IL SOSTEGNO PUBBLICO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

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1 IL SOSTEGNO PUBBLICO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

2 IL SOSTEGNO PUBBLICO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Quadro d insieme * Il presente capitolo è organizzato come segue. Nel quadro d insieme si presentano i principali risultati in termini operativi e l evoluzione delle politiche messe in atto dal Ministero dello Sviluppo economico (Mse) e si fa una sintesi dei contenuti del capitolo. Si passa poi, grazie anche al coinvolgimento attivo degli addetti ai lavori nelle principali amministrazioni del sistema di sostegno pubblico all internazionalizzazione, a un esame più approfondito dell evoluzione nelle due principali aree dei servizi reali e dei servizi finanziari. Infine, grazie ad alcuni contributi di analisi, si offre un panorama delle proposte e delle attività in materia di monitoraggio e valutazione. Arricchiscono il testo numerosi approfondimenti e riquadri scritti da accademici ed esperti. Principali risultati del 213 Dal punto di vista dei risultati operativi, il sistema pubblico di sostegno all internazionalizzazione ha continuato nel 213 ad assistere un elevato numero di imprese con servizi sia reali sia finanziari erogati da un ampio spettro di enti e amministrazioni centrali e territoriali. Pur se ancora passibili di miglioramenti metodologici, le rilevazioni condotte per questo Rapporto evidenziano alcune tendenze di fondo. Dal lato dei servizi e incentivi reali, nel complesso si è registrato un rimbalzo verso l alto delle risorse messe a disposizione dalle imprese, rispetto al 212, che aveva fatto segnare un punto di minimo. Più in dettaglio, il Mse ha mobilitato fondi per 21 milioni di euro, un valore simile a quelli del biennio precedente, cui si sono aggiunti 7 milioni di euro di contributo degli utenti (tavola 7.1). Iceagenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e le Camere di commercio, industria e artigianato (Cciaa) hanno aumentato le proprie spese per le azioni di sostegno a carattere promozionale, passate rispettivamente da 28 a 44 milioni di euro e da 76 a 79 milioni, inclusi i contributi degli utenti ai costi. La spesa delle Regioni, misurata per la prima volta in questo Rapporto, è stata di circa 89 milioni di euro grazie anche a una riprogrammazione dei fondi dell UE e al contributo dei privati. Sotto il profilo delle imprese assistite, a una crescita delle Cciaa (25 per cento in più) ha fatto da contrappeso la diminuzione che ha interessato sia l Ice (6 per cento) sia il Mse (32 per cento). 1 Il 213 dunque testimonia nel complesso un persistente dinamismo delle attività di sostegno mediante servizi reali alle imprese, sia dal lato dell impegno di bilancio, perlomeno per due delle quattro realtà esaminate dal Rapporto, sia, come si vedrà meglio nel seguito, dal lato dei programmi di attività. 1 Quest ultimo riporta dati riferiti a soggetti collettivi che moltiplicano, redistribuendoli, gli effetti degli incentivi ricevuti. * Redatto da Laura Barberi e Maurizio Cotrona, Ministero dello Sviluppo Economico (sottoparagrafo Politiche governative) e Marco Saladini, Ice (sottoparagrafi Introduzione e Contributo dei singoli attori) Supervisione di capitolo a cura di Beniamino Quintieri (Università Tor Vergata). Coordinamento editoriale di Marco Saladini (Ice). 372

3 Riguardo ai servizi e incentivi finanziari, a una diminuzione delle garanzie assicurative ha fatto riscontro l aumento di prestiti e prodotti integrati bancarioassicurativi. L offerta di Cassa depositi e prestiti (Cdp) a sostegno dell internazionalizzazione, illustrata per la prima volta in questa edizione del Rapporto, ha fatto registrare un forte aumento nel 213, sia in termini di clienti, sia di valore, cresciuto da 1,2 a 2,2 miliardi di euro, con un impegno di capitale proprio pari a 1,8 miliardi. Sace ha visto contrarsi il numero di imprese clienti e aumentare i nuovi impegni assicurativi e i premi lordi, saliti rispettivamente a 8.74 e a 399 milioni di euro. Simest ha continuato a espandere la propria attività, con un valore delle operazioni assistite in crescita, da 4,6 a 5,1 miliardi di euro, al pari dei capitali propri impegnati e nonostante il numero delle imprese finanziate sia calato. La sinergia tra le componenti del sistema di sostegno pubblico sul versante finanziario ha dunque portato a una forte accelerazione degli impieghi. Tavola 7.1 Sostegno pubblico all'internazionalizzazione, quadro d'insieme dei servizi promozionali e finanziari Valori in milioni di euro Ministero dello sviluppo economico (2)(3) Regioni (4) Ice (5) Camere di commercio (6) Sace Cassa depositi e prestiti (8) Simest Utenti n. d. n. d n.d Fondi spesi (1) Servizi finanziari Contributo degli utenti ai costi n. d n. d n. d. Imprese clienti Nuovi impegni assicurativi Premi lordi Imprese clienti (7) Capitali propri impegnati Valore operazioni assistite (9) 1 44 Servizi promozionali (1) Fondi spesi eccetto Regioni 211 e 212, vedi nota 4. Per Ice, Mse e Regioni escluso il contributo degli utenti ai costi, per Cciaa inclusi contributi e incentivi erogati alle imprese per conto di terzi. (2) Programmi di sostegno gestiti direttamente a favore di associazioni, camere di commercio italiane all'estero, consorzi, enti e istituti e programma Made in Italy. (3) I dati concernenti il contributo degli utenti ai costi sono stati stimati. (4) Per il 211 e 212 fondi stanziati, per il 213 fondi spesi. Stime preliminari. I fondi spesi equivalgono alla somma di fondi del bilancio regionale e fondi europei. (5) Fondi e utenti per promozione e formazione. Inclusi utenti esteri. Incluse spese per programma Made in Italy. (6) Imprese partecipanti ad attività promozionali e partecipanti ad attività formative. Una parte dei fondi spesi dalle Cciaa deriva dai bilanci regionali. (7) Le imprese clienti possono aver stipulato più di un contratto. (8) L'operatività di Cdp in termini di imprese clienti e valore operazioni assistite è anche contabilizzata nell'operatività di Sace. (9) Per Cdp il valore delle operazioni assistite fa riferimento al valore complessivo finanziato. Fonte: Ministero dello Sviluppo economico, Regioni, Ice, Unioncamere, Cassa depositi e prestiti, Sace, Simest 373

4 Le politiche governative Nel 213 ha acquisito piena operatività la nuova governance del sistema pubblico di sostegno all internazionalizzazione, dopo gli interventi di riforma del biennio : un quadro normativo che punta a un miglior coordinamento dei soggetti coinvolti per promuovere sia una più efficace composizione dei diversi interessi nazionali in gioco che un adeguato impulso alle politiche di settore. La Cabina di regia per l Italia internazionale, copresieduta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Mse e, per le materie di propria competenza, dal Ministro con delega al Turismo, ha assicurato il necessario luogo di confronto tra tutti i principali protagonisti dell internazionalizzazione. 2 Essa ha operato con la finalità di ricondurre a un disegno unitario le diverse proposte e stabilire le linee guida e l indirizzo strategico in materia di promozione all estero e internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, definendo le aree geografiche prioritarie, i settori da privilegiare e le tipologie di attività più efficaci. In particolare, le decisioni adottate dalla Cabina di regia sono state rivolte a un miglior coordinamento tra i diversi attori, pubblici e privati, operanti nel campo della promozione all estero, con l obiettivo di agevolare una pianificazione integrata delle attività, a un rilancio delle missioni, sia istituzionali che imprenditoriali, con un focus su progetti integrati di filiera e sui settori più innovativi, e all utilizzo delle diverse linee di finanziamento gestite dal Mse per programmi tra loro sinergici e complementari. Dal 1 gennaio 213 è entrato nel pieno delle sue funzioni anche l Ice, nuovo soggetto, più agile e versatile rispetto al precedente Istituto nazionale per il commercio estero (Iceistituto) soppresso con la legge 111 del 211. L attività dell agenzia, organismo operativo per la realizzazione delle politiche ministeriali e strumento omologo alle trade promotion agencies dei principali paesi sviluppati, è orientata dagli indirizzi raccomandati dalla Cabina di regia, accolti in un piano promozionale annuale esaminato più in dettaglio nel paragrafo Parallelamente agli interventi più tradizionali, l agenzia si è anche dedicata ad azioni di carattere innovativo, all insegna di un forte coordinamento con gli altri attori del sistema e di un maggiore orientamento al servizio e ai clienti. A tale scopo l Ice ha ottenuto per il 214, con il decreto legge cosiddetto Destinazione Italia, convertito con la legge 9 del 214, un incremento di oltre 22 milioni di euro dei fondi a disposizione: una dotazione aggiuntiva finalizzata al potenziamento dell efficacia sia delle iniziative mirate alla difesa delle quote italiane sui mercati maturi che delle azioni da intraprendere in relazione alle economie emergenti. 2 Dell organismo fanno parte il Ministero dell Economia e dellle Finanze, il Ministero delle Politiche agricole e forestali, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Unioncamere, Confindustria, RE.TE. Imprese Italia, Associazione bancaria italiana e Alleanza per le cooperative. 374

5 In una fase economica marcata da consumi interni e investimenti in flessione, i numerosi accordi di libero scambio conclusi o in negoziazione tra l Unione Europea e altre aree economiche avanzate rappresentano una preziosa occasione da cogliere per rafforzare il radicamento delle imprese italiane in tali aree. L abbattimento degli ostacoli, tariffari e non tariffari, agli scambi e agli investimenti è destinato ad avere un impatto positivo su diversi settori industriali e dei servizi. È stata pertanto programmata una serie di azioni collaterali dirette ai contesti geografici interessati dagli accordi con la finalità di affiancare allo sviluppo delle intese su questioni di natura prettamente commerciale anche attività promozionali a esse collegate. Ne sono esempio le missioni condotte dal viceministro Carlo Calenda in Canada, a ottobre 213, in concomitanza con la finalizzazione del Comprehensive Economic Trade Agreement tra le autorità di Ottawa e l Unione Europea, e negli Stati Uniti, tra ottobre e novembre 213, prima tappa di un piano di azione da definire in parallelo ai negoziati per la Transatlantic Trade and Investment Partnership, con lo scopo di consentire alle imprese italiane di trarre il maggior beneficio possibile dalle opportunità offerte dalla conclusione dell accordo. Il potenziamento dei processi di internazionalizzazione passa anche attraverso la valorizzazione dei grandi eventi, cornice ideale per massimizzare le occasioni di business e dare visibilità alle eccellenze produttive italiane. Particolare attenzione è stata quindi riservata a Expo 215, straordinaria occasione di sviluppo e rilancio dell immagine dell Italia, la cui promozione è stata inserita in tutte le grandi manifestazioni della filiera alimentare e della sostenibilità ambientale grazie all iniziativa Road to Expo 215 organizzata da Mse e Ice (si veda riquadro infra). Tra le azioni più innovative a sostegno dell internazionalizzazione va poi senz altro ricordato il Road Show Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri : un progetto promosso dal Mse in collaborazione con Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Ice, Unioncamere, Sace, Simest e molte associazioni imprenditoriali con l obiettivo di aumentare il numero delle imprese stabilmente esportatrici di almeno 2 mila unità, sulle 7 mila stimate come potenzialmente esportatrici. Sono oltre venti le tappe previste su tutto il territorio nazionale, a partire da gennaio 214, in località selezionate sulla base del deficit di internazionalizzazione del territorio e della propensione all export, per presentare gli strumenti a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) che hanno le potenzialità per accedere ai mercati esteri. Il Road Show si configura come l occasione di un vero e proprio checkup personalizzato, ad opera di specialisti di settore, per le imprese intenzionate a uscire dai confini nazionali per cogliere le opportunità derivanti dalla crescita potenziale della domanda internazionale. L assistenza alle imprese che affrontano la sfida dei mercati internazionali si esprime non solo attraverso misure di sostegno, ma anche tramite strumenti di difesa. In questo contesto si inserisce l attivazione di cinque Desk anticontraffazione 375

6 e di assistenza per gli ostacoli al commercio presso gli uffici dell agenzia Ice di Mosca, New York, Pechino, Istanbul e Tokyo. I paesi coinvolti nel progetto sono stati individuati tenendo in considerazione elementi quali la rilevanza commerciale e la diffusione del fenomeno della contraffazione, oltre alla difficoltà di accesso al mercato. L iniziativa, operativa dalla primavera del 214, risponde alla necessità da un lato di tutelare la proprietà intellettuale e dall altro di affiancare le imprese italiane nel caso di problemi di accesso ai mercati in occasione di procedure di esportazione o durante l esercizio di altre attività economiche all estero, come investimenti o partecipazioni ad appalti pubblici. L assistenza alle aziende sarà assicurata da selezionati esperti in materia legale e commerciale con ottima conoscenza dei mercati di riferimento. Per un incisiva attività promozionale una rilevanza essenziale riveste il partenariato pubblicoprivato e pubblicopubblico. La riduzione delle risorse finanziarie globalmente disponibili impone d altra parte a tutti i soggetti attivi nel campo dell internazionalizzazione l onere di fare sistema, aumentando l efficienza cumulativa degli sforzi prodotti, evitando le duplicazioni e producendo dinamiche positive. Con tale obiettivo, a partire dalla fine degli anni 9, il Mse ha sottoscritto con le Regioni e con le associazioni di categoria una serie di accordi che, fino alla soppressione dell Iceistituto, hanno previsto la condivisione e il cofinanziamento di progetti promozionali, impiegando una quota parte dei fondi del programma promozionale ordinario Ice. Nel corso del 213, registrata la piena operatività della nuova agenzia Ice, si è potuto procedere al rilancio della politica di partenariato. Sono state sottoscritte, in particolare, 16 intese operative, cofinanziate per un importo complessivo pari a 5,8 milioni di euro, metà a carico del Mse che ha affidato i relativi fondi all Ice e metà a carico delle associazioni partner. 3 La politica di partenariato rappresenta, inoltre, il perno di una delle operazioni qualificanti l avvio della promotion pubblica nel 214. Nei primi mesi dell anno il viceministro Carlo Calenda ha incontrato i rappresentanti di 26 federazioni e associazioni rappresentative dei più rilevanti comparti dell export nazionale, per concordare direttamente con i delegati delle categorie produttive la destinazione di oltre 18 dei 22,6 milioni di euro integrativi stanziati con il decreto Destinazione Italia. Tali programmi verranno monitorati nella logica dei key performance indicators, in grado di offrire una misurazione dell efficacia e dell impatto effettivo delle iniziative promozionali e utili anche per una migliore programmazione delle attività negli anni a venire. Il 213 ha segnato anche il ravvio della politica di partenariato con le Regioni e le Province autonome. In collaborazione con l Ice sono stati messi a punto otto progetti 3 Le intese sono attuative degli accordi in essere con i seguenti enti e associazioni: Acimall, Acimit, Anfao, Anima, Anve, Assocomaplast, Assografici, Assopiastrelle, Cfmi, Compagnia delle Opere, Doc.It, Fimi, Smi Sistema Moda Italia, Ucima, Ucimu e Unioncamere. 376

7 interregionali, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, dei quali 1,7 milioni a carico del Mse attraverso l Ice e 1,3 milioni a carico delle Regioni aderenti. Tali progetti verranno attuati mediante la sottoscrizione di convenzioni che coinvolgeranno, oltre all Ice, le Regioni Calabria, EmiliaRomagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana Lombardia, Umbria, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano. Verranno realizzati interventi in mercati e aree con ampie opportunità di sviluppo per le Pmi, quali Cina, Russia, Messico, Africa subsahariana e Brasile nei settori green economy, nautica, agroalimentare e food processing, edilizia e restauro. Il contributo dei singoli attori Il 213 è stato un anno di notevoli cambiamenti nell operatività del Mse, il Ministero preposto all internazionalizzazione. Sono infatti entrati in funzione nuovi strumenti a sostituire altri, dismessi. Mentre i beneficiari degli incentivi e dei contributi erogati non sono sostanzialmente cambiati, si è attuata una profonda revisione delle procedure di aggiudicazione, legandole a nuovi criteri che tengono in considerazione risultati e capacità dei richiedenti oltre alla validità dei progetti presentati. Ne è conseguita una lieve riduzione dell ammontare effettivamente erogato. La raccolta delle domande di contributo ha avuto un buon andamento, pur se non confrontabile con quello degli anni precedenti. Nel 214 il Mse ha apportato ulteriori innovazioni, sempre nell ottica sopra ricordata, alle regole per l assegnazione dei contributi alle Camere di Commercio italiane all estero (Ccie). Dopo una fase nella quale, a causa della transizione dall Iceistituto all Iceagenzia, il programma Made in Italy è stato realizzato attraverso intese con soggetti diversi dall Ice, nel 214 si è tornati a far perno su quest ultimo, aggiungendo ai tradizionali obiettivi di sostegno dell internazionalizzazione delle Pmi alcune iniziative collegate all Expo di Milano 215, al semestre di presidenza italiana dell UE, all imprenditoria femminile e all accordo Stati UnitiUE. Per l Ice, agenzia governativa che si occupa di dare attuazione alle politiche di sostegno all internazionalizzazione, il 213 è cominciato, come sopra ricordato, all insegna di una ritrovata piena operatività. Hanno segnato l evoluzione recente dell agenzia prima le attività di riorganizzazione, che hanno portato a una significativa contrazione della spesa e al completamento del processo di ristrutturazione della rete di uffici all estero, e poi il perfezionamento e la messa in atto di un nutrito programma di lavoro. Nel 213 la spesa complessiva per attività promozionali ha ripreso quota, rispetto al 212, insieme al numero di iniziative realizzate e alle imprese partecipanti. Si è inoltre notata una diversificazione dei committenti, grazie anche alla nuova rete di alleanze posta in essere dall Ice. Lo stanziamento di risorse aggiuntive nel 214 e l avvio del Piano Export Sud dovrebbero produrre un accelerazione della crescita in corso d anno, che potrebbe guadagnare ulteriore velocità 377

8 nel 215 grazie a programmi di ampio respiro attualmente allo studio. Non vanno sottovalutati, in tale prospettiva, i vincoli strutturali posti all Ice dalla ridotta disponibilità di risorse umane e finanziarie, esacerbata dalle politiche complessive di riduzione della spesa che appaiono in controtendenza, nello specifico ambito in esame, rispetto a quanto previsto dai piani di sviluppo. Tra i servizi resi dall Ice a valere sulle risorse di funzionamento spiccano quelli di informazione e assistenza. In merito ai primi, va segnalata l entrata in funzione di un nuovo portale. I secondi hanno fatto registrare nel 213 evoluzioni di rilievo in termini di offerta, con l introduzione di un nuovo catalogo, ma una significativa diminuzione degli introiti derivanti dalla compartecipazione dei clienti alle spese, accompagnata da un aumento dei servizi erogati, con un calo del ricavo medio per servizio. L Ice ha partecipato attivamente al Road Show per l Italia internazionale, insieme a tutti gli altri attori del sistema pubblico di sostegno, guidandone la realizzazione dal punto di vista organizzativo, con particolare riguardo agli incontri di consulenza alle imprese partecipanti. L azione delle Regioni per sostenere l internazionalizzazione delle imprese nei territori di competenza è proseguita nel 213, anno rispetto al quale è stato possibile stimare una spesa di oltre 89 milioni di euro da parte di 18 amministrazioni su 2. Il quadro normativo ha visto l adozione di nuovi provvedimenti, attuativi e programmatici, da parte di un nutrito gruppo di Regioni e la presentazione di un disegno di legge costituzionale da parte del Governo che assegnerebbe la competenza sul commercio estero alle sole amministrazioni centrali. Al di là di innovazioni di tale portata, ancora in discussione, è da molti segnalato il persistere della necessità di un maggiore coordinamento operativo tra amministrazioni nazionali e territoriali. Queste ultime hanno messo in atto, stando al prezioso monitoraggio condotto dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, una gamma ampia e articolata di attività, con oltre 1.35 iniziative cui hanno preso parte oltre 12. imprese, realizzate in Italia e soprattutto all estero, in particolare nell Unione Europea, ma in maniera crescente anche in America, Africa ed Europa non UE. Sotto il profilo settoriale, è prevalso nel 213 il comparto agroalimentare, seguito dai settori artigianato, turismo e alberghiero e meccanica. Nel 213 l impegno del sistema delle Cciaa nel sostegno all internazionalizzazione si è consolidato ulteriormente; le risorse impiegate sono cresciute a quota 78,9 milioni di euro, 3,7 in più rispetto al 212, e a un netto aumento di utenti e iniziative realizzate, oltre 3.3 in Italia e all estero. Si è puntato sull erogazione, in Italia, di servizi alle imprese in diverse materie centrali per approcciare i mercati esteri. All inizio del 213 è entrato in funzione un nuovo strumento, Worldpass, che combina l assistenza sul territorio attraverso sportelli dedicati con contenuti e servizi diffusi da un portale web. Grazie all esaustivo monitoraggio svolto dall Osservatorio camerale di Unioncamere è stato possibile ricostruire anche nella presente edizione del Rapporto la distribuzione regionale e per tipologie di attività delle iniziative; 378

9 emerge un forte attivismo delle Cciaa delle regioni settentrionali, che ne hanno realizzati i due terzi, con il restante terzo ripartito uniformemente tra Centro e Mezzogiorno. A sostenere i servizi della rete delle Cciaa hanno concorso anche le Ccie ed estere o miste in Italia. Sul versante dei servizi finanziari si è consolidato attorno a Cassa depositi e prestiti (Cdp), istituzione finanziaria controllata all 8 per cento dal Ministero dell Economia e delle finanze, un polo composto dalla stessa, da Sace e da Simest, che opera con mandato pubblico ma adottando una configurazione e strumenti tipici del settore creditizio privato. Cdp ha messo a punto a partire dal 21 tre strumenti tra loro complementari, ovvero il Fondo italiano d investimento, il Fondo strategico italiano e il sistema di Export banca. I primi due sono fondi equity con l obiettivo di rafforzare le imprese italiane e i loro investimenti, anche in prospettiva di una loro maggiore apertura ai mercati internazionali, il terzo sostiene le esportazioni, seguendo l esempio e l esperienza di altri paesi europei. Con un attività in rapida crescita nel triennio , Export banca ha coinvolto una gamma di partner che includono, oltre a Sace e Simest, anche numerosi istituti di credito italiani. Le operazioni sono state tutte di dimensioni grandi o mediograndi, specialmente nel settore della cantieristica navale ma anche in quelli delle infrastrutture e della difesa. Tra i principali mercati nei quali si è dispiegato l impegno di Export banca spiccano gli Stati Uniti d America (Usa), che hanno assorbito oltre il 7 per cento dei finanziamenti. Rispetto al 212, l attività di Simest, banca d affari a controllo pubblico che sostiene gli investimenti italiani in imprese estere, ha fatto registrare una crescita degli impieghi di fondi propri per partecipazioni societarie; al contrario sono diminuiti gli impieghi per partecipazioni societarie tramite il Fondo di venture capital, che si è avvicinato ai limiti della propria dotazione di risorse. Le somme erogate per ciascuno degli incentivi alle imprese gestiti per conto di amministrazioni pubbliche sono cresciute, con l eccezione delle agevolazioni per gli studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica, rimaste invariate. Sono proseguite le attività di promozione e sviluppo, la fornitura di servizi professionali di consulenza e assistenza alle imprese clienti, nonché le attività di financial advisory e di business scouting. Con una domanda mondiale ancora al di sotto dei valori medi di lungo periodo, resta centrale il sostegno di Sace, che assicura le imprese contro i rischi connessi a transazioni commerciali sia in Italia sia all estero. Sace da ormai dieci anni è passata a un modello di business ispirato a criteri di mercato, giungendo nel 213 a supportare oltre 22. imprese. I nuovi impegni si sono concentrati in Europa, Comunità degli Stati Indipendenti e America. Sono cresciuti significativamente gli indennizzi e, in misura minore, i recuperi politici. L esposizione complessiva è ulteriormente aumentata nel 213. Un espansione della rete di accordi di collaborazione, l apertura di alcune sedi in Italia e all estero e il lancio di servizi connessi 379

10 ai prodotti finanziari, come i programmi Advisory e Frontier Markets sono tra le principali novità emerse nel corso dell anno. L edizione 214 della Mappa del rischiopaese conferma la riduzione del divario tra paesi avanzati ed emergenti per quanto riguarda il rischio di mancato pagamento. Tra le questioni che agitano il dibattito in materia di politiche pubbliche di sostegno all internazionalizzazione spiccano i motivi che lo rendono necessario e i risultati della sua azione. Per dare una prima risposta a tali interrogativi, in parte alla base di precise normative di legge ma anche declinati da interventi di esperti e politici, la presente edizione del Rapporto ospita una serie di contributi che vanno ad aggiungersi ai documenti ufficiali di indirizzo e valutazione e individuano alcune prassi di riferimento in materia di ratio e misurazione di efficacia ed efficienza del sostegno. C è ancora molto da fare per migliorare la performance del sistema e razionalizzare l uso delle risorse a esso assegnate. Questi e altri studi si pongono l obbiettivo non solo di contribuire al dibattito ma anche di concorrere a disegnare e attivare percorsi adeguati a tale scopo. 38

11 7.1 Servizi reali e incentivi Ministero dello Sviluppo economico * Con il decreto legge 83 del 212, meglio noto come Decreto sviluppo, convertito nella legge 134 del 212, sono state apportate importanti modifiche alla normativa in materia di concessione di contributi a consorzi, enti, istituti e associazioni e Camere di commercio italiane all estero (Ccie), per lo svolgimento di attività di promozione del Made in Italy. Le novità più rilevanti introdotte dalla nuova normativa sono le seguenti. L abrogazione della legge 83 del 1989 sui consorzi export, della legge 394 del 1981 articolo1, sui consorzi agroalimentari, turisticoalberghieri e agroitticoturistici, e la contestuale istituzione della nuova figura dei consorzi per l internazionalizzazione. Il nuovo soggetto giuridico presenta profonde novità rispetto alle precedenti figure di consorzi, a partire dalla denominazione. Il nuovo nomen non rappresenta, tuttavia, una mera modifica formale, ma mira a evidenziare l ampliato ambito di operatività dei consorzi che possono avere a oggetto una vasta gamma di attività, dalla diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle Pmi al supporto alla loro presenza nei mercati mondiali anche attraverso la collaborazione e il partenariato con le imprese estere. A queste attività possono aggiungersi quelle relative all importazione di materie prime e di prodotti semilavorati, alla formazione specialistica per l internazionalizzazione, alla qualità, alla tutela e all innovazione. Le nuove disposizioni normative hanno previsto la possibilità di ampliare la compagine consortile associando al consorzio anche enti pubblici e privati, banche e imprese di grandi dimensioni, sia pur non destinatari del contributo pubblico L abrogazione della legge 183 del 1954, che disciplinava i contributi a favore di enti, istituti e associazioni. Il Decreto legge 83 del 212 ha tuttavia mantenuto la previsione dell erogazione del sostegno pubblico a tali soggetti. Con successivi decreti ministeriali sono stati individuati i requisiti soggettivi, i criteri e le modalità per la concessione dei contributi pubblici, rispettivamente, a favore dei consorzi per l internazionalizzazione e di enti, istituti e associazioni. Le novità di maggiore rilievo introdotte in merito sono rappresentate dall introduzione di un limite minimo e massimo di spesa del progetto di internazionalizzazione, dall individuazione di criteri di valutazione con un punteggiosoglia minimo al di sotto del quale il consorzio non viene ammesso a contributo e dall introduzione di un limite percentuale di spese rendicontate al di sotto del quale, pur avendo il progetto avuto una valutazione positiva, non avrà diritto ad alcun contributo. La scelta di introdurre tali criteri è stata dettata dalla necessità di non parcellizzare le risorse pubbliche e dalla volontà di operare in un ottica di valorizzazione della capacità progettuale e attuativa dei consorzi. Il Mse eroga, altresì, contributi a favore delle Camere di commercio italiane al * Redatto da Fabio Giorgio, Sandra Venuta e Maurizio Cotrona, Ministero dello Sviluppo economico. 381

12 l estero ai sensi della Legge 518 del 197. Nel corso del 213 le procedure di valutazione e approvazione dei progetti presentati da tali soggetti non hanno subito modifiche. Nel 214, con Decreto ministeriale del 24 aprile, sono state introdotte importanti novità anche in questa materia (vedi riquadro infra). I contributi che il Mse eroga ai beneficiari sopra riportati sono volti a incentivare il processo di internazionalizzazione delle Pmi attraverso il sostegno di attività promozionali quali ad esempio, organizzazione o partecipazione a fiere internazionali, eventi promozionali con operatori esteri e collaterali a manifestazioni fieristiche, workshop, seminari, incontri tra imprese o BtoB, organizzazione di missioni di operatori esteri in Italia, attività di formazione specialistica per l internazionalizzazione, azioni di comunicazione sui mercati esteri, registrazione di marchi, realizzazione di siti internet in lingua estera. Tali strumenti normativi trovano applicazione attraverso circolari che ogni anno il Mse emana e che contengono indicazioni su progetti attuabili e tipologie di spesa finanziabili, nonché indirizzi su come rendere significative le azioni promozionali proposte in autonomia dai soggetti ammessi a fruire dei contributi statali. L atto conclusivo dell iter procedurale per la concessione dei contributi è l emanazione del decreto di liquidazione, in seguito all esame delle rendicontazioni di spesa. La normativa prevede che il contributo pubblico può coprire fino al 5 per cento delle spese sostenute dai soggetti destinatari. Come conseguenza dell evoluzione normativa sopra descritta, durante il 213, il Mse ha dunque gestito le erogazioni relative alle leggi precedentemente vigenti per quanto riguardava i progetti approvati prima della loro abrogazione, nonché le procedure dettate dalle nuove norme vigenti, indicate di seguito (tavola 7.2). Contributi a enti, istituti, associazioni, Camere di commercio italoestere che sostituiscono quelli a suo tempo previsti dalla legge 183 del 1953 Contributi ai consorzi per l internazionalizzazione che sostituiscono quelli previsti dalle leggi 83 del 1989 e 394 del 1981, articolo 1 Contributi alle Ccie previsti dalla legge 518 del 197, che ha proseguito la propria operatività. Per ciascuno strumento, compresi quelli dismessi ma per i quali sono ancora in corso delle attività, sono disponibili dati annuali sia sulle erogazioni complessive, a fronte di progetti già realizzati, sia sui progetti presentati e approvati, per i quali si dispone di informazioni più dettagliate, illustrate nel seguito. Nel 213 sono stati approvati 162 programmi promozionali annuali. Il dato relativo al numero di progetti approvati, tuttavia, non è confrontabile, a causa dei cambiamenti precedentemente riportati, con i valori conseguiti negli anni precedenti, a esclusione di quelli riferiti alle Camere di commercio che comunque sono rimasti inalterati rispetto al 212. Il numero dei programmi fa riferimento ai beneficiari diretti dei contributi, che per la loro natura di associazioni raggruppano un numero di Pmi ben più ampio, pari a circa 1 mila. Sempre durante il 213, gli enti beneficiari hanno realizzato, tra l altro, 18 campagne promozionali e di comunicazione, 249 partecipazioni a manifestazioni fieristiche, 12 seminari e workshop, 145 eventi per la conclusione di affari, come sessioni di incontri businesstobusiness, missioni in Italia e all estero e partecipazioni a fiere, 72 interventi di assistenza e consulenza alle Pmi, 66 programmi di formazione e 144 azioni di informazione e attività di rete delle Ccie. 382

13 Tavola 7.2 Fondi erogati dal Mse per legge di riferimento Valori in milioni di euro, numero di progetti e quote in percentuale Legge di riferimento e beneficiario 211 Fondi erogati 213 Quota sul totale Progetti approvati Valore dei progetti approvati Legge 183 del 1954 Enti, istituti e associazioni (1) 2,8 3,5 2,5 12,3 17,1 11, ,6 34,4 Legge 83 del 1989 Consorzi export multiregionali (1) 1,8 2,3 1,7 8, 11,1 7, ,1 16,5 Legge 394 del 1981 Consorzi multiregionali, agroalimentari e turisticoalberghieri (1),2,3,3,9 1,2 1, ,3 2,9 D. Lgs. 143 del 1988 art. 22 Intese con associazioni (1),3,3 1,1 1,6 5 6,3,3 Legge 518 del 197 Camere di commercio italiane all estero 5,8 7,3 4,4 25,6 35,5 2, ,6 41,8 38,8 Decreto legge 83 del 212 Contributi a favore di associazioni, enti, istituti, Camere di commercio italoestere 26 8,3 Decreto legge 83 del 212 Contributi a favore dei consorzi per l internazionalizzazione 64 14,3 Programma straordinario Made in Italy (2) 11,7 6,9 12,7 52, 33,5 59, ,9 14,9 7,7 Totale 22,5 2,6 21,4 1, 1, 1, ,9 11,8 69,1 (1) Norma abrogata dal Decreto legge 83 del 212 e non più operativa dal 1 gennaio 213, se non per i progetti già approvati in precedenza. (2) Gli importi comprendono anche i fondi affidati all'ice vedi paragrafo 7.1.2, infra. Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati delle Divisioni IV e VIII D.G. Politiche Internazionalizzazione e Promozione Scambi del Mse Per quanto riguarda la destinazione geografica, poco meno di un quarto degli interventi è stato realizzato in Italia, pur trattandosi di eventi di respiro internazionale, durante i quali le imprese italiane hanno avuto la possibilità di entrare in contatto diretto con operatori economici e istituzionali stranieri presentando loro, direttamente sul territorio, il sistema produttivo italiano e le proprie peculiarità (grafico 7.1). Tra gli altri principali mercati di destinazione delle iniziative imprenditoriali italiane si trovano la Russia, la Francia e gli Stati Uniti con percentuali simili (intorno al 6 per cento). Nella graduatoria dei primi 25 paesi destinatari delle attività promozionali la metà sono europei. Inoltre vi rientrano i paesi Bric, ovvero Brasile, Russia, India e Cina, che complessivamente attraggono il 17 per cento delle iniziative, e paesi che per l Italia stanno diventando più importanti, come gli Emirati Arabi Uniti (2,1 per cento), la Thailandia (1,3 per cento) e Singapore (,9 per cento). Di seguito si riportano gli andamenti delle domande di contributi pubblici per ogni strumento, ponendo in risalto sia la distribuzione territoriale delle imprese che ne beneficiano, sia il settore di attività economica. 383

14 Grafico 7.1 Distribuzione per paese di riferimento delle attività promozionali beneficiarie di incentivi Mse Anno 213, peso percentuale sul numero di attività Italia 19% Altri paesi 43% Russia 6% Francia 6% Stati Uniti 6% Argentina 2% Australia 3% Germania 5% Cina 5% Brasile 5% Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi Contributi a favore di associazioni, enti, istituti, Camere di commercio italoestere Nel 213 sono stati approvati 26 progetti per una spesa complessiva prevista di 8,3 milioni di euro. La Lombardia è risultata la regione che si è avvalsa di più di tale strumento, con oltre i due terzi delle domande presentate e spese previste pari a 6,4 milioni di euro (tavola 7.3). Alle sue spalle si è collocata, sia per numero di progetti che per spese approvate, l Emilia Romagna. Nessuna regione del Mezzogiorno ha ottenuto questo tipo di finanziamento nel 213. Con riferimento ai settori di attività economica, i dati del 213 hanno evidenziato che sono stati più dinamici l elettromeccanico e meccanico, con 6 operazioni per una spesa approvata di 1,9 milioni di euro, e il tessile e abbigliamento (6 operazioni e 2,1 milioni, grafico 7.2). Va sottolineato anche il contributo fornito dall agroalimentare e dall edilizia e costruzioni, che complessivamente hanno visto approvare 8 progetti per un ammontare di oltre 2,1 milioni di euro. Per quanto concerne la tipologia delle iniziative, circa il 3 per cento ha riguardato la partecipazione a fiere e saloni internazionali, mentre oltre un quinto si è riferita sia a workshop, seminari ed eventi promozionali con operatori esteri che ad azioni di comunicazione e promozione sul mercato estero. 384

15 Tavola 7.3 Sostegno pubblico all'internazionalizzazione, quadro d'insieme dei servizi promozionali e finanziari 213 Numero e valori in milioni di euro Progetti Peso % Spese approvate Peso % Italia nord occidentale 18 69,2 6,4 77,1 Lombardia 17 65,4 5,8 69,9 Liguria 1 3,8,6 7,2 Italia nord orientale 5 19,2 1,5 17,5 Veneto 1 3,8,4 5, Emilia Romagna 4 15,4 1, 12,6 Italia centrale 3 11,5,4 5,4 Lazio 3 11,5,4 5,4 Mezzogiorno Totale 26 1, 8,3 1, Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi Grafico 7.2 Distribuzione per settore di riferimento dei progetti approvati presentati da associazioni, enti, istituti, Ccie Anno 213, peso percentuale sulla spesa prevista dai presentatori Trasporti e nautico 7% Servizi 4% Altre industrie manifatturiere 2% Agroalimentare 13% Tessile e abbigliamento 27% Edilizia e costruzioni 12% Legno e arredamento 7% Elettronica e ottica 6% Elettromeccanico e meccanico 22% Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi 385

16 Contributi a favore dei consorzi per l internazionalizzazione Nel corso del 213 sono state approvate 64 iniziative per una spesa prevista complessiva di 14,3 milioni di euro. La Toscana è stata la regione che ne ha usufruito in misura più consistente, sia in termini di progetti che di spesa, con un quarto delle iniziative (16) e 4,2 milioni di euro di spese approvate durante lo scorso anno (grafico 7.3). Alle sue spalle si è collocata la Lombardia, dove a 11 progetti hanno corrisposto 2,6 milioni di euro di spese autorizzate. Va sottolineata, inoltre, la buona prestazione della Puglia, con 7 progetti per un valore di 1,2 milioni di euro che hannorappresentato la metà delle iniziative approvate nel Mezzogiorno. Grafico 7.3 Distribuzione per regione dei progetti approvati presentati da consorzi per l'internazionalizzazione Anno 213, numero di progetti approvati Piemonte Lombardia Liguria Veneto Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Campania Puglia Sicilia Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi Dal punto di vista settoriale, dei 64 progetti approvati nel corso del riguardavano aziende ed enti operanti nel tessile e abbigliamento per un valore di 3,6 milioni di euro (tavola 7.4). Altro comparto particolarmente dinamico è risultato l agroalimentare, con 14 iniziative approvate e spese previste pari a 2,6 milioni di euro. Inoltre 8 progetti sono stati autorizzati per i settori legno e arredamento ed edilizia e costruzioni, con importi rispettivamente pari a 2,5 e 1,5 milioni di euro. Con riferimento alla tipologia delle iniziative, poco meno della metà concernevano la partecipazione a fiere e saloni internazionali mentre oltre il 16 per cento prevedeva workshop e seminari. 386

17 Tavola 7.4 Distribuzione settoriale dei progetti approvati presentati da consorzi per l internazionalizzazione 213 Numero e valori in milioni di euro Progetti Peso % Spese approvate Peso % Agroalimentare 14 21,9 2,6 18,1 Chimico e farmaceutico 2 3,1,5 3,7 Edilizia e costruzioni 8 12,5 1,5 1,7 Elettromeccanico e meccanico 3 4,7,6 4,2 Elettronico e informatico 3 4,7,8 5,5 Legno e arredamento 8 12,5 2,5 17,3 Metallurgico e siderurgico 1 1,6,2 1,5 Trasporti e nautico 2 3,1,6 4, Tessile e abbigliamento 17 26,6 3,6 25,4 Altre industrie manifatturiere 2 3,1,7 5, Servizi 4 6,3,7 4,6 Totale 64 1, 14,3 1, Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati della Div. VIII D. G. Politiche Internazionalizzazione e Promozione Scambi del MiSE Legge 518 del 197 a favore delle Camere di commercio italiane all estero Durante il 213 sono state approvate 346 iniziative presentate da 72 Ccie per una spesa prevista di oltre 38,8 milioni di euro, in progressiva diminuzione se consideriamo che tale importo risultava pari a 41,8 milioni nel 212 e a 45,6 milioni nel 211; occorre peraltro tenere presente che in tale anno vi erano ancora due Camere di commercio poi dismesse, quelle di Vienna e di Winnipeg negli Stati Uniti. L attività delle Ccie può essere sintetizzata in 5 aree di intervento, ovvero contatti d affari, assistenza alle imprese, formazione, informazione e attività di rete. Nel 213 i progetti, con l unica eccezione della formazione, si sono equamente distribuiti fra le diverse tipologie di attività, anche se in termini di spesa prevista i contatti d affari, con una percentuale del 61,8 per cento, sono stati quelli che hanno avuto i maggiori contributi, seguiti dai servizi di assistenza, con un incidenza relativa del 18,4 per cento (grafico 7.4). Dal punto di vista della ripartizione geoeconomica oltre il 37 per cento dei progetti sono stati realizzati in Europa, per un importo pari al 43,6 per cento del totale delle spese previste. Un analoga percentuale, ma solo in termini di numero di iniziative, si è complessivamente ottenuta nel continente americano, dove hanno primeggiato i paesi del Mercosur (16,5 per cento) e del Nafta (13 per cento). Con riferimento alle spese, tuttavia, essi ne hanno assorbito solo un terzo. Da segnalare infine l ottima performance del mercato australiano che da solo ha acquisito poco meno del 7 per cento dei progetti, cui si è associata una spesa prevista superiore al 1 per cento di quella complessiva (grafico 7.5). 387

18 Grafico 7.4 Distribuzione per tipologia dei progetti approvati presentati da Ccie Anno 213, numero di progetti approvati Formazione 18,6% Contatti d'affari 2,3% Assistenza 2,3% Informazione 2,3% Rete 2,3% Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi Grafico 7.5 Distribuzione per area geografica dei progetti approvati presentati da Ccie Anno 213, numero di progetti approvati America centrale 8% Mediterraneo 7% Australia 7% Europa 37% Asia Sud Africa 12% Nafta 13% Mercosur 16% Fonte: elaborazioni Osservatorio economico Mse su dati della Div. VIII Direzione generale Politiche internazionalizzazione e promozione scambi 388

19 Riforma dei contributi alle Camere di commercio italiane all estero di Daniela De Giorgi * Il decreto del Ministro (Dm) del 24 aprile 214 innova profondamente il sistema di concessione dei contributi pubblici alle Camere di commercio italiane all estero (Ccie) per l esecuzione di attività promozionali a sostegno dell internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. 1 Alla base della riforma vi è l esigenza di una disciplina più al passo con i tempi, improntata a criteri di razionalizzazione delle risorse pubbliche e semplificazione procedurale, che nell erogazione dei contributi tenga conto non solo del volume di attività promozionali realizzate dalle Ccie e della relativa spesa, ma anche della capacità delle stesse di realizzarle. La principale novità della nuova normativa riguarda l introduzione di un sistema di misurazione e valutazione delle performance delle realtà camerali che consente di collegare il contributo concedibile alle Ccie anche all efficacia e all efficienza delle stesse. Mentre secondo la disciplina previgente, infatti, nel caso di risorse non sufficienti a garantire la percentuale massima di contributo concedibile, ovvero il 5 per cento delle spese sostenute e ritenute ammissibili, si procedeva attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili e tutte le Ccie ricevevano la stessa percentuale di contributo, con il Dm 24 aprile 214 per la prima volta si prevedono percentuali di contributo differenziate correlate alle performance delle singole Ccie, oltre che alla spesa sostenuta per la realizzazione delle attività promozionali. In tal modo si attribuiranno percentuali di contributo crescenti alle Ccie più performanti, sulla base di una graduatoria di merito in cui il Mse classifica i soggetti camerali, in maniera che sia assicurata la massima efficacia nella realizzazione delle iniziative. La graduatoria risulta dall applicazione di una serie di indicatori di performance riferiti a diversi aspetti che caratterizzano l efficienza di una struttura e la sua capacità di realizzare progetti e obiettivi: affidabilità strutturale, affidabilità organizzativa, affidabilità economicofinanziaria, affidabilità relazionale e di rete. Il meccanismo introdotto dalla riforma mira quindi anche a incentivare le Ccie al miglioramento delle proprie performance. Tale innovazione inoltre, descrivendo attraverso indicatori sintetici le singole realtà camerali, rappresenta per il Mse un utile e immediato strumento di monitoraggio del corretto utilizzo delle risorse pubbliche e delle performance relative alle 76 Ccie operanti in 54 paesi. Altre novità di rilievo introdotte dalla nuova normativa riguardano la previsione di un importo minimo per i programmi promozionali ammessi, al fine di evitare 1 Tale decreto è consultabile all indirizzo _214.pdf * Ministero dello Sviluppo economico 389

20 una parcellizzazione dei contributi e l individuazione delle iniziative ammissibili a contributo in un ottica di selezione delle attività a più alto valore aggiunto per la promozione del Made in Italy. Si conferma la possibilità, prevista anche dalla precedente normativa, che il Mse, anche sulla base delle priorità individuate dalla Cabina di regia per l Italia internazionale, proponga alle Ccie, singolarmente o in aggregazione tra loro, specifici progetti di attività promozionale. La novità rispetto al passato risiede nel fatto che nel valutare l attribuzione del progetto si terrà conto della performance della Ccie risultante dalla graduatoria di merito. Il Mse può infatti proporre tali progetti alle Ccie maggiormente affidabili, definite secondo la graduatoria stessa. Sul versante della semplificazione procedurale, infine, il Dm 24 aprile 214 prevede l utilizzo da parte delle 76 Ccie del canale telematico Sistema informativo Pla.Net con notevole alleggerimento degli oneri burocraticoamministrativi. Programma straordinario Made in Italy La legge 35 del 23 ha istituito presso il Mse un fondo per la realizzazione di una campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy che dal 24, di conseguenza, affianca il programma promozionale ordinario (vedi anche paragrafo seguente). Il programma straordinario è gestito dal Mse e attuato dall Ice in collaborazione con altri enti preposti a favorire l internazionalizzazione delle imprese, ovvero Regioni, associazioni imprenditoriali, sistema fieristico e sistema camerale. Tale programma rappresenta, nel quadro generale dell attività promozionale, una strategia volta a sostenere il Sistema Italia inteso come sintesi economica e culturale del paese che comprende la creatività, la capacità di innovazione e le specializzazioni delle imprese. In quest ottica, una delle caratteristiche peculiari dei progetti finanziati con fondi di promozione straordinaria consiste nel realizzare azioni di promozione cosiddetta integrata, evocativa del Made in Italy, come segno distintivo di uno stile e di una qualità che trascendono i singoli settori. Gli obiettivi del programma Made in Italy vengono definiti, di anno in anno, con apposito decreto ministeriale, che individua i mercati e i settori considerati prioritari. Nel 213, nella fase di transizione dall Iceistituto all Iceagenzia, l attuazione del programma è proseguita mediante l affidamento delle attività a soggetti diversi. Si segnalano di seguito i progetti più rilevanti realizzati nel periodo indicandone in breve scopo e azioni. Machines Italia in India e Russia, in convenzione con Federmacchine Promozione della meccanica nei mercati individuati mediante missioni di incoming e outgoing, seminari e workshop tecnici, incontri BtoB, creazione di centri tecnologici Business scouting in Afghanistan, in convenzione con Simest Promozione multisettoriale, in favore di minerariomarmo, agroalimentare e meccano 39

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