Art. 1 Obiettivi formativi Art. 2 Sbocchi professionali
|
|
- Luisa Vinci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO VVAALLOORRI IIZZZZAAZZI IIOONNEE EE GGEESSTTI IIOONNEE DDEEI II BBEENNI II CCOONNFFI IISSCCAATTI AALLLLAA CCRRI IIMMI IINNAALLI IITTÀÀ OORRGGAANNI IIZZZZAATTAA A.A. 2010/2011 Art. 1 Obiettivi formativi 1. Il Master si prefigge di contribuire all attuazione di un aspetto rilevante del contrasto che lo Stato compie contro la criminalità organizzata: la restituzione all economia legale del paese dei beni sottratti alla delinquenza organizzata. Tale finalità, mentre ripristina equità e giustizia, trasmette un forte messaggio relativo alla presenza delle istituzioni e alla partecipazione attiva dei cittadini nella creazione di condizioni di convivenza civile. Pertanto, rafforzando la consapevolezza e la conoscenza di aspetti giuridici, economici e manageriali nei potenziali consulenti, operatori, utilizzatori dei beni confiscati alla mafia e alla camorra, si intende tanto contribuire ad ottimizzare la risposta nel contrasto alla delinquenza organizzata in termini efficacia, efficienza e professionalità, aumentando così l effettività della legge 109/1996, quanto promuovere la crescita di opportunità di lavoro, avendo presente che le competenze professionali create dal Master possono utilizzarsi anche ad un livello più ampio, per intraprendere attività di impresa e/o gestire o svolgere attività consulenziale per aziende di dimensioni piccole e medie, specie nel settore non profit. 2. Le maggiori criticità registrate nella gestione dei beni confiscati alle mafie riguardano le aziende; queste ultime, svincolate dalla disponibilità degli indagati, prospettano peculiari problemi di strategia imprenditoriale che postulano, per una buona riuscita dell attività economica, conoscenze ulteriori e diverse, rispetto al management tradizionalmente inteso. Perciò, il Master affianca alle tradizionali materie di gestione aziendale anche elementi di conoscenza del fenomeno giuridico, sociologico ed economico di riferimento. 3. Il Master in VAALLOORRI IIZZZZAAZZI IIOONNEE EE GEESSTTI IIOONNEE DDEEI II BBEENNI II CCOONNFFI IISSCCAATTI AALLLLAA CCRRI IIMMI IINNAALLI IITTÀÀ OORRGGAANNI IIZZZZAATTAA intende quindi formare specialisti che, con riguardo ad aziende e beni da confiscare o confiscati alla criminalità organizzata, sappiano gestirli, intraprendere attività di impresa sociale, svolgere attività di consulenza per istituzioni e organismi pubblici. Il consulente, manager o imprenditore sociale è in grado di svolgere la sua attività lungo tutto l arco del procedimento che sfocia nella confisca di beni e aziende, collabora con gli organismi pubblici, prepara studi di fattibilità per la gestione dei beni e delle aziende, gestisce in via transitoria o definitiva, nelle forme dell impresa prevalentemente non profit, i beni e le aziende confiscate. Art. 2 Sbocchi professionali 1. Il Master, rafforzando la consapevolezza e la conoscenza di aspetti giuridico e manageriali nei potenziali utilizzatori dei beni confiscati alle mafie,intende contribuire a fornire capacità di risposta efficaci, efficienti e professionali nel contrasto alla delinquenza organizzata, aumentando così l effettività della legge 109/1996 e, nello stesso tempo, alla crescita di opportunità di lavoro, avendo presente che le competenze professionali create dal Master possono utilizzarsi anche ad un livello più ampio, per intraprendere attività di impresa e/o gestire aziende di dimensioni piccole e medie. 2. Il percorso formativo intende preparare una figura professionale specifica di manager, di consulente e/o imprenditore, consapevole anche del valore simbolico rivestito dal lavoro e giustificata tanto dall elevato numero di beni confiscati disponibili dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali quanto dalle risorse finanziarie pubbliche che in tale campo si progetta di investire. Il manager e/o consulente e/o imprenditore sociale formato è in grado di svolgere la sua funzione lungo tutto l arco del procedimento che sbocca nella confisca di beni e aziende della delinquenza organizzata: collabora con Agenzie pubbliche; gestisce in via transitoria i beni che la magistratura intende confiscare; prepara studi di fattibilità per i beni e le aziende; gestisce in via definitiva i beni e le aziende confiscate. 3. Ai sensi del d.lgs. 4 febbraio 2010 n. 14 (Istituzione dell Albo degli amministratori giudiziari a norma dell art. 2, co. 13, l. 15 luglio 2009 n. 94), gli iscritti agli Albi professionali dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ovvero degli Avvocati da almeno tre anni, che attestano la frequentazione con profitto di corsi di formazione post-universitaria in materia di gestione di aziende
2 2 o di crisi aziendali, hanno diritto all iscrizione nell Albo degli amministratori giudiziari istituito presso il Ministero della Giustizia. 4. La figura professionale di manager e/o consulente e/o imprenditore può trovare collocazione (o intraprendere iniziative imprenditoriali) anche nelle piccole e medie imprese (individuali, collettive, societarie, cooperative), che costituiscono l ossatura dell economia italiana. Art. 3 Modalità di ammissione 1. Al Master Universitario di Primo livello sono ammessi coloro che siano in possesso di laurea o laurea magistrale ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, di laurea o laurea specialistica previste dal Decreto Ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, di diploma universitario o diploma di laurea previsto dal precedente ordinamento o altro titolo rilasciato all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. 2. L ammissione al Corso è per titoli e/o esami ed è riservata ai soggetti in possesso dei titoli di studio di cui ai precedenti commi 1 e 2, coerentemente agli obiettivi formativi del Corso. 3. Per l ammissione al Master è richiesto il possesso di laurea triennale preferibilmente in una delle seguenti Classi: - D. M. 509/1999: L2 - Scienze dei servizi giuridici L15 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali L16 Scienze dell amministrazione e dell organizzazione L17 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale L19 - Scienze dell'amministrazione L28 - Scienze economiche L31 - Scienze giuridiche L36 - Scienze sociologiche ovvero di laurea specialistica in una delle seguenti Classi LS19/S - Finanza LS22/S - Giurisprudenza LS34/S - Ingegneria gestionale LS60/S Scienze politiche e delle relazioni internazionali LS64/S - Scienze dell economia LS71/S - Scienze delle pubbliche amministrazioni LS77/S - Scienze e tecnologie agrarie LS84/S - Scienze economico-aziendali LS89/S Sociologia - D. M. 270/2004: L14 - Scienze dei servizi giuridici L16 - Scienze dell amministrazione e dell organizzazione L18 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale L33 - Scienze economiche L36 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali L40 - Scienze sociologiche ovvero di laurea magistrale in una delle seguenti Classi LMG/01 - Giurisprudenza LM16 - Finanza LM52 Relazioni internazionali LM56 - Scienze dell economia LM62 - Scienze della politica LM63 - Scienze delle pubbliche amministrazione LM69 - Scienze e tecnologie agrarie LM87 Servizio sociale e politiche sociali LM77 - Scienze economico-aziendali LM88 Sociologia e ricerca sociale o di diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento preferibilmente in una delle seguenti discipline: Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociologia.
3 3 4. Il numero minimo di iscritti, indispensabile per l attivazione del Master, è fissato in 20 e il numero massimo in I candidati devono superare una prova di ammissione al Master per titoli e colloquio. Il punteggio della prova, espresso in centesimi, risulta dalla somma del punteggio relativo alla valutazione dei titoli e del punteggio attribuito al colloquio. Per i titoli il punteggio massimo è di 40 punti; per il colloquio il punteggio massimo è di 60 punti. Oggetto del colloquio è anche la conoscenza delle problematiche relative alla gestione e valorizzazione dei beni confiscati dallo Stato; tra i titoli sono valutate le esperienze significative svolte in associazioni di volontariato o cooperative di lavoro. L ammissione al Master è determinata con graduatoria in base al punteggio complessivo ottenuto da ciascun candidato che abbia raggiunto un punteggio complessivo non inferiore a 50 punti. 6. La graduatoria dei partecipanti è utile anche ai fini del riconoscimento di eventuali borse di studio da parte di enti esterni. 7. Le modalità di svolgimento della fase di accesso sono dettagliate nel bando. Art. 4 Durata del Master e misura dei crediti 1. Il Master ha durata complessiva di undici mesi, per complessive 1500 ore così suddivise: ore di formazione in aula; - ore di studio individuale; - 50 ore di stage/project work/progetto di ricerca; - 50 ore di elaborazione prova finale. 2. Stabilito un rapporto di: 1 CFU/25 h. di formazione, il Master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari. 3. Il corso si svolge in parte anche attraverso la modalità e-learning. Art. 5 Modalità relative all obbligo di frequenza 1. La frequenza è obbligatoria. Essa deve essere comunque pari ad almeno all 80% del totale delle ore certificate della didattica frontale e del tirocinio (488 h), con ammissione di assenze fino al 20% del monte ore d aula e di stage. L attività didattica a distanza è equiparata alla didattica frontale. 2. La Commissione del Master si riserva di ammettere un numero superiore di assenze, previa valutazione delle assenze giustificate.
4 Art. 6 Articolazione didattica del Master 4
5 5 Il titolo di Master universitario di I livello in VAALLOORRI IIZZZZAAZZI IIOONNEE EE GEESSTTI IIOONNEE DDEEI II BBEENNI II CCOONNFFI IISSCCAATTI AALLLLAA CCRRI IIMMI IINNAALLI IITTÀÀ OORRGGAANNI IIZZZZAATTAA si consegue acquisendo 60 crediti formativi. Le ore di lezione, esercitazione, seminari per ciascun credito sono 10, mentre ogni CFU è pari a 25 ore. I 60 crediti formativi sono così suddivisi: - 56 crediti formativi per gli insegnamenti (560 ore d aula e 840 ore di studio individuale); - 2 crediti per il tirocinio pari a 50 ore; - 2 crediti per la prova finale pari a 50 ore. Il percorso formativo si articola nelle seguenti fasi: o Formazione d aula per lo sviluppo delle competenze di base; o Formazione d aula per lo sviluppo delle conoscenze manageriali specialistiche relative alla confisca, alla gestione ed utilizzazione dei beni confiscati; o Seminari; o Tirocini presso enti pubblici e privati; o Prove di verifica finale. La formazione d aula prevede lezioni frontali, esercitazioni, casi di studio, lavori di gruppo, testimonianze e visite in azienda o presso uffici della pubblica amministrazione. Per conseguire il titolo di Master occorre realizzare una percentuale di presenze alle attività formative pari almeno all 80% del totale delle ore certificate di formazione d aula e di tirocinio (minimo di ore di presenza: 488). Competenze di base (Fase I) CFU Ore in aula SECS-S/06 Informatica 2 20 SECS-P/07 Contabilità e bilancio generali 4 40 IUS/10 Diritto amministrativo 3 30 SECS-P/06 Economia del crimine/l impresa illegale 2 20 IUS/17 Legislazione antimafia e sulla confisca dei beni 4 40 SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese 4 40 AGR/01 - Finanziamenti comunitari e frodi 2 20 IUS/12 Il regime tributario dei beni confiscati 2 20 Osservatorio sulla camorra 2 20 Totale Competenze specialistiche (Fase II) CFU Ore in aula/ tirocinio/ prova finale SECS-P/07 Bilancio, programmazione e controllo delle aziende 4 40 non profit. IUS/10 Trasformazioni immobiliari 2 20 SECS-P/10 Organizzazione e gestione delle risorse umane 4 40 SECS-P/09/ SECS-P/11 Finanza delle aziende non profit (fund raising) 3 30 SECS-P/08 Marketing e Business plan di imprese non profit 3 30 IUS/01 Garanzie patrimoniali 2 20 SECS-S/01 Metodi statistici per l analisi dei dati 4 40 IUS/07 Il lavoro nelle cooperative e aziende non profit. Gli ammortizzatori sociali per le imprese in crisi 2 20 IUS/04 Le Cooperative. Tecniche di gestione della crisi di impresa 5 50 IUS/12 Aspetti fiscali sulle aziende non profit 2 20 Tirocinio 2 (50) Prova finale 2 (50) Totale Totale Art. 7 Valutazioni di profitto 1. Al termine della fase di aula sono effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento alle diverse attività didattiche, anche per raggruppamenti omogenei.
6 6 2. Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode). 3. Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico, superando con profitto (almeno 18/30simi) tutte le verifiche finali. 4. Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30 punti. Art. 8 Valutazione della tesi di master 1. La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere. 2. L elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione Giudicatrice assegna un voto (compreso entro 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale. 3. Il voto finale viene espresso in 110mi. 4. Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice. 5. La Commissione Giudicatrice, nominata dal Preside di Facoltà, su proposta del Coordinatore del Corso di Master è composta da almeno 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11 membri. Possono farne parte docenti a contratto dell Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II fascia. Art. 9 Organi del Master e loro competenze 1. Sono organi del Corso il Consiglio di Corso di Master e il Coordinatore. 2. Il Consiglio è composto dai professori e dai ricercatori di ruolo dell Università degli Studi del Sannio che svolgono attività didattica nel Corso nonché dei professori, ricercatori ed esperti delle altre Università e delle istituzioni pubbliche e private che svolgono attività didattica nel Corso di Master. 3. Il Consiglio è costituito soltanto in presenza di almeno tre tra professori e ricercatori di ruolo dell Università degli Studi del Sannio che svolgono attività didattica nel Corso di Master; in mancanza, i compiti e le funzioni del Consiglio del Corso di Master vengono automaticamente trasferiti al Consiglio di Facoltà di Scienze economiche e aziendali. 4. Come previsto dall art. 7 del Regolamento di Ateneo sui Master, partecipano al Consiglio un rappresentante per ciascuna delle istituzioni private partner. 5. Il Consiglio di corso di Master propone al Consiglio di Facoltà: - il calendario delle attività formative previste dall ordinamento didattico del Corso, delle prove di verifica e della prova finale; - le regole di accertamento della frequenza degli allievi, ove ritenute necessarie; - lo svolgimento di eventuali attività didattiche integrative; - i nominativi dei componenti della Commissione esaminatrice per l ammissione al Corso di Master Universitario (essa deve essere composta dal Direttore e da due componenti del Consiglio); - la copertura degli insegnamenti e i nominativi dei docenti a cui conferire supplenze e contratti da sottoporre all approvazione del Consiglio di Facoltà 6. Il Consiglio di corso di Master inoltre valuta la congruenza dei programmi delle discipline con le finalità del corso, invitando i docenti alle modifiche necessarie. 7. Il Consiglio di corso di Master esercita tutte le funzioni che gli sono attribuite dalla normativa vigente, dallo Statuto e dal Regolamento didattico di Ateneo. 8. Il Coordinatore è nominato dal Consiglio di Facoltà di Scienze economiche e aziendali dell Università del Sannio tra i professori di ruolo dell Ateneo; è responsabile delle attività del Corso; convoca e presiede il Consiglio e ne rende esecutive le deliberazioni e ne attua gli indirizzi; predispone il budget del Master, insieme con il responsabile amministrativo, e propone al Direttore del Dipartimento le relative spese; sovrintende all ordinato andamento dell attività didattica, provvedendo a quanto necessario allo svolgimento del Corso di Master; esercita tutte le funzioni che gli sono attribuite dalla normativa vigente, dallo Statuto e dal Regolamento didattico di Ateneo;
7 7 nomina con decreto le commissioni per le verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri, di cui uno titolare dell insegnamento); rappresenta il Corso di master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didattico-scientifici; predispone la relazione finale del Master. Articolo 10 Calendario didattico e affidamento delle attività didattiche 1. Il Consiglio di Facoltà di Scienze economiche e aziendali, su proposta del Consiglio di Corso di Master, delibera sul calendario didattico. Il calendario didattico deve contenere la distribuzione dei corsi con indicazione delle date di inizio e fine nonché le prove di verifica. 2. Il conferimento delle supplenze e dei contratti spetta al Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio del Corso. Articolo 11 Valutazione della qualità didattica dei corsi 1. Allo scopo di assicurare la qualità delle attività formative del Corso di Master Universitario, sono attivati adeguati sistemi di valutazione, ivi compresa la somministrazione di questionari anonimi agli studenti del Master. 2. Il Coordinatore presenta annualmente alla Facoltà interessata una relazione sull'attività svolta e sui risultati conseguiti, per la trasmissione agli Organi competenti. Art. 12 Gestione didattica e finanziaria 1. Fatte salve le competenze degli Uffici amministrativi generali, la struttura responsabile dell organizzazione didattica del funzionamento del Corso è individuata nella Facoltà di Scienze economiche e sociali sita in Via delle Puglie 82 c.a.p Benevento. 2. La gestione contabile spetta al Dipartimento di Analisi dei sistemi economici e sociali ed ai Servizi Amministrativi per i rispettivi adempimenti di competenza. I finanziamenti vengono iscritti nel bilancio del Dipartimento di Analisi dei sistemi economici e sociali.
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. a.a. 2012/2013
REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER ALUNNI CON DISABILITÀ INTELLETTIVE a.a. 2012/2013 Direttore del corso: Giuliana Sandrone Commissione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1
REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO
REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI a.a. 2012/2013 Direttore del corso:
DettagliIn convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172
81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo
DettagliPos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE
Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI
DettagliRegolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56)
Regolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56) Obiettivi formativi Il Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico ha l obiettivo
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA (Emanato con Decreto Rettorale n. 1414/2000-01 del 18.09.2001, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 35 del 30 novembre 2001, modificato con D.R. n.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliSEA - FACOLTÀ DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI IL PRESIDE
IL PRESIDE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi del Sannio, emanato con Decreto Rettorale del 25 luglio 2008 n. 856 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale,
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliREGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO
REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliRequisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione
Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master
DettagliRegolamento Corso di Laurea Magistrale in. AMMINISTRAZIONE ECONOMIA E FINANZA (Classe LM-77, Scienze Economico Aziendali)
Regolamento Corso di Laurea Magistrale in AMMINISTRAZIONE ECONOMIA E FINANZA (Classe LM-77, Scienze Economico Aziendali) Art. 1 Attivazione La Facoltà di Economia attiva il Corso di Laurea Magistrale in
DettagliPASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI
PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI (Riconoscimento di crediti conseguiti nel Corso di laurea in Scienze giuridiche (classe 31) dell Università di Messina) 1. Gli studenti che hanno conseguito la
DettagliMaster Universitario Interfacoltà di I livello in. RESPONSABILITA E GESTIONE DELLA QUALITA NELL IMPRESA ALIMENTARE (ReGIA)
Master Universitario Interfacoltà di I livello in RESPONSABILITA E GESTIONE DELLA QUALITA NELL IMPRESA ALIMENTARE (ReGIA) Anno accademico 011-01 E istituito presso le Facoltà di Agraria, Giurisprudenza
DettagliRegolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità
Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE
ARTICOLO 1 ISTITUZIONE 1. E istituto per l A.A. 2015/16, presso l'università Politecnica delle Marche, in conformità all'articolo 3, comma 9, del Decreto Ministeriale 22.10.2004 n 270 ed al Regolamento
DettagliRegolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56) a.a. 2015/16
Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56) a.a. 2015/16 Obiettivi formativi Il Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico
Dettagliantropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;(
REGOLAMENTO*DIDATTICO* * Corso*di*Studio*in*Scienze*della*Mediazione*Linguistica*Classe*di*Laurea*L=12* Articolo1*AttivazionedelCorsodiStudio Articolo2*ObiettiviformativiqualificantidellaClassediLaureaL*12
DettagliCORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera
CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del
DettagliFACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1
SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...
DettagliLAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)
LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze
DettagliUniversità Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa
Università Telematica UNIVERSITAS MERCATORUM OFFERTA FORMATIVA Corso di Laurea in Gestione d Impresa Scheda informativa Università Classe Nome del corso telematica Universitas Mercatorum 18 - Classe delle
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ANALISI, CONSULENZA E GESTIONE FINANZIARIA (INTERCLASSE LM-16 FINANZA
DettagliAMMINISTRAZIONE E LEGISLAZIONE AZIENDALE
.UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CLASSE DELLE LAUREE MAGISTRALI LM77 AI SENSI DEL D.M. 270/2004 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN AMMINISTRAZIONE E LEGISLAZIONE AZIENDALE (Sede di
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,
DettagliFacoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento
DettagliAnno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.
Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche Art. 1 Le seguenti disposizioni disciplinano l organizzazione didattica del Corso di Laurea in Scienze giuridiche, in conformità alle
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione
Dettagli3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA
3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA Bando di ammissione Art. 1 Attivazione del corso L Accademia degli Ufficiali di stato Civile e Anagrafe, in concerto con la Direzione Centrale dei Servizi
DettagliSEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art.
Regolamento per l istituzione e la gestione dei Master universitari di I e di II livello, dei Corsi di aggiornamento, perfezionamento e di formazione professionale SEZIONE I- Disposizioni generali SEZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento
DettagliSEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1
SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01 GIURISPRUDENZA) Art. 1 Premesse
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliRegolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University
Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.
Dettagli( D.R. n 142 del 01.03.2007) Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni. Articolo 2 Principi generali
Regolamento per la disciplina delle procedure di progressione verticale del personale tecnico ed amministrativo dell Università degli Studi del Sannio nel nuovo sistema di classificazione ( D.R. n 142
DettagliRegolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale
Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale (Approvato CdF 13-6-2012) 1. Elaborazione della tesi e presentazione del titolo 1.1 La prova
DettagliFacoltà di Giurisprudenza REGOLAMENTO
REGOLAMENTO del Corso di Laurea magistrale a ciclo Unico in Giurisprudenza ( Classe LMG /01 ) Anno Accademico di istituzione: 2006/2007 Art. 1. Organizzazione del corso di studio 1. È istituito presso
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DIDATTICO Laurea specialistica in Classe Facoltà MARKETING E COMUNICAZIONE 84/S Classe delle lauree specialistiche in Scienze economico-aziendali Economia Art. 1. Finalità Il presente regolamento
DettagliGazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2006
Gazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2006 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 12 aprile 2006 Definizione, modalita' e contenuti delle prove di ammissione alle scuole di
DettagliVADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO
VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO Prova scritta Art.6 D.M.312/2014 comma 2 DISPOSIZIONI NORMATIVE E MINISTERIALI Le prove di accesso vertono sui programmi disciplinari
DettagliRegolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale
Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione Capo I. Disposizioni generali Parte generale Art. 1. Ambito di competenza 1. Il presente Regolamento
DettagliDipartimento di Giurisprudenza Via Matteotti, 1-61029 Urbino (PU) Tel. +39 0722 303220-303222 Fax +39 0722 2955 http://digiur.uniurb.
ACCORDO tra L Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Pesaro e Urbino e il dell Università degli Studi di Urbino Carlo Bo visto - la Legge 11 gennaio 1979, n. 12 recante Norme per l ordinamento
DettagliSEA - FACOLTÀ DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI IL PRESIDE
IL PRESIDE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi del Sannio, emanato con Decreto Rettorale del 25 luglio 2008 n. 856 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale,
DettagliIl Rettore. Decreto n. 8827 (53) Anno 2016
Il Rettore Decreto n. 8827 (53) Anno 2016 VISTI gli articoli 16 e 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/82 e l articolo 6 della legge n. 341/90; VISTO l articolo 32 del Regolamento Didattico
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliArt. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione
DettagliCRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI
CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -
DettagliREGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL ECONOMIA LM 56
REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL ECONOMIA LM 56 TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO Art. 1 - Premesse e finalità 1. Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Economia
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA (CLASSE LM-6 BIOLOGIA) Art. 1 Premesse e finalità
DettagliLAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN MANAGEMENT DELLO SPORT E DELLE ATTIVITÀ MOTORIE (LM-47)
LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN MANAGEMENT DELLO SPORT E DELLE ATTIVITÀ MOTORIE (LM-47) Il corso di laurea in breve I laureati di questo corso di laurea magistrale, in modalità E-learning, devono possedere
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliCORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008
UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno
DettagliRegolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Parte generale
Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali Capo I. Disposizioni generali Parte generale Art. 1. Ambito di competenza 1. Il presente Regolamento disciplina,
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO
REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Master universitario 1 livello Management per le professioni sanitarie e dell assistenza sociale Coordinamento ed organizzazione dei
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
Dettagli8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE CLASSE DELLE LAUREE IN SERVIZIO SOCIALE L-39 Ai sensi del D.M. 270/2004 (Social Service) A.A. 2014/2015 TITOLO
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI (Modificato con delibere del CdF e CdS del 22.01.03, del 07.05.2003, del 8.10.2003; del 25.02.2004;
DettagliUniversità degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali
Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (CLASSE LM/SNT1 - SCIENZE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DIDATTICO Laurea specialistica in Classe Facoltà ECONOMIA E LEGISLAZIONE D IMPRESA 84/S Classe delle lauree specialistiche in Scienze economico-aziendali Economia Art. 1. Finalità Il presente
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE
REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)
DettagliREGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento
Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DIDATTICO Laurea triennale in Classe Facoltà ECONOMIA AZIENDALE XVII Scienze dell economia e della gestione aziendale Economia Art. 1. Finalità Il presente regolamento disciplina l articolazione
DettagliTECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE COORTE 2014/2015
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA, INFORMATICA ED ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE COORTE 2014/2015 TITOLO I Disposizioni Generali Art.1 Finalità del Regolamento e ambito
DettagliREGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA INTEFACOLTA IN SCIENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI. Art. 1 Oggetto del Regolamento. Titolo I ORDINAMENTO DIDATTICO
REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA INTEFACOLTA IN SCIENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto di quanto disposto dallo Statuto e dal
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliDIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA
DIPARTIMENTO di MATEMATICA REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA Emanato con D.R. n. 413 del 2 luglio 2015 INDICE Art. 1 Definizioni... 3 Art. 2 Obiettivi della
DettagliRegione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE
foglio n. 1 DECRETO n. 38 /GAB Istituzione presso la della commissione d'esame per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di persone, di cui al decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395
DettagliMaster Universitario di primo livello. Regolamento didattico
Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Giurisprudenza Master Universitario di primo livello IN LEGISLAZIONE SCOLASTICA E MANAGEMENT PER LA NEGOZIAZIONE Regolamento didattico ART. 1 - ISTITUZIONE
DettagliUniversità degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.
REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"
DettagliART. 1 Oggetto del Regolamento
REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIDATTICA DELL ITALIANO COME LINGUA STRANIERA ART. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell articolo 1 comma 3 del Regolamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL AMBIENTE NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LAUREA DI I LIVELLO A) ESAME DI LAUREA Art. 1 Ammissione Lo studente
DettagliFACOLTÀ DI FARMACIA REGOLAMENTO DIDATTICO
FACOLTÀ DI FARMACIA REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 CONSIGLIO DI FACOLTÀ 1. Il Consiglio di Facoltà ha il compito di programmare, coordinare e gestire tutte le attività didattiche che fanno capo alla Facoltà.
DettagliMaster Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole
DettagliDIZIONARIO UNIVERSITARIO
DIZIONARIO UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO L anno accademico può essere suddiviso in due periodi dell anno in cui frequentare le lezioni e dare gli esami. In genere il primo periodo dura da ottobre a gennaio,
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Parthenope
Pos. UPTA Decreto n.103 AVVISO PUBBLICO DI PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL CONFERIMENTO DI N. 1 INCARICO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA PER ESPERTO IN PROCEDURE INFORMATICHE DEL
DettagliScuola ARCHITETTURA E DESIGN Eduardo Vittoria REGOLAMENTO
Scuola ARCHITETTURA E DESIGN Eduardo Vittoria REGOLAMENTO del Corso di Laurea in SCIENZE DELL ARCHITETTURA (Classe L - 17 ) Anno Accademico di istituzione: 2008-2009 Art. 1. Organizzazione del corso di
DettagliScuola di Lettere e Beni culturali
Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA (CLASSE LM-40 Matematica) Art. 1 Premesse
DettagliISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI
ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it
Dettagli