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14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 1 OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE BERTAZZONI DEL GRUPPO DEMOCRATICI DI SINISTRA IN MERITO AD INIZIATIVE SU MATTEO RICCI. DISCUSSIONE BERTAZZONI DS - Grazie Signora presidente, signori assessore e signori consiglieri, certamente questa mozione ha perso molto del suo slancio iniziale, infatti ricordo di averla presentata in tempo utile per essere discussa nel consiglio di fine novembre, da allora molto è stato detto, molto è stato scritto e soprattutto molto è stato fatto. Di ciò va dato atto l'amministrazione, ed in particolare all'assessore Bianchini esso che ha preso molto a cuore la vicenda. Sperando di non appesantire troppo i lavori di questo consiglio e dato il crescente interesse manifestato dalla comunità maceratese e non solo sull'argomento, vorrei presentare ugualmente la mozione anche se molto brevemente. Il riconoscimento dell'importanza della figura di Matteo Ricci nel mondo può essere indicata con due semplici esempi. In autunno, Pechino, una delle capitali del mondo gli dedicherà un convegno internazionale in occasione del 4 centesimo anniversario del suo ingresso in quella città. All'Università di San Francisco esiste già da tempo una cattedra di studi Ricciani. Anche noi a Macerata ed in Italia negli ultimi anni abbiamo cercato di ridurre la colpevole sottovalutazione della vita e delle opere di questo personaggio, veramente eccezionale, ma questo non basta.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 2 Nel 2010 ricorreranno i 400 anni della sua morte e allora dobbiamo impegnarci fin da ora perché nelle Marche, nel paese cresca un'attenzione pari a quella che quest'anno è dedicata Giuseppe Verdi. Certamente l'aspetto quantitativo di investimenti e delle iniziative potrà essere inferiore, ma la qualità della pensione dovrà essere uguale. Sta a noi maceratesi imporre il riconoscimento che chi si trova di fronte ad un gigante della storia, non debbo qui ricordare le caratteristiche essenziali ed i contenuti del pensiero dell'opera di Ricci. Voglio solo indicare esemplarmente che all'inizio del 1600, confrontandosi con una cultura è un sentimento religioso diverso da quello della cultura occidentale ed in modo cattolico, egli valutò quelle diversità come un valore ed il confronto paritetico come ricchezza. Ancora oggi questo modernissimo modo di interpretare i rapporti internazionali e l'incontro delle culture nel mondo stenta ad affermarsi. Oggi questo impegno doveroso del nostro consiglio comunale può trovare uno strumento utile ed opportuno nel costituendo l'istituto Matteo Ricci per i rapporti con l'oriente, così come a San Ginesio c'è un centro di studi Gentilani, che ogni anno dedica un convegno internazionale ad Alberico Gentili. Questo dovrà essere un istituto agile che prende iniziative frequenti e qualificate su Ricci, dalla presentazione della nuova pubblicazione dei "conventari delle lettere", realizzata dalla Provincia, ad una mostra delle opere di Ricci di proprietà del popolo cinese, o dall'invio in Cina di quanto noi possediamo su Ricci a convegni sul suo pensiero sulla sua opera. Si possono anche enoverare attività quali l'apertura e l'aggiornamento di un sito Internet, istituzione di una biblioteca Ricciana, relazioni con altri istituti e centri Ricciani in Italia e nel mondo, relazioni con ambasciate, istituti culturali, con l'università, con privati, con città gemellate, anche l'istituzione di cattedre di lingue orientali, cinese, arabo, giapponese, presso l'università di Macerata, anche la preparazione in CD-ROM di un francobollo, mi pare che in questi giorni se ne è parlato, sia da parte delle poste italiane che da parte delle poste cinesi e anche di una moneta. Quindi un lavoro concreto il qualificato che culmine nel 2010 in un grande appuntamento internazionale a Macerata ed in altre città del mondo in occasione dei 400 anni della sua morte.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 3 A quella data valuteremo il lavoro dell'istituto e valuteremo se varrà la pena renderlo permanente o chiuderlo qualora avesse esaurito la sua funzione essenziale. Quindi importante è il coinvolgimento da subito di tutte le istituzioni che già hanno espresso la volontà e l'impegno nella costituzione dell'istituto, tra cui la regione Marche, la provincia di Macerata, la diocesi, l'università ed il nostro comune, perché insieme che si impegni per un coinvolgimento dello Stato e semmai dell'unione Europea. Grazie. BIANCHINI ASSESSORE - Grazie per aver portato tale mozione che era stata pensata qualche mese fa. Ci stiamo attivando come amministrazione comunale, amministrazione provinciale, fondazione CA.RI.MA., Università e diocesi per questo centro Padre Matteo Ricci. È anche vero che abbiamo fatto un passaggio in commissione cultura e anche quella istituzionale per registrare il consenso da parte dei consiglieri che poi sono i veri detentori delle persone che ci hanno votato, perciò credo che sia stato giusto fare un passaggio in commissione. D'altra parte non credo che si debba in questa sede ripetere il valore del personaggio di Padre Matteo Ricci perché è un personaggio che non si può più definire maceratese ma che ha una valenza sempre più internazionale. Molte sono le iniziative a cui il nascente istituto dovrà interessarsi, mostre, il museo permanente, e complessivamente credo che l'interesse sia quello di interagire tra enti e istituzione. Credo che sia proprio quello il punto qualificante, cioè l'amministrazione comunale, la provincia e l'università, la fondazione, e anche la diocesi, devono trovarsi per riflettere insieme su iniziative da proporre. Penso che insieme potremo lavorare, anche questa mozione ci spinge a lavorare sull'istituto, macchinette anche in relazione questa figura che è importante per la città e non solo.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 4 BABINI I Democratici - Colleghi consiglieri, con piacere approveremo questa mozione partendo da un punto comune che è "nemo profeta in patria", tant'è che c'è voluto del tempo per rendersi conto della statura di Padre Matteo Ricci. Se n'è accorto prima Battiato cantando dei Gesuiti ed Euclidei che si vestono alla foggia dei Mandarini per comparire alla corte degli Imperatori Ming, non è proprio la citazione testuale ma se n'era accorto anche don Otello Gentili, una trentina di anni or sono, rettore in tempi passati dell'abbadia di Fiastra, nel suo volumetto Macerata Sacra, in copertina faceva sfoggio un'immagine di Matteo Ricci vestito in abiti da Mandarino, cioè da dotto cinese. In tempi più recenti le iniziative si sono moltiplicate a partire da un convegno indetto e organizzato dall'amministrazione provinciale circa quattro anni fa il cui titolo era approssimativamente "Un ponte verso l'oriente" per commemorare, per ricordare, per valorizzare non solo l'opera di Padre Matteo Ricci ma quella di altri insigni e lo stesso misconosciuti marchigiani che il Matteo Ricci hanno preceduto o hanno seguito questa opera non soltanto evangelizzatrice, di gettare un ponte, di unire le due civiltà, le due culture, padre Orazio della Penna, padre Cassiano Beligatti, Antelmo Severini, ho abitato per trent'anni in via Severini e soltanto recentemente ho scoperto chi è, il primo professore di lingua e letteratura giapponese e più recentemente Giuseppe Tucci, una specie di Indiana Jones "antelitteran" se mi si passa l'espressione, cioè quello che poi hanno realizzato altri nel campo della cinematografia, Giuseppe Tucci lo ha fatto nel corso delle sue otto spedizioni in terre himalaiane, Tibet e Nepal, quindi ben vengano queste iniziative a cui come gruppo diamo la nostra piena approvazione. SACCHI AN Signora presidente e colleghi consiglieri, penso che su temi come questo non possono sorgere enormi divisioni e penso, forse maniere idealista, che possa trovarsi un impegno trasversale di tutto il consiglio, anzi il mio plauso va all'iniziativa presa

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 5 dal consigliere di DS - Alessandro Bertazzoni che è anche mio amico e con questo, data la centralità della figura di Padre Matteo Ricci anche nel dare lustro alla nostra città, insieme ad altri illustri originari della nostra terra dichiariamo, già fin adesso, il nostro voto favorevole alla mozione. TACCONI PPE Esprimo parere favorevole e ringrazio anch'io il collega Bertazzoni. Ho partecipato al convegno all'asilo Ricci, molto interessante, anche perché la provincia è preparatissima, l'ex assessore Mignini ha fatto una stupenda relazione, gli ospiti sono rimasti sbalorditi dalla capacità di esporre storicamente l'illustre concittadino. Chiedo cortesemente l'assessore, so che costa sacrificio, quando parliamo di un personaggio illustre, un magnifico, un onorevole, quale Padre Matteo Ricci, perché questo personaggio, storicamente così illustre, deve essere così freddo, culturalmente non scorre, per cui vorrei collegarlo alle altre iniziative, fondazioni ed altro, perché abbiamo un altro illustre cittadino che in tempi non sospetti e molto pericolosi ha solcato la Cina che sarebbe Enrico Mattei. Di Matelica, maceratese, tanto che ho sgridato la provincia per quel libro che hanno fatto sui personaggi illustri senza inserire Mattei. È vero che non è nato qui ma io parlo del personaggio che è legato alla terra e ha dato molto a questa terra, anche perché se viveva Mattei non avevamo problemi di strade di fabbriche e non avevamo neanche i problemi per la pace in Palestina. Concludo chiedendo se possibile collegare queste iniziative alla fondazione Enrico Mattei, molto attiva, molto preparata. Che sono due fondazioni, una Macerata, una a Matelica e una Milano, prendere contatti con la fondazione Enrico Mattei collegandolo con la visita di Mattei con Mau Tze Tung quando già chiedevamo di commercializzare nella Cina, facendo innervosire enormemente sia l'unione sovietica dell'america, quindi anche Mattei è un personaggio da collegare a queste nostre storiche cose di Padre Matteo Ricci.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 6 SAVI COMUNISTI ITALIANI Grazie presidente, ci uniamo anche noi a questo coro di ringraziamenti rivolto al collega il compagno Bertazzoni. Giustamente ha sottolineato l'importanza dell'incontro del dialogo istituito con la cultura cinese dal gesuita maceratese Matteo Ricci. Bertazzoni sottolineava come questo dialogo con la cultura orientale costituisce ancora oggi un esempio di attualità ordinaria, ed è tanto attuale da rappresentare un elemento a mio avviso, non tanto semplicemente di anticipazione, ma quanto piuttosto di preparazione vera e propria di quel dialogo interculturale di cui oggi sentiamo parlare spessissimo. Non è certamente nostra intenzione di percorrere in questa assise le singole tappe della straordinaria opera di Matteo Ricci che mi affretto quindi dire anch'io che voteremo senz'altro favore di questa mozione proposta da Alessandro perché riteniamo che non è necessario un impegno forte, fortissimo da parte del comune rivolto quindi ad evidenziare l'enorme importanza dell'opera del gesuita maceratese. Il comune, e non soltanto il comune, faccio riferimento al punto 3 della mozione del riproposta, quando si impegna l'amministrazione comunale ad impegnare a sua volta la provincia ed altri enti pubblici e privati oltre a la diocesi con un piano pluriennale. Sono convinto, infatti, che della figura di Matteo Ricci nel corso del tempo abbia senz'altro subito una serie di interpretazioni piuttosto estenuante, interpretazioni che, comunque, nascono tutte da una lettura che è parziale, che è superficiale dell'opera di Matteo Ricci, dell'opera evangelizzatrice e che pertanto non tengono conto di quello che è stato il vero proprio metodo seguito da Matteo Ricci, che è un metodo basato sul principio di gradualità dell'approccio educativo. Questo perché, a differenza di quanto accadeva nel metodo missionario dell'epoca, Ricci non si accontentò di predicare il messaggio cristiano, imponendo quindi è cinesi un ascolto puramente passivo, ma al contrario si preoccupò sempre di ascoltare di comprendere in quale terreno può il Vangelo veniva seminato. Questo ho fatto molto importante. Quindi la conoscenza della lingua, questo suo

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 7 conformarsi continuo a le abitudini del popolo che lo ospitava, a questa nuova civiltà, allo studio dei classici di quella cultura, furono tutti passi graduali per individuare nella cultura nella morale della Cina quegli elementi naturali che potevano permettergli di presentare il messaggio evangelico in maniera non estranea al modo di vivere cinese. Quindi Matteo Ricci nella piena consapevolezza di trovarsi di fronte, non tanto d'una religione, quanto piuttosto filosofie, è stato un vero e proprio rivoluzionario in tal senso, avendo quindi di fatto superato il concetto tradizionale di missione quale portatrice di una concezione religiosa frutto di una determinata cultura, cioè la nostra, quella occidentale, che in maniera paternalistica ha cercato di imporsi, di sostituirsi in maniera volte anche troppo violenta ad altre culture. SALVATORI FI Grazie signora presidente, signori consiglieri mi sembra doveroso intervenire su un tema di così grande importanza. Ringrazio il collega Bertazzoni per averci dato questa occasione. Ho seguito con interesse di interventi piacevoli di contenuto, è vero che è difficile intervenire dopo il dotto intervento del collega Babini. È stato piacere ascoltarlo. Ho anche seguito con piacere l'intervento del collega Savi, anche se io ritengo che bisogna centrare nel modo giusto la figura di Padre Matteo Ricci, gesuita, che è andato in Cina in missione per annunciare Gesù Cristo con l'intelligenza e la capacità di adeguarsi al popolo che lo ospitava, impararne gli usi e costumi e integrarsi con quella civiltà millenaria, tant'è vero che della figura di Padre Matteo Ricci, in quella civiltà, in quella nazione, non è mai stata dimenticata è stata sempre tenuta in grande considerazione, rispettata e tutt'oggi questo avviene. Ritengo che il lavoro che abbiamo fatto questa sera non possa essere disperso e debba essere per noi e per le realtà che riusciamo a coinvolgere, che sono richiamate nel dispositivo conclusivo della mozione, sia l'inizio di un lavoro di questi dieci anni che ci permetta di andare a fondo nella figura di questo illustre concittadino, che sia il pericolo di rapporti culturali con quel grande paese della Cina e sia l'occasione per questa città di imparare a rispettare e valutare i suoi personaggi più importanti, le persone che in qualche modo hanno comunque portato questa città ai confini del

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 8 mondo allora conosciuto. Concludo dicendo che voteremo favorevolmente questa mozione e che ritengo necessario che in questo consiglio si ritorni sulle iniziative, sulle attività da fare, sulle occasioni che ci possono essere sui rapporti con gli altri enti, con il comune, con la provincia, con la diocesi, che sicuramente avrà più a cuore l'aspetto missionario, ma comunque ognuno di noi dovrà valutare la figura di Padre Matteo Ricci nella sua complessità, nella sua grande personalità, in questi anni per la Chiesa ha probabilmente diventerà un santo e quindi entrerà nella storia della cronaca di questa città di questo paese e di tutti quelli che, in qualche modo, che sono entrati in contatto. Ci aspetta un grande lavoro, una grande occasione, evitiamo di tirarsi indietro nel momento in cui sarà necessario mettere insieme iniziative, risorse economiche e quant'altro serva per questo lavoro. Grazie. MENGHI Comitato Anna Menghi Grazie presidente, sicuramente questa mozione del consigliere Bertazzoni, risente di un ritardo nella discussione, perché mi pare sia stato detto dall'assessore Bianchini che c'è stata già una riunione delle commissioni congiunte prima e quarta per discutere di una sorta di bozza di statuto di una presunta associazione. Voglio dire, a scanso di ogni equivoco, quello che ho già detto in commissione, su questo, purtroppo, debbo fare una riflessione di tipo politico quando, non credo sia un gioco di parole, quello di chiamare Matteo Ricci aggiungendo il Padre a Matteo Ricci. Abbiamo già avuto modo di discutere in commissione che la diocesi ha attivato ed ha recentemente inaugurato un centro e nella mozione portata in discussione c'era un intervento da parte delle diocesi che non era di tipo economico, come se la diocesi avesse deciso di procedere sul suo binario per rilevare l'aspetto del santo o di quello che diventerà Padre Matteo Ricci. Mentre spetterebbe a questa presunta associazione che dovrebbe vedere il coinvolgimento degli enti, regione, provincia, fondazione e quanti altri, si riuscirà a coinvolgere intorno alla figura di Padre Matteo Ricci. Non posso però non osservare che il rischio si corre, consigliere Bertazzoni, che

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 9 della figura di Padre Matteo Ricci subisca una sorta di spezzetta mento o comunque di divisione, di parcellizzazione rispetto a quello che deve essere l'obiettivo primario di un'associazione che vede coinvolti tutti gli enti presenti sul territorio per la valorizzazione della figura di Padre Matteo Ricci che è unico, uno solo, che non è il Padre Matteo Ricci per la diocesi o dall'altro il Matteo Ricci per gli enti laici o in quanto tali gli enti locali. Altrimenti credo che l'iniziativa fallirebbe in partenza, perché Matteo Ricci può costituire, in tutta la sua figura, e chi vuol leggere nella sua proposta di evangelizzazione un metodo, lo studio delle lingue orientali, possiamo inventarci tutto e il contrario di tutto, però la preoccupazione che a me preme sottolineare è che le realtà ci siano obiettivi non congiunti, che non ci sia un reale lavoro insieme di tutti gli enti che hanno la volontà, e prima la diocesi di Macerata perché il Padre Matteo Ricci non può essere scisso, perché tutto quello che ha fatto va ricondotto alla sua opera, altrimenti l'operazione rischia di fallire in partenza. Faccio alcune considerazioni su questa mozione che, comunque, anch'io apprezzo come il lavoro fatto dal consigliere Bertazzoni, che ha voluto dare un contributo che rischia di avviare un dibattito che, per certi versi, già si è avviato e credo che proseguirà con maggiore puntualità e decisione rispetto a quanto è stato fatto l'ultima volta, dove, forse mancava l'impulso di chi aveva elaborato quella bozza di statuto di cui si discuterà, successivamente, anche in questo consiglio comunale. La mozione di Bertazzoni, per certi versi, tradisce una sorta di intento che, peraltro, impegna l'amministrazione a proseguire su una strada che già avrebbe avviato. In sede di dibattito, mi sembra che sia stato rilevato come la regione Marche, che è stata inserita come socia di diritto, non abbia fatto pervenire una sua formale adesione al progetto, era così quando ne abbiamo discusso nelle commissioni, quindi concludo dicendo che la preoccupazione che ho è quella del rischio di frammentazione della figura di Padre Matteo Ricci, da parte della sinistra, che deve fare i conti con un personaggio che è stato un missionario e che, tutti ci auguriamo, che un giorno diventerà anche santo e potrà, in questo senso, legare alla nostra città questa figura importante. Su questa figura di Padre Matteo Ricci, in quanto tale, si possono costruire tante iniziative, si può costruire un percorso culturale, un percorso economico, e quant'altro la capacità dell'ente che verrà costituito, con obiettivi certi finanziamenti certi, perché, con preoccupazione, debbo rilevare che in commissione il consigliere Ciaffi parlava di una carrozza che qualcun altro ha fatto diventare un carrozzone, dobbiamo fare attenzione all'istituzione di enti che abbiano obiettivi chiari e i finanziamenti chiari, per non diventare dei veri carrozzoni che tutto fa a non meno che realizzare gli obiettivi per i quali vengono costituiti.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 10 Quindi, anche se negli intenti siamo tutti d'accordo, dobbiamo essere d'accordo anche sui mezzi su gli strumenti attraverso i quali quegli intenti vengono realizzati. Quindi ritengo superata da discussione di questa mozione e dichiaro la mia astensione. BERTAZZONI DS per la replica Grazie. Innanzitutto sono molto contento per l'entusiasmo che ha suscitato questa proposta. Riguardo l'intervento del consigliere Babini, mi ha fatto piacere sapere che abbia accolto uno degli aspetti più affascinanti della vicenda di Matteo Ricci, cioè questo concetto di gettare il ponte fra due culture, per noi occidentali è un concetto affascinante, ma per il popolo cinese un concetto molto importante, infatti gettare un ponte è un concetto essenziale, è uno dei livelli attraverso i quali si arriva alla conoscenza, da una piccola idea si getta il ponte e poi si va avanti. Riguardo al contributo del consigliere Tacconi e della consigliera Anna Menghi vorrei dire che quando ho presentato una mozione su Matteo Ricci ho fatto riferimento, innanzitutto, al costituendo un istituto Matteo Ricci, ma soprattutto dibattito che si era innescato in quel periodo su questa figura, a livello sia nazionale che internazionale, e i partecipanti hanno fatto sempre riferimento a Matteo Ricci in non a Padre Matteo Ricci, ho sotto gli occhi questo articolo di Bernardo Valli sulla pagina di lettura di Repubblica che fa riferimento a Matteo Ricci, ma non fermiamoci a questo, ci sono molti altri interventi che fanno riferimento alla figura di Matteo Ricci. L'istituto si chiama: Istituto Matteo Ricci e ricordo che tra i vari fondatori di questo istituto c'è la diocesi, è parte attiva e, al dibattito al quale ha partecipato forse di più l'assessore Bianchini, la diocesi era presente, era rappresentata dal vicario del vescovo che non ha avuto nulla da dire sulla denominazione, anzi, di comune accordo si è voluto andare avanti su un doppio percorso che si riferisse alla figura complessiva di Matteo Ricci, passando attraverso questo istituto, e un'altra strada che doveva preoccuparsi più della figura di Padre Matteo Ricci del processo di beatificazione, questa strada riservata alla curia. Questi due percorsi sono comunque destinati ad incontrarsi. Grazie.

14 del 13 FEBBRAIO 2001 PROT. N. 36268 11 Ditta La Rapida - Macerata s:\segrcons\anno2001\discuss\disacu14.rtf