Corso di sensibilizzazione all approccio approccio ecologico-sociale alla promozione del Benessere nella Comunità (mutuato da Metodo Hudolin)

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1 Corso di sensibilizzazione all approccio approccio ecologico-sociale alla promozione del Benessere nella Comunità (mutuato da Metodo Hudolin) Lunedì 12 settembre venerdì 16 settembre 2011

2 GLI ITALIANI E IL GIOCO D AZZARDO Coinvolge fino al 70-80% della popolazione adulta (circa 30 milioni di scommettitori) 60 miliardi euro nel 2010 in Italia In Trentino AA 800 milioni nel 2010 In Trentino 5200 slot machine nel 2010 (EURISPES 2007) E più diffuso tra gli uomini fra i 20 e i 60 anni (fra le donne però la dipendenza è più veloce) Le persone con problemi di gioco in Italia sono circa (1,25%della popolazione). Dato 2006 in aumento In Italia circa l 80%della popolazione adulta gioca o ha giocato a un gioco d azzardo (primo paese al mondo) I giocatori problematici nella popolazione generale adulta (>18 anni) variano dall 1% al 3% Quella del gioco d'azzardo e' la 5 industria in Ital ia dopo Fiat, Telecom, Enel, Ifim.

3 GIOCO E SCOMMESSE: IMPATTO SULLA SALUTE -distorsione della realtà (tendenza a minimizzare o enfatizzare) -senso di onnipotenza e di presunzione oltre al ricorso alla superstizione. -nervosismo, irritabilitàe ansia. -tono dell umore alterato, sensi di colpa e modificazioni dell autostima. -disturbi legati allo stress (dolori allo stomaco, ulcere, coliti, insonnia, ipertensione, malattie cardiache, emicranie e sintomi fisici dell ansia come tremori, sudorazione, palpitazioni). E molto frequente l associazione con altri stili di vita legati al consumo di sostanze in particolare alcol e fumo

4 Le ricadute sociali/economiche del Gioco d azzardo L aggressivo marketing fa aumentare il numero di giocatori e di conseguenza fa aumentare il numero di giocatori patologici (approccio di popolazione). Le fasce più deboli sono le più colpite dal marketing e dalle conseguenze delle perdite(diseguaglianze) La propensione al gioco nelle persone spesso distrugge le famiglie e si accompagna spesso alla pratica di altri stili di vita dannosi (fumo, alcol, sedentarietà, cattiva alimentazione) anch essi penalizzanti le classi più deboli. Il gioco spesso toglie tempo alla vita alla famiglia, alle amicizie, e agli affetti. Il gioco danneggia l economia reale, sottrae risorse all acquisto di beni e di servizi e pertanto penalizza il settore produttivo e i posti di lavoro. A ciò vanno aggiunti i costi sottratti nelle singole famiglie e i costi diretti ed indiretti attribuibili al gioco stesso e a stili di vita dannosi ad esso associati.

5 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI!!!! Livelli di investimento di denaro al gioco Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Il gioco d azzardo è un comportamento che si apprende e si può modificare

6 Il disagio mentale è insostenibile per il nostro pianeta! Nei prossimi anni, secondo l OMS, nel mondo 1 persona su 4 soffrirà di qualche forma di disturbo mentale almeno una volta nella vita In Italia, l'incidenza annuale dei disturbi mentali nella popolazione è circa dell'8%. Entro il 2020 il 25% della popolazione dei paesi più industrializzati sarà gravato da disturbi mentali e solo l'1% sarà preso in carico come paziente, in quanto se tutte queste persone si curassero i bilanci statali crollerebbero.

7 DEPRESSIONE (dati PASSI ) In Italia 1 su 10 soffre di depressione ( 1:2 M/F) (tra 6 e 15 milioni di italiani), la metà non ha mai chiesto aiuto In Trentino persone Costi diretti e indiretti altissimi (personali,famigliari,sociali) Depressione e stili di vita: stili di vita giovanili(alcol, droghe) e depressione da adulti Depressione,stress, aspettative sociali, stili di vita (es.alcol/depressione) L OMS ritiene che entro il 2020 la depressione diventerà la II causa di malattia nei Paesi industrializzati. La depressione è la 4 causa di disabilità al mondo

8 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI!!!! Livello di disagio psicologico esistenziale Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Un pizzico di disagio psico relazionale esistenziale ce lo portiamo dentro tutti ma lo possiamo modificare

9 DROGHE ILLEGALI il 32,7% ha provato uno spinello CANNABIS almeno una volta nella vita (il 14,2%, nell'ultimo anno) Il 7,1% ha fatto almeno una «sniffata» di COCA nella vita e (2,5% nell'ultimo anno) l'eroina l'1,7% IN TRENTINO In Trentino, per il 2009, si stimano circa 2073 consumatori problematici di sostanze stupefacenti lavoratori in Trentino fanno uso di sost. psicotrope

10 Problemi/ Disagi correlati all uso di droghe illegali Sanitari (incidenti stradali, violenze e malattie) Lavorativi (licenziamenti) Giudiziari (incidenti stradali,multe e carcerazione, violenze, omicidi e suicidi) Emozionali, relazionali, esistenziali (in famiglia prima di tutto, ma non solo)

11 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE e TUTTI CORRESPONSABILI!!!! Consumo di droghe Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Il consumo di droghe è uno stile di vita che si apprende e pertanto si può anche modificare

12 VIOLENZA DOMESTICA 1 donna su 3 nella sua vita subisce violenza fisica o sessuale! IN TRENTINO 33% delle donne (31,9 in Italia dati ISTAT2007): La violenza si consuma nelle mura domestiche: il 70% sono mariti, conviventi, fidanzati ed ex partner il 60% di chi si rivolge al centro antiviolenza non va al PS il 70% non denuncia il partner il 65% sono donne trentine Il 50% delle vittime ha un età fra i 31 e i 50 anni Nel 94 % dei casi autore e vittime sono: - con un lavoro stabile o con pensione, - di medio o alto livello culturale (45% ha il diploma o la laurea), Ai maltrattamenti fisici si associano altre forme di violenza: psicologica, economica, sessuale e stalking,

13 IL CONFLITTO RAPPRESENTA»UNA PREVENZIONE»UN ANTIDOTO»UNA CURA ALLA VIOLENZA IL MODELLO CONFLITTUALE MAIEUTICO di Daniele Novara e del CPPP Rovereto, 19 febbraio 2009

14 USCIRE DALLA PERCEZIONE DEL CONFLITTO COME COLPA Non esistono conflitti negativi ma soltanto conflitti gestiti male SO-STARE nel conflitto IL MODELLO CONFLITTUALE MAIEUTICO di Daniele Novara e del CPPP Rovereto, 19 febbraio 2009

15 LA NECESSARIA DISTINZIONE FRA CONFLITTO E VIOLENZA IL MODELLO CONFLITTUALE MAIEUTICO di Daniele Novara e del CPPP Rovereto, 19 febbraio 2009

16 Danneggiamento intenzionale dell avversario per creare un danno irreversibile. Volontà di risolvere il problema (conflitto) eliminando chi porta il problema stesso. Eliminazione relazionale come forma di soluzione semplificatoria. VIOLENZA Contrasto, divergenza, opposizione, resistenza critica senza componenti di dannosità irreversibile. Intenzione di mantenere il rapporto. Sviluppo della relazione possibile, anche se faticosa e problematica. CONFLITTO

17 LA SOSTENIBILITA PERSONALE AL CONFLITTO Tolleranza alla frustrazione relazionale Flessibilità emozionale IL MODELLO CONFLITTUALE MAIEUTICO di Daniele Novara e del CPPP Rovereto, 19 febbraio 2009

18 LA CAPACITA ESPLICITANTE Distinguere la persona dal problema, per evitare ogni forma di giudizio e di colpevolizzazione generalizzante, limitandosi a individuare i contenuti specifici del conflitto e restando sugli aspetti tangibili piuttosto che su componenti arbitrarie. Aspettare il momento giusto, lasciando decantare emozioni negative, creando una distanza sufficiente per vedere il conflitto dall alto piuttosto che dall interno. Cogliere le ragioni altrui, dando senso e comprensione a quello che sta succedendo, cogliendone i significati soggettivi e non solo quelli della propria parte. Strutturare critiche costruttive, e in generale evitare un linguaggio giudicante, preferendo piuttosto una comunicazione che faciliti la comprensione del conflitto. Cercare l interesse comune piuttosto che la vittoria ad ogni costo, superando la forma del muro contro muro, sapendo uscire dalla logica delle posizioni per entrare in quella dei vantaggi reciproci. IL MODELLO CONFLITTUALE MAIEUTICO di Daniele Novara e del CPPP Rovereto, 19 febbraio 2009

19 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI!!!! Livello di violenza Non violenza e gestione del conflitto LEGGERO MODERATO Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale PROBLEMÁTICO GRAVE La violenza è uno stile di vita che si apprende e si può modificare

20 Al centro il Problema o la Persona? Alcol Fumo Droghe Sedentarietà Cattiva alimentazione Gioco d azzardo Violenza famigliare Disagio psichico, depressione,ansia,attacchi di panico Stili di vita non ecosostenibili Pur nella loro specificità le problematiche in oggetto si possono analizzare solo attraverso le loro strette interconnessioni in quanto le persone, ciascuno di noi, siamo altro, rispetto ai problemi che ci portiamo dentro Purtroppo la cultura generale e sanitaria vede soprattutto i problemi nelle persone. Nei linguaggi comuni in ambito sanitario si dice : l alcolista della stanza 2, il dializzato, la diabetica, il tossicodipendente, lo schizofrenico, il depresso,l alcolista Ma noi non siamo il problema o i problemi che ci accompagnano nella vita né quando i problemi ci sono, né tanto meno quando i problemi si sono superati Anche il concetto bio medico di dipendenza può forse essere meglio sostituito dal concetto ecologico sociale di attaccamento

21 LA TERRA È DI TUTTI! L utile e l inutile vanno di pari passo, come il bene e il male, e l uomo deve scegliere Al mondo c è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti, ma non l avidità di ognuno Mahatma Gandhi

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