Attività ludico-educative per ragazzi - Estate
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- Arnoldo Pisani
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1 Attività ludico-educative per ragazzi - Estate PROPOSTA RISERVATA AGLI ADERENTI AL CRAEM Un tuffo nella terra sarda (S. Teresa di Gallura OT) dall 1 al 19 luglio o dal 18 al 31 luglio dai 12 ai 14 anni Viaggio Itinerante in Spagna dal 12 al 29 luglio e in Croazia dal 9 al 26 agosto dai 15 ai 17 anni CENTRI ROUSSEAU Esperienze ludico-educative per il tempo libero - Onlus cooperativa sociale s.r.l. a mutualità prevalente n. iscrizione albo cooperative A P. IVA V. Giovanola 13/A MILANO 02/ Fax 02/ info@centrirousseau.org-
2 CHI SIAMO I Centri Rousseau sono una cooperativa sociale nata nel 1968 per sperimentare modalità educative innovative nel tempo libero dei minori. L attività principale dei Centri Rousseau è favorire la crescita dei ragazzi in una dimensione di gruppo, attraverso un percorso educativo che dai 6 anni giunge alla maggiore età e che si svolge tramite le vacanze estive e le attività continuative durante l anno. Questo percorso si conclude per molti nel diventare a loro volta educatori rousseau. Obiettivo delle attività è la creazione di un gruppo unito e solidale, gestito con modalità antiautoritarie e partecipative, che puntano alla maturazione dei ragazzi attraverso la responsabilizzazione e l autonomia individuali e di gruppo (proporzionati all età e al contesto). L animazione e il divertimento sono al centro della nostra azione pedagogica insieme alla gestione collettiva delle incombenze, che permettono la vita della comunità, e alla partecipazione attiva alle decisioni collettive (assemblea). DESTINATARI, DATE, METE E PREZZI Per l ESTATE 2013 proponiamo agli aderenti al Craem: Un tuffo nella terra sarda un soggiorno rivolto a ragazzi dai 12 ai 14 anni, che verrà realizzato a S. Teresa di Gallura (OT), all interno di un area riservata presso il campeggio La Liccia dall 1 al 19 luglio 1.045,00* dal 18 al 31 luglio 865,00* * La quota include il vitto, l alloggio, il personale educativo, gli spostamenti nei dintorni, il materiale didattico, l assicurazione R.C. e infortuni e il viaggio di andata e ritorno da Milano (treno, traghetto, pullman privato dal porto al campeggio). Spagna da scoprire dal 12 al 29 luglio e Croazia selvaggia dal 9 al 26 agosto due viaggi itineranti a più tappe rivolti a ragazzi dai 15 ai 17 anni 1.195,00* 2
3 * La quota include il vitto, l alloggio, il personale educativo, gli spostamenti da una tappa all altra, il materiale didattico, l assicurazione R.C. e infortuni e il viaggio di andata e ritorno da Milano con l aereo. Per l ISCRIZIONE è sufficiente contattare la segreteria delle Cooperativa, mandando una mail a info@centrirousseau.org oppure telefonando allo 02/ , le adesioni verranno prese FINO AL 19 GIUGNO. IL RAPPORTO NUMERICO FRA ANIMATORI E RAGAZZI In tutti i nostri turni assicuriamo un rapporto numerico di 1 educatore ogni 6 bambini (fino a 14 anni) e di 1 educatore ogni 5 ragazzi (dai 15 ai 17 anni) Inoltre, per tutti i bambini e i ragazzi che necessitino di una attenzione e di un accompagnamento maggiori, è prevista la possibilità dell inserimento in rapporto numerico privilegiato (1:3, 1:2, 1:1). Tale rapporto viene definito in fase di progettazione del turno sulla base di informazioni che verranno raccolte sul bisogno specifico dei ragazzi. Inserimento in rapporto numerico privilegiato per i bambini e i ragazzi disabili o con disagio comportamentale La cooperativa ha sempre creduto che ogni individuo è un valore per se stesso e per gli altri e quindi per la comunità. Riteniamo importante costruire relazioni civili, gratificanti e d integrazione per uno sviluppo sano della società. Per questo la cooperativa accoglie all interno dei propri percorsi minori disabili o con disagio comportamentale, fatto salvo che risulti positiva la valutazione e che quindi l inserimento abbia concrete possibilità di riuscita e di efficacia. Tale valutazione viene effettuata sulla base del bisogno specifico del singolo bambino e delle caratteristiche delle nostre attività. IL NOSTRO STILE EDUCATIVO Le esperienze vengono condotte, gestite e animate, da un équipe educativa coordinata da un responsabile. Le figure professionali che compongono l équipe sono i monitori, ossia educatori polivalenti, capaci di condurre attività relative a diverse sfere e di gestire fra loro un continuo passaggio di informazioni e competenze. Ogni monitore assume, fin dall inizio del turno, un particolare ruolo di riferimento per un 3
4 ristretto numero di bambini (generalmente quelli della sua tenda) o di ragazzi e nel corso del turno instaura e approfondisce le relazioni anche con tutti gli altri partecipanti. Questo costituisce la premessa indispensabile per raggiungere l obiettivo della costituzione del grande gruppo. Nella relazione con i bambini/ragazzi il monitore utilizza l animazione come metodologia educativa, si pone in posizione di ascolto rispetto ai bisogni, stabilisce e mantiene relazioni interpersonali positive con tutti i membri della comunità e agisce per fornire loro gli strumenti per scelte di crescita e di cambiamento. La relazione monitore/bambino e monitore/ragazzo si fonda quindi sull ascolto, lo stimolo, il supporto ma anche sul confronto reciproco delle esperienze, delle idee e dei valori di cui ognuno è portatore. Tra gli aspetti centrali della nostra metodologia vi sono il gioco e l animazione, intese tanto come attività programmate e realizzate in momenti dedicati (per esempio le animazioni serali, i grandi giochi), tanto come approccio e modalità costanti con cui i monitori si relazionano e coinvolgono i bambini e i ragazzi. In quest ottica anche i tempi morti (come per esempio l attesa di un mezzo pubblico) oppure i momenti più impegnativi (quali le attività di riordino, pulizie, ecc.) possono divenire occasioni di gioco. Il motivo per cui scegliamo di dare tanta rilevanza a questa pratica educativa, risiede nella sua versatilità e nel fatto che permette di agire su una molteplicità di piani educativi: quello della conoscenza reciproca e dello sviluppo delle relazioni interpersonali, quello dell espressione di sé e della propria emotività, quello di stimolo della curiosità dei bambini e dei ragazzi verso il mondo che li circonda. Altri due importanti strumenti educativi che utilizziamo nella relazione con i ragazzi sono la costituzione di piccoli gruppi di lavoro, con il fine di progettare e realizzare attività rivolte al gruppo, e la creazione di momenti di confronto tematico. Queste attività risultano efficaci rispetto al raggiungimenti di specifici obiettivi, quali la responsabilizzazione, lo sviluppo della capacità di scelta e dell autonomia, e costituiscono preziose occasioni per approfondire la relazione adulto/ragazzo. Inoltre gli adolescenti vengono coinvolti nella gestione degli aspetti logistici del viaggio (scelta del campeggio, montaggio del campo, ecc ), che divengono importanti momenti formativi, volti a sviluppare capacità organizzative. Per lavorare su questi aspetti e sugli altri obiettivi successivamente delineati risulta importante costituire e sviluppare, nel corso del turno, i seguenti contesti di gruppo: 4
5 - Piccoli gruppi di sicurezza (gruppo tenda) Spazio informale dei rapporti interpersonali; spazio formale di trasmissione delle regole di convivenza all interno della comunità. Il piccolo gruppo di sicurezza è un gruppo ristretto stabile, luogo della circolarità della comunicazione, di comprensione e rinforzo delle regole, di riflessione sugli eventi della vita comunitaria (dalla dipendenza all autonomia), di sviluppo dei bisogni primari, d ascolto. Nel caso degli adolescenti, la composizione delle tende varia nel corso della vacanza e questo favorisce in modo significativo il percorso di conoscenza tra i partecipanti e quindi lo sviluppo del senso di appartenenza e la costituzione del grande gruppo. - Gruppi opzionali Luogo di allargamento dello spazio relazionale tramite la sperimentazione di nuovi rapporti mediati dall attività e dagli interessi comuni. Luogo di acquisizione di abilità, di elaborazione di sentimenti di auto-valorizzazione, di rafforzamento dell identità personale, di sviluppo della fiducia in se stessi, di accettazione di nuove regole di convivenza. Funzionano in base alle offerte dei monitori (competenze e caratteristiche individuali) e alle proposte emerse dai ragazzi. La forma più tipica nel quale si concretizzano sono i laboratori. - Commissioni di lavoro Luogo di organizzazione, da parte di un piccolo gruppo, di iniziative ed eventi che riguardano l intera comunità. Luogo di sviluppo del senso di solidarietà e delle capacità di mediazione e organizzative, di contributo alla creazione di una comunità affettiva, del mettere le proprie capacità a disposizione degli altri. Funzionano in base alle proposte dei ragazzi, coadiuvati dal supporto dei monitori. - Grande gruppo Luogo di sviluppo di relazioni intersoggettive positive mediate soprattutto dal gioco. Luogo di accettazione delle regole comunitarie (uscita dall egocentrismo), di rafforzamento dell identità personale all interno di un gruppo e del superamento di inibizioni e timidezze (socialità), di nascita e consolidamento della comunità. Si realizza in tutta la sua potenzialità principalmente in occasione di attività che comportano la presenza attiva dell intera comunità in una specifica situazione (grandi giochi drammatici, feste, giochi sportivi, animazioni serali, assemblee) o in uno stesso luogo (gite). Rappresenta l obiettivo principale del turno di vacanza, come momento di rinforzo della socializzazione a livello collettivo e momento di verifica della capacità d integrazione a livello di comunità. 5
6 GLI OBIETTIVI I Centri Rousseau si propongono di sperimentare insieme ai bambini e ai ragazzi alcuni valori fondamentali, quali: la solidarietà tra i componenti del gruppo; la responsabilità verso gli altri che deriva da azioni ed atteggiamenti personali; l impegno a sperimentare strumenti di crescita democratica e antiautoritaria che garantiscano la partecipazione attiva di tutti alle scelte, escludendo una rigida divisione dei ruoli tra bambini e adulti; lo spirito di avventura unito alla validità e al gusto per l organizzazione. Il nostro concetto di crescita è pertanto quello di un percorso di autonomia, ossia: cura di sé, accettazione e cura del proprio corpo e delle proprie cose; responsabilizzazione, intesa come un farsi carico del gruppo; autogestione del gruppo, inteso come un lasciare spazio al protagonismo di bambini e ragazzi. Tutte cose che, in ultima analisi, significano sviluppare il senso critico, ovvero imparare a ragionare con la propria testa. Da questo concetto di crescita deriva inevitabilmente un progetto educativo di CRESCITA IN GRUPPO. Per gruppo intendiamo un luogo di partecipazione attiva che permetta a ogni diversità di trovare proprie modalità di espressione e di trovare accoglienza. Si tratta di un diverso concetto di cittadinanza, che fornisce strumenti per potere scegliere una modalità di cittadinanza attiva. I Centri Rousseau aspirano ad avviare percorsi di continuità con i ragazzi con cui entrano in contatto, che possono realizzarsi attraverso la prosecuzione delle attività educative durante l anno, come pure attraverso la continuazione del percorso educativo da un estate all altra. Finalità generale del progetto di vacanza è quindi quello di coinvolgere e accompagnare i bambini e i ragazzi in un percorso di crescita rispetto alle proprie capacità relazionali verso i coetanei e il mondo adulto, di valorizzazione e sviluppo delle risorse personali, di assunzione di un ruolo attivo all interno della vacanza. Rispetto a queste finalità assume grande importanza il percorso di costruzione di un gruppo accogliente, solidale e capace di collaborare per i raggiungimento di fini comuni. LA SELEZIONE DEL PERSONALE Per quel che riguarda la selezione dei nuovi collaboratori, una volta verificati alcuni requisiti minimi, quali quello di avere compiuto il ventesimo anno di età e di essere in possesso del diploma di scuola superiore, i monitori vengono scelti in base all attitudine, alla motivazione, alla formazione e all esperienza. Il personale viene selezionato non solamente tra chi è in possesso di titoli di studio a 6
7 carattere pedagogico-educativo, che costituiscono comunque la maggior parte dei nostri collaboratori, ma anche tra chi ha sviluppato competenze specialistiche in vari ambiti artistico-teatrali-sportiviatelieristici. La selezione dei nuovi monitori avviene contestualmente alla loro formazione (dalle 28 alle 36 ore), che si svolge in maniera prevalentemente residenziale per permettere ai futuri monitori di familiarizzare con le strutture, in cui si troveranno a operare. Non esistono figure esclusivamente tecniche o legate a specifiche mansioni, che non siano, al contempo, educatori. Questo garantisce ai bambini e ai ragazzi di poter fare pieno affidamento su ciascun operatore, sapendo che questi sa farsi carico di tutta la molteplicità dei suoi vissuti e bisogni. Allo stage di formazione partecipano i responsabili dei turni che hanno così modo di valutare e selezionare i membri delle proprie équipe. Oltre alla formazione di base per aspiranti nuovi monitori, prevediamo annualmente una formazione di aggiornamento sia per i monitori sia per i responsabili esperti. Gli argomenti delle formazioni variano sulla base delle esigenze emerse durante gli stage autunnali di verifica delle attività estive. Ogni anno è prevista inoltre una formazione per nuovi responsabili, sulla base delle segnalazioni dei nominativi di monitori ritenuti idonei al ruolo dai responsabili esperti, che viene attivata in presenza di almeno 6 candidati LE ÈQUIPE EDUCATIVE Gli educatori Rousseau, che chiamiamo monitori, sono figure formate e con esperienza sul campo, che all interno del turno costituiscono un équipe di lavoro. All interno di questa équipe vi è il responsabile, una figura appositamente selezionata e formata, con un ruolo specifico di coordinamento. Il responsabile, oltre a garantire gli aspetti amministrativi e gestionali, effettua la supervisione dell equipe e risponde dell attuazione del progetto educativo, al quale partecipa in prima persona quotidianamente. Il ruolo dei monitori consiste nel divenire riferimenti affettivi significativi e costanti per i bambini, accompagnandoli nel corso del turno e curando i loro bisogni e il loro benessere. La relazione monitore/bambino e monitore/ragazzo assume le caratteristiche di rapporto dialettico, della messa in comune dei valori di cui si è portatori e di ricerca di modalità di vita in comune, nel rispetto delle esigenze di tutti (inclusi i disabili e i ragazzi con disagio comportamentale che NON seguono un percorso differenziato rispetto al grande gruppo). Il monitore fornisce al minore l occasione di emergere come individualità, pur all interno di un contesto di cooperazione e di solidarietà. Fa parte del loro ruolo, inoltre, condurre e animare le attività e gestire tutti gli aspetti logistici della vacanza. 7
8 Grazie al fatto che buona parte dei monitori lavora presso di noi per più anni, possiamo garantire che, all interno di ogni équipe, vi sia un nucleo di personale con una significativa esperienza rispetto agli strumenti e del modello educativo. 8
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