Analisi delle relazioni dei nuclei di valutazione sulle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche per il 2003

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Analisi delle relazioni dei nuclei di valutazione sulle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche per il 2003"

Transcript

1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Analisi delle relazioni dei nuclei di valutazione sulle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche per il febbraio DOC 05/04

2 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall articolo 2 della legge 370/99 e alla data dell insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MIUR con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri, Prof. Carlo Calandra Buonaura, prof. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente. Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR REPRINT Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet: e La documentazione del preesistente Osservatorio è contenuta nel sito internet: Tel.06/ /6410 fax 06/ e_mail: valuniv@miur.it 1

3 INDICE 1. Introduzione 2. La valutazione della didattica nelle attività del CNVSU 3. Il grado di copertura della rilevazione 4. L analisi delle relazioni 4.1 La metodologia 4.2 L analisi descrittiva 4.3 L analisi dei contenuti 4.4 L analisi dei risultati e della soddisfazione degli studenti 4.5 Le relazioni dei nuclei: tre tipologie 5. L utilizzo dei risultati 6. Le buone pratiche 7. Conclusioni 2

4 Indice delle tabelle Tabella 1 Gli insegnamenti della facoltà Tabella 2 La rilevazione dei dati sulla valutazione della didattica Tabella 3 L analisi formale Tabella 4 L analisi dei contenuti Tabella 5 L analisi dei risultati Tabella 6 Le relazioni globalmente adeguate Indice dei grafici Grafico 1 Gli insegnamenti valutati sugli insegnamenti attivati per ateneo a.a. 2001/02 Grafico 2 Gli insegnamenti valutati sugli insegnamenti attivati per facoltà a.a. 2001/02 Grafico 3 I questionari per studente in corso per ateneo a.a. 2001/02 Grafico 4 I questionari raccolti per studente in corso per facoltà a.a. 2001/02 Grafico 5 Il metodo adottato per classificare le relazioni Grafico 6 Il grado di dettaglio della relazione Grafico 7 Il ruolo del nucleo nello svolgimento della relazione Grafico 8 La valutazione globale delle relazioni Grafico 9 I provvedimenti originati dalla valutazione della didattica (rilevazione Nuclei 2002) Grafico 10 I provvedimenti originati dalla valutazione della didattica (rilevazione Nuclei 2003) 3

5 1. Introduzione Il 30 aprile 2003 tutti i nuclei di valutazione d ateneo hanno inviato al CNVSU la relazione sulla valutazione della didattica da parte degli studenti frequentanti, in ottemperanza al disposto legislativo (art. 1 della legge n. 370/99). La quasi totalità delle università ha inviato al CNVSU una relazione d ateneo, anche se talvolta essa è stata composta come sintesi di informazioni provenienti da indagini strutturate per facoltà. Comunque, anche in questi casi sono state definite regole comuni a tutte le facoltà per lo svolgimento della rilevazione, con riferimento ai soggetti incaricati, al periodo di rilevazione ed all elaborazione descrittiva dei risultati. I nuclei sono attualmente i protagonisti di un modello di valutazione della didattica, che ha caratteristiche non rintracciabili nei sistemi di valutazione di altri paesi della Unione europea. Il disegno dell indagine, che fino a qualche tempo fa appariva spesso poco chiaro, adesso sta assumendo contorni sempre più nitidi. Questi positivi cambiamenti vanno attribuiti al grande sforzo compiuto dai nuclei di valutazione. La collaborazione tra i nuclei e il CNVSU ha portato alla elaborazione di regole comuni per lo svolgimento della rilevazione ed alla definizione di modalità generali di presentazione della relazione richiesta dal Ministero. In questo documento, dopo una sintetica trattazione sull attività svolta dal CNVSU sulla valutazione della didattica negli ultimi anni ed un analisi di scenario, si presenta un nuovo metodo per la valutazione delle relazioni dei nuclei. Questa metodologia si avvale di indicatori per la formulazione di un giudizio, al fine di stimolare i nuclei ad un ulteriore miglioramento delle attività di monitoraggio. La individuazione delle relazioni più articolate e complete può costituire, al tempo stesso, uno strumento di stimolo e di indirizzo per le attività degli altri nuclei di valutazione. Il quadro generale sui sistemi di valutazione della didattica adottato dagli atenei appare sostanzialmente positivo: tale attività sempre più diffusa nel nostro sistema universitario sta diventando un utile strumento anche per valutare anche la riforma dei nuovi corsi di studio. Purtroppo le preziose informazioni raccolte, sia quantitative che qualitative, rimangono spesso a disposizione solo degli organi accademici, mentre solo in pochi casi mai viene effettuata un ampia diffusione fra gli studenti dei risultati e degli effetti delle indagini. Infatti, la divulgazione di risultati dei questionari è affidata, 4

6 secondo i livelli di aggregazione dei dati, agli organi collegiali: consiglio di corso di studio e/o facoltà, commissioni didattiche decentrate, commissione didattica di ateneo, senato accademico, nucleo di valutazione. Proprio questo aspetto appare, al momento attuale, il più critico. A tal proposito, nei paragrafi conclusivi, sono illustrati gli aspetti più interessanti di diffusione e utilizzo dei risultati, nonché alcune delle esperienze più significative realizzate dagli atenei, con l obiettivo di promuovere il progressivo sviluppo della valutazione della didattica, un aspetto strategico del più ampio sistema di valutazione delle attività universitarie. 5

7 2. La valutazione della didattica nelle attività del CNVSU Il CNVSU ha approvato un programma di lavoro (DOC 07/02), d intesa con il CNSU, in cui sono state definite le linee guida dell attività di valutazione della didattica. Nei documenti Analisi delle relazioni dei nuclei di valutazione sulle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche per l anno 2000 (DOC 18/01) e Analisi delle relazioni dei nuclei di valutazione sulle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche per l anno 2002 (DOC 07/03) il CNVSU ha analizzato l attività di monitoraggio della didattica ed ha fornito delle indicazioni sulle modalità di svolgimento delle indagini, ha analizzato le esperienze più interessanti sviluppate dai nuclei, incoraggiandoli ad estendere l utilizzo di nuove tecniche di rilevazione. Il compito svolto dal CNVSU nella valutazione delle relazioni è stato molto complesso, poiché il materiale inviato dai nuclei è apparso ancora parzialmente eterogeneo per articolazione, livello di completezza e grado di leggibilità. Dallo studio delle precedenti relazioni, il CNVSU ha individuato nello strumento di raccolta delle informazioni una delle possibili cause di incomparabilità dei dati e, a tal proposito, ha suggerito un insieme di domande di base da somministrare a tutti gli studenti frequentanti iscritti nel sistema universitario nazionale (DOC 9/02), continuando ad evidenziare la necessità di far emergere eventuali peculiarità derivanti dai contesti diversi, da motivazioni stoiche o geografiche o originate dalle esigenze derivanti da specifiche discipline. Un problema difficilmente risolvibile anche nell ipotesi di questionari più omogenei è quello relativo alla popolazione di studenti che partecipano alle valutazioni. La popolazione degli studenti frequentanti prevista dalla norma non è definita in modo preciso ed è soggetta a variazioni nelle diverse sedi, facoltà e corso di studi. La mancanza di una definizione omogenea rende i dati difficilmente confrontabili. Anche in considerazione di questa inadeguata previsione normativa, in termini di effettiva valutazione della soddisfazione degli studenti il CNVSU, sulla base delle esperienze svolte da qualche anno da parte dei nuclei, ha studiato e proposto un set minimo di domande anche per la valutazione dell esperienza universitaria da parte degli studenti 6

8 che concludono gli studi (DOC 4/03). Per la verifica dei risultati di questa indagine bisogna attendere la sua implementazione nel corso di quest anno. Per agevolare lo svolgimento dell indagine da parte di tutti gli atenei, elemento necessario ai fini degli adempimenti dei nuclei di cui alla legge n. 370/99, art. 1, comma 2 e 3, tendendo conto della positiva esperienza realizzata da AlmaLaurea e già ampiamente diffusa fra gli atenei, nel mese di luglio 2003 il CNVSU ha chiesto al Consorzio di inserire nel proprio questionario informativo di rilevazione dei laureandi le domande definite dal CNVSU, deliberandone l assunzione degli oneri relativi. Il Consorzio AlmaLaurea, accogliendo tale richiesta, ha aggiornato il proprio questionario informatico, rendendolo disponibile dal 30 settembre 2003 per le università consorziate, per raccogliere le opinioni dei laureandi che hanno concluso (e concluderanno) gli studi a partire dal 1 gennaio Allo scopo di ottenere una documentazione tempestiva, affidabile, completa, capace di assicurare la necessaria comparabilità a livello nazionale, è possibile utilizzare, presso il Consorzio AlmaLaurea, anche solo il percorso di acquisizione della documentazione statistica, reso disponibile anche alle università non consorziate 1. 1 Dopo averlo anticipato nell agosto 2003 a tutti i rettori delle università, il prof. Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, in occasione dell incontro nazionale con i nuclei di valutazione, tenutosi a Roma il 19 novembre 2003, ha presentato il questionario già predisposto per le università aderenti al Consorzio e le modalità per la sua utilizzazione da parte di tutti gli atenei (cfr. 7

9 3. Il grado di copertura della rilevazione Le informazioni richieste nell ambito della rilevazione Nuclei 2003 agli atenei sono state raccolte a livello di facoltà. In particolare, sono state fatte completare schede con informazioni di tipo quantitativo sugli insegnamenti attivati nella facoltà (tabella 1) e sull attività di monitoraggio della didattica (tabella 2). Nella prima colonna della tabella 1 sono stati inseriti gli insegnamenti che prevedevano attività didattiche in aula di durata complessiva inferiore alle 50 ore, nella seconda colonna il numero di questi insegnamenti organizzati in moduli, nella terza la somma di insegnamenti singoli e moduli. Nelle colonne 4, 5, e 6 andavano indicate le stesse informazioni, ma relativamente agli insegnamenti di durata uguale o superiore alle 50 ore. Il concetto di modulo non è stato definito in maniera adeguata, per cui l individuazione di un insegnamento, inteso come accorpamento di più moduli, ha creato notevoli difficoltà ai nuclei. Per ridurre gli errori nel calcolo degli indicatori di contesto, il CNVSU ha depurato i dati da alcune evidenti difformità, oltre a procedere ad una revisione di tali tabelle, per la prossima rilevazione Nuclei Di conseguenza, i dati forniti dalle tabelle 1 e 2 devono essere letti con cautela. Tabella 1 Gli insegnamenti della facoltà A.17 Insegnamenti della facoltà di durata annuale di durata semestrale di durata quadrimestrale di durata trimestrale di altra durata di cui Totale di cui organizzati in insegnamenti organizzati in moduli + moduli moduli N. insegnamenti attivi nel 2000/01 < 50 ore N. insegnamenti attivi nel 2000/01 50 ore Fonte: CNVSU, Nuclei Totale insegnamenti + moduli 8

10 Nell indagine Nuclei 2003 si chiedeva, a livello di facoltà, il numero di insegnamenti per i quali è stato acquisito il parere degli studenti frequentanti e il numero di questionari raccolti (tabella 2) I nuclei, oltre alle indicazioni richieste, dovevano inviare il testo della relazione, mediante una procedura di trasferimento di file (upload) indicata sul sito. Tabella 2 La rilevazione dei dati sulla valutazione della didattica Facoltà N. N. questionari insegnamenti raccolti rilevati Totale Fonte: CNVSU, Nuclei Per valutare il grado di copertura delle rilevazioni condotte, sono stati calcolati due indicatori di contesto. Il primo è rappresentato dalla percentuale di insegnamenti per i quali sono state acquisite le opinioni degli studenti sul totale degli insegnamenti attivati da ogni facoltà, che comprende sia gli insegnamenti di durata complessiva inferiore alle 50 ore sia quelli di durata superiore 2. Il secondo indicatore è il numero di questionari raccolti dai nuclei di valutazione d ateneo per ogni studente regolare 3. La scelta del denominatore è stata operata in considerazione del fatto che, non avendo a disposizione il dato sugli studenti frequentanti, il dato sugli studenti regolari appare come la sua migliore approssimazione. Il grado di copertura delle rilevazioni sia a livello aggregato che disaggregato presenta valori sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno, infatti il 54% di insegnamenti attivati sono stati rilevati contro il 56% dello scorso anno. A livello di ateneo, vi è stata una marcata eterogeneità nel grado di copertura delle indagini, infatti, ci sono stati atenei che hanno monitorato una percentuale molto 2 Per il calcolo di questo indicatore, i dati insegnamenti rilevati sono stati tratti dalla tabella 2 e gli insegnamenti attivi dalla somma delle colonne 1 e 4 della tabella 1. 9

11 bassa degli insegnamenti attivati ed altri quasi il 100% (grafico 1). Purtroppo i valori estremi della distribuzione degli indicatori sopra esposti vanno considerati con estrema cautela, poiché la qualità dei dati raccolti a volte è stata carente, a causa di una difficile interpretazione delle note tecniche del CNVSU da parte di alcuni nuclei che hanno fornito dati sulla valutazione della didattica non per insegnamento, ma per modulo. Inoltre, le informazioni aggregate per ateneo non consentono una agevole interpretazione, poiché vi sono state marcate omogeneità per tipologia di facoltà e non per ateneo. A livello di facoltà (grafico 2) si è registrata una omogeneità nella percentuale di insegnamenti rilevati su quelli attivati, un eccezione è stata costituita dalla facoltà di Medicina e Chirurgia (21,7%), che ha presentato comunque valori in linea con il monitoraggio dello scorso anno. Negli atenei italiani, il numero di questionari raccolti per studente in corso è aumentato da 2 questionari a 2,2 4. Il numero di questionari somministrati nei vari atenei è stato eterogeneo (grafico 3): infatti, alcune università (Castellanza LIUC, Milano Bocconi, Siena Stranieri, Brescia, Udine, Pavia, Piemonte Orientale, Roma Campus Biomedico, Milano San Raffaele, Bolzano) hanno somministrato circa quattro questionari per studente in corso ed altre meno un questionario (Napoli Suor Orsola Benincasa, Pisa, Roma Tor Vergata, Bari, Urbino, Napoli Parthenope, Catanzaro, Teramo, Cassino, Milano IULM, Lecce, Camerino). A livello di gruppi di facoltà, invece, vi è stata una certa omogeneità nel numero di questionari somministrati per studente regolare, infatti, tutte hanno presentato valori vicini a quelli della media aritmetica. Vanno segnalate positivamente per l intensa attività di monitoraggio le facoltà di agraria, farmacia, ingegneria, medicina veterinaria, scienze matematiche e fisiche naturali e scienze statistiche, che hanno somministrato più di tre questionari per studente regolare (grafico 4). 3 Per studente regolare si intende uno studente immatricolato da un numero di anni inferiore o uguale alla durata legale del corso di studio. 4 A causa della disomogeneità dei dati, non sono stati inclusi nelle analisi quelli degli atenei di Aosta, Palermo, Pisa Normale, Pisa S. Anna, San Pio V e Trieste SISSA. 10

12 Grafico 1 Gli insegnamenti valutati sugli insegnamenti attivati per ateneo a.a. 2001/2002 (valori percentuali) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ATENEI MEDIA Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei Grafico 2 Gli insegnamenti valutati sugli insegnamenti attivati per gruppi di facoltà a.a. 2001/2002 (valori percentuali) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE STATISTICHE PSICOLOGIA FARMACIA INGEGNERIA GIURISPRUDENZA ECONOMIA ALTRE SCIENZE POLITICHE SMF LETTERE ARCHITETTURA AGRARIA SOCIOLOGIA SCIENZE MOTORIE LINGUE E LETTERATURE MEDICINA VETERINARIA MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' MEDIA Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

13 Grafico 3 I questionari per studente in corso per ateneo a.a. 2001/2002 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 ATENEI MEDIA Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei Grafico 4 I questionari raccolti per studente in corso per gruppi di facoltà a.a. 2001/2002 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 SCIENZE STATISTICHE SMFN MEDICINA VETERINARIA INGEGNERIA FARMACIA AGRARIA MEDICINA E CHIRURGIA ARCHITETTURA ECONOMIA PSICOLOGIA ALTRE SCIENZE POLITICHE SCIENZE DELLA FORMAZIONE LETTERE SOCIOLOGIA LINGUE E LETTERATURE GIURISPRUDENZA SCIENZE MOTORIE FACOLTA' MEDIA Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

14 4. L analisi delle relazioni 4.1 La metodologia La metodologia adottata dal CNVSU per la verifica dell attività di valutazione della didattica da parte degli studenti frequentanti si è affinata grazie all esperienza maturata negli ultimi tre anni. L'analisi delle relazioni, analogamente a quanto fatto lo scorso anno, è stata condotta su tre livelli o macroclassi di indicatori, che corrispondono a differenti approfondimenti delle relazioni: 1. analisi formale (tabella 3), con l'obiettivo esaminare la struttura della relazione e di verificare se le relazioni sono state prodotte sulla base delle indicazioni fornite dal CNVSU negli ultimi incontri con i nuclei di valutazione; 2. analisi dei contenuti (tabella 4), che ripercorre le tappe fondamentali dell indagine ed evidenzia la metodologia d analisi, le modalità di gestione della rilevazione e l elaborazione dei dati; 3. analisi dei risultati (tabella 5), che verifica se i risultati della rilevazione sono stati divulgati e se l analisi dei principali fattori di soddisfazione/insoddisfazione degli studenti ha costituito uno strumento per migliorare la qualità del processo di formazione. L analisi si snoda in due fasi: analitica e sintetica. La prima ha consentito di esplorare, la seconda di valutare e di classificare le relazioni, dando un giudizio globale. Il metodo seguito per arrivare alla formulazione di un giudizio di tipo qualitativo sulla adeguatezza è stato di tipo sequenziale (grafico 5). Infatti, dopo un esame analitico di ciascuna macroclasse di indicatori e sulla base dei risultati di questa ultima, si passa alla valutazione sintetica, che riassume i risultati dei singoli indicatori, opportunamente pesati attraverso la partizione delle relazioni in tipologie. 13

15 Grafico 5 1 Il metodo adottato per classificare le relazioni A) formali A) Analitico Costruzione di indicatori B) contenuto C) risultato Analisi esplorativa delle 3 tipologie di indicatori B) Sintetico Classificazione delle relazioni in categorie omogenee Tabella 3 L analisi formale A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 A.6 A.7 Dettaglio relazione Rispetto delle dimensioni standard suggerite nelle note tecniche CNVSU, Nuclei Questionario allegato Rispetto dell'indice standard suggerito dal CNVSU (doc. 18/01) Presenza dell allegato statistico richiesto Presenza di tabelle con commento Presenza di grafici con commento Unica, di ateneo Composta da più relazioni di facoltà Ateneo+facoltà Sì No Sì No Sì No Sì No Sì No Sì No 14

16 Tabella 4 L analisi dei contenuti B.1 La rilevazione è gestita da B.2 Il Nucleo, pur non gestendo direttamente la rilevazione, ha un ruolo: B.3 Sono evidenti gli obiettivi della rilevazione B.4 E evidente la metodologia proposta B.5 La redazione della relazione è a cura di B.6 L elaborazione dei dati è a cura di Nucleo Facoltà Organo ad hoc (quale?) Non si evince Attivo Non attivo Non si evince Si No Si No Nucleo Facoltà Organo ad hoc (quale?) Non si evince Nucleo Facoltà Organo ad hoc (quale?) Non si evince Tabella 5 L analisi dei risultati C.1 C.1.1 C.1.2 C è evidenza della diffusione dei risultati Se sì, a chi sono stati diffusi In quali forme Si No C.2 C è evidenza dell utilizzo dei risultati C.2.1 C.3 C.4 Se sì, si evince se sono resi noti a quali provvedimenti hanno dato origine Sono presenti nella relazione commenti e/o suggerimenti da parte del Nucleo La relazione esplicita efficacemente il grado di soddisfazione degli studenti in merito alle attività didattiche C.5 Quali i punti di forza della didattica C.6 Quali i punti di debolezza della didattica Si No Interventi sui docenti Interventi sulle strutture modifiche sull impianto dei corsi Si No Sì No docenti aule, laaoratori, strutture Altro..(da specificare).. 15

17 4.2 L analisi descrittiva Quasi tutti i nuclei hanno inviato una relazione unica (94%), spesso aggregando i risultati; alcune hanno presentato un report composto da un insieme di relazioni di facoltà, altre hanno fornito un quadro completo dell ateneo, riassumendo dei risultati per facoltà (grafico 6). Nelle note tecniche del 2003, il CNVSU aveva dato suggerimenti sull aspetto formale delle relazioni, al fine di renderle comparabili e poterle valutare nella maniera più oggettiva possibile. Il 59,5% ha inviato una relazione conforme alle indicazioni suggerite dal CNVSU; il 62% ha allegato il questionario o i questionari utilizzati durante il monitoraggio; circa la metà ha rispettato l indice standard suggerito dal CNVSU, mentre soltanto il 32% ha inviato un allegato statistico. Nelle diverse riunioni tra i nuclei e il CNVSU era emersa l esigenza di costruire degli indicatori volti a misurare i punti di forza e di debolezza degli atenei italiani. Nel 68% dei casi, purtroppo le relazioni non hanno fornito i dati richiesti, ma comunque un miglioramento generale nella comunicazione dei risultati dell indagine è stato offerto con l ampio utilizzo di grafici e tabelle con commento (95%). Grafico 6 Il grado di dettaglio della relazione ateneo+facoltà 3% facoltà 3% ateneo 94% Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

18 4.3 L analisi dei contenuti Le rilevazioni sono risultate quasi interamente gestite, elaborate e redatte dai nuclei (90,5%): alcuni atenei hanno utilizzato un organo ad hoc, come per esempio l Università degli Studi di Catania che ha delegato, tale compito all Ufficio studi e programmazione d ateneo e l Università degli Studi di Messina, che ha utilizzato un delegato rettorale. Generalmente il nucleo di valutazione ha avuto un ruolo attivo (grafico 7). Nel 95% delle relazioni sono stati evidenziati con chiarezza gli obiettivi della rilevazione e nel 93% dei casi la metodologia adottata; mentre lo scorso anno gli obiettivi e la metodologia emergevano nel 60% delle relazioni. Grafico 7 Il ruolo del nucleo nello svolgimento della relazione Non si evince 18% Non attivo 5% Attivo 77% Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

19 4.4 L analisi dei risultati e della soddisfazione degli studenti Il 76% delle relazioni ha chiaramente esplicitato il grado di soddisfazione degli studenti in merito alle attività didattiche, ma soltanto il 48% ha espresso commenti o suggerimenti su questo aspetto. In linea con quanto rilevato lo scorso anno, la soddisfazione degli studenti si è focalizzata sulle capacità, sulle conoscenze e sulle modalità di comunicazione dei docenti, mentre l insoddisfazione si è concentrata su: carico di lavoro (64%) carenza delle strutture (16%) calendario degli esami (12%) mancanza di coordinamento tra i vari insegnamenti (8%). Non sono state possibili associazioni tra tipologia di insoddisfazione e dimensione dell ateneo, posizione geografica o caratteristiche storiche, mentre con chiarezza è emerso che il disagio manifestato sulle strutture non riguarda le università non statali legalmente riconosciute. 4.5 Le relazioni dei nuclei: tre tipologie Tutti i macroindicatori sopra esaminati hanno concorso a formare una valutazione globale sulla adeguatezza delle relazioni. Per adeguatezza s intende un giudizio complessivo, di tipo qualitativo, volto ad accertare se la relazione consente, nell'insieme, il formarsi di un idea sufficientemente chiara della attività di monitoraggio svolta dall Ateneo, se il livello di soddisfazione degli studenti sulle attività didattiche emerge con chiarezza e se questa attività ha innescato la spirale del miglioramento della qualità della didattica. È stato possibile individuare tre tipologie di relazioni: 1. globalmente adeguate; 2. parzialmente adeguate; 3. inadeguate. Sono state classificate globalmente adeguate, due sotto gruppi di relazioni: le ottime e le buone. Le prime sono state predisposte generalmente da atenei che hanno sperimentato il monitoraggio della didattica prima dell entrata in vigore del dettato legislativo e, quindi, che hanno sperimentato metodi di raccolta e di analisi dei dati innovativi. 18

20 Sono state valutate parzialmente adeguate le relazioni che hanno presentato alcune parti incomplete dei macro indicatori verificati. Nelle inadeguate, sono state collocate le relazioni che mostrano gravi lacune nelle tre classi di macroindicatori quindi, andrebbero radicalmente modificate. Il metodo adottato per la valutazione delle relazioni è più restrittivo di quello utilizzato lo scorso anno, per cui i risultati non sono immediatamente confrontabili. La classificazione delle relazioni dell indagine Nuclei 2003 ha mostrato che il 15% delle relazioni sono state valutate in maniera estremamente positiva, il 56% è abbastanza completa, presentando qualche lacuna soprattutto nelle diffusione e nella divulgazione dei risultati e le inadeguate hanno costituito il 29% (grafico 8). Grafico 8 La valutazione globale delle relazioni globalmente adeguate 15% Non adeguate 29% parzialmente adeguate 56% Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei I nuclei dovrebbero, in futuro, centrare l attenzione sugli studenti, che, nella maggior parte dei casi, non sono informati adeguatamente delle proprie valutazioni e dei provvedimenti presi. Nella tabella 6 sono state riportate, in ordine alfabetico, le relazioni degli atenei ritenute globalmente adeguate e, quindi, vanno annoverate tra quelle che formalmente, a 19

21 livello di contenuti e nei risultati sono state ritenute buone/ottime. Circa il 70% delle relazioni consente di avere un quadro puntuale e completo dell indagini sulla valutazione della didattica, presentando un equilibrio ottimale tra gli aspetti formali e di contenuto, contro il 50% dello scorso anno ed 20% di due anni fa. Il 93% delle relazione contiene cenni metodologici sulla rilevazione, mentre lo scorso anno il 62% aveva inserito una nota metodologica e il 57% due anni fa. L unico aspetto veramente carente delle relazioni è stato l utilizzo e la divulgazione dei risultati. Nel 45% delle relazioni si è evinto che vi è stata una diffusione dei risultati sul grado di soddisfazione degli studenti, nella rilevazione dello scorso anno erano lievemente superiori (48%), mentre due anni fa la divulgazione era di 13 punti percentuali più bassa (35%). Malgrado circa la metà degli atenei hanno dichiarato di diffondere i risultati dell indagine, soltanto nel 16% delle relazioni è evidente l utilizzo degli stessi. I nuclei, pur essendo molto attivi in tutta l attività di monitoraggio, hanno commentato o dato suggerimenti per il miglioramento della qualità del servizio soltanto nel 27% dei casi. Tabella 6 Le relazioni globalmente adeguate Bari Bologna Bolzano Calabria Foggia Milano Milano Politecnico Modena e Reggio Emilia Napoli Federico II Napoli Istituto Orientale Padova Palermo Pavia Pisa Pisa Scuola Normale Roma "La Sapienza" Roma "Tor Vergata" Trieste Udine Università Politecnica delle Marche Valle D'Aosta Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

22 5. L utilizzo dei risultati Problema complesso è quello relativo all utilizzo dei risultati emergenti dalle rilevazioni. Troppo spesso il limite più evidente delle pratiche di valutazione è costituito dal mancato utilizzo dei loro risultati. Da questo punto di vista lo strumento della valutazione delle opinioni degli studenti dovrebbe invece permettere loro di sentirsi protagonisti della vita universitaria e ai docenti di avere a disposizione uno strumento per migliorare, anche grazie all aiuto costruttivo degli studenti, le proprie prestazioni didattiche. Nel 45% delle relazioni è stata evidenziata una diffusione dei risultati, nella rilevazione Nuclei 2002 erano il 48%, in quella Nuclei 2001 il 35%. Ma le più recenti analisi del CNVSU sulle relazioni presentate annualmente dai nuclei, che appaiono progressivamente sempre più efficaci nel monitorare il fenomeno ed illustrarne i risultati e nel proporre innovazioni nello svolgimento delle attività didattiche, hanno evidenziato che già in alcuni casi gli atenei hanno avviato iniziative e provvedimenti legati ai risultati della valutazione (grafici 9 e 10): a) modifiche agli impianti dei corsi (Calabria, Milano, Milano Bocconi, Milano Cattolica, Napoli Istituto Orientale, Pavia, Pisa, Napoli Suor Orsola Benincasa, Venezia architettura); b) interventi sulle strutture (Roma LUISS e Valle D'Aosta); c) incentivi ai docenti (Bolzano e Molise). L evento più rilevante del passato anno accademico è stato il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento: per questo motivo gli atenei hanno manifestato particolare attenzione al buon funzionamento dei corsi di studio, infatti, l 11% su un totale del 16% di azioni intraprese a seguito della valutazione sono state le modifiche sugli impianti dei corsi, contro il 4% dello scorso anno, le incentivazione ai docenti e gli interventi alle strutture sono state adottate da un numero minore di atenei. 21

23 Grafico 9 I provvedimenti originati dalla valutazione della didattica incentivi ai docenti 1% modifiche agli impianti dei corsi 11% interventi alle strutture 4% non si evince 84% Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei Grafico 10 I provvedimenti originati dalla valutazione della didattica interventi alle strutture 6% modifiche agli impianti dei corsi 4% incentivi ai docenti 9% non si evince 81% Fonte: elaborazioni del CNVSU sui dati Nuclei

24 Inoltre, il 98% dei dati lo sono stati diffusi soltanto al corpo accademico e solo il 2% dei nuclei ha previsto una diffusione agli studenti, ma sempre attraverso dati aggregati (report, pagine web e seminari). Una critica che viene sovente mossa alla valutazione della didattica da parte degli studenti frequentanti è quella relativa alla non idoneità dello strumento del questionario, così come ora strutturato, a svolgere tale ruolo. Le numerose sperimentazioni svolte consentono, invece, di disporre di strumenti di rilevazione collaudati. Inoltre, la predisposizione del questionario potrebbe avvenire in forma concertata con le rappresentanze dei docenti (si pensi ad esempio alla possibilità sottoporre ai consigli di Facoltà o dei singoli corsi i questionari adottati a livello di ateneo). La vera obiezione è invece di tipo strutturale: si nega talvolta la possibilità che gli studenti possano esprimere un giudizio serio e oggettivo sulla qualità della didattica, anche perchè eccessivamente influenzati dall esistenza di prove di profitto (nei medesimi insegnamenti che devono essere valutati) e dalle opinioni di carattere personale sui docenti (al livello di giudizi sulla «simpatia» o sulla «bontà» dei docenti stessi). I risultati delle valutazioni di questi ultimi anni mostrano il contrario: si può ritenere, che le opinioni degli studenti «fotografino» efficacemente alcune situazioni 5. In sostanza, pur non esaurendo le possibilità e le necessità di un sistema di valutazione della didattica, le opinioni degli studenti possono rappresentare un elemento significativo di un sistema articolato di valutazione. La riservatezza dei risultati delle rilevazioni costituisce una criticità dell attuale sistema, mentre gran parte del mondo studentesco chiede che le valutazioni espresse dagli studenti siano rese note. Una proposta potrebbe essere, ad esempio, quella di prevedere un bollettino (cartaceo e informatico) in cui siano pubblicati i risultati dei soli docenti che ne facciano richiesta e che diano l autorizzazione alla pubblicazione. Una ipotesi alternativa potrebbe essere, invece, quella di portare a conoscenza dei risultati perlomeno i rappresentanti degli studenti, a livello di facoltà, e dei corsi di studio, informandoli delle decisioni che gli organi accademici hanno deciso di adottare 6. 5 G. Catalano e A. Figà Talamanca (a cura di), Eurostudent. Le condizioni di vita e di studio degli studenti universitari italiani, Bologna, Il Mulino, 2002, pagg. 147 e ss. 6 In molti casi viene comunicato agli studenti e ai loro rappresentanti che i risultati dei questionari sono trasmessi al preside di facoltà, il quale provvede ad analizzarli insieme ai docenti interessati. Ovviamente, 23

25 D altra parte, l analisi svolta a livello nazionale evidenzia un quadro uniformemente positivo sulla qualità dell insegnamento, mentre l insoddisfazione degli studenti si concentra sul carico di lavoro legato ai singoli insegnamenti, sul calendario e le modalità di organizzazione degli esami, sulla inadeguatezza delle strutture: tutti aspetti sui quali appare possibile, e necessario, l intervento degli organi responsabili dei corsi. Una ulteriore proposta, complementare e non alternativa alle precedenti, è quella di stimolare (ovvero rendere obbligatoria) la autovalutazione da parte delle facoltà, sulla scorta delle osservazioni e delle opinioni espresse dagli studenti. Il Senato Accademico e il nucleo di valutazione di ateneo potrebbero fornire, in questo sistema, suggerimenti operativi per la redazione di una relazione sull attività svolta da ciascuna facoltà 7, che tenga conto anche delle osservazioni dei docenti sulle opinioni manifestate dagli studenti 8. In pratica, gli organismi responsabili dei corsi sarebbero chiamati a «giudicare se stessi», evidenziando in particolare le criticità rilevate e gli strumenti che si intendono adottare per risolverle. L obiettivo primario è stimolare l introduzione di una logica per obiettivi e risultati anche nel campo della qualità didattica. Una conseguenza, in prima applicazione, potrebbe essere quella di costruire una banca dati per la lettura di tali relazioni, consultabili a fini informativi da parte degli studenti. sono rari i casi in cui avvengono sensibili cambiamenti di atteggiamento o modalità di atteggiamento da parte dei docenti, essendo tale prassi sostanzialmente inadeguata rispetto al problema. 7 Un interessante esperienza, in questa prospettiva, è in corso presso l Università degli Studi della Calabria. Si veda, per approfondimenti, il documento curato da G. Danieli, L. Luchi, F. Silvestri, Relazione di autovalutazione dei dati rilevati dal nucleo di valutazione e sulla politica di miglioramento della qualità didattica della Facoltà di Ingegneria, Arcavacata di Rende, 31 marzo A tal riguardo si veda l esperienza dell Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano presentata nel paragrafo successivo. 24

26 6. Le buone pratiche Molti nuclei hanno sperimentato nuove modalità di svolgimento della valutazione della didattica, che appaiono di grande interesse e che potrebbero in futuro anche essere recepiti da altri nuclei e dal CNVSU 9. L Università degli Studi della Calabria sta sperimentando il testing di Datawarehouse della Didattica che prevede di collegare i risultati della valutazione degli studenti agli esiti degli esami. Inoltre, il nucleo ha predisposto relazioni per facoltà, strutturate in quattro parti, in cui si evidenziano: a) gli effetti delle azioni intraprese in base ai dati rilevati nell a.a. 2000/01 e dei primi sensibili effetti di questi provvedimenti, oggetto già di una prima relazione (sulla politica di miglioramento della Qualità Didattica della Facoltà di Ingegneria), presentata al nucleo nel mese di settembre La maggior parte delle azioni, infatti è stata intrapresa a partire dall a.a. 2002/03; non è pertanto ancora possibile valutarne gli effetti, tenuto conto delle difficoltà ancora presenti nella segreteria studenti a fornire dati sulla carriera degli studenti in tempo quasi reale; b) analisi dei dati della rilevazione dell a.a. 2001/02, con indicatori e valori critici confrontati con i dati dell anno precedente. L analisi è stata sviluppata e orientata, al fine di individuare i provvedimenti da porre in essere da parte della Presidenza della Facoltà, per migliorare la qualità dell offerta didattica dei corsi del Nuovo Ordinamento didattico e salvaguardare quella del Vecchio Ordinamento, in corso di esaurimento; c) le azioni intraprese sulla base dell analisi dei dati all a.a. 2001/02 e dei primi effetti di questi provvedimenti; d) la pubblicità delle analisi tra docenti e studenti della Facoltà e della pubblicizzazione dei provvedimenti di conseguenza adottati. L Università degli Studi di Firenze ha integrato le informazioni provenienti dalla rilevazione dell opinione degli studenti frequentanti con dati complementari provenienti dagli archivi di ateneo: sui corsi e sugli insegnamenti attivati, sui docenti, sul personale 25

27 tecnico ed amministrativo, sulle attività di supporto ed orientamento, sugli immatricolati, sugli iscritti, sui laureati, sugli abbandoni, sui tempi di conseguimento del titolo. Dopo la costruzione di banche date integrate hanno sperimentato nuove tecniche di elaborazione dei dati raccolti. L Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha valutato sia i corsi in presenza che quelli a distanze dell intero percorso formativo da parte di tutti i laureandi delle cinque sedi; dell indagine sull inserimento dei nuovi iscritti presso la sede milanese, tramite il progetto panel studenti; degli studenti dei primi due anni delle sedi padane per il tutorato. Il nucleo di valutazione dell Università degli Studi di Milano Bicocca ha proposto un indice relativo sulle diverse dimensioni della valutazione della didattica, che sintetizza i differenti livelli di apprezzamento dei singoli corsi di studio dell'ateneo, ha progettato la somministrazione di un questionario sulla valutazione della didattica on-line per l'a.a. 2002/03 a livello di facoltà, ha avviato un'indagine sugli studenti che hanno abbandonato l'ateneo, o a rischio di abbandono e l ateneo ha previsto di ripetere l indagine ogni anno. L Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano ha valorizzato, con una serie di iniziative, le rilevazioni sulla valutazione della didattica tra le quali, ad esempio, l istituzione di un comitato per l esame dei risultati della valutazione della didattica, per tutte le iniziative relative a singoli docenti o insegnamenti e l affidamento ad un Prorettore di esaminare e promuovere gli interventi di carattere più generale, destinati ad investire il processo organizzativo e le modalità di gestione del sistema didattico nel suo complesso. Il compito del comitato per l esame dei risultati della valutazione della didattica è quello di definire, al termine di ogni semestre accademico, le decisioni specifiche da adottare in seguito agli esiti del Programma di valutazione della didattica, dopo aver esaminato uno speciale rapporto contenente le graduatorie delle performances medie riportate da tutti i docenti in relazione agli aspetti più significativi inerenti le attività didattiche svolte. In particolare, sono analizzate le posizioni di quei docenti e di 9 Per approfondimenti si rinvia alle relazioni dei nuclei di valutazione: 26

28 quegli insegnamenti che riportano punteggi, calcolati in base ad uno specifico indice statistico, inferiori ad una determinata soglia minima, che individua la presenza di situazioni "critiche". I provvedimenti correttivi che il comitato può indicare, e che poi vanno ufficialmente assunti dal direttore dell'istituto di riferimento del docente o dell'insegnamento coinvolto, possono essere di varia natura e implicazione, a seconda della gravità dei casi specifici, accertata a sua volta sia attraverso la verifica delle performances riportate negli ultimi anni accademici (trend storico), sia delle argomentazioni addotte dal docente, o dal gruppo di docenti interessato, per motivare lo scarso apprezzamento ricevuto dagli studenti. A questo proposito è opportuno far cenno ad un'importante novità procedurale in tema di follow-up delle valutazioni degli studenti, introdotta a partire dall'anno accademico in esame, anche su suggerimento del nucleo di valutazione. Essa consiste nell'invito formale espresso dal Rettore a tutti i docenti, al momento della trasmissione dei report con i risultati delle valutazioni ricevute, a fornire in una relazione scritta la propria interpretazione in merito ai giudizi ricevuti, quando le valutazioni medie risultino inferiori ad una determinata soglia o siano soggettivamente ritenute inferiori alle proprie aspettative. Si tratta di uno strumento offerto ai docenti per fornire il loro personale punto di vista sulle opinioni manifestate dagli studenti, che non necessariamente debbono essere ritenute insindacabili. In questo modo, anche il lavoro del comitato per l'esame dei risultati della valutazione della didattica può essere svolto in modo più accurato, avendo la possibilità di disporre di più elementi in base ai quali assumere decisioni realmente necessarie e motivate. Per quanto riguarda gli interventi più frequentemente promossi dal comitato, o dai singoli direttori d'istituto nell'ambito dei loro piani correttivi, questi possono spaziare dal sollecito formale indirizzato al docente, affinché riveda le modalità di organizzazione e conduzione delle lezioni, all'invito (il più delle volte rivolto ai giovani docenti) a partecipare a specifici interventi di aggiornamento o di formazione all'insegnamento organizzati da uno specifico Centro operante in seno all'ateneo (CESDIA - Centro per lo Sviluppo delle Capacità Didattiche e di Apprendimento) fino, in casi più estremi, alle decisioni di rivedere la composizione di interi assetti didattici, con la destinazione ad altre attività di quei docenti che abbiano dato prova, nel tempo, di evidenti difficoltà in ambito formativo. 27

29 Il nucleo di valutazione dell Università degli Studi di Padova ha realizzato la sperimentazione di una indagine sugli studenti condotta mediante tecnologia web. In tale attività: - è stato predisposto un questionario molto più articolato rispetto a quello cartaceo, diretto a tutti gli studenti iscritti (frequentanti e non), differenziato in base al corso di studi di afferenza, alla frequenza delle lezioni e agli esami sostenuti; - il questionario è stato pubblicato nel sito web dell ateneo e sono stati attivati dei link in tutti i siti delle facoltà; - la raccolta delle opinioni degli studenti è stata preceduta da molte attività di informazione/pubblicità dirette agli studenti; - per l analisi dei motivi che hanno determinato la bassa adesione all iniziativa è stato condotto un focus group. A seguito del focus group, nel 2003, è stata svolta un indagine CATI su un campione di quattromila studenti per approfondire le motivazioni (contingenti, strutturali e cultuali) che ostacolano il successo di iniziative più efficienti che superano i limiti dell indagine condotta mediante somministrazione del questionario in aula. Inoltre, l ateneo ha dato grande rilevanza oltre che alla efficienza del processo di formazione anche alla misurazione della efficacia esterna, facendo riferimento ai tempi di attesa fra il conseguimento del titolo e l assunzione di un lavoro. Questi dati sono stati raccolti attraverso apposite indagini rivolte ai laureati e ai diplomati, dopo un certo intervallo dal conseguimento del titolo. Inoltre, l Università ha raccolto testimonianze sui problemi di contrattazione nella fase di ricerca di lavoro e sui successi e le difficoltà nell affermazione della professionalità sul lavoro. Il nucleo della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli LUISS di Roma ha condotto per due anni un indagine periodica sulla qualità dei servizi percepita dagli studenti. I servizi monitorati sono stati: biblioteca, mensa, diritto allo studio, tutorato, segretaria studenti, servizi telematici e web, comunicazione rivolta agli studenti. Inoltre, è stato condotto un sondaggio sui laureandi per rilevare il giudizio complessivo sull esperienza formativa vissuta presso l ateneo. L indagine è stata realizzata su tutti i laureandi per mezzo di un questionario che ciascun studente compila al momento della presentazione della domanda di tesi di laurea. 28

30 L Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha realizzato una piattaforma Web che restituisce rapidamente ai docenti le informazioni fornite dagli studenti sui loro, con una rilevazione completamente on-line. L Ateneo si proponeva soprattutto di verificare quanto la rilevazione via Web avrebbe consentito di superare i problemi temporali legati alla distribuzione ed alla compilazione dei questionari, alla loro raccolta nell ambito delle singole Facoltà ed alla loro rapida elaborazione. I principali limiti della rilevazione elettronica si sono rilevati soprattutto: il basso tasso di risposta da parte degli studenti; la difficoltà di definire un profilo di studente frequentante in modalità elettronica; la difficoltà di coinvolgere tutte le Facoltà ed i Corsi di studio in una sperimentazione di tale portata. In particolare, una conseguenza è risultata la riconversione della modalità via web alla più tradizionale modalità cartacea per la Facoltà di Giurisprudenza. L Università Ca Foscari di Venezia ha avviato tre tipologie di indagine: per i singoli insegnamenti, al termine del corso di studio da sottoporre ai laureandi ed una annuale a tutti gli studenti (con esclusione delle matricole). In particolare è stato predisposto uno specifico questionario annuale sugli aspetti organizzativi e di fornitura dei servizi agli studenti. Pur non avendo avuto un alto tasso di risposta a causa delle modalità di consegna, il risultato appare interessante: gli studenti, separando la valutazione della didattica, sempre molto positiva, dal giudizio su organizzazione e servizi, sono stati più critici su questi ultimi fornendo un utile stimolo al miglioramento 10. Si tratta quindi di un ottimo esempio di sperimentazione di un approccio sistematico ed integrato alla valutazione della didattica da parte degli studenti, i cui risultati positivi sono stati presentati agli organi accademici dell ateneo ed alla riflessione degli altri nuclei di valutazione il 7 maggio Inoltre, nella facoltà di Economia, nella quale storicamente il monitoraggio è da tempo un attività routinaria (a partire dagli anni novanta la rilevazione aveva coperto il 99% dei corsi attivati), è stato istituito un premio per la qualità della didattica, assegnato sotto la forma di fondi di ricerca individuali per i docenti (sino a euro) e 29

31 dipartimentali ( euro) finanziato dal Senato accademico, a valere sui fondi ministeriali per l innovazione didattica del piano triennale I beneficiari di tale premio sono sia i singoli docenti sia il dipartimento che, durante il precedente anno accademico, si sono distinti per la qualità della didattica offerta sulla base dei risultati ottenuti dalla rilevazione sulle opinioni degli studenti Università Ca Foscari di Venezia, Nucleo di Valutazione, I risultati del questionario annuale sulla didattica e sui servizi, Venezia, Divisione Studi, Programmazione e Ricerca, D. Rizzi, S. Magrini e M. Polles (a cura di), Premio per la qualità della didattica nella facoltà di Economia, Venezia, Presso il sito della Facoltà è possibile disporre dei risultati della prima edizione del premio, nonché, delle valutazioni espresse dagli studenti per i docenti che hanno concesso il consenso alla loro diffusione ( 30

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza

Dettagli

Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida

Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Presidio della Qualità di Ateneo Polo Centrale Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida 13 novembre 2014 Sommario 1. Premessa...

Dettagli

I giudizi sull esperienza universitaria

I giudizi sull esperienza universitaria . I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione superiore

Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione superiore Incontro del Presidio della qualità con il Dipartimento Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi

La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi Osservatorio Regionale per il Diritto allo Studio Universitario La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi Nota di lavoro 4/2007 - maggio 2007

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Presentazione risultati indagine conoscitiva sull utilizzo dell Europass Supplemento al Diploma. ISFOL Centro Nazionale Europass

Presentazione risultati indagine conoscitiva sull utilizzo dell Europass Supplemento al Diploma. ISFOL Centro Nazionale Europass Presentazione risultati indagine conoscitiva sull utilizzo dell Europass ISFOL Centro Nazionale Europass 1 Indagine conoscitiva sull utilizzo dell Europass Popolazione: 76 Atenei, che, su richiesta del

Dettagli

Parere sullo schema di decreto per la ripartizione del Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti

Parere sullo schema di decreto per la ripartizione del Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Parere sullo schema di decreto per la ripartizione del Fondo per il sostegno dei

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

PROCESSO AVA-ANVUR Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento. Claudia Moscheni

PROCESSO AVA-ANVUR Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento. Claudia Moscheni PROCESSO AVA-ANVUR Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento Claudia Moscheni AGENZIA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA (ANVUR) Legge 24 Novembre 2006, n. 286 Art.

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Relazione annuale sulla valutazione della didattica da parte degli studenti A.A. 2009/2010

Relazione annuale sulla valutazione della didattica da parte degli studenti A.A. 2009/2010 UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE Relazione annuale sulla valutazione della didattica da parte degli studenti A.A. 2009/2010 Aprile 2011 Indice Premessa 1. La metodologia adottata. 3 2. Lo

Dettagli

2. La rilevazione dell opinione degli studenti frequentanti nei quattro atenei indagati

2. La rilevazione dell opinione degli studenti frequentanti nei quattro atenei indagati 2. La rilevazione dell opinione degli studenti frequentanti nei quattro atenei indagati Per tracciare un primo quadro dei contesti indagati si presentano di seguito alcuni macro indicatori riguardanti

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Relazione del Presidio della Qualità

Relazione del Presidio della Qualità Relazione del Presidio della Qualità sulla rilevazione dell Opinione degli Studenti sulla Qualità della Didattica a.a. 2013-2014 Le opinioni degli studenti sulla qualità della didattica, così come quelle

Dettagli

Presidio Qualità di Ateneo

Presidio Qualità di Ateneo Premessa Le Commissioni Paritetiche di Scuola (CP) previste dal D.Lgs. 19/2012 e dal DM 47/2013 devono redigere annualmente una Relazione che, attingendo dalle SUA-CdS, dai risultati delle rilevazioni

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.

Dettagli

Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON RISERVA

Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON RISERVA REGOLE DI ISCRIZIONE E MODULISTICA PER I LAUREANDI CHE ASPIRANO AD ISCRIVERSI AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE AD ACCESSO NON PROGRAMMATO DELL ATENEO DI PALERMO Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA Pagina 1 di 5 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 29 luglio 2015 Programmazione dei posti per l'accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca U.R.S.T. - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE, IL COORDINAMENTO E GLI AFFARI ECONOMICI SERVIZIO PER L AUTONOMIA UNIVERSITARIA E GLI STUDENTI Prot.: 1216 Roma, 8/8/2003 Ai Rettori delle Università LORO

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Procedure di rilevamento dell opinione degli studenti A.A. 2013-2014 Testo aggiornato al

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS

Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Indagine sulle opinioni degli studenti frequentanti in ordine alle attività didattiche (art.1 comma 2, della legge 19/10/1999, n.

Indagine sulle opinioni degli studenti frequentanti in ordine alle attività didattiche (art.1 comma 2, della legge 19/10/1999, n. Indagine sulle opinioni degli studenti frequentanti in ordine alle attività didattiche (art.1 comma 2, della legge 19/10/1999, n. 73) anno accademico 2008/2009 Aprile 2010 INDICE 1. Obiettivi 2. Metodologia

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

Capo I - PARTE GENERALE

Capo I - PARTE GENERALE Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

REGISTRO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

REGISTRO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Romsch UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA FACOLTÀ DI. Anno Accademico.. REGISTRO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Prof. PROFESSORE DI I FASCIA TEMPO PIENO PROFESSORE DI II FASCIA TEMPO DEFINITO SETTORE SCIENTIFICO

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.

Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica. DECRETO N. 1099 /Prot. N. 22837/I-3 Div. Affari Istituzionali Sez. Pers. Doc. Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

1. Interventi per favorire la 2. INTERVENTI FORMATIVI 3. INTERVENTI FORMATIVI. 4. Misure di ACCOMPAGNAMENTO. Programmazione Attività di Orientamento

1. Interventi per favorire la 2. INTERVENTI FORMATIVI 3. INTERVENTI FORMATIVI. 4. Misure di ACCOMPAGNAMENTO. Programmazione Attività di Orientamento Programmazione Attività di Orientamento in ingresso Anno Scolastico e Accademico 2007/2008 1. Interventi per favorire la CONTINUITÀ DIDATTICA 1a. Gruppo misto paritetico università/scuola 1b. Settimana

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

Corso di laurea magistrale. Lingue e letterature moderne europee e americane

Corso di laurea magistrale. Lingue e letterature moderne europee e americane Corso di laurea magistrale Lingue e letterature moderne europee e americane (LM-37) SEZIONE INFORMATIVA Denominazione corso Classe Facoltà o struttura didattica proponente Natura della proposta Rinnovo

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

Sommario 1 ANALISI DELL OFFERTA FORMATIVA DI CORSI DI LAUREA UNIVERSITARI ATTIVATI IN ITALIA

Sommario 1 ANALISI DELL OFFERTA FORMATIVA DI CORSI DI LAUREA UNIVERSITARI ATTIVATI IN ITALIA Analisi dell offerta formativa di corsi di laurea universitari attivati in Italia sui temi di interesse della cooperazione internazionale allo sviluppo per l anno accademico 2007/2008 * Sommario 1 ANALISI

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

La dotazione di risorse minime necessarie per l istituzione di nuove università non statali legalmente riconosciute

La dotazione di risorse minime necessarie per l istituzione di nuove università non statali legalmente riconosciute MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario La dotazione di risorse minime necessarie per l istituzione di nuove università

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI B6, B7, C1 e C2 DELLA SUA-CDS (RELATIVE ALL'ELABORAZIONE DI DATI STATISTICI)

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI B6, B7, C1 e C2 DELLA SUA-CDS (RELATIVE ALL'ELABORAZIONE DI DATI STATISTICI) LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI B6, B7, C1 e C2 DELLA SUA-CDS (RELATIVE ALL'ELABORAZIONE DI DATI STATISTICI) In queste note vengono fornite alcune indicazioni operative per la compilazione dei

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con Il Ministro della Salute

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con Il Ministro della Salute VISTO il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e successive modificazioni

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L A.A. 2011/12 (approvate in S.A. il 07.06.2011)

LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L A.A. 2011/12 (approvate in S.A. il 07.06.2011) LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L A.A. 2011/12 (approvate in S.A. il 07.06.2011) 1. Definizione delle tipologie di attività didattica Ai fini delle presenti linee guida, vengono così definite

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

a) Per "Ministero" si intende il Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

a) Per Ministero si intende il Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI [TRASFERIMENTO]* E DI MOBILITA' INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N.

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. 210 CAPO I DISCIPLINA GENERALE ARTICOLO 1 Oggetto 1. Il

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1561 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GIANNI FARINA Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni

Dettagli