Dai tagli ai costi della politica

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GLI ATTI DEL CONSIGLIO Disegni di legge e mozioni QUESTION TIME Le interrogazioni a risposta immediata VISITE GUIDATE Gli anziani e le istituzioni cronache 224 ANNO XXXV - NUMERO 5 - GIUGNO-LUGLIO 2013 Periodico di documentazione e informazione sull attività politico-legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento - www.consiglio.provincia.tn.it Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/TN - periodico mensile nr. 224 anno 2013 - Tassa Pagata/Taxe Perçue/Economy/Compatto. Attenzione, in caso di mancato recapito inviare al CPO di Trento per la destinazione del mittente, che si impegna a corrispondere il diritto dovuto La chiusura della Whirlpool, una tragedia per il Trentino di Bruno Dorigatti La mattina di venerdì 28 giugno mi sono recato in visita allo stabilimento Whirlpool di Spini di Gardolo, incontrando i lavoratori che erano stati da poco raggiunti dalla notizia della chiusura dell impianto produttivo. Confrontandomi con gli operai e i rappresentanti sindacali, ho voluto prima di tutto esprimere l incondizionata vicinanza dell intero Consiglio provinciale alla mobilitazione dei lavoratori. Quelle operaie e quegli operai non stanno difendendo solo il loro posto di lavoro, ma la stessa possibilità che il Trentino abbia un sistema industriale solido e creatore di occupazione e sviluppo: la chiusura definitiva di questa fabbrica rappresenterebbe, infatti, una vera e propria tragedia per l intera comunità e l economia trentina. Lavoro, lavoro, lavoro: questa la nostra assoluta priorità, in una fase economica che ha già messo a dura prova il sistema economico locale e il reddito delle famiglie. Il mio appello si rivolge dunque all azienda: quello stabilimento è un pezzo di storia industriale trentina, sul quale la comunità ha fatto grossi e onerosi investimenti. L azienda dia prova dello stesso senso di responsabilità che il Trentino ha dimostrato negli anni: il territorio non è un usa e getta, non può essere considerato una variabile trascurabile nelle scelte di organizzazione aziendale. A Spini deve rimanere un attività produttiva, non ci dobbiamo rassegnare al declino industriale, fermo restando che dovranno essere attivate tutte le forme di sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Grazie alla disponibilità della Giunta e alla pronta risposta dei Presidenti dei Gruppi consiliari, già nella seduta di Consiglio del 9 luglio sarà possibile aprire un dibattito in Aula, a seguito di un informativa in merito alla situazione determinatasi alla Whirlpool di Spini: il lavoro, quindi, di nuovo al centro dell agenda politica. Con i soldi risparmiati dal Consiglio un fondo speciale destinato alle famiglie più colpite dalla crisi economica Dai tagli ai costi della politica Disco verde alla proposta Delladio Una casetta fra le chiome È stata approvata con 24 voti a favore, 1 contrario e 6 astensioni, la proposta di Mauro Delladio del PDL di poter realizzare le case sugli alberi. Il provvedimento si propone in questo modo di sviluppare una nuova nicchia di turismo ecosostenibile: un turismo di motivazione più che un turismo di destinazione. La nuova legge contempla inoltre la possibilità di prevedere nei piani regolatori generali aree adatte alla realizzazione di costruzioni sopraelevate e integrate nella vegetazione. A pag. 5 GECT: sì al bilancio 800 mila euro per chi è in difficoltà Ottocento mila euro, frutto dei tagli operati dal Consiglio provinciale ai costi della politica, saranno destinati ad aiutare educare Preferenze chi si trova in difficoltà a causa della rosa crisi economica. È la decisione senza precedenti adottata dall Ufficio di alla legalità Procedura Presidenza del Consiglio provinciale avviata e pienamente approvata dalla Conferenza dei capigruppo, discutendo di rendiconto generale 2012 e assestamento del bilancio previsionale Ha preso il via in prima Commissione legislativa l iter 2013 dell assemblea legislativa. dei tre disegni di legge sulle cosiddette preferenze rosa Il Consiglio provinciale restituirà che prevedono, fra l altro, la ripartizione del 50% tra donne e alla Provincia la somma di 802.107 euro sul complessivo budget per il uomini nelle liste elettorali e la 2013, con l indicazione alla Giunta doppia preferenza uomo-donna provinciale di destinare questa somma a un fondo speciale per soggetti nel sistema di voto per le elezioni provinciali. Sul tappeto tre disegni di legge: quello di Margherita messi in difficoltà dalla crisi economica. I tagli ai cosiddetti costi della Cogo (Pd); Franca Penasa (Misto) e Roberto Bombarda (Verdi) politica decisi dal Consiglio provinciale cominciano dunque a produrre A pag. 3 A pag. 22 effetti tangibili. A pag. 2 delle regioni all Europa con le regioni ; potrebbe esse- Dall Europa re così riassunto il significato del convegno svoltosi in sala Rosa del palazzo della Regione, su iniziativa del Consiglio provinciale di Trento, per ricercare un ruolo più attivo ed incisivo delle istituzioni locali nella formazione e nell attuazione delle norme europee. A pag. 17 Approvate all unanimità le nuove norme proposte da Giorgio Leonardi Concessioni idroelettriche con procedure più trasparenti Il Consiglio provinciale ha approvato all unanimità, il disegno di legge proposto da Giorgio Leonardi, costituito di un unico emendamento sostitutivo, che introduce norme di trasparenza nelle procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche. Il provvedimento prevede misure per la trasparenza nelle concessioni di derivazioni a scopo idroelettrico, individuando con certezza l identità delle persone fisiche sia direttamente, sia attraverso i soggetti nascosti dietro le fiduciarie titolari di concessioni. È in sostanza questo l obiettivo dell unico articolo che interviene condizionando il futuro rilascio di concessioni. È stata invece stralciata la norma che prevedeva nel testo originale di imporre alle società attualmente concessionarie di rendere nota entro 30 giorni l identità dei fiducianti a pena di revoca della concessione. A pag. 9 A pag. 17 Approvato dal Consiglio provinciale il testo unificato dei ddl di Viola e Rudari Distretti produttivi nuove norme per incentivi Il dialogo Europa - Regioni Dorigatti ricorda Flavio Mengoni A pag. 20 Il Consiglio provinciale ha approvato all unanimità il testo unificato di due disegni di legge proposti: il primo da Walter Viola del gruppo misto, il secondo da Andrea Rudari del Pd, per modificare la legge provinciale sugli incentivi alle imprese. La normativa, frutto di un gruppo di lavoro con cui la seconda commissione ha assemblato i disegni di legge, prevede misure volte a promuovere il consolidamento e lo sviluppo di distretti produttivi tra imprese, in particolare nel comparto dell artigianato A pag. 4 Su proposta di Nardelli e Civico Lavoro: l esperienza diventa un diploma Con i soli voti della maggioranza, il Consiglio provinciale ha approvato una nuova legge in tema di apprendimento permanente e certificazione delle competenze acquisite. Cuore della proposta la promozione dell educazione permanente e la possibilità di chiedere la certificazione, da parte della Provincia, delle competenze acquisite con l esperienza lavorativa. Il lavoro, in estrema sintesi, che può diventare diploma. L aula ha espresso 18 sì, 10 no e 2 astensioni sul testo unificato dei due disegni di legge iniziali, entrambi di marca Pd: (Michele Nardelli e colleghi del gruppo) e (Mattia Civico e colleghi del gruppo). Sono stati approvati anche emendamenti al testo, gran parte dei quali a firma dell assessore all istruzione Marta Dalmaso. A pag. 6 Lo prevede una nuova legge proposta dalla consigliera Margherita Cogo Un fondo a sostegno dello spettacolo legislativa ha approvato con 19 voti a favore e 11 astensioni il disegno di legge, proposto da Margherita Cogo e L Assembla colleghi del gruppo del PD, che reca modifiche alla legge provinciale sulle attività culturali e gli interventi a favore dello spettacolo. Il provvedimento, nell istituire un fondo unico per lo spettacolo, si pone l obiettivo di far crescere l imprenditoria di questo settore, permettendo di far economia e occupazione anche con il mondo dello spettacolo. A corredo del provvedimento sono stati approvati anche due ordini del giorno: il primo a firma della presentatrice (17 voti a favore e 9 astensioni) e l altro del consigliere Luca Zeni. (16 voti a favore, 2 contrari e 3 astensioni) A pag. 7 La relazione Annuale del difensore civico A pag. 23 Attività Commissione delle Pari opportunità A pag. 3

PAGINA 2 224 Con la restituzione dei risparmi alla Provincia un fondo speciale per soggetti messi in difficoltà dalla crisi economica Dal Consiglio 800 mila euro Destinati a chi soffre di più la crisi Il Consiglio provinciale restituirà alla Provincia la somma di 802.107 euro sul complessivo budget per il 2013, con l indicazione alla Giunta provinciale di destinare questa somma a un fondo speciale per soggetti messi in difficoltà dalla crisi economica. È la decisione senza precedenti adottata dall Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale e pienamente approvata dalla Conferenza dei capigruppo, discutendo di rendiconto generale 2012 e assestamento del bilancio previsionale 2013 dell assemblea legislativa. I tagli ai cosiddetti costi della politica decisi dal Consiglio provinciale con una decisa spinta da parte del Presidente Bruno Dorigatti cominciano dunque a produrre effetti tangibili. Gli 802.107 euro (su un budget complessivo di 10 milioni e 93 mila euro) derivano per 371.952 euro dall avanzo registrato sul bilancio consuntivo 2012 dell assemblea legislativa. Altri 430.154 euro discendono invece da risparmi e tagli strutturali approvati con il nuovo regolamento sul trattamento economico dei consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari. Le misure sono già note: azzerati i contributi e patrocini del Consiglio all associazionismo, ridotti i rimborsi spese ai consiglieri, fortemente ridimensionate a partire da maggio 2013 le sovvenzioni per l attività dei gruppi consiliari, soppresso il loro fondo per studi e consulenze. In allegato la tabella con le nuove disposizioni in materia di Costi del Consiglio provinciale Illustrando queste scelte di bilancio, Dorigatti ha ringraziato consiglieri, Ufficio di Presidenza, struttura consiliare per gli sforzi compiuti nella direzione del risparmio, esprimendo viva soddisfazione per il segnale che viene dato di fronte alla difficile situazione economica, in modo da salvaguardare il dialogo e la fiducia fra istituzioni e cittadini. Il rendiconto generale 2012 e assestamento del bilancio previsionale 2013 dell assemblea legislativa è andato in discussione nelle prime sedute della tornata consiliare di Luglio. GLI EMOLUMENTI DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI indennità consiliare: 10.862 euro lordi (9.800 euro lordi dalla prossima legislatura) diaria: 3.207 euro netti (abolita dalla prossima legislatura). totale indennità + diaria: 5.957 euro netti (5.435 euro netti dalla prossima legislatura, comprensivi di 700 euro netti mensili a titolo di unico rimborso spese per l esercizio del mandato, voce che va a sostituire la vecchia diaria). Trasferte per mandato politico: indennità e rimborsi soppressi. Trasferte a Trento (solo per i residenti fuori Trento) per le sedute consiliari e degli altri organi: rimborso chilometrico (per ogni Km il 30% del prezzo di un litro di benzina). Trasferte a Trento (solo per i residenti fuori Trento) per raggiungere la sede del Consiglio Provinciale o del gruppo consigliare: rimborso chilometrico, (per ogni Km il 30% del prezzo di un litro di benzina, limite massimo annuo di 6.000 Km). Trasferte per missione istituzionale: rimborso chilometrico, dei pasti e dei pernottamenti a piè di lista. Voli in classe economica e assicurazione sulla vita per i voli intercontinentali. Rimborso spese di taxi, di parcheggio, di pedaggio autostradale. Pernottamenti: massimo 255 euro al giorno. Pasti: massimo 45 euro per 1 pasto e 90 euro per 2 pasti, dietro presentazione della ricevuta. GLI EMOLUMENTI PREVISTI COME CONSIGLIERI REGIONALI (i consiglieri provinciali di Trento e Bolzano formano assieme anche il Consiglio regionale): rimborso chilometrico per viaggi del mandato politico: 33% del prezzo del carburante per ogni chilometro percorso, per un massimo di 8.000 Km l anno (dalla prossima legislatura, massimo 750 euro mensili a fronte di spese ammissibili e documentate). rimborso dei Km di viaggio per la partecipazione alle sedute degli organi collegiali. I COSTI DEI GRUPPI CONSILIARI PROVINCIALI (nuovo regolamento approvato l 11/4/2013) 5.750 euro all anno in ragione di ogni consigliere, per un totale di 201.250 euro. Finalità del fondo: scopi istituzionali del gruppo, studio, editoria, comunicazione. Obbligo di tracciabilità delle spese sostenute, che devono essere autorizzate dal capogruppo. Obbligo di rendiconto annuale, sottoposto al controllo della Corte dei Conti e a pubblicazione sul Bur. fondo per studi e consulenze dei gruppi consiliari: soppresso personale a carico del Consiglio provinciale: a partire dalla prossima COSTI ANNUI DEGLI ORGANI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE (bilanci preventivi) contributi ai gruppi consiliari: 492.480 euro (bilancio preventivo 2013). Il bilancio preventivo 2012 prevedeva 615.600 euro. spese di affitto delle sedi del Consiglio e dei gruppi consiliari: 1.100.000 euro (il Presidente Dorigatti sta lavorando per trovare una soluzione logistica che permetta di abbattere questa spesa). spese riservate al Presidente del Consiglio: 0 euro. spese per indennità e attività degli organi di garanzia istituiti presso il Consiglio provinciale: 474.700 euro (bilancio preventivo 2013). Il bilancio preventivo 2012 prevedeva 491.646 euro. Il dettaglio: Commissione dei 12 per l attuazione dello Statuto: 28.000 euro; I COSTI DEL CONSIGLIO PROVINcIALE Indennità di carica aggiuntiva del Presidente del Consiglio provinciale: attualmente si calcola nella misura del 45% (per il Presidente), del 22,5% (per il Vicepresidente) e dell 11,25% (per i tre Segretari Questori) rispetto all indennità dei consiglieri regionali. A partire dalla prossima legislatura, si applicherà però il nuovo tetto massimo di 2.550 euro mensili, desunto dalla normativa nazionale. Una prossima deliberazione del Consiglio Provinciale stabilirà la scansione delle indennità dell Ufficio di presidenza, tenendo conto di questo limite massimo. Detrazione per assenze ingiustificata alle sedute consiliari: 50 euro per ogni seduta mattutina o pomeridiana, 100 euro per l assenza a sedute pomeridiane che si protraggano oltre le ore 19.50 euro di penalità per l assenza ingiustificata alla riunione di Commissione, di Conferenza capigruppo o di Ufficio di Presidenza. Rimborso delle spese legali per tutte le cause in cui sono stati coinvolti per fatti o atti connessi all adempimento del loro mandato o all esercizio delle loro funzioni, e purché non risultino soccombenti. Indennità di liquidazione: circa 65.000 euro per il quinquennio di legislatura, interamente trattenuti dall indennità lorda. Trattamento previdenziale: aboliti i vitalizi, che rimangono in essere solo per i consiglieri eletti fino alla XIII legislatura e solo fino al diritto maturato nella XIV legislatura. Per i consiglieri provinciali attuali è previsto un trattamento indennitario maturato attraverso una contribuzione mensile pari al 30% dell indennità consiliare, dedotta interamente dall indennità lorda. Con la prossima legislatura si passerà ad un sistema interamente contributivo. indennità di missione solo al di fuori della Regione: massimo 20 giorni all anno, diaria di 116 euro in Italia (per l estero ci si rifà a una tabella ministeriale). utilizzo gratuito dell Autostrada del Brennero. per i gruppi consiliari regionali: non è prevista la copertura di spese per il personale, ma una contribuzione pari a 930 euro al mese per ogni consigliere. A fine mandato quanto non viene effettivamente speso, deve essere restituito. legislatura, verrà assegnato 1 dipendente per ciascun consigliere provinciale. Il gruppo assume con contratto privato a tempo determinato, di durata non superiore alla legislatura. Soppressa l indennità di funzione del personale dei gruppi. Se il gruppo cambia numero di consiglieri, cambia di conseguenza il numero di collaboratori. a carico del Consiglio provinciale le spese per la messa a disposizione degli uffici e delle relative attrezzature. Forum trentino per la pace: 70.000 euro (bilancio preventivo 2013). Il bilancio preventivo 2012 prevedeva 76.646 euro. Non è prevista alcuna indennità per il Presidente del Consiglio; Difensore civico provinciale: 102.000 euro (invariato rispetto al 2012); Corecom (Comitato per la garanzia nelle comunicazioni): 200.000 euro (bilancio preventivo 2013). Il bilancio preventivo 2012 prevedeva 235.000 euro; Garante per le minoranze linguistiche: non è stato ancora nominato. Il bilancio preventivo 2013 del Consiglio prevede una spesa di 75.000 euro.

224 La relazione in aula della Commissione provinciale pari opportunità Uomo-donna: verso nuove regole elettorali Di seguito una sintesi dell ampio dibattito sulla relazione relativa all attività annuale della Commissione per le pari opportunità. Un primo riconoscimento all attività svolta dalla commissione per le pari opportunità è venuto da Margherita Cogo (Pd) che ne ha sottolineato l importanza e la concretezza operativa. Per la consigliera del PD fondamentale è un nuovo atteggiamento culturale che rimuova gli stereotipi legati al ruolo della donna. Importante è una riconsiderazione dell immagine femminile nei media (le donne sono state zitte per troppo tempo) e una maggior partecipazione ai processi decisionali di questo settore. È quindi tornata sull argomento delle quote di genere, augurandosi che entro questa legislatura si possa addivenire ad una legge. Sollecitato da una richiesta di chiarimento del consigliere Rodolfo Borga, il presidente Bruno Dorigatti ha ricordato che, pur non essendovi i tempi tecnici per avere una legge elettorale valida per la tornata di voto di ottobre, nulla impedisce di varare il provvedimento ancora in questa legislatura. Franca Penasa (Gruppo misto) ha invitato le colleghe ad evitare di dividersi sulle critiche riguardo la presunta responsabilità del presidente nei ritardi maturati nella discussione della legge su donna e voto. Del resto ha notato - bastava svegliarsi prima e chiedere che l argomento (fermo da anni) fosse messo all ordine del giorno. In tal senso ha ricordato che senza tante polemiche lei stessa ha presentato un disegno di legge, che contiene tutte le osservazioni e le proposte fatte dalla commissione delle pari opportunità, chiedendo l iscrizione all ordine del giorno con la procedura d urgenza. Il disegno di legge sulle cosiddette preferenze rosa non è arrivato in aula perché non c era accordo all interno della maggioranza ha detto Alessandro Savoi (Lega Nord Trentino) stupito di dovere adesso approvare una legge che non avrà alcun effetto sulle prossime elezioni, ma solo su quelle del 2018. Sino ad ora sono stati presentati 14 disegni di legge in materia elettorale e per nessuno ha ricordato - è mai stata chiesta da parte dei capigruppo la discussione in aula. Meglio dedicarsi ad alcuni provvedimenti essenziali ed urgenti che abbiano immediata applicazione. Un giudizio ampiamente positivo sulla relazione è stato espresso dalla consigliera Caterina Dominici (Patt) che ha definito il lavoro privo di ideologismi e di asserzioni di principio, ma ricco di spunti propositivi e di idee concrete. Ha quindi toccato gli ambiti in cui le donne trovano ancor difficoltà a compartecipare, come la vita di partito, nel lavoro e negli incarichi dirigenziali. Pino Morandini (Pdl) ha rilevato il carattere ideologico che accompagna la relazione. Non si spiega e non si fa chiarezza su un tema di fondo: cosa si intenda per cultura di genere. Manca poi un qualsiasi riferimento alla condizione delle madri e della maternità e non trovano alcuna considerazione quelle situazioni di maternità difficile dove le donne sono costrette ad abortire per povertà. Sulle preferenze rosa e la modifica della legge elettorale Morandini si è detto contrario ad ingabbiare delle donne in quote predefinite. Il consigliere Bruno Firmani (Idv) si è soffermato sulla questione della parità di genere nella legge elettorale e si è espresso contro la doppia preferenza uomo-donna. Claudio Civettini (Lega) ha chie- Confronto acceso sulle quote rosa nelle preferenze e nelle candidature Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione pari opportunità DODICI MESI DI INIZIATIVE PER VINCERE LE DIFFERENZE Il Consiglio provinciale ogni anno si informa sull attività svolta dalla Commissione per le pari opportunità, l organo consultivo istituito nel 1993 e ridisciplinato dalla l.p. 13 del 2012. Una quarantina le cartelle lette in aula dall assessore competente, Lia Beltrami. Accanto al generale consenso (non sono mancate le voci critiche di alcuni consiglieri) la relazione ha dato il via ad un serrato dibattito sul punto più atteso e fonte (anche di recente) di discussione: la partecipazione attiva delle donne alla vita politica ed istituzionale. È stato questo il punto più controverso di una relazione ricca di proposte, che abbraccia l intero orizzonte della condizione femminile, con riferimenti alle situazioni di criticità che impediscono una piena realizzazione della donna nella nostra società. La relazione si articola su 5 capisaldi: LAVORO: intensa l attività svolta per sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro, con iniziative volte soprattutto a consolidare il tasso di occupazione femminile e a favorire la sperimentazione di nuovi modelli di lavoro e di conciliazione dei tempi dedicati dalla donna a casa e professione); SCUOLA: importante l attività portata in ambito scolastico e della formazione professionale (iniziative per promuovere il rispetto e la valorizzazione delle differenze di genere); POLITICHE SOCIOSANITARIE: si è lavorato per sviluppare la cosiddetta cittadinanza di genere e si è data particolare attenzione alla lotta contro il fenomeno drammaticamente attuale della violenza dell uomo contro la donna; CITTADINANZA ATTIVA: la Commissione ha promosso iniziative e momenti culturali tesi a favorire la partecipazione attiva delle donne alla vita politica e istituzionale. C è in particolare la controversa proposta di modificare in senso paritario l attuale legge elettorale della Provincia, introducendo la seconda preferenza di genere diverso dalla prima e l obbligo di garantire alle donne metà delle candidature (il disegno di legge dovrebbe approdare all aula in luglio, ma l eventuale legge non potrà comunque essere applicata con le prossime elezioni provinciali di ottobre); MAINSTREAMING: si è lavorato per fare in modo che cambino le opinioni e convenzioni sociali, nel senso di rispettare appieno il principio di parità tra uomo e donna. Rientra in questa logica la formulazione di pareri su disegni di legge provinciali nell ottica di adeguarli alla parità uomo-donna e le azioni di informazione e divulgazione tra i cittadini. sto: perché il Pd non ha messo una donna alle primarie? E ha detto un no deciso all obbligo del 50% di donne nelle liste e nelle preferenze. Le pari opportunità si realizzano La scheda Dall art. 13 della l.p. 13/2012 Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo È un organo consultivo del Consiglio provinciale e della Giunta. È incardinata presso il Consiglio provinciale ed è nominata dal Presidente del Consiglio entro 150 giorni dalla prima seduta del Consiglio. La commissione: promuove iniziative che consentano di rendere compatibile l esperienza di vita privata con l impegno pubblico, sociale, professionale; esprime parere sui disegni di legge che possono avere un impatto sull equilibrio nei fatti, ad esempio allargando il lavoro part-time. Ma, ha continuato, pari opportunità vuol dire anche dare la possibilità di trovare un lavoro ai cinquantenni che lo tra i generi e può chiedere di essere ascoltata dalle commissioni permanenti del Consiglio; esprime parere sul documento degli interventi di politica del lavoro; monitora l andamento delle politiche delle pari opportunità in Trentino; monitora le nomine e le designazioni al fine di un adeguato equilibrio fra i generi; individua e pubblicizza buone prassi; promuove incontri, convegni, seminari, conferenze; fornisce supporto agli enti locali e al Consiglio delle autonomie locali; verifica lo stato di applicazione della normativa in materia di pari opportunità e formula proposte; promuove azioni positive per la rimozione degli ostacoli alla realizzazione della parità fra i sessi. La relazione letta dall assessore Lia Beltrami hanno perso o dare attenzione ai padri separati. Sara Ferrari del Pd è partita da una metafora sportiva: se in una gara sui 100 metri uno parte da una linea di partenza dieci metri più avanti, per chi sta dietro è dura vincere. Quindi, ha detto, accetto di parlare di merito solo se le opportunità di partenza sono uguali. E oggi non c è una stessa linea di partenza. Le pari opportunità ci sono per questo. Una Commissione, ha ricordato, che lavora con una spesa minima. Non possiamo accettare lezioni ha concluso - da una minoranza che ha bocciato tutte le leggi per migliorare la condizione femminile, compresa quella per favorire il part time. Per Mario Casna (Pd) il problema della violenza è culturale e di ordine pubblico. Ma le pari opportunità si fanno nei fatti concreti e oggi avere dei figli è il maggior ostacolo per la carriera. Io ha affermato - avevo proposto 4 anni fa che se una donna sta a casa per i bambini le sia riconosciuto una funzione pubblica. Come si faceva una volta per il servizio militare. Però la maggioranza questa proposta l ha cassata. Dure le critiche di Casna sulla proposte di modifica della legge elettorale. Caterina Dominici (Patt) ha ricordato i contenuti del suo ddl per gli incentivi alle aziende che contiene norme per favorire l occupazione femminile. Ma, soffermandosi sulla politica, ha ricordato che nella stessa maggioranza la posizione delle donne è difficile. Margherita Cogo (Pd) ha affermato che il ddl elettorale sulla parità di genere è stato depositato nel 2010 in un momento in cui si diceva che non si poteva toccare la legge elettorale perché si temeva che Dellai chiedesse la proroga per il suo mandato. Io ho sempre detto - ha affermato - che invece si poteva toccare la legge, tanto che nei mesi scorsi abbiamo tolto la porta girevole. Chiesi di poter presentare la doppia preferenza di genere e mi fu detto che così avrei reso vano il tentativo di tagliare i costi della politica e che c era un accordo per non toccare nient altro della legge elettorale. L impegno di portare il ddl in tempo utile per elezioni di ottobre era stato preso, ma non è stato rispettato. Rodolfo Borga (PdL) ha affermato che nella relazione della Commissione pari opportunità non c è una parola sugli squilibri che esistono nel mondo del lavoro a sfavore del sesso maschile. In settori importanti - ha affermato - come l avvocatura, la magistratura, la medicina, il pubblico impiego le donne sono in maggioranza e nella scuola, soprattutto quella elementare, la figura maschile è quasi scomparsa. Un fatto, dicono gli aspetti, che non è positivo per la crescita dei bambini. Non una sola riga su questo è stata scritta nella relazione. Sul ddl elettorale Borga ha detto che si vogliono forzare i tempi, sapendo che non ci sono, per poi far le vittime in campagna elettorale. Quando, nella realtà, il ddl giace sotto pile di documenti da anni. Mario Magnani (Gruppo misto), da parte sua, ha detto che il ddl elettorale è stato rinviato ma che nessuno vuole impedire di parlarne. Dorigatti avverte: comunque la riforma non sarà vigente già ad ottobre PAGINA 3 Manutenzione roggia Rio Fai Rodolfo Borga (PdL) Dato che lo stato di abbandono della roggia in cui è incanalato il Rio Fai nelle località Sentieri e Mezzane di Mezzolombardo, ad ogni forte temporale causa l allagamento delle campagne e recentemente anche di un capannone industriale, Borga ha chiesto se la Giunta non ritenga opportuno disporre l intervento della struttura provinciale competente con una manutenzione ordinaria della roggia? Nella cartografia dei rischi ha risposto l assessore Mellarini è stato fatto uno studio idrogeologico sulla portata del rio. Nel Piano 2014-2018 sono previsti altri interventi ma non c è nell alveo vegetazione che ostacoli il flusso, solo in prossimità del paese va rimossa in parte e lo si farà in breve tempo. Non ci sono situazioni di degrado nel rio ma solo qualche sporadico dissesto che richiede lavori, ma le condizioni meteo non hanno ancora permesso interventi. Se il rio esonda, secondo Mellarini, la colpa è soprattutto della conformazione dei luoghi. L allagamento del capannone in località Mezzane, inoltre, è da imputare alla depressione del terreno. Situazione critica che né il progettista né il Comune hanno rilevato. Quindi non ci sono responsabilità della Pat che ha sempre posto l attenzione ai problemi del rio. Nella question time, ha affermato il consigliere Borga in sede di replica, non si parla di tratto urbano ma di quello delle campagne. Ho portato documentazione ha detto Borga e la questione è semplice: la roggia va pulita con un ragno. Di fronte ad una risposta del genere mi appello all assessore che faccia fare la pulizia. Il capannone di cui parla lei assessore è diverso da quello che ho indicato ed è allagato perché l acqua viene dalla roggia. Queste cose non dovrebbero essere oggetto del Consiglio ma risolversi a livello amministrativo. Consulenze della Provincia e rischi finanziari Franca Penasa (Gruppo misto) La consigliera Penasa ha chiesto quali sono le operazioni finanziarie concluse dalla Provincia con soggetti che non rientrano nella classe investiment grade? Per che valore, a quali condizioni e con quali istituti di credito sono stati stipulati i contratti di swap che si intendono chiudere e che fanno ritenere a presenza di derivati? La Pat, ha detto il Presidente Pacher, ha fatto poco ricorso a derivati e la Pat ha posto in essere operazioni evitando di esporsi all andamento dei flussi. I contratti, proprio per limitare il rischio, sono stati conclusi con più intermediari in un ottica concorrenziale e di massima trasparenza, per avere una migliore offerta economica. La Pat ha pertanto individuato nel 2006 in tre società, Dexia creditop, Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo, ora Intesa S.Paolo, e Ixis, ora Natixis, le controparti bancarie con cui sottoscrivere i contratti finanziari. I rating finanziari dei tre istituti erano rispettivamente doppia A per Dexia creditop; doppia A e AA3 per Intesa S.Paolo; doppia A, AA2 AA per Natixis. La crisi ha imposto alla Pat un attenta valutazione dell esposizione nei confronti delle controparti. Per questo nel 2011 la Pat, col supporto di Cassa del Trentino, ha ritenuto di chiudere anticipatamente contratti con le controparti che a seguito del downgrading delle agenzie di rating non rientravano più nella classe investiment grade. Nello specifico Dexia creditop con la quale il 29 dicembre 2011 la Pat ha estinto il contratto. Attualmente i contratti in corso sono ancora con banche nazionali e internazionali che rientrano nel investiment grade e il rendimento è in grado di garantire l equilibrio finanziario con le operazioni di indebitamento sottostanti. Situazione che non sarebbe replicabile nel caso di un estinzione anticipata dei contratti. La consigliera Penasa ha replicato di essere preoccupata dalla risposta di Pacher. Il Presidente ha evitato le domande ed ha riportato un rating del 2006, un era geologica fa dal punto di vista finanziario. C è, secondo la consigliera, il rischio di un esposizione importante con un debito che è già oltre i 2,5 miliardi. Quindi un esposizione già grande alla quale si aggiunge anche il pericolo dei derivati. Chiaro ha detto che si è chiuso con le società che hanno subito il downgrade, ma quando si parla di primarie banche nazionali va detto che non tutte sono allo stesso livello. Quindi questa risposta è fonte di ulteriori preoccupazioni. Poverissimi, ma esclusi dal reddito di garanzia Bruno Firmani (Idv) Dal momento che numerose persone hanno segnalato e documentato che, paradossalmente, laddove un nucleo familiare versi in uno stato di totale povertà, al di sotto delle soglie minime richieste dall Icef, può non accedere al reddito di garanzia (in quanto il reddito presunto stimato dal Caf risulta maggiore di quello dichiarato e realmente percepito, a causa dell avvenuto pagamento di utenze domestiche e altre necessità grazie all intervento di un congiunto), Firmani ha chiesto se non si ritenga di porre in essere con urgenza misure idonee per rimediare a queste gravi situazioni? Nel caso di domande incongrue tra dichiarazione del reddito Icef e livelli di consumi. ha affermato l assessore Rossi, le amministrazioni locali possono chiedere ulteriori elementi per le valutazioni e i soggetti interessati, se hanno problemi specifici, possono rivolgersi al reddito di garanzia sociale. Se un figlio vuole aiutare un genitore rischia di penalizzarlo perché, dandogli una mano, si alza l Icef. Un figlio ha detto Firmani in sede di replica deve lasciare nella miseria il genitore così interviene Pat! Questo è paradossale e la Giunta deve ripensarci perché così facendo si penalizzano i più generosi. Continua a pag. 4

PAGINA 4 224 Approvato dal Consiglio provinciale il testo unificato delle proposte di Viola e Rudari Segue da pag. 3 Assistenza domiciliare integrata senza badante Pino Morandini (PdL) Morandini ha chiesto se corrisponda al vero che a due cittadini della Valsugana l equipe infermieristica e sociale ha tolto l assistenza domiciliare integrata senza consultare il medico di base, con il pretesto dalla presenza di una badante in grado di garantire già l assistenza a queste persone? Se sì, la Giunta si attiverà per riassegnare a queste persone l assistenza domiciliare integrata, così da evitare il rischio che molti rinuncino alla badante e poter attingere meglio agli aiuti offerti dall ente pubblico gravando in modo abnorme sul servizio sanitario provinciale? Avendo rispetto della funzione di controllo di consiglieri di minoranza e rispondendo spesso su casi singoli mi permetto ha affermato l assessore Rossi di chiedere a Morandini di metterci nelle condizioni di approfondire la questione e quindi di avere elementi utili per rintracciare eventuali casi e fare le verifiche. Perché assumere tre nuovi dirigenti se ci sono già? Walter Viola (Gruppo misto) Tenuto conto del processo di riorganizzazione in atto di 32 strutture provinciali, come si concilia ha chiesto Viola la scelta della Giunta di bandire un concorso per tre figure dirigenziali con la disponibilità di figure già presenti in organico e che potrebbero ricoprire quei ruoli riducendo i tempi ed evitando una spesa non necessaria? I tre ruoli dirigenziali, ha ricordato l assessore Olivi, sono a tempo determinato, cioè alla durata di legislatura e riguardano i rapporti con il Consiglio; i rapporti Stato-Regioni e l internazionalizzazione. Le prime due funzioni hanno rilievo istituzionale e quindi devono essere affidate a dirigenti e per quanto riguarda l internazionalizzazione serve una professionalità adeguata. È chiaro ha replicato Viola che sono legittime queste assunzioni, ma io ho chiesto lumi sull opportunità. Lumi che dalla sua risposta non ho avuto. Ho chiesto se era il caso di fare dei concorsi dirigenziali nonostante la marea di dirigenti presenti nella struttura e voi mi dite solo che si poteva fare, come è ovvio. Ma la pubblica amministrazione è chiamata a dare l esempio e con risposte come queste dimostriamo che siamo distanti anni luce dalla società. Se continuiamo così la gente finirà per ribellarsi. Variante Ponte Arche terme di Comano Roberto Bombarda (Verdi) Bombarda ha chiesto quale sia lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della variante stradale di Ponte Arche-Terme di Comano, il cui inizio quantomeno parziale e legato alla costruzione di opere preliminari all apertura dei cantieri era stato originariamente previsto entro il 2013? Il quadro finanziario impone di riprogrammare molte opere e questa è una di quelle, ha detto Pacher. Un opera che richiede, allo stato attuale, un investimento di 97 milioni di euro che ora non ci sono. L opera verrà traslata sul triennio, ha affermato il Presidente però non c è alcuna intenzione di metterla nel cassetto. È un opera importante e che produrrà più Pil valorizzando un area di grandissimo pregio. Nei prossimi pochi anni si faranno approfondimenti per partire quando ci saranno i finanziamenti. Almeno ha replicato il consigliere dei Verdi c è la dichiarazione che non verrà messa nel cassetto. Ma sono preoccupato perché lei, come ha dichiarato, non sarà più presidente. Speriamo che l impegno venga mantenuto dalla futura Giunta perché l opera è attesa da decenni e nelle ultime due legislature è stato fatto tutto il lavoro propedeutico. Sono sicuro che se non ci fosse stata la crisi l opera sarebbe stata fatta. Spero che si fissino limiti temporali per garantire che l opera si faccia nella prossima legislatura. Itea: quanti sfratti di trentini e di extracomunitari? Luca Paternoster (Lega nord) Il consigliere Paternoster ha chiesto alla Giunta di sapere quanti sono stati gli sfratti di trentini e extracomunitari dal 2009 al 2012 e quanti ne sono annunciati per quest anno. Quanti sono gli alloggi Itea sfitti e i motivi delle mancate assegnazioni. L assessore Rossi ha affermato che in caso di difficoltà economiche degli inquilini viene effettuata la rideterminazione dell Icef e quindi una riduzione dell affitto. Per gli affitti non pagati, inoltre, si prevede un rientro rateale. Per gli utenti più deboli, inoltre, c è da parte di Itea un monitoraggio della situazione per evitare di ricorrere al recupero dei crediti. In caso di mancanza di pagamento gli inquilini vengono contattati e vengono attivati i servizi sociali e, inoltre, è operativo un servizio di mediazione. I dati sugli sfratti; dal 2009 al 2013 quelli effettuati da Itea sono stati 35; 11 nel 2009; 6 nel 2010; 3 nel 2011; 11 nel 2012 e 5 nel 2013. Il dato sul numero degli sfratti di italiani e quello di stranieri verrà fornito in seguito al consigliere. Ma gli sfratti, ha affermato Rossi, si riferiscono a utenti che nonostante i solleciti, le diffide, gli interventi di mediazione, hanno attuato comportamenti di assoluta non collaborazione. Per quanto riguarda gli alloggi Itea non occupati la soluzione è questa: sono rimasti da locare 161 alloggi, ma 145 sono stati già segnalati alle Comunità e al Comune di Trento per l assegnazione. Da anni ha replicato Paternoster in val di Non e nel Basso Sarca vengono segnalati alloggi non utilizzati. Penso che i dati sugli alloggi non occupati ha detto il consigliere leghista siano maggiori. Progetto sottopasso a Madrano Renzo Anderle (Upt) È ancora attuale ha chiesto Anderle il progetto del sottopasso proposto dal Comune di Pergine alla Provincia, che eliminerebbe il notevole pericolo derivante dalla necessità del frequente attraversamento pedonale della strada provinciale n. 83 a Madrano per l accesso ai principali servizi locali? In attesa della realizzazione dell opera, la Giunta non ritiene opportuno intervenire con idonea segnalazione di pericolo, ad esempio mediante semafori lampeggianti? L opera non è nel piano della viabilità ha detto Pacher e verrà prevista col prossimo aggiornamento.. La semaforizzazione della strada, invece, dipende dal Comune di Pergine. Continua a pag. 5 Distretti produttivi e ICT: sì alle norme per gli incentivi Viola, primo firmatario, ha spiegato che il testo promuove i distretti produttivi formati da piccole e medie imprese e le reti aziendali per cui ad oggi manca un apposita disciplina provinciale. In Italia esistono 200 distretti che hanno permesso alle imprese di consolidarsi in molti settori come il turismo, la logistica, la meccatronica, il vino. Viola: imprese aiutate da reti e aggregazioni IL DIBATTITO Walter Viola Franca Penasa (misto) ha criticato la Giunta che da una parte prevede di sostenere i distretti produttivi con questa leggina, e dall altra vuole inasprire l Icef relativo al reddito da lavoro autonomo dei piccoli artigiani. Il problema vero è allora che la Provincia utilizzi subito con la propria autonomia la leva fiscale per ridurre le imposte da cui sono gravate le imprese trentine a vrischio di fallimento. Altrimenti norme come queste sono caramelle date mentre si ha il morto sulla porta. Claudio Civettini (Lega), ha evidenziato l esigenza di verificare quello che già c è sul territorio e come funziona (Bic, meccatronica, ecc.) prima di promuovere per legge i distretti rischiando di sprecare risorse pubbliche. I distretti, infatti, dovrebbero generarsi da sé e le imprese saper camminare da sole senza aver bisogno che la Provincia si sostituisca ad esse. Ben venga comunque ha concluso questo tentativo che aggiunge qualcosa in più per uscire dalla crisi. L assessore Olivi ha espresso il pa- Favorirne la crescita in Trentino, dove esiste per ora solo il distretto della pietra e del porfido, anche nei comparti delle piccole imprese del turismo e dell artigianato, permetterebbe alla aziende di resistere alla crisi e di consolidarsi. Non si tratta certo di una rivoluzione, ma di offrire uno strumento di sviluppo in più per rispondere all attuale emergenza. Bruno Firmani ha presentato una proposta di ordine del giorno concordato con la Giunta provinciale, che ha accettato di impegnarsi a riformulare, entro 90 giorni, i criteri e le modalità per l applicazione della legge provinciale sugli incentivi alle imprese (la 6 del 99), prevedendo anche i centri di ricerca di piccole imprese tra i beneficiari delle agevolazioni. La legge attualmente favorisce semblato i disegni di legge 367 di Viola e 368 di Rudari, prevede misure volte a promuovere il consolidamento e lo sviluppo di distretti produttivi tra imprese, in particolare nel comparto dell artigianato. In tal modo viene modificata alla legge 6 del 1999 in materia di incentivi alle attività economiche private, per valorizzarne le aggregazioni in base a legami di affinità tematico-settoriale e territoriale, stimolare la competitività, l innovazione, lo scambio di conoscenze ed esperienze, il trasferimento tecnologico e l occupazione. Si ritiene in tal modo, da un lato, di aumentare la capacità di attrazione di capitali e finanza privata delle imprese riducendo progressivamente la dipendenza delle attività dai contributi pubblici, dall altro di favorire la specializzazione del- Rudari, dopo aver evidenziato come il settore della ricerca e dell ICT (Information e communication technology) contribuisca per il 2% alla crescita del Pil in Italia, quasi come l agricoltura, ha ricordato che con la versione originaria del proprio disegno di legge avrebbe voluto affidare maggiori responsabilità a Trento Rise nella valutazione dei progetti presentati nel settore Sì all ordine del giorno Firmani Bruno Firmani Il Consiglio provinciale ha rinviato l esame del testo unificato di 7 ddl Sport: la legge slitta a luglio per cercare ulteriori risorse La discussione. to Civico sono però emersi altri elementi che se non fossimo a fine legislatura, indurrebbero a riportare il provvedimento in commissione. Ma visto che il problema riguarda le risorse, è opportuno che rinviare l esame a quando tutti i firmatari saranno presenti. Penasa (misto), anche come garante dell assemblea delle minoranze, Cercare altre risorse e trovare così un accordo politico tra i firmatari per superare lo scoglio costituito dai 400 emendamenti presentati. Sono i motivi per cui nella seduta del giugno scorso il Consiglio provinciale ha rinviato a luglio la trattazione del testo, unificato in commissione, di 7 disegni di legge di modifica della normativa sullo sport, proposti da esponenti di maggioranza, primo fra tutti Bombarda dei Verdi, ma anche di minoranza, con due provvedimenti firmati da Sembenotti della Civica. Il Consiglio provinciale ha approvato all unanimità, con i 29 voti dei presenti, il testo unificato di due disegni di legge proposti il primo da Walter Viola del gruppo misto, il secondo da Andrea Rudari del Pd, per modificare la legge provinciale sugli incentivi alle imprese. La normativa, formata da 7 articoli e frutto di un gruppo di lavoro con cui la seconda commissione ha asle aziende. Il testo affida inoltre a Trento Rise (Research, innovation and education system) l esame dei progetti relativi al settore delle tecnologie dell informazione e della comunicazione, integrando il comitato provinciali per gli incentivi alle imprese, organo tecnico-consultivo della Giunta, responsabile della selezione delle proposte da ammettere a finanziamento. Rudari: Trento Rise nel Comitato per gli incentivi solo i grandi progetti di ricerca e brevetti per le industria. Bisogna sostenere anche le piccole iniziative, ma geniali, perché potrebbero diventare grandi. In questo modo il Trentino potrebbe attrarre piccoli geni in erba messi nelle condizioni di sviluppare e realizzare qui le proprie idee. E ha concluso esortando l assessore Rossi a non peggiorare con l Icef la situazione dei lavoratori autonomi. Andrea Rudari Panetta (Upt) ha chiesto di sospendere la trattazione della legge per dar modo alla Giunta di verificare la possibilità di rispondere all ordine del giorno da lui proposto in cui chiede di trovare altre risorse da destinare allo sport in modo da soddisfare tutte le aspettative emerse tra i soggetti impegnati in questo settore. Savoi (Lega), ricordando che i tempi per l esame di questa legge non sono contingentati, ha chiesto quindi almeno di presentare il provvedimento. Proposta condivisa da Civico (Pd), che ha evidenziato come il testo unificato sia stato sottoscritto trasversalmente dai consiglieri, compreso Sembenotti (autore di moltissimi emendamenti), al termine di un lungo lavoro in commissione. Dalla commissione all aula ha osservarere favorevole della Giunta per la legge proposta, considerata un utile integrazione degli incentivi già previsti. Si rafforzano quindi gli strumenti a favore in particolare dell innovazione e della distrettualità come collaborazione orizzontale, come modo per far sopravvivere con le reti le imprese di piccole dimensioni. Olivi ha dichiarato condivisibile anche l ordine del giorno proposto da Firmani, ma solo nel dispositivo, non essendo del tutto accettabili le premesse. Firmani ha accolto la proposta dell assessore ed è quindi stato approvato il dispositivo dell ordine del giorno da lui proposto, mentre la premessa è stata respinta. ha lamentato il fatto che l idea della maggioranza di proporre il rinvio non sia emersa prima. Ha comunque condiviso l ipotesi di aprire i disegni di legge. Bombarda (Verdi), anche lui firmatario dell ordine del giorno di Panetta si è espresso a favore dell avvio dell esame del disegno di legge per sospendere però subito dopo Dorigatti: spazio alla trattativa per superare i 400 emendamenti dell ICT per accedere ai contributi provinciali, competenza oggi appannaggio di Trentino Sviluppo. I rilievi tecnico-giuridici emersi durante i lavori in commissione hanno però indotto a modificare quell ipotesi inserendo Trento Rise nel Comitato per gli incentivi alle imprese, quando i progetti riguardano l ICT. Il testo è comunque un primo passo importante. Nella sua replica Viola ha precisato che i 100 mila euro previsti con questa legge non sono tutte le risorse messe a disposizione dei distretti, perché il fondo unico previsto dalla legge sugli incentivi serve a promuovere anche le aggregazioni imprenditoriali con complessivamente 17 milioni e 104 mila euro. Rudari ha rimarcato l esigenza di utilizzare con i ferri che già abbiamo in officina per valorizzare le capacità esistenti nel nostro territorio nel settore dell ICT. Dichiarazioni di voto A favore si è espressa Dominici del Patt che ha ricordato il buon lavoro svolto dalla commissione da cui i disegni di legge sono stati unificati, sottolineando l importanza di valorizzare meglio l innovazione e la distrettualizzazione delle imprese. Penasa ha preannunciato il proprio voto favorevole anche se i limiti di questa legge stanno nei 100 mila euro stanziati e nel fatto che lo sviluppo non sta solo nell innovazione. Ha poi ribadito che questa legge legge è nulla se la Giunta penalizzerà ulteriormente con l Icef il lavoro autonomo. i lavori in modo da permettere la ricerca di un compromesso tra i firmatari del testo. Civettini (Lega) ha osservato che il confronto richiesto tra i firmatari dovrebbe avvenire in aula alla luce del sole, proseguendo i lavori. A tirare le fila della discussione è stato il presidente Dorigatti. Il testo ha ricordato è stato sottoscritto anche da consiglieri di minoranza ed è interesse di tutto il Consiglio arrivare all approvazione. E ha aggiunto che i capigruppo, nella riunione avuta prima di iniziare i lavori pomeridiani, avevano già previsto la possibilità di rinviare l esame della legge nella sessione in aula del 9-10 luglio. Da oggi a quella data si vedrà se è possibile superare il problema dei 400 emendamenti presentati. Lasciamo quindi spazio a una trattativa finalizzata a sciogliere il nodo delle risorse, decisivo per trovare un accordo.

224 PAGINA 5 Disco verde alla proposta formulata dal consigliere Mauro Delladio Le case sugli alberi nuova forma di turismo Con 24 voti a favore, 1 contrario e 6 astensioni, il Consiglio provinciale ha approvato la proposta di Mauro Delladio che prevede la realizzazione delle cosiddette case sugli alberi. Con il nuovo provvedimento si intende sviluppare una nuova nicchia di turismo ecosostenibile, un turismo di motivazione più che di destinazione. La proposta fa seguito all approvazione, lo scorso 31 gennaio, di una analoga mozione in Consiglio provinciale promossa dal consigliere Delladio. Il provvedimento prevede inoltre la possibilità di prevedere nei Piani regolatori generali aree adatte alla realizzazione di costruzioni sopraelevate e integrate nella vegetazione. In dichiarazione di voto è intervenuto anche il Verde Roberto Bombarda che ha annunciato il voto favorevole al disegno di legge, rispetto al quale ha detto di sentirsi garantito dalla collocazione di queste strutture nell ambito di strutture ricettive già esistenti. Mauro Delladio Nell intervenire nella discussione generale al disegno di legge Delladio per la realizzazione di case sugli alberi, Giuseppe Filippin (Misto) ha ricordato i dubbi sollevati al momento della prima discussione in commissione legislativa. Dubbi che si sono via via dipanati con l approfondimento della materia e la valutazione di questa come un opportunità per entrare diversamente in contatto con la natura. Un progetto che potrebbe a suo parere avere importanti ricadute in termini turistici ed economici per il territorio. Non la vedo una cosa semplice, ha detto Bruno Firmani (IdV), immaginando l elettrificazione e la dotazione di servizi per case di questo tipo. Sarebbe importante capire se ci sono gli investitori in questa direzione, ha aggiunto esprimendo qualche perplessità. L estensione di una forma di residenza turistica al di fuori delle solite soluzioni è stata coraggiosa, ha esordito Claudio Civettini (Lega nord) che ha ringraziato il collega per aver posto un tema originale, che ha evidenziato il passaggio da un turismo di destinazione ad un più maturo approccio di motivazione. Una proposta particolare, che viene finalmente dalle valli, portata avanti con molta caparbietà e convinzione, ha detto Franca Penasa (Misto) che ha raccomandato la Giunta di tenere il timone di questo progetto, senza delegarlo alla burocrazia degli uffici provinciali, troppo spesso distante dal vissuto che affligge i nostri imprenditori. Positiva la valutazione anche di Marco Depaoli (UpT), per un progetto che offre diverse soluzioni ed opportunità al turismo ed all economia. Condivido anche, ha osservato, il vincolo ad un area dotata già di servizi. Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) ha espresso parere favorevole, pur senza troppa enfasi: una proposta che può es- Il titolare del disegno di legge Mauro Delladio ha ribadito che la proposta vuole dare fiato a una particolare nicchia di turismo nella natura: quella delle case sugli alberi. Lo scopo è renderne possibile la costruzione in Trentino: non in modo indiscriminato ha detto Delladio Delladio: all estero esempi illuminanti sere accettata, l apprezzamento maggiore al collega Delladio per l impegno e la caparbietà nel tradurre in Trentino soluzioni sperimentate altrove. Al testo si sono aggiunte anche due proposte di ordine del giorno. Con la prima, lo stesso Mauro Delladio ha proposto di impegnare la Giunta provinciale ad approvare entro 60 giorni il regolamento attuativo della legge sulle case tra gli alberi. Con la seconda, Caterina Dominici (Patt) propone di autorizzare in particolare il progetto pilota denominato Case sugli alberi Trentino, che prospetta due interventi coordinati a Castelfondo e a Civezzano. Si tratta di iniziative sperimentali ideate da Luca Zaninelli e Gabriele Morandi. Quest ultimo ordine del giorno è stato ritirato dalla proponente dopo un dibattito surriscaldato che riportiamo in sintesi: Non partecipo al voto di un ordine del giorno che di fatto invita la Giunta Provinciale a violare la legge e derogare le norme urbanistiche per i comuni di Castelfondo e Civezzano ha dichiarato Rodolfo Borga che ha giudicato inammissibile il documento, uno dei punti più bassi ai quali ho assistito in questo consiglio provinciale: non lamentiamoci se poi la gente pensa che la politica sia una porcheria ). Lo ha seguito a ruota Franca Penasa (Misto) ( inaccettabile, in questa Provincia non ci sono progettisti di serie A e B ), Walter Viola (un ordine del giorno imbarazzante e disdicevole ), Claudio Civettini ( un palese tentativo politico di voto di scambio, un illecito procedurale che sporca la ma con una programmazione urbanistica rigorosa e dentro strutture già esistenti quali campeggi, rifugi e villaggi turistici. Chi ha severamente criticato l idea di queste semplici costruzioni sopraelevate tra le fronde degli alberi, coltiva l idea dell uomo sempre nemico della natura. Non c è IL DIBATTITO Ha già visto soluzioni di questo tipo in aree geografiche molto lontane come ad esempio in Thailandia Caterina Dominici (Patt), che ha apprezzato la Gli ordini del giorno proposta di Delladio ), Alessandro Savoi, Nerio Giovanazzi ( inammissibile, privo di onestà intellettuale ), Giuseppe Filippin ( un documento finalizzato a fare dei piaceri a qualcuno ). Voto convintamente contro un ordine del giorno che, va detto, è stato ammesso dalla Giunta e dunque entra a far parte del patrimonio di questo consiglio ha detto Pino Morandini. Un opportunità per un settore turistico sempre più esigente, ha definito Giorgio Lunelli (UpT) il disegno di legge e ha anche convenuto sull opportunità prevista dall ordine del giorno di concedere delle deroghe qualora necessario. Trattandosi del proprio comune di residenza è intervenuto a scansare equivoci sulla paternità dell ordine del giorno Michele Dallapiccola. Un ordine del giorno esemplare per come gli ordini del giorno non si devono fare, ha osservato Bruno Firmani. Qui centra solo il rispetto e la valorizzazione di persone, artigiani ed architetti che da anni lavorano a questo progetto, ha detto Caterina Dominici prima di ritirare il proprio documento. Approvato invece l altro ordine del giorno del consigliere Mauro Delladio che impegna la Giunta ad approvare entro 60 giorni dalla promulgazione della legge il Regolamento previsto dalla stessa. nulla di dannoso per l ambiente, si vuole solo valorizzare parti del territorio trentino periferiche e con poche chance di sviluppo. In Giappone, in Canada, ma anche in Alto Adige e nel centro Italia ci sono esempi illuminanti di come funzioni questo tipo di risorsa turistica. proposta del collega del PdL. Ci auguriamo che i regolamenti attuativi possano arricchire la proposta previsionale della legge, anche individuando le zone nella pianificazione ha aggiunto Dominici. L assessore Mauro Gilmozzi ha ammesso la sofferenza vissuta da questo progetto, protagonista di molti passaggi in Commissione e valutazioni anche severe. Quello che si è cercato di fare è tenere la barra dritta su certe questioni, quali la tutela dell ambiente e la promozione di forme di turismo che facciano della naturalità un punto di forza. In secondo luogo il rispetto dell urbanistica che domina il controllo del territorio. Una proposta trattata con un certo snobismo di maniera e ridicolizzata dalla stampa, ha detto Marco Sembenotti che ha ammesso lui stesso in prima battuta di aver fatto pensieri in questa direzione. Dopo l attenta analisi del progetto e anche grazie al rispetto da parte della Giunta, il consigliere della Civica si è detto oggi convinto nel sostenere questa norma, che potrà arricchire e completare l offerta turistica del nostro territorio. Non riesco proprio a condividere lo spirito di questa proposta, ha ammesso invece Michele Nardelli che non intravede in questo progetto alcun contatto autentico con la natura. Il confronto in Commissione, che l ha trasformata da proposta urbanistica a proposta di tipo turistico, non ha stemperato le perplessità del consigliere del PD che ha annunciato la propria astensione. Mauro Delladio ha espresso soddisfazione e ringraziato Giunta e colleghi dell aula per aver voluto cogliere questa nuova opportunità di sviluppo. Sono consapevole che questa legge, ha aggiunto, non rimuove i problemi del settore, ma offre comunque nuove occasioni di crescita, di sviluppo e di impresa. Segue da pag. 4 Valorizzare Bring the Food Salvatore Panetta (Upt) Visto che la Fondazione Bruno Kessler ha ideato Bring the Food (portare il cibo), un applicazione per smartphone e tablet in grado di favorire l incontro online tra domanda e offerta di alimenti per evitare che le eccedenze di cibo finiscano nella spazzatura, è possibile ha chiesto Panetta valorizzare questo strumento allo scopo di dare supporto alle associazioni di volontariato come Trentino Solidale, quotidianamente impegnate nella raccolta e nella distribuzione di alimenti a chi ne ha bisogno? In questo momento l app è già usata, in via sperimentale, dal Banco Alimentare ed è, ha ricordato Pacher, gratuitamente scaricabile all indirizzo web di Bring the Food. Il Gruppo è disponibile a collaborare con altri soggetti per personalizzare questa app. Gli alimenti, ha ricordato il consigliere Panetta, che finiscono nella pattumiere rappresentano l 1,19% del Pil in Italia, circa 18 miliardi di euro. E sono in corso iniziative per arrivare a mille comuni impegnati contro gli sprechi. L osservatorio Sentinelle dello spreco dice che lo spreco alimentare è enorme e potremmo abbatterlo rapidamente anche privilegiando le imprese che lo contengono. Investimenti di Trentino sviluppo nel turismo Luca Zeni (Pd) Il capogruppo del Pd chiede alla Giunta di conoscere il reale stato dell arte dei 19,3 milioni di euro di nuovi investimenti nel settore turistico di Trentino Sviluppo; quali siano questi progetti e se siano dotati di copertura finanziaria. Zeni chiede inoltre quale sia la ragione amministrativa per la quale stanziamenti così importanti non sono citati nella delibera del piano di attività 2013 di Trentino Sviluppo. L importo di 19,3 milioni, ha detto l assessore Mellarini, trova copertura finanziaria nella stessa delibera e riguarda interventi già inseriti nei programmi 2013 di Trentino Sviluppo, in particolare per le stazioni termali di Garniga e Lido di Riva del Garda e per le stazioni sciistiche, per le quali sono previsti 8 interventi nel settore funiviario. Interventi già programmati da Trentino Sviluppo ma la realizzazione dipende dagli accordi con i soci privati, dalle autorizzazioni e dalle intese con i comuni. Man mano che le realizzazioni diventano fattibili, Trentino Sviluppo attiva le procedura che se risultano favorevoli ricevono l ok dal cda di Trentino Sviluppo. Queste opere non sono nella delibera del Piano triennale, ha affermato Mellarini, per non alimentare aspettative e per non immobilizzare risorse per interventi non ancora sottoposti ad analisi tecnica, economica e finanziaria, risorse quindi che possono essere spostate con maggior flessibilità su altre iniziative per il turismo o l industria. Quindi, ha replicato Zeni, la trasparenza degli interventi per 19,3 milioni viene spostata dalla Giunta a Trentino Sviluppo. Quindi sarà quest ultima a rendere noti gli atti e renderne conto. Ma, ha aggiunto il consigliere, quello che risulta palese è che la priorità è quella di rivedere gli interventi per il sistema funiviario che fa fatica a trovare un equilibrio economico, a rimanere in attivo. Comunque, ha aggiunto Zeni, i 93 milioni di ulteriore indebitamento di Ts previsti dal Piano implicano che si ponga la massima attenzione sulla situazione complessiva del debito, anche per quello per gli investimenti garantendo la massima trasparenza. Garanzie più precise sulla Subaru Marco Sembenotti (Civica) Il consigliere Sembenotti, riportando alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dall assessore Olivi sul possibile utilizzo dello stabilimento Subaru di Ala come centro servizi dell A22, chiede se questa volta Olivi sia in grado di dare garanzie più precise e che tipo di risposte sarebbero venute da A22 e Subaru. Visto che il 9 marzo l assessore dichiarò che la Subaru aveva congelato la decisione di trasferire la sede a Milano, dichiarazione che venne però smentita dai fatti il 24 marzo. Per fortuna, ha esordito l assessore Olivi, che i lavoratori Subaru sanno che la Pat si è mossa con impegno e anche con i limiti di un intervento pubblico rispetto alle ragioni dell azienda. Si è fatto il possibile ha detto, tanto è che sono in contatto con Subaru per monitorare la questione di maggiore criticità, cioè che l azienda ha imposto il trasferimento e con il sindacato e ministero del lavoro stiamo verificando la possibilità di applicare la mobilita e la cig straordinaria. Sull A22 confermo la veridicità della notizia. L A22 sta progettando una nuova struttura servizi e io mi sono permesso di chiedere l interessamento della società per l utilizzo della parte dismessa dello stabilimento di Ala creando una partnership con Subaru. Ad una condizione: che l A22 garantisca di assumere parte dei lavoratori Subaru. Da parte dell A22 c è la disponibilità a verificare questa ipotesi. Queste notizie, ha affermato il consigliere Sembenotti, finiscono logicamente a sei colonne ma fanno il conto senza l oste e vengono lanciate perché siamo vicini alle elezioni. Però io non mi vedo A22 ha detto che assume trenta persone per fare un centro servizi. In questo modo si creano solo illusioni. Fotovoltaico al palaghiaccio di Fondo Giorgio Leonardi (PdL) Viste le numerose criticità di natura tecnica, economica e ambientale seguite alla discutibile perizia geologia effettuata i fini della realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra per alimentare il Palaghiaccio del Comune di Fondo con conseguente modifica del Prg, il consigliere Leonardi chiede a che punto sia l iter della domanda e quali soluzioni la Giunta intende adottare nel merito? In questo momento ha risposto Pacher sulla base di una serie di osservazioni e prescrizioni acquisite, l approvazione della variante al Prg per l impianto di fotovoltaico è sospesa, essendo emerse ulteriori esigenze di approfondimento. Soddisfatto della notizia Leonardi, che dopo aver precisato di essere a favore del fotovoltaico, ha ribadito l esigenza di modificare la collocazione prevista per quest impianto, a suo avviso troppo impattante. Continua a pag. 6

PAGINA 6 224 Segue da pag. 5 Non bastano gli orsi, adesso anche i lupi? Mario Casna (Gruppo misto) Non è forse inopportuno reinserire, come la Sat sostiene, i grandi carnivori alpini, pericolosi per l incolumità dell uomo, in un territorio antropizzato come quello del Trentino, anche tenuto conto dei costi che la la Provincia deve accollarsi per garantire la convivenza con questi animali e per risarcire i danni da essi causati? Premesso ha esordito Pacher che il reinserimento degli orsi nel nostro tessuto alpino è andato finora molto bene, ( almeno per i plantigradi ), la Provincia è impegnata a garantire l equilibrio tra i grandi carnivori e le persone. L orso non è un animale di per sé aggressivo, ma dove emergono casi di pericolosità conclamata occorre intervenire. Ed è proprio ciò che la Provincia chiede al Ministero di poter fare per rendere possibile la messa in sicurezza di determinate situazioni. Per il lupo Pacher ha ricordato a Casna che non c è stato alcun processo di reinserimento da parte della Provincia. I lupi stanno reintroducendosi da soli e provengono sia dall Abruzzo che dall estero. Si stima che oggi ce ne siano 250 a cavallo tra Francia e Italia, con qualche sporadica presenza anche da noi. Non resta quindi che vigilare perché il punto di equilibrio tra questi carnivori e le persone non sia superato. In sede di replica, pur soddisfatto, Casna ha sottolineato che la montagna va difesa perché i turisti possano camminare nei boschi senza temere incontri poco piacevoli. E ha aggiunto che le risorse utilizzate per un progetto costoso come il life Ursus oggi andrebbero impiegate per combattere la crisi. Criteri di selezione per il corso Babylife Nerio Giovanazzi (AT) A proposito della prova scritta del corso Babylife 2013, superata solo da poche candidate, quali erano ha chiesto Giovanazzi il contenuto del testo di ammissione al corso, la griglia di verifica del test a crocette e il criterio che ha portato a determinare ammissioni e non ammissioni? Non è forse opportuno, inoltre, introdurre per la selezione modalità analoghe a quelle concorsuali, in modo da garantire la trasparenza e l anonimato nella correzione dei test, utilizzando ad esempio il sistema dell associazione busta/numero? L esito finale della selezione ha risposto Pacher a oggi non è stato ancora comunicato alla Provincia. E i criteri di gestione della prova prevedono che la Provincia verifichi ex post le modalità di selezione. I test scritti sono di tipo psico-attitudinale e il colloquio orale è di tipo motivazionale. Poiché quindi il test non è nozionistico, renderlo anonimo non garantirebbe nulla in più rispetto alle modalità di selezione, Insoddisfatto Giovanazzi. Questo sistema ha osservato non garantisce tranquillità. La mancanza di anonimato andrebbe evitata per fugare dubbi nella fase di selezione di questi candidati. Non indebolire gli ospedali di valle Eccher (Civica) e Civettini (Lega nord) Sul rischio di depotenziare gli ospedali periferici, in particolare di Tione e Cavalese; Eccher e Civettini hanno presentato due distinte interrogazioni alle quali l assesore Rossi ha risposto unitariamente. Eccher. Viste le preoccupazioni espresse dalle Comunità di valle per la sorte degli ospedali di Tione e di Cavalese, e considerato che un declassamento di questi presidi per ragioni di spesa ne indebolirà l attrattiva causando il sovraffollamento delle maggiori strutture sanitarie provinciali anche per patologie non impegnative, quali sono le prospettive che la Giunta intende perseguire per mantenere gli attuali livelli di qualità delle prestazioni? Civettini. Quali sono gli orientamenti della Giunta per il mantenimento degli ospedali periferici tra cui quello di Tione? E qual è il piano potenziamento? Il Not potrà penalizzare gli ospedali di valle? L assessore Rossi rispondendo ai due quesiti ha ricordato che con la legge i presidi ospedalieri sono stati inseriti in un unica rete integrata per garantire un organizzazione razionale, funzionale ed efficace in termini di sicurezza, omogeneità di trattamento e appropriatezza rispetto ai bacini d utenza dei singoli territori. Questo processo è in atto da tempo e si sta concretizzando con il Not e la rifedinizione progressiva del ruolo degli ospedali di valle, considerati nodi indispensabili della rete integrata. Non a caso la Giunta ha previsto stanziamenti anche per la ristrutturazione di queste strutture, comprese quelle di Tione e Cavalese delle quali si stanno anche riorganizzando le funzioni. In questa logica si è ritenuto più appropriato per la sicurezza concentrare le urgenze chirurgiche notturne sugli ospedali di secondo livello con il servizio di trasporto garantito dall elicottero e dalle ambulanze. Negli ospedali di valle il piano di miglioramento dell azienda sanitaria prevede l attivazione del pronto soccorso e la possibilità di trattenere i pazienti per 72 ore in osservazione per non sovraccaricare le strutture di secondo livello. La replica di Eccher. Contrariato il consigliere, per a suo avviso la colonna portante di un ospedale è proprio la chirurgia che viene smantellata. I pazienti che sanno di dover essere operati andranno direttamente o a Trento o a Rovereto e gli ospedali di valle non saranno più attrattivi né per residenti né per i turisti. Sbagliata anche la scelta di prevedere la reperibilità notturna dei chirurghi. Irrisorio il risparmio che in tal modo si ottiene, pari al costo di un medico. Questa non è razionalizzazione ha concluso ma volontà di uccidere il servizio reso dagli ospedali di valle. La replica di Civettini. Non si può pensare che, se non è disponibile l elicottero e magari con le strade innevate, l ambulanza parta da Tione per portare il paziente da operare a Trento. Quando si parla di rete, la statistica diventa l unico elemento di valutazione.. Lei passerà alla storia ha concluso rivolto all assessore come colui che ha massacrato il sistema ospedaliero trentino con una politica autonomistica di tipo ragionieristico. Continua a pag. 7 Nella nuova legge unificata su proposta rispettivamente di Nardelli e Civico Formazione permanente: con competenze certificate IL DIBATTITO L assessore Marta Dalmaso, ha detto che il passaggio è importante perché con questo ddl si fanno passi avanti nella linea del decreto Fornero e delle direttive europee con una proposta legislativa che dà vantaggi alle persone e alle imprese. La certificazione delle competenze acquisite, secondo l assessore, dà pari peso a tutte le forme di formazione e valorizzando le competenze si pone al centro la persona. Il testo, ha aggiunto, detta norme generali che poi andranno tradotte in procedure efficienti e semplici e su questo c è già operativo un gruppo di lavoro. Franca Penasa ha cominciato il suo intervento, con il quale ha bocciato completamente la proposta, criticando il fatto che il testo sia arrivato in aula accompagnato da una lunga serie di emendamenti dell assessore. Questa legge, definita dalla consigliera un insieme di quattro chiacchiere, aprirebbe le porte ad un ulteriore business per ampliare la spesa pubblica ai fini del consenso. La consigliera ha affermato che milioni e milioni di euro sono transitati dall Agenzia del lavoro per la formazione, soldi andati a consulenti di fuori provincia e che sono serviti, nella maggior parte dei casi, per illudere le persone. E questo, ha aggiunto, quando non ci sono più gli insegnanti di sostegno nelle scuole ma assistenti che dipendono dalle cooperative. Dure le critiche al sistema di valutazione dell efficacia della scuola trentina e all Agenzia del lavoro che, secondo Franca Penasa, potrebbe anche chiudere e nessuno se ne accorgerebbe. Infine la consigliera ha sottolineato che mentre si parla di formazione permanente la formazione professionale è stata abbandonata. Claudio Civettini ha esordito sollevando critiche a Marta Dalmaso perché aveva al suo fianco, come tecnico, Laura Froner. Un privilegio, quello di farsi affiancare da un esperto, che Civettini, così come Nerio Giovanazzi, ha rivendicato anche per i consiglieri. Nella materia del ddl l esponente leghista ha detto che il ddl, che prevede una spesa di 200 mila euro all anno, rappresenta una campagna elettorale a pieno titolo. Perché, ha aggiunto, la formazione permanente si potrebbe già fare facendo funzionare le strutture esistenti. Anche per Civettini l obiettivo vero della proposta è la creazione di un altro grande business. Per Nerio Giovanazzi (AT) il ddl di concreto ha poco e, proprio sul piano della concretezza in materia scolastica, ha detto di rimpiangere l assessore Salvaterra. Il fatto che si faccia riferimento per questo ddl la legge Fornero per Giovanazzi rappresenta un fatto negativo, perché, ha ricordato, la riforma dell ex ministro del Governo Monti oggi non la vuole più nessuno. Quella in discussione, ha concluso, è una proposta che parla del sesso degli angeli e che finisce per irritare la gente. Il Consiglio provinciale ha approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza politica - una nuova legge in tema di apprendimento permanente e certificazione delle competenze.. Centro della proposta la promozione dell educazione permanente e la possibilità chiedere la certificazione, da parte della Provincia, delle competenze acquisite con l esperienza lavorativa. Il lavoro, in estrema sintesi, che può diventare diploma. L aula ha espresso 18 sì, 10 no e 2 astensioni (Filippin e Viola) sul testo unificato dei due disegni di legge iniziali, entrambi di marca Pd: il ddl 269/XIV (Michele Nardelli e colleghi del gruppo) e il ddl 332/XIV (Mattia Civico e colleghi del gruppo). Sono stati approvati anche emendamenti al testo, gran parte dei quali a firma dell assessore all istruzione Marta Dalmaso Per Claudio Eccher, pur condividendone gli obiettivi, il ddl è troppo farraginoso. Il consigliere ha inoltre sollevato dubbi anche sui 200 mila euro all anno previsti per la formazione permanente, spesa inutile perché ci sono strutture che già si occupano di questo. Perplesso anche Pino Morandini perché si sarebbe aspettato qualcosa di più corposo che una serie di enunciati che comunque impegnano la spesa per oltre duecentomila euro all anno. Nella stessa relazione al ddl di 15 pagine, ha detto, non c è una sola parola sulla funzione di controllo per questi 200 mila euro che sarebbero a carico dell Agenzia del lavoro. E comunque, ha aggiunto Morandini, per argomenti come questi non servono leggi, basterebbero semplici provvedimenti amministrativi. Tutto poi viene messo nelle Civico, un occasione per chi sta subendo la crisi Mattia Civico Mattia Civico, ha ricordato che questo ddl offre nuove occasioni per la crescita culturale e per le persone che stanno affrontando le difficoltà della crisi. Il riconoscimento che la formazione non è solo il frutto di un percorso di studio certificato, ma è quello che uno sa fare, il risultato della propria esperienza, è un passo avanti di fondamentale importanza. È chiaro, ha affermato Civico, che questo della certificazione rappresenta un passaggio delicato perché non ogni esperienza è una competenza e quindi c è la necessità di avere norme precise. Ma su questo terreno il decreto Fornero, che in parte questo ddl recepirebbe, ha però aperto nuovi spazi. Civico, infine, ha riconosciuto a Marta Dalmaso la sensibilità di aver favorito, anziché presentare un disegno di legge della Giunta, una proposta venuta dal Consiglio. mani della Giunta che dovrà anche certificare le competenze. «Quando eravamo ragazzi ha affermato - c era una trasmissione in tv: Non è mai troppo tardi. Una trasmissione del genere basterebbe anche oggi per fare formazione permanente al posto di carrozzoni come quelli previsti da questa legge». Ha criticato in particolare l articolo 7, per il quale si introduce un sistema di validazione delle competenze tutto accentrato in capo alla Giunta provinciale, e l articolo 8, che comporta uno stanziamento di 100 mila euro, spesi ha detto - senza chiarezza e trasparenza. Bruno Firmani ha riconosciuto la nobiltà di intenti dei promotori di questo testo unificato, ma ha posto alcune domande: quanto ci costerà per fare formazione a 30 mila trentini? E la Provincia dovrà pagare anche per Nardelli: la formazione non è più solo scuola Michele Nardelli Michele Nardelli ha aperto il suo discorso affermano che quando si parla di formazione ognuno di noi l associa alla scuola e all università, questo ddl, invece, esce da questo schema ponendo una domanda di fondo: è ancora possibile pensare all apprendimento solo come parte della giovinezza? La risposta, secondo il consigliere, è no, anche perché il bagaglio che una persona adulta si è costruito venti o trenta anni fa non è più sufficiente per affrontare le sfide del nostro tempo. Ed è proprio nei momenti storici particolari, come quello attuale, che serve un surplus di capacità cognitive. Basti pensare, ha affermato Nardelli, al significato che la formazione permanente per gli adulti ha avuto nel secondo dopoguerra. Tra gli obiettivi di fondo del testo unificato, ha affermato il consigliere del Pd, c è la creazione della società della conoscenza e quello di qualificare il Trentino come regione europea della conoscenza. Uno dei target, tra l altro, di questa legislatura. Una prospettiva, ha detto Nardelli, che ci serve per stare al passo con lo sviluppo e in linea con gli obiettivi del memorandum di Lisbona dell Unione Europea i quali prevedono la formazione permanente per il 15% della popolazione europea. Percentuale che in Italia è oggi appena al 6%. Un Paese, il nostro, ha ricordato Nardelli culturalmente arretrato, dove il 56% della popolazione non legge nemmeno un libro all anno. In Trentino, ha continuato il consigliere, potremmo raggiungere l obiettivo delle 30 mila persone in formazione permanente. Tre le idee portanti del ddl: le comunità di studio per favorire uno spazio nella vita per lo studio; l apprendimento permanente e l accertamento delle competenze informali, recependo, su questo, una parte della riforma del lavoro Fornero. Il ddl, ha affermato in conclusione, si inserisce sulla legge 6, la legge Salvaterra che ha previsto il tema dell educazione degli adulti. chi si dedica ad un hobby che ritiene formativo? Si vuole aiutare chi è costretto a cambiare lavoro o coloro ai quali piace studiare? Rodolfo Borga, annunciando il suo voto decisamente contrario, ha detto che, per dire no a questa proposta, basterebbero i riferimenti che vengono fatti nel testo all Europa. Quell Europa, ha aggiunto, che proprio oggi, nel disastro sociale in cui ci troviamo, si preoccupa di convincere gli slovacchi, che vogliono ricordare sull euro i 1150 anni della presenza cristiana con i santi Cirillo e Metodio, a togliere dalle monete la croce, perché incompatibile con i valori della Ue. Per Borga, inoltre, una nuova legge, anche se di principi come questa, renderà ancora più pesante l apparato pubblico. Infine, il consigliere entrando nei dettagli, ha mosso critiche su tutto il sistema di certificazione ed ha concluso che queste norme, oltre a rendere ancora più pesante la burocrazia, non produrrà un solo posto di lavoro in più. Invece, ha concluso, va fatto di più per una scuola che si basi davvero al merito e introduca valutazioni vere degli insegnanti per dare una struttura culturale solida ai nostri ragazzi. Walter Viola (Gruppo misto) in relazione all articolo 6 del testo ha osservato l eccessiva complicazione e macchinosità anche burocratica introdotta da questa norma sul sistema provinciale di certificazione delle competenze. Mattia Civico ha replicato che il percorso dovrà sì essere snello, ma anche serio, per garantire una spendibilità dei titoli su scala nazionale. Giuseppe Filippin (Gruppo misto): Nessuno può essere contrario a promuovere la formazione permanente, ma qui si fa campagna elettorale e intravvedo anche il sostegno all associazionismo amico. Caterina Dominici (Patt): Legge importante, in linea con il Nord Europa, ma non sarà facile declinarla in concreto e dare valore alla certificazione anche fuori dai confini provinciali. Nella sua replica Nardelli ha detto che la campagna elettorale si fa sentire anche in questo dibattito e, condividendo con Borga la necessità di qualificare l insegnamento, ha detto di non capire perché questo ddl venga considerato qualcosa come un ennesimo capitolo per costruire ambiti di sottogoverno. Io ha risposto Nardelli - non ho mai definito i ddl dell opposizione quattro chiacchiere inconcludenti. Sul piano dei costi il consigliere Pd ha ricordato che i 200 mila euro previsti derivano dal recepimento della parte del decreto Fornero sulla certificazione delle competenze. Replicando all intervento di Morandini, Nardelli ha ricordato che lui stesso in Commissione ha affermato che questa iniziativa non è molto distante da Non è mai troppo tardi, una trasmissione, ha detto, che accompagnò la società italiana dentro un mutamento epocale, com è quello di oggi. Approvato un ODG proposto da Civico Nuova formazione per i disabili del giorno di Civico (approvato con 20 sì, 3 L ordine astenuti e 5 no) sulla revisione e la ricerca di nuovi percorsi formativi per l inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, coinvolgendo coop e la costituenda Fondazione De Marchi, è stato accolto polemicamente da Civettini e da Franca Penasa. Quest ultima ha affermato che un tempo l ente pubblico, concretamente, riservava posti per queste persone. I due consiglieri del Pd hanno a loro volta replicato che non si vuole avviare un tavolo con le coop per aprire le borse di un altra fettina di spesa pubblica. Civico, difendendo il lavoro delle cooperative, ha ricordato che la Provincia è soggetta al collocamento obbligatorio dei disabili, fissato al 7%, e che oggi è ben oltre questa percentuale.

224 PAGINA 7 Approvata con 19 voti a favore e 11 astensioni la proposta di Margherita Cogo Istituito un fondo unico a sostegno dello spettacolo Il Consiglio provinciale ha approvato, con 19 voti a favore e 11 astensioni, il disegno di legge di Margherita Cogo e colleghi del gruppo Pd che reca modifiche alla legge provinciale sulle attività culturali e gli interventi a favore dello spettacolo. È stata proprio Cogo citando anche Quasimodo e poi Grassi - a illustrare il senso dell iniziativa legislativa. Il Fondo unico dello spettacolo avrà compiti del tutto diversi ha chiarito la consigliera da quelli del Centro Santa Chiara. Farà crescere l imprenditoria Franca Penasa (Gruppo misto) ha espresso apprezzamento per l iniziativa, pur annotando che il testo traccia solo una cornicetta, rimettendo poi tutta la materia alla Giunta provinciale. Che in materia di cultura e spettacolo lascia a desiderare, vedi gestione del Santa Chiara, vedi scelta dei vertici della Fondazione Haydn, vedi la carenza di un teatro stabile come quello bolzanino. In questo settore c è un gap gravissimo da colmare. Giuseppe Filippin (Gruppo misto) ha giudicato troppo generiche le previsioni del testo di legge. Rodolfo Borga (Pdl) ha rammentato i gravissimi buchi d esercizio del Centro S.Chiara, ragione forse della scelta del Presidente Pacher di non istituire ora un Fondo di garanzia per le imprese dello spettacolo. Caterina Dominici (Patt) ha plaudito alla proposta della collega La scheda Margherita Cogo IL DIBATTITO OBIETTIVI: promozione dello spettacolo, con modifiche alla l.p. 15/2007 che disciplina le attività culturali. NORME: a) inserimento tra i principi e le finalità della legge del riconoscimento dello spettacolo Cogo e ha speso una parola a favore del livello qualitativo internazionale garantito alle stagioni del Centro S.Chiara dalla direzione Oss Noser. Walter Viola (Gruppo misto) ha spiegato di avere votato a favore dell articolo 2, l unico con una portata concreta in questo testo. Per il resto grandi proclami e poca benzina per fare davvero. Claudio Civettini (Lega): D accordo anch io con l articolo 2, il resto dell articolato è decisamente debole. Renzo Anderle (Upt) ha dato un giudizio molto positivo sul testo. Marco Sembenotti (Civica): Questa legge è ridondante, dice solo cose che erano già nelle leggi esistenti. Mi astengo e faccio poi notare che non solo lo spettacolo è Cenerentola dei bilanci Pat, basti pensare allo sport. Gli ordini del giorno N 1 (Cogo). La proposta di Margherita Cogo è stata approvata con 17 sì e 9 astensioni. Impegna la Giunta provinciale a tessere una rete tra i soggetti che fanno spettacolo dal vivo in Trentino, per promuovere un progetto capace di attingere ai bandi di finanziamento della cultura previsti dall Unione europea tra il 2014 e il 2020. Claudio Eccher (Civica) ha ricordato il ritardo cronico dell Italia nell utilizzo dei fondi europei. Sara Ferrari (Pd) ha plaudito al fatto che si ragiona dello spettacolo in ottica imprenditoriale ed economica. N 2 (Zeni). Accolta (16 sì, 2 no e 3 astenuti) anche la proposta che vede primo firmatario Luca Zeni (Pd). Il testo impegna la Giunta provinciale a sollecitare e aiutare il Comune di Trento a essere più coraggioso nel perseguire l obiettivo di avere una città più vivace, ricca di offerte culturali diffuse con musica dal vivo nelle piazze e nei locali ( ), anche utilizzando la leva fiscale (vedi Imup). Sul dispositivo poco stringente ha ironizzato Rodolfo Borga (Pdl) e anche per Walter Viola (Gruppo misto) non sta proprio in piedi un testo che si occupa tra l altro delle autonome scelte politiche di un singolo Comune. Franca Penasa (Gruppo misto) ha chiesto a Zeni di ritirare l iniziativa. Il presentatore ha replicato che l o.d.g. vale come sempre né più né meno che a dare un indirizzo politico. Claudio Civettini (Lega) e poi altri consiglieri di minoranza hanno dichiarato di non partecipare al voto. Approvata la proposta Dominici, ma dopo un radicale emendamento La ladinità nonesa sarà approfondita Con 21 sì e 4 astenuti, il Consiglio provinciale ha approvato una proposta di mozione in tema di ladinità della popolazione nonesa. Il testo presentato da Caterina Dominici (Patt) era forte di 13 firme (da ultimo quella di Sergio Muraro), trasversali agli schieramenti politici. La consigliera autonomista prima firmataria ha argomentato in aula come le ricerche storiche, archeologiche e archivistiche hanno permesso di confermare in modo inoppugnabile l origine ladina di buona parte della popolazione nonesa. Inizialmente il testo di mozione intendeva impegnare il governo provinciale ad attivarsi per le modifiche normative necessarie a introdurre nell ordinamento dell autonomia trentina una tutela della minoranza linguistica pari a quella dei ladini di Fassa. Dopo un ripetuto confronto con la Giunta Pacher e una sospensione ad hoc dei lavori, la proposta 546 oggi ha cambiato volto: il dispositivo ora punta a prendere atto del risultato del censimento 2011, con la relativa affermazione dell identità culturale e linguistica della gente nonesa e di Spormaggiore e Cavedago. L altro impegno è quello di promuovere un progetto di studio dello spettacolo, permetterà di fare economia e occupazione anche con il mondo dello spettacolo. Cogo ha detto anche di condividere gli emendamenti suggeriti dalla Giunta provinciale, tra i quali quello soppressivo dell articolo 3 del ddl 327/XIV (non si farà dunque il Fondo di garanzia autonomo per l accesso al credito delle imprese di spettacolo dal vivo). Cogo ha spiegato che in Commissione è maturata la convinzione che sia più opportuno fare riferimento al Fondo di garanzia già esistente per le imprese in generale. come componente essenziale della cultura, cui viene assicurata autonomia e libertà; b) inserimento di nuovi obiettivi oltre quelli già indicati dalla legge 15/2007. Quindi favorire ricerca e sperimentazione, promuovere formazione e aggiornamento del personale, favorire l imprenditoria giovanile e femminile nel campo dello spettacolo, nonché la collaborazione tra soggetti privi per l approfondimento scientifico delle caratteristiche identitarie dei nonesi ladini. La discussione Franca Penasa (Gruppo misto): secondo la consigliera solandra che ha ringraziato Dominici e l associazione Rezia, annunciando voto favorevole - la proposta di mozione è stata purtroppo ridotta a pochissima cosa, perché questa Provincia non vuole in realtà dare corso ai sacrosanti diritti dei nonesi. Luca Paternoster (Lega Nord Trentino): dopo una lunga serie di mediazioni ha detto anche il consigliere noneso - il testo è stato pesantemente svilito. Claudio Eccher (Civica): c è stato il censimento 2011 ed ora tutelare questa consistente minoranza è solo un dovere, tra l altro con il vantaggio di dare una motivazione ulteriore alla nostra specificità autonomistica. Voto sì per tenere desta l attenzione su questo tema. Rodolfo Borga (Pdl): ho troppo rispetto per i nonesi per prestarmi al giochetto di fingere il varo di un provvedimento concreto a favore della ladinità. Non parteciperò al voto. di un teatro e i gestori delle strutture, per la realizzazione di residenze temporanee. Figura anche la promozione del recupero del patrimonio storico e linguistico del teatro dialettale e della musica popolare; c) istituzione del Fondo unico per lo spettacolo per finanziare progetti che perseguano gli obiettivi di cui sopra. Caterina Dominici Luigi Chiocchetti (Ual): Il consigliere ladino fassano ha escluso che i ladini storici della valle di Fassa siano contrari a un percorso identitario di qualsiasi altra parte del territorio trentino, purchè compiuto senza strumentalizzazioni e forzature, indagando a fondo il sentimento identitario e di appartenenza della comunità, e nel rispetto delle norme statutarie e delle norme di attuazione che non consentono l applicazione tout court di una legge nazionale in materia di minoranze. I passaggi giuridici per il riconoscimento dello stesso status non vanno però saltati, la legge nazionale 482 non può essere applicata tout court, occorre passare dalle norme di attuazione dello Statuto di autonomia. Ecco perché la versione originaria della proposta di mozione non poteva starci, sì invece alla versione infine concordata. Al consigliere Chiocchetti ha ribattuto Franca Penasa, criticandolo per la poca generosità verso i ladini della valle di Non. Gianfranco Zanon (Gruppo misto): testo molto debole, ma lo voterò. Caterina Dominici (Patt): il dispositivo della mozione mantiene un consistente impegno per l amministrazione provinciale. Giuseppe Filippin (Gruppo misto): dispositivo ridicolo. Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino): nemmeno Dominici in realtà crede alla possibilità di equiparare i ladini nonesi a quelli fassani, ma intanto la consigliera ha trovato il modo per tenere alta l attenzione dei suoi concittadini. I nonesi sono vittime di strumentalizzazione, nobile trovo invece il sincero sforzo culturale di chi mi riferisco a Paternoster studia e approfondisce le origini storiche di questa valle e questa gente. Alessandro Savoi (Lega): non c è la volontà politica di fare passi avanti verso il riconoscimento istituzionale della latinità nonesa. Walter Viola (Gruppo misto): è stato partorito il topolino, questo testo è acqua calda e serve solo alla consigliera Dominici in vista del voto d autunno. Segue da pag. 6 Perché non si parla più dei lease back? Mauro Delladio (Pdl) Fino a poco tempo fa, afferma Mauro Delladio, la Giunta comunicava ogni concessione di lease back. Ora invece notizie su questo strumento non ne escono più da piazza Dante. C è un ripensamento? Oppure sono stati stipulati nuovi contratti ma non se n è data comunicazione? Inoltre, il consigliere chiede se per i lease back concessi dal 2007 al 2012 ci siano molte posizioni di sofferenza e a quanto ammonterebbero i crediti non onorati da parte delle aziende beneficiarie e i ritardi nei pagamenti. Non vi è stata alcuna lesione della trasparenza dell operato di Trentino Sviluppo ha risposto l assessore Olivi; semmai esiste una procedura burocratica snella che limita l intervento della Giunta a una sola delibera, lasciando all autonomia della società il compito di darvi attuazione in base alle regole prestabilite. Quanto alla rarefazione degli interventi di leaseback nell ultimo periodo, Olivi ha ricordato che queste operazioni non sono finanziate con risorse del bilancio provinciale, ma con il ricorso al mercato da parte di Trentino Sviluppo e quindi con appositi prestiti rimborsati con il provento delle rate di leasing. In una fase di evidente restrizione creditizia, è più difficile anche per Trentino Sviluppo acquisire finanziamenti a lungo termine a costo conveniente. E ciò implica un rallentamento di operazioni di notevole spessore finanziario come il leaseback. Per le imprese in mora con le rate di leaseback, i ritardi dipendono da difficoltà sopraggiunte del tutto comprensibili in questo periodo di crisi. Difficoltà, quindi, non prevedibili al momento della stipula del contratto, che viene sempre concluso con imprese in equilibrio economico. Olivi ha ricordato anche che questi interventi si possono definire a finanza protetta, perché in caso di persistente insolvenza del debitore, Trentino Sviluppo mantiene la proprietà di compendi produttivi interessanti per lo sviluppo industriale e la salvaguardia dell occupazione e capaci, quindi, di attrarre sul territorio attività sostitutive. Le aziende destinatarie di operazioni di leaseback negli ultimi 6 mesi sono: OMP Piccinelli di Storo per 1 milione e 651 mila euro; Premetal di Rovereto per 5 milioni 248 mila euro; Meccanica Cainelli di Volano per 3 milioni 575 mila euro; Lemur spa di Melegnano (Mi) con sede operativa ad Ala per 1 milione e 270 mila euro. L ammontare complessivo dei crediti non soddisfatti al 31 dicembre 2012 è pari a 1 milione 839.514,09 euro. Le situazioni in sofferenza e le relative misure adottate riguardano 6 imprese, mentre le aziende che corrispondono regolarmente il canone sono 16. Insoddisfatto Delladio: si ha l impressione ha osservato che alcuni leaseback siano serviti a tenere in piedi aziende decotte. Megli sarebbe stato intervenire dando 1000 euro al mese ad ogni lavoratore. C è stata poi una carenza di valutazione preventiva: poche settimane dopo aver ottenuto i finanziamenti qualche impresa li ha dirottati in Medio Oriente, o i titolari si sono comperati la barca. Queste operazioni inoltre servono solo a tamponare un malessere e in vista delle prossime elezioni provinciali. Sistema di sicurezza della Trento Malè Mario Magnani (Gruppo misto) Il sistema di sicurezza Atp (Automatic train protection) è stato installato sui treni della Trento Malè ma non è ancora stato messo in funzione. Nella migliore delle ipotesi l Atp sarà operativo il prossimo anno. Quindi Mario Magnani chiede di conoscere i motivi del ritardo e quali sono le iniziative per la sicurezza di Trentino Trasporti. Il sistema ATP ha risposto Pacher, che permette l arresto automatico dei treni qualora il semaforo non funzioni, sarà pronto ed entrerà in funzione entro quest anno. La sistemazione degli impianti sui treni è infatti completata e sta per concludersi quella aerea esterna. Occorre poi un adeguata formazione del personale. In ogni caso Pacher ha evidenziato che l Atp è un elemento aggiuntivo e non obbligatorio. E la sicurezza è già oggi garantita per i mezzi della Trento Malè. In attesa dell Atp, secondo Magnani andrebbero introdotti dei correttivi per garantire assistenza ai conducenti dei mezzi di trasporto, perché l errore umano è sempre possibile. Occorrerebbe quindi il supporto di altro personale evitando di aumentare i controlli sui conducenti. Ritardi nei rimborsi dei buoni Servizio Sara Ferrari (Pd) Perché ha chiesto la consigliera Ferrari per i rimborsi dei buoni di servizio, alle 120 associazioni e società che forniscono servizi educativi, vengono effettuati spesso oltre i 90 giorni previsti dalle disposizioni della Pat? E perché non effettuare i rimborsi entro 30 giorni come accade per altri pagamenti? Le disposizioni contrattuali prevedono ha risposto Pacher il pagamento dei corrispettivi entro 90 giorni dalla presentazione della documentazione. Questo normalmente avviene. Può però succedere che in dicembre e gennaio vi sia un rallentamento dei pagamenti. Ciò è dovuto a più concause: l attività di verifica di un numero molto alto di pratiche, una disponibilità di cassa limitata, oppure una non sempre coerente documentazione presentata. La previsione del pagamento a 30 giorni con il contratto attuale non è invece praticabile senza maggiori oneri a carico della Provincia. Il giro cassa, che non potrebbe superare 1 milione e 200 mila euro, oggi è di oltre 2 milioni di euro. La Provincia punterà quindi a una semplificazione delle procedure per eliminare i ritardi. Soddisfatta, Ferrari ha comunque ribadito l importanza di garantire il funzionamento di questo strumento anche qualora i fondi sociali europei non fossero più disponibili. Se infatti i soggetti erogatori troppo esposti con le banche non riuscissero più a sopravvivere, verrebbe meno un importantissimo servizio all infanzia. Continua a pag. 8

PAGINA 8 224 Il Consiglio provinciale ha respinto le proposte di modifica di Civettini e Filippin Segue da pag. 7 Trentini con la pensione minima Alessandro Savoi (Lega nord) Il capogruppo della Lega chiede alla Giunta quanti sono i pensionati trentini che vivono con la minima ; qual è il reddito pensionistico medio e quanti pensionati vivono sotto i mille euro al mese. Infine Alessandro Savoi chiede quale sia l andamento delle nuove pensioni negli ultimi 5 anni e quali le prospettive del 2013. L assessore Rossi ha fornito alcune tabelle. Da alcuni di questi prospetti risulta che nel 2012 sono stati 94.610 i pensionati trentini ai quali sono andati meno di 1.000 euro al mese. La maggior parte di questi (41.256) ha percepito una pensione compresa fra i 250 e i 499,99 euro, mentre 25.593 hanno incassato un importo compreso fra i 500 e i 749,99 euro al mese. Per 14.738 persone la pensione è stata pari a una cifra compresa fra 0 e 249,99 euro al mese, mentre i rimanenti 13.023 pensionati hanno ricevuto fra i 750 e i 999,99 euro al mese. Quanto al reddito pensionistico medio mensile suddiviso per genere, sul totale di 134.119 pensioni da 836,11 euro al mese, 78.939 donne hanno ricevuto in media 575,25 euro, mentre 55.180 uomini hanno ottenuto 1.209,28 euro. Anniversario Lenzi, Zandonai e Zortea Vittoria Agostini (Upt) Come mai ha chiesto la consigliera Agostini in occasione dell anniversario dell incidente aereo che costò la vita al consigliere Giovanni Battista Lenzi, al direttore dell Associazione Trentini nel Mondo Rino Zandonai e all ex Sindaco di Canal San Bovo, Luigi Zortea, l ufficio emigrazione della Provincia ha promosso un operazione commerciale con uno spettacolo teatrale previsto il 31 maggio a Borgo Valsugana, senza coinvolgere né alcuna realtà della cultura locale né l Associazione Trentini nel Mondo? La piece teatrale in questione ha risposto Pacher curata direttamente dalla Provincia e che riguarda l impero asburgico ed è riferita al prossimo anniversario della Grande Guerra, è dedicata alla comunità trentina di Stivor in Slovenia. Le due associazioni degli emigrati trentini all estero, informate e invitate, hanno già avvertito i circoli aderenti. E gran parte del cast è formato da attori trentini. A che punto è Cassa del Trentino 2? Andrea Rudari (PD) Il consigliere del Pd chiede alla Giunta a che punto si trova, a due anni di distanza dalla finanziaria da cui era stato previsto e approvata nel dicembre 2011, l iter per la costituzione di Cassa del Trentino 2, una società che verrebbe partecipata dai Comuni e che sarebbe utile per la continuità degli investimenti dei municipi trentini. La legge finanziaria 2013 ha risposto l assessore Mellarini ha introdotto alcune modifiche per rendere Cassa del Trentino 2 compatibile con le norme della spending review e perché possa operare come partecipata in via esclusiva dal Consorzio dei Comuni Trentini. Sono state anche previste le disposizioni necessarie per consentire a Cassa 2 l approvvigionamento sul mercato dei capitali con un sistema di garanzie attuato dagli stessi enti locali. Quanto all assetto istituzionale di Cassa 2, l ipotesi migliore è di fare del Consorzio dei Comuni Trentini il trade union tra i Comuni e il nuovo soggetto. Anche Banca d Italia si è detta disponibile a valutare questa proposta. Non appena ottenuto il chiarimento di alcuni aspetti operativi di rilievo chiesto dal Consorzio alla Provincia, si procederà con l attivazione delle fasi successive e in particolare all approvazione dello statuto societario di Cassa del Trentino 2, che è già stato predisposto. La possibilità per i Comuni di realizzare investimenti cofinanziati dalla Provincia ha concluso Mellarini è comunque garantita dalla disciplina transitoria, che prevede l erogazione delle risorse per il tramite di Cassa del Trentino spa. Rudari, soddisfatto, ha auspicato tempi brevi, perché l attesa dei Comuni per investimenti per lavori pubblici è alta. Centro di ricerca per l Itc? Caterina Dominici (Patt) La consigliera Dominici chiede alla Giunta di sapere quali settori del Centro tecnologico di ricerca per l Itc, nato dall intesa tra Trento Rise e Poste Italiane per sviluppare progetti innovativi, sono stati avviati, e quanti sono stati gli stanziamenti della Provincia per questa iniziativa.. Il protocollo d intesa ha risposto Pacher della durata di 3 anni firmato il 12 gennaio 2012 da Poste Italiane spa, Provincia (rappresentata dal dirigente del settore della ricerca), e associazione Trento Rise, prevede un comitato di coordinamento congiunto. Comitato che ha già portato ad alcune collaborazioni tra Poste Italiane e le istituzioni scientifiche trentine per progetti di ricerca nazionali e internazionali finanziati su selezione a base competitiva dal Ministero dell istruzione. Pacher ha sottolineato che non c è stato alcun impegno finanziario né da parte della Provincia né di altre istituzioni, perché il protocollo è finalizzato allo sviluppo congiunto di progetti di ricerca in aree di interesse comune. Si prevede per questo la partecipazione a bandi nazionali e internazionali indetti su base competitiva. E ha concluso: l apertura di un centro comune di Poste Italiane spa presso Trento Rise non ha, finora, comportato alcuna spesa da parte degli interessati. Soddisfatta Dominici: La Provincia non poteva fare di più. Ha tuttavia ricordato che alcuni soggetti, tra i quali anche scuole, hanno lamentato la mancata attivazione del Centro per il quale c è molto interesse. Nuova officina di Trentino Trasporti Mario Casna (Gruppo misto) La Giunta non pensa che la scelta progettuale di Trentino Trasporti di collocare a Spini di Gardolo, in una zona agricola di interesse primario, la Nuova officina per la manutenzione del materiale rotabile e relativa viabilità di accesso, sia da rivedere preferendo occupare invece un area con minor vocazione agricola e lontana dalle abitazioni? Se no, sono previste adeguate misure per contenere l inquinamento acustico e il disagio per chi abita nelle vicinanze? Continua a pag. 9 Referendum provinciali la legge resta così com è Il Consiglio ha concluso la prima tornata di Giugno respingendo dopo un lungo e acceso dibattito 2 disegni di legge, il primo di Civettini (Lega), il secondo di Filippin (misto), per modificare aspetti diversi della legge sui referendum provinciali. Finale tumultuoso con Savoi espulso dall aula dopo essere stato ripetutamente richiamato dal presidente Dorigatti per aver trasceso nelle espressioni rivolte alla collega Cogo. Altre scintille con rissa verbale tra Civettini e Dominici poco prima del voto conclusivo, che ha bocciato entrambi i disegni di legge con 18 voti contrari e 11 a favore. Finale tumultuoso savoi sospeso dall aula Nelle dichiarazioni di voto, Savoi (Lega) ha tuonato contro l incapacità della maggioranza di valorizzare i ladini di Fassa grazie ai quali abbiamo l autonomia. A questo punto il consigliere ha iniziato ad inveire contro la collega Cogo con toni giudicati inammissibili dal presidente Dorigatti che ha sospeso la seduta e convocato l ufficio di presidenza. Al rientro in aula dopo la riunione, Dorigatti ha annunciato la decisione di sospendere dall aula il consigliere Savoi per la parte rimanente della seduta, per il doppio richiamo ricevuto in ragione del disturbo CIVETTINI: per le minoranze linguistiche meno firme Per Savoi (Lega) la legge sui referendum provinciali fa schifo, come ha dimostrato la consultazione promossa dalla Lega per la cancellazione delle Comunità di valle, fallita a causa della data (30 aprile 2012, a cavallo di un ponte festivo) scelta dal presidente della Provincia per impedire il raggiungimento del quorum. Assurdo anche il numero di firme richiesto alle minoranze linguistiche per promuovere un referendum ( pretendere di raccogliere 1.500 firme in val di Fassa pari a un quarto degli elettori visto che gli abitanti sono poco più di 7.000 equivale, in proporzione, a dover acquisirne 8 milioni per un referendum nazionale ). Eccher (Civica) si è pronunciato a favore dei 2 disegni di legge a partire da quello di Filippin, anche se i referendum andrebbero promossi solo su argomenti importanti e non emozionali, per non abusarne (com è accaduto con i 2 referendum promossi solo in Italia contro il nucleare). Giusta anche la modifica per favorire i referendum delle minoranze linguistiche ( Tutti noi coccoliamo le minoranze, ma solo quando ci fa comodo ). Chiocchetti (Ual), esponente ladino di Fassa, ha difeso l attuale legislazione provinciale che già tutela adeguatamente i diritti delle minoranze linguistiche anche in materia di referendum. Ha poi citato il no al disegno di legge espresso anche dal Consiglio delle autonomie locali. Proprio perché in gioco vi è la difesa delle minoranze linguistiche, la legge Claudio Civettini arrecato ai lavori (in questo caso il regolamento prevede l espulsione dall aula). Cogo si è lamentata del fatto che non sia stata stigmatizzata la violenza verbale nei suoi confronti. D accordo con lei si è detta anche Ferrari (Pd). Morandini ha osservato che Savoi ha partecipato alla riunione dell ufficio di presidenza dichiarando lui stesso di sospendersi. Prima del voto Civettini ha dichiarato che la Lega è favore delle minoranze linguistiche fassane e anche nonese perché possano decidere il proprio futuro. Dominici (Patt). Nell illustrare il primo provvedimento, che propone in sostanza di agevolare la promozione delle tre tipologie di referendum disciplinate dalla legislazione provinciale, abbassando da 1.500 a 500 il numero di firme richiesto per ottenere la consultazione quando sono le minoranze linguistiche trentine a chiedere di potersi pronunciare su questioni di loro interesse, Civettini ha chiesto più poteri decisionali a queste popolazioni: Perché non accettare che sui temi che riguardano ad esempio la Val di Fassa possa decidere la popolazione della Val di Fassa? dovrebbe essere ancora più restrittiva sui referendum. L assessore Gilmozzi per conto della Giunta ha sottolineato l importanza dell elemento identitario quando si parla delle minoranze linguistiche del nostro territorio, che sono motivo di orgoglio della nostra autonomia. Per tutelare questo patrimonio identitario la legge provinciale esclude il referendum in materia di minoranze linguistiche, a meno che non siano esse a chiedere la consultazione, e in questo caso è appositamente richiesto un numero di firme alto ma non irrangiugibile. Ridurre il quorum per il referendum delle minoranze al quorum di qualsiasi altro referendum sarebbe sbagliato. Il ricorso al referendum va limitato ai casi nei quali un alto numero di abitanti di quelle popolazioni vogliano servirsi di questo strumento. Quanto al disegno di IL DIBATTITO FILIPPIN: il Consiglio un ruolo super partes legge di Filippin sul potere di indizione del referendum, Gilmozzi ha rivendicato al presidente della Provincia questo compito in nome della necessità di distinguere questo ruolo da quello del presidente del Consiglio provinciale. Dominici (Patt) ha condiviso pienamente, da ladina nonesa, gli argomenti evidenziati dall assessore, ricordando che anche in provincia di Bolzano non si prevedono referendum per le minoranze. Morandini (PdL) ha ricordato che il referendum è uno strumento di democrazia diretta sul quale i cittadini hanno spesso le armi spuntate, per cui è giusto facilitare il ricorso a queste consultazioni. E ha invitato il presidente del Consiglio a non perdere l occasione di rivendicare il compito di indire i referendum, proprio perché riguardano la materia legislativa. Secondo Borga (PdL) il disegno Giuseppe Filippin E ha concluso ingaggiando un duro alterco con Caterina Dominici. Nella successiva seduta, in apertura dei lavori, Alessandro Savoi è intervenuto per chiedere formalmente scusa alla Collega Cogo e a tutta l aula per le proprie intemperanze verbali che lo avevano portato al provvedimento di sospensione. Filippin ha espresso stupore per la chiusura dimostrata dalla maggioranza di fronte alla sua proposta legislativa, che prevede l introduzione di un fondamentale elemento di democrazia. In sintesi, il provvedimento di Filippin chiede di modificare la legge provinciale affinché il decreto di indizione del referendum sia emanato dal presidente del Consiglio provinciale e non più dal presidente della Giunta provinciale. Quest ultimo, infatti, non avrebbe un ruolo super partes quando si tratta di referendum abrogativi di leggi provinciali volute dall esecutivo. di legge di Filippin è elementare e non c è ragione che giustifichi una mancata approvazione. Ha inoltre messo in guardia dal controllo spesso asfissiante della Provincia sulla popolazione. Casna (misto) ha invitato a non aver paura di confrontarsi con la gente attraverso i referendum. Quanto al potere di indire queste consultazioni, è opportuno che questa responsabilità si affidata a un autorità terza per fugare dubbi sull operato della Provincia e alimentare la fiducia nelle istituzioni. Anderle (Upt) ha ricordato che non a caso dal 2003 la legislazione provinciale prevede una disciplina specifica in materia di referendum per le minoranze linguistiche, a tutela di queste particolari popolazioni. Cogo (Pd) ha evidenziato che la responsabilità di indire i referendum deve rimanere in capo al presidente della Giunta per le gravi incombenze organizzative di cui l esecutivo provinciale, e non il Consiglio, deve farsi carico. Nelle repliche Civettini ha attaccato Dominici che ha rinunciato ad accordare più potere alle minoranze pur di portare a casa il riconoscimento dei ladini nonesi per ottenere 400 voti in più alle elezioni. Filippin ha stigmatizzato la non discontinuità politica del Pd nel voler difendere lo strapotere del capo dell esecutivo anche nell indizione del referendum ( per questo non siete degni di guidare la Provincia e lascerete ancora ad altri il ruolo di presidente ).

224 PAGINA 9 Approvate all unanimità le nuove norme proposte da Giorgio Leonardi Concessioni idroelettriche con procedure più trasparenti La Giorgio Leonardi IL DIBATTITO I sindacati della scuola hanno incontrato i consiglieri provinciali Asili: allarme rosso per i tagli in arrivo C è grande preoccupazione, tra gli operatori, per l impatto che avranno sul mondo della trentina i tagli previsti dall imminente manovra finanziaria provinciale 2014. Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali trentine hanno incontrato i consiglieri provinciali in margine ai lavori d aula: un incontro affollato, cui ha preso parte una numerosa rappresentanza dell assemblea legislativa. Il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, ha offerto agli interlocutori tutto l ascolto possibile: il tema sul tappeto è quello del budget che viene ritagliato nel bilancio preventivo, il cui documento verrà illustrato proprio domani pomeriggio dal Presidente Pacher alla Prima Commissione legislativa. Per quanto si tratti di un bilancio tecnico di fine legislatura, l onda lunga della riorganizzazione della macchina provinciale avanza inesorabile: i sindacati parlano di 4 milioni e mezzo di euro in meno nel prossimo anno scolastico: 3 milioni a carico della scuola dell infanzia, 1,5 a scapito del personale a.t.a. (assistenti tecnici amministrativi, quindi bidelli e segreterie) dalle scuole elementari alle superiori. Nell arco del prossimo triennio si teme poi un ulteriore taglio pari a 1,5 milioni di euro a spese del settore asili. È stato per primo Pietro Di Fiore, segretario Uil scuola, a spiegare che siamo a una svolta: le finanze della Pat sono in drastico calo e non si può più rinviare una riflessione profonda sugli standard qualitativi che vogliamo garantire all istruzione in Trentino. Abbiate a cuore la scuola, è stato l appello di Di Fiore, che ha lamentato l indisponibilità al confronto del governo provinciale. In questo momento non c è una trattativa aperta e per settembre si teme un impatto molto grave sul servizio pubblico. Un esempio: potrebbero venire a Il Consiglio provinciale ha approvato all unanimità, il disegno di legge proposto da Giorgio Leonardi, costituito di un unico emendamento sostitutivo, che introduce norme di trasparenza nelle procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche. Non si vuole accusare di mancanza di chiarezza la Provincia tuttavia, ha detto Giorgio Leonardi nell illustrare il proprio disegno di legge, il presente documento, a integrazione delle norme in materia, introduce misure per la trasparenza nelle concessioni di derivazioni a scopo idroelettrico. Individuare con certezza l identità delle persone fisiche sia direttamente che attraverso l individuazione dei soggetti nascosti dietro le fiduciarie titolari di concessioni: questo l obiettivo L incontro delle organizzazioni sindacali con i Consiglieri provinciali mancare le ausiliarie che sorvegliano la nanna dei bambini. Silvia Bertola (Uil Fp) ha detto che in 4 anni gli iscritti agli asili sono cresciuti di 346 unità, ma per converso il 14 giugno la Giunta provinciale ha approvato un piano annuale per la scuola dell infanzia che riduce i fondi a 90.957.000 euro (erano 93.174.481 nel 2012/2013 e 94.397.000 nel 2010/2011). I tagli vengono operati peraltro senza rinunciare a spese come quelle per i formatori esterni e senza aprire un ragionamento sugli asili più piccoli e costosi (un esempio: se l asilo Vannetti di Rovereto costa 5267 euro dell unico articolo che interviene condizionando il futuro rilascio di concessioni (comma 1), mentre è stata stralciata la norma che prevedeva nel testo originale di imporre alle società attualmente concessionarie di rendere nota entro 30 giorni l identità dei fiducianti (comma 2), a pena di revoca della concessione (comma 3). L articolo è infatti stato sostituito da un unico emendamento. Il parere favorevole da parte della Giunta anticipato da Alberto Pacher è stato apprezzato da Pino Morandini che ha definito questo un disegno di legge che tocca un nervo scoperto e che asseconda una necessità nel nome dell obbligo alla trasparenza, che dovrebbe essere il criterio ispiratore di tutti i rapporti della pubblica amministrazione. Una proposta che sfonda una porta aperta ha detto Franca Penasa che si è dichiarata da sempre paladina della trasparenza nell esercizio delle competenze provinciali. Simili le considerazioni del collega Claudio Civettini. Per l esperienza maturata nel tempo posso dire che la gestione delle concessioni è sempre avvenuta in maniera chiara, ha esordito Renzo Anderle che tuttavia ha accolto con favore l introduzione di ulteriore trasparenza previsto da questa norma. Anche Caterina Dominici ha apprezzato la previsione normativa di Leonardi nella direzione della trasparenza. Un disegno di legge utile, che colma una lacuna ha detto Marco Sembenotti che tuttavia ha evidenziato la diversità del testo trattato in commissione rispetto a quello oggi in discussione. In questo viene infatti cassata la retroattività della trasparenza (comma 2), ovvero dell obbligo di comunicazione dei fiducianti anche per le concessioni in corso: abbiamo fatto un passo peggiorativo rispetto alla norma nazionale e mi chiedo il perché. Lo stesso dicasi per il comma 3 che prevedeva il ritiro della concessione in caso di mancata comunicazione. Cosa succede ora a chi non rispetta la norma prevista dal primo comma? Lo ha spiegato Alberto Pacher: l identità dei fiducianti deve essere resa nota prima dell attribuzione della concessione. Rientra poi tra i disciplinari di concessione che l infrazione della legge prevede sanzioni di diversa gravità fino ad arrivare alla revoca della stessa. Per quanto riguarda l applicazione retroattiva si rischiano di creare contenziosi su concessioni già in essere che fanno già riferimento ad una norma precisa. Si è dunque pensato a questa come ad un introduzione graduale. a bambino, quello di Nanno ne costa 13.313 e quello di Ranzo ne costa 11.512). Stefania Galli (segretaria Cisl scuola), Ennio Montefusco (Antes scuola), Antonietta Pellegrino (Cisl scuola) hanno spiegato i disagi del personale scolastico: non si prospetta alcuna stabilizzazione dei precari, gli stipendi sono i più bassi del settore, i contratti sono fermi da anni. A pagare un dazio particolarmente pesante sono gli assistenti tecnici amministrativi (ata). I consiglieri provinciali hanno garantito massima allerta. Margherita Cogo (Pd) ha detto che domani in I Commissione vorrà capire il reale peso dei tagli, posto che si era parlato di 700 mila euro e non di 4,5 milioni. Claudio Civettini (Lega) ha osservato che l unico metodo accettabile è quello del dialogo con le parti, Bruno Firmani (Idv) ha ammonito che siamo davvero alla resa dei conti e occorre ragionare sul come di tagli che sono ineludibili. Sono intervenuti anche Sara Ferrari (Pd), Luca Zeni (Pd), Franca Penasa (Gruppo misto) e Caterina Dominici (Patt), la richiesta al governo provinciale sarà quella di calibrare i tagli in modo lungimirante e con il metodo del confronto. Segue da pag. 8 risposta di Pacher: La necessità della nuova officina ferroviaria per Trentino Trasporti nasce dai problemi provocati da quella attuale che si trova in via Secondo da Trento, in pieno centro cittadino. Anche a seguito delle forti pressioni da parte della popolazione si è trovata quest area a Spini a sud dell area industriale e che il Comune ha destinato a servizi ferroviario. Arriverà un binario e l officina è studiata per l espansione ferroviaria di Trentino trasporti. Ci sono in vista miglioramenti paesaggistici e per abbattimento dell impatto acustico concordati con Conferenza dei servizi. Casna ha risposto che si costruisce in una zona d interesse agricolo primario e troppo vicino ad abitazioni. Almeno prendo atto che ci sono iniziative per ridurre l impatto acustico. Cavalese: depotenziati pediatria e ostetricia? Luigi Chiocchetti (Ual) La Giunta ha effettivamente la volontà di dimensionare le unità operative di pediatria e ostetricia dell Ospedale di Cavalese? E vi è l intenzione di ripristinare l assistenza prestata dal personale infermieristico e ostetrico in Val di Fassa una volta alla settimana e non solo due al mese come oggi? Il tema di pediatria e ostetricia nell ospedale di Cavalese ha detto l assessore Rossi è speculare a quelli di Cles e Tione. È difficile trovare pediatri soprattutto per i nostri ospedali di valle, i concorsi vanno spesso deserti e quindi il Santa Chiara deve assumere la capacità di servizi a rete per coprire gli ospedali di valle. In attesa di realizzare il piano di miglioramento dell Azienda sanitaria adotta questa logica dei servizi a rete, ma fino a introduzione di questo Piano non è previsto alcun ridimensionamento di pediatria a Cavalese che verrà coperto con personale a pronta disponibilità e in libera professione.. Per ostetricia Cavalese e Tione saranno al centro di una sperimentazione per quanto riguarda il pre parto e post parto da affidare a personale ostetrico e si rivede il servizio delle ostetriche a domicilio che può essere svolto da pediatri in libera scelta. C è ridimensionamento ma c è in vista un programma di espansione dei servizi per pre parto e post parto con personale ostetrico. Chiocchetti, soddisfatto dalla risposta, ha sottolineato la preoccupazione per il calo della presenza del pediatra da una volta in settimana a due volte al mese in Val di Fassa. L iniquità dell assegno di cura Claudio Eccher (Civica) Per l assegno di cura ai non autosufficienti, mentre gli 80-125 euro riconosciuti a chi ha un livello di minore gravità non cambia la situazione, i 400-800 euro destinati a chi è giudicato di massima gravità non è un aiuto sufficiente ai fini dell assistenza domiciliare. Per risolvere questo problema di equità Eccher ha chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno rivedere i criteri di erogazione dei contributi e anche la loro entità per rispondere ai bisogni di chi oggi non ha un sostegno economico adeguato. La risposta dell assessore Rossi: Sull assegno di cura va detto che gli importi si sommano all indennità di accompagnamento per i non autosufficienti che è di 550 euro ai quali quindi, male che vada, si aggiungono, con l assegno di cura, 80 euro. Ciò che Rossi contesta è che si parli del fallimento di questo strumento. Siamo stati prudenti ha detto nell assegnare questa risorsa e questa prudenza ci consente di rivedere importi e accessi per fare entrare un maggior numero di persone. Eccher ha risposto che l assegno di cura non è stato un flop, ma l obiettivo di far restare i non autosufficienti a casa questo non è stato raggiunto. Un quarto livello di gravità costa tantissimo alle famiglie e a questi livelli di gravità va dato un aiuto maggiore, altrimenti le famiglie ricoverano gli anziani nelle Rsa con costi altissimi per il pubblico. Ottanta euro in più al mese non servono ed è sbagliato dare poco a tutti. Costi al Festival dell Ecomia Giorgio Leonardi (PdL) Quanto ha speso la Provincia per la presenza di Roberto Saviano in veste di oratore durante l edizione del Festival dell Economia che si è concluso nei giorni scorsi (con spese per compensi e ospitalità di 339 mila euro)? La risposta di Pacher: L ospitalità di Saviano e scorta è costata 730 euro, mentre per la partecipazione non era previsto alcun compenso. Leonardi ha risposto: Avete voluto fare propaganda ad un falso profeta. Anche se l ombra della camorra sugli appalti nell A22 c è, come è stato ricordato anche in Consiglio regionale. Ma dire che su autostrada passa la droga è come dire che sulle ferrovie passano i treni. Mi auguro che certi personaggi non vengano più invitati al Festival che, visti anche i costi, dovrebbe dare più spazio a chi lavora senza tanti clamori. Allargamento della ZTL a Rovereto Claudio Civettini (Lega Nord) L allargamento della zona Ztl di Rovereto, che comporterà lavori della durata di tre mesi, potrebbe portare alla serrata dei commercianti del centro storico. Il consigliere della Lega ha chiesto all assessore come intenda confrontarsi con le categorie e l amministrazione di Rovereto. La risposta dell assessore Olivi: La scelta del Comune attiene ad un ambito di autonomia dell amministrazione. È apprezzabile dell interrogazione lo sforzo per evitare una radicalizzazione del rapporto tra amministrazione e imprese. Ma la Pat ha fatto molto per rendere attrattivi i centri storici: con la deprogrammazione dei contingenti, l abrogazione dell obbligo di realizzare parcheggi pertinenziali e con i contributi Pat per i consorzi come Rovereto in centro: il 40% su 300 mila euro annui. La Pat ha affermato compie un attività proattiva ma i comuni hanno una loro visione sulle quali non possiamo esprimere giudizi. Ma serve una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Civettini ha risposto che non si possono lasciare in mano le città a maggioranze folli. Dev esserci possibilità di intervenire ha detto dove ci sono situazioni schizofreniche. Serve un trattamento sanitario per chi non sa amministrare. Continua a pag. 10

PAGINA 10 Segue da pag. 9 Lotta per salvare i castagneti Nerio Giovanazzi (AT) Quali sono i risultati della lotta biologica messa in atto dall Istituto S. Michele contro i parassiti, soprattutto contro la vespa cinese, che hanno provocato gravi danni ai castagneti? La Provincia; ha risposto l assessore Mellarini, ha stanziato 40 mila euro per l introduzione di un insetto antagonista della vespa cinese. È stata creata un area di moltiplicazione a Camp Picol di Nago Torbole per il parassitoide. Il primo rilascio dell insetto antagonista alla vespa è stato effettuato nell aprile 2012 e successivamente lanci sono stati effettuati a Condino, Castione, Bolentino e Cembra. Il parassitoide ha dato buoni risultati nonostante i problemi di riproduzione. Il Ministero, ha ricordato Mellarini, ha concesso un secondo finanziamento per contrastare i parassiti del castagno. Aborti farmacologici Firmani (IdV) Secondo Firmani, gli aborti farmacologici in Trentino sono calati di numero (38 su un totale di 295 nel 2012, erano 152 su 373 del 2006) probabilmente perché il protocollo dell Azienda sanitaria trentina prevede il ricovero delle donne che si sono sottoposte al trattamento farmacologico per tre giorni e non il semplice day hospital di poche ore previsto in altre regioni d Italia. A fronte di ciò l assessore non ritiene opportuno introdurre il day hospital anche da noi per gli aborti farmacologici? La risposta dell assessore Rossi: Nella prima fase dell introduzione della Ru 486 le pazienti venivano ricoverate in day hospital ma con parere del Consorzio superiore di Sanità del 18 marzo 2010 che prevedeva un ricovero di tre giorni per le donne sottoposte ad aborto farmacologico e soprattutto con linee di indirizzo ministeriale che hanno confermato la necessità del ricovero, l assessorato ha dato indicazione Azienda di uniformarsi alle decisioni ministeriali a tutela delle pazienti e dei medici. Come del resto avviene in Veneto e Lombardia. Rossi ha ricordato che al Santa Chiara le auto dimissioni al primo giorno di ricovero delle donne sottoposto a questo tipo di trattamento è del 50%. Dati dicono che in provincia sono stati effettuati 23 aborti farmacologici nel 2010, 32 nel 2011 e 38 lo scorso anno. Non ci sono stati decrementi negli ultimi tre anni ma solo rispetto sono sul lungo periodo perché questo servizio, prima delle direttive ministeriali, era maggiormente accessibile.. Firmani ha risposto che Umbria e Toscana applicano il day hospital perché non qui in una provincia autonoma? Rotatoria di Dermulo Caterina Dominici (PATT) Auspicando che venga realizzato un nuovo progetto per la rotatoria di Dermulo (scelta ribadita, ha ricordato la consigliera Dominici, dall assessore Gilmozzi), quali tempi sono previsti per redigerlo e che cifre verranno stanziate per la sua realizzazione? Sono state proposte, ha ricordato Pacher, diverse soluzioni incentrate sulla rotatoria. Progetti sottoposti ai comuni, alla Comunità, sindaci e categorie interessate e la discussione é ancora in corso. Ma, ha ricordato Pacher, se ci fosse stata maggior determinazione a livello locale il cantiere sarebbe già aperto. L introduzione di un intera area commerciale da acquisire ha allungato i tempi e non è stata possibile introdurre l opera nei programmi di quest anno. Ci sono approfondimenti in corso che possono cambiare anche le previsioni finanziarie. Ma ha affermato l assessore, se ci sarà l ok locale, in 5-6 mesi si potrebbe partire con l appalto perché il livello del progetto è già molto avanzato. Ma per l impegno finanziario si deve aspettare per sapere quali saranno le soluzioni che verranno adottate. Soddisfatta la consigliera che auspica un rafforzamento del finanziamento previsto per quest opera. Elisoccorso nei paesi del Tesino Sergio Muraro (Patt) Muraro voleva sapere se la Giunta non consideri necessario dare assoluta priorità alla realizzazione delle piazzole attrezzate per l atterraggio e il decollo dell elisoccorso nei paesi più periferici come il Tesino, distanti anche 70 chilometri da Trento, per superare in tal modo le difficoltà di accesso al servizio sanitario, in particolare quando si tratta di effettuare interventi chirurgici urgenti notturni che con la riorganizzazione dei presidi ospedalieri non si possono più effettuare il nosocomio di Borgo. Il programma di dotazione di piazzole per il volo notturno, ha ricordato l assessore Rossi, è stato ultimato. Il Tesino non incluso nel programma per motivi tecnici e perché l uso della piazzola di Borgo non implica un forte allungamento dei tempi di soccorso. Ma, ha detto l assessore, è ragionevole pensare di inserire il Tesino nei piani per la realizzazione di ulteriori piazzole soprattutto dopo l introduzione dei nuovi elicotteri più affidabili per il volo nelle ore notturne. Graduatoria laureati in quarta fascia Franca Penasa (Gruppo misto) La legge finanziaria 25 del 2013 ha tra l altro previsto la possibilità di inserire nella graduatoria per l insegnamento scolastico anche gli aspiranti docenti che pur avendo conseguito l abilitazione ed essendo in possesso dei titoli di studio necessari, sarebbero rimasti esclusi. Quando sarà adottato il regolamento attuativo della norma che prevede l inserimento dei laureati in quarta fascia? L assessore Dalmaso ha confermato che la legge 25 è pienamente in vigore, annunciando l intenzione della Giunta di attuare con regolamento entro l autunno l articolo relativo alla quarta fascia della graduatoria. Per Penasa questa risposta sembra una presa in giro, perché a ottobre scade la legislatura. Inoltre molte professionalità acquisite per l Irpase, istituto che sembrava morto ed è stata fatto risorgere, provengono dalla Fondazione Agnelli, impegnata a servizio della scuola privata. La Giunta ha concluso dovrebbe invece dare lavoro ai nostri laureati. Per questo la quarta fascia è da considerare la prima emergenza cui rispondere. Continua a pag. 11 224 Respinti i disegni di legge di Rodolfo Borga e Marco Sembenotti Coop. internazionale I fondi non si toccano IL DIBATTITO Il consigliere Michele Nardelli ha espresso tristezza e rammarico, legati al fatto che si parli di cooperazione internazionale per motivi come questi invece che per la qualità straordinaria delle esperienze messe in campo e delle relazioni intrecciate grazie a queste attività. Se questa terra è conosciuta nel mondo si deve alla sua sensibilità più che alla sua generosità: una sensibilità molto radicata, ha ricordato Nardelli, messa in atto dalle numerose associazioni coinvolte, ma che va anche oltre i cosiddetti professionisti della cooperazione internazionale. La cooperazione è a suo avviso un investimento in termini di apertura e di crescita di un territorio. E per fare questo servono anche formazione, pubblicità e informazione. Nardelli ha concluso sostenendo la legge come formulata attualmente senza ricorso ad alcuna modifica. Nel 2005, quando fu varata la legge, si interpretò ha osservato Alberto Pacher una assunzione di responsabilità del tutto condivisibile. C è una sensibilità internazionale che sottende quel testo che vale tutt ora, ha proseguito: una previsione che altrove non c è, ma che è per noi motivo di vanto. Mi chiedo: se gli stati nazionali adottassero uno schema come questo forse che le cose non andrebbero meglio? Il mantenimento della soglia minima è indicativo della nostra capacità di assumerci una responsabilità nel riconoscerne la centralità, ha concluso. Franca Penasa ha esordito stigmatizzando l ennesima concomitanza di Consiglio provinciale e Consiglio delle autonomie. Sulle due proposte: seppur umanamente condivisibili l impegno e l attenzione verso situazioni di disagio e dunque lo spirito di solidarietà e carità che sottendono le iniziative in materia di cooperazione internazionale, dobbiamo registrare che spesso queste buone cause sono strumentalizzate a fini elettorali o ad altri interessi di natura anche meno onorevole e sicuramente non del tutto legittimi. La consigliera del Misto ha espresso sdegno per come viene amministrata la materia in questione e si è detta contraria al vincolo fisso al bilancio previsto dalle norme in vigore. Teniamo su il palco fino alle elezioni di ottobre, ma dopo? Qui si è costruito un business di convenienza elettorale (ed altro) fondato sul sistema della solidarietà internazionale e su condizioni umanamente non criticabili ha terminato esprimendo sostegno alle modifiche apportate dai colleghi. Qui nessuno vuole privare le associazioni di fondi, si tratta solo di fare un po di chiarezza, ha spiegato il capogruppo della Lega Alessandro Savoi, riprendendo i contenuti già espressi dal collega Borga. Nel momento in cui si tagliano risorse a sanità, scuola, cultura, lavoro è doveroso incidere anche in questo campo, a maggior ragione in Presentato dal consigliere Rodolfo Borga, un ordine del giorno che prevede una diversa modalità di gestione dei soldi destinati alla solidarietà internazionale che limiterebbe il potere discrezionale del politico e farebbe un po di chiarezza in quel rapporto distorto con i beneficiari dei fondi messi a disposizione. L ordine del giorno prevede, a partire da quest anno, di aumentare le risorse destinate alle associazioni erodendo quelle autogestite dall assessore: il 70% di 11 milioni di euro destinati al comparto vengono destinati alle associazioni, invertendo così gli equilibri. Con 18 voti contrari e 13 favorevoli, il Consiglio ha respinto i due disegni di legge Borga e Sembenotti, di modifica alle norme vigenti in materia di cooperazione internazionale. In misura diversa le proposte di Borga e di Sembenotti, incidevano sul vincolo percentuale fisso dell 0,25 del bilancio provinciale, attualmente assegnato al comparto. Mentre Sembenotti chiedeva la cancellazione del vincolo, Borga ne indicava una riduzione dallo 0,25 al 0,20%. Respinti di due disegni di legge è stato invece approvato il primo punto del dispositivo dell unico ordine del giorno al disegno di legge Borga che prevede di destinare il 70% dei fondi ai progetti delle associazioni. Sono intervenuti in dichiarazione di voto Bruno Firmani (il Trentino non può risolvere i problemi del mondo), Roberto Bombarda (esprimo voto contrario perché sono convinto della legge del 2005 che a suo tempo ho votato: una legge distintiva della quale essere orgogliosi, che ci restituisce molto in termini di valori e benefici non economicamente quantificabili), Franca Penasa (sostengo la proposta perché sottrae la solidarietà internazionale e il volontariato alla speculazione politica che se ne fa) Mario Casna (contrario). Il disegno di legge Borga è stato respinto come detto con 13 favorevoli e 18 contrari. La proposta Sembenotti è stata respinta con gli stessi numeri a scrutinio segreto. una situazione grave come quella in corso. Andiamo allora a vedere come vengono spese le risorse e Rodolfo Borga ha precisato che non un solo euro verrebbe tolto alle associazioni trentine a seguito dell approvazione di questo disegno di legge. Non sono contrario all attività di cooperazione internazionale, tanto che da sindaco ho addirittura modestamente aumentato il capitolo destinato a questi fini. Il mio obiettivo ha spiegato Borga è piuttosto quello di indirizzare correttamente le spese a sostegno delle iniziative in questione che sono attualmente utilizzate con finalità diverse da quelle previste. Nello specifico, le spese si possono distinguere le spese per iniziative che si traducono in interventi concreti e quelle che riguardano interventi come la formazione, la pubblicità e l informazione, ovvero con incidenza molto meno diretta pur comportando l impiego di ORDINE DEL GIORNO APPROVATO Borga: non tagliare ma razionalizzare Rodolfo Borga ingenti risorse. La proposta contenuta nel suo disegno di legge è quella di rivedere, perdipiù in una situazione contingente come quella attuale, la percentuale delle risorse del bilancio provinciale destinate alla cooperazione internazionale: non più una quota non inferiore allo 0,25% come risulta essere attualmente, ma una quota non superiore allo 0,20%. L esponente del PdL ha elencato spese specifiche e una serie di incarichi destinati ad iniziative e soggetti che poco hanno a che fare con la solidarietà internazionale e che potrebbero essere almeno in parte sforbiciate: in un momento in cui si tagliano fondi alla sanità, alle politiche sociali, alla scuola possiamo anche parlare di ridurre anche alcune delle spese discrezionali dell assessore Beltrami ha tuonato Borga. Sembenotti: risorse in base alle esigenze puntuale e giusta L analisi di Borga sui soldi sprecati dall assessore Beltrami, lascia il tempo che trova a parere di Sembenotti, proponente dell altro disegno di legge di modifica delle norme in materia. Attualmente viene destinata alla solidarietà internazionale dalla legge 4/2005 una quota fissa dello 25%, precisa il Marco Sembenotti consigliere della Civica. La sua proposta prevede di cancellare il vincolo senza entrare nel merito ed abrogare il comma 1 dell articolo 18 che definisce il vincolo fisso da destinare alla solidarietà internazionale. Vale a dire che le risorse verrebbero assegnate anno per anno sulla base delle reali esigenze e non definite a priori in termini percentuali. Contraria all ordine del giorno la consigliera Cogo, mentre il consigliere Lunelli ha espresso sostegno al punto 1 del dispositivo, chiedendone la votazione per parti separate di premessa, punti 1 e 2 del dispositivo. Favorevoli Savoi, Morandini e Casna. È del tutto evidente, ha precisato Borga, che rimane in essere l impegno politico, aldilà delle disquisizioni giuridiche che di fatto dichiarano nulla l efficacia dell ordine del giorno nel momento in cui viene respinta la proposta di legge. Approvato il punto 1 del dispositivo con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto. distribuiamole in maniera più etica e sensata. L unico comparto con una quota fissa da spendere : dovremmo chiederci quale sia il senso di questa supposta rigidità del settore della solidarietà internazionale, ha detto Mattia Civico. La nostra autonomia è uno straordinario strumento di autogoverno, ma dobbiamo stare attenti a non confonderlo con una presunzione di autosufficienza, pena una povertà relazionale, ed in ultima analisi economica, della nostra comunità. Qui si tratta di respirare internamento con un polmone ed esternamente con un altro, senza chiudersi nei confini del nostro territorio, quanto difendendo l impegno verso gli altri. Non si tratta di esprimere aridità di pensiero o fare voli pindarici sul senso della solidarietà internazionale ha esordito Walter Viola. Io ho firmato e votato questo disegno di legge perché penso che vada valorizzata la finalità ultima della solidarietà internazionale. La Provincia deve fare un passo indietro e lasciare che le organizzazioni dedicate si assumano loro stesse le loro responsabilità. I finanziamenti ai soggetti della cooperazione non vanno toccati, ma va posta maggiore attenzione all utilizzo delle risorse discrezionali della Provincia verso attività accessorie. C è un limite a tutto, ha esordito il consigliere Pino Morandini. Qui si è fatto credere che le associazioni vengono private di importanti risorse destinate alle loro attività, mentre con questo disegno di legge si vogliono ridurre le spese discrezionali a disposizione dell assessore competente. Mi auguro che non ci siano strumentalizzazioni e che l assessore non vada in giro a propagandare se stessa: vorrei votare in maniera contraria a questa proposta di modifica ha detto Mario Casna, ma vorrei farlo in modo sereno e tranquillo. Qui serve chiarezza ha detto Claudio Civettini: l assessore ci spieghi come stanno le cose perché qui il volontariato è trasformato in uno strumento politico e questa è una cosa inaudita, ha detto Claudio Civettini (Lega) che ha riferito di essersi recato in Argentina senza preavviso e di avere visto situazioni indescrivibili. Il consigliere Gianfranco Zanon si è espresso a sostegno della legge vigente e dunque in maniera contraria alle modifiche in discussione. Verso il settore della solidarietà internazionale è necessario mantenere alta l attenzione per una questione di civiltà e crescita dello stesso territorio trentino. Questa non è la legge dell assessore Beltrami, ha osservato il capogruppo dell UpT Giorgio Lunelli, quanto una legge approvata dal Consiglio provinciale nel 2005. Il segnale di grande sensibilità che si volle dare allora è tuttora valido. Non si tratta di progetti della Provincia, ma d interventi costruiti dalle realtà dell associazionismo trentino nei confronti delle quali la Provincia interviene a sostegno. Nella gestione della solidarietà internazionale c è un innegabile strumentalizzazione a fini elettorali, oltre che interessi economici e finanziari, ha detto Nerio Giovanazzi citando e condividendo i contenuti espressi dalla collega Penasa. Giovanazzi ha preannunciato il voto favorevole al disegno di legge Borga che favorirebbe le associazioni, contrariamente a quanto si è voluto far passare nell informazione. L assessore Lia Giovanazzi Beltrami è intervenuta con delle brevi note ed alcuni chiarimenti di natura tecnica perché gli aspetti politici sono stati esaustivamente trattati dagli interventi che mi hanno preceduta.

224 PAGINA 11 L Assemblea legislativa ha rinviato a nuovo esame la proposta di Casna Conciliazione lavoro-famiglia. Si ritorna in Commissione IL DIBATTITO Nell illustrare il provvedimento, Casna ha ricordato l esigenza concreta da cui è nato: invitare la Provincia e altri enti, anche privati, a migliorare l organizzazione del lavoro per tener conto delle necessità familiari dei dipendenti, ad esempio delle mamme o dei papà che devono portare i figli piccoli all asilo prima di recarsi in ufficio, potendo entrare un ora dopo. Oppure di genitori che devono occuparsi di bambini disabili. Sembenotti (Civica) si detto sconcertato: non riesco a credere che il consigliere Casna il quale dichiara di voler portare pervicacemente avanti questo disegno di legge critico nei confronti della Provinia, sia la stessa persona da cui è stato scritto un ordine del giorno con lo stile di un funzionario della Giunta e in cui l amministrazione di piazza Dante viene lodata, prevedendo impegni equivalenti ad aria fritta. Casna, secondo Sembenotti che per questo ha preannunciato di non voler appoggiare l ordine del giorno, non fa una bella figura anche perché dimentica completamente i dipendenti privati prevedendo agevolazioni Il disegno di legge 352 proposto da Mario Casna del gruppo misto allo scopo di modificare la legge sul personale della Provincia per facilitare la conciliazione tra il lavoro e gli impegni familiari, è stato rinviato per approfondimenti alla prima commissione permanente del Consiglio. A optare per questa soluzione, approvata con 21 voti a favore dopo un dibattito che ha occupato buona parte dei lavori pomeridiani dell aula, è stato lo stesso Casna. Il testo Mario Casna era stato respinto il mese scorso dalla prima commissione soprattutto perché riguarda l orario di lavoro e il part time dei dipendenti provinciali, che sono esclusivamente oggetto di contrattazione collettiva. Per superare il conflitto di competenze Casna ha presentato un ordine del giorno collegato, che Margherita Cogo (Pd) aveva assicurato anche a nome della maggioranza la piena disponibilità ad appoggiare. Contro l ordine del giorno si sono invece espresse le minoranze. Incontro tra in sindacati dei medici e i consiglieri provinciali Assicurazione per i risarcimenti subito un tavolo per la trattativa Il Presidente del Consiglio Bruno Dorigatti prenderà contatti, con l assessore alla sanità Ugo Rossi, a nome di tutti i consiglieri, sia di minoranza che di maggioranza, perché venga subito attivato un tavolo di trattative tra assessorato e sindacati dei medici della sanità pubblica ospedaliera sulla questione dell assicurazione per i rischi della professione medica. Questa la conclusione, in base alla proposta di Dorigatti, alla quale si è arrivati al termine dell incontro dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali dei medici e i consiglieri. Incontro chiesto dai sindacalisti e al quale hanno partecipato, oltre al Presidente, Sara Ferrari e Margherita Cogo, Franca Penasa; Walter Viola, Nerio Giovanazzi, Marco Sembenotti, Claudio Eccher, Claudio Civettini, Bruno Firmani; Mario Magnani, Vittoria Agostini, Luca Paternoster, Mario Casna e Rodolfo Borga. I medici: di fatto non abbiamo più una copertura assicurativa solo per i dipendenti pubblici, già super tutelati. Secondo Civettini (Lega) qui stiamo giocando in modo offensivo e umiliante nei riguardi del Consiglio provinciale, perché il percorso compiuto in commissione era di segno opposto all ordine del giorno poi presentato da Casna. Ordine del giorno che secondo Civettini non è stato scritto dal consigliere. Ha infine preannunciato che non parteciperà al dacali, copre solo per i risarcimenti molto elevati, cioè sopra i 500 mila euro. Una polizza con franchigia che implica l intervento della Corte dei Conti nel caso dell intervento diretto dell Azienda per risarcimenti inferiori al mezzo milione di euro. Una cifra, ha ricordato il dottor Alberto Mattedi, nella quale però rientra il 95% delle richieste per gli incidenti che avvengono negli ospedali trentini. Una situazione, hanno ribadito i medici nell incontro, che rompe il patto di fiducia tra Azienda e personale medico. Il dottor Manfred Pfaender ha detto che i medici sono consapevoli che le risorse sono in calo ma non si possono togliere le tutele a chi ha scelto di lavorare a tempo pieno in un sistema sanitario come quello trentino che, da trent anni a questa parte, ha scelto di essere e di rimanere pubblico. Con questa scelta ha detto ci sentiamo abbandonati. Sulla stessa linea il dottor Paolo Dorigotti il quale ha affermato che la decisione voto per rispetto del disegno di legge proposto, invitando Casna a ritirare questo pastrocchio. Per Firmani (idv) questo disegno di legge è fatto male. Da questo testo trasuda clientelismo, perché i figli sono tutti uguali. Giovanazzi (AT) ha ringraziato Casna per aver fatto proprie le raccomandazioni del Servizio legislativo del Consiglio provinciale che ha suggerito di trasformare la proposta dell Azienda sanitaria mette in discussione la storia della sanità trentina. Delinea, insomma, un indirizzo politico verso una sanità meno pubblica. Una filosofia di fondo che, ha detto Dorigotti, la politica deve chiarire. Un altra decisione verso una sanità meno pubblica e più privata E lo spostamento verso il privato della sanità è stato uno degli argomenti degli interventi dei consiglieri. Franca Penasa, ricordando che preoccupazioni per l assicurazione erano emerse nella discussione della Finanziaria, ha affermato che la vicenda si pone all interno della scelta politica della maggioranza, sempre più chiara, di apertura ai privati. Il Not, secondo la consigliera, ne è l esempio più evidente, così come lo sviluppo dei fondi sanitari. Su questo ha detto la maggioranza deve fare chiarezza I sindacati dei medici hanno chiesto l incontro per presentare ai consiglieri la loro netta contrarietà alla scelta dell Azienda sanitaria di cambiare il sistema di assicurazione per la copertura delle richieste danni da parte dei pazienti. La vicenda, così come è stata riassunta nell incontro di questa mattina dai rappresentanti sindacali, è nelle linee essenziali questa: nel maggio 2012 la Cattolica assicurazioni ha comunicato all assessorato e ai vertici dell Azienda la disdetta della polizza assicurativa per i medici ospedalieri. Fatto del quale i sindacalisti sono venuti a conoscenza solo lo scorso dicembre. La copertura della Cattolica è terminata il primo maggio scorso e l Azienda sanitaria, nel frattempo, ha bandito un concorso per una polizza assicurativa molto diversa dalla precedente e che, dicono i rappresentanti sinin un ordine del giorno. La materia è di non facile trattazione in un disegno di legge, ma la proposta in esso racchiusa di una valorizzazione del part time non solo nel pubblico ma anche nel privato, potrebbe creare opportunità di lavoro. Savoi (Lega) si è pronunciato a favore del disegno di legge Casna proposto per tutelare soprattutto le mamme, anche se è vero che gli stessi diritti dei dipendenti pubblici dovrebbero valere anche nel settore privato. Invece per Savoi l ordine del giorno presentato dallo stesso Casna è inutile e non dice nulla di nuovo. Casna nella sua replica ha assicurato di non avere una doppia posizione, anche se ha aggiunto tutti possono cambiare idea. Ha osservato che percorrere con proposte come questa, a favore del part time, la strada della parità di genere si fa molta fatica, anche se si tratta solo di enti pubblici. Casna ha spiegato di aver presentato un disegno di legge credendo che fosse di rango superiore rispetto alla la contrattazione collettiva sindacale e non in conflitto con questa. È stata una buona occasione per parlare del problema. Non sto qui ad accanirmi ha concluso e propongo di rinviare il disegno di legge alla commissione. al suo interno. Proprio per chiarire l aspetto politico Claudio Civettini ha chiesto la votazione in Consiglio di una mozione per difendere il tipo di sanità pubblica del Trentino. Anche Casna ha chiesto una presa di posizione ufficiale contro quella che ha definito la deriva verso il privato. Firmani ha invece invitato a non prendere più come riferimento la sanità del Veneto e ancor meno quella lombarda. Mentre Eccher, solidale con i suoi colleghi medici, ha invitato a non demonizzare la sanità privata. Il tema del modello di sanità è stato sottolineato anche da Vittoria Agostini che ha definito inaccettabile la decisione sull assicurazione. Walter Viola ha ricordato di aver sollevato la questione in Quarta Commissione lo scorso gennaio e di aver ricevuto da Rossi una risposta rassicurante. Ma, ha sottolineato Viola, l aspetto più grave è che questa scelta finirà per incrementare i costi della sanità perché darà fiato a quella che viene definita medicina difensiva, cioè l esasperazione diagnostica per evitare rischi. Questo ha concluso è un atto di irresponsabilità istituzionale che avrà impatti sull intero sistema. Anche Sara Ferrari ha evidenziato i pericoli di un peggioramento delle prestazioni mediche. Mario Magnani ha ricordato che, nel giro di pochi mesi, per la seconda volta i consiglieri si trovano ad incontrare rappresentanti del mondo sanitario per problemi legati alle difficoltà di dialogo con i vertici dell Azienda e dell assessorato. Magnani e Ferrari si sono chiesti, inoltre, che fine abbia fatto la Camera arbitrale, istituto previsto dalla legge di riforma della sanità. Per Margherita Cogo con questa decisione si è messo in discussione il rapporto di fiducia tra medici e Azienda sanitaria e una soluzione va ricercata anche con la Corte dei Conti. Giovanazzi, infine, ha detto che la responsabilità dell Azienda è soprattutto quella di non aver preso iniziative per tempo per ottenere un offerta diversa da parte delle assicurazioni. Segue da pag. 10 Completamento strada del Castelet Renzo Anderle (Upt) Quali difficoltà hanno finora ostacolato il completamento dei lavori per la realizzazione della nuova strada del Castelet, e quando, almeno in linea di massima, si concluderanno risolvendo così il problema dell attraversamento dell abitato di di Nogarè da parte dei mezzi pesanti provenienti dalle cave di S. Mauro? La risposta di Pacher. Effettivamente dopo la prima parte dell intervento sono emerse nella realizzazione dell opera alcune problematiche che hanno comportato la stesura di due nuove varianti progettuali. Il Comune ha presentato istanza di finanziamento provinciale al servizio minerario, che ha previsto un contributo di 288 mila euro, pari al 60 per cento dell opera. La Giunta ha affermato Pacher ora solleciterà il servizio perché completi la procedura di concessione del contributo già ammesso a finanziamento. Contiamo che entro l anno i lavori ripartano per concludere rapidamente l opera. Anderle, nel ricordare che la strada è chiusa da parecchio tempo, si è detto fiducioso che con il finanziamento i lavori siano ultimati. Nomine provinciali in Finest Mauro Delladio (Pdl) A fronte del fallimento dell Operazione Vladimir, che ha coinvolto le istituzioni trentine e le società Finest spa, San Paolo Partecipazioni spa, Saicam spa, Gruppo Pasit Italia, Project Financing Consulting spa, c è ancora la volontà, da parte del presidente della Giunta, di rinnovare il mandato in Finest alla stessa persona quale rappresentante della Provincia, o si pensa di consentire al prossimo esecutivo provinciale di valutare una diversa designazione? La risposta di Pacher. L operazione impropriamente denominata affare Vladimir non vede in alcun modo coinvolte istituzioni pubbliche provinciali. Nella Finest la Provincia ha una partecipazione pari all 1,175 per cento del capitale sociale. Non vi sono comunque responsabilità di soggetti pubblici o privati, e nemmeno della Provincia. Finest ha agito a tutela della società e dei suoi soci e quindi anche dell amministrazione provinciale. Delladio, dichiaratosi totalmente insoddisfatto, ha osservato che il presidente non ha risposto alla domanda. Qui stiamo parlando di denari pubblici investiti, quando a Vladimir non si è riusciti nemmeno a comperare il terreno. Lei ha concluso rivolto a Pacher è a conoscenza di tutti i fatti esposti a partire da quand era sindaco di Trento. Costi delle competenze provinciali Rodolfo Borga (PdL) A quanto ammontano gli oneri annualmente sostenuti dallo Stato per l esercizio in Trentino delle proprie competenze in materia di gestione tributaria, amministrazione della giustizia, spese militari e pubblica sicurezza, oneri che la Provincia si è resa disponibile ad accollarsi? Quali sono le garanzie di carattere giuridico che, nel caso fosse raggiunto questo nuovo accordo con lo Stato, questo non sarà violato da provvedimenti nazionali dal contenuto analogo a quelli adottati dal Governo nei mesi scorsi, a danno della Provincia? E la proposta avanzata in tal senso dalla Provincia di Trento è stata concordata con Bolzano? Il presidente Pacher ha ricordato di aver consegnato al ministro Delrio lo stesso documento già sottoposto al governo Monti nel febbraio 2012 per l assunzione da parte della Giunta degli oneri attualmente sostenuti dallo Stato per l esercizio delle proprie competenze nel nostro territorio, in cambio della certezza del riconoscimento dei nove decimi del prelievo fiscale e della rinuncia a ricorrere all istituto della riserva all erario. Il Trentino è infatti una delle 5 regioni italiane ad avere un residuo fiscale positivo per lo Stato, che nel nostro territorio incassa più di quello che spende. Per questo la Provincia si è resa disponibile ad accollarsi un onere di circa 500-600 milioni annui in modo da garantirsi la stabilità delle entrate con il consolidamento del criterio dei nove decimi, e assicurando in modo onnicomprensivo la partecipazione del Trentino al risanamento dello Stato. Stato che in tal modo potrebbe dimenticarsi finanziariamente di queste sue competenze. Nel ministro Delrio ha concluso Pacher abbiamo trovato un interlocutore attento, che comprende i vantaggi della nostra proposta sia per la Provincia sia per lo Stato. Borga ha osservato che il presidente non ha risposto a due domande: alla più importante, in merito alle garanzie per mettere al riparo la Provincia da futuri contenziosi con lo Stato; e all altra, se vi siano accordi con la Provincia di Bolzano. Senza adeguate garanzie, infatti, non si capisce perché un futuro governo non potrebbe violare il nuovo accordo richiesto come è ripetutamente avvenuto in passato con il patto di Milano. Inoltre, visto che in prospettiva la situazione finanziaria della Provincia non è affatto rosea, perché dal 2018 lo Stato smetterà di versare le rate degli arretrati, farsi carico di una spesa aggiuntiva di 500 milioni a copertura delle competenze statali è molto rischioso: chi ci assicura che il futuro governo non torni a rivendicare le riserve all erario? Questo significa che con il nuovo accordo assumeremo ulteriori oneri senza la certezza giuridica di evitare altri contenziosi promossi dallo Stato. Aiuti ai non autosufficienti Luca Paternoster (Lega Nord) Quali azioni intende mettere in campo la Giunta per fare in modo che le persone, che per motivi di lavoro o di vita risiedevano in Provincia di Bolzano e sono tornati in Trentino e quindi non hanno il requisito della residenza continuativa di almeno tre anni, possano accedere ai contributi per il sostegno dei non autosufficienti? Abbiamo legato ha detto l assessore Rossi la corresponsione di questi livelli aggiuntivi a un minimo di residenza nel nostro territorio per scoraggiare il tentativo di accedere ai servizi semplicemente spostando la propria residenza. Il ragionamento è speculare nella Provincia di Bolzano, che ha adottato un provvedimento simile al nostro. Non prevediamo normative in eccezione rispetto al principio generale, perché sarebbe difficile individuare un criterio oggettivo valido per tutti al di là di quello di un periodo minimo di residenza. Peraltro, sembra che il governo stia per individuare Continua a pag. 12

PAGINA 12 224 Nella tornata consiliare di maggio sono state esaminate nove mozio Segue da pag. 11 con le regioni un periodo minimo di 2 anni, limitando in tal modo anche i disagi evidenziati dal consigliere. Paternoster ha sollecitato la Giunta a risolvere il problema di queste famiglie con delibere che ottimizzino l applicazione della legge 15 visto che si tratta di una legge attuata da pochissimo tempo e suscettibile, quindi, di essere perfezionata. Si tratta di garantire che a beneficarne siano i trentini e non gli immigrati, per i quali il requisito della residenza andrebbe portato a 10 anni. Ospedale di Tione. Quale futuro? Walter Viola (Gruppo Misto) Cosa intende fare la Giunta per completare l organico di ginecologia, e fare fronte alle carenze di personale di medicina e pronto soccorso dell ospedale di Tione? La riorganizzazione equivale ad un ridimensionamento della struttura per chiudere, infine, l ospedale delle Giudicarie? La risposta dell assessore Rossi. In merito alla criticità evidenziata per Tione sono già state comunicate al consiglio della salute le linee di una possibile soluzione. Per ginecologia la selezione per conferire l incarico di direttore è stata espletata, ma si è conclusa senza esito perché non sono emersi candidati idonei. Sono stati però selezionati 2 ginecologi per un incarico a tempo determinato. Quanto al pronto soccorso, un medico prenderà servizio a breve. Per medicina interna i 5 medici sono stati individuati, ma hanno rinunciato al posto. Circa i servizi infermieristici, vi è effettivamente la necessità di adattare l organizzazione a un blocco parziale del turnover nella misura del 60 per cento. Sono stati comunque assegnati due infermieri ed è in fase di assegnazione un ostetrica. Viola ha evidenziato il duplice problema dell impatto di questa situazione sull utenza e sul personale dell ospedale delle Giudicarie. Infatti il medico di guardia, non avendo il dono dell ubiquità, se per un emergenza deve accompagnare in ambulanza un paziente da Tione a Trento, non può occuparsi di eventuali altri casi gravi. Insomma, con poco personale non si possono fronteggiare situazioni critiche. Ma per Viola, la domanda cruciale alla quale l assessore non ha risposto, riguarda il futuro dell ospedale di Tione. È responsabilità dell assessore e dell Azienda sanitaria definire quale ruolo abbia il nosocomio nella rete degli ospedali trentini. Riconoscimento educatore ambientale Sara Ferrari (Pd) Tenuto conto dell ordine del giorno 398, approvato, e dei reiterati impegni assunti dalla Giunta su questo tema, quali azioni sono state compiute per il riconoscimento della figura professionale di educatore e formatore ambientale in seno all Appa? La risposta di Pacher. Al momento si sta operando per una riorganizzazione della Rete trentina di educazione ambientale, soprattutto allo scopo di evitare sovrapposizioni con iniziative portate avanti nello stesso campo da altri soggetti ed enti. Sono in corso incontri di confronto tra l Appa e il sistema degli educatori ambientali per riorganizzare la struttura valorizzando le competenze dei singoli educatori ambientali, affinché questi possano arricchire i progetti di contenuti. Lo schema riorganizzativo così articolato potrà essere approvato entro il settembre prossimo. Ferrari, soddisfatta per la risposta, ha chiesto di essere aggiornata in merito all iter di approvazione. Ipotesi di un casinò ad Arco Marco Sembenotti (Civica) Visto che il disegno di legge nazionale da poco depositato dai senatori dell Svp Zeller e Berger, sul decentramento delle competenze sulle autorizzazioni delle case da gioco alle regioni e quindi anche alle Province di Trento e Bolzano, riporta al centro dell attenzione la possibilità di aprire un casinò a Merano e a Arco, cosa ne pensa la Provincia? Vi sono stati contatti ufficiali o ufficiosi? La risposta di Pacher. La Giunta non ha mai discusso di questo tema e non ha quindi una posizione al riguardo. Dell argomento si parla fin dalla metà degli anni Ottanta, quando vi fu una sorta di un confronto tra Arco e Merano per evitare aperture sovrapposte dei rispettivi casinò. Comunque oggi assistiamo a una preoccupante diffusione delle ludopatie, per cui forse questo non è il momento più opportuno per introdurre nel nostro territorio un casinò. Sembenotti, insoddisfatto della risposta, ha ribadito che se la legge proposta al Senato fosse approvata, la Provincia potrebbe trovarsi a dover decidere. E ha giudicato una forzatura l evocazione del problema delle ludopatie, perché i casinò, dove esistono, sono stati dei volani formidabili per il turismo. Vero è ha concluso che oggi i 4 casinò italiani in attività sono in perdita, con un calo del 20 per cento nell ultimo anno e di posti di lavoro. Fondi sussidi per l affitto Pino Morandini (PdL) Risponde al vero che la responsabilità del ritardo fin ora accumulato in alcune Comunità di valle (8 mesi, ma ne erano stati preannunciati non più di 5) nella distribuzione dei sussidi per l affitto a chi ne ha diritto è dell amministrazione provinciale, che non avrebbe ancora erogato i relativi fondi? Se sì, come intende attivarsi l assessore perché questi fondi siano finalmente erogati a beneficio di quanti sono in attesa di questo sussidio, spesso vitale, perché rientrano nella graduatoria? La risposta dell assessore Rossi. Le risorse in questione sono state assegnate alle Comunità di valle con una delibera del 12 aprile scorso e definitivamente assegnate con una successiva delibera il 24 maggio dovendo transitare da Cassa del Trentino. È quindi ragionevole attendersi che l erogazione effettiva avverrà entro questo mese di giugno. Morandini ha preso atto con soddisfazione della notizia e auspicato che l anno prossimo il sussidio non sia rimosso. Continua a pag. 13 Le proposte di mozion ROBERTO BOMBARDA Statale 45, basta poco per renderla più sicura È stata approvata all unanimità la mozione proposta da Roberto Bombarda, sui miglioramenti sulla statale 45 tra Cadine e Vezzano. Obiettivo del consigliere dei Verdi: la realizzazione di piccoli interventi, con impatto contenuto, ma che potrebbero migliorare il flusso e rendere più sicura (anche per i ciclisti) una strada trafficatissima che ha la stessa larghezza di 50 anni fa. Un arteria, ha ricordato, che ha dei tratti pericolosissimi, tra questi il bivio per Terlago, e assurdi come a Vigolo Baselga dove c è la fermata dell autobus sulla sede stradale. A Vezzano, ha detto Bombarda, troviamo l unica curva a gomito da Berlino al Garda e i muretti nel tratto del Vecchio Mulino confinano direttamente sulla strada. Nodi che si potrebbero risolvere con piccoli interventi da affidare ad imprese locali. L invito LUCA ZENI che faccio alla Giunta ha affermato Bombarda è di non pensare solo alle grandi opere ma di occuparsi anche di questi piccoli interventi. Posizione condivisa da Casna (Misto), Lunelli e Giovanazzi (At) il quale ha ricordato che la scelta della circonvallazione di Vigolo Baselga è stata sbagliatissima. L assessore Gilmozzi ha ricordato che ogni anno la Pat investe 120 milioni di euro in opere stradali. Nuovi interventi sono in vista per la 45: c è il progetto per migliorare il bivio di Terlago creando la terza corsia che renderà migliore la visibilità. Opera inserita nel piano di viabilità con un milione di euro e verrà appaltata nel primo semestre Più trasparenza negli atti pubblici Il Consiglio ha approvato la proposta di mozione n 580 del consigliere Luca Zeni, dopo averne emendato il dispositivo su proposta dell assessore Gilmozzi e dello stesso capogruppo pd. Il voto: 21 sì, 1 no, 2 astenuti. Non hanno partecipato al voto Savoi, Morandini, Borga e Filippin. La mozione ha l obiettivo di impegnare la Giunta a recepire, entro settembre, il decreto del Governo del 14 marzo scorso che impone gli obblighi di trasparenza e di pubblicità su tutti gli atti degli enti pubblici. Anche su questo, ha detto il capogruppo Pd, in Trentino non si parte dal nulla, ma zone d ombra per quanto riguarda la trasparenza degli atti ci sono ancora nella pubblica amministrazione trentina. Franca Penasa ha ricordato che in troppi casi la trasparenza non c è ed ha portato l esempio di Trentino Marketing e dell A22. Borga non ha partecipato al voto perché, ha detto, il Pd potrebbe semplicemente dare un indicazione ai suoi assessori e al suo Presidente perché diano, perlomeno, risposta alle interrogazioni scomode. Mario Casna (Gruppo misto): il consigliere s è detto stupito che un esponente di maggioranza avanzi una proposta che accredita l infondata immagine di un governo provinciale non trasparente. L assessore Mauro Gilmozzi ha difeso lo spirito della mozione Zeni, che non accusa l esecutivo di nulla, ma indica solamente una normativa nazionale il decreto legislativo 33/2013 cui fare doveroso riferimento per completare le regole provinciali in materia di trasparenza amministrativa. Per Alessandro Savoi (Lega Nord Trentino) la proposta del capogruppo Pd sorta di excusatio non petita non può non Luca Zeni apparire come una denuncia di scarsa trasparenza della Provincia Autonoma, proprio quella denuncia che le opposizioni fanno insistentemente da cinque anni. Secondo il consigliere leghista, la proposta condivisibile nel merito è un distinguo in chiave chiaramente preelettorale. Pino Morandini (Pdl) ha osservato che il consigliere Zeni ha presentato una mozione poco dignitosa, una foglia di fico per tappare vergogne politiche e istituzionali di cui il Pd è però ampiamente corresponsabile. A tutti ha replicato Luca Zeni (Pd), respingendo le interpretazioni delle minoranze e rivendicando che molto semplicemente il testo alza l asticella della trasparenza in Trentino, aggiungendo nuove regole a quelle già esistenti. Roberto Bombarda CLAUDIO ECCHER 2014. Altro intervento previsto, l aumento del raggio di curvatura della curva a gomito di Vezzano. Infine, Gilmozzi ha reso noto che è stato assegnato l appalto dello svincolo di Vezzano Cavedine e quello della zona dei Due Laghi. Per Franca Penasa c erano grandi attese al momento del passaggio della competenza sulla viabilità dallo Stato alla Pat ma sono state disattese. Le scelte politiche anche su questo piano, per la consigliera, vanno al di sopra dei motivi tecnici come nel caso dello stralcio della rotatoria di Dermulo. Stralcio ha detto Gilmozzi che non c è stato e progetto sul quale, ha aggiunto Giovanazzi, è meglio facciano mea culpa i comuni. GIUSEPPE FILIPPIN Cultura europea Venezia capitale Concorsi per dirigenti: emerse anomalie È stata respinta visto il voto favorevole del solo schieramento d opposizione la proposta di mozione 537/XIV, per l istituzione di una commissione consiliare d indagine incaricata di verificare come si svolgono in Provincia i concorsi per l assunzione dei dirigenti e dei direttori d ufficio. Il proponente, Giuseppe Filippin (Gruppo misto), ha detto di avere preso le mosse dall osservazione di preoccupanti anomalie nel sistema (ed ha fatto alcuni esempi concreti, come quello di concorso per guidare il settore turismo, riservato a laureati in economia). Solitamente ha detto il funzionario nominato direttore facente funzioni nelle more del concorso, va a ricoprire poi stabilmente il posto di responsabilità: su 37 ultimi concorsi, è capitato in 31 occasioni (84% dei casi). Evidentemente c è da andare a vedere come sono composte le commissioni d esame, come vengono disegnati i requisiti di partecipazione, come La mozione è Un fatto positivo, ha stata presentata da Claudio perché per la pri- sottolineato Eccher, Eccher il quale ha ricordato che l inizia- Sudtirolo guardare a ma volta si è visto il tiva di Venezia capitale mondiale della al Nord. Le ricadute Nord Est e non solo cultura Europea della economiche di questa iniziativa sono cultura 2019, dopo una fase di crisi, dovuta ai ripensamenti Casna. Gilmozzi, da Claudio Eccher state sottolineate da di Venezia, oggi coinvolge il Veneto, il Friuli e il Trentino Alto zia ora è disponibile alla candida- parte sua, ha ricordato che Vene- L interesse si è riacceso anche tura e che la Giunta è impegnata perché, dopo i dubbi di Venezia, a promuovere iniziative in questa direzione. La mozione è stata Bolzano si era mossa per prendere il posto della Serenissima. approvata con 23 voti a favore. Giuseppe Filippin LUIGI CHIOCCHETTI Trasmis in lingua È stata approvata a larga maggioranza la proposta del consigliere ladino Luigi Chiocchetti (Ual) che vuole favorire la diffusione in Trentino dei programmi televisivi in tedesco, a beneficio dei trentini che vogliono imparare la lingua, ma anche dei turisti stranieri e delle comunità germanofone mochena e cimbra. Operativamente, si tratta di prendere contatto e sostenere Ras (Radiotelevisione Azienda Speciale di Bolzano), che ha già chiesto al Ministero competente di poter irradiare i programmi delle reti tedesche dal ripetitore della Paganella. Chiocchetti ha detto che occorrerà anche verificare la copertura territoriale effettiva garantita dall impianto mai spesso le iscrizioni al concorso sono così risicate. L assessore Mauro Gilmozzi ha spiegato che i concorsi e la formazione delle commissioni d esame sono disciplinati da apposito regolamento, modificato peraltro di recente per rimodulare il colloquio d esame, onde verificare anche le specifiche attitudini dirigenziali del candidato. Se i vincitori spesso sono i sostituti, questo ha detto l assessore accade perché altrettanto spesso si tratta dei soggetti più preparati per la funzione a concorso. Le illazioni sollevate da Filippin sono chiacchiere, che da sempre aleggiano attorno ai concorsi, senza avere alcun fondamento. Dal 2004 ha sottolineato l assessore solo 2 sono stati i ricorsi al Tar dopo i concorsi, uno ancora aperto. Filippin, replicando, ha respinto la critica di strumentalità della proposta di mozione, che invece ha detto tocca un nervo scoperto. BRUNO FIRMANI Rilancio e tema da app La proposta di mozione 582, a firma di Bruno Firmani (Idv), è stata rinviata, su proposta dell assessore Mauro Gilmozzi, per il quale buona parte delle indicazioni offerte da Firmani sono già previste dalla legislazione provinciale e pienamente in atto. Il testo di Firmani con ben 12 punti al dispositivo intende indicare provvedimenti utili per lo sviluppo dell economia trentina, la riduzione della disoccupazione e la riformulazione del reddito di garanzia: tavolo di lavoro mensile tra tutti gli attori del mondo del lavoro, reclutamento di scienziati sul mercato mondiale, monitoraggio costante del merca-

224 PAGINA 13 ni. Di queste sette sono state approvate, una respinta ed una ritirata e esaminate dall aula sioni TV tedesca sulla Paganella. L aula ha approvato la proposta di Chiocchetti: 24 sì, astenuto Luca Luigi Chiocchetti Paternoster (Lega). Nella fase della discussione, l assessore Mauro Gilmozzi ha riferito che contatti sono già in corso da quando si è verificato il passaggio al segnale digitale. Da giugno la diffusione di trasmissioni in tedesco dovrebbe essere operativa. Claudio Eccher (Civica) ha plaudito alla proposta di mozione. ALESSANDRO SAVOI Carceri sovraffollate Sono troppi gli stranieri della mozione di L obiettivo Alessandro Savoi era quello di impegnare la Giunta a farsi portavoce per il rimpatrio dei detenuti stranieri di fronte all annosa questione al sovraffollamento delle carceri. Il problema delle carceri, secondo Savoi, dove il 35 40% dei detenuti è extracomunitario, è anche economico A Melta carcere bellissimo nel 2012 il 69%, 218 su 300, dei detenuti era di origine straniera e ogni detenuto costa circa 13 mila euro al mese. Perché dobbiamo mantenerli questi extracomunitari? Giusto avere carceri umane, ha detto Savoi ma lo straniero deve scontare la pena nel suo Paese. Mattia Civico (Pd) ha ricordato che il sovraffollamento delle carceri è un problema drammatico a livello nazionale, meno a Trento dove ci sono 300 detenuti su una capienza di 240. Ma ha affermato Civico in questa mozione non si propone una soluzione del sovraffollamento. E anche sul problema delle conomia rofondire to, avviamento dei disoccupati ai lavori stagionali nei campi trentini, erogazione del reddito di garanzia senza i periodi di so- Bruno Firmani spensione previsti attualmente, estensione del reddito stesso a chi abbia perso il lavoro e abbia maturato dal 1 gennaio 2011 una copertura previdenziale di almeno due mesi. Alessandro Savoi NERIO GIOVANAZZI Gestione orsi: un protocollo che deve essere ridiscusso SARA FERRARI Obiettivo, raggiunto, della mozione di Giovanazzi: impegnare la Giunta a rivedere il protocollo sulla gestione dell orso con il Ministero dell Ambiente. Cosa che, ha detto in Aula l assessore Gilmozzi, si farà già nell incontro che il Presidente Pacher avrà con il nuovo ministro dell ambiente. Nerio Giovanazzi ha ripercorso la storia del progetto Life Ursus, ricordando, tra l altro, che i risarcimenti per i danni del plantigrado sono definiti, oltre una certa cifra, aiuti di Stato dalla Ue che però ha fatto delle aperture per quanto riguarda la cattura degli orsi problematici. Posizione che però non è condivisa dal Ministero dell ambiente anche di fronte alla grande crescita degli esemplari. Quindi, ha affermato il consigliere di At, va rivisto protocollo per rendere possibile la cattura. Visto che i problemi ci sono, soprattutto per gli allevatori, e il gradimento dei trentini nei confronti dell orso è calato di molto: oggi il 70% è contrario. Ma ora, ha ribadito Giovanazzi, il problema è modificare il protocollo e poter avere la libertà di intervenire perchè, Nerio Giovanazzi al di là delle demagogie, ora la Provincia non può fare nulla. Alessandro Savoi ha detto che è giunto il momento di fare qualcosa perché non passa giorno che sul territorio trentino ci siamo problemi. La gente è terrorizzata ha detto e la Giunta non fa nulla. Basta, si catturino orsi o si abbattano! Franca Penasa ha detto che non c è mai stata la condivisione della popolazione, soprattutto di quella di- Piste ciclabili opere su cui puntare È stata approvata all unanimità la proposta di mozione di Sara Ferrari e Luca Zeni del Pd che promuove il progetto di pista ciclabile tra Trento e Mattarello, a fianco della statale 12. Pensato inizialmente a corollario della nuova cittadella militare, rimane comunque un opera preziosa ha detto Sara Ferrari estradizioni, non si ricorda che la Bossi Fini prevede già l espulsione, anche come misura alternativa alla detenzione. La premessa dice che c è il sovraffollamento a causa dei troppi extracomunitari in carcere. Ma anche se togliessimo tutti gli stranieri saremmo ancora oltre la capienza massima che è di trentamila mentre i detenuti italiani sono 40 mila. Il consigliere ha invitato a chiedersi chi sono la maggioranza dei carcerati. Dei 68 mila detenuti ha affermato un terzo è dentro per la legge Giovanardi sulla droga. Le carceri sono piene di gente presa con la modica quantità. Mentre i mafiosi sono pochissimi, così come i criminali pericolosi. La stragrande maggioranza sta in carcere per piccoli reati, più del 50% sono piccoli spacciatori. Quindi, secondo Civico, il problema del sovraffollamento si risolve con le misure alternative, lavoro, alternanza carcere lavoro. Tra l altro i dati sulle recidive per chi ha fatto un percorso di reinserimento sono dell 1%, mentre per chi ha scontato la pena solo in carcere è del 60%. Puntare su stranieri ha concluso Civico è solo propaganda. Se oggi ci fosse un Basaglia si occuperebbe di carcere, istituzione totale che è solo un luogo di contenimento sociale. Una discarica sociale, com erano i manicomi. Franca Penasa, ha affermato invece che dietro il problema delle carceri c è quello che ha definito il grande business delle alternative, visto che ogni detenuto costa 13 mila euro al mese, con gli stessi soggetti che si trovano nella gestione della problematica giovanile. Qui si punta alla speculazione ha detto magari attraverso il sistema delle cooperative. Gilmozzi, ha dichiarato il no della Giunta alla mozione anche perché la Provincia non ha competenze in materia. Nel carcere du Trento, ha ricordato, su 240 posti si è su una media di 260 presenze, il problema c è ma non così drammatico come nel resto d Italia. Per Rodolfo Borga, invece, si deve garantire che i delinquenti stranieri scontino la pena nei loro Paesi. Il voto: 9 sì 14 no. Ferrari nonostante la (positiva) rinuncia alla realizzazione delle caserme. Il testo 585 impegna la Giunta Pacher anche a dare attuazione ai due ordini del giorno consiliari del 2009 e 2010 riferiti al collegamento ciclabile tra la Valsugana e l asta dell Adige. L assessore Mauro Gilmozzi ha dato pieno assenso. rettamente interessata. Quindi, ha affermato la consigliera, andrebbe promossa un azione di responsabilità nei confronti di chi, al momento dell avvio di Life Ursus, ha steso il documento, secondo la consigliera falso, che ha dato il via al progetto. La Pat ha affermato inoltre continua a dire che non ci sono problemi: invece sono convinta che i morti ci sono già stati. Ricordo i due morti molto discutibili caduti assieme in un burrone. C è tanta gente che muore andando per funghi, fatto mai accaduto prima. Questo è stato progetto salottiero e hanno fatto bene gli svizzeri ad abbattere gli orsi perché lo hanno fatto per difendere l agricoltura di montagna. L unica provincia d Europa che ha accettato un progetto così folle anche per il turismo è stato il Trentino. Gilmozzi, favorevole al dispositivo della mozione, ha ricordato, come ha già fatto Pacher, che questo progetto è nato nel 96 con Giunte non legate a questa maggioranza, ma più vicine a Franca Pensa. Comunque, tutti ci siamo presi la responsabilità di questo progetto che ha raggiunto un livello di saturazione e va affrontato anche rivendendo protocollo. Quindi, ha aggiunto l assessore molte cose della mozione sono già in atto. La Giunta ha avviato un confronto con il Ministero per evitare le autorizzazioni romane per la cattura degli orsi problematici. Però, ha aggiunto Gilmozzi, gli orsi non sono fuori controllo, la Forestale è in grado di prendere gli orsi in caso di emergenza. Pacher ha annunciato l assessore andrà dal nuovo ministro per parlare anche di questo e vanno trovate soluzioni mettendo prima di tutto la sicurezza delle persone. Mario Casna (Misto) ha sottolineato il problema dei costi. Mentre Bombarda, che ha condiviso il dispositivo della mozione, non ha nascosto, pur sottolineando il valore ambientale del progetto, che sono emerse criticità. Il consigliere dei Verdi ha espresso solidarietà con le persone colpite dai raid del predatore, ma ha pure ricordato che serve uno sforzo per far capire i lati positivi di questo progetto. Infine l esponente dei Verdi ha voluto difendere la Forestale, i ricercatori e gli enti parco che lavorano su questo progetto ed ha auspicato che dall incontro tra Pacher e ministro esca una soluzione operativa che dia alla Pat la rapidità di intervento nei casi di soggetti problematici. Bruno Firmani (Idv) ha detto che non si arriverà mai a mille orsi. Mentre Pino Morandini (PdL) ha ricordato che la Giunta, che non ha mai risposto sui costi altissimi, avrebbe già dovuto intervenire visto che il progetto è in corso dal 99. Ma, ha concluso, non l ha fatto perché prigioniera di un ideologia iperambientalista. Per Anderle (UpT) non è in discussione il progetto orso ma quelli problematici che sono una quota minima. Quindi il problema è quello di dare autonomia alla Pat per arginare la presenza di esemplari difficili. Anche Zanon (Misto) è su questa linea, ricordando che un territorio come il nostro può sopportare un numero limitato di plantigradi. La premessa della mozione è stata bocciata con 10 sì; 14 no e un astenuto; il dispositivo è stato votato all unanimità. Segue da pag. 12 Valsugana: rapporti con Trenitalia Franca Penasa (Gruppo Misto) La consigliera Penasa ha chiesto di conoscere le scelte che la Provincia intende adottare in ordine all imminente scadenza del contratto per l acquisto di 10 treni Minuetto Diesel (concessi a Trenitalia in comodato mediante Trentino Trasporti S.p.A.) ed alla convenzione con Trenitalia costata alla Provincia dal 2008 ad oggi oltre 130 milioni di euro per il solo esercizio di servizi ferroviari. Il paradosso, secondo Penasa risiederebbe nel fatto che a fronte delle ingenti spese sostenute da Trento, la direzione trentina di Trenitalia sia vacante e subisca la direzione ancillare della vicina Bolzano. Alberto Pacher ha risposto così: la Giunta ha avviato da circa tre anni un processo di rilettura del rapporto con Trenitalia che ha stipulato con tutte le regioni italiane contratti a catalogo, in qualità di soggetto monopolista. Alla luce di questo, si è pensato di poter gradualmente riorganizzare il servizio, inizialmente attraverso una gestione sperimentale in capo a Trentino Trasporti per le corse sulla tratta regionale della Valsugana fino a Primolano, con un risparmio di 1,8 milioni di euro all anno. La prospettiva è dunque quella di rientrare presto dai costi e di rinegoziare il contratto del servizio tenendo conto di questa novità, ovvero che la metà del servizio sarà di fatto coperta da Trentino Trasporti. Una serie di interessi sono innegabilmente stati spostati a Bolzano, con un impoverimento per la nostra provincia, ha replicato Penasa che ha invitato la Giunta a verificare la situazione, pena la perdita di numerose occasioni di lavoro per i trentini. Acquisizione area ex Enderle Bruno Firmani (IdV). Dall allegato alla delibera 960/2013 della Provincia, si apprende che la stessa intende acquisire un area limitrofa al Not, ovvero la zona ex Enderle di via Sanseverino, ad un costo di 6 milioni di euro. Un area, annota il consigliere Firmani, che nel 2006 fu stimata 2 milioni e mezzo di euro. Il consigliere Firmani chiede alla Giunta quale sia la causa di questo vertiginoso aumento del prezzo e se dal 2006 ad oggi ci siano state variazioni di proprietà. Dal Presidente Pacher è venuta la spiegazione che a Patrimonio del Trentino spa la Giunta provinciale ha indicato un tetto massimo di spesa per l area e non un prezzo. Ci sarà una perizia asseverata (a breve la nomina del perito), sulla scorta della quale si farà il necessario calcolo della giusta cifra da pattuire. Il consigliere Firmani ha osservato che probabilmente l area ex Enderle semplicemente non serve allo scopo del nuovo ospedale trentino, per il quale i terreni a disposizione sono già amplissimi. Rio Biois, si farà un nuovo ponte. Luigi Chiocchetti (UAL) Sono trascorsi due anni da quando, nel maggio 2011, venne riscontrato un parziale cedimento del ponte in località zingari bassi sul Rio Biois sulla SS 346 del Passo San Pellegrino. Da allora sono state messe in atto diverse misure per garantire il transito dei mezzi in entrambi i sensi di marcia. Soluzioni, tuttavia, provvisorie e parziali. Il consigliere della UAL chiede se si intendano mettere in campo soluzioni più definitive, anche in vista della stagione invernale e del conseguente intensificarsi del traffico su un collegamento in prossimità di un tratto stradale con pendenza 18%. L assessore Gilmozzi ha confermato la chiusura definitiva del ponte. Si dovrà costruire una nuova struttura utilizzando nel frattempo l attuale bypass. Ben si comprenderà come questa non sia un opera di immediata realizzazione, né ci sono soluzioni intermedie percorribili. Chiocchetti ha suggerito di valutare la soluzione migliore possibile raccomandando di tenere conto delle difficoltà di transito nella zona che si potrebbero riscontare in particolare con l arrivo della stagione invernale. Erogazione buoni per generi alimentari Marco Sembenotti (Lista Civica) Esistono interventi a sostegno economico previsti dalla normativa in materia di politiche sociale che prevedono l assegnazione di buoni per l acquisto di generi alimentari. Sembenotti chiede di conoscere quanti siano stati gli utilizzatori nel 2012 e quanti nel primo quadrimestre 2013, con l indicazione dei beneficiari stranieri, dell importo complessivo erogato e di quello medio. Inoltre si chiedono informazioni circa la verifica del corretto utilizzo e su eventuali irregolarità riscontrate. L assessore competente Ugo Rossi ha chiarito che la disciplina dell intervento in questione prevede due tipologie di reddito di garanzia, una di competenza provinciale a erogazione monetaria, l altra di competenza degli enti locali che prevede anche altre forme di sovvenzione come quella descritta (apertura di credito o erogazione di buoni per l acquisto di beni di prima necessità). L applicazione di quest ultima, meno frequente della prima, è legata a valutazioni sociali riferite al singolo nucleo familiare e in aggiunta alla prima. Una risposta non esaustiva a parere di Sembenotti, che non contiene i dati e i riferimenti precisi richiesti. Mancano pediatri, consulenze necessarie. Pino Morandini (PdL) Partendo dalla considerazione del frequente ricorso da parte degli ospedali periferici a consulenti esterni per quanto riguarda la pediatria, il consigliere Morandini chiede se questa tendenza non rappresenti una criticità, economica oltre che sanitaria, giacchè non favorisce l inserimento professionale di nuovi pediatri. In caso affermativo, quali potrebbero essere le modalità per incentivare la formazione di nuove risorse su questo fronte? Per competenza, ha risposto l assessore Ugo Rossi, negando che vi sia cattiva volontà o cattiva organizzazione. Si cerca attivamente personale pediatrico disposto a lavorare negli ospedali di valle, ma è sotto gli occhi di tutti come manchino pediatri, tant è che si susseguono i concorsi senza esito. Per garantire il servizio h24, come si dice, il ricorso dell Apss ai liberi professionisti è inevitabile, anche se proprio in questa fase si sta provvedendo a sostituire tre figure (dopo precedenti due) con altrettante assunzioni. Morandini ha sollecitato borse di studio e incentivi ad hoc per coprire i ruoli di pediatria in ospedali come quello di Cavalese. Continua a pag. 16

PAGINA 14 224 La crescita, lo sviluppo e il lavoro il tema al centro del dibatto della sedu Regna l incertezza sul 4 anno Enaip. Salvatore Panetta (Upt) L appello è perché l assessore Dalmaso riconsideri i tagli alle scuole professionali Enaip, che contraddicono in pieno lo sforzo della Pat per stimolare l imprenditoria e il lavoro. L assessore Marta Dalmaso: È importantissimo che la Provincia mantenga forte l attenzione a questo comparto così qualificante. La possibilità di frequentare il 4 anno in Trentino è garantita, anche se non necessariamente dentro lo stesso istituto. Si sta comunque ragionando in Giunta su come limitare al massimo la riduzione del budget destinato a questo settore scolastico, trovando risorse aggiuntive. Il consigliere Panetta ha ribadito che i ragazzi al completamento dei tre anni di Enaip oggi non sanno se e dove potranno completare la formazione con il quarto anno di specializzazione. Urge che si faccia chiarezza. Libera scelta del medico specialista Vittoria Agostini (Upt) La proposta è quella di rispettare il principio di continuità nel rapporto medico-paziente, consentendo a quest ultimo tenuto conto dell assetto organizzativo complessivo di scegliersi lo specialista in tutte le visite poliambulatoriali dell Apss, come già viene riconosciuto oggi al Centro per i servizi sanitari di viale Verona. L assessore Rossi ha chiarito che l accesso a tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali è garantito dal CUP alla presenza di un eventuale priorità clinica. Nel caso di visite presso strutture ospedaliere, allorché il medico che ha effettuato la prima visita lo ritenga opportuno, il paziente può essere seguito dallo stesso professionista. Non è possibile equiparare i due trattamenti ospedaliero e ambulatoriale. Tutte le informazioni relative al singolo paziente sono tuttavia in rete e questo garantisce di ridurre al minimo i disagi dovuti all eventuale cambio di specialista. Dobbiamo certo distinguere tra visite specialistiche al di fuori di ricoveri e visite specialistiche che seguono un percorso ospedaliero. Senza polemiche, Agostini ha osservato come sarebbe importante ricercare una migliore organizzazione in questa direzione, con vantaggi per il paziente, ma anche per il medico che potrebbe seguire l assistito con maggiore cura ed attenzione: non al fine di sovraccaricare i colleghi, ma per attuare la continuità di cura che purtroppo ancora non si riesce a realizzare. Sanità, Camera conciliativa in sospeso. Claudio Eccher (Lista Civica) L ex primario del S.Chiara chiede alla Giunta di varare il regolamento attuativo della l.p. 16/2010, istituendo finalmente la prevista Camera conciliativa per la risoluzione in via non contenziosa delle controversie sulle prestazioni sanitarie. Passaggio urgente soprattutto ora che ai medici si garantisce copertura assicurativa solo per importi superiori ai 500 mila euro. L assessore Ugo Rossi ha spiegato che se la Camera conciliativa non è stata istituita, si deve all incertezza del quadro normativo nazionale e all opportunità di attendere responsabilmente elementi certi di valutazione. Pareva infatti che venisse varato l istituto della mediazione su vasta scala in materia civilistica, ma la Corte Costituzionale ha cassato il relativo decreto legislativo sul punto dell obbligatorietà della mediazione. Eccher ha ricordato che c è disagio nella categoria medica, anche perché nel frattempo si prospetta un rincaro pesantissimo delle polizze assicurative per le responsabilità professionali. Stiamo perdendo l occasione di varare per primi in Italia anche senza obbligatorietà - lo strumento prezioso della Camera conciliativa. La rotatoria di Dermulo si farà. Mario Magnani (Gruppo misto) L invito al governo provinciale è quello di non stralciare la rotatoria di Dermulo dal programma triennale delle opere stradali, procedendo anzi alla progettazione e all appalto dei lavori: un nodo stradale importante per il quale erano inizialmente stati stanziati 3 milioni di euro, che ora pare siano stati congelati. La rotatoria di Dermulo ha previsto un iter abbastanza lungo che ha portato alla fine a fare un progetto che è parso risolutiva dei problemi dell area. Un progetto valutato da comune e comunità di valle, ha chiarito Mauro Gilmozzi e sulla base del quale si sta ora lavorando per apportare miglioramenti e cambi. Il progetto non è nell area di immediata spendibilità, ma vi sarà reinserito nell esatto momento in cui ci sarà il via libera sui flussi di traffico, sul parcheggio e su altri aspetti in corso di valutazione. Abbastanza soddisfatto Magnani che ha precisato di rendersi conto che la Provincia non ha colpe per ritardi dovuti all attesa di osservazioni che tardano ad arrivare. Il consigliere ha tuttavia raccomandato di trattare la questione con la massima urgenza, affrettandosi a mettere in atto le soluzioni praticabili senza procrastinare sine die la realizzazione di un progetto molto importante per la comunità della valle di Non. Troppa umidità, piantagioni malate. Caterina Dominici (Patt) La consigliera nonesa sollecita stanziamenti a favore dei frutticoltori fortemente danneggiati dalla primavera priovosissima, che ha fatto esplodere ticchiolatura del melo e oidio delle viti. L assessore Marta Dalmaso ha confermato che le continue piogge hanno effettivamente fatto esplodere le patologie fungine delle piante. La Fondazione Mach, l assessorato e le associazioni di categoria stanno monitorando la situazione per tutelare al meglio la produzione e la salute dei consumatori. Continua a pag. 15 Gestioni associate e per tutti la priorità r IL DIBATTITO Nella discussione generale Franca Penasa del Gruppo misto ha sollevato la questione della semiparalisi nell applicazione della legge di riforma istituzionale, non ancora pienamente attuata dal 2006. Inoltre a suo avviso la Giunta ha ripetutamente violato con le ultime finanziarie l autonomia e le potestà dei comuni sia nell attribuzione delle risorse sia nell organizzazione interna (personale e segreterie associate). Per Walter Kaswalder, sindaco di Vigolo Vattaro, ai comuni basterebbe anche molto meno dell obiettivo della riduzione del 50% delle procedure che la Giunta provinciale si è posta. L iter amministrativo è ancora molto lento e complesso. Quanto alle comunità di valle, Kaswalder ha segnalato come, diversamente dalla legge istitutiva del 2006 che attribuivano capacità decisionali a questi enti, l esperienza della sua comunità dimostri che nella realtà così non è. Anche a suo avviso, quindi, bisognerebbe riprendere in mano la riforma istituzionale, anche perché dal 2017 in poi la Provincia disporrà di 500 milioni di euro di quota variabile in meno e sarà quindi necessario pensare a come aumentare il Pil da cui, in base all accordo di Milano, dipenderanno le nostro risorse. Bisogna passare dalle parole al fare concreto, ha concluso. Vogliamo ridurre a 100 i Comuni del Trentino? Siamo pronti a ragionare sui costi degli enti locali, ma chiediamo che anche la Provincia faccia la sua parte. Rodolfo Borga del PdL ha illustrato la propria proposta di risoluzione dichiarando di essersi attenuto a valutazioni tecniche ispirate a puro buon senso, lasciando da parte considerazioni politiche come la sua nota contrarietà alla riforma istituzionale. Si tratta di considerare la reale difficoltà per i comuni di rispettare il termine del 1 luglio. La mia proposta è rinviare alla prossima legislatura l eventuale applicazione delle sanzioni finanziarie previste per le amministrazioni locali inadempienti in materia di gestioni associate tramite le comunità di valle. Anche perché le gestioni associate esistevano già ed erano in capo ai comuni. Denis Bertolini, sindaco di Vermiglio, ha lanciato all assemblea legislativa un appello alla semplificazione delle procedure burocratiche la cui mancanza danneggia i Comuni. Come amministrazioni comunali, prima di appaltare un opera impieghiamo 2-3 anni. L ex consigliere provinciale ha inoltre esortato il Consiglio provinciale a modificare e alleggerire i limiti imposti dal patto di stabilità perché i Comuni possano spendere le risorse di cui dispongono. È paradossale che le piccole imprese trentine soffrano e chiudano mentre i Comuni avrebbero le risorse per appaltare le opere pubbliche. Senza toccare gli obiettivi finanziare bisognerebbe però consentire ai Comuni di spendere queste risorse. Per Bruno Firmani (Idv) dobbiamo partecipare alla grande rivoluzione tecnologica in atto con lo snellimento, la semplificazione e la riduzione dei costi del sistema pubblico. E ha ribadito la sua proposta di ridurre a 30 il numero dei Comuni del Trentino per alleggerire enormemente il carico burocratico ma anche per accentrare e qualificare i servizi. I Comuni dovrebbero rispondere via a tutte el richieste dei cittadini. Claudio Civettini (Lega) ha concordato con la richiesta di passare dalle chiacchiere alle azioni concrete, soprattutto per l occupazione e contro la precarietà del lavoro. Occorre per questo la massima semplificazione invertendo lo schema in base al quale si parte dalla Provincia per arrivare al territorio. Bisogna invece partire dai cittadini e dagli enti pubblici più vicini a loro, le amministrazioni comunali. La Giunta provinciale dovrebbe ascoltare i sindaci dei comuni e non decidere per loro. Marco Depaoli dell Upt ha illustrato la Risoluzione da lui proposta per impegnare la Giunta affinché concordi Con due Risoluzioni della maggioranza approvate e la bocciatura di altre due formulate dalle opposizioni, si è conclusa la seduta congiunta tra Consiglio provinciale, esecutivo, sindaci e presidenti di comunità membri della Conferenza permanente per i rapporti con la Provincia e le autonomie locali, che ha impegnato l assemblea legislativa allargata in un lungo dibattito. A tema la crescita, lo sviluppo e il lavoro. Da segnalare la risicata differenza tra voti contrari (22) e a favore (19) più tre di astensione, con cui è stata respinta la Risoluzione di Borga (PdL) e stabilisca d intesa con i comuni le modalità per dare attuazione alla previsione stabilita dalla legge 10 del 2012 (interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) per il rilancio del comparto dell edilizia. In pratica si tratta di dare ai Comuni e alle Comunità la possibilità di riprogrammare le risorse per accelerare la realizzazione di lavori pubblici già previsti. Luigi Chiocchetti (Ual) ha proposto un opera manutenzione legislativa che consenta di prendere sul serio l esigenza di rendere più incisivo l operato del Consiglio delle autonomie pure l opportunità di procedere con assegnazioni dirette dei lavori pubblici alle imprese per importi che non superino in 2 milioni di euro. In questo modo si riuscirà a dare lavoro specialmente alle piccole aziende trentine in difficoltà. Si tratta di evitare il ricorso al meccanismo dell asta pubblica che attira imprese da tutta Italia da cui sono proposti ribassi inaccettabili. Per Margherita Cogo (Pd) sarebbe che chiedeva di evitare le sanzioni previste a carico dei Comuni con meno di 10 mila abitanti che il prossimo 1 luglio non avranno ancora attivato la gestione associata di alcuni servizi attraverso le rispettive Comunità di appartenenza. Non pochi voti a sostegno della proposta sono arrivati da amministratori locali politicamente schierati con la maggioranza. Più netto è stato invece il vantaggio dei no alla Risoluzione di Penasa (Gruppo misto), che puntava a rivedere con urgenza la riforma istituzionale, respinta con 29 voti contrari, 14 a favore e 3 astenuti. Dorigatti: il lavoro la vera emergenza Nell intervento con cui ha aperto il dibattito, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, ha richiamato all esigenza, in questo momento di confronto dialettico tra le istituzioni del territorio, di ragionare di governo dell autonomia per fronteggiare la crisi, valorizzando il più possibile le risorse presenti a tutti i livelli nel nostro territorio. Quello della governance multilivello oggi è un tema centrale ha osservato perché solo con una solida cooperazione tra le diverse amministrazioni è possibile attuare pienamente il principio di sussidiarietà. In questa prospettiva autonomia significa prima di tutto responsabilità ed efficienza: responsabilità nelle scelte di ogni livello di governo tenuto conto della limitatezza delle risorse, da esercitare per garantire efficienza Il presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal) Marino Simoni, ha sottolineato lo sforzo in atto per rendere il Cal più rappresentativo e incisivo nei rapporti con la Provincia ( siamo istituzioni di pari livello ). È giunto il momento di una rivisitazione concordata del Cal che renda più incisivo il nostro ruolo. Per il presidente, l organismo composto da amministratori locali impegnati quotidianamente sul territorio, non ha tempo a sufficienza per approfondire le tante questioni sul tappeto e cercare le soluzioni migliori. Forzare la nostra agenda è sbagliato, ha aggiunto. Servono nuove forme di rappresentatività e incidenza: non siamo subalterni a nessuno ha affermato Simoni e non ci accontentiamo più di esprimere pareri. Bisogna percorrere la strada delle intese già intrapresa tra Cal ed esecutivo provinciale, con l obiettivo di costituire una Task Force del territorio, interessante dare potere legislativo e deliberante a questo momento di incontro tra Consiglio provinciale e rappresentanti delle amministrazioni locali prevedendo con una modifica statutaria una sorta di camera congiunta. Ha poi spiegato l emendamento alla risoluzione di Anderle per favorire l occupazione femminile, ricordando l indagine conoscitiva avviata dalla seconda commissione del Consiglio provinciale in merito Simoni: una Task Force del territorio Ha invece ottenuto il via libera con 31 voti a favore, nessun contrario e 7 astenuti la terza Risoluzione, proposta da Marco Depaoli dell Upt per attuare alcune disposizioni già previste dalla legge 10 del 2012 che consentono a Comuni e Comunità di accelerare la realizzazione delle opere pubbliche attraverso una riprogrammazione delle risorse. Approvata, infine, anche la quarta e ultima risoluzione, presentata da Renzo Anderle (Upt), che impegna la conferenza permanente e il Consiglio provinciale a garantire priorità alle iniziative per lo sviluppo dell im- locali, per rendere quest organismo davvero interprete delle problematiche delle comunità e dei territori. Alessandro Savoi (Lega) ha esortato il Cal a difendere le istanze dei Comuni di cui dovrebbe essere il sindacato. Ha poi accusato di incostituzionalità le comunità di valle e chiesto una rivisitazione completa della legge da cui sono state istituite. Ancora: le gestioni associate dei servizi sono una forzatura e non il frutto di un negoziato fra la Giunta e i Comuni. Occorre che le scelte non siano imposte dalla Provincia alle amministrazioni locali, ma condivise. E ha concluso: Mi auguro che la prossima legislatura il Cal possa svolgere questa funzione. Renzo Anderle (Upt) ha illustrato la propria Risoluzione, nel cui dispositivo è stata anche inserito, su richiesta di Cogo (Pd), un impegno della Giunta ad incrementare la diffusione dei servizi di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro per favorire l occupazione femminile. Caterina Dominici del Patt esortato gli amministratori comunali ad utilizzare la possibilità, prevista dalla legge, di suddividere in lotti funzionali i progetti per i lavori pubblici come Bruno Dorigatti nei servizi al cittadino. E amministrare ha aggiunto Dorigatti non significa più soltanto definire le politiche di spesa, ma raggiungere un equilibrio tra la crescita economica e coesione sociale. Il presidente del Consiglio ha concluso evidenziando la vera emergenza di oggi: il lavoro. Ricordo che nella manovra finanziaria dell anno passato fu dato ampio spazio all accesso di giovani ad elevato potenziale nella pubblica amministrazione. Abbiamo un disperato bisogno di una nuova classe dirigente per una nuova Autonomia: giovani colti, preparati e responsabili che si dedichino al futuro del Trentino. alla conciliazione dei tempi della famiglia e di lavoro. Il servizio di asilo nido ha concluso dovrebbe essere pagato dalla tassazione generale e non a carico delle famiglie. Pino Morandini (PdL), premesso che la crisi non è solo economica ma anche valoriale, ha proposto poi di rivedere profondamente la legge di riforma di istituzionale del 2006 o di chiudere le comunità di valle, perché la Provincia ha dimostrato che consenta di attuare i nostri desiderata. Il presidente ha peraltro riconosciuto che anche i Comuni devono fare autocritica, perché le leggi sugli appalti le abbiamo condivise, ma per mancanza Marino Simoni di coraggio le applichiamo troppo poco. Sul fronte della riforma istituzionale, per Simoni bisogna superare definitivamente l epoca delle contrapposizione tra comuni e comunità. Le gestioni associate oggi esigono una grande condivisione. Ultima richiesta di Simoni: la riforma del difensore civico preveda che alla sua elezione concorrano anche le amministrazioni locali, viste le tante convenzioni in atto tra questo ufficio e gli enti locali.

224 PAGINA 15 ta congiunta dei consiglieri con i rappresentanti delle autonomie locali Comunità di valle esta l occupazione prenditoria locale e dell occupazione in particolare giovanile, a sostenere il reddito dei lavoratori, a privilegiare la qualità delle produzioni e le filiere corte, a valorizzare l immagine del Trentino anche collaborando con il mondo del volontariato e delle associazioni, ad avvalersi della possibilità dei Comuni di adottare politiche proprio nel campo del lavoro. A queste disposizioni, Cogo (Pd) ha ottenuto di aggiungerne una volta ad incrementare la diffusione dei servizi di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro anche per favorire l occupazione femminile. di non sapersi spogliare delle sue funzioni. Le comunità sembrano articolazioni longa manus della Provincia, prive del potere di esercitare realmente delle competenze. Inoltre non hanno portato alcun beneficio ai cittadini, alle famiglie e alle imprese del Trentino. Claudio Eccher (Civica) ha lamentato che nessuno abbia preso le difese della Regione, senza la quale il Trentino diventerà l ottava provincia del Veneto. Ha poi criticato le Comunità di valle e il ritardo con cui la Provincia ha preso l iniziativa per fronteggiare la crisi. che spesso ostacolano i cambiamenti. Migazzi ha infine plaudito agli 800 mila euro destinati dal Consiglio provinciale alle famiglie bisognose. Fabrizio Inama, sindaco di Denno, ha difeso le comunità che insieme ai comuni sono istituzioni di frontiera nei rapporti con i cittadini nella gestione dei servizi. Servizi che i comuni non sono in grado di gestire. Puntare il dito contro il sistema pubblico è sbagliato perché anche le Pacher: ridurre del 50% le procedure amministrative Il presidente della Giunta provinciale Alberto Pacher ha esordito mettendo in luce che l andamento dell economia trentina è intimamente legato al nostro assetto autonomistico. Da più parti ha detto ci sono arrivate sollecitazione affinché la nostra autonomia non abbia cali di tensione. Il recente Festival dell economia che ha approfondito il tema Sovranità in conflitto, ha mostrato che il pensiero legato alla nostra autonomia non si è seduto, non è sclerotizzato. Dai dati statistici sulla congiuntura emergenti dalle indagini presentate in questi giorni si intravedono alcune lievi inversioni di tendenza. Ma se vi sono delle variabili macro rispetto alle quali non possiamo nulla, su altre possiamo invece incidere in termini di performance del nostro territorio multi vocazionale. Pacher ha poi ricordato le variabili sulle quali la Provincia è già positivamente intervenuta con una sequenza di manovre finanziarie che hanno modificato la politica di sostegno ai settori produttivi, incentivando l innovazione, l assunzione di giovani, le filiere di territorio e le specializzazioni per creare un brand che caratterizzi il Trentino. Il presidente ha anche evidenziato il peso della variabile pubblica amministrazione, che incide direttamente sul Pil, per la capacità di accelerare o meno i processi di sviluppo. Di imprese hanno le loro responsabilità in questa crisi. L importante ha osservato è non fare demagogia. Inama è stato critico sulla questione della politica locale: sono tre anni che è in finanziaria e siamo ancora al palo. Sarebbe il caso di darsi una mossa. Forse è anche giusto ha concluso togliere ai Comuni i vincoli punitivi previsti dal protocollo della finanza locale fermi restando gli obiettivi dell intesa. Anderle: gli enti locali chiedono leggi chiare Renzo Anderle, presidente della prima commissione permanente, l organismo dell assemblea legislativa preposto al tema dei rapporti istituzionali e finanziari con gli enti territoriali, ha segnalato le numerose normative alla cui formazione il Consiglio delle autonomie locali ha contribuito con valutazioni e proposte. La richiesta di partecipazione rappresenta una delle osservazioni più frequenti del Cal rispetto ai provvedimenti sottoposti al suo esame. Una richiesta che trova soddisfazione, anche grazie alla mediazione della prima commissione, tramite la previsione di pareri e intese. E a proposito di crescita, sviluppo e lavoro, messi a tema della seduta, Anderle ha ricordato come alle finanziarie 2012 e 2013 della Provincia abbiano tenuto conto delle osservazioni del Cal specialmente nella riorganizzazione del Patrizia Ballardini, presidente della comunità delle Giudicarie ha spezzato una lancia a favore del percorso avviato da questi enti intermedi per garantire una serie di servizi ai cittadini e favorire la soluzione dei problemi come il lavoro, in sinergia con i Comuni e la Provincia. Ha tuttavia ammesso che servirebbero alcune revisioni normative per un reale trasferimento delle competenze (turismo, giovani, cultura) e di risorse umane e finanziarie. Occorrerebbe inoltre semplificare i meccanismi e rimuovere le sovrapposizioni eliminando la cosiddetta codecisione. Ballardini ha chiesto infine una riduzione dei componenti dell assemblea nelle Comunità con più di 21 comuni. Alessio Migazzi, presidente della comunità Val di Sole, ha citato una massima: Cambia tre abitudini all anno e otterrai risultati fenomenali. Questo piccolo principio dovrebbe essere applicato a tutti i livelli, compreso quello delle gestioni associate. Oggi ha aggiunto serve un new deal, un nuovo patto con le amministrazioni per intervenire fortemente sul costo delle amministrazioni. E serve una forte concertazione con le strutture della pubblica amministrazione qui il Piano di miglioramento per trasformare il sistema pubblico tradizionalmente visto come segmento vischioso che rallenta la crescita, in qualcosa di profondamente diverso, che spinge e Alberto Pacher accelera la realizzazione dei processi di evoluzione economica e sociale, come avviene con le particelle al Cern di Ginevra. Sistema pubblico che la Giunta vuole far diventare un fattore di stimolo e non di rallentamento per il lavoro dei giovani. In questo senso il Piano di miglioramento punta alla riduzione del 50% di tutti i procedimenti amministrativi e le prime ricognizioni attestano che alcuni sono già stati eliminati. È importante poter dire alle imprese che i tempi e gli oneri dei procedimenti a cui devono sottostare si accorciano, ad esempio per l impatto ambientale, individuando un unico referente al posto dei 7 sportelli diversi a cui oggi occorre rivolgersi. Si tratta di passare da un sistema a cuspide e piramide ad un allargamento delle responsabilità a livello di governance territoriale. Un sistema di governo diffuso che permette anche di avere un unico referente nei rapporti con lo Stato. Antonietta Nardin, sindaco di Cembra, ha giudicato condivisibili le osservazioni emerse dal dibattito, comprese quelle critiche, perché bisogna dare ai cittadini la sensazione che vi sia una guida, un percorso e un progetto per rispondere ai bisogni e dare fiducia nel domani di cui oggi c è paura. Ha poi difeso contro le facili demagogie la riforma istituzionale, nata dalla volontà di realizzare lo spirito della solidarietà tra gli enti del territorio. sistema pubblico a tutti i livelli istituzionali, compresi Comuni e comunità. Anderle ha menzionato anche l accoglimento in prima commissione delle richieste del Cal in tema di Renzo Anderle gestioni associate dei servizi e la scelta condivisa di posticipare i tempi di attuazione di questo cambiamento importante per l organizzazione degli enti locali. Il Cal ha aggiunto Anderle esprime soprattutto un bisogno di chiarezza nella legislazione provinciale perché le discipline non lascino dubbi interpretativi, specialmente nei settori cruciali per l economia e lo sviluppo del territorio, come il turismo, l energia e la salvaguardia dell occupazione. IL DIBATTITO Per motivare il no della Giunta alla Risoluzione numero 1, proposta da Borga, l assessore agli enti locali Mauro Gilmozzi ha ribadito le ragioni della scelta delle gestioni associate, nate dalla volontà della Provincia di fare la propria parte per il risanamento dei conti del Paese. Gestioni associate che riguardano 4 servizi: le reti informatiche per modernizzare la pubblica amministrazione, le procedure d appalto per fronteggiare la crisi dell edilizia, il contenimento della spesa nel settore degli acquisti per ridurre effettivamente la spesa, e infine la gestione coordinata delle entrate, indispensabile per un efficace politica fiscale. Su questi punti abbiamo preso un impegno preciso dal quale non possiamo tornare indietro. Rinviare tutto a dopo le elezioni è sbagliato: le gestioni associate sono partite. Chi ha lavorato per questo va premiato e non può essere mortificato da un rinvio. Inoltre l applicazione delle sanzioni avverrà con il protocollo della finanza locale previsto a fine 2013 per il 2014. Gilmozzi ha suggerito a Borga di modificare il dispositivo della Risoluzione richiamando al protocollo da cui le sanzioni dovranno essere definite. Borga ha respinto l offerta dell assessore perché le sanzioni sono sbagliate. Penasa (Gm) ha giudicato incostituzionale la riforma istituzionale anche su questo punto sottolineando che la proposta di Borga è di buon senso. Un centralismo così irrispettoso dell autonomia dei comuni è difficilmente riscontrabile anche a livello nazionale. Quanto alla seconda Risoluzione, firmata da Penasa, che chiedeva di rivedere con urgenza e nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza la riforma istituzionale per il governo dell Autonomia trentina, l assessore Gilmozzi ha motivato il no della Giunta perché questo processo mira a creare coesione sul territorio. Inoltre le comunità sono partite da poco e hanno già iniziato ad esercitare varie competenze in materia di sviluppo, piani di paesaggio. Anche il fondo unico territoriale è stata un grande prova di democrazia, come anche nell assunzione di responsabilità in materia di asili nido e polizia locale. Occorre quindi proseguire e non interrompere questo processo. Borga è intervenuto nuovamente per ringraziare gli amministratori locali che hanno votato la sua risoluzione. E ha precisato che chi ha votato contro si è dichiarato favorevole ad applicare sanzioni finanziarie a carico dei comuni. Il potere sulle gestioni associate è in mano alle comunità di valle mentre le gestioni associate funzionavano benissimo prima delle comunità, ma bisognava affidare qualche compito a questi nuovi enti. Ha infine condiviso lo spirito della risoluzione di Penasa. Migazzi ha replicato a Borga ricordando al consigliere che la gestione associata dei servizi non dipende dalle comunità di valle ma dalla conferenza dei sindaci. Civettini ha poi chiesto il voto a scrutinio segreto, ma la sua richiesta è stata respinta in mancanza delle 19 adesioni necessarie. Magnani (Gm) è intervenuto per riportare il tema sul terreno della riflessione. Oggi ha detto occorre rinunciare ai toni da campagna elettorale e incentivare i Comuni a lavorare sempre più insieme. Dopo l approvazione della Risoluzione numero 4 di Depaoli, sulla Risoluzione 4 di Anderle Borga e Penasa hanno dichiarato il loro voto di astensione, mentre Civettini ha preannunciato voto contrario perché qui si promette di tutto e non ci si impegna a far nulla. Tutti gli impegni sono aria fritta. Eccher (Civica) ha invece dichiarato il proprio voto favorevole auspicando che questo favorisca un buon lavoro del presidente Pacher per il governo dell ultimo tratto di legislatura. Segue da pag. 14 Semplificazione delle procedure Walter Viola (Gruppo misto) Si chiede se e come la Giunta provinciale intenda risolvere i problemi posti dall Ordine degli ingegneri, per quanto riferiti alle realtà municipali: tempi eccessivi per il rilascio delle concessioni edilizie, difficoltà di relazione con i funzionari responsabili, burocrazia opprimente. Gli ingegneri hanno avanzato anche proposte, ad esempio l apertura di uffici nelle circoscrizioni del Comune di Trento. L assessore Gilmozzi ha chiarito che la Provincia fin dall inizio della legislatura ha collaborato con gli ordini per affrontare dal punto di vista normativo e regolamentare la questione della semplificazione delle procedure urbanistiche, perseguita in maniera sistematica con diverse decisioni concrete. Una ventina di provvedimenti sono stati sostituiti da un regolamento, mentre un codice provinciale disponibile online permette di avere accesso ad un informazione sempre aggiornata e facilitata. È stato poi introdotto il silenzio assenso, una disciplina semplificata per la ristrutturazione edilizia, la SCIA e tutta una serie di interventi volti alla semplificazione, non ancora completati e molti ancora in corso di discussione. Un grosso lavoro, dunque, proprio nella direzione di quanto auspicato dall interrogante. Prendo atto di alcuni passi avanti, ma il problema della semplificazione permane, ha replicato il consigliere Viola. Dare risposte certe e tempi certi è un diritto fondamentale rispetto al quale in Trentino rischiamo di restare indietro, prigionieri dell applicazione di un codice pieno di cavilli e di regolette rispetto al quale resta molto da fare. Seconda turbina sull Avisio Giuseppe Filippin (Gruppo misto) La società Fontana Power srl ha chiesto di poter installare una seconda turbina sfruttando la concessione di derivazione idroelettrica sull Avisio, in località Zandel all altezza di Lavis. Per capire la situazione, Filippin vuole sapere quali modifiche la Pat ha realizzato alla briglia di Zandel, risalente all Ottocento. L assessore Marta Dalmaso ha spiegato che la briglia di San Giorgio fu progettata dall amministrazione asburgica dopo disastrose alluvioni. Con le prime piene si palesarono subito problemi costruttivi, tant è che da anni è nota la necessità di correggere e manutenere. Fu approntato a metà anni Ottanta un nuovo progetto per ripristinare la piena funzionalità dell opera e i relativi lavori furono eseguiti entro il 1989. LE INTERPELLANZE Nella tornata di maggio il Consiglio provinciale ha discusso due (fin ora) uniche interpellanze presentate in questa legislatura (l interpellanza si distingue da un interrogazione perché chiede i motivi della condotta e gli intendimenti della Giunta in merito ad una questione. Quale destino per l ex Hotel Panorama di Sardagna (interpellanza di Marco Sembenotti) L interpellanza di Marco Sembenotti della Civica, risalente al luglio del 2011, chiede alla Giunta cosa intenda fare dell ex Hotel Panorama di Sardagna, di proprietà della Provincia, dopo che l Opera Universitaria, scaduto il contratto di affitto durato 9 anni, non è più interessata ad utilizzare la struttura. Una quota dell immobile potrebbe infatti essere destinata a scopo turistico perché dotata di una moderna sala convegni, di ristorante e di una trentina di posti letto. La risposta del presidente Pacher. L area è urbanisticamente inquadrata come zona per strutture alberghiere. Si è già avviato un confronto con il comune per verificare la possibilità di ampliare questa zona urbanistica per rendere appetibile l immobile sul mercato con funzioni alberghiere per rientrare nell offerta turistica provinciale. Patrimonio sul mercato sta verificando se sul mercato vi è interesse per quest immobile. Si sta pensando a un ampliamento per render la struttura più appetibile. Quanto alla questione dell utilizzo del patrimonio immobiliare della Provincia, gli articolo 33 e 34 della finanziaria 2013 prevedono una serie di interventi a favore dell imprenditorialità giovanile perché possa utilizzare immobili pubblici oggi disponibili. Ad oggi sono in gestione 14 contratti di affitto fondo rustico di proprietà pubbliche locate a privati. Con la regia di Patrimonio del Trentino si destineranno entro settembre altri immobili che possano favorire la nascita di nuove imprese, in particolare giovanili. La replica di Sembenotti. Una volta tanto mi ritengo moderatamente soddisfatto della risposta. Si è finalmente presa la strada giusta. Dopo una destinazione non naturale, questa struttura sarà restituita alla sua funzione più naturale e logica, inserendola nella zona per edifici alberghieri. Certo l immobile così com è con 14 came singole 4 doppie e 4 matrimoniali è ricettivamente non adeguata e avrà bisogno di restiling. Serve quindi una iniezione di denaro. Infine, per le strutturre da mettere a disposizione dell imprenditoria giovanile, meglio non aspettare settembre ma decidere entro l estate. Trasporti alunni in aree svantaggiate (Interpellanza di Renzo Anderle) Il trasporto per gli alunni della scuola dell obbligo di età tra i 14 e 16 anni non sarebbe sufficiente, ovvero non soddisferebbe pienamente la domanda della popolazione scolastica creando disagi in particolare agli alunni che vivono a notevole distanza dalle linee di trasporto pubblico. Questi i termini dell interpellanza posta da Renzo Anderle, che dopo un approfondimento della questione ha riferito essere di circa 65 il numero di servizi necessari a coprire il fabbisogno. Da questo dato si evincerebbero a suo avviso i termini e i costi del servizio per fare fronte alla situazione. Effettivamente la ricognizione e gli approfondimenti riferiti dall interrogante sono reali, ha detto Alberto Pacher. Tuttavia aggiungere nuovi servizi significherebbe riorganizzare il sistema nella sua interezza. Il problema esiste, al punto che lo scorso anno la Giunta ha stabilito di estendere, su domanda degli interessati e previa valutazione degli standard generali, il servizio ai soggetti descritti. In seconda battuta si dovranno ridefinire e incrementare le facilitazioni di viaggio che potranno essere concesse dalle comunità di valle ai richiedenti. La Giunta condivide dunque le istanze poste dall interpellante e sta agendo in diverse direzioni per soddisfare le esigenze descritte.

PAGINA 16 224 Disco verde ad una proposta di Walter Viola Occhi puntati sugli esodati Alessandro Savoi (Lega nord) Il capogruppo del Carroccio punta l attenzione sul fenomeno esodati ponendo alla Giunta una serie di interrogativi. Una problematica che ha toccato anche numerosi lavoratori trentini, ma quanti sono? E quanti non avranno accesso agli aiuti? Visto che la Pat avrebbe elaborato un piano di accordo per estendere il sostegno al reddito a questa categoria, a quanti è stato elargito tale aiuto? La Provincia, ha spiegato Alberto Pacher, ha istituito una commissione per la valutazione delle istanze di particolari fattispecie di lavoratori tra le quali questa degli esodati. Tuttavia, non abbiamo attualmente un dato complessivo. Si può però dire che all interno di questa commissione sono state valutate circa 153 istanze di lavoratori che hanno fatto richiesta di aiuto a qualche titolo. Il sostegno provinciale al reddito previsto per i disoccupati è stato esteso anche a coloro che rischierebbero di restare scoperti dalle previdenze. Sono sorpreso ed è inaccettabile che non si conosca il numero effettivo degli esodati, ha detto Savoi. È opportuno che la Provincia si faccia carico di una verifica chiara dei dati per poter soddisfare i bisogni reali di molte famiglie in difficoltà. Attività Trentino Network e Informatica Claudio Civettini (Lega nord) Il consigliere Civettini interroga la Giunta in merito al trasferimento di capitali o allo stanziamento di fondi da parte della Pat alle due compartecipate Trentino Network e Informatica Trentina: a quanto ammonterebbero e con quali criteri sarebbe avvenuta l erogazione? Ma soprattutto, quali sono gli obiettivi raggiunti da queste due società con riferimento agli importi destinati? Il Presidente Pacher: Trentino Network è una spa al 100% della Pat da quattro anni a questa parte. La Provincia vi ha conferito 19 milioni e 90 mila euro e la società ha perseguito con coerenza la propria mission, posando mille chilometri di fibra ottica, realizzando 92 nodi di rete e oltre mille hot spot per internet senza fili, servendo 1000 utenze pubbliche. A Informatica Trentina spa, poi, non sono stati effettuati trasferimenti di capitale negli ultimi 10 anni. Civettini ha replicato che a mancare è la trasparenza sull operato di queste spa pubbliche, spesso contenitori incontrollabili. SAPI srl, quali agevolazioni provinciali? Luca Paternoster (Lega nord) Sicurezza, ambiente, formazione del personale, consulenza nella redazione documenti di autocertificazione rischi: questi i contenuti dei corsi di formazione organizzati ed erogati da SAPI srl per artigiani e piccole imprese della provincia. Paternoster chiede alla Giunta la misura degli eventuali finanziamenti destinati a SAPI per queste attività, se i corsi siano gratuiti o meno per le imprese partecipanti e il costo medio del preventivo richiesto alle imprese per la redazione del documento rischi. La SAPI srl ha per oggetto l organizzazione di servizi alle imprese artigiane in tutto l arco dell anno a Trento e in diverse aree del Trentino, ha chiarito l assessore Alessandro Olivi. Corsi su diverse materie rivolti a titolari di imprese artigiane socie dell associazione artigiani della Pat. I costi seguono i tariffari in vigore e variano a seconda della tipologia dell offerta formativa. La Provincia non ha mai erogato agevolazioni in merito ai singoli progetti, né risulta che sia richiesto agli artigiani il versamento di quote sociali. Si tratta, in tutti i casi, di un organizzazione di natura prettamente privata, ha concluso Olivi. Solidarietà internazionale: impegni da rispettare Rodolfo Borga (PdL) Il consigliere Rodolfo Borga chiede conto alla Giunta provinciale dell ordine del giorno approvato in data 22 maggio scorso, che prevedeva di destinare già nel 2013 il 70% delle risorse stanziate per la solidarietà internazionale alle iniziative proposte dalle associazioni trentine (emergenze e iniziative dirette della Pat sono le altre destinazioni). Nonostante la mancata approvazione del disegno di legge sul tema, l ordine del giorno avrebbe valenza politica, mentre l assessore Lia Beltrami ha dichiarato che sarebbe privo di effetti essendo caduto il ddl collegato. Il Presidente Pacher ha assicurato che nel 2013 gli stanziamenti a favore di associazioni trentine supereranno la quota del 70%, grazie anche al fatto che molte delle iniziative del governo provinciale sono affidate in toto proprio all associazionismo trentino. L ordine del giorno verrà rigorosamente rispettato. Dura la replica di Borga: L assessore Beltrami deve smetterla di dare i soldi alle associazioni da lei stessa scelte. L ordine del giorno vuole che i fondi vadano per il 70% ai progetti direttamente proposti dalle associazioni, il dettato non è quindi affatto rispettato dal sistema attuale. Quali esiti accordo Pat Vladimir? Mauro Delladio (Pdl) Il consigliere di opposizione vuole conoscere gli esiti del rapporto tra la Pat e la regione russa di Vladimir, alla luce dell accordo di data 29 giugno 2006, che prevedeva una partnership per la costruzione in quel Paese di infrastrutture nel campo del trasporto e della distribuzione di merci. Alla firma dell accordo, accanto al Presidente Dellai annota Delladio - sedeva Paolo Mazzalai, già socio di Project Financing Consulting spa di Lorenzo Kessler. Pacher ha risposto che quel progetto di fatto non ebbe alcun seguito. Il protocollo, ha chiarito, non contiene riferimenti alla creazione di infrastrutture nel campo del trasporto come riferito dall interrogante, quanto una serie di disponibilità allo sviluppo di rapporti istituzionali, culturali, aldilà di qualsiasi impegno di natura economica o finanziaria che in esso non erano contemplati. Sono insoddisfatto e convinto che lei non ci dica tuta la verità, ha replicato Delladio accusando Pacher di reticenza, come risulterebbe a suo avviso chiaramente dal testo dell accordo, scaricato da internet dal consigliere del PdL. Continua a pag. 14 Sotto esame l incorporazione Tn. Marketing in Tn. Sviluppo La Giunta provinciale dovrà verificare l efficacia della scelta di aver incorporato Trentino Marketing in Trentino sviluppo, nonché rafforzare il coinvolgimento dei rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative dell offerta turistica, prevedendo la nomina di un loro rappresentante nel CDA di Trentino sviluppo, così come di un rappresentante delle APT d Ambito. Lo ha deciso il consiglio provinciale approvando una mozione proposta dal consigliere Walter Viola per rafforzare il marketing turistico-territoriale del Trentino. Una mozione datata ha osservato il presentatore Viola che voleva allora essere un auspicio perchè venissero salvaguardati crearsi in determinate situazioni e che quindi la mozione solleva problemi reali e importanti che vanno affrontati. L assessore Mellarini ha difeso l impostazione del nuovo percorso avviato con Trentino turismo che ha dato risposte importanti, scelte rapide e al passo con le esigenze emerse. Si è detto però disponibile ad una verifica, una volta terminata questa fase, sui risultati prodotti dall incorporazione ed eventualmente rivedere le scelte. Da qui la decisione di concordare un nuovo dispositivo con l assessore che va nella direzione di ve- Respinta la mozione presentata da Giorgio Leonardi Comuni a difesa della legalità. Per Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino), invece, il problema c è, ma viene ormai tollerato e legittimato. E ha aggiunto: per lo stabile oggetto di permuta i soldi sono pur girati. Non vorrei che sotto sotto vi fosse con gli anarchici un accordo analogo a quello Statomafia. Walter Viola del misto ha ricordato le mozioni e gli ordini del giorno approvati dal Consiglio a sostegno dell educazione alla legalità. Il problema è che tollerando il centro sociale Bruno la Provincia dà ragione a chi nella legalità non crede e offre ai giovani un esempio negativo. Nella sua replica Leonardi ha zione sono venuti dal consigliere Eccher che ha auspicato un maggior coinvolgimento dei medici di base nella fasi decisionali, dal consigliere Magnani per il quale il potenziamento della medicina sul territorio rappresenta anche un valido filtro al pronto soccorso e dal consigliere Anderle che ha insistito in modo particolare su due aspetti: la creazione di reti di poliambulatori sul territorio e la formazione e l aggiornamento dei medici di base. Critico invece l intervento del consigliere Pino Morandini perché la mozione non fa che rificare la scelta operata e, nel contempo, operare un coinvolgimento dei soggetti interessati all offerta turistica. Una buona soluzione, per la consigliera Penasa, perché si fa carico di un problema esistente. Rimane però il problema grosso del conflitto di interesse causato da chi ha partecipazione negli impianti. D accordo con le osservazioni di Penasa anche il consigliere Sembenotti che ha dichiarato di votare la mozione senza entusiasmo. Posta in votazione la mozione è stata approvata con 28 voti a favore e 1 astensione. Centro sociale Bruno Un occupazione abusiva Dopo un ora di dibattito il Consiglio provinciale ha respinto con 17 voti contrari, 11 favorevoli e un astenuto (Gianfranco Zanon del gruppo misto), la proposta di mozione 164, la cui presentazione da parte di Giorgio Leonardi del PdL risale al 17 novembre 2009, che chiedeva di impegnare la Giunta ad intervenire contro l occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e i vandalismi causati dagli anarchici durante le loro manifestazioni, per il ripristino della legalità. Nonostante la data di presentazione la mozione è ancora attuale ha commentato Leonardi, perché gli atti vandalici e illegali non si possono considerare espressioni di pacifismo come vorrebbero gli anarchici. Quanto al centro sociale Bruno, gli anarchici si prendano in affitto uno stabile ha suggerito e ne facciano ciò che vogliono, ma senza avere concessioni dalla Provincia. Claudio Civettini (Lega) ha proposto che i locali del centro sociale Bruno siano messi a disposizione dei lavoratori in mobilità della Fortglas. Non è accettabile che gli occupanti pretendano, per liberare l immobile, di averne in cambio un altro. Per Franca Penasa del misto (che ha lamentato la compressione dei diritti dei consiglieri aderenti a questo gruppo) con la sua politica la Provincia alleva e foraggia tutti i dissidenti e per questo a Trento non vi sono proteste. Rodolfo Borga (PdL) ha chiesto alla Provincia e agli enti pubblici, così attenti nel sanzionare i cittadini normali per ogni eventuale infrazione, se l aver tollerato l occupazione illecita di immobili pubblici sia il messaggio che vogliono dare ai nostri giovani. Non è possibile che la Provincia promuova l educazione dei giovani alla legalità e tolleri al tempo stesso situazioni come queste. Borga ha denun- Giorgio Leonardi i principi della legge n 10 del 2010 che conteneva alcuni capisaldi importanti, dopo l accorpamento (avvenuto lo scorso anno) di Trentino Sviluppo con Trentino Marketing. Oggi la mozione torna di attualità alla luce delle recenti richieste di ritornare alla divisione e per senso di responsabilità considerata l importanza di un settore che da solo costituisce il 30% del PIL provinciale. Per Viola oggi c è l esigenza di correggere la rotta e rivedere alcune scelte anche per evitare possibili conflitti di interesse di chi ha partecipazioni negli impianti e persegue finalità di marketing turistico territoriale. Civettini ha definito scandaloso il conflitto di interessi che viene a ciato anche la copertura data dalla Federazione delle cooperative agli occupanti del centro sociale Bruno. Nel motivare il no della Giunta alla mozione, il presidente Pacher ha giudicato la mozione un tantino anacronistica, perché da alcuni anni non vi sono più stabili illegalmente occupati né si registrano manifestazioni di proteste che degenerano in episodi di vandalismo. E questo grazie ai dispositivi di pubblica sicurezza e di controllo introdotti con il concorso della Provincia e dei Walter Viola criticato la tolleranza ai limiti della complicità emersa dall intervento di Pacher nei confronti dei comportamenti abusivi degli occupanti del centro sociale Bruno. Criticando l intenzione della Giunta di concedere loro un altro immobile a Piedicastello, quando a Trento vi sono associazioni ben più meritevoli che da tempo attendono una sede. Anche Penasa e Civettini hanno ribadito il loro appoggio alla mozione per tutelare i cittadini che pagano regolarmente le tasse, mentre Mario Casna del Gruppo misto ha suggerito di offrire agli anarchici un bel muro in piazza Dante perché possano dipingere lasciando intatti i monumenti della città. Approvata una mozione proposta da Vittoria Agostini Sarà valorizzata e potenziata la medicina sul territorio La Giunta provinciale dovrà definire un piano per rafforzare la medicina sul territorio, attraverso la costituzione di reti di poliambulatori sempre accessibili e con la valorizzazione della figura del medico di base. Lo prevede una mozione, proposta dalla consigliera Agostini, ed approvata dal Consiglio provinciale con 21 voti a favore e 8 astensioni. La proposta, oltre a ribadire la centralità del paziente e la continuità della cura sul territorio, intende valorizzare il ruolo e l attività del medico di base anche con l attribuzione di compiti selettivi in ordine all accesso al servizio di pronto soccorso. Consensi alla proposta di mo- Vittorio Bridi Vittoria Agostini riproporre l accordo (avviato tre anni fa ed ora in via di definizione) fra le 4 sigle sindacali dei medici e la Provincia. L unico argomento ancora da definire ha notato Morandini in sede contrattuale è la rinegoziazione del trattamento economico dei medici di base a fronte di nuove competenze. Un argomento di cui la mozione però non fa cenno. Nulla di nuovo quindi e una mozione superflua, da qui la decisione di astenersi. Posta in votazione la mozione è stata apporvata con 21 voti a favore e 8 astensioni Vittorio Bridi nel Consiglio Tecnofin Il geometra Vittorio Bridi è stato nominato nel consiglio di amministrazione della Tecnofin. Una nomina a termine come ha notato Savoi in quanto Tecnofin fra pochi mesi passerà a Cassa del Trentino.

224 PAGINA 17 PALAZZO TRENTINI Incontri & Dibattiti Seminario sulla partecipazione regionale alla formazione e all attuazione della normativa dell U.E., promosso dal Consiglio provinciale Solo la partecipazione può colmare il vuoto di dialogo politico in Europa di Giustino Basso Sala Rosa e il numeroso pubblico intervenuto. I relatori: da sinistra: Antonella Marchesoni, Jens Woelk, Esther Happacher e Davide Capuano tidiano. Ciò su cui bisogna cominciare ad intervenire, quindi, è proprio sul vuoto che si è andato creando tra le politiche, ormai in buona parte determinate a livello europeo, e la politica, che si avvita ancora su dinamiche nazionali oramai insufficienti. Un vuoto è stato detto- che va colmato con la partecipazione e la condivisione di iniziative comuni attraverso un coordinamento regionale incisivo e snello, ma soprattutto puntando sul dialogo politico. Il vero grande assente nella partita europea. A conclusione del convegno la dottoressa Marchesoni ha pre- delle regioni all Europa con Dall Europa le regioni ; potrebbe essere così riassunto il significato del convegno svoltosi in sala Rosa del palazzo della Regione, su iniziativa del Consiglio provinciale di Trento, per ricercare un ruolo più attivo ed incisivo delle istituzioni locali nella formazione e nell attuazione delle norme europee. Un tema non facile quello in discussione: La partecipazione regionale alla formazione e all attuazione della normativa dell Unione europea, perché si pone come è stato ricordato- in un articolato sistema di livelli istituzionali e in un complesso insieme negoziale multilaterale; sia per quanto riguarda la partecipazione nella fase propositiva, sia nelle fase attuativa. L incontro, proposto dalla Commissione per i rapporti internazionali e con l Unione europea, ha inteso approfondire i contenuti della nuova legge nazionale in materia di partecipazione alla formazione dei progetti legislativi europei e alla loro attuazione, in riferimento al disegno di legge provinciale n 125 del 2010, in fase di perfezionamento, che disciplina i rapporti tra la Provincia di Trento e l Unione europea. Due essenzialmente i temi sul tappeto: come colmare le lacune della legislazione e raccordare gli interessi delle singole regioni e come superare il deficit di democrazia in Europa dovuto alla mancata partecipazione delle assemblee legislative ai processi decisionali, ma anche degli stessi cittadini. Temi ben sviluppati dai relatori: il dottor Davide Capuano (consigliere parlamentare del Senato) il prof. Jens Woelk (dell Università di Trento che ha anche coordinato l incontro), la prof. sa Esther Happacher e la funzionaria del Consiglio dott. sa Antonella Marchesoni, ma posti sul tappeto da subito negli interventi di saluto del Presidente della Commissione per gli affari europei Luigi Chiocchetti e dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. La cronaca di questi mesi ci ha dimostrato ha notato Dorigatti che la soluzione dei problemi dell Unione europea non passa solo attraverso gli accordi fra gli Stati, ma richiede anzitutto il consenso della gente, maturato attraverso la partecipazione e la responsabilizzazione sui temi che investono il nostro vivere quosentatole linee portanti del nuovo disegno di legge provinciale contenete le disposizioni sulla partecipazione della Provincia alla formazione e all attuazione della normativa dell UE, che dovrebbe andare in aula nella tornata estiva. Novità importante la proposta di una sessione europea del Consiglio provinciale per esaminare il programma legislativo e di lavoro annuale della Commissione europea, il programma di lavoro del Comitato delle regioni, le relazioni annuali del Governo (per quanto di interesse della Provincia). Il Consiglio può così approvare atti di indirizzo in cui si individua le aree d interesse del programma legislativo e dare indicazioni per la partecipazione della Provincia ai processi decisionali europei. Agli interventi dei relatori è seguito un dibattito animato dagli interventi del Consigliere Claudio Eccher (che si è soffermato sull opportunità di produrre pareri vincolanti), del senatore Sergio Divina (che sulla scorta dell esperienza parlamentare ha sottolineato l esigenza di trovare sistemi per superare i costi dell appartenenza all Europa) e del Consigliere Luigi Chiocchetti (che è ritornato sul ruolo e la funzione dell ufficio di rappresenta a Bruxelles). Per il Trentino erano presenti Dorigatti, Pacher, Dalmaso e Penasa Assemblea GECT Euregio disco verde al primo bilancio COSA È IL GECT Il GECT è un organismo dotato di personalità giuridica pubblica con il compito di facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra i suoi membri per il rafforzamento della coesione economica sociale. Possono essere componenti di un GECT essenzialmente gli Stati membri, le autorità regionali e quelle locali, nonché le associazioni composte di tali organismi; il GECT ha personalità giuridica, potendo pertanto acquistare o alienare immobili e mobili, assumere personale e stare in giudizio Sono organi del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino : l Assemblea: costituita dai Presidenti e da un componente degli organi esecutivi nonché dal Presidente e da un componente degli organi legislativi di ciascun membro; per ogni componente è altresì previsto un supplente, che sostituisce il componente in caso di assenza o impedimento, individuato rispettivamente tra gli altri componenti degli organi esecutivi e legislativi dei membri del GECT; la Giunta: costituita dai Presidenti degli organi esecutivi di ciascun embro; in caso di assenza o impedimento ogni componente della Giunta è sostituito dal supplente indicato per la composizione dell Assemblea; un Presidente: assume a turno la carica di presidente del GECT il Presidente dell organi esecutivo di ciascun membro; l alternanza avviene seguendo il seguente ordine: Provincia autonoma di Bolzano, Land Tirolo, Provincia autonoma di Trento; del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino riunita a L Assemblea Bolzano - ha dato il via libera al primo bilancio (consuntivo del 2012) dell organismo, alle modifiche della composizione dell Assemblea (a seguito delle recenti elezioni in Tirolo) e alla relazione del presidente sull attività svolta. Per il Trentino erano presenti il presidente della Giunta provinciale Alberto Pacher, del Consiglio Bruno Dorigatti, l assessore Marta Dalmaso e la consigliera Franca Penasa (unica rappresentante delle minoranze consiliari dei tre lander) Un bilancio contenuto (400 mila euro) ed un attività ancora in fase di avvio non ha consentito giudizi molto articolati, anche se lo ha rilevato la rappresentante trentina Penasa- qualche cosa di più incisivo forse si poteva fare. Per ora l attività si è incentrata sull organizzazione interna e su una serie di progetti che hanno riguardato un po tutti i settori: dalla scuola alla previdenza, dalla cultura allo sport, dall immigrazione a traffico. Su quest ultimo argomento è stato proposto di verificare l ipotesi di costituire una borsa dei transiti alpini e di approfondire lo studio sui trasporti all interno delle tre regioni. Altro argomento sollevato e sul quale è stato chiesto un approfondimento (Penasa) ha riguardato le politiche per l agricoltura di montagna e le relative quote per le culture intensive. A conclusione dei lavori dell assemblea è stato presentato un concorso, destinato alle scuole, La delegazione trentina: da sinistra, Dorigatti, Dalmaso, Penasa e Pacher per far conoscere e valorizzare il ruolo della cooperazione. Con il prossimo ottobre la presidenza del Gect passerà al Tirolo. In questi due anni il GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ha portato avanti numerosi progetti fornendo un contributo importante per lo sviluppo economico e sociale dei suoi territori. Per il 2013 sono 13 i progetti diretti. Tra i progetti riferiti al 2013, vi è il progetto comunitario SINFONIA avviato all inizio del 2013, dove l Euregio è partner assieme all Accademia europea di Bolzano EURAC, al Tirolo ed alla Svezia. Grazie a questo progetto nei prossimi cinque anni, per favorire il risanamento energetico di cubatura datata da Bruxelles, giungeranno contributi di milioni di Euro. Per favorire la presa di coscienza attorno all Euregio nel 2013 si terranno due manifestazioni: una dall 8 al 9 luglio a Bolzano con la partecipazione della Commissione per la politica regionale UE CIVEX, e l altra in agosto ad Alpbach in occasione della Giornata del Tirolo. Per favorire, invece, la conoscenza del mondo cooperativo in ambito scolastico nel 2013 prende il via il concorso EDUCACOOP in collaborazione con le associazioni delle coperative di Tirolo, Alto Adige e Trentino. In provincia di Trento nell autunno 2013 si terrà anche la Fiera delle cooperative. Nella valutazione della politica dei trasporti e mobilità e degli effetti sull ambiente, l Euregio intende dare maggiore spazio alla rete Monitraf degli esperti di mobilità dell arco alpino. In ambito giuridico sarà proseguita la collaborazione avviata con la Società interregionale per la comparazione del diritto pubblico con il diritto comunitario, incentrando l attenzione sulla mobilità dei pazienti.

PAGINA 18 224 Schegge d autonomia Una raccolta di riflessioni Insieme a Vincenzo Calì, autore del libro Schegge d autonomia presentato in sala dell Aurora a Trento, c erano il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, autore di una presentazione al testo, Marco Boato, autore della prefazione e Giorgio Postal, testimone e osservatore di molte delle storie raccontate in questa preziosa raccolta di editoriali-saggi, già pubblicati sul quotidiano Il Trentino dal 2004 ad oggi. Non a caso, a moderare l incontro, che è stato un inattesa occasione per ripercorrere tappe fondamentali della storia recente dell autonomia, il caporedattore del giornale Trentino Paolo Mantovan. Non una banale o sterile lettura della realtà, ma un lavoro frutto di costante attenzione e curiosità : queste parole, usate da Mantovan per descrivere la raccolta di editoriali da lui stesso titolati e messi in pagina nel corso di questi ultimi nove anni, forniscono anche la chiave di lettura del libro che, ha osservato anche il Presidente Dorigatti nel suo intervento, è uno stimolo alla ricerca di un nuovo modello di autonomia, un contributo utile per comprendere il presente e per progettare il futuro. L incontro è stato un piacevole ed interessante confronto, moderato da Tre giovani laureate in giornalismo dell Università di Herat in Afghanistan, ospiti in Trentino per un corso di formazione in giornalismo e comunicazione, si sono incontrate a palazzo Trentini con il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. Una visita di cortesia, nell ambito di un percorso di conoscenza della realtà locale, ma anche un momento di lavoro interessante per le tre giornaliste Shaheen, Sosan e Shahnaz: due di loro sono infatti impegnate in uno stage al quotidiano il Trentino, la terza a TCA. Le tre ragazze erano accompagnate da un giornalista di Herat, Wahab, anch egli impegnato in uno stage presso la redazione del giornale on- line L Adigetto. Il progetto, che impegna i giovani Afgani nasce da un iniziativa della fotoreporter e antropologa Ada Francesca Rizzoli (che ha acquisito una conoscenza diretta della situazione afgana con particolare riferimento alla condizione femminile) e dell Associazione Sognisolidali che ci ha spiegato la Gli ultimi anni della storia trentina raccontati da Vincenzo Calì L intervento del senatore Giorgio Postal, a sinistra. Gli sono accanto Calì, Mantovan, Dorigatti e Boato I giovani giornalisti afghani nello studio del presidente del Consiglio provinciale vicepresidente Claudia Gasperetti - ha attivato un percorso di formazione rivolto alle donne afgane con il supporto del Consiglio delle Donne, del Comune di Trento e dell assessorato provinciale alla cooperazione internazionale. L esecuzione del progetto è stato poi reso possibile attraverso il partenariato con Università cattolica di Milano e la scuola di giornalismo Lombarda. Nel rivolgere un saluto di benvenuto ai giovani ospiti, Dorigatti ha Mantovan, sulla scorta di alcuni temi chiave affrontati nel libro, rispetto ai quali Calì ha espresso posizioni spesso profetiche: l odio-amore per il Partito democratico ( trasformatosi nelle ultime ore per sua stessa ammissione in una non-comprensione ), lo scontro/incontro tra due autonomie costituzionalmente fondate come quella universitaria e quella Chi è: Vincenzo Calì Vincenzo Calì, nasce a Milano nel 1945. Ricercatore di storia contemporanea è stato direttore del Museo Storico di Trento ed ha curato il riordino dell archivio di Cesare Battisti da cui ha tratto una collana di fonti inedite. Si è occupato prevalentemente di storia regionale del Novecento. Ha cessato l attività di docente all università di Trento nel 2011 e fa parte del Comitato di indirizzo della Fondazione Museo storico del Trentino. Impegnati in uno stage di formazione presso alcune redazioni locali sottolineato l importanza di uno scambio culturale che consente a tutti di crescere e di mettere a confronto idee e modelli di vita. In un mondo globalizzato lo scambio informazioni e di collegamenti diventa un esigenza imprescindibile, in tal senso la cooperazione internazionale è una strada importante che si deve percorrere. Riferendosi alle osservazioni dei giovani riguardo l interesse suscitato dal modello cooperativo esistente in Trentino, Dorigatti ha territoriale, la mitologia legata alla valorizzazione della figura di Hofer e i delicati, necessari rapporti di Trento con Bolzano e l ancoraggio regionale dell autonomia. Storico di professione, politologo di vocazione e cittadino liberale, riformista ed ambientalista, abile ad utilizzare gli strumenti dell analisi storiografica per condurre battaglie civili e politiche : così ha definito Marco Boato Vincenzo Calì, ripercorrendo alcuni pezzi e alcuni temi ricorrenti del libro, che accanto alla presentazione istituzionale di Dorigatti ed alla prefazione dello stesso Boato contiene anche una postfazione di Vanni Scalfi, segretario cittadino del PD ed ex allievo di Calì. Il richiamo permanente alla storia come stimolo della riflessione sull attualità e sul presente, sono per Giorgio Postal il grande pregio di questa raccolta. La sensazione è stata quella di un dibattito tra appassionati di storia, di politica e di diritto costituzionale e statutario reciprocamente incuriositi dalla propria conoscenza e innamorati di questa terra e della sua specialità. Come dire, un confronto che non è destinato a terminare qui, ma che continueremo a leggere sulle pagine dei quotidiani trentini. Questo libro è solo la prima puntata. Il Trentino visto e commentato da giovani giornalisti afgani notato come la solidarietà, assieme alla pace e alla partecipazione, rappresentano gli elementi fondamenti della democrazia. Il Trentino inoltre gode di due risorse particolari: la cooperazione e il volontariato, vere roccaforti della coesione sociale e che rappresentano un elemento in più per affrontare la pesante crisi che stiamo attraversando. Attraverso il coordinamento della dottoressa Rizzoli (che ha costantemente seguito l iter del progetto) i giovani hanno potuto rendersi conto della situazione trentina, confrontarsi con il sistema dell informazione locale e partecipare ai vari processi della comunicazione scritta, in video e attraverso i moderni sistemi informatici. Un attività che li ha portati, in questi giorni, a diretto contatto con le espressioni più significative del mondo dell informazione e della società attraverso la presenza nelle scuole, nelle aziende e nelle istituzioni con la partecipazione, come questa mattina, alla riunione della Commissione per le pari opportunità. Rapporto min La regia sia d Oggi in Italia occorre una politica per l utilizzo del web ( Internet educational policy ) che si declini sia nell addestramento dei ragazzi a scuola sia, soprattutto, nella formazione dei formatori, degli insegnanti e dei genitori. Con l obiettivo di sviluppare negli adulti la consapevolezza dei problemi e la capacità di intervenire per la tutela e la crescita dei minori che, lasciati soli, non riescono a cogliere le potenzialità e le opportunità offerte dalla rete e dai new media. Ma una politica di questo tipo deve nascere dal basso, da organismi territoriali che abbiano già una precisa competenza in materia come i Corecom, i comitati regionali e provinciali per le comunicazioni. A lanciare la proposta è stato il prof. Marino Livolsi, ordinario di scienze e tecnologie della comunicazione all Università Vita salute San Raffaele di Milano, presentando a Trento la ricerca Media e minori, politiche sociali per un utilizzo consapevole delle vecchie e nuove tecnologie mediali, da lui curata con due collaboratori. I risultati dell indagine sono stati illustrati e discussi nell aula Beniamino Andreatta del dipartimento di sociologia, grazie a un seminario promosso non a caso, sullo stesso tema della ricerca, dal Corecom Trentino, presieduto da Enrico Paissan. Nell aprire i lavori Paissan ha letto un messaggio inviato al convegno da Bruno Dorigatti, presidente del Consiglio provinciale, nel quale il Corecom è incardinato. Per Dorigatti per l utilizzo consapevole della rete gli adulti devono oggi assumersi delle responsabilità precise nei confronti dei giovani. Se ci chiamiamo fuori ha osservato rischiamo di innescare un corto circuito nella trasmissione dei saperi, perdendo per la prima volta nella storia un ruolo educativo e formativo, a causa di una disparità di conoscenze e competenze. Questa ricerca ha poi osservato Paissan sottolinea i ritardi con cui in Italia la politica, le agenzia formative e la nostra società hanno si qui affrontato la tematica del rapporto media/minori. Tuttavia ha aggiunto dalle conclusioni operative del report emergono ampi margini per attivare una politica che superi questi ritardi con un azione concertata e coordinata dei vari soggetti, tra i quali possono o debbono svolgere un ruolo non secondario proprio i Ricerca su nuovi media e adolescenti pres Da sinistra: Buzzi, Livolsi, Lucci e Cristoforetti Comitati regionali per le comunicazioni. Maria Pia Caruso, Autorità nazionale per le garan- PALA TREN zie nelle comunicazioni, ha sottolineato il ruolo conoscitivo assunto dai Corecom (comitati regionali per le co- Presentata dalla Lega una petizione popolare con diecimila firme Contributi pubblici: i trentini discriminati rispetto agli stranieri Una richiesta alla Giunta provinciale di rivedere i meccanismi di assegnazione dei contributi pubblici (oggi distribuiti secondo il calcolo ICEF) in modo da destinare maggiori risorse ai cittadini trentini rispetto agli stranieri, viene avanzata da dieci mila cittadini che hanno sottoscritto una petizione depositata a palazzo Trentini. La petizione, corredata dalle firme (raccolte in queste mesi per iniziativa della Lega nord) è stata consegnata dallo stato maggiore del partito trentino al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. La delegazione della Lega nord (guidata dall on Fugatti e composta dai consiglieri provinciali Savoi e Civettini e dai consiglieri comunali Bridi, Giuliani e Guglielmi) ha illustrato i motivi dell iniziativa rispetto ad un sistema che, attraverso il calcolo dei coefficienti ICEF applicati sul reddito di garanzia ed altri contributi di sostegno, vede i cittadini trentini fortemente penalizzati rispetto a gli extracomunitari. La delegazione della Lega nord A questo proposto Civettini ha auspicato l introduzione di altri mezzi di sovvenzione per evitare un uso distorto del denaro (rimesse o scommesse). Da tutti i rappresentanti della Lega Nord è stata inoltre sollecitata una tempestiva trattazione della petizione che ora passa all esame degli uffici del Consiglio e poi della quarta Commissione legislativa. Donne, politica, istituzioni : concluso il percorso formativo Appello di Ferrari all impegno delle donne nelle istituzioni Si è svolta a palazzo Trentini l ultima tappa del percorso formativo di 72 ore Donne, politica e istituzioni, promosso e sostenuto dal Ministero per le Pari Opportunità, dall Università degli studi di Trento e dalla Commissione pari Opportunità. Le circa 40 donne che hanno partecipato al corso, sono state ospitate eccezionalmente presso l aula assembleare del Consiglio provinciale, accolte dai consiglieri Renzo Anderle, Sara Ferrari, Rodolfo Borga. Accanto ad una parte descrittiva di natura istituzionale, sul funzionamento del Consiglio e dei suoi organismi, c è stato lo spazio per i consiglieri, tutti alla prima legislatura, per raccontarsi e colorare la propria partecipazione all incontro, con cenni personali sulla propria storia politica che, per ciascuno di loro, è passata da altre istituzioni ed esperienze. Cosa fanno i partiti per ridurre il gap tra eletti ed elettori? Sara Ferrari Quali azioni sarebbero utili per recuperare la fiducia nelle istituzioni? Cosa si può fare per i giovani, per avvicinarli alla politica e quest ultima è consapevole del ruolo chiave della scuola pubblica in questa direzione? Quali sono stati gli interventi più efficaci realizzati in quest aula per favorire in modo concreto la pari opportunità tra uomo e donna? Queste sono solo alcune delle domande poste dalle partecipanti e degli spunti offerti al dibattito che è stato attento e molto animato. L incontro si è concluso con un appello della consigliera Sara Ferrari, affinché le donne non si tirino indietro nell impegnarsi nella politica, ma anche nelle realtà economiche e sociali, per raggiungere quella legittimazione pubblica che è indispensabile per essere riconosciute capaci occuparsi di interessi collettivi.

224 PAGINA 19 entata da Comitato per le comunicazioni ori-internet ei Co.Re.Com municazioni analoghi a quello trentino) nell indagare il mondo in particolare il mondo di internet e dei social net- ZZO TINI work, per favorire l alfabetizzazione e l apprendimento consapevole di questi strumenti ed evitare effetti diseducativi, dai contenuti offensivi, al bullismo, alla pedopornografia. La scuola, ma soprattutto i genitori, sono i primi soggetti chiamati a svolgere questo ruolo educativo. Il prof. Livolsi ha poi evidenziato i dati salienti della ricerca insieme ai due componenti della sua equipe, Federico Bertolini e Roberto Lillini dell Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Sostanzialmente tre gli elementi più significativi emersi dall indagine. Primo: l Italia, dopo la Grecia, è il paese europeo dove i minori debuttano più tardi in internet (in genere a partire dagli 11 anni), per lo più a casa, con scarso apporto della scuola, servendosene in modo poco competente, con un apprendimento pragmatico, non strutturato, ripetitivo e passivo. Secondo: i minori in Italia primeggiano in Europa nell uso dei social network come Facebook, ma con una bassa percezione dei rischi. Terzo: i genitori sono poco competenti e quindi non consapevoli dei veri rischi derivanti dalla sempre più quotidiana e intensa frequentazione della rete da parte dei figli. Per il dipartimento di sociologia dell università di Trento, Carlo Buzzi ha individuato nei nuovi media gli strumenti che più esaltano le tre principali tendenze culturali emergenti nei minori. Il presentismo (per cui non esiste più passato ed è inutile programmare il futuro) Il relativismo valoriale (non ci si comporta ovunque allo stesso modo) La reversibilità delle scelte (che non sono più sentite come definitive) Dopo la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Filippi Lacci, presidente del coordinamento nazionale Corecom, e Mauro Cristoforetti della cooperativa Educazione ai diritti dell infanzia per Save the Children, a tirare le conclusioni del convegno è stato Nicola D Angelo, magistrato, già Commissario dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. D Angelo ha sottolineato l attuale invasività dei social network e degli operatori della rete, per cui a suo avviso internet va sottoposto a qualche elemento di disciplina e regolazione. In che modo? Affidando da subito ai Corecom una potestà di concertazione tra i soggetti a vario titolo interessato alla tutela dei minori perché assumano una responsabilità forte nei confronti degli adolescenti. Portando il saluto del Consiglio al convegno Il volontariato nelle APSP RSA Dorigatti: autonomia vuol dire Solidarietà e responsabilità Il saluto di Dorigatti in apertura dei lavori del Convegno e l affollata sala di rappresentanza della Regione Quella del bambino Simone, che la credenza popolare voleva ucciso e seviziato dagli ebrei, è una vicenda antica, che la verità storica e la riconsiderazione della Chiesa (anche se avvenuta con deplorevole ritardo) ha spazzato via, facendo giustizia degli avvenimenti. Ciò che di attuale rimane oggi di quella storia è però la forza della comunicazione attraverso le immagini, ed il suo potere di influenzare larghi strati della popolazione facendo leva sul preconcetto. È quanto emerge dalla lettura della bella pubblicazione Il Simonino, geografia di un culto di Valentina Perini, presentato in sala dell Aurora a palazzo Trentini alla presenza dell autrice, del Presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti, di Laura Dal Prà e commentato da due storici di fama internazionale: Mons: Iginio Rogger e il prof. Diego Quaglioni. Il libro oltre a fare memoria per Se sapremo coniugare responsabilità, solidarietà e saggezza riusciremo a superare questo difficile momento e dare un senso vivo alla nostra autonomia, ed il volontariato - in questo senso - rappresenta uno strumento formidabile. Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti portando il saluto dell Assemblea legislativa trentina al convegno Il volontariato nelle APSP-RSA promosso dall Upipa, in collaborazione con le Acli, l Arof e la Regione TNAA, svoltosi nella sala di rappresentanza del palazzo della Regione in piazza Dante a Trento,. Il volontariato roccaforte della coesione sociale l ha definita Dorigatti come leva per superare egoismi, chiusure e indifferenza, ma anche strumento fondamentale per arginare gli effetti di una crisi che sta invadendo tutti i settori e mantenere alta l asticella della qualità di un servizio che è sempre più diffuso e richiesto. La responsabilità come elemento fondamentale della solidarietà in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte nell interesse comune anteponendo gli interessi collettivi a quelli personali. La saggezza, unita all umiltà, di capire che oggi è in atto, anche nella nostra provincia, una grande trasformazione. Siamo passati dall autonomia del benessere all autonomia dell impegno in cui ciascuno deve impiegare i propri talenti per contribuire alla crescita sociale, mettendo in campo quei valori e quel sostegno che l ente pubblico non può dare. È in questo contesto ha notato Dorigatti che il volontariato offre una risorsa incredibile, un capitale di valori e di persone da non disperdere e da valorizzare, perché la nostra autonomia diventa viva se le persone La presentazione del Libro Il Simonino geografia di un culto in sala dell Aurora a palazzo Trentini dirla come Dorigatti - di un avvenimento che ha aperto un debito di portata storica nel dialogo del Trentino con l ebraismo, si sofferma (passando in rassegna le icone raffiguranti il martirio del Simonino) sulla potenza suadente delle immagini: un autentica macchina del fango per falsificare gli avvenimenti e suscitare odio e indignazione. Un analisi come ha notato Dorigatti nel portare il saluto dell Assembla legislativa- che ci permette di toccare con mano anche l immutabilità sostanziale dell uso che il potere può fare della forza delle immagini e quanto ciò che la formano si impegnano per gli altri facendo dono con umiltà della propria disponibilità. Se il Trentino è capace di proseguire su questa strada ha concluso Dorigatti riusciremo tutti assieme ad uscire da questo momento di grave difficoltà. Il convegno, che si propone di avviare un momento di riflessione sul ruolo del volontariato nelle case di riposo, è stato aperto dal saluto del presidente delle Acli Arrigo Dalfovo, dal presidente dell UPIPA Giacomelli e da una breve riflessione del cappellano del S. Chiara don Cornelio Carlin. I lavori sono quindi proseguiti con le relazioni dei responsabili di settore e delle varie associazioni coinvolte nell assistenza. Il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Depaoli ha portato il saluto dell Assemblea legislativa della Regione Trentino Alto Adige. Presentato il libro Il Simonino geografia di un culto di Valentina Perini Il culto del bambino Simone attraverso la forza delle immagini sia funzionale ai disegni ed alle esigenze del potere stesso, in una data situazione contingente, come ci insegna, in modo via via crescente con il trascorrere dei secoli la lezione della storia. Una lezione che l autrice ha fissato in una rassegna di immagini che costituiscono un vero e proprio modello di comunicazione per veicolare falsità diventando un potente strumento di persuasione e che riguardano (come ha notato Manuel Curzel) una parte della triplice storia del Simonino: quella che va dal 1475 (anno della morte del bambino) al 1965, anno in cui la Chiesa decise di far cessare il culto del Simonino, distinguendo come ha ricordato Mons.Rogger nettamente fra il livello del culto e quello iconografico. Ed è proprio della rottura di questa congiunzione maligna fra culto e immagini, fra verità della fede e diffusione delle immagini ha osservato Quaglioni che il libro rende testimonianza. Lotta all omofobia: arcilesbica e arcigay da Dorigatti In attesa della legge contro le discriminazioni sessuali Michela Papette con il presidente del Consiglio provinciale Dorigatti siete una risorsa per il Trentino e la disponibilità delle Voi Istituzioni è la risposta ad esigenze espresse da una comunità che si è rivelata più coraggiosa e matura di quanto si potesse immaginare. Con queste parole il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha accolto Michela Papette e Mariacarla Franceschini, in rappresentanza di ArciLesbiche e Arcigay in quella che è la Giornata internazionale contro l omofobia e la transfobia. Il percorso felice, come lo ha definito il Presidente, fatto già dalle Istituzioni nella direzione della cancellazione delle discriminazioni è un sintomo estremamente positivo. Il problema su questi temi è a suo avviso di natura culturale e si può risolvere solo attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza. Se possiamo fare ancora qualcosa facciamolo, le mie porte sono sempre aperte ha concluso Dorigatti. Papette ha ringraziato il Presidente per la disponibilità all ascolto ed all accoglienza, un aspetto che è motivo di grande orgoglio, in modo particolare in un momento come quello attuale in cui le iniziative messe in campo per far conoscere la realtà registrano il tutto esaurito. C è molta attesa e anche a questo si è parlato, attorno al disegno di legge attualmente all attenzione della quarta Commissione permanente del Consiglio provinciale; un documento contro la discriminazione per l orientamento sessuale che, se approvato, porrà il Trentino all avanguardia su questi temi nel contesto europeo. Nel libro di Chiocchetti presentato a palazzo Trentini Nei I misteri di Cjaslir Un pezzo di storia locale Un racconto sospeso tra realtà storica e narrazione, è il nuovo contributo letterario di Fabio Chiocchetti (lavora all Istituto ladino di Fassa e da anni è impegnato nella difesa della cultura ladina) che è stato presentato a palazzo Trentini. I misteri di Cjaslir, racconta una storia vera: un processo celebrato nel 1628 in val di Fassa contro un gruppo di donne, presunte streghe. Un momento drammatico del quale fu protagonista un altro fassano Daniel Zen, l unico ladino a ricoprire il ruolo di principe vescovo di Bressanone che allora comprendeva la Val di Fassa, che si trovò a gestire questo processo per stregoneria. Una storia che si basa, come ha raccontato Chiocchetti davanti al pubblico che ha affollato la sala dell Aurora, sulle meticolose ricerche di don Donato Vanzetta che, alcuni anni fa, tradusse e catalogò un amplissima documentazione su questa vicenda. Don Vanzetta ha affermato Chiocchetti ogni volta che veniva da me con questi grandi faldoni di documenti, qualcosa come 4 mila fogli, mi diceva: bisogna fare qualcosa per queste povere donne. Anche per questo ho scritto questo libro, dandogli la forma del romanzo per renderlo più accessibile al pubblico. La presentazione del libro è stata introdotta dal Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, il quale ha affermato Fabio Chiocchetti che questo volume rappresenta una testimonianza di grande significato perché parla di noi della nostra terra, restituendoci l orgoglio della nostra storia e segnando l importanza delle minoranze etnico linguistiche, protagoniste di un sogno europeo dei popoli e non dei nazionalismi.

PAGINA 20 Bruno Dorigatti ricorda l ex Presidente della Giunta Mengoni, grande coerenza e intelligenza politica Avuta notizia della scomparsa di Flavio Mengoni, ex presidente della Giunta provinciale nella 9 e 10 legislatura, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha reso omaggio all uomo politico trentino con una nota che di seguito riportiamo. Non mi è facile oggi, nel doloroso compiersi del destino, ricordare una figura straordinaria come quella del Presidente Flavio Mengoni. A Lui mi legano sentimenti contrapposti e condivisioni complesse, soprattutto attorno a quei temi del Flavio Mengoni rilancio del Trentino attraverso una nuova industrializzazione e sperimentali strumenti di politica dell occupazione, come la grande intuizione dell Agenzia del Lavoro, istituzione allora pilota in Italia per coniugare domanda ed offerta di lavoro. Pur da posizioni differenti - e talora contrastanti - non ho mai smesso di considerare e rispettare profondamente la coerenza e l intelligenza politica di Mengoni, esercitate accanto ad una cultura istituzionale oltremodo solida, sapendo che tutto ciò costituiva una risorsa complessiva per tutta la nostra terra; una risorsa forse talvolta incompresa e di difficile maneggio, ma una risorsa come poche, capace di guardare al disegno di un autonomia dinamica, funzionale e forte; un autonomia cioè quale effettivo laboratorio di innovazione e di costruzione del futuro. Nell assumere poi l alto onore della Presidenza del Consiglio provinciale, rammento qualche recente, umanissimo e non occasionale incontro di riflessione, dove ho trovato costanti e sempre appassionati suggerimenti ed acute letture del presente, davanti al groviglio di un epoca in piena crisi, non solo economica, ma anche politica. Con Mengoni se ne va inoltre uno degli ultimi testimoni delle fasi iniziali dell autonomia e del suo compiersi; uno dei protagonisti rigorosi dello sviluppo e, soprattutto, un uomo che sapeva guardare al di là delle contingenze, immaginando il domani come un opportunità e non come un mero scorrere intatto del tempo. A Lui, alle Sue intuizioni, alla Sua lungimiranza politica ed amministrativa il Trentino tutto deve molto ed è un debito che può saldarsi solo nel non dimenticare la Sua lezione politica ed umana. 224 La rassegna dedicata ai progetti di cooperazione trentina Una mostra fotografica sulla Birmania che soffre di palazzo Trentini ha ospitato, le scorse settimane, una mostra fo- L atrio tografica dedicata ai progetti di cooperazione trentini in Birmania. L iniziativa dal titolo Ango(e) li birmani è di Moses, onlus che ha sede principale a Madonna di Campiglio e basi anche a Sirmione e a Bologna. L associazione è sorta nel 2005 da soci fondatori sopravvissuti miracolosamente allo tsunami del 26 dicembre 2004, che devastò le terre affacciate sul mar delle Andamane, lasciando lutti e miseria. Ebbene, i volontari di Moses Onlus sono da poco tornati in Italia dalla 18/a missione umanitaria in Birmania, dove hanno dato vita a due importanti iniziative in favore di 38 Scuole monastiche della Divisione di Sagaing e alla costruzione di una Scuola nel Rackine State. Il lavoro svolto in questi anni ben documentato nel sito internet www.moses.it - tocca anche la Thailandia: opere di ricostruzione dopo il maremoto, aiuto alle famiglie colpite nel 2008 dal ciclone Nargis, servizi sociosa- Lo stand allestito nell atrio di Palazzo Trentini nitari ed educativi per i migranti birmani nella provincia thailandese di Phang Nga, formazione professionale per le donne, assistenza delle famiglie fuggite dalla pulizia etnica e riparate nel cuore della giungla. Un lavoro vastissimo, compiuto a titolo totalmente volontaristico e sostenendo in proprio le spese di viaggio, vitto e alloggio. Di tutto questo si è parlato in sala Aurora di Palazzo Trentini, dove è stata illustrata la mostra di immagini che gode del Patrocinio Morale della Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento e che ha lo scopo condividere con la tutta la cittadinanza le esperienze dei volontari di Moses Onlus, che nel 2010 ha ricevuto il Premio per la pace Dossetti. Le immagini esposte, oltre a fornire uno spaccato delle iniziative e della operatività dell associazione rendenese, hanno mostrato i luoghi, le persone e gli effetti delle azioni svolte nel Paese reso famoso dalla straordinaria vicenda umana e politica di Aung San Suu Kyi. Presentato a Palazzo Trentini il volume autobiografico di Sandro Disertori Il Secolo breve raccontato da un sopravvissuto mitteleuropeo È stata la sede del Consiglio provinciale Palazzo Trentini a ospitare l affollata presentazione del volume autobiografico di Sandro Dise Disertori, intitolato Il mio secolo breve. Diario di un sopravvissuto mitteleuropeo.pubblicato per i tipi di Inchiostro-Il riccio, editore di Verona, questo libro porta a pieno compimento la fatica letteraria di dieci anni or sono, Un interno mitteleuropeo. A dipanare ricordi e riflessioni è l ingegnere idraulico Disertori, classe 1918 di ferro, mamma croata e papà trentino, un uomo che davvero può dire di essere passato e con viva intelligenza - dentro le temperie più rilevanti e più drammatiche di quel secolo breve che va in realtà (lo disse per primo Hobsbaum) dalla Rivoluzione d Ottobre alla caduta del muro di Berlino. Dalla fine dei Romanoff alla distruzione del sogno comunista. Disertori, che vive da anni ad Affi, fa parte di una famiglia storica di trentini, è suo cugino il Beppino Disertori che è papà del cardiologo Marcello. A dialogare con quest uomo La presentazione del volume di Sandro Disertori dalle tante primavere, sono venuti il direttore della Biblioteca civica di Rovereto, Gianmario Baldi, e lo storico trentino Vincenzo Calì. Baldi ha messo accanto autobiografie diversissime, citando Ermanno Olmi, Piercesare Boeri, Lucio Pinkus e infine il molto più contemporaneo Andy Holzer, l alpinista cieco. Un parallelo per dire che è attraverso le testimonianze vive che si legge la storia del Novecento e si dà uno spaccato del nostro Paese, come ha saputo fare con il suo lavoro Disertori. Il Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, introducendo l incontro in sala Aurora, ha augurato all autore che il suo sogno d un Europa capace di raccogliere gli ideali di pace, democrazia e pluralismo possa essere realizzato in tempi brevi, in modo che tutti noi possiamo viverlo e apprezzarlo, non solo i nostri figli in un futuro incerto. Sì, perché dentro il libro prefato proprio da Calì c è l intreccio fitto di storia di quel territorio dove si mangia il minestrone la Mitteleuropa ma c è anche, forte, il desiderio dell autore di far venire fuori un filo logico di giustizia, di affermazione del buono. Disertori racconta la goliardia universitaria e le imprese alpinistiche. la deportazione in campo di prigionia nazista e l esaltante periodo della ricostruzione pstbellica. Il primo libro che racconta Le vite dei cinesi in Trentino Una comunità che ha raggiunto le 1865 unità, con una crescita media annua del 12%. Per metà provenienti dalla provincia dello Zhejiang, in particolare, dalla città costiera di Wenzhou. Comunità, quella cinese, esplosa numericamente anche in Trentino (basti pensare che nel 95 erano una ventina) ma che si conosce ancora poco. Francesca Bottari, giovane ricercatrice trentina, ha fatto un viaggio nella comunità cinese trentina durato due anni e che è stato descritto in un libro Chinatown Un viaggio dentro la comunità cinese sino trentina, edizioni Iasa che è stato presentato nella sala Aurora di palazzo Trentini. Un indagine costruita sui rapporti con molte famiglie che in Trentino, come ha ricordato l autrice, rappresentano più China family che vere China town. La scoperta di una realtà diversa da molti stereotipi, ma caratterizzata da valori profondi che affondano nella cultura confuciana. Capacità di sacrificio testimoniate da molte delle storie raccontate da Francesca Bottari, come quella di Lucia, in Italia dal 94, ex operaia tessile che ha avviato a Pergine una sartoria aperta dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20. L autrice ha coperto altre esperienze di successo, come quella del primo avocato cinese di Trento e del primo laureato cinese nella nostra università. La presentazione del libro è stata moderata da Mauro Marcantoni. Quattordici pazienti psichiatrici del Centro di riabilitazione Inaugurata nell atrio del Palazzo la rassegna artistica Renart 2013 Autovoto: 6+ Le opere degli ospiti di Villa S. Pietro Gli spazi espositivi di palazzo Trentini hanno ospitato la mostra delle opere dei pazienti psichiatrici di villa San Pietro dal titolo Autovoto 6+ Posso fare molto di più, impiego 30 minuti essendo Van Gogh : Un centinaio di opere realizzare da quattordici pazienti psichiatrici del Centro di riabilitazione psichiatrica di villa San Pietro di Arco. Lo stesso titolo della mostra deriva da una nota che accompagna uno dei dipinti di un ospite della comunità. La mostra si colloca nel solco di quella dello scorso anno dal titolo Sanatorium sul rapporto tra arte e malattia che venne realizzata, sempre negli spazi espositivi di palazzo Trentini, da Paolo Dolzan e Tommaso Decarli. Nel corso dell inaugurazione, alla quale ha partecipato una delegazione della Comunità San Pietro, è stato presentato il catalogo ed è stata messa in scena una performance sonora e poetica ideata da Massimo Arrigoni, Roberta Galbani, Sergio Decarli e Denis Fontanari. L inaugurazione dell esposizione a palazzo Trentini Le opere dei pazienti di villa S.Pietro sono state affiancate da quelle del duo Bruno&Pruno Ludke dedicate ad una condanna giudiziaria avvenuta in Germania ai primi del 900 in base ad elementi pseudo scientifici di origine lombrosiana. Nella presentazione il Presidente Dorigatti ha affermato che da rappresentante delle istituzioni democratiche, mi limito a fare ciò di cui sempre più ci sarebbe bisogno: aprire le porte al dubbio, concedere cittadinanza anche ai temi più faticosi da affrontare, dare valore civile a ciò che, comunemente, si confina negli angoli. Paolo Dolzan, ringraziando il Consiglio che ha messo a disposizione le sale e contribuito all inaugurazione, ha affermato che questa mostra è un segno di apertura delle istituzioni. Sei artisti a palazzo trentini per far parlare di nefrologia Sei artisti in mostra nella sede del Consiglio provinciale di Trento, al principale scopo di accendere i riflettori sul tema delle patologie renali. È il senso della settima edizione di Renart2013, inaugurata con tanta gente negli spazi che Palazzo Trentini riserva alle esposizioni. Gli artisti sono Claudio Foradori, Roberto Perini, Franco Ricci, Silvana Todesco nonché l architetto, pittore (e scacchista) Alessandro Goio, deus ex machina dell iniziativa. Tutti gli espositori sono accomunati ha detto presentando dipinti e sculture il professor Aldo Nardi da uno sperimentalismo della complessità, tradotto in linee e colori che ciascun osservatore deve interpretare in modo soggettivo. Gli artisti per la donazione hanno voluto con questa rassegna dare una mano tangibile all Apan, l Associazione provinciale amici della nefrologia, dializzati e trapiantati. A rappresentarla, in occasione della vernice di oggi, c era la presi- Il numeroso pubblico in visita alla mostra dente Serena Belli, che ha dato la parola anche a Cristina Comotti, intervenuta per rappresentante l unità operativa multizonale, che all ospedale Santa Chiara si occupa di problemi renali. La dottoressa Comotti ha spiegato che da ormai 30 anni dura l ottimo rapporto del reparto con l Apan, impegnata in un attività diretta di volontariato tra i degenti e in un prezioso lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza sull importanza della prevenzione. Le patologie renali ha detto Comotti dagli anni 90 e per effetto dell aumento dell età media degli italiani, sono diventate vera e propria malattia sociale. A sottolineare i meriti di questa mostra impegnata sono stati il padrone di casa, il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, e l assessore alla cultura del Comune di Trento, Lucia Maestri. I due enti hanno concesso il patrocinio assieme alla Provincia Autonoma stessa.

224 PAGINA 21 Le iniziative del Consiglio al festival dell economia Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha portato un proprio contributo di riflessione dentro il ricchissimo programma del Festival dell economia. Un iniziativa come sempre di alto spessore culturale, che in questa ottava edizione ha voluto mettere al centro i temi della sovranità e del governo multilaterale e multilivello dei fenomeni sociali, politici ed economici. Un occasione per addentrarsi nella specificità del sistema autonomistico trentino ma in un quadro più ampio, in particolare ponendolo a confronto con un altro modello di spiccata autonomia territoriale, quello catalano. I momenti di riflessione a Trento sono stati due, entrambi sabato 1 giugno 2013. Il primo appuntamento promosso dall assemblea legislativa si è svolto al mattino, con una tavola rotonda riservata ad un pubblico di specialisti introdotta dal presidente Dorigatti, cui sono stati invitati autorità e tecnici del settore. L obiettivo era quello di esplorare, con un profilo multidisciplinare e comparativo, le questioni legate ai progetti di razionalizzazione degli assetti delle autonomie territoriali in un quadro europeo, partendo dalla consapevolezza che esse devono corrispondere ad un interesse sistemico articolato. Il secondo momento, invece pubblico, si è svolto nella prestigiosa Sala Depero nel Palazzo della Provincia, sul tema: L autonomia come risorsa di (multi) sistema: Catalogna e Trentino a confronto. Sono intervenuti il prof. Gianfranco Cerea (economista- Università di Trento), il prof. Xosé M. Núñez Seixas (storico - Università Ludwig Maximilian di Monaco) e il prof. Alejandro Saiz Arnaiz (costituzionalista- Università UPF di Barcellona), coordinati dal prof. Roberto Toniatti, costituzionalista dell Università di Trento. In Regione- ha osservato il prof Gianfranco Cerea- i cittadini pagano più tasse di quanto si spenda per i servizi pubblici Autonomia: i dati parlano chiaro in Trentino non c è alcun privilegio di Bruno Zorzi Da sinistra: Gianfranco Cerea, Roberto Toniatti e l inaugurazione del festival dell economia 2013 in sala Depero a Trento Presidente Dorigatti, è la prima volta che il Consiglio provinciale si inserisce con una propria iniziativa nel Festiva dell Economia. Per quale ragione? Perché quest anno il Festival dell Economia, che ancora una volta ha animato la città di Trento ed altri luoghi del nostro territorio con incontri di alto spessore culturale, approfondirà un tema molto attuale come la sovranità. Un tema che evidentemente non riguarda solo gli Stati ma anche le regioni con un autonomia più o meno accentuata, e direi soprattutto i rapporti tra questi livelli di governo e un entità sovranazionale come l Unione europea. Per questo il Consiglio provinciale ha ritenuto opportuno portare in questo interessante dibattito un proprio Pubblico numeroso e attento nella sala Depero per il dibattito organizzato nel quadro del Festival dell Economia in collaborazione con il Consiglio provinciale, dal titolo L autonomia come risorsa di (multi)sistema; Catalogna e Trentino a confronto al quale hanno partecipato il professor Gianfranco Cerea economista dell Università di Trento; il professor Xosè Nunez Seixas, storico, dell Università di Monaco e il professor Alejandro Saiz Arnaiz costituzionalista dell Università di Barcellona coordinati dal professor Roberto Toniatti dell Università di Trento. Uno dei dati principali emersi e dimostrato con i numeri da Cerea è questa: l Autonomia trentina, come quella dell Alto Adige Suedtirol e della val d Aosta, non sono per nulla privilegiate. Anzi, la differenza tra imposte pagate e spese pubbliche complessive dà un saldo pesantemente a sfavore dei cittadini di Trento e Bolzano che rispettivamente versano 2000 e 3800 euro in più rispetto alle spesa pubblica complessiva (quella diretta dello Stato e delle Province autonome) che viene fatta sui due territori. All opposto, in un altra autonomia, peraltro assai ampia com è quella siciliana, i cittadini ricevono 4000 euro in più rispetto a quanto versano di tasse per le spese pubbliche. Dati ha ricordato il professor Cerea che smentiscono quelli della spesa per abitante, che pongono fuori scala il Trentino e l Alto Adige, e che vengono usati dagli Amato, dai Galan, dai Tosi o dai Visco, per dire: siete bravi ma anche perché avete i soldi. Solo le autonomie alpine si sono assunte le responsabilità. Cerea, non ha però difeso tutte le autonomie speciali italiane. Anzi. Quelle che hanno davvero saputo assumere gran parte delle competenze dello Stato ha affermato sono state quelle del Trentino, del Sudtirolo e della Val d Aosta. Cioè quelle alpine, il che mi verrebbe da dire che questa non è Padania. Ed ha messo in evidenza che in Trentino le spese dirette dello stato (tribunali, sicurezza, difesa) sono solo l 11% del totale mentre nella mentre nelle media delle regioni italiane è del 69% e, nonostante l autonomia, del 64% in Sicilia. Trentino e Sudtirolo, record di norme di attuazione. L aspetto delle competenze è stato analizzato dal professore di Trento rapportando il numero di norme di attuazione tra le autonomie speciali italiane. In Trentino e in Alto Adige sono state 59 le norme di attuazione dello Statuto, contro le 17 della Sicilia, che ha competenze statutarie ampie ad esempio in materia scolastica, e le 15 della Sardegna. Quindi da noi c è stato un reale (e ormai quasi totale) passaggio di competenze dallo Stato. Con l Autonomia Trentino al vertice della ricchezza, la Sicilia è invece arretrata. Altra considerazione fatta da Cerea: l autonomia ha permesso al Trentino e all Alto Adige - Suedtirol il maggior tasso di crescita in Italia. Basti pensare che nel 1938 i dati dell economia trentina erano più vicini a quelli della Serve un quadro unitario in cui collocare le Autonomie contributo di riflessione sull autonomia che, in questa fase di grave crisi economica, poteva assumere un ruolo strategico a servizio della ripresa. Ma che significato ha il confronto fra l esperienza della Provincia autonoma di Trento e una regione nella quale il senso dell autogoverno locale è molto sentito e tende ad entrare in conflitto con lo Stato come la Catalogna? L idea nasce dal fatto che della Catalogna si è parlato molto, negli ultimi mesi, per via del progressivo inasprirsi delle tensioni tra Comunità autonoma e Stato centrale. Si tratta di una regione in cui si sono registrate forti spinte indipendentiste, ma sulla quale troppo poche sono le occasioni per riflettere in modo Campania e, in termini di ricchezza prodotta, quasi la metà della Lombardia o della Liguria. Per contro la Sicilia, nel dopoguerra, ha subito un arretramento economico. In Europa spira un vento centralista. Però, e questi sono stati i temi toccati dal professor Seixas e Arnaiz, in Europa spira un vento centralista alimentato dalla crisi. In particolar modo in Spagna approfondito. Noi abbiamo voluto proporre, appunto, un momento di riflessione per capire meglio, partendo dalla situazione della Catalogna, i problemi e le prospettive delle autonomie storicamente più forti e radicate come la nostra oggi in Europa. Autonomie che ovviamente non si possono considerare a prescindere dai rapporti con gli stati nazionali e il livello comunitario. Anche il governo Letta oggi sembra intenzionato a riconsiderare positivamente il valore e il ruolo delle autonomie regionali e di quelle speciali come la nostra in Italia. Quello che oggi serve è un quadro unitario nel quale tutti questi processi e queste istanze di sovranità territoriali vanno organicamente collocate per evitare tensioni e conflitti. e in Italia. Eppure, ha sottolineato, lo storico dell Università di Monaco la storia d Europa è la storia delle diversità, che solo a partire dall 800 sono state percepite, a causa delle ideologie che sono servite alle elite politiche per rafforzare lo stato - nazione, come elementi di arretratezza. Il modello era, e in gran parte è ancora, quello della Francia: dello Stato che si identifica con la nazione. Le diversità, quindi, tornano ad essere viste come problema e non come soluzione dei problemi, anche di quelli provocati dalla crisi. La Catalogna dipende finanziariamente da Madrid. Il caso catalano, come ha ricordato Arnaiz, ha radici nella costituzione spagnola del 78 che affrontò la questione dell autonomia di Catalogna e Paesi Baschi perché era indispensabile per aprire il processo di democratizzazione della Spagna dopo la lunga dittatura spagnola. Una Catalogna che guarda ora alla secessione (anche se lo slogan Catalogna nuovo stato d Europa, portato avanti dal presidente del governo autonomo è ambiguo) a causa dei problemi lasciati aperti dalla costituzione della Spagna. Pesa il fatto che i catalani, è stato ricordato, non hanno una dotazione finanziaria stabile, garantita da norme di rango costituzionale, ma spetta, ogni cinque anni, al Parlamento spagnolo varare una legge specifica per il finanziamento della Comunità catalana. La decisione del Tribunale costituzionale di Madrid di bocciare, nel 2008, parti importanti, quelle identitarie, dello Statuto del 2006 ha portato, infine, alla manifestazione dell 11 settembre 2012 e all idea della Catalogna nuovo stato d Europa. Una tensione grave, che va inserita in quella tradizionale tra Stato e autonomie spagnole (anche se solo Catalogna, Paesi Baschi e in parte la Galizia hanno una tradizione autonomista) ma che, hanno ricordato Arnaiz e Seixas, tocca il motore economico della Spagna con il 20% del Pil; il 32% delle esportazioni spagnole con solo il 15% della popolazione iberica. In ricordo di don Andrea Gallo L omaggio di Dorigatti al prete degli ultimi La morte di don Andrea Gallo, il prete degli ultimi, scomparso lo scorso mese, è stata oggetto di una riflessione del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti che così ricorda il sacerdote genovese. È un addio malinconico, quello che tributiamo a don Andrea Gallo, il sacerdote genovese scomparso all età di 84 anni. Fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, don Gallo ha dedicato la sua vita a quegli ultimi che riteneva davvero dovessero essere i primi, a partire da questo mondo terreno. Se ne va a pochi mesi dal suo caro amico don Dante Clauser, che egli considerava il suo Fratello Maggiore, il suo Maestro. Così scriveva don Gallo, ricordando l amico: Nel Trentino si lavora il legno, tu hai lavorato i cuori, diversi e più duri del legno. Aveva proposto che Don Andrea Gallo a don Dante fosse dedicata una vetta: non sappiamo se questo avverrà, ma per i sentieri delle nostre montagne adesso avremo due uomini buoni, due preti in cammino, da ricordare come esempi di vita e di azione nel mondo. Il testo della richiesta presentate al presidente Bruno Dorigatti e al dirigente Camillo Lutteri Paravalanghe al Fedaia: una petizione con 1200 firme La consegna della petizione, corredata di 1200 firme che i la capesce n outa per dutes. La Speron mettono così, in buon ladino, i referenti dell Associazione Fassa, che hanno depositato a palazzo Trentini la loro petizione sull ormai antico problema di viabilità al Passo Fedaia. La presidente Elena Testor, con il vicepresidente Francesco Pitscheider e il segretario politico Luca Guglielmi, sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, e dal dirigente del Servizio legislativo, Camillo Lutteri. Nelle loro mani sono state consegnate le 1200 firme a corredo di una sollecitazione che suona l hanno detto Testor e Guglielmi come una sorta di ultima spiaggia da parte di una comunità esasperata. Il problema è conclamato oramai dal 13 maggio 2002, data in cui venne firmato un protocollo d intesa tra Provincia Autonoma di Trento e Regione Veneto, con impegni per la messa in sicurezza della strada provinciale 641, cronicamente afflitta dalle valanghe e da continue chiusure al traffico. Nella scorsa stagione invernale hanno detto i dirigenti del gruppo politico fassano le giornate con la strada bloccata sono state 120, non se ne può davvero più dei relativi danni alle attività turistiche. Rocca Pietore, l Agordino e il Veneto visti i silenzi dell amministrazione provinciale trentina ormai minacciano di rimettere in discussione lo stesso, faticoso accordo sui confini della Marmolada. Quello che i fassani Canazei in particolare - si aspettano, è la realizzazione di adeguate strutture paravalanghe nei 2,2 chilometri più esposti, all altezza del lago Fedaia. Si tratta di un intervento certamente costoso, ma che è anche precondizione per poter parlare di sviluppo degli impianti di risalita della grande montagna trentino-veneta e di sfruttamento turistico-sportivo dell anello per lo sci di fondo invernale e per il biking estivo. Il Presidente Dorigatti presente anche il consigliere Claudio Civettini (Lega Nord Trentino) - ha espresso l apprezzamento per il ricorso allo strumento democratico della petizione, peraltro avvertendo delle sue caratteristiche tecnicogiuridiche. I tempi di qui a ottobre sono molto stretti ha chiarito - per l esame del testo, che compete alla III Commissione permanente presieduta da Roberto Bombarda.

PAGINA 22 224 La premiazione del concorso Il valore della Legalità rappresenta una delle molte iniziative promosse dal Consiglio provinciale nell ambito del progetto Il consiglio incontra i giovani che quest anno ha registrato una notevole incremento di attenzione da parte delle scuole e delle associazioni giovanili. Sono stati più di tremila gli studenti ed i loro accompagnatori che nel corso del 2012 hanno varcato la soglia di palazzo Trentini per prendere conoscenza del funzionamento delle istituzioni autonomistiche ed approfondirne la cognizione sotto l aspetto storico- culturale e giuridico. Una serie di presenze ripartite nel variegato panorama di iniziative e progetti predisposti dall incaricato del settore Carla Tomasoni, che vanno dalle visite guidate alle scolaresche, all interscambio fra scuole o gruppi di studenti, al concorso il Cittadino europeo ad altre iniziative tese a promuovere (come nel caso dei giovani giapponesi del Milan) la conoscenza dell istituzione autonoma al di fuori dei confini regionali. Nella tabella a fianco sono riportati i numeri dell attività di quest anno. Numero complessivo studenti ed accompagnatori partecipanti alle diverse attività Visite guidate 1 e 2 Percorso Visitare il Consiglio provinciale e Giornata di formazione in Consiglio provinciale Visite guidate 3 Percorso Progetti di Cittadinanza Sport Estate Insieme Attiva Arcobaleno Basket e Gruppo Calcio Milan Giappone Comuni di Ala, Avio, Brentonico, Mori e Ronzo- Chienis Comuni Brione, Condino, Cimego, Castel Condino Interscambio studenti regioni a Statuto speciale ed ordinario Studenti Scuola Media Brescia Visita guidata Giornata della legalità Concorso promosso dal Consiglio provinciale Gruppo Calcio Milan Giappone 2968 studenti 283 accompagnatori 2889 studenti 274 accompagnatori 25 studenti 2 accompagnatori 35 studenti 2 accompagnatori 5 studenti 2 accompagnatori 14 ragazzi 3 accompagnatori 70 studenti 6 accompagnatori 143 studenti 9 accompagnatori 101 studenti 9 accompagnatori Con l intervento del presidente dell ANM Profiti, le premiazioni in sala Depero, nella Giornata nazionale della legalità Concorso provinciale su diritti e regole: vince l Istituto don L. Guetti di Tione Dorigatti consegna il premio ai rappresentanti degli studenti Gli studenti della classe 3A indirizzo tecnico-amministrazione, marketing e finanza dell Istituto don Guetti di Tione vincitori del Concorso La classe terza A ad indirizzo tecnico, amministrazione, marketing e finanza dell Istituto don Guetti di Tione ha vinto il concorso sul tema della legalità, promosso dal Consiglio provinciale in quest anno scolastico 2012-2013. E nella Giornata nazionale della legalità, mentre a Palermo approdava la nave con Piero Grasso e si celebrava il ricordo collettivo di eroi come il giudice Falcone e le vittime di Capaci, qui a Trento nella bella sala Depero, a palazzo della Provincia il Presidente Bruno Dorigatti ha premiato i ragazzi della scuola giudicariese. Il premio? Un viaggio d istruzione in visita alle istituzioni europee di Bruxelles. La sala era affollata di studenti e al tavolo hanno preso la parola anche Cecilia Bighelli, in rappresentanza del Consiglio provinciale dei giovani, e Caterina Dima del L.i.a., il Liceo internazionale arcivescovile di Rovereto. Diversi gli interventi, che hanno trasformato la mattinata in una intensa lezione di educazione civica. Anzitutto quello di Camillo Lutteri, dirigente del Servizio legislativo del Consiglio provinciale, che ha riconosciuto il buon livello di consapevolezza tra i giovani trentini attorno al concetto di legalità, auspicando invece un maggiore sforzo per far loro conoscere caratteristiche, storia e funzionamento delle istituzioni autonomistiche. Nel proprio saluto, il Presidente Dorigatti ha definito la legalità come fonte di libertà collettiva, sottolineando il valore della partecipazione e la necessità di proseguire nello sforzo di attuazione dei principi contenuti nella nostra Costituzione. Ha concluso citando il Presidente della Repubblica, che esorta i giovani a criticare e a indignarsi di fronte alle ingiustizie. Come già l anno scorso, agli studenti si è poi rivolto Pasquale IL SALUTO DI CATERINA DIMA E DEGLI STUDENTI DEL LICEO ARCIVESCOVILE DI ROVERTO Di seguito riportiamo il saluto letto da Caterina Dima a nome degli alunni del liceo internazionale Arcivescovile di Rovereto, agli studenti e alle autorità presenti alla premiazione. Si conclude il percorso di Educazione alla Legalità che abbiamo intrapreso con la Vostra collaborazione, qui, in uno dei luoghi simbolo della nostra Autonomia. È una storia che è iniziata oltre mille anni fa e che, con diversi contributi, abbiamo approfondito. Quando la dott.ssa Tomasoni ci ha parlato lo scorso sei febbraio della nascita dell Autonomia trentina abbiamo compreso anche le radici culturali che hanno sorretto questo cammino. È stata la solidarietà tra cittadini, la capacità di organizzarsi per affrontare le difficoltà comuni, uno degli elementi fondamentali di questo modo originale di gestire il bene comune. Ciò ha abituato le generazioni passate a non limitarsi ad attendere risposte dall alto per la soluzione dei problemi del proprio territorio, ad impegnarsi in prima persona ed insieme agli altri. Di fatto applicando in anticipo il principio di sussidiarietà in tutte le sue direzioni. Anche coloro che ricordiamo in questa giornata hanno fatto propri questi principi: si sono impegnati in prima persona per dare Profiti, Presidente dell Associazione nazionale magistrati, sezione di Trento. Il Pubblico Ministero ha spiegato che in una democrazia le regole non devono ARCO solamente ottenere obbedienza, in forza della punizione e della forza, ma devono guadagnarsi il rispetto dei cittadini. Devono quindi essere rispettabili, giuste. Gli alunni delle classi 3 a A e 3 a B dell Istituto Tecnico per il Turisno Gardascuola ARCO si sono incontrate con il consigliere provinciale Nerio Giovanazzi, nell ambito del percorso visite guidate delle scuole al Consiglio provinciale. quella risposta di legalità che le Comunità in cui operavano si aspettavano. Anche noi ci sentiamo chiamati, in questo luogo, in questo giorno, ad essere responsabili del patrimonio comune che ci è stato trasmesso dalle generazioni che ci hanno preceduto e da questi testimoni che commemoriamo. Siamo consapevoli che anche l illegalità che affligge il nostro Paese e il nostro Trentino debba essere affrontata con lo stesso spirito, richieda una risposta solidale, comune. Guardando al passato, alle persone che sono ricordate nel corso di questa mattinata, e alle loro storie, al loro coraggio e alla loro forza d animo. Conoscendo e divulgando ciò che loro ci hanno insegnato. Più sapremo imitare il loro esempio meglio sapremo progredire. Al termine di questo percorso non abbiamo più giustificazioni: ci siamo voltati, il passato ci ha raccontato la sua storia per mezzo delle Vostre voci. Ci avete dato la possibilità di capirlo, qualcuno ci ha anche offerto il suo esempio con straripante umanità venendo tra noi. Questo passato è la più bella storia che ci potevate raccontare. Grazie ancora! CLARINA E anche criticate, sì, perché la critica è concorso allo sforzo comune di dotare la società delle regole migliori e meglio strutturate per fare il bene di tutti. I ragazzi in sala che si sono impegnati lungo l anno scolastico nei progetti con cui hanno partecipato al concorso hanno lungamente applaudito e mostrato di capire fino in fondo. Gli alunni della 5 a B della scuola primaria della Clarina di Trento, hanno fatto visita, il 6 maggio scorso, alle istituzioni del Consiglio provinciale. Il tema trattato nel corso dell incontro la storia e l articolazione della nostra autonomia speciale. La visita si è svolta in parte in sala Depero e in parte nell emiciclo del Consiglio regionale. TEMI E OBIETTIVI DEL CONCORSO Obiettivo del Concorso promosso dal Consiglio provinciale in occasione della giornata della legalità è promuovere analisi, riflessioni, osservazioni e proposte degli studenti con attinenza al tema dell osservanza delle leggi, delle regole, della tolleranza e del valore della legalità esplicato attraverso i principi della Costituzione e dello Statuto di autonomia, sviluppando uno degli argomenti proposti. Quest anno (il premio è giunto alla sua seconda edizione) i temi suggeriti dal bando di concorso rivolto a tutte le scuole di istruzione secondaria di secondo grado del Trentino, agli Istituti e ai Centri di formazione professionale erano: - La nostra autonomia: aspetti positivi e criticità - Fra i principi fondamentali della Costituzione italiana quali i più importanti per lo sviluppo sociale e civile del Paese? - L Unione Europea ha espresso negli ultimi anni affanni e difficoltà: quali secondo voi le cause e i possibili rimedi?. Il presidente dell Associazione magistrati Pasquale Profiti

224 PAGINA 23 Servizio di Antonio Girardi La burocrazia è inevitabile e in giusta misura necessaria. Ma racchiude il pericolo di considerare le persone come numeri anonimi, e quindi di spegnere o attenuare la carica umana delle relazioni. Si apre con questo monito significativo di don Dante Clauser, il fondatore del Punto d Incontro scomparso l anno scorso, la relazione annuale del Difensore civico Garante dei minori dedicata all attività svolta nel 2012 dall ufficio incardinato nell ambito del Consiglio provinciale e presentata alla stampa dall avv. Raffaello Sampaolesi e poi discussa dall Assemblea legislativa Presentata a palazzo Trentini la relazione annuale del Difensore civico e garante dei minori Un servizio gratuito e «umano» per dare voce a tutti i cittadini A prendere spunto dalla citazione di don Dante è stato il presidente dell assemblea legislativa Bruno Dorigatti per segnalare la filosofia con cui opera l ufficio del Difensore civico: andare incontro alle persone che non hanno voce perché possano far valere i loro diritti nei confronti della pubblica amministrazione. Dorigatti ha sottolineato l importanza dell ufficio anche per mettere in luce le criticità degli enti pubblici nei rapporti con i cittadini, ad esempio nell attuazione del diritto di accesso agli atti amministrativi di società partecipate e controllate La presentazione alla stampa della relazione annuale del Difensore Civico (è il caso dell A22 per i titolari delle tessere). Ma è soprattutto esercitando il ruolo di Garante dei minori ha osservato Dorigatti che l intervento del Difensore civico esprime una saggezza che va oltre la logica dei numeri, perché si incontrano problemi delicati come il disagio familiare, le difficoltà psichiche dei bambini o episodi di bullismo. Dopo aver segnalato che il Difensore civico offre anche un recapito volontario, perché non previsto per legge, nella casa circondariale di Spini di Gardolo per la tutela dei diritti dei detenuti, il presidente ha individuato nelle convenzioni la strada da proseguire per il futuro. Oggi si servono del Difensore civico tramite una convenzione con il Consiglio provinciale 176 comuni e 4 Comunità di valle: sta però agli enti pubblici ha aggiunto Dorigatti avvalersi di questa collaborazione. Il presidente ha infine riaffermato la necessità politica di una riforma della normativa provinciale istitutiva del Difensore civico, che risale al 1982, riforma per la quale i tempi sono maturi e da mettere ancora a tema, anche se ovviamente non in questa legislatura. E ha concluso: I buoni risultati raggiunti dal Difensore civico danno un immagine di efficienza, imparzialità e credibilità della pubblica amministrazione di cui i cittadini e la società oggi hanno grande bisogno per recuperare fiducia e superare lo scarto che li separa dalle istituzioni. Sempaolesi: alle persone offriamo ascolto e indicazioni utili il cittadino è sempre più debole di fronte alla pubblica ammi- Oggi nistrazione ha esordito Raffaello Sampaolesi perché deve districarsi nei meandri di troppi uffici non sempre necessari. Questo stato di cose rende prezioso il servizio del Difensore civico del Trentino, che offre ai cittadini tutto l aiuto possibile, in modo completamente gratuito e senza formalismi, per ascoltarli e dare loro delle indicazioni. Non solo nella propria sede di Trento ma mettendo anche a disposizione dei recapiti mensili nelle valli. Sampaolesi ha segnalato che i problemi affrontati dal Difensore civico hanno portato l ufficio a prendere contatto con enti fuori provincia, come ministeri statali e ambasciate straniere (per richieste di ricongiunzione familiare di immigrati). In altri casi il Difensore civico è riuscito ad ottenere l annullamento di multe ingiustamente comminate a cittadini trentini da polizie municipali di Sardegna, Campania e Puglia. Nel dichiarare che il bilancio dell attività svolta nel 2012 dal Difensore civico è ampiamente positivo, Sampaolesi ha giudicato emblematici e gravi i casi dei pur Raffaello Sampaolesi Il direttore dell ufficio, Maria Ravelli, ha riferito dell attività sviluppata dal Difensore civico come Garante dei minori, sottolineando la dimensione umana dei rapporti richiesti in questi casi. Ci sforziamo di non portare avanti in solitudine questo ruolo ha raccontato e per questo cerchiamo la collaborazione con altri servizi che non sempre, però, si dimostrano disponibili. Ravelli ha tenuto anche a precisare che come Garante dei minori il Difensore civico non può esaudire tutte le aspettative delle famiglie, perché il nostro non è un ufficio al quale ci si può appellare contro le decisioni dell autorità giudiziaria quando questa stabilisce di togliere un bambino ai suoi genitori. Noi ha chiarito lavoriamo per prevenire queste situazioni, oppure per assicurare che l esecuzione di questi provvedimenti di allontanamento avvenga con modalità corrette e non traumatiche com è accaduto al di fuori della nostra provincia. Il Difensore civico tutela anche il diritto che il minore ha di essere ascoltapochi enti pubblici (per lo più Comuni) interpellati dall ufficio, le cui risposte sono mancate del tutto (6), oppure hanno accumulato intollerabili ritardi (in 15 casi più di 3 mesi rispetto al limite previsto di un mese). Per le amministrazioni locali convenzionate, ci siamo rivolti anche ai consigli comunali, ma senza ottenere risposta. E ha osservato: questi silenzi che ostacolano il lavoro del Difensore civico, generano nei cittadini delle domande: perché l ente non risponde? Non si nasconde forse qualcosa di poco chiaro, di scorretto o addirittura di illecito dietro questo comportamento?. Se poi il Difensore civico rileva Materie trattate - anno 2012 un fumus boni juris, ha il dovere di segnalare il problema all autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti perché verifichino eventuali reati penali o danni erariali. E come Garante dei minori in certe situazioni il Difensore civico si rivolge alla Procura competente. Se il problema assume rilevanza generale dedichiamo all argomento un articolo nel sito del Consiglio provinciale. Secondo Sampaolesi, tuttavia, perché il Difensore civico ottenga una risposta da un ente pubblico, anziché prevedere sanzioni sarebbe opportuno introdurre altri strumenti che obblighino l istituzione a dare un riscontro, ad esempio vietando ad essa l esecuzione di una delibera. Almeno, però, per la trasparenza e il diritto di accesso agli atti amministrativi, la legge 241 del 1990 recepita nel 1992 dalla Provincia individua nel Difensore civico un organo deputato ad esprimersi su ricorso dei cittadini interessati al quale rivolgersi in alternativa al Tar. Al riguardo Sampaolesi non ha nascosto la propria soddisfazione nel ricordare i casi nei quali il Tar al quale gli enti si sono appellati dopo che i cittadini si erano affidati a noi, ha confermato il nostro giudizio. Difendiamo i minori anche da allontanamenti traumatici CON RIFERIMENTO ALLE MODALITÀ DI TRATTAZIONE Fascicolo soggetto a competenza TOTALE FASCICOLI Con riferimento all ente coinvolto Maria Ravelli Fascicolo non soggetto a competenza Privati Intervento verbale 57 11 0 68 Totale Intervento scritto 410 54 0 464 Informazioni in ufficio 315 55 35 405 Totale 782 120 35 937 to e rispettato, di non sentirsi sotto interrogatorio. Altro capitolo importante per il Garante dei minori: la scuola. Siamo intervenuti nelle scuole materne ha ricordato Ravelli perché ci sono stati segnalate maestre che si sono dimostrate inadeguate nel gestire il rapporto con i bambini, oppure per la mancanza degli insegnanti di sostegno necessari. E ancora: siamo intervenuti anche per garantire il diritto allo studio a fronte di situazioni di abbandono precoce degli studi, o nei rapporti scuola-famiglia per la segnalazione di una scarsa apertura nei confronti dei genitori, o per affrontare casi di bullismo. L ufficio del Difensore-Garante dei minori sta anche raccogliendo dati nel territorio della provincia per verificare se esista il problema dei minori in condizioni di povertà, ma la questione più grave ha proseguito Ravelli riguarda i disagi familiari causati a bambini e adolescenti da separazioni coniugali mal gestite. I casi segnalati al Garante nel 2012 sono stati una quarantina, ma tutti hanno rivelato come il superiore interesse del minore venga sacrificato a obiettivi individuali dei coniugi. Ravelli ha lanciato un appello ai servizi sociali perché mettano in atto strategie di intervento a tutela dei diritti dei figli. Infine una denuncia che nasce dall esperienza concreta del Difensore civico Garante dei minori: in Trentino mancano strutture per curare il disagio psichico dei bambini e degli adolescenti.

224 LE INTERROGAzIONI GLI ATTI DEL CONSIGLIO I disegni di legge e le proposte di mozione presentate al 30 giugno 2013 PAGINA 25 I TESTI DEI DISEGNI DI LEGGE, DELLE PROPOSTE DI MOZIONE E DELLE INTERROGAZIONI POSSONO ESSERE SCARICATI NEL LORO TESTO INTEGRALE DALLA BANCA DATI NEL SITO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE: www.consiglio.provincia.tn.it DISEGNO DI LEGGE N. 384 Promozione di condizioni di parità per l accesso alle consultazioni elettorali fra uomo e donna: modificazioni della legge elettorale provinciale Presentato il 21 maggio 2013 dalla consigliera Franca Penasa Assegnato alla prima Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 385 Modificazioni della legge provinciale 28 maggio 2009, n. 7 (Istituzione del Consiglio provinciale dei giovani) Presentato il 23 maggio 2013 dal consigliere Roberto Bombarda Assegnato alla quarta Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 386 Modificazioni dell articolo 24 decies della legge provinciale sugli incentivi alle imprese Presentato il 24 maggio 2013 dalla consigliera Caterina Dominici Assegnato alla seconda Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 387 Modificazioni dell art. 103 (Agevolazioni per l istituzione di parchi agricoli) della legge provinciale 19 febbraio 2002, n. 1 e dell art. 16 bis della legge provinciale 23 agosto 1993, n. 20 concernente Ordinamento della professione di guida alpina di accompagnatore di media montagna e di maestro di sci nella provincia di Trento e modifiche alla legge provinciale 21 aprile 1987, n. 7 (Disciplina delle linee funiviarie in servizio pubblico e delle piste da sci) Presentato il 10 giugno 2013 dalla consigliera Caterina Dominici Assegnato alla seconda Commissione permanente PROPOSTA DI MOzIONE N. 584 Interventi nel settore del lavoro e a sostegno dei lavoratori disoccupati (Marco Depaoli - Unione per il Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 585 Realizzazione di pista ciclabile di collegamento Trento Mattarello (Sara Ferrari - Partito Democratico del Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 586 Installazione di barriera fonoassorbente lungo la strada della Maza (Claudio Civettini - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 587 Mantenimento degli ospedali periferici (Claudio Civettini - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 588 Azioni a sostegno delle aziende zootecniche (Michele Dallapiccola - Partito Autonomista Trentino Tirolese) PROPOSTA DI MOzIONE N. 589 Attivazione di corsi di lingua, cultura ed educazione civica per stranieri immigrati (Luca Paternoster - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 590 Previsione di aiuti economici alle famiglie in difficoltà per le spese funerarie e di tumulazione dei defunti (Claudio Civettini - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 591 Realizzazione di casa di riposo nella zona della bassa val di Non (Luca Paternoster - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 592 Interventi di formazione del personale impegnato nell assistenza ai malati di Alzheimer (Alessandro Savoi - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 593 Definizione di un piano per la riqualificazione dell ospedale di Rovereto (Claudio Civettini - Lega Nord Trentino) PROPOSTA DI MOzIONE N. 594 Blocco delle azioni di sfratto da parte di Itea spa nei confronti di inquilini morosi nel pagamento delle pigioni per ragioni correlate a disoccupazione o alla precarietà del lavoro (Claudio Civettini - Lega Nord Trentino) DISEGNO DI LEGGE N. 389 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale 2014) Presentato l 11 giugno 2013 dal Vicepresidente della Provincia f.f. Alberto Pacher Assegnato alla prima Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 390 bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016 Presentato l 11 giugno 2013 dal Vicepresidente della Provincia f.f. Alberto Pacher Assegnato alla prima Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 392 Disciplina provinciale della valutazione dell impaggo ambientale e modificazioni della legislazione in materia di ambiente e territorio Presentato il 20 giugno 2013 dal vicepresidente della Provincia f.f. Alberto Pacher Assegnato alla terza Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 393 Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2012 Presentato il 3 luglio 2013 dal vicepresidente della Provincia f.f. Alberto Pacher Assegnato alla prima Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 391 Modificazioni della legge provinciale sull attività amministrativa e della legge urbanistica provinciale Presentato il 13 giugno 2013 dal consigliere Renzo Anderle Assegnato alla prima Commissione permanente DISEGNO DI LEGGE N. 388 Interventi per favorire lo sviluppo sul territorio del servizio pubblico postale Presentato il 10 giugno 2013 dalla consigliera Caterina Dominici Dichiarato improcedibile il 18 giugno 2013

PAGINA 26 224 ELENCO DELLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA n. oggetto firmatari presentata risposta n. 6001 Politica tariffaria per i trasporti pubblici delle persone anziane Sembenotti 02/05/2013 07/05/2013 n. 6002 Sospensione del versamento acconto IMU e alleggerimento della pressione fiscale delle famiglie Chiocchetti 02/05/2013 07/05/2013 n. 6003 Esiti del progetto di riqualificazione di Marilleva in Val di Sole Penasa 02/05/2013 07/05/2013 n. 6004 Piattaforma per l elisoccorso presso il nuovo ospedale di Trento Morandini 02/05/2013 07/05/2013 n. 6005 Interventi per garantire l assegnazione degli appalti alle imprese locali Paternoster 02/05/2013 07/05/2013 n. 6006 Informazioni sulle attività, sui risultati e sui costi della convenzione fra la Provincia e l Università del Maryland Borga 02/05/2013 07/05/2013 n. 6007 Sul futuro del Palazzo delle Albere Eccher 02/05/2013 07/05/2013 n. 6008 Provvedimenti per contrastare i rischi idrogeologici in località Gazzi di Arco Nardelli 02/05/2013 07/05/2013 n. 6009 Finanziamento del fondo per la riorganizzazione e l efficienza gestionale presso i comuni e le Apsp Zeni 02/05/2013 07/05/2013 n. 6010 Entrata in funzione del centro di protonterapia e passaggio di consegne all Apss Anderle 02/05/2013 07/05/2013 n. 6011 Iniziative per evitare la chiusura di sedi giudiziarie distaccate Dominici 02/05/2013 17/05/2013 n. 6012 Impianto di compostaggio della Pasina a Rovereto: eliminazione dei disagi da emissioni e mancata applicazione dei limiti normativi Leonardi 02/05/2013 07/05/2013 n. 6013 Informazioni su una società di produzione alimentare: in particolare sui contributi provinciali erogati e sul pagamento degli stipendi al personale dipendente Firmani 02/05/2013 07/05/2013 n. 6014 Mancata risposta a interrogazioni consiliari sulle spese della Provincia per l attività di Cinformi e sui beneficiari dei pagamenti Borga, Morandini, Viola 02/05/2013 10/05/2013 n. 6015 Rischio di disoccupazione per i lavoratori del centro postale di Trento nord Morandini 06/05/2013 n. 6016 Ripristino dell assistenza notturna presso le RSA di Rovereto ubicate in via Vannetti e a Borgo Sacco Morandini 06/05/2013 n. 6017 Installazione presso la stazione ferroviaria di Mori di nuova strumentazione e mancato rilascio di abbonamenti Morandini 06/05/2013 n. 6018 Incursione dell orso a malga Tret sul versante trentino del monte Baldo Morandini 06/05/2013 n. 6019 Mancata risposta alle interrogazioni nn. 4562 e 5674 in materia di terapia con onde d urto nel trattamento della calcolosi renale Morandini 06/05/2013 n. 6020 Innalzamento dell antenna telefonica di San ad Arco Morandini 06/05/2013 n. 6021 Soppressione del servizio di chirurgia d emergenza dell ospedale S. Lodi Borgo e attivazione del servizio di elisoccorso Morandini 06/05/2013 n. 6022 Liste di attesa per l accesso al Centro diabetico di Rovereto Morandini 06/05/2013 n. 6023 Realizzazione di capannoni industriali e snellimento del relativo iter burocratico Morandini 06/05/2013 n. 6024 Operatività della struttura assistenziale-sanitaria Villa San Pietro Morandini 06/05/2013 n. 6025 Conseguenze della liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali sui piccoli esercizi Morandini 07/05/2013 20/06/2013 n. 6026 Valutazione delle offerte dei partecipanti alla gara per l appalto del Nuovo ospedale del Trentino Delladio, Leonardi 08/05/2013 n. 6027 Sul reddito di garanzia e relativi beneficiari Borga, Morandini, Viola 08/05/2013 n. 6028 Organizzazione del Festival dell economia e relativi oneri Morandini 08/05/2013 n. 6029 Disagi e disservizi lungo la linea ferroviaria della Valsugana Morandini 08/05/2013 07/06/2013 n. 6030 Piano di rilancio della cantina LaVis Zeni, Ferrari 09/05/2013 n. 6031 Realizzazione del nuovo polo tecnologico a Polo e ridefinizione del sistema della mobilità Morandini 09/05/2013 n. 6032 Trasferimento del Centro sociale in un immobile ubicato nel quartiere di Piedicastello Savoi, Civettini, Paternoster 09/05/2013 n. 6033 Verifiche sulla salubrità dell acqua a Novaledo Savoi, Civettini, Paternoster 09/05/2013 n. 6034 Valorizzazione di edifici storici della Vallagarina Civettini, Savoi, Paternoster 09/05/2013 n. 6035 Realizzazione di lido estivo a Ronzone Paternoster, Savoi, Civettini 09/05/2013 n. 6036 Interventi d ristrutturazione di rifugi e sentieri alpini e relative modalità di finanziamento Giovanazzi 13/05/2013 n. 6037 Caso di intossicazione alimentare in una scuola roveretana Leonardi 13/05/2013 n. 6038 Finanziamento di progetti nel settore della solidarietà internazionale Leonardi 13/05/2013 n. 6039 Iniziative di interscambio tra giovani di origine trentina residenti all estero e giovani trentini residenti in Provincia Leonardi 13/05/2013 n. 6040 Sul progetto operazione Colomba e relativi oneri sostenuti dalla Provincia Leonardi 13/05/2013 n. 6041 Interventi di solidarietà da realizzare nel 2013 in Argentina, Uruguay, Cile, Messico, Bosnia, Serbia e Romania Leonardi 13/05/2013 n. 6042 Finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo nell anno 2013 Leonardi 13/05/2013 n. 6043 Progetto transfrontaliero di sviluppo in Uganda, Congo e Sudan Leonardi 13/05/2013 n. 6044 Rimborso spese per prestazioni sanitarie svolte fuori Provincia e non erogabili dal servizio sanitario provinciale Leonardi 13/05/2013 n. 6045 Iniziativa nell ambito del TrentoFilmfestival 2013 e relativi oneri sostenuti dalla Provincia Leonardi 13/05/2013 n. 6046 Attuazione della mozione n. 148 in materia di interventi per prevenire e curare la dipendenza da gioco d azzardo Chiocchetti 14/05/2013 20/06/2013 n. 6047 Utilizzo del servizio trasporto alunni per gli anziani che partecipano ad incontri culturali Civettini, Savoi, Paternoster 14/05/2013 n. 6048 Realizzazione di impianto fotovoltaico a servizio del palaghiaccio del comune di Faedo Leonardi 15/05/2013 22/05/2013 n. 6049 Tutela della salute dei bambini che frequentano la scuola materna di Nave S. Rocco Morandini 15/05/2013 n. 6050 Allarme denatalità in Trentino e interventi di sostegno alle famiglie Morandini 15/05/2013 n. 6051 Servizio di scorta a persone ricoprenti incarichi istituzionali Civettini, Savoi, Paternoster 15/05/2013 n. 6052 Sul progetto del Not e relativa piazzola di atterraggio dell elisoccorso Civettini, Savoi, Paternoster 15/05/2013 n. 6053 Taglio dell erba lungo le banchine delle strade provinciali della Destra e Sinistra Adige Savoi, Paternoster, Civettini 15/05/2013 n. 6054 Aggiudicazione dell appalto relativo ai lavori di ristrutturazione di Maso Martini Savoi, Paternoster, Civettini 15/05/2013 n. 6055 Rischio chiusura dei campeggi per effetto del carico tributario Civettini, Savoi, Paternoster 15/05/2013 n. 6056 Realizzazione di pista ciclabile collegante la zona del Sabino con Mollaro Paternoster, Savoi, Civettini 15/05/2013 n. 6057 Realizzazione di asilo nido a Mori e relative scelte edificatorie Civettini, Savoi, Paternoster 15/05/2013 n. 6058 Adeguamento della segnaletica stradale lungo le strade del Trentino ed in particolare della Valsugana Civettini, Savoi, Paternoster 15/05/2013 n. 6059 Tracimazione del rio Fai e interventi di manutenzione del canale in cui scorre il rio Borga 15/05/2013 22/05/2013 n. 6060 Reinserimento sul territorio dei grandi carnivori alpini e relativi effetti sull incolumità delle persone e sul sistema turismo Casna 16/05/2013 22/05/2013 n. 6061 Gestione dei servizi non sanitari da parte dell azienda sanitaria e relativi oneri Filippin 16/05/2013 20/06/2013 n. 6062 Affidamento di incarichi di consulenza in materia finanziaria Penasa 16/05/2013 22/05/2013 n. 6063 Sul test di ammissione al corso baby life Giovanazzi 16/05/2013 22/05/2013 n. 6064 Cedimento del terreno su cui viene costruito l edificio della protonterapia Filippin 16/05/2013 n. 6065 Sui criteri di erogazione del reddito di garanzia Firmani 16/05/2013 22/05/2013 n. 6066 Mantenimento dei livelli di qualità delle prestazioni degli ospedali di Tione e Cavalese Eccher 16/05/2013 22/05/2013 n. 6067 Sospensione del servizio di assistenza domiciliare integrata in relazione alla presenza di badante Morandini 16/05/2013 22/05/2013 n. 6068 Informazioni sull uso del Lease Back Delladio 16/05/2013 22/05/2013 n. 6069 Indizione di bandi di concorso per figure dirigenziali da parte della Provincia Viola 16/05/2013 22/05/2013 n. 6070 Interventi per la sicurezza dei treni lungo la linea ferroviaria Trento-Malè-Marilleva Magnani 16/05/2013 22/05/2013 n. 6071 Realizzazione della variante di Ponte Arche-Terme di Comano e relativo iter dei lavori Bombarda 16/05/2013 22/05/2013 n. 6072 Sui criteri di erogazione dei buoni di servizio Ferrari 16/05/2013 22/05/2013 n. 6073 Informazioni sull Itea, in particolare sugli sfratti e sugli alloggi sfitti Paternoster 17/05/2013 22/05/2013 n. 6074 Informazioni sui pensionati e sulle pensioni erogate in Trentino Savoi 17/05/2013 22/05/2013 n. 6075 Mantenimento e potenziamento degli ospedali periferici Civettini 17/05/2013 22/05/2013 n. 6076 Strada provinciale n. 83 per Pinè nei pressi di Madrano: progetto di realizzazione di un sottopasso Anderle 17/05/2013 22/05/2013 n. 6077 Spettacolo teatrale rappresentativo dell emigrazione trentina: contenuti e modalità di realizzazione Agostini 17/05/2013 22/05/2013 n. 6078 Valorizzazione degli strumenti per gestire razionalmente le eccedenze di cibo Panetta 17/05/2013 22/05/2013 n. 6079 Assegnazione di contributi per la realizzazione di opere pubbliche e costituzione di società partecipata da enti locali Rudari 17/05/2013 22/05/2013 n. 6080 Investimenti nel settore turistico Zeni 17/05/2013 22/05/2013 n. 6081 Sottoscrizione di protocollo con la società Poste italiane e Trento Rise per la realizzazione di un centro di ricerca Dominici 17/05/2013 22/05/2013 n. 6082 Trasferimento del Centro Servizi A22 ad Ala nella sede della Subaru Sembenotti 17/05/2013 22/05/2013 n. 6083 Sull assetto di Trento Rise e sulle modalità di reclutamento del personale Morandini 20/05/2013 n. 6084 Interventi nel settore della viabilità ad Arco e relativi disagi ai cittadini Morandini 20/05/2013 n. 6085 Ritardo nei rimborsi di trasferte a dipendenti della Comunità Alta Valsugana operanti nel settore dell assistenza sul territorio Morandini 20/05/2013 n. 6086 Fusione dei comuni di Taio, Tres, Vervò, Smarano, Coredo e Sfruz finalizzata alla costituzione del comune unico di Predaia e affidamento di incarico di consulenza Sembenotti 20/05/2013 n. 6087 Interventi finalizzati alla rimozione e allo smaltimento dell amianto e relativi contributi erogati dalla Provincia Sembenotti 20/05/2013 n. 6088 Affidamento dei servizi di pulizia degli uffici provinciali e relative condizioni contrattuali Sembenotti 20/05/2013 n. 6089 Lavori di ampliamento, ristrutturazione e adeguamento dell ospedale S. Chiara e relativi oneri Sembenotti 20/05/2013 n. 6090 Sulla risposta all interrogazione n. 5942 riguardante Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie (l.p. n. 9 del 2012) e relativi beneficiari Sembenotti 20/05/2013 n. 6091 Nomina del pridel reparto di cardiologia dell ospedale S. Maria del Carmine di Rovereto Leonardi 20/05/2013 n. 6092 Realizzazione di opere pubbliche e assetto delle società coinvolte Delladio, Leonardi, Filippin, Civettini 21/05/2013 n. 6093 Nomina dei componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Edmund Mach Civettini, Savoi, Paternoster 21/05/2013 n. 6094 Attuazione della disciplina relativa al riconoscimento di indennizzi agli operatori economici per perdite conseguenti all esecuzione dei lavori Sembenotti 22/05/2013 n. 6095 Innalzamento del lago di Caldonazzo e invasione del Lido Morandini 23/05/2013 n. 6096 Trasferimento della Guardia medica nella nuova sede di via Paolo Orsi Morandini 23/05/2013 n. 6097 Intossicazione alimentare presso scuola di Rovereto Casna 23/05/2013 n. 6098 Campagna di comunicazione relativa al digitale terrestre e relativi oneri sostenuti dalla Provincia Delladio 23/05/2013 n. 6099 Cablatura con la fibra ottica del complesso residenziale Le Albere Delladio 23/05/2013 n. 6100 Potenziamento del servizio di elisoccorso sanitario e realizzazione di piazzole attrezzate per il volo notturno nel Tesino Muraro 23/05/2013 05/06/2013 n. 6101 Affidamento di pascoli e malghe in disponibilità del Comitato di gestione del Parco nazionale dello Stelvio a società o soggetti residenti fuori dai comuni del Parco Penasa 24/05/2013 n. 6102 Realizzazione di caldaia a biomasse da parte della Fondazione Edmund Mach Savoi, Paternoster, Civettini 24/05/2013 n. 6103 Licenziamento di lavoratori e iscrizione nelle liste di mobilità Savoi, Civettini, Paternoster 24/05/2013 n. 6104 Presenza dell orso sul monte Baldo Civettini, Savoi, Paternoster 24/05/2013 n. 6105 Mostre di prodotti enologici trentini e relative contribuzioni pubbliche Civettini, Savoi, Paternoster 24/05/2013 n. 6106 Incursione dell orso nel comune di Cis Paternoster, Savoi, Civettini 24/05/2013 n. 6107 Danni all agricoltura in località Ronchi a seguito delle avversità atmosferiche Morandini 28/05/2013 n. 6108 Realizzazione di progetti sperimentali sul tema dell Alzheimer e relativi finanziamenti Savoi, Paternoster, Civettini 28/05/2013 n. 6109 Sui tributi per le affissioni e relative modalità di applicazione Civettini, Savoi, Paternoster 28/05/2013 n. 6110 Realizzazione da parte di Trentino Trasporti di officina per la manutenzione del materiale rotabile in località Spini di Gardolo Casna 28/05/2013 05/06/2013 n. 6111 Abilitazione all insegnamento nella scuola e accesso alle graduatorie Penasa 28/05/2013 05/06/2013

224 PAGINA 27 PRESENTATE NEI MESI DI MAGGIO E DI GIUGNO 2013 n. oggetto firmatari presentata risposta n. 6112 Realizzazione di casa di riposo nella zona della bassa val di Non Paternoster, Savoi, Civettini 29/05/2013 n. 6113 Interventi per evitare accordi tra i grandi distributori nel settore alimentare Filippin 29/05/2013 n. 6114 Ridimensionamento delle unità operative di pediatria e ostetricia dell ospedale di Cavalese Chiocchetti 29/05/2013 05/06/2013 n. 6115 Attraversamento dell abitato di Nogarè e relativi interventi sulla viabilità Anderle 30/05/2013 05/06/2013 n. 6116 Revisione dei criteri di erogazione dell assegno di cura Eccher 30/05/2013 05/06/2013 n. 6117 Nomina del rappresentante della Provincia in Finest s.p.a. Delladio 30/05/2013 05/06/2013 n. 6118 Presenza di Saviano al Festival dell economia e relativi oneri Leonardi 30/05/2013 05/06/2013 n. 6119 Assunzione di spese relative alle funzioni statali da parte della provincia Borga 31/05/2013 05/06/2013 n. 6120 Ritardi nell erogazione dei sussidi per gli affitti Morandini 31/05/2013 05/06/2013 n. 6121 Urbanizzazione di aree a Zambana vecchia Savoi 31/05/2013 n. 6122 Effetti sul commercio della zona a traffico limitato di Rovereto Civettini 31/05/2013 05/06/2013 n. 6123 Requisito della residenza triennale per accedere alle prestazioni a favore dei non autosufficienti: esclusione di persone già residenti in provincia di Bolzano Paternoster 31/05/2013 05/06/2013 n. 6124 Lotta ai parassiti del castagno Giovanazzi 31/05/2013 05/06/2013 n. 6125 Riduzioni di personale all ospedale di Tione Viola 31/05/2013 05/06/2013 n. 6126 Decrescita degli aborti farmacologici e ricovero ospedaliero delle pazienti Firmani 31/05/2013 05/06/2013 n. 6127 Riconoscimento della figura professionale di educatore e formatore ambientale Ferrari 31/05/2013 05/06/2013 n. 6128 Realizzazione di una rotatoria a Dermulo Dominici 31/05/2013 05/06/2013 n. 6129 Apertura di un casinò ad Arco Sembenotti 31/05/2013 05/06/2013 n. 6130 Nomina di primari ospedalieri Morandini 31/05/2013 n. 6131 Bando per l assunzione di elicotteristi da parte della Provincia Morandini 31/05/2013 n. 6132 Sull assetto organizzativo del personale dell amministrazione pubblica provinciale e sul ruolo delle figure apicali Delladio, Leonardi, Penasa, Filippin 03/06/2013 n. 6133 interventi di recupero di gallerie per la conservazione delle mele e costituzione di società Filippin 05/06/2013 n. 6134 Realizzazione di strada per accesso ad abitazione civile a Palù del Fersina Nardelli 06/06/2013 n. 6135 Interventi infrastrutturali nel Parco nazionale dello Stelvio Penasa 06/06/2013 n. 6136 Attuazione dell ordine del giorno n. 363 in materia di promozione dell uso della PEC Zeni 06/06/2013 n. 6137 Chiusura al traffico della SP 56 nel comune di Canal S. Bovo Savoi, Paternoster, Civettini 06/06/2013 n. 6138 Sui soggetti affetti da autismo e relative connessioni con le vaccinazioni Civettini, Savoi, Paternoster 06/06/2013 n. 6139 Interventi di edilizia sanitaria all ospedale di Cles Paternoster, Savoi, Civettini 06/06/2013 n. 6140 Revoca del finanziamento destinato alla rotatoria di Dermulo Borga, Morandini, Viola 07/06/2013 n. 6141 Sul numero degli accessi al punto di primo intervento dell ospedale di Mezzolombardo Borga, Morandini, Viola 07/06/2013 n. 6142 Affidamento di consulenza alla società di gestione del Palazzo dei congressi di Riva del Garda da parte di Trentino Marketing spa Leonardi 07/06/2013 n. 6143 Affidamento di incarichi di lavoro e/o fornitura ad impresa di Rovereto Leonardi, Delladio 07/06/2013 n. 6144 Programmazione da parte della Provincia delle iniziative di solidarietà internazionale e relativi impegni di spesa Leonardi 07/06/2013 n. 6145 Bando per il finanziamento di progetti di ricerca congiunti Europa Giappone Leonardi 07/06/2013 n. 6146 Crisi occupazionale alla Gallox spa di Rovereto Leonardi 07/06/2013 n. 6147 Interventi finanziari della Provincia a sostegno della Fondazione Opera Campana dei Caduti Leonardi 07/06/2013 n. 6148 Sugli oneri sostenuti per i relatori del Festival dell Economia Leonardi 07/06/2013 n. 6149 Finanziamento di interventi nel settore della solidarietà internazionale Leonardi 07/06/2013 n. 6150 Attuazione del progetto Eulakes Leonardi 07/06/2013 n. 6151 Sul mancato funzionamento dell impianto di teleriscaldamento della Fondazione Edmund Mach Leonardi 07/06/2013 n. 6152 Sugli oneri sostenuti dalla Provincia per la Trentino Film Commission Leonardi 07/06/2013 n. 6153 Progetto Vladimir: interventi e rapporti fra società e istituzioni Delladio, Leonardi, Filippin, Civettini 07/06/2013 n. 6154 Realizzazione della metropolitana di collegamento Trento Lavis Firmani 10/06/2013 n. 6155 Realizzazione di impianto per la diffusione di segnali acustici alla stazione Trento Malè di Trento Firmani 10/06/2013 n. 6156 Interventi di ristrutturazione e manutenzione di Villa Elena ad Arco Firmani 10/06/2013 n. 6157 Incidenza di neoplasie contratte dal personale operante presso la struttura di Villa Igea Firmani 10/06/2013 n. 6158 Dismissione di autobus da parte della società Trentino Trasporti e relativa alienazione ad aziende operanti nel settore del trasporto pubblico locale Firmani 10/06/2013 n. 6159 Riorganizzazione del settore del trasporto pubblico Penasa 10/06/2013 18/06/2013 n. 6160 Acquisizione da parte della Provincia di area limitrofa al Not Firmani 10/06/2013 18/06/2013 n. 6161 Costruzione e ristrutturazione di strutture sportive e relativi criteri di ammissione ai finanziamenti Zeni 10/06/2013 n. 6162 Completamento della struttura di protonterapia Savoi, Paternoster, Civettini 10/06/2013 n. 6163 Nomina del Presidente dell APT di Folgaria e relativo cumulo di incarichi istituzionali Civettini, Savoi, Paternoster 10/06/2013 n. 6164 Realizzazione di piste ciclabili e relativi interventi di manutenzione Sembenotti 11/06/2013 n. 6165 Chiusura di ponte sul rio Bois sulla S.S. 346 del Passo San Pellegrino e relativi disagi alla circolazione Chiocchetti 11/06/2013 18/06/2013 n. 6166 Progetto Vladimir: coinvolgimento delle istituzioni provinciali Delladio, Leonardi, Filippin 12/06/2013 n. 6167 Erogazione di buoni per l acquisto di generi alimentari e relativi destinatari Sembenotti 12/06/2013 18/06/2013 n. 6168 Nomina del pridel reparto di cardiologia dell ospedale di Rovereto Leonardi 12/06/2013 n. 6169 Ricorso da parte degli ospedali periferici a consulenze di pediatria Morandini 13/06/2013 18/06/2013 n. 6170 Sul numero degli esodati e relativi interventi di sostegno da parte della Provincia Savoi 13/06/2013 18/06/2013 n. 6171 Trasferimento di capitali da parte della Provincia alle società Trentino Network e Informatica Trentina Civettini 13/06/2013 18/06/2013 n. 6172 Sui corsi di formazione per gli artigiani e le piccole imprese della Provincia organizzati dalla società SAPI Paternoster 13/06/2013 18/06/2013 n. 6173 Attuazione dell ordine del giorno n. 424 in materia di gestione delle risorse stanziate per la solidarietà internazionale Borga 13/06/2013 18/06/2013 n. 6174 Sospensione dell IMU per gli immobili i cui proprietari si trovano impossibilitati a trasferire la residenza Zeni 13/06/2013 n. 6175 Accordo tra la Provincia e la regione di Vladimir Delladio 13/06/2013 18/06/2013 n. 6176 Riduzione dei finanziamenti destinati alle scuole professionali Enaip Panetta 13/06/2013 18/06/2013 n. 6177 Interventi per favorire il rapporto di continuità tra medico e paziente Agostini 13/06/2013 18/06/2013 n. 6178 Istituzione della camera conciliativa per la definizione dei contenziosi in materia sanitaria Eccher 13/06/2013 18/06/2013 n. 6179 Finanziamento del progetto della nuova rotatoria di Dermulo Magnani 13/06/2013 18/06/2013 n. 6180 Interventi a sostegno dei frutticoltori colpiti dalle avversità atmosferiche Dominici 13/06/2013 18/06/2013 n. 6181 Transito di mezzi agricoli sulla ciclopedonale Arco-lago di Garda Bombarda 13/06/2013 18/06/2013 n. 6182 Applicazione della disciplina sul procedimento amministrativo da parte della Provincia e dei comuni e relative criticità evidenziate dall ordine degli ingegneri Viola 13/06/2013 18/06/2013 n. 6183 Rilascio di concessione di derivazione idroelettrica sull Avisio Filippin 13/06/2013 18/06/2013 n. 6184 Ricorso per conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale sulla Valdastico: costi sostenuti dalla Provincia Civettini, Savoi, Paternoster 13/06/2013 n. 6185 Lavoratori in mobilità con esito di occupazione stabile Civettini, Savoi, Paternoster 13/06/2013 n. 6186 Presenza di clandestini nell area ex Alpe a Borgo Sacco Civettini, Savoi, Paternoster 13/06/2013 n. 6187 Situazione attuale e possibili esiti della fornitura del servizio dei buoni pasto per il comparto provinciale Paternoster, Savoi, Civettini 13/06/2013 n. 6188 Situazione dei dipendenti della Subaru Italia e relativo futuro Civettini, Savoi, Paternoster 13/06/2013 n. 6189 Mancata esecuzione di un provvedimento del Tribunale dei minori da parte dei servizi sociali Firmani 13/06/2013 n. 6190 Interventi a sostegno dei professionisti che abbiano investito nella tecnologia Civettini, Savoi, Paternoster 14/06/2013 n. 6191 Sulla struttura Villa San Pietro di Arco e relativo assetto organizzativo Civettini, Savoi, Paternoster 14/06/2013 n. 6192 Affidamento di incarichi di progettazione di opere pubbliche a giovani professionisti Civettini, Savoi, Paternoster 14/06/2013 n. 6193 Emissioni inquinanti nell abitato di Lizzana Civettini, Savoi, Paternoster 14/06/2013 n. 6194 Irrogazione di sanzione disciplinare a dipendente del comune di Baselga di Pinè Filippin 14/06/2013 n. 6195 Interventi strutturali sull edificio che ospita la scuola musicale Villa Elena di Arco Morandini 17/06/2013 n. 6196 Accoglimento delle richieste degli studenti iscritti al terzo anno del Centro formazione professionale dell Enaip Morandini 17/06/2013 n. 6197 Avvio dell attività del Trento Institute for Fundamental Physics Applications Morandini 17/06/2013 n. 6198 Costruzione di caserma dei vigili del fuoco a Fierozzo Morandini 17/06/2013 n. 6199 Riduzione dei fondi alle comunità Sinta e Rom presenti sul territorio Morandini 17/06/2013 n. 6200 Chiusura della scuola musicale Padre Angelo Vender Morandini 17/06/2013 n. 6201 Sui pazienti affetti da dislessia seguiti presso struttura di Romano d Ezzelino Morandini 17/06/2013 n. 6202 Promozione turistica in val di Non e finanziamenti a strutture alberghiere Paternoster, Savoi, Civettini 17/06/2013 n. 6204 Nuova allocazione del mercato a Rovereto, relativi disagi alla viabilità e all accesso agli edifici culturali Civettini, Savoi, Paternoster 19/06/2013 n. 6205 Tagli nel settore delle scuole primarie e dell infanzia Civettini, Savoi, Paternoster 19/06/2013 n. 6206 Transito di motociclisti sulle SS.PP. nn. 3 e 88 del Monte Baldo e della val di Gresta e relativi interventi di controllo Civettini, Savoi, Paternoster 19/06/2013 n. 6207 Presenza di avvallamento sulla S.P. 3 del Monte Baldo in prossimità di albergo Civettini, Savoi, Paternoster 19/06/2013 n. 6209 Sugli oneri sostenuti dalla Provincia per la Fondazione Accademia della Montagna Leonardi 24/06/2013 n. 6210 Riduzione di cicli di cure riabilitative a persona invalida Leonardi 24/06/2013 n. 6211 Sull iniziativa denominata Le strade dell artigianato si a Rovereto e relativi oneri sostenuti dalla Provincia Leonardi 24/06/2013 n. 6212 Acquisto delle divise del coro Audiemus di Cavareno e relativi oneri sostenuti dalla Provincia Leonardi 24/06/2013 n. 6213 Conferimento di incarichi e consulenze allo storico Baratter Leonardi 24/06/2013 n. 6214 Smaltimento dei rifiuti pericolosi Leonardi 24/06/2013 n. 6215 Realizzazione del sistema informativo elettronico trentino (SINET) Zeni 24/06/2013 n. 6216 Sull assetto organizzativo del presidio dei vigili del fuoco di Rovereto Penasa 24/06/2013 n. 6217 Interventi in fase di decollo e atterraggio sulle piazzole per l elisoccorso e rispetto delle norme di sicurezza Civettini, Savoi, Paternoster 24/06/2013 n. 6218 Rilancio turistico del monte Baldo e dell altopiano di Brentonico Civettini, Savoi, Paternoster 24/06/2013 n. 6219 Sui criteri di accesso al lavoro per le categorie protette e di erogazione dell indennità di accompagnamento Civettini, Savoi, Paternoster 24/06/2013 n. 6220 Realizzazione della rotatoria di Dermulo e relativo incarico di progettazione Paternoster, Savoi, Civettini 24/06/2013 n. 6221 Adesione della Provincia ad associazioni ed organismi Paternoster, Savoi, Civettini 24/06/2013 n. 6222 Carenza di strutture consultoriali sul territorio e prevenzione dell aborto Morandini 25/06/2013 n. 6223 Mancata assegnazione di alloggio adeguato da parte di Itea spa ad inquilina affetta da situazione invalidante Morandini 25/06/2013 n. 6224 Soppressione di corsi serali al Liceo Filzi di Rovereto Morandini 25/06/2013

PAGINA 28 GLI ANZIANI IN VISITA ALLE ISTITUZIONI SCIASCIA TRENTO POMAROLO LONA LASES 224 Gli anziani aderenti al circolo culturale L. Sciascia di Trento, accompagnati dal presidente il sig. Filippo Militello, sono stati ospiti a palazzo Trentini. In Sala dell Aurora sono stati accolti, per un saluto istituzionale, dal Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. VARENA - DAIANO Gli aderenti al circolo anziani di Pomarolo, accompagnati dal presidente il sig. Mauro Vicentini, sono stati accolti per un saluto istituzionale in sala del consiglio dal consigliere Claudio Civettini. Dopo aver illustrato l attività istituzionale, il consigliere ha risposto ad alcune domande riguardante la viabilità sulla destra Adige. COGNOLA Gli iscritti all Università della terza età e del tempo disponibile di Lona Lases, accompagnati dal sig. Carletto Odorizzi, sono stati accolti per un saluto di benvenuto dal consigliere Luca Paternoster nella Sala del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. La visita è poi proseguita presso il Castello del Buonconsiglio. PEJO Gli iscritti al circolo pensionati di Varena, accompagnati dalla presidente Rosalba Senettin e dal sindaco Paride Gianmoena, e gli iscritti al circolo pensionati di Daiano, accompagnati dalla presidente Chiara Tinti Braito e dal sindaco Elvio Partel sono stati accolti dal consigliere Salvatore Panetta. RONZO CHIENIS Gli anziani del circolo culturale di Cognola, accompagnati dalla presidente la sig.ra Buratti Enrica, sono stati accolti venerdì 7 giugno a Palazzo Trentini dal Consigliere Giorgio Lunelli per un saluto istituzionale. La visita è proseguita presso il Castello del Buonconsiglio. CAPRIANA Gli iscritti al circolo pensionati di Peio, accompagnati dal presidente il sig. Paolo Penasa, e gli iscritti al circolo pensionati di Nogaredo, accompagnati dalla presidente la sig.ra Marta Scrinzi sono stati accolti dalla consigliera Franca Penasa. SAN MICHELE e ROVERETO Gli iscritti all università della terza età di Ronzo Chienis, accompagnati dalla sig.ra Rosanna Mazzucchi, sono stati in visita a palazzo Trentini ed accolti, in sala dell Aurora, al consigliere Andrea Rudari. Dopo aver illustrato l attività istituzionale, il consigliere ha risposto ad alcune domande riguardanti l autonomia. TELVE - CASTEL TESINO Gli anziani del circolo di Capriana, accompagnati dalla presidente Bruna Giovanelli, sono stati accolti in Sala dell Aurora dal consigliere Pino Morandini, il quale, dove aver illustrato la storia della nostra autonomia, ha risposto ad alcuni interventi inerenti tematiche che toccano da vicino gli anziani ospiti. CONDINO Gli anziani del circolo di Rovereto,accompagnati dal sig. Alberto Ferrari e gli iscritti all università della terza età di S. Michele AA, accompagnati dalla sig. Rosetta Malpaga sono stati accolti in sala del Consiglio dal consigliere Rodolfo Borga. VERVo Gli iscritti al circolo di Telve di Sopra e gli iscritti al circolo di Castello Tesino in visita al Palazzo della Regione sono stati accolti dal consigliere Marco Depaoli. Nel corso del cordiale colloquio sono stati affrontati i temi inerenti all attività del consiglio e quelli che più da vicino toccano gli anziani ospiti CLOZ Il circolo anziani di Condino, accompagnati dal presidente il sig Luigi Barzaghi, sono stati accolti a Palazzo Trentini dalla consigliera Margherita Cogo. La consigliera ha avuto modo di confrontarsi su alcune problematiche inerenti l attività dei Consiglieri. COREDO TERLAGO Il circolo anziani San Martino di Vervò accompagnati dal presidente il sig. Alberto Marinelli, sono stati accolti in Sala del Consiglio dalla consigliera Caterina Dominici. La consigliera oltre un saluto istituzionale ha avuto modo di rispondere ad alcune tematiche in merito ai collegamenti tra le frazioni e problematiche burocratiche delle attività legate al volontariato. CIMONE SAN LORENZO BANALE Il circolo anziani S. Innocenzo di Cloz accompagnati dal presidente il sig. Alessandro Floretta, sono stati accolti in Sala del Consiglio dalla consigliere Caterina Dominici. La consigliera oltre un saluto istituzionale ha avuto modo di rispondere ad alcune tematiche in merito ai collegamenti tra le frazioni e problematiche burocratiche delle attività legate al volontariato. Il circolo anziani di Terlago, accompagnato dal presidente il sig. Luigino Verones ed il circolo anziani di Coredo, accompagnati dalla sig.ra Ester Sicher, sono stati accolti in Sala del Consiglio dalla consigliera Franca Penasa. Gli anziani di San Lorenzo in Banale, di Cimone e di Garniga sono stati in visita in Sala Depero dove sono stati accolti dal consigliere Salvatore Panetta. Il consigliere, oltre ha portare il saluto dell Assemblea, ha avuto modo di rispondere ad alcuni quesiti che gli ospiti hanno rivolto.

224 GLI ANZIANI IN VISITA ALLE ISTITUZIONI ALA TESERO CLES PAGINA 29 Gli anziani del circolo di Ala, accompagnati dalla sig. ra.maria Grazia Clerico, sono stati accolti presso il Palazzo della Regione dal Cons. Pino Morandini il quale ha illustrato, agli interessati ospiti, il percorso storico della nostra Autonomia dal trattato di St Germain al secondo statuto di autonomia. PREORE CANOVA Gli anziani del circolo di Tesero, accompagnati dal responsabile il sig. Giovanni Deflorian, sono stati accolti dal cons. Mauro Delladio in sala Depero. Dopo il saluto istituzionale del consigliere il gruppo ha potuto visitare il Castello del Buonconsiglio. VOLANO Gli iscritti all università della terza età di Cles,accompagnati dal sig. Francesco Wegher, in visita presso la Sala del Consiglio dove sono stati accolti dalla cons. Caterina Dominici. Oltre a portare un saluto agli ospiti la cons. ha avuto modo di illustrare i punti della sua proposta di legge in favore degli circoli anziani ed associazioni della terza età. ROVERETO Gli iscritti al circolo anziani di Preore, accompagnati dalla sig. Elsa Bertini ed il circolo anziani di Canova di Gardolo, accompagnati dal presidente il sig. Walter Ognibene, sono stati accolti dal Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento per un saluto istituzionale presso la Sala del Consiglio. PADERGNONE I componenti del circolo anziani di Volano, accompagnati dal presidente il sig. Gino Adami, sono stati accolti dal cons. Claudio Civettini presso la Sala del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. Terminato l incontro il gruppo ha avuto modo di visitare il Castello del Buonconsiglio. BRENTONICO Gli aderenti all associazione Pensione Viva di Rovereto accompagnati dalla Presidente, la sig.ra Ida Robol, sono stati accolti in Sala Aurora a Palazzo Trentini dal cons. Salvatore Panetta il quale, oltre a portare un saluto istituzionale, ha illustrato la norma che verrà approvata a breve in aula in merito ad edilizia e famiglia. NAVE S.R. - MONTAGNE Gli anziani del circolo di Padergnone, accompagnati dal presidente il sig. Corrado Mattivi, sono stati accolti in Sala Aurora dal cons. Nerio Giovanazzi per un saluto istituzionale. Gli ospiti hanno completato la visita alla Torre dell Aquila presso il Castello del Buonconsiglio OSPEDALETTO Gli iscritti all Università della terza età di Brentonico, accompagnati dalla sig.ra Gisella Boninsegna, sono stati accolti a palazzo Trentini dalla cons. Vittoria Agostini che ha avuto modo di scambiare con gli ospiti tematiche rivolte alla prevenzione di talune malattie cardiovascolari. RAGOLI LASINO Gli anziani del circolo di Nave S. Rocco accompagnati dalla presidente la sig. ra. Rosanna Caset e del circolo di Montagne accompagnati dalla responsabile la sig. ra Elisabetta Simoni sono stati ricevuti in sala Depero dal cons. Rodolfo Borga. Oltre a portare un saluto istituzione il consigliere ha avuto modo di rispondere ad alcuni interventi, fra cui al futuro dell ospedale di Mezzolombardo. LIZZANA Gli anziani del circolo di Ospedaletto accompagnati dal presidente il Sig. Danilo Licciardiello sono stati accolti, per un saluto istituzionale a Palazzo Trentini, dal cons. Giuseppe Filippin. Gli ospiti hanno potuto dialogare con il consigliere in merito a tematiche riguardanti l autonomia. TASSULLO Gli iscritti al circolo anziani di Lasino, accompagnati dalla sig.ra Giovanna Gianordoli e gli iscritti al circolo pensionati ed anziani di Ragoli accompagnati dalla si,gra Marcella Leonardi sono stati accolti, in Sala del Consiglio Provinciale, dal dirigente del servizio legislativo dott. Camillo Lutteri. CIVEZZANO Gli iscritti al circolo anziani di Lizzana accompagnati dal sig.gino Tomazzoni sono stati accolti, in Sala Depero, dal dirigente del servizio legislativo dott. Camillo Lutteri. Gli ospiti hanno avuto modo di discutere sulle procedure inerenti il funzionamento del Consiglio provinciale e dei suoi organi. BORGO SACCO I componenti del circolo anziani 4 Ville di Tassullo, accompagnati dal presidente Luigi Pinamonti, sono stati accolti per un saluto istituzionale dal cons. Gianfranco Zanon in sala Depero a Trento. La visita è poi proseguita presso il Museo Caproni di Mattarello. Il circolo anziani di Civezzano, accompagnati dal presidente il sig. Sergio Gadotti, hanno incontrato in Sala dell Aurora a palazzo Trentini il cons. Michele Dallapiccola; oltre a portare un saluto istituzionale, il consigliere ha avuto modo di dialogare con gli anziani ospiti in merito a problematiche riguardanti il punto ospedaliero di Borgo Valsugana. Gli anziani del circolo di Borgo Sacco, accompagnati dal presidente il sig. Gianfranco Zandonati, sono stati ricevuti dalla cons. ra. Caterina Dominici al palazzo della Regione. Tra i vari interventi gli ospiti si sono particolarmente interessati sulle modalità di assegnazione dell assegno di cura alla persona.

PAGINA 30 224 SPAZIO APERTO, LETTERE E OPINIONI Gli imprenditori trentini scendano in politica È nata Civica Trentina Autonomia e Libertà di *Giorgio Leonardi La politica deve farla chi ha idee, motivazioni e chi ha dimostrato nella sua vita d essere persona in grado di costruire di fare e non solo di chiacchierare. Mi fa sorridere la suddivisione tra società civile e politica, specialmente su un piano locale come quello della nostra provincia. Non suddivido la società per gruppi: politici, imprenditori, lavoratori etc., ma eventualmente solo su due piani chi ha voglia di fare e di impegnarsi a favore della comunità e chi non ha voglia di farlo o non gli interessa farlo. La paura che talvolta si esprime in merito agli imprenditori che scendono in politica mi sembra più una preoccupazione di difesa corporativistica di chi ritiene di detenere il valore assoluto della politica più che una considerazione che si basa su dei fondamenti reali. Un merito che ha avuto Berlusconi è stato proprio quello di sdoganare gli imprenditori nella politica, di dare il coraggio agli imprenditori di scendere in politica e di prendere in mano la situazione, questa è stata la vera rivoluzione della seconda repubblica. Berlusconi ha trasformato la politica italiana abituata ai politici di professione, che uscivano da scuole di partito ad una politica movimentista, in cui l impegno politico poteva essere un passaggio di vita, un mettersi al servizio della propria comunità per un periodo senza necessariamente diventare una professione e soprattutto senza diventare economicamente troppo legati alla politica. Chi ha veramente «sdoganato» la società civile e che ha coinvolto la società civile, come si usa dire oggi, è stato il movimentismo della prima Forza Italia degli anni 90 assieme alla Lega che ha permesso di provare l esperienza politica a tanta gente che aveva sempre visto la politica dall esterno, alcuni hanno deciso di continuare su questa esperienza altri, come in tutte le democrazie evolute, hanno deciso di ritornare alle proprie occupazioni. È anche da notare come l impegno degli imprenditori è stato trasversale, non si è avuto solo all interno del Centro destra, ma anche del Centro sinistra e dell area di Centro. Questo dimostra che un imprenditore porta in politica non solo il suo fare impresa, ma anche la sua sensibilità sociale, la sua visione di vita e la sua visione di costruzione di un pensiero e di una visione di società che non può prescindere dal modello di sviluppo economico. Pensare che un imprenditore scenda in politica solo per difendere i propri interessi è un concetto ideologico che è stato usato in tutti questi anni nei confronti di Berlusconi, ma non nei confronti dei tanti imprenditori che si sono impegnati nelle fila della Sinistra, sempre in una logica di superiorità intellettuale che contraddistingue la Sinistra. Il pensiero non dovrebbe essere quello di verificare se il politico fa il proprio interesse, ma dovrebbe essere quello di verificare se attraverso l interesse personale sviluppa relazioni virtuose che possono trasformarsi in un interesse collettivo. Chi fa impresa lo fa sicuramente anche per migliorare la propria condizione economica, ma se facendo questo genera posti di lavoro, valore aggiunto e ricchezza che permette di sviluppare servizi per tutti i cittadini ha raggiunto anche un interesse collettivo che è quello di migliorare la condizione di vita e le condizioni sociali. Mi auguro quindi che nella prossima competizione per le Provinciali molti imprenditori scendano in campo, ma imprenditori che abbiano dimostrato di perseguire una visione ed un bene comune, imprenditori che abbiano una visione di sviluppo dell economia e della società trentina diversa da quella che il dellaismo di questi quindici anni ci ha lasciato in eredità. Abbiamo, in Trentino, una situazione di crisi economica, occupazionale e sociale che non ci differenzia, anzi forse è peggiore, delle altre regioni del nord Italia e del nord Europa, ma soprattutto con meno visione prospettica di uscire da questa situazione, ma il grave è che questo è avvenuto in un periodo di «vacche» molto grasse in cui il bilancio della nostra provincia sfiorava e superava i 4 miliardi di euro. La politica dellaiana non ha saputo creare un modello alternativo per il Trentino per quanto riguarda lo sviluppo economico e sociale, ma ha utilizzato queste enormi risorse finanziare quasi esclusivamente per creare il potere e gestire il controllo del potere con mille rivoli di sovvenzioni. Ora ci aspettano anni di vacche magre e con un tessuto economico ma ancora più sociale Trentino, sfilacciato, frastagliato e demotivato. Ecco quindi perché può essere importante che anche in Trentino scenda in politica anche il mondo imprenditoriale, sperando che non sia quel mondo che ha utilizzato e sfruttato il sistema del potere dellaiano, non abbiamo bisogno di quegli (im)prenditori che in questi anni si sono definiti amici di Dellai, per ottenere contribuiti, aiutini e aiutoni, e che ora magari pensano di sostituire quel potere politico con uno equivalente. Abbiamo bisogno di tutti quegli imprenditori liberi con voglia di portare la loro capacità di intrapresa anche in politica per provare a cambiare il Trentino e perché il Trentino diventi nuovamente una vera terra di autonomia di pensiero. * Giorgio Leonardi è Consigliere provinciale del Pdl di *Rodolfo Borga Approfitto del presente spazio per una sintetica presentazione di un movimento politico recentemente costituitosi, di cui sono tra i promotori. Il 23 marzo scorso, in una sala della Cooperazione di Trento gremita da centinaia di persone, si è presentata ufficialmente Civica Trentina Autonomia e Libertà. Un movimento che è nato dal basso, dall esperienza maturata sul campo da un gruppo di amministratori locali impegnati a diversi livelli nell amministrazione delle nostre comunità, che in una congiuntura difficile, segnata da una profonda crisi economica e finanziaria, ma anche sociale e in ultima analisi culturale, hanno ritenuto di mettersi in gioco, per dare il loro contributo al di fuori di etichette e schemi precostituiti, che sempre più mostrano la loro inadeguatezza. È certo che quello cui andiamo incontro è un Trentino che, volente o nolente, dovrà affrontare cambiamenti di non poco conto per diverse ragioni. Una profonda crisi economica i cui effetti negativi sempre più si fanno sentire anche nella nostra Provincia. La chiusura di un lungo ciclo, profondamente segnato dalla persona di Lorenzo Dellai, con la cui elezione romana ha avuto fine il modello politico dell uomo solo al comando cui da lungo tempo siamo abituati. La situazione di difficoltà che la nostra Autonomia speciale sta vivendo, oggetto di pesanti attacchi, che, pur non incidendo direttamente sulle nostre competenze, di fatto le pregiudicano, comprimendo significativamente le risorse finanziarie provinciali. Un clima sfavorevole, che vede il Trentino oggetto delle pesanti critiche delle Regioni a noi più vicine, che sempre più interpretano la nostra autonomia come un privilegio cui porre termine al più presto. Un Trentino isolato, quindi, anche a causa dell atteggiamento miope tenuto in questi anni da chi ci ha governato senza comprendere che, finiti i tempi delle vacche grasse, il nostro dorato isolamento ci avrebbe infine nociuto. Ed ancora, non può non considerarsi che chi amministrerà il Trentino nei prossimi anni dovrà fare i conti con un bilancio caratterizzato da una notevole rigidità. Una significativa percentuale delle risorse che risulteranno essere in teoria disponibili, in realtà non lo saranno, in quanto già impegnate dalle scelte operate dalle Giunte che ci hanno governato per tre lustri, con provvedimenti i cui effetti finanziari si sono scaricati sui bilanci futuri. Ciò significa che nella prossima legislatura le risorse finanziarie effettivamente disponibili saranno assai inferiori a quelle cui siamo abituati. Inoltre, nel 2017 verrà corrisposta dallo Stato l ultima rata dei gettiti arretrati della quota variabile, così come determinata con l Accordo di Milano, pari a circa 450 milioni all anno. Ci attendono quindi anni in cui sarà obbligato il ritorno alla sobrietà nell amministrare, al coraggio nelle scelte ed alla responsabilità delle decisioni, che in questi ultimi anni si sono andati progressivamente affievolendo, soffocati dalla grande disponibilità di risorse finanziarie e da una modo di concepire la gestione della cosa pubblica, caratterizzato da un esasperato dirigismo centralista, che ben poco ha a che vedere con la storia della nostra Autonomia. In tale difficile contesto abbiamo deciso di dar vita un movimento che, partendo dall esperienza concreta di tanti amministratori, presenti, come sopra rilevato, una proposta diversa, svincolata dalle etichette e dagli schemi precostituiti, che francamente sembrano essere un po usurati. Il che però non significa affatto che insieme alle etichette siano superate anche le distinzioni valoriali e culturali. Al contrario, noi rivendichiamo con chiarezza ed onestà intellettuale una ben precisa collocazione valoriale e culturale su temi centrali quali la famiglia, la sicurezza, la fiscalità, l immigrazione, la sussidiarietà, che ci pone in chiara alternativa alla Sinistra. Non può infatti, a nostro avviso, esistere azione politica e amministrativa senza principi e valori che ne costituiscono il necessario fondamento. Il nostro è dunque un movimento territoriale, sia perché dal territorio nasce, sia perché rivendica in primo luogo la propria autonomia da partiti nazionali, che spesso ai territori guardano soltanto quando è il momento di recarsi alle urne. Un movimento autonomista, perché proprio all Autonomia che è propria della storia della nostra Terra si ispira. Quella più autentica, genuina, che da sempre caratterizza il Trentino, ovviamente, non certo quella che tanto spesso viene richiamata, per poi essere puntualmente disattesa con pratiche di governo che nei fatti la nostra Autonomia hanno soffocato. Da qui nasce Civica Trentina, che non a caso ha inserito nel simbolo il motto Autonomia e Libertà: perché proprio di più libertà ed autonomia ha bisogno il Trentino. *Rodolfo Borga è consigliere provinciale del PDL di * Bruno Dorigatti Il tempo lenisce il dolore ma rende più acuta l assenza, soprattutto delle persone che hanno lasciato nelle nostre vite un segno e che, per usare un termine purtroppo in disuso, sono stati maestri. E l assenza di Walter Micheli, a cinque anni dalla morte, si fa sentire. Eccome, se si fa sentire. Ci manca l uomo di cultura; ci manca il sindacalista della CGIL che metteva al centro la dignità dei lavoratori; ci manca l amore che esprimeva per questo pezzo di Alpi dalla storia tormentata ma unica; ci manca soprattutto l uomo politico. Il tempo che è passato permette di apprezzarne ancora di più le qualità, soprattutto in un momento politicamente grigio, dominato dall io e sempre meno dal noi, dimensione nella quale sta la vera ragione per la quale si fa politica. Il Micheli che, affrontando impopolarità, attacchi pretestuosi, interessi consolidati, arretratezze culturali, seppe trovare la forza di guardare comunque avanti. Molto avanti, come sanno guardare le persone che conoscono la storia e quanto di buono e di cattivo sta alle nostre spalle. Ricordo di Walter Micheli a cinque anni dalla scomparsa Walter Micheli La salvaguardia dell ambiente in Trentino porta in gran parte il suo nome. Una battaglia che Walter Micheli condusse con pazienza, con la pazienza della politica che passava per il confronto, anche questo pazientemente ostinato. Valle dopo valle, paese dopo paese, sindaco dopo sindaco, per spiegare le sue ragioni. Per spiegare che la difesa del territorio significava, oltre che un valore di civiltà, soprattutto futuro e sviluppo. Assemblee infuocate che affrontava con il suo linguaggio quieto, argomentato, limpido e che si chiudevano con il rispetto per questo socialista colto e popolare. Popolare perché sapeva dire anche di no al popolo; perché aveva piena coscienza del fatto che le risposte ai bisogni possono venire solo dal riformismo che si nutre di fatica, studio, conoscenza dei problemi, umiltà. Un umiltà della quale Walter Micheli è stato maestro. Dote che si è vista anche nel suo lavoro di storico, che è stato il suo modo per continuare a fare politica: nell ultima parte della sua vita si dedicò allo studio perché, da socialista e da uomo di sinistra, aveva piena coscienza che la sua vicenda personale e la sua storia politica facevano parte del grande flusso delle vicende di questa terra, quindi della collettività. Anche per questo non c entrava nulla (e forse non la capiva) con troppa politica dei nostri giorni: era un leader perché combatteva per delle idee, per quanto concrete, solide, realizzabili, e non si serviva opportunisticamente di qualche idea per dimostrare di essere un leader. Per questo, in nome di una falsa modernità politica, venne considerato presto vecchio, anche se sempre rispettato come uomo. Il drammatico declino del socialismo trentino e italiano lo segnò profondamente. Lo tormentò il timore di veder distrutto il lavoro di anni. Lo addolorava la scena politica nazionale, le troppe follie che abbiamo visto e vissuto tutti quanti. Ma anche a questo logoramento Walter ha risposto comunque con la sua dignità di trentino, di uomo di montagna. Come dicevo, ci manca particolarmente oggi, nonostante sia ancora vivo il suo insegnamento: contro la politica dell individualismo e del leaderismo esasperato, per Walter Micheli fare politica significava sottoporsi ad un esercizio di umiltà personale, perché bisogna studiare, conoscere, avere chiari gli obiettivi collettivi, non arroccarsi dietro presunte e autoproclamate superiorità morali. Non scordando il Micheli credente, che riteneva la politica una forma concreta di carità. *Bruno Dorigatti è Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento CONSIGLIO PROVINCIALE CRONACHE periodico di documentazione e informazione sull attività politico-legislativa edito dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento. Via Manci, 27 38122 Trento anno XXXV N 5 - Giugno-Luglio 2013 direttore responsabile: Giustino Basso in redazione: Monica Casata, Antonio Girardi, Luca Zanin, Bruno Zorzi segreteria di redazione: Angela Giordani, Alessandra Bronzini direzione e redazione: Palazzo Trentini - 38122 Trento, via Manci, 27 fotografie: Fotoarchivio Consiglio provinciale e Giunta provinciale Impaginazione: Gianfranco Rizzoli Press Service - Trento stampa: Athesia Druck srl via del vigneto, 7 - Bolzano Autorizzazione del Tribunale di Trento n 289 del 20 febbraio 1979

i n f o r m a CONSIGLIO PROVINCIALE CRONAChE periodico di documentazione e di informazione sull attività politico-legislativa DIFFUSIONE GRATUITA la pubblicazione può essere richiesta (per lettera, e-mail o per telefono) a: Consiglio provinciale cronache - Attività di informazione, stampa e pubbliche relazioni 38122 Trento, via Manci, 27 - Tel. 0461.213268-0461.213188-0461.213226 ufficiostampa@consiglio.provincia.tn.it CONSIGLIO IN INTERNET www.consiglio.provincia.tn.it Le notizie del consiglio si possono ricevere nella propria casella di posta elettronica (sotto forma di newsletter) inviando la richiesta a: ufficiostampa@consiglio.provincia.tn.it È possibile iscriversi anche al servizio Tienimi informato IL CONSIGLIO PROVINCIALE IN TV Diretta televisiva su TCA in occasione delle sedute dell Assemblea legislativa Servizi di informazione periodica sull attività del Consiglio provinciale in coda ai TG della sera su RTTR, TCA e Telepace lavori in corso su TCA con cadenza mensile. Password su RTTR con cadenza mensile IL CONSIGLIO PROVINCIALE IN ONDA Servizi radiofonici settimanali d informazione sull attività legislativa e di palazzo Trentini 7 giorni in Consiglio su RADIO TRENTINO IN BLU (frequenze 96.6, 96.9 e 97.8 Mhz), il venerdì dopo il gr delle 12.30 e in replica il lunedì. Consiglio provinciale 7 su RADIO DOLOMITI, il venerdì dopo il gr delle 12.00 e poi in replica dopo il gr delle 18.00. 3 minuti in Consiglio su RTTR La radio - mensile 7 GIORNI DAL CONSIGLIO PROVINCIALE E LEGGI PER VOI C DAL CONSIGLIO PROVINCIALE Agenzia di informazione del Consiglio della Provincia autonoma di Trento. Anno XV n 376 5 luglio 2011. Direttore responsabile Giustino Basso. Registrazione Tribunale di Trento n 887 del 23 gennaio 1996. Sped. in abb. postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 -Fil. di TN. Stampa Nuove Arti Grafiche Loc. Spini. TRENTO La riforma della protezione civile Primo piano on 19 voti a favore e 12 astenuti il Consiglio provinciale ha approvato, dopo 71 ore di confronto, la riforma della protezione civile in Trento proposta dal Presidente della Giunta. L ostruzionismo, messo in campo dalle minoranze (sono stati presentati oltre 2400 emendamenti), ha portato alla modifica sostanziale di alcune parti del provvedimento. Si è chiusa così una serratissima discussione in aula, protrattasi per 12 giorni attorno a un testo che in maggio era uscito dalla terza Commissione legislativa con 5 voti favorevoli, la contrarietà della Lega Nord e l astensione di Pdl e Amministrare il Trentino. Tra i nodi del contendere la questione Rovereto per la quale le opposizioni hanno duramente contestato la proposta di sostituire i vigili del fuoco permanenti con i vigili volontari, la questione delle incompatibilità tra posizioni dirigenziali nel corpo dei vigili del fuoco e incarichi professionali nel settore e, infine, quella delle deroghe alla normativa antincendio, con i relativi pareri espressi dal Comitato provinciale prevenzione antincendio e non più dall autorità interregionale di Padova. A corredo del provvedimento sono stati discussi 15 ordini del giorno: 9 sono stati approvati, 4 respinti e 2 ritirati dagli stessi proponenti. I punti fondamentali della riforma introduzione dei Piani di protezione civile provinciale, comunale e sovra comunale, da cui discenderanno le procedure Agenzia di informazione con i supplementi di documentazione Leggi per voi DIFFUSIONE GRATUITA la pubblicazione può essere richiesta per iscritto a: Consiglio provinciale cronache - Attività di informazione, stampa e pubbliche relazioni - 38122 Trento, via Manci, 27. NOTIzIARIO PER NON VEDENTI Una sintesi delle principali notizie dal Consiglio provinciale viene riprodotta in cassette audio e in una speciale edizione in braille. Il notiziario può essere richiesto telefonando allo 0461 213268 INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (codice in materia di protezione dei dati personali) Ai sensi dell articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), si informa che i dati personali forniti al Consiglio provinciale per l abbonamento alla presente pubblicazione saranno trattati esclusivamente per le finalità relative all informazione sull attività del consiglio, attraverso la stampa, la spedizione e il recapito della pubblicazione. I dati forniti saranno trattati in forma cartacea e con strumenti elettronici. Il conferimento dei dati, benché non obbligatorio, è comunque necessario per la stampa, spedizione e recapito della pubblicazione. I dati forniti sono trasmessi alla S.I.E. S.p:A., affidataria del Consiglio provinciale per il servizio di stampa, spedizione e recapito della pubblicazione. I dati forniti non saranno comunicati, né diffusi. I soggetti che possono venire a conoscenza dei dati sono il responsabile della struttura consiliare Attività di informazione, stampa e relazioni pubbliche (quale responsabile del trattamento), i dipendenti della struttura (quali incaricati del trattamento) e la S.I.E. S.p.A. (responsabile del trattamento), che operano sotto la diretta autorità del titolare del trattamento o del responsabile. Al soggetto cui si riferiscono i dati forniti spettano i diritti di cui all articolo 7 del decreto legislativo n. 196 del 2003. Il titolare del trattamento è il Consiglio provinciale di Trento, via Manci 27, 38122 Trento. Il responsabile del trattamento è il responsabile della struttura consiliare Attività di informazione, stampa e relazioni pubbliche. Un elenco aggiornato dei responsabili del trattamento designati dal titolare è disponibile presso la sede del Consiglio provinciale di Trento, via Manci 27, 38122 Trento. Il responsabile del trattamento Giustino Basso

CONSIGLIO 38122 Trento, palazzo Trentini, via Manci, 27 tel. 0461/213111 telefax 0461/986477 internet: www.consiglio.provincia.tn.it UFFICIO DI PRESIDENzA PRESIDENTE Bruno Dorigatti VICEPRESIDENTE Claudio Eccher SEGRETARI QUESTORI Renzo Anderle Pino Morandini Alessandro Savoi (UPT) (PDL) (Lega Nord Trentino) CONFERENzA PRESIDENTI GRUPPI Presidente Verdi e Democratici del Trentino UAL Union Autonomista Ladina Partito Democratico del Trentino Partito Autonomista Trentino Tirolese Civica per Divina Presidente Italia dei Valori Bruno Dorigatti Roberto Bombarda Luigi Chiocchetti Luca Zeni Michele Dallapiccola Claudio Eccher Bruno Firmani Amministrare il Trentino Nerio Giovanazzi Unione per il Trentino Lega Nord Trentino Il Popolo della Libertà Gruppo Misto Giorgio Lunelli Alessandro Savoi Giorgio Leonardi Mario Magnani GRUPPI Partito Democratico del Trentino 8 consiglieri Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227340 fax 0461/227341 pd@consiglio.provincia.tn.it Margherita Cogo, Mattia Civico, Bruno Dorigatti, Sara Ferrari, Michele Nardelli, Alberto Pacher, Luca Zeni, Andrea Rudari Lega Nord Trentino 3 consiglieri Via Romagnosi, 28 tel. 0461/227390 fax 0461/227391 leganordtrentino@consiglio.provincia.tn.it Alessandro Savoi, Claudio Civettini, Luca Paternoster Unione per il Trentino 5 consiglieri Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227360 fax 0461/227361 upt@consiglio.provincia.tn.it Vittoria Agostini, Renzo Anderle, Marco Depaoli, Giorgio Lunelli, Salvatore Panetta Il Popolo della Libertà Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227410 fax 0461/227411 pdl@consiglio.provincia.tn.it Rodolfo Borga, Mauro Delladio, Giorgio Leonardi, Pino Morandini 4 consiglieri Partito Autonomista Trentino Tirolese 3 consiglieri Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227320 fax 0461/227321 patt@consiglio.provincia.tn.it Michele Dallapiccola, Caterina Dominici, Sergio Muraro Civica per Divina Presidente Via delle Orne, 32 tel. 0461/227430 fax 0461/227431 civicadivina@consiglio.provincia.tn.it Claudio Eccher, Marco Sembenotti 2 consiglieri Amministrare il Trentino 1 consigliere Via delle Orne, 32 tel. 0461/227450 fax 0461/227451 amministrareiltrentino@consiglio.provincia.tn.it Nerio Giovanazzi Italia dei Valori Via Romagnosi, 26 tel. 0461/227330 fax 0461/227331 italiadeivalori@consiglio.provincia.tn.it Bruno Firmani UAL Union Autonomista Ladina Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227440 fax 0461/227441 ual@consiglio.provincia.tn.it Luigi Chiocchetti 1 consigliere 1 consigliere Verdi e Democratici del Trentino 1 consigliere Via Torre Verde, 18 tel. 0461/227380 fax 0461/227381 verdiedemocratici@consiglio.provincia.tn.it Roberto Bombarda Gruppo Misto 6 consiglieri Via Manci, 22 tel. 0461/227460 fax 0461/227461 gruppomisto@consiglio.provincia.it Mario Casna, Giuseppe Filippin, Mario Magnani, Franca Penasa, Walter Viola e Gianfranco Zanon COMMISSIONI PERMANENTI PRIMA COMMISSIONE (Autonomia, forma di governo, organizzazione provinciale,programmazione, finanza provinciale e locale, patrimonio, enti locali, affari generali) presidente vicepresidente segretario componenti effettivi: Margherita Cogo Michele Dallapiccola Franca Penasa Alessandro Savoi Renzo Anderle (UPT) Rodolfo Borga (PDL) Bruno Firmani (Italia dei Valori) (PD del Trentino) (PATT) (Gruppo Misto) (Lega Nord Trentino) SECONDA COMMISSIONE (Agricoltura, foreste, cave, miniere, attività economiche, lavoro) presidente vicepresidente Segretario componenti effettivi: Claudio Civettini Mauro Delladio Gianfranco Zanon Luca Zeni Caterina Dominici (PATT) Luca Paternoster (Lega Nord Trentino) Andrea Rudari (Pd del Trentino) (Lega Nord Trentino) (PDL) (Gruppo Misto) (PD del Trentino) TERzA COMMISSIONE (Energia, urbanistica, opere pubbliche, espropriazione, trasporti, protezione civile, acque pubbliche, tutela dell ambiente, caccia e pesca) presidente Trentino) vicepresidente segretario componenti effettivi: Luigi Chiocchetti Marco Depaoli Giuseppe Filippin Nerio Giovanazzi Michele Nardelli Marco Sembenotti Roberto Bombarda (Verdi e Democratici del Giorgio Leonardi (PDL) Mario Magnani (Gruppo Misto) (UAL) (UPT) (Gruppo Misto) (Amministrare il Trentino) (PD del Trentino) (Civica Divina Presidente) QUARTA COMMISSIONE (Politiche sociali, sanità, sport, attività ricreative, istruzione, ricerca, cultura, informazione, edilizia abitativa) presidente vicepresidente segretario componenti effettivi: Michele Dallapiccola Claudio Eccher Sara Ferrari Mario Magnani Pino Morandini Walter Viola Mattia Civico (PD del Trentino) Mario Casna (Gruppo Misto) Salvatore Panetta (UPT) (PATT) (Civica Divina Presidente) (PD del Trentino) (Gruppo Misto) (PDL) (Gruppo Misto) ASSEMBLEA MINORANzE garante: Franca Penasa sostituto del garante: Giorgio Leonardi componenti: Rodolfo Borga, Mario Casna, Mauro Delladio, Claudio Eccher, Nerio Giovanazzi, Pino Morandini, Luca Paternoster, Alessandro Savoi, Walter Viola, Claudio Civettini, Giuseppe Filippin, Marco Sembenotti GIUNTA DELLE ELEzIONI presidente: Bruno Firmani (Italia dei Valori) vicepresidente: Mauro Delladio (PDL) segretario: Renzo Anderle (UPT) componenti: Roberto Bombarda, Luigi Chiocchetti, Claudio Eccher, Nerio Giovanazzi, Alessandro Savoi, Luca Zeni DIFENSORE CIVICO Galleria Garbari, 9 tel. 0461/213201, fax 0461/213206 difensore.civico@consiglio.provincia.tn.it Raffaello Sampaolesi (gli incontri con il difensore civico nelle sedi comprensoriali hanno luogo su appuntamento, che può essere fissato chiamando il numero verde 800-851026) COMITATO PROVINCIALE PER LE COMUNICAzIONI presidente: Enrico Paissan componenti: Sandro Bampi, Paolo Romito, Eraldo Busarello, Fulvio Gardumi FORUM TRENTINO PER LA PACE Galleria Garbari, 12 (secondo piano) tel. 0461/213176 forum.pace@consiglio.provincia.tn.it presidente: Michele Nardelli COMMISSIONE PER I RAPPORTI INTERNAzIONALI E CON L UNIONE EUROPEA presidente: vicepresidente: segretario: Luigi Chiocchetti (UAL) Pino Morandini (PDL) Claudio Civettini (Lega Nord Trentino) componenti: Roberto Bombarda, Margherita Cogo, Michele Dallapiccola, Bruno Firmani, Nerio Giovanazzi, Salvatore Panetta, Marco Sembenotti, Mario Magnani COMMISSIONE INTERREGIONALE DREIER LANDTAG componenti effettivi: Franca Penasa, Giorgio Leonardi, Renzo Anderle, Mattia Civico, Michele Dallapiccola, Luigi Chiocchetti componenti supplenti: Marco Sembenotti, Walter Viola, Roberto Bombarda, Caterina Dominici, Sara Ferrari, Bruno Firmani COMITATO PER LA RAzIONALIzzAzIONE NORMATIVA componenti: Claudio Civettini, Mauro Delladio, Bruno Firmani, Luca Zeni razionalizzazione.normativa@consiglio.provincia.tn.it GIUNTA VICE PRESIDENTE FACENTE FUNzIONI Alberto Pacher affari fi nanziari; affari istituzionali; tutela e promozione delle minoranze linguistiche; patrimonio e demanio; sistemi informativi e di telecomunicazione; funzioni delegate dallo Stato in materia di sistemi di comunicazione; informazione e comunicazione; società controllate e partecipate; corpo forestale; Università e ricerca scientifica, edilizia universitaria e assistenza universitaria nonché le funzioni di cui alla legge 14 agosto 1982, n. 590; interventi di cui alla legge regionale 5 novembre 1968, n. 40; polizia locale e sicurezza urbana; funzioni delegate in materia di servizi antincendi; prevenzione rischi e protezione civile; funzioni delegate in materia di Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato; politiche del lavoro; apprendistato, libretti di lavoro, categorie e qualifi che dei lavoratori; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali per l assistenza e l orientamento dei lavoratori nel collocamento; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali di controllo sul collocamento; competenza in materia di collocamento e avviamento al lavoro di cui al primo comma dell art. 10 dello Statuto speciale, nonché funzioni delegate dallo Stato; interventi provinciali per il ripristino e valorizzazione ambientale; emigrazione; competenze in materia di energia, anche relativamente agli articoli 12 e 13 dello Statuto speciale e ak D.P.R. 26 marzo 1977, n. 235, come modifi cato e integrato dal decreto legislativo 11 novembre 1999, n. 463 (comprese tutte le attività relative alla produzione, trasporto, distribuzione, importazione, esportazione, trasformazione, acquisto e vendita dell energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta, quindi anche mediante l utilizzo delle acque pubbliche a mezo di concessioni sia di grandi che di piccole derivazioni); coordinamento interventi Interporto e Autostrada del Brennero; programmazione; indirizzi di politica economica e coordinamento delle relative azioni, compresi i rapporti con Trentino sviluppo; coordinamento degli interventi e dei progetti attuativi delle politiche comunitarie e interventi per lo sviluppo locale; affari generali; espropriazioni per pubblica utilità per tutte le materia di competenza provinciale; demanio idrico e polizia idraulica relativamente ai corsi d acqua di tutte le categorie; utilizzazione delle acque pubbliche, ad esclusione dell utilizzazione delle acque pubbliche a scopo idroelettrico; porti lacuali; tutela dell ambiente; parchi per la protezione della flora e della fauna; gestione dei parchi naturali, compreso il Parco dello Stelvio trasporti di interesse provinciale, escluse le linee funiviarie e gli impianti a fune e compreso il piano della mobilità; funzioni delegate dallo Stato in materia di trasporti; rapporti con il Consiglio provinciale; tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare; usi e costumi locali e istituzioni culturali, accademie, istituti e musei aventi carattere provinciale, biblioteche, ivi comprese le biblioteche scolastiche; manifestazioni ed attività artistiche, culturali ed educative locali; toponomastica; rapporti con l Unione europea, cooperazione transfrontaliera e cooperazione interregionale; nonché quelle non attribuite espressamente ai singoli Assessori. ASSESSORI Assessore istruzione e sport Marta Dalmaso Assessore all industria, artigianato, commercio e cooperazione Alessandro Olivi Assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi Assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi Assessore all urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità Mauro Gilmozzi Assessore all agricoltura, foreste, turismo e promozione e sostituto del vice presidente Tiziano Mellarini