L'ATTIVITÀ UNI IN CAMPO AMBIENTALE E LE NORME DELLA SERIE ISO 14000
|
|
- Gemma Frigerio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L'ATTIVITÀ UNI IN CAMPO AMBIENTALE E LE NORME DELLA SERIE ISO di Stefano Sibilio UNI <stefano.sibilio@uni.com> 1. L ATTIVITÀ NORMATIVA DELL UNI IN CAMPO AMBIENTALE 1.1 INTRODUZIONE L UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, associazione privata senza scopo di lucro, svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Fondato nel 1921 e riconosciuto giuridicamente con il DPR 1522 nel 1955, con la Direttiva del Consiglio 83/189/CEE (recepita dal Governo Italiano con la Legge n 317 del 21 giugno 1986 e successive modifiche) l UNI è riconosciuto quale unico Ente italiano per la normazione e pertanto quale membro del CEN, il Comitato Europeo di Normazione. A livello internazionale UNI è presente come membro italiano anche in sede ISO, l Organizzazione Internazionale di Normazione. Il principale ruolo di un Ente Normatore è quello di elaborare, pubblicare e diffondere norme tecniche di applicazione volontaria, ovvero documenti basati sul consenso di tutte le parti interessate e che definiscono le specifiche tecniche relative a determinate attività, processi, prodotti o servizi. In pratica una norma tecnica definisce le caratteristiche e le prestazioni di un prodotto in senso lato sotto differenti aspetti: qualitativi, dimensionali, tecnologici e di sicurezza, determinandone così lo stato dell arte e permettendo di migliorare l economicità del sistema produttivo, facilitando i rapporti fra produttori ed utilizzatori. La struttura tecnica dell UNI prevede ad oggi 60 Commissioni Tecniche (e 14 Enti Federati), gestite dai funzionari UNI, per un totale di circa 8000 esperti partecipanti. Gli argomenti trattati spaziano dalle norme del settore meccanico (organi meccanici, prove non distruttive, motori, siderurgia, ecc.) alle norme di prodotto relative a beni di largo consumo (alimenti, carta, cuoio, vetro, legno, settore sanitario, ecc.), dalle norme sulla sicurezza e la salvaguardia ambientale alle norme impiantistiche (chimica, gas, termotecnica, ecc.) e ai prodotti da costruzione e al settore dell edilizia, dalla qualità ai servizi, al commercio e alla gestione aziendale. 1.2 I SETTORI NORMATIVI DI INTERESSE AMBIENTALE La costante crescita di sensibilità dell opinione pubblica nei confronti della salvaguardia dell ambiente ha spinto, negli ultimi decenni, anche il sistema economico a prendere coscienza dell importanza di una gestione sostenibile delle proprie attività. Di conseguenza l UNI ha incrementato, in particolare dall inizio degli anni novanta, l attività normativa in campo ambientale, sia a livello nazionale sia nella partecipazione a livello europeo (CEN) ed internazionale (ISO). Il panorama normativo ambientale comprende attualmente circa 500 norme, suddivise per settori specifici (aria, acqua, rifiuti, rumore, ecc.), raccolte nella Selezione N. 15 e nel CD-Rom Impresa & Ambiente. Le tematiche ambientali sono trattate da diversi Organi Tecnici UNI, il principale è la Commissione Ambiente nata nel 1989 (vedere 1.2.1). I settori di attività dell UNI in campo ambientale si possono così riassumere: sistemi di gestione ambientale, etichette e Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 1 di 10
2 dichiarazioni ambientali di prodotto, valutazione del ciclo di vita dei prodotti, qualità dell aria, dell acqua, dei suoli, rifiuti, rumore, impianti di trattamento delle acque reflue, degli effluenti gassosi, impianti di incenerimento rifiuti, studi di impatto ambientale. Le tematiche ambientali di maggiore interesse per il mercato sono quelle relative alla gestione ambientale integrata, ovvero al rapporto tra le aziende, produttive e di servizio, e l ambiente non più esclusivamente in relazione all inquinamento dei singoli comparti (emissioni gassose, produzione rifiuti, ecc.) ma attuando una politica ambientale che tenga conto, globalmente, di tutti gli aspetti ambientali e che non si limiti invece al mero trasferimento di impatti ambientali da un comparto all altro. Questi nuovi orientamenti trovano ampia attuazione nella diffusione crescente dei Sistemi di Gestione Ambientale secondo la norma internazionale ISO e il Regolamento europeo EMAS e nel sempre più vivo interesse per politiche di prodotto di tipo integrato, definite nel libro verde della Commissione europea sull IPP (Integrated Product Policy), che si basano su valutazioni relative all intera vita del prodotto dalla culla alla tomba e si concretizzano nella definizione dei criteri per l utilizzo di etichette di prodotto, con l obiettivo di affermarne la sostenibilità ambientale. Il processo normativo che conduce all elaborazione ed alla diffusione di queste norme, così come dei regolamenti europei, è testimone di un inversione di tendenza anche dal punto di vista legislativo. Infatti da un approccio di tipo command and control, in cui il legislatore definisce le regole e ne sanziona il mancato rispetto, che ha portato alla proliferazione di un numero elevato di documenti legislativi in campo ambientale, si sta passando, in parallelo, ad un approccio diverso in cui sono le stesse aziende ad avere un ruolo decisivo nella ricerca di accordi volontari, nella sottoscrizione di patti a valenza ambientale, nella scelta di certificarsi, dimostrando così, non solo all autorità competente ma anche a tutte le altre parti interessate e soprattutto all opinione pubblica, il proprio impegno verso l ambiente COMMISSIONE AMBIENTE E costituita da un Commissione plenaria, che definisce le principali linee di indirizzo, e da gruppi di lavoro specifici per argomento, che hanno il compito di svolgere operativamente l attività tecnico-normativa. I membri della Commissione Ambiente sono i principali soggetti italiani coinvolti in tematiche ambientali: le istituzioni rappresentate dai Ministeri, dall APAT, dall Istituto Superiore di Sanità, dall INAIL e dall ISPESL, i principali settori industriali rappresentati da Confindustria e dalle associazioni di categoria, da Federchimica all ANIE, da Assogomma ad Assocarta, da Federlegno all Aitec, da FISE Assoambiente ad Assoelettrica, il mondo dell agricoltura rappresentato da Confagricoltura e Coldiretti, i consumatori rappresentati dall ACU, il mondo della certificazione accreditata rappresentato da Sincert, Cepas e AICQ, la altre commissioni UNI interessate. I gruppi di lavoro e le relative attività sono descritte di seguito. GL 1 - Sistemi di gestione ambientale; incaricato di elaborare norme sui sistemi di gestione ambientale, segue in particolare l attività internazionale per lo sviluppo delle norme della serie ISO GL 4 - Qualità dell aria; incaricato di elaborare norme relative a metodi di analisi alle emissioni e dell aria ambiente, criteri di campionamento e criteri per la conduzione di campagne di rilevamento dell inquinamento atmosferico. Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 2 di 10
3 GL 5 - Suolo e rifiuti; incaricato di elaborare norme relative a metodi di analisi e criteri di campionamento per suoli, fanghi e rifiuti ai fini della loro caratterizzazione e/o smaltimento. GL 6 - Impatto ambientale; incaricato di elaborare norme sugli studi di impatto ambientale e sui criteri di compilazione dei progetti di opere civili e impianti industriali ai fini della valutazione di impatto ambientale. GL 7 - Impianti di trattamento degli effluenti aeriformi; incaricato di elaborare norme per tali tipologie di impianti occupandosi in particolare degli aspetti relativi alle condizioni di progettazione, fornitura, installazione, collaudo, manutenzione e conduzione degli stessi. GL 8 - Contenitori per la raccolta dei rifiuti; incaricato di elaborare norme relative ai veicoli ed ai contenitori per la raccolta, differenziata e non, di rifiuti e ai sistemi di identificazione e pesatura degli stessi. Gestisce anche la Segreteria del gruppo di lavoro europeo sull argomento nell ambito del CEN/TC 183 Waste management. GL10 Gestione ambientale di prodotto; incaricato di seguire l attività internazionale in materia di valutazione del ciclo di vita del prodotto, di etichette e dichiarazioni ambientali di prodotto e di progettazione ambientale. GL 11 - Impianti di trattamento delle acque reflue industriali; incaricato di elaborare norme per tali tipologie di impianti occupandosi in particolare degli aspetti relativi alle condizioni di progettazione, fornitura, installazione, collaudo, manutenzione e conduzione degli stessi ALTRE COMMISSIONI UNI COMMISSIONE ACUSTICA, che attraverso gruppi di lavoro specifici tratta gli argomenti seguenti: rumore nell ambiente di lavoro; barriere acustiche di contenimento del rumore prodotto da mezzi di trasporto; misurazione a terra del rumore prodotto dagli aerei; impatto e clima acustico. COMMISSIONE PRODOTTI E SISTEMI PER L ORGANISMO EDILIZIO, che attraverso il gruppo di lavoro GL4 Impianti di evacuazione acqua è impegnata a seguire i lavori europei per gli impianti di trattamento delle acque reflue di origine civile. COMMISSIONE PROCESSO EDILIZIO, che attraverso i gruppi di lavoro GL 7 Rifiuti da costruzione e demolizione e GL 13 Edilizia eco-compatibile tratta i relativi argomenti. COMMISSIONE IMBALLAGGI, che con il suo GL 7 Imballaggi e ambiente affronta tutte le problematiche della produzione e dell utilizzo di imballaggi connesse con l ambiente, con particolare riferimento alla prevenzione nella produzione di rifiuti da imballaggio, riutilizzo, riciclaggio, recupero energetico e recupero mediante compostaggio o altri sistemi. COMMISSIONE ENERGIA NUCLEARE, che si occupa anche di rifiuti radioattivi ENTI FEDERATI ALL UNI UNICHIM, che attraverso propri organi tecnici tratta gli argomenti specifici seguenti: suoli e falde contaminati - indagini e tecnologie di bonifica; Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 3 di 10
4 prodotti fertilizzanti; atmosfera nell ambiente di lavoro; qualità del suolo; qualità dell acqua; acque per il consumo umano e potabilizzazione; microinquinanti organici persistenti. CTI - COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO, che attraverso la SC 2 - Fonti di energia e processi di conversione, tratta tutti gli aspetti legati agli impianti di trattamento termico di rifiuti. Inoltre sono stati costituiti due nuovi sottocomitati legati a tematiche ambientali: SC9 Fonti rinnovabili di energia ed SC10 Termoenergetica Ambientale. CUNA, che attraverso uno specifico gruppo di lavoro si occupa di tutti gli aspetti relativi ai veicoli per la movimentazione di contenitori per la raccolta di rifiuti. UNIPLAST, che attraverso un proprio gruppo di lavoro si occupa delle caratteristiche delle materie plastiche di riciclo. 2. LA GESTIONE AMBIENTALE SECONDO LE NORME ISO INTRODUZIONE Si è accennato alla spinta dell opinione pubblica verso una maggiore eco-compatibilità delle imprese operanti nei diversi settori industriali e non. Ma la vera sfida è stata, e per certi versi ancora lo è, creare la consapevolezza che una gestione aziendale maggiormente attenta ai problemi dell ambiente non costituisce soltanto un costo per chi si impegna in tal senso, ma può offrire delle importanti occasioni di sviluppo e di visibilità e quindi una maggiore competitività. Lo strumento normativo che le aziende hanno a disposizione per migliorare la gestione ambientale delle proprie attività, dei prodotti e dei servizi è rappresentato dalle norme internazionali della serie ISO elaborate con lo scopo di fornire: - una guida pratica per l attuazione e il miglioramento di un sistema di gestione ambientale; - gli strumenti di valutazione degli aspetti specifici della propria gestione ambientale; - i principi e le indicazioni pratiche per dare informazioni sugli aspetti ambientali di prodotti e servizi. Tali norme sono elaborate da uno specifico Comitato Tecnico ISO: il TC 207 e sono adottate dal CEN a livello europeo. L attività dell ISO/TC 207 copre numerosi aspetti della gestione ambientale, in prima istanza è possibile suddividere la serie delle ISO in norme relative all organizzazione aziendale (vedere 2.2) e in norme relative a prodotti e servizi (vedere 2.3). Per l elenco completo vedere il prospetto allegato. 2.2 LE NORME RELATIVE AI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Tra le norme che si rivolgono alle organizzazioni, la principale è la ISO che fornisce i requisiti per l attuazione di un sistema di gestione ambientale e che è utilizzata quindi per la relativa certificazione. Non vanno però trascurate due norme meno note, la ISO che, definendo i termini riportati in tutte le norme della serie, è lo strumento indispensabile Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 4 di 10
5 per una lettura corretta delle altre norme, e la ISO che è invece lo strumento più pratico per chi debba attuare un sistema di gestione ambientale, in quanto fornisce all utente linee guida per l applicazione della ISO ISO (del settembre 1996, recepita come UNI EN ISO nel nov. 96) La norma fornisce i requisiti di un sistema di gestione ambientale in modo tale da permettere ad una organizzazione di formulare una politica e stabilire degli obiettivi, tenendo conto delle prescrizioni legislative e delle informazioni riguardanti gli impatti ambientali significativi. Non prende in considerazione alcun criterio specifico di prestazione ambientale. La norma è rivolta a tutte le organizzazioni che abbiano intenzione di: - applicare, mantenere attivo e migliorare un sistema di gestione ambientale; - assicurarsi di ottemperare alla propria politica ambientale; - dimostrare a terzi la conformità a tali principi; - richiedere la certificazione/registrazione del proprio sistema di gestione ambientale presso un organismo di parte terza; - effettuare una auto-valutazione o una auto-dichiarazione di conformità alla norma stessa ISO (del settembre 1996, adottata come UNI ISO nel marzo 97) La norma fornisce linee guida generali e principi relativi allo sviluppo ed all applicazione di un sistema di gestione ambientale e al loro coordinamento con altri sistemi di gestione. Essa si applica a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalla sua dimensione, tipo o livello di sviluppo, che intenda sviluppare, applicare e/o migliorare un sistema di gestione ambientale. La norma è da intendersi per l utilizzo come mezzo di gestione interno e volontario e non è da intendersi per l utilizzo come criterio di certificazione di un sistema di gestione ambientale ISO (seconda versione del maggio 02, adottata come UNI ISO nel settembre 02) La norma contiene le definizioni di concetti fondamentali relativi alla gestione ambientale, pubblicate nelle norme internazionali della serie ISO La comunicazione è importante nell attuazione e nell operatività dei sistemi di gestione ambientale. Questa comunicazione è più efficace se c è una definizione comune dei termini utilizzati. Molti termini e definizioni ambientali sono il risultato di concetti sviluppati recentemente. La graduale evoluzione di questi concetti ambientali significa inevitabilmente che la terminologia ambientale continuerà a svilupparsi. Lo scopo di questo documento è di definire il significato dei termini utilizzati nelle norme internazionali della serie ISO ISO (dell ottobre 02, recepita come UNI EN ISO nel febbraio 03) La norma fornisce linee guida sui principi dell attività di audit, sulla gestione dei programmi di audit, sulla conduzione dell audit del sistema di gestione per la qualità e del sistema di gestione ambientale come pure sulla competenza degli auditor di tali sistemi di gestione. Essa è destinata ad una estesa gamma di potenziali utilizzatori, che comprendono gli auditor, le organizzazioni che attuano sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale, le organizzazioni che hanno l esigenza di condurre audit di sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale per ragioni contrattuali e le organizzazioni che operano nella certificazione o nella formazione ed addestramento degli auditor, nella Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 5 di 10
6 certificazione di sistemi di gestione, nell accreditamento o nella normazione nel campo della valutazione della conformità ISO (del nov. 99, recepita come UNI EN ISO nel settembre 2000) La norma fornisce una guida per progettare ed utilizzare un sistema di valutazione delle prestazioni ambientali di un organizzazione di qualunque tipo, dimensione, collocazione territoriale e complessità. Non stabilisce livelli di prestazione ambientale e non è intesa come una norma specifica per propositi di certificazione o per stabilire requisiti di conformità ai sistemi di gestione ambientale. Nota: il Regolamento europeo 761/2001 EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), è un regolamento comunitario di applicazione volontaria che, nella sua seconda edizione, recepisce la ISO come struttura del sistema di gestione ambientale. EMAS presenta però alcuni requisiti aggiuntivi successivi all attuazione del sistema, in particolare l obbligo per l organizzazione di integrare il sistema con una Dichiarazione Ambientale che esplicita l impegno pubblico nei confronti dei miglioramenti ambientali assunti dall organizzazione stessa e il suo rapporto diretto con i cittadini, le istituzioni e in generale con tutti i soggetti interessati. La verifica ed il controllo della veridicità di quanto contenuto nella Dichiarazione Ambientale, sono condotti da verificatori accreditati da un sistema pubblico a livello europeo. 2.3 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE La norma ISO definisce il sistema di gestione ambientale come: la parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere la politica ambientale. Il sistema di gestione ambientale offre un procedimento strutturato finalizzato ad ottenere un miglioramento continuo, nei tempi e nell estensione determinati dall organizzazione alla luce del contesto economico e di altre circostanze. Anche se ci si può aspettare un certo miglioramento delle prestazioni ambientali in seguito all adozione di un approccio sistematico, si deve capire che il sistema di gestione ambientale è uno strumento che consente all organizzazione di raggiungere e di tenere sotto controllo sistematicamente il livello di prestazione ambientale prefissato dall organizzazione stessa. [ ] Il livello di dettaglio e di complessità del sistema di gestione ambientale, la quantità della documentazione e le risorse dedicate dipenderanno dalle dimensioni dell organizzazione e dalla natura delle sue attività. Questa considerazione può riguardare particolarmente le piccole e medie imprese. [ ] [Il sistema è] fondato sul processo dinamico e ciclico: pianificare, attuare, controllare, riesaminare [ISO A.1] Tra i tanti concetti espressi in questa parte informativa della norma, uno particolarmente significativo è quello di costruire un sistema di gestione che sia compatibile alle dimensioni dell organizzazione: il sistema è applicabile a qualsiasi impresa, per cui deve essere tarato sulle dimensioni della stessa ed i confini li definisce l organizzazione stessa. Questo risolve le difficoltà nell applicazione di tali strumenti alle PMI, che possono dimensionare il loro sistema a seconda delle loro risorse. Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 6 di 10
7 Altro aspetto fondamentale è la ciclicità del processo, che dà l idea della struttura del sistema ed introduce di fatto il concetto di miglioramento continuo, visualizzato nel ciclo di Deming: Plan, Do, Check, Act divenuto la base per qualsiasi considerazione legata anche all approccio per processi dei Sistemi Qualità. Quali i principali benefici potenziali nell attuare un sistema di gestione ambientale? Alcuni li suggerisce la UNI ISO 14004: assicurare la clientela sull impegno per una dimostrabile gestione ambientale; intrattenere buone relazioni col pubblico e con le istituzioni locali; soddisfare le esigenze degli investitori, facilitando l accesso ai capitali; ottenere polizze di assicurazione a costi ragionevoli; migliorare l immagine e la quota di mercato; [ ]; migliorare il controllo dei costi; ridurre gli incidenti che implicano responsabilità; [ ]; risparmiare materie prime ed energia; facilitare l ottenimento di permessi ed autorizzazioni; [ ]; migliorare le relazioni tra industria e governo. Al di là delle indicazioni della norma, l esperienza testimonia che l attuazione di un sistema di gestione ambientale porta alle aziende dei benefici in termini organizzativi tali che chi adotta il sistema, ne riconosce poi nel tempo l indubbia validità. Questo tra l altro trova conferma in alcune risposte ad un questionario proposto nel 2001 dall UNI agli enti di certificazione accreditati dal Sincert per la ISO 14001, secondo i quali la maggior parte delle aziende ottiene nel tempo dei benefici maggiori di quanti non se ne aspettasse all inizio del progetto, ed il grado di soddisfazione delle aziende cresce notevolmente nel tempo fino a diventare ottimo già dopo 1 o 2 anni di certificazione. Dai risultati dell inchiesta citata, emergono inoltre come punti di forza della certificazione ambientale la più agevole conformità alle leggi ambientali conseguente all adozione di un sistema di gestione ambientale, la buona integrabilità del sistema stesso con il Sistema Qualità che ne facilita l adozione per le aziende già certificate ISO 9000, il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e l indipendenza della parte terza che ne effettua le verifiche e ne rilascia la certificazione. Inoltre sono stati riconosciuti come elementi positivi il fatto che il sistema prevede una formalizzazione sulla carta di prassi più o meno già esistenti, la possibilità di una migliore valutazione dei costi gestionali e degli investimenti, il coinvolgimento del personale e l attenzione verso le parti interessate. Il punto di debolezza più largamente condiviso è individuato invece nella scarsa preparazione ambientale delle società di consulenza che dovrebbero accompagnare le aziende nel percorso certificativo. Altro punto abbastanza controverso è il rapporto con la Pubblica Amministrazione, si parla spesso di possibili finanziamenti o di semplificazioni amministrative per le aziende certificate, ma nella realtà solo di recente anche la P.A. sta riconoscendo la valenza ambientale delle certificazioni. Contribuisce in tal senso anche la maggiore diffusione e la conseguente crescita del numero delle registrazioni EMAS. 2.4 LE NORME RELATIVE ALLA GESTIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO La serie ISO per la valutazione del ciclo di vita (LCA) La valutazione del ciclo di vita di un prodotto è una metodologia che permette di effettuare uno studio completo sugli impatti ambientali del prodotto stesso considerandone tutto il Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 7 di 10
8 ciclo di vita dalla culla alla tomba, comprendendo quindi l estrazione e la lavorazione delle materie prime, la fase di fabbricazione del prodotto, il trasporto e la distribuzione, l utilizzo e l eventuale riutilizzo del prodotto o delle sue parti, la raccolta, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento finale dei relativi rifiuti. L LCA può risultare utile per le imprese come strumento per: - identificare le opportunità di miglioramento, dal punto di vista ambientale, di un particolare ciclo produttivo di un prodotto, contribuendo anche all ottimizzazione dell uso delle risorse; - supportare delle decisioni, nell'industria ma anche nelle organizzazioni governative e non governative, di pianificazione strategica, progettazione o riprogettazione di prodotti o di processi; - scegliere degli indicatori ambientali; - commercializzare un prodotto mediante una dichiarazione ambientale, un sistema di etichettatura ambientale, o un asserzione ambientale auto-dichiarata dallo stesso produttore, con conseguenze positive in termini di immagine, quote di mercato, relazioni con le istituzioni, ecc. La serie di norme ISO descrive come realizzare uno studio di LCA completo per qualsiasi tipologia di prodotti, non si tratta dunque di norme specifiche di prodotto, ma di norme contenenti requisiti generali applicabili a tutti i prodotti, indipendentemente dalla loro natura. La UNI EN ISO è la norma principale della serie in quanto specifica la struttura dello studio di LCA, i principi e i requisiti per condurre lo studio e per poi diffonderlo mediante report, non entra però nel merito dei dettagli specifici delle tecniche di valutazione. La definizione dell obiettivo dello studio di LCA e dei suoi confini è trattata, insieme alla successiva fase di analisi dell inventario dei flussi in entrata ed in uscita dal sistema, nella UNI EN ISO E in questa fase che prende forma lo studio di LCA, andando innanzitutto ad individuare la ragione per la quale si effettua lo studio, identificando poi il sistema attorno al quale costruire lo studio, con le opportune limitazioni, e tutti i dati utili alla compilazione dell inventario dei flussi, prendendo in considerazione tutti i processi che caratterizzano il sistema. La UNI EN ISO tratta la valutazione degli impatti associati ai flussi dell inventario della fase precedente. In questa fase si studia la significatività degli impatti ambientali del prodotto, costruendo così un modello basato su indicatori di categoria rappresentativi degli impatti legati alle emissioni (flussi in uscita) oppure all utilizzo delle risorse naturali (flussi in ingresso). La conclusione del processo è la fase di interpretazione dei risultati, trattata nella UNI EN ISO 14043, in cui si quantificano gli impatti permettendo dunque eventuali studi comparativi per valutare la maggiore sostenibilità ambientale di un prodotto rispetto ad un altro, o di un rinnovato ciclo produttivo rispetto al ciclo precedente. E la fase in cui la valutazione del ciclo di vita conduce a risultati misurabili che possono essere di supporto al processo decisionale, soprattutto se utilizzati in combinazione alle opportune valutazioni tecnico-economiche La serie ISO per le diverse tipologie di etichettatura ambientale La valutazione del ciclo di vita, come detto, è utilizzata anche come base indispensabile per qualsiasi schema di etichettatura ambientale di prodotto. Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 8 di 10
9 Lo stesso libro verde comunitario sull IPP cita, come utile base per giungere all utilizzo di marchi di prodotto comparabili, i diversi tipi di etichettature ambientali ISO, che si distinguono anche per la diversa applicazione della filosofia e della metodologia del ciclo di vita. Si tratta di tre diverse tipologie di etichettatura, tutte di natura volontaria e tutte conformi ai principi espressi nella UNI EN ISO che traccia le linee generali per l utilizzo di asserzioni ambientali. Tali asserzioni, esprimibili in termini di etichette o di loghi, simboli, dichiarazioni, ecc., possono fornire informazioni su un prodotto o un servizio in termini del suo carattere ambientale complessivo, di un aspetto ambientale specifico o di un certo numero di aspetti. Queste informazioni, verificabili, accurate e comunicate in modo non fuorviante, sono evidentemente destinate ai potenziali acquirenti per permettere loro di scegliere in modo informato anche dal punto di vista degli impatti ambientali del prodotto. La prima tipologia (programmi di etichettatura ambientale di Tipo I), presentata nella UNI EN ISO 14024, è relativa alle etichette utilizzabili su prodotti ritenuti conformi a dei requisiti predefiniti (criteri ambientali di prodotto). E un etichetta di terza parte, ovvero per la quale c è la necessità di una verifica a cura di un organismo indipendente dal fornitore e dall acquirente, che certifica tale conformità. L esempio più autorevole di programma di etichettatura di Tipo I è il Regolamento europeo Ecolabel, che permette l assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica a quei prodotti che soddisfano i criteri ambientali di prodotto riportati nelle relative Decisioni della Commissione, pubblicate per alcune categorie di prodotti. Ad oggi le categorie di prodotti certificabili sono principalmente beni di largo consumo: calzature, pitture, tessili, frigoriferi, computer, ammendanti, carta, detersivi per lavatrici e lavastoviglie ed altri. Recentemente la Commissione ha ampliato il campo di applicazione del marchio, allargandolo ai servizi, e individuando nella ricettività turistica il primo servizio etichettabile. Il Tipo II di etichettatura ambientale, definito nella UNI EN ISO 14021, include tutte le asserzioni ambientali auto-dichiarate, ovvero le dichiarazioni, le etichette, i simboli di valenza ambientale presenti sulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi, o nelle pubblicità, utilizzati dagli stessi produttori come strumento di informazione ambientale. In questo tipo di etichettatura, non essendo prevista una certificazione di terza parte, la garanzia di affidabilità diviene elemento ancor più significativo. Per un produttore infatti, utilizzare la UNI EN ISO rappresenta da un lato l impegno al rispetto di una serie di requisiti concepiti per garantire l affidabilità delle informazioni veicolate all acquirente, dall altro la garanzia di non incorrere in imprevisti effetti di mercato negativi, come accuse di concorrenza sleale, dovuti ad asserzioni ingannevoli. Proprio per questo motivo la norma esclude la possibilità di utilizzo di espressioni troppo generiche, quali amico dell ambiente, verde o non inquinante mentre definisce i requisiti per l utilizzo di termini ed espressioni quali: compostabile, degradabile, riciclabile, consumo energetico ridotto, contenuto riciclato pari al..., riduzione dei rifiuti, ecc. La terza tipologia di etichettatura ambientale è ancora allo studio a livello internazionale. Il documento che definisce le dichiarazioni ambientali di Tipo III, l ISO/TR 14025, è infatti un rapporto tecnico, ovvero un documento che allo stato attuale presenta diversi punti di discussione e non trova ancora l accordo tra i paesi membri ISO per la pubblicazione come norma internazionale. La pubblicazione del TR nel 2000, ha così permesso a tutti i paesi di maturare le proprie esperienze fino alla recente decisione di iniziare la fase di analisi tecnica per la trasposizione del TR in una futura norma internazionale. Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 9 di 10
10 Prospetto Norme della serie ISO Sistemi di gestione ambientale, audit e indicatori di prestazione Riferimento Titolo UNI EN ISO Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso UNI ISO Sistemi di gestione ambientale - Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto UNI ISO Gestione ambientale Vocabolario UNI EN ISO Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale UNI EN ISO Gestione ambientale - Valutazione della prestazione ambientale - Linee guida ISO/TR Gestione ambientale - Esempi di valutazione della prestazione ambientale (EPE) ISO Gestione ambientale Valutazione ambientale di siti ed organizzazioni ISO/TR Gestione ambientale Informazioni di supporto per le organizzazioni forestali nell uso delle norme ISO e ISO sui sistemi di gestione ambientale ISO/IEC Guide 66 Requisiti generali per gli organismi che operano la valutazione e la certificazione/ /registrazione dei sistemi di gestione ambientale Asserzioni ambientali, valutazione del ciclo di vita e altri documenti relativi al prodotto Riferimento Titolo UNI EN ISO Etichette e dichiarazioni ambientali - Principi generali UNI EN ISO Etichette e dichiarazioni ambientali Asserzioni ambientali auto-dichiarate (Etichettatura ambientale di Tipo II) UNI EN ISO Etichette e dichiarazioni ambientali Etichettatura ambientale di Tipo I Principi e procedure ISO/TR Etichette e dichiarazioni ambientali Dichiarazioni ambientali di Tipo III UNI EN ISO Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Principi e quadro di riferimento UNI EN ISO Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione e analisi dell'inventario UNI EN ISO Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Valutazione dell'impatto del ciclo di vita UNI EN ISO Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Interpretazione del ciclo di vita ISO/TR Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Esempi di applicazione della ISO ISO/TS Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Formato della documentazione dei dati ISO/TR Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Esempi di applicazione della ISO per la definizione dell obiettivo e campo di applicazione e l analisi dell inventario ISO/TR Gestione ambientale Integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione e nello sviluppo del prodotto ISO Guide 64 Guida per l inclusione degli aspetti ambientali nelle norme di prodotto Legenda: ISO = Norma internazionale EN = Norma europea UNI = Norma nazionale TS = Specifica tecnica TR = Rapporto tecnico L elenco completo delle norme UNI è disponibile attraverso il catalogo on-line all indirizzo: Documenti ISO attualmente allo studio Riferimento Titolo ISO/DIS Draft di revisione della ISO ISO/DIS Draft di revisione della ISO ISO/CD Draft di norma ISO sulle dichiarazioni ambientali di prodotto che sostituirà il TR ISO/CD Draft di norma ISO sulla comunicazione ambientale ISO/CD Draft di norma ISO , -2 e 3 sui gas serra Legenda: CD = Committee Draft DIS = Draft International Standard Incontro UNI - Confindustria Roma, 9 marzo 2004_ Pagina 10 di 10
ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15
ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15 EVOLUZIONE DELLA NORMA ISO 14001 Prima pubblicazione: 1996 Prima revisione: 2004 (introdotti cambiamenti
DettagliGli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti
Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliLa norma UNI EN ISO 14001:2004
La norma COS È UNA NORMA La normazione volontaria Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliLa certificazione ambientale
La certificazione ambientale Vi sono due forme di certificazione: la certificazione di un organizzazione, cioè delle sue attività e dei suoi processi; la certificazione di un prodotto o servizio offerto
DettagliSTANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliSistemi di certificazione e accreditamento
Sistemi di certificazione e accreditamento Beniamino Cenci Goga L accreditamento riduce i rischi delle imprese e dei clienti poiché garantisce che gli organismi accreditati sono in grado di portare a termine
DettagliENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI
ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli
DettagliLE NORME E LA CERTIFICAZIONE
LE NORME E LA CERTIFICAZIONE Introduzione alla Qualità 1 DEFINIZIONE DI NORMA Documento, prodotto mediante consenso ed approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole,
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliCERTIFICAZIONE DI QUALITA
CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo
DettagliLA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO
LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti
DettagliSistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente
Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliAudit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica
In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA. Convegno sul tema
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Convegno sul tema SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO Prospettive e sinergie con i sistemi di gestione ambiente e qualità
DettagliLa Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000
La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliG.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni
G.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni Ente di normazione per le Tecnologie Informatiche e loro applicazioni Ente federato all UNI studiare ed elaborare norme nazionali,
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliSistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema
DettagliIl Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015
Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro 26 Marzo 2015 Introduzione Cos é la specifica BS OHSAS 18001:2007 Definisce in maniera dettagliata (specification) le linee guida per l implementazione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013
DettagliQualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)
La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliServizi Integrati. Per realizzare una ef cace AAI devono essere svolti i seguenti passi:
Analisi di Prodotto Scheda 1/10 Analisi i inizialei i dei processi Aziendali ambientale secondo operativa 15033 Introduzione: L Analisi (AAI) è una dettagliata e metodica indagine dello stato dell Organizzazione
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliLE NORME DELLA SERIE EN 45000
LE NORME DELLA SERIE EN 45000 Le EN 45000 riguardano il processo di accreditamento di: laboratori di prova; organismi di accreditamento dei laboratori di prova; organismi di certificazione di prodotto;
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliResponsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011
Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi
DettagliMaster La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010
Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
Dettagli14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved
14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori
DettagliUNI CEI 11352 - Certificazione dei servizi energetici
UNI CEI 11352 - Certificazione dei servizi energetici La norma UNI CEI 11352 "Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCo) - Requisiti generali e lista di controllo per la verifica
DettagliProfessionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro
Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
DettagliFollia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi
I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,
DettagliRequisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa
Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa Il presente documento riporta gli Indicatori per la Responsabilità Sociale d Impresa, individuati dal Comitato Tecnico Operativo e approvati
Dettaglirispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza
rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica
DettagliLA CERTIFICAZIONE DI SISTEMA NELLA FILIERA DEL GRANO DURO IN SICILIA
Corso di Formazione teorico-pratico riservato agli utilizzatori degli strumenti per la valutazione di parametri qualitativi sulla granella di frumento duro nell ambito del progetto Stoccaggio differenziato
DettagliOHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Pagina 1 di 6 INTRODUZIONE L attenzione alla sicurezza e alla salute sui luoghi di lavoro (SSL)
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliProgramma di risparmio energetico
Programma di risparmio energetico Ridurre gli sprechi per ottenere risparmi CO2save per UNI CEI EN ISO 50001 Premessa La norma ISO 50001 definisce gli standard internazionali per la gestione dell'energia
DettagliLe certificazioni ambientali. Sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 - EMAS Certificazione ambientale di prodotto - Ecolabel - Marchi nazionali
Le certificazioni ambientali Sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 - EMAS Certificazione ambientale di prodotto - Ecolabel - Marchi nazionali Evoluzione storica L attenzione alle questioni ambientali
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliQualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei sistemi di gestione Certificazione sistemi di gestione ICMQ, organismo di certificazione e ispezione per il settore delle costruzioni,
DettagliManagement e Certificazione della Qualità
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Certificazione: normazione e accreditamento terminologia e concetti ISO 9001:2008 Introduzione e
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliIl Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza
Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Riferimenti normativi Qualità UNI EN ISO 9001 Ambiente UNI EN ISO 14001 Sicurezza OHSAS 18001 Tutte e tre le normative sono compatibili ed in alcuni casi
DettagliLe certificazioni ambientali EMAS ed ISO 14000
Le certificazioni ambientali EMAS ed ISO 14000 Università di Palermo, Facoltà di Giurisprudenza 30 maggio 2007 Avv. Salvatore Mancuso Mancuso L interesse alla produzione industriale Interesse pubblico
DettagliCertificazione ambientale delle imprese secondo Regolamento EMAS e norma ISO 14001. Cuneo, 14 gennaio 2011
Certificazione ambientale delle imprese secondo Regolamento EMAS e norma ISO 14001 Cuneo, 14 gennaio 2011 Gli Strumenti di Gestione Ambientale Norma UNI EN ISO 14001: Norma internazionale emanata nella
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliCome si misura la #greenicità
Come si misura la #greenicità Le norme europee ed italiane sulla qualità ambientale dei prodotti e sull efficienza ambientale delle imprese Tullio Berlenghi Un po di storia La consapevolezza Il Club di
DettagliLIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER
-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto
DettagliLa Norma UNI CEI EN 16001 e il risparmio energetico in azienda WORKSHOP ECOREALITY Università degli Studi di Bari
La Norma UNI CEI EN 16001 e il risparmio energetico in azienda WORKSHOP ECOREALITY Università degli Studi di Bari I Sistemi di Gestione della Energia conformi a UNI CEI EN 16001:2009 Coordinatore Tecnico-Scientifico
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
Dettagli-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI
-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI Norma ISO 9001 e sue applicazioni Iter di certificazione e sistema di accreditamento Sistemi
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliCONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi
CONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi Gruppo Mercurio - Via Parini 3, 22020 Cavallasca (CO) 1 Tel. 031/539163 Fax. 031/539160 PERCORSO
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliLa diagnosi energetica nel settore industriale
La diagnosi energetica nel settore industriale Uno strumento indispensabile per fare efficienza MICHELE SANTOVITO CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli Esperti Gestione Energia certificati
Dettaglilcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)
La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliNuove prospettive professionali per gli Iscritti nei Registri AICQ SICEV
Nuove prospettive professionali per gli Iscritti nei Registri AICQ SICEV Sistemi di Gestione dell energia e loro valutazione (UNI CEI EN 16001:2009) Emilia G. Catto Referente schema AICQ SICEV AICQ SICEV
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliLA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA
LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
DettagliGLI STRUMENTI VOLONTARI DI GESTIONE AMBIENTALE La norma ISO 14001:2004 E IL REGOLAMENTO EMAS (Reg. n. 761/2001 CE)
GLI STRUMENTI VOLONTARI DI GESTIONE AMBIENTALE La norma ISO 14001:2004 E IL REGOLAMENTO EMAS (Reg. n. 761/2001 CE) 1. Cosa significa gestione ambientale? La gestione ambientale è l individuazione ed il
DettagliL'evoluzione delle norme della serie ISO 14000 sulla gestione ambientale. Stefano Sibilio
L'evoluzione delle norme della serie ISO 14000 sulla gestione ambientale Stefano Sibilio Ente Nazionale Italiano di Unificazione Fondazione : 1921 Riconoscimento: Ente Normatore Membro italiano Finalità
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliSistemi di gestione per la qualità Requisiti
Titolo ISO/FDIS 9001:2000 Sistemi di gestione per la qualità Requisiti Quality management systems Requirements DOCUMENTO ISO ALLO STADIO DI PROGETTO FINALE DI NORMA INTERNAZIONALE (FINAL DRAFT INTERNATIONAL
DettagliDocente: Anna Bortoluzzi Lead Auditor, Specialista di materiali, Tecnologo
auditor / lead auditor di sistemi di gestione uni en iso 22000 packaging auditor / lead auditor di standard di prodotto e gmp nel packaging alimentare. Corso organizzato da e promosso in collaborazione
DettagliREGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO
PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO
DettagliProgettare oggetti di ecodesign
Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy
DettagliSISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Liceo Scientifico Galileo Galilei -Trento - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO BS OHSAS 18001:2007 Maggio 2012 Maurizio Adami 1 Popolazione scolastica anno scolastico 2011/12 Docenti
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliRev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.
AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliINTRODUZIONE ALLA QUALITÀ. LE ISO Serie 9000
INTRODUZIONE ALLA QUALITÀ LE ISO Serie 9000 1 EVOLUZIONE DEL SIGNIFICATO DELLA QUALITÀ IERI Conformità alle specifiche Idoneità all uso Soddisfazione del cliente Capacità di superare le aspettative del
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliCertificato di qualità CasaClima ABITARE IN UN CLIMA MIGLIORE
Certificato di qualità CasaClima ABITARE IN UN CLIMA MIGLIORE CasaClima VIVERE BENE E RISPARMIARE ENERGIA La mia CasaClima Abitare in una casa di proprietà è un obiettivo che molti di noi perseguono per
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
Dettagli1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliCertificazione Ambientale ISO14001. Ottobre 2008
ertificazione Ambientale ISO14001 Ottobre 2008 La certificazione ISO 14001 La certificazione ISO 14001 di un Sistema di gestione ambientale è la dichiarazione di un ente certificatore, accreditato dal
Dettagli