Capogruppo IBL Banca S.p.A.

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1 Bilancio Consolidato 2013

2 Capogruppo IBL Banca S.p.A. Sede sociale e Direzione Generale Via di Campo Marzio, 46 Roma Capitale Sociale int. vers. Euro ,00 Capogruppo del Gruppo Bancario IBL Banca - Iscritta all Albo delle Banche al n Iscritta all Albo dei Gruppi Bancari al n ABI CAB Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Partita IVA C.F C.C.I.A.A. Roma 43658

3 Bilancio Consolidato 2013

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5 Indice generale 5 ORGANI SOCIALI 7 RELAZIONE DI GESTIONE 41 SCHEMI DI BILANCIO 49 NOTA INTEGRATIVA 137 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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7 Organi Sociali IBL Banca SpA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE VICE PRESIDENTE VICARIO VICE PRESIDENTE AMMINISTRATORE DELEGATO CONSIGLIERE CONSIGLIERE Franco Masera Francesco Ceccobelli Antonio d Amelio Mario Giordano Carlo d Amelio Oscar Cosentini* COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE SINDACO EFFETTIVO SINDACO EFFETTIVO SINDACO SUPPLENTE SINDACO SUPPLENTE Giuseppe Tinelli Roberto Aguiari Andrea Bitti** Enrico Canini** Vincenzo Festinese * Nominato dall Assemblea dei Soci del 19 settembre 2013 ** Nominati dall Assemblea dei Soci del 19 dicembre 2013

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9 Relazione di Gestione Consolidata

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11 Indice A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO II. IL MERCATO DEL CREDITO AI CONSUMANTORI E DELLA CESSIONE DEL QUINTO B. L AREA DI CONSOLIDAMENTO C. RISULTATI CONSOLIDATI DI ESERCIZIO I. DATI DI SINTESI II. STRUTTURA ECONOMICA III. MARGINE DI INTERESSE COMMISSIONI NETTE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA COSTI OPERATIVI RISULTATO DELL ESERCIZIO STRUTTURA PATRIMONIALE DERIVATI DI COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ATTIVITÀ FISCALI ALTRE ATTIVITÀ DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI IN CIRCOLAZIONE PASSIVITÀ FISCALI ALTRE PASSIVITÀ FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO CAPITALE E RISERVE PATRIMONIO DI VIGILANZA E COEFFICIENTI DI VIGILANZA CONSOLIDATI I. RISORSE UMANE II. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO E. POLITICHE COMMERCIALI I. IMPIEGHI II. RACCOLTA III. ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE F. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE G. POLITICHE DI ASSUNZIONE GESTIONE E COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI I. RISCHIO DI CREDITO E TECNICHE DI ATTENUAZIONE (CRM) II. RISCHIO DI TASSO E RISCHIO DI LIQUIDITÀ III. INTERNAL CAPITAL ADEQUACY ASSESSMENT PROCESS (ICAAP) E INFORMATIVA AL PUBBLICO (PILLAR 3) H. FATTI DI RILIEVO ACCADUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO I. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE D. ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE

12 12 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO Nel 2013 lo scenario macroeconomico, pur rimanendo molto debole, è stato caratterizzato da una modesta ripresa dell attività economica che, in misura marginale, ha coinvolto anche l Italia a partire dal terzo trimestre dell anno. Il Pil mondiale, secondo la stima del Fondo Monetario Internazionale, è cresciuto, nel 2013, del +3%, dal 3,2% dello scorso anno spinto dalla ripresa del commercio mondiale. Nell Area Euro il quadro resta complesso e i rischi legati alla crescita economica permangono. In media, nel 2013, il Pil è sceso dello 0,4% in lieve miglioramento rispetto al -0,6% del La parziale ripresa dell attività economica, unitamente alle decisioni di politica monetaria, ha contribuito ad attenuare le tensioni sul debito sovrano. Tuttavia, la dinamica dei prezzi al consumo è stata molto moderata; ciò si è tradotto in tassi di interesse più elevati in termini reali e in una più lenta riduzione dell indebitamento privato e pubblico. La crescita è prevista ancora contenuta nei prossimi mesi. L inflazione ha raggiunto i valori minimi degli ultimi quattro anni. L attività industriale si è mantenuta debole, mentre la domanda interna delle famiglie tarda a riprendere vigore, pur presentando qualche segnale di miglioramento. Risulta invece positivo l andamento delle vendite all estero. Alla luce delle prospettive di un prolungato periodo di bassa inflazione, della dinamica contenuta di moneta e credito e della debolezza dell attività economica, nella riunione di inizio novembre il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale di 25 punti base (allo 0,25 e allo 0,75 per cento, rispettivamente). Nella riunione di gennaio il Consiglio ha ribadito che prevede di mantenere i tassi ufficiali ai livelli pari o inferiori a quelli attuali per un periodo di tempo prolungato. Il Consiglio ha inoltre deciso di continuare a condurre tutte le operazioni di rifinanziamento mediante aste a tasso fisso con pieno accoglimento delle domande fino a quando ritenuto necessario e, in ogni caso, almeno fino all inizio del luglio I tassi sul mercato monetario sono lievemente aumentati, anche a fronte della maggiore domanda di liquidità da parte delle banche in vista della fine dell anno. Prosegue il processo di costruzione dell Unione bancaria. In novembre la BCE e le autorità di vigilanza nazionali hanno dato avvio a un esame approfondito dei bilanci e del profilo di rischio degli intermediari (comprehensive assessment) che saranno vigilati direttamente dalla BCE. In particolare saranno condotti un analisi del rischio, un esame della qualità degli attivi (asset quality review) e uno stress test coordinato con l Autorità bancaria europea (European Banking Authority, EBA). Lo scorso 18 dicembre il Consiglio dei ministri economici e finanziari dei paesi della UE ha trovato un accordo sull istituzione di un meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie e sulle sue caratteristiche, che prevede la creazione di un fondo di risoluzione unico. Il fondo, che avrà la sua piena capacità finanziaria (pari a 55 miliardi) dopo un lungo periodo di transizione, sarà inizialmente costituito da comparti nazionali che saranno gradualmente unificati mediante un processo di mutualizzazione progressiva da completarsi entro il Durante il periodo di transizione le risorse finanziarie necessarie per la risoluzione di eventuali crisi bancarie saranno rese disponibili dai governi o dallo European Stability Mechanism (ESM), in linea con le procedure stabilite per la ricapitalizzazione degli istituti finanziari. La recessione italiana, iniziata nell estate del 2011, si è tecnicamente arrestata nel terzo trimestre di quest anno. Dopo nove trimestri di calo o di stagnazione, infatti, l economia italiana è tornata a crescere. Nell ultimo trimestre del 2013, il Pil è infatti aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre

13 RELAZIONE DI GESTIONE 13 precedente ed è diminuito dello 0,8% nei confronti del quarto trimestre del Nel 2013 il Pil è complessivamente diminuito dell 1,9% (-2,4% nel 2012) risentendo della fragilità del mercato del lavoro, che ha frenato l espansione del reddito disponibile e, quindi, la spesa delle famiglie. Quanto all'andamento del mercato del lavoro, il tasso di occupazione medio del 2013 è stato del 55,6%, più di 1 punto percentuale inferiore rispetto al 56,7% del La debolezza del mercato del lavoro continua a rappresentare uno dei principali coni d ombra dello scenario economico italiano: nel corso del 2013, il tasso di disoccupazione è cresciuto ininterrottamente toccando, a novembre, il +12,8%, il più alto dato mai registrato dall inizio sia delle serie mensili di dati - gennaio che delle serie trimestrali - primo trimestre del Il tasso di disoccupazione medio annuo del 2013 si è attestato al +12,2%, dal +10,7% del Nella media del 2013 l aumento dell indice dei prezzi al consumo è stato pari a +1,3% in forte calo rispetto al +3,3% del A dicembre l indice ha toccato il valore minimo pari al +0,7%. Secondo le ultime valutazioni ufficiali, presentate dall Istat a marzo 2014, nel 2013 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -3%, stabile rispetto a quanto registrato nel Secondo i dati provvisori dell Istat, il rapporto tra debito pubblico e Pil si è attestato, nel 2013, intorno al 132,6%, in ulteriore crescita rispetto al 127% del Secondo le previsioni stimate dalla Banca d Italia nel 2014 si dovrebbe registrare una moderata ripresa dell attività economica, che accelererebbe, sia pur in misura contenuta, l anno successivo. Dopo essersi ridotto dell 1,8 per cento nel 2013, il Pil dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2014 e dell 1% per cento nel La ripresa dovrebbe essere trainata dalla domanda estera e dalla graduale espansione degli investimenti produttivi, favoriti dal miglioramento delle prospettive di domanda e dalle accresciute disponibilità liquide delle imprese, grazie anche al pagamento dei debiti commerciali pregressi delle Amministrazioni pubbliche. Le condizioni del credito resteranno però ancora tese. Il rapporto tra investimenti e Pil è previsto mantenersi al di sotto della media storica, mentre i consumi resteranno deboli. Il miglioramento dell economia trasmetterà con i consueti ritardi alle condizioni del mercato del lavoro, per cui l occupazione potrebbe tornare a espandersi solo nel I rischi per la crescita, rispetto a questo scenario previsivo, restano orientati verso il basso. Se le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche registrassero differimenti, la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata. Il riaccendersi di timori sulla determinazione delle autorità nazionali nel perseguire il consolidamento delle finanze pubbliche e nell attuare le riforme strutturali, o di quelle europee nel proseguire nella riforma della governance dell Unione, potrebbe riflettersi sfavorevolmente sui tassi di interesse a lungo termine. Il rischio di una deflazione generalizzata resta nel complesso modesto, ma il calo dell inflazione potrebbe essere più accentuato e persistente di quanto prefigurato, specie se la debolezza della domanda si riflettesse sulle aspettative. II. IL MERCATO DEL CREDITO AL CONSUMO E DELLA CESSIONE DEL QUINTO Nel corso del 2013 lo sfavorevole quadro congiunturale si è riflesso sia in una debole domanda di credito da parte di imprese e famiglie, sia in tensioni sull offerta connesse con il deterioramento della qualità del credito. Il segmento di attività rappresentato dal credito al consumo è risultato in flessione e con una elevata volatilità, a fine 2013 ha segnato una variazione annua di circa il -1,9% (dal 6,9% di fine 2012). Nel 2013 il mercato del credito alle famiglie ha evidenziato molti elementi di fragilità. Da un lato la debolezza dei bilanci delle famiglie ha continuato ad alimentare comportamenti prudenti nelle decisioni di spesa limitando la domanda di finanziamenti, anche se sembra superato il punto di

14 14 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca minimo toccato nel Dall altro la frammentazione dei mercati finanziari, le esigenze di rafforzamento patrimoniale e il difficile processo di ripristino di alcuni canali di raccolta hanno ancora gravato sull offerta di prestiti. Le erogazioni di credito alle famiglie, in entrambi i comparti di credito al consumo e mutui, hanno pertanto continuato a contrarsi, ma meno che nel Nei prossimi anni il credito alle famiglie sarà ancora condizionato dalla debolezza del contesto macroeconomico e da vincoli operativi, pur in lento miglioramento, evidenziando tassi di crescita modesti e una rischiosità più elevata rispetto al passato. La debole ripresa del ciclo dei consumi limiterà l espansione del credito al consumo che dovrebbe consolidarsi solo nell ultimo anno della previsione. Nel complesso, le consistenze di credito alle famiglie torneranno a crescere debolmente nel 2014 e solo poco di più l anno successivo. Nonostante una progressiva riduzione dei tassi di ingresso in sofferenza, gli effetti della prolungata fase recessiva, e soprattutto la non completa risoluzione delle criticità del mercato del lavoro, determineranno un ulteriore peggioramento dei tassi di sofferenza. Nel quadro delineato, il ritorno a livelli di redditività sostenibili per il comparto dei finanziamenti alle famiglie resta legato all efficacia delle strategie di ottimizzazione della gestione del rischio lungo tutto il ciclo di vita del finanziamento, alle azioni di miglioramento dell efficienza operativa e alla capacità di mettere al centro del modello di servizio la valorizzazione della relazione con il cliente. Non da ultimo resta cruciale il ripristino di condizioni di accesso ai mercati del funding meno penalizzanti per gli operatori. Nello specifico, la debolezza del contesto macroeconomico nei mesi scorsi ha fortemente condizionato il clima di fiducia delle famiglie, inducendole a rimandare o a razionalizzare i consumi, soprattutto quelli a valore elevato, determinando un calo della domanda di finanziamento per sostenerli. Al contempo, nonostante condizioni finanziarie più distese rispetto a quelle del 2012, anche quest anno le politiche di offerta di credito alle famiglie si sono mantenute selettive, prevalentemente a causa dell aumentata rischiosità corrente e prospettica del comparto nonché dei più stringenti requisiti di capitale ai quali gli Istituti sono vincolati. Le famiglie, con un reddito disponibile ancora in calo e occupazione in contrazione, hanno proseguito nella razionalizzazione degli acquisti, soprattutto di beni durevoli che costituiscono la componente più frequentemente finanziata. In tale contesto, le tipologie di credito caratterizzate da importi medi contenuti risultano le meno penalizzate, riflettendo la tradizionale prudenza delle famiglie italiane nell assumere impegni finanziari. I finanziamenti finalizzati all acquisto di altri beni/servizi (appartenenti a settori quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, e altri beni e servizi finanziabili, tra i quali viaggi, spese mediche, palestre, ecc.) sebbene chiudano il 2013 in calo del 5,2% (dati Assofin), evidenziano una tenuta di quelli caratterizzati da small ticket, quali quelli finalizzati all acquisto di prodotti di telefonia e information technology. Anche il comparto delle carte rateali/opzione, mostra un calo contenuto dei volumi transatti (-2,16%), mentre continuano a contrarsi in modo deciso i volumi movimentati dalle carte revolving (-47,8%). Sono però i prestiti personali la tipologia di finanziamento più in difficoltà, con una forte contrazione dei flussi erogati (-10,3%), originata sia da una maggiore prudenza delle famiglie, che dimostrano di preferire finanziamenti di importo più contenuto, sia dalla cautela degli istituti eroganti verso un prodotto caratterizzato da un maggior grado di rischiosità. Dopo lo stop del 2012 si registra una ripresa (+2,4%) delle erogazioni di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione che hanno beneficiato della riorganizzazione del business. Il perdurare di condizioni macroeconomiche sfavorevoli e la debolezza del mercato del lavoro hanno determinato una maggiore fragilità delle famiglie, con ripercussioni negative sulla rischiosità del

15 RELAZIONE DI GESTIONE 15 credito in essere. Sebbene il tasso di default si stabilizzi nel corso del 2013 al 2,7%, grazie a un offerta molto selettiva, il tasso di sofferenza aumenta nelle diverse forme tecniche come effetto congiunto della contrazione dello stock degli impieghi e dell aumento delle sofferenze. Anche nel 2013 le famiglie italiane hanno confermato strategie di contenimento della spesa in modo trasversale a tutte le voci di consumo in cui si osservano, spesso congiuntamente, comportamenti orientati alla riduzione della domanda o alla ricerca di prezzi più convenienti. In prospettiva, il percorso di recupero dei livelli di consumo sarà lento e in linea con quello del potere di acquisto delle famiglie. Tuttavia, la necessità di rinnovare la dotazione dei beni durevoli, troppo a lungo procrastinata, sosterrà la crescita di questo aggregato a partire dal 2014, anche grazie alle detrazioni fiscali per l acquisto dei prodotti per la casa (mobili e elettrodomestici), a svantaggio delle altre voci di spesa, in particolare di quelle più voluttuarie. Nel prossimo biennio, il credito alle famiglie sarà ancora condizionato da un contesto macroeconomico debole, su cui pesano non poco le condizioni del mercato del lavoro e l evoluzione dei redditi disponibili delle famiglie, e da vincoli operativi, pur in graduale allentamento. L intenso processo normativo e di riforma del sistema finanziario europeo richiederà agli operatori una forte attenzione al capitale e un adeguata copertura delle perdite sui crediti anomali, continuando a condizionare le politiche di offerta. Il processo di unione bancaria potrebbe, tuttavia, favorire progressivamente un miglioramento delle condizioni operative per gli intermediari del credito per effetto della maggiore trasparenza sui bilanci che potrà arrivare dall esercizio di valutazione dei bilanci bancari condotto nel 2014 da Bce/Eba. La cautela della domanda si accompagnerà pertanto a politiche di offerta del credito che necessariamente dovranno mantenersi selettive in un contesto in cui la rischiosità rimarrà elevata. Il comparto del credito al consumo dovrebbe ritornare a crescere debolmente dal 2014 per poi consolidare i segnali di ripresa l anno successivo, pur senza recuperare i valori assoluti del mercato nel Flusso Erogazioni () Numero Operazioni Prodotto 2013 % 2012 Var Var Prestiti Personali ,7% ,3% ,4% Prestiti Finalizzati ,5% ,2% ,2% Revolving ,2% ,8% ,2% Carte Ratail/Opzione ,1% ,1% ,9% Cessione del Quinto ,4% ,6% ,0% Totale ,0% ,2% ,77% Cessione del Quinto 2013 % 2012 Var Dipendenti Pubblici ,2% ,6% Dipendenti Privati ,6% ,3% Pensionati ,2% ,8% Totale ,0% ,6% Fonte: Assofin Osservatorio mensile sul credito al consumo 2013 Consistenza () Prodotto 2013 % 2012 Var Prestiti Personali ,2% ,8% Autoveicoli e Motocicli ,5% ,1% Veiocoli Bussines ,1% ,4% Altri Prestiti Finalizzati ,9% ,1% Carte Rateali/Opzione ,7% ,6% Cessione del Quinto ,6% ,7% Totale ,0% ,4% Fonte: Assofin Osservatorio mensile sul credito al consumo 2013

16 16 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca Nell ambito di tale scenario macroeconomico e finanziario la Capogruppo si è posizionata anche nel 2013, come l anno precedente, al secondo posto a livello nazionale in termini di nuove erogazioni, con 507 milioni di euro per operazioni di cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento. Ciò ha permesso di raggiungere una quota di mercato, nel ranking dei flussi erogati, del 12%. Con riferimento, invece, allo stock dei crediti in essere la Capogruppo si posiziona al quinto posto con una percentuale di mercato pari a circa l 8%, grazie ad un portafoglio crediti di circa milioni di euro su un totale di mercato di milioni di euro. B. L AREA DI CONSOLIDAMENTO Il Gruppo Bancario IBL Banca è costituito dalla Capogruppo IBL Banca SpA, dalla IBL Family SpA, partecipata al 100% dalla IBL Banca SpA e dalla IBL Partners SpA, partecipata al 50% dalla Capogruppo e al 50% dalla IBL Family SpA. Entrambe le società sono consolidate con il metodo integrale. La IBL Family SpA svolge attività di collocamento di prodotti finanziari della Capogruppo IBL Banca e di altri partner commerciali, attraverso una rete territoriali costituita da 25 filiali. La società IBL Partners SpA svolge attività di recupero crediti, registrazione incassi e ri-notifiche per conto della Capogruppo IBL Banca. E consolidata con il metodo integrale anche la società IBL Assicura Srl, partecipata al 100% dalla Capogruppo IBL Banca. La partecipazione è stata acquisita nel mese di dicembre La società svolge attività di collocamento di prodotti assicurativi. Nell area di consolidamento sono state incluse anche le società veicolo IBL CQS Srl e IBL CQS 2013 Srl, conformemente a quanto previsto dal SIC 12, che disciplina il consolidamento delle società a destinazione specifica (società veicolo), secondo il quale si procede al consolidamento anche nel caso di assenza di partecipazioni nel capitale della società veicolo, o in presenza di partecipazioni minoritarie, qualora permangano in capo all entità la maggioranza dei rischi e dei benefici inerenti le attività della società a destinazione specifica. Con riferimento al bilancio delle società IBL CQS Srl si e IBL CQS 2013 Srl è proceduto al consolidamento dei soli saldi risultanti dal bilancio "sopra la linea", mentre quelli relativi al Patrimonio separato, che accoglie le attività, le passività nonché le componenti economiche delle due operazioni di cartolarizzazione, sono stati già inclusi nel bilancio individuale in applicazione dello IAS 39.

17 RELAZIONE DI GESTIONE 17 C. RISULTATI CONSOLIDATI DI ESERCIZIO Il bilancio consolidato al presenta un risultato ante imposte pari a 39,8 milioni di euro che al netto di imposte per 16,9 milioni di euro, dà un risultato netto di 22,9 milioni di euro. Le imposte sono state calcolate applicando l addizionale Ires prevista dal Decreto legge 30 novembre 2013 n. 133, che ha comportato per il Gruppo un onere aggiuntivo di circa 3,4 milioni di euro, in assenza del quale il risultato netto sarebbe stato pari a 26,3 milioni di euro. Nella tabella che segue sono riportati dati di sintesi e alcuni indicatori di performance economici, finanziari e di produttività, raffrontati con l anno precedente. Analizzando i dati di sintesi emerge come il risultato netto conseguito ha determinato un livello del ROE pari al 32,09% (9,61% del 2012). Risultano positivi gli altri indici di redditività e di produttività ed in miglioramento rispetto all anno precedente. In particolare si osserva come il cost/income sia sceso dal 72,78% del 2012 al 42,47%. I dati economici mostrano che al risultato positivo conseguito nell esercizio hanno contribuito tutte le voci che compongono il margine di intermediazione, aumentato complessivamente di 34,5 milioni di euro, pari al 69,7%. In particolare si osserva un deciso aumento del margine di interesse, passato da 10,9 milioni di euro a 34,2 milioni di euro e dell utile da cessione di attività finanziarie, pari a 18,2 milioni di euro e superiori all anno precedente di 11,7 milioni di euro. Il presente bilancio consolidato è stato redatto, in ottemperanza alla legge n. 306/03 ed alle successive disposizioni emanate dall Organo di Vigilanza, secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed è sottoposto a revisione legale ai sensi dell art. 14 del D. Lgs. 39/2010 da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA.

18 18 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca I. DATI DI SINTESI Dati patrimoniali Variazione % Totale attivo di bilancio ,3% Impieghi verso clientela per cassa ,9% Garanzie rilasciate ed impegni ,8% Immobilizzazioni materiali e immateriali ,3% Titoli di debito e di capitale ,2% Raccolta da clientela ,8% Crediti verso banche (saldo netto) (48.144) ,6% Fondi per rischi e oneri ,3% Patrimonio netto ,5% Patrimonio di vigilanza base ,1% Patrimonio di vigilanza supplementare ,5% Patrimonio di vigilanza ,4% Dati economici Variazione % Margine di interesse ,7% Commissioni nette ,9% Utile da cessione crediti/titoli ,2% Margine di intermediazione ,7% Ricavi operativi ,1% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti ed attività finanziarie (1.640) (2.080) -21,2% Spese per il personale ,5% Altre spese amministrative e oneri di gestione ,9% Rettifiche di valore su attivita materiale ed immateriali ,4% Utile lordo dell'operatività corrente ,4% Imposte di esercizio ,6% Utile netto di esercizio ,2% Dati di struttura Variazione % Dipendenti medi ,8% Dipendenti a fine anno ,9% Filiali ,0% Indici di redditività Variazione % ROE (Return on Equity) 32,09% 9,61% 233,8% ROA (Return on Asset) 0,79% 0,32% 151,2% EM (Equity Multiplier) 30,69 27,83 10,3% PM (Profit Margin) 7,48 20,93-64,2% Spese per il personale/margine di intermediazione 25,17% 37,29% -32,5% Altre spese amministrative/margine di intermediazione 23,22% 35,07% -33,8% Cost income 49,40% 72,78% -32,1% Utile dell'operatività corrente/margine di intermediazione 47,33% 21,06% 124,7% Imposte di esercizio/utile lordo 42,47% 45,17% -6,0% Indici di produttività Variazione % Margine di intermediazione/dipendenti medi ,9% Utile lordo/dipedenti medi ,1% Indici di rischiosità del credito Variazione % Attività deteriorate/impieghi per cassa verso clientela 2,20% 2,14% 2,6% Rettifiche di valore nette su crediti/impieghi per cassa verso clientela 0,13% 0,20% -32,5% Indici di adeguatezza patrimoniale Variazione % Tier 1 capital ratio 7,22% 6,93% 4,1% Total capital ratio 10,84% 10,17% 6,6% LEGENDA ROE = Utile Netto/Patrimonio Netto ROA = Utile Netto/Totale Attivo di Bilancio EM = Totale Attivo di Bilancio/Patrimonio Netto PM = Ricavi Operativi/Utile Netto

19 RELAZIONE DI GESTIONE 19 II. STRUTTURA ECONOMICA Margine di Interesse Il margine di interesse risulta pari a 34,2 milioni di euro ed evidenzia un incremento rispetto all anno precedente di 23,3 milioni di euro, dato da maggiori interessi attivi per 34 milioni di euro e maggiori interessi passivi per 10,7 milioni di euro. Nel dettaglio dal lato degli impieghi il mantenimento dei crediti negli attivi della banca, consentito dal rafforzamento patrimoniale e dall incremento della raccolta, ha comportato la maturazione di interessi attivi per 60,6 milioni di euro, mentre l impiego della liquidità in eccesso ha generato sul portafoglio titoli interessi attivi per 14,9 milioni di euro e sui depositi presso altre banche interessi attivi per 6,8 milioni di euro. Gli interessi passivi derivano principalmente dalla raccolta presso la clientela ordinaria nella forma dei depositi liberi e vincolati (29,6 milioni di euro), dalle operazioni di copertura del rischio tasso per i crediti e per il portafoglio titoli attraverso strumenti derivati (11,1 milioni di euro), dalle operazione di provvista nella forma dei pronti contro termine (3,6 milioni di euro) e dalla raccolta attraverso emissioni obbligazionarie ((2,1 milioni di euro). Dal lato della raccolta è proseguita nel corso del 2013 l attività di partecipazione della Capogruppo alle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e presso altre istituzioni finanziarie e il ricorso al mercato MTS repo, con conseguente attenuazione dei tassi medi della raccolta Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (48.386) (37.646) Margine di interesse Commissioni Nette Le commissioni nette risultano pari a 31,7 milioni di euro. Nella voce commissioni attive sono ricompresi tra l altro: le commissioni relative ai finanziamenti erogati alla clientela; i compensi provvigionali per l attività di intermediazione nel collocamento dei prodotti di terzi; il recupero dei compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita; altre commissioni di varia natura. Nella voce commissioni passive sono ricompresi tra l altro: i compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita indiretta; le commissioni e le spese liquidate alle controparti bancarie; i premi per polizze assicurative sui finanziamenti. I principali scostamenti del saldo delle commissioni nette rispetto all esercizio precedente (-0,3 milioni di euro) sono dovuti a: maggiori commissioni attive da clientela per circa 3,8 milioni di euro, in relazione all incremento della produzione; maggiori commissioni passive nette per compensi provvisionali e rimborsi spese ad amministrazioni per 333 mila euro; maggiori commissioni passive per premi per polizze assicurative per circa 3,6 milioni di euro.

20 20 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca Commissioni attive Commissioni passive (38.799) (32.496) Commissioni nette Margine di Intermediazione Il margine di intermediazione, dato dalla somma del margine di interesse, delle commissioni nette, del risultato dell attività di copertura e dell utile da cessione crediti e titoli, risulta pari a 84,1 milioni di euro. Da un punto di vista operativo la banca ha registrato, rispetto al precedente esercizio, un incremento del proprio margine di intermediazione di circa 34,5 milioni di euro, derivante da un incremento del margine di interesse (+23,3 milioni di euro), da minori commissioni nette (-0,3 milioni di euro), dall incremento del risultato netto dell attività di copertura e dall utile da cessione di crediti e titoli (+11,5 milioni di euro). In particolare, nell ambito della gestione della liquidità e del proprio portafoglio titoli, la banca ha realizzato un utile da cessione pari a 18,3 milioni di euro Margine di interesse Commissioni nette Utili (perdite) da cessione o riacquisto a) crediti (148) (220) d) attività finanziarie disponibili per la vendita Risultato netto dell'attività di copertura Margine di intermediazione Risultato Netto della Gestione Finanziaria Il risultato netto della gestione finanziaria, dato dalla somma del margine di intermediazione e delle rettifiche di valore su crediti, presenta un saldo positivo pari a 82,4 milioni di euro, in incremento di circa 35 milioni di euro rispetto all esercizio precedente. Le rettifiche di valore accolgono il saldo netto delle svalutazioni e delle rivalutazioni del portafoglio crediti e delle perdite su crediti. In particolare, sono state effettuate nell esercizio svalutazioni analitiche nette di crediti deteriorati (sofferenze, incagli e sconfini), passaggi a perdita per finanziamenti non più recuperabili e riprese di valore di posizioni in bonis per complessivi 1,6 milioni di euro Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.640) (2.080) a) crediti (1.640) (2.080) Risultato netto della gestione finanziaria Costi Operativi I costi operativi, dati dalla somma delle spese amministrative, delle rettifiche di valore su immobilizzazioni e degli altri proventi e oneri di gestione, ammontano a 42,6 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio (+ 5,6 milioni di euro). Tuttavia, per effetto del notevole incremento del margine di intermediazione (+34,5 milioni di euro) il cost income risulta sensibilmente diminuito rispetto al corrispondente periodo dell esercizio

21 RELAZIONE DI GESTIONE 21 precedente, passando da 72,78% a 49,4% Spese amministrative (40.675) (35.843) a) spese per il personale (21.159) (18.473) b) altre spese amministrative (19.516) (17.370) Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' materiali (991) (851) Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' immateriali (121) (121) Altri oneri/proventi di gestione (849) (207) Costi operativi (42.636) (37.022) Risultato dell esercizio Il risultato d esercizio risulta pari a 22,9 milioni di euro, al netto di imposte per 16,9 milioni di euro. Le imposte rappresentano il 42,5% del risultato lordo, pari a 39,9 milioni di euro, e comprendono sia l onere corrente che quello differito attivo e passivo, dovuto alle differenze temporanee tra il valore fiscale e civilistico delle attività e passività. Le imposte sono state calcolate applicando l addizionale IRES prevista dal Decreto legge 30 novembre 2013 n. 133, che ha comportato per la banca un onere aggiuntivo di circa 3,4 milioni di euro, in assenza del quale il risultato netto sarebbe stato pari a 26,3 milioni di euro Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi (42.636) (37.022) Utile (perdita) dell'operativita' corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente (16.897) (4.712) Utile (perdita) d'esercizio Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 3 0 Utile (perdita) d'esercizio della Capogruppo III. STRUTTURA PATRIMONIALE Le dinamiche e i saldi di fine anno delle principali poste patrimoniali, con particolare riferimento alle fonti di finanziamento e agli impieghi, hanno subito anche quest anno sostanziali variazioni rispetto all anno precedente e sono fortemente influenzate da alcuni fattori di carattere strategico e gestionale già delineati nel precedente esercizio e rafforzati in quello appena concluso. In maniera rilevante hanno inciso le due operazione di auto cartolarizzazione, che, supportate dal rafforzamento patrimoniale, hanno consentito da un lato di mantenere i crediti in portafoglio e dall altro di accedere a nuove forme di raccolta Crediti I crediti verso clientela al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 1.238,9 milioni di euro e sono costituiti da: crediti nella forma tecnica della cessione del quinto dello stipendio/pensione e delegazione di pagamento per 1.233,6 milioni di euro; conti correnti per 2,6 milioni di euro; altre forme di finanziamento residuali per 2,7 milioni di euro. In particolare i crediti per cessione del quinto, la cui erogazione rappresenta il core business della banca, risultano superiori all esercizio precedente per circa 348 milioni di euro. Tale incremento risulta in linea con i piani strategici della banca ed in armonia con il rafforzamento patrimoniale del Gruppo.

22 22 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca I crediti verso banche al 31 dicembre 2013 risultano pari a 443,3 milioni di euro, superiori rispetto all esercizio precedente per 188,2 milioni di euro; rientrano in questa voce i depositi di collateral a garanzia dei derivati a copertura del tasso di interesse su crediti e titoli di debito e delle operazioni repo. Crediti in sofferenza Al 31 dicembre 2013 i crediti in stato di sofferenza ammontano complessivamente a 2,1 milioni di euro e risultano interamente svalutati. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi per cassa verso clientela è pari a circa lo 0,1%. Crediti incagliati e sconfini maggiori di 90 giorni Gli incagli netti per cassa ammontano a fine esercizio a 15,9 milioni di euro, dopo svalutazioni analitiche per 1,1 milioni di euro, mentre gli sconfini maggiori di 90 giorni sono pari a 11,3 milioni di euro e svalutati per 526 mila euro. Prosegue, in questo comparto, la rigorosa ed incisiva politica di monitoraggio dei rischi di credito. Le svalutazioni collettive sui crediti in bonis ammontano invece a 1,8 milioni di euro Crediti verso banche Crediti verso clientela Portafoglio titoli Il portafoglio titoli della banca al 31 dicembre 2013 ammonta a complessivi 959,6 milioni di euro di cui 893,1 milioni di euro sono classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita e 66,5 milioni di euro tra le attività finanziarie detenute fino alla scadenza. In coerenza con le strategie finanziare delineate nel piano industriale e le policy di rischio, il portafoglio è composto quasi esclusivamente da titoli di stato italiani ed in via residuale da titoli di debito e di capitale di primarie controparti bancarie Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Derivati di copertura I contratti derivati in essere al 31 dicembre 2013 sono stati stipulati al fine di ridurre l esposizione al rischio di tasso di interesse (fair value hedge). Si tratta di derivati a copertura del portafoglio crediti nella forma della copertura generica (c.d. macrohedging) e del portafoglio titoli nella forma della copertura specifica (c.d. microhedging) per la parte a tasso fisso Derivati di copertura (attivo) Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Derivati di copertura (passivo) La voce adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica accoglie la variazione di fair value, connessa al rischio coperto, del portafoglio crediti, che risulta valorizzato al costo ammortizzato, nella voce crediti. I titoli dell attivo coperti sono invece rilevati al fair value nelle specifiche voci di stato patrimoniale, trattandosi di coperture specifiche.

23 RELAZIONE DI GESTIONE 23 Immobilizzazioni materiali e immateriali Le attività materiali ammontano a fine esercizio a 19,4 milioni di euro, la variazione rispetto all esercizio precedente (+9,9 milioni di euro) è da attribuire principalmente all acquisto di un immobile strumentale Attività materiali Attività immateriali di cui: avviamento Le immobilizzazioni immateriali sono pari a 0,6 milioni di euro in linea con l esercizio precedente. Attività fiscali Le attività fiscali, pari a 7,6 milioni di euro, sono costituite prevalentemente da quelle correnti, composte per la maggior parte dagli acconti di imposte dirette versati nel corso dell esercizio dalla Capogruppo anche per le controllate, per effetto dell adesione al consolidato fiscale Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Le altre attività ammontano a 199,9 milioni di euro. L incremento rispetto al precedente esercizio (+66,9 milioni di euro) è imputabile a varie componenti tra cui la voce più rilevante è costituita da poste attive relative alle due operazioni di auto-cartolarizzazione poste in essere dalla Capogruppo. Più in particolare la voce più significativa deriva dal versamento alla società veicolo delle commissioni di gestione relative ai crediti ceduti che contrattualmente sono oggetto di ristoro alla clientela nel caso di estinzione anticipata del rapporto e che ammontano a 80 milioni di euro. Tale credito viene rimborsato dalla società veicolo mensilmente prorata temporis secondo quanto indicato nel piano di ammortamento contrattuale dei singoli crediti ceduti. Si rileva poi il fisiologico incremento dei risconti attivi relativi ai costi delle polizze impiego e vita sulle operazioni di finanziamento per cessione del quinto, il cui ammontare si incrementa con le nuove erogazioni Altre attività Debiti verso banche I debiti verso banche al 31 dicembre 2013 risultano pari a 491,4 milioni di euro, con un incremento di 279,1 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare il saldo è costituito per 391,5 milioni di euro da operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per 99,9 milioni di euro da operazioni di pronti contro termine poste in essere utilizzando titoli provenienti dall operazione di autocartolarizzazione. Nel dettaglio, il rifinanziamento in BCE è composto per 110 milioni di euro dalla partecipazione al LTRO (operazione di rifinanziamento straordinaria triennale) e per 280 milioni di euro da operazioni di rifinanziamento a breve termine Debiti verso banche

24 24 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca Debiti verso clientela e titoli in circolazione I debiti verso clientela, pari a 2.108,5 milioni di euro, sono costituiti dalla raccolta della banca sul mercato retail e da operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MMF repo con controparti istituzionali. Nel dettaglio la raccolta da clientela ordinaria risulta pari a 928,9 milioni di euro, di cui 499,7 milioni di euro per depositi vincolati, con un incremento rispetto al precedente esercizio pari a 268,7 milioni di euro (+ 40,7%). Le operazioni in pronti contro termine sul mercato MMF repo sono invece pari a 1.179,5 milioni di euro ed hanno come sottostante titoli di Stato (979,5 milioni di euro) e titoli derivanti dall operazione di auto-cartolarizzazione (200 milioni di euro). I titoli in circolazione ammontano a 51,5 milioni di euro e sono costituiti quasi esclusivamente da prestiti obbligazionari subordinati. La movimentazione rispetto al precedente esercizio è dovuta al rimborso di 6,9 milioni di euro dei prestiti in essere l anno precedente e a due nuove emissioni per complessivi 28,5 milioni di euro Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività fiscali Le passività fiscali, pari a 18,2 milioni di euro, sono costituite dalle imposte dirette di competenza dell esercizio e dalle imposte differite derivanti da differenze temporanee tra utile lordo di bilancio e base imponibile fiscale. Le passività fiscali correnti accolgono anche il debito per IRES delle società controllate, che per effetto dell adesione al consolidato fiscale sarà versato dalla banca, in qualità di consolidante Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Il saldo delle altre passività risulta pari a 102,6 milioni di euro. Le altre passività sono costituite principalmente da: risconti passivi per commissioni sui finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega, non ricompresi nel costo ammortizzato e ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di estinzione anticipata del rapporto per 45,1 milioni di euro; risconti passivi di commissioni di gestione su finanziamenti relative a crediti ceduti pro-soluto anch essi ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di estinzione anticipata del rapporto per 8,7 milioni di euro; debiti verso compagnie assicurative per liquidazione dei premi relativi alle polizze sottoscritte a garanzia dei finanziamenti contro cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega non ancora erogati alla clientela in quanto in fase istruttoria per 3,5 milioni di euro; debiti verso fornitori e produttori per 6,8 milioni di euro; debiti verso erario per imposte indirette per 8,8 milioni di euro Altre passività

25 RELAZIONE DI GESTIONE 25 Fondo trattamento di fine rapporto Il fondo trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2013 presenta un saldo pari a 1,3 milioni di euro. La passività a tale data comprende gli importi accumulati fino al 31 dicembre 2006, in quanto per effetto della riforma previdenziale le quote maturate a partire dal 2007 sono versate all INPS o ai fondi di previdenza. La variazione rispetto al precedente esercizio non comprende quindi gli accantonamenti dell esercizio, ma riduzioni per liquidazione e il risultato della valutazione attuariale ai sensi delle modalità di calcolo previste dallo IAS 19 e deriva dalla applicazione di ipotesi di tassi di attualizzazione e di inflazione utilizzati nei conteggi diversi rispetto al precedente esercizio Trattamento di fine rapporto del personale Capitale e riserve Il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2013 risulta pari a circa 94,2 milioni di euro Riserve di valutazione (190) (501) Riserve Capitale Utile (perdita) d'esercizio Patrimonio di pertinenza di terzi Si riporta di seguito un prospetto di riconciliazione tra il patrimonio netto della Capogruppo e il patrimonio netto del Gruppo. Patrimonio netto e utile di esercizio della Capogruppo Effetti del consolidamento delle società controllate Patrimonio netto e utile di esercizio di competenza del Gruppo Patrimonio di cui: netto utile di esercizio Patrimonio di Vigilanza e Coefficienti di Vigilanza Consolidati Il patrimonio di vigilanza consolidato al 31 dicembre 2013 è pari a 133,4 milioni di euro ed è composto da 88,9 milioni di euro di patrimonio di base e 44,5 milioni di euro di patrimonio supplementare. Nel patrimonio supplementare trova collocazione la voce relativa ai prestiti subordinati emessi dalla Capogruppo per 44,4 milioni di euro. Il tier 1 capital ratio (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) del Gruppo al 31 dicembre 2013 è pari al 7,22% (6,93% nel 2012), mentre il total capital ratio è pari al 10,84% (10,17% nel 2012).

26 26 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca D. ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE Nell esercizio appena concluso le strutture sono state coinvolte sia nel completamento dei processi avviati nell esercizio precedente sia in nuovi progetti, il cui avvio e la cui realizzazione hanno visto impegnate quasi tutte le aree e le strutture organizzative della Capogruppo. I. RISORSE UMANE IBL Banca SpA Al 31 dicembre 2013 il totale del personale dipendente della Capogruppo era composto da 293 unità, con un aumento netto di 23 unità rispetto all anno precedente (+8,51%). Inoltre, in aggiunta al personale ordinario, al 31 dicembre operavano 24 lavoratori con contratto di somministrazione, utilizzati attraverso agenzie di lavoro e due lavoratori con contratto di collaborazione a progetto. Nel corso dell esercizio 2013 la forza media retribuita è stata pari a 282 unità. Le assunzioni sono state nel numero di 30, di cui 19 a tempo determinato e 12 a tempo indeterminato, tra essi figura un dirigente; di contro, le cessazioni di rapporto di lavoro sono state pari a 7. Il personale con contratto a tempo determinato a fine anno ammontava a 19 unità (pari al 6,5% della forza lavoro). L incremento del personale attuato nel corso dell anno è avvenuto, in prevalenza, in un ottica di rafforzamento delle funzioni di staff e di supporto commerciale e comunque con un obiettivo di coerenza rispetto agli obiettivi definiti dalla Direzione aziendale ed in linea con le previsioni del piano industriale. Al 31 dicembre 2013 l età media del personale è 38,6 anni, con un anzianità media di servizio di 5,5 anni. Il peso del personale di sesso femminile è pari al 50,5% della popolazione totale. Per quanto riguarda l inquadramento, l organico effettivo al 31 dicembre è composto da 6 dirigenti (2,0%), 59 quadri direttivi (23,2%) e 219 impiegati appartenenti alle aree professionali (74,8%). La composizione della forza per famiglie professionali, al 31 dicembre, è di 116 unità appartenenti alle aree di staff e 177 unità appartenenti alle aree direttamente o indirettamente coinvolte nel processo commerciale. Nel corso dell anno si è mantenuta una costante relazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori che ha condotto, tra l altro, ad importanti accordi in tema di premio aziendale e di inquadramento del personale. Nell anno 2013 sono state erogate circa ore di formazione corrispondenti ad una media procapite di circa 18 ore. Oltre al pieno adempimento di tutti gli obblighi formativi, con particolare riferimento alle materie IVASS, Sicurezza sul Lavoro, ecc. sono state realizzate anche iniziative formative su temi manageriali e organizzativi: in tale ambito, si è fatto ricorso anche alla formazione finanziata tramite il Fondo Banche e Assicurazioni, che ha consentito di finanziare un percorso formativo che ha riguardato la controllata IBL Family. Nel corso dell esercizio, la IBL Banca ha consolidato i rapporti con Università e altre istituzioni formative. In particolare è stata coordinata la partecipazione di IBL al Master Banca e Assicurazioni presso l Università Roma III; ed è stato avviato il progetto scuola- lavoro con l Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Roma.

27 RELAZIONE DI GESTIONE 27 IBL Family SpA Al 31 dicembre 2013 il personale dipendente della IBL Family era composto da 77 unità (75 nel 2012). L età media del personale è di circa 37,5 anni, con un anzianità media di servizio (comprensiva dell anzianità in Citifin) di circa 8,4 anni ed un peso del personale femminile pari al 70%. Per quanto riguarda gli inquadramenti, l organico al 31 dicembre 2013 era composto da 9 quadri direttivi (11,5%) e 66 aree professionali (88,5%). Tutti i sistemi gestionali, i programmi formativi, ed ogni altro progetto in materia di gestione del personale sono estesi ed applicati alla controllata IBL Family come ad ogni altra società del Gruppo. IBL Partners SpA Al 31 dicembre 2013 il personale dipendente della IBL Partners era composto da 7 unità, tutte assunte ad ottobre Inoltre, in aggiunta al personale ordinario, al 31 dicembre era presente una lavoratore con contratto di somministrazione, II. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Le società del Gruppo non hanno effettuato nel corso dell esercizio alcuna attività di ricerca e sviluppo.

28 28 BILANCIO E RELAZIONI 2013 Gruppo IBL Banca E. POLITICHE COMMERCIALI Nel corso dell esercizio 2013 le politiche commerciali di Gruppo sono state orientate sia verso l ottimizzazione ed il potenziamento dei processi distributivi della rete vendita diretta, che ha visto crescere i propri volumi di erogazioni nella misura del 5,03% rispetto al precedente esercizio, sia verso le attività di raccolta da clientela, presso la quale è stato collocato anche un prestito obbligazionario subordinato. E continuata poi l attenzione della banca alle attività di collocamento dei prodotti finanziari di terzi (carte di credito, prestiti personali e cessione del quinto dello stipendio, in caso di tipologie di clienti non rientranti nei criteri assuntivi previsti dalla Capogruppo). I. IMPIEGHI Coerentemente con il proprio core business, la Capogruppo ha impiegato la propria raccolta da clientela principalmente nell erogazione di finanziamenti alla clientela, nelle forme tecniche della cessione del quinto dello stipendio e della pensione e del prestito con delega di pagamento. Tuttavia, al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e di mantenere un buffer proporzionale rispetto volumi previsionali, la IBL Banca ha mantenuto e gestito strumentalmente un adeguato portafoglio di titoli di Stato italiani oggetto di rifinanziamento ed ha mantenuto adeguata liquidità in depositi interbancari. Con riguardo all andamento degli impieghi verso clientela, nel corso dell esercizio appena concluso sono stati erogati finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega per un ammontare complessivo pari a circa 643 milioni di euro con un incremento di circa il 5% rispetto all esercizio precedente, superiore rispetto al resto del mercato, per il quale i flussi sono aumentati del 4,6% ed in controtendenza rispetto a comparto complessivo del credito al consumo, in flessione del 12,2% (dati Assofin). La Capogruppo si è posizionata anche nel 2013, come l anno precedente, al secondo posto a livello nazionale in termini di nuove erogazioni, raggiungendo una quota di mercato, nel ranking dei flussi erogati, del 12%. Con riferimento, invece, allo stock dei crediti in essere la banca si posiziona al quinto posto con una percentuale di mercato pari a circa l 8%, grazie ad un portafoglio crediti di circa milioni di euro su un totale di mercato di milioni di euro. Flusso erogazioni nominali () Numero operazioni Prodotto Var. % Var. % Cessioni del quinto ,37% (0,38%) Prestiti con delega ,12% ,74% Totale ,03% ,55% Durata - Importo - Tasso di rendimento (erogazione dell'anno) Var. Durata media (in mesi) 108,20 106,71 1,48 Importo medio 26,85 25,95 0,90 IRR medio 7,800% 8,045% (0,25%) IRR medio rete filiali 8,442% 8,438% 0,00% IRR medio rete mediatori 7,338% 7,745% (0,41%) L ulteriore analisi delle erogazioni per categoria di amministrazione terza ceduta mostra un incremento del comparto statali e pensionati, categorie di maggiore solvibilità relativamente alla stabilità dell impiego, a fronte di una sensibile riduzione delle erogazioni nei confronti dei dipendenti di aziende private, già avviata nel corso dell esercizio precedente.

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