Produzione e Gestione dei Rifiuti

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1 Direzione Ambiente Osservatorio Regionale Rifiuti Produzione e Gestione dei Rifiuti Parte Prima Rifiuti Urbani (Anno )

2 Assessorato Ambiente, risorse idriche, acque minerali e termali, difesa del suolo, protezione civile, opere post-olimpiche Direzione Ambiente Direttore: ing. Salvatore DE GIORGIO Settore ciclo integrato dei rifiuti e servizio idrico integrato Coordinamento generale: Agata MILONE (responsabile del settore) A cura di: Paola BERGERO, Rosanna BOTTIN, Adele CELAURO, Paolo PENNA, Hanno collaborato: Sabrina GEMIGNANI (CSI Piemonte), Claudio LASTELLA Si ringraziano i Consorzi di Comuni operanti in ambito rifiuti, le Amministrazioni Provinciali ed i loro Osservatori Rifiuti per la collaborazione fornita. La presente documentazione è reperibile ai seguenti indirizzi: Elaborazione dicembre 213 su dati di produzione

3 Presentazione Il presente rapporto, predisposto congiuntamente da Regione ed Arpa, descrive nel dettaglio il sistema di gestione dei rifiuti urbani a livello regionale e costituisce un fondamentale strumento per monitorare i risultati ottenuti ed orientare le scelte future. Il rapporto rappresenta inoltre l adempimento del compito istituzionale di aggiornamento sistematico dell'andamento della produzione, della riduzione e della gestione dei rifiuti sul territorio piemontese e della diffusione dei dati a livello sia regionale che nazionale. Relativamente ai rifiuti urbani, i dati raccolti dall Osservatorio regionale sui rifiuti per il evidenziano una raccolta differenziata del 52,8, equivalente a circa 1 milione e 7 mila tonnellate di rifiuti raccolte in modo differenziato e avviate a operazioni di. In valori assoluti, rispetto al 211, i dati evidenziano una diminuzione nella produzione complessiva di rifiuti (-4,7) uguale a quella riscontrata nell anno 211 rispetto al 21, e una quantità di produzione pari a 464,5 chilogrammi di rifiuti, di cui 245,1 raccolti in modo differenziato. Ciò significa che l obiettivo che la Regione si era posta di ridurre la produzione di rifiuti urbani a 5 chilogrammi entro il 215 è stato raggiunto con largo anticipo; non si può dimenticare che su tale diminuzione ha sicuramente influito la crisi economica che il Paese sta attraversando e che ha portato, anche in Piemonte, ad una contrazione dei consumi e, di conseguenza, dei rifiuti prodotti. Queste analisi evidenziano, inoltre, come le attività di abbiano ormai superato quelle di mediante discarica o incenerimento. Nel complesso, presentiamo la fotografia di un buon sistema che vede i propri punti di forza nella sinergia tra le diverse componenti, nella raccolta differenziata diffusa e in fase di estensione nei territori, in un impiantistica che, seppure da perfezionare, finora ha garantito l autosufficienza per la gestione dei rifiuti urbani. Ora è fondamentale che le province, insieme ai comuni, diano finalmente piena attuazione alla riforma della governace dei rifiuti, prevista dalla legge regionale 7/, per garantire continuità e miglioramento nei servizi al cittadino. Roberto Ravello Assessore all Ambiente della Regione Piemonte

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5 Indice 1. Introduzione I rifiuti urbani prodotti in Regione Piemonte Produzione totale - indicatori Dettaglio sulle raccolte differenziate Approfondimenti su specifiche raccolte I rifiuti conteggiati nella voce ALTRI Rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale Rifiuti inerti di origine domestica Approfondimento sullo dei rifiuti urbani Recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani raccolti differenziatamente L effettivo della raccolta differenziata Il riciclaggio in Piemonte - ai sensi dell art. 11 della Direttiva 28/98/CE Schede di analisi della produzione dei rifiuti a livello regionale e provinciale Dettaglio della produzione a livello consortile Schede di analisi della produzione dei rifiuti a livello consortile Dati di produzione a livello comunale ripartiti per provincia e consorzio...62 Legenda:...94

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7 1. Introduzione Il monitoraggio annuale della produzione e della gestione dei rifiuti urbani è effettuato attraverso l attività dell Osservatorio Regionale Rifiuti, struttura interna alla Direzione Ambiente - Settore Ciclo Integrato dei Rifiuti e Servizio Idrico Integrato, che proseguendo nella propria attività di informazione annuale fornisce un quadro complessivo sullo stato di attuazione del sistema integrato di gestione rifiuti e rappresenta l adempimento del compito istituzionale previsto dall art. 2 della l.r. 24/22 e dall art. 9 dalla l.r. 7/. In particolare il presente documento contiene i dati di produzione rifiuti del, approvati formalmente con D.G.R. n del 28 ottobre 213, ed un estratto, relativo ai dati 211, di Riciclo garantito, lo studio permanente con il quale la Regione Piemonte verifica che i rifiuti raccolti differenziatamente sul territorio regionale siano effettivamente recuperati. 7

8 2. I rifiuti urbani prodotti in Regione Piemonte 2.1. Produzione totale - indicatori Nel corso del sono state prodotte 1 circa 2.3. t di rifiuti urbani, dei quali circa 1.7. t sono state raccolte in modo differenziato e destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al (tabella 1) 2. Tabella 1 - Produzione rifiuti urbani, anno PROVINCIA PR [+ALTRI] [+] ALTRI [/] Residenti t/a t/a t/a t/a t/a ALESSANDRIA ,7 ASTI ,7 BIELLA ,4 CUNEO ,9 NOVARA ,4 TORINO ,3 VCO , VERCELLI ,5 REGIONE ,8 Rispetto al 211 la produzione complessiva risulta essere in diminuzione (-4,7): ciò ha determinato che i rifiuti avviati a () si sono ridotti di circa 77. t (-7,4), la raccolta differenziata ha avuto un decremento di 24. t (-2,2), attestandosi rispettivamente a 96. t ed a t (figura 1). Figura 1 - Analisi principali indicatori a livello regionale e provinciale:,, e serie storiche anno t 211 t variazioni assolute t 211- variazioni 211- [+] ,7-7,4-2,2 2 18,3 81,7 52,8 47,2 kg/ab anno ,7 AL 6,7 AT 51,4 BI 5,9 CN 64,4 NO 5,3 TO 64, VCO 62,5 VC 52, Regione 1 Secondo la D.G.R del 2 i Rifiuti Urbani Totali prodotti sono classificati con la sigla e sono costituiti dalla somma dei rifiuti raccolti in modo differenziato () e dai rifiuti urbani indifferenziati (). Esistono inoltre altre tipologie di rifiuti raccolti dal gestore del servizio pubblico, quantitativamente poco rilevanti, non soggette al calcolo della percentuale di raccolta differenziata (ad esempio oli usati, batterie, pneumatici, etc.) Tali rifiuti sono stati raggruppati sotto la voce ALTRI (nel pari a t): quest ultima voce, sommata ai, costituisce la voce (Produzione Totale, nel pari a t). 8

9 La percentuale di raccolta differenziata rilevata a livello regionale conferma sostanzialmente il dato del 211 ovvero il superamento della soglia del 5 (52,8); a livello provinciale tale soglia è stata superata da quasi tutte le province. Rispetto al passato si evidenzia il netto miglioramento della provincia di Vercelli che è passata dal 39,4 (211) al 62,5. In termini di quantità 2 ogni abitante piemontese ha prodotto circa 464,5 kg di rifiuti di cui 245,1 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a e 219,4 kg sono stati smaltiti. Dal confronto con gli anni passati si evince un consistente aumento della raccolta differenziata (+181,4 rispetto al 2 in termini di ) ed una riduzione significativa della quantità di rifiuti avviati a : nel 2 la percentuale di raccolta differenziata era del 18,3 ed i rifiuti avviati a erano 387,8 kg. Nella tabella 2 sono riportati i principali indicatori sulla produzione dei rifiuti urbani con un dettaglio provinciale e le variazioni rilevate rispetto al 211. Tabella 2 - Dettaglio indicatori a livello provinciale REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale t kg 469,5 531, 415,1 465, 458,3 454,4 467,3 495,5 465, Percentuale sul totale regionale 1 11, 4,4 4,1 13,1 8,1 51,3 3,9 4, Varzione percentuale tot -4,6-3, -2,2-3,8-5,1-4,9-4,6-3,2-1,9 totale t kg 464,5 53, 413, ,9 451,2 442,1 462,2 493,9 463,5 Percentuale sul totale regionale 1 11,1 4,4 4,1 13,1 8, 51,3 3,9 4, Varzione percentuale 211- tot -4,7-2,7-2,1-3,8-4,5-4,8-5,1-3,1-1,9 totale t kg 219,4 277,2 162,4 225,6 221,6 157,4 229,6 177,8 174, Percentuale sul totale regionale 1 12,3 3,7 4,3 13,6 6, 53,9 3, 3,2 Varzione percentuale 211- tot -7,4-3,6-4,4-5,2-6,4-6, -5,4-3,5-44,8 totale t kg 245,1 252,8 25,8 238,6 229,6 284,7 232,6 316,1 289,5 Percentuale sul totale regionale 1 1,1 5,1 4, 12,6 9,7 48,9 4,7 4,8 Varzione percentuale 211- t -2,2-1,8 -,6-2,5-2,5-4,1-4,7-2,9 41,4 ALTRI totale t kg 5,,9 1,8,8 7,1 12,3 5,1 1,6 1,5 Percentuale sul totale regionale 1 1,9 1,8,6 19,3 2,9 53,1 1,2 1,2 Varzione percentuale 211- tot 1,7-58,6-8,7-18,6-31,2-7,7 8,5-21,6-16,5 anno ,4 47,2 59,8 5,7 49,9 64, 5,1 63,8 39,4 anno 52,8 47,7 6,7 51,4 5,9 64,4 5,3 64, 62,5 2 I quantitativi sono approssimati alla prima cifra decimale o all unità ma derivano da operazioni su numeri non approssimati, per questo motivo alcuni totali potrebbero differire dalla somma dei singoli quantitativi. 9

10 Nella tabella 3 sono stati riportati gli stessi indicatori con un dettaglio a livello di aggregazione di ATO. La rappresentazione grafica degli ATO, di cui alla legge regionale 24 maggio, n. 7, è riportata in figura 2. Analizzando i dati a livello di aggregazione di ATO si evidenziano delle differenze soprattutto in termini di percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Sostanzialmente solo l Ambito 1 presenta un valore di raccolta differenziata piuttosto elevato e superiore alla percentuale del 6, gli altri Ambiti presentano valori simili, tutti di poco superiori alla percentuale del 5. Analizzando i valori in termine risulta interessante notare come vi siano della variazioni nella produzione dei rifiuti; l intervallo dei valori risulta essere compreso tra un minimo di 451 kg per l ATO 3 ed un massimo di 49,9 per l ATO 2. Si suppone che tali variazioni siano dovute ad un diverso grado di assimilazione, ai rifiuti urbani, dei rifiuti speciali non pericolosi prodotti da utenze non domestiche. Variazioni rilevanti si evidenziano anche nei rifiuti indifferenziati avviati a. L intervallo di valori risulta essere compreso tra un minimo di 178 kg per l ATO 1 ad un massimo di 239 per l ATO 2. Tabella 3 - Dettaglio indicatori a livello di ATO REGIONE ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4 numero comuni ALTRI PR Percentuale sul totale regionale 1 27,6 25,5 2,7 26,2 numero residenti Percentuale sul totale regionale 1 2,2 14,7 13,5 51,6 totale t kg 469,5 466,1 492,2 458,3 467,2 Percentuale sul totale regionale 1 2,1 15,4 13,1 51,3 totale t kg 464,5 46,3 49,9 451,2 462,1 Percentuale sul totale regionale 1 2, 15,6 13,1 51,3 totale t kg 219,4 178,4 238,7 221,6 229,5 Percentuale sul totale regionale 1 16,4 16, 13,6 53,9 totale t kg 245,1 281,9 252,3 229,6 232,6 Percentuale sul totale regionale 1 23,3 15,2 12,6 48,9 totale t kg 5, 5,9 1,2 7,1 5,1 Percentuale sul totale regionale 1 23,9 3,7 19,3 53,1 52,8 61,2 51,4 5,9 5,3 1

11 Merita ricordare che la gestione dei rifiuti in Piemonte è disciplinata dalle leggi regionali n. 24/22 e n. 7/ che, dando attuazione ai principi contenuti nel d.lgs. 152/26 e s.m.i., regolano il sistema delle competenze, gli strumenti di programmazione e definiscono il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani. La legge regionale n. 7/12 prevede che il territorio regionale sia articolato in 4 Ambiti Territoriali Ottimali, (ATO 1 coincidente con i territori delle province di BI, NO, VC, VCO; ATO 2 coincidente con i territori delle province di AT, AL; ATO 3 coincidente con il territorio della provincia di CN; ATO 4 coincidente con il territorio della provincia di TO), nei quali viene effettuata la gestione unitaria dei rifiuti; il governo del ciclo dei rifiuti urbani è affidato alle Conferenze di ambito Territoriale Ottimale (ATO). Figura 2 Delimitazione geografica degli ATO di cui alla l.r. 7/ Le Conferenze d ATO sono costituite al 5 dai presidenti delle province ed al 5 dai sindaci dei comuni ricompresi nell ATO, costituiti in forma unitaria o per gruppi di comuni. Al fine di garantire un adeguata rappresentazione delle esigenze dei territori di riferimento, gli ATO possono essere articolati in aree territoriali omogenee se rispondono per numero e dimensione ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, riferiti ai servizi di raccolta rifiuti urbani. Nelle aree territoriali omogenee viene istituita un assemblea di sindaci o assessori delegati dell area interessata che esprime parere vincolante, preventivo ed obbligatorio limitatamente alle previsioni del piano d ambito in materia di conferimenti separati, raccolta differenziata, raccolta dei rifiuti residuali indifferenziati. La fase attuale si configura come una fase transitoria dove comuni e province stanno operando per rendere applicabile la legge regionale 7/; in particolare si sta affrontando la costituzione delle Conferenze di Ambito Territoriale Ottimale (ATO) attraverso il convenzionamento obbligatorio ed il trasferimento alle 4 Conferenze di ATO delle competenza attualmente in capo ai 22 Consorzi di bacino e alle 8 ATO. E inoltre in fase di conclusione la ricognizione degli impianti di trattamento e delle discariche, nonché del personale in attività presso i consorzi di Bacino e le 8 ATO, al fine di individuare l impiantistica e le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle funzioni assegnate alle nuove conferenze d ambito. 11

12 Modalità di acquisizione dati e tipologia dei dati acquisiti Il rilevamento dei dati di produzione dei rifiuti urbani è disciplinato dalla DGR 2 maggio 21, n mod. da DGR 23 dicembre 23, n ed avviene attraverso l uso di un sistema in rete che utilizza la PAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale). Gli utenti abilitati ad accedere a tale applicativo sono i Consorzi, le Province e la Regione, i quali via web browser utilizzano i servizi disponibili a seconda del profilo assegnato, qui di seguito schematizzato: Consorzi: inserimento e conferma dei dati Province: controllo primario Regione: controllo secondario Metodo di calcolo della raccolta differenziata Il metodo di calcolo della percentuale di raccolta differenziata utilizzato in Regione Piemonte è stato approvato con D.G.R del 1 luglio 2 In Piemonte i Rifiuti urbani Totali prodotti sono classificati con la sigla e sono costituiti dalla somma dei rifiuti raccolti in modo differenziato () e dai Rifiuti Urbani indifferenziati (). Esistono inoltre altre tipologie di rifiuti raccolti dal gestore del servizio pubblico, quantitativamente poco rilevanti, non soggette al calcolo della percentuale di raccolta differenziata (ad. esempio oli usati, batterie, pneumatici, etc.) Tali rifiuti sono stati raggruppati sotto la voce ALTRI : quest ultima voce, sommata ai, costituisce la voce (Produzione Totale). RACCOLTE MONOMATERIALE (al lordo degli scarti); RACCOLTE MULTIMATERIALE (al netto degli scarti); INGOMBRANTI E RAEE avviati a (al netto degli scarti); = 1 RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI avviati a in discarica RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI avviati a mediante incenerimento RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI avviati a mediante operazioni di trattamento meccanico biologico SCAI delle RACCOLTE MULTIMATERIALE SCAI degli INGOMBRANTI e RAEE avviati al SPAZZAMENTO STRADALE A RECUPERO ALTRI OLI USATI (MINERALI) E OLI E GRASSI (VEGETALI); ACCUMULATORI AL PIOMBO; BATTERIE E PILE; MEDICINALI; PNEUMATICI; ALTRI URBANI PERICOLOSI (solventi, vernici, pesticidi) La formula adottata per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata risulta essere: = 1 12

13 In particolare il quantitativo della raccolta differenziata è ottenuto dalla somma delle seguenti frazioni merceologiche: rifiuti biodegradabili di cucine e mense (218); rifiuti dei mercati (232); rifiuti biodegradabili prodotti in parchi e giardini (221); imballaggi di carta e (1511); carta e ( 211); imballaggi in vetro (1517); vetro (212); imballaggi (1514); metallo (214); imballaggi in plastica (1512); plastica (2139); imballaggi in legno (1513); legno diverso di quello di cui alla voce 2137 (2138); imballaggi in materia tessile (1519); abbigliamento (211); prodotti tessili (2111); imballaggi in materiali misti (1516), al netto degli scarti di trattamento; il metodo regionale di calcolo prevede di sottrarre al totale degli imballaggi misti una percentuale relativa allo scarto di trattamento, variabile in funzione del tipo di raccolta adottata (3 per la raccolta congiunta vetro/metallo e plastica/metallo, 7 per la raccolta congiunta vetro/plastica/metallo e 2 per altri rifiuti raccolti congiuntamente); rifiuti ingombranti (237), devono essere conteggiati tra i rifiuti raccolti differenziatamente esclusivamente le frazioni avviate al di materia al netto degli scarti di trattamento; anche qui il metodo regionale di calcolo prevede di sottrarre al totale dei rifiuti ingombranti raccolti una percentuale relativa allo scarto di trattamento corrispondente ad almeno il 4 dei rifiuti raccolti; rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso RAEE (2123, 2135, 2136, 2121), devono essere conteggiati tra i rifiuti raccolti differenziatamente esclusivamente le frazioni avviate al di materia al netto degli scarti di trattamento: anche qui il metodo regionale di calcolo prevede di sottrarre al totale dei rifiuti raccolti una percentuale relativa allo scarto di trattamento corrispondente ad almeno il 4 dei rifiuti raccolti. Si ricorda che è possibile conteggiare nella raccolta differenziata anche i rifiuti assimilati ai rifiuti urbani destinati al, raccolti al di fuori del sistema pubblico, purché tali quantitativi vengano giustificati da specifica documentazione (D.G.R del 18 dicembre ). I rifiuti urbani indifferenziati () annoverano le seguenti categorie di rifiuti: rifiuti urbani non differenziati (231); rifiuti della pulizia delle fognature (236); rifiuti ingombranti avviati direttamente in discarica (237) residui dalla pulizia stradale (233); le quantità sottratte dal conteggio relativo alla raccolta differenziata delle tipologie multi (3, 7 o 2), rifiuti ingombranti (4 o più) ed apparecchiature fuori uso riferite ai codici CER 2121, 2123, 35, 2136 e 237 (4 o più). 13

14 2.2. Dettaglio sulle raccolte differenziate Nell ambito della raccolta differenziata le frazioni maggiormente raccolte su base annuale risultano essere la carta e (284. t circa; 65 kg ; -7,3 rispetto al 211), l organico (25. t circa; 57,2 kg ; +1,), gli sfalci e potature (145. t circa; 33,3 kg ; +5,5), il vetro (112. t circa; 25,5 kg ; +1,1) ed il legno (66. t circa; 15, kg pro capite; -9,4). Le specifiche variazioni a livello provinciale sono riportate nella tabella seguente (tabella 4). Tabella 4 - Dettaglio indicatori a livello provinciale raccolte differenziate 3 REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale t ORG kg 57,2 55,6 68,4 28,8 27,7 74,7 6,7 82, 71,9 Percentuale sul totale regionale 1 9,5 6, 2,1 6,5 1,9 54,7 5,2 5,1 Variazione percentuale 211- tot 1, -2,3 4, 4,5 5,1-1, -4,4-1,9 194,5 totale t V kg 33,3 4,2 31,4 36,8 43,9 48,1 24,8 36,8 53,6 Percentuale sul totale regionale 1 11,8 4,7 4,6 17,8 12,1 38,4 4, 6,5 Variazione percentuale 211- tot 5,5 3,8 1,8 -,5 12,3-9,1 5,4 8,4 26,4 totale t C kg 65, 63,9 56,6 8,3 65,8 6,2 65,4 66, 64,7 Percentuale sul totale regionale 1 9,6 4,3 5,1 13,6 7,8 51,8 3,7 4, Variazione percentuale 211- tot -7,3-5,2-7,4-3,4-7,9-1,8-9,3-7, 26,2 totale t VTR kg 25,5 35,4 42,6 39,3 38,9 45, 11,8 38,8 44,2 Percentuale sul totale regionale 1 13,5 8,3 6,4 2,5 14,8 23,9 5,6 7, Variazione percentuale 211- tot 1,1-1,9 -,3 3,2-4,3 145,9 -,9-2,3 34,9 totale t MMT kg 21,4 22,6 32,1,,1, 3,7 42,7 4,9 Percentuale sul totale regionale 1 1,3 7,5,,, 74, 7,3,9 Variazione percentuale 211- tot -12,6 3,1-3,1-45, -3,4-2,7-53,8 totale t MET kg 3,2 1,9 2,1 4,6 5,7 7,6 1,7 7,4 3,4 Percentuale sul totale regionale 1 5,8 3,4 6,1 24,6 2,2 27, 8,6 4,4 Variazione percentuale 211- tot -19,5-36, -31,3 27,5-19,1-3,2-31, -13,3-14,7 pc segue 3 Legenda: ORG frazione organica, V sfalci e potature, C carta e, VTR vetro, MMT multi, PLT plastica, LGN legno, TES tessili, ING e RAEE a rec ingombranti e rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettroniche a 14

15 segue REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale (t) PLT (kg) 14,6 7,2 1,5 21,7 22,5 25,8 12,4 1,7 22,8 Percentuale sul totale regionale 1 4,9,5 6,2 2,8 14,8 43,8 2,7 6,3 Variazione percentuale 211- tot 6, 1,1-13,9 2, -3,1 3,3 5,7-1, 89,3 totale (t) LGN (kg) 15, 11,3 9,9 1,5 17,4 15,8 15,9 19,7 9,7 Percentuale sul totale regionale 1 7,4 3,3 2,9 15,6 8,8 54,6 4,8 2,6 Variazione percentuale 211- tot -9,4 3,5-6,3-31,5-14,9-4,9-8,8-8,4-7,9 totale (t) TES (kg) 2,1 1,9 1,8 3,4 2,2 3, 1,8 3,7 1,9 Percentuale sul totale regionale 1 9, 4,2 6,7 14,1 11,9 43,9 6,4 3,7 Variazione percentuale 211- tot,4-1,2 3,7-8,3 1, 12,,7-6,4 21, ING+RAEE rec totale (t) (kg) 7,7 12,8 4,4 13,3 5,4 4,7 7,4 8,2 12,3 Percentuale sul totale regionale 1 16,1 2,8 7,1 9,3 5,1 49,1 3,9 6,4 Variazione percentuale 211- tot -4,4-7,4 6,9-12,3 8,6 2, -4,7-4,4-19, Per quanto riguarda i rifiuti ingombranti e i RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) oltre ad analizzare i quantitativi avviati a conteggiati nel calcolo della di raccolta differenziata (tabella 4 - ING+RAEE rec), si è proceduto a verificare il dettaglio dei quantitativi raccolti per entrambe le tipologie di rifiuti (tabella 5). In particolare per i RAEE raccolti (RAEE racc), nonostante vi siano differenze piuttosto accentuante tra le varie province con valori minimi nelle Province di Biella e Torino e massimi nella Provincia di Novara, si registra che a livello regionale è stato superato l obiettivo di 4 kg/ab all anno previsto dal D.Lgs. 151/5 "Attuazione delle direttive 22/95/CE, 22/96/CE e 23/18/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo dei rifiuti". A seguito dell entrata in vigore della direttiva /19/UE (da recepire per gli Stati membri entro il 14 febbraio 214), a partire dal 1 gennaio 216 entre ranno in vigore nuovi obiettivi con diverse modalità di calcolo (dovrà essere garantito un tasso di raccolta pari al 45 calcolato sulla base del peso totale di RAEE raccolti in un dato anno dallo Stato membro interessato ed espresso come percentuale del peso medio delle AEE immesse sul mercato in detto Stato membro nei tre anni precedenti). 15

16 Tabella 5 - Dettaglio indicatori a livello provinciale - Ingombranti e RAEE REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale t ING rac kg 11,4 17,5 22,9 19, 12,, 9,1 21,4 16, Percentuale sul totale regionale 1 15, 1, 6,9 14,2, 41,4 6,9 5,7 Variazione percentuale 211- tot -14,6-2,2 1, -9,2-47, -2,7-7,7-23,7 totale t ING rec kg 5,2 1,5 1,7 11,4 2,6, 5,4 4,3 9,6 Percentuale sul totale regionale 1 19,5 1,6 9, 6,7, 52,8 3, 7,4 Variazione percentuale 211- tot -,7-2,2 123,9-9,2 46,2,3-7,7-23,7 RAEE rac totale t kg 4,1 3,8 4,6 3,2 4,5 7,9 3,3 6,6 4,5 Percentuale sul totale regionale 1 9, 5,5 3,2 14,7 15,9 41,4 5,8 4,4 Variazione percentuale 211- tot -11,2-25,6-18,5-27,1-13, 2, -15,5 -,5 3,7 RAEE rec totale t kg 2,5 2,3 2,8 1,9 2,7 4,7 2, 3,9 2,7 Percentuale sul totale regionale 1 9, 5,5 3,2 14,8 15,9 41,3 5,8 4,4 Variazione percentuale 211- tot -11,4-25,6-18,5-27,1-13, 2, -16,1 -,5 3, Approfondimenti su specifiche raccolte I rifiuti conteggiati nella voce ALTRI Secondo il metodo normalizzato per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata nella voce ALTRI vengono sommati i quantitativi di alcune tipologie di rifiuti per i quali i comuni hanno attivato le raccolte al fine di garantirne uno separato rispetto al rifiuto indifferenziato per ridurne i rischi ambientali. (tabella 6). Per il dettaglio dei rifiuti conteggiati nella suddetta voce consultare il paragrafo 2.1. I servizi maggiormente presenti a livello comunale riguardano la raccolta dei pneumatici, dei medicinali e delle pile; tuttavia solo i rifiuti da spazzamento stradale ed i pneumatici hanno una certa rilevanza in termini di quantitativi raccolti, pari a circa 16.7 t/a (76,8) i primi e 2.4 t/a (11,2) i secondi. 16

17 Tabella 6 - Dettaglio rifiuti conteggiati nella voce ALTRI di cui alla D.G.R del 1 luglio 2 e s.m.i. REGIONE OLI CER 1325 GRASSI 2125 ACCUMUL_PB 1661 PILE 1662 ALTRI ALTRI MEDICINALI 2132 PNEUMATICI 1613 totale anno (t) Percentuale sul totale regionale 1 1,4 1,3 1,7 1,7 1,7 11,2 totale anno 211 (t) Variazione 211-1,7 2,2 17,9-65,1 11,3-8,9-37,3 VERNICI 2127 ACIDI 2114 ALCALINI 2115 FOTOCHIMICI 2117 SOLVENTI 2113 SPAZZAMENTO STRADALE A RECUPERO CER 233 totale anno (t) Percentuale sul totale regionale 4,1,,, 76,8, totale anno 211 (t) PESTICIDI 2119 Variazione ,3-47,9 131,6 7,3 32,1-51, Rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale Per quanto riguarda i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale negli ultimi anni si sono diffuse tecnologie che permettono di recuperare gli inerti in essi contenuti. Secondo il metodo regionale normalizzato per il calcolo delle percentuale di raccolta differenziata, tali rifiuti vengono sommati all indifferenziato soltanto nel caso in cui la loro destinazione finale sia lo ; nel caso in cui la destinazione finale risulta invece essere un impianto di, i quantitativi vengono inclusi nella voce ALTRI e di conseguenza esclusi sia dai quantitativi conteggiati nelle raccolta differenziata sia dai quantitativi avviati a. In tabella 7 è possibile prendere visione, con dettaglio provinciale, dei quantitativi avviati a e a. Tabella 7 - Dettaglio rifiuti provenienti dalla spazzamento stradale REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI Spazzamento stradale totale totale anno t Percentuale sul totale regionale 1 17,8 6,7 3,3 15,2 13,6 36,2 3,3 3,9 totale anno 211 t Variazione ,7-17,4-1,1 4,6-6,2-13,3 2, -27, 2,5 Spazzamento stradale a totale anno t Percentuale sul totale regionale 1 38,9 14,7 7,3 1,5,8 12,2 7,1 8,3 totale anno 211 t Variazione 211- Complessivamente sono stati raccolte circa 3.6 t di rifiuti, corrispondenti a 1,5 della produzione -3,9-17,4-1,1 4,6 63,5-73,7-77,1-27, 3,6 totale anno t complessiva Spazzamento dei rifiuti urbani (indicatore di riferimento del metodo di calcolo regionale); di questi il stradale a Percentuale sul totale regionale 1,,, 19,2 24,4 56,2,,2 54 circa è stato avviato a di materia, il 46 a. Come evidenziato nella tabella totale anno 211 t Variazione ,1-33, -7,6 175,6-28,2 17

18 Complessivamente sono stati raccolte circa 3.6 t di rifiuti, corrispondenti a 1,5 della produzione complessiva dei rifiuti urbani (indicatore di riferimento del metodo di calcolo regionale); di questi il 54 circa è stato avviato a di materia, il 46 a. Come evidenziato nella tabella seguente, l invio di questi rifiuti a di materia avviene sostanzialmente nella Province di Torino, Novara e Cuneo Rifiuti inerti di origine domestica I rifiuti inerti provenienti dai lavori di piccola manutenzione effettuati in proprio dai cittadini nei locali adibiti a propria civile abitazione corrispondono a circa 26. t (tabella 8), tale valore risulta essere più basso rispetto a quello rilevato nel 211 ( 9,5). In termini ogni abitante produce 6, kg/anno (6,5 nel 211 e 5,9 nel 21). Tabella 8 - Dettaglio rifiuti inerti di origine domestica REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale anno (t) Inerti kg 6, 6, 9,6 6,8 11,8 9,1 3,7 5,6 3,7 Percentuale sul totale regionale 1 9,8 8,1 4,7 26,7 12,8 31,9 3,5 2,5 totale anno 211 (t) Variazione ,5-37,9 35,3 24,5 3,1 9,9-2,4-32,4 13, Approfondimento sullo dei rifiuti urbani Nel i rifiuti indifferenziati avviati a sono stati t: la loro destinazione prevalente è ancora la discarica (57), seguita dal trattamento meccanico-biologico TMB (39) ed infine dall incenerimento (4) (figura 3). Figura 3 Destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati serie storica t t Incenerimento TMB 3. t Discarica L analisi dei dati a livello provinciale rileva una diversificazione della destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati dovuta principalmente alle diverse tipologie impiantistiche che si sono sviluppate sul territorio. La figura 3 riporta i quantitativi dei rifiuti indifferenziati (Cer 2) avviati al primo impianto (discarica, Trattamento Meccanico Biologico TMB, incenerimento). Nella Provincia di Torino risulta prevalente il ricorso alla discarica (l incidenza percentuale sul totale regionale è del 84,6); nelle Province di Vercelli e del VCO l incenerimento, nelle altre Province risulta prevalente il ricorso al trattamento meccanico biologico (tabella 9). 18

19 Tabella 9 Destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati dettaglio provinciale REGIONE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VCO VERCELLI totale anno (t) discarica Percentuale sul totale regionale 1, 4,1,5,,2 1,5 84,6,, totale anno 211 (t) Percentuale sul totale regionale 1, 1,2,4,,1 1,7 87,6,, Variazione ,2 226,1 2,4 327,1-8, -9,4-57, totale anno (t) incenerimento Percentuale sul totale regionale 1,,,,, 3,7, 41,5 54,8 totale anno 211 (t) Percentuale sul totale regionale 1,,,,,,, 33,8 66,2 Variazione ,5-44,2-62,3 totale anno (t) TMB Percentuale sul totale regionale 1, 25,6 7,7 11, 34,2, 15,8 3, 2,7 totale anno 211 (t) Percentuale sul totale regionale 1, 31,8 8,4 11,8 36,, 11,2,,8 Variazione 211-2,7-17,2-6,3-4,8-2,4 45,5 243,4 I rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata nel sono stati destinati al trattamento e/o allo negli impianti pubblici e privati, autorizzati ai sensi degli artt. 28, 29 e 21 del D.Lgs. 152/26 e D.Lgs. 59/25. L'aggiornamento delle informazioni autorizzative viene svolta attraverso servizi di cooperazione applicativa con la collaborazione delle Province sulla base della delibera 21 Luglio 23, n "Criteri e modalità di trasmissione alla Regione delle informazioni relative ai provvedimenti di competenza provinciale rilasciati in materia di rifiuti". Il sistema di gestione dei rifiuti urbani indifferenziati ha a disposizione la seguente dotazione impiantistica : 2 impianti di incenerimento siti a Mergozzo (chiuso ad agosto ) ed a Vercelli, nei quali sono state conferite complessivamente t di rifiuti di cui t di rifiuti urbani ricavando una produzione di energia elettrica pari a circa Mwhe (tabella 11). Inoltre in provincia di Cuneo è operativo un impianto di co-incenerimento che sostituisce parte del combustibile fossile con CDR P, ottenuto miscelando la frazione secca proveniente dagli impianti di trattamento meccanico biologico con pneumatici fuori uso e plastica non riciclabile Infine nel comune di Torino località Gerbido, è autorizzato ed in fase di collaudo un impianto di temovalorizzazione con forno a griglia, con una potenzialità di 421. t/a; 17 discariche per rifiuti urbani distribuite prevalentemente nelle province di Torino, Alessandria e Cuneo nell ambito delle quali sono state conferite t di rifiuti urbani (rifiuti indifferenziati CER 2) e t di rifiuti (CER 19), derivanti da operazioni di trattamento effettuate sui rifiuti urbani. Complessivamente sono state smaltite t di rifiuti di cui circa t provenienti dalla gestione dei rifiuti urbani e t di rifiuti speciali e fanghi (tabella 1). A fine anno risulta una volumetria totale residua, ancora disponibile, pari a mc.; occorre tuttavia sottolineare come il dato relativo alla volumetria sia in continua evoluzione a seguito della realizzazione di nuove discariche od ampliamenti di quelle esistenti; 19

20 12 impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) di cui 6 impianti di preselezione e stabilizzazione biologica aerobica (Alessandria, Casale Monferrato, Tortona, Valterza, Magliano Alpi, Sommaria Perno), 2 impianti di bioessiccazione (Cavaglià, Villafalletto), 2 impianti di sola separazione della frazione secca dalla frazione umida (Novi Ligure e Borgo San Dalmazzo) ed infine due impianti di produzione di CDR Roccavione e Pinerolo, (quest ultimo tratta prevalentemente la frazione organica selezionata mediante digestione anaerobica ma ha anche una linea di produzione di CDR) (tabella 11). Nei suddetti impianti, nel, sono state trattate circa t di rifiuti urbani indifferenziati (in totale, compresi i rifiuti speciali, t). Sono stati prodotte circa t di CDR. Il CDR è stato inviato all impianto di coincenerimento (cementificio) in Provincia di Cuneo e ad impianti di energetico (termovalorizzatori) fuori regione. La frazione secca, non trasformata in CDR, e la frazione umida stabilizzata, prodotte nei suddetti impianti di trattamento meccanico biologico, sono state conferite in discarica. Figura 4 Destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati schema di flusso principale INC/co-INC fuori Piemonte Altri rifiuti t INC/co-INC t in Piemonte direttamente INC: t (4) t (di cui di CDR) t CDR Altri rifiuti speciali t perdite di processo Anno TMB direttamente TMB: t (39) Discarica t t inviati in discarica: t in parte come infrastato/copertura direttamente in DISCARICA: t ( 57) t Altri rifiuti speciali t Rifiuti urbani Indifferenziati (CER 2) in entrata agli impianti Rifiuti in uscita dagli impianti TMB Rifiuti Speciali 2

21 Tabella 1 Rifiuti urbani - Discariche anno Prov Comune Quantità smaltita Capacità residua (mc) AL Casale Monferrato AL Novi Ligure AL Solero AL Tortona Totale Alessandria AT Cerro Tanaro Totale Asti BI Cavaglia' Totale Biella CN Magliano Alpi CN Sommariva Perno CN Villafaletto Totale Cuneo NO Barengo Totale Novara TO Cambiano TO Chivasso TO Grosso TO Mattie TO Pianezza TO Pinerolo t Totale Torino Totale Regione Tabella 11 Rifiuti urbani - Inceneritori ed impianti di trattamento meccanico biologico anno Prov Comune Potenzialità autorizzata Rifiuto in ingresso (t) Tipologia AL Alessandria 192. t/a linea del TMB S + BS AL Casale Monferrato 32. t/a S + BS AL Novi Ligure t/a S AL Tortona 4. t/a S + BS AT Asti - Valterza 96.7 t/a S + BS + CDR BI Cavaglia' t/a (+RS) 9.98 S + BE CN Villafalletto 7. t/a BE + CSS CN Magliano Alpi 5. t/a S + BS CN Sommariva Bosco 66. t/a S + BS CN Borgo San Dalmazzo t/a S + BS (R ind + Fraz. Org) CN TO VB VC Roccavione Pinerolo Mergozzo Vercelli 29.5 t/a di cui 24. t/a di CDR 141. t/a (9. t/a del Dig An t/a CDR + 2. t/a compostaggio) 12 t/g 2 t/a rifiuti sanitari 225 t/g 8 t/g rifiuti sanitari CDR S + CDR (+ DigAn di FORSU) I I *Nelle tonnellate dei rifiuti in ingresso all impianto di Tortona sono compresi anche i rifiuti provenienti dall impianto di Trattamento Meccanico di Novi Ligure destinati alla linea di Trattamento Biologico. Legenda impianti: S selezione meccanica BE bioessiccazione BS biostabilizzazione CDR produzione di CDR I incenerimento DigAn digestione anaerobica 21

22 3. Recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani raccolti differenziatamente 3.1. L effettivo della raccolta differenziata Nel corso del 213 è proseguita l indagine permanente sulla mappatura dei flussi di rifiuti raccolti differenziatamente intitolata Riciclo Garantito. I flussi di rifiuti differenziati monitorati si riferiscono all anno 211 e comprendono tutte le frazioni merceologiche che in Regione Piemonte costituiscono la Raccolta Differenziata, come da metodo di calcolo della Regione Piemonte D.G.R del 1 luglio 2 e s.m.i. I quantitativi di cui è stato verificato l effettivo ammontano a tonnellate, riscontrando una percentuale di complessiva del 9., legno, metalli e verde si attestano su percentuali di superiori al 95, la carta a 94, i tessili al 92 e l organico a 86. Gli imballaggi in plastica e i Raee, più complessi da differenziare, sono stati recuperati rispettivamente al 68 e all 85. Conteggiando anche il quantitativo di rifiuti ingombranti di cui si è analizzato il flusso, si può affermare che riciclo garantito monitora l effettivo per il 94 del quantitativo di Raccolta Differenziata rilevata con il metodo ufficiale di rilevamento dati della Regione Piemonte. Non sono mappati i flussi di rifiuti assimilati agli urbani non gestiti dal servizio pubblico, che possono essere conteggiati per la determinazione della percentuale di raccolta differenziata. Tabella 12 Rifiuti raccolti dal servizio pubblico e recuperati anno 211 FRAZIONI MERCEOLOGICHE t raccolte dal servizio pubblico 211 kg/ab raccolte t recuperate kg/ab recuperati CAA , ,5 94 VETRO , ,7 95 LEGNO , ,8 95 METALLO , ,1 97 PLASTICA , ,8 68 ORGANICO , ,7 86 VEE , ,9 96 TESSILI , ,9 92 RAEE , ,1 85 REGIONE , ,4 9 Avendo monitorato inoltre tutte le frazioni merceologiche costituenti la Raccolta Differenziata si possono fare ulteriori considerazioni relativamente al Rifiuto Totale prodotto (). Prendendo infatti il dato relativo alla produzione dei rifiuti urbani dell anno 211, pari a t, il 49 è ancora rifiuto indifferenziato, mentre il 51 del quantitativo è raccolto differenziatamente. 22

23 In base alle percentuali di registrate con il progetto Riciclo Garantito è possibile effettuare delle valutazioni sui quantitativi complessivamente raccolti nel 211. Infatti delle t di rifiuti Figura 5 Ripartizione delle frazioni merceologiche raccolte differenziatamente e recuperate Quota non recuperata 15 Carta recuperata 24 Rifiuto indifferenziato 49 Raccolta differenziata 51 recuperato 14 recuperato 5 recuperata 6 Metallo recuperato 2 Organico recuperato 19 Verde recuperato 12 recuperati 1 Raee recuperati 2 raccolti differenziatamente, il 15 risulta essere la quota di rifiuti non recuperata, mentre il resto del quantitativo, pari a t, risulta essere destinato a riutilizzo, riciclaggio e (figura 5 ). È possibile effettuare una valutazione simile anche sui rifiuti indifferenziati partendo dall analisi merceologica media regionale e dai dati relativi allo scarto derivante dalla selezione della raccolta differenziata (desunta da Riciclo Garantito ). I dati rilevati evidenziano che il 7 circa del quantitativo di rifiuto indifferenziato possa essere ancora riutilizzato, riciclato o recuperato. Per approfondimenti circa i singoli flussi di rifiuti monitorati si rimanda alla pubblicazione Riciclo Garantito VII edizione anno 214. Figura 6 Ripartizione delle frazioni merceologiche presenti nel rifiuto indifferenziato ancora recuperabili Quota non differenziabile circa 3 scarti da selezio ne delle frazio ni recuperabili e differenziabili organico Raccolta differenziata 51 Rifiuto indifferenziato 49 plastica circa 7 carta tessili vetro metalli 23

24 3.2. Il riciclaggio in Piemonte - ai sensi dell art. 11 della Direttiva 28/98/CE L art. 11 della Dir. 28/98/CE, recepito dall art. 181 del D. Lgs. n. 152/26 stabilisce che entro il 22 la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 5 in termini di peso. Nel novembre scorso è stata pubblicata la Decisione 211/753/UE, che individua 4 possibili metodologie di calcolo. Semplificando, le differenze sostanziali fra le 4 possibili metodologie di calcolo, consistono nel fatto che per due di esse il conteggio viene effettuato su 4 tipologie di rifiuti (carta, vetro, plastica e metalli), considerando nel primo metodo i soli rifiuti domestici, e nel secondo anche i rifiuti simili (terminologia europea, traducibile con il termine rifiuti assimilati ); nelle altre due metodologie tale conteggio viene invece effettuato su tutte le tipologie di rifiuto domestico, considerando nel terzo metodo tutti i rifiuti domestici, e nel quarto tutti i rifiuti urbani prodotti. Lo Stato italiano, nel corso dell anno 213, ha individuato la metodologia - fra le quattro proposte dalla Decisione - per la rendicontazione alla Commissione europea dei dati relativi alle percentuali di riciclaggio raggiunte dall Italia, facendo ricadere la scelta sul metodo 2 e includendo come frazioni da conteggiare esclusivamente carta e, plastica, metalli, vetro, legno e frazione organica (umido+verde). A seguito di tali presupposti, la Regione Piemonte ha conteggiato il tasso di riciclaggio sui dati di produzione rifiuti urbani 211. Il Tasso di Riciclaggio è espresso come il rapporto in percentuale tra: - la sommatoria di carta, vetro, plastica, metallo, legno, organico raccolto differenziatamente, al netto degli scarti di selezione, avviato effettivamente al di materia (riciclaggio), - e la sommatoria del rifiuto totale prodotto relativo alle singole frazioni prese in considerazione; Tasso di riciclaggio () = F a riciclaggi F o 1 F = frazioni merceologiche di rifiuto raccolte differenziatamente quali carta, plastica, vetro, metallo, legno, e frazione organica avviate effettivamente al riciclaggio. F = Rifiuto Totale prodotto per singola frazione merceologica presa in considerazione Per avviato effettivamente al di materia si intende che: - le frazioni merceologiche rappresentate da carta, legno, metalli, plastica, vetro, raccolte differenziatamente, avviate a piattaforme di selezione, devono successivamente essere utilizzate come materia prima nei processi di produzione - dalla frazione organica (umido+verde) da raccolta differenziata sottoposta al trattamento aerobico o anaerobico si ottiene compost o digestato che, previo ulteriore trattamento, sono utilizzati come prodotto, sostanza o riciclato a beneficio dell agricoltura o dell ecologia. I quantitativi di rifiuto organico sono conteggiati al netto degli scarti di selezione dell impianto. 24

25 Il conteggio delle frazioni di rifiuto avviate al riciclaggio devono essere considerate al netto degli scarti. In mancanza dell individuazione a livello nazionale della di scarto significativo, sono state effettuate simulazioni conteggiando lo scarto effettivamente riscontrato. Sui dati di produzione rifiuti urbani 211 è stato conteggiato il tasso di riciclaggio. Tabella 13 Tasso di riciclaggio raggiunto in Piemonte anno 211 Frazione merceologica F 1 Tonnellate F 2 Tonnellate REC F 3 F 4 a riciclaggio 5 6 F a riciclaggio Tasso di RICICLAGGIO 7 CAA METALLI PLASTICA VETRO ORGANICO VEE LEGNO ,4 1- F = Rifiuto urbano Totale prodotto per singola frazione merceologica (differenziato+indifferenziato), calcolato sulla base delle analisi merceologiche contenute nella Banca Dati regionale 2- F = Raccolta Differenziata della singola frazione merceologica desunta dalle elaborazioni sui dati di produzione dei rifiuti urbani anno dati regionali 3 - REC F = di per singola frazione merceologica desunta dall elaborazione dei dati di Riciclo Garantito anno F a = Raccolta differenziata recuperata come materia idonea a sostituire la materia prima nei processi produttivi o come Combustibile Solido Secondario per la produzione di energia F a = F REC 1 F 5 - riciclaggio = percentuale desunta dall elaborazione dei dati di Riciclo Garantito anno F a riciclaggio = Raccolta Differenziata riciclata F a riciclaggio = F a riciclaggio 1 25

26 7 Tasso di riciclaggio ( )= F a riciclaggi F o 1 Quindi in base alle elaborazioni effettuate, per l anno 211 il Tasso di riciclaggio in Piemonte si attesta al 49,4 a fronte di una percentuale di del 51,4. 26

27 4. Schede di analisi della produzione dei rifiuti a livello regionale e provinciale Note per la lettura delle schede Obiettivi di a livello comunale: per motivi grafici non è stato possibile esplicitare gli intervalli delle classi intermedie. Le tre classi intermedie (35-45, 45-55, 55-65) sono da leggersi nel seguente modo: ( 35 <45; 45 <55; 55 <65). Raccolte differenziate e dati di produzione: i dati riassunti nelle schede sono stati calcolati utilizzando dei fogli di calcolo che tengono conto di tutti i decimali. Per motivi grafici, non potendo visualizzare tutti i decimali, sono stati utilizzati vari livelli di arrotondamento; pertanto, in alcuni casi, il totale visualizzato potrebbe non coincidere perfettamente qualora si procedesse alla somma dei singoli dati riportati nelle tabelle. RAEE raccolti D.Lgs. 151/5: nelle schede sono stati inseriti i dati relativi al totale dei RAEE raccolti, sia in termine assoluto (in tonnellate), sia in termine relativo (kg/ ). E stato inserito questo dato, non previsto nel metodo di calcolo regionale di cui alla D.G.R del 1 luglio 2, al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi comunitari di raccolta. Raccolta differenziata annuale: nella tabella sono presenti due colonne, una relativa alla raccolta mono, l altra alle raccolte mono e multi. Nella seconda colonna le singole frazioni di rifiuti costituenti le raccolte multi 4 sono state ripartite e sommate alle raccolte monomateriali. Da tale ripartizione si evidenzia come vi siano degli aumenti in alcune raccolte, quali ad esempio il vetro e plastica. Tale situazione è dovuta alla presenza prevalente di queste due frazioni nelle raccolte multi (es. raccolta vetro/metalli, plastica/metalli) 4 Si ricorda che in Regione Piemonte sono presenti 4 tipologie di raccolta multi: VETRO/METALLO; VETRO/PLASTICA/METALLO; PLASTICA/METALLO; ALTRO MULTIMATERIALE, con una prevalenza in termini quantitativi della prima tipologia di raccolta. 27

28 REGIONE PIEMONTE DATI GENERALI RIEPILOGO DEI DATI di RACCOLTA PRO CAPITE SUPERFICIE TERRITORIALE tonnellate kg/ab (kmq) ,83 INDIFFERENZIATI POPOLAZIONE RESIDENTE ab Raccolta Totale CONSORZI n 21 COMUNI Comuni per numero di abitanti n 1.26 Media regionale (/ab) ,8 abitanti < > 2. comuni PRODUZIONE DI RIFIUTI PRO CAPITE SERIE STORICA kg/ab kg/ab kg/ab , , , , , , , , , , kg/ab Regione RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI DI A LIVELLO COMUNALE < comuni 24. abitanti RACCOLTA DIFFERENZIATA ANNUALE FRAZIONE MERCEOLOGICA Frazione organica t/a QUANTITA' PRO CAPITE mono mono + multi kg/ab kg/ab 12,3 57,2 57,2 mono + multi mono Sfalci e potature Metalli e contenitori ,2 33,3 33, , 65, 66, ,5 25,5 35, ,6 21, ,7 3,2 4, ,1 14,6 22, ,2 15, 16, ,5 2,1 2,1 Ingombranti a ,1 5,2 5,2 Raee a 1.858,5 2,5 2, , RAEE RACCOLTI D.LGS 151/5 t/a PRO CAPITE kg/a , ,6 4,1 6, 5, 4, 3, 2, PRO CAPITE

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 dicembre 2003, n. 48-11386 Modifica della scheda di rilevamento dei dati di produzione dei rifiuti urbani di cui alla D.G.R. 17-2876 del 2 maggio 2001 (B.U. n. 5

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