle malattie croniche, oncologiche e disabilitanti 8. Metodi e strumenti epidemiologici per l analisi dei bisogni e per la valutazione dei servizi 9. Gli strumenti del governo clinico: EBP e ricerca, audit, rischio clinico e qualità dell assistenza 10. Lavoro d equipe e competenze professionali nell assistenza sociale, sanitaria e socio-assistenziale 11. Cultura, clima e performance nelle organizzazioni 12. Il counselling psicologico e filosofico nella gestione del burn-out 19
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