Principali adempimenti tecnici connessi alla gestione dei rifiuti speciali

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1 MODULO 3 Gestione di rifiuti speciali Principali adempimenti tecnici connessi alla gestione dei rifiuti speciali Ing. Sabrina Arras

2 Argomenti Criteri di classificazione dei rifiuti Deposito Temporaneo di Rifiuti Alcune tipologie di rifiuti: Rifiuti Chimici Rifiuti Sanitari Rifiuti Agricoli Oli Esausti Batterie al Piombo RAEE Toner

3 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

4 Classificazione (art. 184 D.Lgs. 152/2006) I rifiuti sono classificati secondo la loro origine in: rifiuti urbani rifiuti speciali e secondo le caratteristiche di pericolosità in: rifiuti pericolosi rifiuti non pericolosi I rifiuti sono catalogati mediante attribuzione di un codice identificativo individuato nel Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER). I rifiuti contrassegnati nell'elenco con un asterisco "*" sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE Per classificazione si intende l attribuzione di una qualifica convenzionale a un rifiuto che permette di individuarlo in maniera univoca e di definire automaticamente i corretti comportamenti autorizzativi e gestionali.

5 Attribuzione codice CER: esempi RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE Legno, vetro e plastica - Plastica Rifiuti Rifiuti in in plastica? RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, ecc. Imballaggi Imballaggi in plastica RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) Plastica e gomma

6 Attribuzione codice CER: esempi Solventi organici alogenati? * RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI Rifiuti da produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base. Solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (tranne 07 e 08) Solventi organici, refrigeranti e propellenti di schiuma/aerosol di scarto Altri solventi e miscele di solventi, alogenati

7 Attribuzione codice CER: esempi * RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI Rifiuti da produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi Altri acidi Acidi Acidi inorganici? * RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL ELENCO Gas in contenitori a pressione e prodotti chimici di scarto Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio

8 Catalogo Europeo Rifiuti 1. Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali 2. Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti [..] 6. Rifiuti dei processi chimici inorganici 7. Rifiuti dei processi chimici organici 8. Rifiuti della p.f.f.u di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 9. Rifiuti dell'industria fotografica 10. Rifiuti provenienti da processi termici 11. Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa 12. Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica 13. Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili, 05 e 12) 14. Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto(tranne le voci 07 e 08) 15. Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) 16. Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 17. Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati) 18. Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate 19. Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito 20. Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni)

9 Attribuzione del Codice Identificativo (CER) Il Il rifiuto da da catalogare Ricominciare Ricominciare considerando considerando anche anche i codici codici NO Appartiene a Appartiene una delle famiglie una delle famiglie dei capitoli dei capitoli 13,14,15? 13,14,15? NO NO Può Può essergli essergli Attribuito Attribuito un un codice codice appropriato appropriato del del capitolo capitolo 16? 16? Appartiene Appartiene a Una Una delle delle famiglie famiglie dei dei capitoli capitoli da da a o da da a 20? 20? Si NO Può essergli Può essergli Attribuito un codice Attribuito un codice appropriato? appropriato? Si Si Può essergli Può essergli Attribuito un codice Attribuito un codice appropriato? appropriato? (esclusi codici 99) (esclusi codici 99) Si Si CODICE

10 Rifiuti Pericolosi I rifiuti contrassegnati nell elenco con un asterisco "* sono RIFIUTI PERICOLOSI ai sensi della Direttiva 2008/98/CE RIFIUTI NON PERICOLOSI: voci non contrassegnate da "*" asterisco L identificazione del rifiuto si basa, oltre che sull origine dello stesso, anche sulla presenza di sostanze pericolose. Il rifiuto è pericoloso se le sostanze in esso contenuto raggiungono determinate concentrazioni i cui valori limite sono previsti dalla Dir. in materia di classificazione etichettatura e imballaggio di sostanze pericolose N.B: Tali limiti sono previsti solo per le caratteristiche di pericolosità da H3 a H8 e H10, H11. Per le altre caratteristiche (H1, H2, H9, H12, H13, H14) non sono previsti limiti di concentrazione. Si dovrà perciò ricorrere, in determinati casi, ai fini della caratterizzazione di un rifiuto, ad analisi chimiche di laboratorio.

11 Individuazione dei rifiuti pericolosi Codici con asterisco CER CER Codici senza asterisco Il Il rifiuto rifiuto è descritto descritto Il Il rifiuto rifiuto non non è pericoloso Senza Senza riferimenti a sostanze pericolose * 13* liquidi liquidi per per freni freni Il Il rifiuto rifiuto è pericoloso esempio Analisi Analisi Oltre i limiti dell art.2 Oltre i limiti dell art.2 dec. dec. 2000/532/CE 2000/532/CE Entro i limiti dell art.2 Entro i limiti dell art.2 dec. dec. 2000/532/CE 2000/532/CE Il Il rifiuto rifiuto non non è pericoloso Attribuzione altro codice esempi In In ragione ragione della della presenza presenza di di sostanze sostanze pericolose pericolose esempi * scarti di di inchiostro, contenenti sostanze pericolose * Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose scarti scarti di di inchiostro, inchiostro, diversi diversi da da quelli quelli liquidi liquidi antigelo diversi diversi da da quelli

12 Si ritiene che i rifiuti classificati come pericolosi presentino una o più caratteristiche indicate nell'allegato III della direttiva 2008/98/CE e, in riferimento ai codici da H3 a H8 e ai codici H10 e H11 del medesimo allegato, una o più delle seguenti caratteristiche: punto di infiammabilità < 55 C una o più sostanze classificate come molto tossiche in concentrazione totale > 0,1% una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale > 3 %, una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale > 25 %, una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione totale > 1 %, una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione totale > 5 %, una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione totale > 10 %, una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 in concentrazione totale > 20 % una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in concentrazione > 0,1 %, una sostanza riconosciuta come cancerogena (categoria 3) in concentrazione > 1 %, una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) classificata come R60 o R61 in concentrazione > 0,5 %, una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categoria 3) classificata come R62 o R63 in concentrazione > 5 %, una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 in concentrazione > 0,1 %, una sostanza mutagena della categoria 3 classificata come R40 in concentrazione > 1%.

13 Attribuzione caratteristiche di pericolo H All I, parte IV del D.Lgs. 152/2006 prima delle modifiche introdotte dal D.Lgs. n.205/2010 H1 Esplosivo H2 Comburente H3A Facilmente infiammabile H3B Infiammabile H4 Irritante H5 Nocivo H6 Tossico H7 Cancerogeno H8 Corrosivo H9 Infettivo H10 Teratogeno H11 Mutageno H12 Sostanze e preparati che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H13 Sostanze e preparati suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate; H14 Ecotossico

14 Attribuzione caratteristiche di pericolo H All I, parte IV del D.Lgs. 152/2006 modificato dal D.Lgs. n. 205/2010 H1 Esplosivo H2 Comburente H3A Facilmente infiammabile H3B Infiammabile H4 Irritante H5 Nocivo H6 Tossico H7 Cancerogeno H8 Corrosivo H9 Infettivo H10 Tossico per la riproduzione H11 Mutageno H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H13 Sensibilizzanti H14 Ecotossico H15 Sostanze e preparati suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate

15 Caratteristiche di pericolo per i rifiuti (All. I parte IV del D.Lgs. 152/2006) FRASE H3-A H3-B DESCRIZIONE Facilmente infiammabile Infiammabile sostanze e preparati: liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21 C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o che a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente di accensione, o gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a pressione normale, o che, a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è pari o superiore a 21 C e inferiore o pari a 55 C;

16 Caratteristiche di pericolo per i rifiuti (All. I parte IV del D.Lgs. 152/2006) FRASE DESCRIZIONE H4 Irritante sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria H5 Nocivo sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata H6 Tossico sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte

17 Caratteristiche di pericolo per i rifiuti FRASE DESCRIZIONE H7 Cancerogeno sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l incidenza H8 Corrosivo sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva H10 Tossico per la riproduzione sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza H11 Mutageno sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza

18 Caratteristiche di pericolo per i rifiuti (All. I parte IV del D.Lgs. 152/2006) Per le seguenti caratteristiche di pericolosità non sono stabiliti limiti per poter classificare il rifiuto come pericoloso: FRASE DESCRIZIONE H1 Esplosivo sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene H2 Comburente sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica H9 Infettivo sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi

19 Caratteristiche di pericolo per i rifiuti (All. I parte IV del D.Lgs. 152/2006) FRASE DESCRIZIONE H12 rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H13 Sensibilizzanti sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici H14 Ecotossico rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più settori dell'ambiente H15 Rifiuti suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate

20 Alcuni esempi. 06 Rifiuti dei Processi Chimici INORGANICI Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di acidi CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Acido solforoso e acido solforico Liquido H * Altri acidi Liquido H Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di basi CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Idrossido di sodio e di potassio Solido/Liquido H * Altre Basi Solido/Liquido H Rifiuti della PFFU di sali, loro soluzioni e ossidi metallici CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Sali e loro soluz, contenenti ossidi metallici Solido/Liquido H6

21 Alcuni esempi. 07 Rifiuti dei Processi Chimici ORGANICI Rifiuti della PFFU di prodotti chimici organici di base CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri Liquido H6-H * Altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri Liquido H6-H3 16 Rifiuti non Specificati Altrimenti nel Catalogo Scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci e Solido H14

22 18 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate Rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Solido H Rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali CER Rifiuto Stato fisico Classe di pericolosità * Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Solido H9

23 DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI

24 IL DEPOSITO TEMPORANEO I I rifiuti devono essere avviati a smaltimento/ recupero con cadenza almeno trimestrale Q di rifiuti pari a 30 mc, di cui al max 10 mc di rifiuti pericolosi Il Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il il deposito delle sostanze pericolose in in essi contenute Durata deposito non superiore ad 1 anno

25 Caratteristiche del deposito temporaneo Precauzioni generali da mettere in atto in presenza di rifiuti pericolosi : I rifiuti incompatibili devono essere stoccati in modo che non possano venire a contatto tra di loro. I recipienti, fissi e mobili destinati a contenere rifiuti pericolosi devono possedere adeguati requisiti di resistenza in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti contenuti. I recipienti mobili devono essere provvisti di: - idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto; - accessori atti ad effettuare in condizioni di sicurezza le operazioni di riempimento e svuotamento; - mezzi di presa per rendere sicure ed agevoli le operazioni di movimentazione.

26 Caratteristiche del deposito temporaneo I contenitori/serbatoi di rifiuti allo stato liquido devono essere raccolti all interno di opportune vasche o bacini di contenimento : il bacino di contenimento deve essere realizzato con materiale idoneo, tale da assicurare un adeguata tenuta in caso di sversamento accidentale dei reflui, ed impedire, così, la contaminazione del suolo. Indicazioni per le dimensioni del bacino di contenimento: se lo stoccaggio avviene in un unico serbatoio, il bacino deve avere capacità pari all'intero volume del serbatoio; se sono presenti più contenitori/serbatoi, il bacino di contenimento deve avere capacità almeno uguale a 1/3 della capacità complessiva effettiva dei serbatoi/contenitori e, comunque, non inferiore a quella del serbatoio più grande.

27 Esempio Bacino di contenimento Totale litri stoccati = 5000 l 1/3 capacità complessiva 1650 l Contenitore più grande stoccato = 1000 l Dimensioni bacino di contenimento =1650 l

28 Caratteristiche del deposito temporaneo Nei luoghi di deposito esterni, proteggere i depositi con idonee tettoie per evitare l irraggiamento diretto e l accumulo di acqua piovana nei bacini di contenimento Se il deposito è ubicato in un locale chiuso, è necessario garantire un aerazione permanente adeguata Se il deposito avviene in cumuli, questi devono essere realizzati su basamenti resistenti all'azione dei rifiuti, in modo tale da impedirne il contatto col suolo. Proteggere da acque meteoriche e dall'azione del vento. Segnaletica di sicurezza

29 Esempi Dopo Prima Unità Unità Adempimenti Tecnici di Protezione Ambiente e di Prevenzione e Protezione Protezione

30 ALCUNE TIPOLOGIE DI RIFIUTI

31 Rifiuti Chimici Capitoli CER: 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI Gestione dei rifiuti chimici in laboratorio I rifiuti devono essere raccolti in contenitori appropriati in base al volume e al tipo di rifiuto con le seguenti caratteristiche generali: realizzati in materiale resistente all azione del rifiuto contenuto; adeguata tenuta per impedire la fuoriuscita di materiale o, comunque, di vapori pericolosi; dimensioni contenute e muniti di dispositivi per la presa per poter essere trasportati in sicurezza correttamente etichettati, con il simbolo di rifiuto ("R" nera in campo giallo) e l indicazione del codice C.E.R., la composizione del rifiuto, le principali caratteristiche di pericolo dello stesso.

32 Rifiuti Chimici I sacchi che contengono rifiuti solidi (es. sostanze chimiche non più utilizzate) devono essere sistemati in opportuni contenitori resistenti per evitare danneggiamenti e perdite del contenuto negli ambienti di lavoro. Tenere tali contenitori chiusi e protetti dall ingresso di acqua e umidità nel caso di sostanze che possono reagire pericolosamente con l acqua o, comunque, decomporsi in presenza di umidità dando luogo a prodotti pericolosi. Reagenti obsoleti: possono essere eliminati nei loro contenitori originali purché siano in corrette condizioni. Devono poi essere immessi nei contenitori forniti dalla Ditta con opportune precauzioni (es. materiale anti-urto e ignifugo).

33 Rifiuti Chimici Nella manipolazione di rifiuti chimici dovranno essere osservate le stesse precauzioni che si adottano nella manipolazione e nello stoccaggio dei reagenti utilizzati in laboratorio. I rifiuti chimici devono essere conservati lontano da fonti di calore, irraggiamento solare e quadri elettrici. Devono essere chiusi ermeticamente e non devono essere collocati in alto o comunque in posizioni di equilibrio precario. All atto di immissione di soluzioni esauste in un unico contenitore o nella conservazione di recipienti di rifiuti chimici diversi devono essere rispettati i criteri di compatibilità tra le varie sostanze (sostanze chimiche incompatibili = possono reagire violentemente tra di loro, sviluppando grandi quantità di calore, producendo gas infiammabili o tossici) Materiali assorbenti Vasche di raccolta

34 Esempi di sostanze chimiche incompatibili Il contatto tra Comburenti Metalli alcalini Ossigeno Ipocloriti Acidi Perossidi Solfuri Cianuri e tra Infiammabili e combustibili Acqua, aria Oli e grassi, idrogeno, infiammabili Acidi Alcalini e alcuni metalli Alcuni metalli (Cu, Fe, Cr, ) Acidi Acidi provoca Incendio o esplosione Incendio, sviluppo di idrogeno Incendio o esplosione Sviluppo di gas tossici (Cl 2 ) Elevato sviluppo di calore e sviluppo di idrogeno Incendio o esplosione Sviluppo di gas tossici (H 2 S) Sviluppo di acido cianidrico

35 Rifiuti Sanitari a rischio infettivo Tra i rifiuti sanitari a rischio infettivo sono compresi i rifiuti speciali prodotti al di fuori delle strutture sanitarie che, per rischio, risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo (rifiuti di laboratorio e di ricerca chimicobiologica - es. piastre di coltura e materiale monouso- che che siano venuti a contatto con materiale biologico). Esempi * Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate - Rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Microrganismi, colture cellulari di origine umana, Oggetti da taglio contaminati da materiale umano, Rifiuti di vetro e plastica contaminati da materiale proveniente dall'uomo * Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate - Rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Microrganismi, colture cellulari di origine animale, Oggetti da taglio contaminati da materiale animale, Rifiuti di vetro e plastica contaminati da materiale proveniente dall'animale

36 Rifiuti Sanitari a rischio infettivo Precauzioni da mettere in atto: I materiali taglienti (es. lame, siringhe, ecc.) devono essere messi in imballaggi rigidi a perdere, resistenti alla puntura, recanti la scritta "Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti Gli imballaggi -primari- devono essere resistenti al passaggio dei liquidi (nel caso di importante presenza di liquidi nel rifiuto assorbire, immettendo segatura nel contenitore) Evitare di caricare troppo i contenitori di rifiuti. I contenitori devono essere chiusi perfettamente: utilizzare, a tal scopo, i lacci appositi (forniti insieme all imballaggio)..altre precauzioni: disinfezione dei contenitori prima della chiusura vasche di contenimento realizzate con materiale lavabile. se il deposito è effettuato all aperto prevedere adeguata difesa antimurina ed antinsetti

37 Rifiuti Sanitari pericolosi non a rischio infettivo Rifiuti provenienti da strutture sanitarie compresi tra i rifiuti pericolosi contrassegnati con un asterisco "*" (All. A Dir. Min. Amb. 9 aprile 2002). Sono individuati, a titolo esemplificativo, nell'allegato II del DPR n. 254/2003. Sostanze chimiche di scarto, dal settore sanitario o da attività di ricerca collegate, pericolose o contenenti sostanze pericolose ai sensi dell'art. 1 della decisione Europea 2001/118/CE Sostanze chimiche di scarto, dal settore veterinario o da attività di ricerca collegate, pericolose o contenenti sostanze pericolose ai sensi dell'art. 1 della decisione Europea 2001/118/CE * * Adottare cautele specifiche in relazione alla tipologia di rifiuto e alle caratteristiche di pericolosità.

38 Rifiuti Agricoli Principali rifiuti pericolosi derivanti dalle attività delle aziende agricole Attività di generazione rifiuti Utilizzo di mezzi tecnici(fitofarma ci, e fertilizzanti, mangimi) Rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali Tipologia di rifiuto Contenitori contaminati di prodotti agrochimici (biocidi, sostanze fitosanitarie) Fitofarmaci inutilizzati Residui di prodotti agrochimici Prodotti pesticidi e/o biocidi scaduti Filtri usati di atomizzatori Oggetti contaminati da materiale animale Farmaci veterinari inutilizzati o scaduti Codice Catalogo europeo dei Rifiuti (CER) e relativa denominazione * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci, indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose * rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose

39 Rifiuti Agricoli Attività di generazione rifiuti Tipologia di rifiuto Codice Catalogo europeo dei Rifiuti (CER) e relativa denominazione Utilizzo di macchine agricole Oli minerali esausti di motori, trasmissioni, ingranaggi * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Contenitori degli oli e dei lubrificanti Filtri olio esausti di mezzi agricoli * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * Filtri dell olio Indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci, indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Batterie e accumulatori al piombo * Batterie al piombo

40 OLII ESAUSTI Codici CER: cap. 13 Gli oli usati (oli industriali o lubrificanti, a base minerale o sintetica, divenuti impropri all uso cui erano inizialmente destinati) devono essere raccolti, per tipologie omogenee, e affidati al Consorzio obbligatorio degli oli usati (COOU) Per effettuare una corretta gestione degli oli usati è necessario che: L olio sia raccolto evitando dispersioni sul terreno ed impedendo il percolamento in condutture o fogne Si utilizzino idonei recipienti I recipienti siano collocati in una vasca che ne raccolga eventuali sversamenti a) Coperchio ermetico b) Boccaporto ermetico carico scarico olio c) Indicatore livello d) Scolafiltri asportabile e) Contenitore polietilene

41 BATTERIE AL PIOMBO Codice CER: * Le batterie esauste al piombo devono essere raccolte e conferite al Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi (COBAT) Il deposito temporaneo delle batterie deve essere effettuato in luogo coperto munito di superficie impermeabile. Il luogo di deposito dovrebbe essere accessibile al solo personale autorizzato e deve essere chiaramente identificato mediante segnaletica indicante i pericoli. Le batterie non devono presentare rotture che lascino fuoriuscire il liquido contenuto: per sicurezza si raccomanda di collocarle, in attesa di smaltimento, all interno di contenitori in plastica a tenuta o in imballaggi non attaccabili dall'acido.

42 Rifiuti derivanti da: Grandi elettrodomestici Piccoli elettrodomestici Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni Apparecchiature di consumo Apparecchiature di illuminazione Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni) Giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati e infettati) Strumenti di monitoraggio e di controllo Distributori automatici. R.A.E.E. Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Codice CER: *;

43 R.A.E.E. Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Codice CER: *; Il D.Lgs. 151/2005 prevedeva che le operazioni di raccolta, di trasporto, di trattamento, di recupero e di smaltimento ambientalmente compatibile dei RAEE professionali originati da apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005 fossero a carico del produttore (di AEE) che ne assumeva l'onere per i prodotti immessi sul mercato a partire dalla predetta data. Le operazioni di raccolta, di trasporto, di trattamento, di recupero e di smaltimento dei RAEE professionali sono a carico del produttore (dell AEE) nel caso di fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica in sostituzione di un prodotto di tipo equivalente ed adibito alle stesse funzioni della nuova apparecchiatura fornita. Le apparecchiature non sono equivalenti nel caso in cui il peso dell'apparecchiatura ritirata sia superiore al doppio del peso dell'apparecchiatura consegnata. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche devono essere contraddistinte dal simbolo di seguito indicato, atto ad indicare in maniera inequivocabile che l apparecchiatura è stata immessa sul mercato dopo il 13/08/05

44 TONER per stampa esauriti Toner che non possono essere avviati ad operazioni di recupero: Il codice che sarà utilizzato sarà * o Toner che possono essere avviati ad operazioni di recupero: In tal caso il codice CER utilizzato sarà (= cartucce esauste) Se i toner vengono rigenerati (ma in tal caso devono essere esattamente gli stessi toner consegnati per la rigenerazione ad essere restituiti) allora non si è in presenza di rifiuti in quanto non vi è né l obbligo, né l intenzione di disfarsi del prodotto

45 TONER Istruzioni per la raccolta IL TONER ESAURITO DEVE ESSERE INSERITO NEL SACCHETTO DI PLASTICA NERO IN CUI ERA CONTENUTO AL MOMENTO DEL PRIMO UTILIZZO O IN CUI E CONTENUTO IL NUOVO TONER CHE LO HA SOSTITUITO IL SACCHETTO NERO CONTENENTE IL TONER ESAURITO DEVE ESSERE RIPOSTO NEGLI APPOSITI CONTENITORI DI CARTONE FORNITI DALLA DITTA E ALLESTITI NEL LUOGO DI LAVORO. NON ABBANDONARE I TONER ESAURITI IN TERRA O IN ALTRO LUOGO NON A CIO PREPOSTO. L IMBALLAGGIO DI CARTONE (SCATOLA) DEL TONER ESAURITO O DEL NUOVO TONER CHE LO HA SOSTITUITO, NON DEVE MAI ESSERE INSERITO NEL CONTENITORE PER LA RACCOLTA DEI TONER ESAUSTI MA DEVE ESSERE RIPOSTO NELL APPOSITO CASSONETTO PER LA RACCOLTA DELLA CARTA E DEL CARTONE

46 CONTATTI: Unità Adempimenti Tecnici di Protezione Ambiente e di Prevenzione e Protezione tel fax s.arras@adm.unipi.it amm/spp/ambiente/rifiuti L esperto risponde amm/spp/esperto

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